Quindicinale della Comunità Italiana del Cile www.presenza.cl 1 dicembre 2016 Anno XLVII Nº 926 Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Av. Bustamante 180 • Fono: 222229328 • Fax: 226354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS Saranno ancora “made in Italy” i nuovi satelliti COSMO-Skymed I primi quattro sono già in orbita da tempo. E funzionano perfettamente. Osservano la Terra, e di recente si sono rivelati preziosi per fare da supporto alle regioni del centro Italia colpite dai terremoti. I satelliti della rete COSMO-Skymed rappresentano una delle maggiori realizzazioni a livello mondiale nel campo delle osservazioni ad alta risoluzione dallo spazio, in grado di osservare tutto il globo anche di notte ed in qualsiasi condizione meteorologica. E vengono realizzati in Italia, tramite l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e dalla nostra industria nazionale. Due nuovi satelliti con scopi “duali” (civili e militari) I quattro satelliti ora operativi, lanciati a partire dal 2007 con dei razzi americani dalla base di Vandenberg (California), sono però ora destinati a terminare la loro missione. Servono quindi nuovi satelliti che possano sostituirli. E ora, arriva un nuova commessa per le aziende di Leonardo-Finmeccanica, per realizzare due nuovi satelliti, che dovranno rimpiazzare i primi due che termineranno la loro missione. “COSMO-SkyMed rappresenta il sistema spaziale nazionale di osservazione della Terra, unico nel suo genere e fiore all’occhiello della tecnologia radar italiana” - spiega Cont. in ultima pagina Francia, stop a 18 reattori nucleari L’atomo francese è semiparalizzato. Diciotto reattori nucleari in dodici siti (cioè i due terzi del totale) sono stati bloccati, o stanno per esserlo, dall’Autorità nazionale di controllo, per gravi problemi di sicurezza. L’Italia è coinvolta suo malgrado e senza poter fare granché, perché fra i reattori fermati ne figurano anche sei collocati vicino al confine italiano, a Bugey, a Cruas e a Tricastin, mentre in quegli stessi siti, a ridosso della nostra frontiera, continuano a funzionare altri cinque reattori (sicuri?) a pochi metri da quelli insicuri. Il problema immediato è la tenuta dell’acciaio degli involucri che potrebbe non trattenere il vapore radioattivo in caso di incidente. Ma il presidente dell’Autorità di sicurezza francese, Pierre Franck Chevet, dice che è emersa anche una questione di più lungo periodo: «Siamo passati da una cattiva sorpresa all’altra. La nostra inchiesta ha portato alla luce pratiche inaccettabili fin dall’inizio degli Anni 60. Quattrocento dossier sono stati censurati presso la fucina di Creusot, dove si forgiano i reattori, per nascondere anomalie. I documenti appaiono deliberatamente falsificati». Se così fosse, sulla sicurezza dell’energia ci avrebbero Cont. in ultima pagina Referendum. Truffelli: «Il Paese vuole partecipare La politica? Confonde e non spiega» Il presidente dell’Azione cattolica: «Non ci schieriamo ma abbiamo fatto 150 incontri per aiutare a capire. Basta risse, ci sono ancora molti indecisi» Circa 150 eventi lungo tutto il Paese «per informare sui contenuti della riforma e generare processi che consentano un voto consapevole ». Si avvicina il referendum e anche per l’Azione cattolica è tempo di bilanci. La presidenza nazionale, il Centro studi di Ac e le associazioni diocesane, spesso in collaborazione con realtà ecclesiali e non dei territori, hanno promosso convegni e incontri «nelle grandi città e nei piccolissimi centri, nelle sale parrocchiali e nei teatri, nelle scuole e nelle Aule dei Consigli comunali », attivando la partecipazione di migliaia di cittadini e tantissimi giovani. Un impegno, spiega il presidente nazionale Matteo Truffelli, «portato avanti senza schierarci con nessuno e facendoci aiutare da esperti e tecnici convinti come noi che, per un referendum costituzionale, non c’è niente di più deleterio della propaganda fine a se stessa». C’è un motivo che vi ha spinto a girare l’Italia? Semplicemente, crediamo che il compito di un’associazione come la nostra sia aiutare le persone a formarsi un’opinione consapevole e critica. Senza però rispondere «sì» o «no» al loro posto. Dal suo osservatorio quale Paese va al voto? Abbiamo incontrato un Paese profondamente desideroso di capire e partecipare. Ovunque abbiamo avuto un 'pienone' perché i cittadini attendevano che qualcuno parlasse loro della riforma in modo imparziale e obiettivo, senza secondi fini e senza L’Istat: famiglie più soddisfatte per le condizioni di vita «Per la prima volta dopo cinque anni, nel 2016, migliorano le stime relative al giudizio delle famiglie sulla soddisfazione per le condizioni di vita». Lo afferma l’Istat indicando che la quota di persone di 14 anni e più che esprimono un’alta soddisfazione per la propria vita, nel complesso passa dal 35,1% del 2015 al 41% del 2016. Rispetto al 2015, inoltre, migliorano i dati campionari sulla percezione della situazione economica di famiglie e individui, mentre è stabile la soddisfazione per gli aspetti relazionali con famiglia e amici, la salute e il tempo libero. Risulta in lieve aumento anche la soddisfazione degli occupati per il lavoro. La soddisfazione per la propria vita diminuisce all’aumentare dell’età: risultano altamente soddisfatti il 54,1% dei giovani tra 14 e 19 anni e il 34,4% degli ultra 75enni. Fanno eccezione i «giovani adulti» e i «giovani anziani» (rispettivamente 35-44 e 65-74 anni): in entrambi i casi la quota di coloro che indicano punteggi più alti è superiore rispetto alla classe di età che li precede. Non si rilevano invece nei livelli di soddisfazione significative differenze tra uomini e donne. La quota di persone di 14 anni e più soddisfatte della propria situazione economica aumenta dal 47,5% del 2015 al 50,5% del 2016. Nel 2016, aumenta anche la Cont. in ultima pagina Truffelli, Presdiente dell'Azione Cattolica Italiana tracciare scenari apocalittici. Le domande più ricorrenti? Più che di domande, posso raccontarle uno stato d’animo dei cittadini che abbiamo incontrato. In molti, dopo l’incontro, hanno ammesso che attraverso i leader po-litici, le sedi di partito, i mass media e i social network non erano riusciti ad afferrare se non in minima parte i reali contenuti della riforma e del referendum. Ciò mi fa riflettere su una comunicazione politica che confonde e non chiarisce. Vi siete confrontati con esponenti del sì e del no? In molte circostanze c’è stato un confronto tra sostenitori delle due parti, invitati però a restare in un dialogo sereno, pacato, corretto, onesto intellettualmente. In altri casi, invece, si è preferito mettersi in ascolto di un esperto super partes. Nelle platee c’erano Cont. in ultima pagina 25 anni (1991 – 2016) Scuola Italiana “Giuseppe Verdi” di Copiapó Un altro tassello della storia della nostra comunità in Cile è stato riempito con la pubblicazione di un bel volumetto editato in occasione del 25º compleanno della Scuola Italiana “Giuseppe Verdi” di Copiapó. Belle le parole del Vice Console d’Italia in Atacama, Paolo Albasini Broll nella sua presentazione del libro: ”Libro prodotto dall’apporto di tutta la comunità unita da un sentimento di ammirazione, rispetto e soprattutto valorizzazione delle nostre radici familiari e culturali”. Non loderemo mai a sufficienza gli sforzi di ricerca della memoria, molte volte certosina, che rimangono come pietre miliari nella storia della nostra comunità: storia che sarebbe senz’altro dimenticata con grande nocumento alla giustizia se non si tramandassero su documenti consultabili i fatti e i personaggi che l’hanno costruita. Ricordo una frase del mio professore di sociologia: “Chi non conosce la sua storia è destinato a scomparire dalla storia”. Ecco qui la vostra storia, cari amici, con nomi, cognomi e realizzazioni. Nessuno, da oggi in avanti la potrà distruggere, solo perfezionare e completare con nuovi apporti e nuovi documenti. Chi emigra in paesi ispanofili ha la grande facilità della lingua, delle tradizioni spesso parallele alle nostre, ad un bagaglio culturale simile al nostro in quanto figli della Grecia e soprattutto di Roma che facilitano la nostra integrazione. Però corriamo il grande rischio di una rapida assimilazione, fenomeno spontaneo per cui una minoranza nazionale fa proprie, poco a poco, la lingua, la cultura, la religione della maggioranza fino ad amalgamarsi totalmente con questa. E quindi a scomparire. Cari amici, il vostro libro è un’ancora che vi lega alle vere radici, alla memoria di coloro che sono venuti dall’Italia ed allo spirito che li hanno spinti a salvare e tramandare la nostra cultura: la vostra splendida scuola, giovane di 25 anni, ne è il testimonio. La “Giuseppe Verdi” è la grande realizzazione che vi salva dalla rapida assimilazione, è quindi il miglior strumento che salvaguarda la identità. Non è che noi non desideriamo “sentirci cileni” al contrario. Vogliamo “sentirci cileni” ma nel contempo ricchi della cultura italiana, collaudata da due millenni. Desidero terminare questa nota con le parole con le quali la Prof.ssa Patricia Berenguela A. inizia la introduzione al libro: “Lasciarono tutto. Lentamente scomparve nell’orizzonte il loro paese, la loro terra. Avanzato il tragitto, nel mezzo dell’Atlantico, compresero che la terra e il mondo e che il Paese sono loro: vadano dove vadano: loro saranno l’Italia”. Giuseppe Tomasi 2 Presenza- 1 dicembre 2016 SPAZIO APERTO Corrispondenza Informazioni ACLI La Direzione ringrazia i lettori che le scrivono perché dimo strano interesse per i problemi e la vita della nostra comunità. Nello stesso tempo si scusa se, per evidenti ragioni di spazio, qualche lettera dovrà essere ridotta. La Direzione inoltre si ri serva la pubblicazione di lettere che riterrà molto conflittuali. Pagina web: www.patronatoacli.cl Cuba. Morto Fidel Castro. Lutto a L'Avana, festa degli esuli L'ex presidente cubano, Fidel Castro, leader della rivoluzione comunista dell'isola è morto all'età di 90 anni. Lo ha annunciato il fratello Raul alla tv di stato cubana. "Caro popolo di Cuba: è con profondo dolore che compaio per informare il nostro popolo, gli amici della Nostra America e del mondo, che oggi 25 novembre del 2016, alle 10.29, ore della notte, é deceduto il comandante in capo della Rivoluzione Cubana Fidel Castro Ruz". Così, trattenendo a stento la commozione mentre legge un breve testo alla tv statale cubana, Raul Castro ha annunciato la morte del fratello. "Nel compiere l'espressa volontà del compaño Fidel i suoi resti saranno cremati sabato 26", continua il presidente cubano. "La commissione che organizzerà i funerali darà al nostro popolo un'informazione dettagliata sull'organizzazione dell'omaggio postumo che verrà tributato al fondatore della 'Revolucion Cubana'. Hasta la victoria siempre", conclude il messaggio Raul Castro. Le autorità cubane hanno decretato nove giorni di lutto nazionale, "da oggi fino a domenica 4 dicembre" e che "saranno sospese tutte Ricevi in ritardo PRESENZA? Se sei di Santiago chiama al Cel. 974789725 Grazie EDITRICE Parrocchia Italiana N.S. Pompei Scalabriniana *** RAPPRESENTANTE LEGALE Giulio Rubin *** DIRETTORE RESPONSABILE Claudio Massone Stagno *** DIRETTORE REDAZIONALE Giuseppe Tommasi *** COLLABORATORI Paolo Castellani Gloria Nocchi Frascoli Consuelo Canessa *** CORRISPONDENTI Arica Francisco Crispieri Antofag. Rodolfo Sanchez B. Iquique Luz Savalli La Serena Caterina Pezzani Quillota E. Schiappacasse V. Alemana Gilda Rivara Valparaiso Concep. Giancarlo Carro P. Arenas Eduardo Pesce V. *** Contribuzione annua $ 20.000. Cheque nominativo a "Giuseppe Tommasi" *** Stampa C. von Plate Esce il 1º e il 16 di ogni mese le attività e gli spettacoli pubblici". La festa degli esuli: «Il vecchio è morto» L'opposizione cubana in esilio in Florida ha festeggiato la morte di Fidel Castro con centinaia di persone che nel cuore della notte sono scese a festeggiare in strada a Little Havana, a Miami, urlando "Cuba libre" e "El viejo muriò", il vecchio è morto. Se ne è andato "un tiranno" ma questo "non significa il ritorno alla libertà per il popolo cubano", ha avvertito però Ramon Raul Sanchez, leader di Movimiento Democracia. Dopo l'annuncio della morte del leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, l'isola ha accolto la notizia con eloquente silenzio, da sempre caratteristica principale di un popolo abituato alla massima riservatezza, frutto di anni di dittatura. Le stazioni radio hanno mantenuto la regolare programmazione e Bustamante 180 - Santiago Tel: 2665-0340; 22225247 - E-Mail: [email protected] COMPARACIÓN GROTESCA, FALSA E INJURIOSA. solo in due canali televisivi statali sono state interrotte le trasmissioni per mandare in onda immagini su momenti storici della vita di Fidel Castro. Dopo l'annuncio della morte, i bar e ristoranti hanno chiuso e il traffico si è intensificato, rispetto a un normale venerdì sera, perché la maggior parte delle persone è andata a casa per avere maggiori informazioni sulla morte del lider maxi- mo. Rapidamente, i social network sono stati inondati di messaggi che esprimono "sorpresa e sgomento" per la notizia. La notizia della morte di Castro è ovviamente l'apertura di tutti i siti mondiali, ma il Washington Post è l'unico tra i grandi ad usare la parola "dittatore". Se i media a L'Avana si impegnano a "difendere La 'Revolucion' che Castro ha costruito insieme ai poveri della sua terra", per gli anticastristi della comunità cubana statunitense è "la fine di un capitolo orribile". "È morto un tiranno - esultano - e finalmente può cominciare una nuova era". Tra i primi leader mondiali a commentare la scomparsa di Castro ci sono i presidenti dell'America Latina, da Enrique Pena Nieto in Messico ("È morto un amico") a Nicolas Maduro in Venezuela ("Fino alla vittoria, sempre"), fino a Rafael Correa in Ecuador ("Se ne è andato un grande"). Vladimir Putin ha definito il leader della Rivoluzione cubana il "simbolo di un'epoca della storia moderna" e "un amico sincero e affidabile della Russia". "Con Fidel Castro si chiude una pagina grande e drammatica del Novecento. Vicini al popolo cubano che guarda al futuro", è il tweet del ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni. La morte di Castro è diventata subito breaking news sui principali media internazionali. Se la stragrande maggioranza lo ricorda come il "padre della rivoluzione cubana", si distingue l'americano Washington Post che lo definisce in apertura "un dittatore" Abbonamento 2016 - Fiducia reciproca Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà. Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi ringraziamo cordialmente della collaborazione. Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la “Cuenta de Ahorro N. 08-166-01126-03” a nome di “Giuseppe Tommasi B.”