1. Educación

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EMILIA, soldi a rom e immigrati
a spese di alluvionati e terremotati
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l giorno dopo la vile aggressione con pugni in
faccia e spintoni ai danni
di Lucia Borgonzoni,
consigliera comunale del
Carroccio a Bologna e commissaria provinciale della
Lega a opera di una nomade
ospite del campo rom di via
Erbosa, è ancora una volta il
tema degli immigrati a tenere desta l’attenzione del
panorama politico emiliano.
A suonare la carica è Alan
Fabbri, candidato governatore dell’Emilia-Romagna
per Lega Nord, Fratelli d’Italia e Forza Italia. «Vergogna
Pd - attacca il sindaco di
Bondeno -, la Regione sta
adottando politiche razziste
contro terremotati e alluvionati. A loro la miseria di 5
I
milioni di euro, a rom e
immigrati oltre 17 milioni,
nel solo 2014».
Cinque milioni di euro per
sei province deliberato dalla
commissione bilancio della
Regione e in approvazione, il
prossimo 11 novembre, in
Assemblea legislativa. «È
una miseria - tuona Fabbri -,
un affronto per le popolazioni colpite. Solo a Parma
città l’ultima alluvione ha
portato oltre 100 milioni di
euro di danni». Per questo
Fabbri chiede di «prevedere
da subito nuove risorse, tagliandole dalle ultime delibere pro rom e pro im-
migrati», anche alla luce
«degli episodi di violenza
perpetrata da alcuni rom nei
confronti della consigliera
leghista Borgonzoni».
Ma di che fondi si tratta? Per
capirlo bisogna leggere attentamente il bilancio della
Regione e poi il tutto appare
tanto chiaro quanto incredibile. Scorrendo il documento si scopre ad esempio
che un milione e 496.602
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euro sono destinati ai “contributi in conto capitale ai
Comuni per l’acquisto e la
realizzazione di infrastrutture volte alla creazione di
aree di sosta e di transito
per le minoranze nomadi”.
Non alla realizzazione di
nuovi argini sui fiumi o al
controllo della montagna.
Ma non solo. Un altro milione e 866.414 euro sono
infatti riservati a contributi
per la realizzazione di centri
di accoglienza e alloggi per
cittadini stranieri immigrati.
E per gli alluvionati? E per i
terremotati senza casa?
Che dire poi degli oltre 13
milioni destinati all’assistenza sanitaria degli stranieri? Tutto senza contare i
tanti singoli contributi che
sommati danno una somma
di poco inferiore al milione di
euro a favore di diversi interventi accomunati da un
unico comune denominatore: il sostegno agli immigrati.
«I rom non meritano quei
soldi - attacca Fabbri -. Nel
solo 2014 la giunta ha deliberato stanziamenti per oltre 17 milioni per campi
nomadi, assistenza agli
stranieri e alloggi per immigrati: quei soldi spettano
di diritto alle vittime delle
calamità. Inquietante l’atteggiamento discriminatorio
adottato dalla Regione.
Quando sarò presidente i
tagli partiranno da rom,
campi nomadi, immigrati e
le risorse disponibili saranno tutte per la nostra gente».
A ruota il segretario federale
Matteo Salvini: «Lo Stato
buffone sta mandando cartelle esattoriali ai terremotati e agli alluvionati emiliani
per riscuotere le tasse non
pagate da chi ha perso tutto
nell’alluvione e nel terremoto. Queste cartelle potrebbero essere fatte ingoiare a
chi di competenza». Linea
sposata anche dal segretario nazionale della Lega
Emilia, Fabio Rainieri: «Cartelle esattoriali ai terremotati e agli alluvionati? La
pietra al collo a chi già fa
fatica a galleggiare e a non
affogare in un mare di burocrazia e imposte. E questa
sarebbe la risposta di Renzi
ai bisogni dell’Emilia? Questa la linea del Partito democratico e di Bonaccini?
Così lui e i suoi sostenitori
pensano di potere rilanciare
il sistema economico, imprenditoriale e sociale delle
nostre terre? Ci facciano un
favore, si chiudano in una
stanza e non escano più. Di
prese per il culo - tuona
Rainieri - ne abbiamo abbastanza e non ci servono di
certo altri due a prenderci in
giro. Chi ha perso tutto ha
bisogno di sostegno, non di
politici sempre pronti a mettere i bastoni tra le ruote del
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nostro sistema. Vergogna!».
Di qui la proposta provocatoria di Fabbri: «I terremotati rispediscano a Equitalia le cartelle esattoriali
della vergogna. Qualche nostro militante ha già provveduto a rispedire al mittente le cartelle. Invitiamo
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tutti a fare altrettanto. Rimbalziamo la vergogna di uno
Stato che specula su un
dramma come il sisma. La
nostra gente è stanca dei
soprusi di questo fisco rapace, è ora di dare un segnale forte. No allo sciacallaggio fiscale, pretendiamo rispetto e aiuti».