FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’EMILIA-ROMAGNA ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE «SS. VITALE E AGRICOLA» ANNUARIO E CALENDARIO ACCADEMICO 2014-2015 STATUTI E REGOLAMENTI approvato dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica il 3 maggio 2010 ad quinquennium Statuti e Regolamenti STATUTO DELLA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’EMILIA-ROMAGNA Premessa NOTIZIA STORICA La «Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna» è nata dalla richiesta, che i Vescovi dell’Emilia Romagna hanno rivolto alla Congregazione per l’Educazione Cattolica il 28 gennaio 2002, anche a nome della Provincia domenicana di S. Domenico in Italia. I Vescovi erano mossi dalla convinzione del valore e dell’utilità, per le Chiese emiliane e romagnole, di una struttura accademica completa, capace di potenziare, unificandoli organicamente, i diversi centri di ricerca e d’insegnamento teologico già presenti in regione. La richiesta mirava a completare il cammino iniziato, subito dopo la ricostituzione della regione ecclesiastica Emilia-Romagna (8.12.1976), con la fondazione dello Studio Teologico Accademico Bolognese, eretto dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica con il decreto Petroniana metropolis, «nel seicento diciottesimo anno dalla fondazione della prima Facoltà Bolognese» (21.6.1978). I richiedenti lo Studio erano stati la Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna e la Provincia Utriusque Lombardiae dei Frati Predicatori. Lo S.T.A.B. fu abilitato a conferire, sia nella Sezione presso il Convento Patriarcale di S. Domenico sia in quella presso il Pontificio Seminario Regionale Benedetto XV, il Baccellierato e la Licenza in quanto aggregato alla Facoltà di teologia della Pontificia Università S. Tommaso d’Aquino in Roma. A venticinque anni dall’inizio di quest’esperienza i Vescovi chiedevano alla Congregazione di avere a Bologna anche il Ciclo per il Dottorato, facendo partecipare attivamente tutti gli Studi teologici dell’EmiliaRomagna al passo definitivo dell’erezione d’una Facoltà regionale, capace di unificare organicamente le realtà accademiche esistenti. Gli altri Studi della regione abilitati già da tempo a conferire il grado accademico di Baccellierato in teologia come affiliati a Facoltà di Pontificie Università romane, avevano mostrato, infatti, interesse ad entrare in un progetto unitario, destinato a rendere più compiuta la dimensione regionale. L’ideazione del progetto perciò ha visto coinvolti fin dalla prima proposta (inizio 1999) anche lo «Studio teologico interdiocesano di Modena-Nonantola, Reggio Emilia-Guastalla, Carpi e Parma» di Reggio Emilia (fondato il 1.10.1968), lo «Studio teologico S. Antonio» di Bologna, della Provincia di Cristo Re dei Frati Minori dell’EmiliaRomagna, lo «Studio teologico del Collegio Alberoni» di Piacenza, affidato alla Provincia Romana della Congregazione della Missione. 5 Statuti e Regolamenti I motivi per chiedere l’erezione di una Facoltà Teologica di carattere regionale erano molti. Spingevano in tale direzione la dimensione demografica dell’Emilia-Romagna e la presenza di numerosi studenti, provenienti anche da fuori regione, in tutti i centri universitari civili emiliani e romagnoli, in particolare in quelli di Bologna. Era inoltre chiara una tradizione universitaria antichissima (Bologna), antica (Ferrara, Modena, Parma, Piacenza), diffusa e in fase d’accresciuta espansione (Cesena, Forlì, Reggio Emilia, Rimini). La tradizione storica dello studio della teologia in regione, per altro, aveva conosciuto strutture universitarie ecclesiastiche di particolare antichità e valore, come lo «Studio Generale e Solenne» Domenicano (istituito nel 1248), la Facoltà Teologica di Bologna, eretta da Innocenzo VI con la Bolla Quasi lignum vitae (21.6.1360) e gli «Studi» di Ordini religiosi in alcuni casi precedenti la stessa costituzione della Facoltà Teologica. La «Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna» è stata eretta dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, il 29 marzo 2004. Titolo I COSTITUZIONE, FINE E STRUTTURA DELLA FACOLTÀ Art. 1 La Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna, eretta dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica con il diritto di conferire, a norma del presente Statuto, i gradi accademici in Sacra Teologia, è promossa dalla Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna, anche a nome e con la partecipazione della Provincia Domenicana S. Domenico in Italia. Art. 2 La Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna ha le seguenti finalità: a) approfondire sistematicamente, con la massima diligenza e con metodo scientifico, la divina rivelazione nella Tradizione della dottrina cattolica; b) contribuire alla soluzione dei problemi dell’uomo e della cultura con responsabilità intelligente, alla luce della rivelazione cristiana, trasmessa dalla Parola scritta di Dio nella viva Tradizione della Chiesa; c) collaborare all’evangelizzazione e all’inculturazione della Verità cristiana, in dialogo interdisciplinare con la cultura contemporanea; d) creare un centro regionale capace di recepire, in maniera feconda, situazioni e problemi della società, della cultura, della vita ecclesiale in Emilia-Romagna e attrezzato per elaborare – in comunione e stretta collaborazione con le Chiese loca6 Statuti e Regolamenti li – indicazioni e orientamenti utili ad un effettivo annuncio evangelico; e) curare, nella linea della precedente prospettiva, la formazione intellettuale dei candidati al ministero ordinato e di quanti, consacrati o laici, affrontino lo studio scientifico della teologia per un servizio ecclesiale accademicamente qualificato; f ) intensificare e qualificare il dialogo con le Università e istituzioni culturali dell’Emilia-Romagna, promuovendo forme di collaborazione e di ricerca, anche prevedendo convegni comuni di studio, scambi di docenti e di insegnamenti; g) offrire collaborazione alla formazione permanente, promossa dalla competente autorità ecclesiastica per i ministri ordinati. Art. 3 §1 Appartengono alla Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna la Sede, gli Studi teologici affiliati, attraverso i quali la Facoltà conferisce il Baccellierato e gli Istituti Superiori di Scienze Religiose collegati alla Facoltà stessa. §2 La Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna ha sede in Bologna presso il Seminario Arcivescovile, in Piazzale Giuseppe Bacchelli nº 4 e presso il Convento Patriarcale di San Domenico, in piazza San Domenico nº 13. Art. 4 §1 La vita della Facoltà, degli Studi affiliati, e degli Istituti di Scienze Religiose è regolata oltre che dal presente «Statuto», anche dal «Regolamento della Facoltà» e dallo specifico Regolamento del «singolo Studio» e del «singolo Istituto». §2 Il «Regolamento della Facoltà», elaborato dal Consiglio di Facoltà, è sottoposto alla «Commissione d’Alto Patronato per la Facoltà», per eventuali modifiche e definitiva approvazione. §3 Il Regolamento di ogni «singolo Studio», elaborato dallo Studio in questione, è sottoposto alla «Commissione d’Alto Patronato», per eventuali modifiche e definitiva approvazione, sentito il parere del Consiglio di Facoltà. Il Regolamento dedicherà un’attenzione specifica alla situazione dei seminaristi e dei consacrati, in vista della formazione sia al ministero ordinato sia alla vita consacrata. §4 Il Regolamento del singolo ISSR, elaborato dall’Istituto in questione in conformità al presente Statuto e alle disposizioni della Congregazione per l’Educazione cattolica e della Conferenza Episcopale Italiana, è sottoposto alla «Commissione d’Alto Patronato» per eventuali modifiche e definitiva approvazione, sentito il parere del Consiglio di Facoltà. 7 Statuti e Regolamenti Art. 5 §1 La distribuzione di Docenti Stabili tra la Sede e i diversi Studi affiliati ha lo scopo di rendere l’insegnamento più qualificato in tutte le strutture che appartengono alla Facoltà. Essa sarà regolata dal Consiglio di Facoltà e con il consenso dell’Ordinario del docente. §2 Si può essere Docenti Stabili della Facoltà, anche dedicando una parte consistente del proprio impegno didattico in uno Studio affiliato. Titolo II LA COMUNITÀ ACCADEMICA E IL SUO GOVERNO 1. Il Gran Cancelliere della Facoltà Art. 6 §1 Il Gran Cancelliere della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna è l’Arcivescovo di Bologna. §2 I compiti del Gran Cancelliere sono: a) far progredire costantemente la Facoltà in tutte le sue articolazioni; promuoverne l’impegno scientifico; curare che la dottrina cattolica vi sia integralmente custodita e trasmessa; garantire che siano osservati fedelmente lo Statuto e le norme dettati dalla Santa Sede; b) favorire l’unione tra tutti i membri della comunità accademica; c) presentare alla Congregazione per l’Educazione Cattolica il nome di chi deve essere nominato Preside, scelto dalla «Commissione d’Alto Patronato» in una terna formulata dal Consiglio di Facoltà; d) nominare il Vicepreside tra una terna di nomi proposti dal Consiglio dei Professori; e) nominare i Direttori degli Istituti Superiori di Scienze Religiose; f ) nominare i Docenti stabili della Facoltà, ordinari e straordinari, dopo aver consultato l’Ordinario del Docente, e averne ricevuto il consenso scritto; g) proporre alla Congregazione per l’Educazione Cattolica i nomi dei Docenti per i quali deve essere richiesto il nulla osta; h) ricevere la professione di fede del Preside e dei Docenti nominati Stabili ordinari o straordinari; i) conferire o revocare, anche tramite un suo Delegato, la missio canonica agli Stabili che insegnano discipline concernenti la fede e la morale, e l’autorizzazione ad insegnare agli altri Docenti Stabili; 8 Statuti e Regolamenti j) esonerare un Docente Stabile dall’insegnamento per una sopravvenuta inabilità permanente, chiara e riconosciuta, dopo aver consultato l’Ordinario del Docente; k) presentare alla Congregazione per l’Educazione Cattolica le modifiche al presente Statuto, proposte dal Consiglio di Facoltà (Art. 15f ) e sottoposte alla Commissione d’Alto Patronato (Art. 7 §4d) per eventuali modifiche e definitiva approvazione; l) informare la Congregazione per l’Educazione Cattolica circa gli affari più importanti e inviare ad essa, ogni tre anni, una relazione particolareggiata intorno alla situazione accademica, morale ed economica della Facoltà. 2. La «Commissione d’Alto Patronato per la Facoltà» Art. 7 §1 La «Commissione d’Alto Patronato per la Facoltà» è costituita con lo scopo di guidare e coordinare le attività della Facoltà nel suo insieme raccordandole, in particolare, con la vita e la pastorale delle Chiese dell’Emilia-Romagna. Alla Commissione d’Alto Patronato competono anche gli altri adempimenti giuridici prescritti dal presente Statuto. §2 La «Commissione d’Alto Patronato per la Facoltà» è composta da: a) il Gran Cancelliere; b) il Priore provinciale della Provincia domenicana di S. Domenico in Italia (cf. §3); c) gli Arcivescovi Metropoliti della regione; d) Vescovi nel cui territorio ha sede uno degli Studi affiliati, in cui siano presenti seminaristi diocesani; e) Superiori Provinciali delle Province religiose, alle quali sia affidato uno Studio affiliato; f ) il Reggente degli Studi della Provincia domenicana di S. Domenico in Italia. §3 La «Commissione d’Alto Patronato per la Facoltà» è presieduta dal Gran Cancelliere ed ha come Vicepresidente il Priore provinciale della Provincia dei Frati predicatori di S. Domenico in Italia. §4 Le funzioni della «Commissione d’Alto Patronato per la Facoltà» sono: a) coordinare le attività della Facoltà con la vita e la pastorale delle Chiese della regione; b) scegliere, nella terna proposta dal Consiglio di Facoltà, il nome da presentare alla Congregazione per l’Educazione cattolica per la nomina a Preside (cf. Art. 19 §1); c) nominare il Direttore di ogni Dipartimento tra una terna proposta dai Docenti afferenti al Dipartimento stesso; 9 Statuti e Regolamenti d) approvare definitivamente le eventuali modifiche allo Statuto da presentare alla Congregazione; e) approvare definitivamente il Regolamento di Facoltà elaborato dal Consiglio di Facoltà; f ) approvare definitivamente i Regolamenti dei singoli Studi e ISSR, sentito il parere del Consiglio di Facoltà; g) approvare la proposta di nomina di un Docente a Stabile, Straordinario o Ordinario, da presentare alla Congregazione; h) approvare le delibere d’ampliamento delle attività accademiche; i) verificare e approvare i bilanci economici della Facoltà; j) nominare il Presidente del Consiglio d’Amministrazione (Art. 18 §2 a); k) valutare la relazione triennale sulla vita e l’attività della Facoltà, preparata dal Preside ed approvata dal Consiglio di Facoltà (cf. Art. 19 §3). 3. Le «Commissioni direttive per i singoli Studi affiliati», i «Regolamenti del singolo Studio» Art. 8 §1 Le «Commissioni direttive per i singoli Studi affiliati» hanno la responsabilità sul rispettivo Studio, competente a conferire il Baccellierato in nome della Facoltà. §2 Le «Commissioni direttive per i singoli Studi affiliati» sono strutturate secondo «il Regolamento del singolo Studio», approvato dalla Commissione d’Alto Patronato. In ogni caso, fanno parte di diritto di tali Commissioni i Vescovi diocesani, che abbiano seminaristi nello Studio in questione, e i Superiori Provinciali di un Istituto religioso, al quale sia stato affidato lo Studio stesso. §3 Le «Commissioni direttive per i singoli Studi affiliati» sono competenti a: a) guidare la vita e l’attività di un singolo Studio; b) verificare e approvare i bilanci del relativo Studio; c) nominare il Direttore dello Studio, sentito il parere del Consiglio di Facoltà, entro una terna di nomi proposta dal Consiglio dei Professori dello Studio in questione, tranne il caso di Studi affidati a Province religiose (cf. Art. 21 §2); d) nominare i Docenti incaricati nello Studio in questione, col consenso dell’Ordinario del candidato; e) approvare la proposta, avanzata dal Consiglio del singolo Studio affiliato, a candidare a Docenti Stabili della Facoltà i Docenti incaricati nello Studio stesso. 10 4. Gli «Organismi direttivi per i singoli ISSR», i «Regolamenti del singolo ISSR» Statuti e Regolamenti §4 I «Regolamenti del singolo Studio», elaborati dallo Studio stesso, sono sottoposti alla Commissione di Alto Patronato, per eventuali modifiche e definitiva approvazione, sentito il parere del Consiglio di Facoltà (cf. Art. 4 §3). Art. 9 §1 Gli ISSR della Regione Emilia-Romagna, sia di primo e secondo ciclo sia soltanto di primo ciclo, sono collegati alla Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna, la quale assume la responsabilità accademica dei medesimi Istituti (Art. 4 della Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica, 25 giugno 2008). §2 Il Regolamento del singolo ISSR, elaborato dallo stesso secondo le norme vigenti della Congregazione per l’Educazione Cattolica e della Conferenza Episcopale Italiana, verrà sottoposto alla Commissione di Alto Patronato per eventuali modifiche e definitiva approvazione, sentito il parere del Consiglio di Facoltà. §3 Per i rapporti intercorrenti tra la Facoltà Teologica dell’EmiliaRomagna e i singoli ISSR della Regione valgono le norme contenute nella Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica (25 giugno 2008). Al fine di facilitare ulteriormente le relazioni accademiche e didattiche tra le suddette istituzioni, s’istituisce il Comitato Paritetico FTER-ISSR, presieduto dal Preside della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna, o da un suo delegato scelto tra i Docenti Stabili della Facoltà, e composto da: - I Direttori degli ISSR della Regione; - I Direttori dei Dipartimenti della Facoltà; - Un numero tale di Docenti Stabili della Facoltà, eletti dal Consiglio della medesima, da pareggiare, facendo somma coi Direttori dei Dipartimenti, il numero dei Direttori degli ISSR. 5. La comunità accademica Art. 10 La Comunità accademica è formata da tutte le persone che, a diverso titolo, partecipano alla vita della Facoltà nella Sede e negli Studi affiliati. Tali persone sono, ciascuna secondo la sua funzione, corresponsabili del conseguimento delle finalità proprie della Facoltà, oltre che del bene dello Studio in cui precipuamente operano. 11 Statuti e Regolamenti 6. Organi ed autorità accademiche Art. 11 §1 a) b) c) d) Sono organi accademici collegiali interni: il Consiglio di Facoltà; il Consiglio dei Professori; il Collegio plenario dei Docenti della Facoltà; il Consiglio d’amministrazione. §2 a) b) c) d) Sono autorità personali: il Preside; il Vicepreside; i Direttori di Dipartimento; i Direttori degli Studi affiliati. 7. Gli organi accademici collegiali A) Criteri generali di funzionamento Art. 12 §1 Perché le deliberazioni o le mozioni dei Consigli siano valide è necessario: a) che tutti gli aventi diritto siano stati legalmente convocati di norma almeno quindici giorni prima: b) che i presenti siano almeno la metà più uno degli aventi diritto: c) che le deliberazioni siano state prese a maggioranza assoluta dei voti validi. §2 Quando le deliberazioni riguardano le persone devono essere prese a scrutinio segreto. §3 Le deliberazioni dei Consigli dovranno essere comunicate a tutti i rispettivi membri. §4 La bozza di verbale di ciascun Consiglio, di norma, sia redatta entro 15 giorni e disponibile in segreteria alla consultazione dei membri del Consiglio di Facoltà o da chi ne faccia richiesta, avendo ricevuto il consenso scritto del Preside. B) Il Consiglio di Facoltà Art. 13 Il Consiglio di Facoltà è composto: a) dal Preside; b) dal Vicepreside; c) da tutti i Docenti Stabili, ordinari e straordinari; d) dai Direttori degli Studi affiliati; 12 Statuti e Regolamenti e) da due rappresentanti dei Docenti incaricati nominati dal Preside, eletti per quattro anni e rieleggibili; f ) dal Segretario generale, che è anche responsabile dei verbali; g) dal Bibliotecario, con diritto di parola, ma senza diritto di voto; h) da un rappresentante dei Direttori degli ISSR collegati alla Facoltà, eletto dagli stessi per quattro anni e rieleggibile; i) da tre rappresentanti degli Studenti, uno per ciclo, eletti annualmente e rieleggibili; j) dall’Economo, con diritto di parola, ma senza diritto di voto; k) dal Rettore del Pontificio Seminario Regionale Benedetto XV con diritto di parola, ma non di voto. Art. 14 Il Consiglio di Facoltà si riunisce almeno tre volte l’anno convocato dal Preside, oppure su convocazione straordinaria richiesta dal Preside o da due terzi dei membri. In quest’ultimo caso, l’incontro avverrà entro un mese dalla richiesta. Art. 15 Le competenze e i compiti del Consiglio di Facoltà sono i seguenti: a) determinare nelle sue linee generali l’attività accademica della Facoltà ed elaborare il Regolamento di Facoltà, da sottoporre alla Commissione d’Alto Patronato, per eventuali modifiche e definitiva approvazione; b) proporre una terna alla Commissione d’Alto Patronato per la scelta di chi presentare alla Congregazione per l’Educazione cattolica per la nomina o conferma a Preside; c) discutere ed elaborare la programmazione didattica e le attività culturali della Facoltà, nonché le necessarie iniziative per la formazione didattica e l’aggiornamento scientifico dei docenti; d) proporre la formazione di commissioni destinate a studiare i problemi relativi alla Facoltà e eleggerne i membri; e) proporre alla Congregazione per l’Educazione Cattolica, con delibera a maggioranza di due terzi dei voti, e col consenso della Commissione d’Alto Patronato, l’eventuale creazione di nuovi percorsi di studio che, nella Sede o negli Studi affiliati, prevedano titoli accademici (come per es. Diploma o Master); f ) proporre al Gran Cancelliere modifiche al presente Statuto, deliberate a maggioranza di due terzi dei voti, per la definitiva approvazione delle medesime a norma dell’art. 7 §4d; g) ai sensi delle norme vigenti, deliberare tutto ciò che riguarda gli Istituti Superiori di Scienze Religiose. La deliberazione deve ottenere il consenso dell’Ordinario del luogo dove ha sede l’ISSR; 13 Statuti e Regolamenti h) esaminare e approvare intese e convenzioni di singoli Studi affiliati o singoli ISSR con altre realtà accademiche, anche non ecclesiastiche, avuto il consenso dell’Ordinario del luogo; i) esprimere il proprio parere al Preside in ordine al rinnovo o alla revoca della nomina di un Docente incaricato; j) nominare l’Economo della Sede, il Segretario generale, il Bibliotecario (Art. 38 §2); k) esprimere al Preside, al Vice Preside e ai Direttori degli Studi affiliati il parere dell’intero Consiglio sulla distribuzione di Docenti Stabili tra la Sede e gli Studi affiliati; l) stipulare convenzioni con singole biblioteche (cf. Art. 40); m)approvare la relazione triennale (art 7 §4m) sulla vita e l’attività della Facoltà preparata dal Preside, da trasmettere alla «Commissione d’Alto Patronato per la Facoltà» (Art. 19 §3m). n) esprimere al Gran Cancelliere il parere sul candidato prescelto per la nomina a Direttore ISSR; o) esprimere il parere circa la nomina dei professori stabili degli ISSR; p) prendere visione e valutare il bilancio economico annuale della Facoltà; q) nominare un rappresentante come membro del collegio dei revisori, di cui all’Art. 18 §5. C) Il Consiglio dei Professori Art. 16 §1 a) b) c) d) Il Consiglio dei Professori è composto: dal Preside e dal Vicepreside; da tutti i Professori stabili, ordinari e straordinari; da tutti i Docenti incaricati triennali; da due rappresentanti degli Studenti, eletti annualmente e rieleggibili; e) dal Segretario generale, che è anche responsabile dei verbali; f ) dai Direttori degli ISSR. §2 Il Consiglio dei Professori si riunisce almeno due volte all’anno convocato dal Preside, oppure su convocazione straordinaria del Preside o su richiesta scritta di due terzi dei membri. In quest’ultimo caso l’incontro avverrà entro un mese dalla richiesta. §3 Al Consiglio dei Professori spetta: a) proporre al Gran Cancelliere una terna di nomi per la nomina del Vicepreside (cf. Art 6 §2d); b) eleggere i rappresentanti dei professori al Consiglio d’amministrazione; c) approvare il tema della dissertazione scritta per il Dottorato; d) proporre al Consiglio di Facoltà tutto ciò che crede opportuno 14 D) Il Collegio plenario dei Docenti della Facoltà Art. 17 Statuti e Regolamenti per il buon andamento e l’incremento della Facoltà, con particolare riguardo alla programmazione didattica e alle attività culturali della Facoltà. §1 Il «Collegio plenario dei Docenti della Facoltà» comprende tutti i Docenti impegnati, a qualunque titolo, nella Sede, negli Studi affiliati, e negli ISSR. §2 Il Collegio plenario è convocato e moderato dal Preside della Facoltà. §3 Gli incontri del Collegio plenario dei Docenti della Facoltà sono destinati ad una condivisione di valutazioni sulla vita della Facoltà nelle sue varie articolazioni, ad un aggiornamento delle prospettive e ad una conoscenza dei Docenti. §4 Al Collegio plenario interviene il Gran Cancelliere o un suo delegato, il Rettore del Pontificio Seminario Regionale Benedetto XV, e i Rettori dei Seminari i cui alunni frequentano gli Studi affiliati. §5 Il Collegio plenario dei Docenti della Facoltà si riunisce almeno due volte all’anno. §6 Nei casi necessari od opportuni, partecipano alle sedute del Collegio Docenti anche rappresentanti degli Studenti e del Personale ausiliario. E) Il Consiglio d’amministrazione Art. 18 §1 La gestione economica della Facoltà è affidata al Consiglio d’amministrazione, che ha potere di ordinaria e straordinaria amministrazione. §2 Il Consiglio di amministrazione è composto: a) dal Presidente, nominato dalla «Commissione d’Alto Patronato per la Facoltà»; b) dal Preside, dall’Economo della Sede e dal Bibliotecario, come membri di diritto; c) da due docenti eletti dal Consiglio dei professori; d) da tre esperti nominati dalla Conferenza episcopale regionale, d’intesa con la Provincia di S. Domenico in Italia. §3 I membri non di diritto durano in carica quattro anni e sono rieleggibili. §4 Il Consiglio di amministrazione è convocato dal Presidente almeno due volte l’anno e ogni volta che almeno due terzi dei membri ne faccia richiesta scritta. L’incontro avverrà entro un mese dalla richiesta. 15 Statuti e Regolamenti §5 I bilanci sono sottoposti alla revisione di un Collegio composto di tre membri, due designati dalla Commissione d’Alto patronato e uno designato dal Consiglio di Facoltà. F) Le autorità accademiche personali a) Il Preside Art. 19 §1 Il Preside della Facoltà è nominato dalla Congregazione per l’Educazione cattolica (cf. Sapientia christiana, Art. 18). Il nome è presentato dal Gran Cancelliere, su scelta – operata dalla «Commissione d’Alto Patronato» – di un candidato appartenente alla terna proposta dal Consiglio di Facoltà. §2 Il Preside della Facoltà, emessa la professione di fede nelle mani del Gran Cancelliere, dura in carica quattro anni. Può essere rieletto, immediatamente, una sola volta; anche per un eventuale secondo mandato il Preside abbisogna della nomina da parte della Congregazione per l’Educazione cattolica. §3 Al Preside compete di: a) dirigere, promuovere e coordinare tutta l’attività della comunità accademica, specialmente riguardo agli studi, e provvedere tempestivamente alle sue necessità; b) rappresentare la Facoltà; c) convocare e presiedere il Consiglio di Facoltà e il Consiglio dei Professori; d) convocare e moderare il Collegio plenario dei Docenti della Facoltà (Art. 17 §2), sentito il Vicepreside e i Direttori degli Studi affiliati; e) sorvegliare l’amministrazione economica; f ) riferire al Gran Cancelliere sugli affari più importanti; g) nominare i Docenti incaricati nella Sede a norma dell’Art. 28 §3 e 4; h) regolare, insieme al Vice Preside e ai Direttori degli Studi affiliati, la distribuzione di Docenti Stabili tra la Sede e i diversi Studi affiliati, sentito il parere del Consiglio di Facoltà e con il consenso dell’Ordinario del docente; i) revocare la nomina dei docenti incaricati nella Sede, sentito il Gran Cancelliere, e dopo aver consultato l’Ordinario del Docente; j) ammettere o dimettere gli studenti della Sede; nel caso si tratti di un religioso il Preside deve avere il consenso dell’Ordinario dello studente; k) preparare una relazione triennale sulla vita e l’attività della Facoltà che, approvata dal Consiglio di Facoltà, sarà sottoposta 16 Statuti e Regolamenti alla «Commissione d’Alto Patronato per la Facoltà»; l) inviare una relazione triennale alla Congregazione per l’Educazione Cattolica. §4 Il Preside può avvalersi di un Consiglio di Presidenza per discutere le questioni che ricadono sotto le sue competenze e lo convoca ogni volta che lo ritiene utile e opportuno. Il Consiglio di Presidenza è composto: − dal Preside − dal Vicepreside − dai Direttori dei tre Dipartimenti − dal Segretario Generale − dall’Economo della Sede − dal rappresentante dei Direttori degli ISSR eletto nel Consiglio di Facoltà. b) Il Vicepreside Art. 20 §1 Nell’esercizio delle sue funzioni il Preside è aiutato da un Vicepreside, nominato dal Gran Cancelliere entro una terna proposta dal Consiglio dei Professori, sentito il parere del Preside. §2 Il Vicepreside esercita le funzioni previste dal presente Statuto o a lui espressamente delegate; sostituisce il Preside impedito; riferisce al Preside su ogni attività compiuta. §3 Il Vicepreside dura in carica quattro anni, ed è rieleggibile immediatamente una sola volta. c) I Direttori di Dipartimento Art. 20 bis §1 Fin dagli inizi la Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna si è articolata in tre Dipartimenti in funzione dei Corsi di Licenza e Baccellierato. I tre Dipartimenti, l’articolazione dei quali, anche per quanto riguarda i Docenti, è specificata nell’Ordinamento degli Studi della Facoltà stessa, sono caratterizzati dall’attenzione alla «Teologia dell’evangelizzazione», alla «Teologia sistematica» e alla «Storia della Teologia». §2 L’istituzione di nuovi Dipartimenti, la modifica di quelli esistenti nonché la loro soppressione sono stabilite dal Consiglio di Facoltà e sottoposte all’approvazione della Commissione di Alto Patronato. §3 Ogni Dipartimento è guidato da un Docente «Direttore di Dipartimento», afferente al Dipartimento stesso. §4 Il Direttore di ogni Dipartimento è scelto dalla Commissione di Alto Patronato tra una terna proposta dai Docenti afferenti al Dipartimento stesso, e dura in carica quattro anni. 17 Statuti e Regolamenti d) I Direttori degli Studi affiliati Art. 21 §1 I Direttori degli Studi affiliati partecipano di diritto al Consiglio di Facoltà. §2 Sono nominati, sentito il parere del Consiglio di Facoltà, o dalla «Commissione direttiva per il singolo Studio affiliato» o dal Provinciale dell’Istituto al quale sia affidato lo Studio stesso (Art. 8 §3c). §3 Oltre ai compiti determinati dai Regolamenti del singolo Studio e derivanti dalla partecipazione al Consiglio di Facoltà, spetta ai Direttori degli Studi regolare, insieme al Preside e al Vice Preside della Facoltà, la distribuzione di Docenti Stabili tra la Sede e i diversi Studi affiliati (Art. 5 §2). e) I Direttori degli ISSR Art. 22 §1 Sono nominati dal Gran Cancelliere, sentito il parere del Consiglio di Facoltà, e col consenso del loro Ordinario. §2 I Direttori degli ISSR partecipano di diritto al Consiglio dei Professori. Un rappresentante dei Direttori degli ISSR partecipa di diritto al Consiglio di Facoltà. Titolo III I DOCENTI 1. Distinzioni generali Art. 23 §1 I docenti della Facoltà si dividono in Stabili e non Stabili. §2 Le norme peculiari riguardanti i Docenti negli Studi affiliati, che non siano Professori Stabili della Facoltà, sono indicate dal Regolamento del singolo Studio, approvati dalla «Commissione direttiva per il singolo studio affiliato». §3 Le norme peculiari riguardanti i docenti negli ISSR sono indicate dal Regolamento del singolo Istituto. 2. I Docenti stabili Art. 24 §1 Sono docenti stabili i Professori assunti a pieno titolo per l’insegnamento entro una determinata area disciplinare. 18 A) I Professori ordinari Art. 25 §1 I Professori ordinari sono Docenti assunti dalla Facoltà a titolo definitivo e a tempo pieno. La Facoltà affida loro peculiari responsabilità istituzionali e didattiche. §2 Dedicarsi a tempo pieno alla Facoltà per un Professore ordinario significa occuparsi della ricerca scientifica, attendere alle mansioni d’insegnamento e all’assistenza accademica degli studenti, partecipare attivamente alla vita della Facoltà e in particolare agli organismi collegiali. Non avrà incarichi esterni che lo distolgano da questi compiti. §3 I Professori ordinari sono nominati dal Gran Cancelliere, su designazione della «Commissione d’Alto Patronato per la Facoltà», previo il nulla osta della Congregazione per l’Educazione Cattolica. La designazione da parte della «Commissione d’Alto Patronato per la Facoltà» avviene su indicazione dei Professori ordinari, maturata in una loro riunione specifica, convocata dal Preside e conclusa da una votazione segreta. Il candidato deve raggiungere la maggioranza assoluta dei suffragi dei Professori ordinari. L’indicazione dei Professori ordinari è trasmessa dal Preside alla «Commissione d’Alto Patronato per la Facoltà» con un’adeguata motivazione scritta. §4 I requisiti per essere Professore ordinario, oltre a quelli previsti per essere Professore straordinario (Art. 26 §3), sono: a) avere insegnato con efficacia almeno cinque anni come Docente straordinario la disciplina al cui insegnamento è chiamato nella Facoltà o in un’altra dello stesso grado; b) avere pubblicato lavori che segnino un progresso nella disciplina insegnata; c) avere il consenso scritto dell’Ordinario proprio. §5 Il Consiglio di Facoltà stabilisce un numero minimo fisso di Professori ordinari, in rapporto alle esigenze dell’attività didattica e scientifica nella Facoltà. Rivede tale numero almeno ogni cinque anni. Il numero deve essere approvato dalla «Commissione d’Alto Patronato per la Facoltà» e non può in ogni caso essere inferiore a cinque. Statuti e Regolamenti §2 I docenti stabili si distinguono in Professori ordinari e Professori straordinari. B) I Professori straordinari Art. 26 §1 I Professori straordinari sono docenti che, previo il nulla osta della Congregazione per l’Educazione Cattolica, sono assunti dalla Facoltà a tempo pieno. 19 Statuti e Regolamenti §2 La nomina dei Professori straordinari avviene con le stesse norme stabilite per i Professori ordinari (Art. 25 §3). §3 I requisiti per essere professore straordinario sono: a) distinguersi per ricchezza di dottrina, per testimonianza di vita, per senso di responsabilità; b) avere conseguito il congruo Dottorato in una Facoltà canonicamente riconosciuta; c) aver dimostrato attitudine all’insegnamento universitario mediante un sufficiente tirocinio (almeno cinque anni); d) aver dimostrato attitudine alla ricerca mediante adeguate pubblicazioni scientifiche; e) avere il consenso scritto dell’Ordinario proprio. §4 Dopo cinque anni di insegnamento, un Professore straordinario può fare richiesta di essere promosso a Professore ordinario. I Professori ordinari dovranno allora esprimere un giudizio motivato e scritto sull’idoneità del candidato alla promozione. Il giudizio favorevole costituisce diritto di precedenza per la proposta a Professore ordinario, rispetto a candidati provenienti da altre Istituzioni. C) Gli Assistenti dei professori stabili Art. 27 §1 I Professori stabili possono avere uno o più Assistenti presentati dal docente stesso, approvati dal Consiglio di Facoltà e nominati dal Preside. §2 I requisiti e i compiti particolari degli Assistenti sono determinati dal «Regolamento della Facoltà». 3. I Docenti non stabili impegnati nella Sede della Facoltà Art. 28 §1 Sono Docenti non stabili della Sede della Facoltà i Professori incaricati, ai quali è affidato un incarico temporaneo d’insegnamento, rinnovabile secondo le esigenze della Facoltà, e i Professori invitati (ivi §5). §2 I requisiti per essere Professori incaricati della Sede della Facoltà sono: a) avere conseguito il congruo Dottorato; b) aver dimostrato attitudine all’insegnamento; c) aver dimostrato capacità di ricerca mediante qualche pubblicazione scientifica; d) nel caso si tratti di candidati ordinati o religiosi, occorre il consenso scritto dell’Ordinario proprio; nel caso si tratti di laici occorre il riconoscimento d’idoneità da parte dell’Ordinario diocesano. 20 Statuti e Regolamenti §3 La nomina dei Professori incaricati nella Sede della Facoltà è fatta dal Preside sentito il Consiglio di Facoltà. Dopo il terzo incarico annuale, l’incarico può divenire triennale sentito il Consiglio di Facoltà. Il Preside mantiene il diritto di revocare la nomina anche prima dello scadere del triennio, sentito il Gran Cancelliere, l’Ordinario del Docente, e il Consiglio di Facoltà. L’incarico non può essere rinnovato oltre il compimento del settantesimo anno di età. §4 Per nominare un Docente incaricato in uno dei due Percorsi per il Baccellierato previsti nella Sede, il Preside della Facoltà, nel caso si tratti del percorso quinquennale di cui all’Art. 43, deve avere il consenso del Vescovo delegato per il Pontificio Seminario Regionale Benedetto XV e sentire il parere del Rettore dello stesso; nel caso si tratti del percorso triennale previsto dall’Art. 43, il Preside deve avere il consenso del Priore Provinciale e sentire il parere del Reggente degli studi della Provincia di S. Domenico in Italia. §5 Sono denominati invitati i docenti che, avendo già un incarico di docenza presso un’altra sede accademica, o essendo considerati esperti di un determinato ambito disciplinare, vengono richiesti dalla Facoltà per docenze occasionali. La nomina dei Professori invitati è fatta dal Preside sentito il Consiglio di Facoltà. 4. I docenti degli Studi affiliati Art. 29 §1 I Docenti che insegnano a tempo pieno in uno Studio affiliato, possono essere nominati quali Professori Stabili della Facoltà, secondo le norme indicate in questo Statuto. §2 I Docenti Incaricati in uno Studio affiliato partecipano anche alle riunioni del Collegio plenario dei Docenti della Facoltà. 5. Norme generali per i Docenti Art. 30 §1 Tutti i Docenti devono distinguersi per onestà di vita, integrità di dottrina, senso di responsabilità. L’insegnamento dovrà essere improntato alla convinta adesione alla divina rivelazione, nella fedeltà al Magistero della Chiesa e nel rispetto della verità scientifica. §2 I Docenti Stabili, che insegnano discipline concernenti la fede e la morale cattolica, devono ricevere la missio canonica dal Gran Cancelliere o da un suo Delegato, dopo aver emesso la professione di fede. §3 Parimenti gli altri Docenti Stabili ricevono l’autorizzazione ad insegnare dal Gran Cancelliere o da un suo Delegato. 21 Statuti e Regolamenti Art. 31 §1 I Professori stabili, ordinari e straordinari, diventano emeriti a settant’anni. Fino all’età di settantacinque anni, il Preside, udito il Consiglio di Facoltà, può affidare loro incarichi annuali d’insegnamento. §2 Il Gran Cancelliere può esonerare un Professore stabile dall’insegnamento per una sopravvenuta inabilità permanente, chiara e riconosciuta, dopo aver consultato l’Ordinario del Docente. Art. 32 §1 La sospensione dell’insegnamento, o la privazione definitiva, può avvenire solo in seguito ad un formale procedimento. Esso dovrà assicurare all’interessato la possibilità di spiegazione e la garanzia di difesa e, al tempo stesso, garantire la tutela dei diritti della Facoltà, in primo luogo degli studenti, come anche della comunità ecclesiale. §2 Un Professore ordinario o straordinario può essere sospeso o esonerato definitivamente dall’insegnamento dal Gran Cancelliere per gravi motivi d’ordine dottrinale, morale o disciplinare, dopo aver consultato l’Ordinario del Docente, e nell’osservanza del § seguente. §3 Il giudizio dottrinale è emesso da una Commissione composta da tre Docenti stabili, nominati dal Gran Cancelliere e presieduta dal Docente con più anni di insegnamento stabile. Il Docente inquisito può designare degli esperti in qualità di consulenti in numero non superiore a due, ed assegnare a uno di essi la funzione di suo Difensore. §4 In ogni caso rimane integro il diritto del Docente inquisito di ricorrere, in qualunque momento della procedura, alla Congregazione per la Dottrina della Fede. §5 Il giudizio d’ordine morale o disciplinare spetta esclusivamente alla «Commissione d’Alto Patronato per la Facoltà». §6 Nei casi più gravi o urgenti, al fine di provvedere al bene degli studenti e dei fedeli, il Gran Cancelliere può sospendere ad cautelam il docente fino a che non sia concluso il procedimento previsto sopra. Titolo IV GLI STUDENTI 1. Distinzioni generali Art. 33 §1 Alla Facoltà possono essere iscritti ministri ordinati e istituiti, candidati al presbiterato, religiosi e religiose, fedeli laici. Essi devono essere idonei per i precedenti studi e per condotta di vita. §2 Gli studenti si dividono in ordinari e straordinari. 22 Art. 34 §1 Gli studenti ordinari sono quelli che, aspirando ai gradi accademici rilasciati dalla Facoltà, frequentano tutti i corsi e svolgono le esercitazioni prescritte. §2 Per essere ammessi come studenti ordinari al ciclo per il Baccellierato, è necessario aver conseguito il titolo di studio prescritto per l’ammissione all’Università di Stato. La Facoltà stabilirà le condizioni d’ammissione in rapporto agli studi fatti. §3 Per essere ammessi come studenti ordinari al ciclo per la Licenza è necessario essere in possesso del titolo di Baccellierato in Teologia, ottenuto con una valutazione di almeno cum laude, o di una preparazione equivalente. §4 Per essere iscritti come studenti ordinari al ciclo del Dottorato occorre normalmente il titolo di Licenza in Teologia. La possibilità di ammissione per studenti con altre licenze ecclesiastiche sono stabilite dall’Ordinamento degli Studi. §5 Per la valutazione dell’esistenza dei requisiti richiesti agli alunni ordinari, la Facoltà può esigere un esame. §6 Gli studenti ordinari non possono essere contemporaneamente iscritti ad un’altra Facoltà ecclesiastica o civile. Statuti e Regolamenti 2. Gli studenti ordinari 3. Studenti straordinari e altri casi Art. 35 §1 Sono studenti straordinari coloro che frequentano solo alcune discipline sostenendo il relativo esame e tutti coloro che pur frequentando tutte le discipline mancano del pieno titolo prescritto per il ciclo che frequentano. §2 Per essere iscritti come straordinari è necessario che gli alunni dimostrino di aver idoneità ai corsi che intendono seguire. §3 Si definiscono «Uditori» studenti iscritti ad uno o più corsi senza previsione di esame finale. §4 Sono iscritti come «Studenti fuori corso», coloro che già iscritti all’intero primo o secondo ciclo non hanno ancora sostenuto tutti gli esami, ma intendono procedere al raggiungimento del grado accademico in questione. 4. Norme generali per gli studenti Art. 36 §1 Gli studenti partecipano alla vita e al governo dello Studio nei modi determinati dal «Regolamento della Facoltà». 23 Statuti e Regolamenti §2 Gli studenti possono essere convocati in assemblea dal Preside per esaminare aspetti e problemi relativi alla vita della Facoltà. §3 Gli Studenti eleggono annualmente i loro rappresentanti in seno al Consiglio di Facoltà (cf. Art. 13 i) e al Consiglio dei Professori (cf. Art. 16 §1d) secondo le modalità prescritte dal Regolamento. Art. 37 §1 Gli studenti sono tenuti all’osservanza delle norme di disciplina stabilite dalle competenti autorità. §2 Per gravi infrazioni alla disciplina sono passibili di sanzioni previste dal «Regolamento della Facoltà», che dovrà prevedere un’apposita commissione, formata da autorità accademiche, professori e alunni e stabilire una procedura che assicuri anche il diritto di difesa dello studente. Titolo V GLI OFFICIALI E IL PERSONALE AUSILIARIO Art. 38 §1 Gli officiali della Facoltà sono: a) il Segretario generale; b) il Bibliotecario; c) l’Economo della Sede. §2 Gli officiali della Facoltà sono presentati dal Preside al Consiglio di Facoltà, che li nomina per un periodo di cinque anni rinnovabili. §3 La Facoltà si avvale anche dell’opera di personale ausiliario sia assunto sia volontario. I diritti e doveri saranno precisati dal «Regolamento della Facoltà» e, nel caso, dal contratto di lavoro. Art. 39 §1 Il Segretario generale è incaricato di guidare la segreteria della Sede. §2 Il Segretario generale partecipa di diritto al Consiglio di Facoltà (cf. Art. 13 f ) e al Consiglio dei Professori (cf. Art. 16 §1e). §3 Le funzioni principali del Segretario generale sono: a) coordinare, come responsabile immediato, il personale ausiliario; b) mantenere i rapporti tra la segreteria della Sede, gli Studi affiliati e gli ISSR; c) preparare e attestare i documenti ufficiali sottoponendoli alla firma dell’autorità competente; d) curare la stampa delle pubblicazioni ufficiali e dell’annuario della Facoltà; 24 Art. 40 Il Bibliotecario è responsabile della Biblioteca della Facoltà e cura i rapporti con altre Biblioteche convenzionate con la Facoltà (cf. Art. 15 n e 57 §2). Egli partecipa di diritto al Consiglio di Facoltà (cf. Art. 13 g) e al Consiglio d’amministrazione (cf. Art. 18 §2b). Statuti e Regolamenti e) curare i verbali degli organismi collegiali, i registri, gli schedari, l’archivio della Facoltà. Art. 41 §1 L’Economo della Sede fa parte, di diritto, del Consiglio d’amministrazione della Facoltà (Art. 18 §2b) e del Consiglio di Facoltà con diritto di parola, ma senza diritto di voto (Art. 13 l). §2 L’Economo ha la cura dell’amministrazione ordinaria della Sede, mantenendosi a stretto contatto con il Preside e il Segretario. Ha in particolare la responsabilità immediata della gestione amministrativa del personale docente, non docente, delle strutture e del materiale didattico della Sede. Titolo VI ORDINAMENTO DEGLI STUDI Art. 42 La Facoltà è impegnata nel lavoro di ricerca e d’insegnamento con metodo scientifico rigoroso, con attenzione alla vita ecclesiale e pastorale, nella fedeltà convinta al Magistero della Chiesa. 1. Il ciclo per il Baccellierato Art. 43 Nella Sede il ciclo per il Baccellierato in Teologia è tenuto in due percorsi distinti. Il primo, quinquennale, corrisponde alle norme della formazione dei candidati al presbiterato delle Chiese italiane ed è tenuto presso il Pontificio Seminario Regionale Benedetto XV. L’altro percorso, configurato secondo il triennio teologico stabilito dalla «Ratio studiorum particularis» per le Province domenicane italiane, è tenuto presso il Convento Patriarcale di S. Domenico. Art. 44 §1 Il percorso quinquennale per il Baccellierato comprende un biennio filosofico-teologico e un triennio teologico. §2 Il biennio filosofico-teologico comprende: 25 Statuti e Regolamenti a) l’insegnamento della filosofia, considerata nei suoi diversi trattati sistematici; b) un avviamento alla storia della filosofia; c) le introduzioni generali a varie discipline teologiche fondamentali; d) lo studio della Teologia fondamentale e dei primi trattati sistematici; e) l’introduzione allo studio delle scienze umane; f ) lo studio o il perfezionamento delle lingue bibliche. La composizione del biennio e del triennio è esplicitata nell’Ordinamento degli Studi. §3 Il triennio propriamente teologico che completa il biennio filosofico-teologico: a) propone uno sviluppo organico e completo delle discipline bibliche, dogmatiche, morali, liturgiche; b) completa lo studio della Storia della Chiesa e del Diritto canonico; c) offre corsi di Teologia pastorale e catechetica. Art. 45 §1 Il percorso triennale per il Baccellierato in Teologia, si ispira alla Ratio studiorum particularis per le Province domenicane italiane. La scienza teologica è proposta alla luce del pensiero di S. Tommaso d’Aquino. §2 Al percorso teologico triennale si accede dopo almeno un biennio di studi filosofici compiuti presso centri accademici o istituzionali dell’Ordine dei Predicatori, o altri Centri equivalenti. Tale biennio comprende lo svolgimento di alcune discipline teologiche introduttive e lo studio delle lingue bibliche e del latino. §3 Il percorso teologico triennale comprende: a) lo studio organico, completo e fondamentale delle principali discipline teologiche (S. Scrittura, Teologia dogmatica e morale, Liturgia); b) lo studio complementare della Teologia spirituale, della Teologia pastorale, della Teologia ecumenica e orientale; c) lo studio delle scienze storiche (Storia della Chiesa, Archeologia) e giuridiche (Diritto canonico). Art. 46 §1 I piani di studio del ciclo per il Baccellierato, conferito negli Studi teologici affiliati, sono descritti nelle loro specificità dai «Regolamenti del singolo Studio». §2 Gli studenti che, in uno Studio affiliato della Facoltà, hanno ottenuto il Baccellierato in un corso sessennale comprendente un sesto anno di Pastorale, all’atto dell’iscrizione alla Licenza in Teologia, 26 2. Il diploma di Pastorale Art. 47 §1 Per completare la formazione pastorale al ministero ordinato, come previsto dalle Norme Speciali della Cost. Ap. Sapientia Christiana Art. 74 §2, può essere istituito anche «l’Anno pastorale». Esso è richiesto, dopo il compimento del quinquennio istituzionale, per l’accesso al presbiterato di quei candidati all’Ordine che non continuano gli studi accademici. La programmazione del suddetto «Anno pastorale», e la nomina dei Docenti devono essere approvati dai Vescovi che intendono inviarvi, per il necessario completamento della formazione pastorale, i propri candidati al presbiterato. §2 L’ «Anno pastorale» prevede almeno 12 ore settimanali di lezione e si conclude, dopo aver superato le prove previste dal «Regolamento della Facoltà», con il conferimento del Diploma di Pastorale. §3 Si potrà attivare il percorso per il Diploma di Pastorale anche come specializzazione post-Licenza per coloro che sono in possesso di un titolo di secondo ciclo in Teologia dell’Evangelizzazione, Teologia pastorale, Catechetica e simili. Statuti e Regolamenti saranno ammessi al secondo Ciclo con un riconoscimento di crediti adeguato agli studi assolti in precedenza. 3. Il ciclo per la Licenza Art. 48 Il ciclo per la Licenza prevede tre specializzazioni, ciascuna delle quali punta su una dimensione essenziale a tutta la teologia. Le dimensioni che qualificano i percorsi sono: a) l’impegno dell’annuncio, del dialogo e dell’inculturazione; b) la necessità speculativa, sintetica e sistematica; c) l’attenzione alla storia come fonte di chiarezza e prospettiva di sviluppo. Art. 49 La Licenza in Teologia dell’Evangelizzazione affronta lo studio della teologia nella prospettiva dell’annuncio e dell’inculturazione. Art. 50 La Licenza in Teologia Sistematica affronta lo studio della teologia in prospettiva sistematica con particolare attenzione alla tradizione tomista. 27 Statuti e Regolamenti Art. 51 La Licenza in Storia della Teologia affronta lo studio della teologia in prospettiva prevalentemente storica, cercando di mettere a frutto l’insegnamento della riflessione ecclesiale e dei risultati migliori delle più qualificate tradizioni filosofiche e religiose. 4. Ciclo per il Dottorato Art. 52 Il terzo Ciclo per il Dottorato in Teologia prevede l’assolvimento di un piano di studi, che lo studente elabora con l’aiuto del Primo relatore della tesi e che sarà approvato dal Preside. Il candidato al Dottorato parteciperà inoltre ad un Seminario metodologico per Dottorandi, che si distribuisce nell’arco di quattro semestri. Il piano di studi e la partecipazione al seminario hanno la funzione di sostenere l’elaborazione della dissertazione scritta. Titolo VII I GRADI ACCADEMICI Art. 53 I gradi accademici sono Baccellierato, Licenza specializzata, Dottorato. Art. 54 I requisiti per ottenere il diploma di Baccellierato sono: a) avere frequentato il ciclo istituzionale ed aver superato le verifiche di profitto prescritte; b) avere composto un elaborato scritto, conforme alle norme indicate nel «Regolamento della Facoltà»; c) avere superato un esame accademico conclusivo che accerti il livello della formazione teologica acquisita dallo studente. Art. 55 I requisiti per ottenere il grado di Licenza specializzata sono: a) avere frequentato i due anni del ciclo di specializzazione ed aver superato le verifiche di profitto prescritte; b) aver composto un elaborato scritto, conforme alle norme indicate nel «Regolamento della Facoltà», che mostri la competenza teologica maturata nel campo di specializzazione prescelto; c) aver superato un esame davanti ad una Commissione di tre Professori; la prova deve mostrare nel candidato la capacità di 28 Art. 56 §1 I requisiti per ottenere il grado di Dottorato sono: a) aver assolto il piano di studi per il ciclo al Dottorato, previsto all’Art. 52; b) aver preparato una dissertazione che costituisca uno studio originale, capace di contribuire alla riflessione teologica; il tema della dissertazione deve essere previamente approvato dal Consiglio dei professori; il Consiglio dei professori delega due Professori, oltre al Docente che ha diretto il lavoro, con l’incarico di esaminare la tesi e di decidere, con parere scritto, sull’ammissione della dissertazione alla difesa solenne; c) aver discusso secondo le norme del «Regolamento della Facoltà» la dissertazione, riportando un giudizio favorevole circa l’effettivo incremento che essa dà alla ricerca teologica. §2 Per l’effettivo conseguimento del titolo e del diploma di Dottorato è richiesta la pubblicazione almeno parziale della dissertazione; le condizioni della pubblicazione sono stabilite, per iscritto, dalla Commissione dei relatori. §3 La Facoltà può concedere il Dottorato ad honorem per speciali meriti scientifici e culturali, acquisiti nel promuovere la scienza teologica. La proposta della concessione sarà avanzata dal Consiglio di Facoltà al Gran Cancelliere. Questi, sentito il parere della Commissione d’Alto Patronato, chiederà il previo nulla osta della Congregazione per l’Educazione Cattolica. Statuti e Regolamenti dibattere, con buona competenza teologica, un tema stabilito in precedenza. Titolo VIII I SUSSIDI DIDATTICI Art. 57 §1 La Facoltà, oltre a curare la propria Biblioteca, stipulerà convenzioni con Biblioteche delle Chiese e delle città della regione al fine di rendere fruibile a Docenti, Ricercatori e Studenti l’insieme di questo patrimonio (cf. Art. 15 n). §2 Il rapporto con le biblioteche, che si convenzioneranno con la Facoltà, regolato dalle specifiche Convenzioni, è sotto la responsabilità del Bibliotecario della Facoltà (cf. Art. 40). 29 Statuti e Regolamenti Titolo IX AMMINISTRAZIONE ECONOMICA Art. 58 Le fonti di finanziamento della Facoltà e della sua attività sono: a) i contributi delle Diocesi della regione ecclesiastica EmiliaRomagna, promotrici della Facoltà; b) i contributi, dati tramite il Pontificio Seminario Regionale Benedetto XV, dalle Diocesi che per la formazione dei propri seminaristi si servono del ciclo quinquennale di Baccellierato realizzato presso lo stesso Seminario; c) i contributi, regolati da un’apposita convenzione, dati dalla Provincia di S. Domenico in Italia, in particolare per organizzare il percorso per il Baccellierato presso il Patriarcale Convento di S. Domenico; d) il contributo della Conferenza Episcopale Italiana; e) i contributi degli Studenti; f ) lasciti e donazioni o anche oblazioni di persone fisiche e di enti; g) eventuali rendite patrimoniali. Art. 59 D’intesa con la Commissione d’Alto Patronato, il Consiglio di Facoltà darà vita ad un Comitato di promozione, destinato a sostenere, anche con la ricerca di mezzi finanziari, la presenza culturale della Facoltà nel territorio regionale e la sua vita. Tale Comitato opererà per aiutare la Facoltà nelle necessità straordinarie e per arricchirne i beni patrimoniali. Cercherà inoltre di reperire fondi per borse di studio per Studenti, per l’attività di ricerca dei Docenti e per la formazione di giovani ricercatori. Art. 60 Le retribuzioni dei professori ordinari, straordinari e incaricati, nonché quella degli Assistenti, degli Officiali e del personale, è determinata dal Consiglio d’Amministrazione. Esse, per quanto riguarda i Professori stabili, gli Officiali e il personale della Sede, comprendono anche i contributi assistenziali e il trattamento pensionistico. Art. 61 Il Consiglio di Amministrazione, sentito il Consiglio di Facoltà, fissa un congruo contributo annuo per la Biblioteca della Facoltà, che ne assicuri l’efficienza e lo sviluppo. 30 §1 Le tasse e i contributi degli alunni della Sede sono stabiliti dal Consiglio di Facoltà, secondo una tabella proposta ogni anno dal Consiglio d’Amministrazione. §2 Le spese sostenute dalla Facoltà per i rapporti con gli Studi affiliati sono a carico di questi ultimi. Statuti e Regolamenti Art. 62 Titolo X I RAPPORTI CON ALTRE REALTÀ ACCADEMICHE Art. 63 I singoli Studi affiliati possono organizzare eventuali iniziative di collaborazione con altre realtà accademiche, anche statali. Di queste iniziative informeranno il Consiglio di Facoltà. Nel caso in cui tale collaborazione comporti da parte della Facoltà Teologica dell’EmiliaRomagna riconoscimenti di valore accademico, gli Studi affiliati chiederanno la previa approvazione del Consiglio di Facoltà. 31 Statuti e Regolamenti REGOLAMENTO DELLA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’EMILIA-ROMAGNA Il Regolamento della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna elaborato dal Consiglio di Facoltà nei consigli del 21/02/2012, 05/03/2012, 19/03/2012 è stato approvato definitivamente dalla commissione di Alto Patronato il 16/04/2012 ed è entrato in vigore il 16/05/2012. I. ELEZIONI O PROPOSTE DI NOMINA Art. 1 – Norme generali §1 La votazione per le elezioni o per le proposte di nomina è a maggioranza dei 2/3 + 1 dei presenti alla convocazione, in cui sia intervenuta la maggioranza di quelli che devono essere convocati, salvo diversa disposizione del diritto o dello Statuto. Se i primi due scrutini risultano inefficaci, si procede nel terzo scrutinio al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto più voti. Se rimane la parità, si ritenga eletto il più anziano in età. (cf. CIC 119, 1°). §2 Gli scrutini per le elezioni o le proposte di nomina a uffici istituzionali sono a voto uninominale per ogni singolo candidato e a votazione segreta. Nessun elettore può validamente votare se stesso. §3 Le elezioni o le proposte di nomina a uffici istituzionali sono presiedute dal Preside o, in sua assenza, dal Vicepreside o da un suo sostituto. Si richiede sempre la presenza del Segretario della Facoltà e di due scrutatori scelti tra i votanti. Art. 2 – Proposta di nomina a Preside §1 La votazione della terna di nomi da presentare alla Commissione d’Alto Patronato per la nomina del Preside (cf. Statuto FTER Art. 6, §2c; Art. 7, §4b; Art. 15b; Art. 19, §1) avviene in seduta del Consiglio di Facoltà presieduto dal Vicepreside. Art. 3 – Proposta di nomina a Vicepreside §1 La votazione della terna di nomi da presentare al Gran Cancelliere per la nomina del Vicepreside (cf. Statuto FTER Art. 6, §2d; Art. 16, §3a; Art. 20, §1) avviene in seduta del Consiglio dei Professori presieduto dal Preside. §2 Il docente proposto a Vicepreside deve essere un docente stabile. Art. 4 – Dipartimenti e Direttori (cf. Statuto Art. 20 bis) §1 I docenti, in base alla loro scelta, appartengono a uno dei tre Dipartimenti della Facoltà: «Dipartimento di Teologia dell’Evangeliz32 Statuti e Regolamenti zazione» (DTE), «Dipartimento di Teologia Sistematica» (DTS), «Dipartimento di Storia della Teologia» (DST). §2 Ogni Dipartimento è guidato da un «Direttore di Dipartimento», afferente al Dipartimento stesso, scelto e nominato dalla Commissione di Alto Patronato tra una terna proposta dai docenti appartenenti al Dipartimento stesso (cf. Statuto Art. 20bis, §3 -4). §3 La scelta della terna di nomi sia compiuta tra i docenti stabili. §4 L’appartenenza a un Dipartimento è obbligatoria per i docenti stabili e incaricati triennali. §5 Ogni cambio di Dipartimento è sottoposta all’approvazione del Preside. §6 Il Direttore di Dipartimento è affiancato nelle sue attività da un Vice-Direttore eletto dai docenti del rispettivo Dipartimento e approvato dal Preside. Art. 5 – Durata della carica di Direttore di Dipartimento §1 Il Direttore di Dipartimento dura in carica quattro anni (cf. Statuto Art. 20 Art. 20bis §4). Art. 6 – I compiti del Direttore di Dipartimento §1 Il Direttore di Dipartimento guida l’attività del Dipartimento, coordinandola alle direttive e agli orientamenti del Consiglio di Facoltà e del Consiglio di Amministrazione. a) Il Direttore del DTE guida la Licenza in Teologia dell’Evangelizzazione ed è responsabile dei piani di studio del triennio teologico del Baccellierato quinquennale. b) Il Direttore del DTS guida la Licenza in Teologia Sistematica ed è responsabile dei piani di studio del Baccellierato triennale. c) Il Direttore del DST guida la Licenza in Storia della Teologia ed è responsabile dei piani di studio del biennio filosofico–teologico del Baccellierato quinquennale. §2 Il Direttore di Dipartimento riunisca, almeno due volte all’anno, i docenti del Dipartimento per esaminare l’attività accademica ed eventuali problemi. Ha facoltà d’invitare a queste riunioni docenti di altri Dipartimenti della Facoltà o di altre istituzioni accademiche, i responsabili della formazione dei seminaristi o dei religiosi, i dottorandi presso la Facoltà nelle discipline afferenti al Dipartimento. II. ORGANI COLLEGIALI Art. 7 – Norme generali §1 Per la validità delle riunioni degli Organi accademici collegiali è necessaria la presenza della metà più uno degli aventi diritto e che siano stati legalmente convocati almeno quindici giorni prima. Le de33 Statuti e Regolamenti liberazioni dovranno essere a maggioranza assoluta dei voti validi (cf. Statuto FTER Art. 12 § 1). §2 I membri degli Organi collegiali hanno l’obbligo di partecipare alle riunioni programmate. In caso di impossibilità sono tenuti ad avvisare la Presidenza o la Segreteria. Per ripetute e ingiustificate assenze cf. Regolamento, Art. 24d. §3 Qualora in una riunione valida i membri di un Organo collegiale deliberativo esprimano il proprio voto in parità, chi presiede tale Organo dirima la votazione con il proprio voto. §4 Quando le deliberazioni riguardano le persone devono essere prese a scrutinio segreto. (da Statuto Art. 12) §5 Le deliberazioni dei Consigli dovranno essere comunicate a tutti i rispettivi membri. (da Statuto Art. 12) §6 La bozza di verbale di ciascun Consiglio, di norma, sia redatta entro 15 giorni e disponibile in segreteria alla consultazione dei membri del Consiglio di Facoltà o da chi ne faccia richiesta, avendo ricevuto il consenso scritto del Preside. (da Statuto Art. 12) III. DOCENTI Art. 8 – Norme generali §1 I docenti si distinguono in Professori stabili e non stabili (cf. Statuto Art. 23, §1). I docenti stabili si distinguono in ordinari e straordinari (cf. Statuto FTER Art. 24, §2). I docenti non stabili impegnati nella Sede della Facoltà si distinguono in incaricati ad triennium e incaricati ad annum (cf. Statuto Art. 28, §3). Sono denominati invitati i docenti che, avendo già un incarico di docenza presso un’altra sede accademica, o essendo considerati esperti di un determinato ambito disciplinare, vengono richiesti dalla Facoltà per docenze occasionali (cf. Statuto Art. 28, §5). §2 Tenuto conto del piano annuale dell’offerta formativa e dei progetti di ricerca in atto nella Facoltà, il Consiglio di Facoltà determina il carico didattico sostenibile e gli impegni di ricerca a cui sono tenuti i docenti stabili. §3 Gli insegnamenti accademici che un docente stabile impartisce al di fuori della Facoltà e dell’Istituto di Scienze Religiose interno ad essa devono ricevere autorizzazione scritta dal Preside. §4 I docenti stabili hanno diritto a un semestre di congedo per ragioni di studio ogni cinque anni. La domanda va inoltrata al Preside e al Direttore del Dipartimento di afferenza, con dodici mesi di anticipo. Sentito il parere del Consiglio di Facoltà il Preside può concedere tale autorizzazione. §5 A tutti i docenti stabili e incaricati è richiesto il Dottorato (cf. Statuto FTER Art. 25, §4 e 26§3b; Art. 28 §2a). Tale Dottorato dev’essere congruo, ossia corrispondente o almeno affine alla disciplina insegnata. 34 Statuti e Regolamenti §6 Nel processo di selezione e ingaggio dei docenti non stabili si valutino il possesso dei titoli, le capacità didattiche, la ricerca scientifica svolta, le relative pubblicazioni nonché l’idoneità ecclesiale (cf. Statuto FTER Art. 28, §2). §7 Per i docenti non stabili, eventuali eccezioni circa i requisiti richiesti dallo Statuto e dal presente Regolamento devono essere deliberate dal Consiglio di Facoltà, fermo restando la competenza dell’Ordinario e del Gran Cancelliere di giudicare l’idoneità ecclesiale del candidato. §8 Nella fase di selezione che precede il primo incarico annuale, ogni docente candidato all’incarico deve fornire alla Facoltà il proprio curriculum vitae et operum, secondo il modulo predisposto dalla segreteria. §9 All’inizio di ogni A.A. ciascun docente è tenuto ad aggiornare il proprio curriculum vitae et operum sulla propria pagina personale nel sito web della Facoltà. §10 Ogni anno ogni docente è tenuto a presentarne copia dettagliata e aggiornata alla segreteria. §11Ogni docente, momentaneamente impossibilitato a svolgere la normale attività didattica, è tenuto ad avvisare tempestivamente la Segreteria. In caso di impossibilità protratta per più di una settimana, deve presentare al Preside adeguata documentazione. §12 Il trattamento economico dei docenti è stabilito dal Consiglio di Amministrazione. Art. 9 – Proposta di nomina a docente stabile ordinario §1 Il numero dei professori ordinari sia fissato dal Consiglio di Facoltà, in modo che ve ne sia almeno uno per ogni area disciplinare. Tale numero, non inferiore a cinque e approvato dalla Commissione d’Alto Patronato, sia rivisto almeno ogni cinque anni (cf. Statuto FTER Art. 25, §5). §2 I requisiti richiesti per essere professore stabile ordinario sono quelli indicati dallo Statuto (Art. 25, §4). Ogni docente stabile straordinario, maturati i requisiti richiesti, può inoltrare al Preside la domanda per il passaggio di qualifica corredata di tre copie di ciascuna delle sue pubblicazioni scientifiche. §3 La candidatura dei docenti stabili straordinari per il passaggio alla stabilità ordinaria dev’essere approvata da una riunione dei docenti ordinari, presieduta dal Preside. In essa saranno valutate le attitudini dei candidati alla didattica, la scientificità della loro ricerca e la loro partecipazione attiva alla vita della Facoltà. Il collegio dei docenti ordinari si esprimerà con voto uninominale per ogni singolo candidato e a votazione segreta. §4 Informato il Consiglio di Facoltà, il Preside inoltrerà il consenso dei docenti ordinari alla proposta di nomina al Gran Cancelliere e 35 Statuti e Regolamenti alla Commissione d’Alto Patronato, per la richiesta del necessario nulla osta della Congregazione per l’Educazione Cattolica. Art. 10 – Proposta di nomina a docente stabile straordinario §1 Il numero dei professori straordinari sia fissato dal Consiglio di Facoltà. Tale numero sia rivisto almeno ogni cinque anni tenuto conto del piano dell’offerta formativa e dei progetti di ricerca in atto nella Facoltà (cf. Statuto FTER Art. 26 §2, Art. 25 §5). §2 Dopo almeno due incarichi triennali consecutivi, i docenti incaricati in possesso dei requisiti richiesti, possono chiedere il passaggio alla stabilità secondo le modalità previste dallo Statuto (cf. Statuto FTER Art. 26 §2 con rimando a 25 §3). §3 La candidatura degli incaricati triennali per il passaggio alla stabilità dev’essere approvata da una riunione dei docenti ordinari, presieduta dal Preside. §4 Per ogni domanda per il passaggio alla stabilità il Preside procederà alla consultazione di tre docenti stabili oppure ordinari, esterni alla Facoltà, esperti nell’area disciplinare, che dovranno esprimere il loro giudizio scritto sul valore della produzione scientifica del candidato. §5 I docenti ordinari si esprimeranno con voto uninominale per ogni singolo candidato e a votazione segreta. La proposta di nomina è da ritenersi approvata a maggioranza assoluta dei votanti. §6 Il Preside inoltrerà il consenso dei docenti ordinari al Gran Cancelliere e alla Commissione d’Alto Patronato, per la richiesta del necessario nulla osta della Congregazione per l’Educazione Cattolica. Art. 11 – Proposta di nomina a docente incaricato §1 Il criterio fondamentale per la selezione e la nomina dei docenti non stabili è quello delle esigenze didattiche e scientifiche della Facoltà (cf. Statuto FTER Art. 28, §1). Si eviti, quindi, l’avvicendamento dei docenti incaricati ad annum, favorendo invece la continuità dei docenti incaricati mediante la nomina ad triennium. Si incarichino soltanto quei docenti che sono necessari allo svolgimento di attività didattiche, a cui la Facoltà non riesce a provvedere con i propri docenti stabili. §2 I docenti da incaricare (ad annum e ad triennium) sono nominati dal Preside (cf. Statuto FTER Art. 28, §3) sentito il Consiglio di Facoltà (cf. Statuto FTER Art. 15, §9i). L’indicazione del Consiglio di Facoltà avviene su presentazione del candidato da parte del Preside o del Vicepreside o del Direttore di un Dipartimento. La proposta di nomina sarà corredata da un’apposita documentazione, in ottemperanza ai requisiti richiesti dallo Statuto (cf. Statuto FTER Art. 28, §2). §3 Ogni passaggio da incaricato annuale a incaricato triennale e 36 Statuti e Regolamenti la successiva conferma per un altro triennio richiedono la medesima procedura seguita per l’attribuzione del primo incarico. §4 L’incarico annuale può essere reiterato fino a cinque volte. Per la nomina a docente incaricato triennale si richiede che il docente abbia insegnato per almeno tre anni accademici presso la Facoltà, dando prova di preparazione scientifica, comprovata dalla sua produzione scientifica, capacità didattica, partecipazione attiva alla vita della Facoltà ed idoneità ecclesiale. §5 Il Preside sentito il parere del Consiglio di Facoltà può revocare la nomina prima dello scadere del triennio. Art. 12 – Gli assistenti §1 I docenti assistenti affiancano i docenti stabili, che per fondate ed eccezionali ragioni non possono svolgere in modo sostenibile il carico didattico di loro competenza. Essi devono essere nominati dal Preside, previa proposta del docente stabile interessato presentata al Consiglio di Facoltà (cf. Statuto FTER Art. 27, §1). Il Consiglio di Facoltà si esprime con voto uninominale per ogni singolo candidato e a votazione segreta. Il voto positivo a maggioranza assoluta consente al Preside la proposta di nomina. §2 Per il suo carattere di eccezionalità, la nomina a docente assistente può essere reiterata fino a un massimo di due anni accademici consecutivi. Si abbia cura di privilegiare nell’attribuzione di tale incarico giovani e capaci studiosi, individuati secondo i criteri qualitativi indicati dal Consiglio di Facoltà. §3 I docenti assistenti fanno parte del Collegio Plenario dei docenti della Facoltà. §4 Ogni docente stabile può proporre al Consiglio di Facoltà la cooptazione di un solo docente assistente per anno accademico, indicando un solo corso nel quale se ne prevede l’impiego. Le lezioni loro affidate non possono superare un terzo dei crediti previsti dal corso stesso. §5 I docenti assistenti devono aver conseguito almeno il grado accademico della Licenza (o laurea magistrale) nella disciplina insegnata ed essere in cammino per il Dottorato. Essi devono presentare al Preside il proprio curriculum vitæ et operum e segnalarsi per attitudini di ricerca scientifica e capacità didattica. Art. 13 – Elezione dei rappresentanti dei docenti incaricati I due rappresentanti dei docenti incaricati all’interno del Consiglio di Facoltà (cf. Statuto FTER Art. 13e), eletti per quattro anni e rieleggibili, sono votati dai docenti incaricati triennali in seduta comune presieduta dal Preside. Si procederà con voto uninominale per ogni singolo candidato e a votazione segreta. 