Il Paese vuole partecipare La politica? Confonde e non

Quindicinale della Comunità Italiana del Cile
www.presenza.cl
1 dicembre 2016
Anno XLVII Nº 926
Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Av. Bustamante 180 • Fono: 222229328 • Fax: 226354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS
Saranno ancora “made
in Italy” i nuovi satelliti
COSMO-Skymed
I primi quattro sono già in orbita da tempo. E funzionano
perfettamente. Osservano la Terra, e di recente si sono rivelati
preziosi per fare da supporto alle regioni del centro Italia
colpite dai terremoti. I satelliti della rete COSMO-Skymed
rappresentano una delle maggiori realizzazioni a livello mondiale nel campo delle osservazioni ad alta risoluzione dallo
spazio, in grado di osservare tutto il globo anche di notte ed
in qualsiasi condizione meteorologica. E vengono realizzati
in Italia, tramite l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e dalla
nostra industria nazionale.
Due nuovi satelliti con scopi “duali” (civili e militari)
I quattro satelliti ora operativi, lanciati a partire dal
2007 con dei razzi americani dalla base di Vandenberg
(California), sono però ora destinati a terminare la loro
missione. Servono quindi nuovi satelliti che possano sostituirli. E ora, arriva un nuova commessa per le aziende di
Leonardo-Finmeccanica, per realizzare due nuovi satelliti,
che dovranno rimpiazzare i primi due che termineranno la
loro missione.
“COSMO-SkyMed rappresenta il sistema spaziale nazionale di osservazione della Terra, unico nel suo genere e
fiore all’occhiello della tecnologia radar italiana” - spiega
Cont. in ultima pagina
Francia, stop a 18
reattori nucleari
L’atomo francese è semiparalizzato. Diciotto reattori nucleari in dodici siti
(cioè i due terzi del totale)
sono stati bloccati, o stanno
per esserlo, dall’Autorità
nazionale di controllo, per
gravi problemi di sicurezza. L’Italia è coinvolta suo
malgrado e senza poter fare
granché, perché fra i reattori
fermati ne figurano anche
sei collocati vicino al confine
italiano, a Bugey, a Cruas e
a Tricastin, mentre in quegli
stessi siti, a ridosso della
nostra frontiera, continuano
a funzionare altri cinque reattori (sicuri?) a pochi metri
da quelli insicuri.
Il problema immediato è
la tenuta dell’acciaio degli
involucri che potrebbe non
trattenere il vapore radioattivo in caso di incidente. Ma
il presidente dell’Autorità
di sicurezza francese, Pierre
Franck Chevet, dice che è
emersa anche una questione
di più lungo periodo: «Siamo passati da una cattiva
sorpresa all’altra. La nostra
inchiesta ha portato alla
luce pratiche inaccettabili
fin dall’inizio degli Anni 60.
Quattrocento dossier sono
stati censurati presso la
fucina di Creusot, dove si forgiano i reattori, per nascondere anomalie. I documenti
appaiono deliberatamente
falsificati».
Se così fosse, sulla sicurezza dell’energia ci avrebbero
Cont. in ultima pagina
Referendum. Truffelli: «Il Paese vuole partecipare
La politica? Confonde e non spiega»
Il presidente dell’Azione cattolica: «Non ci
schieriamo ma abbiamo
fatto 150 incontri per
aiutare a capire. Basta
risse, ci sono ancora
molti indecisi»
Circa 150 eventi lungo
tutto il Paese «per informare
sui contenuti della riforma
e generare processi che consentano un voto consapevole
». Si avvicina il referendum
e anche per l’Azione cattolica è tempo di bilanci. La
presidenza nazionale, il
Centro studi di Ac e le associazioni diocesane, spesso
in collaborazione con realtà
ecclesiali e non dei territori,
hanno promosso convegni e
incontri «nelle grandi città
e nei piccolissimi centri,
nelle sale parrocchiali e nei
teatri, nelle scuole e nelle
Aule dei Consigli comunali
», attivando la partecipazione di migliaia di cittadini e
tantissimi giovani.
Un impegno, spiega il
presidente nazionale Matteo
Truffelli, «portato avanti
senza schierarci con nessuno
e facendoci aiutare da esperti e tecnici convinti come
noi che, per un referendum
costituzionale, non c’è niente
di più deleterio della propaganda fine a se stessa».
C’è un motivo che vi ha
spinto a girare l’Italia?
Semplicemente, crediamo
che il compito di un’associazione come la nostra sia
aiutare le persone a formarsi
un’opinione consapevole e
critica. Senza però rispondere «sì» o «no» al loro posto.
Dal suo osservatorio quale
Paese va al voto?
Abbiamo incontrato un Paese profondamente desideroso di capire e partecipare.
Ovunque abbiamo avuto un
'pienone' perché i cittadini
attendevano che qualcuno
parlasse loro della riforma in
modo imparziale e obiettivo,
senza secondi fini e senza
L’Istat: famiglie più soddisfatte
per le condizioni di vita
«Per la prima volta dopo
cinque anni, nel 2016, migliorano le stime relative
al giudizio delle famiglie
sulla soddisfazione per le
condizioni di vita». Lo afferma l’Istat indicando che la
quota di persone di 14 anni
e più che esprimono un’alta
soddisfazione per la propria
vita, nel complesso passa
dal 35,1% del 2015 al 41%
del 2016. Rispetto al 2015,
inoltre, migliorano i dati
campionari sulla percezione
della situazione economica
di famiglie e individui, mentre è stabile la soddisfazione
per gli aspetti relazionali con
famiglia e amici, la salute
e il tempo libero. Risulta
in lieve aumento anche la
soddisfazione degli occupati
per il lavoro. La soddisfazione per la
propria vita diminuisce
all’aumentare dell’età: risultano altamente soddisfatti
il 54,1% dei giovani tra 14 e
19 anni e il 34,4% degli ultra
75enni. Fanno eccezione i
«giovani adulti» e i «giovani
anziani» (rispettivamente 35-44 e 65-74 anni): in
entrambi i casi la quota di
coloro che indicano punteggi
più alti è superiore rispetto
alla classe di età che li precede. Non si rilevano invece
nei livelli di soddisfazione
significative differenze tra
uomini e donne. La quota di persone di 14
anni e più soddisfatte della
propria situazione economica aumenta dal 47,5%
del 2015 al 50,5% del 2016.
Nel 2016, aumenta anche la
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Truffelli, Presdiente dell'Azione Cattolica Italiana
tracciare scenari apocalittici.
Le domande più ricorrenti?
Più che di domande, posso
raccontarle uno stato d’animo dei cittadini che abbiamo
incontrato. In molti, dopo
l’incontro, hanno ammesso
che attraverso i leader po-litici, le sedi di partito, i mass
media e i social network non
erano riusciti ad afferrare se
non in minima parte i reali
contenuti della riforma e del
referendum. Ciò mi fa riflettere su una comunicazione
politica che confonde e non
chiarisce.
Vi siete confrontati con
esponenti del sì e del no?
In molte circostanze c’è
stato un confronto tra sostenitori delle due parti,
invitati però a restare in
un dialogo sereno, pacato,
corretto, onesto intellettualmente. In altri casi, invece,
si è preferito mettersi in
ascolto di un esperto super
partes. Nelle platee c’erano
Cont. in ultima pagina
25 anni (1991 – 2016)
Scuola Italiana “Giuseppe Verdi” di Copiapó
Un altro tassello della storia della
nostra comunità in Cile è stato riempito
con la pubblicazione di un bel volumetto
editato in occasione del 25º compleanno
della Scuola Italiana “Giuseppe Verdi”
di Copiapó.
Belle le parole del Vice Console d’Italia
in Atacama, Paolo Albasini Broll nella
sua presentazione del libro: ”Libro prodotto dall’apporto di tutta la comunità
unita da un sentimento di ammirazione,
rispetto e soprattutto valorizzazione delle
nostre radici familiari e culturali”.
Non loderemo mai a sufficienza gli
sforzi di ricerca della memoria, molte
volte certosina, che rimangono come
pietre miliari nella storia della nostra
comunità: storia che sarebbe senz’altro
dimenticata con grande nocumento alla
giustizia se non si tramandassero su documenti consultabili i fatti e i personaggi
che l’hanno costruita.
Ricordo una frase del mio professore di
sociologia: “Chi non conosce la sua storia
è destinato a scomparire dalla storia”.
Ecco qui la vostra storia, cari amici, con
nomi, cognomi e realizzazioni. Nessuno,
da oggi in avanti la potrà distruggere,
solo perfezionare e completare con nuovi
apporti e nuovi documenti.
Chi emigra in paesi ispanofili ha la
grande facilità della lingua, delle tradizioni spesso parallele alle nostre, ad
un bagaglio culturale simile al nostro in
quanto figli della Grecia e soprattutto di
Roma che facilitano la nostra integrazione.
Però corriamo il grande rischio di una
rapida assimilazione, fenomeno spontaneo per cui una minoranza nazionale fa
proprie, poco a poco, la lingua, la cultura,
la religione della maggioranza fino ad
amalgamarsi totalmente con questa. E
quindi a scomparire.
Cari amici, il vostro libro è un’ancora
che vi lega alle vere radici, alla memoria
di coloro che sono venuti dall’Italia ed
allo spirito che li hanno spinti a salvare
e tramandare la nostra cultura: la vostra
splendida scuola, giovane di 25 anni, ne
è il testimonio.
La “Giuseppe Verdi” è la grande realizzazione che vi salva dalla rapida assimilazione, è quindi il miglior strumento che
salvaguarda la identità. Non è che noi non
desideriamo “sentirci cileni” al contrario.
Vogliamo “sentirci cileni” ma nel contempo
ricchi della cultura italiana, collaudata da
due millenni.
Desidero terminare questa nota con le
parole con le quali la Prof.ssa Patricia Berenguela A. inizia la introduzione al libro:
“Lasciarono tutto. Lentamente scomparve
nell’orizzonte il loro paese, la loro terra.
Avanzato il tragitto, nel mezzo dell’Atlantico, compresero che la terra e il mondo e
che il Paese sono loro: vadano dove vadano:
loro saranno l’Italia”.
Giuseppe Tomasi
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Presenza- 1 dicembre 2016
SPAZIO APERTO
Cor­ri­spo­nden­za
Informazioni
ACLI
La Di­re­zio­ne rin­gra­zia i let­to­ri che le scri­vo­no per­ché di­mo­
stra­no in­te­res­se per i pro­ble­mi e la vi­ta del­la no­stra co­mu­ni­tà.
Nel­lo stes­so tem­po si scu­sa se, per e­vi­den­ti ra­gio­ni di spa­zio,
qual­che let­te­ra do­vrà es­se­re ri­dot­ta. La Di­re­zio­ne i­nol­tre si ri­
ser­va la pub­bli­ca­zio­ne di let­te­re che ri­ter­rà mol­to con­flit­tuali.
Pagina web: www.patronatoacli.cl
Cuba. Morto Fidel Castro.
Lutto a L'Avana,
festa degli esuli
L'ex presidente cubano,
Fidel Castro, leader della rivoluzione comunista dell'isola è morto all'età di 90 anni.
Lo ha annunciato il fratello
Raul alla tv di stato cubana.
"Caro popolo di Cuba:
è con profondo dolore che
compaio per informare il
nostro popolo, gli amici della
Nostra America e del mondo,
che oggi 25 novembre del
2016, alle 10.29, ore della
notte, é deceduto il comandante in capo della Rivoluzione Cubana Fidel Castro
Ruz". Così, trattenendo a
stento la commozione mentre legge un breve testo alla
tv statale cubana, Raul Castro ha annunciato la morte
del fratello.
"Nel compiere l'espressa
volontà del compaño Fidel
i suoi resti saranno cremati sabato 26", continua
il presidente cubano. "La
commissione che organizzerà i funerali darà al nostro
popolo un'informazione dettagliata sull'organizzazione
dell'omaggio postumo che
verrà tributato al fondatore
della 'Revolucion Cubana'.
Hasta la victoria siempre",
conclude il messaggio Raul
Castro. Le autorità cubane
hanno decretato nove giorni
di lutto nazionale, "da oggi
fino a domenica 4 dicembre"
e che "saranno sospese tutte
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chiama al Cel.
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EDITRICE
Parrocchia Italiana
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REDAZIONALE
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Francisco Crispieri
Antofag. Rodolfo Sanchez B.
Iquique
Luz Savalli
La Serena Caterina Pezzani
Quillota E. Schiappacasse
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Valparaiso
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P. Arenas Eduardo Pesce V.
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Contribuzione annua
$ 20.000. Cheque nominativo
a "Giuseppe Tommasi"
***
Stampa C. von Plate
Esce il 1º e il 16 di ogni mese
le attività e gli spettacoli
pubblici".
La festa degli esuli:
«Il vecchio è morto»
L'opposizione cubana in
esilio in Florida ha festeggiato la morte di Fidel Castro
con centinaia di persone che
nel cuore della notte sono
scese a festeggiare in strada
a Little Havana, a Miami,
urlando "Cuba libre" e "El
viejo muriò", il vecchio è
morto. Se ne è andato "un
tiranno" ma questo "non significa il ritorno alla libertà
per il popolo cubano", ha
avvertito però Ramon Raul
Sanchez, leader di Movimiento Democracia.
Dopo l'annuncio della morte del leader storico della
Rivoluzione cubana, Fidel
Castro, l'isola ha accolto la
notizia con eloquente silenzio, da sempre caratteristica principale di un popolo
abituato alla massima riservatezza, frutto di anni
di dittatura. Le stazioni
radio hanno mantenuto la
regolare programmazione e
Bustamante 180 - Santiago
Tel: 2665-0340; 22225247 - E-Mail: [email protected]
COMPARACIÓN GROTESCA,
FALSA E INJURIOSA.
solo in due canali televisivi
statali sono state interrotte
le trasmissioni per mandare
in onda immagini su momenti storici della vita di Fidel
Castro. Dopo l'annuncio
della morte, i bar e ristoranti
hanno chiuso e il traffico si
è intensificato, rispetto a un
normale venerdì sera, perché la maggior parte delle
persone è andata a casa per
avere maggiori informazioni
sulla morte del lider maxi-
mo. Rapidamente, i social
network sono stati inondati
di messaggi che esprimono
"sorpresa e sgomento" per
la notizia.
La notizia della morte di
Castro è ovviamente l'apertura di tutti i siti mondiali,
ma il Washington Post è l'unico tra i grandi ad usare la
parola "dittatore". Se i media
a L'Avana si impegnano a
"difendere La 'Revolucion'
che Castro ha costruito insieme ai poveri della sua
terra", per gli anticastristi
della comunità cubana statunitense è "la fine di un
capitolo orribile". "È morto
un tiranno - esultano - e
finalmente può cominciare
una nuova era".
Tra i primi leader mondiali
a commentare la scomparsa
di Castro ci sono i presidenti
dell'America Latina, da Enrique Pena Nieto in Messico ("È
morto un amico") a Nicolas
Maduro in Venezuela ("Fino
alla vittoria, sempre"), fino
a Rafael Correa in Ecuador
("Se ne è andato un grande").
Vladimir Putin ha definito il
leader della Rivoluzione cubana il "simbolo di un'epoca
della storia moderna" e "un
amico sincero e affidabile della Russia". "Con Fidel Castro
si chiude una pagina grande
e drammatica del Novecento.
Vicini al popolo cubano che
guarda al futuro", è il tweet
del ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni.
La morte di Castro è diventata subito breaking news sui
principali media internazionali. Se la stragrande maggioranza lo ricorda come il "padre
della rivoluzione cubana", si
distingue l'americano Washington Post che lo definisce
in apertura "un dittatore"
Abbonamento 2016 - Fiducia reciproca
Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter
continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà.
Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto
ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi
ringraziamo cordialmente della collaborazione.
Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la
“Cuenta de Ahorro N. 08-166-01126-03” a nome di “Giuseppe Tommasi B.”.
Il RUT di Giuseppe Tommasi B. è 8.322.945-4
Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta
o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati.
Cognome.....................Nome....................... via....................................città....................
Abbonamento normale
20.000 pesos
Abbonamento sostenitore
30.000 pesos. Cheques esteso a “PRESENZA”
Después de los debates televisivos entre los candidatos a
la Presidencia de los Estados Unidos (EEUU), pensaba
que nada nos podría sorprender, y no es así, pareciera que
cada día puede ser peor, como lo manifiesta este adagio
pesimista y fatalista. Sin entrar en los descalificativos,
una cosa no puedo dejar de manifestar, la grandeza y las
responsabilidades propias de la mayor potencia mundial
no se condicen con la precariedad y la pobreza del debate,
más propio de pelea de bar o de barrio. Así la democracia
no se engrandece ni brilla, al contrario, se rebaja y se debilita al igual al resultado una vez escrutados los votos,
un sistema que gana el que obtiene menos preferencias.
Esto solo pasa en el país en que la libertad y la igualdad
es una realidad y no una mera declaración filosófica.
El debate político debe tener un límite, la verdad y la
ética. No es posible que los políticos sigan ensuciando y
menoscabando groseramente el poco prestigio de la política. El ejemplo de las elecciones en los EEUU debiera
hacerlos rectificar adecuando sus conductas a la verdad
y la ética. El voto en los EEUU es un castigo a la clase
política, un voto de protesta que no elige al mejor, al
contrario, es un voto en contra la clase dirigente y a los
que por años han profitados del poder y de los privilegios. Cuidado, nadie está libre de este rechazo y de esta
protesta de los indignados y los marginados del poder y
de las influencias.
El debate acalorado del referéndum “abbrogatorio”
de la reforma constitucional ha alcanzado el delito de
calumnia e de injuria. Algunos connotados políticos
que adhieren al NO han manifestado que la reforma
aprobada por el Parlamento implantará en el país el
régimen autoritario y dictatorial de Pinochet por el poder
que concede al gobierno. La comparación es una monstruosidad inaceptable para cualquiera persona medianamente equilibrada e informada. Me parece un recurso
despreciable e indigno. Los esfuerzos del pueblo chileno
para rectificar y volver a la vida democrática, pasaría a
ser una acción innecesaria y cosmética. No es solo una
injuria a la memoria de la lucha por la libertad en Chile,
es más, es el desprecio por las víctimas de Pinochet, los
desaparecidos y los torturados.
La polémica del referéndum puede seguir siendo en Italia
un debate interesado y grotesco,” all’ italiana”, come me
atreví a calificar, pero di ahí a aceptar la ofensa contra
Chile y su pueblo existe mucho trecho, eso no lo acepto. La
vigencia de la reforma no transformará a Italia en un país
al estilo Pinochet nada más lejos. Es una ley aprobada
por la mayoría parlamentaria, incluso por algunos que
luego decidieron votar en contra en el referendum. Exijo
una mínima prudencia y apego a la verdad, no hacerlo
se ofende y lo que es peor, se profundiza el descredito y el
desprestigio de la política, que destruye la democracia y la
libertad. No confundir la dictadura con la gobernabilidad.