. Il RUT di Giuseppe Tommasi B. è 8.322.945-4 Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati. Cognome.....................Nome....................... via....................................città.................... Abbonamento normale 20.000 pesos Abbonamento sostenitore 30.000 pesos. Cheques esteso a “PRESENZA” Después de los debates televisivos entre los candidatos a la Presidencia de los Estados Unidos (EEUU), pensaba que nada nos podría sorprender, y no es así, pareciera que cada día puede ser peor, como lo manifiesta este adagio pesimista y fatalista. Sin entrar en los descalificativos, una cosa no puedo dejar de manifestar, la grandeza y las responsabilidades propias de la mayor potencia mundial no se condicen con la precariedad y la pobreza del debate, más propio de pelea de bar o de barrio. Así la democracia no se engrandece ni brilla, al contrario, se rebaja y se debilita al igual al resultado una vez escrutados los votos, un sistema que gana el que obtiene menos preferencias. Esto solo pasa en el país en que la libertad y la igualdad es una realidad y no una mera declaración filosófica. El debate político debe tener un límite, la verdad y la ética. No es posible que los políticos sigan ensuciando y menoscabando groseramente el poco prestigio de la política. El ejemplo de las elecciones en los EEUU debiera hacerlos rectificar adecuando sus conductas a la verdad y la ética. El voto en los EEUU es un castigo a la clase política, un voto de protesta que no elige al mejor, al contrario, es un voto en contra la clase dirigente y a los que por años han profitados del poder y de los privilegios. Cuidado, nadie está libre de este rechazo y de esta protesta de los indignados y los marginados del poder y de las influencias. El debate acalorado del referéndum “abbrogatorio” de la reforma constitucional ha alcanzado el delito de calumnia e de injuria. Algunos connotados políticos que adhieren al NO han manifestado que la reforma aprobada por el Parlamento implantará en el país el régimen autoritario y dictatorial de Pinochet por el poder que concede al gobierno. La comparación es una monstruosidad inaceptable para cualquiera persona medianamente equilibrada e informada. Me parece un recurso despreciable e indigno. Los esfuerzos del pueblo chileno para rectificar y volver a la vida democrática, pasaría a ser una acción innecesaria y cosmética. No es solo una injuria a la memoria de la lucha por la libertad en Chile, es más, es el desprecio por las víctimas de Pinochet, los desaparecidos y los torturados. La polémica del referéndum puede seguir siendo en Italia un debate interesado y grotesco,” all’ italiana”, come me atreví a calificar, pero di ahí a aceptar la ofensa contra Chile y su pueblo existe mucho trecho, eso no lo acepto. La vigencia de la reforma no transformará a Italia en un país al estilo Pinochet nada más lejos. Es una ley aprobada por la mayoría parlamentaria, incluso por algunos que luego decidieron votar en contra en el referendum. Exijo una mínima prudencia y apego a la verdad, no hacerlo se ofende y lo que es peor, se profundiza el descredito y el desprestigio de la política, que destruye la democracia y la libertad. No confundir la dictadura con la gobernabilidad. Mi personal convicción adquirida con la lectura de las más diversas opiniones vertida por los interlocutores autorizados de la política italiana es que los que votan NO hacen una opción personal de conveniencia, por lo que son tentados a decir estupideces. Las razones que se aducen para votar NO, sostienen, en general, que la reforma es insuficiente, se necesita más audacia, mayor rebaja de los costos de la política reduciendo el número de los parlamentarios, eliminación y no solo trasformación del Senado. Recordemos que los intentos por reformar la constitución es un esfuerzo sostenido en los últimos 40 años, todos fracasados. No le echemos la colpa a la ley. La culpa es de los intereses de casta. Se olvidan que la reforma es lo que el Parlamento determinó después de una ardua lucha para sacarla adelante. Italia debe superar la ambición de algunos por mantenerse o volver al poder, su ambición supera cualquier obstáculo, incluso ofender la verdad e injuriar la honra y la dignidad de tantos chilenos que derrotaron el terror y la dictadura. Paolo Castellani LLEVE A SU CASA PRE-PIZZA LISTA *** PRUEBE NUESTRA FUGAZA Av. Apoquindo 4228 - teléfono 22081344 Av. B. O'Higgins 737 - teléfono 26381833 TERZA PAGINA Presenza- 1 dicembre 2016 Passatempo e umore Giro d’Italia: dagli spari di Pieris al Gavia Oggi già sappiamo in tutti i dettagli come sarà questa storica edizione, che scatterà dalla Sardegna, venerdì 5 maggio 2017: tre giorni sull’isola, in omaggio al suo figlio più famoso del momento, quel Fabio Aru che rappresenta il presente e il futuro del ciclismo italiano nelle grandi corse a tappe. Quale migliore occasione allora per fare un veloce refresh e ricordare quali sono stati i momenti simbolo della corsa rosa. La storia del Giro, sin qui lunga 107 anni e 99 edizioni, ne è piena zeppa: grandi imprese e giorni drammatici, tappe ardite e intuizioni geniali, rimonte insperate e crolli inaspettati. Abbiamo scelto otto fra i tantissimi momenti che restano indelebili nella memoria: dal trionfo del pioniere Luigi Ganna ai sassi e agli spari di Pieris; dai voli dell’airone Coppi nella Cuneo-Pinerolo e sullo Stelvio al trionfo di Gaul nel gelo del Bondone; e poi il primo Merckx sulle Tre Cime di Lavaredo, la geniale crono in Laguna, la giornata terribile sotto la neve del Gavia. 1909 PARTENZA AL BUIO — Il Giro d’Italia nasce al buio, alle 2.53 di giovedì 13 maggio, quando 127 corridori scattano da Piazzale Loreto per dar vita alla prima delle 8 tappe, la più lunga: 397 km da Milano all’Ippodromo Zappoli di Bologna. Il romano Dario Beni, della Bianchi, vince in volata su Mario Pesce, dopo 14 ore, 6 minuti e 15 secondi, a 28,900 orari. Il 30 maggio, dopo 2447,9 km, conclusione con la Torino-Milano e Beni firma pure l’ultimo traguardo. Arrivano in fondo 49 corridori, il successo finale (ai punti) va al varesino Luigi Ganna, classe 1883, in forza all’Atala, 1° in tre tappe. 1946 SASSI E SPARI — È il 30 giugno 1946 e il Giro vive uno dei suoi momenti più drammatici. La 14a tappa parte da Rovigo per chiudersi a Trieste, governata dagli Alleati e sulla quale la Jugoslavia vuol mettere le mani. Ma a Begliano, dopo il ponte sull’Isonzo, giovani comunisti seguaci di Tito lanciano sassi contro i corridori, che feriscono Egidio Marangoni e Salvatore Crippa. Si prosegue, ma a Pieris, a una quarantina di km dall’arrivo, la corsa è di nuovo bloccata, da chiodi e oggetti sulla strada. Parte pure un colpo di pistola, che ferisce un agente. La giuria ferma lì la tappa, la vittoria viene assegnata al triestino Giordano Cottur. 1949 CUNEO-PINAROLO — Venerdì 10 giugno 1949, Fausto Coppi irrompe nella leggenda. Si corre la 17a tappa Cuneo-Pinerolo, una delle più dure mai viste: 254 km, si varca il con-fine con la Francia, si scalano Maddalena, Vars, Izoard, Monginevro, Sestriere. Coppi, 2° in classifica a 43” da Adolfo Leoni, dopo 62 km attacca sulla Maddalena e fila via, imprendibile, scavando fra sé e i rivali un abisso. Mario Ferretti via etere conia la leggendaria frase «un uomo solo al comando, la sua maglia è biancoceleste, il suo nome è Fausto Coppi». Dopo 192 km di fuga solitaria, Fausto chiude con 11’52” su Bartali. Il Giro sarà suo per la terza volta. 1953 DEBUTTO STELVIO — È il 1° giugno 1953 e il Giro d’Italia conosce per la prima volta lo Stelvio, il passo che, a 2757 metri sul livello del mare, divide la Lombardia dal Trentino-Alto Adige. Si sale dal versante di Trafoi, il più duro, e la penultima tappa è l’ultima occasione per ribaltare la classifica. Al via da Bolzano, Hugo Koblet ha 1’59” di vantaggio su Coppi ed è convinto di avere ormai la maglia rosa in pugno. Ma il Campionissimo non si rassegna, attacca a una decina di chilometri dalla Mausoleo Italiano Dr. Augusto Brizzolara specialista in Geriatria e Gerontologia El Trovador 4280 Of. 1108 -Las Condes Fono-Fax: 2342 5139 Beeper 737 8087 -Cod 8784 Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500 vetta e sfinisce lo svizzero, che arriva a Bormio dopo 3’28” e gli consegna il quinto trionfo. 1956 NEVE SUL BONDONE — La giornata terribile si consuma l’8 giugno 1956, terz’ultima tappa di un Giro che vede Pasquale Fornara in rosa con 9” su Cleto Maule. Sono 242 km, con Costalunga, Rolle, Gobbera e Brocon, prima dell’arrivo sul Monte Bondone. Pioggia e vento geli-do al via da Merano, poi le condizioni peggiorano sempre più. È ecatombe di ritiri, compreso Fornara. Charly Gaul s’invola sotto la neve verso il Bondone dove vince semiassiderato dopo oltre 9 ore di fatica, con Fantini a 7’44” e Magni, che ha una spalla frat-turata e regge il manubrio stringendo un tubolare fra i denti, a 12’15”. Il Giro è del lussemburghese. 1968 IL CANNIBALE MERCKX — «Quel giorno ho realizzato il capolavoro della mia carriera». Parole di Eddy Merckx. E raccontano di quel sabato 1° giugno 1968, quando nella GoriziaTre Cime di Lavaredo il Cannibale indossa la prima delle sue 77 maglie rosa e ipoteca il primo dei suoi cinque Giri d’Italia. È la 12a tappa. Al via, Dancelli lo precede in classifica di 1’29”. Ma negli ultimi 3 km della salita dolomitica, sotto i primi fiocchi di neve, il giovane belga in maglia iridata si scatena. Riprende a uno a uno i 16 fuggitivi, vince con 42” su Polidori, fa crolla-re Ocaña e fa piangere Gimon- 3 di, che chiude a 6’19”. 1978 CRONO SULL’ACQUA — Vincenzo Torriani, storico patron del Giro, è l’uo-mo dei colpi di genio. Il più ardito di tutti è datato 21 maggio 1978. Per la 14a tappa della 61a edizione, s’inventa infatti una crono di 12 km a Venezia, con tanto di ponte di barche dalla chiesa della Salute fino a piazza San Marco, attraverso il Canal Grande. Piove a dirotto, tra le calli si fatica anche a governare la bici, una squadra di sommozzatori è pronta per ogni emergenza. È spettacolo. Alla fine vince Francesco Moser, con 6” su Roberto Visentini. Ma il Giro sarà del belga Johan De Muynck. 1988 INFERNO BIANCO — A 32 anni dal Bondone di Gaul, il Giro conosce un’altra giornata da tregenda. È il 5 giugno 1988, la Chiesa Valmalenco-Bormio sale ai 2621 metri del Gavia. Fa un freddo cane, all’attacco della salita ini-zia a nevicare ma la tappa non si ferma e si tramuta in inferno: corridori congelati, maschere di fango e di ghiaccio, c’è pure chi piange. In cima passa primo l’olandese Van de Velde, ma in discesa rischia, come tanti, l’assideramento: arriverà a Bormio a 46’49” dal vincitore di tappa, il connazionale Erik Breukink. Franco Chioccioli cede la maglia rosa all’americano Andy Hampsten, che la terrà sino alla fine. (Foto: Gaul sul Bondone) Indirizzi Utili Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia Tel.: 224708400 - E-Mail: [email protected] Consolato - Román Diaz 1270, Santiago Tel: 224708400 - E-Mail:[email protected] Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi. Tel.: 562/222322618 - Fax: 562/222330973- E-Mail: [email protected] Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia Tel.: 23 2038170 www.iicsantiago.esteri.it ICE Agenzia per la promozione all 'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane Clemente Fabres 1050 (Prov.)Tel. 223039330 E.mail: [email protected] COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 222129455 Radio Anita Odone on line 24 ore su 24 di musica italiana Circolo di Professionisti di Origine Italiana Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 222425012 - 222481503 Club Stadio Italiano Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 224847000 Central. Scuola Italiana Vittorio Montiglio Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 225927500 Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia [email protected] - Te: 22229328 - Fax: 226354127 Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 222055476 Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500 Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 226992222 - [email protected] www.vigilidelfuoco.cl ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos Bustamante 180 (Parrocchia Italiana) - Tel 226650340 COIA: Bustamante 180 -Providencia Tel. 222225247 Associazione Ligure contatto Sig.ra Rina Garibaldi 02 2192144; Sig. Aldo Solari al telefono 02 7926752 4 Presenza- 1 dicembre 2016 ITALIA E ITALIANI Carne ben cotta? Mai e poi mai. Guai al pesce il lunedì: ecco i piatti da non ordinare al ristorante Tutti sanno che al ristorante non bisogna ordinare pesce il lunedì: è quasi sempre quello avanzato dal venerdì precedente. Ma l’elenco dei cibi che è meglio evitare quando si pranza fuori è lunghissimo, e riserva non poche sorprese. A compilarlo in un nuovo libro è stato uno che sa come vanno le cose in cucina, lo chef Anthony Bourdain, già capo cuoco alla Brasserie Les Halles di Manhattan. Bourdain è comparso in molti show televisivi anche in Italia e persino nel film «La Grande scommessa», intento a spiegare i prestiti obbligazionari usando come analogia la zuppa di pesce. La prima cosa da evitare è il brunch della domenica. Sembra inventato per rendere felice chi si impigrisce nel letto e vuole fare colazione e pranzo insieme, ma ai ristoranti serve per smaltire gli avanzi del weekend, riciclandoli in modo accattivante. Soprattutto all’estero, un piatto forte del brunch sono le uova con la salsa olandese, il condimento più amato dai batteri, che lo colonizzano in massa, se non è tenuto alla giusta temperatura. Non ho mai visto nessuno, avverte Bourdain, preparare questa salsa sul momento. Con il pesce bisogna fare molta attenzione. La maggior parte dei cuochi lo ordina il giovedì e Bourdain confessa di non mangiarlo mai nei giorni precedenti, a meno che non si trovi in un ristorante stellato. Con le ostriche si possono correre seri pericoli e bisogna ordinarle nei locali specializzati e non in quelli che le propongono come un piatto qualsiasi. Lo stesso vale per i frutti di mare, che (se sono freschi e non congelati) bisognerebbe mangiare unicamente nei ristoranti vicini alla costa. È poi un errore ordinare la carne «ben cotta», perché questo consente a chi sta in cucina di liberarsi dei tagli un po’ stantii che non hanno più sapore, carbonizzandoli un po’ e servendoli con un gusto di bruciato che copre tutto. La carne ben cotta è un’abitudine che ci trasciniamo dietro dall’800, quando era più difficile conservarla. Ma ogni intenditore sa che una bistecca va mangiata un po’ al sangue, se si vuole apprezzarne il sapore. Bisogna anche diffidare di chi offre carne di wagyu giapponese (o di chianina in Italia) a prezzi troppo bassi, perché si tratta di tagli tra i più costosi del mondo, che nessuno regala. Ma l’errore peggiore, secondo Bourdain, è quello di ordinare piatti fuori dal menù. Niente irrita di più i cuochi e indispettisce i camerieri, che devono andare in cucina a spiegare la nuova richiesta. Il piatto imprevisto arriva dunque sempre con molto ritardo, raramente è cucinato bene e non rende felice nessuno. È quasi peggio del litigare con il personale prima di avere finito il pasto, perché nessuno sa che cosa può fare un cuoco arrabbiato dietro la porta della cucina. Locride. Il vescovo restituisce i soldi «sospetti» donati alla parrocchia La parrocchia restituisca i soldi “offerti” dai mafiosi e “a casa” il consiglio pastorale di un’altra parrocchia che ha criticato la linea anti ’ndrangheta dei vescovi calabresi. Sono le due forti decisioni prese nei giorni scorsi dal vescovo della diocesi di Locri-Gerace, monsignor Franco Oliva. Scelte nette, che coinvolgono sia i parroci sia il laicato, che invitano la comunità a una maggior collaborazione Tenga el mejor punto de vista P. de Valdivia 3015 F. 22690791 Moneda 708 F. 26649244 San Antonio 325 F. 26325512 SILVANO TAVONATTI A. [email protected] coi suoi pastori. «Sono rimasto colpito dal fatto che nei momenti più delicati restiamo soli e non abbiamo la collaborazione necessaria di cui avremmo bisogno. C’è come un deserto attorno a noi», è lo sfogo del vescovo nella lettera a padre Gianfranco, padre Giuseppe e padre Daniel, i tre religiosi che guidano la parrocchia di S.Maria di Loreto a Platì, al centro dell’attenzione nei giorni scorsi per le critiche al divieto per i funerali pubblici al boss Giuseppe Barbaro. Critiche che il consiglio pastorale aveva rafforzato attaccando addirittura i vescovi. Monsignor Oliva replica coi fatti. In primo luogo ha fatto restituire 10mila euro che erano stati donati da due società per il restauro di San Nicola di Bari, Chiesa Matrice di Bovalino. Si tratta delle società di Domenico Gallo, imprenditore finito pochi giorni fa nell’inchiesta su appalti e corruzione delle procure di Genova e Roma e sospettato di rapporti coi clan. Soldi “sporchi”. Così il vescovo ha fatto indirizzare alle due società due distinti bonifici di 5mila euro, come quelli che erano stati offerti alla parrocchia, per lasciare una traccia chiara della scelta di rifiutarli. E lo ha fatto citando papa Francesco che in occasione dell’udienza generale tenutasi lo scorso 2 marzo era stato chiarissimo: «Il Popolo di Dio, cioè la Chiesa, non ha bisogno di soldi sporchi, se viene qualche benefattore con un offerta frutto del sangue di gente sfruttata, maltratta, schiavizzata, con il lavoro mal pagato, io dirò a questa gente, per favore portati indietro il tuo assegno, brucialo». Il vescovo, successivamente al messaggio del Papa, aveva indirizzato una lettera ai parroci della Locride invitandoli a «non accettare denaro sporco, offerte da criminali o clan mafiosi, per la realizzazione delle opere della chiesa quando è chiara la loro provenienza». Ma il vescovo è andato oltre e ha scritto una lettera, pubblicata sul sito della diocesi, che ha poi consegnato direttamente ai tre religiosi di Platì, concentrandosi sul consiglio pastorale parrocchiale e sul suo «verbale a dir poco sconvolgente, che denota uno scarso senso ecclesiale ed è offensivo nei confronti del magistero dei vescovi, di cui si nega il ruolo nel discernimento pastorale e nell’annuncio del Vangelo». Quel verbale, pubblicato stranamente su un sito online, nasceva da una riunione, scrive il presule, «tenuta in assenza del parroco". La scommessa è sulla capra di collina: la posta in palio rilanciare il Monferrato attraverso la rivincita dell’agricoltura e dell’allevamento. Un fenomeno che