37 Statuti e Regolamenti IV. GLI STUDENTI Art. 14 – Immatricolazione e iscrizione §1 All’atto della presentazione della richiesta della prima iscrizione, il richiedente deve allegare alla documentazione una lettera di presentazione del proprio parroco o di un sacerdote cattolico che attesti l’idoneità del candidato per condotta di vita (cf. Statuto FTER Art. 33, §1). In caso di impossibilità a produrre tale lettera di presentazione, si richiede per l’ammissione un colloquio con il Preside al quale spetta di dare il Nulla Osta all’iscrizione. §2 Per immatricolarsi a qualsiasi ciclo di studi sono necessari: a) la fotocopia di un documento valido d’identità; b) la fotocopia del codice fiscale o del tesserino sanitario; c) due foto formato tessera uguali e recenti, recanti sul retro in stampatello il proprio cognome e nome. Inoltre, per coloro che aspirano ai gradi accademici presso la Facoltà o altrove, sono necessari: d) il nulla osta dell’Ordinario o del suo Delegato per gli ecclesiastici, i religiosi e i seminaristi; l’attestato di un sacerdote per i laici (cf. §1); e) un attestato di conoscenza della lingua italiana per gli studenti non italiani; tale attestato può consistere in un titolo di studio conseguito con frequenza a corsi e superamento dei relativi esami in lingua italiana; qualora lo studente non potesse dimostrare di avere una buona/sufficiente conoscenza della lingua italiana, tale conoscenza dovrà essere comprovata dal superamento di una prova di idoneità istituita dalla Facoltà (test); si richiede una conoscenza della lingua italiana di livello europeo B1-B2; il superamento della prova di italiano è condizione previa alla frequenza dei corsi / superamento delle prove d’esame e deve sempre essere verificata dalla Facoltà; qualora almeno tre docenti dichiarino per iscritto, dopo i primi colloqui d’esame, che lo studente non è in grado di comprendere la lingua italiana, lo studente dovrà essere nuovamente sottoposto al test di lingua per proseguire l’iter di studio; f ) la fotocopia autenticata del diploma di studi superiori valido per l’iscrizione come ordinario in una Università civile della propria nazione, rilasciato dall’Istituto in cui sono stati compiuti gli studi; gli studenti stranieri devono presentare il titolo di studio tradotto in lingua italiana, autenticato e legalizzato dall’Autorità diplomatica o consolare italiana residente nel Paese di origine ad eccezione dei certificati in lingua inglese o francese o spagnola, con la dichiarazione della validità del titolo per l’ammissione all’Università; 38 Statuti e Regolamenti g) il piano di studi del ciclo accademico al quale intende iscriversi come studente «ordinario» o «straordinario» debitamente firmato dallo studente. La personalizzazione del piano di studi potrà essere perfezionata successivamente su esplicita richiesta scritta, ottenuta la necessaria approvazione da parte delle competenti autorità accademiche (Preside e Coordinatori di ciclo designati dal Consiglio di Facoltà); h) per gli studenti extracomunitari è necessaria la fotocopia del permesso di soggiorno in Italia per motivo di studio o del certificato di residenza in Italia; i) versamento della quota di pre-immatricolazione per diritti di segreteria stabilita dal Consiglio di Amministrazione. §3. Per iscriversi sono necessari: a) la domanda di iscrizione debitamente compilata con calligrafia leggibile, indirizzata al Preside, su modulo fornito dalla Segreteria, con il consenso al trattamento dei dati personali e sensibili; b) modulo di dichiarazione di frequenza debitamente firmato specificante i corsi che si intendono seguire nell’anno accademico; c) il pagamento delle tasse accademiche o l’impegnativa al loro versamento nei tempi previsti. §4 Lo studente si assume la responsabilità di comunicare tempestivamente alla segreteria la variazione dei propri dati anagrafici. §5 Il periodo utile all’iscrizione è stabilito nell’Ordine degli studi approvato dal Consiglio di Facoltà. §6 Scaduti i termini d’iscrizione, è possibile iscriversi col consenso del Preside dietro richiesta scritta dell’interessato. Non è comunque possibile iscriversi trascorsa la terza settimana di lezione di ogni semestre. §7 Gli studenti si dividono in ordinari, straordinari, ospiti, uditori e fuori corso. Art. 15 – Studenti Ordinari Sono studenti ordinari coloro che a) sono in possesso del titolo di studio prescritto; b) non sono iscritti ad altre Facoltà ecclesiastiche o civili (Statuto FTER Art. 34 §6); c) aspirano ai gradi accademici; d) frequentano i corsi previsti nelle modalità previste o consentite dalle competenti autorità accademiche; e) adempiono le condizioni richieste per il conseguimento dei gradi accademici (Statuto FTER Art. 34). Art. 16 – Iscrizione al ciclo di Baccellierato §1 Possono essere ammessi come studenti ordinari al ciclo per il Baccellierato in Teologia coloro che hanno conseguito un titolo di stu39 Statuti e Regolamenti dio prescritto per l’ammissione all’Università di Stato. Al momento dell’immatricolazione dovrà essere esibito l’originale del titolo di studio o una sua copia autenticata (Statuto Art. 34 §2A). §2 Si richiede inoltre, se non prevista dal piano di studi, una congrua conoscenza previa della lingua latina e greca. Tali conoscenze possono essere attestate da certificati di studi precedenti. §3 In mancanza di tale certificazione, lo studente dovrà seguire corsi integrativi presso la Facoltà o altri Istituti riconosciuti dalla Facoltà medesima, dimostrando di aver superato le prove di profitto. §4 I corsi di Latino e di Greco dovranno essere seguiti entro i primi due anni (Statuto Art. 34 §2B). §5 La domanda di ammissione al Baccellierato in Teologia degli studenti in possesso di una laurea triennale o specialistica in Scienze Religiose potrà essere approvata dal Preside solo dopo richiesta scritta dell’interessato corredata dalla presentazione da parte del Direttore dell’Istituto di Scienze Religiose presso il quale è stato conseguito il titolo in Scienze Religiose nonché da un certificato di esami sostenuti nel percorso di Scienze Religiose che contempli una media almeno di 8.51/10 dei voti conseguiti. §6 All’approvazione della domanda da parte del Preside farà seguito la formulazione di un piano di studi di almeno due anni corrispondenti ad un massimo di 24 semestralità. Tale piano di studi, redatto dai docenti a ciò deputati dal Consiglio di Facoltà, sarà approvato dal Consiglio di Facoltà secondo quanto previsto dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica (cf. Nota CEC 28 giugno 2008, Art. 21 e CdF del 20 settembre 2010). Art. 17 – Iscrizione al ciclo di Licenza §1 Possono essere ammessi come studenti ordinari al ciclo per la Licenza in Teologia coloro che hanno conseguito il Baccellierato in Teologia. Al momento dell’iscrizione dovrà essere esibito l’originale del titolo di studio o una sua copia (Statuto Art. 34 §2A). Gli studenti stranieri devono presentare il titolo di studio in lingua latina oppure una traduzione italiana ottenuta presso l’Autorità del Paese di origine in Italia. §2 Il certificato di Baccellierato in Teologia deve riportare i singoli esami sostenuti per il conseguimento del titolo; fino a quando non viene prodotto un certificato rilasciato dalla segreteria dell’Istituto di provenienza, sulla base di una semplice dichiarazione o autocertificazione di studi compiuti lo studente non potrà essere considerato regolarmente iscritto né sostenere esami. §3 Gli studenti della FTER in possesso del Baccellierato in Teologia possono essere ammessi al Ciclo di Licenza se hanno riportato almeno la qualifica finale di Baccellierato cum laude. §4 Gli studenti provenienti da altre Università o Facoltà ecclesia40 Art. 18 – Iscrizione al ciclo di Dottorato §1 Possono essere ammessi come studenti ordinari al ciclo per il Dottorato in Teologia coloro che hanno conseguito il titolo accademico di Licenza in Teologia. Al momento dell’iscrizione dovrà essere esibito l’originale del titolo di studio o una sua copia (Statuto Art. 34 §2A). Gli studenti stranieri devono presentare il titolo di studio in lingua latina oppure una traduzione italiana ottenuta presso l’Autorità del Paese di origine in Italia. Il titolo di Licenza in Teologia deve essere stato conseguito con una valutazione finale minima di almeno magna cum laude o equivalente. §2 L’eventuale ammissione di coloro che sono in possesso di altre licenze ecclesiastiche sarà valutata dal Preside o da una commissione da lui deputata a ciò. §3 Gli studenti che intraprendono il Dottorato alla Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna senza esservi mai stati iscritti in precedenza, con l’aiuto del docente incaricato dal Consiglio dei Professori di coordinare il ciclo di studi (Coordinatore del Dottorato), devono scegliere corsi o seminari equivalenti a otto crediti (CFU cioè 12 ECTS) tra quelli offerti nel II ciclo della Facoltà. La media degli esami superati dovrà essere non inferiore a magna cum laude. §4 Il percorso di studi del Dottorato è scandito dalle seguenti tappe: frequenza ai seminari richiesti; deposito del titolo approvato dal Consiglio dei Professori; eventuale rinnovo del titolo depositato; difesa della dissertazione dottorale; richiesta di rilascio del titolo dopo la pubblicazione totale o parziale della dissertazione dottorale. Statuti e Regolamenti stiche possono essere iscritti al Ciclo di Licenza se hanno conseguito il Baccellierato con la qualifica minima di magna cum laude. Art. 19 – Studenti straordinari ed altri casi §1 Sono studenti straordinari coloro che frequentano tutti o in parte i corsi previsti, sostenendone l’esame, ma non possiedono le condizioni richieste per il conseguimento dei gradi accademici. Adempiute le condizioni richieste, essi possono essere iscritti come ordinari. §2 Uno studente che aspiri a conseguire il grado accademico non può essere studente straordinario per più di un anno accademico. §3 È possibile per il primo ciclo l’immatricolazione come studenti straordinari senza termini temporali ai candidati all’ordine sacro segnalati dal Rettore di un seminario e ammessi dal Preside e ai religiosi/e in formazione che siano privi di un titolo di studio valido per l’accesso all’Università. §4 Si definiscono «ospiti» gli studenti che sono dotati del regolare titolo di ammissione ma non aspirano a conseguire i gradi accademici nel Ciclo di studi al quale sono iscritti; sono iscritti ad uno o più corsi 41 Statuti e Regolamenti (per un massimo di 3 per semestre) dei quali sostengono gli esami al fine di ottenere il rilascio di un certificato da presentare presso un altro Istituto. §5 Si definiscono «uditori» gli studenti che, con o senza regolare titolo di ammissione, sono iscritti a uno o a più corsi ma non hanno diritto di accedere all’esame. Su richiesta dell’interessato può essere rilasciato un attestato di partecipazione ai corsi seguiti. §6 Gli studenti che, completati gli anni di iscrizione come studenti ordinari, non hanno ancora frequentato tutti i corsi previsti dal piano di studi o che non hanno superato tutte le prove prescritte, vengono considerati «fuori corso». Vengono considerati «fuori corso» anche coloro che, sulla base di motivazioni gravi, presentano al Preside domanda di sospensione dalla frequenza per almeno un anno accademico. §7 Gli studenti fuori corso per mantenere la validità delle frequenze e degli esami, devono rinnovare annualmente l’iscrizione. Art. 20 – Assemblee §1 Le classi di ogni ciclo di studi nel corso dell’anno accademico hanno diritto di disporre di due ore di lezione, una per semestre, per assemblee di studenti. La richiesta va inoltrata direttamente ai docenti interessati informandone la Segreteria. §2 Qualora sia utile disporre di più ore, i rappresentanti degli studenti faranno richiesta al Preside. §3 I rappresentanti degli studenti possono richiedere la presenza all’Assemblea del Preside o del Vicepreside o del Segretario generale. Tale presenza è obbligatoria nelle assemblee elettive. §4 Il Preside può convocare in Assemblea gli studenti per esaminare aspetti e problemi relativi alla vita della Facoltà (cf. Statuto FTER Art. 36, §2). Art. 21 – Rappresentanza degli studenti §1 L’elezione dei rappresentanti degli studenti è preparata da un’assemblea degli studenti introdotta dal Preside o da un suo delegato, volta a spiegare il funzionamento degli organi di governo della Facoltà e a sensibilizzare tutte le componenti studentesche (seminaristi ed «esterni») sull’importanza della partecipazione attiva alla vita della Facoltà, garantendo a tutte le medesime possibilità. È possibile che tale assemblea raccolga una rosa di nomi di persone che si rendono disponibili a svolgere il ruolo di rappresentanti, senza pregiudicare in alcun modo il diritto di tutti ad esprimere la propria preferenza anche al di fuori della rosa. §2 I rappresentanti degli studenti per il Consiglio di Facoltà sono tre, uno per ciascun ciclo, eletti annualmente e rieleggibili (cf. Statuto FTER Art. 36, §3). Sono eletti dagli studenti ordinari, straordinari e 42 Statuti e Regolamenti fuori corso tra gli studenti ordinari, secondo le seguenti modalità: a) si vota su scheda intestata unica fornita dalla Segreteria nel momento in cui lo studente si reca a votare; b) si possono indicare al massimo tre nominativi di studenti iscritti al proprio ciclo; c) le elezioni si svolgono per tre giorni scolastici consecutivi per il Baccellierato e la Licenza entro il 31 ottobre dell’anno accademico in corso; per i dottorandi in occasione del 2° seminario dell’anno accademico; d) gli studenti iscritti al Baccellierato triennale e alla Licenza in Teologia Sistematica votano presso la sede di piazza s. Domenico, gli altri presso la sede di piazzale Bacchelli; e) lo scrutinio, da compiersi entro le 48 ore successive alla conclusione delle votazioni, viene effettuato dal Segretario generale che funge da Presidente, da un addetto di segreteria e da un rappresentante della componente studentesca; f ) risultano eletti i tre studenti che hanno ottenuto più voti. La segreteria ne dà immediata comunicazione ai diretti interessati che hanno a disposizione 48 ore di tempo per accettare o declinare l’incarico in forma scritta. g) In caso di non accettazione il Segretario contatterà il primo dei non eletti. In caso di parità di voti risulta eletto il più anziano (di iscrizione e successivamente di età). §3 I rappresentanti degli studenti in seno al Consiglio dei Professori sono due, eletti annualmente e rieleggibili (cf. Statuto FTER Art. 36, §3). Sono eletti dagli studenti ordinari straordinari e fuori corso tra gli studenti ordinari, secondo le seguenti modalità: a) si eleggono due studenti ordinari scelti da ciascuno dei due percorsi istituzionali di Baccellierato; b) le modalità dell’elezione sono le stesse per il Consiglio di Facoltà. V. NORME ETICHE DELLA FACOLTÀ E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI Art. 22 – Premessa La Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna richiede dalla sua comunità accademica un alto livello di impegno, di dedizione e di professionalità, una spiccata maturità umana e una condotta conforme ai buoni costumi, al Vangelo, al Magistero della Chiesa Cattolica e alle norme della vita accademica, come risulta dagli articoli 30 §1, 32, 37 §§1-2 dello Statuto, oltre che dall’Art. 40 dello Statuto dell’Istituto di Scienze Religiose SS. Vitale e Agricola. I membri della Facoltà sono inoltre tenuti a mantenere una condotta collaborativa e rispettosa fra loro e nei confronti delle decisioni e 43 Statuti e Regolamenti disposizioni degli organi sovraordinati, al fine della efficienza, imparzialità e trasparenza dell’operato della Facoltà; sono inoltre tenuti ad usare le risorse della Facoltà in maniera responsabile, in modo da poter giustificare, a richiesta, le spese o produrre idonea documentazione o rendiconto. Sono inoltre tenuti a rispettare il buon nome e a non recare danno alla reputazione della Facoltà. Art. 23 – Infrazioni molto gravi Sono considerate infrazioni molto gravi ai principi morali e all’etica della Facoltà, i seguenti comportamenti: §1 Sia da parte dei docenti che degli studenti a) La falsificazione di documenti o informazioni amministrative. b) L’asportazione o intento di asportazione di libri o documenti della Biblioteca o dell’Archivio. c) La pubblicazione, sotto il proprio nome, di un’opera scritta da un altro. d) Il plagio in un’opera scritta (elaborati, tesi, dissertazioni, articoli, dispense o libri pubblicati), cioè l’inclusione di un testo preso da un altro autore, senza la consueta indicazione e il riferimento preciso alla fonte. e) La consegna, sotto il proprio nome, di un’opera scritta da un altro, in qualsiasi modo ricevuta. f ) Le molestie sessuali. §2 Da parte dei docenti g) Comportamenti volti a sostenere una dottrina condannata dalla Chiesa o ritenuta pericolosa o nociva per gli studenti (cf. Statuto FTER Art. 32, §2). h) La violazione abituale e pubblica della morale cattolica. i) L’aver procurato agli studenti il questionario del compito scritto prima dell’esame. j) La falsificazione della documentazione citata in un’opera scritta. k) La mancata comunicazione di situazioni di conflitto di interesse agli organi gerarchicamente sovraordinati, ovvero la mancata astensione da eventuali deliberazioni o decisioni in materie o situazioni in cui sia ravvisabile per il docente un conflitto di interessi (personali o di terzi). §3 Da parte degli studenti l) La consegna come elaborato di un corso, di uno scritto già presentato per adempiere gli obblighi di un altro corso (fatto salvo il diritto alla rielaborazione di precedenti propri lavori nella stesura delle tesi di Licenza e Dottorato). 44 Art. 24 – Infrazioni gravi §1 Da parte di tutti Sono considerate infrazioni gravi ai principi morali e all’etica della Facoltà e riprovevole infrazione della disciplina universitaria, da parte di tutti gli appartenenti alla Facoltà: a) La mancanza del dovuto rispetto ad altre persone. b) Il danneggiamento di libri o di altri documenti, di apparecchiature, di oggetti o di strutture della Facoltà, o comunque l’aver arrecato danni materiali o economici alla Facoltà. Statuti e Regolamenti m)L’essersi procurato, in qualsiasi modo, il questionario del compito scritto prima dell’esame. §2 Da parte dei docenti c) La consegna del verbale degli esami con i voti degli studenti oltre 30 giorni dopo il limite di tempo stabilito dallo Statuto o dalla Facoltà. d) Il protratto inadempimento dei doveri ed obblighi didattici ed istituzionali. §3 Da parte degli studenti e) La comunicazione, durante un esame scritto, con altri per dare o ricevere aiuto. f ) La copiatura, durante un esame scritto, dal compito di un altro o la consultazione di note o fonti non espressamente permessa dall’esaminatore. Art. 25 – Sanzioni per le infrazioni molto gravi §1 Per le infrazioni di cui all’Art. 23 possono essere applicate secondo la gravità dei casi le seguenti sanzioni: a) L’annullamento dell’esame o dell’opera consegnata. b) L’ammonizione verbale o scritta. c) La sospensione del diritto all’esame, da parte dell’autorità accademica competente, per la durata di tempo massima di un (1) anno; con possibilità della sanzione aggiuntiva che, in caso di ripetizione dell’esame, il voto non possa essere superiore al sei (6). d) La privazione della voce attiva e passiva, per la durata da un minimo di sei (6) mesi a un massimo di due (2) anni, a giudizio dell’autorità accademica competente. e) L’espulsione dalla Facoltà o, se si tratta di un docente, la sospensione o la dimissione dalla docenza. f ) La privazione del conferimento del grado accademico. §2 La sanzione di cui al §1. a) dovrà essere sempre applicata per infrazioni concernenti la relativa disciplina. 45 Statuti e Regolamenti §3 La sanzione di cui al §1. a) può inoltre essere cumulata, a discrezione dell’autorità competente, con quelle di cui alle lettere b), c), d) ed e). §4 Resta fermo, per il personale docente, l’applicazione di quanto previsto dall’Art. 32 dello Statuto. §5 In caso di pendenza di procedimento penale, è prevista la possibilità di sospensione cautelativa del docente o dello studente, da parte dell’organo competente, sino all’esito del procedimento (cf. Statuto Art. 32 §6). Art. 26 – Sanzioni per le infrazioni gravi Per le infrazioni di cui all’Art. 24. possono essere applicate secondo la gravità dei casi le seguenti sanzioni: a) Ammonizione verbale. b) Ammonizione congiunta alla riparazione del danno morale, secondo le modalità determinate dall’autorità competente. c) Ammonizione congiunta alla riparazione del danno materiale, secondo le modalità determinate dall’autorità competente. a) Per i docenti è possibile l’applicazione congiunta delle sanzioni di cui alle lettere a), b), c) a giudizio dell’autorità competente. Art. 27 – Procedimento per l’applicazione delle sanzioni al personale docente §1 Per l’applicazione delle sanzioni previste per le infrazioni molto gravi, la competenza spetta alla Commissione di Alto Patronato, che procederà secondo quanto stabilito dallo Statuto (cf. Art. 32), a seguito di segnalazione del Preside. §2 Per l’applicazione delle sanzioni previste per le infrazioni gravi, la competenza spetta al Preside, coadiuvato da un collegio di due (2) probiviri scelti tra gli stabili secondo un criterio di anzianità. §3 L’autorità competente potrà decidere, a seconda dei casi, di infliggere anche altre sanzioni proporzionate alla gravità dell’infrazione, così pure, fatto salvo l’Art. 25. §2, di non infliggere altra sanzione. Art. 28 – Procedimento per l’applicazione delle sanzioni agli studenti §1 Per l’applicazione delle sanzioni previste per le infrazioni commesse dagli studenti, la competenza spetta, in caso di violazioni accademiche, al Preside con il voto deliberativo della Commissione dei probiviri, composta da tre (3) docenti stabili da lui convocati; nel caso di violazioni non accademiche, dalla Commissione Disciplinare, di cinque (5) membri presieduta dal Preside e in cui, oltre a tre docenti stabili, figuri anche il rappresentante degli studenti del ciclo di appartenenza dello studente (cf. Statuto FTER Art. 37 §2). 46 Art. 29 – Diritti del docente e dello studente Statuti e Regolamenti §2 Per l’applicazione di sanzioni a uno studente chierico o religioso l’autorità competente informi sempre il suo Ordinario. §3 L’autorità competente potrà decidere, a seconda dei casi, di infliggere anche altre sanzioni proporzionate alla gravità dell’infrazione, così pure, fatto salvo l’Art. 25 §2, di non infliggere altra sanzione. §1 Nell’applicazione delle sanzioni l’autorità competente dovrà tener presente la dignità della persona e agire in modo che siano sempre protette, per quant’è possibile, la reputazione e il diritto alla riservatezza. §2 I docenti e gli studenti hanno diritto di difendersi davanti all’autorità accademica e dovranno quindi essere tempestivamente messi a conoscenza degli addebiti a loro contestati. §3 Avranno inoltre diritto, prima della decisione in merito all’applicazione di sanzioni, di presentare all’autorità accademica competente deduzioni scritte, entro cinque (5) giorni dal ricevimento della contestazione, e di chiedere di essere uditi personalmente o accompagnati da persona di fiducia, o insieme ad altre persone eventualmente implicate. §4 L’Autorità competente dovrà comunicare la propria decisione entro i successivi trenta (30) giorni lavorativi. Art. 30 – Ricorsi dei docenti I docenti possono ricorrere avverso i provvedimenti adottati dal Preside alla Commissione di Alto Patronato, secondo quanto previsto dall’Art. 32 dello Statuto. Art. 31 – Ricorsi degli studenti Gli studenti possono ricorrere entro venti (20) giorni dalla comunicazione del provvedimento: §1 avverso i provvedimenti adottati, a norma degli articoli che precedono, dal Preside con la Commissione dei probiviri o dalla Commissione Disciplinare, al Consiglio di Facoltà; §2 avverso i provvedimenti adottati dal Consiglio di Facoltà, alla Commissione di Alto Patronato. Art. 32 – Applicazione delle Norme §1 Nel caso che le presenti Norme etiche della Facoltà si debbano intendere in riferimento agli Studi affiliati, le competenze del Preside sono da attribuire al Direttore dello Studio e quelle della Commissione di Alto Patronato alla Commissione Direttiva dello Studio. §2 Nel caso che le presenti Norme etiche della Facoltà si debbano intendere in riferimento ad un ISSR collegato alla Facoltà, le competenze del Preside sono da attribuire al Direttore dell’ISSR, e quelle della Commissione di Alto Patronato al Moderatore dell’Istituto. 47 Statuti e Regolamenti VI. ORDINAMENTO DEGLI STUDI Art. 33 – Frequenza ai corsi §1 La frequenza ai corsi è obbligatoria per almeno i due terzi delle lezioni; in caso contrario non è possibile sostenere gli esami. §2 Al fine di sostenere l’esame la frequenza ad un corso resta valida per i sei semestri successivi. Scaduti i sei semestri, la richiesta da parte dello studente sarà indirizzata al Preside e presentata alla segreteria. §3 Ogni deroga o esenzione dalle precedenti disposizioni deve essere messa per iscritto e firmata dall’autorità competente. §4 La falsificazione della frequenza ai corsi e alle lezioni così come la falsificazione di documenti quali certificati o statini è sanzionata dalle Norme etiche della Facoltà. Art. 34 – Seminari §1 I seminari dei primi due cicli teologici, finalizzati ad avviare lo studente alla ricerca scientifica, comportano una verifica che può consistere in un elaborato scritto. §2. Il docente dovrà valutare il lavoro di ricerca di ogni singolo studente per quanto riguarda i contenuti, la forma letteraria e la metodologia. §3. Lo svolgimento del seminario comprenderà: lezioni frontali del docente, relazioni degli studenti con successivo dibattito, ore personali di studio. Art. 35 – Condizioni di ammissione agli esami Per poter sostenere gli esami occorrono: a) la regolare iscrizione al ciclo di studi; b) la regolare frequenza delle lezioni; c) il pagamento delle tasse accademiche; d) la regolare iscrizione all’esame; e) la presentazione dello statino. Art. 36 – Appelli d’esame §1 Le date e la durata di ogni sessione sono stabilite dal Consiglio di Facoltà. §2 Per giusta causa, su domanda scritta dei rappresentanti degli studenti possono essere concesse dal Preside sessioni straordinarie di esame dopo deliberazione del Consiglio di Facoltà. §3 Su domanda scritta dello studente ed autorizzazione scritta del Preside, verificata la disponibilità dei docenti interessati, possono essere concessi esami fuori appello. §4 Le date e gli orari dei singoli appelli sono stabiliti dai relativi Docenti e comunicati in Segreteria un mese prima dell’inizio della 48 Statuti e Regolamenti sessione stessa. La Segreteria li notificherà quanto prima agli studenti tramite la pagina personale sul sito web della Facoltà. §5 Ogni docente è tenuto ad offrire per ogni sessione ordinaria un numero di appelli non inferiore a due. Inoltre è tenuto ad offrire un numero di posti utili pari ad almeno il doppio degli studenti che hanno frequentato i propri corsi nell’ultimo semestre. §6 Le date degli esami scritti saranno fissate dalla segreteria. §7 Ogni eventuale variazione della data o dell’ora dell’appello dev’essere comunicata dal docente preventivamente alla Segreteria. §8 Gli studenti che intendono sostenere un esame sono tenuti a iscriversi all’appello entro le ore 00.00 del giorno precedente l’esame tramite la propria pagina personale dello studente. §9 L’assenza dall’esame comporta l’impossibilità per lo studente di sostenere l’esame in altre date d’appello della medesima sessione e sarà soggetta a sanzione pecuniaria stabilita dagli organi competenti. Art. 37 – Esami §1 Gli esami non possono tenersi prima del termine del corso. Ordinariamente sono orali, ma si dà la possibilità di esami scritti e di elaborati a discrezione del docente il quale deve darne comunicazione alla segreteria unitamente al programma del corso. §2 Il colloquio d’esame deve durare almeno 15 minuti. §3 Lo studente che ha ricevuto valutazione insufficiente non può sostenere due volte l’esame della stessa disciplina nella medesima sessione d’esame. §4 Su motivata richiesta scritta dello studente o del docente, il Preside può istituire una commissione d’esame, affiancando al docente esaminatore un altro docente. §5 In caso di impossibilità del docente a ricevere gli esami nella sessione stabilita, il Preside affiderà tale compito a un docente di discipline analoghe. §6 La valutazione degli esami da parte del docente tiene conto dei seguenti criteri in equa proporzione: a) assimilazione ed esposizione corretta dei contenuti; b) articolazione tra i contenuti del singolo corso e il riferimento ad altri corsi; c) approfondimento dei contenuti come ampliamento di interesse personale. Art. 38 – Il voto §1 Nel caso in cui lo studente, iniziato l’esame, preferisca non condurlo a termine si scriverà sui verbali d’esame «ritirato» restando la possibilità di sostenere l’esame in sessione. §2 Nel caso in cui il Docente valuti insufficiente la prova d’esame, si scriverà sui verbali «non superato» o denominazione equivalente, con 49 Statuti e Regolamenti breve motivazione. In questo caso lo studente ha il diritto di sostenere l’esame solo nella sessione successiva. §3 Nel caso in cui lo studente non superi l’esame per tre volte, è tenuto a rifrequentare il corso. §4 Lo studente può rifiutare il voto d’esame. La mancata accettazione del voto d’esame dev’essere effettuata espressamente e ordinariamente tramite la propria pagina personale; eccezionalmente per iscritto (cartaceo o via e-mail) nei sette giorni successivi alla verbalizzazione. §5 In caso di eventuali correzioni di voto sul verbale, si deve ripetere il voto controfirmandolo. §6 I voti vengono espressi in decimi nelle seguenti modalità: 6; 6,5; 7; 7,5; 8; 8,5; 9; 9,5; 9,75; 10; 10 e lode. Non sono ammessi altri voti. In caso contrario il Segretario verbalizzerà il voto inferiore più vicino. Art. 39 – La verbalizzazione §1 Il documento che attesta la verbalizzazione d’esame è lo statino che lo studente deve stampare dalla propria pagina personale al momento dell’iscrizione all’esame. Il docente è tenuto a consegnare alla segreteria lo statino compilato e firmato dal solo docente, al termine di ogni data di appello entro la sera stessa della data d’esame. §2 Il voto di profitto è comunicato dalla segreteria allo studente al momento della verbalizzazione che può avvenire immediatamente dopo la consegna dello statino in segreteria da parte del docente e può essere accettato o rifiutato dallo studente tramite la propria pagina personale. Art. 40 – Lingue moderne §1 Per il conseguimento del Baccellierato si richiede la conoscenza di una lingua straniera, per la Licenza di due lingue straniere e per il Dottorato di tre. §2 Le lingue straniere di cui la Facoltà richiede una conoscenza passiva al fine del conseguimento del titolo siano scelte tra le seguenti: inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese o altra lingua direttamente connessa al proprio elaborato scritto. §3 Per il ciclo di Baccellierato triennale la conoscenza della lingua straniera sia verificata entro il primo anno accademico, per il Baccellierato Quinquennale entro il terzo anno accademico, per la Licenza entro il primo anno accademico per il Dottorato entro il secondo dei due anni del percorso dottorale. I dottorandi che vantano la conoscenza di una lingua straniera non elencata al §1 saranno esaminati caso per caso. Art. 41 – Elaborato metodologico §1 Nel ciclo di studi del Baccellierato quinquennale, al termine del biennio filosofico-teologico, viene presentato un primo elaborato 50 Statuti e Regolamenti scritto (Cf. Reg FTER 2007 Art. 26 §1a) sotto la guida di un Docente, nel corso del secondo anno, preferibilmente nell’ambito di uno dei corsi o seminari frequentati dallo studente. L’esercitazione, di un minimo di 60.000 caratteri spazi inclusi, corrispondenti a circa 25-30 pagine di testo, deve mostrare che lo studente ha assimilato alcuni elementi importanti del metodo della disciplina in questione. §2 Un’attenzione accurata dovrà essere dedicata agli aspetti formali e metodologici. §3 Non si possono affrontare gli esami del triennio senza previa consegna di tale esercitazione in una copia rilegata, stampata fronte/ retro, alla Segreteria. §4 Il docente relatore compilerà lo statino assegnando un voto all’elaborato e riportando nello statino il titolo dell’elaborato. Art. 42 – Elaborato finale di Baccellierato §1 Nel corso del quinquennio o del triennio istituzionale è prevista l’elaborazione di una esercitazione scritta di Baccellierato sotto la guida di un docente FTER. §2 L’esercitazione, di un minimo di 120.000 caratteri spazi inclusi, corrispondenti a circa 50 pagine di testo, deve comprovare la capacità dello studente di trattare un tema inerente agli studi istituzionali con correttezza metodologica e una sufficiente conoscenza bibliografica. §3 Nel caso del Baccellierato triennale, tale dissertazione può coincidere con l’elaborato del seminario annuale. Art. 43. – Elaborato finale di Licenza §1 L’esercitazione scritta per la Licenza è elaborata sotto la guida e la responsabilità di un Docente della Facoltà, su un tema approvato dal Direttore di Dipartimento. §2 Tale elaborato scritto deve mostrare che il candidato è capace di affrontare un tema teologico con correttezza di metodo, con conoscenza della letteratura pertinente e buona capacità di valutazione critica. Essa deve manifestare anche la capacità di esprimersi in modo adeguato al tema, con stile corretto e accurato, con coerenza dimostrativa. §3 Il testo deve raggiungere un minimo di 180.000 caratteri (spazi inclusi), corrispondenti a circa 75 pagine di testo. Art. 44. – Dissertazione dottorale §1 Per elaborare la dissertazione dottorale si deve procedere all’individuazione dell’ambito di ricerca e del primo relatore. Il primo relatore è di norma un docente stabile della FTER. Con il consenso del Preside, anche professori ordinari di un’altra Facoltà ecclesiastica o civile possono essere direttori di tesi. §2 Nel caso che il primo relatore non sia un professore stabile della FTER, il nome – suggerito dal candidato – deve essere approvato 51 Statuti e Regolamenti 52 dalla Commissione per il Dottorato (costituita dai Direttori dei Dipartimenti e dal Coordinatore del ciclo per il Dottorato) e dal Preside. §3 Il candidato redige il progetto. Il progetto di tesi deve contenere quattro elementi: [1] un titolo; [2] una descrizione di almeno 10.000 caratteri della ricerca che si intende condurre e degli obiettivi che essa si prefigge; [3] un indice il più possibile accurato della dissertazione; [4] una bibliografia non esaustiva, ma già piuttosto articolata. Dal punto di vista grafico, esso deve essere redatto secondo le norme grafiche disponibili sul sito della Facoltà. §4 Il primo relatore invia il progetto, corredato dalla sua esplicita approvazione, al Coordinatore del ciclo di Dottorato. §5 Il Coordinatore del ciclo di Dottorato sottopone il progetto alla commissione per il Dottorato, per una prima verifica. §6 Ottenuto il benestare iniziale della Commissione per il Dottorato, il progetto è trasmesso dal coordinatore alla segreteria e da questa inoltrato a tutti i membri del Consiglio dei Professori, con un anticipo di almeno due settimane rispetto alla data di convocazione del Consiglio. §7 Il Consiglio dei Professori, in occasione dell’approvazione del progetto, individua due docenti che possano accompagnare lo studente nella stesura della tesi (docenti accompagnatori). §8 Le modalità con cui il candidato si deve avvalere dell’apporto dei due docenti accompagnatori per la stesura della dissertazione sono lasciate al giudizio del primo relatore. §9 Il tema rimane riservato per cinque anni. Se al termine dei cinque anni il candidato non ha ancora difeso la dissertazione dottorale, è possibile chiedere di prolungare la riserva del titolo per un altro quinquennio. Tale richiesta deve essere formulata per iscritto dal dottorando stesso e inviata al Preside, accompagnata da una lettera del primo relatore che dichiara di approvare la richiesta dello studente. §10 Una modifica sostanziale del progetto o il cambio del primo relatore richiede la ripetizione dell’iter di approvazione del progetto medesimo. Un’eventuale sostituzione di uno dei docenti accompagnatori viene deliberato dal Consiglio dei Professori. §11 Quando l’elaborato è ormai alla fase finale il primo relatore è tenuto a comunicare alla segreteria il proprio parere favorevole di ammissibilità alla difesa. §12 Successivamente anche i due docenti accompagnatori devono redigere, uno indipendentemente dall’altro, un parere scritto sull’ammissibilità alla difesa, che contenga un giudizio articolato di almeno 2.500 caratteri per motivare un parere di ammissibilità positivo, positivo iuxta modum oppure negativo. Il parere concordemente negativo dei due accompagnatori impedisce l’accesso alla difesa. §13 Una volta che la segreteria ha ricevuto il parere scritto di tutti e tre i docenti interessati (primo relatore e docenti accompagnatori), il Consiglio dei Professori è in condizione di nominare un secondo VII. GRADI ACCADEMICI Statuti e Regolamenti relatore il cui nome rimane segreto fino a ventiquattro ore prima della difesa. Il candidato concorda con la segreteria una data per la difesa che deve avvenire almeno un mese dopo la nomina del secondo relatore. Art. 45 – Qualifiche Le qualifiche sono le seguenti: 6.00-6.50 6.51-7.50 7.51-8.50 8.51-9.74 9.75-10.00 probatus bene probatus cum laude probatus magna cum laude probatus summa cum laude probatus. Art. 46 – Esami finali §1 La richiesta di conclusione del Ciclo di Studi con il superamento dell’esame finale deve essere presentata dallo studente in forma scritta su apposito modulo fornito dalla segreteria almeno un mese prima della data prevista. §2 Lo studente deve consegnare inoltre: a) copia/e del proprio elaborato scritto: − 1 copia per l’esame di Baccellierato e di Licenza; − 4 copie per la difesa dottorale (una per il 2° relatore, una per ciascuno dei due accompagnatori; e una per il presidente della commissione; lo studente è tenuto a consegnare personalmente al 1° relatore una copia dell’elaborato); b) dichiarazione dello studente che attesta di essere l’autore dell’opera e di non avere trasgredito le Norme etiche di Facoltà; c) supporto elettronico con la tesi in UN UNICO FILE sia in formato pdf e sia in formato doc denominato con il COGNOME Nome e matricola dello studente (es. ROSSI Mario – BSR0945.pdf, ROSSI Mario – BSR0945.doc); sul supporto elettronico deve essere scritto con pennarello indelebile COGNOME e Nome, Titolo della tesi (le prime 7-8 parole), matricola, anno accademico; d) domanda per l’approvazione del titolo dell’elaborato firmato dal docente direttore di tesi e, per la Licenza, il titolo dell’argomento scelto nella prova conclusiva del ciclo; e) attestazione del pagamento della tassa di esame finale (comprensivo della tassa di diploma). §3 L’esame finale di un Ciclo deve essere sostenuto entro i dieci semestri successivi alla frequenza dei corsi validi al conseguimento del 53 Statuti e Regolamenti grado accademico. Scaduti questi termini, la richiesta di esame da parte dello studente dovrà essere esaminata dal Consiglio di Facoltà. §4 La commissione d’esame finale è deputata a verbalizzare l’esame finale e il calcolo delle medie dei voti. In caso di errore relativamente alle medie e alla qualifica assegnata lo studente può fare ricorso scritto al Preside entro e non oltre 7 giorni dall’esame finale sostenuto. Decorso tale termine di tempo voti, medie e verbali non possono più essere corretti. §5 L’esame finale di grado non può essere replicato e lo studente non può rifiutare il voto. Art. 47 – Esame finale di Baccellierato §1 Al termine del ciclo istituzionale di Teologia, dopo aver superato tutti gli esami previsti dal piano di studi, è possibile conseguire il grado accademico di Baccellierato in Teologia sostenendo un esame orale e presentando un lavoro scritto (cf. Statuto Art. 54). §2 Lo studente, che ha concluso il ciclo di Baccellierato presso un’altra Facoltà Teologica senza sostenere l’esame finale, può essere ammesso all’esame di Baccellierato secondo le modalità previste da uno dei due percorsi istituzionali. Lo studente dovrà produrre un certificato degli studi di filosofia e teologia compiuti. Nel caso in cui il numero di crediti risulti inferiore a quello previsto dall’ordinamento degli studi della Facoltà, il Coordinatore del ciclo competente stabilirà la quantità di crediti di discipline filosofiche o teologiche da integrare. §3 La prova finale del Baccellierato quinquennale si svolge davanti a una Commissione di tre docenti presieduta dal Preside o da un suo rappresentante. §4 L’esame dura 45 minuti circa. Viene estratta a sorte una delle 12 tesi ricavate dal Simbolo niceno costantinopolitano e approvate dal Consiglio di Facoltà. Lo studente sceglie uno dei sottopunti in cui essa è articolata e lo espone per un massimo di 10 minuti. Successivamente viene interrogato sul medesimo tema per altri 15 minuti. Esporrà poi il proprio elaborato (10 minuti) e risponderà alle interrogazioni dei docenti (10 minuti). §5 La prova finale del Baccellierato triennale (della durata complessiva di 45 minuti) si svolge davanti a una Commissione di tre docenti presieduta dal Preside o da un suo rappresentante e consiste in un’interrogazione orale su un tesario di 45 tesi (15 di teologia dogmatica, 15 di esegesi biblica e 15 di teologia morale approvato dal Consiglio di Facoltà). Qualora l’esame di Baccellierato sia sostenuto entro la sessione autunnale dell’ultimo anno di corso, sono escluse dal tesario le tesi sulle discipline dell’anno accademico appena concluso. L’esercitazione è valutata dal relatore e non è presentata in sede d’esame dallo studente. 54 Il voto del Baccellierato quinquennale è calcolato sommando: a) il 70% della media degli esami sostenuti nel quinquennio; b) il 20% della valutazione dell’elaborato; c) il 10% della valutazione dell’interrogazione orale. Statuti e Regolamenti §6 Il voto finale si baserà sulla media degli esami sostenuti nel ciclo e sulla valutazione dell’esame finale. Il voto finale del Baccellierato triennale è calcolato sommando: a) il 70% della media degli esami del ciclo istituzionale; b) il 30% della valutazione dell’interrogazione orale e del lavoro scritto. Art. 48 – Esame finale di Licenza §1 Al termine del ciclo di Licenza, superati gli esami previsti dal piano di studi, si può sostenere l’esame per il conseguimento del grado accademico di Licenza in Teologia. Tale esame comporta un’esercitazione scritta e una prova orale. §2 L’esercitazione scritta dovrà essere elaborata sotto la guida e la responsabilità di un Docente FTER, su un tema approvato dal Direttore di Dipartimento. §3 La prova orale sarà sostenuta davanti a una Commissione composta dal Preside, o da un suo delegato, dal Direttore o dal Vicedirettore del Dipartimento a cui afferisce lo studente, dal Docente direttore della dissertazione scritta. §4 L’esame finale per la Licenza prevede una durata complessiva di circa un’ora così articolato. Esposizione della tesi da parte del candidato (10 minuti) e discussione della tesi con i membri della commissione (10 minuti). Nei successivi 20 minuti lo studente presenta il tema concordato con il Coordinatore di Dipartimento scelto tra gli otto comuni alle tre licenze (10 minuti) e la commissione lo interroga sulla tesi esposta (10 minuti). Negli ultimi venti minuti la commissione interroga il candidato su una tesi estratta a sorte al momento della discussione tra le 12 tesi caratterizzanti il suo corso di Licenza. §5 Il voto finale è formato da una proporzione che prevede (cf. Ordinamento, 2.9C): a) 50%: media dei voti ottenuti negli esami del ciclo; b) 30%: voto dell’esercitazione scritta assegnato dal Docente relatore; c) 20%: voto assegnato dalla Commissione per l’esame orale. Art. 49 – Requisiti per accedere alla difesa della dissertazione dottorale §1 Per accedere alla difesa della dissertazione dottorale occorre avere maturato i crediti richiesti dall’Ordinamento degli studi. 55 Statuti e Regolamenti Art. 50 – La difesa della dissertazione dottorale L’esame di Dottorato, della durata di circa 90 minuti, sarà sostenuto davanti a una Commissione formata dal Preside come presidente, o da un suo delegato, dal primo relatore della tesi dottorale, da un secondo relatore nominato dal Preside, dai due docenti incaricati dal Consiglio dei Professori (cf. Ordinamento, 3.5A): a) Nei primi trenta minuti il candidato presenterà la tesi, illustrandone i contenuti essenziali, il risultato conseguito, il suo apporto nel panorama teologico. b) Nei successivi quaranta minuti seguirà il dibattito con i due relatori. c) Negli ultimi venti minuti interverranno i due docenti incaricati dal Consiglio dei Professori. Può intervenire nel dibattito anche il Presidente. Art. 51 – Modalità per esprimere il voto al termine della difesa §1 La valutazione dei cinque componenti la Commissione è formulata per iscritto e segretamente. La segreteria predispone la valutazione (che vale il 10%) della media dei voti maturati nelle partecipazioni alle sessioni bibliografiche e inoltre cinque schede: una per il primo relatore che vale il 40%, una per il secondo relatore che vale il 30% e altre tre per i restanti professori (i due accompagnatori e il presidente della Commissione) la cui media vale il 20%. §2 Al termine della difesa il Preside o il suo delegato comunica al candidato l’esito della difesa e le eventuali condizioni da ottemperare per la pubblicazione integrale o parziale della dissertazione. Art. 52 – Pubblicazione totale o parziale della dissertazione dottorale §1 I quattro docenti che hanno letto la tesi debbono far pervenire al responsabile del terzo ciclo la loro valutazione per iscritto entro quindici giorni dalla difesa. §2 Nella preparazione del testo in vista della pubblicazione, le osservazioni del primo e del secondo relatore sono vincolanti, mentre le osservazioni dei due docenti accompagnatori restano discrezionali. §3 In ordine all’ottenimento del titolo in caso di pubblicazione di un estratto, il minimo da pubblicare con il consenso dei due relatori è 120.000 caratteri corrispondenti a circa 50 pagine. §4 Una volta terminato il lavoro di revisione del testo, anche solo l’estratto, il dottorando lo invia al responsabile del terzo ciclo che provvede ad inoltrarlo a quei professori che hanno formulato le condizioni. Dopo aver ricevuto il loro parere positivo il responsabile del terzo ciclo provvede ad informare il candidato e la segreteria. Dalla segreteria il 56 Statuti e Regolamenti candidato riceverà il Vidimus et adprobamus. §5 La conformità del testo preparato per la pubblicazione, rispetto alle osservazioni formulate dalla commissione, deve essere certificata dal primo e dal secondo relatore su richiesta del Coordinatore. Ottenuta la loro certificazione la segreteria provvede a trasmettere all’interessato la seguente dicitura da apporre nella seconda pagina della stampa: Vidimus et adprobamus secundum normas Statutorum Facultatis, Bononiae, ex Facultate Theologica AEmiliae Romaniolae, die DD/MM/AAAA (protocollo rilasciato dalla segreteria). (Preside in carica) Praeses facultatis Art. 53 – Rilascio del titolo §1 Il dottorando consegna in segreteria trenta (30) copie stampate della tesi o dell’estratto. Il primo e il secondo relatore certificano su un modulo predisposto dalla segreteria l’effettiva recezione nel testo stampato delle osservazioni formulate al candidato in sede di difesa. §2 A questo punto la segreteria avvia le procedure per il rilascio del titolo di «dottore in teologia». VIII. GLI OFFICIALI E IL PERSONALE ADDETTO Art. 54 – Gli uffici e i loro responsabili §1 Per il raggiungimento dei propri fini di formazione e di ricerca, la Facoltà si avvale di uffici e strutture sussidiarie: la Segreteria generale, la Biblioteca, l’Economato (cf. Statuto FTER); e inoltre l’Ufficio per la valutazione e la promozione della qualità e l’Ufficio comunicazione. §2 Il Preside, sentito il suo Consiglio, può istituire altri uffici e strutture determinandone le competenze e le autorità da cui dipendono. §3 Gli officiali della Facoltà (Segretario, Bibliotecario ed Economo) sono coadiuvati, nello svolgimento delle loro funzioni, da personale non docente addetto ai servizi generali, ausiliari o tecnici. §4 L’Ufficio per la valutazione e la promozione della qualità e l’Ufficio comunicazione sono coordinati da responsabili nominati dal Preside, sentito il Consiglio di Facoltà. Art. 55 – Il personale addetto §1 Il personale addetto svolge le proprie mansioni normalmente all’interno di una sola delle aree di attività che cooperano al buon funzionamento della Facoltà ma può, in caso di necessità, essere impiegato anche in un settore diverso da quello di appartenenza. §2 Al Segretario generale compete la direzione del personale addetto di segreteria, al Bibliotecario del personale addetto di biblioteca e all’Economo del personale addetto all’amministrazione. 57 Statuti e Regolamenti Art. 56 – Requisiti richiesti al personale addetto §1 A motivo del peso determinante che questi uffici hanno nella vita quotidiana della Comunità accademica, al personale addetto è richiesta l’adesione alla vision e alla mission dell’istituzione, nonché la partecipazione ai momenti più significativi della vita accademica. §2 Altri requisiti fondamentali richiesti e verificati nei colloqui di assunzione prima e nel periodo di prova contrattuale poi sono la disponibilità alla flessibilità oraria, la capacità di lavorare in squadra, di comunicare e interagire tra le diverse aree di attività, l’impegno in prima persona per ottenere risultati migliori rispetto agli obiettivi prefissati, la capacità di identificare e organizzare le risorse a disposizione. Art. 57 – Assunzione e formazione permanente del personale addetto §1 Il rapporto di lavoro con il personale non docente viene normato dal contratto applicato, secondo le consuetudini e le leggi vigenti. §2 Il Preside, sentiti il Segretario, il Bibliotecario e l’Economo predispone il piano annuale delle assunzioni in funzione del programma delle attività e delle risorse finanziarie disponibili. Per ogni profilo professionale viene approntata la scheda relativa alle competenze richieste, la decorrenza dell’assunzione e le modalità di selezione. Il piano delle assunzioni costituisce un allegato al bilancio di previsione approvato dal Consiglio di amministrazione. §3 Il Preside, con la collaborazione dell’Economo, procede all’assunzione del personale e stipula il contratto individuale di lavoro. Il neo assunto riceve le Norme etiche e viene informato sulle procedure esistenti nella Facoltà e sulla normativa relativa alla sicurezza sul lavoro e sulla privacy. §4 Spetta all’officiale responsabile di area assegnare al nuovo addetto le mansioni di competenza. §5 Il Preside definisce con proprio provvedimento le modalità di valutazione annuale del personale dipendente finalizzate allo sviluppo dei collaboratori e al miglior funzionamento della Facoltà. §6 Ai fini della crescita professionale del personale non docente sarà preciso compito dell’officiale responsabile, sentito il Preside e l’Economo, promuoverne la formazione permanente per mezzo di corsi speciali orientati ad approfondire lo spirito della Facoltà o ad acquisire nuove competenze. IX. AMMINISTRAZIONE ECONOMICA Art. 58 La gestione amministrativa e finanziaria della Facoltà è caratterizzata dai valori etici di responsabilità, correttezza e trasparenza. 58 §1 Sono individuati i seguenti responsabili di funzione: il Preside della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna, il Direttore dell’Istituto di Scienze Religiose «SS. Vitale e Agricola», il Segretario della Facoltà Teologica, il Segretario dell’Istituto di Scienze Religiose «SS. Vitale e Agricola», l’Economo, il Bibliotecario, il Direttore del Dipartimento di Teologia dell’Evangelizzazione, il Direttore del Dipartimento di Teologia Sistematica, il Direttore del Dipartimento di Storia della Teologia, il Coordinatore del Ciclo di Dottorato, il Responsabile delle pubblicazioni, il Coordinatore della Scuola di Formazione Teologica. §2 I responsabili delle funzioni dell’ente predispongono le proposte di bilancio per l’anno successivo, in coerenza con gli indirizzi di bilancio e l’ordine degli studi per l’anno accademico. L’Economo, raccolte le proposte, verifica le compatibilità e definisce con il Preside i necessari correttivi. L’Economo e il Preside incontrano tutti i responsabili e definiscono le proposte di bilancio. §3 Al termine degli incontri l’Economo predispone la proposta di bilancio per l’anno accademico e la presenta per l’approvazione del Consiglio d’Amministrazione. L’approvazione deve avvenire di norma prima dell’inizio dell’anno accademico stesso. Il Consiglio d’Amministrazione provvede all’approvazione del bilancio di previsione, dandone comunicazione a tutti i responsabili. §4 Nel corso dell’esercizio, i responsabili predispongono le richieste di attivazione delle spese sulla base delle risorse assegnate. L’Economo procede con l’esecuzione della spesa, previa selezione del fornitore. L’Economo provvede a liquidare la fattura e a disporre il pagamento. §5 Entro tre mesi dal termine dell’esercizio, l’Economo predispone la bozza di bilancio consuntivo, che – previa verifica del Preside – viene presentata al Consiglio d’Amministrazione per l’approvazione. Statuti e Regolamenti Art. 59 A norma dell’Art. 7 § 4 lett. e dello Statuto FTER il presente testo è stato approvato definitivamente e all’unanimità dalla Commissione di Alto Patronato il 16 aprile 2012 + Carlo Card. Caffarra Gran Cancelliere e Presidente Commissione Alto Patronato 59 Statuti e Regolamenti La seguente procedura che regola i seminari dei dottorandi, in quanto procedura, è di competenza del Consiglio di Facoltà ed è stata approvata dal medesimo consiglio in data 24 novembre 2010. Non è sottoposta all’approvazione dell’Alto Patronato. PROCEDURA PER I SEMINARI DEI DOTTORANDI Art. 1 – Appartenenza a un Dipartimento §1 Ogni studente iscritto al Dottorato afferisce a uno dei tre Dipartimenti (Teologia dell’Evangelizzazione; Teologia Sistematica; Storia della Teologia). Il Dipartimento coincide normalmente con quello a cui appartiene il primo relatore. Ogni diversa soluzione va concordata con il Coordinatore del ciclo. §2 Nel caso che uno studente inizi a frequentare i seminari dottorandi senza avere ancora definito il proprio progetto di ricerca e scelto il primo relatore, la scelta del Dipartimento sarà concordata dall’interessato con il Coordinatore del ciclo entro il primo semestre di frequenza. Art. 2 – Modalità di ottenimento dei crediti richiesti dall’Ordinamento degli studi §1 Tali crediti (il cui numero è fissato nell’Ordinamento degli Studi in 10 CFU / 15 ECTS / 120 ore) sono lucrati normalmente attraverso la partecipazione alle sessioni dottorali che si tengono una volta al mese (mattina e pomeriggio) e che comprendono: lezioni magistrali, lettura critica e recensione scritta di testi teologici, assemblee di discussione dei progetti di tesi. §2 È consentito ottenere crediti attraverso la partecipazione a momenti significativi della vita accademica della FTER non rivolti specificamente ai dottorandi: prolusione accademica, convegno annuale di Facoltà, giornate di studio, lectiones magistrales, ecc… §3 È possibile lucrare fino ad un massimo di 2 CFU / 3 ECTS mediante: [1] lo svolgimento di attività didattiche d’insegnamento della teologia (moduli o corsi erogati all’interno di istituzioni accademiche); [2] la partecipazione a convegni attinenti all’ambito di studio (soprattutto se in veste di relatori); [3] la pubblicazione di articoli e di recensioni su riviste di teologia. §4 Il candidato è in ogni caso obbligato a prendere parte ad almeno sette delle attività seminariali di lettura critica di testi di teologia rivolte specificamente ai dottorandi FTER. 60 §1. Nel corso di ogni anno accademico vengono attivate per gli iscritti al Dottorato sette lezioni magistrali, che si svolgono normalmente di mattina. Ad esse partecipano, oltre ai dottorandi, i rispettivi primi relatori. Tali lezioni affrontano questioni rilevanti dell’indagine teologica e hanno una specifica attenzione ai presupposti e al metodo della ricerca. In esse, si alternano professori FTER e professori invitati provenienti da istituzioni accademiche ecclesiastiche o civili. All’esposizione del docente segue un congruo momento di dibattito. §2 Nell’arco di un biennio tutte le principali aree tematiche dello studio della teologia sono prese in esame. Le aree disciplinari delle lezioni magistrali sono le seguenti quattordici, ripartite su due anni accademici. Statuti e Regolamenti Art. 3 – Lezioni magistrali Anno A 1. Filosofia 2. Esegesi e teologia biblica dell’AT 3. Teologia fondamentale 4. Teologia trinitaria 5. Teologia sacramentaria e liturgia 6. Teologia morale fondamentale 7. Ecumenismo e religioni non cristiane Anno B 1. Esegesi e teologia biblica del NT 2. Patrologia 3. Cristologia 4. Ecclesiologia e teologia pastorale 5. Antropologia teologica ed escatologia 6. Teologia morale speciale 7. Storia della Chiesa Art. 4 – Attività seminariali di lettura critica di testi di teologia §1 Consistono normalmente nella esposizione e valutazione critica di un saggio teologico previamente indicato dai Direttori di Dipartimento. La discussione è guidata da un docente (Direttore di Dipartimento o suo delegato). §2 Almeno una volta nel corso dell’anno accademico, l’attività di lettura critica di testi si svolge nella forma della recensione di un libro recente di teologia, scelto tra una lista di titoli indicati dai Direttori di Dipartimento. 61 Statuti e Regolamenti Art. 5 – Assemblee di presentazione dei progetti di ricerca §1 Almeno una volta all’anno si tiene un’assemblea plenaria di presentazione e discussione dei progetti di tesi. Ad essa partecipano i dottorandi e i primi relatori. §2 È necessario che ogni dottorando presenti il proprio progetto in assemblea almeno una volta, sottoponendosi alle osservazioni critiche degli altri dottorandi e dei professori presenti. Art. 6 – Modalità di valutazione delle attività seminariali §1 Le letture critiche di testi (compresa la modalità «recensione») e l’esposizione del progetto di ricerca in assemblea plenaria sono soggette a una valutazione, che incide sul voto finale di Dottorato nella misura del 10%. §2 La valutazione di come lo studente si è preparato sulla bibliografia discussa e su come ha saputo recensire il volume da lui scelto è affidata al Direttore del Dipartimento di afferenza, che si impegna ad essere normalmente presente ai momenti seminariali o a delegare eventualmente un suo sostituto. §3 La valutazione di come lo studente ha esposto il suo progetto e risposto alle domande in assemblea plenaria è affidata al responsabile del terzo ciclo, che presiede l’assemblea plenaria. §4 In caso di un numero di pomeriggi frequentati superiore al limite minimo di sette, la valutazione sarà fatta sulla base delle sette prestazioni migliori. §5 È compito del Coordinatore del ciclo di Dottorato inoltrare alla Segreteria il voto sulla partecipazione del singolo studente alle sessioni di lettura critica di testi teologici, avendolo ricevuto dai Direttori di Dipartimento, oltre a quello da lui stesso assegnato per la presentazione in assemblea del progetto di tesi. Norma transitoria Questa procedura (approvata dal CdF in data 24 novembre 2010 ed entrata in vigore a partire dal seminario del 10 marzo 2011) vale per i dottorandi iscritti a partire dall’anno accademico 2010-11. 62 Prot. GRC544/2011 in data 26 maggio 2011 approvato dall’Alto Patronato in data 15/06/2011 Statuti e Regolamenti STATUTO DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE «SS. VITALE E AGRICOLA» IN BOLOGNA Titolo I NATURA E FINALITÀ Art. 1 – Natura dell’ISSR L’Istituto Superiore di Scienze Religiose “ss. Vitale e Agricola” in Bologna, di seguito nominato Istituto, promosso dalla Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna, è un’istituzione accademica ecclesiastica (cf. Istruzione CEC 28/06/2008 – d’ora in poi CEC – Art. 1) eretta il 24 agosto 2006 dalla Congregazione per l’Educazione cattolica in collegamento (cf. CEC Art. 4 e 6) con la Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna, di seguito nominata Facoltà. Art. 2 – Fisionomia generale §1 L’Istituto è articolato in cinque anni di studio: al termine dei primi tre anni la Facoltà conferisce il grado accademico di “Baccalaureato in Scienze Religiose” o, secondo la denominazione indicata dalla Conferenza Episcopale Italiana (cf. Nota di ricezione – d’ora in poi NR – Roma 30/09/2009 §2.1), la “Laurea triennale in Scienze Religiose”; al termine dei due anni successivi la Facoltà conferisce il grado accademico di “Licenza in Scienze Religiose” o, secondo la denominazione indicata dalla Conferenza Episcopale Italiana, la “Laurea magistrale in Scienze Religiose” (cf. CEC Art. 23 e NR §2.1). §2 L’Istituto ha la propria sede in Bologna, piazzale Bacchelli 4, 40136 Bologna, presso la Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna. Art. 3 – Finalità §1 L’Istituto ha lo scopo di offrire la conoscenza degli elementi principali della Teologia e dei suoi necessari presupposti filosofici e complementari delle scienze umane. Questo percorso di studio, più specificamente, ha lo scopo di: promuovere la formazione religiosa dei laici e delle persone consacrate per una loro più cosciente e attiva partecipazione ai compiti di evangelizzazione nel mondo attuale, favorendo anche l’assunzione di impieghi professionali nella vita ecclesiale e nell’animazione cristiana della società. §2 Qualificare i docenti di religione nelle scuole di ogni ordine e grado, eccettuate le Istituzioni di livello universitario (cf. CEC Introduzione 3); 65 Statuti e Regolamenti §3 Può altresì provvedere, in conformità a quanto disposto dall’Ordinario, alla formazione dei candidati ai vari ministeri laicali e servizi ecclesiali. Art. 4 – Mezzi per il conseguimento dei fini statutari L’Istituto persegue i suoi fini mediante lo studio e l’insegnamento delle Scienze Religiose che forniscono gli elementi necessari per elaborare una sintesi tra la fede e la cultura nella singolarità delle situazioni vissute dalla Chiesa di Bologna e nel contesto culturale della regione Emilia-Romagna, al fine in particolare di rispondere alla necessità di una qualificazione del servizio ecclesiale nelle concrete esigenze dei tempi e dei luoghi (cf. CEC Introduzione 4). Art. 5 – Riferimenti statutari e giuridici L’Istituto è retto dalle norme approvate dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, dalle Note Normative della Conferenza Episcopale Italiana circa la recezione delle disposizioni della Congregazione e, infine, dal presente Statuto. Titolo II AUTORITÀ ACCADEMICHE Art. 6 – Suddivisione delle autorità accademiche §1 Le autorità accademiche dell’Istituto in comune con la Facoltà sono (cf. CEC Art. 6): a) il Gran Cancelliere della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna, l’Arcivescovo di Bologna; b) il Preside della Facoltà; c) il Consiglio di Facoltà. §2 Le autorità proprie dell’Istituto sono: d) il Moderatore; e) il Direttore dell’Istituto; f ) il Consiglio d’Istituto. Autorità comuni Il Gran Cancelliere (cf. CEC Art. 7) Art. 7 Al Gran Cancelliere spetta: a) chiedere alla Congregazione per l’Educazione Cattolica l’erezione canonica dell’ISSR, dopo aver ottenuto il parere positivo della Conferenza Episcopale o di altra Assemblea competente della Gerarchia Cattolica; 66 Statuti e Regolamenti b) presentare alla Congregazione per l’Educazione Cattolica il piano di studi e il testo dello Statuto dell’ISSR per la debita approvazione; c) informare la Congregazione per l’Educazione Cattolica circa le questioni più importanti ed inviare alla medesima, ogni cinque anni, una relazione particolareggiata riguardante la vita e l’attività dell’ISSR; d) nominare il Direttore, scelto tra una terna di docenti stabili designati dal Consiglio d’Istituto, acquisito il parere favorevole del Consiglio della Facoltà di Teologia. Il Preside della Facoltà (cf. CEC Art. 8) Art. 8 Il Preside della Facoltà promuove il coordinamento tra la Facoltà Teologica e l’Istituto. Art. 9 Al Preside compete: a) convocare e presiedere il Consiglio di Facoltà e il Collegio dei docenti della Facoltà per questioni riguardanti l’Istituto. b) regolare, congiuntamente al Direttore dell’ISSR, le questioni comuni; c) presiedere, personalmente o tramite un suo Delegato, le sessioni per gli esami di grado; d) presentare al Consiglio di Facoltà, ogni cinque anni, la relazione sulla vita e l’attività dell’ISSR, preparata dal Direttore, per l’approvazione e inoltrarla al Gran Cancelliere, che la trasmetterà alla Congregazione per l’Educazione Cattolica; e) firmare i diplomi dei gradi accademici dell’ISSR. Il Consiglio di Facoltà (cf. CEC Art. 9) Art. 10 Il Consiglio di Facoltà è l’organo collegiale che vigila sulla vita dell’Istituto e ne garantisce il livello accademico. Art. 11 Compete al Consiglio di Facoltà: a) esaminare ed approvare, in via preliminare, i Piani di studio, lo Statuto e il Regolamento dell’Istituto; b) esprimere il proprio parere circa l’idoneità dei docenti dell’Istituto in vista della loro cooptazione e della loro promozione a stabili; 67 Statuti e Regolamenti c) esaminare ed approvare le informazioni che il Preside deve annualmente fornire sull’andamento dell’Istituto; d) verificare la consistenza e la funzionalità delle strutture e dei sussidi dell’Istituto, in particolare della biblioteca; e) approvare la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’Istituto preparata dal Direttore; f ) dare il benestare per la nomina del Direttore dell’Istituto; g) proporre al Gran Cancelliere che venga chiesta alla Congregazione per l’Educazione Cattolica la sospensione dell’Istituto, qualora esso risultasse inadempiente. Autorità proprie Il Moderatore (cf. CEC Art. 10) Art. 12 È Moderatore dell’Istituto il Gran Cancelliere e a tale titolo svolge le seguenti funzioni. A lui compete: a) procurare che la dottrina cattolica sia integralmente custodita e fedelmente trasmessa; b) nominare i docenti stabili – acquisito il parere favorevole della Facoltà di Teologia – e gli altri docenti dell’Istituto, concedendo la missio canonica a coloro che insegnano discipline concernenti la fede e la morale, dopo aver emesso la professione di fede, nonché la venia docendi a coloro che insegnano altre discipline; c) revocare la missio canonica o la venia docendi; d) provvede alla nomina del Direttore; e) vigilare sull’andamento dottrinale e disciplinare dell’Istituto; f ) significare alla Facoltà di Teologia le maggiori difficoltà di cui venisse a conoscenza, invitando la medesima Facoltà a prendere adeguate misure; g) nominare il Vice Direttore, l’Economo e il Segretario dell’Istituto, sentito in merito il parere del Direttore; h) approvare i bilanci annuali consuntivi e preventivi e gli atti di straordinaria amministrazione dell’Istituto; i) controfirmare il diploma di Baccalaureato in Scienze Religiose e quello di Licenza in Scienze Religiose. Il Direttore dell’Istituto (cf. CEC Art. 11) Art. 13 Il Direttore dell’Istituto dura in carica cinque anni ed è rieleggibile consecutivamente una sola volta. 68 a) rappresentare l’ISSR davanti al Moderatore, alle autorità accademiche della Facoltà di Teologia e alle autorità civili; b) dirigere e coordinare l’attività dell’Istituto, particolarmente sotto l’aspetto disciplinare, dottrinale ed economico; c) convocare e presiedere le varie sessioni del Consiglio d’Istituto; d) presenziare alle assemblee degli studenti di persona o per delega; e) redigere la relazione quinquennale sulla vita dell’Istituto e presentarla al Preside, previa approvazione da parte del Consiglio d’Istituto; f ) firmare i diplomi dei gradi accademici dell’ISSR, insieme con il Preside (Decano) della Facoltà di Teologia e con il Moderatore; g) esaminare le richieste e i ricorsi dei docenti e degli studenti, prospettando, nei casi più gravi non risolti dal Consiglio d’Istituto, la soluzione al giudizio della Facoltà di Teologia. Statuti e Regolamenti Art. 14 – Al Direttore compete: Il Vice Direttore dell’Istituto (cf. CEC Art. 6, 12) Art. 15 – Nomina del Vice Direttore e durata della carica §1 Il Vice Direttore dell’Istituto è nominato dal Gran Cancelliere della Facoltà tra gli stabili dell’Istituto stesso. §2 Il Vice Direttore dell’Istituto, nominato dal Gran Cancelliere della Facoltà, dura in carica cinque anni. Art. 16 – Competenze del Vice Direttore Al Vice Direttore dell’Istituto competono, in assenza del Direttore dell’Istituto, o su suo mandato, tutte le mansioni del Direttore, eccettuate quelle menzionate all’Art. 14f e all’Art. 14g. Il Consiglio dell’Istituto (cf. CEC Art. 12) Art. 17 – Composizione §1 a) b) c) d) e) f ) g) h) Il Consiglio d’Istituto è composto da: (cf. CEC Art. 12 §1) il Direttore, che lo presiede il Vice Direttore tutti i docenti stabili due rappresentanti dei docenti non stabili eletti dai loro colleghi il Preside della Facoltà o un suo Delegato un Delegato del Moderatore due studenti ordinari eletti dall’assemblea degli studenti il Segretario con compiti di attuario. 69 Statuti e Regolamenti §2 Al consiglio sia invitato – almeno una volta l’anno – in qualità di uditore il Direttore dell’Ufficio diocesano per l’IRC. Art. 18 – Convocazioni e modalità di votazioni §1 Il Consiglio di Istituto decide con il voto favorevole della maggioranza dei membri di diritto presenti e, per quanto riguarda le questioni personali, con la maggioranza dei due terzi. Quando si tratta di questioni inerenti al corpo docente, i rappresentanti degli studenti non partecipano alla discussione e alla relativa votazione. (cf. CEC Art. 12 §2) §2 Il Consiglio di Istituto è convocato dal Direttore almeno tre volte all’anno e, in via straordinaria, su richiesta della maggioranza del Consiglio stesso. (cf. CEC Art. 12 §3) Art. 19 – Compiti (cf. CEC Art. 12 §4) Spetta al Consiglio d’Istituto: a) stabilire il piano di studi, il testo dello Statuto e del Regolamento dell’ISSR da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Facoltà; b) designare la terna di docenti stabili da proporre al Moderatore per la nomina del Direttore; c) proporre al Moderatore le nomine dei docenti, secondo le procedure previste dal Regolamento; d) approvare la relazione quinquennale sulla vita e sull’attività dell’ISSR preparata dal Direttore. Titolo III DOCENTI (cf. CEC Art. 13-16) Art. 20 – Requisiti Tutti i docenti, sia stabili sia non stabili, devono sempre distinguersi per l’idoneità scientifico-pedagogica, onestà di vita, integrità di dottrina, dedizione al dovere, in modo tale da poter efficacemente contribuire al raggiungimento del fine proprio dell’Istituto. L’insegnamento deve essere improntato all’adesione alla divina rivelazione, alla fedeltà al Magistero della Chiesa e al rispetto della verità scientifica. (cf. CEC Art. 13 §1) Art. 21 – «Missio canonica» e «venia docendi» Coloro che insegnano negli ISSR devono ricevere la missio canonica o la venia docendi, come previsto dall’art. 14 b. (cf. CEC Art. 13 §2) Art. 22 – I docenti stabili dell’Istituto e i non stabili §1 I docenti dell’Istituto si dividono in stabili, che possono essere 70 Statuti e Regolamenti ordinari o straordinari, i quali si dedicano a tempo pieno allo studio, all’insegnamento e all’assistenza degli studenti, e non stabili, che possono essere incaricati o invitati, i quali prestano la loro collaborazione in modo non permanente e parziale. (cf. CEC Art. 14 §1) §2 Perché una persona sia legittimamente cooptata tra i docenti stabili, si richiede che: (cf. CEC Art. 14 §2) a) si distingua per ricchezza di dottrina, per testimonianza di vita, per senso di responsabilità ecclesiale ed accademica; b) per le discipline ecclesiastiche, sia fornita del congruo Dottorato conseguito in una Istituzione Ecclesiastica; per le discipline non ecclesiastiche il titolo richiesto è quello di secondo ciclo degli studi superiori; c) si sia dimostrata idonea alla ricerca con documenti probanti, in particolare con la pubblicazione di lavori adatti allo scopo dell’ISSR; d) dimostri di possedere capacità d’insegnamento; e) si sia eseguita la procedura prevista dal Regolamento dell’ISSR. Art. 23 – Condizioni e incompatibilità della stabilità §1 Fatto salvo l’art. 15 §2 dell’Istruzione della Congregazione del 28 giugno 2008, i docenti stabili presso l’Istituto non possono essere contemporaneamente stabili in altre Istituzioni accademiche ecclesiastiche o civili. Inoltre, l’incarico di docente stabile è incompatibile con altri ministeri o attività che ne rendano impossibile l’adeguato svolgimento in rapporto sia alla didattica sia alla ricerca. (cf. CEC Art. 14 §3) §2 I docenti stabili della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna che insegnino stabilmente presso l’Istituto di Scienze Religiose possono acquisire la stabilità anche all’Interno dell’Istituto. (cf. CEC Art. 15 §2). Art. 24 – Numero degli stabili I docenti stabili non devono essere meno di cinque, uno per ogni area disciplinare: Sacra Scrittura, Teologia dogmatica, Teologia moralepastorale, Filosofia, Scienze umane. (cf. CEC Art. 15 §1) Art. 25 – Implicanze della stabilità I docenti stabili sono tenuti a partecipare attivamente alla vita dell’Istituto e in particolare agli organismi collegiali. Art. 26 – Idoneità alla stabilità Spetta alla Facoltà la verifica delle condizioni per la concessione del parere di idoneità alla nomina a docente stabile, su richiesta delle autorità dell’Istituto, nell’ambito delle procedure previste dal Regolamento. 71 Statuti e Regolamenti Art. 27 – Cessazione dalla stabilità §1 I docenti stabili cessano dal loro ufficio: (cf. CEC Art. 16b) a) al raggiungimento del settantesimo anno di età; b) quando sopravvenute condizioni di salute o di ministero o di lavoro o di qualsiasi altra natura impedienti le attività a favore dell’Istituto inducano l’interessato o le autorità dell’Istituto a chiedere la cessazione dalla stabilità; c) quando non abbiano partecipato agli organi collegiali dell’Istituto per più di un anno accademico senza darne plausibile spiegazione; d) quando si siano rifiutati di insegnare la materia o le materie per le quali sono stati cooptati come docenti stabili per due anni accademici, senza darne plausibile spiegazione al Direttore e, nel caso si trattasse dello stesso Direttore, al Preside della Facoltà; e) quando abbiano violato le Norme etiche della Facoltà. §2 Quando un docente stabile non assicura un numero minimo di ore di insegnamento, venga avviata la procedura per computarlo tra i docenti incaricati triennali. §3 La decadenza dalla stabilità viene proposta dal Direttore o dal Preside della Facoltà e inoltrata tramite il Consiglio di Facoltà al Gran Cancelliere che valuterà attentamente la documentazione presentatagli circa le motivazioni di tale richiesta e, se lo riterrà opportuno, convocherà e parlerà agli interessati per chiedere spiegazione della loro condotta. Quando il Gran Cancelliere ravvisasse che gli estremi della stabilità sono venuti a decadere, notificherà per iscritto la revoca della stabilità al successivo Consiglio di Istituto. Art. 28 – Docenti non stabili di materie ecclesiastiche I docenti non stabili di materie ecclesiastiche devono essere in possesso almeno della Licenza canonica conseguita in una Istituzione Ecclesiastica o di un titolo equipollente ed avere buone attitudini all’insegnamento (cf. CEC Art. 14 §4). Art. 29 – Docenti Incaricati e invitati I docenti non stabili – incaricati e invitati – sono nominati dal Moderatore su indicazione del Direttore sentito il parere del Consiglio di Istituto. Art. 30 – Limite nelle docenze §1 Un docente stabile deve ordinariamente assicurare all’Istituto un numero di ore minimo pari a due corsi annuali di due ore di insegnamento settimanali (circa 96 ore annuali) e non più del doppio. La posizione dei docenti che a norma dell’art. 23 §2 godono della doppia 72 Art. 31 – Il collegio plenario dei docenti I Docenti, impegnati a qualunque titolo nell’Istituto, compongono il Collegio dei Docenti. Gli incontri del Collegio dei Docenti sono finalizzati a una valutazione della vita dell’Istituto, a un aggiornamento delle prospettive dell’Istituto, a una conoscenza reciproca dei Docenti. Il Collegio plenario dei docenti – convocato e presieduto dal Direttore – si riunisce almeno una volta l’anno. Statuti e Regolamenti stabilità è regolata dalla normativa della Facoltà. §2 A un docente invitato o incaricato, di norma, non può venire affidato l’insegnamento di più di tre corsi nello stesso anno accademico. Gli incarichi hanno la durata di un anno. Art. 32 – Emeritato Ai docenti ordinari, che a motivo di assunzione di un ufficio più importante o per malattia o per età cessano dall’insegnamento, è conferito il titolo di docenti emeriti. I docenti non stabili, che abbiano insegnato almeno dieci anni, possono essere annoverati tra gli emeriti dal Consiglio d’Istituto. Art. 33 – Sospensione della docenza Qualora un Docente abbia insegnato in difformità al Magistero della Chiesa o si sia mostrato non più idoneo all’insegnamento, la sospensione o la cessazione dall’ufficio di docenza è comminata dal Moderatore, previa indagine del caso da parte del Direttore e sentito il Docente stesso, fatto sempre salvo il diritto di difesa e osservato quanto prescritto dall’art. 22 delle Ordinationes della Costituzione Sapientia Christiana. Art. 34 – Cooptazione dei docenti §1 I docenti invitati sono di norma cooptati dal Direttore dell’Istituto, sentito il parere del Consiglio. §2 Al terzo anno di cooptazione consecutiva di un docente invitato, si avviino le procedure per promuovere il docente invitato a docente incaricato annuale. Similmente al terzo anno di cooptazione in qualità di incaricato annuale, si avviino le procedure per promuovere il docente incaricato annuale a docente incaricato triennale. Allo scadere del secondo incarico triennale si avviino le procedure per cooptare il docente tra i docenti stabili dell’Istituto. §3 La proposta di passaggio di un docente da stabile straordinario a stabile ordinario, da inoltrare tramite il Consiglio di Facoltà al Moderatore, sia vagliata dal Direttore in riunione congiunta del Consiglio degli stabili e alla presenza del Preside della Facoltà o di un suo delegato. 73 Statuti e Regolamenti Titolo IV STUDENTI Art. 35 – Profilo generale degli studenti (cf. CEC Art. 17) L’Istituto è aperto a tutti i fedeli cattolici – laici e religiosi – che, idonei per la condotta morale e per gli eventuali precedenti studi, desiderino avere una qualificata preparazione nelle Scienze Religiose. Art. 36 – Tipologie di studenti (cf. CEC Art. 18 §1) §1 Gli studenti possono essere ordinari, straordinari, ospiti e uditori. Tutti devono osservare fedelmente le norme dell’Istituto, circa l’ordinamento generale e la disciplina – in primo luogo circa i programmi degli studi, la frequenza, gli esami – come anche tutte le altre disposizioni concernenti la vita dell’Istituto. Essi, inoltre, partecipano alla vita dell’Istituto nei modi determinati dal presente Statuto. Art. 37 – Gli studenti ordinari (cf. CEC Art. 18 §2-4) §1 Gli studenti ordinari sono quelli che, aspirando a conseguire i gradi accademici dell’Istituto, frequentano tutti i corsi e le esercitazioni prescritte dal medesimo Istituto, con il regolare superamento dei relativi esami prescritti. §2 Per essere ammesso come studente ordinario al ciclo che conduce al Baccalaureato in Scienze Religiose, è necessario essere in possesso del titolo di studio medio-secondario richiesto per l’iscrizione all’Università civile. §3 Per essere ammesso come studente ordinario al ciclo che conduce alla Licenza in Scienze Religiose, è necessario essere in possesso del Baccalaureato in Scienze Religiose. Art. 38 – Gli studenti straordinari ospiti ed uditori (cf. CEC Art. 18 §5-7) §1 Gli studenti straordinari sono coloro che, o perché privi del suddetto titolo di ammissione all’Università civile o perché non aspiranti al grado accademico, desiderano accedere agli insegnamenti predisposti dall’Istituto per il conseguimento di semplici Attestati di frequenza. §2 Gli studenti ospiti sono coloro che, non aspirando a conseguire il grado accademico nell’Istituto, desiderano frequentare qualche corso e sostenere il relativo esame, per un eventuale riconoscimento in un altro Istituto. §3 Gli studenti uditori sono coloro che, non aspirando a conseguire il grado accademico nell’Istituto, desiderano frequentare qualche corso, in vista del rilascio del relativo Attestato di frequenza. 74 Per poter essere ammessi agli esami, è necessario che lo studente abbia seguito le lezioni con una frequenza non inferiore ai due terzi delle ore delle singole discipline presso l’Istituto. Art 40 – Sospensione o esclusione dall’Istituto (cf. CEC Art. 20) Statuti e Regolamenti Art. 39 – Condizioni per l’accesso agli esami (cf. CEC Art. 19) Per gravi infrazioni di ordine disciplinare e morale, il Direttore può decidere di sospendere o dimettere uno studente, dopo aver consultato il Consiglio d’Istituto. Il diritto alla difesa sarà comunque tutelato, anche mediante ricorso al Moderatore. Titolo V OFFICIALI Il segretario Art. 41 Il Segretario è responsabile della segreteria dell’Istituto. È nominato nell’incarico dall’Arcivescovo di Bologna, in qualità di Moderatore dell’Istituto. Art. 42 Al Segretario spetta: a) eseguire le decisioni del Moderatore, del Direttore e del Consiglio di Istituto. b) ricevere e controllare i documenti degli studenti per quanto riguarda le domande di iscrizione all’Istituto, di ammissione a sostenere gli esami, di conseguimento dei gradi accademici. c) conservare i documenti ufficiali e autenticarli con la sua firma. d) curare la redazione dei registri e dei documenti riguardanti l’iscrizione degli studenti, gli esami, i corsi, i seminari di studio, le dissertazioni scritte, i diplomi. e) compilare l’annuario dell’Istituto, il calendario e l’orario delle lezioni e degli esami, i certificati e gli attestati. f ) aggiornare e custodire l’archivio con tutte le documentazioni riguardanti gli studenti e l’attività di normale amministrazione dell’Istituto. g) gestire le informazioni e le comunicazioni (cartacee, telefoniche e telematiche). h) coordinare il personale ausiliario addetto dell’Istituto. 75 Statuti e Regolamenti L’Economo Art. 43 L’Economo dell’ISSR – responsabile della gestione economica ordinaria – è l’Economo della Facoltà. Art. 44 – All’Economo spetta: a) curare l’ordinaria gestione economica dell’Istituto nonché la promozione e l’attuazione di atti di straordinaria amministrazione autorizzati dalle autorità competenti; b) curare la redazione dei registri contabili; c) predisporre il bilancio preventivo e il rendiconto consuntivo annuale. Art. 45 – Il Personale ausiliario Il personale ausiliario è composto da persone che sono impiegate nella vita dell’Istituto, nello svolgimento di incarichi di segreteria, catalogazione o altro. Il personale ausiliario è nominato dal Direttore, sentito il Consiglio d’Istituto e il Consiglio d’amministrazione. Titolo VI AMMINISTRAZIONE E GESTIONE Art. 46 Il rendiconto economico dell’Istituto è inserito in apposita sezione del bilancio annuale della Facoltà con apposita posta. Il Regolamento di amministrazione della Facoltà disciplina anche la materia attinente all’Istituto. Titolo VII ORDINAMENTO DEGLI STUDI Art. 47 – Caratteristiche e articolazioni generali del Piano di Studi (cf. CEC Art. 22-23) §1 Il piano degli studi, redatto in sintonia con le finalità specifiche dell’ISSR, deve caratterizzarsi per scientificità e organicità dei contenuti teologici. §2 La struttura dell’ISSR prevede un curricolo di studi della durata di cinque anni, organizzato in due cicli: il primo ciclo, della durata di tre anni, al termine del quale si consegue il Baccalaureato in Scienze Religiose (o Laurea triennale in Scienze Religiose) e il secondo ciclo, della durata di due anni, al termine del quale si consegue la Licenza in Scienze Religiose (o Laurea Magistrale in Scienze Religiose). 76 In modo conforme alle indicazioni europee, il monte ore e i crediti ECTS nell’Istituto sono equivalenti a quelli del ciclo istituzionale di Teologia della Facoltà e sono strutturati in un quinquennio: almeno 180 crediti (ECTS) nel triennio e almeno 120 crediti (ECTS) nel biennio specialistico, comprendendo corsi, seminari, laboratori e tirocini. Statuti e Regolamenti Art. 48 – ECTS del Piano di Studi (cf. CEC Art. 25) Art. 49 – Materie fondamentali degli insegnamenti del triennio (cf. CEC Art. 24) Nell’ambito del percorso del Triennio vengono trattate tutte le fondamentali discipline filosofiche e teologiche, in modo tale da assicurare completezza di preparazione scientifica. Il programma degli studi prevede: − Storia della Filosofia − Filosofia sistematica − Sacra Scrittura − Teologia Fondamentale − Teologia dogmatica − Teologia morale − Teologia spirituale − Teologia liturgica − Patrologia e Storia della Chiesa − Diritto Canonico. Art. 50 – Discipline caratterizzanti e opzionali del biennio pedagogico-didattico §1. Nell’ambito del percorso di studi del Biennio si approfondiscono i contenuti formativi correlati ad alcune discipline d’insegnamento già proposte nel corso degli studi del Triennio, con particolare riferimento a quelle propriamente teologiche e si impartiscono, altresì, discipline caratterizzanti l’indirizzo di specializzazione pedagogico-didattica ed eventuali altri indirizzi che potrebbero essere attivati secondo le norme della Congregazione per l’Educazione Cattolica. §2. Sono previste discipline complementari e opzionali. Titolo VIII GRADI ACCADEMICI Art. 51 – Conferimento dei gradi accademici I gradi accademici di Baccalaureato e di Licenza in Scienze religiose sono conferiti dalla Facoltà. 77 Statuti e Regolamenti Art. 52 – Requisiti per il conseguimento del Baccalaureato in Scienze Religiose (cf. CEC Art. 28) I requisiti per conseguire il Baccalaureato in scienze religiose sono: a) aver frequentato il primo ciclo triennale di studi ed aver superato gli esami con esito positivo; b) avere attestato la conoscenza di una lingua moderna oltre la propria per essere in grado di comprendere i testi; c) avere composto e discusso pubblicamente un elaborato scritto, conforme alle norme indicate e richieste dal Regolamento, che mostri la capacità di impostazione dell’argomento scelto e di ricerca scientifica; avere inoltre sostenuto l’esame sintetico su apposito tesario e davanti a una commissione composta da almeno tre docenti. Art. 53 – Requisiti per il conseguimento della Licenza in Scienze Religiose (cf. CEC Art. 29) I requisiti per conseguire la Licenza in scienze religiose sono: a) aver frequentato il ciclo biennale di studi ed aver superato gli esami con esito positivo; b) avere attestato la conoscenza di due lingue moderne oltre la propria; c) aver redatto una tesi, conforme alle norme indicate dal Regolamento, e averla difesa pubblicamente davanti a una commissione composta da almeno tre docenti. Titolo IX SUSSIDI DIDATTICI ED ECONOMICI Art. 54 – La biblioteca Per il raggiungimento dei suoi fini, l’Istituto si avvale della Biblioteca della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna di Bologna e di tutti i servizi ad essa collegati. Art. 55 – Coperture economiche varie La copertura economica dell’attività dell’Istituto, comprendente la retribuzione docenti e officiali, eventuali strumentazioni tecniche di segreteria, sussidi didattici, si avvale del contributo economico e strutturale della Facoltà oltre che delle tasse degli studenti e di eventuali integrazioni derivanti da donazioni e da altre elargizioni. 