Mi personal convicción adquirida con la lectura de las
más diversas opiniones vertida por los interlocutores autorizados de la política italiana es que los que votan NO
hacen una opción personal de conveniencia, por lo que son
tentados a decir estupideces.
Las razones que se aducen para votar NO, sostienen,
en general, que la reforma es insuficiente, se necesita
más audacia, mayor rebaja de los costos de la política
reduciendo el número de los parlamentarios, eliminación
y no solo trasformación del Senado. Recordemos que
los intentos por reformar la constitución es un esfuerzo
sostenido en los últimos 40 años, todos fracasados. No
le echemos la colpa a la ley. La culpa es de los intereses
de casta.
Se olvidan que la reforma es lo que el Parlamento determinó después de una ardua lucha para sacarla adelante.
Italia debe superar la ambición de algunos por mantenerse o volver al poder, su ambición supera cualquier
obstáculo, incluso ofender la verdad e injuriar la honra
y la dignidad de tantos chilenos que derrotaron el terror
y la dictadura.
Paolo Castellani
LLEVE A SU CASA PRE-PIZZA LISTA
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TERZA PAGINA
Presenza- 1 dicembre 2016
Passatempo e umore Giro d’Italia: dagli spari di Pieris al Gavia
Oggi già sappiamo in tutti
i dettagli come sarà questa
storica edizione, che scatterà dalla Sardegna, venerdì
5 maggio 2017: tre giorni
sull’isola, in omaggio al suo
figlio più famoso del momento, quel Fabio Aru che
rappresenta il presente e il
futuro del ciclismo italiano
nelle grandi corse a tappe.
Quale migliore occasione
allora per fare un veloce refresh e ricordare quali sono
stati i momenti simbolo della
corsa rosa.
La storia del Giro, sin qui
lunga 107 anni e 99 edizioni, ne è piena zeppa: grandi
imprese e giorni drammatici,
tappe ardite e intuizioni
geniali, rimonte insperate e
crolli inaspettati. Abbiamo
scelto otto fra i tantissimi
momenti che restano indelebili nella memoria: dal
trionfo del pioniere Luigi
Ganna ai sassi e agli spari
di Pieris; dai voli dell’airone
Coppi nella Cuneo-Pinerolo
e sullo Stelvio al trionfo di
Gaul nel gelo del Bondone;
e poi il primo Merckx sulle
Tre Cime di Lavaredo, la
geniale crono in Laguna, la
giornata terribile sotto la
neve del Gavia.
1909 PARTENZA AL
BUIO — Il Giro d’Italia
nasce al buio, alle 2.53 di
giovedì 13 maggio, quando
127 corridori scattano da
Piazzale Loreto per dar vita
alla prima delle 8 tappe, la
più lunga: 397 km da Milano all’Ippodromo Zappoli di
Bologna.
Il romano Dario Beni, della Bianchi, vince in volata su
Mario Pesce, dopo 14 ore, 6
minuti e 15 secondi, a 28,900
orari. Il 30 maggio, dopo
2447,9 km, conclusione con
la Torino-Milano e Beni firma pure l’ultimo traguardo.
Arrivano in fondo 49 corridori, il successo finale (ai
punti) va al varesino Luigi
Ganna, classe 1883, in forza
all’Atala, 1° in tre tappe.
1946 SASSI E SPARI —
È il 30 giugno 1946 e il Giro
vive uno dei suoi momenti
più drammatici. La 14a
tappa parte da Rovigo per
chiudersi a Trieste, governata dagli Alleati e sulla quale
la Jugoslavia vuol mettere
le mani. Ma a Begliano,
dopo il ponte sull’Isonzo,
giovani comunisti seguaci
di Tito lanciano sassi contro
i corridori, che feriscono Egidio Marangoni e Salvatore
Crippa.
Si prosegue, ma a Pieris,
a una quarantina di km
dall’arrivo, la corsa è di
nuovo bloccata, da chiodi e
oggetti sulla strada. Parte
pure un colpo di pistola, che
ferisce un agente. La giuria
ferma lì la tappa, la vittoria
viene assegnata al triestino
Giordano Cottur.
1949 CUNEO-PINAROLO — Venerdì 10 giugno
1949, Fausto Coppi irrompe
nella leggenda. Si corre la
17a tappa Cuneo-Pinerolo,
una delle più dure mai viste:
254 km, si varca il con-fine
con la Francia, si scalano
Maddalena, Vars, Izoard,
Monginevro, Sestriere. Coppi, 2° in classifica a 43” da
Adolfo Leoni, dopo 62 km attacca sulla Maddalena e fila
via, imprendibile, scavando
fra sé e i rivali un abisso.
Mario Ferretti via etere conia la leggendaria frase «un
uomo solo al comando, la sua
maglia è biancoceleste, il suo
nome è Fausto Coppi». Dopo
192 km di fuga solitaria,
Fausto chiude con 11’52” su
Bartali. Il Giro sarà suo per
la terza volta.
1953 DEBUTTO STELVIO — È il 1° giugno 1953
e il Giro d’Italia conosce per
la prima volta lo Stelvio, il
passo che, a 2757 metri sul
livello del mare, divide la
Lombardia dal Trentino-Alto
Adige. Si sale dal versante
di Trafoi, il più duro, e la
penultima tappa è l’ultima
occasione per ribaltare la
classifica. Al via da Bolzano,
Hugo Koblet ha 1’59” di vantaggio su Coppi ed è convinto
di avere ormai la maglia rosa
in pugno.
Ma il Campionissimo non
si rassegna, attacca a una
decina di chilometri dalla
Mausoleo Italiano
Dr. Augusto Brizzolara
specialista in
Geriatria e
Gerontologia
El Trovador 4280
Of. 1108 -Las Condes
Fono-Fax: 2342 5139
Beeper 737 8087 -Cod 8784
Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500
vetta e sfinisce lo svizzero,
che arriva a Bormio dopo
3’28” e gli consegna il quinto
trionfo.
1956 NEVE SUL BONDONE — La giornata terribile si consuma l’8 giugno
1956, terz’ultima tappa di
un Giro che vede Pasquale
Fornara in rosa con 9” su
Cleto Maule.
Sono 242 km, con Costalunga, Rolle, Gobbera e Brocon, prima dell’arrivo sul
Monte Bondone. Pioggia e
vento geli-do al via da Merano, poi le condizioni peggiorano sempre più. È ecatombe
di ritiri, compreso Fornara.
Charly Gaul s’invola sotto la
neve verso il Bondone dove
vince semiassiderato dopo
oltre 9 ore di fatica, con Fantini a 7’44” e Magni, che ha
una spalla frat-turata e regge il manubrio stringendo un
tubolare fra i denti, a 12’15”.
Il Giro è del lussemburghese.
1968 IL CANNIBALE
MERCKX — «Quel giorno
ho realizzato il capolavoro
della mia carriera». Parole di
Eddy Merckx. E raccontano
di quel sabato 1° giugno
1968, quando nella GoriziaTre Cime di Lavaredo il Cannibale indossa la prima delle
sue 77 maglie rosa e ipoteca
il primo dei suoi cinque Giri
d’Italia. È la 12a tappa. Al
via, Dancelli lo precede in
classifica di 1’29”.
Ma negli ultimi 3 km della
salita dolomitica, sotto i primi fiocchi di neve, il giovane
belga in maglia iridata si
scatena. Riprende a uno a
uno i 16 fuggitivi, vince con
42” su Polidori, fa crolla-re
Ocaña e fa piangere Gimon-
3
di, che chiude a 6’19”.
1978 CRONO SULL’ACQUA — Vincenzo Torriani,
storico patron del Giro, è
l’uo-mo dei colpi di genio. Il
più ardito di tutti è datato
21 maggio 1978. Per la 14a
tappa della 61a edizione,
s’inventa infatti una crono di
12 km a Venezia, con tanto di
ponte di barche dalla chiesa
della Salute fino a piazza
San Marco, attraverso il
Canal Grande.
Piove a dirotto, tra le calli
si fatica anche a governare
la bici, una squadra di sommozzatori è pronta per ogni
emergenza. È spettacolo.
Alla fine vince Francesco
Moser, con 6” su Roberto
Visentini. Ma il Giro sarà
del belga Johan De Muynck.
1988 INFERNO BIANCO — A 32 anni dal Bondone
di Gaul, il Giro conosce un’altra giornata da tregenda. È
il 5 giugno 1988, la Chiesa
Valmalenco-Bormio sale ai
2621 metri del Gavia. Fa un
freddo cane, all’attacco della
salita ini-zia a nevicare ma
la tappa non si ferma e si
tramuta in inferno: corridori
congelati, maschere di fango
e di ghiaccio, c’è pure chi
piange.
In cima passa primo l’olandese Van de Velde, ma in
discesa rischia, come tanti,
l’assideramento: arriverà a
Bormio a 46’49” dal vincitore di tappa, il connazionale Erik Breukink. Franco
Chioccioli cede la maglia
rosa all’americano Andy
Hampsten, che la terrà sino
alla fine.
(Foto: Gaul sul Bondone)
Indirizzi Utili
Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia
Tel.: 224708400 - E-Mail: [email protected]
Consolato - Román Diaz 1270, Santiago
Tel: 224708400 - E-Mail:[email protected]
Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi.
Tel.: 562/222322618 - Fax: 562/222330973- E-Mail: [email protected]
Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia
Tel.: 23 2038170 www.iicsantiago.esteri.it
ICE Agenzia per la promozione all 'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane
Clemente Fabres 1050 (Prov.)Tel. 223039330 E.mail: [email protected]
COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 222129455
Radio Anita Odone on line 24 ore su 24 di musica italiana
Circolo di Professionisti di Origine Italiana
Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 222425012 - 222481503
Club Stadio Italiano
Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 224847000 Central.
Scuola Italiana Vittorio Montiglio
Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 225927500
Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia
[email protected] - Te: 22229328 - Fax: 226354127
Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 222055476
Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500
Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 226992222 - [email protected]
www.vigilidelfuoco.cl
ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos
Bustamante 180 (Parrocchia Italiana) - Tel 226650340
COIA: Bustamante 180 -Providencia Tel. 222225247
Associazione Ligure contatto Sig.ra Rina Garibaldi 02 2192144;
Sig. Aldo Solari al telefono 02 7926752
4
Presenza- 1 dicembre 2016
ITALIA E ITALIANI
Carne ben cotta? Mai e poi mai. Guai al pesce il
lunedì: ecco i piatti da non ordinare al ristorante
Tutti sanno che al ristorante non bisogna
ordinare pesce il lunedì: è quasi sempre
quello avanzato dal venerdì precedente. Ma
l’elenco dei cibi che è meglio evitare quando
si pranza fuori è lunghissimo, e riserva non
poche sorprese. A compilarlo in un nuovo
libro è stato uno che sa come vanno le cose
in cucina, lo chef
Anthony Bourdain,
già capo cuoco alla
Brasserie Les Halles di Manhattan.
Bourdain è comparso in molti show
televisivi anche in
Italia e persino nel
film «La Grande
scommessa», intento a spiegare i
prestiti obbligazionari usando come
analogia la zuppa
di pesce. La prima cosa da evitare è il brunch
della domenica. Sembra inventato per
rendere felice chi si impigrisce nel letto e
vuole fare colazione e pranzo insieme, ma
ai ristoranti serve per smaltire gli avanzi
del weekend, riciclandoli in modo accattivante. Soprattutto all’estero, un piatto
forte del brunch sono le uova con la salsa
olandese, il condimento più amato dai batteri, che lo colonizzano in massa, se non è
tenuto alla giusta temperatura. Non ho mai
visto nessuno, avverte Bourdain, preparare
questa salsa sul momento. Con il pesce bisogna fare molta attenzione. La maggior parte dei cuochi lo ordina
il giovedì e Bourdain confessa di non mangiarlo mai nei giorni precedenti, a meno
che non si trovi in un ristorante stellato.
Con le ostriche si possono correre seri pericoli
e bisogna ordinarle nei locali specializzati e
non in quelli che le propongono come un piatto
qualsiasi. Lo stesso vale per i frutti di mare,
che (se sono freschi e non congelati) bisognerebbe mangiare unicamente nei ristoranti
vicini alla costa. È poi un errore
ordinare la carne
«ben cotta», perché
questo consente a
chi sta in cucina di
liberarsi dei tagli un
po’ stantii che non
hanno più sapore,
carbonizzandoli un
po’ e servendoli con
un gusto di bruciato
che copre tutto. La
carne ben cotta è
un’abitudine che ci
trasciniamo dietro
dall’800, quando era
più difficile conservarla. Ma ogni intenditore
sa che una bistecca va mangiata un po’ al
sangue, se si vuole apprezzarne il sapore.
Bisogna anche diffidare di chi offre carne di
wagyu giapponese (o di chianina in Italia) a
prezzi troppo bassi, perché si tratta di tagli tra
i più costosi del mondo, che nessuno regala. Ma l’errore peggiore, secondo Bourdain, è
quello di ordinare piatti fuori dal menù. Niente irrita di più i cuochi e indispettisce i camerieri, che devono andare in cucina a spiegare
la nuova richiesta. Il piatto imprevisto arriva
dunque sempre con molto ritardo, raramente
è cucinato bene e non rende felice nessuno. È
quasi peggio del litigare con il personale prima
di avere finito il pasto, perché nessuno sa che
cosa può fare un cuoco arrabbiato dietro la
porta della cucina. Locride. Il vescovo restituisce i soldi
«sospetti» donati alla parrocchia
La parrocchia restituisca
i soldi “offerti” dai mafiosi
e “a casa” il consiglio pastorale di un’altra parrocchia
che ha criticato la linea anti
’ndrangheta dei vescovi calabresi. Sono le due forti decisioni prese nei giorni scorsi
dal vescovo della diocesi di
Locri-Gerace, monsignor
Franco Oliva.
Scelte nette, che coinvolgono sia i parroci sia il laicato,
che invitano la comunità a
una maggior collaborazione
Tenga el mejor
punto de vista
P. de Valdivia 3015 F. 22690791
Moneda 708
F. 26649244
San Antonio 325 F. 26325512
SILVANO TAVONATTI A.
[email protected]
coi suoi pastori. «Sono rimasto colpito dal fatto che nei
momenti più delicati restiamo soli e non abbiamo la collaborazione necessaria di cui
avremmo bisogno. C’è come
un deserto attorno a noi», è lo
sfogo del vescovo nella lettera
a padre Gianfranco, padre
Giuseppe e padre Daniel, i
tre religiosi che guidano la
parrocchia di S.Maria di Loreto a Platì, al centro dell’attenzione nei giorni scorsi
per le critiche al divieto per
i funerali pubblici al boss
Giuseppe Barbaro. Critiche
che il consiglio pastorale
aveva rafforzato attaccando
addirittura i vescovi.
Monsignor Oliva replica
coi fatti. In primo luogo ha
fatto restituire 10mila euro
che erano stati donati da
due società per il restauro di
San Nicola di Bari, Chiesa
Matrice di Bovalino.
Si tratta delle società di
Domenico Gallo, imprenditore finito pochi giorni fa
nell’inchiesta su appalti e
corruzione delle procure di
Genova e Roma e sospettato
di rapporti coi clan. Soldi
“sporchi”. Così il vescovo ha
fatto indirizzare alle due
società due distinti bonifici
di 5mila euro, come quelli
che erano stati offerti alla
parrocchia, per lasciare una
traccia chiara della scelta di
rifiutarli. E lo ha fatto citando papa Francesco che in occasione dell’udienza generale
tenutasi lo scorso 2 marzo era
stato chiarissimo: «Il Popolo
di Dio, cioè la Chiesa, non ha
bisogno di soldi sporchi, se
viene qualche benefattore con
un offerta frutto del sangue
di gente sfruttata, maltratta,
schiavizzata, con il lavoro
mal pagato, io dirò a questa
gente, per favore portati
indietro il tuo assegno, brucialo». Il vescovo, successivamente al messaggio del
Papa, aveva indirizzato una
lettera ai parroci della Locride invitandoli a «non accettare denaro sporco, offerte
da criminali o clan mafiosi,
per la realizzazione delle
opere della chiesa quando è
chiara la loro provenienza».
Ma il vescovo è andato oltre
e ha scritto una lettera, pubblicata sul sito della diocesi,
che ha poi consegnato direttamente ai tre religiosi
di Platì, concentrandosi sul
consiglio pastorale parrocchiale e sul suo «verbale a
dir poco sconvolgente, che
denota uno scarso senso
ecclesiale ed è offensivo nei
confronti del magistero dei
vescovi, di cui si nega il ruolo
nel discernimento pastorale e
nell’annuncio del Vangelo».
Quel verbale, pubblicato
stranamente su un sito online, nasceva da una riunione,
scrive il presule, «tenuta in
assenza del parroco".
La scommessa è sulla capra di collina: la posta in
palio rilanciare il Monferrato attraverso la rivincita
dell’agricoltura e dell’allevamento.
Un fenomeno che si sta
vivendo anche in una provincia che. segnata dalla
crisi industriale, sta riscopre
la sua vocazione nel settore
primario con una serie di
iniziative fino a poco tempo
fa impensabili. Come appunto quella di Umberto
Signorini, milanese, 75 anni,
un passato da consulente
aziendale a capo della Antex
(è uno dei «padri» del lavoro
interinale), trasformatosi
da due anni in allevatore
di capre. «Attenzione, non
pastore: c’è una bella differenza» sottolinea.
L’idea tradizionale è che
allevare le capre sia conveniente solo su terreni residuali, impervi: gli animali
brucano quel che c’è, fertilizzano, insomma hanno costi
minimi a parte il lavoro di
chi le accudisce.
Il latte serve di solito a piccole produzioni artigianali
di formaggi. Ma guardando la tenuta San Martino,
tra Occimiano e Borgo San
Martino, si entra nella dimensione industriale: «Fra
questa tenuta e una stalla
più piccola Lu - dice Signorini - abbiamo circa 2000
capi, 800 già in produzione,
altri 500 l’anno prossimo.
Abbiamo scelto una razza
del Nord Europa per le sue
caratteristiche, ma facendola
riprodurre qui potremo avere
tra un po’ una capra geneticamente monferrina in tutto
e per tutto».
Ma tutto questo latte (siamo oltre i 600 litri annui ad
animale) per farne che? Signorini ha pensato
anche a questo:
«Ci siamo collegati con la grande distribuzione, non dimentichiamo che il
latte di capra è
il più adatto in
caso d’intolleranze, e con l’industria di
trasformazione». Ad esempio
l’Igor di Novara produce un
tipo di gorgonzola, il Blu
di capra, con il latte della
San Martino. Il vero cuore
dell’impresa è comunque il
biodigestore: «La nostra economia è circolare: quello che
coltiviamo nei campi (circa
400 ettari, di proprietà e in
affitto) finisce come mangime
per le capre oppure nell’impianto “digestivo” che lavora
anche gli scarti delle stalle.
Produce biogas che aziona
un generatore elettrico da
un megawatt: parte dell’elettricità serve a noi, parte la
vendiamo. Poi il digestato e i
separati soliti vengono usati
per concimare i campi, così
il ciclo si chiude».