si sta vivendo anche in una provincia che. segnata dalla crisi industriale, sta riscopre la sua vocazione nel settore primario con una serie di iniziative fino a poco tempo fa impensabili. Come appunto quella di Umberto Signorini, milanese, 75 anni, un passato da consulente aziendale a capo della Antex (è uno dei «padri» del lavoro interinale), trasformatosi da due anni in allevatore di capre. «Attenzione, non pastore: c’è una bella differenza» sottolinea. L’idea tradizionale è che allevare le capre sia conveniente solo su terreni residuali, impervi: gli animali brucano quel che c’è, fertilizzano, insomma hanno costi minimi a parte il lavoro di chi le accudisce. Il latte serve di solito a piccole produzioni artigianali di formaggi. Ma guardando la tenuta San Martino, tra Occimiano e Borgo San Martino, si entra nella dimensione industriale: «Fra questa tenuta e una stalla più piccola Lu - dice Signorini - abbiamo circa 2000 capi, 800 già in produzione, altri 500 l’anno prossimo. Abbiamo scelto una razza del Nord Europa per le sue caratteristiche, ma facendola riprodurre qui potremo avere tra un po’ una capra geneticamente monferrina in tutto e per tutto». Ma tutto questo latte (siamo oltre i 600 litri annui ad animale) per farne che? Signorini ha pensato anche a questo: «Ci siamo collegati con la grande distribuzione, non dimentichiamo che il latte di capra è il più adatto in caso d’intolleranze, e con l’industria di trasformazione». Ad esempio l’Igor di Novara produce un tipo di gorgonzola, il Blu di capra, con il latte della San Martino. Il vero cuore dell’impresa è comunque il biodigestore: «La nostra economia è circolare: quello che coltiviamo nei campi (circa 400 ettari, di proprietà e in affitto) finisce come mangime per le capre oppure nell’impianto “digestivo” che lavora anche gli scarti delle stalle. Produce biogas che aziona un generatore elettrico da un megawatt: parte dell’elettricità serve a noi, parte la vendiamo. Poi il digestato e i separati soliti vengono usati per concimare i campi, così il ciclo si chiude». Ma Signorini non si ferma qui: «La carne e le pelli dei capi usciti dalla produzione possono essere riutilizzate». Hanno già realizzato una specie di raviolo, denominato «Caprolotto» (il Festival del Raviolotto di Alessandria evidentemente comincia a far scuola) e si sono affidati a una conceria per creare materia prima utile in abbi- gliamento o in arredamento: «La pelle ottenuta è morbidissima, la nuova sfida è dare vita a un’azienda artigianale-agricola». Idee a ripetizione per che cosa? «Ho iniziato quest’attività perché secondo me dopo l’abbandono dell’industria, zone come il Monferrato devono ripartire dall’agricoltura, dall’allevamento che non sono mai venuti meno. Ovviamente sfruttando le nuove tecnologie e adottando processi che consentano di affrontare il mercato globale. La San Martino vuole essere un modello replicabile altrove, come un’app. E anche uno stimolo, perché in questa zona penso sia venuta un po’ a mancare l’imprenditorialità. Quindi ai giovani che lavorano qui (sono una decina, sotto i 35 anni) vorrei non soltanto insegnare il mestiere ma anche comunicare lo spirito imprenditoriale, perché domani siano loro a guidare questa o altre aziende». Soprattutto trasmettendo l’entusiasmo di un manager che non risente dell’età. Coradia iLint: ecco il primo treno a idrogeno Ci sono voluti due anni di sviluppo ma il risultato potrebbe realmente rappresentare un punto di svolta nell’ambito del trasporto sostenibile. Coradia iLint è il primo treno alimentato a idrogeno al mondo e presto viaggerà in Germania generando come unica sostanza di scarico dell’innocuo vapore acqueo. Si tratta di una vera e propria invenzione rivoluzionaria nata dall’ingegno degli ingegneri francesi della Alstom che sono riusciti a mettere a punto un mezzo di trasporto ad emissione zero e ad ottimizzarne l’efficienza energetica al punto da poterlo rendere operativo già a partire dal prossimo anno. E’ previsto, infatti, per dicembre 2017 il primo viaggio del nuovo treno lungo la tratta Buxtehude-BremervördeBremerhaven-Cuxhaven, in Bassa Sassonia. Tutti i numeri di Coradia iLint Il nuovo Coradia iLint è un treno realmente efficiente che, a livello di prestazioni, non fa rim- piangere i suoi predecessori inquinanti. Può viaggiare, infatti, per ben 600800 chilometri e può contare su diversi punti di rifornimento installati lungo il percorso che potranno alimentare il mezzo attraverso i serbatoi posti sul tetto della vettura. Può trasportare fino a 300 passeggeri di cui 150 seduti e può mantenere una velocità operativa di ben 140 chilometri orari. Un risultato davvero notevole, soprattutto se si considera che si tratta di un mezzo di trasporto che non emette alcuna sostanza nociva. Le ferrovie tedesche hanno, dunque, “arruolato” un vero e proprio alleato dell’ambiente e dell’ecologia. Guida Michelin 2017, Italia seconda al mondo per numero stelle Quest’anno è toccato al Teatro Regio di Parma svelare le stelle della Guida Michelin 2017, la tradizionale “bibbia” rossa del mangiar bene in Italia. Otto i ristoranti che potranno fregiarsi delle tre stelle, 41 ne avranno due mentre 294 sono i locali a cui è stata assegnata una stella. Le eccellenze della gastronomia italiana, con molte riconferme, sono Piazza Duomo ad Alba (Cuneo), Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo), Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio (Mantova), Le Calandre a Rubano (Padova), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, e Reale a Castel di Sangro (l’Aquila). Con 33 novità tra i ristoranti di qualità, l’Italia si conferma la seconda selezione più ricca al mondo. Cinque sono poi i nuovi ristoranti a due stelle, 28 le new entry ad una stella mentre dove le stelle confermate con cambio dello chef. 260 i nuovi B&b Gourmand. Giunta alla sua 62esima edizione, la «rossa» quest’anno premia in totale 343 ristoranti del Bel Paese. «La Guida 2017 è un viaggio in Italia che davvero suggerisce molte deviazioni - spiega Sergio Lovrinovich, caporedattore della Guida Michelin Italia - ad esempio Danì Maison di Nino di Costanzo, a Ischia, è un viaggio nella tradizione partenopea scandito dai suoi classici, che passa per un giardino dai colori arcobaleno. È la novità più significativa al Centro-Sud». ITALIA E ITALIANI Gemona del Friuli: la ricostruzione di un gioiello “La cittadina, alle prime luci dell’alba appare incastonata tra le Prealpi del Friuli, incorniciata dalla natura lussureggiante, dominata dall’antico castello con i suoi giardini e protetta dal maestoso Duomo”. E’ così che il portale dedicato al turismo nel Friuli Venzia Giulia introduce Gemona, una delle più belle località storiche della regione. Il suo centro storico medievale custodisce tesori d’arte, architettura, tradizione: a vederla oggi chi mai direbbe che fu proprio quello, nel 1976, il paese più colpito dal famigerato terremoto del Friuli? A poche settimane dal tremendo sisma che ha devastato il centro Italia, l’attenzione viene spesso rivolta ai territori friulani. Di questo episodio della storia Italiana si rievoca infatti la ‘ricostruzione riuscita’, unico modello italiano di una rinascita efficace, eccellente, rapida e completa. LEGGI ANCHE: AQUILEIA, IL TRIONFO DELL’AR- TE MEDIEVALE Il ‘modello Friuli’ di ricostruzione post terremoto ha come fiore all’occhiello proprio Gemona, paese che, assieme ad Artegna e Venzone, si trovò nell’epicentro del sisma durante tutte le sue scosse. La cittadina è oggi l’esempio eccellente della rinascita: il suo duomo, il suoi vicoli storici, i palazzi, sono stati ricostruiti mantenendo l’aspetto originario. Tra essi spicca il Duomo di Santa Maria Assunta, eretto tra la fine del 1200 e gli inizi del 1300, che con la sua architettura gotico-romanica si innalza maestoso nel centro cittadino. Al suo interno statue del ‘300 e splendidi affreschi, all’esterno una meravigliosa facciata e un suggestivo portale, oltre che il campanile ad esso affiancato, completamente distrutto dal sisma e ricostruito. La canonica ospita il Museo della Pieve e tesoro del Duomo e l’archivio storico che custodisce registri battesimali trecenteschi, i più antichi conosciuti. “In Italia la pensione non basta a Lisbona sono benestante” Il nostro uomo a Lisbona si annuncia con un messaggio: «Ci vediamo davanti all’ingresso del mercato Do Ribeira, indosserò pantaloni azzurro chiaro e una polo melone». Piove, poi smette, poi tira vento. E sì, ci sono salite, ponti, discese, barche e ponti ancora, capelli sempre spettinati come canta Ivano Fossati. Ma in questa antica e bellissima capitale d’Europa sta succedendo qualcosa di nuovo, un’anomalia che può concorrere a spiegare l’aumento di un punto e mezzo di Pil previsto nel 2017. E la novità è proprio Valentino Cavallin da Rubano, Padova, il nostro uomo. Uno dei 60 mila europei venuti qui a prendere la «residenza non abituale» per potersi godere la pensione senza pagare neppure un euro di tasse. «Volevo andarmene dall’Italia comunque», premette Cavallin con orgoglio e polo effettivamente melone. «Sono sempre stato un viaggiatore. Mi piace la natura. Cammino tanto. Volevo chiudere in bellezza. Ma questo della pensione intera è stato un grande regalo, non si può negare. Diciamo la verità: è un porto franco. Un modo per attrarre capitali. Perché bisogna moltiplicare la mia vita per tutti quelli che stanno arrivando: paghi l’affitto, vai al ristorante, ti muovi, vivi, spendi. È naturale». Il mercato Do Ribeira è stato ristrutturato da poco. Da una parte si comprano pesci enormi dai colori sgargianti, dall’altra si mangiano tutti i cibi del mondo. Siamo davanti al Tago, il grande fiume che costeggia Lisbona prima di tuffarsi nell’Atlantico. Il signor Cavallin ha preso casa sull’altra sponda. «Abitare in centro è proi- bitivo. Francesi, tedeschi e inglesi, soprattutto, stanno occupando interi quartieri. È la calata dei barbari. I prezzi lievitano di settimana in settimana. Ma non mi lamento, anzi. Alla fine ho trovato un alloggio ammobiliato di 70 metri quadrati a 525 euro al mese. Mi sono dovuto comprare soltanto la bilancia, i cuscini e una di quelle biciclette che si piegano, così posso portarla ovunque». Dopo dieci minuti di traghetto, ecco la strada di casa, naturalmente in leggera salita: «Ogni notte, prima di dormire, vado a camminare fino al molo». Una vita di lavoro Ma chi è il signor Cavallin? In che Italia ha vissuto prima di abbandonarla? «Ho lavorato nell’abbigliamento dal 1971. Operaio nel settore camiceria e capi spalla. Pisa, Asiago, Milano, Forlì. Avevo 22 anni quando ho cominciato. Mi sono messo per conto mio nel 1984. Ho avuto l’idea di dedicarmi all’abbigliamento per ciclisti. Eravamo io e mia moglie, casa e bottega. Siamo cresciuti lentamente. Ma nell’anno di grazia 2008 eravamo arrivati a 270 mila euro di utili con 18 dipendenti e 12 collaboratori esterni. Da allora, un lento e inesorabile declino». Si è arreso? «Al contrario, abbiamo provato a resistere. Tagli su tagli su tagli. Tiravamo la cinghia, ma non si poteva. Per quella mostruosità che sono gli studi di settore eravamo sempre fuori parametro. Il capannone era della stessa metratura di prima anche se le macchine erano tutte ferme e non cucivamo neppure un fazzoletto da naso. E quelli ci chiedevano le tasse di prima. Non si rendono conto… Artigiani che arrivano alla disperazione. Noi abbiamo chiuso e cercato un’altra vita». E così, dopo 45 anni di contributi e battaglie, alti e bassi, il signor Cavallin guarda il Tago, il Cristo Rei sul promontorio e la sua nuova situazione economica: «In Italia prendevo 2250 euro al mese. Qui, senza ritenute, arrivo a 3187,44. Ecco il pagamento di novembre». Ottomila richieste, 5653 già accettate È la terza pensione portoghese del signor Cavallin. La sua è una delle 8000 richieste di residenza non abituale presentate solo negli ultimi sei mesi: 5653 già accettate. Non serve molto. Un contratto d‘affitto e almeno 183 giorni all’anno di vita effettiva in Portogallo. L’addetta commerciale dell’ambasciata italiana, Cinzia Buraglini: «Quello dei pensionati italiani è un fenomeno recente, nonostante l’accordo sulla pensione risalga a 8 anni fa. Riceviamo moltissimi contatti. Chiedono informazioni, sono tentati. Ma non sempre il trasferimento si concretizza, soprattutto per il costo alto degli affitti». Esiste solo un altro posto nell’area europea dove è possibile usufruire dello stesso trattamento pensionistico: la Bulgaria. Ma il Portogallo ha un altro fascino. Nel 2010 i residenti italiani erano 2533, oggi sono 6832. Presenza- 1 dicembre 2016 5 In diminuzione i casi di cancro allo stomaco: ecco il perché È una malattia tipica dell’età avanzata, ma rispetto al passato l’incidenza (nuove diagnosi) è in calo. Le stime degli specialisti lasciano supporre che l’anno in corso si concluderà con tredicimila diagnosi di tumore dello stomaco. Un dato che conferma la flessione rispetto al passato in entrambi i sessi: rispettivamente del 2,8 e del 3,6 per cento negli uomini e nelle donne. Diverse le ragioni alla base di questo trend: dall’introduzione dei frigoriferi, che a partire dagli Anni 30 del secolo scorso hanno drasticamente ridotto le contaminazioni batteriche delle carni alla base della sintesi delle nitrosammine, elementi cancerogeni alle innovazioni nella terapia farmacologica e chirurgica. LA SCELTA DELL’OSPEDALE IN CUI OPERARSI FA LA DIFFERENZA L’occasione per fare il punto sulla malattia è giunta da un convegno («Tumore gastrico: una sfida da vincere insieme») organizzato a Roma dall’associazione di pazienti «Vivere senza stomaco si può». Due i temi più sentiti: l’abbandono terapeutico e le difficoltà nutrizionali che si incontrano dopo la rimozione chirurgica (quasi sempre totale) dello stomaco. È toccato a Claudia Santangelo, presidente dell’organizzazione, ragionare sul primo aspetto. «Attraverso la nostra attività, notiamo che c’è un fronte crescente di pazienti che risulta attratto da approcci di cura alternativi a quelli convenzionali - ha spiegato la donna, operata nel 2008 -. Ma il tumore allo stomaco non offre molte chance di sopravvivenza, se non curato in maniera adeguata. Ecco perché, oltre a ribadire l’importanza della diagnosi precoce, è importante sapere che, una volta scoperta la malattia, occorre rivolgersi a centri di eccellenza, con un volume significativo di interventi per il trattamento di questa malattia». CHEMIOTERAPIA: DIVERSE OPPORTUNITÀ A DISPOSIZIONE Nel percorso di cura del tumore allo stomaco, la chemioterapia può precedere l’intervento chirurgico (neoadiuvante) o essere somministrata dopo l’intervento chirurgico (adiuvante). Nel primo caso viene praticata in presenza di tumori localmente avanzati per cercare di ridurne l’invasività e la diffusione, migliorando quindi le possibilità di asportazione chirurgica radicale, e per ridurre il rischi di recidiva post-operatoria. Nel secondo caso viene effettuata in presenza di tumori localmente avanzati per consolidare l’effetto della chirurgia e ridurre il rischio della recidiva. Esistono anche protocolli a scopo palliativo, messi in atto quando la malattia è in stato avanzato, non operabile o con metastasi a distanza. In questo caso l’obiettivo non è la guarigione, ma il controllo della malattia. CHE COSA MANGIARE Uno dei problemi più rile- vanti che segnalano i pazienti operati per la rimozione di un tumore allo stomaco concerne la dieta. Come segnalato da Santangelo, «in molte strutture manca la figura del nutrizionista esperto delle problematiche dei gastrectomizzati». Un aspetto tutt’altro che da trascurare, perché «il paziente a cui è stato asportato lo stomaco deve imparare di nuovo ad alimentarsi e fare attenzione a non entrare in uno stato di malnutrizione aggiunge Paolo Delrio, direttore della struttura complessa di chirurgia oncologica addominale dell’Istituto Nazionale dei Tumori Pascale di Napoli e presidente della Società Italiana di Chirurgia Oncologica -. L’alimentazione corretta è un cardine della sopravvivenza purtroppo ancora sottovalutato e poco riconosciuto. Il paziente malnutrito ha problemi di malassorbimento, carenze, disturbi metabolici, minore resistenza alle infezioni e peggiore dimensione sociale. Si tratta di un problema che interessa più del 60 per cento dei pazienti con tumore allo stomaco. La quasi totalità di essi è malnutrita al momento della diagnosi». Economia. Il Pil fa un balzo in avanti: bene industria e servizi Il Pil italiano dà segnali di ripresa. Nel terzo trimestre del 2016 il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti del terzo trimestre del 2015. I dati sono stati