78 DIPARTIMENTI E PUBBLICAZIONI Direttore: In attesa di nomina Vicedirettore: Prof. Maurizio Marcheselli Il Dipartimento di Teologia dell’Evangelizzazione in questi ultimi anni ha realizzato ricerche originali sulla ricezione del concilio Vaticano II nella Chiesa di Bologna e nelle singole diocesi dell’Emilia-Romagna (pubblicazione degli Atti: M. Tagliaferri [ed.], Il Vaticano II in Emilia Romagna. Apporti e ricezione [Bte 4], EDB, Bologna 2007), ha analizzato con una investigazione di tipo interdisciplinare e interculturale il fenomeno del pluralismo religioso in Emilia-Romagna, con riferimento alle sue implicazioni pastorali per le nostre comunità cattoliche (pubblicazione degli Atti: Il dialogo ecumenico e interreligioso in EmiliaRomagna. Aspetti e prospettive, in Rte-Supplemento 14[2010]28). Di recente ha avviato una riflessione a tutto tondo sullo statuto epistemologico della Teologia dell’Evangelizzazione, tenendo conto dei nuovi contesti sociali ed ecclesiali e dei recenti impulsi provenienti dal magistero, dai teologi, ecc., in modo da porgere un aiuto efficace alle Chiese locali nell’opera di evangelizzazione e nell’impegno del dialogo interculturale (pubblicazione degli Atti: M. Tagliaferri [ed.], Teologia dell’Evangelizzazione. Fondamenti e modelli a confronto [Bte 9], EDB, Bologna 2014). Il DTE ha attivato una convenzione con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna per una ricerca sulla progettazione dei luoghi del commiato. Tale progetto prevede lo scambio di docenti e di studenti. Dipartimenti e Pubblicaz. DIPARTIMENTO DI TEOLOGIA DELL’EVANGELIZZAZIONE PUBBLICAZIONI 1. Rivista di Teologia dell’Evangelizzazione (RTE), EDB Direttore: Prof. Maurizio Marcheselli Segretaria di redazione: Dott.ssa Claudia Mazzoni Propone, con cadenza semestrale, approfondimenti monografici di attualità teologica ed ecclesiale, note di storia e teologia dell’evangelizzazione, contributi scaturiti dai corsi per la Licenza in Teologia dell’Evangelizzazione e in Storia della Teologia, interventi legati a iniziative accademiche extracurricolari, recensioni e segnalazioni librarie, firmate da docenti della facoltà, collaboratori e studiosi. La rivista è un’agorà specifica per riflettere su contenuti e metodi dell’evangelizzazione, dedicata a chi studia e opera nei campi della pastorale e della teologia. Collegandosi al sito http://rte.fter.org è possibile scaricare gli indici e gli abstract degli ultimi numeri della rivista. 81 Dipartimenti e Pubblicaz. Viene fatto omaggio di un abbonamento annuale a: 99 studenti iscritti al Baccellierato quinquennale, 99 studenti iscritti ai tre cicli per la Licenza, 99 studenti iscritti al ciclo per il Dottorato, 99 studenti iscritti come Fuori corso ai vari cicli, 99 studenti iscritti all’ISSR e all’ISSRM di Bologna 99 studenti iscritti al Biennio di Diritto canonico, 99 iscritti al Laboratorio di spiritualità, 99 docenti stabili e incaricati della FTER, 99 docenti titolari di corsi ai tre cicli per la Licenza nell’anno corrente. 2. Biblioteca di Teologia dell’Evangelizzazione (BTE), EDB Direttore: Prof. Maurizio Marcheselli La collana pubblica studi e ricerche maturate nell’ambito della Facoltà. Essa ospita indagini di taglio teologico e culturale, biblico e storico, filosofico e sistematico in riferimento alla teologia dell’evangelizzazione. Tale orientamento è caratteristico della Facoltà Teologica emilianoromagnola, dove a percorsi di teologia dell’evangelizzazione se ne affiancano altri interessati al momento speculativo e sistematico e altri ancora alla storia della teologia. BTE s’interessa agli aspetti «fondativi» dell’annuncio del vangelo: il concetto di evangelizzazione, i destinatariinterlocutori, il contenuto e i metodi. Al tempo stesso, e proprio per la fedeltà al binomio vangelo–cultura che determina l’ambito di una teologia dell’evangelizzazione, la collana mantiene aperto l’orizzonte sui diversi fronti in cui il fare teologia è oggi impegnato. Dire il vangelo nell’attuale contesto culturale implica un’attenzione rigorosa a cerchi concentrici, sui versanti ecclesiale, culturale, missionario, ecumenico e interreligioso. La collana è giunta al suo nono volume: 1. E. Manicardi, Gesù, la cristologia, le Scritture. Saggi esegetici e teologici, Bologna 2005. 2. M. Marcheselli, «Avete qualcosa da mangiare?». Un pasto, il Risorto, la comunità, Bologna 2006. 3. G. Benzi, Ci è stato dato un figlio. Il libro dell’Emmanuele (Is 6,19,6): struttura retorica e interpretazione teologica, Bologna 2007. 4. M. Tagliaferri (ed.), Il Vaticano II in Emilia–Romagna. Apporti e ricezione, Bologna 2007. 5. E. Castellucci, Annunciare Cristo alle genti. La missione dei cristiani nell’orizzonte del dialogo tra le religioni, Bologna 2008. 6. D. Gianotti, I Padri della Chiesa al concilio Vaticano II. La teologia patristica nella «Lumen Gentium», Bologna 2010. 82 Dipartimenti e Pubblicaz. 7. G. Ziviani, Una Chiesa di popolo. La parrocchia nel Vaticano II, prefazione a cura di F.G. Brambilla, Bologna 2011. 8. G. Sgubbi, Pensare sul confine. Saggi di Teologia fondamentale, Bologna 2013. 9. M. Tagliaferri (ed.), Teologia dell’Evangelizzazione. Fondamenti e modelli a confronto, Bologna 2014. DIPARTIMENTO DI TEOLOGIA SISTEMATICA Direttore: Prof. Attilio Carpin Vicedirettore: Prof. Giorgio Carbone Progetto di ricerca Il corso di Licenza in Teologia Sistematica si rivolge a tutti coloro che sono attratti dalla concezione «classica» della teologia, che consiste nel contemplare il mistero di Dio avvalendosi, in modo rigoroso, di tutte le risorse dell’intelligenza umana illuminata dalla grazia. Tale prospettiva, che ha avuto il suo rappresentante esemplare in san Tommaso d’Aquino, è al tempo stesso scienza e sapienza: scienza, in quanto sapere rigoroso; sapienza, in quanto partecipazione conoscitiva ed esistenziale alla vita divina. La concezione «classica» della teologia, che cerca la verità in tutte le sue manifestazioni, si presenta come un pensiero «forte»: in grado di esprimere certezze e di aiutare l’uomo a orientarsi nella realtà. In questo senso, oltre ad articolare in modo chiaro e rigoroso i contenuti della fede rivelata, in piena armonia con il sensus fidei del popolo di Dio e con l’interpretazione del depositum fidei data dai pastori della Chiesa, la Teologia sistematica si mostra interessata al dialogo con tutti gli altri pensieri «forti» della cultura contemporanea, in particolare con la filosofia realista, con le scienze della natura e della persona umana, con le religioni, con tutte le espressioni culturali che siano in cerca della verità e abbiano una chiara consapevolezza della propria identità e delle proprie motivazioni. Con questa ispirazione di fondo, il percorso biennale della Licenza in Teologia Sistematica presenta sei aree tematiche caratterizzanti: la Trinità divina, la Chiesa, la fede in rapporto alla cultura, la morale delle virtù teologali, la morale delle virtù cardinali, i sacramenti della vita cristiana. Dal punto di vista di ogni area tematica viene approfondito l’argomento specifico di ciascun anno accademico, concordato con gli altri Dipartimenti della FTER e inserito in un progetto comune di ricerca teologica. Chiunque avverta la passione per la verità, e intenda avvicinarsi a Dio in quanto Verità creatrice e sorgente delle verità create, può trovare nella Licenza in Teologia Sistematica un itinerario di ricerca congeniale e formativo. 83 Dipartimenti e Pubblicaz. PUBBLICAZIONI 1. Sacra Doctrina Direttore: Prof. Gianni Festa DIPARTIMENTO DI STORIA DELLA TEOLOGIA Direttore: In attesa di nomina Vicedirettore: Prof. Marco Settembrini Nell’anno accademico 2014-15, il Dipartimento di Storia della Teologia porterà a compimento il progetto di riflessione sullo Spirito Santo, avviato nell’anno 2012-13, con il Convegno annuale che si terrà il 2-3 dicembre 2014. Tema del Convegno sarà la questione dello Spirito nel percorso teologico che, partendo dai testi biblici e con influssi molteplici, in particolare del giudaismo di lingua greca, arriverà alle riflessioni cristiane culminanti poi nelle determinazioni teologiche del IV e V secolo. Il Convegno – organizzato in collaborazione con il Gruppo Italiano di Ricerca su Origene e la tradizione alessandrina (GIROTA) – intende esplorare alcune delle principali articolazioni di questa riflessione, specie in rapporto con la tradizione alessandrina, con l’aiuto di studiosi particolarmente attenti a quest’area. Per favorire la preparazione al Convegno, il Dipartimento ha curato la realizzazione dei due primi seminari per i dottorandi (aperti anche ad altri studiosi), nei mesi ottobre e novembre 2014, anch’essi dedicati alla problematica pneumatologica in prospettiva biblica e storico-teologica. Il Dipartimento continuerà inoltre la propria collaborazione con il Gruppo di ricerca bolognese sul rapporto Chiesa-Israele già avviato negli anni scorsi, e che ha visto tra l’altro, nel 2013-14, l’intervento di alcuni docenti alla Fourth Reforc Conference tenuta a Bologna dal 15 al 17, maggio 2014. Con questo gruppo, intende arrivare nell’ottobre del 2015 alla realizzazione di un Convegno sul II secolo come momento decisivo dell’«allontanamento delle vie» di ebraismo e cristianesimo e il formarsi di una teologia della sostituzione. PUBBLICAZIONI 1. Memorie Teologiche (MeTeo) Direttore responsabile: Prof. Davide Righi Redattore: Prof. Massimo Nardello 84 AUTORITÀ ACCADEMICHE AUTORITÀ ACCADEMICHE S. Em. Card. Carlo Caffarra Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Regionale. COMMISSIONE DI ALTO PATRONATO 1. S. Em. Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna – Presidente 2. Prof. Fausto Arici OP, Priore Provinciale della Provincia domenicana «San Domenico in Italia» – Vice Presidente 3. S.E. Mons. Antonio Lanfranchi, Arcivescovo Metropolita di Modena-Nonantola 4. S.E. Mons. Lorenzo Ghizzoni, Arcivescovo Metropolita di Ravenna-Cervia 5. S.E. Mons. Massimo Camisasca, Vescovo di Reggio EmiliaGuastalla 6. P. Bruno Bartolini OFM, Priore Provinciale della Provincia Minoritica di «Cristo Re» Bologna 7. Prof. Marco Giuseppe Rainini, Reggente degli studi della Provincia domenicana «San Domenico in Italia» Autorità Accademiche GRAN CANCELLIERE PRESIDE Prof. Guido Bendinelli OP tel. 051-3391097 – [email protected] VICE PRESIDE Prof. Daniele Gianotti [email protected] DIRETTORI DI DIPARTIMENTO In attesa di nomina [email protected] Prof. Attilio Carpin [email protected] In attesa di nomina [email protected] 87 Autorità Accademiche CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 88 S.E. Mons. Claudio Stagni – Presidente Prof. Guido Bendinelli OP – Preside Dott. Moreno Tommasini – Economo Prof. Daniele Gianotti – Bibliotecario Dott. Claudio Martinelli Rev. P. Mario Marini OP Dott. Ing. Giovanni Salizzoni Prof. Paolo Boschini – rappresentante dei docenti OFFICIALI, PERSONALE FTER, UFFICI OFFICIALI Segretario Generale Prof. Tiberio Guerrieri tel. 051-3391098 – [email protected] Bibliotecario Prof. Daniele Gianotti [email protected] Economo Dott. Moreno Tommasini [email protected] Coordinatrice di segreteria Dott.ssa Claudia Mazzoni Addetti di segreteria Dott.ssa Maria Domenica D’Elia Dott.ssa Giulia Giordani Dott. Marcello Panzanini Dott.ssa Marta Passarelli Addetto di rete Ing. Giampaolo Zerbinato Addetto all’economato Rag. Mario Boldrini Addetti di biblioteca Giovanna Fanin Rita Gazzoli Officiali, personale, uffici PERSONALE DELLA FACOLTÀ UFFICIO COMUNICAZIONE E IMMAGINE Prof. Paolo Boschini – Responsabile [email protected] PROMOZIONE E SVILUPPO DELLA CULTURA DELLA QUALITÀ Il processo di autovalutazione avviato nella nostra Facoltà in ottemperanza alle direttive dell’AVEPRO (Agenzia della Santa Sede per la Valutazione e la Promozione della Qualità delle Università e Facoltà Ecclesiastiche), dopo un intenso cammino di tre anni coronato dalla stesura del Rapporto di Autovalutazione, è sfociato nella visita della commissione esterna dell’AVEPRO nei giorni 7-8-9 aprile 2014. Responsabile della qualità Moreno Tommasini (Esperto di gestione della qualità) [email protected] È possibile segnalare disservizi o malfunzionamenti compilando il modulo scaricabile sul sito FTER al link: http://www.fter.org/go/images/Reclamo.pdf. 91 DOCENTI FTER STABILI ORDINARI Prof. Guido Bendinelli OP, Patrologia e Storia della Chiesa [email protected] – [email protected] Prof. Attilio Carpin OP, Teologia Sistematica e Teologia Pastorale [email protected] – [email protected] Prof. Massimo Cassani, Teologia Morale [email protected] Prof. Mario Fini, Teologia Sistematica [email protected] Prof. Maurizio Marcheselli, Sacra Scrittura [email protected] Prof. Maurizio Tagliaferri, Storia della Chiesa [email protected] STABILI STRAORDINARI Prof. Paolo Boschini, Filosofia [email protected] – [email protected] Prof. Giorgio Carbone OP, Teologia Morale [email protected] Prof. Gian Domenico Cova, Sacra Scrittura [email protected] Prof. François Dermine OP, Teologia Morale [email protected] Docenti FTER Prof. Valentino Bulgarelli, Catechetica [email protected] Prof. Daniele Gianotti, Teologia Sistematica [email protected] – [email protected] Prof. Antonio Olmi OP, Teologia Sistematica [email protected] Prof. Sergio Parenti OP, Teologia Morale [email protected] Prof. Giorgio Pasini, Teologia Ecumenica e Orientale [email protected] Prof. Guido Ravaglia OFM, Teologia Spirituale, Teologia Pastorale e Teologia Sistematica [email protected] Prof. Davide Righi, Patrologia e Liturgia [email protected] 95 Prof. Giuseppe Scimè, Patrologia [email protected] INCARICATI TRIENNALI Prof. Fausto Arici OP, Teologia Morale Prof. Giuseppe Barzaghi OP, Teol. Fondamentale e Sistematica Prof. Federico Badiali, Teologia Dogmatica Prof. Paolo Calaon OP, Liturgia Prof. Gianni Festa OP, Storia della Chiesa Prof. Luciano Luppi, Teologia Spirituale Prof. Massimo Mancini OP, Storia della Chiesa Prof. Fabrizio Mandreoli, Teologia Fondamentale e Sistematica, Storia della Teologia Prof. Riccardo Pane, Latino, Greco e Teologia Patristica Prof. Francesco Pieri, Greco Biblico, Storia della Chiesa e Patrologia Prof. Brunetto Salvarani, Teologia della Missione Prof. Marco Settembrini, Sacra Scrittura Prof.ssa Ilaria Vellani, Filosofia Docenti FTER INCARICATI ANNUALI 96 Prof. Luca Balugani, Psicologia Prof. Luigi Bartolomei, Arte sacra Prof. Pier Luigi Cabri SCJ, Teologia Fondamentale Prof. Enrico Casadei Garofani, Sacra Scrittura Prof. Carlo Dallari OFM, Teologia Ecumenica Prof. Giuseppe De Carlo, Ebraico Prof. Biagio Della Pasqua, Teologia Pastorale Prof. Tiberio Guerrieri, Storia della Chiesa Prof.ssa Maria Luciana Mirri, Teologia Orientale Prof. Daniele Moretto, Teologia Sistematica Prof. Massimo Nardello, Teologia sistematica Prof. Marcello Palazzi, Teologia Morale Prof. Matteo Prodi, Teologia Morale Prof. Marco Rainini, Teologia Sistematica Prof. Alfredo Rava OFM cap, Diritto Canonico Prof. Marco Salvioli OP, Teologia Fondamentale Prof. Giorgio Sgubbi, Filosofia Prof. Giancarlo Soli, Musica Sacra Prof. Alberto Strumia, Filosofia della natura e della scienza Prof. Paolo Trionfini, Storia della Chiesa Prof. Stefano Violi, Diritto Canonico INVITATI Prof.ssa Gabriella Zarri, Storia della Chiesa EMERITI Docenti FTER Prof. Franco Appi, Teologia Morale Prof. Giovanni Cavalcoli OP, Teologia Sistematica 97 DOCENTI ISSR STABILI ORDINARI Prof. Cesare Rizzi Prof. Marco Tibaldi STABILI STRAORDINARI Prof. Fausto Arici OP, Scienze umane Prof. Lino Goriup, Filosofia Prof. Maurizio Marcheselli, Sacra Scrittura Prof. Marco Tommaso Reali, Teologia Morale Prof. Marco Settembrini, Sacra Scrittura STABILI O INCARICATI PRESSO LA FTER Prof. Paolo Boschini, Filosofia Prof. Valentino Bulgarelli, Teologia Sistematica Prof. Attilio Carpin, Teologia Sistematica Prof. Gian Domenico Cova, Sacra Scrittura Prof. Enrico Casadei Garofani, Sacra Scrittura Prof. Tiberio Guerrieri, Storia della Chiesa Prof. Luciano Luppi, Teologia Spirituale Prof. Riccardo Pane, Teologia sistematica Prof. Francesco Pieri, Storia della Chiesa Prof. Davide Righi, Patrologia e Liturgia Prof. Brunetto Salvarani, Teologia del dialogo interreligioso Prof.ssa Ilaria Vellani, Filosofia Prof. Luca Balugani, Psicologia Prof. Alessandro Benassi, Diritto canonico Prof.ssa Mara Borsi, Pedagogia Prof.ssa Giordana Cavicchi, Coordinamento dei tirocini e della didattica Prof. Fabio Gambetti, Filosofia e Legislazione scolastica Prof. Michele Grassilli, Sacra Scrittura Prof. Eliseo Poli, Filosofia Prof. Stefano Toschi, Seminario disabilità Prof. Paolo Trionfini, Storia della Chiesa Prof. Giuseppe Vaccari, Teologia sistematica Docenti ISSR INCARICATI INVITATI Prof.ssa Maria Teresa Moscato, Pedagogia 101 INFORMAZIONI E SERVIZI PER GLI STUDENTI 1. IMMATRICOLAZIONE E ISCRIZIONE 1.1. Immatricolazione a qualsiasi ciclo di studi Per immatricolarsi a qualsiasi Ciclo di studi sono necessari: 1. il modulo di iscrizione all’a.a. in corso (scaricabile anche dal sito FTER) e relativa informativa sulla privacy debitamente compilate e firmate; compilazione della dichiarazione di frequenza e del Piano di Studi; 2. la fotocopia di un documento valido di identità; 3. la fotocopia del codice fiscale o del tesserino sanitario; 4. due foto formato tessera uguali e recenti, recanti sul retro in stampatello il proprio cognome e nome; 5. il «Nulla Osta» dell’Ordinario o del suo Delegato per gli ecclesiastici, i religiosi e i seminaristi; la lettera di presentazione del proprio parroco o di un sacerdote cattolico che attesti l’idoneità del candidato per condotta di vita per i laici. In caso di impossibilità a produrre tale lettera di presentazione, si richiede per l’ammissione un colloquio con il Preside al quale spetta di dare il «Nulla Osta» all’iscrizione; 6. il versamento della quota di iscrizione (acconto e saldo). Per coloro che aspirano ai gradi accademici presso la Facoltà o altrove, sono necessari: 1. la fotocopia autenticata o l’originale del diploma di studi superiori valido per l’iscrizione come ordinario in una Università civile della propria nazione, rilasciato dall’Istituto in cui sono stati compiuti gli studi; gli studenti stranieri devono presentare il titolo di studio tradotto in lingua italiana, autenticato e legalizzato dall’Autorità diplomatica o consolare italiana residente nel Paese di origine ad eccezione dei certificati in lingua inglese, francese o spagnola, con la dichiarazione della validità del titolo per l’ammissione all’Università; 2. il Piano di studi (PdS) del ciclo accademico al quale ci si intende iscrivere come studente «ordinario» o «straordinario» debitamente firmato dallo studente (gli studenti della Licenza devono obbligatoriamente concordare il PdS con il proprio Direttore di Dipartimento o con un suo delegato, tramite appuntamento. Gli studenti di ogni Ciclo, possono modificare il proprio PdS solo dopo averne fatto richiesta scritta e aver ottenuto l’approvazione da parte delle competenti autorità accademiche [Preside e Coordinatori di ciclo]); Informaz. e servizi per gli studenti 1.2. Immatricolazione per quanti aspirano a conseguire il grado accademico 105 Per gli studenti non italofoni si deve aggiungere: 3. un attestato di conoscenza della lingua italiana; tale attestato può consistere in un titolo di studio conseguito con frequenza a corsi e superamento dei relativi esami in lingua italiana; qualora lo studente non potesse dimostrare di avere una buona/sufficiente conoscenza della lingua italiana, tale conoscenza dovrà essere comprovata dal superamento di una prova di idoneità istituita dalla Facoltà (test); si richiede una conoscenza della lingua italiana di livello europeo B1-B2; il superamento della prova di italiano è condizione previa alla frequenza dei corsi/superamento delle prove d’esame e deve sempre essere verificata dalla Facoltà; qualora almeno tre docenti dichiarino per iscritto, dopo i primi colloqui d’esame, che lo studente non è in grado di comprendere la lingua italiana, lo studente dovrà essere nuovamente sottoposto al test di lingua per proseguire l’iter di studio. Per gli studenti extracomunitari si deve aggiungere: 4. la fotocopia del permesso di soggiorno in Italia per motivo di studio o la fotocopia del certificato di residenza in Italia. 1.2.1. Altri adempimenti per gli studenti dei cicli teologici Per la documentazione relativa all’iscrizione ai singoli cicli di studio teologici, si faccia riferimento al Regolamento FTER (artt. 16, 17, 18). 1.2.2. Altri adempimenti per gli studenti dei cicli in Scienze religiose Informaz. e servizi per gli studenti Per la prima iscrizione ai cicli di studio in Scienze religiose è richiesto anche un colloquio con il Direttore dell’Istituto. Con decisione del Consiglio di Facoltà del 13 giugno 2011, in ottemperanza alle Disposizioni Presidi delle Facoltà teologiche italiane: − gli studenti in possesso di un Diploma in Scienze religiose di vecchio ordinamento (diploma triennale) possono essere iscritti al terzo anno del ciclo di nuovo ordinamento dietro formulazione di un Piano di studi (soggetto ad approvazione del Consiglio di Istituto) teso a integrare le materie mancanti nel ciclo di studi precedente. − gli studenti in possesso di un diploma di Magistero in Scienze religiose di vecchio ordinamento possono essere direttamente ammessi alla Laurea magistrale di nuovo ordinamento. L’eventuale accredito e omologazione di corsi già frequentati nei percorsi di integrazione è a discrezione del Direttore. Per l’iscrizione al ciclo per la Laurea magistrale in Scienze religiose è necessario essere in possesso di un diploma di Laurea triennale in 106 Scienze religiose di nuovo ordinamento con votazione non inferiore a 8/10 (Regolamento ISSR 2006 art. 2.6). 1.3. Iscrizione all’anno accademico (da rinnovare all’inizio di ogni anno accademico, anche per i «Fuori corso») Per il rinnovo dell’iscrizione ad anni successivi al primo, sono necessari: 1. modulo di iscrizione all’a.a. in corso (scaricabile anche dal sito FTER) e relativa informativa sulla privacy debitamente compilate e firmate; 2. modulo di dichiarazione di frequenza, debitamente firmato, specificante i corsi che si intendono seguire nell’a.a. in corso; 3. il versamento della quota di iscrizione (acconto e saldo). Per gli studenti extracomunitari si deve aggiungere: 4. fotocopia del permesso di soggiorno per motivo di studio o il certificato di residenza in Italia. 1.4. Tempi e modalità dell’iscrizione 1.5. Modulistica La modulistica relativa ai diversi cicli di studio è reperibile in segreteria o scaricabile dal sito www.fter.it (menù principale, sezione modulistica). 1.6. Iscrizione all’offerta formativa on-line (FAD: Formazione a distanza) Dall’anno accademico 2009/2010 è possibile seguire alcuni corsi o eventi a distanza, senza tuttavia aspirare ad alcun conseguimento dei gradi accademici. Per iscriversi ai corsi di Formazione a distanza sono necessari: 1. sottoscrizione del modulo relativo ai diritti e all’uso del materiale multimediale che può essere scaricato dal sito della Facoltà Teologica; Informaz. e servizi per gli studenti L’immatricolazione o l’iscrizione all’anno accademico, per tutti e tre i cicli di Teologia e per i cicli in Scienze religiose, avvengono presso la Segreteria della FTER dal 1° settembre all’11 ottobre 2014 per il primo semestre e dal 2 al 28 febbraio 2015 per il secondo semestre dei cicli curricolari. Scaduti i termini, è possibile iscriversi con il consenso del Preside; non è più possibile iscriversi al primo semestre dopo il 25 ottobre e al secondo dopo il 14 marzo. 107 2. pagamento delle tasse accademiche relative ai corsi ai quali si richiede di accedere. Le credenziali di accesso alla piattaforma verranno rilasciate solo dopo la verifica dell’avvenuto versamento. Per ragioni tecniche non sono fruibili più di 12 corsi all’anno. Non occorrono titoli di studio particolari, in quanto non si tratta di percorso accademico curricolare. L’aula didattica virtuale non sostituisce la frequenza alle lezioni frontali. 1.7. Certificati Informaz. e servizi per gli studenti Ogni tipo di certificato va richiesto alla segreteria con almeno un settimana di anticipo, soprattutto nel caso di ricostruzioni di carriera antecedente al 2008. 108 2. TASSE ACCADEMICHE E QUOTE DI ISCRIZIONE NOTA BENE: All’atto dell’immatricolazione o del rinnovo iscrizione in qualità di studente ordinario sarà richiesto un acconto di € 100,00 non rimborsabile in nessun caso. BACCELLIERATO IN TEOLOGIA (I LIVELLO) Tassa annuale ordinario e straordinario (BQ, BT) Fuori corso Esame finale di Baccellierato (con tassa di diploma) € 910,00 € 165,00 € 280,00 LICENZA IN TEOLOGIA (II LIVELLO) Tassa annuale ordinario e straordinario (TE, TS, ST) Fuori corso Esame finale di Licenza (con tassa di diploma) € 990,00 € 165,00 € 420,00 € 1.100,00 € 880,00 € 300,00 € 850,00 LAUREA TRIENNALE ISSR (I LIVELLO) Tassa annuale ordinario e straordinario (SR) Fuori corso Esame finale (con tassa di diploma) € 910,00 € 165,00 € 280,00 LAUREA MAGISTRALE ISSRM (II LIVELLO) Tassa annuale ordinario e straordinario (SM) Fuori corso Esame finale (con tassa di diploma) € 910,00 € 165,00 € 280,00 SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICA Percorso «ordinario» Un intero giorno di lezione (venerdì o sabato, annuale) Un solo corso Nuovo Corso base (4 moduli) Nuovo Corso base (1 modulo) Nuovo Corso base (2 moduli) Nuovo Corso base (3 moduli) € 270,00 € 160,00 € 50,00 € 120,00 € 40,00 € 75,00 € 105,00 Informaz. e servizi per gli studenti DOTTORATO IN TEOLOGIA (III LIVELLO) Dottorato in teologia 1° anno (DT) Dottorato in teologia 2° anno (DT) Riserva titolo annuale Esame finale di Dottorato (con tassa di diploma) 109 BIENNIO TEOLOGICO PER IL DIRITTO CANONICO Tassa di iscrizione annuale Fuori corso € 940,00 € 165,00 PERCORSI A FINI SPECIALI FAD (Formazione a distanza): iscrizione FAD (Formazione a distanza): singolo corso € 100,00 € 90,00 OSPITI E UDITORI Ospite (iscrizione) (con diritto d’esame) Uditore (senza diritto d’esame) (iscrizione) Ospite e Uditore (quota per ogni singolo ECTS) € 100,00 € 0,00 € 30,00 DIRITTI DI SEGRETERIA Certificati studi compiuti precedentemente al 2008 Penale per assenza ad esame € 20,00 € 20,00 QUOTA DI PRE-IMMATRICOLAZIONE Verifica dei piani di studio € 50,00 Informaz. e servizi per gli studenti MODALITÀ DI PAGAMENTO ACCETTATE 110 Tutti i versamenti alla Facoltà, per il pagamento delle tasse accademiche o delle quote di iscrizione o per donazioni liberali, possono essere fatti tramite: a) bollettino postale sul c/c postale N° 57194425 intestato a Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna; b) bonifico bancario sul conto IBAN IT54N0707202403021000076003 intestato a Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna; c) P OS (con bancomat o carta di credito) allo sportello di segreteria in piazzale Bacchelli, 4 - 40136 Bologna (al piano terra). Si raccomanda di specificare chiaramente nella causale anche il codice di riferimento (per ulteriori dettagli, consultare il sito alla sezione «Tasse accademiche». Qualora si tratti di rateizzazioni, specificare codice e I/II rata...). Le modalità di pagamento di cui ai punti a) e b) richiedono la presentazione del documento attestante il versamento (tagliando di attestazione per il bollettino postale e ordine di bonifico per il bonifico bancario) alla segreteria didattica. Le attestazioni possono essere consegnate direttamente agli addetti di segreteria, o inoltrate a mezzo fax al numero 051-3391095 o a mezzo mail all’indirizzo [email protected]. Per ciascun pagamento sarà resa disponibile regolare ricevuta presso la segreteria. NOTA BENE Informaz. e servizi per gli studenti In riferimento al versamento delle tasse accademiche si ricorda che l’anno accademico 2013-2014 si conclude nel febbraio 2015 e l’anno accademico 2014-2015 nel febbraio 2016. Gli studenti che prevedono di conseguire il titolo di studio entro febbraio 2015 non devono pertanto pagare la tassa relativa all’anno accademico 2014-2015 ma esclusivamente quella di «Esame finale (con tassa di diploma)». Ulteriori dettagli relativi alle quote d’iscrizione ai percorsi non curricolari sono consultabili sul sito FTER: www.fter.it. 111 3. SEDI E ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO Segreteria generale Piazzale G. Bacchelli, 4 – 40136 Bologna Tel. 051-330744 – Fax 051-3391095 [email protected] settembre 2014-maggio 2015 giorno mattina pomeriggio lunedì 10.30-11.30* 18.00-20.00 martedì 10.00–12.30 = mercoledì 10.00–12.30 = giovedì = = venerdì 10.00–12.30 18.00-20.00 sabato 10.00–12.00 = * NB Il lunedì mattina solo nei periodi di iscrizione ai corsi (settembre-ottobre e febbraio) Informaz. e servizi per gli studenti Segreteria di piazza San Domenico 112 (limitatamente al Baccellierato triennale e alla Licenza in Teologia Sistematica): Piazza San Domenico, 13 – 40124 Bologna Tel. 051-6400425 / 377-2840902 – Fax 051-6400431 [email protected] – www.fter.it settembre 2014-maggio 2015 giorno mattina pomeriggio lunedì 10.00-13.00 15.00-18.00 martedì = 15.00-17.00 mercoledì = 15.00-18.00 giovedì 10.00-13.00 15.00-18.00 venerdì = 15.00-17.00 sabato = = Segreteria Scuola di formazione teologica Piazzale G. Bacchelli, 4 – 40136 Bologna Tel. 051-3392904 – Fax 051-3391095 [email protected] – www.fter.it settembre 2014-maggio 2015 giorno mattina pomeriggio = 18.00-20.00 martedì = = mercoledì = = giovedì = = venerdì = 18.00-20.00 sabato 10.00-12.00 = Informaz. e servizi per gli studenti lunedì N.B. Per gli orari di apertura al pubblico delle segreterie da giugno ad agosto 2015 e per gli orari delle lezioni, consultare il sito FTER (www.fter.it). 113 4. INFO E CONTATTI FTER-ISSR: INFORMAZIONI GENERALI Segretario generale: prof. Tiberio Guerrieri [email protected] – tel. 051-3391098 Direttore ISSR: in attesa di nomina [email protected] – tel. 051-330744 Coordinatrice di segreteria: dott.ssa Claudia Mazzoni [email protected] – tel. 051-330744 FRONT OFFICE DI SEGRETERIA dott.ssa Maria Domenica D’Elia [email protected] – tel. 051-330744 dott.ssa Giulia Giordani [email protected] – tel. 051-330744 dott. Marcello Panzanini [email protected] – tel. 051-330744 (p.le Bacchelli) 051-6400425 / 377-2840902 (p.zza S. Domenico) GESTIONALE DI SEGRETERIA dott.ssa Marta Passarelli [email protected] – tel. 051-330744 Informaz. e servizi per gli studenti SERVIZI DI RETE E SITO Responsabile: Prof. Davide Righi [email protected] ing. Giampaolo Zerbinato [email protected] – tel. 051-330744 SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICA dott.ssa Giulia Giordani [email protected] – tel. 051-3392904 ECONOMATO rag. Mario Boldrini [email protected] – tel. 051-3391096 BIBLIOTECA Rita Gazzoli Giovanna Fanin [email protected] 114 5. LINGUE MODERNE E LINGUE BIBLICHE 5.1. Lingua italiana Un attestato di conoscenza della lingua italiana per gli studenti non italiani è prerequisito obbligatorio per l’accesso alla Facoltà. Tale attestato può consistere in un titolo di studio conseguito con frequenza a corsi e superamento dei relativi esami in lingua italiana; qualora lo studente non potesse dimostrare di avere una buona/sufficiente conoscenza della lingua italiana, tale conoscenza dovrà essere comprovata dal superamento di una prova di idoneità istituita dalla Facoltà (test); si richiede una conoscenza della lingua italiana di livello europeo B1-B2; il superamento della prova di italiano è e deve sempre essere verificata dalla Facoltà; qualora almeno tre docenti dichiarino per iscritto, dopo i primi colloqui d’esame, che lo studente non è in grado di comprendere la lingua italiana, lo studente dovrà essere nuovamente sottoposto al test di lingua per proseguire l’iter di studio. Si sottolinea che l’italiano non viene computato come una delle lingue straniere moderne richieste per il conseguimento del titolo ma solo come condizione previa alla frequenza dei corsi / superamento delle prove d’esame. a) Lo studente deve iscriversi sull’apposito modulo on-line entro 3 giorni dalla data pubblicata. La cancellazione dal test (nel caso si rinunci a sostenerlo) deve avvenire obbligatoriamente, inviando una mail a [email protected] e al docente responsabile della lingua italiana ([email protected]). b)Lo studente deve presentarsi munito di biro. I fogli verranno forniti dalla segreteria. c) Allo studente viene consegnato un ampio brano con un lessico non troppo difficile di circa due o tre cartelle (3000-4000 battute). Lo studente avrà un’ora per leggerlo e riassumerlo per iscritto in 10 righe (senza l’uso del dizionario); in secondo luogo l’esaminatore farà ascoltare allo studente una breve registrazione di pochi minuti e rivolgerà allo studente alcune semplici domande per verificarne la comprensione. Informaz. e servizi per gli studenti Test di lingua italiana d)Per le date e gli orari dei test, lo studente è tenuto a consultare il sito della Facoltà (www.fter.it). 115 5.2. Lingue straniere moderne 1. Le lingue straniere di cui la Facoltà richiede una conoscenza passiva al fine del conseguimento del titolo siano scelte tra le seguenti: inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese o altra lingua direttamente connessa al proprio elaborato scritto (se studenti madrelingua, gli studi compiuti presso il proprio paese valgono come attestazione). 2. È richiesta la conoscenza passiva di una lingua straniera moderna per: − Baccalaureato in Teologia (quinquennale e triennale); − Laurea triennale in Scienze religiose. 3. È richiesta la conoscenza passiva di due lingue straniere moderne per: − Licenza in Teologia; − Laurea magistrale in Scienze religiose. Informaz. e servizi per gli studenti 4. È richiesta la conoscenza passiva di tre lingue straniere moderne per: − Dottorato in Teologia. 116 Nei test di lingua straniera agli studenti sarà chiesto di tradurre per iscritto in 60 minuti un brano teologico di circa 20 righe con l’ausilio di un dizionario. L’esame sarà superato qualora la traduzione non contenga più di 5 errori di comprensione. Sarà premura di ogni studente portare con sé il dizionario che vorrà utilizzare. Per le date dei test, lo studente è tenuto a consultare il sito della Facoltà (www.fter.it) e ad iscriversi entro 3 giorni dalla data pubblicata. La cancellazione dal test (nel caso si rinunci a sostenerlo) deve avvenire obbligatoriamente, inviando una mail a [email protected] e al docente responsabile delle lingue ([email protected]). 5.3. Lingue bibliche a) Per il Baccalaureato in Teologia si richiede una congrua conoscenza previa della lingua latina e greca che può essere attestata da certificati di studi precedenti. In mancanza di tale certificazione, lo studente dovrà seguire corsi integrativi presso la Facoltà o altri Istituti riconosciuti dalla Facoltà medesima, dimostrando di aver superato le prove di profitto. Tali corsi dovranno essere seguiti entro i primi due anni (Regolamento Art. 16 §4). b)Per la Laurea triennale in Scienze religiose, il Piano di studi prevede la frequenza di un corso a scelta tra ebraico, greco, latino da mutuare dal Piano di studi del Baccalaureato. La conoscenza previa di tali lingue può essere attestata da certificati di studi precedenti ai fini dell’omologazione delle stesse. 5.3.1. La Lingua latina Per tutti gli studenti privi di certificazione, il corso con il relativo test sono obbligatori. La verifica della conoscenza individuale della lingua latina si svolgerà secondo un calendario prefissato (si consulti il sito www.fter.it). Lo studente ha a disposizione due ore, durante le quali deve tradurre dal latino all’italiano tre o quattro frasi (tipicamente: una tratta dal messale, una dal Codice di diritto canonico, una dalla Scrittura, e una da un testo teologico della tradizione latina). Ogni studente può portare con sé un vocabolario di latino. Chi avesse frequentato corsi senza attestazione al di fuori della Facoltà teologica (ad esempio i seminaristi della Propedeutica), può sostenere direttamente il test. In tal caso, qualora non venga raggiunta la sufficienza (= 6/10), lo studente è tenuto obbligatoriamente a frequentare il corso di Latino e a sostenere successivamente il relativo esame. 5.3.2. La Lingua greca antica Per tutti gli studenti privi di certificazione, il corso con il relativo test sono obbligatori. La verifica della conoscenza individuale della lingua greca si svolgerà secondo un calendario prefissato (si consulti il sito www.fter.it). Lo studente ha a disposizione due ore, durante le quali deve tradurre dal greco all’italiano alcuni versetti del Nuovo Testamento. Ogni studente può portare con sé un vocabolario di greco. Informaz. e servizi per gli studenti Esempio di test a) Satiati munere salutari, tuam, Domine, misericordiam deprecamur, ut hoc eodem sacramento, quo nos voluisti temporaliter vegetari, perpetuae vitae facias esse participes. b)Per receptum diaconatum aliquis fit clericus et incardinatur Ecclesiae particulari vel praelaturae personali pro cuius servitio promotus est. c) Vos enim in libertatem vocati estis, fratres; tantum ne libertatem in occasionem detis carni, sed per caritatem servite invicem. d)Non dixit enim Scriptura Verbum Dei personam sibi hominis adsumpsisse, sed carnem factum esse. Chi avesse frequentato corsi senza attestazione al di fuori della Facoltà teologica (ad esempio i seminaristi della Propedeutica), può sostenere direttamente il test. In tal caso, qualora non venga raggiunta la sufficienza (= 6/10), lo studente è tenuto obbligatoriamente a frequentare il corso di Greco e a sostenere successivamente il relativo esame. 117 Esempio di test Informaz. e servizi per gli studenti a) Διὸ προσλαμβάνεσθε ἀλλήλους, καθὼς καὶ ὁ Χριστὸς προσελάβετο ὑμᾶς εἰς δόξαν τοῦ Θεοῦ. b) Ὅταν δὲ ἴδητε κυκλουμένην ὑπὸ στρατοπέδων Ἰερουσαλήμ, τότε γνῶτε ὅτι ἤγγικεν ἡ ἐρήμωσις αὐτῆς. c) ὡς δὲ ἐπαύσατο λαλῶν, εἶπεν πρὸς τὸν Σίμωνα, Ἐπανάγαγε εἰς τὸ βάθος καὶ χαλάσατε τὰ δίκτυα ὑμῶν εἰς ἄγραν. d) Μετὰ ταῦτα ἦν ἑορτὴ τῶν Ἰουδαίων, καὶ ἀνέβη Ἰησοῦς εἰς Ἱεροσόλυμα. 118 6. PIANI DI STUDIO 6.1. Baccalaureato quinquennale Nuovo Ordinamento (N.O.) Dallo scorso a.a. la nostra Facoltà recepisce il Decreto della Congregazione per l’Educazione Cattolica sulla «Riforma degli studi ecclesiastici di Filosofia» (28 gennaio 2011). Nel Biennio del ciclo per il Baccalaureato quinquennale la percentuale di insegnamenti filosofici erogati raddoppia, passando da circa il 25% a quasi il 50%. Per non incidere sul monte-ore complessivo, che rimane sostanzialmente invariato, ciò ha richiesto alcune riduzioni e piccole variazioni nelle altre aree disciplinari. Tali riduzioni sono state contenute entro il 15% rispetto al precedente Ordinamento degli studi, in modo da non snaturare la fisionomia del ciclo per il Baccalaureato quinquennale. Alla luce dell’esperienza maturata negli anni precedenti, il Consiglio di Facoltà ha colto l’occasione per una complessiva razionalizzazione dell’offerta didattica in tale ciclo. Dopo il placet della Commissione di Alto Patronato, la Congregazione per l’Educazione Cattolica ha approvato il nuovo piano di studi per il Baccalaureato quinquennale in data 18 giugno 2013. L’offerta didattica del Vecchio Ordinamento (V.O.) andrà ad esaurimento entro l’a.a. 2016-2017. Anno/ Insegnamento Ciclicità ore ects cred. eccl. A Introduzione all’AT – Profeti 36 4,5 3 B Introduzione all’AT – Pentateuco e Libri storici 36 4,5 3 A Introduzione al NT – Lettere neotestamentarie 36 4,5 3 B Introduzione al NT – Vangeli sinottici 36 4,5 3 3 Introduzione gen. alla S. Scrittura 24 3 2 3 Esegesi AT 1: Pentateuco 48 6 4 3 Esegesi NT 1: Scritti paolini 48 6 4 4 Esegesi AT 2: Libri profetici 48 6 4 4 Esegesi NT 2: Scritti giovannei 48 6 4 5 Esegesi AT 3: Salmi e Sapienziali 48 6 4 5 Esegesi NT 3: Sinottici e Atti 48 6 4 1 Teol. fondamentale 1: la rivelazione 48 6 4 1 Introduzione al mistero di Cristo 24 3 2 B Teologia fondamentale 2: la fede 24 3 2 Informaz. e servizi per gli studenti S. Scrittura Teol. fondamentale 119 Anno/ Insegnamento Ciclicità ore ects cred. eccl. Filosofia B Storia della filosofia antica 24 3 2 A Storia della filosofia contemporanea 24 3 2 B Gnoseologia: verità e conoscenza 24 3 2 B Filosofia della Natura: cosmologia 24 3 2 B Filosofia della Scienza 24 3 2 B Ontologia e Metafisica 48 6 4 A Logica e Filosofia del linguaggio 24 3 2 A Ermeneutica e filosofia della storia 24 3 2 B Storia della filosofia medievale 24 3 2 A Storia della filosofia moderna 24 3 2 A Antropologia filosofica 36 4,5 3 B Filosofia della religione 24 3 2 A Teologia razionale 48 6 4 A Filosofia morale e politica 48 6 4 Seminari A Seminario filosofico 24 3 2 B Seminario di Metodologia 12 1,5 1 3 (a scelta) 24 3 2 4 (a scelta) 24 3 2 5 Sintesi teologica 24 3 2 Patrologia 1 Patrologia 1 24 3 2 B Patrologia 2 24 3 2 B Ebraico 24 3 2 A Greco biblico 24 3 2 24 3 2 Informaz. e servizi per gli studenti Lingue 120 Scienze umane B Psicologia generale e della religione Teol. sistematica 2 Cristologia: storia del dogma e sistematica 60 7,5 5 3 Il Dio Uno e Trino 48 6 4 3 Antropologia 1: creazione e peccato 48 6 4 3 Antropologia 2: grazia ed escatologia 48 6 4 4 Ecclesiologia 60 7,5 5 4 Mariologia 12 1,5 1 4 Ecumenismo 24 3 2 4 Teologia della missione e del dialogo 24 3 2 5 Sacramentaria 1: in genere e iniziazione cristiana 36 4,5 3 5 Sacramentaria 2: ordine 24 3 2 Anno/ Insegnamento Ciclicità ore ects cred. eccl. 5 Sacramentaria 3: penitenza, unzione degli infermi, 36 matrimonio 4,5 3 2 Teologia spirituale 1: Introduzione 24 3 2 3 Teologia spirituale 2: (da definire) 24 3 2 B Storia della Chiesa 1: dal I al IV sec. 36 4,5 3 A Storia della Chiesa 2: dal V al X sec. 36 4,5 3 3 Storia della Chiesa 3: dall’XI al XVI sec. 36 4,5 3 4 Storia della Chiesa 4: dal XVII al XXI sec. 36 4,5 3 24 3 2 Teol. spirituale Storia della Chiesa Liturgia 3 Liturgia 1: Introduzione (con elementi di canto liturgico) Liturgia 2: Liturgia delle Ore e Anno liturgico 36 4,5 3 4 Liturgia 3: Eucaristia 36 4,5 3 5 Liturgia 4: Sacramenti (tranne eucaristia) 36 4,5 3 3 Teologia morale fondamentale 1 36 4,5 3 3 Teologia morale fondamentale 2 36 4,5 3 4 Morale religiosa 24 3 2 4 Morale sociale 1: Fondamenti 36 4,5 3 4 Morale sociale 2: Questioni 24 3 2 5 Morale sessuale e familiare 36 4,5 3 5 Bioetica 60 7,5 5 4 Teologia pastorale fondamentale 24 3 2 5 Catechetica 24 3 2 3 Teol. morale Diritto canonico 4 Diritto canonico 1: Teologia del diritto ecclesiale 24 3 2 4 Diritto canonico 2: CJC Libri I-II 24 3 2 5 Diritto canonico 3: CJC Libri III-IV 24 3 2 5 Diritto canonico 4: CJC Libri V-VI-VII 24 3 2 Totale ore: 2340 Totale ects: 290 Totale crediti eccl: 195 Informaz. e servizi per gli studenti Teol. pastorale Legenda: A/B = ciclicità biennale (1°-2° anno). 1-2 = corsi propri, rispettivamente, del 1° e del 2° anno. Nel presente a.a. si osserva la ciclicità «B». N.B. Fino all’esaurimento del V.O. l’erogazione e/o la ciclicità dei singoli corsi del N.O. potrà subire leggere variazioni rispetto al prospetto per esigenze di funzionalità didattica. 121 6.2. Baccalaureato quinquennale Vecchio Ordinamento (V.O.) – corsi ad esaurimento nei prossimi tre A.A. Anno/ Insegnamento Ciclicità ore ects cred. eccl. Antropologia teologica I: creazione e peccato 48 6 4 Antropologia teologica II: la grazia 24 3 2 Antropologia teologica III: escatologia 24 3 2 Ecclesiologia I-II 72 9 6 Teologia della missione e del dialogo 24 3 2 Dogmatica Proprio (3°) Proprio (3°) Proprio (3°) Proprio (4°) Proprio (4°) Proprio (5°) Proprio (5°) Proprio (5°) Proprio (5°) Sacramentaria I: sacramenti in genere 24 3 2 Sacramentaria II: battesimo, cresima ed eucaristia, ordine e unzione degli infermi 48 6 4 Sacramentaria III: matrimonio (teologia e pastorale) 48 6 4 Sacramentaria IV: la penitenza (teologia, prassi e morale) 24 3 2 Informaz. e servizi per gli studenti Sacra Scrittura Proprio (3°) Introduzione generale alla Scrittura 24 3 2 14/15 AT: esegesi dei Salmi e Scritti sapienziali 48 6 4 14/15 NT: esegesi dei Sinottici e degli Atti 48 6 4 15/16 AT: esegesi del Pentateuco 48 6 4 15/16 NT: esegesi degli Scritti Paolini 48 6 4 16/17 AT: esegesi dei Profeti anteriori e posteriori 48 6 4 16/17 NT: esegesi degli Scritti Giovannei 48 6 4 14/15 Libri III-IV del Codice di Diritto canonico 36 4,5 3 15/16 Libri V-VII del Codice di Diritto canonico 36 4,5 3 16/17 Libri I-II del Codice di Diritto canonico 36 4,5 3 24 3 2 Catechetica 24 3 2 Musicologia liturgica 24 3 2 Teologia pastorale fondamentale 24 3 2 Diritto Canonico Ecumenismo Proprio (4°) Ecumenismo Discipline pastorali Proprio (4°) Proprio (4°) Proprio (5°) 122 Anno/ Insegnamento Ciclicità ore ects cred. eccl. Liturgia 14/15 Liturgia della Chiesa I: Liturgia delle ore e anno liturgico 36 4,5 3 15/16 Liturgia della Chiesa II: Eucaristia 36 4,5 3 16/17 Liturgia della Chiesa III: gli altri sacramenti 36 4,5 3 Morale 14/15 Teologia morale I (prima parte): Teologia morale sociale I 36 4,5 3 14/15 Teologia morale I (seconda parte): Teologia morale sociale II 36 4,5 3 14/15 Teologia morale II (prima parte): Morale religiosa 36 4,5 3 15/16 Teologia morale III (prima parte): Bioetica I 36 4,5 3 15/16 Teologia morale III (seconda parte): Bioetica II 36 4,5 3 Comune al 3° e 4° Teologia spirituale: gli stati di vita del cristiano 14/15 24 3 2 Comune al 3° e 4° Teologia spirituale: la preghiera cristiana 15/16 24 3 2 Teologia spirituale Storia della Chiesa Proprio (3°) Storia della Chiesa III: dall’XI al XVI secolo 36 4,5 3 Proprio (4°) Storia della Chiesa IV: dal XVII al XX secolo 36 4,5 3 24 3 2 24 3 2 24 3 2 24 3 2 Comune Seminario (I) al 3° e 4° Comune Seminario (II) al 3° e 4° Comune Seminario (III) al 3° e 4° Proprio (5°) Seminario di sintesi Elaborati Proprio (5°) Elaborato metodologico Informaz. e servizi per gli studenti Seminari - Corsi integrativi 14/15 Introduzione al latino --- Lingua moderna (una a scelta) Totale con il I (12/13) e il II anno (13/14) (+48) (+6) (+4) 200 123 6.3. Baccalaureato triennale Anno/Ciclicità Propedeutici 1 Propedeutici 2 Anno I Anno II Anno III Informaz. e servizi per gli studenti Anno A 124 Insegnamento ore ects cred. eccl Introduzione alla Sacra Scrittura 24 3 2 Teologia fondamentale 24 3 2 Storia della Chiesa antica 24 3 2 Introduzione alla Patrologia 24 3 2 Esegesi AT: Pentateuco 24 3 2 Esegesi AT: Libri storici 24 3 2 Esegesi NT: Vangeli sinottici 24 3 2 Esegesi NT: Vangelo e Lettere di Gv 24 3 2 Esegesi AT: Profeti 1 24 3 2 Esegesi AT: Profeti 2 24 3 2 Esegesi NT: Atti degli Apostoli e Lettere di Paolo 24 3 2 Esegesi NT: Lettere paoline (Gal, Rm, della 24 prigionia) 3 2 Esegesi AT: Libri sapienziali 1 24 3 2 Esegesi AT: Libri sapienziali 2 24 3 2 Esegesi NT: Lettere di Gc, Pt 1-2, pastorali 24 3 2 Esegesi NT: Lettera agli Eb, Ap 24 3 2 Teologia dogmatica I: Il mistero del Dio Uno 24 3 2 Teologia dogmatica III: La creazione del mondo e degli angeli 24 3 2 Teologia dogmatica II: Il mistero del Dio 24 Trino 3 2 Teologia dogmatica IV: Sacramenti in genere 24 3 2 Teologia morale II: Il fine ultimo e gli atti umani 24 3 2 Teologia morale III: La legge 24 3 2 Teologia morale IV: Il peccato 24 3 2 Teologia morale I: Le passioni dell’animo e le abilità morali 24 3 2 Storia della Chiesa medievale 1 24 3 2 Storia della Chiesa medievale 2 24 3 2 Liturgia I: Introduzione generale e anno liturgico 24 3 2 Liturgia II: Liturgia delle Ore, liturgia dei defunti, benedizioni 24 3 2 Diritto Canonico: Libri I-II del CJC 24 3 2 Ebraico biblico I 24 3 2 Anno B Anno C Insegnamento ore ects cred. eccl Ebraico biblico II 24 3 2 Seminario di metodologia 24 3 2 Teologia dogmatica V: Cristologia 24 3 2 Teologia dogmatica VI: Soteriologia 24 3 2 Teologia dogmatica VII: Ecclesiologia 24 3 2 Teologia dogmatica VIII: Mariologia 24 3 2 Teologia morale IX: La Grazia 24 3 2 Teologia morale X: La Fede 24 3 2 Teologia morale XI: La Speranza 24 3 2 Teologia morale XII: La Carità 24 3 2 Storia della Chiesa moderna 1 24 3 2 Storia della Chiesa moderna 2 24 3 2 Archeologia cristiana 24 3 2 Diritto Canonico: Libri III-IV del CJC 24 3 2 Teologia spirituale 24 3 2 Teologia orientale 24 3 2 Patrologia 24 3 2 Seminario I (monografia) 24 3 2 Teologia dogmatica IX: Battesimo e Confermazione, Penitenza, Unzione degli Infermi, Ordine sacro e Matrimonio 24 3 2 Teologia dogmatica X: Eucaristia 24 3 2 Teologia dogmatica XI: Escatologia 24 3 2 Antropologia 24 3 2 Teologia morale VIII: La Temperanza (teolo- 24 gia del corpo e morale sessuale) 3 2 Teologia morale V: Bioetica 24 3 2 Teologia morale VII: La Prudenza e la coscienza, la Fortezza 24 3 2 Teologia morale: La Giustizia (morale sociale, politica e internazionale) 24 3 2 Liturgia III: Iniziazione cristiana, Battesimo, 24 Confermazione, Eucaristia 3 2 Liturgia IV: Sacramento della riconciliazione, Unzione degli infermi, Ordine sacro, Matrimonio 24 3 2 Diritto Canonico: Libri V-VII del CJC 24 3 2 Teologia ecumenica 24 3 2 Teologia dogmatica teologica XII: Informaz. e servizi per gli studenti Anno/Ciclicità 125 Anno/Ciclicità Corsi integrativi Elaborati Insegnamento ore ects cred. eccl Storia della Chiesa contemporanea 24 3 2 Teologia pastorale 24 3 2 Seminario II (interdisciplinare) 24 3 2 Seminario III (predicazione) 24 3 2 Introduzione al latino (+48) (+6) (+4) Introduzione al greco antico (+48) (+6) (+4) Lingua moderna (una a scelta) --- --- Elaborato finale 24 3 Totale 1536 192 128 Legenda:I corsi degli anni I/II/III sono frequentati da tutti gli studenti. Il Ciclo A: studenti del 1° anno (ogni anno). Il Ciclo B/C (ciclo biennale): studenti del 2° e 3° anno. Nel presente a.a. si osserva il ciclo «C». Informaz. e servizi per gli studenti I corsi di Introduzione al latino e al greco antico sono unicamente per gli studenti che non possono attestarne la conoscenza mediante certificati di studi precedenti. 126 6.4. Licenza in teologia 6.4.1. Crediti necessari per il conseguimento del titolo Il Piano di studi delle tre Licenze in Teologia è stabilito dall’Ordinamento degli studi annesso allo Statuto approvato in data 2004 e stabilito in 48 crediti ecclesiastici (96 ects) da raggiungere con seminari e corsi secondo le seguenti indicazioni: 12 crediti da Corsi comuni 24 crediti da Corsi caratterizzanti la singola Licenza 4 crediti da Seminari 8 crediti da altri corsi o seminari Nota bene 6.4.2. Corsi comuni Corsi comuni a tutte le licenze: anno A Sacra Scrittura I Sacra Scrittura II Teologia Sistematica I Teologia Sistematica II Teologia Morale Epistemologia teologica, storia e metodi delle scienze Corsi comuni a tutte le licenze: anno B Sacra Scrittura III Sacra Scrittura IV Teologia Sistematica III Teologia Sistematica IV Corso teologico di sintesi interdisciplinare (area dogmatica) Corso teologico di sintesi interdisciplinare (area morale) Informaz. e servizi per gli studenti 1. Per convenzione, dato il maggior carico di studio personale, un credito ecclesiastico della Licenza è equivalente a 2 ects (e non a 1,5 ects). 2. Come deliberato dal Consiglio di presidenza, ogni anno i Direttori di Dipartimento hanno la facoltà di indicare un corso di indirizzo, valido come corso comune. 6.4.3. Licenza in Teologia dell’Evangelizzazione La Licenza in Teologia dell’Evangelizzazione affronta la teologia nella prospettiva dell’annuncio e dell’inculturazione. Essa studia, dal punto di vista teologico, il fatto dell’evangelizzazione, il messaggio, gli interlocutori e la situazione in cui è loro rivolto l’annuncio. 127 In quest’itinerario sono decisive le discipline fondamentali della teologia, con una specifica attenzione alle connessioni con le scienze antropologiche. Alcuni dei corsi saranno trattati alla luce di un tema monografico unitario, scelto ogni anno in modo da dare maggiore incisività e concretezza alla materia proposta. I seminari s’interesseranno in particolare di modelli e di casi riusciti d’inculturazione del vangelo nell’ambito della spiritualità, della catechesi, del dialogo culturale. Le discipline caratterizzanti sono suddivise in tre aree tematiche (cf. Ord. 2004 §2.6.B): A. Nuclei fondamentali 1. Missione ed evangelizzazione nel Nuovo Testamento (@B) 2. Kerygma, dogma e cultura nei primi secoli (@A) 3. Liturgia: dossologia, confessione di fede e cultura (@A) 4. Ecclesiologia: carismi, ministeri, comunione e annuncio (@B) B. Dimensioni dell’annuncio 1. Annuncio del vangelo e problematiche morali (@A) 2. Dimensione intellettuale e filosofica dell’annuncio (@B) 3. Vangelo e progresso delle scienze (@B) 4. Missione e dialogo interreligioso (@A) C. Contemporaneità e sintesi 1. Antropologie postmoderne (@B) 2. Questioni della comunicazione nella globalizzazione (@A) 3. Vangelo, cultura e storia in Emilia-Romagna (@B) 4. Elementi sintetici per una Teologia dell’Evangelizzazione (@A) Informaz. e servizi per gli studenti 6.4.4. Licenza in Teologia Sistematica La Licenza in Teologia Sistematica si qualifica per un’approfondita analisi delle principali questioni teologiche alla luce del pensiero di S. Tommaso d’Aquino, tenendo conto delle problematiche del mondo contemporaneo. Particolare rilievo sarà dato ai temi di teologia dogmatica e morale che costituiscono la parte fondamentale della dottrina della Chiesa. Le Discipline caratterizzanti sono suddivise in tre ambiti dogmatici (cf. Ord. 2004 §2.7.B): A. Il mistero di Dio e di Cristo salvatore 1. Teologia di Tommaso d’Aquino (@A) 2. Questioni trinitarie (@B) 3. Questioni di cristologia e soteriologia (@B) 4. Questioni di antropologia teologica (@B) 128 B. La natura e il mistero della Chiesa 1. Problematiche ecclesiologiche (@A) 2. Ecclesiologia biblica, patristica e medievale (@A) 3. Chiesa e sacramenti (@B) 4. Chiesa e cultura (@B) C. La grazia nella vita cristiana 1. Morale delle virtù teologali (@A) 2. Morale delle virtù cardinali (@A) 3. Grazia, vita cristiana e vita mistica (@A) 4. Questioni di teologia sacramentaria (@B) 6.4.5. Licenza in Storia della Teologia La Licenza in Storia della teologia affronta lo studio della teologia cristiana in prospettiva prevalentemente storica. Essa cerca di evidenziare e di mettere a frutto il variegato cammino della coscienza e della riflessione ecclesiale, per aprire a prospettive teologico-pastorali, in rapporto a tradizioni filosofiche e religiose anche non cristiane. Le discipline caratterizzanti sono suddivise in tre aree storiche (cf. Ord. 2004 §2.8.B): B. Teologia cristiana dopo le divisioni ecclesiali 1. Teologia cristiana: Oriente ed Occidente (@B) 2. La Riforma e la teologia tridentina (@B) 3. Teologia dell’epoca moderna fino all’Ottocento (@A) 4. Liturgie e spiritualità (@A) C. Contemporaneità 1. Teologie del sec. XX e il Concilio Vaticano II (@A) 2. Le prospettive della teologia ecumenica (@A) 3. Le tradizioni religiose non cristiane (@B) 4. Coscienza storica e la teologia contemporanea (@B) Informaz. e servizi per gli studenti A. L’eredità dottrinale della Chiesa antica 1. Storia delle teologie bibliche e del canone delle Scritture (@A) 2. La teologia nei primi quattro secoli (@B) 3. Patristica fuori dell’ambito greco e latino (@B) 4. Teologia medievale (@A) 6.5. Dottorato in teologia Per l’offerta formativa generale del dottorato si veda l’appendice al nuovo Regolamento («Procedura per i seminari dei dottorandi»). 129 6.6. Integrazioni per l’insegnamento della religione cattolica per gli studenti dei cicli teologici Secondo le disposizioni del 20 luglio 2012 della Conferenza episcopale italiana (Prot. n. 563/2012), nei cicli di Baccalaureato e Licenza in s. Teologia è stato inserito un piano di studi supplementare (complementare/opzionale) per coloro che aspirano all’insegnamento della religione cattolica. I corsi sono mutuati dal percorso in Scienze religiose nelle giornate di lunedì, martedì e venerdì pomeriggio. Solo chi integra il proprio piano di studi con le discipline di seguito riportate (tot. 244 ore / 34 ects) può ottenere un titolo abilitante all’IRC: Informaz. e servizi per gli studenti Anno/ Ciclicità 130 Insegnamento ore ects cred. eccl A Didattica generale 24 3 2 A Didattica dell’insegnamento della religione cattolica 24 3 2 A Teorie e strategie di progettazione della didattica 24 3 2 A Legislazione scolastica e teoria della scuola 24 3 2 A Pedagogia generale 24 3 2 B Tirocinio interno (supervisione al tirocinio) 24 3 2 A-B Tirocinio esterno 100 16 8 6.7. Laurea triennale in Scienze religiose L’offerta formativa è costituita da insegnamenti erogati annualmente e da insegnamenti erogati con ciclicità biennale (in tabella: ciclicità X/Y, per i corsi comuni al 1° e al 2° anno; ciclicità A/B, per i corsi comuni al 2° e al 3° anno) o ciclicità triennale (in tabella: ciclicità I/II/ III per i corsi comuni a tutti gli anni di corso). Anno/ Ciclo Insegnamento ore ects Storia della filosofia antica e medievale 24 3 1° Storia della filosofia moderna e contemporanea 24 3 B Fenomenologia della religione 24 3 Area discipline filosofiche 1° B Antropologia filosofica 24 3 A Ontologia e metafisica 24 3 B Filosofia della religione 24 3 Teologia razionale 24 3 A 1° Introduzione alla Sacra Scrittura 24 3 I AT: Pentateuco 30 4 II AT: Profeti 30 4 III AT: Salmi e Sapienziali 30 4 I NT: Sinottici 30 4 II NT: Atti e Lettere di Paolo 30 4 III NT: Scritti giovannei 30 4 Area discipline storiche e patristiche X Patrologia 24 3 Y Storia della Chiesa: i primi 4 secoli 24 3 2° Storia della Chiesa: dal V sec. all’anno Mille 24 3 3° Storia della Chiesa: secc. XI-XVI 24 3 3° Storia della Chiesa contemporanea 24 3 B Storia delle religioni 24 3 Informaz. e servizi per gli studenti Area discipline bibliche Area discipline sistematiche 1° Teologia fondamentale 36 4,5 B Cristologia 48 6 B Trinitaria 36 4,5 A Antropologia teologica ed escatologia 36 4,5 A Ecclesiologia 48 6 131 Anno/ Ciclo Insegnamento ore ects 3° Sacramentaria generale 24 3 3° Teologia Sacramentaria speciale I: BCE 24 3 3° Teologia Sacramentaria speciale II: altri sacramenti 24 3 Corsi introduttivi a discipline varie I Introduzione alla teologia spirituale 24 3 II Introduzione al diritto canonico 24 3 III Introduzione alla liturgia 24 3 Area discipline morali 1° Teologia morale fondamentale 1 24 3 1° Teologia morale fondamentale 2 24 3 A Morale familiare e sessuale 24 3 A Bioetica 36 4,5 B Teologia morale sociale 24 3 Area scienze umane I Psicologia della religione 24 3 II Pedagogia della religione 24 3 III Sociologia della religione 24 3 48 6 Lingue Una lingua antica (greco o latino o ebraico) Una lingua moderna (a scelta) - Laboratori 1° Informaz. e servizi per gli studenti 2°/3° 132 2°/3° Laboratorio 1: metodologia 24 6 Laboratorio 2 24 6 Laboratorio 3 24 6 Prove finali Elaborato finale Esame finale Totale 16 5 180 La tabella è stata aggiornata e ratificata in data 21 giugno 2012 dal Consiglio di Istituto. 6.8. Laurea magistrale in Scienze religiose (ad indirizzo pedagogico-didattico) L’offerta formativa è costituita da insegnamenti con ciclicità biennale (Anno A e Anno B). Anno/ Ciclo Insegnamento A Temi teologici scelti del Nuovo e dell’Antico Testamento 1 (La Bibbia «grande codice culturale» 1) 24 3 B Temi teologici scelti del Nuovo e dell’Antico Testamento 2 (La Bibbia «grande codice culturale» 2) 24 3 B Fondamenti biblici e teologici dell’educazione 24 3 B Epistemologia teologica 24 3 B Sintesi teologica 24 3 A Teologia del dialogo interreligioso 24 3 B Teologia della famiglia in prospettiva interdisciplinare 24 3 A Lo Stato sociale alla luce della dottrina sociale della Chiesa 24 3 B La vita secondo lo Spirito 24 3 A Teologia liturgica 24 3 B Tradizioni religiose: l’Islam 24 3 ore ects Area Sacra Scrittura Area Teologia fondamentale Area Teologia dogmatica Area Teologia morale Teologia Spirituale Liturgia Discipline caratterizzanti l’indirizzo pedagogico-didattico Didattica A Didattica generale 24 3 A Didattica dell’insegnamento della religione cattolica 24 3 A Teorie e strategie di progettazione della didattica 24 3 A Legislazione scolastica 24 3 Informaz. e servizi per gli studenti Storia delle religioni Psicologia A Psicologia dinamica 24 3 B Psicologia dell’età evolutiva 24 3 A Pedagogia generale 24 3 A Pedagogia sociale e della famiglia 24 3 Pedagogia 133 Anno/ Ciclo Insegnamento ore ects Sociologia A Sociologia dell’educazione 24 3 Etica B Antropologia ed etica della relazione 24 3 B Problematiche sociali delle diversità culturali e religiose 24 3 B Teoria ed etica della comunicazione 24 3 B Tirocinio interno (supervisione al tirocinio) 24 3 Tirocinio esterno 100 16 24 6 24 6 - - - +4 Tirocinio Laboratori A Laboratorio 1 B Laboratorio 2 Lingue Seconda lingua moderna (a scelta) Crediti extra Crediti extra * Elaborati Elaborato ed esame finale 20 Totale 120 +4 Informaz. e servizi per gli studenti La tabella è stata aggiornata e ratificata in data 21 giugno 2012 dal Consiglio di Istituto. 134 * CREDITI EXTRA: ai complessivi 120 crediti, previsti per il conseguimento della Laurea magistrale, si richiedono 4 crediti aggiuntivi extracurricolari, che lo studente – con apposita approvazione del direttore – deve lucrare partecipando a corsi di formazione o di aggiornamento esterni all’offerta formativa della Facoltà. Eccezionalmente i suddetti crediti possono essere lucrati partecipando, come uditore, a un laboratorio attivato dall’Istituto e che sia diverso dal laboratorio annuale. 7. ESAMI 7.1. Le sessioni ordinarie d’esame Le date e la durata di ogni sessione sono stabilite dal Consiglio di Facoltà per i cicli teologici e dal Consiglio d’Istituto per i cicli di Scienze religiose. Per il presente anno accademico le sessioni hanno la seguente estensione: − autunnale, dal 15 settembre al 3 ottobre 2014. − sessione di settembre (solo ISSR), dall’8 al 13 settembre 2014. − invernale, dal 21 gennaio (solo per BQ e BT) /dal 26 gennaio (anche per LT e ISSR) all’11 febbraio 2015; − sessione di febbraio (solo ISSR), dal 12 al 21 febbraio 2015; − primaverile, dal 13 al 18 aprile 2015; − estiva, dal 1° al 30 giugno 2015; − sessione di luglio (solo ISSR), dal 1° luglio all’11 luglio 2015. Per tutto ciò che riguarda le condizioni di ammissibilità agli esami, la prenotazione e la cancellazione dagli stessi, si faccia riferimento a quanto indicato nel Regolamento, agli artt. 35-39. Mercoledì 24 settembre 2014. Martedì 28 ottobre 2014. Mercoledì 17 dicembre 2014. Martedì 24 febbraio 2015. Mercoledì 22 aprile 2015. Martedì 23 giugno 2015. Venerdì 25 settembre 2015. 8. ESAMI FINALI Per tutto ciò che riguarda i parametri relativi agli elaborati dei cicli teologici, si faccia riferimento a quanto indicato nel Regolamento, agli artt. 41-44. Per i cicli di Scienze religiose, si vedano le note aggiuntive al § 9.4 Informaz. e servizi per gli studenti 7.2. Le sessioni di esami finali Di seguito si riportano per tutti cicli, le norme grafiche da rispettare per la stesura degli elaborati, i tesari per la parte orale degli esami finali, le modalità di iscrizione agli esami finali, ed alcune note aggiuntive – di varia natura – per gli studenti dei cicli in Scienze religiose. 135 8.1. Norme grafiche per la stesura degli elaborati Si riporta qui di seguito una versione ridotta del documento relativo alle norme grafiche per la stesura degli elaborati, la cui forma integrale è reperibile sul sito www.fter.it alle sezioni Teologia (o Scienze religiose) / Norme grafiche per tesi (http://www.fter.org/go/images/documenti/ pdf/norme_x_elaborato_fter_versioneiii.pdf ). Si sottolinea che le norme vanno seguite anche per la compilazione dei moduli per la presentazione del progetto di tesi nel caso del Dottorato in Teologia e per il deposito del titolo della tesi e della relativa bibliografia nel caso delle Scienze religiose. Formattazione Informaz. e servizi per gli studenti Carattere − Tipo: Times New Roman. − Stile: normale. Si eviti l’uso del grassetto, fatta eccezione per i titoli e per i testi riportati in citazione (qualora lo contengano). Si eviti pure l’uso del sottolineato, sempre fatta eccezione per i testi riportati in citazione qualora lo contengano. Si usi il corsivo per lo più solo per le parole straniere quando non entrate stabilmente nell’uso italiano (non perciò – per esempio – per parole come computer, sport, film… che saranno invariabili al plurale) e per titoli di libri e di riviste. − Dimensione: corpo 12 pt (in ogni caso, non superare il corpo 14). Paragrafo − Rientro prima riga: 0,5 cm − Allineamento: giustificato. − Interlinea: 1,5 righe (in ogni caso, non superare le 2 righe). Margini (indicativi) − Superiore: 3 cm − Inferiore: 3 cm − Destro: 3 cm − Sinistro: 3,5-4 cm (il margine sinistro deve essere più largo di 0,5-1 cm rispetto al destro per permettere la rilegatura) Segni di interpunzione − I segni di interpunzione devono essere seguiti ma non preceduti da uno spazio. Esempio: «Essere degli esseri, io sono perché tu sei» e non «Essere degli esseri ,io sono perché tu sei». − Non si usa mai il punto alla fine di titoli (di parti, di capitoli, di sottocapitoli). 136 − I tre puntini di omissis tra parentesi quadre indicano tagli o lacune nel testo che si sta citando; non vanno però messi né al principio né alla fine della citazione, la quale per natura è ovviamente incompleta. Esempio: Se io fossi indipendente da ogni altro e se fossi io stesso autore del mio essere […] non mi mancherebbe nessuna perfezione; […] e così sarei Dio. [...] Più mi sforzo di contemplare la sua essenza infinita e meno la capisco; […] meno la capisco e più l’adoro. Mi umilio e gli dico: Essere degli esseri, io sono perché tu sei. Virgolette Si usano di norma raramente – basse o a sergente (« ») – per lo più nei seguenti casi: − citazioni di brani inferiori alle tre/quattro righe; − ripresa di termini in una particolare accezione; parole usate in senso ironico o comunque prescindendo dal loro significato letterale; parole di uso comune alle quali si vuole dare una particolare enfasi; espressioni figurate o gergali (es. sciopero «a singhiozzo»), ecc. Nel caso di virgolette all’interno di quelle a sergente, seguire le seguenti precedenze: « “ ‘ ’ ” ». Esempio: Platone scrisse: «Un giorno Socrate disse: “Questo è un uomo”». Si usa la virgoletta inglese semplice chiusa (’) e non la virgoletta inglese semplice aperta (‘) nelle date in sostituzione del millennio o del secolo. Esempi: sono nato nel ’55; la guerra del ’15-18 (non si mette la virgoletta prima della cifra preceduta dal trattino); la battaglia dell’84 (non dell’’84: evitare un apostrofo e una virgoletta di seguito). Trattini − Brevi o di congiunzione (-), per parole composte, parole doppie, cose collegate tra loro, e per indicare «da-a». Es.: MarieDominique, identità nazional-religiosa, pp. 2-24, 1920-1921. Si preferisce comunque all’uso dei trattini brevi la scrittura a corpo unico con la parola che segue (es. postconcilio e non postconcilio). In ogni caso non sono mai da usare con la preposizione latina «ex» (ex presidente, ex voto). Alcune coppie di vocaboli possono scriversi senza trattino, altre lo richiedono: la guerra Informaz. e servizi per gli studenti − Quando si usano le parentesi, i segni di punteggiatura vanno dopo la chiusura della parentesi. − Nelle elencazioni introdotte dai due punti se ogni punto elenco va a capo inizia con la minuscola e c’è il punto e virgola alla fine di ogni riga. Va però messo il punto fermo alla fine di tutto l’elenco. 137 franco-prussiana, il Nord-Est, la linea Torino-Roma, Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna (ma si potrà scrivere: le truppe angloamericane o anglo-americane). − Medi ( – ) per gli incisi e le elencazioni e vanno preceduti e seguiti da uno spazio, al contrario dei trattini brevi che invece vanno attaccati direttamente alle parole. Informaz. e servizi per gli studenti Parole accentate − L’accento sulle vocali a, i, o, u è sempre grave. − La vocale «e» in fine di parola ha generalmente l’accento acuto. − In alcuni casi la «e» in fine di parola ha l’accento grave: è (III persona singolare del verbo essere); cioè; piè (di pagina); Mosè e quasi tutti i nomi propri. − Si usa l’accento sui seguenti monosillabi: dì (quando vuol dire «giorno» e non l’imperativo del verbo dire); lì, là (quando sono avverbi; «qui» e «qua» vanno senza accento!); dà (III persona singolare dell’indicativo presente del verbo dare); sì (affermazione). − Si noti che le lettere maiuscole hanno l’accento e non l’apostrofo: «È andato via» e non «E’ andato via»; BONTÀ, e non BONTA’. 138 Apostrofo, elisione − L’apostrofo, che indica l’elisione di una lettera o di una sillaba, si deve usare nei seguenti casi: da’ (quando è l’imperativo del verbo dare; la III persona singolare dell’indicativo presente si scrive «dà» per non confonderlo con la preposizione semplice «da»); di’ (quando è l’imperativo del verbo dire); fa’ (quando è l’imperativo del verbo fare); to’ (quando è l’imperativo del verbo tenere); va’ (quando è l’imperativo del verbo andare); po’ (quando sta per «poco»); mo’ (quando sta per «modo»). Non si apostrofano mai «tal» e «qual»: tal è; qual è. − Si usa l’apostrofo solo davanti a sigla che inizi per vocale: l’ISTAT e non l’MCL. Maiuscole e minuscole Generalmente, quando l’iniziale maiuscola non è strettamente necessaria, si preferisce l’uso del minuscolo: − per gli aggettivi e pronomi possessivi: tuo, suo, lui, lei, ecc.; − per i misteri cristiani: risurrezione, eucaristia, la pasqua di Gesù, ecc.; si scriverà però con l’iniziale maiuscola quando si tratta di festa e di tempi liturgici: Pasqua, Avvento, tempo di Natale, Informaz. e servizi per gli studenti Quaresima, tempo di Pasqua, Tempo ordinario, Immacolata concezione, Assunzione, Presentazione al tempio, Natività di san Giovanni Battista. ecc.; − per attributi e apposizioni anche se rivolti a Dio: creatore, redentore, paraclito ecc.; si scrive però Spirito Santo, il Signore, nostro Signore Gesù Cristo, il Verbo, il Figlio di Dio, il Figlio dell’uomo, il Messia, il Servo di YHWH (il tetragramma è la grafia obbligatoria, a meno che la diversa scrittura del nome non costituisca l’oggetto della trattazione), il Paraclito. Lo stesso per i titoli rivolti alla Madonna e ai santi: vergine, madre, apostolo, martire, san Paolo (ma si scriverà: la Vergine, la Madre di Dio, ecc.); − per i nomi relativi alla s. Scrittura si osservi la seguente casistica: Bibbia, sacra Bibbia, sacra Scrittura, le Scritture, Torah, la Legge, parola di Dio, la Parola, la buona novella, NT, AT, libro della Genesi, i libri profetici, i vangeli sinottici, i sinottici, il Quarto Vangelo, vangelo, Vangelo di Luca, vangeli, le lettere di Paolo, Lettera ai Romani, I lettera ai Tessalonicesi, Prima lettera ai Tessalonicesi; − per le cariche, i titoli civili e onorifici, nobiliari e accademici, i titoli professionali, religiosi e militari, i nomi comuni ecclesiastici. […] Si scriverà però: concilio Lateranense, concilio Tridentino, concilio ecumenico Vaticano II (e: il Tridentino, il Lateranense, il Vaticano II); − per sacro/a, santo/a, san quando non facciano parte della denominazione di una chiesa o di toponimi: la vita di san Bernardo (ma: la chiesa di San Bernardo, i mosaici di Sant’Apollinare in Classe). […] In generale si usa l’iniziale maiuscola per tutte le parole che hanno valore di nome proprio, in particolare: – sigle e acronimi. Le varie lettere non vanno separate né da un punto né da uno spazio: FTER, EDB, ONU (e non F.T.E.R., ecc.); – nomi propri di edifici e monumenti: la Casa Bianca, Palazzo Chigi, ecc.; – le denominazioni proprie di uno Stato e dei suoi enti, le denominazioni ufficiali di organi governativi, giuridici e amministrativi e i nomi che devono essere distinti dai rispettivi omografi (ad. es.: Tesoro, Interni, Gabinetto). Quando tali denominazioni sono composte di più termini, solo il primo è maiuscolo: la Repubblica ceca, la Repubblica italiana, […] Congregazione per la dottrina della fede, Santa Sede […]; – titoli di libri, articoli, documenti: Bibbia, Corano, I promessi sposi, ecc.; – le denominazioni ufficiali di unità didattiche e di corsi universitari: Istituto di Patologia generale dell’Università di Torino, corso 139 di Filosofia teoretica, Facoltà di Scienze, Legge, Scienze (intese come facoltà o materie universitarie); ma si scriverà l’insegnante di lettere, l’ora di inglese, ecc.; – le denominazioni ufficiali di scuole, associazioni, teatri, ecc. (se composte di più termini, solo il primo è maiuscolo): Università gregoriana, Pontificia università urbaniana, […]. Si scrivono però minuscole quando sono usate in senso generale. Esempio: «Luigi frequenta l’università a Bari». Numeri Si scrivono in numeri romani: – i secoli (il XIX secolo) – i numeri ordinali che seguono nomi di re, imperatori, papi, ecc. – le grandi divisioni interne di un libro (Parte I, Libro II, Capitolo IV) e le pagine che precedono il corpo del libro (p. XII, pp. XX-XL). N.B. Al numero romano non va mai posposto l’esponenziale ° o ª, che serve invece, dopo un numero arabo, ad indicare l’ordinale corrispondente: I sec. d.C. e non I° sec. d.C. In francese nei numeri romani indicanti secoli si aggiunge sempre «ème» finale a esponente (Revue du XIX ème siècle). Si distingue sempre tra I (primo) e 1 (uno), ecc. Informaz. e servizi per gli studenti Abbreviazioni, simboli, sigle Le abbreviazioni più usate sono le seguenti: 140 a cura di ed./edd. app.appendice/i articolo/i art. Antico Testamento AT avanti Cristo a.C. capitolo/i c./cc. circaca citato/icit. colonna, colonne col./coll. confrontacf. dopo Cristo d.C. e altri et al. (in corsivo) eccetera ecc. (non etc. e sempre preceduto da virgola) editore/ied./edd. edizione/iediz. esempio/ies. fascicolo/ifasc. figura/efig. foglio/glif./ff. herausgeben (a cura di, ted.) hrsg. idem Id. (maiuscoletto) – per autore citato più volte nella stessa nota − Si noti che quando due o più parole sono abbreviate con lettere singole (per esempio a.C.) non si lascia spazio fra l’una e l’altra lettera. − Se un’abbreviazione con il punto (per esempio ecc., es., d.C.) conclude la frase non si aggiunge un altro punto fermo. − Per le abbreviazioni bibliche (non in corsivo e senza punto finale) si usino le abbreviazioni della Bibbia di Gerusalemme. Es.: Rm 1,4-5; Gal 1–2. Titoli Informaz. e servizi per gli studenti libro/il. ms/mss (senza punto) manoscritto/i miscellaneamisc. nota del curatore [n.d.c.] nota dell’autore [n.d.a.] nota del redattore [n.d.r.] nota del traduttore [n.d.t.] nota bene NB numero/i n. e non n° («nota» si scrive invece per esteso) Nuovo Testamento NT pagina/e p./pp. paragrafo/i par. (oppure §) per esempio per es. ristamparist. secolo/isec./secc. seguente/i s/ss (senza punto) tomo/it. traduzionetrad. traduzione italiana trad. it. traduzione letterale trad. lett. versetto/versettiv./vv. volume/i vol./voll. Acta Apostolicae Sedis AAS Acta Sanctae Sedis ASS Enchiridion Vaticanum EV Enchiridion CEI ECEI Enchiridion Oecumenicum EO Enchiridion delle Encicliche EE Enchiridion Biblicum EB Bollario dell’Anno Santo BAS H. Denzinger, Enchiridion Denz Symbolorum… Si diversifichino con i «fogli stile» e con numerazione progressiva i diversi livelli dei titoli. Non si scenda, preferibilmente, sotto il 3° livello (si escluda nel conto il titolo generale del contributo). Si preferisca l’adozione di titoli brevi o almeno di un titolo breve con sottotitolo. Per alcuni esempi concreti, si veda il sito www.fter.it. 141 Descrizione degli stili (a mo’ di esempio): Titolo generale del contributo Arial, quattro punti in più del corpo del testo principale (16 pt), grassetto, allineato a sinistra, con spaziatura 12 pt prima e 3 pt dopo. Titoli di I livello Arial, 14 pt, grassetto, allineato a sinistra, con spaziatura 12 pt prima e 6 pt dopo. Titoli di II livello Arial, 12 pt, grassetto e corsivo, allineamento a sinistra, con spaziatura 12 pt prima e 6 pt dopo. Titoli di III livello Arial, 10 pt, grassetto, allineamento a sinistra, con spaziatura 6 pt prima e 6 pt dopo. Eventuali titoli di IV livello Arial, 10 pt, grassetto, corsivo, allineamento a sinistra, con spaziatura 6 pt prima e 0 pt dopo. Citazioni e note Informaz. e servizi per gli studenti Citazioni Se brevi, stanno tra virgolette a sergente nel corpo del testo; se lunghe (più di tre/quattro righe), costituiscono un paragrafo in corpo 10, senza virgolette, con spaziatura 6 pt prima e 6 pt dopo, con rientro sinistro di 0,5 cm: Esempi: La Chiesa di Bologna intende, dunque, collocarsi sulla linea del concilio che «ha dato nuova luce e ha aperto nuove strade alla comunità cristiana, perché sempre meglio possa edificarsi e svolgere la sua missione di salvezza». 142 La sua parola era fortemente infuocata; quella parola infiammava, quasi fiaccola ardente, i cuori di tutti gli uditori; non c’era persona che fosse talmente di sasso da resistere al suo calore. Tutta Bologna era in fermento, perché sembrava che fosse sorto un nuovo Elia. In quei giorni egli ricevette all’Ordine molti bolognesi e il numero dei discepoli cominciò a crescere e molti ancora si aggiunsero al loro numero. N.B. Le citazioni vanno trascritte in modo letterale, e non uniformate alle norme grafiche adottate per la stesura complessiva del lavoro. Ove si riscontrino errori (tipografici o grammaticali), si ponga dopo di essi il segno [!] oppure [sic]. Note La numerazione delle note sia sempre riportata a esponente e collocata dopo i segni di interpunzione. Il testo delle note sia riportato a pié di pagina in corpo 10, senza rientro. Esempi: In tale prospettiva, che solleva alcune interessanti questioni nella letteratura critica,1 la logica diaconale e del servizio sembra in grado di «raccogliere» gli elementi propri del ministero dell’ordine così come viene tratteggiato dal Nuovo Testamento. Riferimenti bibliografici in nota (esempi vari) Articolo di rivista, contributo di una raccolta, capitolo di un libro Autore (in maiuscoletto), Titolo dell’articolo in tondo, tra virgolette, seguito dal titolo della rivista in corsivo, dall’annata e dal numero della/e pagina/e (non preceduto da p./pp.): L. Lorenzetti, «Cos’è il peccato», in Rivista di teologia morale 15(1983)58, 307-310. N.B. L’anno tra parentesi deve essere preceduto dall’annata della rivista e seguito obbligatoriamente dal numero del fascicolo solo quando la numerazione delle pagine dell’annata non è progressiva. Qualora si conosca solo il numero del fascicolo, lo si scriva comunque sempre dopo l’anno tra parentesi. Esempio: R. Guelluy, «Les antécédents de l’encyclique Humani generis dans les sanctions romaines de 1942: Chenu, Charlier, Draguet», in Revue d’Histoire Ecclésiastique (1986)81, 421-497. Citazioni successive della stessa opera Guelluy, «Les antécédents de l’encyclique Humani generis», 421. Fuchs, «Morale autonoma ed etica di fede», 57. Ziegler, «Teologia morale e dottrina sociale cristiana», 336. N.B. Se un’opera è citata più volte all’interno della stessa nota, si può usare Ivi. Esempio: J. Fuchs, «Vocazione e speranza. Indicazioni conciliari per una morale cristiana», in Seminarium 23(1971), 493; egli afferma anche: «Il dono precipuo offerto dalla Scrittura alla teologia morale non è quello di una determinata normativa concreta, ma quello dell’ethos cristiano di base rivelato nella Scrittura», in Ivi, 494. Informaz. e servizi per gli studenti Titolo di contributo in un libro con curatore/i J. Fuchs, «Morale autonoma ed etica di fede», in S. Privitera (ed.), Responsabilità personale e norma morale. Analisi e prospettive di ricerca, EDB, Bologna 1978, 57. J.G. Ziegler, «Teologia morale e dottrina sociale cristiana», in R. Vander Gucht – H. Vorgrimler (edd.), Bilancio della teologia del XX secolo, Città Nuova, Roma 1972, 336. Contributo in dizionario o in enciclopedia G. Bertram – K.L. Schmidt, «e[qno, ejqnikov», in G. Kittel – G. Friedrich – O. Rühle (edd.), Grande Lessico del Nuovo Testamento [d’ora in poi GLNT], 16 voll., Paideia, Brescia 1963-1992, III, 99-118. 