Ma Signorini non si ferma
qui: «La carne e le pelli dei
capi usciti dalla produzione
possono essere riutilizzate».
Hanno già realizzato una
specie di raviolo, denominato
«Caprolotto» (il Festival del
Raviolotto di Alessandria
evidentemente comincia a
far scuola) e si sono affidati
a una conceria per creare
materia prima utile in abbi-
gliamento o in arredamento:
«La pelle ottenuta è morbidissima, la nuova sfida
è dare vita a un’azienda
artigianale-agricola».
Idee a ripetizione per che
cosa? «Ho iniziato quest’attività perché secondo me dopo
l’abbandono dell’industria,
zone come il Monferrato
devono ripartire dall’agricoltura, dall’allevamento che
non sono mai venuti meno. Ovviamente sfruttando le nuove
tecnologie e adottando processi
che consentano di affrontare il
mercato globale. La San Martino vuole
essere un modello replicabile altrove, come un’app. E
anche uno stimolo, perché
in questa zona penso sia
venuta un po’ a mancare
l’imprenditorialità. Quindi
ai giovani che lavorano qui
(sono una decina, sotto i 35
anni) vorrei non soltanto insegnare il mestiere ma anche
comunicare lo spirito imprenditoriale, perché domani
siano loro a guidare questa
o altre aziende». Soprattutto
trasmettendo l’entusiasmo di
un manager che non risente
dell’età.
Coradia iLint: ecco il primo treno a idrogeno
Ci sono voluti due anni
di sviluppo ma il risultato
potrebbe realmente rappresentare un punto di svolta
nell’ambito del trasporto
sostenibile. Coradia iLint è il primo
treno alimentato a idrogeno al mondo e presto viaggerà in Germania generando come unica sostanza di
scarico dell’innocuo vapore
acqueo.
Si tratta di una vera e
propria invenzione rivoluzionaria nata dall’ingegno
degli ingegneri francesi della Alstom che sono riusciti a
mettere a punto un mezzo di
trasporto ad emissione zero
e ad ottimizzarne l’efficienza
energetica al punto da poterlo rendere operativo già
a partire dal prossimo anno.
E’ previsto, infatti, per dicembre 2017 il primo viaggio
del nuovo treno lungo la tratta Buxtehude-BremervördeBremerhaven-Cuxhaven,
in Bassa Sassonia.
Tutti i numeri di Coradia iLint Il nuovo Coradia
iLint è un treno realmente
efficiente che, a livello di
prestazioni, non fa rim-
piangere i suoi
predecessori
inquinanti. Può
viaggiare, infatti, per ben 600800 chilometri e
può contare su
diversi punti
di rifornimento
installati lungo
il percorso che
potranno alimentare il mezzo attraverso
i serbatoi posti sul tetto della
vettura. Può trasportare
fino a 300 passeggeri di cui
150 seduti e può mantenere
una velocità operativa di
ben 140 chilometri orari. Un
risultato davvero notevole,
soprattutto se si considera
che si tratta di un mezzo di
trasporto che non emette
alcuna sostanza nociva. Le
ferrovie tedesche hanno,
dunque, “arruolato” un vero
e proprio alleato dell’ambiente e dell’ecologia.
Guida Michelin 2017, Italia
seconda al mondo per numero stelle
Quest’anno è toccato al Teatro Regio di Parma svelare le
stelle della Guida Michelin 2017, la tradizionale “bibbia” rossa del mangiar bene in Italia. Otto i ristoranti che potranno
fregiarsi delle tre stelle, 41 ne avranno due mentre 294 sono
i locali a cui è stata assegnata una stella. Le eccellenze della gastronomia italiana, con molte riconferme, sono Piazza Duomo ad Alba (Cuneo), Da Vittorio a
Brusaporto (Bergamo), Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio
(Mantova), Le Calandre a Rubano (Padova), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola
a Roma, e Reale a Castel di Sangro (l’Aquila). Con 33 novità tra i ristoranti di qualità, l’Italia si conferma la seconda selezione più ricca al mondo. Cinque sono poi
i nuovi ristoranti a due stelle, 28 le new entry ad una stella
mentre dove le stelle confermate con cambio dello chef. 260
i nuovi B&b Gourmand. Giunta alla sua 62esima edizione,
la «rossa» quest’anno premia in totale 343 ristoranti del Bel
Paese. «La Guida 2017 è un viaggio in Italia che davvero suggerisce molte deviazioni - spiega Sergio Lovrinovich, caporedattore della Guida Michelin Italia - ad esempio Danì Maison
di Nino di Costanzo, a Ischia, è un viaggio nella tradizione
partenopea scandito dai suoi classici, che passa per un
giardino dai colori arcobaleno. È la novità più significativa
al Centro-Sud». ITALIA E ITALIANI
Gemona del Friuli: la ricostruzione
di un gioiello
“La cittadina, alle prime
luci dell’alba appare incastonata tra le Prealpi del
Friuli, incorniciata dalla
natura lussureggiante, dominata dall’antico castello
con i suoi giardini e protetta
dal maestoso Duomo”. E’
così che il portale dedicato
al turismo nel Friuli Venzia
Giulia introduce Gemona,
una delle più belle località
storiche della regione. Il
suo centro storico medievale custodisce tesori d’arte,
architettura, tradizione: a
vederla oggi chi mai direbbe
che fu proprio quello, nel
1976, il paese più colpito
dal famigerato terremoto del
Friuli? A poche settimane
dal tremendo sisma che ha
devastato il centro Italia,
l’attenzione viene spesso rivolta ai territori friulani. Di
questo episodio della storia
Italiana si rievoca infatti
la ‘ricostruzione riuscita’,
unico modello italiano di una
rinascita efficace, eccellente,
rapida e completa.
LEGGI ANCHE: AQUILEIA, IL TRIONFO DELL’AR-
TE MEDIEVALE
Il ‘modello Friuli’ di ricostruzione post terremoto
ha come fiore all’occhiello
proprio Gemona, paese che,
assieme ad Artegna e Venzone, si trovò nell’epicentro del
sisma durante tutte le sue
scosse. La cittadina è oggi
l’esempio eccellente della rinascita: il suo duomo, il suoi
vicoli storici, i palazzi, sono
stati ricostruiti mantenendo
l’aspetto originario. Tra essi
spicca il Duomo di Santa Maria Assunta, eretto tra la fine
del 1200 e gli inizi del 1300,
che con la sua architettura
gotico-romanica si innalza
maestoso nel centro cittadino. Al suo interno statue del
‘300 e splendidi affreschi,
all’esterno una meravigliosa
facciata e un suggestivo portale, oltre che il campanile
ad esso affiancato, completamente distrutto dal sisma
e ricostruito. La canonica
ospita il Museo della Pieve e
tesoro del Duomo e l’archivio
storico che custodisce registri battesimali trecenteschi,
i più antichi conosciuti. “In Italia la pensione non basta a
Lisbona sono benestante”
Il nostro uomo a
Lisbona si annuncia
con un messaggio: «Ci
vediamo davanti all’ingresso del mercato Do
Ribeira, indosserò pantaloni azzurro chiaro
e una polo melone».
Piove, poi smette, poi
tira vento. E sì, ci sono
salite, ponti, discese,
barche e ponti ancora,
capelli sempre spettinati come canta Ivano Fossati. Ma in questa antica e
bellissima capitale d’Europa
sta succedendo qualcosa di
nuovo, un’anomalia che può
concorrere a spiegare l’aumento di un punto e mezzo
di Pil previsto nel 2017.
E la novità è proprio Valentino Cavallin da Rubano,
Padova, il nostro uomo. Uno
dei 60 mila europei venuti qui
a prendere la «residenza non
abituale» per potersi godere
la pensione senza pagare
neppure un euro di tasse. «Volevo andarmene dall’Italia comunque», premette Cavallin con orgoglio e
polo effettivamente melone.
«Sono sempre stato un viaggiatore. Mi piace la natura.
Cammino tanto. Volevo chiudere in bellezza. Ma questo
della pensione intera è stato
un grande regalo, non si può
negare. Diciamo la verità: è
un porto franco. Un modo
per attrarre capitali. Perché
bisogna moltiplicare la mia
vita per tutti quelli che stanno arrivando: paghi l’affitto,
vai al ristorante, ti muovi,
vivi, spendi. È naturale». Il mercato Do Ribeira è
stato ristrutturato da poco.
Da una parte si comprano
pesci enormi dai colori sgargianti, dall’altra si mangiano
tutti i cibi del mondo. Siamo
davanti al Tago, il grande
fiume che costeggia Lisbona
prima di tuffarsi nell’Atlantico. Il signor Cavallin ha
preso casa sull’altra sponda.
«Abitare in centro è proi-
bitivo. Francesi, tedeschi e
inglesi, soprattutto, stanno
occupando interi quartieri.
È la calata dei barbari. I
prezzi lievitano di settimana
in settimana. Ma non mi
lamento, anzi. Alla fine ho
trovato un alloggio ammobiliato di 70 metri quadrati
a 525 euro al mese. Mi sono
dovuto comprare soltanto
la bilancia, i cuscini e una
di quelle biciclette che si
piegano, così posso portarla
ovunque». Dopo dieci minuti
di traghetto, ecco la strada
di casa, naturalmente in
leggera salita: «Ogni notte,
prima di dormire, vado a
camminare fino al molo». Una vita di lavoro Ma chi è il signor Cavallin? In che Italia ha vissuto
prima di abbandonarla?
«Ho lavorato nell’abbigliamento dal 1971. Operaio
nel settore camiceria e capi
spalla. Pisa, Asiago, Milano, Forlì. Avevo 22 anni
quando ho cominciato. Mi
sono messo per conto mio
nel 1984. Ho avuto l’idea di
dedicarmi all’abbigliamento
per ciclisti. Eravamo io e
mia moglie, casa e bottega.
Siamo cresciuti lentamente.
Ma nell’anno di grazia 2008
eravamo arrivati a 270 mila
euro di utili con 18 dipendenti e 12 collaboratori esterni.
Da allora, un lento e inesorabile declino». Si è arreso? «Al
contrario, abbiamo provato
a resistere. Tagli su tagli su
tagli. Tiravamo la cinghia,
ma non si poteva. Per
quella mostruosità che
sono gli studi di settore
eravamo sempre fuori
parametro. Il capannone era della stessa
metratura di prima
anche se le macchine
erano tutte ferme e non
cucivamo neppure un
fazzoletto da naso. E
quelli ci chiedevano le
tasse di prima. Non si
rendono conto…
Artigiani che arrivano alla
disperazione. Noi abbiamo
chiuso e cercato un’altra
vita». E così, dopo 45 anni
di contributi e battaglie, alti
e bassi, il signor Cavallin
guarda il Tago, il Cristo Rei
sul promontorio e la sua nuova situazione economica: «In
Italia prendevo 2250 euro al
mese. Qui, senza ritenute,
arrivo a 3187,44. Ecco il pagamento di novembre». Ottomila richieste, 5653
già accettate È la terza pensione portoghese del signor Cavallin. La
sua è una delle 8000 richieste
di residenza non abituale
presentate solo negli ultimi
sei mesi: 5653 già accettate.
Non serve molto. Un contratto
d‘affitto e almeno 183 giorni
all’anno di vita effettiva in
Portogallo. L’addetta commerciale dell’ambasciata italiana,
Cinzia Buraglini: «Quello
dei pensionati italiani è un
fenomeno recente, nonostante l’accordo sulla pensione
risalga a 8 anni fa. Riceviamo
moltissimi contatti. Chiedono
informazioni, sono tentati. Ma
non sempre il trasferimento
si concretizza, soprattutto
per il costo alto degli affitti».
Esiste solo un altro posto
nell’area europea dove è possibile usufruire dello stesso
trattamento pensionistico: la
Bulgaria. Ma il Portogallo ha
un altro fascino. Nel 2010 i
residenti italiani erano 2533,
oggi sono 6832. Presenza- 1 dicembre 2016
5
In diminuzione i casi di cancro allo
stomaco: ecco il perché
È una malattia tipica
dell’età avanzata, ma rispetto al passato l’incidenza
(nuove diagnosi) è in calo.
Le stime degli specialisti
lasciano supporre che l’anno
in corso si concluderà con tredicimila diagnosi di tumore
dello stomaco. Un dato che
conferma la flessione rispetto
al passato in entrambi i sessi: rispettivamente del 2,8 e
del 3,6 per cento negli uomini
e nelle donne. Diverse le ragioni alla
base di questo trend: dall’introduzione dei frigoriferi,
che a partire dagli Anni
30 del secolo scorso hanno
drasticamente ridotto le contaminazioni batteriche delle
carni alla base della sintesi
delle nitrosammine, elementi
cancerogeni alle innovazioni
nella terapia farmacologica e
chirurgica. LA SCELTA DELL’OSPEDALE IN CUI OPERARSI
FA LA DIFFERENZA L’occasione per fare il punto sulla malattia è giunta
da un convegno («Tumore
gastrico: una sfida da vincere insieme») organizzato
a Roma dall’associazione di
pazienti «Vivere senza stomaco si può». Due i temi più sentiti:
l’abbandono terapeutico e le
difficoltà nutrizionali che si
incontrano dopo la rimozione
chirurgica (quasi sempre totale) dello stomaco. È toccato
a Claudia Santangelo, presidente dell’organizzazione,
ragionare sul primo aspetto.
«Attraverso la nostra attività, notiamo che c’è un fronte
crescente di pazienti che
risulta attratto da approcci
di cura alternativi a quelli
convenzionali - ha spiegato
la donna, operata nel 2008 -. Ma
il tumore allo
stomaco non offre molte chance
di sopravvivenza, se non curato in maniera
adeguata. Ecco
perché, oltre a
ribadire l’importanza della diagnosi precoce,
è importante sapere che, una
volta scoperta la malattia,
occorre rivolgersi a centri di
eccellenza, con un volume
significativo di interventi
per il trattamento di questa
malattia». CHEMIOTERAPIA: DIVERSE OPPORTUNITÀ A
DISPOSIZIONE Nel percorso di cura del
tumore allo stomaco, la chemioterapia può precedere
l’intervento chirurgico (neoadiuvante) o essere somministrata dopo l’intervento
chirurgico (adiuvante). Nel
primo caso viene praticata
in presenza di tumori localmente avanzati per cercare di
ridurne l’invasività e la diffusione, migliorando quindi
le possibilità di asportazione
chirurgica radicale, e per
ridurre il rischi di recidiva
post-operatoria. Nel secondo
caso viene effettuata in presenza di tumori localmente
avanzati per consolidare
l’effetto della chirurgia e
ridurre il rischio della recidiva. Esistono anche protocolli
a scopo palliativo, messi in
atto quando la malattia è in
stato avanzato, non operabile
o con metastasi a distanza.
In questo caso l’obiettivo non
è la guarigione, ma il controllo della malattia. CHE COSA MANGIARE Uno dei problemi più rile-
vanti che segnalano i pazienti operati per la rimozione
di un tumore allo stomaco
concerne la dieta.
Come segnalato da Santangelo, «in molte strutture
manca la figura del nutrizionista esperto delle problematiche dei gastrectomizzati». Un aspetto tutt’altro che
da trascurare, perché «il paziente a cui è stato asportato
lo stomaco deve imparare di
nuovo ad alimentarsi e fare
attenzione a non entrare in
uno stato di malnutrizione aggiunge Paolo Delrio, direttore della struttura complessa di chirurgia oncologica
addominale dell’Istituto Nazionale dei Tumori Pascale
di Napoli e presidente della
Società Italiana di Chirurgia
Oncologica -. L’alimentazione corretta
è un cardine della sopravvivenza purtroppo ancora
sottovalutato e poco riconosciuto. Il paziente malnutrito
ha problemi di malassorbimento, carenze, disturbi
metabolici, minore resistenza
alle infezioni e peggiore dimensione sociale.
Si tratta di un problema
che interessa più del 60 per
cento dei pazienti con tumore
allo stomaco.
La quasi totalità di essi è
malnutrita al momento della
diagnosi». Economia. Il Pil fa un balzo in avanti: bene industria e servizi
Il Pil italiano dà segnali di
ripresa. Nel terzo trimestre
del 2016 il prodotto interno lordo è aumentato dello
0,3% rispetto al trimestre
precedente e dello 0,9% nei
confronti del terzo trimestre
del 2015. I dati sono stati resi
noti dall’Istat. Nel secondo
trimestre dell’anno la crescita era stata pari a zero. La
crescita rispetto al trimestre
precedente, segnala l’Istituto
nazionale di statistica, è la
sintesi di un aumento del
valore aggiunto nei comparti
dell’industria e dei servizi e
di una diminuzione nell’agricoltura.
L’Istat ha precisato che il
dato è stato corretto in base
al calendario. Il terzo trimestre del 2016, ricorda
l’Istat rendendo noti i dati,
ha avuto due giornate lavorative in più del trimestre
precedente e una in meno
rispetto al terzo trimestre del 2015.
Dal lato della domanda, vi è un contributo ampiamente
positivo della componente nazionale
(al lordo delle scorte), in parte compensato da un apporto
negativo della componente estera netta.
Il terzo trimestre del 2016 ha
avuto due giornate lavorative
in più del trimestre precedente e una in meno rispetto al
terzo trimestre del 2015.
“Con le riforme sale il Pil,
senza riforme sale lo spread.
Avanti tutta, l’Italia ha diritto al futuro #passodopopasso”. Così il premier Matteo
Renzi commenta i dati Istat
su twitter.
In questo periodo, il Pil
è aumentato rispetto ai tre
mesi precedenti dello 0,7%
San Luis 5358 (60-62-64) Peñalolen
(02) 298 15 58 298 24 02 Fax (02) 322 03 95
www.carnessori.cl
negli Stati Uniti, dello 0,5%
nel Regno Unito e dello 0,2%
in Francia.
Rispetto al terzo trimestre
2015, invece, si è registrato
un aumento del 2,3% nel
Regno Unito, dell’1,5% negli Stati Uniti, dell’1,1% in
Francia.
Nel complesso, il Pil dei
paesi dell’area euro è cresciuto dello 0,3% rispetto al
secondo trimestre e dell’1,6%
nel confronto con lo stesso
trimestre del 2015.
Vacuno
Cerdo
Sub productos
Arrollados
Hamburguesas
Cordeo Lechón
Pollo
Pavo
Jabalí Puro
Ciervo
Avestruz
Codornices
Pato Neozelandés
Conejo
Guayu 100% Orgánico
Quesos
6
Presenza- 1 dicembre 2016
Gigliola Pacciarini /Alejandra Calcagni
Con la gentile collaborazione
della Prof.ssa Silvia Perroni
e del fotografo Alejandro San Martín
www.scuola.cl / [email protected]
Stage Clarice e Noemi
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Olimpiade di Matematica
Facciamo i complimenti ai
nostri alunni Diego Solís Benedetto (3° posto), Sofía Arnés Ávila (menzione d´onore
categoria 5° e 6°) e Marco
Cornejo Ayala (menzione
d´onore categoria 7° e 8°),
che hanno ottenuto una eccellente partecipazione nelle
XXI Olimpiade Infantili di
Matematica del Colegio San
Anselmo di Chicureo.