resi noti dall’Istat. Nel secondo trimestre dell’anno la crescita era stata pari a zero. La crescita rispetto al trimestre precedente, segnala l’Istituto nazionale di statistica, è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell’industria e dei servizi e di una diminuzione nell’agricoltura. L’Istat ha precisato che il dato è stato corretto in base al calendario. Il terzo trimestre del 2016, ricorda l’Istat rendendo noti i dati, ha avuto due giornate lavorative in più del trimestre precedente e una in meno rispetto al terzo trimestre del 2015. Dal lato della domanda, vi è un contributo ampiamente positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte), in parte compensato da un apporto negativo della componente estera netta. Il terzo trimestre del 2016 ha avuto due giornate lavorative in più del trimestre precedente e una in meno rispetto al terzo trimestre del 2015. “Con le riforme sale il Pil, senza riforme sale lo spread. Avanti tutta, l’Italia ha diritto al futuro #passodopopasso”. Così il premier Matteo Renzi commenta i dati Istat su twitter. In questo periodo, il Pil è aumentato rispetto ai tre mesi precedenti dello 0,7% San Luis 5358 (60-62-64) Peñalolen (02) 298 15 58 298 24 02 Fax (02) 322 03 95 www.carnessori.cl negli Stati Uniti, dello 0,5% nel Regno Unito e dello 0,2% in Francia. Rispetto al terzo trimestre 2015, invece, si è registrato un aumento del 2,3% nel Regno Unito, dell’1,5% negli Stati Uniti, dell’1,1% in Francia. Nel complesso, il Pil dei paesi dell’area euro è cresciuto dello 0,3% rispetto al secondo trimestre e dell’1,6% nel confronto con lo stesso trimestre del 2015. Vacuno Cerdo Sub productos Arrollados Hamburguesas Cordeo Lechón Pollo Pavo Jabalí Puro Ciervo Avestruz Codornices Pato Neozelandés Conejo Guayu 100% Orgánico Quesos 6 Presenza- 1 dicembre 2016 Gigliola Pacciarini /Alejandra Calcagni Con la gentile collaborazione della Prof.ssa Silvia Perroni e del fotografo Alejandro San Martín www.scuola.cl / [email protected] Stage Clarice e Noemi SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Olimpiade di Matematica Facciamo i complimenti ai nostri alunni Diego Solís Benedetto (3° posto), Sofía Arnés Ávila (menzione d´onore categoria 5° e 6°) e Marco Cornejo Ayala (menzione d´onore categoria 7° e 8°), che hanno ottenuto una eccellente partecipazione nelle XXI Olimpiade Infantili di Matematica del Colegio San Anselmo di Chicureo. Bravi!!! Copa Adiós 4tos Medios (Prof. Daniel Muñoz, Coordinador de Deportes) Siamo due ragazze italiane che, dopo aver fatto la maturità linguistica in Italia a Verona, hanno deciso di approfondire la conoscenza della lingua spagnola. Grazie a Carla, un’amica italiana abbiamo potuto frequentare questo lunghissimo e bellissimo viaggio ed è anche grazie a lei se siamo venute a conoscenza di questa scuola. Siamo rimaste qui circa due mesi e abbiamo alternato la nostra permanenza tra la scuola e le varie visite alla città e il paese. Per il primo periodo (settembre) siamo state inserite nella classe 4 medio C dove ci siamo trovate molto bene con i ragazzi sebbene in quel periodo erano impegnati a prepararsi per la maturità. El primer fin de semana de noviembre, se realizó en la Scuola la tradicional Copa Adiós 4tos Medios, para reconocer y despedir deportivamente a todos nuestros alumnos de 4° Medio que han tenido una trayectoria deportiva durante su etapa escolar y que se han puesto la camiseta a través de todos estos años. En esta versión, participaron 11 colegios en entretenidos y disputados encuentros, resultando ganadores los siguientes equipos: Fútbol Damas 1er Lugar: Carampangue 2do Lugar: Scuola Italiana 3er Lugar: The English Institute Fútbol Varones 1er Lugar: Colegio Institución Teresiana 2do Lugar: Nuestra Señora del Loreto 3er Lugar: Scuola Italiana Básquetbol Damas 1er Lugar: The English Institute 2do Lugar: Calasanz 3er Lugar: Scuola Italiana Básquetbol Varones 1er Lugar: British Royal School 2do Lugar: Scuola Italiana 3er Lugar: The English Institute Vóleibol Damas 1er Lugar: The English Institute 2do Lugar: Carampangue 3er Lugar: Scuola Italiana Finales de Básquetbol Varones de LIBASCOPAR (Por Prof. Daniel Godoy) La selección de Básquetbol Superior de nuestra Scuola, definió el Bronce frente al rival Institución Teresiana y logró vencerlo con un ajustado marcador 49-48. El partido contó con la presencia de apoderados y alumnos que hicieron sentir localidad y apoyo a los basquetbolistas de nuestra Scuola. Nelle ultime tre settimane siamo state inserite anche alla scuola nido e kinder e abbiamo lavorato con i bambini di 3 e 4 anni. La permanenza in questa scuola ci ha aiutate molto a migliorare il nostro spagnolo, è stato particolarmente bello per noi l’approccio con i bambini perché loro sanno sempre come stupirti e renderti felice. Ringraziamo le maestre di 1°A e 1°B che ci hanno sempre coinvolte nelle attività come se fossimo delle colleghe; ringraziamo Eugenio Parra, Claudia Custoya, Gabriella Chiuminato, Vijera ed Eliana che ci hanno permesso di partecipare alle attività scolastiche e Italo Oddone il direttore che ci ha accolte per questa esperienza, ma in particolare vogliamo ringraziare Carla, Andres, Isabella e Annaluna per averci ospitate e accolte nella loro casa. Además, el encuentro tuvo cobertura periodística por la prensa del programa Interescolar Deportivo del CDF, y fue emitido en el canal CDF Premium y Básico, con entrevistas a Iñaki Zúñiga (elegido el mejor jugador del partido) y Pietro Solari (determinante en el triunfo). È stata un’esperienza davvero unica, che porteremo nel cuore per sempre. iY colorin colorado este viaje se ha acabado! Un beso, Noemi y Clarice El viernes 11 de noviembre se disputaron las Finales de Básquetbol Varones de LIBASCOPAR en el colegio Verbo Divino, uno de los torneos más competitivos a nivel regional. Felicitamos a nuestros deportistas por dicho logro y por ubicarse en el podio de los 3 colegios más fuertes del torneo. SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Rama de Básquetbol Trionfo femminile nel LIBASCOPAR Venerdì 18 novembre, nel Liceo Alemán, si è svolta la finale della LIBASCOPAR, una delle gare di pallacanestro più importanti a livello regionale. La squadra di pallacanestro infantile femminile della nostra Scuola, ha definito il torneo con la rivale del The English Institute, vincendolo con 36-26. Erano presenti alla partita genitori ed alunni che hanno fatto sentire tutto il loro appoggio alle nostre giocatrici. Abbiamo contato inoltre con il Centro dei Genitori che ha dato delle bibite “Powerade” per l’idratazione delle nostre rappresentanti. Facciamo i nostri auguri alle nostre giocatrici ed al loro allenatore Prof. Igor Castillo per aver conquistato il primo posto! Bellezza dello Sguardo Giovedì 17 novembre, nella Sala Terracotta, è stata inaugurata la decima versione della mostra di arte collettiva "La Bellezza dello Sguardo". In questa occasione sono stati selezionati 32 artisti, che hanno dato vita ad un montaggio molto diverso in relazione agli stili, alle tecniche ed alle espressioni artistiche. Come celebrazione per i 10 anni della mostra e per i 125 anni della Scuola, è stata premiata la miglior opera dell’esposizione. La giuria, composta dal Rettore, dal Capo del Dipartimento di Arte e dai professori di Arte della Scuola, ha scelto la realizzazione dell’artista Roberto del Real con la sua opera "Inmigración". Ci sono stati anche due premi speciali per gli artisti Edda Antonelli y David Scongnamiglio. È stato senza nessun dubbio un grande momento per loro e per tutti coloro che sono stati presenti in questa già tradizionale attività di fine anno. ¡BASKET CAMP! (Por Prof. Daniel Godoy) Presenza- 1 dicembre 2016 Visita alla Casa di Riposo Italiana 7 Por Gabriela Chiuminatto (Directora de área Scuola dell’Infanzia) A propósito del trabajo que organiza el equipo de Solidaridad de la Scuola en ayuda del Hogar Italiano, los alumnos de la III Sezione D de la Scuola dell’Infanzia propusieron realizar una visita a esta institución, que agregara felicidad y cariño ai nonni que alberga. Es así como los niños y niñas programaron junto a sus maestras, Marta Atzori y Francisca Poblete, lo que harían, lo que llevarían y lo que regalarían. Elaboraron un cuadro colectivo con un mensaje para los abuelos, planificaron cantar en italiano y en español y qué les llevarían para compartir una rica y sana colación. En la Casa di Riposo los esperaban dichosos. Cantaron, bailaron, escucharon cómo tocaba piano uno de los abuelitos, conversaron, recorrieron el Hogar, todos se divirtieron mucho, niños y “abuelos”. Al día siguiente, se organizó una conversación grupal, para compartir qué era lo que más le había gustado de la visita a cada uno: Josefa: “A me è piaciuto cantare”. Clemente D.: “A mí me gustó el lugar”. Clemente C.: “A me é piaciuto ballare con Antonia y un viejito”. Montserrat: “Estar con ellos”. Bruna: “Mi è piaciuto parlare con l’anziano che era da solo”. Bruno: “Cuando cantamos con los ancianos”. Ricardo: “Me gustó cuando el viejito tocó el piano”. Clemente C: “Mi è piaciuto ballare con Antonio”. Clemente D: “Mi è piaciuta la casa di riposo”. Domingo: “Visitarlos”. Antonio: “Cuando fuimos a ver las tortugas”. Sofía N: “Mi è piaciuto ballare con Antonia e l’anziana”. Matilde: “Mi è piaciuto quando abbiamo cantato”. Trinidad: “Mi è piaciuto cantare con i nonni”. Jacques: “Mi è piaciuto come suonavano il piano”. Vicente: “Mi è piaciuto vedere le tartarughe”. Antonia: “Mi è piaciuto quando ha suonato il piano”. Rodrigo: “Mi è piaciuto quando ha suonato il piano”. Raffaella: “Mi è piaciuto cantare”. Emilio: “Mi è piaciuto cantare”. Emiliana: “Hacer el paseo por toda la casa”. Agustín: “Vedere le tartarughe e i pesci”. Matías: “Andare al secondo piano”. Todos coincidieron en que el objetivo se había cumplido y varios niños comentaron que les habían pedido a sus papás hacer otra visita, en familia. Jacques: “Yo le dije a mis papás que podríamos ir a visitar el hogar con mi hermano”. Sin duda, experiencias como éstas, que surgen de los propios alumnos, son una motivación importante para continuar el trabajo solidario y ampliarlo a acciones que van más allá de una ayuda material y aportan un aprendizaje muy significativo en el plano valórico, eje clave para la formación integral que queremos brindar. Agradecemos a la III Sezione D por esta hermosa iniciativa, y al equipo de Solidaridad por la coordinación de este importante desafío. Kermesse nella Scuola Italiana Sabato 12 novembre è stata realizzata la tradizionale ed imperdibile Kermesse della Scuola Italiana, con giochi, stands allestiti dai nostri alunni, musica dal vivo con gruppi di alunni, concorsi, premi sorpresa e tante altre attività. La vendita di alimenti e bibite è stata a carico delle Seconde Medie per il loro viaggio di Studi. Un grupo de alumnos de la Scuola asistió a la décimo quinta versión del tradicional campamento de básquetbol Basket Camp, que se realizó durante el 11, 12 y 13 de noviembre en las dependencias del Trewhela´s School ubicado en Lo Pinto, Chicureo. Más de 400 niños, provenientes de todas las regiones del país y de Argentina, asistieron a esta fiesta del baloncesto en la que nuestra Scuola dijo presente con la participación de 24 basquetbolistas de las categorías Pre-mini y Mini.Fueron tres días en los que nuestros deportistas aprendieron más de este deporte con variadas actividades de sana diversión: Aqua-Basket, estaciones de fundamentos, competencias, concursos, team AND 1 y mucho más.Felicitamos a nuestros deportistas y agradecemos la colaboración de los apoderados por permitirles a sus niños vivir esta tremenda experiencia de la “fiesta del Basket Camp”. Profesor Daniel Godoy Hernández Rama de Básquetbol Referendum Costituzionale Invitiamo tutta la comunità italiana a votare nel Referendum Costituzionale che si realizzerà il 4 dicembre. Gli elettori potranno richiedere il loro voto nel Consolato Italiano, tra il 20 novembre ed il 1° dicembre 2016. Per ulteriori informazioni sul procedimento e sulla restituzione dei voti emessi, vi invitiamo a vedere il seguente video nella nostra pagina web: www.scuola.cl 8 Presenza- 1 dicembre 2016 1° encuentro de Coros denominado "Los Jóvenes cantan en Magallanes" Al 1° encuentro de Coros denominado “ Los Jóvenes cantan en Magallanes “, realizado el 18 y 19 de noviembre de 2016, en el Liceo “Bicentenario “ Luís Alberto Barrera de Punta Arenas, organizado por la Agrupación de Profesores de Música de Magallanes-APROMUS presidida por el docente Italo Manzo Pérez, donde estuvo presente, entre otras autoridades e invitados especiales, el Director del Consejo Regional de la Cultura y las Artes- CRCA, Gonzalo Bascuñan Vargas. En esta hermosa actividad musical donde participaron 10 coros en total, 7 de los cuales de diferentes establecimientos educacionales de nuestra ciudad, quienes deleitaron a los asistentes con su moderno y variado repertorio, en la oportunidad fueron invitados algunos coros de adultos, donde destacó la participación el Coro Italiano de Punta Arenas, dirigido en la oportunidad por el joven y talentoso músico e integrante Oscar Galindo Vargas. Igualmente participó el Coro del Liceo Juan Bautista Contardi Gastaldi de Punta Arenas, integrado por alumnos/as de enseñanza básica, dirigido por la docente Mirna Verdún. Eduardo Pesce Villarroel Comunicador, Difusor y Gestor Cultural COLLETTIVITÁ Corso del Prof. Blanco alla mostra Leonardo Da Vinci Insieme ai suoi studenti, il Prof. José Blanco ha fatto una visita alla Mostra su Leonardo Da Vinci, che si è tenuta nelle Casas de Lo Matta nel comune di Vitacura. Oltre ad esaminare le macchine costruite secondo i disegni dell'artista-scienziato, il Prof. Blanco ha svolto una lunga descrizione ed analisi del Cenacolo di Santa Maria delle Grazie, del quale si esibiva una copia in formato originale e coi colori dell'ultimo reatauro. Si è fermato anche davanti alle altre riproduzioni di pitture del maestro ed agli appunti anatomici. È stata un'altra attività previa alla chiusura del Corso di Lingua e Cultura Italiane di quest'anno. Festa siciliana nel nome dei "Castiglione" Triste anniversario El 22 de noviembre del 2013 falleció la Sra. Marina Mazzolá Schiavetti, una de las personas de nuestra colectividad dedicada a promover la CULTURA con ingenio, pasión, gran entusiasmo, con el corazón: en programas de radio, dictando conferencias, clases, como miembro de la SIDI ( una de los impulsores del Viaggio di Studio alunni Scuola Arturo Dell'Oro) y en otras muchas, muchas actividades. Sus palabras de amistad, sus consejos, su coherencia entre el pensar, decir y hacer. Me es difícil expresar en palabras lo que Marina significó para todos nosotros. Gilda Rivara Bardi Villa Alemana Servizio del Patronato ACLI L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la Parrocchia Italiana (Bustamante 180) con il seguente orario: da Lunedi a Venerdi dalla ore: 08:30 alle 14:30 Tel: 2665-0340; 22225247 - E-mail: [email protected] Potrà essere in crisi lo spirito della Regione che un tempo riuniva oltre un centinaio di discendenti di Siciliani nelle feste tipiche sicule, ma mai mancherà lo spirito del sangue che riunisce i nostri amici della più grande isola d'Italia E così a "un fischio del capo" sono accorsi da ogni parte una trentina appartenenti alla famiglia Castiglione già molto numerosa nella nostra comunità Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana. Lo esperamos *Providencia 1975 (Esq. Pedro de Valdivia) *Vitacura con Charles Dickens Era il sabato 5 novembre. Luogo di incontro? Nella parcella di Salvatore Castiglione a Curacavì. Li ha convocati un programma molto semplice: "un rico almuerzo, lleno de alegría, emoción, cariño y amor por la famiglia, recordando a nuestros padres y nonnos. Degustamos de nuestra comida tipica donde obviamente no faltaron y CANNOLI! Terminamos la tarde con cantos, música y tarantella!!." me sugerió Salvatrice Castiglione G. Questa bella notizia mi ha portato indietro negli anni, quando in parrocchia si è fondata l'Associazione Siciliana in una meravigliosa festa di inizio di attività.La forza del sangue ha forzato e il più anziano dei presenti è stato eletto con il "Patrino" nel migliore senso della parola. Non si potrà tornare a quei tempi? Iscrizioni Corso Invernale 1-28 febbraio 2017 di lingua e cultura organizzati dall’Università di Genova a Santa Margherita Ligure. CORSO INVERNALE 1-28 FEBBRAIO 2017 Condizioni Generali Per esigenze organizzative, é richiesta l’iscrizione entro il 10 gennaio 2016. Numero minimo iscritti per l’attivazione del corso: 15 Quota di iscrizione: La quota di iscrizione è di Euro 980,00. Comprende le lezioni, i seminari, il pranzo (dal lunedì al venerdì) e il soggiorno presso l’Istituto Colombo, (Via Dogali 2, Santa Margherita Ligure). Le stanze multiple col bagno in camera hanno a disposizione anche una cucina comune. Per ulteriori informazioni in merito all’alloggio, rivolgersi al responsabile della struttura: sig. Carlo Capra (e-mail info@ istituto-colombo.com). In alternativa è possibile soggiornare in appartamento (su prenotazione) per gruppi di almeno 5 persone. Il costo varia in base alla tipologia dello stesso. Ammissione ai Corsi Ai Corsi può essere ammesso chiunque, purché maggiorenne, di qualsiasi nazionalità, anche se privo di laurea o diploma accademico. È indispensabile una conoscenza almeno elementare della lingua italiana. Domanda di ammissione ai Corsi: La domanda di ammissione ai Corsi, redatta sul modulo qui allegato, oppure on-line, dovrà pervenire al Centro Internazionale nel mese precedente l’inizio del corso. Alla domanda dovranno essere allegate due fotografie formato tessera e copia di un documento di identità valido. Sarà a disposizione degli studenti una mediatrice culturale, riconosciuta dalla Regione Liguria: Alicia Zerega Suddivisione in classi: Classi e programmi sono opportunamente suddivisi e graduati in due livelli, in base alla valutazione di un test iniziale e secondo la conoscenza della cultura e della lingua italiana. Programmi: I programmi delle lezioni, dei seminari e delle altre attività culturali e ricreative promosse o riconosciute dal Centro saranno resi noti all’apertura dei Corsi. Lezioni ed orari: Le lezioni si svolgono dalle ore 9.00 alle ore 13.00 per un totale di 20 ore settimanali; 2 ore al giorno sono dedicate alla grammatica e alla conversazione; ogni seminario prevede complessivamente 4 ore. Gli studenti dovranno scegliere un minimo di 5 seminari che dovranno seguire interamente. Questa è l’organizzazione dei corsi: • Grammatica italiana • (suddivisa in due livelli: avanzato e elementare) • Storia dell’arte • Arti applicate (pittura, disegno, fotografia) • Sociologia politica • Letteratura • Storia del teatro • Storia del cinema • Storia della musica • Cucina e tradizioni eno-gastronomiche • Marketing turistico • Commercio estero Certificati: Alla fine dei corsi, su proposta del collegio dei docenti e previo test finale, il direttore rilascia agli studenti meritevoli un attestato con le seguenti valutazioni: sufficiente, discreto, distinto, ottimo. Obblighi e riserve della Direzione: • Il direttore è responsabile dell’attività culturale e della disciplina dei Corsi. • La Direzione si riserva di modificare, ove concorrano cause impreviste, orari, manifestazioni e programmi. La Direzione: Non assume responsabilità civili. Impegni: Alla data di apertura dei Corsi gli iscritti dovranno presentarsi all’Ufficio di Segreteria di Villa San Giacomo per completare gli atti di iscrizione e comunicare il loro indirizzo provvisorio in Santa Margherita Ligure. Gli iscritti si impegnano a frequentare le lezioni, gli incontri culturali (concerti, films e visite di istruzione) previsti dal programma fino alla loro conclusione. È d’obbligo la puntualità a tutte le attività del Centro. Juan Pablo Agostini González Psicólogo clínico - Tráumas - Estrés post traumático - Fobias - Ataques de pánico - Depresiones - Metodología basada en la neurociencia Atención Santiago y Vta. Región Mail: [email protected] www.fagostini.org, fonos 68462800 - 97223909 COLLETTIVITÁ Il Pellegrinaggio Italiano a La Vázquez, come da 58 anni Dopo la celebrazione eucaristica alcuni dei partecipanti hanno aderito alla tradizione della recita del santo rosario Ed anche il 58esimo Pellegrinaggio della comunità italiana al Santuario Mariano di Lo Vásquez è stato archiviato in positivo. Anzi, con la gioia di avere, ancora una volta onorato la Vergine secondo le tradizioni italiane ed avere ascoltato (ed applaudito) il Coro Giuseppe Verdi di Valparaiso che ha accompagnato in forma encomiabile la celebrazione. P. Giuseppe, il celebrante, ha ricordato la fede mariana dei nostri avi, i loro Pellegrinaggi ai vari Santuari della Madonna della Guardia, di Montallegro, della Madonna dell’Orto, di Monteberico…ognuno al suo Santuario in cui venerava la Vergine. Con questo ultimo incontro con la Madonna abbiamo anche chiuso l’Anno Santo della misericordia. La riflessione del celebrante ci portava a contemplare due quadretti in cui la “misericordia (cor-miser=cuore aperto ai bisognosi) della Madre di Dio e nostra ha esercitato questo atteggiamento: la visita alla cugina Elisabetta che aspettava un figlio ed era al sesto mese. Il Vangelo dice che, dopo l’annuncio dell’angelo, è partita rapidamente ad offrire i suoi servizi alla cugina. Rapidamente, con gioia. Il secondo quadretto lo scorgiamo alla nozze di Cana: situazione insolita in quella festa in cui la Madonna e Gesù era presente con i suoi discepoli: insolita in un matrimonio perchè è venuto a mancare il vino. Ed una festa senza vino, ieri come oggi, scade nella tristezza e nella brutta figura degli sposi di fronte agli invitati. Maria è intervenuta in questa incresciosa situazione dicendo ai banchettieri:” fate quanto Lui vi dirà”. E la festa della vita è ripresa. Coro Giuseppe Verdi Apoderados y ex alumnos Scuola Italiana Arturo Dell’Oro de Valparaíso El Coro Giuseppe Verdi, dirigido por el Maestro Alonso Ramírez Santander, es una agrupación artísti- ca dedicada a difundir la tradición musical italiana y fue fundado hace 22 años por ex alumnos y amigos de la Scuola Italiana de Valparaíso. En el transcurso de estos años ha crecido y se ha fortalecido, ha ofrecido pre- sentaciones en numerosos escenarios y participado en múltiples eventos a lo largo del país y, por supuesto engalanando los actos solemnes de la comunidad italiana. Ha organizado varios encuentros corales en la Scuola Italiana de Valparaíso, invitando a coros adultos de escuelas italianas del país y coros locales. En el 2011 y 2012 tuvo el privilegio de ofrecer Conciertos de Navidad acompañado por la prestigiosa orquesta de cuerdas “Marga Marga” de la Vª Región. Su repertorio está constituido por diversas obras de la música clásica docta y de la música popular con énfasis en la música tradicional italiana que llena de gozo y alegría el espíritu. Muestra artística “125 anni della Famiglia Scuola Italiana” Cultivando la cultura para conectar a nuestros hijos con la identidad italiana y hacerlos parte de su historia. El lunes 24 de octubre con una gran concurrencia de invitados se inauguró en la Sala Verdi de la “Scuola Italiana Vittorio Montiglio” la muestra “125 anni della Famiglia Scuola Italiana”, organizada por el Comité de Identidad del CDG (Centro dei Genitori) y la Asociación de Artistas Ítalo-chileno (ACHIART) en el marco de celebración de sus 125 años de historia. Inicialmente estaba programada hasta el 28 del mismo mes, pero dado su éxito se mantuvo hasta el 4 de noviembre. Abrió la inauguración Michelangelo Giaconi como director del Comité de Identidad del Centro Genitori, luego nos regaló unas palabras Ennio Bucci en representación de la Asociación de Artistas Ítalo-chileno (ACHIART), posteriormente el escritor Renato Salinas nos deleitó con sus Poemas y cerró el presidente del Centro Genitori Jorge Chermac. Convencidos de la importante labor de destacar la identidad cultural, pues la italianidad no es una raza, sino una cultura y todo aquel que la abrace y comparta es bienvenido. Italia al igual que el mundo debe aprender de las guerras. La Scuola Italiana y Vittorio Montiglio son ejemplo de ello (Vittorio Montiglio fue un adolescente que escapó de su casa en Valparaíso para enrolarse en el ejército italiano. Por su valentía en el campo de batalla, la Scuola Italiana, su colegio, tomó su nombre como homenaje). Como escribiera Nicholas Roerich “Donde hay arte, hay cultura, donde hay cultura hay paz”. Este montaje conformado por pinturas y esculturas, es un homenaje que estos artistas dedicaron, mediante de sus obras especialmente realizadas para esta celebración, a la historia que la “Famiglia Scuola” ha brindado a la comunidad en estos 125 años, conjugando la cultura italiana y chilena, en pos de una educación interdisciplinaria, vanguardista y pluralista. Artistas Participantes: Claudia Muzzio; Juan Pablo P. Pio, il Santo, ti aspetta sempre In Parrocchia gni primo martedì del mese, alle ore 19,30 recita del S. Rosario, seguirà la Messa in onore a P. Pio. Ti aspetta sempre con pazienza. Presenza- 1 dicembre 2016 9 Mario Barbieri, riposa nella pace dei buoni Agli 82 anni ha chiuso la parentesi della sua vita terrena Mario Barbieri. E l’ha chiusa in silenzio, anzi pregando come faceva negli spazi liberi della sue giornate di lavoro serio di ingegnere di esecuzione elettrico. La sua famiglia era originaria del Piemonte, a due passi da Tortona. Il papà e la mamma si sono conosciuti in Argentina, emigrati dopo la prima guerra mondiale. Ma dall’Argentina ben presto hanno valicato le Ande e si sono stabiliti a Santiago nel 1932. Nel ’34 è nato Mario. Gioventù normale, solo marcata da profonde inquietudini religiose e da tanta voglia di studiare. Infatti lo attraeva l’elettricità. Per cui ha frequentato l’Università Tecnica dello Stato uscendo con il titolo di ingegnere di esecuzione elettrico. Ha lavorato 25 anni in Chilectra come tecnico e poi nella Compañía General de Electricidad (CGE). Finché un bel giorno Mario si è intoppato con Mercela Farías (o forse viceversa) e fu vero amore che fu consacrato con il sacramento il 15 dicembre del 1962. La famiglia Barbieri-Farías è stata allietata dalla nascita di 4 figli: Mario Augusto, Cristian, Claudio e Marcelo. Al giorno d’oggi ha 5 nipoti. I loro figli hanno frequentato la Scuola Italiana e la famiglia era socia dello Stadio Italiano. Mario è stato, per un lungo periodo, anche segretario della rama nuoto. Ma Mario e Marcela erano profondamente legati anche alla Parrocchia ed integravano il gruppo di Matrimoni cristiani, gruppo nato in occasione della preparazione alla Prima Comunione dei loro figli. Il movimento contemplava incontri familiari quindicinali in cui si dialogava su temi educativi, evangelici, etici non tralasciando momenti di intensa e sincera allegria. Mario è morto, confortato dai Sacramenti, il 19 ottobre 2016, dopo 54 anni di matrimonio. Merello; Daniela Orlandi; Mario Soro; Marco Delpiano; Mabel Palavecino; Silvia Mutinelli; Robinson Avello; Malena Foconovo; Pamela Awad; Estela Romero; Pilar Olcese; Julio Fuentes Tamayo; Máximo Peña; Amé- rico Melis; Ricardo Gabella; Mónica Fantuzzi; Pamela Galleguillos Schiappacasse; Andrea Zuckermann. Michelangelo Giaconi Director Comité de Identidad- Centro Genitori Scuola Italiana Vittorio Montiglio [email protected] 10 Presenza- 1 dicembre 2016 COLLETTIVITÁ COSTELLAZIONI, UNA EXPO DE CARELLIA RICCARDI CURADA POR FRANCISCO BRUGNOLI Bajo la curadoria de Francisco Brugnoli, el próximo miércoles 30 de noviembre a las 20.00 hrs, en el Instituto Italiano de Cultura (Triana 843, Providencia), se inaugura la exposición Costellazioni, de la artista italo-chilena Carellia Riccardi. Decenas y decenas de parabrisas accidentados, quebrados y hechos pedazos. Esta es la materia prima, la materia vítrea, que la artista plástica Carellia Riccardi estuvo recolectando durante años en las calles y en las desarmadurías de Santiago de Chile para dar vida a Costellazioni. Así, aquellas láminas de vidrio agrietadas y resquebrajadas, muertas -aquellos desechos finalmente destinados al vertedero- “sufren” un resignificación plástica gracias al poderoso proceso de fundición que Riccardi les aplica. En su taller, el fuego vuelve el vidrio dócil, mutante, elástico; como fuese el mismo universo en expansión. Una segunda génesis. Riccardi construye entonces unas extensas instalaciones que se despliegan en el suelo donde, sumergidas en la oscuridad, se genera un diálogo resplandeciente entre la materia vítrea y las luces led con las cuales la artista constela las obras. Por lo que concierne el proceso creativo hay dos hitos fundamentales que cabe destacar: por un lado este deseo de la artista de recuperar material desecho directamente en la calle y, a través de la fundición, transformarlo en un objeto artístico nuevo: este primer impulso que empuja Riccardi a recuperar el desecho puede resultar aún más interesante si se consideran los puntos de contacto con lo que propuso el mismo Francisco Brugnoli (junto con Virginia Errázuriz) en la expo en el IIC Santiago Paisaje 2. Por otro lado existe una muy fuerte conexión con la cultura italiana si se considera que la artesanía del vidrio y la técnicas de fundición y trabajo de este material tienen su capital en Murano; isla lagunera muy cercana a Venecia. De hecho, fue justamente en Murano donde Riccardi, durante un viaje para mejorar sus conocimientos acerca de estas técnicas, vivió momento revelador: al ver como los artesanos venecianos trabajaban, hasta el día de hoy, el vidrio según una secular tradición manual -fundiéndolo, modelándolo, otorgándole cualquier forma deseasen y, finalmente, creando objeto artístico de una belleza refinadísimaRiccardi sintió algo parecido a un llamado para que ella, artista de origen italiano, profundizara también en Chile esta antigua técnica italiana. A propósito del lugar que el trabajo de Riccardi ocupa en el marco del desarrollo de las técnicas artísticas relacionadas con el vidrio, * Despacho exacto de Recetas de Médicos Oculistas *Gran surtido de Armazones y Cristales de las mejores marcas es interesante mencionar unas líneas que el curador Francisco Brugnoli escribió para la exposición: Carelia Riccardi durante sus estudios de cerámica, encuentra ya en desuso, en el taller donde estudia, un equipamiento para trabajar el vidrio, pero que a pesar de todo cumple su objetivo al estimular en ella su imaginación y emprender, más allá de su uso en objetos domésticos decorativos, un trabajo que se proyecta en la escena del arte. Iniciativa que ya se debe valorar, por el mismo rescate que significa para el país, un quehacer que no parece haber tenido presencia después de la visita a Chile del artista suizo Adolfo Winternitz y cuyo testimonio vemos en el magnífico ejemplo de los vitrales del Templo Votivo de Maipú […] (F. Brugnoli) Carellia Riccardi: Nacida en Santiago de Chile, nieta de inmigrante italiano, es Licenciada en Artes con mención en Artes Plásticas y posee el título de Ceramista otorgado por la Universidad de Chile. Desarrolla su trabajo creativo a partir del "fuego", en la cerámica como en la fundición del vidrio. Cuando apenas estaba descubriendo las posibilidades que el vidrio rescatado de las playas de Chile le podría proporcionar, Carellia viaja a Italia con la intención de investigar la materia vítrea en el viejo continente. Ahí es donde ocurre un momento revelador: en Murano, pequeña isla lagunera cercana a Venecia, célebre en todo el mundo por la refinadísima artesanía en vidrio, Carellia tiene la oportunidad de admirar aquellos procesos pertenecientes a una tradición milenaria, que permiten hacer del vidrio un material extremadamente maleable y multiforme, perfecto para las creaciones plásticas. Existe desde entonces un hilo que une estrictamente sus raíces italianas con la decisión creativa de develar, aunque sea a través de instalaciones más contemporáneas, estas antiguas técnicas también en Chile. Rimembranze Il bel traguardo di Maria Morello Tassini Come abbiamo detto molte volte fare una “Rimembranza”, non è soltanto un atto che serve a richiamare alla memoria, persone o successi che ci hanno preceduto. E' anche ricordare persone vive che hanno fatto una lunga vita piena di sforzo, lavoro, sacrificio, allegrie…e anche molte volte pianto, come la nostra cara Maria Morello Tassini che il 6 novembre scorso ha compiuto 100 anni ! Mari a nacque nel comune di Lumarzo, provincia di Genova, nel 1916, proprio nel bel mezzo della prima Guerra Mondiale. Appena sposata con Giovanni Bardi Solari, nel mese di novembre del 1937, la giovane coppia partì per il Cile, a bordo del Virgilio. Arrivarono il 6 gennaio 1938 al Porto di Valparaiso e si stabilirono a Santiago, con un “almacen”, nel rione Recoleta. Qui nacquero i tre figli: Mario, Marta e Liliana, i loro 8 nipoti e 24 pronipoti, una grande e bella famiglia! La Nonnina, così la chiamano i nipotini, ha festeggiato il suo compleanno con un pranzo, nello Stadio Italiano di Santiago. C’era la buona pasta, le canzoni italiane, genovesi e napoletane e molta allegria. È stata una bella ed emotiva serata. Nota: Si ringrazia la collaborazione