143 Citazioni successive di dizionario o enciclopedia H. Strathmann, «laov», in GLNT, VI, 87-166. Citazione di libro Autore, Titolo ed eventuale sottotitolo del libro in corsivo separati da un punto. Esempi: C.M. Martini, Farsi prossimo nella città. Lettere, discorsi e interventi 1986, EDB, Bologna 1987, 493-500. Citazione di libro inserito in una collana A. Pitta, Lettera ai Romani (I Libri Biblici. NT 6), Paoline, Milano 2001, 551. Libro con autore e curatore Gregorio di Nissa, Omelie sul Cantico dei cantici, a cura di V. Bonato, EDB, Bologna 1995. Informaz. e servizi per gli studenti A seconda della lingua in cui il libro è scritto si indicherà: a cura di, by, par, hrsg., ecc. Esempio: C. Bauer, «Geschichte und Dogma. Genealogie der Verurteilung einer Schule der Theologie», in M.-D. Chenu, Le Saulchoir. Eine Schule der Theologie (Collection Chenu 2), hrsg. C. Bauer – T. Eggensperger – U. Engel, Morus, Berlin 2003, 9-50. Opera in più volumi − Qualora si tratti di un’opera in più volumi con lo stesso titolo, vengono in ordine: Autore, Titolo generale, numero (arabo) dei volumi complessivi, casa editrice, città anno, numero romano del volume citato, numero della/e pagina/e: − P. Prodi – L. Paolini (edd.), Storia della Chiesa di Bologna, 2 voll., Bolis, Bergamo 1997, I, 99. − Per un volume o un contributo inserito in un’unica opera di titolo diverso: Autore, Titolo generale, numero arabo del volume: Titolo del volume citato, numero arabo dei voll. complessivi, casa editrice, città anno, numero della/e pagina/e: O. Capitani (ed.), Storia di Bologna, 2: Bologna nel Medioevo, 2 voll., Bononia University Press, Bologna 2007, 218-219. M. Cacciari, «Filosofia e teologia» in P. Rossi (ed.), La Filosofia, 2: La filosofia e le scienze, 4 voll., UTET, Torino 1995. Contributo in un libro di autori vari Aa. Vv. si tralasci. Al limite, quando gli autori o gli editori sono più di tre, si può citare solo il primo seguito da – et al. (maiuscoletto). J. Fuchs, «Esiste una morale propriamente cristiana?», in Esiste una morale cristiana? Questioni critiche in un tempo di secolarizzazione, 144 Herder – Morcelliana, Roma – Brescia 1970, 17. G. Alberigo – et al. (edd.), Conciliorum Oecomenicorum Decreta, Istituto per le Scienze religiose, Bologna 31973. Citazioni successive (esempi vari) Martini, Farsi prossimo nella città, 493. Pitta, Lettera ai Romani, 551. Prodi – Paolini (edd.), Storia della Chiesa di Bologna, I, 99. Capitani (ed.), Storia di Bologna, II, 218-219. N.B. I numeri di pagina vanno riportati sempre per intero. Se si usa la dicitura seguente/seguenti, la si abbrevi con s/ss (non puntati) uniti al numero che li precede. Esempio: 310-311 (e non 310-11); 305s; 305ss (e non 305s.; 305ss.). Casi particolari San Tommaso d’Aquino Citazioni della Summa Theologiae. Esempio: STh I, q. 2, a. 3, ad 1. Citazione di documento in Enchiridion LG 67: EV 1/443. VS 65: EV 13/2695. Per la prima citazione il riferimento può essere completo (e riportato come in EV). Esempio: Concilio ecumenico Vaticano II, Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen gentium, Sessione V, 21.11.1964, n. 67: EV 1/443. Opera di un autore contenuta in una raccolta di scritti del medesimo M. Giansante, «Il paradiso ritrovato. Retorica e ideologia comunale nei Prologhi del liber Paradisus (1257)», in Id., Retorica e politica nel duecento. I notai bolognesi e l’ideologia comunale (Nuovi studi storici 48), Roma 1999, 75. Informaz. e servizi per gli studenti Citazione di documento in Denzinger − Prima citazione: H. Denzinger, Enchiridion Symbolorum, edizione bilingue, a cura di P. Hünermann [d’ora in poi Denz], EDB, Bologna 1995, 2795 − Citazioni successive: Denz 2795. N.B. L’abbreviazione Id. si può usare anche quando uno stesso autore è citato più volte all’interno di una stessa nota. Esempio: 1 Cf. P. Bolognesi, «Sacramento», in DTE, 640-641 e Id., «Anamnesi», in Ivi, 29-30. 145 Opere omnia e raccolte In caso di opere omnia, o di raccolte quali il Migne, Sources chrétiennes, Enchiridion..., anche il titolo della singola opera va in corsivo: Origène, Commentaire sur S. Jean. Livres VI et X, par C. Blanc, in Sources chrétiennes 157, du Cerf, Paris 1970. Si può usare anche la forma abbreviata, con le sigle precedute dai due punti. Esempi: Origène, Commentaire sur S. Jean. Livres VI et X, par C. Blanc: SC 157, du Cerf, Paris 1970. Ambrogio, Commento al Salmo 118: PL 15, col. 1574. Articolo di rivista ripreso in un volume M.-D. Chenu, «Les signes des temps», in Nouvelle Revue Théologique 97(1965), 29-39 = La Chiesa nel mondo. I segni dei tempi, V&P, Milano 1965. Informaz. e servizi per gli studenti Bibliografia − Valgono le stesse regole espresse per le citazioni in nota. L’autore si cita premettendo il cognome all’iniziale puntata del nome: Pitta A., Lettera ai Romani (I Libri Biblici. NT 6), Paoline, Milano 2001. − La lista va compilata seguendo l’ordine alfabetico dei cognomi degli autori. Se la bibliografia di uno stesso autore comporta più titoli, li si elenchi secondo l’ordine cronologico. − Per i cognomi composti si tenga presente che, in via generale, la particella fa tutt’uno col cognome in italiano, francese, olandese, fiammingo, ma non in tedesco: De Lubac H. Balthasar H.U. von − Se il relatore di tesi lo richiede, si può suddividere la bibliografia per esempio per «fonti», «manuali», ecc. Traslitterazioni Qualora si rendesse necessario ricorrere alla traslitterazione di termini greci, ebraici, e di altre lingue antiche, si seguano tassativamente le norme di Biblica 70(1989), 579-580. Norme generali da osservare Non ci si dimentichi di inserire nell’elaborato il numero delle pagine (tranne che nelle pagine bianche), l’indice generale (a inizio o fine lavoro, a scelta del relatore) e, ove il caso, l’elenco delle sigle e delle abbreviazioni (un solo elenco, in ordine alfabetico) e l’indice degli autori citati. È buona norma inserire, per ogni capitolo, l’intestazione [testatina] tranne che nelle pagine bianche. 146 Si ricordi sempre che, in ogni caso, il criterio principale che guida le norme grafiche è la coerenza interna delle scelte effettuate. 8.2. Tesari per l’esame orale dei vari cicli 8.2.1. Tesario per il Baccalaureato quinquennale Testo di riferimento: J. Ratzinger, Introduzione al Cristianesimo, Queriniana, Brescia 1969. 1. Credo a. Origine e struttura dell’atto di fede (fede e ragione). b. Credibilità della rivelazione (fede e rivelazione). c. Ispirazione, verità e storicità delle Scritture. d. Scrittura, Tradizione e Magistero. 2. In un solo Dio Padre onnipotente a. Unicità di Dio e sue manifestazioni dell’AT. b. Filosofia e teologia naturale di fronte alla «unicità» di Dio. c. Unicità divina e problematica interreligiosa. d. Elementi essenziali della rivelazione trinitaria nella Scrittura e nella Tradizione. a. Dio Creatore e l’uomo creato a immagine e somiglianza di Dio: dimensioni personale, sociale, cosmica e trascendente. b. L’uomo «decaduto: il «peccato originale». c. L’uomo redento in Cristo: la dottrina della grazia. d. La legittima «autonomia» delle realtà temporali: significato e applicazioni. e. La naturale eticità dell’essere umano: esperienza morale, legge naturale, virtù. f. La coscienza morale: dal discernimento alla decisione. 4. E in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio. Nato dal Padre prima di tutti i secoli. Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero. generato, non creato, della stessa sostanza del Padre Informaz. e servizi per gli studenti 3. Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili a. La cristologia di un autore neotestamentario. b. Controversie cristologiche nei primi secoli e definizioni dei grandi concili. c. Collocazione della divinità di Gesù nella cristologia contemporanea. 147 5. Per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo a. Il ruolo del principio «cristocentrico» nella teologia sistematica. b. Creazione in Cristo: il mondo, la Chiesa e l’uomo nel progetto di Dio. c. Il ricentramento cristologico della morale cristiana. d. Appartenenza a Cristo ed estensione «universale» della salvezza. e. Il prologo giovanneo. 6. E per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo a. Controversie cristologiche dei primi secoli sull’umanità di Gesù. b. L’umanità di Gesù nella cristologia moderna e contemporanea: la teologia sistematica di fronte ai metodi esegetici storico-critici di lettura dei Vangeli; collocazione dell’umanità di Gesù nella cristologia attuale. c. Elementi di mariologia: verginità e maternità divina. d. Uno dei Vangeli dell’infanzia (Mt 1-2 o Lc 1-2). 7. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto: il terzo giorno è risuscitato secondo le Scritture. È salito al cielo, siede alla destra del Padre Informaz. e servizi per gli studenti a. Origine e sviluppo della «cristologia» neotestamentaria a partire dall’evento pasquale. b. La «redenzione» nella morte di croce di Gesù. c. Il valore dogmatico della risurrezione di Gesù. d. L’interpretazione cristologica dell’AT da parte dei Padri. 8. E di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti e il suo regno non avrà fine a. «Venuta» finale di Cristo come estensione della gloria della risurrezione agli uomini. b. Dimensione giudiziale dell’incontro finale con Cristo. c. Il concetto di «giustizia» nella Bibbia e nei Padri. d. Eternità della gloria ed eternità della pena. e. Partecipazione del creato alla gloria finale dei figli di Dio e «nuova creazione». f. Esegesi di Rm 8. 9. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato e ha parlato per mezzo dei profeti a. Collocazione della pneumatologia nella teologia sistematica contemporanea. 148 b. Autocoscienza profetica della Bibbia d’Israele e sua recezione cristiana. c. Lo Spirito nei profeti e nel NT: elementi di pneumatologia biblica. d. Ermeneutica delle Scritture nello Spirito: letture patristiche, esegesi storico-critica, interpretazione teologica cristiana. e. Natura e forme della «spiritualità» cristiana. 10. Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica a. La Chiesa mistero e popolo di Dio nella dottrina del concilio Vaticano II. b. Unità della Chiesa e divisioni tra i cristiani: elementi di ecumenismo. c. Santità e peccato nella Chiesa. d. Chiesa come «sacramento universale di salvezza». e. Apostolicità di dottrina e di ministero; il ministero del vescovo di Roma e la collegialità. 11. Professo un solo battesimo per la remissione dei peccati a. Teologia e liturgia del battesimo nel NT. b. Remissione dei peccati ed eucaristia nel NT. c. Controversie liturgiche e dogmatiche del secondo millennio attorno all’eucaristia come «sacrificio». d. Origine e sviluppi della dottrina e prassi penitenziale cristiana. e. Determinazioni del concetto di «peccato» nella teologia morale contemporanea. a. Attesa messianica di Israele e attesa nel tempo messianico della Chiesa. b. Il senso cristiano dell’attesa: la specificità della speranza del credente davanti alla morte. c. Risurrezione dei morti e immortalità dell’anima. d. Etica cristiana tra radicalità evangelica e concrete limitazioni della situazione storica. 8.2.2. Tesario per il Baccalaureato triennale Informaz. e servizi per gli studenti 12. E aspetto la risurrezione dei morti e la vita eterna Sacra Scrittura 1. Ispirazione biblica e verità della sacra Scrittura (Concilio Vaticano II, Dei verbum 3). 2. La formazione e i criteri del Canone biblico. 3. I sensi della sacra Scrittura e i criteri fondamentali dell’esegesi. 149 4. Le tradizioni del Pentateuco: articolazione e teologia. I racconti delle origini e dell’Esodo. 5. I Libri storici dell’Antico Testamento e la loro teologia. Cronologia e fatti salienti della storia di Israele. 6. Il movimento profetico e le sue figure più rappresentative. 7. Isaia e il messianismo. Daniele e l’Apocalittica. 8. La letteratura sapienziale e il concetto biblico di sapienza. I salmi messianici. 9. Il Libro della Sapienza. La letteratura intertestamentaria e Qumrân. 10. Origine, formazione e storicità dei Vangeli. 11. Caratteristiche e finalità dei tre vangeli sinottici. La questione sinottica. 12. I racconti sinottici della risurrezione di Cristo. 13. Il Corpus Johanneum: IV Vangelo, le tre lettere, Apocalisse. 14. Gli atti degli Apostoli e problemi della Chiesa delle origini. I sommari degli Atti, i discorsi; la conversione dei pagani. 15. San Paolo. La lettera ai Romani e la giustificazione per la fede. Prima Lettera ai Corinzi. La Lettera agli Efesini e la sua concezione della Chiesa. Informaz. e servizi per gli studenti Teologia dogmatica 150 16. Dio si rivela in modo perfetto all’uomo nella visione beatifica (Benedetto XII, Costituzione Benedictus Deus: DS 1000; Concilio Vaticano II, Dei verbum 2; S.Th. I, q. 12). 17. La fede cattolica afferma la predestinazione divina alla gloria, mentre rigetta come eretica la tesi che Dio sia causa della perdizione dei dannati: «Che alcuni si salvino è dono di Dio, che altri si perdano è colpa dei dannati» (Concilio di Quiercy, c. III: DS 623; S.Th. I, q. 23). 18. Da Dio Padre, Principio senza Principio, il Figlio è generato e lo Spirito Santo, attraverso il Figlio, procede. Quindi in Dio vi sono tre Persone realmente distinte tra loro, ma uguali nell’unica essenza (cf. Concilio Lateranense IV: DS 805; Concilio di Firenze: DS 1330; Concilio Vaticano II, Ad gentes 2; S.Th. I, q. 27; q. 28; q. 29, a. 4; q. 30, a. 1-2). 19. Dio «con liberissimo e arcano disegno di sapienza e di bontà creò l’universo dal nulla» (cf. Concilio Vaticano II, Lumen gentium 2; S.Th. I, q. 44-45). 20. Tutti gli uomini sono creati a immagine di Dio (Concilio Vaticano II, Gaudium et spes 24; S.Th. I, q. 93). 21. Cristo è la Persona divina del Verbo che ha assunto la natura umana (cf. Concilio Vaticano II, Sacrosanctum concilium 5). Egli è «consostanziale al Padre secondo la divinità, consostanziale a noi secondo l’umanità» (Concilio di Calcedonia, De Informaz. e servizi per gli studenti duabus naturis in Christo: DS 301; S.Th. III, q. 1, a. 1; q. 2, a. 1-2). 22. Oltre alla scienza divina, dobbiamo distinguere in Cristo tre scienze: beatifica, infusa, acquisita (cf. DS 3432, 3645-3647; Pio XII, Mystici corporis: DS 3812; S.Th. III, q. 9). 23. L’opera della Redenzione umana e della perfetta glorificazione di Dio [...] è stata compiuta da Cristo Signore specialmente per mezzo del mistero pasquale (Concilio Vaticano II, Sacrosanctum concilium 5; S.Th. III, q. 48; q. 56). 24. Gesù Cristo, Pastore eterno, ha edificato la sua Chiesa e ha mandato gli Apostoli come Egli stesso era stato mandato dal Padre, e volle che i loro successori, cioè i Vescovi, fossero nella Sua Chiesa pastori sino alla fine dei secoli. Affinché poi lo stesso episcopato fosse uno e indiviso, propose agli altri Apostoli il beato Pietro e in lui stabilì il principio e fondamento visibile e perpetuo dell’unità della fede e della comunione (Concilio Vaticano II, Lumen gentium 18; Concilio Vaticano I, Pastor aeternus: DS 3005ss.). 25. La Chiesa fondata da Gesù Cristo e animata dal Suo Spirito è il Suo Corpo mistico e il nuovo popolo di Dio (Concilio Vaticano II, Lumen gentium 1-2; S.Th. III, q. 8). 26. Maria Santissima, Madre di Dio e sempre Vergine, concepita immacolata e gloriosamente assunta in cielo, figura e modello della Chiesa, non cessa di esercitare la sua missione materna sulla Chiesa peregrinante (cf. Concilio Vaticano II, Lumen gentium 8; S.Th. III, q. 28; q. 35, a. 4). 27. I sacramenti sono ordinati alla santificazione degli uomini, alla edificazione del Corpo di Cristo e a rendere culto a Dio. In quanto segni [...] hanno la funzione di istruire e, in quanto segni efficaci, di conferire la grazia (Concilio Vaticano II, Sacrosanctum concilium 59; S.Th. III, q. 60, a. 1; q. 62). 28. Cristo non si fa presente nel sacramento eucaristico se non per la conversione di tutta la sostanza del pane nel corpo di Cristo e di tutta la sostanza del vino nel Suo sangue; conversione singolare e mirabile che la Chiesa cattolica chiama giustamente e propriamente transustanziazione (Paolo VI, Mysterium fidei: AAS [1965], 766; S.Th. III, q. 75; q. 76, a. 1). 29. La messa o cena del Signore è contemporaneamente e inseparabilmente: a) sacrificio in cui si perpetua il sacrificio della Croce; b) memoriale della morte e risurrezione del Signore; c) sacro convito in cui, per mezzo della comunione del Corpo e Sangue del Signore, il popolo di Dio partecipa dei beni del sacrificio pasquale (Concilio Tridentino, Decreto sul sacrificio della messa, sess. XXII, c. I: DS 1738-1742; S.Th. III, q. 83, a. 1; q. 79). 151 30. Finito il corso della vita terrena l’uomo, secondo i propri meriti, o «sarà annoverato fra i beati», o «verrà condannato al fuoco eterno», o «espierà le proprie colpe nel purgatorio» (Concilio di Lione II: DS 855-859; Concilio Vaticano II, Lumen gentium 48; Paolo VI, Costituzione apostolica Indulg. Doctr., 1.1.1967, n. 5). Informaz. e servizi per gli studenti Teologia morale 152 31. L’attività morale nel suo fondamento metafisico (la finalità), nei suoi caratteri specifici (conoscenza pratica e libertà) e nei criteri per definirne il valore (S. Agostino, De Civitate Dei XIX, 1, 1; X, 3; De doctrina christiana I, 2-5; S.Th. I-II, q. 1-10; q. 18-20). 32. Le virtù morali e teologali in genere: loro natura, soggetto, distinzione e connessione (S. Agostino, Contra Julianum IV, 3, 21; Epistola 155, 10-12; S.Th. I-II, q. 55-56; q. 58-60; q. 65). 33. Il peccato è un atto o una omissione con cui viene offeso, in forma grave o veniale, Dio come creatore e amico; è, cioè, una trasgressione dell’ordine (leggi e fini) naturale e soprannaturale (Concilio Vaticano II, Lumen gentium 11; Paolo VI, Costituzione apostolica Indulg. Doctr., 1.1.1967, n. 2; Concilio di Trento, Decretum de justificatione, c. II; S. Agostino, De libero arbitrio I, 16, 34; III, 29, 54; S.Th. I-II, q. 71; q. 78, a. 1-2). 34. Il peccato originale nei dati di fede: a) Sacra Scrittura (Gn 2-3; Rm 5, 12-21); b)Magistero (Concilio di Trento: DS 788-792; Paolo VI, Professio fidei, discussione, 15.07.1966; Concilio Vaticano II, Gaudium et spes 13 e 22). c) Riflessione teologica circa la trasmissione, la natura e gli effetti del peccato originale (S. Agostino, De Civitate Dei XXI, 12; Contra Julianum II, 45 e 112; S.Th. I-II, q. 82-83; 85). 35. La legge morale naturale è l’insieme degli imperativi della ragione pratica riguardanti le fondamentali finalità naturali dell’agire umano (Concilio Vaticano II, Dignitatis humanae 3; Gaudium et spes 41; Dichiarazione Persona humana, 29.12.1975, n. 3; S. Agostino, De sp. et litt. 28; Enarratio in Ps. 57; S.Th. I-II, q. 90, a. 1; q. 94). 36. Rapporto della legge morale naturale con la legge eterna, la legge civile e la legge rivelata e divina (Concilio Vaticano II, Gaudium et spes 41; S. Agostino, De diversis quaestionibus, q. 27; De libero arbitrio I, 6, 14-15 ; S.Th. I-II, q. 91; q. 93; q. 95; q. 97). 37. La coscienza è la regola soggettiva e prossima della vita morale; la sua retta formazione mediante la riflessione razionale illuminata dalla fede e guidata dal Magistero è perciò il primo dovere morale (Concilio Vaticano II, Dignitatis humanae Informaz. e servizi per gli studenti 14; Gaudium et spes, n. 87; Paolo VI, Humanae vitae 4; S. Agostino, De baptismo I, 3, 4; V, 6; S.Th. I-II, q. 19, a. 5-6; q. 76; II-II, q. 53-54). 38. Per la salvezza soprannaturale è assolutamente necessaria la grazia: sia la grazia santificante che è partecipazione reale alla vita divina, sia la grazia attuale che muove alla giustificazione e al merito (Concilio di Trento, Decretum de justificatione; S. Agostino, Enarratio in Ps. 98, 7; in Ps. 34; Sermo 1, 2 ; S.Th. I-II, q. 109-114). 39. Le virtù teologali sono virtù infuse in forza delle quali l’uomo può rispondere alla chiamata soprannaturale di Dio che rivela Se stesso e il suo piano di salvezza, che promette la beatitudine e l’aiuto e che ama come Padre e come Amico (Concilio di Trento, Decretum de justificatione, cc. 5-7; 14; S. Agostino, Enchiridion fidei, spei et charitatis; S.Th. I-II, q. 62). 40. La fede è la prima e più fondamentale virtù teologale, il cui atto è una libera adesione conoscitiva alla verità rivelata proposta infallibilmente dalla Chiesa docente (Concilio Vaticano I, Constitutio de fide catholica 2-3; Constitutio de Ecclesia Christi 4; Concilio Vaticano II, Lumen gentium 25; Dei verbum 1-10; Pio X, Enciclica Pascendi; Pio XII, Enciclica Humani generis; S. Agostino, In Joan. Ev. Tract. XI 8, 8; S.Th. II-II q. 1-2; 4). 41. La carità è la più eccellente fra tutte le virtù, anzi è la forma o perfezione ultima delle altre virtù, e consiste in un’amicizia soprannaturale con Dio e, attraverso Dio, col prossimo (Concilio Vaticano II, Lumen gentium. 40; 42; S. Agostino, In Joan. Ev. Tract. V, 3, 7; In Joan. Ev. Tract. IX, 4, 9; Sermo 178, 10-11; S.Th. II-II, q. 22; q. 25). 42. La prudenza è la prima delle virtù cardinali: essa perfeziona la ragione pratica perché possa con facilità e prontezza orientare l’agire concreto in ogni settore di attività libera (S. Agostino, De moribus Ecclesiae catholicae I, 15, 25; S.Th. II-II, q. 47; q. 48-52). 43. La giustizia è la virtù che riguarda la perfezione dell’uomo in quanto essere sociale e lo abilita a dare volentieri a ciascuno ciò che gli è dovuto sia come persona singola sia come parte della comunità. La giustizia perciò si divide in giustizia particolare e giustizia generale o sociale (Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, parte II, c. 3-5; S. Agostino, Enarratio in Ps. 145, 15; S.Th. II-II, q. 57-58; q. 61). 44. Legittimità e limiti della proprietà privata secondo la dottrina sociale della Chiesa. Proprietà privata e scopo comune nelle operazioni relative alla produzione e allo scambio dei beni economici (Concilio Vaticano II, Gaudium et spes 3; Encicliche sociali: Rerum novarum; Quadragesimo anno; Mater et magistra; Populorum progressio; S.Th. II-II, q. 66, a. 1-2; q. 77-78). 153 45.La castità è la virtù morale che realizza un dominio stabile e pacifico delle passioni riguardanti la sessualità, affinché queste si realizzino in modo ordinato e non si esprimano fuori o contro le loro finalità (Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, parte I, c. 1; Perfectae charitatis 12; Presbyterorum ordinis 16; Encicliche: Casti connubii; Humanae vitae; Dichiarazione Persona Humana, 29.12.1975; S.Th. II-II, q. 141; q. 151-155). 8.2.3. Tesario per la Licenza Informaz. e servizi per gli studenti Tesi comuni a tutte le licenze 154 Materia Titolo della tesi 1. Sacra Scrittura I Lo sviluppo della rivelazione tra Primo e Nuovo Testamento nel concilio Vaticano II 2. Sacra Scrittura II L’interpretazione neotestamentaria dell’immagine ebraica di Dio 3. Teologia Sistematica I I dogmi di fede: natura e sviluppo 4. Teologia Sistematica II La Chiesa, «sacramento universale di salvezza» (LG 48) 5. Teologia Morale I Fondamento e metodi della Teologia morale 6. Teologia Morale II Il bene morale e la moralità: coscienza e norma 7. Epistemologia teologica, discipline storiche e metodi delle scienze I Le teologia come scienza ecclesiale della fede 8. Epistemologia teologica, discipline storiche e metodi delle scienze II Chiesa e modernità nel Magistero della Chiesa dalla Mirari vos alla Dignitatis humanae Tesi proprie della Licenza in Teologia dell’Evangelizzazione Materia Titolo della tesi 1. Missione ed evangelizzazione nel Nuovo Testamento Il concetto giovanneo di missione 2. Kerygma, dogma e culture nei primi secoli Dal racconto su Gesù alla cristologia ontologica Titolo della tesi 3. Liturgia: dossologia, confessione di fede e cultura Parti mutabili e parti immutabili nella celebrazione dei sacramenti, nella storia e nella celebrazione 4. Ecclesiologia: carismi, ministeri, comunione ed annuncio Il popolo di Dio come soggetto dell’evangelizzazione 5. Annuncio del Vangelo e problematiche morali Il Vangelo della famiglia e le problematiche etiche del matrimonio 6. Dimensione intellettuale e filosofica dell’annuncio Il rapporto ragione e fede come orizzonte della possibilità dell’annuncio 7. Vangelo e progresso delle scienze Modelli di relazione fra teologia e scienze sperimentali 8. Missione e dialogo interreligioso La Nostra aetate: dottrina e recezione 9. Antropologie postmoderne Il pensiero postmoderno europeo di fronte alla crisi delle ideologie 10. Questioni della comunicazione nella globalizzazione Il magistero universale della Chiesa e i mass media 11. Inculturazione del Vangelo in Emilia-Romagna nella storia e oggi La ricezione del concilio Vaticano II in Emilia-Romagna 12. Elementi di sintesi per una teologia dell’evangelizzazione Da Evangelii nuntiandi a Novo millennio ineunte: linee teologico-pastorali per l’evangelizzazione Tesi proprie della Licenza in Teologia Sistematica Materia Titolo della tesi 1. Teologia di Tommaso d’Aquino La Sacra doctrina nel pensiero di Tommaso d’Aquino 2. Questioni trinitarie La Teologia trinitaria di Tommaso d’Aquino 3. Questioni di cristologia e soteriologia Cristologia e soteriologia nella Summa Theologiae 4. Questioni di antropologia teologica La prospettiva escatologica nella fede cattolica Informaz. e servizi per gli studenti Materia 155 Materia 5. Problematiche ecclesiologiche Titolo della tesi La Chiesa «popolo di Dio» e «corpo mistico di Cristo» 6. Ecclesiologia biblica, patristica e medievale Figure e simboli della Chiesa nella sacra Scrittura e nei Padri 7. Chiesa e sacramenti L’eucaristia fa la Chiesa, la Chiesa fa l’eucaristia 8. Chiesa e cultura Ragionevolezza della fede e processi di inculturazione 9. Morale delle virtù teologali Natura e gerarchia delle virtù teologali 10. Morale delle virtù cardinali Forma e fondamento delle virtù cardinali 11. Grazia, vita cristiana e vita mistica La grazia fondamento della vita cristiana e dell’esperienza di Dio 12. Questioni di teologia sacramentaria I sette sacramenti come segni efficaci della grazia Informaz. e servizi per gli studenti Tesi proprie della Licenza in Storia della Teologia 156 Materia Titolo della tesi 1. La coscienza storica elemento caratteristico della teologia contemporanea La teologia della liberazione come teologia della prassi e come riflessione ecclesiale sul senso della storia 2. La teologia nei primi quattro secoli Teologia kerygmatica e teologia dogmatica in Origene 3. Teologia dell’epoca moderna fino all’Ottocento I catechismi nella comunicazione della fede tra il XV e XX secolo: teologia, cultura e linguaggi 4. Teologie del sec. XX e il concilio Vaticano II L’ecclesiologia e il rapporto Chiesamondo nei sinodi dei vescovi dopo il Vaticano II 5. Liturgia e spiritualità Azione liturgica e spiritualità cristiana: dal movimento liturgico al Vaticano II e al dibattito contemporaneo 6. Teologia medievale La teologia della fede cristiana nel quadro del rinnovamento del XII secolo Materia Titolo della tesi 7. Storia delle teologie bibliche e del canone delle Scritture Le tradizioni normative nell’epistolario paolino 8. Le prospettive della teologia ecumenica Comprensioni teologiche dell’unità della Chiesa e del problema ecumenico nell’ecclesiologia cattolica del ’900 9. La riforma e la teologia tridentina L’idea di Dio nel XVI sec.: tra Riforma e Controriforma 10. La patristica fuori dell’ambito greco e latino Cristologia e antropologia in Efrem il Siro 11. Le tradizioni religiose non cristiane Il Cristo e sua madre nel Corano e nella tradizione islamica 12. Teologia cristiana: Oriente ed Occidente Il monachesimo cristiano. Origine e sviluppo del movimento monastico nell’antichità cristiana e contenuti fondamentali della spiritualità e della teologia monastica. Con decisione del comitato paritetico FTER-ISSR del 3 maggio 2011, recepita dal Consiglio di Istituto ISSR del 24 maggio 2011, il tesario dell’esame sintetico in vigore a partire dalle sessioni d’esame dell’anno accademico 2011-2012, è il seguente: Sacra Scrittura 1. Scrittura e Tradizione (Dei verbum e Verbum Domini). 2. Il tema dell’Alleanza nell’antico Israele. 3.La Cristologia nei Sinottici, negli Scritti giovannei, negli Scritti paolini (uno dei tre argomenti a scelta dello studente). Teologia dogmatica Informaz. e servizi per gli studenti 8.2.4. Tesario per la Laurea in Scienze religiose (triennale) 4.Il Dio di Gesù Cristo (mistero trinitario e mistero cristologico) (uno a scelta dello studente). 5. La Chiesa sacramento universale di salvezza. 6. La dottrina della creazione; la vocazione soprannaturale dell’uomo; la destinazione ultima dell’uomo; il peccato originale (uno a scelta dello studente). 157 Teologia morale-pastorale 7.Morale fondamentale: virtù; legge; coscienza (uno a scelta dello studente). 8. Morale sociale: i fondamenti della dottrina sociale della Chiesa. 9. Morale della vita: questioni di bioetica; questioni di morale familiare (uno a scelta dello studente). Filosofia 10. Il rapporto tra fede e ragione. 11. Temi di Filosofia della religione. Scienze umane 12. I fondamenti dell’educazione cristiana. 13. Secolarizzazione; rinascita del sacro (uno a scelta dello studente). Area storica 14. L’iniziazione cristiana nella Chiesa dei primi secoli. 15.Istanze di riforma nella storia della Chiesa: riforma gregoriana; vita religiosa e monachesimo medievale; concilio di Trento; concilio Vaticano II (uno a scelta dello studente). Informaz. e servizi per gli studenti 8.3. Modalità di iscrizione all’esame finale (per tutti i cicli) All’atto dell’iscrizione all’esame finale occorre: 1.aver sostenuto e superato TUTTI gli esami previsti dal proprio Piano di studi, fatta eccezione per il Baccalaureato limitatamente all’appello della sessione estiva; 2.aver attestato la conoscenza della/e lingua/e straniera/e moderna/e. Per quanto riguarda i cicli teologici, la conoscenza della lingua straniera deve essere verificata come da Regolamento all’art. 40. Per le Scienze religiose, il test di lingua deve essere sostenuto e superato entro il terzo anno accademico di corso per la laurea triennale, ed entro il secondo anno di corso per il biennio di specializzazione. Almeno un mese prima della data di esame finale, occorre presentare in segreteria: 1. domanda per l’approvazione del titolo dell’elaborato, ad eccezione dei cicli BQ/BT (Reg. FTER 2012 art. 46 §2d); 2. domanda di ammissione all’esame finale del proprio ciclo (Reg. FTER 2012 art. 46 §1); 158 3.una copia dell’elaborato finale per l’esame di Baccellierato e Licenza; quattro copie per la difesa dottorale; due copie per i cicli di Scienze religiose. Il relatore riceve personalmente dallo studente la propria copia. Tutti gli elaborati consegnati devono essere stampati fronte/retro e firmati sul frontespizio dal relatore. L’esercitazione scritta, redatta sotto la guida di un docente FTER, deve comprovare la capacità dello studente di trattare un tema inerente agli studi con correttezza metodologica, dimostrando piena aderenza alle Norme grafiche per la stesura dell’elaborato, e una sufficiente conoscenza bibliografica; 4. dichiarazione dello studente che attesta di essere l’autore dell’opera e di non avere trasgredito le Norme etiche di Facoltà (Reg. FTER 2012 art. 46 §2b); 5. supporto elettronico con la tesi in formato pdf e doc/docx (Reg. FTER 2012 art. 46 §2c); 6. Attestazione del pagamento della tassa di esame finale (comprensivo della tassa di diploma) (Reg. FTER 2012 art. 46 §2e). Tutta la modulistica è scaricabile interamente dal sito FTER, nella relativa sezione. 8.4. Avvertenze speciali per la Laurea triennale in Scienze religiose 1. Già al termine del secondo anno, o nel corso del terzo, lo studente può scegliere il relatore dell’esercitazione tra i docenti dell’Istituto o della Facoltà. In casi particolari è possibile, col permesso del Direttore dell’Istituto, avvalersi di un docente esterno. 2.L’elaborato verte su un argomento precisamente circoscritto all’interno di una disciplina del triennio, e suppone l’utilizzo della principale bibliografia a disposizione sul soggetto. Nell’impostare e condurre la ricerca, il candidato deve mostrare di avere acquisito la metodologia propria della disciplina prescelta e di saper redigere un lavoro scritto nel rispetto di alcuni criteri formali basilari. 3. Almeno sei mesi prima della consegna dell’elaborato, lo studente dovrà compilare l’apposito modulo predisposto dalla segreteria in cui risulta il nome del relatore che guiderà l’esercitazione e l’argomento dell’esercitazione stessa. Tale scheda – che va depositata in segreteria unitamente alla bibliografia compilata secondo le Norme grafiche – deve recare la firma del professore e del candidato e deve essere controfirmata dal Direttore dopo esplicita approvazione all’interno del Consiglio di Istituto. 4.Le copie dell’esercitazione devono essere due, firmate sul fron- Informaz. e servizi per gli studenti 8.4.1. L’elaborato finale 159 tespizio dal relatore: una per il censore e una per l’archivio (il relatore riceve personalmente dallo studente la propria copia). 5.L’elaborato scritto finale deve essere compreso tra 60.000 e 100.000 caratteri spazi esclusi, (corrispondenti pressappoco a 30-50 cartelle) escluse note, bibliografia, appendici ed indici. L’elaborato deve essere redatto in piena aderenza alle Norme grafiche. Tale elaborato, in accordo con un docente relatore, dovrà essere scelto tra le aree di studio previste dai singoli docenti per le proprie discipline. 8.4.2. L’esame finale L’esame finale è articolato in due momenti: il primo della durata di 20 minuti da dedicare alla discussione dell’elaborato scritto; il secondo, della durata di altri 20 minuti, per l’esame sintetico orale sull’apposito tesario (v. sopra, al § 9.3.4.).1 Il candidato espone per dieci minuti il metodo seguito e il contenuto del proprio elaborato scritto, quindi risponde per altri dieci minuti alle domande della commissione. Similmente espone per dieci minuti la tesi che gli è stata comunicata e risponde per altri dieci minuti alle domande della commissione. La commissione per l’esame finale è composta ordinariamente: dal Rappresentante della FTER che la presiede, dal Direttore ISSR, dal Relatore di Tesi e dal Censore dell’elaborato scritto (cf. Reg. ISSR 2006 § 7.5) e, ove necessario, da un docente specialista dell’argomento del tesario assegnato allo studente. Informaz. e servizi per gli studenti La valutazione finale tiene conto per il 50% della media degli esami sostenuti nel triennio, per il 25% dell’elaborato scritto e per il rimanente 25% dell’esame sintetico orale. 8.4.3. Note per gli studenti del percorso d’integrazione L’esame finale di studenti integranti dal vecchio al nuovo ordinamento consiste nella sola esposizione dell’elaborato scritto svolto per il conseguimento del precedente grado di Magistero o di Diploma in Scienze religiose. Nei primi 20 minuti il candidato espone la propria tesi, su cui è successivamente interrogato dalla Commissione. La valutazione finale tiene conto per il 50% del voto conseguito nel diploma precedente, per il 25% della media degli esami sostenuti nel percorso di integrazione, per il 25% del voto assegnato dalla commissione. 1 La tesi che lo studente deve discutere oralmente è scelta dal Direttore e comunicata agli esaminandi 48 ore prima dell’esame finale. 160 8.5. Avvertenze speciali per la Laurea magistrale in Scienze religiose 8.5.1. L’elaborato finale Con decisione del Comitato paritetico FTER-ISSR del 3 maggio 2011, recepita dal Consiglio di Istituto ISSR del 24 maggio 2011, per concludere il percorso specialistico occorre: 1.depositare in segreteria, almeno sei mesi prima della data di difesa, il titolo dell’elaborato (unitamente alla bibliografia compilata secondo le Norme grafiche) controfirmato dal relatore che accompagna lo studente nella stesura formale e redazionale della tesi, per l’approvazione del Consiglio di Istituto; 2.redigere una tesi di almeno 120.000 caratteri spazi esclusi ed esclusi anche indici, bibliografia, appendici e note, dimostrando piena aderenza alle Norme grafiche. Lo scritto deve trattare tematiche conformi alle discipline del quinquennio formativo, con particolare attenzione a quelle connesse all’indirizzo della specializzazione. 8.5.2. L’esame finale Il calcolo del voto finale è elaborato dalla Commissione al termine dell’esame, attribuendo le seguenti percentuali: 50% alla media dei voti; 50% al voto assegnato alla tesi. In caso di assoluta eccellenza del lavoro scritto si dà la possibilità alla Commissione di procedere ad un arrotondamento per eccesso del voto finale, nel caso di candidati che si presentino con una valutazione conclusiva minima di 9.60 (cf. ComParitetico ISSR-FTER 3 mag 2011). Informaz. e servizi per gli studenti La Commissione è composta dal Preside o un suo delegato, dal Direttore dell’ISSR o un suo delegato, dal relatore e dal controrelatore. Se lo si ritiene opportuno, può essere cooptato tra i docenti un Segretario. In un tempo massimo di 45 minuti viene brevemente presentato l’elaborato dal relatore poi da parte del candidato. Il controrelatore porta le sue osservazioni e segue la discussione. 161 9. PARTECIPAZIONE E RAPPRESENTANZA DEGLI STUDENTI Per tutto ciò che riguarda i parametri relativi agli elaborati dei cicli teologici, si faccia riferimento a quanto indicato nel Regolamento, agli artt. 20-21. Per i cicli di Scienze religiose È prevista l’elezione di due rappresentanti per il Consiglio di Istituto ISSR (cf. Stat ISSR 2011 art. 17 §1g). I due rappresentanti per il Consiglio di Istituto, eletti annualmente e rieleggibili, devono essere scelti tra gli studenti ordinari dei due percorsi di Scienze Religiose (SR e SM), possibilmente uno per ciascun percorso, secondo le seguenti modalità: − votazione su scheda unica fornita dalla segreteria nel momento in cui lo studente si reca a votare; − indicazione massima di tre nominativi appartenenti al proprio Ciclo di studio. Le elezioni si svolgono secondo le modalità previste per i cicli di studio di Teologia. Informaz. e servizi per gli studenti 10. PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI Gli studenti possono essere sospesi o dimessi per gravi motivi inerenti alla disciplina e alla morale (Statuto FTER 2010 Art. 37; Reg.2007 Art 21). Le infrazioni passibili di sanzioni sono contemplate dalle Norme etiche della Facoltà approvate dal Consiglio di Facoltà il 17 gennaio 2011 prima e definitivamente dalla Commissione di Alto Patronato in data 15 giugno 2011, quindi pubblicate sul sito della Facoltà (www.fter.it) e nelle bacheche di Facoltà. Tali norme insieme ai provvedimenti disciplinari sono state inglobate nel Regolamento della Facoltà approvato nell’anno 2012 agli Art. 22-32. 11. LA PAGINA PERSONALE DELLO STUDENTE (PPS) 11.1. Materiale di supporto e assistenza per l’uso della propria PPS (info ed help) Si segnala che, oltre alla presente guida, sul portale della Facoltà si trova altro materiale esplicativo per l’utilizzo della propria PPS. 162 Eventuali ulteriori chiarimenti possono essere richiesti via e-mail scrivendo a [email protected]. 11.2. Credenziali di accesso Allo studente regolarmente immatricolato/iscritto, se in regola con il versamento delle tasse accademiche, vengono fornite le credenziali d’accesso alla propria PPS. Nel caso in cui queste vengano smarrite, è necessario rivolgersi ai servizi informatici inviando una e-mail a sito@ fter.it e/o [email protected]. L’accesso alla pagina personale si effettua a partire dal sito www. fter.it nella sezione «DI.SCI.TE Servizi / Login-Area Riservata – PPS». Dopo il primo accesso, lo studente potrà in ogni momento cambiare la propria password. In caso di mancato pagamento delle tasse accademiche, l’accesso alla PPS viene disattivato. 11.3. I principali servizi presenti nella PPS I principali servizi consistono in una bacheca avvisi, un’agenda, una sezione relativa alle tasse e alle iscrizioni, una sezione relativa alla carriera, una relativa alla didattica e un’ultima sezione relativa ai link personali. Bacheca Le tasse universitarie La segreteria si impegna ad inserire in tempi ragionevolmente rapidi i dati relativi al versamento delle tasse accademiche in modo tale che lo studente possa verificare quanto ha già corrisposto e quanto gli rimane da corrispondere per l’a.a. al quale risulta iscritto. Il mancato pagamento delle tasse entro le scadenze indicate sull’impegnativa di versamento ricevuta all’atto dell’iscrizione, comporta la non attivazione o la disattivazione della PPS. Informaz. e servizi per gli studenti Nella bacheca avvisi compaiono tutte le comunicazioni che la segreteria invia agli studenti. Per visualizzare invece gli avvisi dei singoli docenti occorre cercare sulla Pagina Personale del Docente nella sezione relativa alla didattica. La carriera: il Piano di studi Dalla propria PPS è possibile visualizzare il proprio Piano di studi. Tale Piano di studi viene consegnato anche in formato cartaceo allo studente all’atto dell’iscrizione e viene da lui sottoscritto. Solo per gravi motivi lo studente può richiederne una revisione al Coordinatore del proprio ciclo di studi (di norma è previsto un incontro tra le parti). 163 Rilevamento tramite «badge» delle presenze alle lezioni Al fine del riconoscimento delle presenze ai corsi, agli studenti regolarmente iscritti viene rilasciato un badge, che è personale e non cedibile ad altra persona. L’eventuale cessione ad altra persona fisica per la falsificazione del rilevamento delle presenze è un’infrazione grave delle Norme etiche della Facoltà. Associazione del badge Entro dieci giorni dalla ricezione del badge, lo studente dovrà richiederne l’«associazione» al sistema gestionale di segreteria presso l’ufficio «Servizi di rete» situato al primo piano della sede di p.le Bacchelli. Al termine del processo, la tessera riporterà dati personali e foto dello studente. L’uso corretto del badge Ogni aula di lezione è dotata di rilevatori di presenza nei quali il badge deve essere strisciato all’inizio e alla fine di ogni lezione che comporta uno spostamento di aula. Se invece nella medesima aula lo studente segue più insegnamenti, è sufficiente marcare la presenza all’inizio della prima e alla fine dell’ultima ora di lezione. Si raccomanda di fare attenzione a passare il badge una sola volta in ingresso (premendo previamente il pulsante del rilevatore sulla posizione «IN») e una sola volta in uscita (premendo sulla posizione «OUT»). Fondamentale è assicurarsi che il rilevatore, al momento del passaggio del badge, emetta un segnale acustico di conferma. Informaz. e servizi per gli studenti Fine anticipata delle lezioni Se una lezione, per volontà del docente, termina con un notevole anticipo rispetto all’orario previsto, si può contestualemente strisciare il badge, avendo tuttavia premura di avvisare la segreteria – tramite il referente di classe – con l’invio di una e-mail a [email protected]. In essa va segnalato chiaramente il nome del docente in oggetto, la conclusione anticipata del corso, il suo codice, nonché il giorno e l’ora della sua erogazione. Lezioni che non vengono tenute (senza preavviso del docente) Se una lezione non viene tenuta a motivo di un’assenza imprevista del docente (di cui la stessa segreteria riceve comunicazione solo all’ultimo momento, come, ad esempio, in caso di malattia), le ore vengono regolarmente computate a tutti gli studenti presenti in aula e aventi strisciato il badge. Il referente di classe è tenuto a segnalare l’assenza del docente alla segreteria inviando una e-mail al Segretario generale (se164 [email protected]) e, per conoscenza, a [email protected] perché si provveda al riconoscimento delle presenze. Dimenticanza del badge Il Segretario generale accoglie la richiesta di riconoscimento ore non registrate dal sistema informatico a causa della dimenticanza del badge da parte di uno studente solo due volte per a.a. e solo attraverso il modulo fornito dalla segreteria (modulo accertamento presenze sostitutivo del badge). In caso di successive dimenticanze, le ore di frequenza risulteranno perse. Si ricorda infatti che il badge è, come sui luoghi di lavoro, strumento unico di rilevamento presenze. Smarrimento del badge In caso di smarrimento del badge occorre avvisare tempestivamente via e-mail la segreteria e, in particolar modo, il tecnico di rete (rete@ fter.it) il quale provvederà all’associazione e alla stampa di un nuovo badge. I dati relativi alle presenze vengono caricati sul sistema gestionale con cadenza giornaliera, anche se non in tempo reale, per quanto riguarda le lezioni tenute presso la sede di p.le Bacchelli, e a cadenza settimanale per le lezioni tenute presso il convento di S. Domenico. Non appena lo studente verifichi (fermi restando i tempi di attesa di cui sopra necessari per l’aggiornamento del gestionale) significative anomalie a tal riguardo, è invitato a compilare il modulo di segnalazione «problemi presenze» a partire dal sito www.fter.it (http://www.fter. org/new/index.php?option=com_smartformer&formid=5). Solo in caso di disservizio temporaneo del sistema è possibile scrivere a sito@ fter.it e/o [email protected] indicando con precisione il proprio cognome e nome, i codici degli insegnamenti per i quali si sono ravvisati anomalie, la data e l’ora del problema riscontrato. Segnalazioni incomplete non saranno prese in considerazione. L’iscrizione agli esami Informaz. e servizi per gli studenti Verifica delle presenze a partire dalla propria PPS La lista degli esami della prima sessione utile è visualizzabile a partire dalla sezione della PPS «Carriera» alla voce «Esami – appelli e richieste». Selezionando gli appelli ai quali ci si intende iscrivere e cliccando sul pulsante «invia la domanda di iscrizione alla segreteria» la richiesta verrà inoltrata, a condizione che ci siano ancora posti disponibili rispetto al numero massimo di studenti fissati dal docente per quel giorno. 165 È possibile iscriversi agli esami solo a partire da 15 giorni prima dell’inizio della sessione. Lo studente può iscriversi o cancellarsi dagli appelli entro le ore 0.00 del giorno precedente l’esame. Per ritirarsi, occorre selezionare la propria prenotazione e cliccare sul pulsante «invia domanda di cancellazione alla segreteria». N.B. Chi non si presenta all’esame senza avere inviato domanda di cancellazione tramite PPS non potrà iscriversi ad altri appelli nella medesima sessione e sarà soggetto a sanzione pecuniaria, come previsto dal Regolamento (art. 36 § 9). L’accettazione del voto Concluso l’esame, una volta che il docente ha valutato lo studente e trasmesso lo statino alla segreteria, questa provvederà alla verbalizzazione del voto nel gestionale di segreteria (di norma nel giro di due-tre giorni lavorativi). Lo studente apprenderà dalla propria PPS il voto che gli è stato assegnato e potrà, entro otto giorni, accettarlo o rifiutarlo sempre a partire dalla propria pagina. Se in questo lasso di tempo non è intervenuto, da parte dello studente, un espresso rifiuto, il voto si intende tacitamente accettato e non sarà più possibile allo studente apportare modifiche a partire dalla propria PPS. Informaz. e servizi per gli studenti La valutazione della didattica 166 Il processo di autovalutazione avviato dall’Agenzia della Santa Sede per la Valutazione e la Promozione della Qualità delle Università e Facoltà Ecclesiastiche (AVEPRO) prevede una raccolta di dati anche attraverso il sistema dei questionari, per promuovere e sviluppare la cultura della qualità. Per tale motivo, a partire dall’a.a. 2012/2013, la compilazione delle schede per la valutazione della didattica è divenuto prerequisito obbligatorio per potersi iscrivere al primo esame della sessione. Sempre a partire dalla propria PPS, nella sezione «Didattica» alla voce «Schede di valutazione», si esprimono, in forma del tutto anonima, il proprio giudizio sui corsi frequentati, sul docente, sui contenuti del corso. I dati risultanti dalla compilazione delle schede di valutazione sono visualizzabili dai docenti, sempre e solo in forma aggregata, solo dopo la conclusione della sessione di esami. INFORMAZIONI E SERVIZI PER I DOCENTI GUIDA DEL DOCENTE Pagina Personale Docente (PPD) Tutti i docenti sono tenuti ad utilizzare la propria PPD aggiornandola in ogni sua parte e mettendo a disposizione un indirizzo email per i contatti da parte degli studenti. Sul sito FTER, nella sezione «DI.SCI.TE Servizi / Login-Area Riservata – PPD» è possibile ottenere informazioni utili cliccando sulla voce «aiuto». Per ogni altro chiarimento, il personale di segreteria è a disposizione. Al primo incarico, il docente riceverà le proprie credenziali di accesso. Si invitano i docenti che per disguidi di segreteria non abbiano ricevuto le password, a rivolgersi tempestivamente al Segretario e a [email protected]. Al termine di sei semestri successivi ai corsi tenuti, la PPD sarà disattivata (tranne che nel caso di docenti stabili). Esami: tempi, modalità, voti Si ricorda che il nuovo Regolamento FTER ha apportato alcune novità riguardo alla durata e allo svolgimento degli esami (cf. Reg. FTER 2012 Art. 37), sui criteri di assegnazione del voto (cf. Reg. FTER 2012 Art. 38), sulla verbalizzazione e comunicazione del voto. Informazioni e servizi per i docenti I docenti sono tenuti a consultare e osservare quanto disposto in merito. 169 BIBLIOTECA REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA DELLA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’EMILIA-ROMAGNA I. NOTIZIE GENERALI Ubicazione e recapiti P.le G. Bacchelli, 4 40136 Bologna Telefono: +39-051-585183 Fax: +39-051-585183 Posta elettronica: [email protected] Sito internet: www.fter.it Opac: www.ceibib.it/EOSWeb/OPAC Personale addetto alla Biblioteca Direttore: Prof. Daniele Gianotti Operatori bibliotecari: Gianna Fanin, Rita Gazzoli La biblioteca è a carattere universitario, fungendo prioritariamente da supporto all’attività didattica e alla ricerca scientifica della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna; è pertanto specializzata nelle seguenti discipline: Teologia, Scienze bibliche, Patrologia, Storia della Chiesa, Filosofia, Diritto Canonico, Liturgia, Storia della Chiesa locale e delle Chiese delle diocesi emiliano-romagnole, Spiritualità, Bioetica, Storia dell’arte cristiana. Patrimonio documentario Biblioteca Fini istituzionali e settori disciplinari di specializzazione Volumi: 100.000 circa (+ le 500ine e le 600ine) Periodici correnti: 220 circa Documentazione informatica: CD, CD-rom, microfilm Fondi speciali: Fondo antico, Fondo Grandi…. 173 II. SERVIZI E NORME 1. Orario di apertura Dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00. Nei mesi di luglio e settembre dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00. Periodo di chiusura estiva: tutto il mese di agosto. 1.1.Altri periodi di chiusura o di variazione di orario (nel periodo delle Festività natalizie, pasquali ed in occasione di solennità religiose) vengono segnalati con avvisi affissi in loco. 2. Condizioni di accesso alla Biblioteca 2.1. La biblioteca è aperta a tutti; l’accesso è gratuito. I lettori possono accedere alle sole aree a loro riservate (d’ora in poi: Sale di Consultazione). 2.1.1. Borse o zaini dei lettori dovranno essere depositati all’ingresso; la Biblioteca non risponde di denaro, documenti o oggetti di valore lasciati in borse o zaini. 2.1.2. Il personale della Biblioteca, qualora lo ritenga opportuno, può verificare i libri eventualmente introdotti dai lettori nelle Sale di Consultazione, al momento di ingresso e al momento di uscita. Biblioteca 3. Servizi 3.1. Il catalogo cartaceo e quello informatico segnalano tutte le pubblicazioni possedute dalla Biblioteca. Il catalogo cartaceo è a disposizione dei lettori all’ingresso della Biblioteca; il catalogo informatico è accessibile via internet all’indirizzo www.ceibib. it/EOSWeb/OPAC. La Biblioteca mette a disposizione degli utenti un computer per accedere al catalogo informatizzato. 3.1.1. La postazione internet è a disposizione degli utenti esclusivamente per la ricerca bibliografica e scientifica. 3.1.2. Gli utenti possono usufruire della postazione per la durata massima di 15 minuti per volta. Ogni connessione è soggetta al controllo del server di amministrazione: l’uso scorretto o improprio del servizio da parte dell’utente ne comporta l’interdizione. 3.2. Le riviste possedute dalla Biblioteca sono segnalate da un apposito Catalogo cartaceo. 3.3. La Biblioteca mette a disposizione dei lettori alcuni punti di connessione alla rete internet, sia via cavo che in wireless, per il 174 collegamento dei propri dispositivi. Anche questa connessione è soggetta al controllo dell’amministratore di rete; l’uso scorretto o improprio del servizio comporta l’interdizione dal servizio stesso. La Facoltà non è in ogni caso responsabile per ogni uso della connessione internet che non sia conforme alle leggi vigenti. 4. Consultazione dei libri, delle riviste e di altro materiale 4.1. I libri di consultazione generale (enciclopedie, dizionari, grandi collezioni ecc.) possono essere consultati liberamente dagli utenti e, dopo la consultazione, debbono essere rimessi al loro posto. Non è consentito portarli fuori dalla Biblioteca. 4.3. Tutto il materiale bibliografico della Biblioteca, con l’eccezione di quanto indicati ai nn. 4.1 e 4.2, deve essere richiesto per la lettura al personale, attraverso la compilazione del modulo di richiesta. Il modulo dovrà essere integralmente compilato a penna (con firma leggibile) e consegnato al Personale della Biblioteca. Sono ammesse richieste di prestito per non più di cinque volumi alla volta. 4.3.1. È possibile trasmettere in anticipo la richiesta di libri e riviste in prestito, compilando il modulo in formato elettronico disponibile sul sito internet della Facoltà e inviandolo, debitamente compilato, all’indirizzo e-mail della Biblioteca. Il modulo dovrà essere firmato al momento della ricezione dei libri in lettura. 4.3.2. I libri in lettura, con l’eccezione di quanto indicato ai nn. 4.1. e 4.2, dovranno essere lasciati sui tavoli, con il modulo di richiesta al loro interno. Non è consentito portarli fuori dalla Biblioteca. 4.3.3. I volumi del Fondo Antico possono essere richiesti in consultazione previa autorizzazione del Direttore della Biblioteca. Biblioteca 4.2. Gli ultimi numeri delle riviste possedute dalla Biblioteca sono a disposizione negli appositi espositori, e possono essere liberamente consultati; dopo la consultazione, debbono essere rimessi al loro posto. Non è consentito portarli fuori dalla Biblioteca. 4.4. I Docenti stabili e incaricati della Facoltà Teologica dell’EmiliaRomagna hanno libero accesso al Deposito, non possono introdurvi altre persone non autorizzate e sono tenuti a compilare l’apposito modulo nel caso ne portassero fuori del materiale bibliografico. 4.5. L’accesso ai locali non destinati al pubblico, salvo quanto indicato al n. 4.4, è severamente vietato ad altre persone che non siano 175 state espressamente autorizzate dal Direttore della Biblioteca. La Facoltà non si assume nessuna responsabilità per eventuali infortuni o danni a persone o cose non autorizzate ad accedere negli ambienti della Biblioteca non aperti al pubblico. 5. Consultazione dei libri relativi ai Corsi dei Professori I Docenti possono depositare presso la Biblioteca la Bibliografia segnalata a supporto dei loro Corsi. La consultazione di tali libri sarà possibile presentando la richiesta al Personale della Biblioteca. 6. Libri in visione 6.1. Gli utenti che desiderano continuare, nei giorni seguenti quello della richiesta, la consultazione di libri e/o riviste chieste in lettura, debbono avvertire il Personale, lasciare i volumi sul tavolo e allegare un foglio su cui risulti il proprio nome e la dicitura Visione. 6.2. La richiesta di rinnovo di tale servizio va effettuata settimanalmente. 6.3. Sono esclusi dalla Visione i testi di consultazione generale di cui al n. 4.1, gli ultimi numeri delle riviste correnti, i libri del Fondo Antico e le collezioni di interesse generale (ad es. Migne, Sources chrétiennes ecc.). 7. Prestito esterno Biblioteca 7.1. Il prestito esterno è consentito ai soli Docenti stabili e incaricati della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna, previa richiesta fatta al Personale della Biblioteca e la compilazione dell’apposito modulo di richiesta prestito. Il Personale provvederà a registrare il prestito e a riporre il modulo al posto del volume/i prestati. 7.2. Il prestito ha la durata massima di un mese, allo scadere del quale i Docenti debbono riconsegnare i libri in Biblioteca. Il prestito è rinnovabile una sola volta per la stessa durata di tempo. 7.2.1. Se il libro preso in prestito dal Docente dovesse, dopo due settimane, essere richiesto in Consultazione da parte di un altro utente, il prestito viene momentaneamente sospeso e il Docente dovrà riconsegnare il libro nel più breve tempo possibile. 7.3. Ogni altro prestito a persone singole o istituzioni (in particolare altre Biblioteche) deve essere autorizzato di volta in volta dal Direttore della Biblioteca. 176 7.4. Gli utenti autorizzati al prestito che non riportino i libri entro i termini stabiliti saranno esclusi definitivamente da successivi prestiti. 7.5. Sono in ogni caso esclusi dal prestito: i volumi del Fondo Antico, le opere rare e di pregio, i libri dei corsi, i libri di consultazione generale, le riviste, i volumi delle collane di interesse generale (cf. n. 6.2), le opere in stato di degrado, il materiale documentario, microfilm, microfiche e CD-ROM o DVD-ROM. 8. Fotocopiatura e riproduzione di documenti 8.1. Agli utenti sono consentite la fotocopiatura e la scansione dei testi esclusivamente per motivi di studio e nei termini previsti dalle leggi sul copyright. La FTER non si assume responsabilità per la riproduzione di documenti fatta dagli utenti e non autorizzata ai termini di legge. 8.2. La fotocopiatura e la scansione sono fatte direttamente dagli utenti fruendo delle apparecchiature messe a disposizione nella Biblioteca. Per il pagamento delle spese di riproduzione si seguiranno le procedure disposte dall’Amministrazione della Facoltà. 8.4. Non è consentito chiedere o fare fotocopie o scansioni di: volumi interi, volumi con data anteriore al 1900, materiale di pregio e raro. La riproduzione deve essere eseguita avendo cura di non danneggiare o alterare in alcun modo lo stato di conservazione del materiale. 8.5. Per i volumi del Fondo Antico, le pubblicazioni monografiche edite prima del 1830 è consentita le riproduzione con macchina fotografica o fotocamera digitale, esclusivamente per motivi di studio, previa autorizzazione del Direttore della Biblioteca. Biblioteca 8.3. È possibile chiedere alla Biblioteca l’invio di materiale riprodotto, su supporto cartaceo o digitale. Il personale provvederà a soddisfare la richiesta in base alle proprie disponibilità di tempo, informando se necessario i richiedenti dei tempi necessari e concordando previamente le modalità del pagamento. 8.6. La riproduzione di documenti fatta con apparecchiature proprie (scanner portatili, fotocamere digitali ecc.) è soggetta alle stesse condizioni sopra indicate, con particolare riferimento ai nn. 8.1, 8.4 e 8.5. 177 9. Regole di comportamento 9.1. L’ammissione nei locali della Biblioteca è subordinata al rispetto delle regole di convivenza proprie di un luogo di studio e di ricerca. Pertanto è vietato: – parlare e studiare ad alta voce o arrecare disturbo in qualsiasi modo agli altri utenti; –fumare; – introdurre cibi e bevande; – utilizzare apparecchiature rumorose (walk-man, radio, telefoni cellulari); – danneggiare il patrimonio della Biblioteca; – apportare qualsiasi segno a penna o a matita sui volumi o piegarne i fogli; – portare indebitamente fuori dalla Biblioteca il materiale bibliografico richiesto; – servirsi in maniera impropria degli arredi e delle attrezzature della Biblioteca. 10. Sanzioni Informazioni e servizi per i docenti 10.1. Le sanzioni previste per chi non ottempera a tali norme vanno dal richiamo verbale all’esclusione temporanea o definitiva dalla Biblioteca. 10.1.1. Qualora i volumi vengano restituiti deteriorati o vengano smarriti, l’utente dovrà rimborsarne il valore o riacquistarli; 10.1.2. Il furto del materiale custodito nella Biblioteca o altri reati previsti dalla Legge saranno denunciati all’Autorità Giudiziaria. 11. Altri servizi 11.1. Il Personale della Biblioteca è a disposizione degli utenti per informazioni sul corretto utilizzo dei cataloghi, delle attrezzature, per la segnalazione di eventuali disagi o proposte di miglioramento dei servizi. Non è compito del personale svolgere ricerche bibliografiche o altre attività di studio o ricerca richieste dai lettori. 11.2. Saranno altresì presi in considerazione i suggerimenti degli utenti per l’acquisizione di nuovi titoli bibliografici. 178 PROSPETTO E PROGRAMMI DEI CORSI ATTIVATI NEL PRESENTE A.A. BACCALAUREATO QUINQUENNALE Corsi propri del 1° anno (Nuovo Ordinamento) codice insegnamento docente ore ects cred eccl BQ14a01 Introduzione al mistero di Cristo Carpin A. 24 3 2 BQ14a02 Teologia fondamentale 1: la rivelazione Mandreoli F. 48 6 4 BQ14p01 Patrologia 1 Scimè G.G. 24 3 2 codice insegnamento docente ore ects cred eccl BQ14a03 Teologia fondamentale 2: teologia della fede Mandreoli F. 24 3 2 BQ14a04 Teologia fondamentale 3: Filosofia della religione Boschini P. 24 3 2 BQ14b01 Introduzione all’AT – Pentateuco e Libri storici Settembrini M. 36 4,5 3 BQ14b05 Introduzione al NT – Vangeli sinottici Marcheselli M. 36 4,5 3 BQ14f01 Storia della Filosofia antica Vellani I. 24 3 2 BQ14f02 Storia della Filosofia medievale Boschini P. 24 3 2 BQ14f07 Gnoseologia: verità e conoscenza Boschini P. 24 3 2 BQ14f10 Ontologia e Metafisica Sgubbi G. 48 6 4 BQ14f14 Filosofia della Natura: cosmologia Strumia A. 24 3 2 BQ14f15 Filosofia della Scienza Strumia A. 24 3 2 BQ14g03 Ebraico Cova G.D. 24 3 2 BQ14g04 Latino Pane R. 48 6 4 BQ14h01 Psicologia generale e della religione Balugani L. 24 3 2 BQ14p02 Patrologia 2 Scimè G.G. 24 3 2 BQ14s01 Storia della Chiesa 1: dal I al IV sec. Pieri F. 36 4,5 3 BQ14x01 Seminario di Metodologia Scimè G.G. 12 1,5 1 Prospetto e programmi Corsi comuni al 1° e 2° anno (Nuovo Ordinamento) 181 Corsi propri del 2° anno (Nuovo Ordinamento) codice insegnamento docente ore ects cred eccl BQ14a05 Cristologia: storia del dogma e sistematica Gianotti D. 60 7,5 5 BQ14q01 Teologia spirituale 1: Introduzione Luppi L. 24 3 2 Prospetto e programmi Corsi comuni al triennio teologico (Vecchio Ordinamento) codice insegnamento docente ore ects cred eccl BQVO14b14 AT: Esegesi dei Salmi e Scritti sapienziali 1 Cova G.D. 24 3 2 BQVO14b15 AT: Esegesi dei Salmi e Scritti sapienziali 2 Settembrini M. 24 3 2 BQVO14b16 NT: Esegesi dei Sinottici e degli Atti 1 Marcheselli M. 24 3 2 BQVO14b17 NT: Esegesi dei Sinottici e degli Atti 2 Marcheselli M. 24 3 2 BQVO14d03 Diritto canonico 3: Libri III-IV del Codice di Diritto canonico Violi S. 36 4,5 3 BQVO14lt1 Liturgia della Chiesa I: Liturgia delle ore e anno liturgico Righi D. 36 4,5 3 BQVO14m04 Teologia morale II (prima parte): Morale religiosa Cassani M. 36 4,5 3 BQVO14m06 Teologia morale I (prima parte): Teologia morale sociale I Palazzi M. 36 4,5 3 BQVO14m07 Teologia morale I (seconda parte): Teologia morale sociale II Palazzi M. 36 4,5 3 Corsi propri del 3° anno (Vecchio Ordinamento) 182 codice insegnamento docente ore ects cred eccl BQVO14a07 Antropologia teologica I: La creazione e il peccato Badiali F. 48 6 4 BQVO14a08 Antropologia teologica II: la Grazia Badiali F. 24 3 2 BQVO14a09 Antropologia teologica III: Escatologia Fini M. 24 3 2 codice insegnamento docente ore ects cred eccl BQVO14b09 Introduzione generale alla s. Scrittura Marcheselli M. 24 3 2 BQVO14s03 Storia della Chiesa III: dall’XI al XVI secolo Zarri G. 36 4,5 3 codice insegnamento docente ore ects cred eccl BQVO14a10 Ecclesiologia 1-2 Fini M. 72 9 6 BQVO14a18 Ecumenismo Dallari C. 24 3 2 BQVO14a19 Teologia della missione e del dialogo Salvarani B. 24 3 2 BQVO14k01 Musicologia liturgica Soli G. 24 3 2 BQVO14k02 Catechetica Bulgarelli V. 24 3 2 BQVO14s04 Storia della Chiesa IV: dal XVII al XX secolo Trionfini P. 36 4,5 3 Comuni al 3° e 4° anno (Vecchio Ordinamento) codice insegnamento docente ore ects cred eccl BQVO14q03 Teologia spirituale: Gli stati di vita del cristiano Luppi L. 24 3 2 Prospetto e programmi Corsi propri del 4° anno (Vecchio Ordinamento) Corsi propri del 5° anno (Vecchio Ordinamento) codifica insegnamento docente ore ects cred eccl BQVO14a11 Sacramentaria I: sacramenti in genere Carpin A. 24 3 2 BQVO14a12 Sacramentaria II: battesimo, confermazione ed eucarestia Mandreoli F. 24 3 2 BQVO14a13 Sacramentaria III: ordine e unzione degli infermi Mandreoli F. 24 3 2 BQVO14a14 Sacramentaria IV: la penitenza (teologia, prassi e morale) Mandreoli F. 24 3 2 BQVO14a15 Sacramentaria V: Teologia del matrimonio (prima parte) Cassani M. 24 3 2 BQVO14a16 Sacramentaria V: Teologia del matrimonio (seconda parte) Cassani M. 24 3 2 183 codifica insegnamento docente ore ects cred eccl BQVO14k03 Teologia pastorale Della Pasqua B. 24 3 2 BQVO14x02 Seminario di sintesi Scimè G.G. 24 3 2 Prospetto e programmi Seminari di studio: comuni al 3°-4° anno (Vecchio Ordinamento) 184 codice insegnamento docente ore ects cred eccl BQVO14z04 Seminario (I) – I Padri greci Scimè G.G. 24 3 2 BQVO14z05 Seminario (II) – Dallo spazio sacro allo spazio liturgico cristiano Bartolomei L. 24 3 2 BQVO14z06 Seminario (III) – Introduzione all’Islam Righi D. 24 3 2 N.B. I programmi dei corsi sono presentati secondo l’ordine delle tabelle precedenti (per codice). CORSI PROPRI DEL 1° ANNO (N.O.) BQ14a01 – Introduzione al mistero di Cristo (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Carpin Attilio Programma Il corso comprenderà tre parti. Nella prima parte ci soffermeremo sulla struttura degli studi teologici, sul significato e sulla finalità della teologia. Nella seconda parte – quella più specifica e importante – presenteremo in modo sintetico il Mistero di Cristo, ossia il disegno salvifico di Dio che ha il suo centro in Cristo, secondo la rivelazione biblica dell’Antico e del Nuovo Testamento. Nella terza parte rifletteremo sulla realtà del cristocentrismo, esaminando il tema della centralità di Cristo nella riflessione teologica. Bibliografia Dispense del docente sulla prima parte del corso. Biffi G., Approccio al cristocentrismo. Note storiche per un tema eterno, Jaca Book, Milano 1994, 94 pp. Prospetto e programmi Obiettivo Secondo le indicazioni del concilio Vaticano II, espresse nel decreto sulla formazione sacerdotale Optatam totius, lo studio delle discipline teologiche dev’essere preceduto da un corso introduttivo che ne mostri la convergenza verso il mistero di Cristo. BQ14a02 – Teologia fondamentale 1 La rivelazione (6 ects / 4 crediti eccl / 48 ore) Prof. Mandreoli Fabrizio Obiettivo L’introduzione degli studenti nelle principali questioni della teologia fondamentale a partire dal loro sviluppo storico in epoca moderna. Con alcuni approfondimenti sui temi maggiormente studiati oggi. Programma Il corso si articola in due sezioni maggiori: la teologia della rivelazione e la teologia della fede. All’interno di ogni sezione sono trattate le correlative questioni specifiche. Bibliografia Alcuni tra i libri di riferimento sono: Theobald C., La rivelazione, EDB, Bologna 2007; Sequeri P., L’idea della fede, Glossa, Milano 2004; D. Vitali, Nuovo corso di Teologia sistematica, 14: L’esistenza cristiana, Queriniana, Brescia 2006; Epis M., Nuovo corso di Teologia sistematica, 2: Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2011; Testaferri 185 F., «Il tuo volto Signore io cerco». Rivelazione, fede, mistero. Una teologia fondamentale, Cittadella, Assisi 2013; Sgubbi G., Pensare sul confine. Saggi di Teologia fondamentale (BTE 8), EDB, Bologna 2013. L’ampia bibliografia specifica è segnalata a lezione. BQ14p01 – Patrologia 1 I padri della Chiesa prima del concilio di Nicea (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Scimè Giancarlo Giuseppe Prospetto e programmi Obiettivo Si lavorerà direttamente sui testi dei padri della Chiesa, imparando a leggerli e ad interpretarli nel contesto storico, teologico e culturale nel quale sono nati e osservando il contenuto della sacra Tradizione, in armonico equilibrio con i dati della sacra Scrittura e del magistero. Programma Il corso offre una panoramica degli argomenti e degli autori più importanti della patristica greca e latina, fino al concilio di Nicea (325): Introduzione. La letteratura apostolica e subapostolica. Gli apologeti. Gli alessandrini e gli africani. Bibliografia Altaner B., Patrologia (Patrologie, Herder, Freiburg-Basel-Wien 5 1958), trad. it. di A. Babolin, aggiornamento di D. Ireneo, ultimo aggiornamento bibliografico di A. Di Berardino, Marietti, Casale Monferrato 71977; Congregazione per l’educazione cattolica (dei Seminari e degli Istituti di studio), Istruzione sullo studio dei padri della Chiesa nella formazione sacerdotale, Tipografia Poliglotta Vaticana, Roma 1989. Dispense del docente. Avvertenze È richiesta la conoscenza di base della Bibbia e del Catechismo della Chiesa cattolica. CORSI COMUNI AL 1° E 2° ANNO (N.O.) BQ14a03 – Teologia fondamentale 2 Teologia della fede (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Mandreoli Fabrizio Programma Il corso si propone, all’interno del percorso istituzionale di teologia fondamentale, di presentare alcune delle tematiche principali della te186 ologia della fede: l’umanità dell’esercizio del credere, la teologia della fede nelle Scritture, la fede in Gesù e di Gesù, alcuni nodi significativi quali: la fede tra dono e libertà, la virtù della fede, la ragione e la fede, la coscienza credente e le strutture antropologiche del credere. Bibliografia Testi consigliati per l’esame: Vitali D., Nuovo corso di Teologia sistematica, 14: Esistenza cristiana: fede, speranza e carità, Queriniana, Brescia 2001; Sequeri P., L’idea della fede: trattato di teologia fondamentale, Glossa, Milano 2002. La bibliografia aggiornata sarà consigliata durante lo svolgimento del corso. (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Boschini Paolo Obiettivo Il corso si colloca nell’odierna fase di ricezione del magistero conciliare, a 50 anni dal Vaticano II. A partire dalla lettura commentata di testi conciliari, offre un percorso attraverso i principali apporti della filosofia cattolica europea contemporanea alla discussione più generale circa il rapporto tra cristianesimo e mondo moderno. Pur nella grande pluralità di posizioni spesso tra loro in contrasto, si evidenzierà l’originalità e la perdurante attualità della riflessione cattolica odierna sui processi culturali e religiosi di trasformazione delle società europee del XX sec. Senza alcuna pretesa di completezza, il corso intende fornire gli strumenti filosofici fondamentali per proseguire la riflessione su cristianesimo e mondo occidentale anche nel presente, con atteggiamento dialogico di comprensione critica. Prospetto e programmi BQ14a04 – Teologia fondamentale 3 Filosofia della religione: Secolarizzazione e ateismo. Il pensiero cattolico europeo del XX sec. di fronte alla scristianizzazione del mondo occidentale Programma 1. Referenziale teorico: il problema della secolarizzazione e dell’ateismo nella sua formulazione ecclesiale compiuta: Gaudium et spes e Dignitatis humanae. 2. La discussione su cristianesimo e mondo moderno prima del concilio Vaticano II: a) l’azione dell’uomo nel mondo e il problema dei valori (Blondel, Scheler); b)l’apologia della religiosità umana (Laberthonnière, Przywara, Marcel); c) il confronto con il pensiero scientifico (Loisy, Teilhard de Chardin); 187 Prospetto e programmi d)il problema dell’umanesimo (Maritain, Mounier, Guardini, De Lubac). 3. La discussione sul significato della secolarizzazione e dell’ateismo durante e dopo il concilio Vaticano II: a)l’interpretazione della secolarizzazione e del secolarismo (Fabro, Ratzinger, Rahner); b)il significato del progresso e dell’emancipazione (Schillebeeckx, Alfaro, Metz). 4. Epilogo: la secolarizzazione radicalizzata: il pensiero cattolico di fronte al nichilismo postmoderno: Mancini, Vattimo, Welte. Bibliografia Enchiridion Vaticanum 1. Documenti ufficiali del Concilio Vaticano II, EDB, Bologna; Coreth E. – Niedl W.N. – Pfligersdorffer G. (edd.), La filosofia cristiana nei secoli XIX e XX, 3 voll., Città Nuova, Roma 1993-1995 (solo per gli autori in programma). Dispense del docente. Avvertenze Il corso presuppone la conoscenza manualistica della filosofia europea dei secc. XIX e XX e in particolare delle seguenti correnti: positivismo, marxismo, nichilismo, esistenzialismo. BQ14b01 – Introduzione all’Antico Testamento Pentateuco e Libri storici (4,5 ects / 3 crediti eccl / 36 ore) Prof. Settembrini Marco Obiettivo Il corso intende offrire un’introduzione dell’Antico Testamento, e specificamente del Pentateuco e dei Libri storici, attraverso lo studio del contesto in cui è stato scritto e il commento di pagine scelte. Programma Dopo uno sguardo di insieme all’articolazione dell’Antico Testamento e alla storia di Israele lì narrata, si esamineranno i racconti delle origini (Gen 1–3) e alcuni snodi del ciclo dei patriarchi (Gen 12; 22; 32). Venendo al libro dell’Esodo, ci si soffermerà sulla vocazione e missione di Mosè (Es 1–3), sul racconto delle piaghe in Egitto, sul passaggio del Mare (Es 7–14) e infine sulla conclusione dell’alleanza presso il Sinai (Es 19; 24; 32–34). Lo studio di alcuni testi di Giosuè, Giudici, 1-2 Samuele, 1-2 Re e 2 Maccabei consentiranno quindi di mettere a fuoco alcuni racconti cruciali della storia del popolo dell’alleanza: l’occupazione della terra, la figura del messia-re nei cicli di Saul e Davide, il ministero di Elia, la caduta di Gerusalemme, la crisi maccabaica. Le narrazioni bibliche saranno approfondite anche sullo sfondo delle recenti ricostruzioni della 188 storia e della religione dell’antico Israele fornite da M. Liverani, J.M. Miller – J.H. Hayes e R. Albertz. Avvertenze Si domanda agli studenti di leggere Genesi; Esodo 1–24 e 32–34; Giosuè 1–8; Giudici 1–16; 1-2 Samuele; 1Re; 2Re 17–25. BQ14b05 – Introduzione al NT Vangeli sinottici Prospetto e programmi Bibliografia Albertz R., Storia della religione nell’Israele antico, 2 voll., Paideia, Brescia 2005; Liverani M., Oltre la Bibbia, Laterza, Bari 2003; Merlo P. (ed.), L’Antico Testamento. Introduzione storico-letteraria, Carrocci, Roma 2008; Merlo P. (con due contributi di Marco Settembrini), Introduzione ai libri storici, Cinisello Balsamo, San Paolo 2014 (in stampa); Römer T., Dal Deuteronomio ai libri dei Re. Introduzione storica, letteraria e sociologica, Claudiana, Torino 2007; Römer T. – Macchi J.-D. – Nihan C. (edd.), Guida di lettura dell’Antico Testamento, EDB, Bologna 2007; Settembrini M., Nel Pentateuco. Introduzione ai primi cinque libri della Bibbia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012. Ulteriori contributi saranno indicati durante il corso, insieme alle dispense sui Libri storici curate dal docente. (4,5 ects / 3 crediti eccl / 36 ore) Prof. Marcheselli Maurizio Obiettivo Introdurre lo studente alla conoscenza complessiva del Vangelo secondo Marco e, più ampiamente, della natura e della genesi dei tre Vangeli sinottici. Programma Il corso è composto di quattro parti di lunghezza diseguale. (a) Si comincia contemplando un «edificio» compiutamente realizzato, il Vangelo secondo Marco, che è – con ogni probabilità – il vangelo più antico e la base degli altri due Sinottici (Mt e Lc). Dall’esame della struttura di superficie di Mc (un prologo; cinque sezioni per raccontare il ministero di Gesù; due capitoli sulla passione e morte; la visita alla tomba vuota con funzione di epilogo) emergeranno le linee fondamentali della teologia redazionale marciana. (b) Successivamente, si descriverà la genesi dei tre Vangeli sinottici e la peculiare natura di questo tipo di documenti, affrontando le seguenti tematiche: cos’è il vangelo e cosa sono i vangeli; il formarsi della tradizione su Gesù; la «questione sinottica». (c) In un terzo momento, si studierà con particolare attenzione la forma letteraria «parabola», un elemento distintivo dei Vangeli sinottici e uno degli aspetti più caratteristici della predicazione di Gesù. (d) Infine, alcune lezioni saranno dedicate a un saggio 189 di esegesi di Mc, concentrandosi su una delle sezioni principali in cui esso si articola. Prospetto e programmi Bibliografia Dunn J.G.D., Dal Vangelo ai vangeli. Storia di una continuità ininterrotta, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012, 27-162; Brown R.E., Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2001, 161-251; Ebner M. – Schreiber S. (edd.), Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2012, 81-151.189-224; Làconi M. e collaboratori, Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli (Logos 5), LDC, Leumann 2 2004; Fusco V., Nascondimento e rivelazione. Studi sul vangelo di Marco (Studi Biblici 153), Paideia, Brescia 2007; Rhoads D. – Dewey J. – Michie D., Il racconto di Marco. Introduzione narratologica a un vangelo (Studi Biblici 165), Paideia, Brescia 2011; Zimmermann R. (ed.), Compendio delle parabole di Gesù, Queriniana, Brescia 2011. N.B. I commentari a Mc saranno indicati nel corso delle lezioni. Avvertenze Il corso presuppone la lettura previa integrale dei tre Vangeli sinottici, cominciando da Mc e proseguendo con Mt e Lc. BQ14f01 – Storia della Filosofia antica (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof.ssa Vellani Ilaria Obiettivo Lo studente sarà in grado di conoscere le principali figure della filosofia antica e i principali snodi storico-teoretici; di acquisire il lessico e la concettualità della filosofia antica; di leggere e comprendere testi filosofici antichi. Programma Il corso si propone di ripercorrere, secondo lo svolgimento cronologico, le tappe più importanti della storia della filosofia dalle origini all’età ellenistica. Si porrà particolare attenzione all’acquisizione di un lessico filosofico specifico, e alla capacità di leggere e comprendere alcune delle pagine filosofiche più significative. Programma d’esame (indicativo, all’inizio del corso verranno date indicazioni più precise) Per la parte istituzionale si consiglia: Abbagnano N., Storia della Filosofa, La filosofia antica, UTET, Torino 2006, I (oppure anche la versione scolastica) o Berti E. – Volpi F., Storia della Filosofia dall’antichità a oggi, Laterza, Bari-Roma 2007, vol. A o Reale G. – Antiseri D., Storia della Filosofia, dall’antichità al Medioevo, La Scuola, Brescia (qualsiasi edizione, il volume della filosofia antica). 