Bravi!!!
Copa Adiós 4tos Medios
(Prof. Daniel Muñoz,
Coordinador de Deportes)
Siamo due ragazze italiane che, dopo aver fatto la maturità
linguistica in Italia a Verona, hanno deciso di approfondire
la conoscenza della lingua spagnola. Grazie a Carla, un’amica italiana abbiamo potuto frequentare questo lunghissimo
e bellissimo viaggio ed è anche grazie a lei se siamo venute
a conoscenza di questa scuola.
Siamo rimaste qui circa due mesi e abbiamo alternato la
nostra permanenza tra la scuola e le varie visite alla città
e il paese.
Per il primo periodo (settembre) siamo state inserite nella
classe 4 medio C dove ci siamo trovate molto bene con i ragazzi sebbene in quel periodo erano impegnati a prepararsi
per la maturità.
El primer fin de semana
de noviembre, se realizó
en la Scuola la tradicional
Copa Adiós 4tos Medios, para
reconocer y despedir deportivamente a todos nuestros
alumnos de 4° Medio que
han tenido una trayectoria
deportiva durante su etapa
escolar y que se han puesto
la camiseta a través de todos
estos años.
En esta versión, participaron 11 colegios en entretenidos y disputados encuentros,
resultando ganadores los
siguientes equipos:
Fútbol Damas
1er Lugar: Carampangue
2do Lugar: Scuola Italiana
3er Lugar: The English
Institute
Fútbol Varones
1er Lugar:
Colegio Institución
Teresiana
2do Lugar: Nuestra Señora
del Loreto
3er Lugar: Scuola Italiana
Básquetbol Damas
1er Lugar: The English
Institute
2do Lugar: Calasanz
3er Lugar: Scuola Italiana
Básquetbol Varones
1er Lugar: British
Royal School
2do Lugar: Scuola Italiana
3er Lugar: The English Institute
Vóleibol Damas
1er Lugar: The English
Institute
2do Lugar: Carampangue
3er Lugar: Scuola Italiana
Finales de Básquetbol Varones de LIBASCOPAR
(Por Prof. Daniel Godoy)
La selección de Básquetbol
Superior de nuestra Scuola,
definió el Bronce frente al
rival Institución Teresiana
y logró vencerlo con un ajustado marcador 49-48.
El partido contó con la
presencia de apoderados y
alumnos que hicieron sentir localidad y apoyo a los
basquetbolistas de nuestra
Scuola.
Nelle ultime tre settimane siamo state inserite anche alla
scuola nido e kinder e abbiamo lavorato con i bambini di 3
e 4 anni.
La permanenza in questa scuola ci ha aiutate molto a
migliorare il nostro spagnolo, è stato particolarmente bello
per noi l’approccio con i bambini perché loro sanno sempre
come stupirti e renderti felice.
Ringraziamo le maestre di 1°A e 1°B che ci hanno sempre
coinvolte nelle attività come se fossimo delle colleghe; ringraziamo Eugenio Parra, Claudia Custoya, Gabriella Chiuminato, Vijera ed Eliana che ci hanno permesso di partecipare
alle attività scolastiche e Italo Oddone il direttore che ci ha
accolte per questa esperienza, ma in particolare vogliamo
ringraziare Carla, Andres, Isabella e Annaluna per averci
ospitate e accolte nella loro casa.
Además, el encuentro tuvo
cobertura periodística por la
prensa del programa Interescolar Deportivo del CDF,
y fue emitido en el canal
CDF Premium y Básico, con
entrevistas a Iñaki Zúñiga
(elegido el mejor jugador
del partido) y Pietro Solari
(determinante en el triunfo).
È stata un’esperienza davvero unica, che porteremo nel
cuore per sempre.
iY colorin colorado este viaje se ha acabado!
Un beso, Noemi y Clarice
El viernes 11 de noviembre se disputaron las Finales de Básquetbol Varones de LIBASCOPAR en el colegio Verbo Divino, uno de los torneos más competitivos a nivel regional.
Felicitamos a nuestros
deportistas por dicho logro
y por ubicarse en el podio
de los 3 colegios más fuertes
del torneo.
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Rama de Básquetbol
Trionfo femminile nel LIBASCOPAR
Venerdì 18 novembre, nel Liceo Alemán,
si è svolta la finale della LIBASCOPAR, una
delle gare di pallacanestro più importanti
a livello regionale.
La squadra di pallacanestro infantile
femminile della nostra
Scuola, ha definito il
torneo con la rivale del
The English Institute,
vincendolo con 36-26.
Erano presenti alla
partita genitori ed
alunni che hanno fatto sentire tutto il loro
appoggio alle nostre
giocatrici. Abbiamo
contato inoltre con il
Centro dei Genitori
che ha dato delle bibite
“Powerade” per l’idratazione delle nostre
rappresentanti.
Facciamo i nostri auguri alle nostre giocatrici ed al loro allenatore Prof. Igor Castillo per
aver conquistato il primo posto!
Bellezza dello Sguardo
Giovedì 17 novembre, nella Sala Terracotta, è stata inaugurata la decima versione della
mostra di arte collettiva "La Bellezza dello Sguardo".
In questa occasione sono stati selezionati 32 artisti, che hanno dato vita ad un montaggio
molto diverso in relazione agli stili, alle tecniche ed alle espressioni artistiche.
Come celebrazione per i 10 anni della mostra e per i 125 anni della Scuola, è stata premiata
la miglior opera dell’esposizione. La giuria, composta dal Rettore, dal Capo del Dipartimento
di Arte e dai professori di Arte della Scuola, ha scelto la realizzazione dell’artista Roberto
del Real con la sua opera "Inmigración". Ci sono stati anche due premi speciali per gli artisti
Edda Antonelli y David Scongnamiglio.
È stato senza nessun dubbio un grande momento per loro e per tutti coloro che sono stati
presenti in questa già tradizionale attività di fine anno.
¡BASKET CAMP!
(Por Prof. Daniel Godoy)
Presenza- 1 dicembre 2016
Visita alla Casa di Riposo Italiana
7
Por Gabriela Chiuminatto
(Directora de área Scuola dell’Infanzia)
A propósito del trabajo que organiza el equipo de Solidaridad de la Scuola en ayuda
del Hogar Italiano, los alumnos de la III Sezione D de la Scuola dell’Infanzia propusieron
realizar una visita a esta institución, que agregara felicidad y cariño ai nonni que alberga.
Es así como los niños y niñas programaron junto a sus maestras, Marta Atzori y Francisca
Poblete, lo que harían, lo que llevarían y lo que regalarían.
Elaboraron un cuadro colectivo con un mensaje para los abuelos, planificaron cantar en
italiano y en español y qué les llevarían para compartir una rica y sana colación.
En la Casa di Riposo los esperaban dichosos. Cantaron, bailaron, escucharon cómo
tocaba piano uno de los abuelitos, conversaron, recorrieron el Hogar, todos se divirtieron
mucho, niños y “abuelos”.
Al día siguiente, se organizó una conversación grupal, para compartir qué era lo que más
le había gustado de la visita a cada uno:
Josefa: “A me è piaciuto cantare”.
Clemente D.: “A mí me gustó el lugar”.
Clemente C.: “A me é piaciuto ballare con Antonia y un viejito”.
Montserrat: “Estar con ellos”.
Bruna: “Mi è piaciuto parlare con l’anziano che era da solo”.
Bruno: “Cuando cantamos con los ancianos”.
Ricardo: “Me gustó cuando el viejito tocó el piano”.
Clemente C: “Mi è piaciuto ballare con Antonio”.
Clemente D: “Mi è piaciuta la casa di riposo”.
Domingo: “Visitarlos”.
Antonio: “Cuando fuimos a ver las tortugas”.
Sofía N: “Mi è piaciuto ballare con Antonia e l’anziana”.
Matilde: “Mi è piaciuto quando abbiamo cantato”.
Trinidad: “Mi è piaciuto cantare con i nonni”.
Jacques: “Mi è piaciuto come suonavano il piano”.
Vicente: “Mi è piaciuto vedere le tartarughe”.
Antonia: “Mi è piaciuto quando ha suonato il piano”.
Rodrigo: “Mi è piaciuto quando ha suonato il piano”.
Raffaella: “Mi è piaciuto cantare”.
Emilio: “Mi è piaciuto cantare”.
Emiliana: “Hacer el paseo por toda la casa”.
Agustín: “Vedere le tartarughe e i pesci”.
Matías: “Andare al secondo piano”.
Todos coincidieron en que el objetivo se había cumplido y varios niños comentaron que
les habían pedido a sus papás hacer otra visita, en familia.
Jacques: “Yo le dije a mis papás que podríamos ir a visitar el hogar con mi hermano”.
Sin duda, experiencias como éstas, que surgen de los propios alumnos, son una motivación
importante para continuar el trabajo solidario y ampliarlo a acciones que van más allá de
una ayuda material y aportan un aprendizaje muy significativo en el plano valórico, eje
clave para la formación integral que queremos brindar.
Agradecemos a la III Sezione D por esta hermosa iniciativa, y al equipo de Solidaridad
por la coordinación de este importante desafío.
Kermesse nella Scuola Italiana
Sabato 12 novembre è stata realizzata la tradizionale
ed imperdibile Kermesse
della Scuola Italiana, con
giochi, stands allestiti dai
nostri alunni, musica dal
vivo con gruppi di alunni,
concorsi, premi sorpresa e
tante altre attività.
La vendita di alimenti e
bibite è stata a carico delle
Seconde Medie per il loro
viaggio di Studi.
Un grupo de alumnos de la Scuola asistió a la décimo quinta versión del tradicional
campamento de básquetbol Basket Camp, que se realizó durante el 11, 12 y 13 de noviembre en las dependencias del Trewhela´s School ubicado en Lo Pinto, Chicureo. Más de
400 niños, provenientes de todas las regiones del país y de Argentina, asistieron a esta
fiesta del baloncesto en la que nuestra Scuola dijo presente con la participación de 24
basquetbolistas de las categorías Pre-mini y Mini.Fueron tres días en los que nuestros
deportistas aprendieron más de este deporte con variadas actividades de sana diversión:
Aqua-Basket, estaciones de fundamentos, competencias, concursos, team AND 1 y mucho
más.Felicitamos a nuestros deportistas y agradecemos la colaboración de los apoderados
por permitirles a sus niños vivir esta tremenda experiencia de la “fiesta del Basket Camp”.
Profesor Daniel Godoy Hernández
Rama de Básquetbol
Referendum
Costituzionale
Invitiamo tutta la comunità italiana a
votare nel Referendum Costituzionale che
si realizzerà il 4 dicembre.
Gli elettori potranno richiedere il loro
voto nel Consolato Italiano, tra il 20 novembre ed il 1° dicembre 2016.
Per ulteriori informazioni sul procedimento e sulla restituzione dei voti emessi,
vi invitiamo a vedere il seguente video
nella nostra pagina web: www.scuola.cl
8
Presenza- 1 dicembre 2016
1° encuentro de Coros
denominado "Los Jóvenes
cantan en Magallanes"
Al 1° encuentro de Coros denominado “ Los Jóvenes
cantan en Magallanes “, realizado el 18 y 19 de noviembre
de 2016, en el Liceo “Bicentenario “ Luís Alberto Barrera
de Punta Arenas, organizado por la Agrupación de Profesores de Música de Magallanes-APROMUS presidida
por el docente Italo Manzo Pérez, donde estuvo presente,
entre otras autoridades e invitados especiales, el Director
del Consejo Regional de la Cultura y las Artes- CRCA,
Gonzalo Bascuñan Vargas.
En esta hermosa actividad musical donde participaron
10 coros en total, 7 de los cuales de diferentes establecimientos educacionales de nuestra ciudad, quienes deleitaron a los asistentes con su moderno y variado repertorio,
en la oportunidad fueron invitados algunos coros de
adultos, donde destacó la participación el Coro Italiano
de Punta Arenas, dirigido en la oportunidad por el joven
y talentoso músico e integrante Oscar Galindo Vargas.
Igualmente participó el Coro del Liceo Juan Bautista Contardi Gastaldi de Punta Arenas, integrado por
alumnos/as de enseñanza básica, dirigido por la docente
Mirna Verdún.
Eduardo Pesce Villarroel
Comunicador, Difusor y Gestor Cultural
COLLETTIVITÁ
Corso del Prof. Blanco alla
mostra Leonardo Da Vinci
Insieme ai suoi studenti, il Prof. José Blanco ha fatto una
visita alla Mostra su Leonardo Da Vinci, che si è tenuta nelle
Casas de Lo Matta nel comune di Vitacura.
Oltre ad esaminare le macchine costruite secondo i disegni
dell'artista-scienziato, il Prof. Blanco ha svolto una lunga
descrizione ed analisi del Cenacolo di Santa Maria delle
Grazie, del quale si esibiva una copia in formato originale e
coi colori dell'ultimo reatauro. Si è fermato anche davanti
alle altre riproduzioni di pitture del maestro ed agli appunti
anatomici.
È stata un'altra attività previa alla chiusura del Corso di
Lingua e Cultura Italiane di quest'anno.
Festa siciliana nel nome
dei "Castiglione"
Triste anniversario
El 22 de noviembre del 2013 falleció la Sra. Marina
Mazzolá Schiavetti, una de las personas de nuestra
colectividad dedicada a promover la CULTURA con
ingenio, pasión, gran entusiasmo, con el corazón: en
programas de radio, dictando conferencias, clases,
como miembro de la SIDI ( una de los impulsores del
Viaggio di Studio alunni Scuola Arturo Dell'Oro) y en
otras muchas, muchas actividades.
Sus palabras de amistad, sus consejos, su coherencia
entre el pensar, decir y hacer.
Me es difícil expresar en palabras lo que Marina
significó para todos nosotros.
Gilda Rivara Bardi
Villa Alemana
Servizio del Patronato
ACLI
L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la
Parrocchia Italiana (Bustamante 180)
con il seguente orario:
da Lunedi a Venerdi
dalla ore: 08:30 alle 14:30
Tel: 2665-0340; 22225247 - E-mail: [email protected]
Potrà essere in crisi lo spirito della Regione che un tempo
riuniva oltre un centinaio di
discendenti di Siciliani nelle
feste tipiche sicule, ma mai
mancherà lo spirito del sangue
che riunisce i nostri amici
della più grande isola d'Italia
E così a "un fischio del capo"
sono accorsi da ogni parte
una trentina appartenenti
alla famiglia Castiglione già
molto numerosa nella nostra
comunità
Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana.
Lo esperamos
*Providencia 1975 (Esq. Pedro de Valdivia)
*Vitacura con Charles Dickens
Era il sabato 5 novembre.
Luogo di incontro?
Nella parcella di Salvatore
Castiglione a Curacavì. Li
ha convocati un programma molto semplice: "un rico
almuerzo, lleno de alegría,
emoción, cariño y amor por
la famiglia, recordando a
nuestros padres y nonnos.
Degustamos de nuestra comida tipica donde obviamente no faltaron y CANNOLI!
Terminamos la tarde con
cantos, música y tarantella!!." me sugerió Salvatrice
Castiglione G.
Questa bella notizia mi ha
portato indietro negli anni,
quando in parrocchia si è
fondata l'Associazione Siciliana in una meravigliosa
festa di inizio di attività.La
forza del sangue ha forzato
e il più anziano dei presenti
è stato eletto con il "Patrino"
nel migliore senso della parola. Non si potrà tornare a
quei tempi?
Iscrizioni Corso Invernale 1-28 febbraio 2017
di lingua e cultura organizzati dall’Università
di Genova a Santa Margherita Ligure.
CORSO INVERNALE 1-28
FEBBRAIO 2017
Condizioni Generali
Per esigenze organizzative, é richiesta l’iscrizione entro
il 10 gennaio 2016.
Numero minimo iscritti per l’attivazione del corso: 15
Quota di iscrizione:
La quota di iscrizione è di Euro 980,00. Comprende
le lezioni, i seminari, il pranzo (dal lunedì al venerdì) e il
soggiorno presso l’Istituto Colombo, (Via Dogali 2, Santa
Margherita Ligure). Le stanze multiple col bagno in camera hanno a disposizione anche una cucina comune. Per
ulteriori informazioni in merito all’alloggio, rivolgersi al
responsabile della struttura: sig. Carlo Capra (e-mail info@
istituto-colombo.com).
In alternativa è possibile soggiornare in appartamento
(su prenotazione) per gruppi di almeno 5 persone. Il costo
varia in base alla tipologia dello stesso.
Ammissione ai Corsi
Ai Corsi può essere ammesso chiunque, purché maggiorenne, di qualsiasi nazionalità, anche se privo di laurea o
diploma accademico.
È indispensabile una conoscenza almeno elementare
della lingua italiana.
Domanda di ammissione ai Corsi:
La domanda di ammissione ai Corsi, redatta sul modulo qui allegato, oppure on-line, dovrà pervenire al Centro
Internazionale nel mese precedente l’inizio del corso. Alla
domanda dovranno essere allegate due fotografie formato
tessera e copia di un documento di identità valido.
Sarà a disposizione degli studenti una mediatrice culturale, riconosciuta dalla Regione Liguria: Alicia Zerega
Suddivisione in classi:
Classi e programmi sono opportunamente suddivisi e
graduati in due livelli, in base alla valutazione di un test
iniziale e secondo la conoscenza della cultura e della lingua
italiana.
Programmi:
I programmi delle lezioni, dei seminari e delle altre
attività culturali e ricreative promosse o riconosciute dal
Centro saranno resi noti all’apertura dei Corsi.
Lezioni ed orari:
Le lezioni si svolgono dalle ore 9.00 alle ore 13.00 per un
totale di 20 ore settimanali; 2 ore al giorno sono dedicate alla
grammatica e alla conversazione; ogni seminario prevede
complessivamente 4 ore. Gli studenti dovranno scegliere un
minimo di 5 seminari che dovranno seguire interamente.
Questa è l’organizzazione dei corsi:
• Grammatica italiana
• (suddivisa in due livelli: avanzato e elementare)
• Storia dell’arte
• Arti applicate (pittura, disegno, fotografia)
• Sociologia politica
• Letteratura
• Storia del teatro
• Storia del cinema
• Storia della musica
• Cucina e tradizioni eno-gastronomiche
• Marketing turistico
• Commercio estero
Certificati:
Alla fine dei corsi, su proposta del collegio dei docenti e
previo test finale, il direttore rilascia agli studenti meritevoli
un attestato con le seguenti valutazioni: sufficiente, discreto,
distinto, ottimo.
Obblighi e riserve della Direzione:
• Il direttore è responsabile dell’attività culturale e della
disciplina dei Corsi.
• La Direzione si riserva di modificare, ove concorrano
cause impreviste, orari, manifestazioni e programmi.