di Lily e Marta Bardi STADIO ITALIANO Presenza- 1 dicembre 2016 11 12 Presenza- 1 dicembre 2016 ITALIA ED ITALIANI A Villa Alemana si insegna italiano e a Limache ogni lunedí mattina si canta l’Inno di Mameli La Serena. Alla "Alcide de Gasperi" consegna dei distintivi Licenziatura 2016 Visita dell’Agregado Educacional dell’Ambasciata d’Italia e del Console d’Italia in Valparaiso alla Scuola italiana di Villa Alemana e al Colegio italiano di Limache Nel secondo pomeriggio di lunedí 14 novembre Franco Dezerega, il Console onorario d’Italia in Valparaiso, ha accompagnato a Villa Alemana, l’agregado educaciónal Rinaldo Merlone dell’Ambasciata d’Italia per una prima visita alla Scuola italiana “Girolamo Longhi”. Si racconta che questa cittadina avrebbe potuto denominarsi Villa Italiana, ma per pochi voti venne scelto l’attuale toponimo da parte delle autoritá locali. Per arrivare a Villa Alemana, si percorre il Marga Marga, una valle graziosa, che in una giornata di sole assume sfumature particolari e desta sensazioni analoghe a quelle provate quasi due secoli fa da Darwin che la esplorò a fond. Si percepisce un caldo piacevole, che consente di immedesimarsi nel paesaggio circostante, noto tra l’altro per i suoi pregiati frutteti; le stesse montagne della “cordillera” appaiono meno spoglie di quanto siano in realtá. La Scuola italiana “Girolamo Longhi” venne fondata negli anni ’50 dalla Societa’ di Istruzione come sede distaccata di Valparaiso; andó poi crescendo poco a poco fino a veder istituiti tutti i gradi dell’insegnamento, dalla materna fino alla media superiore. Anche dopo essere stata acquistata da una nuova societá, grazie alla sensibilitá degli attuali proprietari, che sono cileni, ha mantenuto la titolazione iniziale. Qui si continua a insegnare la lingua italiana; un’ora sia al nido che alla materna; in prima e seconda Limache: Staff della Scuola insieme con l'Agregado Educacional dell'ambasciata d'Italia e il Console Onorario d'Italia Franco Dezerega. Al suo fianco il Rector della scuola elementare si impartiscono due ore; dal terzo all’ottavo tre ore e alla media superiore quattro ore. E’ interessante vedere come questa scuola, senza oramai legami specifici con le istituzioni italiane, continui a mantenere il desiderio di sentirsi italiana e diffondere la lingua del Bel Paese. Il nome continua ad essere quello di scuola e non escuela; persino i muri, che guardano verso il cortile, sono tinteggiati col tricolare; gli uffici recano le scritte italiane... L’attuale direttore Victor Godoy Romo mi accoglie molto bene insieme al console; altrettanto disponibili e desiderose di incrementare la conoscenza della lingua sono le due insegnanti di italiano, la prof.sa Rosanna Canepa Ottone e Monica Astudillo Conteras, come pure gli altri componenti dello staff. Dopo un’ora di confronto, si rafforza il proposito di incrementare nei prossimi anni la conoscenza della lingua e cultura italiana, attivare scambi con scuole italiane e mantenere aperto il dialogo con le istituzioni. Mentre il Console mi accompagna a Limache, osservo il monte Campana, citato da Darwin nel suo diario di viaggio; egli lo esploró Llegaron desde Italia los tradicionales Panettone y Pandoro elaborados artesanalmente por Virginia, en Sassello (Genova), con las mejores materias primas. Haz tus pedidos en: [email protected] o en nuestra web http://www.italgourmet.cl Buon Natale!!! La "Girolamo Longhi " di VILLA ALEMANA - Staff di Rectoria con l'Agregado Educacional dell'Ambasciata d'Italia attentamente e vi soggiornó due giorni dormendovi anche la notte. La visita al Colegio italiano – voluto trent’anni fa da una famiglia di privati di ascendenza toscana – appare altrettanto riuscita. Gli operatori di quella scuola hanno svolto un lavoro serio negli anni e pertanto conseguono un finanziamento totale da parte del governo cileno. Gli studenti di Limache possono quindi frequentare gratuitamente il percorso di studi dalla materna alle medie e talvolta ricevere ancora un sussidio finanziario. Veniamo ricevuti dal “sostenedor” della scuola, Julio Inocencio Alvear, che dopo un rapido saluto mi mette di fronte ad una grande sorpresa: anche se si é oramai nel tardo pomeriggio, il cortile è gremito di studenti e genitori che attendono noi due visitatori che per loro rappresentiamo l’Italia. All’inno nazionale italiano, cantato con entusiasmo dagli studenti, segue un discorso pieno di carica umana e fervore didattico da parte di don Julio, che a sua volta mi invita a prendere la parola. La direttrice Ligia Vallejos Merino presenta i suoi 207 alunni e i vari progetti (talleres) che si realizzano nell’istituto. Alla fine baci e strette di mano da parte di tutto il corpo docente; gli studenti pongono domande; tutte le componenti chiedono di scattare delle fotografie con noi... insomma un incontro umano non “paludato” come a volte avviene in tali occasioni. L’ambiente è “ruspante” e genuino; i componenti della comunitá scolastica sono desiderosi di apprendere e migliorare. Pensando all’Italia, sugli occhi delle alunne e degli alunni si legge il desiderio di evadere lontano... Regalo il libretto delle ricette piemontesi curato dagli istituti alberghieri come inizio di una maggiore col- laborazione... Vengo quindi accompagnato all’Escuela de Parvulos “Italito”, riservata ai 60 bimbi piú piccoli; anche questo centro é carino e pieno di dinamismo. Alla fine, sono introdotto in una sala, ove i responsabili della scuola hanno organizzato un simpatico rinfresco con piatti locali come empanadas, dolci con dulce de leche... Anche la bocca vuole la sua parte... Rimane da visitare l’annessa scuola italiana di San Pedro, diretta da Erika Leiva Vasques; qui studiano altri 256 alunni. A sera, rientro nella mia residenza stanco dell’intensa giornata – trascorsa in buona parte a Valparaiso per la sessione degli esami di Stato – ma felice di aver visto che in questa terra rimane vivo l’interesse per l’Italia e per lo studio dell’italiano. Il console onorario, don Franco, puó sentirsi soddisfatto di quanto avviene nel “suo” territorio! R.M. Foto: sopra una quarantina di alunni hanno ricevuto il distintivo della Licenziatura. Sotto: la famiglia di Luigino Rizzoli, Stella Gioia con la figlia Pierina subito dopo la Licenziatura La Scuola Italiana "Alcide De Gasperi" ha lanciato al mondo un'altra quarantina di alunni dopo tanti anni di preparazione secondo i dettami della cultura italiana. Ha aperto la serie di celebrazioni, giovedì 24 novembre, una eucarestia di ringraziamento ufficiata da P. Giuseppe e solennizzata dai canti religiosi del Coro delle mamme della Scuola con una esecuzione realmente da applausi. Quindi, uno per uno, gli alunni alla conclusione del loro ciclo formativo nei banchi della scuola, hanno ricevuto dalla Presidente, Signora Caterina in Callegari, la medaglia che li dovrà accompagnare per tutta la vita in segno di orgoglio. A seguire con profonda emozione la cerimonia della consegna del distintivo il Prof. Carlos Slomp che, in un momento successivo ci ha accompagnato a visitare gli ultimi lavori complementari della struttura scolastica consistenti in grandi saloni destinati al polo della chimica, fisica, matematica, biologia... insomma, una cosa maiuscola della quale parleremo a breve scadenza. Federación Chilena de Bochas, se ha conformado el nuevo directorio por cuatro años, 2017 a 2020: Presidente Francisco Toso Vice Presidente Ricardo Razetto Tesorero Luigi Monteverde Secretario Pedro RIENZO Directores, Juan Ansaldo, Carlos Morales y Roberto Bailly. Primo turno della Prima Comunione dei nostri bambini E' sempre una festa dello spirito vedere con quanta devozione i bambini della nostra comunità, dopo un anno di preparazione a doppio turno settimanale, si accostano al sacramento dell'Eucaristia per la prima volta e che cosa significa per loro e per le loro famiglie questa tappa di vita cristiana.Ai bambini ed alle famiglie i nostri auguri ed un ringraziamento cordiale alle catechiste che hanno reso possibile, domenica 27 novembre, questo loro primo incontro con Gesù. PAGINA RELIGIOSA Lettera apostolica. «Tutti i sacerdoti possono assolvere chi procura l’aborto» Concluso il Giubileo “è tempo di guardare avanti e di comprendere come continuare con fedeltà, gioia ed entusiasmo a sperimentare la ricchezza della misericordia divina”. E “le nostre comunità potranno rimanere vive e dinamiche nell’opera di nuova evangelizzazione nella misura in cui la ‘conversione pastorale’ che siamo chiamati a vivere sarà plasmata quotidianamente dalla forza rinnovatrice della misericordia”. È questa l’esortazione di Papa Francesco a tutto il popolo cristiano con la Lettera apostolica diffusa al termine dell’Anno della misericordia, con la quale inoltre stabilisce la Giornata mondiale dei poveri da celebrare la 33ma domenica del tempo ordinario e concede stabilmente a tutti i sacerdoti di assolvere il peccato di aborto. “Misericordia et misera” è il titolo del documento pontificio. Sono le due parole che sant’Agostino utilizza per raccontare l’incontro tra Gesù e l’adultera narrato dal Vangelo di Giovanni. Infatti non si poteva trovare “espressione più bella e coerente di questa per far comprendere il mistero dell’amore di Dio quando viene incontro al peccatore: ‘Rimasero soltanto loro due: la misera e la misericordia’”. Con un insegnamento che “viene a illuminare la conclusione del Giubileo Straordinario della Misericordia” e “indica il cammino che siamo chiamati a percorrere nel futuro”. Papa Francesco esorta a riscoprire la “gioia” suscitata dalla misericordia e dal perdono, specialmente oggi quando siamo immersi “in una cultura spesso dominata dalla tecnica” e “sembrano moltiplicarsi le forme di tristezza e solitudine in cui cadono le persone, e anche tanti giovani”. Di qui l’urgenza di avere “testimoni di speranza e di gioia vera, per scacciare le chimere che promettono una facile felicità con paradisi artificiali”. Il Pontefice invita tutti a “celebrare la misericordia”. Nella liturgia infatti e in tutta la vita sacramentale, specialmente nei sacramenti “di guarigione” della Riconciliazione e dell’Unzione dei malati “la misericordia ci viene donata in abbondanza”. Perché “nella preghiera della Chiesa il riferimento alla misericordia, lungi dall’essere solamente parenetico, è altamente performativo, vale a dire che mentre la invochiamo con fede, ci viene concessa; mentre la confessiamo viva e reale, realmente ci trasforma”. Importante è poi “l’ascolto della Parola di Dio” durante la messa e quindi l’omelia “per far vibrare il cuore dei credenti dinanzi alla grandezza della misericordia!”. “Raccomando molto – ribadisce il Papa - la preparazione dell’omelia e la cura della predicazione”. Insistendo sul fatto che “essa sarà tanto più fruttuosa, quanto più il sacerdote avrà sperimentato su di sé la bontà misericordiosa del Signore”. Importante è anche la lettura della Bibbia, che è “il grande racconto che narra le meraviglie della miseri- Il bilancio. Giubileo: 950 milioni di cattolici hanno varcato una Porta Santa Il Giubileo della misericordia iniziato l’otto dicembre del 2015 e concluso ieri, con la chiusura della Porta L’ennesimo miracolo del volto senza polvere della Madonna Nera Le passano il fazzoletto immacolato sul viso. E ogni volta, da quasi 300 anni, sul lino bianco del panno non resta un grano di polvere. È il «miracolo» di Oropa, che dal 1720, a metà novembre, si ripete nella Basilica antica del santuario sopra Biella, dedicato alla Madonna Nera. Il volto senza polvere è il suo, fissato da una folla di fedeli che attende che il rettore, dopo il rito, mostri il fazzoletto al vescovo, ai sacerdoti e ai pellegrini. Sabato la tradizione s’è rinnovata, e il panno è rimasto bianchissimo. Segno di buon auspicio, come accade a Napoli col sangue liquefatto di San Gennaro. Ma con una differenza: qui a Oropa il «miracolo» non è mai mancato. Una volta la statua non aveva nessun vetro a proteggerla, e il fenomeno era molto più sorprendente. Ora, nonostante la teca di protezione di vetro, sul corpo della Madonna e anche di Gesù bambino, tenuto in braccio, si crea sempre uno strato di polvere: che però sui due volti non si ferma mai. «Noi parliamo di prodigio, non di miracolo – spiega il rettore del Santuario, don Michele Berchi -. La pulizia del viso è un rito fondamentale per la nostra comunità, che rinsalda ogni anno il legame profondo tra i biellesi e la Vergine Bruna». Il cerimoniale è codificato da quasi tre secoli, quando venne attestato per la prima volta dal canonico Agostino Penna. Intorno al 20 no- cordia di Dio”. A riguardo il vescovo di Roma suggerisce che “ogni comunità, in una domenica dell’Anno liturgico, potesse rinnovare l’impegno per la diffusione, la conoscenza e l’approfondimento della Sacra Scrittura: una domenica dedicata interamente alla Parola di Dio, per comprendere l’inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo”. E rinnova l’auspicio per una “diffusione più ampia della lectio divina”. Naturalmente “la celebrazione della misericordia avviene in modo del tutto particolare con il Sacramento della Riconciliazione”. A questo proposito il Pontefice ha espresso gratitudine per l’azione pastorale dei Missionari della Misericordia e ha stabilito che “questo ministero straordinario” non si concluda con la chiusura della Porta Santa ma che “permanga ancora, fino a nuova disposizione, come segno concreto che la grazia del Giubileo continua ad essere, nelle varie parti del mondo, viva ed efficace” con il coordinamento del del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. vembre, in occasione della festa della presentazione di Maria al Tempio, la statua viene rimossa dalla teca dove è custodita tutto l’anno e appoggiata sull’altare. Dopo che il rettore ha pulito i volti della Madonna e del bambino una suora, con un secondo fazzoletto, inizia la delicata opera di pulizia dell’abito. E su di esso un po’ di polvere rimane. «Il secondo panno non lo mostriamo mai ai presenti- aggiunge don Berchi -: la fede non necessita di controprove». E’ successo però nel 2013 che il fazzoletto usato per pulire l’abito fosse stato incidentalmente posato accanto a quello del viso: il primo era immacolato mentre il secondo era coperto di polvere. Nonostante questo, a Oropa scelgono il basso profilo e schivano accuratamente la parola «miracolo»: «Si verrebbero a creare sensazionalismi che non aiutano la fede e creano solo curiosità», sentenzia il rettore. E se un giorno si scoprisse che il volto della statua è impolverato? Il fatto, in teoria, sarebbe considerato «di cattivo presagio»: «Ma è una possibilità che non abbiamo mai valutato – sorride don Berchi -: da 300 anni non è mai accaduto». Santa della Basilica di San Pietro a Roma, non si è svolto solo a Roma ma in tutte le diocesi del mondo Lo ha rimarcato ancora una volta monsignor Rino Fisichella, responsabile della Santa Sede per l’Anno Santo, sottolineando così che il numero di pellegrini giunti a Roma va relativizzato rispetto al numero complessivo di persone che hanno varcato le porte sante aperte nelle cattedrali di tutto il mondo. “Oggi, possiamo affermare con dati sicuri che hanno partecipato al Giubileo qui in Roma 21.292.926 pellegrini”, ha detto Fisichella nel corso di una conferenza stampa, in merito a “tutti gli eventi giubilari” di Roma. In particolare per quanto riguarda San Pietro i turisti, ha detto il presule, “avevano un altro accesso rispetto ai fedeli”, e non sono stati dunque calcolati, sebbene non si possa escludere che tra i fedeli computati vi siano stati “curiosi, persone dalla fede germinale”. In tutto il mondo, secondo il presule, hanno passato le diverse porte sante sono oltre 900950 milioni di fedeli. “Come si sa - ha aggiunto Fisichella - per la prima volta nella storia dei Giubilei, questo Anno Santo aveva una caratterizzazione universale. In tutto il mondo si sono aperte le Porte della Misericordia come testimonianza che l`amore di Dio non poteva conoscere nessun confine. Abbiamo fatto studiare, per quanto possibile, i dati in nostro possesso. Ne è scaturita un`analisi estremamente interessante. Presenza- 1 dicembre 2016 13 Santa Marta del 10 novembre. Il Papa: no a una religione che cerca lo spettacolo Dobbiamo vincere la tentazione di una religione dello spettacolo che cerca sempre rivelazioni nuove, come fuochi d’artificio: è quanto ha affermato il Papa nella Messa del mattino a Casa Santa Marta. Il regno di Dio – ha sottolineato Francesco – cresce se custodiamo la speranza nella vita di ogni giorno. Nel Vangelo del giorno Gesù risponde ai farisei che gli chiedono con curiosità quando “verrà il regno di Dio”. “È già venuto – dice il Signore – è in mezzo a voi!”