190 Bibliografia Il sapere greco, Dizionario critico, Einaudi, Torino 2005; Vernant J-P. (ed.) L’uomo greco, Laterza, Roma-Bari 1991; Rossi P. – Viano C.A. (edd.) Storia della Filosofia, Laterza, Roma-Bari 1993-1994, voll. 1 e 2; Annas J., La morale della felicità in Aristotele e nei filosofi dell’età ellenistica, Vita e Pensiero, Milano 1997; Berti E., In principio era la meraviglia. Le grandi questioni della filosofia antica, Laterza, Roma-Bari 2007; Burnet J., Interpretazione di Socrate, Vita e Pensiero, Milano 1994; Cambiano G., Il ritorno degli antichi, Laterza, Roma-Bari 1988; Canfora L., Noi e gli antichi, Perché lo studio dei Greci e dei Romani giova all’intelligenza dei moderni, BUR, Milano 2002; Canfora L., Il mondo di Atene, Laterza, Roma-Bari 2011; Donini P. – Ferrari F., L’esercizio della ragione nel mondo classico, Einaudi, Torino 2005; Fumagalli Beonio Brocchieri M. – Parodi M., Storia della filosofia medievale, Laterza, Roma-Bari 1989; Hadot P., Che cos’è la filosofia antica?, Einaudi, Torino 1998; Havelock E.A., Alle origini della filosofia greca, una revisione storica, Laterza, Roma-Bari 1996; Nussbaum M., La fragilità del bene, il Mulino, Bologna 1996; Settis S., Futuro del «classico», Einaudi, Torino 2004; Snell B., La cultura greca e le origini del pensiero europeo, Einaudi, Torino 1963; Taylor A.E., Socrate, La Nuova Italia, Firenze 1969; Vernant J.-P., Le origini del pensiero greco, SE, Milano 2007; Vernant J.-P., Mito e pensiero presso i Greci, studi di psicologia storica, Einaudi, Torino 1970; Vanni-Rovighi S., Storia della filosofia medievale, dalla Patristica al XIV secolo, Vita e Pensiero, Milano 2006 (2011); Vegetti M., L’etica degli antichi, Laterza, Bari-Roma 1989; Viano C.A., Etica, Mondadori, Milano 1975; Vignaux P., La filosofia nel medioevo, Laterza, Roma-Bari 1990; Vlastos G., Socrate, il filosofo dell’ironia complessa, La Nuova Italia, Scandicci 1998. Prospetto e programmi Una lettura filosofica a scelta: Platone: a scelta tra il Fedone, il Simposio, la Repubblica, Apologia, Protagora, Gorgia; Aristotele: Metafisica, libri I e XII; Etica Nicomachea, libri I, II, III (fino al capitolo 5), VIII, X.; Politica. BQ14f02 – Storia della Filosofia medievale Filosofia e Teologia nell’età della cristianità (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Boschini Paolo Obiettivo Il corso presenta lo sviluppo di uno dei temi più rilevanti della Filosofia medievale cristiana: il rapporto tra conoscere filosofico e verità teologica, con particolare attenzione alla possibilità di una filosofia cristiana. Dopo aver analizzato e discusso le tesi dei principali filosofi cristiani dal II al XIV sec., s’interroga sulla loro attualità e offre una riflessio191 Prospetto e programmi ne sistematica sulla sensatezza di una filosofia cristiana. Confronta i dibattiti epistemologici medievali con le tesi del magistero cattolico moderno, soffermandosi in particolare sulle encicliche Aeterni Patris di Leone XIII e Fides et ratio di Giovanni Paolo II. Sviscera le principali questioni epistemologiche in essi contenute, facendo riferimento alle discussioni sulla filosofia cristiana tra i filosofi cattolici francesi negli anni Venti-Trenta del XX sec. Programma Parte storica 1. L’antico Oriente cristiano: gli Apologisti; la Scuola alessandrina; lo Pseudo-Dionigi. 2. L’antico Occidente cristiano: Tertulliano; Agostino; Boezio. 3. L’alto medioevo: Scoto Eriugena; il dibattito sugli universali e le sue ripercussioni in teologia. 4. Anselmo di Canterbury. 5. Il secolo XI: Abelardo; la Scuola di Chartres; la mistica speculativa; Alano di Lilla. 6. Il secolo XIII: da Guglielmo di Auvergne a Alberto Magno. 7. Tommaso d’Aquino: filosofia e teologia. 8. Tommaso d’Aquino: la questione razionale di Dio. 9. Duns Scoto; Guglielmo d’Ockham e i prodromi della modernità. Parte sistematica 10. Leone XIII, Aeterni Patris. 11. Il dibattito francese sulla filosofia cristiana (1927-1933). 12. Giovanni Paolo II, Fides et ratio. Bibliografia Testi la cui conoscenza è indispensabile per l’esame: Gilson É., La filosofia nel Medioevo. Dalle origini patristiche alla fine del XIV secolo, Sansoni, Firenze 2004 (solo le parti svolte a lezione); Forni Rosa G., La filosofia cristiana. Alla Società francese di Filosofia. 1927-1933, Marietti 1820, Genova 2011; Leone XIII, Lettera enciclica Aeterni Patris, 1879; Giovanni Paolo II, Lettera enciclica Fides et ratio, 1998. Avvertenze Prerequisiti: conoscenza della Storia della Filosofia antica; conoscenza dei grandi temi della Patristica cristiana; conoscenza di base della lingua latina. Tipo corso: didattica frontale con esercitazioni in classe; utilizzo di materiale didattico in formato digitale. 192 BQ14f07 – Gnoseologia: verità e conoscenza Che cosa significa filosofare? (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Obiettivo Il corso offre un’introduzione epistemologica al pensiero filosofico e al suo metodo. Propone un’analisi critica delle domande più comuni di fronte alla riflessione filosofica: a che cosa serve la filosofia? quale accesso alla verità essa consente e come si rappresenta la verità? da dove comincia la conoscenza filosofica e a che cosa mira? quale rapporto essa ha con gli altri saperi che si occupano dell’uomo (teologia, storia, sociologia, ecc.)? Per svolgere questo compito, il corso analizzerà quattro modelli fondamentali di conoscenza filosofica, a cui rivolgerà gli interrogativi di cui sopra: 1) il modello idealista; 2) il modello esperienzialista; 3) il modello critico; 4) il modello fenomenologico. L’illustrazione di tali modelli sarà fatta leggendo e commentando testi di alcuni tra i principali filosofi antichi e moderni, proposti come paradigmi di differenti modi di pensare. Programma Il modello idealista: lettura e commento di testi di Platone, Hegel. Il modello esperienzialista: lettura e commento di testi di Aristotele, Tommaso. Il modello critico: lettura e commento di testi di Descartes, Kant. Il modello fenomenologico: lettura e commento di testi di Husserl, Heidegger. Prospetto e programmi Prof. Boschini Paolo Bibliografia Antologia di testi filosofici, predisposta dal docente. Avvertenze Il corso richiede come unico prerequisito la libertà da pregiudizi circa il filosofare, la sua utilità e la concezione della verità. Tipo corso: lezioni frontali, con esercitazioni di lettura di testi filosofici BQ14f10 – Ontologia e Metafisica (6 ects / 4 crediti eccl / 48 ore) Prof. Sgubbi Giorgio Obiettivo Obiettivo del corso è educare ed esercitare l’intelligenza a riconoscersi come luogo epifanico della verità e capace di corrispondere alla sua natura dialogale e manifestativa. Offrire stimoli e strumenti per riconoscere il fondamentale carattere 193 Prospetto e programmi epistemico della conoscenza, che, in forza del suo oggetto specifico che è l’essere, può comprendersi come originariamente sottratta all’errore e all’indeterminazione. Coltivare la visione dell’essere come sacramento, dono e gratuità, quale irrinunciabile orizzonte di ogni teologia che voglia essere «scienza» e discorso responsabile su Dio. Determinare il ruolo della filosofia all’interno della teologia, oltre ogni modello di tipo ancillare o fondativo e nell’orizzonte di una relazione determinata dal carattere stesso della Rivelazione cristiana quale autocomunicazione dell’Agape. Programma L’ontologia è la scienza che di ogni realtà percepisce, considera e indaga il fatto che «è», «l’essere in quanto essere» (Aristotele); come tale, prima ancora di costituirsi come disciplina filosofica, l’ontologia caratterizza la natura intelligente dell’uomo nella sua attitudine a percepire le cose non soltanto in ciò che esse sono, ma prima di tutto in quanto «sono». A partire da caratteristiche riscontrabili per tutti, l’esistente, quale naturale interlocutore dell’intelligenza, si rivela come manifestazione (de-monstratio) di un’Origine dal quale proviene (ex-sistit) e che, proprio per questo, non si confonde con esso pur manifestandosi in esso; la stessa «causalità», spesso oggetto di equivoci e fraintendimenti riduttivi, non è la rigida legge che presiede la concatenazione dei fenomeni al fine di dominare l’esistente, ma l’orizzonte rivelatore della Gratuità quale dimensione vera e specifica dell’ontologia. La qualifica dell’ontologia come «scienza della Gratuità» si fonda sull’intelligenza dell’esistente come dono, e dunque come impossibilità di dire l’esistente senza coinvolgere l’Origine da cui gratuitamente proviene: l’esistente appare come «sacramento» (symbolon) del Donatore, che si mostra nel dono come «altro» dal dono, ma mai senza il dono stesso. Questo «Altro» che il dono rivela è l’Essere stesso (Ipsum Esse), che senza mai coincidere con l’esistente si rivela e al tempo stesso si nasconde in esso. Tale nascondimento, però, non è mai assenza o inconoscibilità, ma rivelazione del volto più profondo dell’Essere che mostra se stesso nell’altro al quale dona di essere, non per necessità, ma per indeducibile e indominabile gratuità. Grazie alla dimensione sacramentale con cui l’esistente rivela l’Essere come Libertà, l’ontologia si configura anche come orizzonte razionale di apertura alla Rivelazione storica di Dio, e dunque come interlocutore ineludibile della teologia. Bibliografia Tommaso d’Aquino, De ente et essentia, Dehoniane, Napoli 1986; Gilson É., L’essere e l’essenza, Massimo, Milano 1988; Chisholm R.M., A Realistic Theory of Categories. An Essay on Ontology, Cambridge University Press, Cambridge 1996; Vigna C., Il frammento e l’intero. Indagini sul senso dell’essere e sulla stabilità del sapere, Vita e Pensiero, Milano 2000; Fabro C., Dall’essere all’esistente. Hegel, Kierkegaard, 194 BQ14f14 – Filosofia della natura Cosmologia (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Strumia Alberto Obiettivo Introdurre alla filosofia della natura come filosofia che nasce dall’interno delle scienze, messa a confronto con la filosofia della natura aristotelico-tomista. Documentare il passaggio odierno dalla filosofia «della» scienza alla filosofia «nella» scienza. Prospetto e programmi Heidegger, Jaspers, Marietti, Genova 2004; Ferretti G. (ed.), Linguaggi dell’ontologia, Istituti editoriali e poligrafici internazionali, Roma-Pisa 2003; Knauer B., Liebe und Sein. Die Agape als fundamental-ontologische Kategorie, De Gruyter, Berlin-New York 2006; Sacchi D., Lineamenti di una metafisica di trascendenza, Studium, Roma 2007; Toccafondi F., L’essere e i suoi significati, il Mulino, Bologna 2000; Schaeffler R., Ontologie im nachmethaphysischen Zeitalter. Geschichte und neue Gestalt einer Frage, Alber, Freiburg 2009; Ghisalberti A. (ed.), Mondo, uomo, Dio. Le ragioni della metafisica nel dibattito filosofico contemporaneo, Vita e Pensiero, Milano 2010; Ventimiglia G., To be o esse? La questione dell’essere nel tomismo analitico, Carocci, Roma 2011; Totaro F., Assoluto e relativo. L’essere e il suo accadere per noi, Vita e Pensiero, Milano 2013. Programma Introduzione al corso come sviluppo del corso di filosofia della scienza – La materia: a) la struttura della materia: confronto tra i risultati delle scienze e la teoria ilemorfica b) la dinamica della materia: confronto tra i risultati delle scienze e la teoria aristotelico-tomista della potenza-atto – Complessità e informazione: confronto con la nozione di forma – Mutamenti nella concezione dello spazio e del tempo: da Aristotele a Newton e Lobacevskij, da Newton ad Einstein; da Einstein ad Aristotele rivisitato – Causalità e finalismo – Dal problema dei fondamenti della matematica all’ontologia formale: dagli insiemi agli enti – Complessità e biologia: vita ed evoluzione – Le teorie cognitive: intelligenza umana ed artificiale a confronto con la teoria dell’astrazione aristotelico-tomista – immaterialità dell’anima umana. Bibliografia Tanzella-Nitti G. – Strumia A., Dizionario interdisciplinare di scienza e fede, Urbaniana University Press, Roma 2002 (voci «Materia», «Meccanica»); Coggi R., La filosofia della natura. Ciò che la scienza non dice, ESD, Bologna 1997. 195 BQ14f15 – Filosofia della scienza (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Strumia Alberto Prospetto e programmi Obiettivo Fornire i concetti base e la conoscenza degli autori principali della filosofia della scienza del XX secolo, la crisi del riduzionismo e le nuove prospettive di apertura delle scienze alla logica dell’analogia, all’ontologia formale, alla filosofia della natura e alla metafisica. Programma Introduzione al corso – Definizioni e nozioni di riferimento: scienza galileiana e scienze logico-formali – Aspetti storici: principali mutamenti nella concezione della scienza dall’antichità ai giorni nostri. Punti nodali dei mutamenti epistemologici – Autori: Popper, Bachelard, Koyré, Kuhn, Feyerabend ed eventuali altri – Crisi del riduzionismo e complessità – Il problema dei fondamenti nelle scienze logicomatematiche – Nuove prospettive: analogia e incompletezza – Passaggio dalla filosofia «della» scienza alla filosofia «nella» scienza. Verso un nuovo approccio alla filosofia della natura. Bibliografia Strumia A., Introduzione alla filosofia delle scienze, ESD, Bologna 1992, o dispense del docente. BQ14g03 – Ebraico Introduzione all’ebraico biblico (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Cova Gian Domenico Obiettivo Il corso intende portare ad una buona capacità di lettura e di analisi del testo della Bibbia ebraica, nelle sue forme letterarie e stilistice fondamentali. Programma Si procederà al più presto, dopo un essenziale approccio all’alfabeto e alle strutture morfologiche di base della lingua, al contatto con testi elementari nella forma consonantica. Nel passaggio al testo vocalizzato si perfezioneranno le conoscenze di grammatica e di sintassi. Bibliografia Deiana G. – Spreafico A., Guida allo studio dell’Ebraico Biblico, Urbaniana University Press-Società biblica britannica & forestiera, Roma 2001. Avvertenze Durante il corso si utilizzeranno inizialmente fotocopie; in un se196 condo tempo e poi per chi vorrà proseguire nell’approfondimento si consiglia l’acquisto della Bibbia ebraica in questa edizione: Biblia Hebraica Stuttgartensia, Deutsche bibelgesellschaft, Stoccarda 1977 (ristampe), e di una grammatica adeguata come la seguente: Lambdin T.O., Introduzione all’ebraico biblico, edizione italiana a cura di Obara E.M., Gregorian & Biblical Press, Roma 2013. BQ14g04 – Latino (6 ects / 4 crediti eccl / 48 ore) Prof. Pane Riccardo Programma A causa del carattere intensivo del corso e del numero limitato di lezioni, al termine di ogni lezione verranno assegnati agli studenti degli esercizi indispensabili all’apprendimento. Per le lezioni si utilizzerà il manuale indicato in bibliografia. Bibliografia Manuale obbligatorio: Collins J.F., A Primer of Ecclesiastical Latin, The Catholic University of America Press, Washington DC 1985, 452 pp. Nel caso lo studente non possegga un dizionario, si consiglia: Castiglioni L. – Mariotti S., Il vocabolario della lingua latina, Loescher, Torino 2007. Prospetto e programmi Obiettivo Il corso ha carattere intensivo e ha lo scopo di portare in breve tempo lo studente principiante a poter tradurre autonomamente con l’ausilio di un dizionario, semplici testi della tradizione cristiana. Avvertenze È indispensabile avere il manuale fin dalla prima lezione. Il manuale è ordinabile via internet nei principali bookshop digitali, o presso la libreria Dehoniana di Bologna. Per superare l’esame si richiede uno studio costante, lezione per lezione, lo svolgimento regolare degli esercizi assegnati, e la frequenza assidua. Tipo esame: scritto, al termine del secondo semestre. BQ14h01 – Psicologia generale e della religione (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Balugani Luca Obiettivo Il corso si propone di approfondire i principali concetti della psicologia moderna, ripercorrendo anche la storia della disciplina. Una 197 particolare attenzione sarà data alle dinamiche psico-spirituali attinenti alla vocazione cristiana e, nella seconda parte, alla psicologia della religione e allo sviluppo religioso. Prospetto e programmi Programma 1. Che cosa è la psicologia? Che cosa non è. 2. Esiste ancora un Io? Quando diciamo «Io» cosa intendiamo? 3. Cosa è la libertà? Una riflessione psicologica. 4. Meccanismi di difesa e modelli di «funzionamento». 5. Da cosa dipende la felicità. 6. Intelligenza ed emozione. 7. Vangelo e psicologia. 8. Introduzione alla psicologia religiosa. 9. Religione e principali teorie psicologiche. 10. Il rapporto tra psicologia evolutiva e sentimento religioso. 11. Spunti di pedagogia religiosa. Bibliografia Cencini A. – Manenti A., Psicologia e formazione. Strutture e dinamismi, EDB, Bologna 1989; Dal Molin N., Verso il blu. Lineamenti di psicologia della religione, Messaggero, Padova 2001. Altri testi consultabili: Rulla L.M., Antropologia della vocazione cristiana. I. Basi interdisciplinari, EDB, Bologna 1997; Canestrari R., Psicologia generale e dello sviluppo, CLUEB, Bologna 1986; Diana M., Ciclo di vita ed esperienza religiosa. Aspetti psicologici e psicodinamici, EDB, Bologna 2004; Cucci G., Esperienza religiosa e psicologia, La Civiltà cattolica-Elledici, Roma-Torino 2009. BQ14p02 – Patrologia 2 I padri della Chiesa dopo il concilio di Nicea (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Scimè Giancarlo Giuseppe Obiettivo Approfondire i testi patristici sotto l’aspetto teologico, dottrinale, morale e spirituale. Dal momento che i Padri della Chiesa elaborano i fondamenti della teologia cristiana, è necessaria la conoscenza previa della Parte prima del Catechismo della Chiesa cattolica: «La professione della fede». Programma Il corso offre una panoramica degli argomenti e degli autori più importanti della patristica greca e latina, dopo il concilio di Nicea (325): La letteratura della Chiesa imperiale. Eusebio. Atanasio. Ilario. Basilio. Gregorio di Nissa. Gregorio di Nazianzo. Cirillo di Gerusalemme. Ambrogio. Giovanni Crisostomo. Girolamo. Agostino. Nestorio. Cirillo di Alessandria. Leone Magno. Pietro Crisologo. 198 Bibliografia Altaner B., Patrologia (Patrologie, Herder, Freiburg-Basel-Wien 5 1958), trad. it. di A. Babolin, aggiornamento di D. Ireneo, ultimo aggiornamento bibliografico di A. Di Berardino, Marietti, Casale Monferrato 71977. Dispense del docente. Avvertenze È richiesta l’avvenuta frequenza del corso di Patrologia 1. BQ14s01 – Storia della Chiesa 1: dal I al IV sec. Prof. Pieri Francesco Obiettivo Presentazione delle linee fondamentali della storia del cristianesimo nei secc. I–V, dallo sfondo storico-religioso della predicazione gesuana all’affermarsi della Chiesa imperiale nell’epoca teodosiana. Programma I) Il giudaismo dell’epoca di Gesù – 1. Sadducei, Filone, Giovanni Battista; 2. La via di Gesù di Nazareth, tra continuità e discontinuità; 3. L’apostolato di Paolo e gli altri; 4. La fine del «giudaismo del Secondo Tempio». II) La prima missione cristiana – 5. L’organizzazione delle comunità primitive; 6. Fra Logos e gnosi. III) Sviluppo dell’identità cristiana – 7. Il confronto col giudaismo; 8. Il confronto con il paganesimo; 9. Tra eresia e ortodossia; 10. Cristianesimo e cultura antica; 11. I persecutori: Decio, Valeriano, Diocleziano. IV) Da Costantino a Teodosio – 12. La svolta costantiniana; 13. La crisi ariana; 14. Giuliano l’apostata; 15. Il cristianesimo come religione di Stato. V) La Chiesa imperiale – 16. Sviluppo del culto cristiano; 17. Sviluppo dell’organizzazione ecclesiastica e della missione; 18. Origine e diffusione del monachesimo. Prospetto e programmi (4,5 ects / 3 crediti eccl / 36 ore) Bibliografia Filoramo G. – Lupieri E. – Pricoco S., Storia del cristianesimo, 1: L’antichità, Laterza, Roma-Bari 1997, oppure un altro manuale da concordarsi con il docente. Si raccomanda inoltre di utilizzare per lo studio personale: Di Berardino A. – Pilara G. (edd.), Atlante storico del cristianesimo antico, EDB, Bologna 2010. Avvertenze Durante il corso saranno presentate alcune fonti antiche (in traduzione) e indicate alcune letture più brevi (articoli o capitoli di libri) per l’approfondimento personale su singoli temi. 199 Tipo corso: lezioni frontali-interattive, con utilizzo di diapositive di sintesi concettuale e integrazione archeologica e iconografica. Tipo esame: il colloquio finale verterà sull’intero contenuto delle lezioni e del manuale, incluse eventuali letture di fonti fatte a lezione. Una parte della valutazione potrà essere costituita dalla presentazione integrale di una fonte antica commentata, da leggersi in un’edizione da concordarsi con il docente. BQ14x01 – Seminario Metodologia (1,5 ects / 1 crediti eccl / 12 ore) Prospetto e programmi Prof. Scimè Giancarlo Giuseppe Obiettivo Prendere coscienza di che cosa è una ricerca scientifica in campo teologico e di come si svolge. Apprendere le tecniche principali per lo studio di un testo biblico e patristico. Utilizzare una biblioteca, conoscere gli strumenti essenziali per iniziare una ricerca teologica, schedare un volume (nota bibliografica e nota di contenuto), costruire una bibliografia, riportare una citazione o un riferimento e scrivere le relative note a fondo pagina, strutturare un elaborato (biennio e triennio BQ), impostare un testo scritto con programmi di videoscrittura. Programma Si vuole spiegare che cosa è e come si svolge una ricerca teologica secondo criteri scientifici. Si tratta di trasmettere una mentalità ed un metodo adeguati allo statuto specifico della teologia. Si offriranno inoltre esempi di approfondimento per una ricerca di taglio biblico e patristico. S’intende lavorare soprattutto nella Biblioteca della FTER, a diretto e personale contatto con gli strumenti materiali del lavoro teologico. Ogni incontro prevede una prima parte teorica e illustrativa relativa all’uso della Biblioteca (catalogo, sala riviste, sala consultazione, sala lettura, deposito libri, deposito riviste) e degli strumenti essenziali della ricerca teologica, specialmente biblica e patristica (dizionari, enciclopedie, repertori bibliografici, manuali, periodici, monografie, miscellanee, atti di convegni, fonti antiche e studi moderni), ed una seconda parte in cui gli studenti svolgono una breve esercitazione pratica che viene subito esaminata, discussa e corretta nella forma seminariale. Bibliografia Lorizio G. – Galantino N. (edd.), Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari (Universo teologia 28), San Paolo, Milano 32004; Prellezo J.M. – García J.M., Invito alla ricerca. Metodologia del lavoro scientifico, LAS, Roma 42007. Norme grafiche della FTER. 200 Avvertenze Tipo corso: lezioni interattive. Tipo esame: test scritto. CORSI PROPRI DEL 2° ANNO (N.O.) BQ14a05 – Cristologia storia del dogma e sistematica (7,5 ects / 5 crediti eccl / 60 ore) Obiettivo Il corso vuole offrire agli studenti un’introduzione all’intelligenza credente della persona di Gesù Cristo e della sua missione salvifica, secondo la dottrina cattolica, nell’orizzonte delle problematiche della fede e della salvezza che qualificano l’attuale contesto culturale. Le affermazioni fondamentali della fede cristiana intorno a Gesù Cristo saranno presentate nella loro genesi storica e nel confronto con alcuni tentativi recenti più significativi di elaborazione teologica. Programma 1. Introduzione: il contesto di una riflessione teologica su Gesù Cristo. 2. La domanda moderna intorno al «Gesù della storia»: significato, pertinenza e limiti. 3. Gesù nel kerygma e nella riflessione credente delle prime comunità cristiane. 4. L’elaborazione di un «logos» intorno a Gesù: sviluppi del dogma cristologico e della teologia nella storia. 5. Ripresa narrativa e sistematica: Gesù, Figlio di Dio e Salvatore, nei suoi «misteri». Prospetto e programmi Prof. Gianotti Daniele Bibliografia Adinolfi I. – Goisis G. (edd.), I volti moderni di Gesù. Arte, filosofia, storia, Quodlibet Studio, Macerata 2013; Gronchi M., Nuovo corso di teologia sistematica, 3: Trattato su Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore, Queriniana, Brescia 2008; Ratzinger J. – Benedetto XVI, Gesù di Nazaret, 3 voll., LEV, Città del Vaticano 2007-2012; Segalla G., La ricerca del Gesù storico (gdt 345), Queriniana, Brescia 2010; Hercsik D., Il Signore Gesù (Manuali), EDB, Bologna 2010. BQ14q01 – Teologia spirituale 1 Introduzione (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Luppi Luciano Obiettivo Il corso si prefigge di mostrare la natura della teologia spirituale, che esprime l’esigenza della teologia di comprendere, con il metodo che 201 le è proprio, la «vita secondo lo Spirito», in quanto esperienzialmente vissuta dal cristiano. Prospetto e programmi Programma Il corso prevede una presentazione della nozione di esperienza spirituale e delle dinamiche fondamentali dell’esperienza spirituale cristiana, alla luce della storia della teologia e in dialogo con le alcune fondamentali provocazioni riguardanti la ricerca spirituale contemporanea. Si prenderà poi in esame un’esperienza spirituale qualificata (Ignazio di Loyola), in modo da familiarizzarsi con il metodo fenomenologicoteologico della teologia spirituale. La ripresa sistematica finale cercherà di mostrare la specificità e le dinamiche costitutive di un’esperienza spirituale autentica. Bibliografia Moioli G., «Cristocentrismo», in Nuovo Dizionario di Spiritualità, Paoline, Roma 1979, 354-366; Garcia J.M., Teologia spirituale. Epistemologia e interdisciplinarietà, LAS, Roma 2013; Secondin B., Inquieti desideri di spiritualità. Esperienze, linguaggi, stile, EDB, Bologna 2012; Ignazio di Loyola, Autobiografia ed Esercizi Spirituali (ed. a scelta); Luppi L., «Ignazio di Loyola educatore e formatore di testimoni», in Vocazioni XXVII(2010)4, 5-12. Avvertenze Tipo corso / Metodo di insegnamento: il corso prevede lezioni frontali con letture di testi. CORSI COMUNI AL TRIENNIO TEOLOGICO (V.O.) BQVO14b14 – Antico Testamento Esegesi dei Salmi e Scritti sapienziali 1 (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Cova Gian Domenico Obiettivo La terza parte della Bibbia ebraica (Ketubim/Scritti) presenta una singolare complessità e l’esegesi si misura con approcci e metodi diversi a seconda del tipo di testo, anche in rapporto alla dislocazione e all’interpretazione attestata dalla Bibbia greca. Mettere alla prova tali approcci e metodi è il primo obiettivo del corso. Programma Il nucleo fondamentale dei Ketubim è costituito dal libro dei Salmi, all’interno del quale si trovano peraltro testi diversi per genere, storia e poetica, spesso accostabili a forme letterarie attestate in altri libri della sezione. L’esegesi di salmi scelti consentirà di raggiungere altri testi, con particolare riferimento al Cantico dei Cantici. 202 Si terrà conto inoltre da un lato della questione della composizione del libro dei Salmi in prospettiva canonica e dall’altro delle problematiche relative alle tradizioni sapienziali presenti nei Salmi. Avvertenze Bibliografia specifica verrà segnalata a proposito dei testi di cui si offrirà l’esegesi anche in rapporto a proposte e competenze linguistiche particolari dei partecipanti al corso. BQVO14b15 – Antico Testamento Prospetto e programmi Bibliografia Piccola Famiglia dell’Annunziata (ed.), I canti di lode dei Padri. Esapla dei Salmi, EDB-San Lorenzo, Bologna-Reggio Emilia 2009; I Salmi, nuova versione, introduzione e commento di T. Lorenzin, Paoline, Milano 2001; Cortese E., La preghiera del Re. Formazione, redazione e teologia dei salmi di Davide, EDB, Bologna 2004; Rad G. von, La Sapienza in Israele, Marietti, Torino 1975 (ristampe); Seybold K., Introduzione allo studio della Bibbia. Supplementi, 35: Poetica dei Salmi, Paideia, Brescia 2007; Vignolo R., «Circolarità tra libro e preghiera nella poetica dossologica del salterio. Contributo alla “terza ricerca” del salterio come libro», in La Parola di Dio tra Scrittura e rito, CLV-Edizioni Liturgiche, Roma 2002, 127-188. Esegesi dei Salmi e Scritti sapienziali 2 (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Settembrini Marco Obiettivo Il corso intende approfondire importanti tematiche del mondo della sapienza dell’antico Israele attraverso uno studio di passi scelti. Programma In tre moduli rispettivamente dedicati a Proverbi, Giobbe e Daniele, si osserverà come Israele, attingendo a riflessioni coltivate all’interno delle scuole scribali delle culture con cui lungo la storia vive un intenso rapporto, maturi la consapevolezza che la conoscenza di Yhwh, rivelata, si impone nella Storia attraverso la comprensione di ciò che accade tanto nella vita quotidiana quanto nell’avvicendarsi delle epoche. I testi che saranno oggetto di esegesi saranno, nell’ordine, Proverbi 22,17– 24,22; Proverbi 8–9 e 31; Giobbe 9–10; 19; 23; 28; Daniele 1–4 e 7. Bibliografia Alonso Schökel L. – Sicre Díaz J.L., Giobbe. Commento teologico e letterario, Borla, Roma 1985; Alonso Schökel L. – Vilchez Lindez J., Proverbi, Borla, Roma 1988; Fox M.V., Proverbs 1-9. A New Translation with Introduction and Commentary (AB 18A), Doubleday, New York 2000; Id., Proverbs 10-31 (AncB 18B), Yale University, New Ha203 ven 2009; Gilbert M., La sapienza del cielo. Proverbi, Giobbe, Qohèlet, Siracide, Sapienza, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; Habel N., Job (OTL), Westminster, London 1985; Mazzinghi L., Il libro dei Proverbi, Città Nuova, Roma 2003; Settembrini M., Sapienza e storia in Dn 7-12 (Analecta Biblica 169), Pontificio Istituto Biblico, Roma 2007. Ulteriori contributi saranno indicati durante il corso, insieme alle dispense curate dal docente. Avvertenze Si presuppongono le conoscenze fondamentali della sapienza dell’antico Israele, la lettura integrale dell’Antico Testamento, i rudimenti del greco e dell’ebraico. BQVO14b16 – Nuovo Testamento Prospetto e programmi Esegesi dei Sinottici e degli Atti 1 (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Marcheselli Maurizio Obiettivo Il corso si rivolge a studenti che hanno già una buona conoscenza della genesi dei Vangeli sinottici e delle caratteristiche letterarie e teologiche del Vangelo secondo Marco, per avviarli allo studio specifico del Vangelo secondo Matteo. Programma Il corso comincia con una rapida ripresa di Mc (già studiato al Biennio), volta a presentarne la «dinamica del senso». L’introduzione letteraria e teologica a Mt parte dalla presentazione della dinamica vangelo / legge, che attraversa l’intero libro, e procede poi a una descrizione complessiva dell’architettura del Vangelo, che aiuti a familiarizzarsi soprattutto con quelle parti che sono più originali rispetto alla narrazione marciana. L’esegesi di Mt sarà dedicata anzitutto a brani scelti dei cinque grandi discorsi, privilegiando il discorso della montagna (Mt 5–7), per poi eventualmente prendere in esame anche qualche brano narrativo. Bibliografia Ebner M. – Schreiber S. (edd.), Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2012, 151-188; Fusco V., La casa sulla roccia. Temi spirituali di Matteo, Qiqajon, Magnano 1994; Grilli M., «Matteo, Vangelo di», in Penna R. – Perego G. – Ravasi G. (edd.), Temi teologici della Bibbia (I Dizionari San Paolo), San Paolo, Cinisello Balsamo 2010, 824-830; Luz U., La storia di Gesù in Matteo (Studi Biblici 134), Paideia, Brescia 2002; Luz U., Studies in Matthew, W.B. Eerdmans, Grand Rapids-Cambridge 2005. N.B. I commentari a Mt saranno indicati nel corso delle lezioni. 204 Avvertenze Allo studente è richiesta la lettura previa integrale in italiano dei Vangeli di Marco e Matteo. BQVO14b17 – Nuovo Testamento Esegesi dei Sinottici e degli Atti 2 (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Obiettivo Il corso si rivolge a studenti che hanno già una buona conoscenza della genesi dei Vangeli sinottici e delle caratteristiche letterarie e teologiche del vangelo secondo Marco, per avviarli allo studio specifico dei due volumi dell’opera lucana (Vangelo secondo Luca e Atti degli Apostoli). Programma L’introduzione all’opera lucana comincerà dalla presentazione della struttura dei due tomi che la compongono (Lc e At): lo studio dell’articolazione del testo del terzo Vangelo e del libro degli Atti permetterà di cogliere le linee fondamentali della teologia redazionale lucana. Il percorso prosegue con la messa a fuoco dell’unità di composizione dell’opera lucana e dello scopo che l’autore si prefisse nel comporre il suo dittico. La parte esegetica sarà dedicata principalmente a parti scelte del terzo Vangelo (dai capitoli dell’infanzia e /o dalla sezione del viaggio verso Gerusalemme), per poi eventualmente prendere in esame qualche testo degli Atti. Prospetto e programmi Prof. Marcheselli Maurizio Bibliografia Ebner M. – Schreiber S. (edd.), Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2012, 223-254.283-308; Green J.B., La teologia del vangelo di Luca (Letture bibliche 16), Paideia, Brescia 2001; Aletti J.-N., Il Gesù di Luca, EDB, Bologna 2012; Marguerat D., La prima storia del cristianesimo. Gli Atti degli apostoli (Parola di Dio 20), San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; Aletti J.-N., Il racconto come teologia. Studio narrativo del terzo Vangelo e del libro degli Atti degli Apostoli, EDB, Bologna 22009; Bottini G.C., Introduzione all’opera di Luca (SBF Analecta 79), Edizioni Terra Santa, Milano 22011; Betori G., Affidati alla Parola. Ricerche sull’Opera di Luca (RivBib Supplementi 42), EDB, Bologna 2003; Fusco V., Da Paolo a Luca. Studi su LucaAtti, I-II (Studi biblici 124 e 139), Paideia, Brescia 2000 e 2003. N.B. I commentari a Lc e At saranno indicati nel corso delle lezioni. Avvertenze Allo studente è richiesta la lettura previa integrale in italiano dell’opera lucana (Vangelo secondo Luca e Atti degli Apostoli). 205 BQVO14d03 – Diritto canonico 3 Libri III-IV del Codice di Diritto canonico (4,5 ects / 3 crediti eccl / 36 ore) Prof. Violi Stefano Prospetto e programmi Programma Il corso intende presentare, attraverso l’esegesi dei canoni contenuti nei libri III e IV del CIC del 1983, le relazioni giuridiche che sorgono dalla Parola e dai Sacramenti, elementi costitutivi della communio Ecclesiae e insieme principi strutturanti il suo ordinamento giuridico. La sistematica stessa dei libri del Codice studiati costituirà pertanto il programma del corso. Bibliografia Gruppo italiano docenti di Diritto canonico (ed.), Corso istituzionale di Diritto Canonico, Àncora, Milano 2005; Redazione di Quaderni di Diritto ecclesiale (ed.), Codice di Diritto Canonico commentato, Àncora, Milano 2009. BQVO14lt1 – Liturgia della Chiesa 1 Liturgia delle ore e anno liturgico (4,5 ects / 3 crediti eccl / 36 ore) Prof. Righi Davide Obiettivo Cogliere il senso cristiano del tempo e del celebrare della Chiesa nel tempo (quotidiano, settimanale, nei vari periodi dell’anno liturgico) centrato sul mistero pasquale di Cristo. Programma A partire dalla pratica di Israele di santificare il Nome e delle feste settimanali e annuali, si esaminerà la preghiera quotidiana della Chiesa nelle sue evoluzioni fino al breviario e alla riforma dell’Ufficio richiesta da Sacrosanctum Concilium e sfociata nella Liturgia delle Ore. Si esamina qualche tentativo pastorale di celebrazione dell’ufficio divino nelle comunità cristiane. A partire poi dalla concezione teologica di «anno liturgico» assunta da SC, si esaminerà l’evoluzione dell’anno liturgico fino agli aspetti celebrativi e tentativi pastorali per aiutare a celebrare l’anno liturgico. Bibliografia Scientia Liturgica, 5: Tempo e spazio liturgico, Piemme, Casale Monferrato 1998; Auf der Maur H., Le celebrazioni nel ritmo del tempo, LDC, Torino 1990; Taft R., La liturgia delle ore in oriente e occidente, Lipa, Roma 22001; Rosso S., Il segno del tempo nella liturgia. Anno liturgico e liturgia delle ore, Elledici, Torino 2002, 495 pp. 206 BQVO14m04 – Teologia morale II (prima parte) Morale religiosa (4,5 ects / 3 crediti eccl / 36 ore) Prof. Cassani Massimo Programma Dopo alcuni elementi introduttivi circa i dati sociologici del fenomeno religioso oggi ed il modo in cui si è storicamente strutturato o è stato concepito il rapporto tra religione e morale, si affronteranno alcune questioni connesse con i primi tre comandamenti del decalogo. Circa il primo comandamento («non avrai altri dei di fronte a me», Es 20,3), verranno esaminati lo statuto e le implicazioni etiche delle virtù teologali: della fede (doveri morali e peccati inerenti la fede), della speranza (doveri morali e peccati inerenti la speranza) e della carità. Verranno poi affrontati in modo più dettagliato due temi connessi con questi argomenti ed oggi particolarmente delicati e problematici: l’occultismo e la libertà religiosa. Circa il secondo comandamento («non pronuncerai invano il nome del Signore tuo Dio», Es 20,7) verranno trattati alcuni problemi morali connessi col Nome di Dio: il giuramento, il voto, la bestemmia. Circa il terzo comandamento («ricordati del giorno di sabato per santificarlo», Es 20,8), dopo aver trattato del culto in generale, si affronteranno, dal punto di vista delle implicazioni etiche, le forme principali del culto (l’eucaristia e la preghiera) e si tratterà anche dei tempi (la domenica come giorno del Signore), dei luoghi e degli oggetti del culto. Prospetto e programmi Obiettivo Il corso intende riflettere sugli aspetti etici inerenti il rapporto diretto e personale/comunitario dell’uomo con Dio (religiosità) e su alcune criticità ed emergenze in materia diffuse ai nostri giorni. Bibliografia La bibliografia verrà indicata durante il corso. BQVO14m06 – Teologia morale I (prima parte) Teologia morale sociale I (4,5 ects / 3 crediti eccl / 36 ore) Prof. Palazzi Marcello Obiettivo Conoscenza sistematica e sintetica dei capisaldi della dottrina sociale della Chiesa cattolica, al fine di sostenere e spronare l’azione dei cristiani in campo sociale. Programma Aspetti del vissuto etico contemporaneo e la loro origine. 207 Prospetto e programmi Introduzione alla dottrina sociale della Chiesa da papa Leone XIII a papa Francesco. Un umanesimo integrale e solidale. Il disegno di amore di Dio per l’umanità. Missione della Chiesa e dottrina sociale. La persona umana e i suoi diritti. I principi della dottrina sociale della Chiesa. Per una civiltà dell’amore. Bibliografia Concilio Vaticano II, Gaudium et spes, 1965; Catechismo della Chiesa cattolica, LEV, Città del Vaticano 1992; Pontificio consiglio della giustizia e della pace, Compendio della dottrina sociale della Chiesa, Parte Prima, LEV, Città del Vaticano 2004; Papa benedetto XVI, Caritas in veritate, 2009; Papa francesco, Evangelii gaudium, 2013; Cei, La sfida educativa, a cura del Comitato per il progetto culturale della Cei, Laterza, Bari 2009; Cei, Educare alla vita buona del Vangelo. Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020, Roma 2010; Cei, Il cambiamento demografico. Rapportoproposta sulla situazione italiana, a cura del Comitato per il progetto culturale della Cei, Laterza, Bari 2011; Patrini L., Il realismo di una madre, Introduzione alla dottrina sociale della Chiesa da Leone XIII a Papa Francesco, Lindau, Torino 2014. Altra bibliografia sarà indicata durate il corso. BQVO14m07 – Teologia morale I (seconda parte) Teologia morale sociale II (4,5 ects / 3 crediti eccl / 36 ore) Prof. Palazzi Marcello Obiettivo Applicare gli insegnamenti della Chiesa sulle questioni sociali: «perché i grandi principi sociali non rimangano mere indicazioni generali che non interpellano nessuno. Bisogna ricavarne le conseguenze pratiche perché possano con efficacia incidere anche nelle complesse situazioni odierne» (papa Francesco, Evangelii gaudium, 182). Programma Dottrina sociale e famiglia. Il lavoro umano. La vita economica. La comunità politica. La globalizzazione. La comunità internazionale. Salvaguardia dell’ambiente. 208 Bibliografia Concilio vaticano II, Gaudium et spes, 1965; Catechismo della Chiesa cattolica, LEV, Città del Vaticano 1992; Pontificio consiglio della giustizia e della pace, Compendio della dottrina sociale della Chiesa, Parte Seconda, LEV, Città del Vaticano 2004; Papa benedetto XVI, Caritas in veritate, 2009; Papa francesco, Evangelii gaudium, 2013; Cei, La sfida educativa, a cura del Comitato per il progetto culturale della Cei, Laterza, Bari 2009; Cei, Educare alla vita buona del Vangelo. Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020, Roma 2010; Cei, Il cambiamento demografico. Rapporto-proposta sulla situazione italiana, a cura del Comitato per il progetto culturale della Cei, Laterza, Bari 2011; Cei, Per il lavoro. Rapporto-proposta sulla situazione italiana, a cura del Comitato per il progetto culturale della Cei, Laterza, Bari 2013; Romelt J., Etica cristiana nella società moderna, 2: Ambiti della vita, 2 voll., Queriniana, Brescia 2011. Altra bibliografia sarà indicata durate il corso. Prospetto e programmi La promozione della pace. Dottrina sociale e azione ecclesiale. CORSI PROPRI DEL 3° ANNO (V.O.) BQVO14a07 – Antropologia teologica 1 La creazione e il peccato (6 ects / 4 crediti eccl / 48 ore) Prof. Badiali Federico Obiettivo Il corso vuole ripensare radicalmente le coordinate all’interno delle quali negli ultimi decenni è stata pensata l’antropologia teologica, in particolar modo la teologia della creazione, in risposta alla crisi antropologica che sta attraversando il nostro Occidente. Se tradizionalmente le questioni teologiche che caratterizzavano il trattato De Deo creante erano prevalentemente di tipo cosmologico (libertà della creazione, fine della creazione, creazione dal nulla, inizio temporale della creazione, autonomia delle realtà temporali, conservazione della creazione, provvidenza, problema del male), anche per il fatto che, fin dall’inizio dell’età moderna, l’ambito attorno al quale il dibattito è stato più acceso era quello relativo al rapporto tra fede e scienza, oggi il contesto socio-culturale all’interno del quale viviamo impone di porre al centro della riflessione teologica l’uomo in quanto tale, inteso come creatura di Dio, costituito di un’anima e di un corpo, come essere personale in relazione col mondo, con i suoi simili, con Dio, fatto ad immagi209 Prospetto e programmi ne del suo Creatore, che ha in Cristo il suo compimento ed ha come sua unica vocazione la comunione con Dio. Nel tratteggiare l’identità dell’uomo, così come essa risulta dalla rivelazione, il corso non potrà esimersi dal prendere in seria considerazione la concreta condizione storica nella quale l’uomo si trova a vivere, segnata dalla divisione che egli sperimenta all’interno di se stesso. Sarà a partire da questa constatazione che verrà affrontata la teologia del peccato originale, trattando la quale si presterà particolare attenzione allo sviluppo genealogico di questa dottrina, in vista di una sua riformulazione che, salvaguardando il contenuto del depositum fidei, possa mostrare all’uomo d’oggi tutta la sua fecondità teologica. Programma Turbamento nella definizione dell’umano: la crisi antropologica attuale. – Cos’è l’antropologia teologica? Statuto epistemologico della disciplina e questioni preliminari. – L’uomo come creatura di Dio: creazione e salvezza. – L’uomo come creatura di Dio: creazione ed evoluzione. – I costitutivi antropologici: corpo, anima e spirito. – L’uomo come persona. – La mondanità dell’uomo. – «Maschio e femmina lo creò»: la distinzione sessuale. – Zoon politikon: l’uomo come essere sociale. – Homo religiosus: l’apertura a Dio. – L’uomo, immagine di Dio. – Antropologia e cristologia. – Naturale e soprannaturale. – «Così l’uomo si trova diviso in se stesso»: l’universale esperienza del peccato. – La prima apparizione della nozione del peccato originale: Agostino. – I predecessori di Agostino. – La crisi pelagiana e la dogmatizzazione della teologia di Agostino. – La teologia del peccato originale in Tommaso. – La teologia del peccato originale in Lutero e a Trento. – Il peccato nella Scrittura. – Gen 3. – Rm 5. – La teologia del peccato originale: proposta sistematica. – Angeli e demoni. Bibliografia Ladaria L.F., Antropologia teologica, Piemme, Casale Monferrato 1995, 5-306; Trouble dans la définition de l’humain. Prendre la mesure d’une crise anthropologique, Desclée de Brouwer, Paris 2014; Brambilla F.G., Nuovo corso di Teologia sistematica, 12: Antropologia teologica, Queriniana, Brescia 2005; Maldamé J.M., Le péché originel. Foi chrétienne, mythe et métaphysique (Cogitatio fidei 262), du Cerf, Paris 2008. BQVO14a08 – Antropologia teologica 2 La Grazia (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Badiali Federico Obiettivo In stretta continuità con il corso sulla creazione e sul peccato, il corso sulla grazia vuole introdurre gli studenti alla comprensione del disegno 210 Programma Introduzione: accessi antropologici ad un concetto non immediatamente intelligibile. – «Ci ha predestinati ad essere suoi figli adottivi»: la teologia paolina della predestinazione. – La teologia della predestinazione in Agostino e la controversia predestinazionista. – Una proposta sistematica sulla predestinazione, passando attraverso il contributo di K. Barth. – La giustificazione nella Scrittura. – La teologia della giustificazione in Lutero e a Trento. – La dichiarazione di Augsburg. – Una proposta sistematica sulla giustificazione. – Il concetto di «grazia» nella Scrittura. – Grazia e libertà nei Padri greci e in Agostino. – Grazia e libertà nella teologia scolastica e nella teologia post-tridentina. – Grazia e libertà: verso una sintesi. Bibliografia Ladaria L.F., Antropologia teologica, Piemme, Casale Monferrato 1995, 307-487; Brambilla F.G., Nuovo corso di Teologia sistematica, 12: Antropologia teologica, Queriniana, Brescia 2005; Greshake G., Libertà donata (Introduzioni e trattati 17), Queriniana, Brescia 2002; Sesboüé B., Salvati per grazia. Il dibattito sulla giustificazione dalla Riforma ai nostri giorni (Nuovi saggi teologici 90), EDB, Bologna 2012. Prospetto e programmi di Dio sull’uomo, predestinato in Cristo, redento dalla pasqua di Gesù, chiamato alla comunione con Dio. In particolare, il corso si prefigge, da una parte, di analizzare il dato rivelato sulla grazia, contenuto nella Scrittura, custodito dalla Tradizione e interpretato alla luce del magistero, e, dall’altra, di elaborare una sintesi teologica su questo tema, capace di confrontarsi col pensiero post-moderno, referente culturale irrinunciabile per chi si dedica oggi allo studio dell’antropologia teologica. BQVO14a09 – Antropologia teologica 3 Escatologia (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Fini Mario Introduzione Fattori di rinnovamento del trattato I novissimi. La fede della Chiesa, oggi. Programma La sacra Scrittura: principi ermeneutici e contenuto. Il «cammino» nella storia: dai Padri, al medioevo, alla Riforma protestante, alla «manualistica» fino al concilio Vaticano II. Il magistero della Chiesa. Alcuni punti «nodali» della riflessione teologica odierna: − immortalità dell’anima e resurrezione dei morti. Il «tempo intermedio»; 211 − «speranza per tutti» e reale possibilità della perdizione; − teologia e catechesi, in particolare sui «novissimi». Bibliografia Grelot P., La speranza cristiana, EDB, Bologna 1976; Moioli G., L’«escatologico» cristiano, pro manuscripto, Milano 1979; Ratzinger J., Escatologia. Morte e vita eterna, Cittadella, Assisi 1979 (orig. ted. 1977); De La Peña R., L’altra dimensione. Escatologia cristiana, Borla, Roma 1981 (orig. spagnolo 1975); Nocke F.J., Escatologia (gdt 150), Queriniana, Brescia 1984. BQVO14b09 – Introduzione generale alla s. Scrittura (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prospetto e programmi Prof. Marcheselli Maurizio Obiettivo Il corso si propone di mettere lo studente in grado di orientarsi davanti alla sacra Scrittura – fonte principale dell’elaborazione teologica – come grandezza complessiva. Programma Dopo una premessa volta a precisare il significato dell’espressione «Parola di Dio» nell’uso della teologia e del magistero, il corso affronta le questioni fondamentali di un approccio teologico alla sacra Scrittura, trattando i seguenti punti nodali: (a) canonicità e canone delle Scritture, (b) ispirazione scritturistica, (c) verità della Bibbia, (d) ermeneutica come scoperta del significato pieno delle Scritture. Ognuno di questi capitoli presenta: le tappe principali della storia della questione; l’analisi delle indicazioni del magistero – con particolare attenzione all’insegnamento del Vaticano II –; la discussione delle prospettive teologiche odierne più importanti sul tema. A completamento della trattazione sul canone, si affronterà sommariamente il tema della fissazione del testo biblico. Bibliografia Artola A.M. – Sánchez Caro J.M., Bibbia e parola di Dio (Introduzione allo studio della Bibbia 2), Paideia, Brescia 1994 (orig. spagnolo 1989); Fabris R. e Collaboratori, Introduzione generale alla Bibbia (Logos – Corso di studi biblici 1), LDC, Leumann 22006 (soltanto la Sezione teologica e la Sezione ermeneutica); Bovati P. – Basta P., «Ci ha parlato per mezzo dei profeti». Ermeneutica biblica (Lectio 4), GBPress-San Paolo, Roma-Cinisello Balsamo 2012; Dubovský P. – Sonnet J.-P. (edd.), Ogni Scrittura è ispirata. Nuove prospettive sull’ispirazione biblica (Lectio 5), GBPress-San Paolo, Roma-Cinisello Balsamo 2012; Gamble H.Y., Libri e lettori nella chiesa antica. Storia dei primi testi cristiani (Introduzione allo studio della Bibbia – Supplementi 26), Paideia, Brescia 2006. 212 Avvertenze Il corso suppone acquisita una buona familiarità col testo biblico, dal punto di vista delle sue caratteristiche letterarie concrete e della storia della sua formazione. Gli elementi dell’introduzione storico-letteraria ai singoli corpora che compongono la Bibbia debbono, pertanto, essere già conosciuti. BQVO14s03 – Storia della Chiesa 3 La Chiesa dall’XI al XVI secolo (4,5 ects / 3 crediti eccl / 36 ore) Obiettivo L’insegnamento della storia della Chiesa è indispensabile per la conoscenza della storia d’Europa nelle sue strutture istituzionali, nelle sue matrici e dinamiche politico-religiose, storico-artistiche e socioculturali, e per la conservazione e valorizzazione del patrimonio monumentale, archivistico-bibliografico e storico urbanistico d’Italia nell’età medievale e moderna. Oltre a presentare le difficoltà della Chiesa nella tarda età medievale – i cosiddetti «abusi» – vederne le cause, valutarne la percezione che la Chiesa ne aveva e contemporaneamente costatarne l’incapacità della stessa a porvi rimedio, si cercherà di comprendere perché la Chiesa romana non abbia avuto subito la percezione esatta della gravità di quanto stesse accadendo nei primissimi decenni del Cinquecento in ordine alle problematiche religiose che andavano infiammando l’Europa. Si vedranno i protagonisti della Riforma protestante e di quella cattolica. Si studieranno lo spirito e la mentalità controriformistica. Si guarderanno le modifiche essenziali introdotte dal concilio di Trento per riformare il clero secolare, quello che è da sempre il più esposto, ma anche il più capace di permeare di sé la società tutta. Si seguirà l’evoluzione della tipologia del clero regolare distinguendo tra ordini e congregazioni antiche e nuove. Prospetto e programmi Prof.ssa Zarri Gabriella Programma Apogeo del papato ed espansione della cristianità. La riforma gregoriana. Il rinnovamento della Chiesa. Innocenzo III e il Lateranense IV. San Domenico di Guzman e san Francesco d’Assisi: verità e povertà. La contestazione degli «eretici». Celestino V e Bonifacio VIII. Tempo di prove: dalla residenza avignonese allo scisma d’Occidente. Le ecclesiologie. Dall’età dei mercanti, all’avvento della borghesia, dalla nascita del capitalismo, alla religione dell’individuo. Dalla riforma cattolica alla riforma protestante. La controriforma. Il tempo delle confessioni. Bibliografia Guiducci P.L., L’Identità affermata. Storia della Chiesa medievale, LAS, Roma 2010; Martina G., Storia della Chiesa da Lutero ai nostri 213 giorni, 1: L’età della Riforma, Morcelliana, Brescia 1993; Cantarella G.M. – Polonio V. – Rusconi R., Chiesa, chiese, movimenti religiosi, Laterza, Roma-Bari 2001; De Rosa G. – Gregory T. (edd.), Storia dell’Italia religiosa, 2. L’Età moderna, Laterza, Roma-Bari 1994; Filoramo G. – Menozzi D. Storia del Cristianesimo, 3: L’Età moderna, Laterza, Roma-Bari 1997 e ristampe. CORSI PROPRI DEL 4° ANNO (V.O.) BQVO14a10 – Ecclesiologia 1-2 (9 ects / 6 crediti eccl / 72 ore) Prospetto e programmi Prof. Fini Mario Programma Il rinnovamento della vita della Chiesa e della riflessione ecclesiologica nel concilio Vaticano: «ermeneutica» e «recezione». La dimensione «antropologica» della Chiesa come aggregazione religiosa. Definizione di Chiesa? «Modelli di Chiesa»? La vita della Chiesa e la riflessione sulla Chiesa nei vari continenti. Seguendo il metodo «classico» teologico, il corso cercherà di cogliere, attraverso le Scritture, il formarsi del popolo di Dio che ha nella storia di Gesù di Nazaret il suo centro e, attraverso la storia, le varie accentuazioni del suo «mistero», delle sue strutture, della sua missione. In modo sistematico poi, seguendo le linee del concilio Vaticano II nel dibattito postconciliare, si cercheranno di approfondire i vari aspetti della Chiesa di Cristo, con una particolare attenzione alla sua missione per un’«ecclesiologia ecumenica», e ai vari «carismi» in essa operanti per una «vita di comunione». Bibliografia Dianich S. – Noceti S., Trattato sulla Chiesa, Queriniana, Brescia 2002; Kern W. – Pottmeyer H.J. – Seckler M. (edd.), Corso di Teologia Fondamentale, 3: Trattato sulla Chiesa, Queriniana, Brescia 1990; Valentini D. (ed.), L’ecclesiologia contemporanea, Messaggero, Padova 1994; Ziviani G. – Maraldi V., «Ecclesiologia», in Canobbio G. – Coda P. (edd.), La Teologia del XX secolo: un bilancio, 3 voll., Città Nuova, Roma 2003, II, 286-410. BQVO14a18 – Ecumenismo (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Dallari Carlo Obiettivo Il corso si prefigge di iniziare lo studente alla problematica ecumenica, in particolare riguardo alle divisioni nella Chiesa di Cristo e alla ricerca dell’unità visibile. 214 Programma Organizzato su quattro unità: 1. Introduzione al tema dell’unità della Chiesa. 2. Panoramica storico-teologica sulle Chiese cristiane. 3. Nascita e sviluppo del movimento ecumenico; conversione ecumenica della Chiesa cattolica. 4. Le vie dell’unità; ecumenismo spirituale, dialogo teologico; formazione ecumenica. BQVO14a19 – Teologia della missione e del dialogo (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Salvarani Brunetto Obiettivo La teologia del dialogo interreligioso e la missiologia, discipline ben radicate nella parola biblica, fortemente interdisciplinari ma ancora giovani nell’ottica della Chiesa cattolica, sono chiamate a ripensare i propri paradigmi alla luce delle attuali, rapidissime trasformazioni antropologiche, sociali e culturali. Il corso presenterà lo status quaestionis dell’una e dell’altra, a partire dai dati scritturistici e dai principali antecedenti storici, per giungere al loro ripensamento conciliare (rispettivamente con la Nostra aetate e la Ad gentes) e alle sfide odierne, dal pluralismo religioso all’ipotesi del cosiddetto scontro di civiltà fino alla riflessione sul rapporto – auspicabilmente positivo e vitale – tra missione e dialogo nel tempo del post-moderno e del cristianesimo globale. Si concluderà con uno sguardo sulla lettura offerta al riguardo, necessariamente in progress, da papa Francesco (in particolare nell’esortazione postsinodale Evangelii gaudium). Prospetto e programmi Bibliografia Dallari C., Speranze e passi di unità, Mimep-Docete, Pessano 2010; Rossi T.F., Manuale di ecumenismo, Queriniana, Brescia 2012; Decot R., Breve storia della Riforma protestante, Queriniana, Brescia 2007; J.-A. Möhler Institut (ed.), Le chiese cristiane nel Duemila, Queriniana, Brescia 1998; Morini E., Gli Ortodossi, il Mulino, Bologna 2002; Maffeis A., Il dialogo ecumenico, Queriniana, Brescia 2000, 198 pp.; Commissione fede e costituzione, «La Chiesa: verso una visione comune», in Il Regno-doc (2013)19, 577-602. Programma 1. Introduzione: lo stato del religioso oggi. 2. I fondamenti biblici della missione e del dialogo. 3. Missione e dialogo nella storia della Chiesa. 4. Vaticano II: Nostra aetate e Ad gentes. 5. Missione e dialogo: i percorsi postconciliari. 6. Il dialogo cristiano-ebraico. 7. Missione e dialogo, uno sguardo al futuro. 8. Papa Francesco e l’Evangelii gaudium. 215 Bibliografia Bosch D.J., La trasformazione della missione, Queriniana, Brescia 2000; Commissione teologica internazionale, «Il cristianesimo e le religioni», in La Civiltà Cattolica 148(1997)1, 146-183 (o qualsiasi altra edizione); Menin M., Missione, EMI, Bologna 2010; Salvarani B., Il dialogo è finito? Ripensare la Chiesa nel tempo del pluralismo e del cristianesimo globale, EDB, Bologna ²2012; Salvarani B., Non possiamo non dirci ecumenici, Gabrielli Editori, San Pietro in Cariano 2014. BQVO14k01 – Musicologia liturgica (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prospetto e programmi Prof. Soli Giancarlo Obiettivo Uno sguardo storico al formarsi della musica liturgica attenti alla sua evoluzione per acquisire consapevolezza nell’affrontare le problematiche dell’oggi. Programma Alla parte teorica suddetta si accompagna l’esercizio pratico del canto liturgico. Bibliografia Jaschinski E., Breve storia della Musica Sacra, Queriniana, Brescia 2006; Concilio ecumenico Vaticano II, Sacrosanctum concilium; Berger R., Piccolo Dizionario di Liturgia, Piemme, Casale Monferrato 1990; Costa E., Celebrare cantando, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994; Gélinau J. (ed.), Assemblea Santa, EDB, Bologna 1991; Rainoldi F., Sentieri della Musica Sacra, Edizioni Liturgiche, Roma 1996. BQVO14k02 – Catechetica (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Bulgarelli Valentino Obiettivo Il corso è introduttivo e istituzionale. Si propone di offrire alcuni elementi fondamentali per la comprensione della Catechetica. Obiettivo generale Conoscere e valutare la problematica attuale della catechesi e approfondirne i fondamenti e rispondere alla domanda: che cos’è la catechesi, che scopo si prefigge, che ruolo svolge nella comunità ecclesiale, chi ne ha la responsabilità? Obiettivi particolari 1. Avere una conoscenza generale della situazione e della problematica catechetica e dei documenti ufficiali della catechesi. 216 Programma A. La catechetica. 1. Natura e compiti. 2. Studiare catechetica oggi. B. Evangelizzazione e catechesi oggi. 1. Il problema catechistico oggi: situazioni e prospettive. 2. Il progetto pastorale e catechistico della Chiesa Italiana. C.La catechesi nell’ambito della prassi ecclesiale. 1. La catechesi nella storia: alcuni tratti conoscitivi. 2. Identità e dimensioni fondamentali della catechesi: − ministero della parola; − iniziazione, educazione e insegnamento; − azione ed esperienza ecclesiale; − le scienze umane (psicologia evolutiva, pedagogia e didattica); − per una teologia dell’educazione dell’atto di fede: Agostino, Tommaso, R. Guardini, B. Lonergan, J. Maritain e H.U. von Balthasar. D.Dimensioni qualificanti della catechesi. 1. Catechesi e Bibbia. 2. Catechesi e liturgia. 3. Catechesi e diaconia. E. Tappe e momenti del processo di evangelizzazione. 1. Il primo annuncio. 2. La catechesi di iniziazione. 3. Altre forme di catechesi ed educazione permanente della fede. F. Elementi di metodologia catechistica. 1. La storia del metodo catechistico nel sec XX. 2. Gli elementi fondamentali per una metodologia catechetica. G.Alcune questioni attuali. 1. La catechesi narrativa. 2. La catechesi tra istanza veritativa e istanza antropologica. Prospetto e programmi 2. Capire in forma approfondita e sufficientemente chiara la natura e le dimensioni fondamentali dell’azione catechetica. 3. Riconoscere la collocazione, il significato e l’importanza della catechesi nel contesto dell’azione pastorale della Chiesa. 4. Individuare le scelte e le tendenze pastorali caratterizzanti oggi l’ambito dell’azione catechetica. 5. Chiarire e approfondire i concetti base dell’azione catechetica: natura, obiettivi, dimensioni, luoghi, operatori, contenuti,… 6. Avere un primo quadro di criteri valutativi della propria esperienza pastorale e delle concezioni e realizzazioni catechetiche nella Chiesa oggi. 217 Bibliografia Congregazione per il Clero, Direttorio generale per la Catechesi, LEV, Città del Vaticano 1997; Cei, Il Rinnovamento della Catechesi, LEV, Città del Vaticano 1988; Paolo VI, Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi, Roma 1975; Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica Catechesi tradendae, Roma 1979; Istituto di Catechetica, Andate e insegnate, Elledici, Leumann 2002; Cei, Incontriamo Gesù. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi, EDB, Bologna 2014. BQVO14s04 – Storia della Chiesa IV Dal XVII al XX secolo (4,5 ects / 3 crediti eccl / 36 ore) Prospetto e programmi Prof. Trionfini Paolo Obiettivo Il corso intende ricostruire i principali processi che hanno attraversato la vicenda storica della Chiesa cattolica dall’età moderna all’età contemporanea, riletti alla luce dei mutamenti epocali della cultura, della società e della politica su scala mondiale. Il taglio scelto vuole favorire la maturazione di un senso critico nell’approccio alla storia religiosa, attraverso la presentazione dei diversi quadri interpretativi. In particolare, si metteranno a fuoco gli argomenti che possano aiutare la comprensione delle risposte offerte dalla Chiesa cattolica alle sfide della modernità, che ha conosciuto una potente irruzione nella storia attraverso l’illuminismo e la secolarizzazione, l’industrializzazione e l’avvento della società di massa, i totalitarismi novecenteschi e la democrazia, per approdare alla globalizzazione. Programma La Chiesa nell’età dell’assolutismo – Le correnti religiose tra Seicento e Settecento – Le missioni – La Chiesa nell’età dei lumi – Chiesa e rivoluzione francese – La Chiesa nell’età del liberalismo – La Chiesa e la società industriale – Il modernismo – La Chiesa e la grande guerra – La Chiesa nell’età dei totalitarismi – La ricostruzione di un «nuovo ordine» – La Chiesa del Vaticano II – La Chiesa nel terzo millennio. Bibliografia Martina G., Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, Morcelliana, Brescia 1994-1995, II-III-IV; Storia della Chiesa, iniziata da Fliche A. – Martin V., San Paolo, Cinisello Balsamo 1996-2006, XVIII-XXIV; Hertling L. – Bulla A., Storia della Chiesa, Città Nuova, Roma 2001. Avvertenze Tipo corso: didattica formale/lezioni frontali; lezioni interattive. 218 COMUNI AL 3° E 4° ANNO (V.O.) BQVO14q03 – Teologia spirituale Gli stati di vita del cristiano (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Luppi Luciano Programma 1. Dalla teologia degli «stati di perfezione» al radicalismo del discepolato evangelico. 2.Forme paradigmatiche del discepolato evangelico tra identità teologica e modelli storici. 2.1.Spiritualità di coloro che professano i consigli evangelici. 2.2.Spiritualità dei fedeli laici. 2.3.Spiritualità dei ministri ordinati, in particolare dei presbiteri diocesani. 3.Circolarità e reciprocità tra le diverse forme paradigmatiche di discepolato evangelico. 4. Mistero e dinamiche della vocazione personale. Prospetto e programmi Obiettivo Il corso si prefigge di mostrare, sullo sfondo della vocazione universale alla santità e del radicalismo del discepolato evangelico, le spiritualità degli stati di vita del cristiano. Si cercherà di individuarne le linee portanti e le diverse tipologie alla luce di alcuni testi fondamentali della storia della spiritualità, in costante raffronto con il dato biblico e le calibrature teologiche conciliari e sinodali. Bibliografia Luppi L., «Il contributo di Benedetto XV al riconoscimento ecclesiale dei Santi: una presentazione nuova della perfezione cristiana», in Letterio M. (ed.), Benedetto XV profeta di pace in un mondo in crisi, Minerva, Bologna 2008, 209-227; Secondin B., Abitare gli orizzonti. Simboli, modelli e sfide della vita consacrata, Paoline, Milano 2002; Canobbio G., «Laici dopo il Vaticano II», in Il Regno-att (2011)13, 419-427; Chiesa di Bologna, Proposta di vita spirituale per i presbiteri diocesani (Doc. Chiese locali 106), a cura del Consiglio presbiterale diocesano, EDB, Bologna 2003. Avvertenze Tipo corso / Metodo di insegnamento: il corso prevede lezioni frontali con letture di testi. 219 CORSI PROPRI DEL 5° ANNO (V.O.) BQVO14a11 – Sacramentaria I Sacramenti in genere (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prospetto e programmi Prof. Carpin Attilio Programma Partendo dai dati biblici, la trattazione mostrerà lo sviluppo storicoteologico della sacramentaria fondamentale, ossia la nozione e la natura di sacramento. La sacramentalità fondamentale di Cristo e della Chiesa. Mysterion e sacramentum. La teologia patristica e medievale. Le dichiarazioni magisteriali (da Innocenzo III al concilio di Trento). La manualistica e i nuovi orientamenti della sacramentaria contemporanea dopo il Vaticano II. Successivamente si prenderanno in esame, in modo sistematico, i temi classici del trattato: l’origine cristica dei sacramenti; il settenario sacramentale (distinzione e necessità); il segno sacramentale e i suoi elementi costitutivi (materia e forma); il ministro e il soggetto dei sacramenti; gli effetti sacramentali (grazia e carattere); la natura e la causalità dell’azione sacramentale (efficacia oggettiva). I sacramentali. Bibliografia Dispense del docente sulla parte sistematica al termine del corso. Rocchetta C., Corso di Teologia sistematica, 8: Sacramentaria fondamentale. Dal «Mysterion» al «sacramentum», EDB, Bologna 1989; Testa B., I Sacramenti della Chiesa (Amateca – Manuali di teologia cattolica 9), Jaca Book, Milano 1995; Courth F., I sacramenti. Un trattato per lo studio e per la prassi (BTC 196), Queriniana, Brescia 1999. BQVO14a12 – Sacramentaria II Battesimo, confermazione, eucaristia (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Mandreoli Fabrizio Obiettivo La presentazione di una teologia dei sacramenti del battesimo, cresima ed eucaristia. Con una particolare attenzione alla prospettiva sintetica della teologia dell’iniziazione e alla dimensione ecclesiale/ ecclesiologica. Programma Il corso si divide in quattro sezioni: 1. Un’introduzione alla teologia dei sacramenti. 2. Una presentazione storico-teologica del sacramento dell’eucaristia. 220 3. Una presentazione storico-teologica dei sacramenti del battesimo-cresima. 4. Una sintesi teologico-sacramentaria ed ecclesiologica. Bibliografia I libri di testo sono: Giraudo C., In unum corpus. Trattato mistagogico sull’eucaristia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; Caspani P., Pane vivo spezzato per il mondo. Linee di teologia eucaristica, Cittadella, Assisi 2011. La bibliografia aggiornata sarà consigliata durante lo svolgimento del corso. BQVO14a13 – Sacramentaria III Ordine e unzione degli infermi Prof. Mandreoli Fabrizio Obiettivo Un’introduzione complessiva alla teologia del ministero ordinato a partire dalla prospettiva del concilio Vaticano II, con un’attenzione particolare alle questioni più sensibili oggi nel dibattito teologico ed ecclesiale a partire da un’analisi storica e teologica. Un approfondimento sulla teologia dell’unzione degli infermi. Prospetto e programmi (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Programma Il programma è diviso in quattro sezioni: 1. un’introduzione alla teologia del ministero ordinato; 2. un percorso storico-teologico di tale teologia; 3. un tentativo di sintesi sistematica a partire dalle linee guida del Vaticano II; 4. un approfondimento sulla teologia dell’unzione degli infermi. Bibliografia Il manuale principale è: Castellucci E., Nuovo corso di Teologia sistematica, 10: Il ministero ordinato, Queriniana, Brescia 2005. La bibliografia aggiornata sarà consigliata durante lo svolgimento del corso. BQVO14a14 – Sacramentaria IV La penitenza (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Mandreoli Fabrizio Obiettivo Un’introduzione alla teologia della penitenza, alla sue diverse articolazioni storiche e il tentativo di fornire una visione sintetica. 221 Programma Un’introduzione alle questioni delle teologia della penitenza. Una presentazione storico teologica del tema. Una sintesi sistematica sulla teologia della penitenza. Alcune considerazioni ecclesiologiche. Prospetto e programmi Bibliografia I manuali di riferimento del corso sono: Mazza E., La liturgia della penitenza nella storia, EDB, Bologna 2013; Maffeis A., Nuovo corso di Teologia sistematica, 9: Penitenza e unzione dei malati, Queriniana, Brescia 2012; Busca G., La riconciliazione «sorella del battesimo», Lipa, Roma 2011. La bibliografia aggiornata sarà consigliata durante lo svolgimento del corso. BQVO14a15 – Teologia sacramentaria speciale 5 Teologia del matrimonio (prima parte) (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) prof. Cassani Massimo BQVO14a16 – Teologia sacramentaria speciale 5 Teologia del matrimonio (seconda parte) (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Cassani Massimo Obiettivo Il corso intende proporre una riflessione sul matrimonio dal punto di vista teologico, sotto diversi profili. Programma Dopo una breve panoramica sulla realtà del matrimonio e della famiglia oggi, verrà esaminata la storia della teologia del matrimonio. Attraverso un ritorno alle fonti bibliche, si cercherà poi di proporre una riflessione articolata sulla natura e finalità di questo sacramento, considerandone anche la sua dimensione naturale, e sui loro riflessi etici. Alcune lezioni saranno dedicate anche alla spiritualità e ministerialità coniugale. L’ultima parte del corso sarà dedicata ad aspetti più pastorali. Verranno esaminate questioni di particolare attualità (rapporto fede/ sacramento, matrimoni civili, convivenze, matrimoni misti, situazioni matrimoniali difficili e irregolari). Bibliografia Verrà indicata durante il corso. 222 BQVO14k03 – Teologia pastorale (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Obiettivo Annunziare il vangelo nella società occidentale. Programma 1. La Chiesa della Trinità. 2. La Chiesa e il mondo. − La Chiesa oltre il mondo. − La Chiesa nel mondo. 3. La Chiesa particolare «porzione del popolo di Dio, nella quale è veramente presente e agisce la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica e apostolica». − La missione evangelizzatrice della Chiesa particolare. − La parrocchia. − Associazioni e movimenti ecclesiali nella Chiesa particolare e in rapporto alla parrocchia. 4. Guida della comunità e progetto pastorale. 5. Laboratori di pastorale fondamentale: progetto pastorale parrocchiale; soggetto della pastorale; pastorale familiare; pastorale giovanile; l’iniziazione cristiana; pastorale sociale e della carità. Bibliografia Forte B., La Chiesa della Trinità, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; Coda P., Evento Pasquale – Trinità e Storia, Città Nuova, Roma 1984; Dianich S., La Chiesa mistero di Comunione, Marietti, Genova 1987; Brambilla F.G., La parrocchia oggi e domani, Cittadella, Assisi 2003; Diocesi di Milano, Quale immagine di Chiesa, Milano 1998; Progetti pastorali diocesani (da recuperare all’interno delle diocesi dell’Emilia-Romagna). Prospetto e programmi Prof. Della Pasqua Biagio BQVO14x02 – Seminario Sintesi teologica (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Scimè Giancarlo Giuseppe Obiettivo Aiutare gli studenti nella preparazione dell’esame finale BQ e riflettere sulla metodologia del ragionamento teologico. Programma Il seminario verte sui contenuti e sul metodo. Riguardo ai contenuti teologici esso prevede l’esposizione in forma sintetica dei 12 argomenti del tesario dell’esame finale BQ e la relativa discussione con gli studenti nella forma seminariale. Riguardo al metodo teologico esso sottopone gli stessi contenuti al vaglio critico di una riflessione circa i criteri con 223 cui, a partire dal vissuto esistenziale, si passa da una domanda implicita di senso teologico ad una corrispondente risposta ragionevole, matura e riflessa. Bibliografia Ratzinger J., Introduzione al cristianesimo. Lezioni sul Simbolo apostolico (Books), Queriniana, Brescia 162008 (orig. tedesco Einführung in das Christentum. Vorlesungen über das Apostolische Glaubensbekenntnis 1969). Prospetto e programmi Avvertenze Tipo corso: lezioni interattive. Tipo esame: elaborati scritti verificati in itinere. SEMINARI DI STUDIO: COMUNI AL 3°-4° ANNO (V.O.) BQVO14z04 – Seminario I I Padri greci (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Scimè Giancarlo Giuseppe Obiettivo Imparare a leggere in greco ed in italiano testi di s. Gregorio di Nissa. Capirne il significato storico e teologico ed esercitarsi a trasmetterlo agli altri nel lavoro seminariale. Programma Studio della Vita di Mosè di Gregorio Nisseno. Bibliografia Gregorio di Nissa, La vita di Mosè (Scrittori greci e latini), a cura di M. Simonetti, Fondazione Lorenzo Valla, Mondadori, Verona 21996. Avvertenze È richiesta la conoscenza della lingua greca. Tipo corso: lezioni frontali e esercitazioni in forma seminariale. Tipo esame: breve elaborato scritto. 224 BQVO14z05 – Seminario II Dallo spazio sacro allo spazio liturgico cristiano (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Obiettivo Il corso intende proporre un’analisi dell’evoluzione delle manifestazioni spaziali del sacro, dalle prime testimonianze materiali, fino alle forme mature che si sono evolute entro le comunità cristiane. Si intende porre in relazione elementi formali, spaziali e semantici della sacralità delle origini con le forme dello spazio sacro che si sono maturate nell’esperienza cristiana occidentale, sottolineando corrispondenze, continuità e differenze. Oltre agli aspetti culturali e conoscitivi, il corso intende acuire e promuovere l’analisi del costruito alla luce della categoria del «sacro», per suggerire nuovi strumenti critici alla comprensione delle più recenti evoluzioni sociali, culturali ed anche ecclesiali. L’organizzazione dei luoghi di culto e la loro configurazione spaziale/architettonica è ovunque immagine significativa e concreta della particolare interpretazione dell’orizzonte religioso in uno specifico spaziotempo. Nell’esperienza cristiana, l’evoluzione degli spazi di culto è vivida immagine della progressiva comprensione che la comunità cristiana ha maturato di sè stessa lungo la storia. D’altra parte, in contesto laico, l’intrinseca sacralità di ogni architettura è propedeutica alla sua riconoscibilità e individuazione e le modalità della sua espressione sono tra gli elementi più significativi alla comprensione della fisionomia della società che ne ha promosso l’origine anche in contesto secolarizzato e postmoderno. Il corso si attarderà particolarmente a considerare le evoluzioni recenti nell’architettura sacra, a partire dall’età moderna, contemporanea, fino all’attuale fase post-secolare. Sarà posta particolare attenzione alle implicazioni che le possibilità dei nuovi materiali hanno prodotto rispetto alla percezione dello spazio di culto. Prospetto e programmi Prof. Bartolomei Luigi Programma Parte I La fine dei tipi e la perdita del centro. Disorientamento urbano ed estetico dal secondo Ottocento ai nostri giorni. Alla ricerca del paradiso perduto. Manifestazioni spaziali del sacro nella cultura delle origini. Il sacro come fondamento antropologico del paesaggio. Parte II Lo spazio sacro nella predicazione del Cristo alla luce dei Vangeli. Destituzione del tempio antico e proclamazione di un nuovo tempio «non fatto da mano d’uomo». Architetture per le comunità cristiane delle origini. Conformazione 225 spaziale e concezione estetica. La base formale dell’architettura cristiana di età Tardo-Antica. Note sulla evoluzione degli spazi per la liturgia cristiana in età Costantiniana e longobarda. Prospetto e programmi Parte III L’architettura cristiana nell’età della controriforma. Il paesaggio che disegnano le architetture cristiane. Elementi per un approccio sistemico alla lettura del territorio. In dialogo con il nostro tempo: l’architettura del movimento liturgico ed esperienze previe al concilio Vaticano II. Il sacro nella città contemporanea. L’eredità del passato e il presente: ri-funzionalizzazione degli spazi di culto. 