La Direzione:
Non assume responsabilità civili.
Impegni:
Alla data di apertura dei Corsi gli iscritti dovranno presentarsi all’Ufficio di Segreteria di Villa San Giacomo per
completare gli atti di iscrizione e comunicare il loro indirizzo
provvisorio in Santa Margherita Ligure.
Gli iscritti si impegnano a frequentare le lezioni, gli
incontri culturali (concerti, films e visite di istruzione) previsti dal programma fino alla loro conclusione. È d’obbligo
la puntualità a tutte le attività del Centro.
Juan Pablo Agostini González
Psicólogo clínico
- Tráumas
- Estrés post traumático
- Fobias
- Ataques de pánico
- Depresiones
- Metodología basada en la neurociencia
Atención Santiago y Vta. Región
Mail: [email protected]
www.fagostini.org, fonos 68462800 - 97223909
COLLETTIVITÁ
Il Pellegrinaggio Italiano a La
Vázquez, come da 58 anni
Dopo la celebrazione eucaristica alcuni dei partecipanti hanno aderito alla tradizione
della recita del santo rosario
Ed anche il 58esimo Pellegrinaggio della comunità
italiana al Santuario Mariano di Lo Vásquez è stato
archiviato in positivo.
Anzi, con la gioia di avere,
ancora una volta onorato la
Vergine secondo le tradizioni
italiane ed avere ascoltato
(ed applaudito) il Coro Giuseppe Verdi di Valparaiso
che ha accompagnato in
forma encomiabile la celebrazione. P. Giuseppe, il
celebrante, ha ricordato la
fede mariana dei nostri avi,
i loro Pellegrinaggi ai vari
Santuari della Madonna della Guardia, di Montallegro,
della Madonna dell’Orto, di
Monteberico…ognuno al suo
Santuario in cui venerava la
Vergine.
Con questo ultimo incontro con la Madonna abbiamo
anche chiuso l’Anno Santo
della misericordia. La riflessione del celebrante ci
portava a contemplare due
quadretti in cui la “misericordia (cor-miser=cuore
aperto ai bisognosi) della
Madre di Dio e nostra ha
esercitato questo atteggiamento: la visita alla cugina
Elisabetta che aspettava un
figlio ed era al sesto mese. Il
Vangelo dice che, dopo l’annuncio dell’angelo, è partita
rapidamente ad offrire i suoi
servizi alla cugina. Rapidamente, con gioia.
Il secondo quadretto lo
scorgiamo alla nozze di
Cana: situazione insolita in
quella festa in cui la Madonna e Gesù era presente con i
suoi discepoli: insolita in un
matrimonio perchè è venuto
a mancare il vino. Ed una
festa senza vino, ieri come
oggi, scade nella tristezza
e nella brutta figura degli
sposi di fronte agli invitati.
Maria è intervenuta in questa incresciosa situazione
dicendo ai banchettieri:” fate
quanto Lui vi dirà”.
E la festa della vita è ripresa.
Coro Giuseppe Verdi
Apoderados y ex
alumnos Scuola Italiana Arturo Dell’Oro de
Valparaíso
El Coro Giuseppe Verdi,
dirigido por el Maestro
Alonso Ramírez Santander,
es una agrupación artísti-
ca dedicada a difundir la
tradición musical italiana
y fue fundado hace 22 años
por ex alumnos y amigos
de la Scuola Italiana de
Valparaíso.
En el transcurso de estos
años ha crecido y se ha fortalecido, ha ofrecido pre-
sentaciones en numerosos
escenarios y participado en
múltiples eventos a lo largo
del país y, por supuesto engalanando los actos solemnes
de la comunidad italiana.
Ha organizado varios encuentros corales en la Scuola Italiana de Valparaíso,
invitando a coros adultos de
escuelas italianas del país y
coros locales.
En el 2011 y 2012 tuvo el
privilegio de ofrecer Conciertos de Navidad acompañado
por la prestigiosa orquesta de
cuerdas “Marga Marga”
de la Vª Región.
Su repertorio está constituido por diversas obras de la
música clásica docta y de la
música popular con énfasis
en la música tradicional
italiana que llena de gozo y
alegría el espíritu.
Muestra artística
“125 anni della
Famiglia Scuola
Italiana”
Cultivando la cultura para
conectar a nuestros hijos
con la identidad italiana y
hacerlos parte de su historia.
El lunes 24 de octubre
con una gran concurrencia
de invitados se inauguró en
la Sala Verdi de la “Scuola
Italiana Vittorio Montiglio”
la muestra “125 anni della
Famiglia Scuola Italiana”,
organizada por el Comité de
Identidad del CDG (Centro
dei Genitori) y la Asociación
de Artistas Ítalo-chileno
(ACHIART) en el marco de
celebración de sus 125 años
de historia. Inicialmente
estaba programada hasta el
28 del mismo mes, pero dado
su éxito se mantuvo hasta el
4 de noviembre.
Abrió la inauguración
Michelangelo Giaconi como
director del Comité de Identidad del Centro Genitori,
luego nos regaló unas palabras Ennio Bucci en representación de la Asociación
de Artistas Ítalo-chileno
(ACHIART), posteriormente
el escritor Renato Salinas
nos deleitó con sus Poemas y
cerró el presidente del Centro
Genitori Jorge Chermac.
Convencidos de la importante labor de destacar la
identidad cultural, pues la
italianidad no es una raza,
sino una cultura y todo aquel
que la abrace y comparta es
bienvenido. Italia al igual
que el mundo debe aprender
de las guerras. La Scuola
Italiana y Vittorio Montiglio
son ejemplo de ello (Vittorio
Montiglio fue un adolescente
que escapó de su casa en
Valparaíso para enrolarse
en el ejército italiano. Por su
valentía en el campo de batalla, la Scuola Italiana, su colegio, tomó su nombre como
homenaje). Como escribiera
Nicholas Roerich “Donde hay
arte, hay cultura, donde hay
cultura hay paz”.
Este montaje conformado
por pinturas y esculturas,
es un homenaje que estos
artistas dedicaron, mediante
de sus obras especialmente
realizadas para esta celebración, a la historia que la “Famiglia Scuola” ha brindado
a la comunidad en estos 125
años, conjugando la cultura
italiana y chilena, en pos
de una educación interdisciplinaria, vanguardista y
pluralista.
Artistas Participantes:
Claudia Muzzio; Juan Pablo
P. Pio, il Santo, ti
aspetta sempre
In Parrocchia gni primo martedì del mese, alle ore 19,30
recita del S. Rosario, seguirà la
Messa in onore a P. Pio. Ti aspetta sempre con pazienza.
Presenza- 1 dicembre 2016
9
Mario Barbieri, riposa
nella pace dei buoni
Agli 82 anni ha chiuso la parentesi della sua vita terrena
Mario Barbieri. E l’ha chiusa in silenzio, anzi pregando come
faceva negli spazi liberi della sue giornate di lavoro serio di
ingegnere di esecuzione elettrico.
La sua famiglia era originaria del Piemonte, a due passi da
Tortona. Il papà e la mamma si sono conosciuti in Argentina,
emigrati dopo la prima guerra mondiale. Ma dall’Argentina
ben presto hanno valicato le Ande e si sono stabiliti a Santiago nel 1932.
Nel ’34 è nato Mario. Gioventù normale, solo marcata da
profonde inquietudini religiose e da tanta voglia di studiare. Infatti lo attraeva l’elettricità. Per cui ha frequentato
l’Università Tecnica dello Stato uscendo con il titolo di
ingegnere di esecuzione elettrico. Ha lavorato 25 anni in
Chilectra come tecnico e poi nella Compañía General de
Electricidad (CGE).
Finché un bel giorno Mario si è intoppato con Mercela
Farías (o forse viceversa) e fu vero amore che fu consacrato con il sacramento il 15 dicembre del 1962. La famiglia
Barbieri-Farías è stata allietata dalla nascita di 4 figli:
Mario Augusto, Cristian, Claudio e Marcelo.
Al giorno d’oggi ha 5 nipoti.
I loro figli hanno frequentato la Scuola Italiana e la famiglia era socia dello Stadio Italiano. Mario è stato, per un
lungo periodo, anche segretario della rama nuoto.
Ma Mario e Marcela erano profondamente legati anche
alla Parrocchia ed integravano il gruppo di Matrimoni
cristiani, gruppo nato in occasione della preparazione alla
Prima Comunione dei loro figli. Il movimento contemplava
incontri familiari quindicinali in cui si dialogava su temi
educativi, evangelici, etici non tralasciando momenti di
intensa e sincera allegria.
Mario è morto, confortato dai Sacramenti, il 19 ottobre
2016, dopo 54 anni di matrimonio.
Merello; Daniela Orlandi;
Mario Soro; Marco Delpiano;
Mabel Palavecino; Silvia
Mutinelli; Robinson Avello;
Malena Foconovo; Pamela
Awad; Estela Romero; Pilar
Olcese; Julio Fuentes Tamayo; Máximo Peña; Amé-
rico Melis; Ricardo Gabella;
Mónica Fantuzzi; Pamela
Galleguillos Schiappacasse;
Andrea Zuckermann.
Michelangelo Giaconi
Director Comité de Identidad- Centro Genitori Scuola
Italiana Vittorio Montiglio
[email protected]
10
Presenza- 1 dicembre 2016
COLLETTIVITÁ
COSTELLAZIONI, UNA EXPO
DE CARELLIA RICCARDI CURADA
POR FRANCISCO BRUGNOLI
Bajo la curadoria de Francisco Brugnoli, el próximo
miércoles 30 de noviembre a
las 20.00 hrs, en el Instituto
Italiano de Cultura (Triana
843, Providencia), se inaugura la exposición Costellazioni, de la artista italo-chilena
Carellia Riccardi.
Decenas y decenas de parabrisas accidentados, quebrados y hechos pedazos.
Esta es la materia prima,
la materia vítrea, que la
artista plástica Carellia
Riccardi estuvo recolectando
durante años en las calles
y en las desarmadurías de
Santiago de Chile para dar
vida a Costellazioni. Así,
aquellas láminas de vidrio
agrietadas y resquebrajadas,
muertas -aquellos desechos
finalmente destinados al
vertedero- “sufren” un resignificación plástica gracias
al poderoso proceso de fundición que Riccardi les aplica.
En su taller, el fuego vuelve
el vidrio dócil, mutante,
elástico; como fuese el mismo
universo en expansión. Una
segunda génesis.
Riccardi construye entonces unas extensas instalaciones que se despliegan en
el suelo donde, sumergidas
en la oscuridad, se genera
un diálogo resplandeciente
entre la materia vítrea y las
luces led con las cuales la
artista constela las obras.
Por lo que concierne el
proceso creativo hay dos
hitos fundamentales que
cabe destacar: por un lado
este deseo de la artista de
recuperar material desecho
directamente en la calle y,
a través de la fundición,
transformarlo en un objeto
artístico nuevo: este primer
impulso que empuja Riccardi
a recuperar el desecho puede
resultar aún más interesante si se consideran los
puntos de contacto con lo que
propuso el mismo Francisco
Brugnoli (junto con Virginia
Errázuriz) en la expo en el
IIC Santiago Paisaje 2.
Por otro lado existe una
muy fuerte conexión con la
cultura italiana si se considera que la artesanía del
vidrio y la técnicas de fundición y trabajo de este material tienen su capital en
Murano; isla lagunera muy
cercana a Venecia.
De hecho, fue justamente
en Murano donde Riccardi,
durante un viaje para mejorar sus conocimientos acerca de estas técnicas, vivió
momento revelador: al ver
como los artesanos venecianos trabajaban, hasta el día
de hoy, el vidrio según una
secular tradición manual
-fundiéndolo, modelándolo,
otorgándole cualquier forma deseasen y, finalmente,
creando objeto artístico de
una belleza refinadísimaRiccardi sintió algo parecido
a un llamado para que ella,
artista de origen italiano,
profundizara también en
Chile esta antigua técnica
italiana.
A propósito del lugar que
el trabajo de Riccardi ocupa
en el marco del desarrollo
de las técnicas artísticas
relacionadas con el vidrio,
* Despacho exacto de Recetas de Médicos Oculistas
*Gran surtido de Armazones y Cristales de las mejores marcas
es interesante mencionar
unas líneas que el curador
Francisco Brugnoli escribió
para la exposición:
Carelia Riccardi durante
sus estudios de cerámica,
encuentra ya en desuso, en
el taller donde estudia, un
equipamiento para trabajar
el vidrio, pero que a pesar
de todo cumple su objetivo
al estimular en ella su imaginación y emprender, más
allá de su uso en objetos
domésticos decorativos, un
trabajo que se proyecta en
la escena del arte.
Iniciativa que ya se debe
valorar, por el mismo rescate que significa para el
país, un quehacer que no
parece haber tenido presencia después de la visita a
Chile del artista suizo Adolfo
Winternitz y cuyo testimonio vemos en el magnífico
ejemplo de los vitrales del
Templo Votivo de Maipú […]
(F. Brugnoli)
Carellia Riccardi:
Nacida en Santiago de
Chile, nieta de inmigrante
italiano, es Licenciada en
Artes con mención en Artes
Plásticas y posee el título de
Ceramista otorgado por la
Universidad de Chile. Desarrolla su trabajo creativo
a partir del "fuego", en la
cerámica como en la fundición del vidrio.
Cuando apenas estaba descubriendo las posibilidades
que el vidrio rescatado de
las playas de Chile le podría
proporcionar, Carellia viaja
a Italia con la intención de
investigar la materia vítrea
en el viejo continente. Ahí es
donde ocurre un momento
revelador: en Murano, pequeña isla lagunera cercana
a Venecia, célebre en todo el
mundo por la refinadísima
artesanía en vidrio, Carellia tiene la oportunidad de
admirar aquellos procesos
pertenecientes a una tradición milenaria, que permiten
hacer del vidrio un material
extremadamente maleable y
multiforme, perfecto para las
creaciones plásticas.
Existe desde entonces un
hilo que une estrictamente
sus raíces italianas con la
decisión creativa de develar,
aunque sea a través de instalaciones más contemporáneas, estas antiguas técnicas
también en Chile.
Rimembranze
Il bel traguardo di Maria Morello Tassini
Come abbiamo detto
molte volte fare una
“Rimembranza”, non
è soltanto un atto che
serve a richiamare alla
memoria, persone o
successi che ci hanno
preceduto.
E' anche ricordare
persone vive che hanno
fatto una lunga vita
piena di sforzo, lavoro,
sacrificio, allegrie…e
anche molte volte pianto,
come la nostra cara
Maria Morello Tassini
che il 6 novembre scorso
ha compiuto 100 anni !
Mari a nacque nel
comune di Lumarzo,
provincia di Genova,
nel 1916, proprio nel
bel mezzo della prima
Guerra Mondiale.
Appena sposata con
Giovanni Bardi Solari,
nel mese di novembre del
1937, la giovane coppia
partì per il Cile, a bordo
del Virgilio. Arrivarono
il 6 gennaio 1938 al
Porto di Valparaiso e si
stabilirono a Santiago,
con un “almacen”, nel
rione Recoleta.
Qui nacquero i tre
figli: Mario, Marta e
Liliana, i loro 8 nipoti e
24 pronipoti, una grande
e bella famiglia!
La Nonnina, così
la chiamano i nipotini, ha
festeggiato il suo compleanno
con un pranzo, nello Stadio
Italiano di Santiago. C’era la buona pasta, le
canzoni italiane, genovesi e
napoletane e molta allegria.
È stata una bella ed
emotiva serata.
Nota: Si ringrazia la
collaborazione di Lily e
Marta Bardi
STADIO ITALIANO
Presenza- 1 dicembre 2016
11
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Presenza- 1 dicembre 2016
ITALIA ED ITALIANI
A Villa Alemana si insegna italiano e a Limache
ogni lunedí mattina si canta l’Inno di Mameli
La Serena. Alla "Alcide de Gasperi"
consegna dei distintivi Licenziatura 2016
Visita dell’Agregado
Educacional dell’Ambasciata d’Italia e del
Console d’Italia in
Valparaiso alla Scuola
italiana di Villa Alemana e al Colegio italiano
di Limache
Nel secondo pomeriggio di
lunedí 14 novembre Franco
Dezerega, il Console onorario d’Italia in Valparaiso,
ha accompagnato a Villa
Alemana, l’agregado educaciónal Rinaldo Merlone
dell’Ambasciata d’Italia per
una prima visita alla Scuola
italiana “Girolamo Longhi”.
Si racconta che questa cittadina avrebbe potuto denominarsi Villa Italiana, ma
per pochi voti venne scelto
l’attuale toponimo da parte
delle autoritá locali. Per
arrivare a Villa Alemana,
si percorre il Marga Marga,
una valle graziosa, che in
una giornata di sole assume sfumature particolari e
desta sensazioni analoghe
a quelle provate quasi due
secoli fa da Darwin che la
esplorò a fond. Si percepisce
un caldo piacevole, che consente di immedesimarsi nel
paesaggio circostante, noto
tra l’altro per i suoi pregiati
frutteti; le stesse montagne
della “cordillera” appaiono
meno spoglie di quanto siano in realtá.
La Scuola italiana “Girolamo Longhi” venne fondata
negli anni ’50 dalla Societa’
di Istruzione come sede distaccata di Valparaiso; andó
poi crescendo poco a poco
fino a veder istituiti tutti
i gradi dell’insegnamento,
dalla materna fino alla media superiore. Anche dopo
essere stata acquistata da
una nuova societá, grazie
alla sensibilitá degli attuali
proprietari, che sono cileni,
ha mantenuto la titolazione
iniziale. Qui si continua a
insegnare la lingua italiana;
un’ora sia al nido che alla
materna; in prima e seconda
Limache: Staff della Scuola insieme con l'Agregado Educacional dell'ambasciata
d'Italia e il Console Onorario d'Italia Franco Dezerega. Al suo fianco il Rector
della scuola
elementare si impartiscono
due ore; dal terzo all’ottavo tre ore e alla media
superiore quattro ore. E’
interessante vedere come
questa scuola, senza oramai legami specifici con le
istituzioni italiane, continui
a mantenere il desiderio di
sentirsi italiana e diffondere la lingua del Bel Paese.
Il nome continua ad essere quello di scuola e non
escuela; persino i muri, che
guardano verso il cortile,
sono tinteggiati col tricolare; gli uffici recano le scritte
italiane... L’attuale direttore Victor Godoy Romo mi
accoglie molto bene insieme al console; altrettanto
disponibili e desiderose di
incrementare la conoscenza della lingua sono le due
insegnanti di italiano, la
prof.sa Rosanna Canepa
Ottone e Monica Astudillo
Conteras, come pure gli
altri componenti dello staff.
Dopo un’ora di confronto,
si rafforza il proposito di
incrementare nei prossimi
anni la conoscenza della
lingua e cultura italiana,
attivare scambi con scuole
italiane e mantenere aperto
il dialogo con le istituzioni.