. E’ come un piccolo seme che viene seminato e cresce da solo, con il tempo. È Dio che lo fa crescere - spiega il Papa – ma senza che attiri l’attenzione: “Il Regno di Dio non è una religione dello spettacolo: che sempre stiamo cercando cose nuove, rivelazioni, messaggi … Dio ha parlato in Gesù Cristo: questa è l’ultima Parola di Dio. L’altro, sono come i fuochi d’artificio, che ti illuminano per un momento e poi cosa rimane? Niente. Non c’è crescita, non c’è luce, non c’è niente: un istante. E tante volte siamo stati tentati da questa religione dello spettacolo, di cercare cose estranee alla rivelazione, alla mitezza del Regno di Dio che è in mezzo a noi e cresce. E questo non è speranza: è la voglia di avere qualcosa in mano. La nostra salvezza si dà nella speranza, la speranza che ha l’uomo che semina il grano o la donna che prepara il pane, mescolando lievito e farina: la speranza che cresca. Invece, questa luminosità artificiale è tutta in un momento e poi se ne va, come i fuochi d’artificio: non servono per illuminare una casa. È uno spettacolo”. Ma cosa dobbiamo fare – si domanda il Papa - mentre aspettiamo che venga la pienezza del regno di Dio? Dobbiamo “custodire”: “Custodire con pazienza. La pazienza nel nostro lavoro, nelle nostre sofferenze … Custodire come custodisce l’uomo che ha piantato il seme e custodisce la pianta e cerca che non ci sia cattiva erba vicino a lei, perché la pianta cresca. Custodire la speranza. E qui è la domanda che io faccio a voi, oggi: se il Regno di Dio è in mezzo a noi, se tutti noi abbiamo questo seme dentro, abbiamo lo Spirito Santo lì, come lo custodisco? Come discerno, come so discernere la pianta buona del grano dalla zizzania? Il Regno di Dio cresce e noi cosa dobbiamo fare? Custodire. Crescere nella speranza, custodire la speranza. Perché nella speranza siamo stati salvati. E questo è il filo: la speranza è il filo della storia della salvezza. La speranza di incontrare il Signore definitivamente”. “Il regno di Dio – afferma Papa Francesco – diviene forte nella speranza”: “Domandiamo a noi stessi: ‘Io ho speranza? O vado avanti, vado avanti come posso e non so discernere il buono dal male, il grano dalla zizzania, la luce, la mite luce dello Spirito Santo dalla luminosità di questa cosa artificiale? Interroghiamoci sulla nostra speranza in questo seme che sta crescendo in noi, e su come custodiamo la nostra speranza. 14 SPORT Presenza- 1 dicembre 2016 La Roma è Dzeko-Perotti, ma che fatica con il Pescara! Torino-Chievo 2-1 Due stoccate da matador ed il Chievo si arrende a Iago Falque. Ti aspetti Belotti e Mihajlovic tira fuori dal cilindro il bambino prodigio (è passato dalle giovanili di Real Madrid, Barcellona e Juve) nato a Vigo. E pensare che prima del gol che ha sbloccato la partita l’allenatore del Torino aveva fatto alzare Boyè per la sostituzione. “È vero, è stata una mossa di Mihajlovic per darmi una scossa”, l’ammissione cristallina del giocatore. “Non è la prima volta, avevo fatto qualche passaggio di troppo”. Terza vittoria e quarto risultato utile consecutivo, sognare si può. “Atteggiamento umile e obiettivi ambiziosi” il credo di Sinisa Mihajlovic, filosofia che sta aiutando il Toro a bruciare le tappe, a vele spiegate verso traguardi inaspettati solo tre mesi fa. Il Torino partita dopo partita sta frantumando piccoli record personali, in casa viaggia a ritmo Champions League: mai così in altro in classifica dai tempi dello scudetto mancato (vinse il Verona) 32 anni fa, miglior avvio di stagione nell’era dei 3 punti a partita, meglio del Toro di Mondonico (‘93-’94) 23 punti allora nelle prime 14 gare, 25 oggi. Empoli-Milan 1-4 Nei primi minuti comanda l’Empoli. Succede tantissimo nei primi 10. 2’: occasionissima Empoli con Maccarone che sbaglia a pochi metri dalla porta. L’azione era nata da un pasticcio in disimpegno condiviso tra Donnarumma e De Sciglio. 4’: risposta rossonera con Lapadula servito in profondità da Mati Fernandez, ribatte Skorupski. 6’: ancora Empoli in avanti, stavolta è Saponara a centrare la porta e i guantoni del portiere del Milan. 9’: Pasqual scende sulla sinistra, cross per Maccarone che di testa alza sopra la traversa. 10’: Montella è costretto al primo cambio, con Mati che chiede di uscire infortunato e Kucka che entra al suo posto. Passano altri cinque minuti e proprio Kucka avvia l’azione del vantaggio milanista: palla sradicata a Diousse, apertura per Suso che mette in mezzo per Lapadula, decisivo di destro in diagonale. Altri tre minuti e la partita torna in equilibrio: Marilungo crossa dalla destra ed è ancora Donnarumma ad appoggiare sui piedi di Saponara, che infila da fuori area (ma a porta vuota Genoa-Juventus 3-1 Esiste ancora quella cosa chiamata campionato. Se si può passare al tritacarne la Signora così, ridurla a fette in mezzora appena, allora non tutto è deciso da queste parti. La Juventus va via da Genova con un’umiliazione storica: non mette in dubbio la leadership solida, ma il primo tempo contro il Grifone fa riflettere su cosa accade se si spegne la luce. Non bastasse, i bianconeri rivivono un vecchio incubo, un cognome che torna a risuonare macabro: Simeone. È Giovanni a far ballare Marassi due volte: proprio lui, figlio di Pablo che scucì mezzo scudetto bianconero con la Lazio nel 2000. Dal Cholo al Cholito, nuovo idolo di un Genoa che ritrova la sua magia elettrica nella gara dell’anno. Se sedici anni fa il babbo Simeone portò i biancocelesti secondi a tre della Juve, stavolta il figliolo aiuta Milan (e forse la Roma) ad avvicinarsi a 4. Allegri spera solo che il film abbia un finale diverso. Bologna-Atlanta 0-2 L’Atalanta stritola anche il Bologna. 2-0 ai rossoblù, e avanti il prossimo. La Dea è una macchina inarrestabile: sei vittorie consecutive (8 nelle ultime 9 gare, ed è record), 28 punti in 14 gare. Cifre da capogiro, che proiettano la squadra di Gasperini al terzo posto, insieme alla Lazio, in attesa del verdetto di Roma-Pescara, posticipo della giornata. Solo Juve e Milan finora hanno fatto meglio dei bergamaschi. Crotone-Sampdoria, 1-1 Quando il pareggio procura solo insoddisfazione… Il Crotone si è illuso di poter conquistare il secondo successo PASTELERIA Y CONFITERIA CALIFORNIA Galletas finas - Tortas Heladas - Pasteles - Confites Tortas para Novios - Pastelitos para cocktails COCKTAIL A DOMICILIO Irarrázaval 1570 Fono 22042382 in campionato; la Sampdoria, dopo aver sofferto, ha sperato di ribaltare addirittura il punteggio. L’1-1 firmato da Falcinelli e Fernandes vale un passettino in classifica, anche se per i calabresi - sempre ultimi, ma in compagnia del Palermo –, ancora una volta riacciuffati nel corso della ripresa, ci sarebbe stata l’occasione di compiere un bel balzo, considerate le contemporanee sconfitte delle dirette concorrenti. I liguri, invece, infilano il quarto risultato utile consecutivo. Cagliari-Udinese 2-1 Il Cagliari in emergenza (8 assenti tra infortunati e squalificati) esce dalla crisi dopo le due sconfitte di fila. Lo fa con un gioiello di Sau e battendo un’Udinese a due facce: male nel primo tempo, più reattiva nel secondo. Per la partita della svolta, Rastelli deve portare 6 Primavera in panchina (tra questi, il centrocampista Biancu che poche ore prima della partita ha firmato il suo primo contratto da professionista) e punta sulla coppia Sau-Borriello. Delneri conferma il 4-3-3 ma inizia con Matos al posto di De Paul. Tutto bloccato per 45 minuti: è il Cagliari a fare la partita approfittando dell’atteggiamento rinunciatario dell’Udinese (anomalia per una squadra di Delneri) e impostando un prolungato ma abbastanza sterile possesso palla. Di Gennaro è schierato davanti alla difesa ma non incide, tanto che dopo la mezz’ora Rastelli lo sposta a destra mettendo al suo posto Padoin. Dopo l’occasione iniziale di Fofana su passaggio di Thereau, la partita vive di un annoiato equilibrio quando al minuto 35 Farias, fin lì abbastanza anonimo, firma la giocata da trequartista di classe: cerca e trova il triangolo con Borriello, entra in area, prova a saltare Karnezis che lo stende. Giallo per il portiere e giusto rigore: il brasiliano non sbaglia. Palermo-Lazio 0-1 La Lazio continua a sognare, il Palermo sprofonda all’inferno. Il lunch-match conferma il buon momento dei biancocelesti che si presentano al derby di domenica con il nono risultato utile consecutivo, terzo successo in trasferta della stagione. A Inzaghi basta il gol di Milinkovic alla mezzora per portare a casa tre punti meritati e, forse, sudati anche più del lecito, considerando le numerose occasioni avute (e non sfruttate) per mettere al sicuro il risultato. Per il Palermo, uscito tra i fischi del Barbera, arriva la settima sconfitta consecutiva, record negativo per i rosanero. La posizione di De Zerbi è sempre più a rischio. A preoccupare, più che i risultati negativi, è però la pochezza di idee della squadra siciliana. Roma-Pescara 3-2 La Roma batte il Pescara 3-2 e aggancia il Milan al secondo posto, portandosi a 4 punti dalla Juve capolista. All’Olimpico decidono una doppietta di Edin Dzeko nei primi 10 minuti e un rigore di Perotti, ma gli abruzzesi mettono paura per due volte. Il bosniaco, arrivato a 12 gol in 14 partite di campionato, infila Bizzarri al 7’ e 3 minuti dopo, entrambe le volte su assist di Perotti, che nella ripresa segna il terzo gol su calcio di rigore, dopo che Memushaj aveva riaperto i giochi al 15’. A Oddo non basta nemmeno il 2-3 di Caprari al 29’ della ripresa: per gli abruzzesi è la sesta sconfitta consecutiva. Spalletti centra il nono successo, il settimo in casa. SERIE A - 14° Giornata Classifica Juventus33 Roma 29 Milan 29 Lazio 28 Atalanta28 Torino25 Napoli24 Fiorentina20 Genoa19 Sampdoria19 Cagliari19 Inter 18 Chievo18 Bologna 16 Udinese 15 Sassuolo 13 Empoli 10 Pescara7 Crotone6 Palermo6 Risultati CLASSIFICA Verona33 Frosinone31 Benevento(-1)28 Cittadella28 SPAL 26 Perugia25 Virtus Entella24 Carpi 24 Spezia22 Brescia21 Bari 20 Novara18 Latina18 Pisa 18 Salernitana17 Pro Vercelli 16 Cesena16 Ternana16 Avellino16 Ascoli 15 Vicenza15 La Nazionale ha mostrato personalità contro i campioni del mondo: Daniele a centrocampo è molto ispirato e il Gallo è ormai il centravanti di questa squadra. Buffon la solita certezza. In ombra l’interista. Tra i tedeschi, Gundogan è tra i migliori Giampiero Ventura, quando l’arbitro Soares Dias fischia la fine di Italia-Germania, ha di che essere soddisfatto: la sua Nazionale ha mostrato personalità nel confronto coi campioni del mondo. E se è vero che i tedeschi non hanno schierato la miglior formazione possibile, va dato atto agli azzurri di aver sofferto poco e provato a vincere fino all’ultimo, anche più degli avversari. TOP: BELOTTI — La nota lieta è la conferma del “Gallo”: non che ci fossero dubbi, ma Belotti è ormai una punta di prim’ordine a qualsiasi livello. E può ancora migliorare. Il palo gli nega la soddisfazione di diventare il match-winner, ma il lavoro per i compagni e gli spunti personali sono lì da vedere. Habemus centravanti. TOP: DE ROSSI — Niente Verratti? Ci pensa Daniele a ispirare il gioco della Nazionale. Sicurezza, palleggio e soprattutto verticalizzazioni, favorendo gli scatti ora di Eder, ora di Immobile. Gli anni passano, ma quando il romanista sta bene fisicamente, resta uno dei migliori interpreti del ruolo. Classificatoria Mondiale Liechtenstein Italia 0-4, doppietta di Belotti L’Italia ha battuto il Liechtenstein per 4-0 in una partita del gruppo G delle qualificazioni mondiali. Azzurri a segno nel primo tempo con Belotti, Immobile, Candreva e ancora Belotti. Gli azzurri di Ventura rimangono al primo posto nel girone, alla pari con la Spagna che oggi ha vinto per 4-0 a Granada contro la Macedonia e ha una migliore differenza reti. Martedì prossimo l’Italia affronterà la Germania campione del mondo nell’amichevole di lusso a San Siro. Ventura, ‘bastava fare quinto gol e poi..’ - “Avevo detto che l’importante era vincere, poi come si giocava, e le considerazioni sulla differenza reti l’avremmo fatte alle fine...Bastava trovare il quinto gol e lo scenario sarebbe cambiato, ma io sono soddisfatto”. Sono le considerazioni a caldo di Giampiero Ventura, ct azzurro, dopo il 4-0 in casa del Liechtenstein. Champions, Siviglia-Juve 1-3: gol di Pareja, Marchisio, Bonucci e Mandzukic SERIE B Brescia – Ascoli Carpi – Cittadella Cesena – Avellino Frosinone – Ternana Hellas Verona – Bari Perugia – Novara Pisa – Trapani Salernitana - Vercelli Spal – Latina V.Entella – Spezia Vicenza – Benevento Amichevole Italia-Germania pareggio 1-0 2-0 3-0 1-1 1-0 0-0 1-0 --0-0 1-1 0-0 Curioso il destino della Juve. I bianconeri stanno già indirizzando il campionato a novembre. E in Champions, prima dell’impresa di stasera a Siviglia, non avevano mai sbracato. Pur senza incantare. Eppure in molti storcevano il naso davanti al cammino dei bianconeri. Ora il 3-1 di Siviglia può accendere definitivamente la stagione: Allegri va agli ottavi, specialità della casa, con un turno di anticipo. E basterà battere la Dinamo Zagabria, non esattamente il Barcellona di Pep, per chiudere primi nel girone H. E’ un successo di grande spessore quello della Juve. Da grande squadra. Conquistato più di sciabola che di fioretto. I bianconeri vanno sotto in avvio di partita, e in una ripresa giocata con l’uomo in più (rosso a Vazquez al 36’) ribaltano il risultato con Bonucci, uomo da gol pesantissimi. E pazienza se la qualità mostrata, al netto delle assenze, non è proprio quella che dovrebbe esibire una squadra con simili valori. Resta l’impresa. Su un campo tra i più difficili della competizione. Champions, Napoli-Dinamo Kiev 0-0 La qualificazione agli ottavi del Napoli passerà da Lisbona. Sarà decisiva, infatti, la sfida in casa del Lisbona e gli azzurri non dovranno perdere se vorranno evitare l'eliminazione visto che il Besiktas farà visita ad una Dinamo Kiev ormai senza motivazioni (i turchi avranno due risultati su tre in caso di k.o. del Napoli). Il pareggio contro gli ucraini è stato accolto con disappunto dal San Paolo ma non ha cambiato molto le carte in tavola dopo il 3-3 di Istanbul tra Besiktas e Benfica. A deludere il pubblico, però, non è stato solo il risultato. La prestazione del Napoli, specie nel primo tempo, è stata assolutamente da dimenticare. Productos originales de Italia Prosciutto Balugani Panettone Bauli Mozzarella Mauri Grissini Vita Vigor Antipasto Damico Funghi Porcini Asiago Prosecco Frattina Pepe Drogheria Lambrusco Riunitte Amaretto Lazzaroni Parmigiano Balugani Tartufi Urbani Caffe Kimbo Amaro Averna Olio Basso Limoncello Villa Massa Aceto De Nigris Pomodorina Cucina Aceto Balugani Pinolo GlobeItalia Pasta Divella Pasta Rustichella Riso Scotti Av. Las Condes 6903 - Fono: 2202 3593 - Fono-Fax 2229 5058 www.globeitalia.cl Storica impresa dell’Italrugby, battuto il Sudafrica 20-18 Grande impresa dell’Italia: a Firenze ha superato il Sudafrica 20-18 nel secondo dei test match novembrini. E’ la prima vittoria della storia dopo 12 sconfitte contro gli Springboks (che oggi sono n.4 del ranking) e la prima contro una nazione dell’emisfero Sud. Una vittoria pienamente meritata dagli azzurri che hanno dimostrato di aver assorbito benissimo la batosta contro gli All Blacks e hanno tenuto testa fin dall’inizio ai Bokke e hanno finito in crescendo senza mai cedere né fisicamente né mentalmente. Per onestà va detto che questo Sud Africa, già annunciato in crisi, è sembrato debole e confuso, e all’inizio anche arrogante quando ha ostinatamente cercato la meta calciando in touche dopo ripetute punizioni. Meta trovata al 9’ con Habana, che è riuscito a sfondare al largo dopo il fallimento degli avanti. L’Italia ha però subito risposto con una meta di Van Schalkwyk (sudafricano di nascita), poi Springboks di nuovo avanti con De Allende (il migliore dei sudafricani) prima che Padovani – alla fine man of the match – accorciasse sul 10-12 con cui si è chiuso il primo tempo. Fondamentale è stata la resistenza dell’Italia a inizio secondo tempo, quando dopo il giallo a Fuser in inferiorità numerica ha concesso agli avversari solo tre punti. Da lì è iniziata la rimonta decisiva, con la bellissima meta di Venditti, il momentaneo e ultimo vantaggio degli Springboks grazie alla punizione di Jantjies, e poi la decisiva e non facile punizione di Canna al ’64 che ha fissato il punteggio sul 20-18. Negli ultimi 15 minuti è uscita la grinta della nuova Italia cui la cura O’Shea evidentemente sta facendo benissimo, e la confusione e la mancanza di idee del Sud Africa, incapace di andare oltre uno sterile autoscontro. L’unico brivido è arrivato da un in avanti di Bisegni che ha concesso una mischia ai Bokke, poi è stata solo azzurro al Franchi. Il pun- SPORT Enzo Maiorca è morto, addio al “re degli abissi” E’ morto il re degli abissi Enzo Maiorca. Il sub siracusano recordman di immersioni si è spento questa mattina a 85 anni. Il primo successo nel 1960 quando arrivò a meno 45 metri battendo il brasiliano Amerigo Santarelli. Epiche le sue sfide con il rivale di sempre Jaques Mayol, poi, nel 1976, il ritiro e il ritorno nel 1988 quando arrivò fino a 101 metri. Terminata la carriera agonistica, si è dedicato alla salvaguardia dell’ambiente. Una parentesi politica quando nel 1994 fu eletto senatore nelle liste di Alleanza nazionale. La sua passione è stata sempre condivisa dalle sue figlie Patrizia e Rossana, quest’ultima appassionata di immersione e detentrice di record morta nel 2005. “All’alba di oggi, in una di quelle giornate di sole in cui il mare del porto grande a Siracusa sembra immobile, ci ha lasciato un nostro grande concittadino. Grazie Enzo Maiorca, buon viaggio” ha commentato il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. “Un personaggio che ho conosciuto per la sua storia sportiva ma a me ha colpito l’uomo Maiorca, la sua sensibilità sui temi dell’ambiente. Un uomo come lui ci mancherà. A tutto il Paese come sportivo eccezionale, uomo integro e attaccato alla sua terra: orgoglioso di essere siracusano” ha detto il prefetto Armando Gradone. 