226 Bibliografia Eliade M., Il sacro e il profano, Bollati Boringhieri, Torino 2006; Durkheim É., Le forme elementari della vita religiosa: il sistema totemico in Australia, a cura di M. Rosati, Meltemi, Roma 2005; Otto R., Il sacro, Gallone, Milano 1998; Acquaviva S., L’eclissi del sacro nella civiltà industriale, (1961), Ed. di Comunità, Milano 1981; Yannaras C., La libertà dell’Ethos, Dehoniane, Bologna 1984; Fugier H., Recherches sur l’expression du Sacré dans la Langue Latine, Les Belles Lettres, Paris 1963; De Vaux R., Le Istituzioni dell’Antico Testamento, Marietti, Torino 1964; Costecalde C.B., Aux origines du sacré biblique, Letouzey & Ané, Paris 1986; Levy-Bruhl L., L’anima primitiva, Bollati Boringhieri, Torino 1990; Freud S., Totem e Tabù, in Opere 1912-1914, P. Boringhieri, Torino 1975; Focant C., «Dal Tempio alla Casa: lo spazio del Culto in Spirito e Verità», in Debuyst F. – De Clerck P. – Gherards A. – Lang U.M. –Taft R.F. – Wallraff M. et al., Spazio Liturgico e Orientamento, Qiqajon, Comunità di Bose, Magnano 2007; Testini P., Archeologia Cristiana. Nozioni generali dalle origini alla fine del IV secolo, Edipuglia, Bari 1980; Krautheimer R., Architettura paleocristiana e bizantina, Einaudi, Torino 1986; Norberg-Schulz C., Il Significato nell’Architettura Occidentale, (1973) Electa, Milano 1974; Congar Y., Il mistero del tempio, Borla, Torino 1963; Giedion S., Spazio, Tempo, Architettura, (1954), Hoepli Milano 1984; Zevi B., Storia dell’Architettura Moderna, Einaudi, Torino 1996; Guardini R., Lo spirito della liturgia, Morcelliana, Brescia 21935; Hauser A., Sociologia dell’Arte (in particolare il vol. II Dialettica del Creare e del Fruire), Einaudi, Torino 1977; Dieci anni di Architettura Sacra in Italia. Atti del I Convegno internazionale di Architettura Sacra, 23-25 settembre 1955, Grafiche del Carlino, Bologna 1956; Gresleri G. – Bettazzi M.B. – Gresleri G., CH+Q 1955-1968. Chiesa e Quartiere, storia di una rivista e di un movimento per l’architettura a Bologna, Compositori, Bologna 2004. Avvertenze Il corso sarà corredato da appunti e dispense che verranno offerte agli iscritti durante le lezioni stesse. Tipo corso: lezioni interattive. BQVO14z06 – Seminario III Introduzione all’Islam (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Righi Davide Programma A seconda del numero degli studenti si daranno, dopo due lezioni introduttive di carattere storico, alcune lezioni di carattere teologico. Nel frattempo si aiuteranno gli studenti ad individuare alcuni argomenti specificamente teologici da approfondire in un elaborato scritto: la soteriologia coranica con l’esclusione di un ruolo salvifico di Gesù, il problema dell’unicità divina e della Trinità, l’assenza della prospettiva ecclesiologico-sacramentale, la libertà e la predestinazione, l’escatologia islamica, il peso della prospettiva giuridico-sociale del matrimonio, la prospettiva della rivelazione e la diversità di concezione dell’ispirazione del Corano. Prospetto e programmi Obiettivo Aiutare gli studenti a conoscere l’islam in generale e ad approfondire qualche aspetto dell’islam di proprio interesse. Bibliografia Verrà suggerita durante il seminario a seconda degli argomenti scelti dagli studenti. Avvertenze Gli studenti, scelto l’argomento, dovranno relazionare in classe la propria ricerca che è bene sia messa per iscritto secondo le norme redazionali stabilite dalla Facoltà per gli elaborati. Tipo corso: lezioni frontali/esercitazioni. Tipo esame: orale e scritto. 227 BACCALAUREATO TRIENNALE Corsi propedeutici codice insegnamento docente ore ects cred eccl Studio Filosofico Domenicano Introduzione alla Patrologia (integrativo) Pane R. 24 3 2 Studio Filosofico Domenicano Storia della Chiesa I: Storia della Chiesa antica (integrativo) Bendinelli G. 24 3 2 Prospetto e programmi Corsi propri del 1° anno codice insegnamento docente ore ects cred eccl BT14a01 Teologia dogmatica 1: Il mistero del Dio uno Teologia dogmatica 2: Il mistero della Trinità (Dio trino) Teologia dogmatica 3: La creazione del mondo. Gli angeli Teologia dogmatica 4: Sacramenti in genere Diritto canonico 1: i Libri I-II del Codex Juris Canonici Ebraico 1 Ebraico 2 Liturgia 1: Introduzione generale e all’anno liturgico Liturgia 2: Liturgia delle Ore, liturgia dei defunti, benedizioni Teologia morale 1: Le passioni dell’animo umano e le abilità morali Teologia morale 2: Il fine ultimo e gli atti umani Olmi A. 24 3 2 Barzaghi G. 24 3 2 Mirri L.M. 24 3 2 Carpin A. 24 3 2 Rava A. 24 3 2 De Carlo G. De Carlo G. Calaon P. 24 24 24 3 3 3 2 2 2 Calaon P. 24 3 2 Carbone G. 24 3 2 Dermine F. 24 3 2 BT14m03 Teologia morale 3: La legge Carbone G. 24 3 2 BT14m04 Teologia morale 4: Il peccato Dermine F. 24 3 2 BT14s02 Storia della Chiesa medievale 1 Guerrieri T. 24 3 2 BT14s03 Storia della Chiesa medievale 2 Festa G. 24 3 2 BT14x01 Seminario: Metodologia teologica 24 3 2 BT14a02 BT14a03 BT14a04 BT14d01 BT14g01 BT14g02 BT14lt01 BT14lt02 BT14m01 BT14m02 228 Olmi A. codice insegnamento docente ore ects cred eccl BT14a09 Teologia dogmatica 9: Battesimo e Confermazione, Penitenza, Unzione degli Infermi, Ordine sacro e Matrimonio Carpin A. 24 3 2 BT14a10 Teologia dogmatica 10: Eucaristia Barile R. 24 3 2 BT14a11 Teologia dogmatica 11: Escatologia Teologia dogmatica 12: Antropologia teologica Teologia ecumenica Diritto Canonico 3: Libri V-VII del Codex Juris Canonici Olmi A. 24 3 2 Salvioli M. 24 3 2 Mirri L.M. Rava A. 24 24 3 3 2 2 BT14k01 Teologia pastorale Bulgarelli V. 24 3 2 BT14lt03 Calaon P. 24 3 2 BT14lt04 Liturgia 3: Iniziazione cristiana, Battesimo, Confermazione, Eucaristia Liturgia 4: Sacramento della Riconciliazione, Unzione degli infermi, Ordine sacro, Matrimonio Calaon P. 24 3 2 BT14m05 Teologia morale 5: Bioetica Carbone G. 24 3 2 BT14m06 Teologia morale 6: La Giustizia (morale sociale, politica e internazionale) Teologia morale 7: La Prudenza e la coscienza, la Fortezza Teologia morale 8: La Temperanza (teologia del corpo e morale sessuale) Storia della Chiesa contemporanea Seminario II – La catechesi degli adulti: sfide, prospettive e proposte Seminario III – Teologia della predicazione Reali M.T. 24 3 2 Parenti S. 24 3 2 Dermine F. 24 3 2 Mancini M. Bulgarelli V. 24 24 3 3 2 2 Barile R. 24 3 2 BT14a12 BT14a15 BT14d03 BT14m07 BT14m08 BT14s06 BT14z02 BT14z03 Prospetto e programmi Corsi propri del 2° e 3° anno Corsi comuni al triennio codice insegnamento docente ore ects cred eccl BT14b04 Esegesi AT: Profeti 1 Cova G.D. 24 3 2 BT14b05 Esegesi AT: Profeti 2 Settembrini M. 24 3 2 BT14b10 Esegesi NT: Atti degli Apostoli e Lettere di Paolo Esegesi NT: Lettere paoline (Gal, Rm, della prigionia) Capotosto C. 24 3 2 Capotosto C. 24 3 2 BT14b11 N.B. I programmi dei corsi sono presentati secondo l’ordine delle tabelle precedenti (per codice). 229 CORSI PROPEDEUTICI Studio Filosofico Domenicano – Patrologia 1 Introduzione alla Patrologia (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Pane Riccardo Prospetto e programmi Obiettivo Scopo del corso è introdurre gli studenti agli strumenti, ai temi principali, ai generi letterari relativi alla Patrologia pre-nicena. Programma Introduzione alla Patrologia. Nozioni di tradizione testuale e trasmissione dei testi antichi. I principali generi letterari della Patrologia: lettura di alcuni testi esemplari. Le principali scuole teologiche. Profilo sintetico della storia della letteratura cristiana pre-nicena. Bibliografia Fonti e articoli inerenti al programma verranno messi a disposizione degli studenti nell’aerea download all’inizio del corso. Studio Filosofico Domenicano – Storia della Chiesa 1 Storia della Chiesa antica (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Bendinelli Guido Obiettivo Introdurre lo studente alla comprensione dei principali eventi che caratterizzarono la Chiesa dei primi secoli, sia sul piano dell’affermazione della propria identità (canone, regula fidei, conflitti teologici, spiritualità, prassi liturgica e caritativa), come in quello delle relazioni con il mondo circostante (giudaismo e paganesimo). Programma 1) La Chiesa primitiva; origini, diffusione, contesto socio-religioso-culturale. 2) Giudaismo e cristianesimo. 3) Pagani e cristiani a confronto. 4) Ortodossia e eterodossia. 5) Ministeri, costituzione ecclesiale, primato. 6) Prassi sacramentale e disciplina penitenziale. 7) Controversia ariana. 8) Controversie cristologiche. 9) Monachesimo. 10) Donatismo e pelagianesimo. Bibliografia Daniélou J. – Marrou H.I., Nuova Storia della Chiesa, Marietti, Casale Monferrato 1970, I; Filoramo G. – Menozzi D., Storia del Cristianesimo. L’Antichità, Laterza, Bari 1997; Frank K.S., Manuale di Storia della Chiesa antica, LEV, Roma 2000. 230 CORSI PROPRI DEL 1° ANNO BT14a01 – Teologia dogmatica 1 Il mistero del Dio uno (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Olmi Antonio Programma Il «senso della realtà» come costante antropologica, presupposta alla conoscenza di Dio (naturale e rivelata). La conoscenza di Dio per connaturalità (esperienza del sacro/Santo). La conoscenza di Dio per astrazione («prove» razionali dell’esistenza e degli attributi di Dio). Gli attributi entitativi di Dio (semplicità, perfezione, bontà, infinità, onnipresenza, immutabilità, eternità, unità). Gli attributi operativi di Dio (scienza, volontà, provvidenza, onnipotenza, beatitudine). Bibliografia Il materiale necessario alla preparazione dell’esame sarà disponibile on line. Si consigliano inoltre: Giovanni Paolo II, Fides et ratio, Lettera enciclica sui rapporti tra fede e ragione (14 settembre 1998); Olmi A., «Senso della realtà e scienza del sacro: appunti per una ierologia realista», in La visibilità del Dio invisibile – Divus Thomas 121(2008)51, 152-172; Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae, I, 2-26. Prospetto e programmi Obiettivo Il corso si propone di rispondere alla domanda sull’esistenza e sugli attributi di Dio, utilizzando le risorse della ragione illuminata dalla fede nella prospettiva del pensiero di s. Tommaso d’Aquino. BT14a02 – Teologia dogmatica 2 Il mistero della Trinità (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Barzaghi Giuseppe Obiettivo Esercizio dell’intelligenza della fede nei modi della risoluzione dialettica. Programma Le processioni intradivine. Le relazioni divine. La nozione di persona. La pluralità delle persone divine. I modi espressivi dell’unità e pluralità in Dio. Le persone in rapporto all’essenza, alle proprietà e agli atti nozionali. L’uguaglianza delle persone. Le missioni divine. 231 Bibliografia Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae, I, 27-43; Barzaghi G., Lo sguardo di Dio. Nuovi saggi di teologia anagogica, ESD, Bologna 2013. BT14a03 – Teologia dogmatica 3 La creazione del mondo. Gli angeli (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prospetto e programmi Prof.ssa Mirri Luciana Maria Obiettivo Il corso si prefigge di offrire agli studenti una riflessione dogmaticamente ampia sul primo articolo del Simbolo nicenocostantinopolitano, individuando il fondamento biblico dell’autorivelazione salvifica di Dio e la problematica della conoscenza tra protologia, soteriologia ed escatologia in ordine alla creazione stessa, con sguardo ad una prospettiva del dialogo tra scienza e fede e all’interazione dialettica tra tematiche teologiche ed attualità culturali. Programma Compito della teologia cristiana della creazione, sfide contemporanee e insegnamenti del magistero; liturgia della Veglia pasquale: il senso della creazione; il Credo art. I; la IV Preghiera eucaristica. La rivelazione biblica: a) AT: il superamento del mito, il Dio della Vita (Gen 1,1–2,4a), la creazione ferita dal male (Gen 2,4b–3,24), Salmi, Libri Sapienziali; b) NT: Gesù Cristo il Mediatore della creazione. Elementi del pensiero di s. Agostino e di s. Tommaso d’Aquino. L’interpretazione trinitaria; l’agire di Dio nel mondo; il problema della sofferenza, della libertà del peccato originale e della grazia originale. Spiritualità della creazione: Teilhard de Chardin. La sfida ecologica. Gli Angeli: rinnovato interesse, teologia tradizionale, s. Tommaso d’Aquino. Bibliografia Testo base: Kehl M., «E Dio vide che era cosa buona». Una teologia della creazione (BTC 146), Queriniana, Brescia 2009; Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae, I, 44-74. Altri testi: Theilhard de Chardin P., La Messa sul mondo, Queriniana, Brescia 61996; Xavier Durrwell F., Il Padre, Città Nuova, Roma 1995; Ratzinger J. – Benedetto XVI, In principio Dio creò il cielo e la terra. Riflessioni sulla creazione e il peccato, Lindau, Torino 2006. 232 BT14a04 – Teologia dogmatica 4 Sacramenti in genere (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Programma Partendo dai dati biblici, la trattazione mostrerà lo sviluppo storicoteologico della sacramentaria fondamentale, ossia la nozione e la natura di sacramento. La sacramentalità fondamentale di Cristo e della Chiesa. Mysterion e sacramentum. La teologia patristica e medievale. Le dichiarazioni magisteriali (da Innocenzo III al concilio di Trento). La manualistica e i nuovi orientamenti della sacramentaria contemporanea dopo il Vaticano II. Successivamente si prenderanno in esame, in modo sistematico, i temi classici del trattato: l’origine cristica dei sacramenti; il settenario sacramentale (distinzione e necessità); il segno sacramentale e i suoi elementi costitutivi (materia e forma); il ministro e il soggetto dei sacramenti; gli effetti sacramentali (grazia e carattere); la natura e la causalità dell’azione sacramentale (efficacia oggettiva). I sacramentali. Bibliografia Dispense del docente sulla parte sistematica al termine del corso. Rocchetta C., Corso di Teologia sistematica, 8: Sacramentaria fondamentale. Dal «Mysterion» al «sacramentum», EDB, Bologna 1989; Testa B., I Sacramenti della Chiesa (Amateca – Manuali di teologia cattolica 9), Jaca Book, Milano 1995; Courth F., I sacramenti. Un trattato per lo studio e per la prassi (BTC 196), Queriniana, Brescia 1999. Prospetto e programmi Prof. Carpin Attilio BT14d01 – Diritto canonico 1 I Libri I-II del Codex juris canonici (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Rava Alfredo Obiettivo Il corso vuole offrire agli studenti gli strumenti di base per conoscere il diritto ecclesiale. Si affronterà nella prima parte la natura del diritto ecclesiale e il suo evolversi storico, fino alla legislazione attuale, della quale si studieranno gli istituti giuridici fondamentali attraverso i quali comprendere come la persona agisce (libro I) nella struttura della Chiesa (libro II). L’obiettivo è dare gli strumenti per poter utilizzare la legislazione ecclesiastica e il relativo Codice, i mezzi e gli istituti principali (1° libro) declinati poi nella realtà ecclesiale (2° libro), con un taglio pratico e pastorale. 233 Prospetto e programmi Programma I. Parte introduttiva 1. La natura del diritto ecclesiale. 2. I fondamenti antropologici ed ecclesiologici del diritto ecclesiale. 3. Sintesi storica dell’esperienza legislativa ecclesiale. II. Parte codiciale 1. Canoni introduttori. 2. I soggetti della potestà universale: romano pontefice e collegio dei vescovi con a capo il papa. 3. I soggetti di doveri e diritti nell’Ordinamento canonico: la persona fisica e la persona giuridica. Gli atti giuridici e gli «uffici ecclesiastici». Le associazioni dei fedeli. 4. Il ministero ordinato. 5. Strumenti giuridici per l’esercizio della potestà: le leggi, i Decreti generali, gli atti amministrativi singolari, la consuetudine. 6. La Chiesa particolare e il suo pastore e i raggruppamenti di Chiese particolari. 7. La parrocchia. 8. La vita consacrata. Bibliografia Rava A., Introduzione al Diritto Canonico, Dispense ad usum auditorum, 2012; Gruppo italiano docenti di Diritto canonico (ed.), Corso istituzionale di Diritto canonico, Àncora, Milano 2005; Redazione di Quaderni di Diritto Ecclesiale (ed.), Codice di Diritto Canonico commentato, Àncora, Milano 32009. BT14g01 – Ebraico 1 (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. De Carlo Giuseppe Obiettivo Il corso intende offrire una conoscenza di base della grammatica ebraica, così da abilitare gli studenti a tradurre semplici testi biblici e a leggere con profitto le pubblicazioni di esegesi veterotestamentaria. Programma Concentrandosi prevalentemente sul sistema consonantico, si studieranno le forme del nome (genere, numero, stato), i suffissi personali (legati a sostantivi, preposizioni, verbi), il sistema verbale delle radici forti. Cominciando quindi a tradurre alcuni passi, si apprenderanno alcune caratteristiche della sintassi e dei verbi deboli. 234 Bibliografia Deiana G. – Spreafico A., Guida allo studio dell’ebraico biblico. Con la parte pratica: Chiave degli esercizi. Sussidio audio. Analisi grammaticale della crestomazia, Urbaniana University Press-Società Biblica Britannica & Forestiera, Città del Vaticano-Roma 1997; Elliger K. – Rudolph W., Biblia Hebraica Stuttgartensia, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 51997; Alonso Schökel L., Dizionario di Ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2013; Lambdin T.O., Introduzione all’ebraico biblico, Gregorian & Biblical Press, Roma 2013. BT14g02 – Ebraico 2 (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. De Carlo Giuseppe Obiettivo Il corso si pone in diretta continuazione con Ebraico 1 e intende continuare ad offrire una conoscenza di base della grammatica ebraica, così da abilitare gli studenti a tradurre semplici testi biblici e a leggere con profitto le pubblicazioni di esegesi veterotestamentaria. Prospetto e programmi Avvertenze Il Corso prevede l’impegno degli studenti a memorizzare un buon bagaglio di vocaboli ebraici e la costanza di uno studio personale di una mezz’ora quotidiana. Tipo corso: lezioni frontali con esercitazioni. Programma Riprendendo ciò che si è appreso in Ebraico 1 [Sistema consonantico: forme del nome (genere, numero, stato), suffissi personali (legati a sostantivi, preposizioni, verbi), sistema verbale delle radici forti], ci si concentrerà sulla traduzione e sull’analisi morfologica del libro di Giona per apprendere alcune caratteristiche della sintassi e dei verbi deboli. Bibliografia Deiana G. – Spreafico A., Guida allo studio dell’ebraico biblico. Con la parte pratica: Chiave degli esercizi. Sussidio audio. Analisi grammaticale della crestomazia, Urbaniana University Press-Società Biblica Britannica & Forestiera, Città del Vaticano-Roma 1997; Elliger K. – Rudolph W., Biblia Hebraica Stuttgartensia, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 51997; Alonso Schökel L., Dizionario di Ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2013; Lambdin T.O., Introduzione all’ebraico biblico, Gregorian & Biblical Press, Roma 2013. Avvertenze Il Corso prevede l’impegno degli studenti a memorizzare un buon bagaglio di vocaboli ebraici e la costanza di uno studio personale di una mezz’ora quotidiana. 235 BT14lt01 – Liturgia 1 Introduzione generale alla liturgia e all’anno liturgico (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prospetto e programmi Prof. Calaon Paolo Obiettivo Nel panorama degli studi teologici il corso si prefigge di introdurre lo studente allo studio della liturgia nel suo «spirito» proprio, attraverso l’analisi del nome e della sua definizione, della storia, degli elementi propri (parola, segni, assemblea, leggi). Questa analisi introduttiva permetterà di cogliere il «senso teologico della liturgia» perché, nella comprensione e nella celebrazione, possa risplendere nella sacra liturgia il mistero della «nostra Redenzione», il mistero di Cristo, e la genuina natura della vera Chiesa (cf. SC 2). L’introduzione all’anno liturgico permetterà di comprendere meglio proprio questa particolarità nella riflessione sulla centralità della domenica, giorno del Signore, e sulla Pasqua, attorno alla quale sono ordinate tutte le altre feste e cicli liturgici. Programma 1. Introduzione generale alla liturgia a. Che cos’è la liturgia? Alcune tra le fondamentali definizioni e sua importanza nel panorama degli studi teologici. b. Quale divisione nella liturgia? I principi, le strutture fondamentali, il suo esprimersi (gesti parole, riti edifici...). c. Che percorso storico ha fatto la liturgia? Panorama di storia della liturgia alla luce della storia della Chiesa e della Teologia. d. Perché due tradizioni, l’occidentale e l’orientale? Elementi di divisione e di unione e aspetti utili per un lettura comune del dato liturgico. e. I testi, e i documenti principali della liturgia in Occidente antecedenti al Vaticano II. f. La Riforma del Vaticano II nell’analisi della costituzione apostolica Sacrosanctum concilium. g. I libri liturgici promulgati dalla riforma del Vaticano II: caratteristiche principali: novità e legame con la tradizione. h. La liturgia nell’applicazione dei dettami conciliari, nei suoi testi e nei suoi riti e nelle sue varie forme espressive. 2. Anno liturgico a. Principi teologici e questioni fondamentali sulla struttura liturgica del tempo. b. La Santa Pasqua di Resurrezione, il tempo di Quaresima e il ciclo pasquale. c. La celebrazione della domenica, pasqua della settimana. d. L’avvento e il Santo Natale e le altre feste del Signore. 236 e. Le feste della Beata Vergine Maria e il Santorale. f. Uno sguardo alle celebrazioni della liturgia bizantina ed orientale. BT14lt02 – Liturgia 2 Liturgia delle Ore, liturgia dei defunti e benedizioni (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Calaon Paolo Obiettivo Gli argomenti trattati in questo corso toccano degli elementi importanti della liturgia della Chiesa, che permettono di avvicinare lo studente alla liturgia nel suo agire proprio. L’analisi e l’approfondimento di argomenti specifici della liturgia della Chiesa, permette di ritrovare le strutture e le norme già studiate nel corso introduttivo alla liturgia, e di vederle all’opera. Prima dello studio dei sacramenti veri e propri, con le ricchezze e complessità che li caratterizza, lo studio della Liturgia delle Ore, delle benedizioni, e della liturgia dei defunti, è uno strumento importante dove ritrovare, nell’essenzialità dei riti, la ricchezza specifica della liturgia della Chiesa, dove Oriente ed Occidente si avvicinano in una vita celebrativa «a due polmoni». Pertanto l’obiettivo è quello di presentare ed analizzare nel loro dato celebrativo (antico ed attuale) tutto ciò che costituisce parte della vita liturgica della Chiesa nella sua preghiera (Liturgia delle Ore), nel Rito delle Esequie e nei Sacramentali (Benedizioni, Esorcismi). Il dato eucologico, analizzato dal punto di vista della sua genesi storica, liturgica e testuale contribuisce a condurre lo studente alla meditazione teologica del mistero che viene celebrato, secondo l’antico detto «lex orandi, lex credendi». Prospetto e programmi Bibliografia Concilium oecumenicum Vaticanum secundum, Constitutio de sacra liturgia Sacrosanctum concilium, in Enchiridion Vaticanum 1, Dehoniane, Bologna 101976ss, 16-95; Norme generali per l’ordinamento dell’anno liturgico e del calendario, in MR, LIV-LXXIII; Catechismo della Chiesa cattolica, 1066-1209; Martimort A.G., La Chiesa in preghiera. Introduzione alla Liturgia, edizione rinnovata, Queriniana, Brescia 1987, I. N.B. Saranno messe a disposizione dello studente raccolte di testi liturgici e studi integrativi. Programma 1. Liturgia delle Ore a. Introduzione alla preghiera cristiana (fonti e peculiarità). b. Prassi della Chiesa antica: approccio storico e liturgico: il sorgere della prassi della veritas horarum. 237 Prospetto e programmi c. La Liturgia delle Ore nella tradizione bizantina: alcuni riferimenti. d. Presentazione della prassi liturgico-celebrativa attuale sottolineando gli elementi legati alla tradizione e le novità della Riforma. e. Analisi di elementi scelti della Liturgia delle Ore e modalità celebrative. 2. Liturgia dei defunti a. Spunti di teologia sulla morte cristiana (il mistero della morte prima e dopo il Cristo). b. La prassi liturgica antica (nei Sacramentari e Ordines romani). c. Analisi e studio del Nuovo Rito delle Esequie nella seconda Edizione typica della Conferenza episcopale italiana (2011), analisi dei Praenotanda, della struttura celebrativa, dei testi, con attenzione alle novità rispetto alla prima edizione (tra cui il rito nel caso della cremazione della salma). d. Un caso particolare: le esequie dei bambini (novità e dati teologici emergenti). 3. Le Benedizioni e il Benedizionale a. Introduzione: per una teologia liturgica dei sacramentali. b. Distinzioni e descrizioni dei sacramentali nella prassi liturgica della Chiesa antica. c. Il Benedizionale rinnovato dopo il Vaticano II (analisi delle linee liturgico-teologiche contenute nei Praenotanda). d. Le altre Benedizioni solenni nella liturgia (dedicazione di una chiesa, di un altare...) e. Un caso particolare: il nuovo rituale degli esorcismi. Bibliografia Enchiridion Liturgico, Piemme, Casale Monferrato 1994 [per lo studio dei Praenotanda liturgici dei vari riti possono essere utilizzati anche altre raccolte similari]; Catechismo della Chiesa cattolica, LEV, Città del Vaticano 21999 [in particolare nn. 2559-2696; 1261; 16671690]; Barsotti D., Introduzione al breviario. Lo spirito della Liturgia delle Ore, Milano 2006; Martimort A.G., «La Liturgia delle Ore», in A.G. Martimort, La Chiesa in preghiera. Introduzione alla liturgia, edizione rinnovata, IV, 179-306; Sicard D., «La morte del cristiano», in Martimort, La Chiesa in preghiera, III, 247-266; Jounel P., «Le Benedizioni», in Martimort, La Chiesa in preghiera, III, 287-312. N.B. Saranno messe a disposizione dello studente raccolte di testi liturgici e studi integrativi. 238 BT14m01 – Teologia morale 1 Le passioni dell’animo e le abilità morali (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Carbone Giorgio Obiettivo Saranno trattate le passioni dell’animo umano, le virtù e i vizi in generale, come elementi costitutivi dell’agire umano. Particolare attenzione sarà dedicata alle virtù umane nella formazione dell’atto libero. BT14m02 – Teologia morale 2 Il fine ultimo e gli atti umani (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Dermine François Obiettivo L’«atto» umano comporta delle caratteristiche tutte sue che lo distinguono, come san Tommaso afferma, dal mero «atto dell’uomo»: lo scopo di questo corso sta essenzialmente nel ribadire tale fondamentale distinzione, soprattutto perché la cultura ora dominante tende a privileggiare il sentire rispetto alla facoltà di intendere e di volere. Prospetto e programmi Bibliografia Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae, I-II, qq. 22-70; Samek Lodovici G., La felicità del bene, Vita e pensiero, Milano 2002; Macintyre A., Animali razionali dipendenti: perché gli uomini hanno bisogno delle virtù, Vita e pensiero, Milano 2001. Dispense del professore. Programma San Tommaso pone alla base dell’agire morale la ricerca di un fine ultimo, ossia di una realtà capace di conferire un senso alla propria vita e di offrirle una prospettiva beatificante. Dopo essersi soffermato sulle nozioni di bene, di fine e di beatitudine, l’Aquinate passa all’analisi minuziosa delle varie componenti dell’atto umano. In primo luogo lo affronta nella sua materialità, ossia nel sua dimensione volontaria o involontaria, e negli elementi richiesti dall’atto di volontà: individuazione di un fine, determinazione dei mezzi adatti e realizzazione concreta. In secondo luogo nella sua formalità, ossia in ciò che lo rende morale o meno, in ciò che rende buono o cattivo un atto sia nella sua interiorità sia nella sua esteriorità. Bibliografia Tommaso d’Aquino, Summa theologiae, I-II, q. 1, a. 21; Compagnoni F. – Piana G. – Privitera S. (edd.), Nuovo dizionario di teologia morale, San Paolo, Milano 1990; Pinckaers S., Le fonti della morale cristiana – Metodo, contenuto, storia, Ares, Milano 1992; Abbà G., Quale impo239 stazione per la filosofia morale?, Las, Roma 1995; Labourdette M., La fin dernière, Toulouse, année scolaire 1961; Labourdette M., Les actes humains, Toulouse, année scolaire 1962; Poppi A., Per una fondazione razionale dell’etica, San Paolo, Milano 41998; Samek Lodovici G., La felicità del bene, Vita e Pensiero, Milano 2002. BT14m03 – Teologia morale 3 La legge (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prospetto e programmi Prof. Carbone Giorgio Obiettivo La nozione di legge è analoga: legge si predica del Decalogo, delle leggi positive umane, ma anche della persona divina dello Spirito Santo. Il corso si prefigge di illustrare le varie tipologie di legge e i rapporti esistenti tra queste alla luce della rivelazione biblica, della tradizione patristica e della dottrina cristiana. Bibliografia Tommaso d’Aquino, Somma Teologica, I-II, qq. 90-108; Carbone G.M., «Il carattere razionale della legge morale naturale», in Divus Thomas 53(2009), 319-350. Dispense del professore. BT14m04 – Teologia morale 4 Il peccato (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Dermine François Obiettivo La nozione di peccato è fondamentalmente rivelata ma coinvolge, nella sua realtà, tutti gli esseri umani. In un periodo storico nel quale si affievolisce il senso del peccato, è urgente ribadirne l’esistenza al fine di salvaguardare la responsabilità dell’essere umano. Inoltre, va riproposta con insistenza la dottrina del peccato originale, anch’essa indispensabile alla comprensione della situazione esistenziale dell’uomo. Programma Dopo una breve introduzione circa il senso del peccato e circa il concetto di morale laica, si procederà all’esame delle principali fonti scritturistiche relative all’argomento. Poi si seguirà il trattato relativo all’argomento (Summa Theologiae II-II, qq. 141-170), ricorrendo pure all’apporto di alcuni documenti ecclesiali e papali. Bibliografia Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae I-II, q. 71, a. 89; Id., Quaestiones Disputatae De malo; Bernard R., Le péché, Revue des jeunes, De240 sclée, Paris 1930; Labourdette M., Des vices et des péchés, Toulouse, année scolaire 1958-1959; Giovanni Paolo II, Dives in misericordia, 1980; Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica Reconciliatio et paenitentia del 2.12.1984; Giovanni Paolo II, Veritatis splendor, 1993; Pinckaers S., Le fonti della morale cristiana – Metodo, contenuto, storia, Ares, Milano 1992. BT14s02 – Storia della Chiesa medievale 1 (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Obiettivo Scopo del corso è quello di offrire una lettura specialistica su alcune tematiche del periodo preso in considerazione, attraverso una metodologia che consenta allo studente di acquisire una solida capacità di sintesi, frutto di una nuova lettura della storia. Programma Il corso tratta della cristianità medioevale nei suoi lineamenti generali e in riferimento ai problemi di storia della Chiesa dal V al X secolo, ed è preceduto da una introduzione di carattere metodologico, sui concetti storiografici di medioevo e di cristianità medievale e sui problemi di orientamenti metodologici per lo studio della Storia della Chiesa medievale. Si studierà la storia della Chiesa, aperta e correlata alla storia del cristianesimo, nelle evidenti implicazioni con la storia della Chiesa greco-bizantina. I contenuti del corso riguarderanno: La Chiesa nella tarda antichità – I concili del V sec. – Il monachesimo orientale e occidentale dalle origini al rinnovamento monastico – La Chiesa e i barbari (penetrazione dei popoli germanici nell’Impero e formazione del medioevo) – Gregorio Magno e il papato medioevale; origine dello Stato Pontificio e sua natura – L’impero – Monaci e vescovi missionari – Monotelismo – L’iconoclasmo – Da Nicea II al trionfo dell’ortodossia – L’Islam – La svolta del secolo VIII: Chiesa romana e creazione dell’impero d’Occidente (l’ordine divino, sacerdozio e regno) – Riforma carolingia delle istituzioni ecclesiastiche – Il declino della dinastia Carolingia – La Chiesa bizantina e la sua missione evangelizzatrice – La cristianizzazione degli slavi: Cirillo e Metodio – Il patriarca Fozio e la crisi con Roma – Lo scisma di Oriente (1054) – Feudalesimo e particolarismo ecclesiastico del sec. X: la decadenza del papato e la «Renovatio imperii» degli Ottoni – Il rinnovamento monastico: Cluny – Centri monastici italiani. Prospetto e programmi Prof. Guerrieri Tiberio Bibliografia Rogier L.J. – Aubert R. – Knowles M.D. (edd.), Nuova Storia della Chiesa, Marietti, Casale Monferrato 1970-1977, I-II; Lortz J., 241 Prospetto e programmi Storia della Chiesa considerata in prospettiva di storia delle idee, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004, I; Jedin J., Introduzione alla storia della Chiesa, con un saggio di G. Alberigo, Morcelliana, Brescia 1979; Gallina M. – Merlo G.G. – Tabacco G., Storia del Cristianesimo, 2: Il medioevo, a cura di Filoramo G. – Menozzi D., Laterza, Roma-Bari 1997; Vauchez A. (ed.), Storia del Cristianesimo, Borla-Città Nuova, Roma 1999, IV; Sensi M., «La storia della Chiesa», in Lorizio G. – Galantino N., Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004, 329-375; Vauchez A. (ed.), Dizionario enciclopedico del medioevo, 3 voll., du Cerf-Città Nuova-Clarke, Parigi-Roma-Cambridge 1998-1999. Avvertenze Per ognuno degli argomenti trattati si fornirà in sede di lezione una adeguata bibliografia di riferimento. Si ritiene infine necessaria la lettura critica di un’opera generale sul periodo trattato (cf. bibliografia specifica), da concordare con il docente. BT14s03 – Storia della Chiesa medievale 2 (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Gianni Festa Obiettivo Il corso si prefigge lo scopo di condurre lo studente ad una visione esaustiva e critica delle vicende della Chiesa basso-medievale, privilegiando la storia delle istituzioni. Programma Storia della Chiesa basso-medievale dal XII secolo al pontificato di Bonifacio VIII. Bibliografia Knowles M.D. – Obolenski D., Nuova Storia della Chiesa, 2: Il Medioevo, Marietti, Genova 1994; Gallina M. – Merlo G.G. – Tabacco G., Storia del Cristianesimo, 2: Il medioevo, a cura di Filoramo G. – Menozzi D., Laterza, Roma-Bari 1997; Vitolo G., Medioevo. I caratteri originali di un’età di transizione, Sansoni, Firenze 2001; Azzara C. – Ripetti A.M., La Chiesa nel Medioevo, il Mulino, Bologna 2009. BT14x01 – Seminario di Metodologia teologica (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Olmi Antonio Obiettivo Il seminario si propone di illustrare il paradigma della teologia, intesa come «scienza ecclesiale della fede nel mistero di Dio». 242 Bibliografia Il materiale necessario alla preparazione dell’esame sarà disponibile on line. Si consigliano inoltre: Commissione teologica internazionale, Magistero e Teologia, 1975; Id., La teologia oggi: prospettive, princìpi e criteri, 2012; Concilio ecumenico Vaticano II, Costituzione dogmatica sulla divina rivelazione Dei verbum, 18 novembre 1965; Congregazione per la dottrina della fede, Istruzione sulla vocazione ecclesiale del teologo Donum veritatis, 24 maggio 1990; Id., Nota dottrinale illustrativa della formula conclusiva della Professio fidei Inde ab ipsis primordiis, 29 giugno 1998. Prospetto e programmi Programma Diverse definizioni di «teologia». La teologia come «scienza ecclesiale della fede nel mistero di Dio». Chiarimento dei termini della definizione: che cosa si intende per «scienza», «Dio», «mistero», «fede», «Chiesa». Teologia e cultura. Dalla definizione di «teologia» alla missione del teologo. CORSI PROPRI DEL 2° E 3° ANNO BT14a09 – Teologia dogmatica 9 Sacramenti in specie: Battesimo, Confermazione, Penitenza, Unzione, Ordine sacro e Matrimonio (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Carpin Attilio Programma Nell’esporre la teologia dei singoli sacramenti si seguirà anzitutto il metodo positivo. Partendo dalla rivelazione biblica, esamineremo l’evoluzione storico-teologica dei sacramenti della Chiesa attraverso la tradizione patristica, la prassi liturgica, la riflessione medievale, la storia del dogma e gli apporti della teologia contemporanea. Infine, ogni sacramento sarà approfondito in modo sistematico all’interno dell’economia salvifico-sacramentale della Chiesa. Bibliografia Dispense del docente sulla parte sistematica al termine del corso. Testa B., I Sacramenti della Chiesa (Amateca – Manuali di teologia cattolica 9), Jaca Book, Milano 1995; Courth F., I sacramenti. Un trattato per lo studio e per la prassi (BTC 196), Queriniana, Brescia 1999. 243 BT14a10 – Teologia dogmatica 10 Eucaristia (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Barile Riccardo Prospetto e programmi Obiettivo Raggiungere l’intelligenza della fede a partire dal fatto della celebrazione dell’eucaristia e dalle questioni teologiche che nella storia hanno interpretato il fatto. Programma Ricerca del metodo. I nomi dell’Eucaristia. Il punto di partenza o il principio generatore del trattato: esempi storici, scelta attuale e ragioni della scelta. L’ascolto della fede. Le principali testimonianze della tradizione: Scritture, Padri, storia celebrativa e dibattito teologico, interventi del magistero. L’intelligenza della fede. Alcune nozioni teologiche che permettono di interpretare i dati: sacrificio, sacramento (memoriale), convito e reciproche relazioni. Alcune nozioni contestuali e trasversali ai dati: presenza di Cristo, contesto celebrativo ed ecclesiale, mistero pasquale e riferimento escatologico. La raccolta di quanto avanza (Gv 6,12). Il culto eucaristico al di fuori della Messa e la «spiritualità» eucaristica: fondamento e discernimento teologico. Bibliografia Dispense del docente. Altra bibliografia di riferimento: RAFFA V., Liturgia eucaristica, CLV-Edizioni liturgiche, Roma 2003; MAZZA E., La celebrazione eucaristica, EDB, Bologna 22003; GIRAUDO C., In unum corpus. Trattato mistagogico sull’eucaristia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2000; Brouard M. (ed.), Eucharistia Enciclopedia dell’Eucaristia, EDB, Bologna 2004; Mussone D., L’Eucaristia nel Codice di Diritto Canonico, LEV, Città del Vaticano 2002. BT14a11 – Teologia dogmatica 11 Escatologia (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Olmi Antonio Obiettivo Il corso si propone di rispondere alla domanda sulla «fine» (del singolo e della specie umana), nella prospettiva della fede cattolica. Programma L’escatologia nella storia delle religioni. L’escatologia del mondo biblico. L’escatologia cristiana nello sviluppo storico postbiblico. Escatologia universale: il regno di Dio e il senso della storia, la pa244 rusia, la risurrezione dei morti. Escatologia individuale: teologia della morte e giudizio particolare, gli stati definitivi o escatologia compiuta. Escatologia intermedia: condizione tra la morte e la risurrezione. Bibliografia Il materiale necessario alla preparazione dell’esame sarà disponibile on line. Si consigliano inoltre: Sánchez J.J. – Molinero J., I novissimi. Introduzione all’escatologia, Ares, Milano 2000; Commissione teologica internazionale, «Alcune questioni attuali riguardanti l’escatologia», in Civiltà cattolica 143(1992)I, 458-494; Tommaso d’Aquino, Summa theologiae, Suppl., 69-99. BT14a12 – Teologia dogmatica 12 Prof. Salvioli Marco Obiettivo Il corso si propone di trasmettere i tratti fondamentali sull’uomo così come possono essere conosciuti dalla rivelazione attestata nella sacra Scrittura, mediata dal genio di san Tommaso d’Aquino, tenuto conto dell’attuale passaggio d’epoca. Prospetto e programmi Antropologia teologica (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Programma Avendo considerato la peculiarità dell’insegnamento di Antropologia teologica nel contesto degli studi collocati nell’orizzonte della sintesi offerta da san Tommaso d’Aquino, il programma del corso prevede l’introduzione alla dottrina teologica riguardante a. l’origine e la natura dell’uomo (in relazione al tema teologico della grazia); b. la caduta dell’uomo; c. il peccato originante e il peccato originato. Questi temi principali verranno studiati alla luce della rivelazione attestata nella sacra Scrittura, in riferimento ai chiarimenti offerti dal magistero. Inoltre, tenendo conto della sfida della Nuova evangelizzazione nel contesto occidentale, verranno offerti alcuni approfondimenti che mirano in particolare a mostrare i motivi dell’affermazione della mentalità secolare nel corso dell’età moderna e gli orizzonti aperti dall’affacciarsi di un’epoca post-secolare, ancora tutta da far connotare. Tra questi approfondimenti, sulla base di un’iniziale descrizione storica del percorso dell’Occidente quanto alla comprensione dell’uomo, verranno trattati particolarmente i temi tommasiani riguardanti l’uomo creato a immagine di Dio e il desiderio naturale di vedere Dio, con particolare riferimento all’interpretazione offerta da Henri de Lubac. Bibliografia Il docente fornirà, al momento opportuno, una dispensa contenente gli argomenti del corso. 245 Tra i libri indicati per l’approfondimento segnaliamo: Brambilla F.G., Nuovo corso di Teologia sistematica, 12: Antropologia teologica. Chi è l’uomo perché te ne curi?, Queriniana, Brescia 2005; Carbone G., L’uomo a immagine e somiglianza di Dio. Uno studio sullo Scritto sulle Sentenze di san Tommaso d’Aquino (Claustrum 22), ESD, Bologna 2003; Milbank J., Il fulcro sospeso. Henri de Lubac e il dibattito sul soprannaturale, ed. it. a cura di M. Salvioli, ESD, Bologna 2013. BT14a15 – Teologia ecumenica (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prospetto e programmi Prof.ssa Mirri Luciana Maria Obiettivo Il corso si prefigge di presentare allo studente le problematiche storico-teologiche attinenti le divisioni nella Chiesa di Cristo, la ricerca dell’unità visibile e il contributo teologico del magistero della Chiesa cattolica nel cammino ecumenico. Programma a) Dalla preghiera di Cristo in Gv 17 all’unità lacerata: l’ecumene e le divisioni della cristianità: cenni storici e contenuti. b) «Credo la Chiesa una»; sviluppo terminologico; negazioni dell’ecumenismo. c) Edimburgo 1910; Vita e Azione, Fede e Costituzione, il Consiglio Ecumenico delle chiese; le vie dell’unità; precursori e protagonisti del dialogo ecumenico. d) Giovanni XXIII e il concilio ecumenico Vaticano II; l’ecclesiologia di Lumen gentium e il Decreto Unitatis redintegratio: lettura analitica del decreto conciliare. e) Giovanni Paolo II: magistero e Lettera enciclica Ut unum sint; Benedetto XVI; Papa Francesco. f ) Il dialogo con l’ebraismo. Bibliografia Testi di base: Dallari C., Speranze e passi di unità. Introduzione all’Ecumenismo, Mimep-Docete, Pessano 2010; Bruni G., Servizio di comunione, Qiqajon, Bose 1997; Rossi T.F., Manuale di Ecumenismo, [con CD-ROM], Queriniana, Brescia, 2012. Magistero: Concilio ecumenico Vaticano II, Decreto Unitatis redintegratio; Id., Dichiarazione Nostra aetate (nn. 4 e 5); Giovanni Paolo II, Lettera enciclica Ut unum sint, 25.05.1995. Altri testi: Bux N., Il quinto sigillo. L’unità dei cristiani verso il terzo millennio, LEV, Città del Vaticano 1997; Isaac J., Gesù e Israele, Nardini, Firenze 1976. 246 BT14d03 – Diritto canonico 3 I Libri V-VII del Codex juris canonici (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Rava Alfredo LIBRO V: I Beni Temporali nella Chiesa. Sguardo generale – Insegnamento del concilio Vaticano II – Analisi dei canoni introduttivi – L’acquisto dei beni e l’amministrazione dei beni – Beni temporali e vita consacrata LIBRO VI: Le Sanzioni nella Chiesa. I principi generali – Il concetto di delitto canonico (can. 1321) – La pena canonica: il concetto, i vari tipi e i relativi divieti – Il caso urgente – Le pene per i singoli delitti, soprattutto quelli riservati e quelli a cui è annessa una pena latae sententiae. Prospetto e programmi Obiettivo Il corso offre un approfondimento e un’analisi dei libri del Codice di Diritto canonico, in merito ai beni ecclesiastici e alla loro amministrazione (libro V), analizza il diritto penale con l’intento di introdurre alla sua conoscenza ed all’utilizzo pastorale di esso (libro VI) e accenna alla realtà della potestà giudiziale, evidenziando relativi soggetti e strutture, con una attenzione particolare ai processi inerenti al matrimonio (libro VIII). LIBRO VII: L’amministrazione della giustizia nella Chiesa. La potestà giudiziale: ambito ed esercizio – La procedura giudiziale: i tribunali, i soggetti e relative competenze – I processi inerenti al matrimonio canonico. Bibliografia Testo dei canoni Libri V-VI-VII; Gruppo italiano docenti di Diritto canonico (ed.), Corso istituzionale di Diritto canonico, Àncora, Milano 2005, 447-522; Redazione di Quaderni di Diritto Ecclesiale (ed.), Codice di Diritto Canonico commentato, Àncora, Milano 32009. Appunti del docente. Tipo esame: scritto. BT14k01 – Teologia pastorale (3 ects / 2 cfu / 24 ore) Prof. Bulgarelli Valentino Obiettivo Il corso si propone di orientare ed accompagnare gli studenti ad un discernimento sulle transizioni in atto, in riferimento all’agire pastorale della Chiesa. I mutamenti culturali richiedono un esercizio teologico 247 rigoroso per sapere leggere «i segni dei tempi». Bussola del Corso saranno le costituzioni conciliari Lumen gentium e Gaudium et spes. Prospetto e programmi Programma 1. Lo statuto epistemologico della Teologia pastorale. 2. Modelli di prassi pastorale nella storia della Chiesa: origine, finalità e volti di Chiesa. 3. Il magistero pastorale del concilio Vaticano II: dalla Lumen gentium alla Gaudium et spes attraverso la Dei verbum. 4. La teologia pastorale nelle recenti riflessioni. 5. Il contesto odierno della postmodernità e la Nuova Evangelizzazione. 6. L’Evangelii gaudium: prospettive pastorali. 7. Alcune questioni: il linguaggio, la questione dell’Iniziazione cristiana e gli adulti. Bibliografia Bourgeois H., La pastorale della chiesa, Jaca Book, Milano 2001; Midali M., Teologia pratica. 1. Cammino storico di una riflessione fondante e scientifica, LAS, Roma 2000; Midali M., Teologia pratica. 2. Attuali modelli e percorsi contestuali di evangelizzazione, LAS, Roma 2000; Zulehner P., Teologia Pastorale, 4 voll., Queriniana, Brescia 1992; Trentin G. – Bordignon L., Teologia Pastorale in Europa, Messaggero, Padova 2003; Salmann E., Passi e passaggi nel Cristianesimo. Piccola mistagogia verso il mondo della fede, Cittadella, Assisi 2009; Armando M., Presenza infranta. Il disagio postmoderno del cristianesimo, Cittadella, Assisi 2008. BT14lt03 – Liturgia 3 Iniziazione cristiana: Battesimo, Confermazione, Eucaristia (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Calaon Paolo Obiettivo Il corso si prefigge di guidare lo studente ad una conoscenza degli argomenti trattati secondo un duplice sguardo liturgico e teologico. L’intento è che, attraverso l’analisi del dato liturgico (analizzato dal punto di vista della genesi storica, liturgica, testuale) lo studente sia condotto alla meditazione teologica del mistero che viene celebrato, secondo l’antico detto «lex orandi, lex credendi». L’intento è anche quello di introdurre ad una «ars celebrandi», che nell’unire assieme novità e tradizione, possa, nello spirito del concilio Vaticano II e nella fedeltà al magistero, favorire una maggiore «attiva partecipazione». Programma 1. Iniziazione cristiana prima del concilio Vaticano II. a. Questioni introduttive di teologia liturgica sul cammino di 248 2 La celebrazione dell’iniziazione cristiana dopo il concilio Vaticano II. a. Analisi delle varie «tappe» e «tempi» del rito dell’iniziazione cristiana degli adulti, in vista di un approfondimento della specifica azione missionaria ed evangelizzatrice della Chiesa dopo il concilio Vaticano II. Questioni circa l’ammissione dei cristiani di altre confessioni alla piena comunione con la Chiesa cattolica (protestanti, ortodossi di rito orientale). b. Il Battesimo dei fanciulli: analisi della prassi battesimale e questioni relative alla pastorale familiare ed ecclesiale. c. La Confermazione: storia e prassi attuale del rito così come si inserisce nei riti di iniziazione cristiana, e così come viene celebrato da solo dopo il battesimo. Analisi dei singoli elementi del rito: imposizione delle mani, la crismazione con il sacro crisma, la formula sacramentale, l’unzione sulla fronte. Analisi delle differenze con la tradizione ortodossa. d. La Prima Comunione dei fanciulli quale tappa nel cammino di iniziazione cristiana. Prospetto e programmi iniziazione cristiana: fondamenti biblici, teologici ed analisi degli elementi essenziali alla prassi liturgica (segni, simboli, gesti, riti e formule sacramentali). b. L’iniziazione cristiana dalle origini fino al VI secolo. Analisi delle fonti bibliche, patristiche e liturgiche relative al catecumenato, ai riti pre e post battesimali, dalle origini fino alla generalizzazione del battesimo ai bambini. c. L’evoluzione dell’iniziazione cristiana dal VI al XX secolo in Oriente ed in Occidente. d. Analisi della struttura dei principali libri liturgici della liturgia romana d’Occidente (sacramentali, ordines, pontificali, rituali) alla ricerca di una emergente prassi liturgica peculiare. 3. L’Eucaristia a. La celebrazione dell’Eucaristia prima dei libri liturgici (fino al IV secolo). b. Dal IV all’VIII secolo: creazione dei formulari sacramentari e messali, e organizzazione dei riti. Consolidamento della prassi liturgica e della struttura della celebrazione eucaristica. c. Dall’VIII secolo fino al concilio Vaticano II: le varie riforme. d. Il Novus Ordo del Messale di Paolo VI nelle sue tre edizioni: spirito della riforma del concilio Vaticano II, le novità e il legame con la tradizione. Analisi delle varie parti della Messa, loro origine e spiegazione. Analisi di alcune parti del Messale. Bibliografia Praenotanda liturgica dei singoli argomenti (cf. Enchiridion Liturgico, Piemme, Casale Monferrato 21994 o raccolte simili); Jounel P., «Il 249 Pontificale e il Rituale», in A.G. Martimort, La Chiesa in preghiera. Introduzione alla Liturgia, 3: I Sacramenti, edizione rinnovata, Queriniana, Brescia 1984, 17-26; Cabié R., «L’iniziazione cristiana», in Martimort, La Chiesa in preghiera. Introduzione alla Liturgia, 3: I Sacramenti, 27-120; Martimort A.G., La Chiesa in preghiera. Introduzione alla Liturgia, 2: L’Eucaristia, Queriniana, Brescia 1984. Eventuali dispense o testi di approfondimento saranno presentati durante il corso. BT14lt04 – Liturgia 4 Sacramento della Riconciliazione, Unzione degli infermi, Ordine sacro, Matrimonio Prospetto e programmi (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Calaon Paolo Obiettivo Il Catechismo della Chiesa cattolica presenta una divisione dei sacramenti in tre grandi parti: sacramenti di iniziazione, guarigione e comunione. Questo corso offre allo studente un approfondimento dei sacramenti di guarigione (riconciliazione ed unzione degli infermi) e dei sacramenti di comunione (ordine e matrimonio) dove sono considerate ed analizzate le fonti bibliche, patristiche e liturgiche, la storia della loro celebrazione nella liturgia occidentale, con riferimenti alla prassi delle Chiese orientali. Saranno approfonditi temi di teologia liturgica con riferimento ad altre discipline teologiche. Particolare attenzione sarà dedicata alla riforma celebrativa del concilio Vaticano II ed alla sua applicazione, analizzando i Praenotanda e i rituali attuali, con particolare attenzione alla ars celebrandi fedele all’antico assioma: «lex orandi, legem statuat supplicandi». Programma 1. Penitenza a. Breve analisi introduttiva di teologia liturgica sul mistero del peccato alla luce del mistero della Redenzione. b. L’incontro salvifico di Gesù con peccatori, che la Chiesa prolunga nella sua prassi liturgica. c. Prassi liturgica della Chiesa antica fino al concilio di Trento: la prassi antica, la confessione nelle comunità monastiche, la nascita della penitenza tariffata. d. Il sacramento della penitenza nella riforma e nel concilio di Trento: sua specificità, struttura, elementi costitutivi, effetti e ministro del sacramento della penitenza. e. La riforma del Vaticano II e il Nuovo Rito della Penitenza: analisi delle Premesse al Nuovo Rito della Penitenza. 250 3. Ordine: a. Introduzione: questione di teologia liturgica relativa al sacramento dell’Ordine e l’azione ministeriale nella Chiesa. b. Prassi liturgica delle ordinazioni nella Chiesa antica d’Oriente e d’Occidente. c. L’antico rituale delle Ordinazioni e il Rituale romano-franco. d. La Riforma del Vaticano II nei testi conciliari e nel Nuovo Rito delle Ordinazioni di Paolo VI, nelle sue Premesse e nelle distinte celebrazioni di ordinazione di Diaconi, Presbiteri, Vescovi. Prospetto e programmi 2. Unzione degli infermi: a. Questioni introduttive. L’incontro salvifico di Gesù con i malati, come si manifesta nella testimonianza dei Vangeli e nella prassi della Chiesa apostolica. Analisi del testo nella lettera di Giacomo. b. La Chiesa prolunga l’azione salvifica del Cristo: prassi liturgica fino al concilio di Trento (testimonianze liturgiche della Chiesa d’Oriente e d’Occidente e prassi monastica). c. Il concilio di Trento: definizione, struttura e importanza della cura per i malati e loro assistenza spirituale. Dall’unzione dei malati all’estrema unzione ai moribondi. d. Il concilio Vaticano II e il Rituale di Paolo VI. Il ritorno alla terminologia antica di «unzione degli infermi» piuttosto che «estrema unzione». Il segno sacramentale: l’olio benedetto il giovedì santo quale segno di comunione ecclesiale. Il nuovo rituale: premesse e momenti celebrativi. 4. Matrimonio a. Questioni introduttive: il sacramento del matrimonio partecipazione degli sposi cristiani all’alleanza sponsale di Cristo con la Chiesa. La grazia del sacramento del matrimonio di vivere questa alleanza e manifestarla (dal rituale). b. Prassi liturgica del rito del matrimonio nella Chiesa d’Oriente e d’Occidente fino al medioevo. Il matrimonio medioevale alle porte della chiesa. c. Il matrimonio in Occidente dopo il concilio di Trento d. Il sacramento del matrimonio alla luce della riforma del Vaticano II nei testi conciliari, negli insegnamenti pontifici e nel magistero: breve analisi introduttiva. e. Il rito del matrimonio del Vaticano II nella versione italiana dell’Editio typica altera dell’Ordo celebrandi Matrimonium del 2004: analisi delle premesse e delle singole sezioni celebrative. Bibliografia Praenotanda liturgica dei singoli argomenti (vedi Enchiridion Li251 turgico, Piemme, Casale Monferrato 21994); Anàmnesis. Introduzione storico-teologica alla Liturgia, 3/1: La liturgia, i sacramenti; teologia e storia della celebrazione, Marietti, Genova 1986; Martimort A.G., La Chiesa in preghiera. Introduzione alla Liturgia, 3: I Sacramenti. Edizione rinnovata, Queriniana, Brescia 1984. Eventuali dispense o testi di approfondimento saranno indicati durante il corso. BT14m05 – Teologia morale 5 Bioetica (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prospetto e programmi Prof. Carbone Giorgio Obiettivo Il corso si propone come un’introduzione alla bioetica e come valutazione critica degli atti dell’uomo nell’ambito delle biotecnologie. Saranno trattati approfonditamente alcuni temi specifici, tra cui: lo statuto dell’embrione umano, il problema della sterilità e dell’infertilità; la fecondazione extracorporea e l’inseminazione artificiale; l’aborto chirurgico e chimico; le diagnosi pre-impianto e pre-natali; l’ingegneria genetica e la clonazione; i trapianti di cellule, tessuti e organi; il problema dell’accertamento della morte e la donazione di organi; l’accanimento terapeutico, il testamento biologico, l’eutanasia e l’eubiosia; la tutela dell’ecosistema. Bibliografia Sgreccia E., Manuale di bioetica. Fondamenti ed etica medica, Vita e pensiero, Milano 2003, I; Id., Manuale di bioetica. Aspetti medico-sociali, Vita e pensiero, Milano 2002, II; Pessina A., Bioetica. L’uomo sperimentale, Bruno Mondadori, Milano 2002; Carbone G.M., L’embrione umano: qualcosa o qualcuno?, ESD, Bologna 2014; Carbone G.M., La fecondazione extracorporea, ESD, Bologna 2005; Mazzoni A. (ed.), Staminali. Possibilità terapeutiche e rapporti tra etica e ricerca scientifica, ESD, Bologna 2007; Mazzoni A. – Manfredi R., AIDS, ESD, Bologna 2007. BT14m06 – Teologia morale 6 La Giustizia (morale sociale, politica ed internazionale) (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Reali Marco Tommaso Obiettivo Questo corso prevede una sintetica ma significativa analisi della virtù di giustizia e un’introduzione più specifica al corso altrove denomi252 Programma Le sessioni argomentative trattate durante le lezioni saranno le seguenti: 1. lo status quaestionis: il metodo della teologia morale nella prospettiva delle virtù. Possibili ambiti di analisi e di confronto; definitoria della nozione; 2. la definizione speciale della giustizia: la «meta – virtù» tra «alterità» e «identificazione del proprio dovuto»; 3. divisioni e parti della giustizia nel trattato dell’Aquinate: analisi dello schema e alcune considerazioni sui contenuti; 4. la fondazione biblica della nozione; 5. la Dottrina sociale della Chiesa nello sviluppo storico e nell’orientamento teoretico-pragmatico; morale politica, morale internazionale; 6. i diritti umani come apologia della dignità umana e valutazione della loro specificità cristiana; 7. giustizia ed economia; 8. l’universale umano della giustizia, in ambito religioso ed extrareligioso; 9. appunti sulla giustizia nel sacramento della riconciliazione. Prospetto e programmi nato «morale sociale», nel più ampio ed appropriato contesto a cui esso è realmente riferito. La disamina dello schema tommasiano della virtù verrà integrato da applicazioni teoretiche di carattere storico-sociologico, attraverso l’ausilio del pensiero sociale cristiano e degli atti del concilio ecumenico Vaticano II. La prospettiva di comprensione e confronto dell’argomento è resa deduttivamente nello schema della virtù (deduttivamente = il metodo esplicativo che esprime aprioristicamente la nozione di «causa»), e induttivamente nell’analisi fenomenologica degli eventi di attualità in dialogo con la teologia (induttivamente = è il metodo che rileva eventi essenziali e contingenti della realtà, e dalla considerazione di essi come effetti cerca di individuare le cause). Il corso, nel suo sviluppo, terrà in seria considerazione il tesario dell’esame di Baccellierato in teologia, come possibile orientamento ed eventuale approfondimento. Bibliografia Cambareri R., Il cristiano in politica, ESD, Bologna 1995; Compagnoni F., I diritti dell’uomo, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995; Reali M.T., Elementi di morale economica, ESD, Bologna 2004; Tommaso d’Aquino, STh II II, qq. 57-79. Avvertenze Tipo corso: didattica formale/lezioni frontali; lezioni interattive; lezioni in alta virtualità. 253 BT14m07 – Teologia morale 7 La Prudenza e la coscienza, la Fortezza (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Parenti Sergio Prospetto e programmi Obiettivo Il corso riguarda due virtù cardinali. Alla virtù della prudenza, il cui compito è produrre decisioni secondo retta coscienza, si ricollega il trattato tradizionale sulla coscienza, il cui sviluppo è dovuto al ruolo che esso assunse, negli ultimi secoli, di fronte al trattato sulle leggi. La bontà umana, in forza della Vita nuova in Cristo, diventa segno e strumento della bontà divina. La virtù diventa così soprannaturale e viene sorretta dai Doni dello Spirito che ci permettono di realizzare le Beatitudini evangeliche e di gustare fin d’ora i Frutti dello Spirito. Programma Per le due virtù, seguiremo, di San Tommaso d’Aquino, i rispettivi trattati: Summa Theologiae, II-II, qq. 47-56 (prudenza) e 123-140 (fortezza). Per il trattato sulla coscienza, privilegiando il sistema di S. Alfonso de’ Liguori, vi sarà una dispensa del professore. Bibliografia Parenti S., Coscienza e prudenza, e-book liberamente scaricabile dal sito: http://digilander.libero.it/fsparenti, sezione teologica; Prümmer D., Manuale Theologiae Moralis, Tomus I, Herder, Freiburg i.B. 1923 (numerose edizioni), Tractatus IV De conscientia; Zamboni S. «Chiamati a seguire l’Agnello»: il martirio, compimento della vita morale, EDB, Bologna 2007. BT14m08 – Teologia morale 8 La Temperanza (teologia del corpo e morale sessuale) (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Dermine François Obiettivo La temperanza intende portare l’essere umano a un uso equilibrato del cibo e della dimensione sessuale; questo traguardo implica un amore e un rispetto della propria corporeità nonché la capacità di subordinare il piacere fisico all’ambito dei rapporti interpersonali e dei propri doveri sociali, incluso quello della riproduzione. Il corso mira a presentare questa virtù cardinale alla luce di un’antropologica sia filosofica che teologica. 254 Programma Si seguirà il trattato relativo all’argomento e presente nella Summa Theologiae (II-II, qq. 141-170), ricorrendo pure all’apporto di alcuni documenti ecclesiali e papali. Avvertenze Verranno distribuite delle dispense. BT14s06 – Storia della Chiesa contemporanea prof. Prospetto e programmi Bibliografia Tommaso D’aquino, Summa Theologiae, II-II, qq. 141-170; Labourdette M., La tempérance, Toulouse, année scolaire 1960; Paolo PP. VI, Humanæ vitæ, 1968; Congregazione per la dottrina della fede, Persona humana. Alcune questioni di etica sessuale, 1975; Giovanni Paolo PP. II, Familiaris consortio, 1981; Nuovo catechismo della Chiesa cattolica, 1992; Giovanni Paolo PP. II, Veritatis splendor, 1993; Congregazione per la dottrina della fede, Homosexualitatis problema, 1996; Pontificio consiglio per la famiglia, Vademecum per i confessori su alcuni temi di morale attinenti alla vita coniugale, 1997. Mancini Massimo Obiettivo Conoscenza dei punti principali della storia ecclesiastica degli ultimi due secoli. Programma La Restaurazione; i complessi rapporti tra Chiesa e liberalismo; relazioni Chiesa-Stato: concordati o separazione; Gregorio XVI, il b. Pio IX, con il Syllabus ed il concilio Vaticano I; la Questione Romana; la Questione Sociale, con gli interventi di Leone XIII e degli altri pontefici; s. Pio X, Benedetto XV e la I guerra mondiale; Pio XI: i difficili rapporti della S. Sede con i regimi totalitari; da Pio XII al concilio Vaticano II e a s. Giovanni Paolo II. Bibliografia Martina G., Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, Morcelliana, Brescia 1994 (o eventuali edizioni più recenti), III-IV; Rogier L.-J. – Aubert R. – Knowles M.D., Nuova storia della Chiesa, Marietti, Genova 1996 (o eventuali edizioni più recenti), V/1-V/2; Hertling L. – Bulla A. – Storia della Chiesa, Città Nuova, Roma 2001 (o eventuali edizioni più recenti). 255 BT14z02 – Seminario II La catechesi degli adulti: sfide, prospettive e proposte (3 ects / 2 cfu / 24 ore) Prospetto e programmi Prof. Bulgarelli Valentino Obiettivo Il Seminario, avvalendosi del contributo dei partecipanti, intende approfondire il tema della catechesi degli adulti, indicata come scelta prioritaria dal magistero postconciliare. Il seminario proporrà il seguente percorso: 1. Identità e natura della catechesi. Testo di riferimento: Congregazione per il Clero, Direttorio generale per la Catechesi, LEV, Città del Vaticano 1997. 2. La catechesi alla luce dell’Evangelii gaudium. Testo di riferimento: Francesco, Esortazione apostolica Evangelii gaudium, EDB, Bologna 2013. 3. Gli orientamenti Cei, Incontriamo Gesù (2014). Testo di riferimento: Cei, Incontriamo Gesù. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi, EDB, Bologna 2014. 4. Gli adulti oggi… Testo di riferimento: Cucci G. La crisi dell’adulto, Cittadella, Assisi 2012. 5. Modelli e proposte di catechesi degli adulti. Testo di riferimento: Ucn, Dodici ceste piene, Elledici, Torino 2013, 119-184. BT14z03 – Seminario III Teologia della predicazione (3 ects / 2 cfu / 24 ore) Prof. Barile Riccardo Programma Elaborazione del concetto teologico di predicazione quale atto della tradizione: le Scritture (soprattutto del NT), l’elaborazione magisteriale e teologica antica e contemporanea. Le principali forme storiche della predicazione. Lo specifico della predicazione cultuale e questioni attinenti all’omelia. Bibliografia Sodi M. – Triacca A.M. (edd.), Dizionario di omiletica, Elledici, Torino 1998; Biscontin C., Predicare oggi: perché e come, Queriniana, Brescia 2001. Ulteriore bibliografia sarà comunicata in funzione del lavoro seminariale e della concreta disponibilità dei partecipanti. 256 CORSI COMUNI AL TRIENNIO BT14b04 – Esegesi dell’Antico Testamento Profeti 1 (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Obiettivo Si intende pervenire ad una buona conoscenza delle questioni fondamentali relative alla prima parte della sezione Nebiim-Profeti della Bibbia ebraica. La sezione è caratterizzata, come è noto, da un evidente impianto narrativo, attribuito alla tradizione deuteronomista; è stata poi interpretata dall’ebraismo alessandrino in chiave storiografica e così è percepita nell’Antico Testamento. Queste categorie meramente descrittive esprimono il tipo di problematica esegetico-teologica che il corso affronterà attraverso sondaggi significativi, dai quali emergeranno alcune linee fondamentali di teologia biblica. Programma La scelta dei testi sui quali effettuare il sondaggio esegetico-teologico si porrà in rapporto ai principali nuclei narrativi dei Profeti anteriori. Nello stesso tempo si terrà presente la qualità letteraria di alcuni testi specifici come il rilievo canonico assunto in ambito ebraico e cristiano, a partire da luoghi tendenzialmente paralleli (in particolare nelle sezioni narrative di Geremia). Si sosterà sulla questione della «fonte» ovvero tradizione deuteronomista da un lato e dall’altro sulla considerazione della formazione dei corpi narrativi maggiori, al fine di cogliere il senso delle istituzioni dialetticamente connesse di Re, Profeta e Tempio, in rapporto ai testi profetici più antichi (Osea, Amos) e anche a testi pertinenti del Salterio. Prospetto e programmi Prof. Cova Gian Domenico Bibliografia Costacurta B., Con la cetra e con la fionda. L’ascesa di Davide verso il trono, EDB, Bologna 2003; Costacurta B., Lo scettro e la spada. Davide diventa re (2 Sam 2-12), EDB, Bologna 2006; Prato G.L., Identità e memoria nell’Israele antico, Paideia, Brescia 2010; Rofé A., Storie di Profeti. La narrativa sui profeti nella Bibbia Ebraica. Generi letterari e storia, Paideia, Brescia 1991; Spreafico A., La voce di Dio. Per capire i profeti, nuova edizione, EDB, Bologna 2014. Avvertenze Bibliografia specifica verrà segnalata sui testi di cui si offrirà l’esegesi, anche in considerazione di proposte e di competenze linguistiche particolari dei partecipanti al corso. 257 BT14b05 – Esegesi dell’Antico Testamento Profeti 2 (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Settembrini Marco Prospetto e programmi Obiettivo Il corso intende approfondire importanti tematiche della profezia esilica, postesilica e della prima apocalittica giudaica attraverso lo studio di passi scelti. Programma Il corso si concepisce in sei sessioni, di quattro ore ciascuna. Nelle prime due sessioni si approfondirà la teologia di Isaia 40–66, offrendone un quadro di insieme e commentando in maniera dettagliata testi quali Is 40; 42; 52,13–53,12; 61. Nella terza sessione si analizzeranno Ezechiele 1–3 e 36–37. Nelle ultime tre sessioni si leggeranno pericopi degli ultimi profeti scrittori (Aggeo, Zaccaria, Malachia) e si metteranno a fuoco gli apporti della riflessione «apocalittica» a partire da Daniele 1–4 e 7. Bibliografia Blenkinsopp J., Storia della profezia in Israele, Queriniana, Brescia 1997; Id., Ezechiele, Claudiana, Torino 2006; Boccaccini G., I giudaismi del secondo tempio. Da Ezechiele a Daniele, Morcelliana, Brescia 2007; Bovati P., «Così parla il Signore». Studi sul profetismo biblico, EDB, Bologna 2008; Childs B.S., Isaia, Queriniana, Brescia 2005; Scaiola D., I dodici profeti: perché «minori?». Esegesi e teologia, EDB, Bologna 2011; Settembrini M., «Isaia» e «Ezechiele», in La Bibbia Via Verità e Vita, edizione riveduta e ampliata, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012, 1674-1811.1996-2088. Ulteriori contributi saranno indicati durante il corso, insieme alle dispense curate dal docente. Avvertenze Si domanda che lo studente legga (o rilegga) i libri biblici che saranno approfonditi. Si presuppongono inoltre i rudimenti della lingua greca e dell’ebraico. BT14b10 – Esegesi del Nuovo Testamento Atti degli Apostoli e Lettere di Paolo (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Capotosto Ciro Obiettivo Introdurre lo studente ad una lettura critica degli Atti degli Apostoli e delle Lettere di Paolo ai Tessalonicesi e ai Corinti. 258 Bibliografia Per gli Atti degli Apostoli: Brown R.E., Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2001, 388-456; Làconi M., «Gli Atti degli Apostoli e l’opera di Luca», in Id. e collaboratori (edd.), Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli (Logos Corso di Studi Biblici 5), Elledici, Leumann 22002, 181-196; Rodríguez Carmona A., «L’opera di Luca», in Aguírre Monasterío R. – Rodríguez Carmona A., Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli (Introduzione allo studio della Bibbia 6), Paideia, Brescia 1995, 237-329. Come introduzione generale a Paolo e alle sue lettere: Fabris R. – Romanello S., Introduzione alla lettura di Paolo, Borla, Roma 2006. Prospetto e programmi Programma Il corso intende offrire una visione d’insieme degli scritti summenzionati. Nei limiti di tempo a disposizione, verranno affrontati, oltre alle questioni introduttive (occasione, data di composizione, destinatari) i seguenti punti: struttura, contenuto e messaggio teologico. Inoltre, prima di affrontare lo studio delle Lettere di Paolo, sarà proposta un’introduzione all’apostolo Paolo (biografia e tappe della sua vita con rimando critico alle fonti) e al genere «lettera», ritenuta elemento caratteristico della produzione neotestamentaria. Più specificamente riguardo alle Lettere ai Tessalonicesi e alle Lettere ai Corinti: Brown R.E., Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2001, 551-622.680-739.780-791; Sacchi A. (ed.), Lettere paoline e altre lettere (Logos Corso di Studi Biblici 6), Elledici, Leumann 1996, 35-133; Sánchez Bosch J., Scritti paolini (Introduzione allo studio della Bibbia 7), Paideia, Brescia 2001, 13-208. BT14b11 – Esegesi del Nuovo Testamento Lettere paoline (Gal, Rm, della prigionia) (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Capotosto Ciro Obiettivo Introdurre lo studente ad una lettura critica delle lettere ai Galati, ai Romani e di quelle della prigionia (Filippesi, Filemone, Colossesi e Efesini). Programma Il corso intende offrire una visione d’insieme delle lettere summenzionate. Nei limiti di tempo a disposizione per ciascuna lettera verranno affrontati, oltre le questioni introduttive tipiche (occasione, data 259 di composizione, destinatari) i seguenti punti: struttura, contenuto e messaggio teologico. Nello studio di ciascuna lettera, si privilegerà il metodo dell’analisi retorica con una particolare attenzione allo snodarsi dell’argomentazione paolina. In tal modo lo studente potrà cogliere la novità del «vangelo» di Paolo. Prospetto e programmi Bibliografia Brown R.E., Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2001, 625-679.740-773.792-840; Sacchi A. (ed.), Lettere paoline e altre lettere (Logos Corso di Studi Biblici 6), Elledici, Leumann 1996, 135-214; Sánchez Bosch J., Scritti paolini (Introduzione allo studio della Bibbia 7), Paideia, Brescia 2001, 13-208. 260 Come primo approccio al metodo dell’analisi retorica è vivamente consigliata la lettura di uno dei due contribuiti seguenti: Pitta A., «Così “inesperto nell’arte retorica”? (cfr. 2 Cor 11,6): retorica e messaggio paolino», in Id., Il paradosso della croce. Saggi di teologia paolina, Piemme, Casale Monferrato 1998, 17-53; Bianchini F., L’analisi retorica delle lettere paoline. Un’introduzione (La tua Parola mi fa vivere 107), S. Paolo, Cinisello Balsamo 2011. LICENZA codice insegnamento docente ore ects cred eccl LT14a01 Teologia sistematica I – Lo sviluppo della teologia fondamentale-apologetica in epoca moderna: una ricostruzione per leggere i compiti odierni della fondamentale Mandreoli F. 24 4 2 LT14a02 Teologia sistematica II – Il «paradigma di Calcedonia» e il pensiero analogico nella teologia trinitaria di san Tommaso d’Aquino Olmi A. 24 4 2 LT14a06 Epistemologia teologica, storia e metodi delle scienze – Ermeneutica filosofica e ermeneutica teologica nel XIX e XX sec. Il metodo della teologia di fronte all’inesauribilità della conoscenza storica Boschini P. 24 4 2 LT14b01 Sacra Scrittura 1 – «E là divenne popolo» (Dt 26, 5b). Forme dell’autorappresentazione di Israele come popolo nella Bibbia ebraica e nella Bibbia greca Cova G.D. 24 4 2 LT14b02 Sacra Scrittura 2 – La figura di Casadei Paolo negli Atti degli Apostoli Garofani E. 24 4 2 LT14m01 Teologia morale – Morale fondamentale Carbone G. 24 4 2 Prospetto e programmi Corsi comuni Corsi propri della Licenza in Teologia dell’Evangelizzazione codice insegnamento docente ore ects cred eccl --- Kerygma, dogma e cultura nei primi secoli il corso tace --- --- --- --- Liturgia: dossologia, confessione di fede e cultura il corso tace --- --- --- --- Questioni della comunicazione nella globalizzazione il corso tace --- --- --- 261 codice insegnamento docente ore ects cred eccl TE14a05 Elementi sintetici per una Teologia dell’Evangelizzazione – Parola e libertà: la forza del Vangelo incontra l’umano Luppi L. 24 4 2 TE14a06 Seminario – Missione e dialogo interreligioso Cabri P.L. 24 4 2 TE14b01 Missione ed evangelizzazione nel NT – Corpus paolinum Marcheselli M. 24 4 2 TE14m01 Annuncio del Vangelo e problematiche morali – Il superamento del paradigma dell’homo oeconomicus Prodi M. 24 4 2 ore ects cred eccl Prospetto e programmi Corsi propri della Licenza in Teologia Sistematica codice insegnamento docente --- Problematiche ecclesiologiche il corso tace --- --- --- --- Morale delle virtù cardinali il corso tace --- --- --- TS14a01 Teologia di Tommaso d’Aquino – Il pensiero di S. Tommaso d’Aquino Rainini M.G. 24 4 2 TS14a06 Ecclesiologia biblica, patristica e medievale – Povertà e ricchezza nella Chiesa primitiva2 Bendinelli G. 24 4 2 TS14a09 Seminario – Problematiche ecclesiologiche nel pensiero teologico di Joseph Ratzinger Mirri L.M. 24 4 2 TS14m01 Morale delle virtù teologali – L’indole interpersonale delle virtù teologali Dermine F. 24 4 2 TS14q01 Grazia, vita cristiana e vita Festa G. mistica – La vita spirituale nella teologia di p. André Louf OSB Cist. S.O. 24 4 2 Corsi propri della Licenza in Storia della Teologia 262 codice insegnamento docente ore ects cred eccl --- Teologia medievale il corso tace --- --- --- --- Liturgie e spiritualità il corso tace --- --- --- ST14a01 La Riforma e la teologia tridentina – Il concilio di Trento tra dogma e istanze di riforma Moretto D. 24 4 2 insegnamento docente ore ects cred eccl ST14a04 Teologia dell’epoca moderna fino all’Ottocento – Da Tommaso ai neotomismi dell’Aeterni Patris Parenti S. 24 4 2 ST14a05 Teologie del sec. XX e il Gianotti D. concilio Vaticano II – La preparazione del Vaticano II come problema teologico ed ecclesiologico3 24 4 2 ST14a06 Seminario – Le prospettive Nardello M. della Teologia ecumenica. La teologia del processo: questioni aperte e ipotesi interpretative 24 4 2 ST14b01 Storia delle teologie bibliche e del canone delle Scritture – La nascita della Bibbia cristiana 24 4 2 Pieri F. I corsi contrassegnati in grassetto sono erogati rispettivamente dal Dipartimento di Teologia Sistematica (DTS) e dal Dipartimento di Storia della Teologia (DST) ma sono mutuati da tutti i Dipartimenti come corsi caratterizzanti. In particolare: − il corso TS14a06 Ecclesiologia biblica, patristica e medievale – (Bendinelli G.) vale come Kerigma, dogma e cultura nei primi secoli per il Dipartimento di Teologia dell’Evangelizzazione (DTE) e come La teologia nei primi 4 secc. per il DST; − il corso ST14a05 Teologie del sec. XX e il concilio Vaticano II (Gianotti D.) vale come Ecclesiologia: carismi, ministeri, comunione e annuncio per il DTE e come Chiesa e cultura per il DST. Prospetto e programmi codice N.B. I programmi dei corsi sono presentati secondo l’ordine delle tabelle precedenti (per codice). 2 3 Corso in mutuazione. Corso in mutuazione. 263 CORSI COMUNI LT14a01 – Teologia sistematica I Lo sviluppo della teologia fondamentale-apologetica in epoca moderna: una ricostruzione per leggere i compiti odierni della fondamentale (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prospetto e programmi Prof. Mandreoli Fabrizio Obiettivo Il corso si propone in chiave «archeologica» di rileggere alcune tendenze della riflessione fondamentale a partire dalle dispute confessionali della prima età moderna, sia in ambito cattolico che luterano, per arrivare a rileggere alcune tendenze della teologia del ’700 e dell’800 in ambito francese, tedesco ed inglese. Tale ricostruzione permette di individuare delle linee di lettura utili per leggere il rinnovamento della materia nel ’900 e per decifrare alcuni dei compiti attuali della teologia fondamentale in epoca «post-moderna». Il corso si svolgerà prevalentementente con lezioni frontali tenute dal docente o da alcuni professori invitati esperti di periodi specifici della storia della teologia. La bibliografia specifica sarà segnalata durante lo svolgimento del corso. LT14a02 – Teologia sistematica II Il «paradigma di Calcedonia» e il pensiero analogico nella teologia trinitaria di san Tommaso d’Aquino (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Olmi Antonio Obiettivo Il corso illustrerà la teologia trinitaria di san Tommaso d’Aquino, che si fonda sulla struttura dogmatica del «paradigma di Calcedonia» e si sviluppa nella prospettiva della conoscenza analogica. Programma La struttura del mistero di Dio: il «paradigma di Calcedonia» (relazione di simultaneità tra relazioni di unità-distinzione-ordinamento). L’analogia come atteggiamento conoscitivo, e come procedimento che permette alla ragione sapienziale di «pensare il mistero» secondo il paradigma di Calcedonia. L’utilizzo dell’atteggiamento sapienzialeanalogico da parte di san Tommaso d’Aquino, nel pensare il mistero della Santissima Trinità. Bibliografia Tommaso d’Aquino, Summa theologiae, I, 27-43; Olmi A., «L’analogia come concetto analogico», in Bertelè F. – Olmi A. – Salucci A. – Strumia A., Scienza, analogia, astrazione. Tommaso d’Aquino e le scienze della complessità, Il Poligrafo, Padova 1999, 65-140; Id., «La 264 struttura del mistero di Dio», in Olmi A. (ed.), Il mistero di Dio – Sacra Doctrina 53(2008)4, 313-346; Id., «Il “paradigma di Calcedonia” come criterio d’inculturazione del Vangelo», in Olmi A. (ed.), Inculturazione e dottrina della fede nelle teologie asiatiche – Sacra Doctrina 56(2011)3, 307-335. LT14a06 – Epistemologia teologica, discipline storiche e metodi delle scienze Ermeneutica filosofica e ermeneutica teologica nel XIX e XX sec. Il metodo della teologia di fronte all’inesauribilità della conoscenza storica (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Obiettivo Tra una verità posseduta e una verità sempre da cercare, Lessing preferiva la seconda. La conoscenza storica sviluppatasi nei secc. XIX e XX è stata la vittoria della ricerca e della rivedibilità continua. Oggettivo è il metodo, non le conclusioni a cui grazie a esso si perviene. L’oggetto del conoscere storico è l’alterità: essa si presenta alla razionalità umana come inesauribile. Il corso propone la nascita e le principali fasi dello sviluppo di questo modello di pensiero che si è denotato come ermeneutica. Esso analizza come negli ultimi due secoli il pensiero ermeneutico abbia prodotto molteplici intrecci tra filosofia e teologia e abbia posto questioni epistemologiche e culturali, che non hanno esaurito la loro attualità. Prospetto e programmi Prof. Boschini Paolo Programma a) Affermazione e limiti della razionalità critica 1)Lessing e Kant: verità di ragione e verità storiche. 