Mentre il Console mi accompagna a Limache, osservo il monte Campana, citato
da Darwin nel suo diario
di viaggio; egli lo esploró
Llegaron desde Italia los tradicionales Panettone
y Pandoro elaborados artesanalmente por Virginia,
en Sassello (Genova), con las mejores materias
primas.
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Buon Natale!!!
La "Girolamo Longhi " di VILLA ALEMANA - Staff
di Rectoria con l'Agregado Educacional dell'Ambasciata d'Italia
attentamente e vi soggiornó
due giorni dormendovi anche la notte. La visita al
Colegio italiano – voluto
trent’anni fa da una famiglia di privati di ascendenza
toscana – appare altrettanto riuscita. Gli operatori di
quella scuola hanno svolto
un lavoro serio negli anni
e pertanto conseguono un
finanziamento totale da
parte del governo cileno.
Gli studenti di Limache
possono quindi frequentare
gratuitamente il percorso
di studi dalla materna alle
medie e talvolta ricevere ancora un sussidio finanziario.
Veniamo ricevuti dal “sostenedor” della scuola, Julio
Inocencio Alvear, che dopo
un rapido saluto mi mette
di fronte ad una grande
sorpresa: anche se si é oramai nel tardo pomeriggio, il
cortile è gremito di studenti
e genitori che attendono noi
due visitatori che per loro
rappresentiamo l’Italia.
All’inno nazionale italiano,
cantato con entusiasmo
dagli studenti, segue un
discorso pieno di carica
umana e fervore didattico
da parte di don Julio, che a
sua volta mi invita a prendere la parola. La direttrice
Ligia Vallejos Merino presenta i suoi 207 alunni e i
vari progetti (talleres) che
si realizzano nell’istituto.
Alla fine baci e strette di
mano da parte di tutto il
corpo docente; gli studenti
pongono domande; tutte
le componenti chiedono di
scattare delle fotografie con
noi... insomma un incontro umano non “paludato”
come a volte avviene in
tali occasioni. L’ambiente
è “ruspante” e genuino; i
componenti della comunitá
scolastica sono desiderosi
di apprendere e migliorare.
Pensando all’Italia, sugli
occhi delle alunne e degli
alunni si legge il desiderio
di evadere lontano... Regalo il libretto delle ricette
piemontesi curato dagli
istituti alberghieri come
inizio di una maggiore col-
laborazione... Vengo quindi
accompagnato all’Escuela
de Parvulos “Italito”, riservata ai 60 bimbi piú piccoli;
anche questo centro é carino
e pieno di dinamismo.
Alla fine, sono introdotto
in una sala, ove i responsabili della scuola hanno
organizzato un simpatico
rinfresco con piatti locali
come empanadas, dolci con
dulce de leche... Anche la
bocca vuole la sua parte...
Rimane da visitare l’annessa scuola italiana di
San Pedro, diretta da Erika
Leiva Vasques; qui studiano
altri 256 alunni.
A sera, rientro nella mia
residenza stanco dell’intensa giornata – trascorsa in
buona parte a Valparaiso
per la sessione degli esami
di Stato – ma felice di aver
visto che in questa terra
rimane vivo l’interesse per
l’Italia e per lo studio dell’italiano. Il console onorario,
don Franco, puó sentirsi
soddisfatto di quanto avviene nel “suo” territorio!
R.M.
Foto: sopra una quarantina di alunni hanno ricevuto
il distintivo della Licenziatura.
Sotto: la famiglia di Luigino Rizzoli, Stella Gioia con
la figlia Pierina subito dopo la Licenziatura
La Scuola Italiana "Alcide De Gasperi" ha lanciato al mondo
un'altra quarantina di alunni dopo tanti anni di preparazione
secondo i dettami della cultura italiana. Ha aperto la serie
di celebrazioni, giovedì 24 novembre, una eucarestia di ringraziamento ufficiata da P. Giuseppe e solennizzata dai canti
religiosi del Coro delle mamme della Scuola con una esecuzione
realmente da applausi.
Quindi, uno per uno, gli alunni alla conclusione del loro
ciclo formativo nei banchi della scuola, hanno ricevuto dalla
Presidente, Signora Caterina in Callegari, la medaglia che li
dovrà accompagnare per tutta la vita in segno di orgoglio. A
seguire con profonda emozione la cerimonia della consegna del
distintivo il Prof. Carlos Slomp che, in un momento successivo
ci ha accompagnato a visitare gli ultimi lavori complementari
della struttura scolastica consistenti in grandi saloni destinati
al polo della chimica, fisica, matematica, biologia... insomma,
una cosa maiuscola della quale parleremo a breve scadenza.
Federación Chilena de Bochas,
se ha conformado el nuevo directorio por cuatro años,
2017 a 2020:
Presidente Francisco Toso
Vice Presidente Ricardo Razetto
Tesorero Luigi Monteverde
Secretario Pedro RIENZO
Directores, Juan Ansaldo, Carlos Morales y Roberto
Bailly.
Primo turno della Prima Comunione dei nostri bambini
E' sempre una festa dello spirito vedere con quanta devozione i bambini della nostra comunità, dopo un anno di preparazione a doppio turno settimanale, si accostano al sacramento
dell'Eucaristia per la prima volta e che cosa significa per loro e per le loro famiglie questa
tappa di vita cristiana.Ai bambini ed alle famiglie i nostri auguri ed un ringraziamento
cordiale alle catechiste che hanno reso possibile, domenica 27 novembre, questo loro primo
incontro con Gesù.
PAGINA RELIGIOSA
Lettera apostolica. «Tutti i sacerdoti
possono assolvere chi procura l’aborto»
Concluso il Giubileo “è
tempo di guardare avanti e
di comprendere come continuare con fedeltà, gioia ed
entusiasmo a sperimentare
la ricchezza della misericordia divina”. E “le nostre
comunità potranno rimanere
vive e dinamiche nell’opera
di nuova evangelizzazione nella misura in cui la
‘conversione pastorale’ che
siamo chiamati a vivere sarà
plasmata quotidianamente
dalla forza rinnovatrice della
misericordia”.
È questa l’esortazione di
Papa Francesco a tutto il popolo cristiano con la Lettera
apostolica diffusa al termine
dell’Anno della misericordia,
con la quale inoltre stabilisce
la Giornata mondiale dei
poveri da celebrare la 33ma
domenica del tempo ordinario e concede stabilmente a
tutti i sacerdoti di assolvere
il peccato di aborto.
“Misericordia et misera”
è il titolo del documento
pontificio. Sono le due parole
che sant’Agostino utilizza
per raccontare l’incontro tra
Gesù e l’adultera narrato
dal Vangelo di Giovanni.
Infatti non si poteva trovare “espressione più bella
e coerente di questa per
far comprendere il mistero
dell’amore di Dio quando
viene incontro al peccatore:
‘Rimasero soltanto loro due:
la misera e la misericordia’”.
Con un insegnamento che
“viene a illuminare la conclusione del Giubileo Straordinario della Misericordia” e
“indica il cammino che siamo
chiamati a percorrere nel
futuro”.
Papa Francesco esorta a
riscoprire la “gioia” suscitata dalla misericordia e dal
perdono, specialmente oggi
quando siamo immersi “in
una cultura spesso dominata
dalla tecnica” e “sembrano
moltiplicarsi le forme di
tristezza e solitudine in cui
cadono le persone, e anche
tanti giovani”. Di qui l’urgenza di avere “testimoni
di speranza e di gioia vera,
per scacciare le chimere che
promettono una facile felicità con paradisi artificiali”.
Il Pontefice invita tutti a
“celebrare la misericordia”.
Nella liturgia infatti e in
tutta la vita sacramentale,
specialmente nei sacramenti
“di guarigione” della Riconciliazione e dell’Unzione dei
malati “la misericordia ci
viene donata in abbondanza”. Perché “nella preghiera
della Chiesa il riferimento alla misericordia, lungi
dall’essere solamente parenetico, è altamente performativo, vale a dire che mentre la invochiamo con fede,
ci viene concessa; mentre
la confessiamo viva e reale,
realmente ci trasforma”.
Importante è poi “l’ascolto
della Parola di Dio” durante
la messa e quindi l’omelia
“per far vibrare il cuore dei
credenti dinanzi alla grandezza della misericordia!”.
“Raccomando molto – ribadisce il Papa - la preparazione dell’omelia e la cura della
predicazione”. Insistendo sul
fatto che “essa sarà tanto
più fruttuosa, quanto più il
sacerdote avrà sperimentato
su di sé la bontà misericordiosa del Signore”.
Importante è anche la
lettura della Bibbia, che è
“il grande racconto che narra
le meraviglie della miseri-
Il bilancio. Giubileo: 950 milioni di
cattolici hanno varcato una Porta Santa
Il Giubileo della misericordia iniziato l’otto dicembre del 2015 e concluso ieri,
con la chiusura della Porta
L’ennesimo miracolo del volto
senza polvere della Madonna Nera
Le passano il fazzoletto
immacolato sul viso. E ogni
volta, da quasi 300 anni, sul
lino bianco del panno non
resta un grano di polvere. È
il «miracolo» di Oropa, che
dal 1720, a metà novembre,
si ripete nella Basilica antica
del santuario sopra Biella,
dedicato alla Madonna Nera.
Il volto senza polvere è il suo,
fissato da una folla di fedeli
che attende che il rettore,
dopo il rito, mostri il fazzoletto al vescovo, ai sacerdoti
e ai pellegrini. Sabato la tradizione s’è
rinnovata, e il panno è rimasto bianchissimo. Segno di
buon auspicio, come accade a
Napoli col sangue liquefatto
di San Gennaro. Ma con una
differenza: qui a Oropa il
«miracolo» non è mai mancato. Una volta la statua non
aveva nessun vetro a proteggerla, e il fenomeno era
molto più sorprendente. Ora,
nonostante la teca di protezione di vetro, sul corpo della
Madonna e anche di Gesù
bambino, tenuto in braccio,
si crea sempre uno strato
di polvere: che però sui due
volti non si ferma mai. «Noi
parliamo di prodigio, non di
miracolo – spiega il rettore
del Santuario, don Michele
Berchi -. La pulizia del viso
è un rito fondamentale per
la nostra comunità, che rinsalda ogni anno il legame
profondo tra i biellesi e la
Vergine Bruna». Il cerimoniale è codificato
da quasi tre secoli, quando
venne attestato per la prima
volta dal canonico Agostino
Penna. Intorno al 20 no-
cordia di Dio”. A riguardo
il vescovo di Roma suggerisce che “ogni comunità,
in una domenica dell’Anno
liturgico, potesse rinnovare
l’impegno per la diffusione,
la conoscenza e l’approfondimento della Sacra Scrittura:
una domenica dedicata interamente alla Parola di Dio,
per comprendere l’inesauribile ricchezza che proviene
da quel dialogo costante
di Dio con il suo popolo”. E
rinnova l’auspicio per una
“diffusione più ampia della
lectio divina”.
Naturalmente “la celebrazione della misericordia
avviene in modo del tutto
particolare con il Sacramento della Riconciliazione”. A
questo proposito il Pontefice
ha espresso gratitudine per
l’azione pastorale dei Missionari della Misericordia
e ha stabilito che “questo
ministero straordinario” non
si concluda con la chiusura
della Porta Santa ma che
“permanga ancora, fino a
nuova disposizione, come
segno concreto che la grazia del Giubileo continua
ad essere, nelle varie parti
del mondo, viva ed efficace”
con il coordinamento del
del Pontificio Consiglio per
la Promozione della Nuova
Evangelizzazione.
vembre, in occasione della
festa della presentazione di
Maria al Tempio, la statua
viene rimossa dalla teca dove
è custodita tutto l’anno e
appoggiata sull’altare. Dopo
che il rettore ha pulito i volti
della Madonna e del bambino una suora, con un secondo
fazzoletto, inizia la delicata
opera di pulizia dell’abito. E
su di esso un po’ di polvere
rimane. «Il secondo panno
non lo mostriamo mai ai
presenti- aggiunge don Berchi -: la fede non necessita
di controprove». E’ successo
però nel 2013 che il fazzoletto usato per pulire l’abito
fosse stato incidentalmente
posato accanto a quello del
viso: il primo era immacolato
mentre il secondo era coperto
di polvere. Nonostante questo, a Oropa scelgono il basso profilo
e schivano accuratamente
la parola «miracolo»: «Si
verrebbero a creare sensazionalismi che non aiutano
la fede e creano solo curiosità», sentenzia il rettore.
E se un giorno si scoprisse
che il volto della statua è
impolverato? Il fatto, in teoria, sarebbe considerato «di
cattivo presagio»: «Ma è una
possibilità che non abbiamo
mai valutato – sorride don
Berchi -: da 300 anni non è
mai accaduto». Santa della Basilica di San
Pietro a Roma, non si è svolto solo a Roma ma in tutte
le diocesi del mondo
Lo ha rimarcato ancora
una volta monsignor Rino
Fisichella, responsabile della Santa Sede per l’Anno
Santo, sottolineando così
che il numero di pellegrini
giunti a Roma va relativizzato rispetto al numero
complessivo di persone che
hanno varcato le porte sante
aperte nelle cattedrali di
tutto il mondo.
“Oggi, possiamo affermare con dati sicuri che hanno
partecipato al Giubileo qui
in Roma 21.292.926 pellegrini”, ha detto Fisichella
nel corso di una conferenza
stampa, in merito a “tutti gli
eventi giubilari” di Roma. In
particolare per quanto riguarda San Pietro i turisti,
ha detto il presule, “avevano
un altro accesso rispetto ai
fedeli”, e non sono stati dunque calcolati, sebbene non
si possa escludere che tra
i fedeli computati vi siano
stati “curiosi, persone dalla
fede germinale”. In tutto il
mondo, secondo il presule,
hanno passato le diverse
porte sante sono oltre 900950 milioni di fedeli.
“Come si sa - ha aggiunto
Fisichella - per la prima
volta nella storia dei Giubilei, questo Anno Santo
aveva una caratterizzazione
universale.
In tutto il mondo si sono
aperte le Porte della Misericordia come testimonianza che l`amore di Dio non
poteva conoscere nessun
confine. Abbiamo fatto studiare, per quanto possibile,
i dati in nostro possesso.
Ne è scaturita un`analisi
estremamente interessante.
Presenza- 1 dicembre 2016
13
Santa Marta del 10
novembre.
Il Papa: no a una religione
che cerca lo spettacolo
Dobbiamo vincere la tentazione di una religione dello
spettacolo che cerca sempre rivelazioni nuove, come fuochi
d’artificio: è quanto ha affermato il Papa nella Messa del
mattino a Casa Santa Marta. Il regno di Dio – ha sottolineato
Francesco – cresce se custodiamo la speranza nella vita di
ogni giorno.
Nel Vangelo del giorno Gesù risponde ai farisei che gli
chiedono con curiosità quando “verrà il regno di Dio”. “È
già venuto – dice il Signore – è in mezzo a voi!”. E’ come
un piccolo seme che viene seminato e cresce da solo, con il
tempo. È Dio che lo fa crescere - spiega il Papa – ma senza
che attiri l’attenzione: “Il Regno di Dio non è una religione
dello spettacolo: che sempre stiamo cercando cose nuove,
rivelazioni, messaggi … Dio ha parlato in Gesù Cristo: questa
è l’ultima Parola di Dio. L’altro, sono come i fuochi d’artificio,
che ti illuminano per un momento e poi cosa rimane? Niente.
Non c’è crescita, non c’è luce, non c’è niente: un istante. E
tante volte siamo stati tentati da questa religione dello
spettacolo, di cercare cose estranee alla rivelazione, alla
mitezza del Regno di Dio che è in mezzo a noi e cresce. E
questo non è speranza: è la voglia di avere qualcosa in mano.
La nostra salvezza si dà nella speranza, la speranza che ha
l’uomo che semina il grano o la donna che prepara il pane,
mescolando lievito e farina: la speranza che cresca. Invece,
questa luminosità artificiale è tutta in un momento e poi se
ne va, come i fuochi d’artificio: non servono per illuminare
una casa. È uno spettacolo”.
Ma cosa dobbiamo fare – si domanda il Papa - mentre
aspettiamo che venga la pienezza del regno di Dio? Dobbiamo
“custodire”: “Custodire con pazienza. La pazienza nel nostro
lavoro, nelle nostre sofferenze … Custodire come custodisce
l’uomo che ha piantato il seme e custodisce la pianta e cerca
che non ci sia cattiva erba vicino a lei, perché la pianta cresca.
Custodire la speranza. E qui è la domanda che io faccio a
voi, oggi: se il Regno di
Dio è in mezzo a noi, se tutti noi abbiamo questo seme
dentro, abbiamo lo Spirito Santo lì, come lo custodisco?
Come discerno, come so discernere la pianta buona del grano
dalla zizzania? Il Regno di Dio cresce e noi cosa dobbiamo
fare? Custodire.
Crescere nella speranza, custodire la speranza. Perché nella
speranza siamo stati salvati. E questo è il filo: la speranza è
il filo della storia della salvezza. La speranza di incontrare
il Signore definitivamente”.
“Il regno di Dio – afferma Papa Francesco – diviene forte
nella speranza”: “Domandiamo a noi stessi: ‘Io ho speranza?
O vado avanti, vado avanti come posso e non so discernere
il buono dal male, il grano dalla zizzania, la luce, la mite
luce dello Spirito Santo dalla luminosità di questa cosa
artificiale? Interroghiamoci sulla nostra speranza in questo
seme che sta crescendo in noi, e su come custodiamo la nostra
speranza.
14
SPORT
Presenza- 1 dicembre 2016
La Roma è Dzeko-Perotti, ma che fatica con il Pescara!
Torino-Chievo 2-1
Due stoccate da matador
ed il Chievo si arrende a Iago
Falque. Ti aspetti Belotti e
Mihajlovic tira fuori dal cilindro il bambino prodigio (è
passato dalle giovanili di Real
Madrid, Barcellona e Juve)
nato a Vigo.
E pensare che prima del
gol che ha sbloccato la partita
l’allenatore del Torino aveva
fatto alzare Boyè per la sostituzione. “È vero, è stata una
mossa di Mihajlovic per darmi
una scossa”, l’ammissione
cristallina del giocatore. “Non
è la prima volta, avevo fatto
qualche passaggio di troppo”.
Terza vittoria e quarto risultato utile consecutivo, sognare
si può.
“Atteggiamento umile e
obiettivi ambiziosi” il credo di
Sinisa Mihajlovic, filosofia che
sta aiutando il Toro a bruciare
le tappe, a vele spiegate verso
traguardi inaspettati solo tre
mesi fa. Il Torino partita dopo
partita sta frantumando piccoli record personali, in casa
viaggia a ritmo Champions
League: mai così in altro
in classifica dai tempi dello
scudetto mancato (vinse il
Verona) 32 anni fa, miglior
avvio di stagione nell’era dei
3 punti a partita, meglio del
Toro di Mondonico (‘93-’94)
23 punti allora nelle prime 14
gare, 25 oggi.
Empoli-Milan 1-4
Nei primi minuti comanda
l’Empoli. Succede tantissimo
nei primi 10. 2’: occasionissima Empoli con Maccarone
che sbaglia a pochi metri dalla
porta. L’azione era nata da un
pasticcio in disimpegno condiviso tra Donnarumma e De
Sciglio. 4’: risposta rossonera
con Lapadula servito in profondità da Mati Fernandez,
ribatte Skorupski. 6’: ancora
Empoli in avanti, stavolta è
Saponara a centrare la porta e
i guantoni del portiere del Milan. 9’: Pasqual scende sulla
sinistra, cross per Maccarone
che di testa alza sopra la traversa. 10’: Montella è costretto
al primo cambio, con Mati che
chiede di uscire infortunato e
Kucka che entra al suo posto.
Passano altri cinque minuti
e proprio Kucka avvia l’azione
del vantaggio milanista: palla
sradicata a Diousse, apertura
per Suso che mette in mezzo
per Lapadula, decisivo di
destro in diagonale. Altri tre
minuti e la partita torna in
equilibrio: Marilungo crossa dalla destra ed è ancora
Donnarumma ad appoggiare
sui piedi di Saponara, che
infila da fuori area (ma a
porta vuota
Genoa-Juventus 3-1
Esiste ancora quella cosa
chiamata campionato. Se si
può passare al tritacarne la
Signora così, ridurla a fette
in mezzora appena, allora non
tutto è deciso da queste parti.
La Juventus va via da Genova con un’umiliazione storica: non mette in dubbio la
leadership solida, ma il primo
tempo contro il Grifone fa
riflettere su cosa accade se si
spegne la luce. Non bastasse,
i bianconeri rivivono un vecchio incubo, un cognome che
torna a risuonare macabro:
Simeone.
È Giovanni a far ballare
Marassi due volte: proprio lui,
figlio di Pablo che scucì mezzo
scudetto bianconero con la
Lazio nel 2000.
Dal Cholo al Cholito, nuovo
idolo di un Genoa che ritrova
la sua magia elettrica nella
gara dell’anno. Se sedici anni
fa il babbo Simeone portò i
biancocelesti secondi a tre
della Juve, stavolta il figliolo
aiuta Milan (e forse la Roma)
ad avvicinarsi a 4. Allegri
spera solo che il film abbia un
finale diverso.
Bologna-Atlanta 0-2
L’Atalanta stritola anche
il Bologna. 2-0 ai rossoblù, e
avanti il prossimo. La Dea è
una macchina inarrestabile:
sei vittorie consecutive (8 nelle ultime 9 gare, ed è record),
28 punti in 14 gare. Cifre
da capogiro, che proiettano
la squadra di Gasperini al
terzo posto, insieme alla Lazio, in attesa del verdetto di
Roma-Pescara, posticipo della
giornata. Solo Juve e Milan
finora hanno fatto meglio dei
bergamaschi.
Crotone-Sampdoria, 1-1
Quando il pareggio procura
solo insoddisfazione… Il Crotone si è illuso di poter conquistare il secondo successo
PASTELERIA Y CONFITERIA
CALIFORNIA
Galletas finas - Tortas Heladas - Pasteles
- Confites Tortas para Novios - Pastelitos para cocktails
COCKTAIL A DOMICILIO
Irarrázaval 1570 Fono 22042382
in campionato; la Sampdoria,
dopo aver sofferto, ha sperato
di ribaltare addirittura il
punteggio.
L’1-1 firmato da Falcinelli e
Fernandes vale un passettino
in classifica, anche se per i calabresi - sempre ultimi, ma in
compagnia del Palermo –, ancora una volta riacciuffati nel
corso della ripresa, ci sarebbe
stata l’occasione di compiere
un bel balzo, considerate le
contemporanee sconfitte delle
dirette concorrenti. I liguri,
invece, infilano il quarto risultato utile consecutivo.
Cagliari-Udinese 2-1
Il Cagliari in emergenza
(8 assenti tra infortunati e
squalificati) esce dalla crisi
dopo le due sconfitte di fila.
Lo fa con un gioiello di Sau
e battendo un’Udinese a due
facce: male nel primo tempo,
più reattiva nel secondo. Per
la partita della svolta, Rastelli
deve portare 6 Primavera in
panchina (tra questi, il centrocampista Biancu che poche
ore prima della partita ha firmato il suo primo contratto da
professionista) e punta sulla
coppia Sau-Borriello.
Delneri conferma il 4-3-3
ma inizia con Matos al posto
di De Paul.
Tutto bloccato per 45 minuti: è il Cagliari a fare la
partita approfittando dell’atteggiamento rinunciatario
dell’Udinese (anomalia per
una squadra di Delneri) e
impostando un prolungato ma
abbastanza sterile possesso
palla.
Di Gennaro è schierato davanti alla difesa ma non incide, tanto che dopo la mezz’ora
Rastelli lo sposta a destra
mettendo al suo posto Padoin.
Dopo l’occasione iniziale di Fofana su passaggio di Thereau,
la partita vive di un annoiato
equilibrio quando al minuto
35 Farias, fin lì abbastanza
anonimo, firma la giocata da
trequartista di classe: cerca
e trova il triangolo con Borriello, entra in area, prova
a saltare Karnezis che lo
stende. Giallo per il portiere
e giusto rigore: il brasiliano
non sbaglia.
Palermo-Lazio 0-1
La Lazio continua a sognare, il Palermo sprofonda
all’inferno. Il lunch-match
conferma il buon momento dei
biancocelesti che si presentano al derby di domenica con il
nono risultato utile consecutivo, terzo successo in trasferta della stagione. A Inzaghi
basta il gol di Milinkovic alla
mezzora per portare a casa tre
punti meritati e, forse, sudati
anche più del lecito, considerando le numerose occasioni
avute (e non sfruttate) per
mettere al sicuro il risultato.
Per il Palermo, uscito tra i
fischi del Barbera, arriva la
settima sconfitta consecutiva,
record negativo per i rosanero.
La posizione di De Zerbi è
sempre più a rischio. A preoccupare, più che i risultati
negativi, è però la pochezza
di idee della squadra siciliana.
Roma-Pescara 3-2
La Roma batte il Pescara
3-2 e aggancia il Milan al
secondo posto, portandosi a
4 punti dalla Juve capolista.
All’Olimpico decidono una
doppietta di Edin Dzeko nei
primi 10 minuti e un rigore
di Perotti, ma gli abruzzesi
mettono paura per due volte.
Il bosniaco, arrivato a 12 gol
in 14 partite di campionato,
infila Bizzarri al 7’ e 3 minuti
dopo, entrambe le volte su
assist di Perotti, che nella
ripresa segna il terzo gol su
calcio di rigore, dopo che Memushaj aveva riaperto i giochi
al 15’. A Oddo non basta nemmeno
il 2-3 di Caprari al 29’ della
ripresa: per gli abruzzesi è la
sesta sconfitta consecutiva.
Spalletti centra il nono successo, il settimo in casa.
SERIE A - 14°
Giornata Classifica
Juventus33
Roma
29
Milan
29
Lazio
28
Atalanta28
Torino25
Napoli24
Fiorentina20
Genoa19
Sampdoria19
Cagliari19
Inter
18
Chievo18
Bologna
16
Udinese
15
Sassuolo
13
Empoli
10
Pescara7
Crotone6
Palermo6
Risultati
CLASSIFICA
Verona33
Frosinone31
Benevento(-1)28
Cittadella28
SPAL
26
Perugia25
Virtus Entella24
Carpi
24
Spezia22
Brescia21
Bari
20
Novara18
Latina18
Pisa
18
Salernitana17
Pro Vercelli 16
Cesena16
Ternana16
Avellino16
Ascoli
15
Vicenza15
La Nazionale ha mostrato personalità contro i campioni
del mondo: Daniele a centrocampo è molto ispirato e il Gallo
è ormai il centravanti di questa squadra. Buffon la solita
certezza. In ombra l’interista. Tra i tedeschi, Gundogan è
tra i migliori
Giampiero Ventura, quando l’arbitro Soares Dias fischia
la fine di Italia-Germania, ha di che essere soddisfatto: la
sua Nazionale ha mostrato personalità nel confronto coi
campioni del mondo. E se è vero che i tedeschi non hanno
schierato la miglior formazione possibile, va dato atto agli
azzurri di aver sofferto poco e provato a vincere fino all’ultimo, anche più degli avversari.
TOP: BELOTTI — La nota lieta è la conferma del “Gallo”:
non che ci fossero dubbi, ma Belotti è ormai una punta di
prim’ordine a qualsiasi livello. E può ancora migliorare. Il
palo gli nega la soddisfazione di diventare il match-winner,
ma il lavoro per i compagni e gli spunti personali sono lì da
vedere. Habemus centravanti.
TOP: DE ROSSI — Niente Verratti? Ci pensa Daniele a
ispirare il gioco della Nazionale. Sicurezza, palleggio e soprattutto verticalizzazioni, favorendo gli scatti ora di Eder,
ora di Immobile. Gli anni passano, ma quando il romanista
sta bene fisicamente, resta uno dei migliori interpreti del
ruolo.
Classificatoria Mondiale
Liechtenstein Italia 0-4, doppietta di Belotti
L’Italia ha battuto il Liechtenstein per 4-0 in una partita
del gruppo G delle qualificazioni mondiali. Azzurri a segno
nel primo tempo con Belotti, Immobile, Candreva e ancora
Belotti. Gli azzurri di Ventura rimangono al primo posto nel
girone, alla pari con la Spagna che oggi ha vinto per 4-0 a
Granada contro la Macedonia e ha una migliore differenza
reti. Martedì prossimo l’Italia affronterà la Germania campione del mondo nell’amichevole di lusso a San Siro.
Ventura, ‘bastava fare quinto gol e poi..’ - “Avevo detto che
l’importante era vincere, poi come si giocava, e le considerazioni sulla differenza reti l’avremmo fatte alle fine...Bastava
trovare il quinto gol e lo scenario sarebbe cambiato, ma io
sono soddisfatto”. Sono le considerazioni a caldo di Giampiero Ventura, ct azzurro, dopo il 4-0 in casa del Liechtenstein.
Champions, Siviglia-Juve 1-3: gol di
Pareja, Marchisio, Bonucci e Mandzukic
SERIE B
Brescia – Ascoli
Carpi – Cittadella
Cesena – Avellino
Frosinone – Ternana
Hellas Verona – Bari
Perugia – Novara
Pisa – Trapani
Salernitana - Vercelli
Spal – Latina
V.Entella – Spezia
Vicenza – Benevento
Amichevole
Italia-Germania pareggio
1-0
2-0
3-0
1-1
1-0
0-0
1-0
--0-0
1-1
0-0
Curioso il destino della Juve. I bianconeri stanno già
indirizzando il campionato a novembre. E in Champions,
prima dell’impresa di stasera a Siviglia, non avevano mai
sbracato. Pur senza incantare. Eppure in molti storcevano
il naso davanti al cammino dei bianconeri. Ora il 3-1 di
Siviglia può accendere definitivamente la stagione: Allegri
va agli ottavi, specialità della casa, con un turno di anticipo.
E basterà battere la Dinamo Zagabria, non esattamente il
Barcellona di Pep, per chiudere primi nel girone H.
E’ un successo di grande spessore quello della Juve. Da
grande squadra. Conquistato più di sciabola che di fioretto.
I bianconeri vanno sotto in avvio di partita, e in una ripresa
giocata con l’uomo in più (rosso a Vazquez al 36’) ribaltano
il risultato con Bonucci, uomo da gol pesantissimi. E pazienza se la qualità mostrata, al netto delle assenze, non è
proprio quella che dovrebbe esibire una squadra con simili
valori. Resta l’impresa. Su un campo tra i più difficili della
competizione.
Champions, Napoli-Dinamo
Kiev 0-0
La qualificazione agli ottavi del Napoli passerà da Lisbona.
Sarà decisiva, infatti, la sfida in casa del Lisbona e gli azzurri
non dovranno perdere se vorranno evitare l'eliminazione
visto che il Besiktas farà visita ad una Dinamo Kiev ormai
senza motivazioni (i turchi avranno due risultati su tre in
caso di k.o. del Napoli).
Il pareggio contro gli ucraini è stato accolto con disappunto
dal San Paolo ma non ha cambiato molto le carte in tavola
dopo il 3-3 di Istanbul tra Besiktas e Benfica. A deludere il
pubblico, però, non è stato solo il risultato. La prestazione
del Napoli, specie nel primo tempo, è stata assolutamente
da dimenticare.
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Storica impresa
dell’Italrugby, battuto
il Sudafrica 20-18
Grande impresa dell’Italia: a Firenze ha superato il
Sudafrica 20-18 nel secondo
dei test match novembrini.
E’ la prima vittoria della
storia dopo 12 sconfitte contro gli Springboks (che oggi
sono n.4 del ranking) e la
prima contro una nazione
dell’emisfero Sud. Una vittoria pienamente meritata
dagli azzurri che hanno
dimostrato di aver assorbito
benissimo la batosta contro
gli All Blacks e hanno tenuto
testa fin dall’inizio ai Bokke
e hanno finito in crescendo
senza mai cedere né fisicamente né mentalmente. Per onestà va detto che
questo Sud Africa, già annunciato in crisi, è sembrato debole e confuso, e
all’inizio anche arrogante
quando ha ostinatamente
cercato la meta calciando
in touche dopo ripetute punizioni. Meta trovata al 9’
con Habana, che è riuscito a
sfondare al largo dopo il fallimento degli avanti. L’Italia
ha però subito risposto con
una meta di Van Schalkwyk
(sudafricano di nascita), poi
Springboks di nuovo avanti
con De Allende (il migliore
dei sudafricani) prima che
Padovani – alla fine man of
the match – accorciasse sul
10-12 con cui si è chiuso il
primo tempo. Fondamentale è stata la
resistenza dell’Italia a inizio
secondo tempo, quando dopo
il giallo a Fuser in inferiorità
numerica ha concesso agli
avversari solo tre punti. Da
lì è iniziata la rimonta decisiva, con la bellissima meta
di Venditti, il momentaneo
e ultimo vantaggio degli
Springboks grazie alla punizione di Jantjies, e poi la decisiva e non facile punizione
di Canna al ’64 che ha fissato
il punteggio sul 20-18. Negli
ultimi 15 minuti è uscita la
grinta della nuova Italia cui
la cura O’Shea evidentemente sta facendo benissimo, e la
confusione e la mancanza di
idee del Sud Africa, incapace
di andare oltre uno sterile
autoscontro. L’unico brivido è arrivato
da un in avanti di Bisegni
che ha concesso una mischia
ai Bokke, poi è stata solo
azzurro al Franchi. Il pun-
SPORT
Enzo Maiorca è morto, addio
al “re degli abissi”
E’ morto il re degli abissi Enzo Maiorca. Il sub siracusano
recordman di immersioni si è spento questa mattina a 85
anni. Il primo successo nel 1960 quando arrivò a meno 45
metri battendo il brasiliano Amerigo Santarelli. Epiche le sue sfide
con il rivale di sempre Jaques Mayol,
poi, nel 1976, il ritiro
e il ritorno nel 1988
quando arrivò fino a
101 metri. Terminata la carriera agonistica, si è dedicato
alla salvaguardia
dell’ambiente. Una
parentesi politica
quando nel 1994 fu
eletto senatore nelle
liste di Alleanza nazionale. La sua passione è stata sempre
condivisa dalle sue
figlie Patrizia e Rossana, quest’ultima
appassionata di immersione e detentrice di record morta nel 2005.
“All’alba di oggi, in una di quelle giornate di sole in cui il
mare del porto grande a Siracusa sembra immobile, ci ha
lasciato un nostro grande concittadino. Grazie Enzo Maiorca, buon viaggio” ha commentato il sindaco di Siracusa,
Giancarlo Garozzo.
“Un personaggio che ho conosciuto per la sua storia sportiva ma a me ha colpito l’uomo Maiorca, la sua sensibilità sui
temi dell’ambiente. Un uomo come lui ci mancherà. A tutto
il Paese come sportivo eccezionale, uomo integro e attaccato
alla sua terra: orgoglioso di essere siracusano” ha detto il
prefetto Armando Gradone.
15
Formula 1, Vettel: “Credo
che potrò vincere un titolo
con la rossa”
teggio sarebbe potuto essere
anche più largo se a un minuto dalla fine il TMO non
avesse annullato una meta
di Fuser spinto dalla mischia
azzurra, ma va bene anche
così. Caduto il tabù Sud
frica ora restano solo 3 le
nazionali mai superate dagli
azzurri. Nuova Zelanda, Australia e Inghilterra. Ma con
questo pieno di morale si può
sperare in un grande Sei Nazioni. L’italia ’all’irlandese’
di O’Shea già ha dimostrato
di saper entusiasmare. Nasce l’Italia dei giovani: in 22 al lavoro con il ct Ventura
A giugno un’amichevole di lusso solo per loro
La “giovane Italia” di
Giampiero Ventura è pronta
al decollo. L’appuntamento
di Coverciano, casa azzurri,
sarà il primo di una serie
che potrebbe allungarsi a
quattro, da qui al prossimo
giugno: l’obiettivo, dichiarato più volte, è quello di
preparare al possibile salto
nella Nazionale dei grandi
i più promettenti giocatori
italiani che la stagione
mette in vetrina. Si comincia in queste
Presenza- 1 dicembre 2016
ore con uno stage aperto a
22 giovani: ci sono i sette
interpreti dell’Atalanta
dei sogni (Sportiello, Conti, Caldara, Gagliardini,
Grassi, D’Alessandro e Petagna), ci sono due sorprese
del Benevento e della serie
B (il portiere Cragno, già
nell’Under 21, e l’esterno
d’attacco Ciciretti), c’è il
laziale Cataldi, gli empolesi Barba e Dimarco
(quest’ultimo di proprietà
Inter e nel mirino di grandi
club), i pescaresi Zampano, Biraghi e Caprari, i milanisti
Locatelli e Lapadula (la sua è
l’unica eccezione
all’età), il genoano Izzo, il napoletano Tonelli,
gli attaccanti del
Chievo Parigini
ed Inglese e il cesenate Garritano. All’appello
mancano tutti
quei ragazzi nella lista di Ventura, ma
non convocabili adesso
perché in campo con le rispettive squadre per i duelli
d’Europa: fra gli altri, i
centrocampisti del Sassuolo Mazzitelli, Pellegrini
e Politano. E’ rimasto a
casa, all’ultimo, il granata
Barreca, fermo per colpa
di un’influenza che lo ha
costretto anche a saltare il
viaggio del Toro a Crotone. Il lavoro, per Ventura,
non manca, così come la
curiosità di conoscere e
far abituare all’ambiente
azzurro un numero tanto
ingombrante di potenziali
fuoriserie. “Qualcuno di
questi ragazzi finiranno per
indossare con continuità
la maglia dell’Italia…”,
sostiene il ct. La Na-
zionale Sperimentale vivrà
di vita propria: il 2 o 3
di giugno, la Federcalcio
organizzerà un’amichevole
di lusso dedicata esclusivamente ai giovani che
frequenteranno lo stage. F1 Abu Dhabi, Vettel:
"Ferrari, podio
meritato. Troppe
critiche ingiuste"
Sebastian Vettel chiude una
stagione amara per i colori
Ferrari con un podio meritato.