2)Schleiermacher: l’invenzione dell’ermeneutica teologica. b) La critica della ragione storica 3)Dilthey: la comprensione del passato come atto vissuto. 4)Rischtl e Harnack: l’ermeneutica teologica tra scienza storica e attualizzazione etica. c) Lo storicismo e il suo superamento 5)Weber: la comprensione dell’individuale storico e la spiegazione dei processi culturali universali. 6)Troeltsch: il metodo storico in teologia: tra relativismo e universalismo dei valori. d) La svolta fenomenologica dell’ermeneutica 7)Heidegger: la struttura ermeneutica del pensare filosofico e la teologia. 8)Bultmann: la struttura esistenziale dell’ermeneutica teologica. 265 e) L’ermeneutica e il problema della verità 9) Gadamer: l’ermeneutica come discorso sul metodo filosofico nell’età del nichilismo. 10) Pannenberg: l’ermeneutica e il problema teologico della storia della salvezza. Prospetto e programmi f ) Prospettive interdisciplinari recenti 11) Ricoeur: metafora e narrazione: ermeneutica, psicanalisi, semiotica. 12) De Certeau: la scrittura della storia altrui: verso una teologia etnografica. Bibliografia Dispense del docente, disponibili sul portale didattico della Facoltà. Ogni studente dovrà inoltre approfondire uno degli autori proposti, studiando un testo a scelta in una bibliografia distribuita all’inizio del corso. Avvertenze Il corso richiede una conoscenza manualistica della storia della teologia e della storia della filosofia dall’Illuminismo alle principali correnti del XX sec. Gli studenti che ne fossero sprovvisti, sono invitati a prendere contatto con il docente all’inizio del corso, per concordare letture manualistiche introduttive. LT14b01 – Sacra Scrittura 1 «E là divenne popolo» (Dt 26, 5b). Forme dell’autorappresentazione di Israele come popolo nella Bibbia ebraica e nella Bibbia greca. (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Cova Gian Domenico Obiettivo In continuità con il corso dello scorso anno – dedicato al tema «elezione e libertà» – si propone una ricerca attorno ad una questione decisiva per l’esegesi e la teologia dell’Antico Testamento, e per la teologia biblica nel suo insieme (si indicheranno anche alcuni riferimenti al Nuovo Testamento come luogo di autocoscienza ebraica). Si tratta inoltre di un aspetto significativo nel dibattito culturale attuale sia in ambito specialistico che in molteplici contesti di divulgazione, di cui si terrà conto per quanto attiene ad alcuni tratti di Wirkungsgeschichte da un lato e per implicazioni teologiche ed ecclesiologiche attuali. Programma Trattandosi di un corso di esegesi si procederà per analisi di alcuni testi fondamentali, ma anche per riferimenti a testi meno noti e minori nei quali emergano tratti importanti della percezione biblica di una categoria come quella di «popolo» che peraltro alla Bibbia risale nell’uso 266 Bibliografia Costacurta B., «Lascia andare il mio popolo». Riflessioni bibliche sul cammino dell’Esodo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2014; Esodo, nuova versione, introduzione e commento di M. Priotto, Paoline, Milano 2014; Kittel G. – Buber M., La questione ebraica. I testi integrali di una polemica pubblica, a cura di G. Bonola, EDB, Bologna 2014; Hobsbawn E.J. – Ranger T. (edd.), L’invenzione della tradizione, Einaudi, Torino 1987; Novak D., L’elezione di Israele, Paideia, Brescia 2001; Prato G.L., Identità e memoria nell’Israele antico, Paideia, Brescia 2010; Rad G. von, Teologia dell’Antico Testamento, 1: Teologia delle tradizioni storiche d’Israele, Paideia, Brescia 1972; Walzer M., Introduzione allo studio della Bibbia. Supplementi, 57: All’ombra di Dio. Politica nella Bibbia ebraica, Paideia, Brescia 2013; Whitelam K.W., L’invenzione dell’Antico Israele. La storia negata della Palestina, ECIG, Genova 2005; Avvertenze La scelta dei singoli testi sarà corredata da bibliografia specifica, anche in considerazione delle proposte e delle competenze linguistiche dei partecipanti al corso. Prospetto e programmi che si è imposto nella cultura occidentale. Il rapporto fra la teologia biblica che si è sviluppata sulla ricerca veterotestamentaria (von Rad) e la modernità resta sullo sfondo e verrà trattato nella conclusione del corso, raccolti i dati essenziali dalla ricerca esegetica. LT14b02 – Sacra Scrittura 2 La figura di Paolo negli Atti degli Apostoli (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Casadei Garofani Enrico Obiettivo Scopo del corso è quello di condurre gli studenti all’interno del racconto e della teologia di At, focalizzandosi, in particolare, sul personaggio di Paolo: convertito, evangelizzatore, prigioniero. Il metodo seguito per la lettura e l’interpretazione dei testi sarà quello dell’esegesi narrativa: individuare la strategia del narratore lucano permetterà di coglierne in maniera criticamente fondata anche il pensiero e la teologia. Contenuti Dopo un primo contatto con le categorie e le procedure fondamentali dell’analisi narrativa, verranno presi in considerazione alcuni degli episodi più significativi della seconda parte di At, in cui Paolo è protagonista. Si cercherà, quindi, di evidenziare i tratti distintivi della caratterizzazione lucana di Paolo, e di offrire, infine, uno sguardo sulla problematica relativa alla ricezione della tradizione paolina da parte di Luca. 267 Bibliografia di riferimento Marguerat D. – Bourquin Y., Per leggere i racconti biblici. La Bibbia si racconta. Iniziazione all’analisi narrativa, Borla, Roma 2001 (ed. orig. Id., La Bible se raconte. Initiation à l’analyse narrative, du Cerf, Paris 1998); Resseguie J.L., Narratologia del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 2008 (ed. orig. Id., Narrative Criticism of the New Testament. An Introduction, Grand Rapids, MI 2005); Aletti J.-N., Il racconto come teologia. Studio narrativo del terzo Vangelo e del libro degli Atti degli Apostoli, EDB, Bologna 22009; Marguerat D., La prima storia del cristianesimo. Gli Atti degli Apostoli, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002 (ed. orig. Id., La première histoire du christianisme. Les Actes des Apôtres, du Cerf, Paris 1999). Prospetto e programmi Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno date durante il corso. LT14m01 – Teologia morale Morale fondamentale (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Carbone Giorgio Obiettivo Il corso si propone di esaminare i rapporti tra libertà umana, virtù e legge morale, e di risolvere le contraddizioni diffuse tra queste nozioni. In secondo luogo si propone di mettere in luce la relazione tra l’agire libero e le missioni divine invisibili, al fine di proporre una visione sintetica della teologia. Programma La teologia contemporanea, da un lato, sembra aver rinunciato a ricercare dei principi ordinatori del proprio sapere e, dall’altro, si rammarica della perdita di unitarietà del sapere teologico, come conseguenza sia della specializzazione delle discipline sia dell’ampliamento e del pluralismo delle conoscenze. In questo contesto culturale la teologia delle missioni divine, delle virtù, e la riflessione sulla legge morale e la grazia possono contribuire a dare una visione unitaria del sapere teologico e in particolare una sintesi tra la Teologia dogmatica e la Teologia morale, tra l’approfondimento razionale della fede e la libertà umana. Particolare attenzione sarà prestata ai rapporti tra libertà, virtù e legge morale e al ruolo che il perfezionamento virtuoso gioca nella comprensione del’esistenza umana e della realtà. Bibliografia Lorizio G. – Muratore S., La frammentazione del sapere teologico, San Paolo, Cinisello Balsamo 1988; Durand E., La périchorèse des personnes divines, du Cerf, Paris 2005; Chardon L., La croce di Gesù, 268 ESD, Bologna 2004; Carbone G.M., Ma la più grande di tutte è la carità, ESD, Bologna 2010. Ulteriore biografia sarà fornita durante il corso. CORSI PROPRI DELLA LICENZA IN TEOLOGIA DELL’EVANGELIZZAZIONE TE14a05 – Elementi sintetici per una teologia dell’evangelizzazione Parola e libertà: la forza del Vangelo incontra l’umano (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Obiettivo Il corso si prefigge di mostrare il compito della Teologia dell’evangelizzazione che, all’interno delle discipline teologiche, esprime l’esigenza della teologia di studiare l’evento della comunicazione della fede come incontro tra Parola e libertà nella storia sotto l’azione dello Spirito. La TdE si caratterizza quindi come una Teologia fondamentale pratica, che potremmo chiamare Teologia della testimonianza cristiana, di cui individua e studia i nodi teologici fondamentali in dialogo con le diverse aree disciplinari. Prospetto e programmi Prof. Luppi Luciano Programma Si cercherà di far emergere i principali nodi teologici della comunicazione della fede come testimonianza cristiana. Una prima parte introduttiva più teorica, ripercorrerà le principali acquisizioni presenti nella riflessione teologica e nel magistero postconciliare fino alla Evangelii gaudium (2013). Una seconda parte più storico-teologica, intende rivisitare singole vicende paradigmatiche di evangelizzazione, in cui si coglie in atto la comunicazione della fede nella circolarità tra Parola, libertà e storia, capace di produrre sintesi evangeliche e modelli di evangelizzazione nella linea di una fedeltà creativa. Bibliografia Luppi L., «La Teologia dell’evangelizzazione a Bologna nel quadro della teologia postconciliare. Bilancio continuità e sviluppi», in Tagliaferri M. (ed.), Teologia dell’evangelizzazione. Fondamenti e modelli a confronto (BTE 9), EDB, Bologna 2014, 39-59 (Atti del VII Convegno FTER tenutosi a Bologna l’11-12 dicembre 2012); Maiolini R., «È possibile trasmettere la fede cristiana? La testimonianza come figura della trasmissibilità dell’esperienza cristiana alla luce della relazione tra rivelazione, fede e Chiesa», in La trasmissione 269 della fede (Quaderni Teologici del Seminario di Brescia), Morcelliana, Brescia 2007, 53-88; Martinelli P., «Teologia, vita spirituale, testimonianza. Note storico-sistematiche su una relazione originaria del sapere teologico», in Sapere teologico e unità della fede. Studi in onore del Prof. Jared Wicks, a cura di Aparicio Valls C., EPUG, Roma 2004, 286-313. Indicazioni bibliografiche più specifiche per la seconda parte saranno indicate all’inizio del corso. Avvertenze Tipo corso / Metodo di insegnamento: il corso prevede lezioni frontali con letture di testi. TE14a06 – Seminario Prospetto e programmi Missione e dialogo interreligioso (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Cabri Pier Luigi Obiettivo La prima cosa che balza agli occhi è che oggi ci troviamo in un mondo religioso incredibilmente ampliato, sia a livello temporale (in pochi anni il fenomeno ha assunto cifre importanti) sia a livello spaziale, in particolare nei paesi dell’Occidente. Ciò comporta l’esigenza di una maggiore conoscenza delle religioni, dell’approfondimento delle possibilità di dialogo e di confronto, dell’individuazione dei significati contenuti nella parola «missione», alla luce dei documenti magisteriali, della riflessione teologica e della prassi ecclesiale. Programma Il tema del dialogo e dell’incontro tra le religioni del mondo è oggi uno dei più dibattuti, non soltanto dalla teologia, ma anche dalla filosofia della religione e dall’analisi culturale. La prospettiva del Seminario sarà innanzitutto teologica, con riferimento a documenti, ad autori e alle problematiche maggiori che, a partire dal concilio Vaticano II, sono state affrontate. La Dichiarazione sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane (Nostra aetate), della quale in ottobre del 2015 verranno celebrati i cinquant’anni dalla promulgazione (28.10.1965), sarà oggetto di analisi e di approfondimento. Guardando alla recezione e agli influssi sulla ricerca teologica esercitati dalla NA, si avrà modo di indicare che, pur essendo diventati in genere più evidenti, questi fondamentali presupposti ermeneutici non sono stati ancora del tutto recepiti. Questa consapevolezza ha il duplice effetto di cogliere sia l’incompiutezza della dichiarazione sia il suo presentarsi come svolta senza precedenti nella storia della Chiesa cattolica. La Chiesa emerge come tale soltanto quando diventa consapevole 270 Prospetto e programmi della sua missione verso tutti i popoli, essa è «missionaria per sua natura» (Ad gentes 2) e diventa missionaria prestando attenzione a ogni e a ciascun contesto in cui si viene a trovare. L’articolazione di alcune costanti (cristologia, ecclesiologia, escatologia, salvezza, antropologia e cultura) determinano il modo in cui la Chiesa ha vissuto la missionarietà nei vari periodi della sua storia. L’espressione «dialogo profetico», può costituire il fondamento della prassi missionaria della Chiesa. Dialogo in quanto attinge alla natura dialogica della vita trinitaria di Dio e a una valutazione positiva del contesto dell’esistenza umana in quanto buono e degno di fede; profetico perché la Chiesa in missione deve porsi a favore dei poveri e degli esclusi del mondo, contro ogni violenza umana, ma anche di fronte ai «raggi di verità divina» che si trovano all’interno delle religioni del mondo, deve annunciare fedelmente e rispettosamente la signoria di Gesù Cristo. La missione come dialogo profetico comprende un certo numero di elementi in relazione tra loro: testimonianza e annuncio, liturgia, preghiera e contemplazione, giustizia, pace e integrità del creato, dialogo interreligioso, inculturazione, riconciliazione (Bevans-Schroeder). Pertanto, sarà importante analizzare alcuni aspetti che costituiscono il fondamento, lo scopo e la natura della missione. La missione comprende l’evangelizzazione in quanto dimensione essenziale. È il «sì» di Dio al mondo, in quanto luogo della sua presenza, che si rivela nell’impegno missionario della Chiesa rispetto alle realtà dell’ingiustizia, della povertà e della violenza e, nello stesso tempo, il regno di Dio è più del progresso umano, inteso in senso unicamente orizzontale. La Chiesa in missione è sacramento e segno. Vivendo nella tensione creativa dell’essere chiamata fuori dal mondo e inviata al mondo, essa deve affrontare la sfida di essere frammento del regno di Dio, con le «primizie dello Spirito» (Rm 8,23), e pegno di ciò che deve venire (cf. 2 Cor 1,22). Bibliografia Bevans S.B. – Schroeder R.P., Teologia per la missione oggi. Costanti nel contesto (BTC 148), Queriniana, Brescia 2010, parte terza («Costanti nel contesto: teologia per la missione oggi»); Bosch D.J., La trasformazione della missione. Mutamenti di paradigmi in missiologia (BTC 109), Queriniana, Brescia 2000, parte terza («Per una missiologia rilevante»); Torres Queiruga A., Dialogo delle religioni e autocomprensione cristiana, EDB, Bologna 2007; Stefani P., Chiesa ebraismo e altre religioni. Commento alla «Nostra aetate», Messaggero, Padova 1998. Avvertenze Tipo corso: lezioni frontali/esercitazioni. Tipo esame: scritto, con esposizione orale. 271 TE14b01 – Missione ed evangelizzazione nel NT Corpus paolinum (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Marcheselli Maurizio Prospetto e programmi Obiettivo Il corso intende approfondire la comprensione di alcune categorie centrali della teologia di Paolo, che rappresentano il contenuto essenziale del suo vangelo. Programma Il vangelo di Paolo ha indubbiamente al suo centro «il Figlio suo Gesù Cristo nostro Signore» (Rm 1,3-4), ma la cristologia paolina è inseparabile dalla soteriologia e dall’antropologia. Il corso prende in esame le modalità principali con cui l’Apostolo ha cercato di esprimere la trasformazione operata da Dio nella storia, a vantaggio dell’umanità (antropologia), in forza dell’invio del Figlio e della sua Pasqua (soteriologia). Le grandi categorie paoline sono anzitutto immagini, ricavate da diversi ambiti dell’esperienza umana, e il loro uso in teologia esige che sia rispettata la loro natura simbolica. Tra le categorie da esaminare annoveriamo certamente quelle di nuova creazione, giustificazione, santificazione, redenzione, espiazione, riconciliazione. Bibliografia iniziale Dunn J.D.G., La nuova prospettiva su Paolo (Introduzione allo studio della Bibbia, Supplementi 59), Paideia, Brescia 2014; originale inglese The New Perspective on Paul, Mohr Siebeck, Tübingen 2004; Fitzmyer J.A., «Pauline Theology», in Brown R.E. – Fitzmyer J.A. – Murphy R.E. (edd.), The New Jerome Biblical Commentary, 1382-1416; traduzione italiana: Nuovo grande commentario biblico, Queriniana, Brescia 2002; Hawthorne G.F. – Martin R.P. – Reid D.G. (edd.), Dizionario di Paolo e delle sue lettere, a cura di R. Penna, San Paolo, Cinisello Balsamo 1999; orig. ingl. Dictionary of Paul and His Letters, InterVarsity Press, Downers Grove 1993; Penna R. – Perego G. – Ravasi G. (edd.), Temi teologici della Bibbia (I Dizionari San Paolo), San Paolo, Cinisello Balsamo 2010. Avvertenze Il corso presuppone la lettura previa delle quattro «grandi lettere»: Gal, Rm, 1–2 Cor. 272 TE14m01 – Annuncio del vangelo e problematiche morali Il superamento del paradigma dell’homo oeconomicus (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Prodi Matteo Programma 1. Cosa si intende per homo oeconomicus. 2.L’homo oeconomicus nei manuali di economia. 3. Quali sono le basi per una nuova-diversa antropologia. 4. Quale salvezza l’uomo cerca. 5. Quale sviluppo e quale futuro l’uomo cerca oggi. 6. Il ruolo dell’uomo nella storia. 7. Cosa si intende per ecologia umana. 8. Le relazioni che costruiscono l’uomo. 9. Il dono come chiave dell’uomo. 10. Come misurare il successo di un uomo. 11. Come misurare il successo di una comunità? PIL, felicità… 12. La felicità come orizzonte di senso. 13. Quale politica per l’uomo nuovo? Con quale economia? 14. L’uomo aziendale. Imprenditore sociale. Gli stakeholder. 15. Elementi per una novità: il Vangelo, la Dottrina sociale della Chiesa, alcuni pensatori dell’oggi. 16. Alcuni ideali storici: Marx, papa Francesco, Sartre, Camus, Rivoluzione francese (fraternità). 17. Il bene e il male dell’uomo: l’egoismo, la guerra… 18. La coscienza: cos’è cosa serve come si forma. 19. La legalità. 20. La giustizia e l’uguaglianza. Prospetto e programmi Obiettivo Con questo seminario si desidera mostrare come in economia, per superare la presente crisi e le instabilità prodotte dal capitalismo, occorre arrivare ad una proposta antropologica che vada oltre l’homo oeconomicus e che arrivi a formulare una proposta che consenta all’uomo di fiorire come persona anche nelle relazioni economiche. Bibliografia Giovanola B., Oltre l’homo oeconomicus. Lineamenti di etica economica, Orthes Editore, Napoli 2012; Becchetti L., Oltre l’homo oeconomicus. Felicità, responsabilità, economia delle relazioni, Città Nuova, Roma 2009; Bruni L. – Riccardi N. – Rota Scalabrini P., L’uomo spirituale e l’homo oeconomicus. Il cristianesimo e il denaro, Glossa, Milano 2013; Caruso S., Homo Oeconomicus. Paradigma, critiche, revisioni, Firenze University Press, Firenze 2012. 273 Avvertenze Si presume una conoscenza della Dottrina sociale della Chiesa. Tipo corso: il seminario sarà in parte svolto con lezioni frontali in parte grazie al contributo in aula degli studenti. Tipo esame: la valutazione verrà effettuata in base al lavoro presentato in aula dagli studenti. CORSI PROPRI DELLA LICENZA IN TEOLOGIA SISTEMATICA Prospetto e programmi TS14a01 – Teologia di Tommaso d’Aquino Il pensiero di san Tommaso d’Aquino (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Rainini Marco Giuseppe Obiettivo Introdurre lo studente al pensiero di Tommaso d’Aquino, proponendone la figura storica, la contestualizzazione storico-teologica e i tratti caratterizzanti della speculazione, dei temi e della sistematizzazione che se ne può delineare. Programma Studio, studia e Ordine dei Predicatori nella prima metà del XIII secolo; la figura storica di Tommaso; gli sviluppi della teologia fra XII e XIII secolo; introduzione alla produzione di Tommaso; alcuni temi teologici e filosofici caratterizzanti dell’Aquinate; Tommaso e la Bibbia; Tommaso e l’eredità teologica dei secoli medievali; Tommaso e i sistemi filosofici classici; eredità e attualità di Tommaso d’Aquino. Bibliografia Chenu M.-D., Introduzione allo studio di s. Tommaso d’Aquino, Libreria editrice fiorentina, Firenze 1953 (ed. orig. Introduction à l’étude de saint Thomas d’Aquin, Montreal-Paris 1950); Porro P., Tommaso d’Aquino. Un profilo storico-filosofico, Carocci, Roma 2012; Torrell J.-P., Amico della verità. Vita e opere di Tommaso d’Aquino, ESD, Bologna 2006 (ed. or. Initiation à saint Thomas d’Aquin: sa personne et son oeuvre, Fribourg-Paris 22002 [Vestigia, 13]); Weisheipl A., Tommaso d’Aquino. Vita, pensiero, opere, Jaca Book, Milano 1988 (ed. orig. Friar Thomas d’Aquino: his life, thought and work, New York ²1983). 274 TS14a06 – Ecclesiologia biblica, patristica e medioevale Povertà e ricchezza nella Chiesa primitiva (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Bendinelli Guido Programma Il programma del corso si svilupperà attraverso una prima fase in cui si individueranno le coordinate socioculturali sul tema «ricchezza e povertà» in ambito pagano, per passare all’esame dei principali autori patristici che si sono cimentati su questa materia; si riserverà una particolare attenzione alla lettura e commento di testi quali, Didachè, Pastore di Erma, Tertulliano, Cipriano, Clemente Alessandrino, Origene, Ambrogio, Giovanni Crisostomo, Agostino. Si cercherà anche di documentare lo sviluppo di specifiche forme di assistenza da parte delle comunità cristiane. Bibliografia Christophe P., Les devoirs moraux des riches. L’usage du droit de proprieté dans l’Écriture et la Tradition patristique, Lethielleux, Paris 1964; Monachino V., La carità cristiana in Roma, Cappelli, Bologna 1968; Per foramen acus, Il cristianesimo antico di fronte alla pericope evangelica del giovane ricco, Vita e Pensiero, Milano 1986; Mara M.G. (ed.), Ricchezza e Povertà nel cristianesimo primitivo, Città Nuova, Roma, 1991; Falasiedi U., Le Diaconie, i servizi assistenziali nella Chiesa antica, Istituto patristico Augustinianum, Roma 1995; Neri V., I marginali nell’Occidente tardoantico, poveri, infames e criminali nella nascente società cristiana, Edipuglia, Bari 1998; Panimolle S. (ed.), Ricchezza e Povertà nei Padri della Chiesa (Dizionario di Spiritualità Biblico-Patristica 60), Borla, Roma 2012; Brown P., Per la cruna di un ago. La ricchezza, la caduta di Roma e lo sviluppo del cristianesimo, Einaudi, Torino 2014. Il docente fornirà delle proprie dispense. Prospetto e programmi Obiettivo Il corso vuole porre a contatto lo studente con la nuova visione della povertà e il nuovo rapporto con i beni materiali che il messaggio evangelico ha prodotto nelle file dei discepoli di Cristo e nella società antica, sia in termini di sua interpretazione teologica, che di prassi pastorale e sociale. 275 TS14a09 – Seminario Problematiche ecclesiologiche nel pensiero teologico di Joseph Ratzinger (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Mirri Luciana Maria Prospetto e programmi Obiettivo Il corso di tipo seminariale intende condurre lo studente alla lettura di un Autore e di un’Opera su problematiche ecclesiologiche. La scelta di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI vuole in particolare proporre l’approfondimento di tematiche concernenti l’ecclesiologia di comunione. Programma Una presentazione della docente affronterà una sintesi dell’Ecclesiologia di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI su: collegialità episcopale come principio di comunione fra le chiese nella Chiesa universale alla luce del concilio Vaticano II; la comunione ecclesiale nella tradizione apostolica come fondamento e fine ultimo del dialogo ecumenico; la Chiesa episcopale come unione di cattolicità e apostolicità; la Chiesa alla luce della Gaudium et spes; Chiesa, missione e ruolo dei laici, rinviando agli studenti approfondimenti su: ufficio ecclesiastico ed unità della Chiesa; Primato ed episcopato; collegialità episcopale dopo il concilio Vaticano II; significato di «rinnovamento della Chiesa»; Chiesa e mondo non cristiano. Bibliografia Testo base: Ratzinger J., Il nuovo popolo di Dio. Questioni ecclesiologiche, Queriniana, Brescia 41992; Concilio ecumenico Vaticano ii, Costituzioni. TS14m01 – Morale delle virtù teologali L’indole interpersonale delle virtù teologali (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Dermine François Obiettivo Scopo primario di questo nostro studio è di evidenziare il percorso tipico dei rapporti interpersonali di amicizia all’interno dell’esercizio delle virtù teologali, tramite le quali l’essere umano è reso partecipe della vita divina; esse implicano infatti l’apertura all’Altro (fede) che si manifesta o si rivela, l’affidamento al suo aiuto (speranza) nonché la reciprocità o corrispondenza affettiva (carità). Lo scopo secondario, invece, è di confrontare tale percorso con quello, opposto, delle varie forme di gnosi. Programma Anche al fine di familiarizzare gli studenti allo studio dei testi di san Tommaso, si seguiranno i trattati relativi all’argomento; il confronto 276 con la gnosi implicherà l’individuazione di alcune caratteristiche comuni delle sue varie manifestazioni, storiche e attuali: il rifiuto della realtà e il predominio di una conoscenza trascendentale ed esoterica. Bibliografia Tommaso d’Aquino, Summa theologiae, II-II, qq. 1, a. 46, Quaestiones Disputate, Contra Gentiles; Moraldi L. (ed.), Testi gnostici (Classici delle Religioni), UTET, Torino; Ireneo di Lione, Adversus haereses. Avvertenze Verranno distribuite delle dispense. TS14q01 – Grazia, vita cristiana e vita mistica La vita spirituale nella teologia di p. André Louf OSB Cist. S. O. (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Obiettivo Guidare lo studente alla conoscenza e all’approfondimento dell’opera di uno dei più noti maestri spirituali dei nostri tempi, il trappista belga André Louf (1929-2010), già abate della Trappa di Mont-des-Cats. Programma 1. Vita e formazione di André Louf. 2. La teologia monastica cistercense. 3. La tradizione monastica e spirituale dell’Oriente cristiano. 4. Lo Spirito Santo e la preghiera. 5. La grazia della debolezza. Prospetto e programmi Prof. Gianni Festa Bibliografia Gli scritti di André Louf. L’elenco verrà reso noto nel corso delle lezioni. CORSI PROPRI DELLA LICENZA IN STORIA DELLA TEOLOGIA ST14a01 – La Riforma e la teologia tridentina Il concilio di Trento tra dogma e istanze di riforma (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Moretto Daniele Obiettivo Il corso si propone di dare una visione organica dell’attività dogmatica e disciplinare del concilio di Trento, inquadrandola nel contesto storico e politico del tempo, così da superare il frequente rischio di una lettura frammentata, parziale e semplificatrice di questo concilio. 277 Prospetto e programmi Programma Dopo un primo inquadramento sull’ambiente, i personaggi e gli eventi principali del concilio di Trento, si affronteranno in modo dettagliato prima la redazione e i testi dei decreti dogmatici, poi le diverse questioni riguardanti i provvedimenti disciplinari, concludendo con una breve disanima degli strumenti postconciliari che hanno decretato l’inizio della «Chiesa tridentina». Bibliografia Societas Goerresiana, Concilium Tridentinum. Diariorum, Actorum, Epistolarum Tractatuum Nova Collectio, 13 voll. in 19 tomi, Herder, Friburgi Brisgoviæ 1901-2001; Sarpi P., Istoria del Concilio Tridentino, 2 voll., Einaudi, Torino 2011; Jedin H., Storia del concilio di Trento, 4 voll. in 5 tomi, Morcelliana, Brescia 1973-1981; Buzzi F., Il Concilio di Trento, 1545-1563. Breve introduzione ad alcuni temi teologici principali, Glossa, Milano 1995; Tallon A., Il Concilio di Trento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; Prosperi A., Il Concilio di Trento. Una introduzione storica, Einaudi, Torino 2001; O’Malley J.W., Trento. Il racconto del Concilio, Vita e Pensiero, Milano 2013. ST14a04 – Teologia dell’epoca moderna fino all’Ottocento Da Tommaso ai neotomismi dell’Aeterni Patris (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Parenti Sergio Obiettivo La filosofia di Tommaso d’Aquino voleva essere una scienza razionale, comprendente i fondamenti delle altre scienze, tale da fare della Teologia una scienza che mutuava i principi dalla scienza di Dio e dei beati, conosciuta per rivelazione. L’umanesimo sostituì la retorica alla logica in teologia, la rivoluzione scientifica galileiana staccò la filosofia dal mondo delle scienze, mentre fiorivano le dispute della scolastica barocca. Nel clima culturale successivo, l’enciclica Aeterni Patris venne recepita con obbedienza di fede o con faticosa sottomissione, da cui nasceranno, dopo il Vaticano II che diede libertà di ricerca ai teologi, le correnti innovatrici e quelle tradizionaliste, col rischio di un tomismo filosofico fondato in realtà su un atto di fede, e di una filosofia ridotta a genere letterario, dove comunque la verità viene solo dalla fede. Programma Vedremo i problemi (troppo vasti per una trattazione generale) solo esemplificati da questioni particolari, evidenziando punti di allontanamento dei tomismi da Tommaso. Argomenti principali saranno i seguenti. I principali atti del magistero riguardanti la filosofia ed in particolare 278 Bibliografia Ghisalberti A. (ed.), Dalla prima alla seconda scolastica, paradigmi e percorsi storiografici, ESD, Bologna 2000; Micheletti M., Tomismo analitico, Morcelliana, Brescia 2007; Ruffinengo P.P., «Essere» oltre l’essente – Ricerca storico-teoretica, Il lavoro editoriale, Ancona 2013; Strumia A., Le scienze e la pienezza della razionalità, Cantagalli, Siena 2003; Vanni Rovighi S., Filosofia della conoscenza, ESD, Bologna 2007. Avvertenze La bibliografia è solo per un approfondimento personale. Il docente provvederà dispense per i singoli argomenti con riferimenti bibliografici più dettagliati. I documenti del magistero sono disponibili on-line. Prospetto e programmi la filosofia di Tommaso d’Aquino, dal Sillabo alle 24 tesi di filosofia tomista, fino al Vaticano II. La recezione della filosofia aristotelica al tempo di Tommaso. Tomisti e scotisti. La rivoluzione scientifica galileiana e la nascita della filosofia moderna. Una precomprensione comune: la semantica porfiriana. Il soggettivismo moderno e la teoria del signum formale. Cosmologia e psicologia scientifiche, cosmologia e psicologia filosofiche: dal Gaetano a Maritain. La riduzione al principio di non contraddizione. La riduzione della filosofia a logica nel tomismo bontadiniano dell’Università Cattolica. Prospettive per il futuro: la lenta riscoperta della filosofia di Tommaso da parte della scienza. ST14a05 – Teologie del sec. XX e il concilio Vaticano II La preparazione del Vaticano II come problema teologico ed ecclesiologico (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Gianotti Daniele Obiettivo Il corso si propone di presentare alcuni momenti salienti della preparazione del concilio Vaticano II, per mettere in luce le questioni teologiche ed ecclesiologiche più significative, le dinamiche di lavoro principali, le questioni aperte che determinarono poi alcune scelte decisive dei lavori conciliari, e che possono aiutare a elaborare un’ermeneutica corretta dello stesso concilio. Programma 1. La preparazione teologica del Vaticano II: sguardo d’insieme. 2. La Commissione teologica preparatoria e il lavoro sullo schema De deposito fidei pure custodiendo. 3. La preparazione dello schema conciliare sulla sacra liturgia. 4. La problematica ecumenica e il lavoro del Segretariato per l’unità dei cristiani. 5. Linee di sintesi. 279 Bibliografia Alberigo G. (ed.), Storia del Concilio Vaticano II, il Mulino, Bologna 1995-2001; Indelicato A., Difendere la dottrina o annunciare l’Evangelo. Il dibattito nella Commissione centrale preparatoria del Vaticano II, Marietti, Genova 1992; Lameri A., La «Pontificia Commissio de sacra liturgia praeparatoria Concilii Vaticani II». Documenti, Testi, Verbali, CLV-Edizioni liturgiche, Roma 2013; Velati M. (ed.), Dialogo e rinnovamento. Verbali e testi del Segretariato per l’unità dei cristiani nella preparazione del Concilio vaticano II (1960-1962), il Mulino, Bologna 2011. Lumen gentium e Gaudium et spes. Prospetto e programmi ST14a06 – Seminario: le prospettive della Teologia ecumenica La teologia del processo: questioni aperte e ipotesi interpretative (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Nardello Massimo Obiettivo Il corso si prefigge di indagare criticamente la teologia del processo quale emerge soprattutto nel pensiero di J.B. Cobb, prestando particolare attenzione al suo modo di intendere il rapporto tra Dio e la creazione, al fine di coglierne i limiti e di svilupparne le potenzialità soprattutto in rapporto ad alcune questioni ecclesiologiche. Programma In primo luogo si presenteranno i fondamenti della filosofia del processo di A.N. Whitehead per poi studiarne la recezione in campo teologico da parte di J.B. Cobb. In secondo luogo si metteranno in risalto sia gli aspetti problematici della sua impostazione che le prospettive innovative che essa può aprire alla ricerca teologica se reinterpretata in una certa continuità con l’ontologia tomista. L’ultima parte del corso cercherà di sviluppare queste prospettive in rapporto al tema ecclesiologico dello sviluppo della Tradizione nella vita della Chiesa. Bibliografia Cobb J.B., A Christian Natural Theology. Based on the Thought of Alfred North Whitehead, Westminster John Knox Press, Louisville 2007; Whitehead A.N., Process and Reality. An Assay in Cosmology, corrected Edition, Free Press, New York 1985; Cobb J.B., The Process Perspective. Frequently Asked Questions about Process Theology, a cura di J.B. Slettom, Chalice Press, St. Louis 2003; Nardello M., «Divenire e trascendenza di Dio. Ipotesi teologiche a partire dalla filosofia del processo di A.N. Whitehead», in Rivista di Teologia dell’evangelizzazione 17(2013)34, 463-484; Nardello M., «L’indefettibilità della Chiesa dalla fede. Interpretazioni teologiche preconciliari e questioni aperte», 280 in Rassegna di teologia, in corso di pubblicazione; Anelli A., Processualità e definitività. La teologia a confronto con Whitehead, Cittadella, Assisi 2004. ST14b01 – Storia delle teologie bibliche e del canone delle Scritture La nascita della Bibbia cristiana (4 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Pieri Francesco Programma L’uso profetico, controversistico, testimoniale, dell’AT nelle tradizioni neotestamentarie. Ricezione e fortuna della versione dei LXX. Il canone delle lettere paoline. Il canone dei vangeli. Il canone come atto ecclesiastico e luogo teologico. Prospetto e programmi Obiettivo Alla ricerca delle motivazioni e delle dinamiche – ermeneutiche, comunitarie, missionarie – che furono alla base della formazione del canone biblico nella Chiesa delle origini. Bibliografia Norelli E., «Il canone biblico cristiano: formazione e problemi», in Alberigo G. – Ruggieri G. – Rusconi R. (edd.), Il Cristianesimo. Grande alante, 3: Le dottrine, Paideia, Brescia 2006, 952-983; Paul A., La Bibbia e l’Occidente. Dalla biblioteca d’Alessandria alla cultura occidentale (Biblioteca di cultura religiosa 68), Paideia, Brescia 2009. Inoltre: Metzger M., Il canone del Nuovo testamento. Origine, sviluppo e significato (Introduzione allo studio della Bibbia. Supplementi 3), Paideia, Brescia 1997 (ed. orig. Oxford 1987); Fernández Marcos N., La Bibbia dei Settanta. Introduzione alle versioni greche della Bibbia (Introduzione allo studio della Bibbia, Supplementi 6), Paideia, Brescia 2000. Avvertenze Durante il corso saranno indicate alcune letture più brevi (articoli o capitoli di libri) per l’approfondimento personale su singoli temi e la presentazione ai colleghi di studio. Tipo corso: lezioni frontali-interattive/con una parte (facoltativa) di esercitazione seminariale. Tipo esame: la valutazione dell’esame finale, orale, terrà conto di eventuali integrazioni bibliografiche esposte dagli studenti durante il corso. 281 DOTTORATO IN TEOLOGIA Seminari Dottorandi TIPOLOGIA DATA ORARIO SVOLGIMENTO DEI LAVORI ORE 1° Seminario 23/10/14 9.30-13.00 Lectio magistralis: Alberta M. Putti, Il difficile recupero dello Spirito. Percorsi e luoghi teologici della Pneumatologia nella tradizione latina del secondo millennio (Teologia trinitaria) 3 14.30-17.00 Bibliografia 1 Confronto sul testo: A. Fumagalli, L’eco dello Spirito, Queriniana, Brescia 2011 Presiede: Matteo Prodi 3 9.30-13.00 Lectio magistralis: Luca Mazzinghi, Lo Spirito di Dio nell’AT, con particolare attenzione alla letteratura sapienziale (Esegesi e teologia biblica dell’AT) 3 14.30-17.00 Bibliografia 2 Confronto sul testo: E. Norelli, La nascita del cristianesimo, il Mulino, Bologna 2014 Presiede: Gian Domenico Cova 3 Prospetto e programmi metodologico 2° Seminario 13/11/14 metodologico Prolusione inizio a.a. 19/11/14 Convegno FTER 02/12/14 Mattina e 03/12/14 pomeriggio, entrambi i giorni organizzato dal DST 3° Seminario 15/01/15 17.30 12/02/15 Lectio magistralis: Matteo Cavani, La coscienza: applicazione o comprensione? (Teologia morale fondamentale) 3 14.30-17.00 Recensione 1 3 9.30-13.00 Lectio magistralis: Ignazio De Francesco, La coscienza del musulmano tra pietà e diritto (Ecumenismo e religioni non cristiane) 3 14.30-17.00 Assemblea di presentazione progetti 3 metodologico 282 15 9.30-13.00 metodologico 4° Seminario 3 DATA ORARIO SVOLGIMENTO DEI LAVORI ORE 5° Seminario 12/03/15 9.30-13.00 Lectio magistralis: Andrea Porcarelli, Educazione e politica: orizzonti teoretici a confronto (Filosofia) 3 14.30-17.00 Bibliografia 3 Confronto sul testo: C. Theobald, La recezione del Vaticano II, EDB, Bologna 2011 Presiede: Daniele Gianotti 3 9.30-13.00 Lectio magistralis: F. Mandreoli, Vecchi e nuovi problemi del trattato di teologia fondamentale (area tematica: Teologia fondamentale) 3 14.30-17.00 Bibliografia 4 Confronto sul testo: A. Bertuletti, Il Mistero dell’uno, Queriniana, Brescia 2014 Presiede: Maurizio Rossi 3 9.30-13.00 Lectio magistralis: F. Pieri, Il dibattito sul pro multis nella formula eucaristica (Teologia sacramentaria e liturgia) 3 14.30-17.00 Recensione 2 3 metodologico 6° Seminario 16/04/15 metodologico 7° Seminario 21/05/15 metodologico Prospetto e programmi TIPOLOGIA 283 LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE RELIGIOSE Prospetto e programmi Corsi propri del 1° anno codice insegnamento docente ore ects cred eccl SR14a01 Teologia fondamentale Tibaldi M. 36 4,5 3 SR14b01 Introduzione alla sacra Scrittura Grassilli M. 24 3 2 SR14f01 Storia della Filosofia antica e medievale Poli E. 24 3 2 SR14f02 Storia della Filosofia moderna e contemporanea Rizzi C. 24 3 2 SR14m01 Teologia morale fondamentale 1 Reali M.T. 24 3 2 SR14m02 Teologia morale fondamentale 2 Reali M.T. 24 3 2 SR14x01 Laboratorio 1: metodologia Reali M.T. 24 6 / docente ore ects cred eccl 24 3 2 Corsi propri del 2° anno codice insegnamento SR14s02 Guerrieri T. Storia della Chiesa: Storia della Chiesa dal V sec. all’anno Mille Corsi propri del 3° anno 284 codice insegnamento docente ore ects cred eccl SR14a06 Sacramentaria generale Carpin A. 24 3 2 SR14a07 Teologia Sacramentaria speciale I: BCE Carpin A. 24 3 2 SR14a08 Teologia Sacramentaria speciale II: altri sacramenti Carpin A. 24 3 2 SR14s03 Storia della Chiesa: Storia della Chiesa dall’XI al XVI secolo Guerrieri T. 24 3 2 SR14s04 Storia della Chiesa contemporanea Trionfini P. 24 3 2 Corsi comuni al triennio codice insegnamento docente ore ects cred eccl SR14b03 Sacra Scrittura AT: Profeti Cova G.D. 30 4 2,5 SR14b06 Sacra Scrittura NT: Atti e Lettere di Paolo Marcheselli M. 30 4 2,5 SR14d01 Introduzione al Diritto canonico Benassi A. 24 3 2 SR14h02 Pedagogia della religione Borsi M. 24 3 2 codice insegnamento docente ore ects cred eccl SR14s01 Storia della Chiesa: i primi 4 secoli Pieri F. 24 3 2 docente ore ects cred eccl Corsi comuni al 2° e 3° anno codice insegnamento SR14a02 Cristologia Vaccari G. 48 6 4 SR14a03 Trinitaria Pane R. 36 4,5 3 SR14f03 Fenomenologia della religione Gambetti F. 24 3 2 SR14f04 Antropologia filosofica Vellani I. 24 3 2 SR14f06 Filosofia della religione Goriup L. 24 3 2 SR14m05 Teologia morale sociale Arici F. 24 3 2 SR14s05 Storia delle religioni Rizzi C. 24 3 2 SR14x02 Laboratorio 2: Religione ed internet Reali M.T. 24 6 / SR14x03 Laboratorio 3: Disabilità: periferia esistenziale o centro di relazioni? Toschi S. 24 6 / Prospetto e programmi Corsi comuni al 1° e al 2° anno N.B. I programmi dei corsi sono presentati secondo l’ordine delle tabelle precedenti (per codice). 285 CORSI PROPRI DEL 1° ANNO SR14a01 – Teologia fondamentale (4,5 ects / 3 crediti eccl / 36 ore) Prospetto e programmi Prof. Tibaldi Marco Obiettivo Conoscenze: 1. i principali testi biblici in relazione alla rivelazione e alla fede; 2. i documenti magisteriali del concilio Vaticano I e II relativi alla rivelazione, alla fede, alla Tradizione; 3. le tappe del cammino che ha portato alla trasformazione dell’Apologetica in Teologia fondamentale; 4. i principali modelli di Teologia fondamentale nel recente dibattito e nella manualistica. Abilità: 1. saper articolare il rapporto tra fede e ragione; 2. collegare le dimensioni ad intra e ad extra della Teologia fondamentale; 3. riconoscere la centralità della categoria della credibilità; 4. saper articolare il rapporto tra fides qua e fides quae; 5. integrare i dati tradizionali dei trattati sulla rivelazione e la fede all’interno di un modello di comunicazione kerygmatica. Programma Il corso di Teologia fondamentale ha come oggetto la divina rivelazione nelle sue diverse articolazioni e la sua ricezione credente da parte del fedele. Vista la sua indole comunicativa, l’intera materia è ricompresa all’interno della categoria di kerygma. In particolare poi si mettono in luce quelle infrastrutture filosofiche e teologiche che consentono di interpretare la proposta cristiana come credibile e degna di fiducia da parte dell’uomo. Per questo motivo, pur essendo parte costitutiva della Teologia sistematica, essa si situa anche come disciplina di confine, in dialogo critico con il plurivoco mondo delle scienze umane e in particolare con la filosofia contemporanea. Bibliografia Tibaldi M., «Videro la sua gloria». Lineamenti di teologia fondamentale, Bologna 2010, pro manuscripto. Bibliografia di riferimento Dulles A., Il fondamento delle cose sperate, Queriniana, Brescia 1997; Pié-Ninot S., La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2004; Sequeri P., Il Dio affidabile, Queriniana, Brescia 2000; Sequeri P., L’idea della fede, Queriniana, Brescia 2002; Verweyen H., La parola definitiva di Dio, Queriniana, Brescia 2001; Newman J.H., Grammatica dell’as286 senso, Jaca Book, Milano 1980; Balthasar H.U. von, Gloria, 1: La percezione della forma, Jaca Book, Milano 1985; Tibaldi M., Kerygma e atto di fede nella teologia di H.U. von Balthasar, EPUG, Roma 2005; Fisichella R., La rivelazione evento e credibilità, EDB, Bologna 2002; Fisichella R. (ed.), Noi crediamo, EDR, Roma 1993. SR14b01 – Introduzione alla sacra Scrittura (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Grassilli Michele Programma La prima parte del corso tratta brevemente la storia di Israele come ambito fondamentale entro il quale la Bibbia ha progressivamente avuto origine e si è poi affermata nella sua peculiare condizione di testo canonico ebraico e cristiano. Seguendo le principali fasi della complessa storia di Israele dalle sue origini fino al 135 d.C., si presterà attenzione al rapporto tra il divenire storico del popolo di Israele e la formazione delle diverse tradizioni entro le quali sono stati scritti i libri biblici. La seconda parte affronta le principali questioni teologiche – il canone, l’ispirazione e l’interpretazione della sacra Scrittura – mettendo in rilievo l’insegnamento della costituzione dogmatica Dei verbum. Prospetto e programmi Obiettivo Lo scopo del corso è permettere allo studente di accostarsi con una maggiore familiarità e consapevolezza alla Bibbia, considerata nella sua duplice dimensione storica e teologica. Bibliografia Mazzinghi L., Storia d’Israele dalle origini al periodo romano (Studi biblici 56), EDB, Bologna 22008; Bovati P. – Basta P., «Ci ha parlato per mezzo dei profeti». Ermeneutica biblica (Lectio 4), San Paolo-Gregorian & Biblical Press, Cinisello Balsamo-Roma 2012; Maggioni B., «Impara a conoscere il volto di Dio nelle parole di Dio». Commento alla «Dei Verbum», EMP, Padova 2009. SR14f01 – Storia della Filosofia antica e medievale (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Poli Eliseo Obiettivo Il corso intende guidare allo studio dei capisaldi della filosofia antica, attraverso lo studio dei suoi massimi interpreti. Si propone inoltre di introdurre alla riflessione sul rapporto tra fede e ragione, attraverso l’esame di alcuni testi significativi di epoca patristica e scolastica. 287 Programma Le origini della filosofia greca antica. Il pensiero di Platone e di Aristotele. Il confronto con le correnti filosofiche ellenistiche e neoplatoniche nella riflessione filosofico-religiosa di età patristica. Piste di lettura attraverso le filosofie medievali, con particolare attenzione al pensiero di sant’Anselmo di Aosta e di san Tommaso d’Aquino. Prospetto e programmi Bibliografia Kenny A., Nuova storia della filosofia occidentale, 1: Filosofia antica, Einaudi, Torino 2012; Sturlese L., Filosofia nel Medioevo, Carocci, Roma 2014; F. Ferrari (ed.), I miti di Platone, BUR, Milano 2006; Aristotele, Il motore immobile (Metafisica, Libro XII), a cura di G. Reale, La Scuola, Brescia 2005. Dispensa e materiali forniti dal docente. Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno offerte nel corso delle lezioni. SR14f02 – Storia della Filosofia moderna e contemporanea (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Rizzi Cesare Obiettivo Il corso intende offrire i lineamenti del pensiero filosofico occidentale dell’età moderna (dal Seicento all’Ottocento), proposto da alcuni dei suoi rappresentanti più significativi. Programma Dopo una sintetica presentazione del pensiero umanistico-rinascimentale e della rivoluzione scientifica, le lezioni tratteranno delle dottrine filosofiche di Cartesio (il razionalismo), di Kant (il criticismo) e di Hegel (l’idealismo). Il corso si concluderà con due autori che tanto hanno influito sul Novecento filosofico e teologico: S. Kierkegaard e F. Nietzsche. Bibliografia Manuale: Stelli G., Storia della filosofia, Armando, Roma 2007, II-III. Cartesio, Discorso sul metodo; Kant I., Risposta alla domanda: che cosa è l’illuminismo?; Hegel G.W.F., Prefazione alla Fenomenologia dello Spirito; Nietzsche F., Così parlò Zarathustra (prima parte). 288 SR14m01 – Teologia morale fondamentale 1 (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Reali Marco Tommaso Programma Il corso presenterà le seguenti scansioni argomentative: 1. Introduzione alla morale fondamentale, ai suoi luoghi teologici, e al dialogo tra teologia morale e discipline sussidiarie dopo il concilio Vaticano II. 2. Una possibile definizione della disciplina e l’accentramento posto sulla variabile del fine ultimo. 3. L’interdisciplinarietà della teologia morale e la sua vocazione di «teologia pratica» tra la conoscenza e l’elaborazione comportamentale. 4. La morale e la sacra Scrittura: analisi delle principali tematiche comprese tra Primo e Nuovo Testamento. 5. La morale del Nuovo Testamento: Giovanni, i vangeli sinottici e la morale di Paolo. 6. Storia della Teologia morale e distinzione tra Teologia morale delle virtù e Teologia morale dell’obbligo. Prospetto e programmi Obiettivo La prima parte del corso di morale fondamentale presenta l’obiettivo di fare comprendere la natura della teologia morale nella sua evoluzione cronologica, con particolare attenzione alla morale biblica, allo sviluppo storico e in riferimento all’epoca contemporanea, con particolare attenzione alla metodologia del concilio Vaticano II. Bibliografia Dispense del docente. Pinckaers S., Le fonti della morale cristiana. Metodo, contenuto, storia, Ares, Milano 1992. SR14m02 – Teologia morale fondamentale 2 (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Reali Marco Tommaso Obiettivo La seconda parte del corso di morale fondamentale presenta l’obiettivo di fare comprendere i principali risvolti della morale fondamentale in relazione alle nozioni di atti umani, di libertà, di legge, di peccato, di persona umana, di virtù e di coscienza, mettendo lo studente in grado di operare un adeguato discernimento della realtà e di acquisire la base necessaria per intraprendere lo studio delle parti speciali della teologia morale. 289 Prospetto e programmi Programma Il corso presenterà le seguenti scansioni argomentative: 1. La libertà e la deliberazione nella determinazione degli atti umani. 2. Introduzione generale al peccato e considerazioni sul male. 3. Le distinzioni del peccato e le relative valutazioni pastorali nel cristianesimo contemporaneo. 4. Il tema della legge nel confronto tra Antica e Nuova Alleanza. 5. La legge morale naturale e il rapporto tra «natura» e «cultura» secondo la costituzione pastorale Gaudium et spes. 6. La coscienza e la sua funzione distintiva e pratica. 7. La persona umana e il concetto di virtù nella visione personalista della Teologia morale. Bibliografia Dispense del docente. Pinckaers S., Le fonti della morale cristiana. Metodo, contenuto, storia, Ares, Milano 1992. SR14x01 – Laboratorio 1: metodologia (6 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Reali Marco Tommaso Obiettivo Apprendimento dei criteri per la redazione scientifica di un testo teologico. Programma Scopo del corso è introdurre gli studenti a come si redige un’elaborazione scritta seguendo una rigorosa metodologia scientifica con particolare attenzione alla produzione in ambito umanistico e teologico. Si proporranno esercitazioni circa: − ricerca e selezione della bibliografia idonea inerente al lavoro della dissertazione; − redazione della tesi; − stesura corretta delle note a piè di pagina ed uso delle fonti. Bibliografia La bibliografia sarà fornita durante il corso. 290 CORSI PROPRI DEL 2° ANNO SR14s02 – Storia della Chiesa Storia della Chiesa dal V al X secolo (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Guerrieri Tiberio Programma Il corso tratta della cristianità medioevale nei suoi lineamenti generali e in riferimento ai problemi di storia della Chiesa dal V al X secolo, ed è preceduto da un’introduzione di carattere metodologico, sui concetti storiografici di medioevo e di cristianità medievale e sui problemi di orientamenti metodologici per lo studio della Storia della Chiesa medievale. Si studierà la storia della Chiesa, aperta e correlata alla storia del cristianesimo, nelle evidenti implicazioni con la storia della Chiesa greco-bizantina. I contenuti del corso riguarderanno: La Chiesa nella tarda antichità – I concili del V sec. – Il Monachesimo orientale e occidentale dalle origini al rinnovamento monastico – La Chiesa e i Barbari (penetrazione dei popoli germanici nell’Impero e formazione del medioevo) – Gregorio Magno e il papato medioevale; origine dello Stato Pontificio e sua natura – L’impero – Monaci e vescovi missionari – Monotelismo – L’iconoclasmo – Da Nicea II al trionfo dell’ortodossia – L’Islam – La svolta del secolo VIII: Chiesa romana e creazione dell’impero d’Occidente (l’ordine divino, sacerdozio e regno) – Riforma carolingia delle istituzioni ecclesiastiche – Il declino della dinastia Carolingia – La Chiesa bizantina e la sua missione evangelizzatrice – La cristianizzazione degli slavi: Cirillo e Metodio – Il patriarca Fozio e la crisi con Roma – Lo scisma di Oriente (1054) – Feudalesimo e particolarismo ecclesiastico del sec. X: la decadenza del papato e la «Renovatio imperii» degli Ottoni – Il rinnovamento monastico: Cluny – Centri monastici italiani. Prospetto e programmi Obiettivo Scopo del corso è quello di offrire una lettura specialistica su alcune tematiche del periodo preso in considerazione, attraverso una metodologia che consenta allo studente di acquisire una solida capacità di sintesi, frutto di una nuova lettura della storia. Bibliografia Rogier L.J. – Aubert R. – Knowles M.D. (edd.), Nuova Storia della Chiesa, Marietti, Casale Monferrato 1970-1977, I-II; Lortz J., Storia della Chiesa considerata in prospettiva di storia delle idee, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004, I; Jedin J., Introduzione alla storia della Chiesa, con un saggio di G. Alberigo, Morcelliana, Brescia 1979; Gal291 M. – Merlo G.G. – Tabacco G., Storia del Cristianesimo, 2: Il medioevo, a cura di Filoramo G. – Menozzi D., Laterza, Roma-Bari 1997; Vauchez A. (ed.), Storia del Cristianesimo, Borla-Città Nuova, Roma 1999, IV; Sensi M., «La storia della Chiesa», in Lorizio G. – Galantino N., Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004, 329-375; Vauchez A. (ed.), Dizionario enciclopedico del medioevo, 3 voll., du Cerf-Città Nuova-Clarke, Parigi-Roma-Cambridge 1998-1999. lina Prospetto e programmi Avvertenze Per ognuno degli argomenti trattati si fornirà in sede di lezione una adeguata bibliografia di riferimento. Si ritiene infine necessaria la lettura critica di un’opera generale sul periodo trattato (cf. bibliografia specifica), da concordare con il docente. CORSI PROPRI DEL 3° ANNO SR14a06 – Sacramentaria generale (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Carpin Attilio Programma Partendo dai dati biblici, la trattazione mostrerà lo sviluppo storicoteologico della sacramentaria fondamentale, ossia la nozione e la natura di sacramento. La sacramentalità fondamentale di Cristo e della Chiesa. Mysterion e sacramentum. La teologia patristica e medievale. Le dichiarazioni magisteriali (da Innocenzo III al concilio di Trento). La manualistica e i nuovi orientamenti della sacramentaria contemporanea dopo il Vaticano II. Successivamente si prenderanno in esame, in modo sistematico, i temi classici del trattato: l’origine cristica dei sacramenti; il settenario sacramentale (distinzione e necessità); il segno sacramentale e i suoi elementi costitutivi (materia e forma); il ministro e il soggetto dei sacramenti; gli effetti sacramentali (grazia e carattere); la natura e la causalità dell’azione sacramentale (efficacia oggettiva). I sacramentali. Bibliografia Dispense del docente sulla parte sistematica al termine del corso. Rocchetta C., Corso di Teologia sistematica, 8: Sacramentaria fondamentale. Dal «Mysterion» al «sacramentum», EDB, Bologna 1989; Testa B., I Sacramenti della Chiesa (Amateca – Manuali di teologia cattolica 9), Jaca Book, Milano 1995; Courth F., I sacramenti. Un trattato per lo studio e per la prassi (BTC 196), Queriniana, Brescia 1999. 292 SR14a07 – Teologia Sacramentaria speciale I Battesimo, Confermazione, Eucaristia (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Carpin Attilio Bibliografia Dispense del docente al termine del corso. Courth F., I sacramenti. Un trattato per lo studio e per la prassi (BTC 196), Queriniana, Brescia 1999; Carpin A., «Battezzati nell’unica vera Chiesa?», in Sacra Doctrina (2007)1, 3-263; Carpin A., «La confermazione in san Tommaso d’Aquino. L’apporto della tradizione», in Sacra Doctrina (1986)3-4, 245-463. Prospetto e programmi Programma Saranno presentati i tre sacramenti dell’iniziazione cristiana nella loro specificità e nel loro intimo rapporto dal punto di vista storico e teologico. Si evidenzierà come la vita cristiana abbia il suo inizio nell’immersione battesimale, il suo sviluppo nel dono dello Spirito Santo, il suo vertice nella partecipazione all’eucaristia. Nello svolgimento del corso si seguirà il metodo classico: istituzione divina, segno sacramentale, ministro e soggetto, grazia sacramentale. SR14a08 – Teologia Sacramentaria Speciale II Penitenza, Unzione degli infermi, Ordine e Matrimonio (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Carpin Attilio Programma I sacramenti della Penitenza, dell’Unzione degli infermi, dell’Ordine e del Matrimonio saranno presentati nel loro aspetto storico e sistematico. Si analizzeranno i fondamenti scritturistici, le testimonianze patristiche, la riflessione scolastica, gli sviluppi contemporanei sulla loro sacramentalità. Bibliografia Dispense del docente al termine del corso. Courth F., I sacramenti. Un trattato per lo studio e per la prassi (BTC 196), Queriniana, Brescia 1999; Carpin A., Donna e sacro ministero, ESD, Bologna 2007; Carpin A., «Sacramentalità dell’ordine», in Sacra Doctrina (2012)2, 5-447. 293 SR14s03 – Storia della Chiesa Storia della Chiesa dall’XI al XVI secolo (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Guerrieri Tiberio Prospetto e programmi Obiettivo Scopo del corso è quello di offrire una lettura specialistica su alcune tematiche del periodo preso in considerazione, attraverso una metodologia che consenta allo studente di acquisire una solida capacità di sintesi, frutto di una nuova lettura della storia. Programma Il corso tratta dei problemi di storia della Chiesa dall’XI al XVI secolo, nei suoi lineamenti generali e in aperta correlazione con la storia del cristianesimo, nelle evidenti implicazioni tanto con la storia del movimento eretico medievale quanto nella storia delle chiese protestanti e riformate. I contenuti del corso riguarderanno: – La Riforma gregoriana nella Chiesa, sec. XI – Il papato riformatore e la nuova ecclesiologia – Il pontificato di Gregorio VII e la lotta per la «libertas Ecclesiae» – Gli sviluppi della questione delle investiture: Pasquale II – Il Concordato di Worms – Urbano II e la crociata – Gli ordini cavallereschi e la vita spirituale dei laici – Nuove strutture della Chiesa in Occidente – Il risveglio evangelico del sec. XII: eremitismo, vita comune del clero, i nuovi ordini – Il papato e la Chiesa dal I al III concilio lateranense – Lo scisma del 1130 – S. Bernardo e la Chiesa del suo tempo – Papato e impero nel sec. XII: «schisma inter sacerdotium et regnum» – La nascita degli Ordini mendicanti – Il papato di Innocenzo III e la riforma della Chiesa, il IV concilio lateranense – L’eresia medievale, le origini – Catari e Valdesi – La repressione dell’eresia: crociata contro gli Albigesi, l’inquisizione – Ultime contese del papato con l’impero degli Hoenstaufen – Il I e il II concilio di Lione – Il tardo medioevo, Celestino V, Bonifacio VIII e la fine del dominio universale del papato, la crisi della cristianità medioevale – Il papato avignonese – Lo scisma d’Occidente – Le eresie nazionali (Wycliffe e Hus) – La mistica tedesca, il movimento delle «Osservanze», la «devotio moderna» – Umanesimo e Rinascimento – I prodromi della Riforma protestante, le sue origini e il suo sviluppo – Riforma cattolica e Controriforma – Il concilio di Trento e la sua ricezione. Bibliografia Rogier L.J. – Aubert R. – Knowles M.D., (edd.), Nuova Storia della Chiesa, Marietti, Casale Monferrato 1970-1977, I-II; Lortz J., Storia della Chiesa considerata in prospettiva di storia delle idee, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004, I; Bihlmeyer K. – Tuechle H., Storia della Chiesa, 4 voll., Morcelliana, Brescia 1958-1996, III (1294-1648); Martina G., La Chiesa nell’età dell’assolutismo, del liberalismo, del totalitarismo, 4 voll., Morcelliana, Brescia 1970-1979, I-IV; Mezzadri L., 294 Storia della Chiesa tra Medioevo ed Epoca moderna, 1: Dalla crisi della Cristianità alle riforme (1294-1492), CLV, Roma 2001; Mezzadri L. – Lovison F., Storia della Chiesa tra Medioevo ed Epoca moderna, 4. Fonti e approfondimenti (1294-1492), CLV, Roma 2002; Pani G., Paolo, Agostino e Lutero: alle origini del mondo moderno, Rubbettino, Soveria Mannelli 2005; Vercruysse J.E., «Causa Reformationis». La Storia della Chiesa nei secoli XV-XVI. Lineamenti e Sussidi, PUG, Roma 2003 (5a edizione riveduta e aggiornata). SR14s04 – Storia della Chiesa contemporanea (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Trionfini Paolo Obiettivo Il corso intende ricostruire i principali processi che hanno attraversato la vicenda storica della Chiesa cattolica dall’età moderna all’età contemporanea, riletti alla luce dei mutamenti epocali della cultura, della società e della politica su scala mondiale. Il taglio scelto vuole favorire la maturazione di un senso critico nell’approccio alla storia religiosa, attraverso la presentazione dei diversi quadri interpretativi. In particolare, si metteranno a fuoco gli argomenti che possano aiutare la comprensione delle risposte offerte dalla Chiesa cattolica alle sfide della modernità, che ha conosciuto una potente irruzione nella storia attraverso l’illuminismo e la secolarizzazione, l’industrializzazione e l’avvento della società di massa, i totalitarismi novecenteschi e la democrazia, per approdare alla globalizzazione. Prospetto e programmi Avvertenze Per ognuno degli argomenti trattati si fornirà in sede di lezione una adeguata bibliografia di riferimento. Si ritiene infine necessaria la lettura critica di un’opera generale sul periodo trattato (cf. bibliografia specifica), da concordare con il docente. Programma La Chiesa nell’età dell’assolutismo – Le correnti religiose tra Seicento e Settecento – Le missioni – La Chiesa nell’età dei lumi – Chiesa e rivoluzione francese – La Chiesa nell’età del liberalismo – La Chiesa e la società industriale – Il modernismo – La Chiesa e la grande guerra – La Chiesa nell’età dei totalitarismi – La ricostruzione di un «nuovo ordine» – La Chiesa del Vaticano II – La Chiesa nel terzo millennio. Bibliografia Martina G., Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni, Morcelliana, Brescia 1994-1995, II-III-IV. Avvertenze Tipo corso: didattica formale/lezioni frontali; lezioni interattive. 295 CORSI COMUNI AL TRIENNIO SR14b03 – Sacra Scrittura AT Profeti (4 ects / 2,5 crediti eccl / 30 ore) Prof. Cova Gian Domenico Prospetto e programmi Obiettivo Si intende pervenire ad una buona conoscenza delle questioni fondamentali relative alla sezione Nebiim-Profeti, secondo la Bibbia ebraica, tenendo conto anche della diversa percezione dei Profeti anteriori da parte della Bibbia greca e quindi cristiana. Si presterà la dovuta attenzione alle diverse componenti della sezione, sia dal punto di vista della storia dell’Israele biblico che da un punto di vista esegetico. Programma Dopo alcune note di introduzione si passerà al più presto ad un sondaggio diffuso attraverso la scelta di testi significativi, secondo l’ordine dei libri della Bibbia ebraica e con apprezzamenti di carattere cronologico con particolare riferimento alla «conclusione» della profezia biblica con il ritorno dall’esilio. In questo quadro si mostreranno prossimità fra testi di carattere narrativo e testi poetici classici, in particolare di Isaia e Geremia. Si sosterà sulla questione della fonte ovvero tradizione deuteronomista da un lato e dall’altro sulla considerazione della formazione dei corpi maggiori di scritti profetici al fine di cogliere il senso delle istituzioni dialetticamente connesse di Re, Profeta e Tempio, anche in rapporto ad alcuni testi pertinenti del Salterio. Bibliografia Costacurta B., Con la cetra e con la fionda. L’ascesa di Davide verso il trono, EDB, Bologna 2003; Costacurta B., Lo scettro e la spada. Davide diventa re (2 Sam 2-12), EDB, Bologna 2006; Prato G.L., Identità e Memoria nell’Israele antico, Paideia, Brescia 2010; Spreafico A., La voce di Dio. Per capire i profeti, nuova edizione, EDB, Bologna 2014. Avvertenze Bibliografia specifica verrà segnalata sui testi di cui si offrirà l’esegesi, anche in considerazione di proposte e di competenze linguistiche particolari dei partecipanti al corso. 296 SR14b06 – Sacra Scrittura NT Atti e Lettere di Paolo (4 ects / 2,5 crediti eccl / 30 ore) Prof. Marcheselli Maurizio Programma Il percorso comincia con lo studio del libro degli Atti: dalla puntualizzazione della struttura del libro emergeranno le principali linee teologiche della redazione lucana. L’intenzione di Luca nel redigere gli Atti sarà poi indagata in rapporto al terzo Vangelo: Lc e At appaiono essere parti di un progetto storiografico e teologico unitario. L’esegesi dei primi otto capitoli della Lettera ai Romani consentirà di entrare nel cuore del vangelo paolino e di afferrarne le coordinate fondamentali. Essa sarà preceduta da una serie di lezioni di taglio più storico, in cui saranno successivamente presentate la genesi dell’epistolario e le linee fondamentali della vita e della personalità dell’Apostolo. Prospetto e programmi Obiettivo Introdurre, secondo una prospettiva letteraria e storica, alla conoscenza del secondo tomo dell’opera lucana (Atti degli Apostoli) e del corpus delle lettere neotestamentarie attribuite all’Apostolo Paolo. La figura di san Paolo, nella presentazione che ne fa Luca negli Atti e nell’autopresentazione offertaci dalle lettere autentiche, fa l’unità del percorso. Bibliografia Ebner M. – Schreiber S. (edd.), Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2012, 283-376 (Atti degli Apostoli, Letteratura epistolare del NT, Cronologia e datazione della vita di Paolo, La Lettera ai Romani); D. Marguerat, Il primo cristianesimo. Rileggere il libro degli Atti (Piccola collana moderna, Serie biblica 143), Claudiana, Torino 2012; G. Pulcinelli, Paolo, scritti e pensiero. Introduzione alle lettere dell’apostolo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2013. N.B. I commentari a Rm saranno indicati nel corso delle lezioni. Avvertenze Il corso presuppone la lettura previa integrale in traduzione italiana degli Atti degli Apostoli e della Lettera ai Romani. SR14d01 – Introduzione al Diritto canonico (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) prof. Benassi Alessandro Obiettivo Lo studente dovrà conoscere il rapporto tra Chiesa e diritto alla luce dell’ecclesiologia del Vaticano II, anche in una comparazione tra 297 il diritto costituzionale della Chiesa e quello degli Stati moderni che giustifichi le somiglianze e le differenze. Dovrà poi saper comprendere e spiegare alcuni canoni del CIC esemplificativi di quanto appreso nella prima parte del corso. Prospetto e programmi Programma I. Parte introduttiva 1. Perché il diritto? 2. Come e perché il diritto dello Stato. 3. Come e perché il diritto nella Chiesa. 4. Elementi di diritto Costituzionale canonico. 5. Come la Chiesa si è data un ordinamento. II. Parte codiciale 6. Come oggi la Chiesa si dà un ordinamento. 6.1. Chi è soggetto di doveri e diritti nell’Ordinamento canonico. 6.1.1. La persona fisica. 6.1.2. La persona giuridica (si distingue da quella morale). 6.2. I soggetti del potere legislativo universale: romano pon tefice e collegio dei vescovi con a capo il papa. 7. Presupposti teologici all’esercizio di tale potestà. 8. Strumenti giuridici per l’esercizio di tale potestà. 8.1. Le leggi. 8.2. Gli atti amministrativi singolari. 9. Come il vescovo governa la Chiesa particolare. 10. L’amministrazione dei beni ecclesiastici: limiti e controlli (accenni). 11. Definizione del matrimonio canonico. Bibliografia Ghirlanda G., Il diritto nella Chiesa mistero di comunione, Paoline, Cinisello Balsamo; Gaudemet J., Storia del diritto canonico, Paoline, Cinisello Balsamo; Fantappiè C., Introduzione storica al diritto canonico, il Mulino, Bologna; Moneta P., Introduzione al diritto canonico, Giappichelli, Torino; Urru A.G., Un introduzione generale al diritto canonico, Vivere in, Roma; D’Agostino F., Diritto e giustizia, Paoline, Cinisello Balsamo; D’Agostino F., Filosofia del diritto, Giappichelli, Torino; Codice di Diritto Canonico – qualunque edizione, meglio se con testo latino-italiano; Documenti del Concilio ecumenico Vaticano II – qualunque edizione, meglio se con testo latino-italiano. Quando vi sono più edizioni della stessa opera la scelta è indifferente. 298 SR14h02 – Pedagogia della religione (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Obiettivo Il corso è finalizzato a fornire strumenti di lettura e principi di metodo a insegnanti, educatori, animatori e prende in considerazione la seguente domanda: quale educazione in ambito religioso e cristiano nel contesto della nuova evangelizzazione? Al termine del percorso la studente, lo studente sarà in grado di riconoscere alcune tra le fondamentali problematiche legate al rapporto tra pedagogia e religione nel contesto della nuova evangelizzazione; di individuare i dinamismi fondamentali da coltivare per giungere alla scelta di fede e all’adorazione di Dio in ambito cristiano; di progettare nelle sue linee essenziali un percorso di educazione alla fede in riferimento alle diverse fasi dell’età evolutiva. Programma Nuovi orizzonti della religione e della pedagogia nel Novecento. Le sfide e le opportunità offerte dal contesto contemporaneo all’educazione alla fede. La fiducia nella vita matrice dell’atteggiamento religioso. I processi di maturazione religiosa; comunicazione e linguaggio; educazione religiosa e promozione della persona. Percorsi e itinerari di educazione alla fede. Prospetto e programmi Prof.ssa Borsi Mara Bibliografia Trenti Z., Educare alla fede. Saggio di pedagogia religiosa, Elledici, Leumann 2002; Malavasi P., Discorso pedagogico e dimensione religiosa, Vita e Pensiero, Milano 2002; Bacq P. – Theobald C. (edd.), Una nueva oportunidad para el evangelio. Hacia una pastoral de engendramiento, DDB, Bilbao 2011; Kasper W. – Augustin G. (edd.), La sfida della nuova evangelizzazione. Impulsi per la rivitalizzazione della fede (gdt 357), Queriniana, Brescia 2011; Castegnaro A. – Dal Piaz G. – Biemmi E., Fuori dal recinto. Giovani, fede, Chiesa: uno sguardo diverso (Saggi), Àncora, Milano 2013. 299 CORSI COMUNI AL 1° E AL 2° ANNO SR14s01 – Storia della Chiesa I primi 4 secoli (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Pieri Francesco Prospetto e programmi Obiettivo Presentazione delle linee fondamentali della storia del cristianesimo nei secc. I–V, dallo sfondo storico-religioso della predicazione gesuana all’affermarsi della Chiesa imperiale nell’epoca teodosiana. Programma I) Il giudaismo dell’epoca di Gesù – 1. Sadducei, Filone, Giovanni Battista; 2. La via di Gesù di Nazareth, tra continuità e discontinuità; 3. L’apostolato di Paolo e gli altri; 4. La fine del «giudaismo del Secondo Tempio». II) La prima missione cristiana – 5. L’organizzazione delle comunità primitive; 6. Fra Logos e gnosi. III) Sviluppo dell’identità cristiana – 7. Il confronto col giudaismo; 8. Il confronto con il paganesimo; 9. Tra eresia e ortodossia; 10. Cristianesimo e cultura antica; 11. I persecutori: Decio, Valeriano, Diocleziano. IV) Da Costantino a Teodosio – 12. La svolta costantiniana; 13. La crisi ariana; 14. Giuliano l’apostata; 15. Il cristianesimo come religione di Stato. V) La Chiesa imperiale – 16. Sviluppo del culto cristiano; 17. Sviluppo dell’organizzazione ecclesiastica e della missione; 18. Origine e diffusione del monachesimo. Bibliografia Filoramo G. – Lupieri E. – Pricoco S., Storia del cristianesimo, 1: L’antichità, Laterza, Roma-Bari 1997, (lettura selettiva delle sole pagine indicate). Si raccomanda inoltre di utilizzare per lo studio personale: Di Berardino A. – Pilara G. (edd.), Atlante storico del cristianesimo antico, EDB, Bologna 2010. Avvertenze Durante il corso saranno presentate alcune fonti antiche (in traduzione) e indicate alcune letture più brevi (articoli o capitoli di libri) per l’approfondimento personale su singoli temi. Tipo corso: lezioni frontali-interattive, con utilizzo di diapositive di sintesi concettuale e integrazione archeologica e iconografica. Tipo esame: il colloquio finale verterà sull’intero contenuto delle lezioni e del manuale. Una parte della valutazione sarà costituita dalla presentazione di una fonte antica commentata, da leggersi in un’edizione da concordarsi con il docente. 300 CORSI COMUNI AL 2° E 3° ANNO SR14a02 – Cristologia (6 ects / 4 crediti eccl / 48 ore) Programma La cristologia nel quadro della teologia. Cristologia e soteriologia. Il Gesù della storia e il Cristo della fede. Il kerygma primitivo. Il dinamismo di incarnazione nell’Antica Alleanza e le attese messianiche nella storia di Israele. Alcune linee di cristologia neotestamentaria: i Vangeli sinottici; Paolo e Giovanni. Momenti fondamentali della cristologia dei primi secoli, patristica e conciliare. Questioni di cristologia sistematica: il mistero pasquale; l’Incarnazione; preesistenza e unicità della persona divina di Cristo, Dio vero e uomo vero; i misteri della vita di Cristo; la coscienza, la conoscenza, la santità e la libertà di Gesù; i titoli cristologici. Bibliografia Amato A., Gesù il Signore, EDB, Bologna 1988; O’Collins G., Cristologia, Queriniana, Brescia 1997; Dupuis J., Introduzione alla cristologia, Piemme, Casale Monferrato 1993; Cozzi A., Conoscere Gesù Cristo nella fede. Una cristologia, Cittadella, Assisi 2007; Gronchi M., Trattato su Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore, Queriniana, Brescia 2008. Prospetto e programmi Prof. Vaccari Giuseppe SR14a03 – Trinitaria (4,5 ects / 3 crediti eccl / 36 ore) Prof. Riccardo Pane Obiettivo Il corso si propone di introdurre gli studenti a un’intelligenza credente del mistero di Dio, quale si dischiude e si offre all’uomo nella «economia» di Gesù Cristo e nell’effusione dello Spirito. Partendo da una ricognizione storico-teologica del modo in cui si è venuta articolando una riflessione cristiana sull’unico Dio Padre Figlio e Spirito, il corso arriverà a delineare uno sguardo sintetico sul mistero di Dio nella sua vita trinitaria e nel suo dispiegarsi nella «economia» attuata «per noi uomini e per la nostra salvezza». Programma 1. Percorso biblico della Teologia trinitaria. 2. Percorso magisteriale (l’età patristica e medievale). 3. Uno sguardo ad alcuni temi di teologia contemporanea. 4. La Trinità nell’arte e nella poesia (Dante, Masaccio, Rublev). 301 Bibliografia Nell’area download verranno caricati all’inizio del corso fonti e articoli che costituiranno materia di esame. L’acquisto di un manuale è facoltativo. Si consiglia: Ladaria L.F., Il Dio vivo e vero. Il mistero della Trinità, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012. SR14f03 – Fenomenologia della religione Fenomenologia della religione (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Gambetti Fabio Prospetto e programmi Obiettivo Il corso intende avviare la riflessione sulla religione nel suo darsi alla coscienza come fenomeno universalmente umano del rapporto col divino e fornire alcuni concetti chiave per lo studio delle religioni. Programma 1. Natura della disciplina. 2. Differenti modelli di approccio. 3. Lo spazio e la sacralizzazione del mondo. 4. Il tempo sacro e i miti. 5. La sacralità della natura e la religione cosmica. 6. Esistenza umana e vita santificata. 7. L’esperienza religiosa: elementi caratterizzanti. 8. L’elaborazione dell’esperienza religiosa: tipologie di religiosità. 9. Religione e teoria. Bibliografia Guardini R., Fenomenologia e teoria della religione, 2: Scritti filosofici, Fabbri, Milano 1964, 193-329. Testi per l’approfondimento: Balthasar H.U. von, La percezione della forma, 1: Gloria, Jaca Book, Milano 1994; Eliade M., Il sacro e il profano, Bollati Boringhieri, Milano 1995; Heidegger M., Fenomenologia della vita religiosa, Adelphi, Milano 2003; Lévinas E., Di Dio che viene all’idea, Jaca Book, Milano 1983. Avvertenze Tipo corso: lezioni frontali, analisi dei testi. SR14f04 – Antropologia filosofica (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Vellani Ilaria Obiettivo Il corso si propone di percorrere le riflessioni di quegli autori (Lévinas, Ricoeur, Buber) che nel pensiero contemporaneo hanno contri302 buito a maturare e attualizzare l’intuizione del personalismo (Mounier e Maritain), e hanno contribuito a specificare in modo più adeguato come l’identità personale sia un cammino che trova nell’altro, nel suo volto, nel «tu» e nel «noi» il proprio riferimento costitutivo. È l’altro, irriducibilmente altro da me, è la responsabilità nei suoi confronti che mi porta fuori da me stesso e mi costruisce come persona. Bibliografia Bibliografia essenziale di antropologia: Aguti A., Natura umana. Un’indagine storico-concettuale, Meudon, Portogruaro 2010; Pansera M.T., Antropologia filosofica, Mondadori, Milano 2001; Coreth E., Antropologia filosofica, Morcelliana, Brescia 1978. Bibliografia essenziale sul tema del corso: Pavan A. (ed.), Dire persona, il Mulino, Bologna 2003; Alici L., Il paradosso del potere, Paul Ricoeur tra etica e politica, Vita e Pensiero, Milano 2007; Alici L., Il diritto di punire. Testi di Paul Ricoeur, Morcelliana, Brescia 2012; Boella L., Sentire l’altro. Conoscere e praticare l’empatia, Cortina, Milano 2006; Buber M., Il principio dialogico, Ed. di Comunità, Milano 1959; Costa V., Alterità, il Mulino, Bologna 2011; Deleuze G., Differenza e ripetizione, Cortina, Milano 1997; Deridda J., La scrittura e la differenza, Einaudi, Torino 1990; Gadamer H.G., Verità e metodo, Bompiani, Milano 1994; Honnet A., La lotta per il riconoscimento, il Saggiatore, Milano 2002; Lacan J., Funzione e campo della parola e del linguaggio in psicoanalisi, in Id., Scritti, Einaudi, Torino 1974; Lévinas E., Violenza del volto, Morcelliana, Brescia 2010; Id. Altrimenti che essere o al di là dell’essenza, Jaca Book, Milano 1995; Id., Dall’altro all’io, Biblioteca Meltemi, Roma 2002; Id., Totalità e infinito, Jaca Book, Milano 1977; Id., Il tempo e l’altro, Il Melangolo, Genova 1987; Maritain J., Umanesimo integrale, Borla, Milano 1963; Id., L’uomo e lo stato, Marietti, Genova 2003; Mounier E., Il personalismo, Ave, Roma 1964; Id., Rivoluzione personalista e comunitaria, Ed. di Comunità, Milano 1955; Ricoeur P., La persona, Morcelliana, Brescia 1997; Id., Sé come un altro, Jaca Book, Milano 1993; Id., Percorsi del riconoscimento, Raffaello Cortina, Milano 2005; Sartre J.-P., L’essere e il nulla, Net, Milano 2002; Stein E., Il problema dell’empatia, Studium, Roma 1985; Todorov T., La conquista dell’America: il problema dell’altro, Einaudi, Torino 1984; Todorov T., Noi e gli altri. La riflessione francese sulla diversità umana, Einaudi, Torino 1991. Prospetto e programmi Programma d’esame Costa V., Alterità, il Mulino, Bologna 2011. Ricoeur P., La persona, Morcelliana, Brescia 1997. Testi in fotocopia che verranno dati a lezione. 