"Congratulazioni a Rosberg afferma sul podio il tedesco - è
stata dura, alla fine mi sono
avvicinato tanto, magari avrei
potuto superare Hamilton e
Rosberg, ma comunque non
volevo danneggiarli nel loro
duello. Sono rimasto bloccato
all'inizio, ero un po' frustrato, ho sfruttato al meglio gli
pneumatici. Meritiamo il
podio, siamo stati criticati
tantissimo in questa stagione, a volte non erano critiche
giustificate, abbiamo concorrenti difficili e duri. Il podio
è meritato, ora pensiamo al
prossimo anno".
PARLA ARRIVABENE —
Maurizio Arrivabene, team
principal della Ferrari, si
gode il podio di Seb. "Un
podio dovuto al lavoro che la
squadra ha fatto negli ultimi
mesi dai ragazzi a casa, da
quelli qui e dai piloti - dichiara
al termine del GP - Kimi ha
lasciato passare Vettel? Non è
stupido, è un pilota intelligente, Sebastian aveva gomme
più fresche e Raikkonen l'ha
fatto passare. Chiudere con il
podio è importante? È stato
dignitoso, dura una stagione
senza una vittoria ma non
facciamo paragoni perché
non ci stanno. Appuntamento
all'anno prossimo".
Al centro, in
mezzo a Ricciardo e Verstappen,
Vettel si trova
in un sandwich
simile a quello
visto in pista in
Messico, la gara
del podio perso
dopo lo champagne per una squalifica a innescata
dalla sua difesa
estrema sull’australiano della
Red Bull, con annesse polemiche, parolacce in radio e discussioni sul metro
di giudizio dei commissari. Sebastian inizia parlando del
Brasile “Qui ci sono sempre belle gare per l’atmosfera molto
speciale” e poi è chiaro sulle prospettive con la rossa: “Sì, credo che prima o poi vincerò un mondiale con la Ferrari, perché
no? Sono ottimista, ho uno sguardo positivo verso il futuro,
nel 2015 abbiamo fatto una buona stagione, quest’anno meno,
ma l’obiettivo finale è lottare per il mondiale. In squadra
sono stati molto cambiamenti che ci rendono fiducioso per
il futuro, è solo questione di tempo”.
C’È WHITING — Poi però si passa all’analisi delle fasi
calde del GP del Messico con Charlie Whiting invitato, fuori
protocollo, in conferenza che spiega il differente metro di
giudizio: “Hamilton tagliando alla prima curva non aveva
preso alcun vantaggio, mentre Verstappen sì, ecco perché lo
abbuiamo punito.
Senza la safety car? In quel caso avremmo chiesto a Lewis
di tenere la stessa distanza che aveva in ingresso curva, e
poi nel caso saremmo intervenuti”. Verstappen non è d’accordo: “Non concordo, ma non fa differenza: io ho avuto una
penalità, lui no.
Poteva essere data a entrambi o nessuno: ci vorrebbe una
regola univoca”. Hamilton la vede così: “Sono d’accordo con
Whiting perché gli stewart hanno un lavoro difficile, ma
anche con Max per avere una regola unica”.
LA DIFESA SU RICCIARDO — Poi si passa ai raggi X
la difesa di Vettel su Ricciardo: “In Ungheria se ne parlò fra
Verstappen e Raikkonen, poi in Giappone fra Hamilton e
Verstappen e in Messico abbiamo applicato questa accortezza: se uno fa un cambio anomalo in frenata con pericolo per
un altro è una manovra pericolosa e può essere penalizzato
- dice Whiting -. Seb in Messico ha cambiato direzione con
Ricciardo, ed era una manovra potenzialmente pericolosa:
poteva causare un incidente”. Ricciardo annuisce: “Tutti
vorrebbero veder riconosciuto il loro risultato in pista, ma
ogni manovra al limite quando stai frenando non ti dà poi la
chance per reagire: è difficile da digerite per i fans, speriamo
che non ricapitino in futuro”.
Vettel: “Io non sono d’accordo con la decisione: avevo difeso
la mia posizione, Daniel aveva abbastanza spazio all’interno
e nella maggior parte della frenata non ho cambiato direzione. Poi c’è stato il bloccaggio e il contatto, ma è avvenuto
anche in altre curve e lì non credo sia stato pericoloso per
Daniel”.
PAROLACCE — Resta il problema delle parolacce proferite
da Seb in radio verso Whiting: “Non è la prima volta che sentiamo parolacce - dice Whiting -, ma alcune circostanze, come
la frustrazione, possono mitigare la situazione. Le scuse di
Seb subito dopo la gara per me sono state sufficienti: si deve
fare così, tante cose avvengono per l’adrenalina”. Sebastian
replica signorilmente le scuse: : “Mi spiace per quello che ho
detto e lo ripeto, era per me ovvio andare a scusarmi con lui
e poi andare avanti”. Sul capitolo parolacce Verstappen ha
un’idea: “Se sono di cattivo esempio per i giovani si potrebbe
evitare di diffonderle in radio, pensate se i calciatori avessero
un microfono vicino alla bocca quando giocano..”.
16
Presenza- 1 dicembre 2016
Referendum:
Truffelli
sicuramente tifosi del sì e
del no, ma la maggior parte
erano cittadini sinceramente
indecisi. L’impressione è che
ce ne siano davvero tanti.
C’è un dato di riflessione
che viene dal 'tour'?
Certamente si osserva che
la riforma e il referendum
sono vissuti in modo diverso
a seconda dell’età e della
provenienza geografica. I
giovani, che sono la grande
e bella sorpresa di questi
appuntamenti, hanno un
approccio molto polarizzato
in un senso o nell’altro. E poi,
per fare un esempio, è molto
diverso parlare di Regioni e
Sanità al Nord o al Sud.
Difficile dunque fare previsioni...
Fuori dalla grancassa mediatica, c’è un mondo reale
diffidente verso i messaggi
della politica e che ha bisogno di trovare risposte nel
merito e di rifletterci sopra
in modo circostanziato e
libero.
Ha un auspicio per il 5
dicembre?
Ho innanzitutto un auspicio per il 4 dicembre, e che
cioè i cittadini non si facciano 'spaventare' dallo scontro
politico e non si rifugino
nell’astensione. Per il 5 dicembre, credo che chiunque
abbia buon senso auspichi
che le parti politiche ritrovino un barlume di unità e
un linguaggio minimamente
civile. Vinca il «sì» o vinca il
«no», ci sarà in ogni caso una
democrazia da rigenerare.
L'Istat: le famiglie
soddisfatte
quota di famiglie che giudicano la propria situazione
economica invariata (dal
52,3% del 2015 al 58,3%) o
migliorata (dal 5,0% al 6,4%)
e le proprie risorse economiche adeguate (dal 55,7% al
58,8%). Le relazioni familiari si
confermano la dimensione a
cui corrisponde la percentuale più alta di persone soddisfatte, il 90,1% nel 2016.
Elevata anche la quota di
individui molto o abbastanza
soddisfatti per le relazioni
amicali (82,8%) e il proprio
stato di salute (81,2%). Molto
o abbastanza soddisfatto per
il tempo libero circa il 67%
della popolazione di 14 anni
e più, mentre gli occupati
soddisfatti per il lavoro sono
il 76,2% (erano il 74,8% nel
2015). Il problema in cima alle
preoccupazioni delle famiglie nella zona in cui vivono
è il rischio di criminalità (38,9%), rileva l’Istat,
seguito a breve distanza
dall’inquinamento dell’aria
(38%), il traffico (37,9%) e
la difficoltà di parcheggio
(37,2%). Vengono subito
dopa la sporcizia nelle strade
(33%), la difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici
(32,9%) e la presenza di
rumore (31,5%). Rispetto all’anno scorso,
sono in aumento le segnalazioni di problemi come la
sporcizia nelle strade (era
il 31,6%) e le difficoltà di
collegamento con i mezzi
pubblici (30,5%), indicato
come molto presente da una
quota crescente di famiglie.
Rispetto al 2015, anno in
cui si è registrato un picco
(41,1%), cala la quota delle
famiglie che dichiarano presenza di rischio di criminalità, un problema segnalato
soprattutto al Centro. Al Nord le famiglie segnalano come problema soprattutto l’inquinamento
dell’aria (42%), a seguire la
criminalità. Nelle regioni del
Centro, oltre alla presenza
di criminalità, i problemi
più sentiti sono il traffico
(42,6%) e le difficoltà di
parcheggio (40,8%). Traffico
e parcheggio sono segnalati
anche dalle famiglie del Mezzogiorno (rispettivamente
37,9% e 38,7%), dove ha un
peso anche la difficoltà di
collegamento con i mezzi
pubblici (37,6%). Saranno ancora
Made in Italy
Donato Amoroso, Amministratore Delegato di Thales
Alenia Space Italia, l’industria capo commessa del
programma - “Lo sviluppo
della seconda generazione,
garantirà un vero e proprio
salto generazionale in termini di tecnologia, prestazioni
e vita operativa del sistema,
e nella realizzazione di applicazioni utilizzabili da
diversi utenti, rafforzando la
leadership italiana a livello
mondiale in questo settore”.
COSMO-SkyMed, finanziato
dall’ASI, dal Ministero della
Difesa e da Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca Scientifica, è
il primo sistema di osservazione satellitare della Terra
concepito per scopi duali, cioè
civili e militari.
I suoi quattro satelliti
“scrutano” ogni angolo della
Terra dallo spazio, giorno e
notte, con qualsiasi condizione meteo grazie ai radar
ad alta risoluzione in banda
X. Il programma è stato
realizzato con la partecipazione e la valorizzazione delle
principali aziende nazionali
del settore aerospaziale, coadiuvate da un numero significativo di piccole e medie
imprese.
Thales Alenia Space Italia è responsabile dell’intero
sistema, che comprende non
solo i satelliti ma anche il
centro di controllo a terra:
Telespazio ha realizzato
l’intero segmento di terra del
sistema ed ospita nella piana
del Fucino il Centro di Controllo della rete satellitare.
Supporto anche per i
recenti eventi sismici
COSMO-Skymed in pratica, è uno strumento di
osservazione del nostro pianeta, e contribuisce, grazie a
sofisticati apparati di bordo,
al monitoraggio continuo
della superficie terrestre,
alle necessità relative alla
sicurezza, alla gestione degli eventi naturali, come
testimoniato di recente dalle
attività per la valutazione
dei danni e il supporto agli
interventi di soccorso a seguito dei terremoti che hanno colpito l’Italia Centrale.
Thales Alenia Space, una
joint venture tra la francese Thales 67% e l’italiana Leonardo-Finmeccanica
33%, si appresta quindi a
realizzare i nuovi satelliti: il
valore globale della tranche
addizionale per i due nuovi
satelliti, ammonta a circa 77
Milioni di Euro.
La quota relativa a Thales
FINALI
Alenia Space Italia è di 66
Milioni di Euro, di 11 Milioni quella per le attività di
Telespazio.
La componente spaziale
del sistema è costituita da
due satelliti, il cui lancio è
previsto entro il 2018 per il
primo satellite, ed un anno
dopo per il secondo: “Questi satelliti” - spiegano gli
ingegneri di Thales Alenia
Space - “costituiscono lo stato
dell’arte, a livello europeo e
mondiale, per le tecnologie
adottate e le soluzioni ingegneristiche realizzando,
insieme al segmento di terra,
le migliori prestazioni dei
servizi di osservazione radar
dallo spazio, in termini di
precisione, caratteristiche
e qualità delle immagini,
versatilità dei servizi che
serviranno a soddisfare le
esigenze applicative “duali”
da parte di comunità di
Utenti scientifici, commerciali e governativi”.
Francia: stop a
18 reattori
raccontato balle per mezzo
secolo. Forse non dovremmo
neanche sorprenderci. Ad
accendere la miccia è stata
l’anno scorso un’ispezione
dell’Autorità di controllo
presso il sito di Flamanville,
fra la Bretagna e la Normandia, dove accanto a due
reattori già attivi se ne sta
costruendo uno con la nuova
tecnologia Epr.
Senza entrare nei dettagli,
si tratta di un progetto d’avanguardia, che in quanto
tale è stato oggetto di particolare attenzione da parte
dell’Autorità. È emerso che
l’acciaio di alcune componenti aveva un contenuto di
carbonio alto fino al doppio
del limite ammesso (0,4%
anziché 0,2). Questo ha dato
la stura a un’indagine sistematica su tutti i reattori
nucleari in funzione, con gli
esiti di cui ora sappiamo.
Spiega Giovanni Battista
Zorzoli, che di definisce «nuclearista pentito», ex consigliere d’amministrazione
di un colosso dell’energia
e ora docente al master
sull’energia dell’Università
Sapienza: «Una quota di
carbonio troppo alta rende
fragile l’acciaio.
Nel reattore Epr di Flamanville è risultato che
l’acciaio di alcune componenti, fabbricate in Giappone,
conteneva più carbonio del
consentito. Quello che è
emerso dopo, estendendo
l’indagine a tutte le centrali
francesi, è più grave, perché
si è scoperto che in molti
reattori l’eccesso di carbonio
riguarda non singole componenti, ma tutto l’involucro,
fatto da una società francese
concessionaria di quella
stessa azienda giapponese».
Nota bene: la chiusura di
questi impianti, per adesso, è
solo precauzionale. Lo stesso
Chevet, il presidente dell’Autorità di controllo, dice che i
problemi potrebbero essere
risolti, e non esclude che gli
impianti possano ripartire
già a gennaio.
Ma aggiunge che dopo la
scoperta di 400 documenti
che appaiono falsificati «ora
ne stiamo esaminando altri
10 mila, dagli Anni 60 a
oggi». E chissà che cos’altro
salterà fuori.
Il primo paese-cooperativa: “Ci studiano anche negli Usa”
Emiliano, 38 anni, si sveglia
all’alba e prima che il sole si
stropicci gli occhi ha già le
mani nell’acqua e nella farina. Impasta il pane che sarà
venduto nell’unico market
del paese. Poi di corsa al bar,
perché bisogna preparare
caffè e cappuccini per i clienti. A mezzogiorno c’è da dare
una mano nella cucina del
ristorante. Il resto della giornata lo trascorre facendo il
commesso nel mini market. Il
53enne Albaro («Con la “b” mi
raccomando – dice orgoglioso
– che ce l’ho solo io sto nome
La morte di
Castro.
L'ambigua
eredità del
«líder máximo»
Fidel Castro lascia un’eredità densa di ombre e di
ambiguità. A cinquantasette
anni dalla rivoluzione che
spodestò Fulgencio Batista, a
due anni dal disgelo annunciato con la Casa Bianca, il
“compañero Fidel” si congeda
all’età di novant’anni paradossalmente rimuovendo se
stesso da quella strettoia che
impediva a Cuba di entrare
nella modernità. Icona perpetua della resistenza accanita
contro il gigante americano
per alcuni, dittatore esecrato
e spietato per altri, Castro è
riuscito a valicare i territori
della cronaca politica ponendosi come il protagonista di
una leggenda che sembrava
non poter aver fine.
Quando i primi sintomi di
una malattia invalidante lo
costrinsero ad allontanarsi
dal potere nel 2007 si pensò
che Cuba stesse per oltrepassare l’età della rivoluzione
per uscire da quell'orgoglioso
isolamento nel quale il regime
dei due fratelli Castro l’aveva
condannata. Ci sono voluti
invece quasi dieci anni perché
qualcosa cambiasse davvero:
la presenza ingombrante del
“lider maximo”, il suo silenzioso condizionamento della
vita civile e politica dell’isola
mettevano in ombra ogni
proposito di cambiamento. Lo
stesso Raúl, che sulle prime
aveva fatto sperare in una
svolta (“el cambio”, profetizzavano i più speranzosi) non
andò oltre una vaga concessione verso piccole insignificanti libertà individuali.
Con Fidel in vita Cuba rimaneva – nelle sue eccellenze
(come un sistema sanitario
di prima classe, invidiato e
insuperato in tutta l’America
Latina) come nelle sue miserie
(le carceri cubani sono sempre
state affollate di prigionieri
politici e neppure le visite
di due papi come Giovanni
Paolo II e Francesco avevano
allentato la morsa del regime
sui dissidenti) – sostanzialmente identica a se stessa.
Come il cupo demiurgo immaginato da Gabriel García
Márquez nel suo L’autunno
del patriarca, Fidel Castro
incarnava l’ostinata inamovibilità di un sistema che
aveva perduto da molto tempo
lo slancio rivoluzionario trasformandosi – mercé anche
l’insensato embargo tenuto
caparbiamente in vita da
Washington - in una fortezza
assediata.
in Italia…») al mattino presto
accompagna con un pulmino
i bambini alla scuola più vicina, giù per venti chilometri.
Quando risale gli tocca fare il
formaggio («Il nostro pecorino,
che soddisfazione…», sorride).
Al pomeriggio si divide tra il
bar, dove dà una mano a Emiliano, e il ristorante. Finito?
«No, la sere d’estate lavoro
come pizzaiolo». Benvenuti a Succiso (Reggio Emilia), piccolo borgo sui
mille metri dell’Appennino
tosco-emiliano, che per scongiurare lo spopolamento e il
degrado si è trasformato in
un paese-cooperativa. Qui, su
65 residenti ben 33 sono soci
della cooperativa Valle dei
Cavalieri. Un paese, Succiso,
dove ci si è inventati un lavoro
(anzi, più lavori da svolgere
contemporaneamente) pur
di non doversene andare e
abbandonare le proprie radici. Emiliano, Albaro: ma chi
ve lo fa fare? «Noi vogliamo
bene a questa terra, ci piacciono la bellezza della natura e la semplicità di questa
vita», rispondono in coro i
due dipendenti-soci. Oreste
Torri è il vice presidente. Il
prossimo 2 dicembre sarà a
Torino, nell’ambito di Agorà
delle Identità, per raccontare
questa singolare avventura. Campeonato Mundial de
Bochas Sub18 y Sub23
Esta competencia juvenil se realizará en el Principado de Mónaco
desde el 29 de noviembre hasta el 3 de diciembre 2016
Representando a Chile los jugadores:
-Tomi Martinez alumno Scuola Italiana de Santiago,
- Franco Barbano Stadio Italiano Santiago
- Jorge Vega Alumno Scuola Italiana de Villa Alemana .
El DIrector Técnico que los dirigirá es el Sr. Eugenio Paganini
Pozzi, miembro del Directorio del Circolo Italiano di Villa Alemana,
Acompañan la delegación el Vicepresidente dirigente de la Federación Chilena de Bochas Sr. Pablo Muñoz y el Sr.Jorge Vega padre, un
entusiasta jugador de bochas del Circolo Italiano di Villa Alemana.
Gilda Rivara Bardi
Villa Alemana