303 SR14f06 – Filosofia della religione (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Goriup Lino La scheda del programma sarà disponibile on line nella Pagina Personale del Docente a partire da settembre. SR14m05 – Teologia morale sociale (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prospetto e programmi Prof. Arici Fausto Obiettivo «Il versante etico e sociale dell’insegnamento ecclesiale costituisce una dimensione assolutamente necessaria della testimonianza cristiana: bisogna allontanare qualsiasi tentazione di una spiritualità intimista e individualista [...] perché questa spiritualità si armonizza male con le esigenze della carità, e non si armonizza neppure con la logica dell’incarnazione e con la tensione escatologica del cristianesimo» (Novo millennio ineunte [52]). Carità, incarnazione, tensione escatologica: è il mistero di Dio a costituire il paradigma della prassi cristiana nell’ambito della vita in società. E compito di una morale sociale, che si vuole teologica, è cercare di dimostrare come l’insieme dei misteri cristiani ha a che fare con tutte le dimensioni della vita umana, le sue dimensioni personali, così come le dimensioni interpersonali e collettive. Bibliografia Testo per l’esame: Appunti delle lezioni. Bibliografia di riferimento: Fitte H., Teologia e società. Elementi di teologia morale sociale, Università della Santa Croce, Roma 2002. Ulteriori specifiche indicazioni bibliografiche saranno indicate nel corso delle lezioni. SR14s05 – Storia delle religioni Le religioni orientali: induismo e buddhismo (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Rizzi Cesare Obiettivo Il primo serio approccio alle grandi tradizioni religiose e filosofiche dell’India. Programma Presentazione dell’induismo e del buddhismo che, insieme al giainismo, costituiscono le plurisecolari e viventi tradizioni religiose del subcontinente indiano. La lettura commentata di alcuni passi dei loro 304 testi sacri favorisce una prima seria conoscenza di queste fedi religiose e esperienze filosofiche. Da quasi tremila anni, ai propri fedeli l’induismo e il buddhismo offrono mezzi e indicano vie per raggiungere la «liberazione definitiva» (il moksa, il nirvana) dal ciclo delle rinascite e delle rimorti. Bibliografia Dispense a cura del docente. SR14x02 – Laboratorio 2 Religione ed internet (6 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Obiettivo Questo seminario laboratoriale vuole aiutare lo studente a riflettere sulla multiforme presenza delle religioni in internet, sulla presentazione dei contenuti presenti su piattaforme virtuali e siti tematici, sull’uso di carattere pastorale della rete, sul ruolo dei social networks nelle grandi religioni istituzionali e sulla possibilità di organizzare alcune lezioni nell’ora di religione a scuola usando la rete e creando uno specifico coinvolgimento con gli alunni. Prospetto e programmi Prof. Reali Marco Tommaso Programma 1. Una riflessione etica su internet e sui suoi usi. 2. Antropologia dell’internauta. 3. La funzione pastorale della cyberteologia. 4. Analisi dei principali siti cattolici italiani. 5. Le strategie pastorali di alcune piattaforme tematiche. 6. La democrazia della rete; i social nerworks e i forum di discussione. 7. La rete in classe: accompagnare l’insegnamento dell’ora di religione. Bibliografia Bettetini G. – Fumagalli A., Quel che resta dei media, Franco Angeli, Milano 2010. Materiale didattico messo a disposizione dal docente con supporto informatico. 305 SR14x03 – Laboratorio 3 Disabilità: periferia esistenziale o centro di relazioni? (6 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Toschi Stefano Prospetto e programmi Obiettivo Aiutare gli studenti ad avere una visione della disabilità con un punto di vista diverso dal quale è possibile avere una prospettiva positiva della realtà; dimostrare che la persona disabile da oggetto di emarginazione e di scarto può diventare il centro di relazioni, di aiuto, di amicizia. Programma In alcune lezioni teoriche introduttive si affronterà la disabilità dal punto di vista filosofico (come viene considerata la disabilità nella filosofia e nel pensiero contemporaneo) e teologico (disabilità e male, disabilità e peccato, nella Bibbia e nella tradizione cristiana) mostrando che nella Bibbia la persona disabile è spesso soggetto attivo dell’opera di Dio. Attraverso le autobiografie e le testimonianze di persone disabili, o che hanno riflettuto sul tema della disabilità, si proporrà un punto di vista diverso. Durante il laboratorio si forniranno agli studenti indicazioni bibliche e bibliografiche per una propria ricerca o approfondimento. Bibliografia Toschi S., La meraviglia, Edinsieme, Terlizzi 22005, 140 pp.; Greshake G., Il prezzo dell’amore. Riflessione sul dolore, Morcelliana, Brescia 1983, 63 pp.; Associazione italiana catecheti, Alterità e diversità (Orientamenti per la catechesi), a cura di S. Currò, LDC, Torino 2003, 207 pp. Altre indicazioni bibliografiche saranno fornite all’inizio e durante il laboratorio. Sitografia: www.accaparlante.it; www.superabile.it; https://www. youtube.com/watch?v=DCG0Hi8FWAU (La testimonianza di Chiara M.); https://www.youtube.com/watch?v=uMb7oKgVz5E (La testimonianza di Nick Vujicic). Avvertenze Nella stesura del proprio elaborato scritto, almeno nella stesura finale, gli studenti devono seguire le Norme grafiche per la stesura della tesi che trovano sul sito della Facoltà e dell’Istituto. Tipo corso: lezioni frontali/esercitazioni. Tipo esame: scritto. 306 LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE RELIGIOSE codice insegnamento docente ore ects cred eccl SM14a01 Sintesi teologica Tibaldi M. 24 3 2 SM14b02 Temi teologici scelti del Nuovo Casadei e dell’Antico Testamento 2 Garofani E. (La Bibbia «grande codice culturale» 2) – Alleanze antiche e nuova Alleanza 24 3 2 SM14b03 Fondamenti biblici e teologici dell’educazione Bulgarelli V. 24 3 2 SM14f01 Epistemologia teologica Tibaldi M. 24 3 2 SM14h02 Psicologia dell’età evolutiva Balugani L. 24 3 2 SM14he10 Antropologia ed etica della relazione Gambetti F. 24 3 2 SM14he11 Problematiche sociali delle diversità culturali e religiose Salvarani B. 24 3 2 SM14he12 Teoria ed etica della comunicazione – Il consumatore: paradigmi antropologici della comunicazione nella società tardo-industriale Boschini P. 24 3 2 SM14m01 Teologia della famiglia in prospettiva interdisciplinare Reali M.T. 24 3 2 SM14q01 La vita secondo lo Spirito – figure e nodi tematici Luppi L. 24 3 2 SM14s01 Tradizioni religiose: l’Islam Righi D. 24 3 2 SM14tr01 Tirocinio interno (supervisione Cavicchi G. al tirocinio) 24 3 2 SM14tr02 Tirocinio esterno Cavicchi G. 100 16 / SM14x02 Laboratorio 2 – Crescere fra vecchi e nuovi dei: dinamismi della religiosità e processi educativi Moscato M.T. 24 6 2 Prospetto e programmi Corsi comuni al biennio N.B. I programmi dei corsi sono presentati secondo l’ordine delle tabelle precedenti (per codice). 307 SM14a01 – Sintesi teologica (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Tibaldi Marco Obiettivo Il corso si propone di far acquisire le seguenti abilità: saper riconoscere la centralità del mistero pasquale nei diversi snodi della teologia sistematica; saper leggere teologicamente il libro dell’Apocalisse. Prospetto e programmi Programma Il corso intende illustrare la centralità del mistero pasquale come sorgente e catalizzatore dei contenuti della teologia sistematica. Si sviluppa a partire da una lettura teologica del libro dell’Apocalisse sulla scia degli studi di H.U. von Balthasar. Da tale lettura risulterà la centralità del dogma pasquale in relazione all’antropologia teologica, alla cristologia/trinitaria e all’ecclesiologia. Bibliografia Dispense a cura del docente e selezione di testi di approfondimento indicati durante il corso. SM14b02 – Temi teologici scelti del NT e dell’AT 2 (La Bibbia «grande codice culturale» 2) Alleanze antiche e nuova Alleanza (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Casadei Garofani Enrico Obiettivo Il corso intende proporre una riflessione sullo sviluppo del concetto di «alleanza» nella storia religiosa di Israele, e sulla rilevanza di questa categoria come chiave interpretativa del cammino storico-salvifico dall’AT al NT. Programma Saranno letti e commentati alcuni fra i principali testi dell’AT e del NT relativi alla tematica in questione, per poi giungere ad una visione sintetica in cui si affronti anche il problema del rapporto fra le due grandi parti della Bibbia cristiana. Bibliografia Childs B.S., Teologia biblica. Antico e Nuovo Testamento, Piemme, Casale Monferrato 1998; Grilli M., Quale rapporto tra i due Testamenti? Riflessione critica sui modelli ermeneutici classici concernenti l’unità delle Scritture, EDB, Bologna 2007; Lohfink N., L’alleanza mai revocata. Riflessioni esegetiche per il dialogo tra cristiani ed ebrei (gdt 201), Queriniana, Brescia 1991. 308 SM14b03 – Fondamenti biblici e teologici dell’educazione (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) prof. Bulgarelli Valentino Programma Introduzione: 1. La dichiarazione conciliare Gravissimum educationis. 2. La crisi educativa e la comunità cristiana. 3. Educare alla vita buona del Vangelo: Orientamenti pastorali della Chiesa italiana. − Il fenomeno educativo nella Bibbia. Tipiche espressioni della sua presenza. − Il fatto dell’educazione in prospettiva rivelata. − L’educatore cristiano alla scuola di Gesù Maestro. − Il pensiero della Chiesa sull’educazione cattolica. − Sintesi e offerta di alcune linee sintetiche ed operative. Prospetto e programmi Obiettivo Il corso si propone di: 1. integrare e completare dalla prospettiva educativa le conoscenze teologiche già acquisite per una visione cristiana della realtà in ordine alla formazione integrale della persona; 2. approfondire la figura dell’educatore nella Bibbia e nella Tradizione della Chiesa in modo da acquisire criteri e riferimenti valutativi adeguati per esercitare, con credibilità, la propria professione dal punto di vista cristiano. Bibliografia Testo di riferimento: Servizio Nazionale per il progetto culturale della CEI, L’emergenza educativa, EDB, Bologna 2010. Contributi: Bissoli C., Bibbia e educazione. Contributo storico-critico ad una teologia dell’educazione, LAS, Roma 1981; De la Tribouille A., L’éducation à la lumière de la Révélation, MAME-CERP, Paris 1996; Gallo L.A., Per la vita di tutti: fondamenti teologici dell’impegno educativo, Elledici, Leumann 2002; García A.E., Teología de la educación, Tiberíades, Santiago 2003; Groppo G., Teologia dell’Educazione: origine, identità, compiti, LAS, Roma 1991; Id., «Teologia e scienze dell’educazione. Premesse per una collaborazione interdisciplinare finalizzata a risultati transdisciplinari», in Coffele B.G. (ed.), «Dilexit Ecclesiam». Studi in onore del prof. Donato Valentini, LAS, Roma 1999, 245-276; Cei, Educare alla vita buona del Vangelo, EDB, Bologna 2011. 309 SM14f01 – Epistemologia teologica (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Tibaldi Marco Prospetto e programmi Obiettivo Conoscenze: un modello enciclopedico di definizione; semantica storica dei termini teologia e scienza; i fondamenti della semiotica (significazione /comunicazione; segno/codice; i modi della produzione segnica). Abilità: applicazione dei fondamenti della semiotica alla descrizione del logos teologico; cogliere il collegamento tra semiotica, fenomenologia e metafisica in relazione al tema della verità; saper confrontare i modelli del logos teologico con quelli delle scienze umane ed esatte. Programma L’inserimento dello studio della teologia all’interno del «processo di Bologna» implica la precisazione del suo statuto epistemologico soprattutto in relazione alle altre discipline. Il corso propone una riflessione sistematica sui fondamenti e la struttura del sapere teologico, nella prospettiva della fede cattolica. In particolare verrà indagata la differenza specifica della teologia rispetto alle scienze esatte ed umane. Bibliografia Tibaldi M., Lineamenti di teosemiotica, pro manuscripto, Bologna 2010. Bibliografia di riferimento: Pannenberg W., Epistemologia teologica, Queriniana, Brescia 1975; Kasper W., Teologia e Chiesa, Queriniana, Brescia 1989; Ratzinger J., Natura e compito della teologia, Jaca Book, Milano 1993; Lorizio G. (ed.) Teologia fondamentale, 1: Epistemologia, Città Nuova, Roma 2004; Caltagirone C., Scienze e teologia, EDB, Bologna 2002; Tanzella-Nitti G., Teologia e scienza, Paoline, Milano 2003; Theobald C., Il cristianesimo come stile, 2 voll., EDB, Bologna 2010. SM14h02 – Psicologia dell’età evolutiva (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Balugani Luca Obiettivo Il corso ripercorre le diverse linee evolutive per evidenziare gli stadi salienti dello sviluppo fino all’adolescenza, con qualche breve approfondimento sull’età adulta. L’intento è quello di offrire una chiave di lettura per poter comprendere le priorità pedagogiche da attuare a seconda delle difficoltà individuali. 310 Programma 1. Il concetto di sviluppo e di stadio. 2. Lo sviluppo cognitivo. 3. Lo sviluppo del ragionamento morale. 4. Lo sviluppo affettivo. 5. Lo sviluppo delle relazioni oggettuali. 6. Lo sviluppo sessuale. 7. Lo sviluppo religioso. SM14he10 – Antropologia ed etica della relazione (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Gambetti Fabio Obiettivo Il corso intende riflettere sull’uomo quale «essere-in-relazione», considerando gli aspetti antropologici ed etici di questa categoria, fondamentale sia per lo sviluppo individuale sia per l’azione educativa. Si focalizzerà l’attenzione sul nesso identità-alterità, cercando di individuare le strutture antropologiche e gli atteggiamenti essenziali su cui costruire rapporti che mettano al centro la persona. Prospetto e programmi Bibliografia Il docente fornirà agli studenti schede riassuntive delle diverse linee di sviluppo. Testi consultabili: Imoda F., Sviluppo umano. Psicologia e mistero, EDB, Bologna 2005; Camaioni L. – Di Blasio P., Psicologia dello sviluppo, il Mulino, Bologna 2002. Programma Verranno esaminati e discussi a partire dai testi i seguenti argomenti principali: 1. l’uomo come essere in relazione; 2. le parole fondamentali io-tu e io-esso; 3. lo zwischen; 4. la parola e lo spirito; 5. il volto; 6. causalità, destino e libertà; 7. le relazioni e il Totalmente Presente; 8. identità narrativa e identità etica; 9. il Sé e la prospettiva etica: «Tendere alla “vita buona” con e per l’altro all’interno di istruzioni giuste»; 10. la norma morale: obbligo, sollecitudine e norma, dal senso di giustizia ai «principi di giustizia»; 11. il Sé e la saggezza pratica. 311 Bibliografia Buber M., Il principio dialogico e altri saggi, San Paolo, Cinisello Balsamo 2011, 57-157; Ricoeur P., Sé come un altro, Jaca Book, Milano 2011, 263-408. Testi per l’approfondimento: Guardini R., Persona e personalità, Morcelliana, Brescia 2006; Jonas H., Il principio responsabilità, Einaudi, Torino 2009; Maritain J., La conquista della libertà, La Scuola, Brescia 1981. Avvertenze Tipo corso: lezioni frontali; analisi dei testi. SM14he11 – Problematiche sociali delle diversità culturali e religiose Prospetto e programmi (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Salvarani Brunetto Obiettivo In questo tempo contrassegnato dall’incertezza, dalla globalizzazione e dal pluralismo culturale, nei paesi europei il fenomeno migratorio sta progressivamente acquisendo una configurazione di stabilizzazione delle presenze dei migranti: in tal senso, il dibattito in campo politicosociale orienta la propria attenzione sui concetti di identità e di differenza. In tale contesto, l’Italia è sempre più luogo di residenza stabile per numerosi stranieri: il fenomeno migratorio è, nel nostro paese, relativamente recente e lancia quindi una sfida importante a una società che, nel tempo, si è trasformata da teatro di emigrazione a luogo di immigrazione. L’incontro con gli stranieri, soggetti che spesso hanno un bagaglio culturale importante alle spalle, è sempre un momento di confronto, al quale è fondamentale essere educati perché l’incontro risulti effettivamente un’occasione di arricchimento reciproco, verso una comunicazione interculturale e interreligiosa effettivamente dialogica. Ciò implica un cambiamento di mentalità, da una parte, e un ripensamento di contenuti e modalità empiriche delle discipline che si occupano di intercultura, dall’altra. In vista di un’autentica convivialità delle differenze (don Tonino Bello). Programma 1. La solitudine del cittadino nel tempo della globalizzazione, dell’incertezza e del pluralismo. 2. È possibile comprendere l’altro? In vista di una convivialità delle differenze. 3. Per una comunicazione interculturale efficace. 4. Per un vocabolario minimo del dialogo interculturale e interreligioso. 312 5. Dal comprendere al con-vivere: la fase 2 dell’interculturalità. 6. L’Evangelii gaudium di papa Francesco e il dialogo sociale per la pace. SM14he12 – Teoria ed etica della comunicazione Il consumatore: paradigmi antropologici della comunicazione nella società tardo-industriale Prof. Boschini Paolo Obiettivo Avviare gli studenti alla conoscenza e alla comprensione di come le principali scuole di pensiero sociologico del XIX e XX sec. hanno inteso le trasformazioni del circuito conoscenza-comunicazione con l’avvento della società della produzione seriale e del consumo di massa. Proporre l’interpretazione di alcuni fenomeni fondamentali della società dei consumi, quali la cultura, il gruppo, lo stile di vita. Offrire strumenti metodologici per la comprensione in chiave sociologica e antropologica della società dei consumi nella sua complessità, al di fuori dei luoghi comuni e dei pregiudizi di scuola. Prospetto e programmi Bibliografia Salvarani B., Vocabolario minimo del dialogo interreligioso. Per un’educazione all’incontro tra le fedi, EDB, Bologna 2008 (2° ed. aumentata e aggiornata). Altra bibliografia utilizzata: Bauman Z., La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli, Milano 2000; Curci S. – Nanni A., Dal comprendere al con-vivere. La scommessa dell’intercultura, EMI, Bologna 2009; Giaccardi C., La comunicazione interculturale, il Mulino, Bologna 2005; Papa Francesco, Evangelii gaudium, 2013 (qualsiasi edizione); Salvarani B., Il fattore R, EMI, Bologna 2011; Santerini M., Intercultura, La Scuola, Brescia 2003. Programma Introduzione 1. Il consumo come paradosso. Le teorie sociologiche sul consumo 2. Le teorie sulle origini. 3. Le teorie classiche. 4. Le teorie contemporanee. Le influenze sociali sul consumo 5. Il gruppo sociale: famiglia, opinion leaders, divi. 6. Lo stile di vita: segmentazione e trends. 7. La cultura sociale. Il contributo delle altre discipline 8. L’economia: razionalità, rapporto con la sociologia. 9. La psicologia: consumo e inconscio, l’esperienza d’acquisto. 313 10.Il consumer behavior: modelli, approccio interpretativo. 11.La semiotica: il senso delle merci, il sistema comunicativo del consumo. Conclusioni 12.I limiti del consumo: limiti fisici, limiti sociali, critica al consumo, globalizzazione e antiglobalizzazione. Bibliografia 1) Per l’esame: Codeluppi V., Manuale di Sociologia dei consumi, Carocci, Roma 2012. Prospetto e programmi 2) Per l’approfondimento: a) lettura integrale dei saggi degli autori presentati a lezione; b) altri testi saranno indicati dal docente durante lo svolgimento del corso. Avvertenze 1) Pre-requisiti per la proficua partecipazione alle lezioni e per uno studio fruttuoso dei temi proposti: a) conoscenza manualistica delle grandi questioni della sociologia, della filosofia e della storia politicoeconomica del XX sec.; b) accesso internet al portale didattico della Facoltà. Tipo corso: lezioni frontali con esercitazioni. SM14m01 – Teologia della famiglia in prospettiva interdisciplinare (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Reali Marco Tommaso Obiettivo Questo corso mira all’obiettivo di costruire un approccio al tema della famiglia che mostri allo studente la complessità dei punti di vista tanto nella cultura cristiana quanto nella cultura non cristiana. La possibilità di sviluppare argomentazioni di diverse discipline dovrà essere realizzata attraverso un’adeguata metodologia scientifica di integrazione tra scienze religiose e scienze umane, con un uso sia autonomo che combinato delle diverse sessioni argomentative. Programma 1. Il concetto di famiglia nelle variabili sociologiche. 2. La famiglia cristiana nel mondo contemporaneo. 3. Teologia del matrimonio canonico e considerazioni sul «bonum coniugum» e «bonum prolis». 4. La pastorale delle situazioni matrimoniali difficili e irregolari e l’evoluzione nella Chiesa contemporanea. 5. La visione cristiana della procreazione responsabile. 6. Spiritualità coniugale e spiritualità familiare. 314 Bibliografia Caffarra C., Non è bene che l’uomo sia solo – L’amore, il matrimonio, la famiglia nella prospettiva cristiana, 1: Creati per amare, Cantagalli, Siena 2006. Materiale didattico messo a disposizione dal docente con supporto informatico. SM14q01 – La vita secondo lo Spirito Figure e nodi tematici (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Obiettivo Il corso si prefigge di introdurre alla conoscenza di figure e problematiche spirituali della storia della spiritualità cristiana particolarmente significative e attuali. Programma Saranno affrontati: 1) Agostino di Ippona: il desiderio «di» Dio; 2) Benedetto da Norcia: «obsculta, ora et labora»; 3) Francesco d’Assisi: «vivere secondo la forma del santo Vangelo»; 4) Tommaso Moro: il primato della coscienza; 5) Etty Hillesum ed Edith Stein: credenti nel fuoco della shoah; 6) Madeleine Delbrêl: «il ballo dell’obbedienza»; 7) Monaci di Tibhrine e d. Andrea Santoro: semi di speranza per un’autentica fraternità; 8) Jean Vanier: «Tra Gesù e il povero c’è una alleanza. Questo mistero è grande». Prospetto e programmi Prof. Luppi Luciano Bibliografia Secondin B., Inquieti desideri di spiritualità. Esperienze, linguaggi, stile, EDB, Bologna 2012 e altri testi che di volta verranno indicati lungo il corso. Avvertenze Tipo corso / Metodo di insegnamento: Il corso prevede lezioni frontali con letture di testi. SM14s01 – Tradizioni religiose: l’Islam (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Righi Davide Obiettivo Far conoscere i dati fondamentali riguardanti la storia dell’islamismo ma soprattutto i dati fondamentali riguardanti il Corano e in particolare la prospettiva islamica rigurado a Gesù, a Maria e alla fede cristiana. 315 Programma La storia dell’islamismo nei suoi snodi fondamentali. La formazione del Corano e le sure e i versetti riguardanti Gesù, Maria e i cristiani in particolare le sure 3 e 19. Ci si avvarrà anche di apporti filmografici per aiutare gli studenti a valutarli criticamente. Prospetto e programmi Bibliografia Cook M., The Koran. A very short introduction, Oxford University Press, New York 2000 (–, Il Corano, Einaudi, Torino 2001); Blachère R., Introduction au Coran, Maisonneuve, Parigi 21977; Arnaldez R., Jésus Fils de Marie prophète de l’Islam, Desclée, Parigi 1980; Conferenza episcopale Emilia-Romagna, Islam e cristianesimo, Bologna 2000. Avvertenze Si chiede necessariamente per l’esame lo studio di un testo in lingua, o uno dei due in bibliografia o di altri testi che saranno indicati nel corso delle lezioni. Tipo esame: orale, con possibilità di presentazione di un elaborato scritto su un argomento a scelta dello studente, ma concordato con il docente come, ad es., lo studio critico della presentazione dell’Islam nei testi scolastici della scuola italiana. SM14tr01 – Tirocinio interno (supervisione al tirocinio) (3 ects / 2 crediti eccl / 24 ore) Prof. Cavicchi Giordana Obiettivo Il tirocinio, nel suo complesso: interno ed esterno, si propone di aiutare i futuri docenti a maturare competenze professionali attraverso un “fare scuola” osservato e partecipato in situazione reale (tirocinio diretto) e una riflessione e confronto sull’esperienza (tirocinio interno). Programma 1. Il tirocinio nella formazione di base degli Idr: motivazione e organizzazione. 2. Elementi e criteri di osservazione e lettura dell’esperienza. 3. Descrizione e documentazione dell’esperienza. 4. Organizzazione, accompagnamento, monitoraggio e verifica del tirocinio pratico. Bibliografia Damiano E. (ed.), Il Mentore. Manuale di tirocinio per insegnanti in formazione, Franco Angeli, Milano 2007; Genovese L. (ed.), Insegnanti in formazione, Armando, Roma 2005; Perucca A. (ed.), Le attività di laboratorio e di tirocinio nella formazione universitaria, Armando, Roma 2005, I. 316 Avvertenze Tipo corso: lezioni frontali/esercitazioni. Tipo esame: scritto e orale. SM14tr02 – Tirocinio esterno (16 ects / 100 ore) Prof. Cavicchi Giordana SM14x02 – Laboratorio 2 Crescere fra vecchi e nuovi dei: dinamismi della religiosità e processi educativi (6 ects / 24 ore) Prof. Moscato Maria Teresa Prospetto e programmi Obiettivo Il tirocinio pratico ha lo scopo di consentire un’esperienza concreta di scuola sotto la guida di un docente esperto e con l’accompagnamento di un coordinatore e di un gruppo di «pari» che consentono la condivisione e la riflessione teorica sulla prassi per accrescere ed orientare la professionalità docente. Obiettivo A partire dall’analisi di una ricerca compiuta e del suo percorso, si ripropongono e si ripercorrono insieme agli allievi i temi e i problemi metodologici affrontati dai ricercatori. L’obiettivo formativo include una maggiore consapevolezza anche dei problemi metodologici della ricerca (osservazione, documentazione, questionari e interviste, classificazione dei dati). L’obiettivo fondamentale permane però quello di una maggiore consapevolezza circa la natura della religiosità umana, delle sue supposte trasformazioni nell’età contemporanea, e della funzione dei processi educativi nello sviluppo e nel consolidamento dell’esperienza religiosa. Programma Il senso religioso e la religiosità: letture multidisciplinari incrociate. La prospettiva filosofico/teologica; la prospettiva socio-antropologica; l’ottica psicologica e psicoanalitica; la prospettiva pedagogica. Riesaminare i metodi di indagine: la ricerca storico-teoretica; la ricerca empirica (insufficienza dei metodi quantitativi, difficoltà dei rilevamenti qualitativi, insidie dei questionari, ambiguità delle interviste, l’analisi dei dati). Gli elementi di una fenomenologia della formazione religiosa: le narrazioni, le relazioni personali, lo spazio/tempo, la trascendenza, miti e simbolismi, la concettualizzazione, la pressione del gruppo. 317 Bibliografia Guardini R., Fede. Religione. Esperienza (Saggi, 1928-1951), Morcelliana, Brescia 1984; Moscato M.T. – Gatti R. – Caputo M. (edd.), Crescere fra vecchi e nuovi dei. L’esperienza religiosa in prospettiva multidisciplinare, Armando, Roma 2012. Prospetto e programmi Avvertenze Il laboratorio prevede lo svolgimento di un’esercitazione individuale (o in piccolo gruppo) con il tentativo di verifica empirica di uno dei problemi affrontati nel corso dello studio. La valutazione del lavoro svolto integrerà il colloquio d’esame confluendo nel voto finale. Tipo corso: lezioni frontali/esercitazioni/attività seminariali integrate. Tipo esame: esercitazione individuale o di gruppo, integrata da colloquio orale. 318 CORSI CURRICOLARI NON ACCADEMICI E ATTIVITÀ EXTRA-CURRICOLARI Corsi curricolari e attività extra Per rendere accessibile il sapere teologico e biblico anche a coloro che non hanno la possibilità di partecipare ai cicli curricolari, la Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna organizza corsi aperti a tutti, che si tengono per lo più in orario pomeridiano-serale o il sabato. Essi rispondono a quattro differenti esigenze: 1. avviare alla conoscenza della sacra Scrittura e della Teologia, per meglio sostenere e motivare l’impegno pastorale dei laici nella Chiesa e l’esercizio del diaconato, dei ministeri istituiti e di quelli di fatto. A questa esigenza risponde la Scuola diocesana di Formazione Teologica (SFT); 2. offrire a tutti i cristiani una formazione permanente in alcuni settori nevralgici della vita ecclesiale quali, ad esempio, il discernimento e l’accompagnamento spirituale, specialmente in prospettiva educativa e vocazionale (Laboratorio di Spiritualità); approfondimenti scientifici e pastorali su argomenti di grande rilevanza per la teologia e per la Chiesa (Confronti di Teologia dell’evangelizzazione e Seminario DTS); 3. dotare i presbiteri impegnati nella pastorale di quegli strumenti fondamentali che permettono di valutare i cambiamenti epocali in cui siamo immersi e di orientare i credenti ad assumere dalla fede cristiana i criteri per un autentico discernimento della realtà. I corsi residenziali dell’Aggiornamento teologico presbiteri (ATP) costituiscono un’importante occasione di approfondimento e favoriscono un fecondo scambio di esperienze pastorali; 4. dare le basi teologiche ed etiche necessarie per affrontare lo studio del Diritto canonico presso una Facoltà giuridica ecclesiastica. Il Biennio propedeutico per l’iscrizione alle Facoltà di Diritto canonico si rivolge agli avvocati che intendono qualificare la propria professionalità anche attraverso l’esercizio dell’attività forense all’interno dei Tribunali ecclesiastici. 321 SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGICA Patrocinata dalla Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna, la Scuola diocesana di Formazione Teologica svolge un servizio per la Chiesa di Bologna. Attraverso un percorso organico, anche se non di tipo accademico, essa offre una formazione teologica di base a quanti desiderano approfondire i contenuti della fede, anche per irrobustire e qualificare il proprio servizio ecclesiale come catechisti, educatori, operatori pastorali. Per tale ragione, essa costituisce una parte rilevante del cammino formativo dei candidati ai ministeri istituiti e al diaconato permanente. Corsi curricolari e attività extra Le lezioni si tengono il lunedì e venerdì sera e il sabato mattina. Ciascuna delle tre giornate di lezione ha una sua fisionomia caratteristica. Lunedì «Interrogarsi sulla fede. Quattro percorsi di Bibbia e teologia» Il lunedì si replica ogni anno nella medesima forma e costituisce un invito alla teologia. Esso si rivolge a tutti i credenti adulti, che non possono esimersi dal pensare la fede, ma guarda anche a tutti coloro che sono interessati dalla dimensione religiosa dell’esistenza e si fanno domande sul senso della vita. I quattro moduli del lunedì hanno ciascuno una propria fisionomia e compiutezza: possono essere fruiti singolarmente, ma nel loro insieme delineano un approccio organico incentrato sui principali assi dell’evangelizzazione (il suo fondamento cristologico; il contesto pluralistico al cui interno oggi viviamo; la dimensione ecclesiologica dell’annuncio e della testimonianza). I titoli dei quattro moduli: 1. La libertà donata: la Parola 2. La libertà accolta: la Fede 3. La libertà vissuta: la Chiesa, nella storia e nel mondo 4. La libertà celebrata: il corpo e i sacramenti Ciascuno dei quattro moduli si compone di 11 incontri (dalle 19.00 alle 22.40), tenuti da due o tre relatori diversi, con la presenza costante di un docente coordinatore. Anche le singole lezioni hanno un profilo in sé compiuto. 322 Venerdì sera e sabato mattina Le lezioni del venerdì e del sabato sono impostate secondo un ciclo triennale. Il venerdì è caratterizzato da una proposta di seminari in fascia tardo pomeridiana e dai corsi di s. Scrittura in fascia serale. Il sabato consente di affrontare tutte le principali tematiche della Teologia dogmatica e della Teologia morale. Quest’anno i tre moduli seminariali del venerdì prestano una particolare attenzione alla liturgia, alla missione, alla storia della Chiesa contemporanea. La quarta conferenza autunnale organizzata dalla SFT si svolgerà lunedì 3 novembre 2014, dalle 21,00 alle 22,45. La Scuola promuove una serata su Madeleine Delbrêl, in occasione del 50° della sua morte e della pubblicazione in italiano di una sua nuova biografia. Interverranno la prof.ssa Edi Natali sul tema «Note semplici per semplici cristiani del XXI secolo» e il prof. Luciano Luppi sul volume in uscita. Info sulle sedi decentrate Una scelta più ridotta di corsi è attivata ogni anno in alcuni vicariati dell’arcidiocesi per agevolare la frequenza anche di coloro che abitano lontano dalla città. 1.Nel vicariato di Budrio, presso la parrocchia di Medicina, prosegue il percorso integrale della Scuola di Formazione Teologica, con i corsi di s. Scrittura (Profeti) e Teologia sistematica (Cristologia). 2.Nei vicariati di Bazzano e Bologna Ovest, presso la parrocchia di Ponte Ronca, sarà attivato un biennio di taglio antropologico: «Per un nuovo umanesimo cristiano». 3.Nel vicariato di Persiceto-Castelfranco, presso la parrocchia di Padulle, si svolgerà un ciclo di incontri sulla dimensione sociale dell’evangelizzazione. 4.Nel vicariato di Cento, presso l’oratorio di S. Biagio, continuerà il percorso iniziato lo scorso anno, con due moduli di cristologia: il primo biblico e il secondo sistematico. Corsi curricolari e attività extra SFT Lecture 323 PROGETTI E INIZIATIVE EXTRA-CURRICOLARI IN PROGRAMMA NELL’A.A. 2014/2015 DIPARTIMENTO DI TEOLOGIA DELL’EVANGELIZZAZIONE Laboratorio di Spiritualità (LSP): «Il Vangelo e la libertà nell’accompagnamento spirituale» Corsi curricolari e attività extra coordinatore prof. Luciano Luppi Il martedì dalle 9.30 alle 12.50 21 ottobre 2014 «Vangelo: una Parola che interpella, una libertà che si mette in gioco» (prof. Luciano Manicardi) 28 ottobre 2014 «La verità vi farà liberi (Gv 8,12)» (prof. Maurizio Marcheselli) «“Vieni e seguimi”. Lo stile libero e liberante di Gesù nei racconti di chiamata» (prof. Enrico Casadei) 4 novembre 2014 «La forza liberante del Vangelo in Madeleine Delbrêl (1904-1964)» (prof. Luciano Luppi) 11 novembre 2014 «Educare la libertà: scelta e decisione» (prof.ssa Maria Teresa Moscato) 18 novembre 2014 «Essere liberi: mito o realtà? L’apporto della psicologia» (prof. Luca Balugani) Al corso farà seguito una «due giorni» semiresidenziale in forma laboratoriale a Imola, martedì 24 e mercoledì 25 febbraio 2015 (lavori di gruppo guidati dal prof. Luca Balugani: «Accompagnare alla libertà e nella libertà»). 324 Confronti 2015: «Dalla libertà di credere al credere con libertà. Dire Dio in dimensione interculturale» coordinatore prof. Federico Badiali Il martedì dalle 17.00 alle 20.00 14 aprile 2015 «Libertà religiosa: un diritto fondamentale?» 5 maggio 2015 «Dall’intolleranza all’integrazione: meticciato culturale e politiche pubbliche» 12 maggio 2015 «La de-secolarizzazione del mondo occidentale: cristianesimo e islam a confronto» Aggiornamento Teologico Presbiteri (ATP): Cominciare a credere per la forza del Vangelo: l’iniziazione cristiana degli adulti e i ricomincianti – i casi seri della nuova evangelizzazione Corsi curricolari e attività extra 21 aprile 2015 «Inculturazione della fede ed educazione interculturale» Giovedì dopo le Ceneri: Il Vangelo paolino della grazia e della libertà. Lettura esegetica e pastorale della Lettera ai Galati coordinatore prof. Maurizio Marcheselli Giovedì 19 febbraio 2015 dalle 9.30 alle 12.30 L’insieme di tutte le iniziative extra-curricolari di cui sopra costituisce una proposta organica di «Anno pastorale» sul tema «Parola e libertà: la forza del Vangelo incontra l’umano» rivolta a preti con più di 10 anni di ordinazione, parroci di nuova nomina, religiosi/e, docenti IRC. Per ogni ulteriore dettaglio sulle attività, consultare il sito www.fter.it a partire dal mese di settembre. 325 DIPARTIMENTO DI TEOLOGIA SISTEMATICA «Il desiderio naturale di vedere Dio. Proposta di un percorso seminariale» Corsi curricolari e attività extra 1. «L’emersione del tema nella teologia patristica (da Agostino a Bernardo)» (Guido Bendinelli) 2. «Il pensiero di Tommaso d’Aquino»: «L’intuizione teologica» (Andrea Robiglio); «L’ambientazione filosofica» (Pasquale Porro) 3. «La ripresa nel Novecento»: «La decisiva anticipazione di Maurice Blondel» (Maurizio Malaguti); «L’interpretazione di Henri de Lubac» (Jean-Pierre Wagner) 4. «L’originalità della Scolastica barocca: il caso di Tommaso de Vio»: «Tommaso de Vio (Barbara Hallensleban, Fribourg); «Francisco Suarez» (Ottavio de Bertolis S.J., PUG, Roma) 326 Quattro mezze giornate seminariali (il mattino), lungo il secondo semestre dell’a.a. Per ogni ulteriore dettaglio sulle attività, consultare il sito www. fter.it a partire dal mese di dicembre. Nel Decreto, con cui la Congregazione per l’Educazione Cattolica ha rinnovato l’Ordine degli studi nelle Facoltà di Diritto Canonico (2 settembre 2002), si afferma l’esigenza di una più adeguata formazione teologica dei candidati allo studio del Diritto canonico. Ciò richiede anche alle Facoltà Teologiche di istituire un percorso di studio filosofico-teologico per coloro che non hanno conseguito titoli accademici in questo ambito. Il percorso propedeutico mira all’acquisizione degli elementi essenziali della teologia, per un migliore esercizio della professione forense nell’ambito dei Tribunali ecclesiastici. La Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna offre la possibilità di mutuare i crediti formativi necessari (48 ects) dall’Offerta formativa dei cicli di Teologia, di Scienze Religiose e, in qualche caso, anche della Scuola di Formazione Teologica. Il Piano di studi è personalizzato dal responsabile del ciclo. Le lezioni, frontali, sono a frequenza obbligatoria (frequenza minima per l’ammissione all’esame: 2/3 delle lezioni). Per agevolare i corsisti, le lezioni si tengono prevalentemente in orario pomeridiano-serale il lunedì, il martedì e il venerdì, e mattutino il sabato. Grazie alla convenzione stipulata tra la Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna e la Facoltà di Diritto canonico San Pio X di Venezia (Marcianum), è possibile proseguire gli studi a Venezia per il conseguimento della Licenza in Diritto Canonico, usufruendo di particolari agevolazioni: ✓✓ riconoscimento dei corsi già frequentati durante il ciclo di studi per la laurea in Giurisprudenza presso l’Università statale (ad es.: Diritto romano; Sistemi giuridici civili; Filosofia del diritto; Chiesa e comunità politica); ✓✓ frequenza (obbligatoria) in un unico giorno della settimana (il giovedì per 3 anni) – presso la sede di Venezia – di 13 corsi; ✓✓ frequenza (obbligatoria) a Bologna presso la sede FTER di p.le Bacchelli di alcuni corsi erogati in modalità intensiva in orario pomeridiano (il venerdì) e mattutino (il sabato). Il Biennio teologico per l’iscrizione alle Facoltà di Diritto canonico (BDC) afferisce al Dipartimento di Storia della Teologia (DST) della FTER. Corsi curricolari e attività extra BIENNIO TEOLOGICO PROPEDEUTICO PER L’ISCRIZIONE ALLE FACOLTÀ DI DIRITTO CANONICO (BDC) 327 Responsabile del ciclo Prof. Paolo Boschini Coordinatore didattico Prof. Francesco Pieri 1. Iter complessivo degli studi per il conseguimento dei titoli accademici in Diritto canonico ✓✓ Con la Laurea specialistica in Scienze giuridiche o con la Laurea in Giurisprudenza (v.o.) si accede al I ciclo (Biennio teologico propedeutico per l’iscrizione alle Facoltà di Diritto canonico). Corsi curricolari e attività extra sede: Bologna durata: 2 anni ✓✓ Con il biennio si accede al II ciclo (Licenza) presso la Facoltà di Diritto canonico «San Pio X». sede: Venezia (corsi intensivi anche a Bologna) durata: 3 anni ✓✓ Con la Licenza si accede al III ciclo (Dottorato in Diritto canonico), sempre presso la Facoltà di Diritto canonico «San Pio X». sede: Venezia durata: 2 anni 2. Piano di studi del Biennio teologico propedeutico 328 insegnamento ore ects cred. eccl. Introduzione alla s. Scrittura 24 3 2 Teologia fondamentale 24 3 2 Introduzione al mistero cristiano 24 3 2 Ecclesiologia 24 3 2 Morale speciale 24 3 2 Teologia sacramentaria 24 3 2 Morale fondamentale 24 3 2 Antropologia filosofica 24 3 2 Teologia dogmatica: Cristologia 24 3 2 Introduzione al NT: Scritti giovannei 24 3 2 Teologia dogmatica: Antropologia 24 3 2 Sacramentaria II 24 3 2 Introduzione al Diritto Canonico 24 3 2 Teologia del matrimonio 24 3 2 Morale sessuale e matrimoniale 24 3 2 Latino 24 3 2 CALENDARIO LEGENDA Calendario I numeri nelle colonne indicano la settimana di lezione per ogni ciclo di studi. Si raccomanda la massima attenzione al calendario per i corsi SR del venerdì che, nella fascia serale del dopo cena, seguono il calendario FT. Le variazioni in merito sono di volta in volta segnalate da note informative. Nella colonna SR, laddove non sia il riferimento a una nota a piè di pagina, l’apice indica il numero progressivo della settimana di lezione che segue il calendario FT. 330 BQ = BT = TE = ST = TS = DT = SR = SM = FT = Baccalaureato quinquennale Baccalaureato triennale Licenza in Teologia dell’Evangelizzazione Licenza in Storia della Teologia Licenza in Teologia Sistematica Dottorato in Teologia Scienze Religiose (triennale) Scienze Religiose (magistrale) Scuola di Formazione Teologica AGOSTO 2014 BQ BT TE 24 25 26 27 28 29 30 31 ST TS DT SR SM FT do XXI dom. del T.O. riapertura lu Segreteria: (orario estivo) ma me gi ve sa do XXII dom. del T.O. SETTEMBRE 2014 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 lu Inizio iscrizioni all’a.a. 2014-2015 Segreteria: inizio orario normale ma me gi ve sa do XXIII dom. del T.O. lu ISSR – Inizio sessione di settembre ma me Consiglio Istituto ISSR (ore 17.00) gi ve sa Fine sessione di settembre ISSR do Esaltazione della S. Croce lu Tre giorni del clero – FTER-ISSR – Inizio sessione autunnale Test di lingua (ore 14.00) ma Tre giorni del clero me Tre giorni del clero gi ve sa do XXV dom. del T.O. lu ma Consiglio di Facoltà (ore 15.30) me ESAMI DI GRADO gi ve Test di lingua italiana (ore 14.00) sa do XXVI dom. del T.O. lu Inizio lezioni (I semestre) ma ST TS DT SR SM FT Calendario BQ BT TE 1 1 1 331 Calendario OTTOBRE 2014 332 1 me 2 gi Ann. Sem. Arciv. 3 ve Fine sessione autunnale FTER 4 sa Solennità di San Petronio 5 do XXVII dom. del T.O. 6 lu 7 ma Consiglio di Presidenza (ore 14.30) 8 me Test di lingua italiana (ore 14.00) 9 gi 10 ve 11 sa Fine iscrizioni all’a.a. 2014-2015 12 do XXVIII dom. del T.O. 13 lu Assemblea elettiva degli studenti: BQ, BT, ISSR. Settimana dedicata all’elezione dei rappresentanti dei docenti ISSR al CdI (13-18 ottobre) Test di lingua (ore 14.00) 14 ma Consiglio dei Professori (ore 14.30) 15 me 16 gi 17 ve 18 sa 19 do XXIX dom. del T.O. 20 lu 21 ma 22 me 23 gi DOTTORATO (I) 24 ve 25 sa 26 do XXX dom. del T.O. 27 lu 28 ma ESAMI DI GRADO 29 me Consiglio Istituto ISSR (ore 18.00) 30 gi 31 ve BQ BT TE 1 ST TS DT SR SM FT 1 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 3 2 2 2 2 3 2 2 2 2 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 4 4 2 1 3 2 4 4 4 4 3 3 3 3 3 3 5 5 5 4 4 4 5 4 4 2 1 2 3 3 3 3 3 3 1 4 4 4 4 4 4 NOVEMBRE 2014 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 sa Solennità di Tutti i Santi do Commemorazione dei fedeli defunti lu SFT – Lecture ore 21.00 Settimana Esercizi Spirituali Sem. Reg. (3-8 nov.) ma me gi ve sa do XXXII dom. del T.O. lu Test di lingua (ore 14.00) ma Consiglio di Presidenza (ore 14.30) me gi DOTTORATO (II) – Assemblea ed elezione del rappresentante degli studenti ve sa do XXXIII dom. del T.O. lu ma me Consiglio di Facoltà (ore 14.30) Prolusione inizio a.a. 2014-2015 gi ve sa do XXXIV dom. – Cristo Re lu ma me gi ve sa do I dom. di Avvento ST TS DT SR SM FT 5 5 5 5 5 6 6 6 6 6 6 6 6 4 6 7 7 7 7 7 7 7 5 8 8 8 8 6 5 5 5 5 5 5 5 6 6 6 6 6 6 7 7 7 7 7 7 7 7 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 5 54 5 5 5 4 6 6 6 6 6 6 6 5 7 7 7 7 7 7 7 6 8 8 8 8 8 8 8 7 5 2 Calendario BQ BT TE 1 2 Quinta lezione del modulo delle 19.00-20.40. Il modulo delle 21.00-22.40 è sostituito dalla SFT Lecture su Madeleine Delbrêl. 4 333 Calendario DICEMBRE 2014 334 1 lu 2 ma Convegno annuale di Facoltà organizzato dal DST 3 me Convegno annuale di Facoltà organizzato dal DST 4 gi 5 ve 6 sa 7 do II dom. di Avvento – 8 lu Immacolata Concezione 9 ma 10 me Consiglio dei Professori (ore 14.30) – Ann. Sem. Reg. 11 gi 12 ve Giornata di vacanza del Sem. Reg. 13 sa 14 do III dom. di Avvento 15 lu 16 ma 17 me ESAMI DI GRADO 18 gi 19 ve 20 sa 21 do IV dom. di Avvento 22 lu Inizio vacanze per le festività natalizie 23 ma 24 me 25 gi Natale del Signore 26 ve Santo Stefano 27 sa 28 do Domenica S. Famiglia 29 lu 30 ma 31 me BQ BT TE 9 9 ST TS DT SR SM FT 9 9 9 LA COMUNITÀ ACCADEMICA TUTTA PARTECIPA AI LAVORI LA COMUNITÀ ACCADEMICA TUTTA PARTECIPA AI LAVORI 9 7 9 9 9 9 9 9 10 9 9 9 9 9 9 9 10 10 9 9 8 10 10 9 10 8 10 10 10 10 9 9 10 10 10 11 11 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 11 11 11 10 GENNAIO 2015 gi ve sa do lu ma me gi ve sa do lu ma me 15 gi 16 ve 17 sa 18 do 19 lu 20 ma 21 me 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 5 6 7 BQ BT TE ST TS DT SR SM FT 11 11 11 Maria SS. Madre di Dio II dom. del T. di Natale Epifania del Signore Ripresa delle lezioni 11 10 11 12 12 11 12 12 12 11 11 11 11 11 13 13 13 12 12 12 12 115 146 14 14 13 Battesimo del Signore 11 11 Consiglio Istituto ISSR 12 (ore 18.00) DOTTORATO (III) 12 11 II dom. del T.O. Test di lingua (ore 14.00) 12 12 BQ e BT – Inizio della sessione invernale gi ve sa Fine lezioni (I semestre) do III dom. del T.O. lu LT e ISSR – Inizio sessione invernale ma me Festa di s. Tommaso (s. Messa ore 18.30 c/o s. Domenico) gi ve sa 11 11 12 11 12 11 12 11 12 13 13 12 12 13 3 12 13 12 13 12 13 12 157 Calendario 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 14 Undicesima lezione del modulo delle 21.00-22.40. Solo per le lezioni di AT (ore 20.50-22.30) comuni alla SFT. Solo per le lezioni di AT (ore 20.50-22.30) comuni alla SFT. 335 FEBBRAIO 2015 BQ BT TE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Calendario 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 8 9 336 do IV dom. del T.O. lu Inizio iscrizioni all’a.a. 2014-2015 (II semestre) ma me Test di lingua italiana (ore 14.00) gi ve sa do V dom. del T.O. lu Collegio plenario docenti Fter (ore 16) ma me FTER – Fine sessione invernale esami gi DOTTORATO (IV) ve sa do VI dom. del T.O. lu Inizio lezioni II semestre per BT e ISSR Consiglio di Facoltà (ore 14.30). ma Inizio lezioni II semestre per la Licenza me Le Ceneri gi Giovedì dopo le Ceneri ve Inizio lezioni II semestre per il BQ sa ISSR – Fine sessione invernale do I dom. di Quaresima lu Test di lingua (ore 14.00) ma ESAMI DI GRADO me gi ve sa Fine iscrizioni all’a.a. 2014-2015 (II semestre) ST TS DT SR SM FT 18 1 1 29 2 2 4 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 13 1 1 1 1 1 2 2 3 3 2 2 1 2 2 2 1 2 1 2 Solo per le lezioni di NT (ore 20.50-22.30) comuni alla SFT. Solo per le lezioni di NT (ore 20.50-22.30) comuni alla SFT. 2 2 2 1 24 2 4 4 MARZO 2015 2 2 2 3 3 3 3 2 3 3 3 3 4 4 3 3 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5 5 4 5 5 5 6 5 5 6 5 6 6 6 6 3 2 3 2 3 2 4 4 4 3 3 3 3 3 3 2 35 3 5 5 4 4 4 3 4 6 6 5 5 5 4 57 5 7 7 6 6 5 6 8 8 5 46 5 4 6 5 5 4 6 5 5 4 6 5 Calendario BQ BT TE ST TS DT SR SM FT 1 do II dom. di Quaresima 2 lu 3 ma 4 me 5 gi 6 ve 7 sa 8 do III dom. di Quaresima 9 lu 10 ma Consiglio dei Professori (ore 14.30) 11 me 12 gi Dottorato (V) 13 ve 14 sa 15 do IV dom. di Quaresima 16 lu 17 ma 18 me 19 gi 20 ve 21 sa 22 do V dom. di Quaresima 23 lu Esami sessione primaverile ISSR 24 ma 25 me Consiglio Istituto ISSR (ore 18.00) 26 gi 27 ve 28 sa 29 do Domenica delle Palme Dies Natalis FTER 30 lu Inizio vacanze pasquali 31 ma 6 68 337 APRILE 2015 BQ BT TE Calendario 1 me 2 gi 3 ve 4 sa 5 do Domenica di Pasqua 6 lu 7 ma 8 me 9 gi 10 ve 11 sa 12 do Domenica dell’ottava di Pasqua 13 lu Ripresa delle lezioni – Esami sessione primaverile BQ, BT, LT 14 ma 15 me Consiglio di Facoltà (ore 14.30) 16 gi DOTTORATO (VI) 17 ve 18 sa Fine sessione primaverile esami 19 do III dom. di Pasqua 20 lu 21 ma 22 me ESAMI DI GRADO 23 gi 24 ve 25 sa Anniversario liberazione 26 do IV dom. di Pasqua 27 lu Test di lingua (ore 14.00) 28 ma 29 me 30 gi 10 338 ST TS DT SR SM FT 910 6 7 7 6 7 7 7 7 6 6 6 6 6 7 7 7 9 9 7 6 7 10 7 6 710 7 7 7 7 10 8 8 7 8 7 8 7 8 7 8 8 8 7 811 8 11 9 9 9 8 8 8 8 8 8 8 9 9 8 9 9 8 9 8 9 8 Solo per le lezioni di NT (ore 20.50-22.30) comuni alla SFT. MAGGIO 2015 BQ BT TE ve sa do lu ma me gi ve sa do lu ma me gi ve sa do lu ma 20 me 21 gi 22 ve 23 sa 24 do 25 lu 26 ma 27 me ST TS DT SR SM FT 10 9 10 9 S. Giuseppe lavoratore 8 V dom. di Pasqua 9 9 9 9 9 10 10 9 10 9 10 9 10 10 10 9 912 9 12 11 11 11 11 10 1013 10 13 12 12 12 12 11 1114 11 14 13 13 13 13 1215 12 VI dom. di Pasqua 10 10 10 10 10 Ascensione del Signore Test di lingua (ore 14.00) 11 Consiglio di Facoltà 11 (ore 14.30) 11 DOTTORATO (VII) 11 Festa della traslazione di 11 s. Domenico Pentecoste 12 Te Deum di fine anno 12 accademico (ore 12.10) Consiglio Istituto ISSR 12 (ore 18.00) 28 gi 29 ve 30 sa Fine lezioni (II semestre) 31 do SS. Trinità 12 12 11 11 10 11 10 12 12 11 12 11 11 10 11 10 11 10 12 12 12 11 11 11 7 13 13 13 13 13 12 12 12 12 13 12 Calendario 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 15 14 339 GIUGNO 2015 Calendario BQ BT TE 340 1 lu Inizio sessione estiva 2 ma 3 me Consiglio dei Professori (ore 14.30) Test di lingua (ore 14.00) 4 gi 5 ve Test di lingua italiana (ore 14.00) 6 sa 7 do Corpo e Sangue di Cristo 8 lu Collegio plenario dei docenti Fter 9 ma 10 me 11 gi 12 ve 13 sa 14 do XI dom. del T.O. 15 lu 16 ma 17 me 18 gi 19 ve 20 sa 21 do XII dom. del T.O. 22 lu 23 ma ESAMI DI GRADO 24 me 25 gi 26 ve 27 sa 28 do XII dom. del T.O. 29 lu 30 ma Fine sessione estiva ST TS DT SR SM FT LUGLIO 2015 ST TS DT SR SM FT Calendario BQ BT TE 1 me ISSR: sessione di luglio 2 gi 3 ve 4 sa 5 do XIV dom. del T.O. 6 lu 7 ma 8 me 9 gi 10 ve 11 sa ISSR: fine sessione di luglio 12 do XV dom. del T.O. 13 lu 14 ma 15 me ESAMI DI GRADO 16 gi 17 ve 18 sa 19 do XVI dom. del T.O. 20 lu 21 ma 22 me 23 gi 24 ve 25 sa 26 do XVII dom. del T.O. 27 lu Chiusura segreteria per ferie estive 28 ma 29 me 30 gi 31 ve AGOSTO 2015: chiusura al pubblico 341 SETTEMBRE 2015 Calendario BQ BT TE 342 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 ma me gi ve sa do lu ma me gi ve sa do lu ma me gi ve sa do lu ma me gi ve sa do lu ma me Riapertura al pubblico XXIII dom. del T.O. Natività della B.V. Maria XXIV dom. del T.O. XXV dom. del T.O. ESAMI DI GRADO XXVI dom. del T.O. ST TS DT SR SM FT INDICI Docente codice insegnamento ore ects pag. Arici F. SR14m05 Teologia morale sociale 24 3 304 Badiali F. BQVO14a07 Antropologia teologica I: Creazione e peccato 48 6 209 Badiali F. BQVO14a08 Antropologia teologica II: la Grazia 24 3 210 Balugani L. BQ14h01 Psicologia generale e della religione 24 3 197 Balugani L. SM14h02 Psicologia dell’età evolutiva 24 3 310 Barile R. BT14a10 Teologia dogmatica 10: Eucaristia 24 3 244 Barile R. BT14z03 Seminario III: Teologia della predicazione 24 3 256 Bartolomei L. BQVO14z05 Seminario (II) – Dallo spazio 24 sacro allo spazio liturgico cristiano 3 225 Barzaghi G BT14a02 Teologia dogmatica 2: Il mistero della Trinità (Dio trino) 24 3 231 Benassi A. SR14d01 Introduzione al Diritto canonico 24 3 297 Bendinelli G. SFD Storia della Chiesa I: Storia della Chiesa antica (integrativo) 24 3 230 Bendinelli G. TS14a06 Ecclesiologia biblica, patristica e medievale – Povertà e ricchezza nella Chiesa primitiva 24 4 275 Borsi M. SR14h02 Pedagogia della religione 24 3 299 Boschini P. BQ14a04 Teologia fondamentale 3: Filosofia della religione 24 3 187 Boschini P. BQ14f02 Storia della Filosofia medievale 24 3 191 Boschini P. BQ14f07 Gnoseologia: verità e conoscenza 24 3 193 Boschini P. LT14a06 Epistemologia teologica, storia e metodi delle scienze – Ermeneutica filosofica e ermeneutica teologica nel XIX e XX sec. Il metodo della teologia di fronte all’inesauribilità della conoscenza storica 24 4 265 Boschini P. SM14he12 Teoria ed etica della 24 comunicazione – Il consumatore: paradigmi antropologici della comunicazione nella società tardo industriale 3 313 Bulgarelli V. BQVO14k02 Catechetica 24 3 216 Bulgarelli V. BT14k01 Teologia pastorale 24 3 247 Bulgarelli V. BT1z02 Seminario II: La catechesi degli adulti: sfide, prospettive e proposte 24 3 256 Bulgarelli V. SM14b03 Fondamenti biblici e teologici dell’educazione 24 3 309 Cabri P.L. TE14a06 Seminario – Missione e dialogo interreligioso 24 4 270 Calaon P. BT14lt01 Liturgia 1: Introduzione generale e anno liturgico 24 3 236 Calaon P. BT14lt02 Liturgia 2: Liturgia delle Ore, Liturgia dei defunti, Benedizioni 24 3 237 Calaon P. BT14lt03 Liturgia 3: Iniziazione cristiana, Battesimo, Confermazione, Eucaristia 24 3 248 Indici LISTA DEGLI INSEGNAMENTI ORDINATI PER DOCENTE 345 Indici 346 Docente codice insegnamento ore ects pag. Calaon P. BT14lt04 Liturgia 4: Sacramento della Riconciliazione, Unzione degli infermi, Ordine sacro, Matrimonio 24 3 250 Capotosto C. BT14b10 Esegesi NT: Atti degli Apostoli e Lettere di Paolo 24 3 258 Capotosto C. BT14b11 Esegesi NT: Lettere paoline (Gal, 24 Rm, della prigionia) 3 259 Carbone G. BT14m01 Teologia morale 1: Le passioni dell’animo umano e le abilità morali 24 3 239 Carbone G BT14m03 Teologia morale 3: La legge 24 3 240 Carbone G. BT14m05 Teologia morale 5: Bioetica 24 3 252 Carbone G. LT14m01 Teologia morale – Morale fondamentale 24 4 268 Carpin A. BQ14a01 Introduzione al mistero di Cristo 24 3 185 Carpin A. BQVO14a11 Sacramentaria I: sacramenti in genere 24 3 220 Carpin A. BT14a04 Sacramenti in genere 24 3 233 Carpin A. BT14a09 Teologia dogmatica 9: Battesimo e Confermazione, Penitenza, Unzione degli infermi, Ordine sacro e Matrimonio 24 3 243 Carpin A. SR14a06 Sacramentaria generale 24 3 292 Carpin A. SR14a07 Teologia Sacramentaria speciale I: BCE 24 3 293 Carpin A. SR14a08 Teologia Sacramentaria speciale II: altri sacramenti 24 3 293 Casadei Garofani E. LT14b02 Sacra Scrittura 2 – La figura di Paolo negli Atti degli Apostoli 24 4 267 Casadei Garofani E. SM14b02 Temi teologici scelti del NT e dell’AT 2 (La Bibbia «grande codice culturale» 2) – Alleanze antiche e nuova Alleanza 24 3 308 Cassani M. BQVO14a15 Sacramentaria V: Teologia del matrimonio (prima parte) 24 3 222 Cassani M. BQVO14a16 Sacramentaria V: Teologia del matrimonio (seconda parte) 24 3 222 Cassani M. BQVO14m04 Teologia morale II (prima parte): Morale religiosa 36 4,5 207 Cavicchi G. SM14tr01 Tirocinio interno (supervisione al 24 tirocinio) 3 316 Cavicchi G. SM14tr02 Tirocinio esterno 100 16 317 Cova G.D. BQ14g03 Ebraico 24 3 196 Cova G.D. BQVO14b14 AT: Esegesi dei Salmi e Scritti sapienziali 1 24 3 202 Cova G.D. BT14b04 Esegesi AT: Profeti 1 24 3 257 Cova G.D. LT14b01 Sacra Scrittura 1 – «E là divenne popolo» (Dt 26, 5b). Forme dell’autorappresentazione di Israele come popolo nella Bibbia ebraica e nella Bibbia greca. 24 4 266 Cova G.D. SR14b03 Sacra Scrittura AT: Profeti 24 3 296 Dallari C. BQVO14a18 Ecumenismo 24 3 214 De Carlo G BT14g02 Ebraico 2 24 3 235 De Carlo G. BT14g01 Ebraico 1 24 3 234 codice insegnamento ore ects pag. BQVO14k03 Teologia pastorale 24 3 223 Dermine F. BT14m02 Teologia morale 2: Il fine ultimo e 24 gli atti umani 3 239 Dermine F. BT14m04 Teologia morale 4: Il peccato 24 3 240 Dermine F. BT14m08 Teologia morale 8: La 24 Temperanza (teologia del corpo e morale sessuale) 3 254 Dermine F. TS14m01 Morale delle virtù teologali – 24 L’indole interpersonale delle virtù teologali 4 276 Festa G. BT14s03 Storia della Chiesa medievale 2 24 3 242 Festa G. TS14q01 Grazia, vita cristiana e vita mistica 24 – La vita spirituale nella teologia di p. André Louf OSB Cist. S.O. 4 277 Fini M. BQVO14a09 Antropologia teologica III: Escatologia 24 3 211 Fini M. BQVO14a10 Ecclesiologia I-II 72 9 214 Gambetti F. SM14he10 Antropologia ed etica della relazione 24 3 311 Gambetti F. SR14f03 Fenomenologia della religione 24 3 302 Gianotti D. BQ14a05 Cristologia: storia del dogma e sistematica 60 7,5 201 Gianotti D. ST14a05 Teologie del sec. XX e il concilio Vaticano II – La preparazione del Vaticano II come problema teologico ed ecclesiologico 24 4 279 Goriup L. SR14f06 Filosofia della religione 24 3 304 Grassilli M. SR14b01 Introduzione alla Sacra Scrittura 24 3 287 Guerrieri T. BT14s02 Storia della Chiesa medievale 1 24 3 241 Guerrieri T. SR14s02 Storia della Chiesa: dal V sec. all’anno Mille 24 3 291 Guerrieri T. SR14s03 Storia della Chiesa: dall’XI al XVI secolo 24 3 294 Luppi L. BQ14q01 Teologia spirituale 1: Introduzione 24 3 201 Luppi L. BQVO14q03 Teologia spirituale: Gli stati di vita del cristiano 24 3 219 Luppi L. SM14q01 La vita secondo lo Spirito – Figure e nodi tematici 24 3 315 Luppi L. TE14a05 Elementi sintetici per una Teologia dell’Evangelizzazione – Parola e libertà: la forza del Vangelo incontra l’umano 24 4 269 Mancini M. BT14s06 Storia della Chiesa contemporanea 24 3 255 Mandreoli F. BQ14a02 Teol. fondamentale 1: la rivelazione 48 6 185 Mandreoli F. BQ14a03 Teologia fondamentale 2: teologia 24 della fede 3 186 Mandreoli F. BQVO14a12 Sacramentaria II: battesimo, confermazione ed eucarestia 24 3 220 Mandreoli F. BQVO14a13 Sacramentaria III: ordine e unzione degli infermi 24 3 221 Mandreoli F. BQVO14a14 Sacramentaria IV: la penitenza (teologia, prassi e morale) 24 3 221 Indici Docente Della Pasqua B. 347 Indici 348 Docente codice insegnamento ects pag. Mandreoli F. LT14a01 Teologia sistematica I – Lo 24 sviluppo della teologia fondamentale-apologetica in epoca moderna: una ricostruzione per leggere i compiti odierni della fondamentale ore 4 264 Marcheselli M. BQ14b05 Introduzione al NT – Vangeli sinottici 36 4,5 189 Marcheselli M. BQVO14b09 Introduzione generale alla Scrittura 24 3 212 Marcheselli M. BQVO14b16 NT: Esegesi dei Sinottici e degli Atti 1 24 3 204 Marcheselli M. BQVO14b17 NT: Esegesi dei Sinottici e degli Atti 2 24 3 205 Marcheselli M. SR14b06 Sacra Scrittura NT: Atti e Lettere 24 di Paolo 3 297 Marcheselli M. TE14b01 Missione ed evangelizzazione nel NT – Corpus paolinum 24 4 272 Mirri L.M. BT14a03 Teologia dogmatica 3: La creazione del mondo. Gli angeli 24 3 232 Mirri L.M. BT14a15 Teologia ecumenica 24 3 246 Mirri L.M. TS14a09 Seminario – Problematiche ecclesiologiche nel pensiero teologico di Joseph Ratzinger 24 4 276 Moretto D. ST14a01 La Riforma e la teologia tridentina – Il concilio di Trento tra dogma e istanze di riforma 24 4 277 Moscato M.T. SM14x02 Laboratorio 2 – Crescere fra vecchi e nuovi dei: dinamismi della religiosità e processi educativi 24 6 317 Nardello M. ST14a06 Seminario – Le prospettive della teologia ecumenica. La teologia del processo: questioni aperte e ipotesi interpretative 24 4 280 Olmi A. BT14a01 Teologia dogmatica 1: Il mistero del Dio uno 24 3 231 Olmi A. BT14a11 Teologia dogmatica 11: Escatologia 24 3 244 Olmi A. BT14x01 Seminario: Metodologia teologica 24 3 242 Olmi A. LT14a02 Teologia sistematica II – Il 24 «paradigma di Calcedonia» e il pensiero analogico nella teologia trinitaria di s. Tommaso d’Aquino 4 264 Palazzi M. BQVO14m06 Teologia morale I (prima parte): Teologia morale sociale I 36 4,5 207 Palazzi M. BQVO14m07 Teologia morale I (seconda parte): 36 Teologia morale sociale II 4,5 208 Pane R. BQ14g04 Latino 48 6 197 Pane R. SFD Introduzione alla Patrologia (integrativo) 24 3 230 Pane R. SR14a03 Trinitaria 24 3 301 Parenti S. BT14m07 Teologia morale 7: La Prudenza e la coscienza, la Fortezza 24 3 254 Parenti S. ST14a04 Teologia dell’epoca moderna fino 24 all’Ottocento – Da Tommaso ai neotomismi dell’Aeterni Patris 4 278 codice insegnamento ore ects pag. BQ14s01 Storia della Chiesa 1: dal I al IV sec. 36 4,5 199 Pieri F. SR14s01 Storia della Chiesa: i primi 4 secoli 24 3 300 Pieri F. ST14b01 Storia delle teologie bibliche e del 24 canone delle Scritture – La nascita della Bibbia cristiana 4 281 Poli E. SR14f01 Storia della filosofia antica e medievale 24 3 287 Prodi M. TE14m01 Annuncio del Vangelo e problematiche morali – Il superamento del paradigma dell’homo oeconomicus 24 4 273 Rainini M.G. TS14a01 Teologia di Tommaso d’Aquino – Il pensiero di s. Tommaso d’Aquino 24 4 274 Rava A. BT14d01 Diritto canonico 1: i Libri I-II del CJC 24 3 233 Rava A. BT14d03 Diritto canonico 3: i Libri V-VII del CJC 24 3 247 Reali M.T. BT14m06 Teologia morale VI: La Giustizia (morale sociale, politica e internzionale) 24 3 252 Reali M.T. SM14m01 Teologia della famiglia in prospettiva interdisciplinare 24 3 314 Reali M.T. SR14m01 Teologia morale fondamentale 1 24 3 289 Reali M.T. SR14m02 Teologia morale fondamentale 2 24 3 289 Reali M.T. SR14x01 Laboratorio 1: metodologia 24 6 290 Reali M.T. SR14x02 Laboratorio 2: Religione ed internet 24 6 305 Righi D. BQVO14lt1 Liturgia della Chiesa I: Liturgia delle ore e anno liturgico 36 4,5 206 Righi D. BQVO14z06 Seminario (III) – Introduzione all’Islam 24 3 227 Righi D. SM14s01 Tradizioni religiose: l’Islam 24 3 315 Rizzi C. SR14f02 Storia della filosofia moderna e contemporanea 24 3 288 Rizzi C. SR14s05 Storia delle religioni 24 3 304 Salvarani B. BQVO14a19 Teologia della missione e del dialogo 24 3 215 Salvarani B. SM14he11 Problematiche sociali delle diversità culturali e religiose 24 3 312 Salvioli M. BT14a12 Teologia dogmatica 12: Antropologia teologica 24 3 245 Scimè G.G. BQ14p01 Patrologia 1 24 3 186 Scimè G.G. BQ14p02 Patrologia 2 24 3 198 Scimè G.G. BQ14x01 Seminario di Metodologia 12 1,5 200 Scimè G.G. BQVO14x02 Seminario di sintesi 24 3 223 Scimè G.G. BQVO14z04 Seminario (I) – I Padri greci 24 3 224 Settembrini M. BQ14b01 Introduzione all’AT – Pentateuco 36 e Libri storici 4,5 188 Settembrini M. BQVO14b15 AT: Esegesi dei Salmi e Scritti sapienziali 2 24 3 203 Settembrini M. BT14b05 Esegesi AT: Profeti 2 24 3 258 Sgubbi G. BQ14f10 Ontologia e Metafisica 48 6 193 Indici Docente Pieri F. 349 Indici 350 Docente codice insegnamento ore ects pag. Soli G. BQVO14k01 Musicologia liturgica 24 3 216 Strumia A. BQ14f14 Filosofia della Natura: cosmologia 24 3 195 Strumia A. BQ14f15 Filosofia della Scienza 24 3 196 Tibaldi M. SM14a01 Sintesi teologica 24 3 308 Tibaldi M. SM14f01 Epistemologia teologica 24 3 310 Tibaldi M. SR14a01 Teologia fondamentale 36 4,5 286 Toschi S. SR14x03 Laboratorio 3: Disabilità: periferia 24 esistenziale o centro di relazioni? 6 306 Trionfini P. BQVO14s04 Storia della Chiesa IV: dal XVII al XX secolo 36 4,5 218 Trionfini P. SR14s04 Storia della Chiesa contemporanea 24 3 295 Vaccari G. SR14a02 Cristologia 24 3 301 Vellani I. BQ14f01 Storia della Filosofia antica 24 3 190 Vellani I. SR14f04 Antropologia filosofica 24 3 302 Violi S. BQVO14d03 Diritto canonico 3: Libri III-IV del CIC 36 4,5 206 Zarri G. BQVO14s03 Storia della Chiesa III: dall’XI al XVI secolo 36 4,5 213 Docente codice insegnamento ore ects pag. BQ14a01 Carpin A. Introduzione al mistero di Cristo 24 3 185 BQ14a02 Mandreoli F. Teol. fondamentale 1: la rivelazione 48 6 185 BQ14a03 Mandreoli F. Teologia fondamentale 2: teologia della fede 24 3 186 BQ14a04 Boschini P. Teologia fondamentale 3: Filosofia della 24 religione 3 187 BQ14a05 Gianotti D. Cristologia: storia del dogma e sistematica 60 7,5 201 BQ14b01 Settembrini M. Introduzione all’AT – Pentateuco e Libri storici 36 4,5 188 BQ14b05 Marcheselli M. Introduzione al NT – Vangeli sinottici 36 4,5 189 BQ14f01 Vellani I. Storia della Filosofia antica 24 3 190 BQ14f02 Boschini P. Storia della Filosofia medievale 24 3 191 BQ14f07 Boschini P. Gnoseologia: verità e conoscenza 24 3 193 BQ14f10 Sgubbi G. Ontologia e Metafisica 48 6 193 BQ14f14 Strumia A. Filosofia della Natura: cosmologia 24 3 195 BQ14f15 Strumia A. Filosofia della Scienza 24 3 196 BQ14g03 Cova G.D. Ebraico 24 3 196 BQ14g04 Pane R. Latino 48 6 197 BQ14h01 Balugani L. Psicologia generale e della religione 24 3 197 BQ14p01 Scimè G.G. Patrologia 1 24 3 186 BQ14p02 Scimè G.G. Patrologia 2 24 3 198 BQ14q01 Luppi L. Teologia spirituale 1: Introduzione 24 3 201 BQ14s01 Pieri F. Storia della Chiesa 1: dal I al IV sec. 36 4,5 199 BQ14x01 Scimè G.G. Seminario di Metodologia 12 1,5 200 BQVO14a07 Badiali F. Antropologia teologica I: Creazione e peccato 48 6 209 BQVO14a08 Badiali F. Antropologia teologica II: la Grazia 24 3 210 BQVO14a09 Fini M. Antropologia teologica III: Escatologia 24 3 211 BQVO14a10 Fini M. Ecclesiologia I-II 72 9 214 BQVO14a11 Carpin A. Sacramentaria I: sacramenti in genere 24 3 220 BQVO14a12 Mandreoli F. Sacramentaria II: battesimo, confermazione ed eucarestia 24 3 220 BQVO14a13 Mandreoli F. Sacramentaria III: ordine e unzione degli infermi 24 3 221 BQVO14a14 Mandreoli F. Sacramentaria IV: la penitenza (teologia, 24 prassi e morale) 3 221 BQVO14a15 Cassani M. Sacramentaria V: Teologia del matrimonio (prima parte) 24 3 222 BQVO14a16 Cassani M. Sacramentaria V: Teologia del matrimonio (seconda parte) 24 3 222 BQVO14a18 Dallari C. Ecumenismo 24 3 214 BQVO14a19 Salvarani B. Teologia della missione e del dialogo 24 3 215 BQVO14b09 Marcheselli M. Introduzione generale alla Scrittura 24 3 212 BQVO14b14 Cova G.D. AT: Esegesi dei Salmi e Scritti sapienziali 1 24 3 202 BQVO14b15 Settembrini M. AT: Esegesi dei Salmi e Scritti sapienziali 2 24 3 203 204 BQVO14b16 Marcheselli M. NT: Esegesi dei Sinottici e degli Atti 1 24 3 BQVO14b17 Marcheselli M. NT: Esegesi dei Sinottici e degli Atti 2 24 3 205 BQVO14d03 Violi S. 4,5 206 Diritto canonico 3: Libri III-IV del CIC 36 Indici LISTA DEGLI INSEGNAMENTI ORDINATI PER CODICE 351 Indici 352 Docente codice insegnamento ore ects pag. BQVO14k01 Soli G. Musicologia liturgica 24 3 216 BQVO14k02 Bulgarelli V. Catechetica 24 3 216 BQVO14k03 Della Pasqua B. Teologia pastorale 24 3 223 BQVO14lt1 Righi D. Liturgia della Chiesa I: Liturgia delle ore e anno liturgico 36 4,5 206 BQVO14m04 Cassani M. Teologia morale II (prima parte): Morale religiosa 36 4,5 207 BQVO14m06 Palazzi M. Teologia morale I (prima parte): Teologia morale sociale I 36 4,5 207 BQVO14m07 Palazzi M. Teologia morale I (seconda parte): Teologia morale sociale II 36 4,5 208 BQVO14q03 Luppi L. Teologia spirituale: Gli stati di vita del cristiano 24 3 219 BQVO14s03 Zarri G. Storia della Chiesa III: dall’XI al XVI secolo 36 4,5 213 BQVO14s04 Trionfini P. Storia della Chiesa IV: dal XVII al XX secolo 36 4,5 218 BQVO14x02 Scimè G.G. Seminario di sintesi 24 3 223 BQVO14z04 Scimè G.G. Seminario (I) – I Padri greci 24 3 224 BQVO14z05 Bartolomei L. Seminario (II) – Dallo spazio sacro allo spazio liturgico cristiano 24 3 225 BQVO14z06 Righi D. Seminario (III) – Introduzione all’Islam 24 3 227 BT14a01 Olmi A. Teologia dogmatica 1: Il mistero del Dio uno 24 3 231 BT14a02 Barzaghi G Teologia dogmatica 2: Il mistero della Trinità (Dio trino) 24 3 231 BT14a03 Mirri L.M. Teologia dogmatica 3: La creazione del mondo. Gli angeli 24 3 232 BT14a04 Carpin A. Sacramenti in genere 24 3 233 BT14a09 Carpin A. Teologia dogmatica 9: Battesimo e Confermazione, Penitenza, Unzione degli infermi, Ordine sacro e Matrimonio 24 3 243 BT14a10 Barile R. Teologia dogmatica 10: Eucaristia 24 3 244 BT14a11 Olmi A. Teologia dogmatica 11: Escatologia 24 3 244 BT14a12 Salvioli M. Teologia dogmatica 12: Antropologia teologica 24 3 245 BT14a15 Mirri L.M. Teologia ecumenica 24 3 246 BT14b04 Cova G.D. Esegesi AT: Profeti 1 24 3 257 BT14b05 Settembrini M. Esegesi AT: Profeti 2 24 3 258 BT14b10 Capotosto C. Esegesi NT: Atti degli Apostoli e Lettere 24 di Paolo 3 258 BT14b11 Capotosto C. Esegesi NT: Lettere paoline (Gal, Rm, della prigionia) 24 3 259 BT14d01 Rava A. Diritto canonico 1: i Libri I-II del CJC 24 3 233 BT14d03 Rava A. Diritto canonico 3: i Libri V-VII del CJC 24 3 247 BT14g01 De Carlo G. Ebraico 1 24 3 234 BT14g02 De Carlo G Ebraico 2 24 3 235 BT14k01 Bulgarelli V. Teologia pastorale 24 3 247 BT14lt01 Calaon P. Liturgia 1: Introduzione generale e anno 24 liturgico 3 236 BT14lt02 Calaon P. Liturgia 2: Liturgia delle Ore, Liturgia dei defunti, Benedizioni 24 3 237 codice insegnamento ore ects pag. Calaon P. Liturgia 3: Iniziazione cristiana, Battesimo, Confermazione, Eucaristia 24 3 248 BT14lt04 Calaon P. Liturgia 4: Sacramento della Riconciliazione, Unzione degli infermi, Ordine sacro, Matrimonio 24 3 250 BT14m01 Carbone G. Teologia morale 1: Le passioni dell’animo umano e le abilità morali 24 3 239 BT14m02 Dermine F. Teologia morale 2: Il fine ultimo e gli atti umani 24 3 239 BT14m03 Carbone G Teologia morale 3: La legge 24 3 240 BT14m04 Dermine F. Teologia morale 4: Il peccato 24 3 240 BT14m05 Carbone G. Teologia morale 5: Bioetica 24 3 252 BT14m06 Reali M.T. Teologia morale 6: La Giustizia (morale 24 sociale, politica e internzionale) 3 252 BT14m07 Parenti S. Teologia morale 7: La Prudenza e la coscienza, la Fortezza 24 3 254 BT14m08 Dermine F. Teologia morale 8: La Temperanza (teologia del corpo e morale sessuale) 24 3 254 BT14s02 Guerrieri T. Storia della Chiesa medievale 1 24 3 241 BT14s03 Festa G. Storia della Chiesa medievale 2 24 3 242 BT14s06 Mancini M. Storia della Chiesa contemporanea 24 3 255 BT14x01 Olmi A. Seminario: Metodologia teologica 24 3 242 BT14z02 Bulgarelli V. Seminario II: La catechesi degli adulti: sfide, prospettive e proposte 24 3 256 BT14z03 Barile R. Seminario III: Teologia della predicazione 24 3 256 LT14a01 Mandreoli F. Teologia sistematica I – Lo sviluppo 24 della teologia fondamentale-apologetica in epoca moderna: una ricostruzione per leggere i compiti odierni della fondamentale 4 264 LT14a02 Olmi A. Teologia sistematica II – Il «paradigma di Calcedonia» e il pensiero analogico nella teologia trinitaria di s. Tommaso d’Aquino 24 4 264 LT14a06 Boschini P. Epistemologia teologica, storia e metodi 24 delle scienze – Ermeneutica filosofica e ermeneutica teologica nel XIX e XX sec. Il metodo della teologia di fronte all’inesauribilità della conoscenza storica 4 265 LT14b01 Cova G.D. Sacra Scrittura 1 – «E là divenne 24 popolo» (Dt 26, 5b). Forme dell’autorappresentazione di Israele come popolo nella Bibbia ebraica e nella Bibbia greca. 4 266 LT14b02 Casadei Garofani E. Sacra Scrittura 2 – La figura di Paolo negli Atti degli Apostoli 24 4 267 LT14m01 Carbone G. Teologia morale – Morale fondamentale 24 4 268 SFD Pane R. Introduzione alla Patrologia (integrativo) 24 3 230 SFD Bendinelli G. Storia della Chiesa I: Storia della Chiesa 24 antica (integrativo) 3 230 SM14a01 Tibaldi M. Sintesi teologica 24 3 308 SM14b02 Casadei Garofani E. Temi teologici scelti del NT e dell’AT 2 24 (La Bibbia «grande codice culturale» 2) – Alleanze antiche e nuova Alleanza 3 308 Indici Docente BT14lt03 353 Indici 354 Docente codice insegnamento ore ects pag. SM14b03 Bulgarelli V. Fondamenti biblici e teologici dell’educazione 24 3 309 SM14f01 Tibaldi M. Epistemologia teologica 24 3 310 SM14h02 Balugani L. Psicologia dell’età evolutiva 24 3 310 SM14he10 Gambetti F. Antropologia ed etica della relazione 24 3 311 SM14he11 Salvarani B. Problematiche sociali delle diversità culturali e religiose 24 3 312 SM14he12 Boschini P. Teoria ed etica della comunicazione – Il 24 consumatore: paradigmi antropologici della comunicazione nella società tardo industriale 3 313 SM14m01 Reali M.T. Teologia della famiglia in prospettiva interdisciplinare 24 3 314 SM14q01 Luppi L. La vita secondo lo Spirito – Figure e nodi tematici 24 3 315 SM14s01 Righi D. Tradizioni religiose: l’Islam 24 3 315 SM14tr01 Cavicchi G. Tirocinio interno (supervisione al tirocinio) 24 3 316 SM14tr02 Cavicchi G. Tirocinio esterno 100 16 317 SM14x02 Moscato M.T. Laboratorio 2 – Crescere fra vecchi e nuovi dei: dinamismi della religiosità e processi educativi 24 6 317 SR14a01 Tibaldi M. Teologia fondamentale 36 4,5 286 SR14a02 Vaccari G. Cristologia 24 3 301 SR14a03 Pane R. Trinitaria 24 3 301 SR14a06 Carpin A. Sacramentaria generale 24 3 292 SR14a07 Carpin A. Teologia Sacramentaria speciale I: BCE 24 3 293 SR14a08 Carpin A. Teologia Sacramentaria speciale II: altri sacramenti 24 3 293 SR14b01 Grassilli M. Introduzione alla Sacra Scrittura 24 3 287 SR14b03 Cova G.D. Sacra Scrittura AT: Profeti 24 3 296 SR14b06 Marcheselli M. Sacra Scrittura NT: Atti e Lettere di Paolo 24 3 297 SR14d01 Benassi A. Introduzione al Diritto canonico 24 3 297 SR14f01 Poli E. Storia della filosofia antica e medievale 24 3 287 SR14f02 Rizzi C. Storia della filosofia moderna e contemporanea 24 3 288 SR14f03 Gambetti F. Fenomenologia della religione 24 3 302 SR14f04 Vellani I. Antropologia filosofica 24 3 302 SR14f06 Goriup L. Filosofia della religione 24 3 304 SR14h02 Borsi M. Pedagogia della religione 24 3 299 SR14m01 Reali M.T. Teologia morale fondamentale 1 24 3 289 SR14m02 Reali M.T. Teologia morale fondamentale 2 24 3 289 SR14m05 Arici F. Teologia morale sociale 24 3 304 SR14s01 Pieri F. Storia della Chiesa: i primi 4 secoli 24 3 300 SR14s02 Guerrieri T. Storia della Chiesa: dal V sec. all’anno Mille 24 3 291 SR14s03 Guerrieri T. Storia della Chiesa: dall’XI al XVI secolo 24 3 294 SR14s04 Trionfini P. Storia della Chiesa contemporanea 24 3 295 SR14s05 Rizzi C. Storia delle religioni 24 3 304 SR14x01 Reali M.T. Laboratorio 1: metodologia 24 6 290 SR14x02 Reali M.T. Laboratorio 2: Religione ed internet 24 6 305 codice insegnamento ore ects pag. Toschi S. Laboratorio 3: Disabilità: periferia esistenziale o centro di relazioni? 24 6 306 ST14a01 Moretto D. La Riforma e la teologia tridentina – Il concilio di Trento tra dogma e istanze di riforma 24 4 277 ST14a04 Parenti S. Teologia dell’epoca moderna fino all’Ottocento – Da Tommaso ai neotomismi dell’Aeterni Patris 24 4 278 ST14a05 Gianotti D. 24 Teologie del sec. XX e il concilio Vaticano II – La preparazione del Vaticano II come problema teologico ed ecclesiologico 4 279 ST14a06 Nardello M. Seminario – Le prospettive della teologia ecumenica. La teologia del processo: questioni aperte e ipotesi interpretative 24 4 280 ST14b01 Pieri F. 24 Storia delle teologie bibliche e del canone delle Scritture – La nascita della Bibbia cristiana 4 281 TE14a05 Luppi L. Elementi sintetici per una Teologia dell’Evangelizzazione – Parola e libertà: la forza del Vangelo incontra l’umano 24 4 269 TE14a06 Cabri P.L. Seminario – Missione e dialogo interreligioso 24 4 270 TE14b01 Marcheselli M. Missione ed evangelizzazione nel NT – Corpus paolinum 24 4 272 TE14m01 Prodi M. Annuncio del Vangelo e problematiche morali – Il superamento del paradigma dell’homo oeconomicus 24 4 273 TS14a01 Rainini M.G. Teologia di Tommaso d’Aquino – Il pensiero di s. Tommaso d’Aquino 24 4 274 TS14a06 Bendinelli G. Ecclesiologia biblica, patristica e medievale – Povertà e ricchezza nella Chiesa primitiva 24 4 275 TS14a09 Mirri L.M. 24 Seminario – Problematiche ecclesiologiche nel pensiero teologico di Joseph Ratzinger 4 276 TS14m01 Dermine F. Morale delle virtù teologali – L’indole interpersonale delle virtù teologali 24 4 276 TS14q01 Festa G. Grazia, vita cristiana e vita mistica – La 24 vita spirituale nella teologia di p. André Louf OSB Cist. S.O. 4 277 Indici Docente SR14x03 355 INDICE GENERALE Indici STATUTI E REGOLAMENTI Statuto FTER Titolo I Costituzione, fine e struttura della Facoltà Titolo II La Comunità accademica e il suo governo Titolo III I Docenti Titolo IV Gli Studenti Titolo V Gli Officiali e il personale ausiliario Titolo VI Ordinamento degli studi Titolo VII Gradi accademici Titolo VIII I Sussidi didattici Titolo IX Amministrazione economica Titolo X Rapporti con altre realtà accademiche pag.5 pag. 6 pag. 8 pag. 18 pag. 22 pag. 24 pag. 25 pag. 28 pag. 29 pag. 30 pag. 31 Regolamento FTER I. Elezioni o proposte di nomina II. Organi collegiali III. Docenti IV. Gli Studenti V. Norme etiche della Facoltà e provvedimenti disciplinari VI. Ordinamento degli studi VII. Gradi accademici VIII. Gli officiali e il personale addetto IX. Amministrazione economica pag.32 pag. 32 pag. 33 pag. 34 pag. 38 pag. 43 pag. 48 pag. 53 pag. 57 pag. 58 Procedura per i Seminari dei dottorandi pag.60 Statuto ISSR Titolo I Natura e finalità Titolo II Autorità Accademiche Titolo III Docenti Titolo IV Studenti Titolo V Officiali Titolo VI Amministrazione e gestione Titolo VII Ordinamento degli Studi Titolo VIII Gradi accademici Titolo IX Sussidi didattici ed economici pag.65 pag. 65 pag. 66 pag. 70 pag. 74 pag. 75 pag. 76 pag. 76 pag. 77 pag. 78 DIPARTIMENTI E PUBBLICAZIONI 356 Dipartimento di Teologia dell’Evangelizzazione Dipartimento di Teologia Sistematica Dipartimento di Storia della Teologia pag. 81 pag. 83 pag. 84 AUTORITÀ ACCADEMICHE pag.87 OFFICIALI, PERSONALE FTER, UFFICI pag.91 DOCENTI FTER pag.95 DOCENTI ISSR pag.101 pag. 105 pag. 105 pag. 105 pag. 107 pag. 107 pag. 107 pag. 107 pag. 108 pag. 109 pag. 112 pag. 114 pag. 115 pag. 115 pag. 116 pag. 116 pag. 119 pag. 119 pag. 122 pag. 124 pag. 127 pag. 129 pag. 130 pag. 131 pag. 133 pag. 135 pag. 135 pag. 135 pag. 135 pag. 136 pag. 147 pag. 147 pag. 149 pag. 154 pag. 157 pag. 158 pag. 159 pag. 161 pag. 162 pag. 162 pag. 162 INFORMAZIONI E SERVIZI PER I DOCENTI pag.169 BIBLIOTECA pag.173 PROSPETTO E PROGRAMMI DEI CORSI Baccalaureato quinquennale Baccalaureato triennale Licenza in Teologia Dottorato in Teologia Laurea triennale in Scienze religiose Laurea magistrale in Scienze religiose pag. 181 pag. 228 pag. 261 pag. 282 pag. 284 pag. 307 Indici INFORMAZIONI E SERVIZI PER GLI STUDENTI 1. Immatricolazione e iscrizione 1.1. Immatricolazione a qualsiasi ciclo di studi 1.2. Immatricolazione per quanti aspirano a conseguire il grado accademico 1.3. Iscrizione all’anno accademico 1.4. Tempi e modalità dell’iscrizione 1.5. Modulistica 1.6. Iscrizione all’Offerta formativa on-line (FAD) 1.7. Certificati 2. Tasse accademiche e quote di iscrizione 3. Sedi Segreterie e orari di apertura al pubblico 4. Info e contatti 5. Lingue moderne e lingue bibliche 5.1. Lingua italiana 5.2. Lingue straniere moderne 5.3. Lingue bibliche 6. Piani di studio 6.1. Baccalaureato quinquennale Nuovo Ordinamento (N.O.) 6.2. Baccalaureato quinquennale Vecchio Ordinamento (V.O.) 6.3. Baccalaureato triennale 6.4. Licenza in Teologia 6.5. Dottorato in Teologia 6.6. Integrazioni per l’insegnamento della religione cattolica per gli studenti dei cicli teologici 6.7. Laurea triennale in Scienze religiose 6.8. Laurea magistrale in Scienze religiose 7. Esami 7.1 Le sessioni ordinarie d’esame 7.2. Le sessioni di esami finali 8. Esami finali 8.1. Norme grafiche per la stesura degli elaborati 8.2. Tesari per l’esame orale dei vari cicli 8.2.1. Tesario per il Baccalaureato quinquennale 8.2.2. Tesario per il Baccalaureato triennale 8.2.3. Tesario per la Licenza 8.2.4. Tesario per la Laurea in Scienze religiose (triennale) 8.3. Modalità di iscrizione all’esame finale (per tutti i cicli) 8.4. Avvertenze speciali per la Laurea triennale in Scienze religiose 8.5. Avvertenze speciali per la Laurea magistrale in Scienze religiose 9. Partecipazione e rappresentanza degli studenti 10. Provvedimenti disciplinari 11. La Pagina Personale dello Studente (PPS) 357 Indici 358 CORSI CURRICOLARI NON ACCADEMICI E ATTIVITÀ EXTRA-CURRICOLARI Scuola di Formazione Teologica Laboratorio di Spiritualità (LSP) Confronti di Teologia dell’Evangelizzazione Aggiornamento Teologico Presbiteri (ATP) Giovedì dopo le Ceneri Seminario Dipartimento di T. sistematica Biennio teologico propedeutico per l’iscrizione alla Facoltà di Diritto canonico (BDC) pag. 322 pag. 324 pag. 325 pag. 325 pag. 325 pag. 326 CALENDARIO pag.330 INDICI Lista degli insegnamenti ordinati per docente Lista degli insegnamenti ordinati per codice Indice generale pag. 345 pag. 351 pag. 356 pag. 327
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