15 Formula 1, Vettel: “Credo che potrò vincere un titolo con la rossa” teggio sarebbe potuto essere anche più largo se a un minuto dalla fine il TMO non avesse annullato una meta di Fuser spinto dalla mischia azzurra, ma va bene anche così. Caduto il tabù Sud frica ora restano solo 3 le nazionali mai superate dagli azzurri. Nuova Zelanda, Australia e Inghilterra. Ma con questo pieno di morale si può sperare in un grande Sei Nazioni. L’italia ’all’irlandese’ di O’Shea già ha dimostrato di saper entusiasmare. Nasce l’Italia dei giovani: in 22 al lavoro con il ct Ventura A giugno un’amichevole di lusso solo per loro La “giovane Italia” di Giampiero Ventura è pronta al decollo. L’appuntamento di Coverciano, casa azzurri, sarà il primo di una serie che potrebbe allungarsi a quattro, da qui al prossimo giugno: l’obiettivo, dichiarato più volte, è quello di preparare al possibile salto nella Nazionale dei grandi i più promettenti giocatori italiani che la stagione mette in vetrina. Si comincia in queste Presenza- 1 dicembre 2016 ore con uno stage aperto a 22 giovani: ci sono i sette interpreti dell’Atalanta dei sogni (Sportiello, Conti, Caldara, Gagliardini, Grassi, D’Alessandro e Petagna), ci sono due sorprese del Benevento e della serie B (il portiere Cragno, già nell’Under 21, e l’esterno d’attacco Ciciretti), c’è il laziale Cataldi, gli empolesi Barba e Dimarco (quest’ultimo di proprietà Inter e nel mirino di grandi club), i pescaresi Zampano, Biraghi e Caprari, i milanisti Locatelli e Lapadula (la sua è l’unica eccezione all’età), il genoano Izzo, il napoletano Tonelli, gli attaccanti del Chievo Parigini ed Inglese e il cesenate Garritano. All’appello mancano tutti quei ragazzi nella lista di Ventura, ma non convocabili adesso perché in campo con le rispettive squadre per i duelli d’Europa: fra gli altri, i centrocampisti del Sassuolo Mazzitelli, Pellegrini e Politano. E’ rimasto a casa, all’ultimo, il granata Barreca, fermo per colpa di un’influenza che lo ha costretto anche a saltare il viaggio del Toro a Crotone. Il lavoro, per Ventura, non manca, così come la curiosità di conoscere e far abituare all’ambiente azzurro un numero tanto ingombrante di potenziali fuoriserie. “Qualcuno di questi ragazzi finiranno per indossare con continuità la maglia dell’Italia…”, sostiene il ct. La Na- zionale Sperimentale vivrà di vita propria: il 2 o 3 di giugno, la Federcalcio organizzerà un’amichevole di lusso dedicata esclusivamente ai giovani che frequenteranno lo stage. F1 Abu Dhabi, Vettel: "Ferrari, podio meritato. Troppe critiche ingiuste" Sebastian Vettel chiude una stagione amara per i colori Ferrari con un podio meritato. "Congratulazioni a Rosberg afferma sul podio il tedesco - è stata dura, alla fine mi sono avvicinato tanto, magari avrei potuto superare Hamilton e Rosberg, ma comunque non volevo danneggiarli nel loro duello. Sono rimasto bloccato all'inizio, ero un po' frustrato, ho sfruttato al meglio gli pneumatici. Meritiamo il podio, siamo stati criticati tantissimo in questa stagione, a volte non erano critiche giustificate, abbiamo concorrenti difficili e duri. Il podio è meritato, ora pensiamo al prossimo anno". PARLA ARRIVABENE — Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari, si gode il podio di Seb. "Un podio dovuto al lavoro che la squadra ha fatto negli ultimi mesi dai ragazzi a casa, da quelli qui e dai piloti - dichiara al termine del GP - Kimi ha lasciato passare Vettel? Non è stupido, è un pilota intelligente, Sebastian aveva gomme più fresche e Raikkonen l'ha fatto passare. Chiudere con il podio è importante? È stato dignitoso, dura una stagione senza una vittoria ma non facciamo paragoni perché non ci stanno. Appuntamento all'anno prossimo". Al centro, in mezzo a Ricciardo e Verstappen, Vettel si trova in un sandwich simile a quello visto in pista in Messico, la gara del podio perso dopo lo champagne per una squalifica a innescata dalla sua difesa estrema sull’australiano della Red Bull, con annesse polemiche, parolacce in radio e discussioni sul metro di giudizio dei commissari. Sebastian inizia parlando del Brasile “Qui ci sono sempre belle gare per l’atmosfera molto speciale” e poi è chiaro sulle prospettive con la rossa: “Sì, credo che prima o poi vincerò un mondiale con la Ferrari, perché no? Sono ottimista, ho uno sguardo positivo verso il futuro, nel 2015 abbiamo fatto una buona stagione, quest’anno meno, ma l’obiettivo finale è lottare per il mondiale. In squadra sono stati molto cambiamenti che ci rendono fiducioso per il futuro, è solo questione di tempo”. C’È WHITING — Poi però si passa all’analisi delle fasi calde del GP del Messico con Charlie Whiting invitato, fuori protocollo, in conferenza che spiega il differente metro di giudizio: “Hamilton tagliando alla prima curva non aveva preso alcun vantaggio, mentre Verstappen sì, ecco perché lo abbuiamo punito. Senza la safety car? In quel caso avremmo chiesto a Lewis di tenere la stessa distanza che aveva in ingresso curva, e poi nel caso saremmo intervenuti”. Verstappen non è d’accordo: “Non concordo, ma non fa differenza: io ho avuto una penalità, lui no. Poteva essere data a entrambi o nessuno: ci vorrebbe una regola univoca”. Hamilton la vede così: “Sono d’accordo con Whiting perché gli stewart hanno un lavoro difficile, ma anche con Max per avere una regola unica”. LA DIFESA SU RICCIARDO — Poi si passa ai raggi X la difesa di Vettel su Ricciardo: “In Ungheria se ne parlò fra Verstappen e Raikkonen, poi in Giappone fra Hamilton e Verstappen e in Messico abbiamo applicato questa accortezza: se uno fa un cambio anomalo in frenata con pericolo per un altro è una manovra pericolosa e può essere penalizzato - dice Whiting -. Seb in Messico ha cambiato direzione con Ricciardo, ed era una manovra potenzialmente pericolosa: poteva causare un incidente”. Ricciardo annuisce: “Tutti vorrebbero veder riconosciuto il loro risultato in pista, ma ogni manovra al limite quando stai frenando non ti dà poi la chance per reagire: è difficile da digerite per i fans, speriamo che non ricapitino in futuro”. Vettel: “Io non sono d’accordo con la decisione: avevo difeso la mia posizione, Daniel aveva abbastanza spazio all’interno e nella maggior parte della frenata non ho cambiato direzione. Poi c’è stato il bloccaggio e il contatto, ma è avvenuto anche in altre curve e lì non credo sia stato pericoloso per Daniel”. PAROLACCE — Resta il problema delle parolacce proferite da Seb in radio verso Whiting: “Non è la prima volta che sentiamo parolacce - dice Whiting -, ma alcune circostanze, come la frustrazione, possono mitigare la situazione. Le scuse di Seb subito dopo la gara per me sono state sufficienti: si deve fare così, tante cose avvengono per l’adrenalina”. Sebastian replica signorilmente le scuse: : “Mi spiace per quello che ho detto e lo ripeto, era per me ovvio andare a scusarmi con lui e poi andare avanti”. Sul capitolo parolacce Verstappen ha un’idea: “Se sono di cattivo esempio per i giovani si potrebbe evitare di diffonderle in radio, pensate se i calciatori avessero un microfono vicino alla bocca quando giocano..”. 16 Presenza- 1 dicembre 2016 Referendum: Truffelli sicuramente tifosi del sì e del no, ma la maggior parte erano cittadini sinceramente indecisi. L’impressione è che ce ne siano davvero tanti. C’è un dato di riflessione che viene dal 'tour'? Certamente si osserva che la riforma e il referendum sono vissuti in modo diverso a seconda dell’età e della provenienza geografica. I giovani, che sono la grande e bella sorpresa di questi appuntamenti, hanno un approccio molto polarizzato in un senso o nell’altro. E poi, per fare un esempio, è molto diverso parlare di Regioni e Sanità al Nord o al Sud. Difficile dunque fare previsioni... Fuori dalla grancassa mediatica, c’è un mondo reale diffidente verso i messaggi della politica e che ha bisogno di trovare risposte nel merito e di rifletterci sopra in modo circostanziato e libero. Ha un auspicio per il 5 dicembre? Ho innanzitutto un auspicio per il 4 dicembre, e che cioè i cittadini non si facciano 'spaventare' dallo scontro politico e non si rifugino nell’astensione. Per il 5 dicembre, credo che chiunque abbia buon senso auspichi che le parti politiche ritrovino un barlume di unità e un linguaggio minimamente civile. Vinca il «sì» o vinca il «no», ci sarà in ogni caso una democrazia da rigenerare. L'Istat: le famiglie soddisfatte quota di famiglie che giudicano la propria situazione economica invariata (dal 52,3% del 2015 al 58,3%) o migliorata (dal 5,0% al 6,4%) e le proprie risorse economiche adeguate (dal 55,7% al 58,8%). Le relazioni familiari si confermano la dimensione a cui corrisponde la percentuale più alta di persone soddisfatte, il 90,1% nel 2016. Elevata anche la quota di individui molto o abbastanza soddisfatti per le relazioni amicali (82,8%) e il proprio stato di salute (81,2%). Molto o abbastanza soddisfatto per il tempo libero circa il 67% della popolazione di 14 anni e più, mentre gli occupati soddisfatti per il lavoro sono il 76,2% (erano il 74,8% nel 2015). Il problema in cima alle preoccupazioni delle famiglie nella zona in cui vivono è il rischio di criminalità (38,9%), rileva l’Istat, seguito a breve distanza dall’inquinamento dell’aria (38%), il traffico (37,9%) e la difficoltà di parcheggio (37,2%). Vengono subito dopa la sporcizia nelle strade (33%), la difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici (32,9%) e la presenza di rumore (31,5%). Rispetto all’anno scorso, sono in aumento le segnalazioni di problemi come la sporcizia nelle strade (era il 31,6%) e le difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici (30,5%), indicato come molto presente da una quota crescente di famiglie. Rispetto al 2015, anno in cui si è registrato un picco (41,1%), cala la quota delle famiglie che dichiarano presenza di rischio di criminalità, un problema segnalato soprattutto al Centro. Al Nord le famiglie segnalano come problema soprattutto l’inquinamento dell’aria (42%), a seguire la criminalità. Nelle regioni del Centro, oltre alla presenza di criminalità, i problemi più sentiti sono il traffico (42,6%) e le difficoltà di parcheggio (40,8%). Traffico e parcheggio sono segnalati anche dalle famiglie del Mezzogiorno (rispettivamente 37,9% e 38,7%), dove ha un peso anche la difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici (37,6%). Saranno ancora Made in Italy Donato Amoroso, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia, l’industria capo commessa del programma - “Lo sviluppo della seconda generazione, garantirà un vero e proprio salto generazionale in termini di tecnologia, prestazioni e vita operativa del sistema, e nella realizzazione di applicazioni utilizzabili da diversi utenti, rafforzando la leadership italiana a livello mondiale in questo settore”. COSMO-SkyMed, finanziato dall’ASI, dal Ministero della Difesa e da Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica, è il primo sistema di osservazione satellitare della Terra concepito per scopi duali, cioè civili e militari. I suoi quattro satelliti “scrutano” ogni angolo della Terra dallo spazio, giorno e notte, con qualsiasi condizione meteo grazie ai radar ad alta risoluzione in banda X. Il programma è stato realizzato con la partecipazione e la valorizzazione delle principali aziende nazionali del settore aerospaziale, coadiuvate da un numero significativo di piccole e medie imprese. Thales Alenia Space Italia è responsabile dell’intero sistema, che comprende non solo i satelliti ma anche il centro di controllo a terra: Telespazio ha realizzato l’intero segmento di terra del sistema ed ospita nella piana del Fucino il Centro di Controllo della rete satellitare. Supporto anche per i recenti eventi sismici COSMO-Skymed in pratica, è uno strumento di osservazione del nostro pianeta, e contribuisce, grazie a sofisticati apparati di bordo, al monitoraggio continuo della superficie terrestre, alle necessità relative alla sicurezza, alla gestione degli eventi naturali, come testimoniato di recente dalle attività per la valutazione dei danni e il supporto agli interventi di soccorso a seguito dei terremoti che hanno colpito l’Italia Centrale. Thales Alenia Space, una joint venture tra la francese Thales 67% e l’italiana Leonardo-Finmeccanica 33%, si appresta quindi a realizzare i nuovi satelliti: il valore globale della tranche addizionale per i due nuovi satelliti, ammonta a circa 77 Milioni di Euro. La quota relativa a Thales FINALI Alenia Space Italia è di 66 Milioni di Euro, di 11 Milioni quella per le attività di Telespazio. La componente spaziale del sistema è costituita da due satelliti, il cui lancio è previsto entro il 2018 per il primo satellite, ed un anno dopo per il secondo: “Questi satelliti” - spiegano gli ingegneri di Thales Alenia Space - “costituiscono lo stato dell’arte, a livello europeo e mondiale, per le tecnologie adottate e le soluzioni ingegneristiche realizzando, insieme al segmento di terra, le migliori prestazioni dei servizi di osservazione radar dallo spazio, in termini di precisione, caratteristiche e qualità delle immagini, versatilità dei servizi che serviranno a soddisfare le esigenze applicative “duali” da parte di comunità di Utenti scientifici, commerciali e governativi”. Francia: stop a 18 reattori raccontato balle per mezzo secolo. Forse non dovremmo neanche sorprenderci. Ad accendere la miccia è stata l’anno scorso un’ispezione dell’Autorità di controllo presso il sito di Flamanville, fra la Bretagna e la Normandia, dove accanto a due reattori già attivi se ne sta costruendo uno con la nuova tecnologia Epr. Senza entrare nei dettagli, si tratta di un progetto d’avanguardia, che in quanto tale è stato oggetto di particolare attenzione da parte dell’Autorità. È emerso che l’acciaio di alcune componenti aveva un contenuto di carbonio alto fino al doppio del limite ammesso (0,4% anziché 0,2). Questo ha dato la stura a un’indagine sistematica su tutti i reattori nucleari in funzione, con gli esiti di cui ora sappiamo. Spiega Giovanni Battista Zorzoli, che di definisce «nuclearista pentito», ex consigliere d’amministrazione di un colosso dell’energia e ora docente al master sull’energia dell’Università Sapienza: «Una quota di carbonio troppo alta rende fragile l’acciaio. Nel reattore Epr di Flamanville è risultato che l’acciaio di alcune componenti, fabbricate in Giappone, conteneva più carbonio del consentito. Quello che è emerso dopo, estendendo l’indagine a tutte le centrali francesi, è più grave, perché si è scoperto che in molti reattori l’eccesso di carbonio riguarda non singole componenti, ma tutto l’involucro, fatto da una società francese concessionaria di quella stessa azienda giapponese». Nota bene: la chiusura di questi impianti, per adesso, è solo precauzionale. Lo stesso Chevet, il presidente dell’Autorità di controllo, dice che i problemi potrebbero essere risolti, e non esclude che gli impianti possano ripartire già a gennaio. Ma aggiunge che dopo la scoperta di 400 documenti che appaiono falsificati «ora ne stiamo esaminando altri 10 mila, dagli Anni 60 a oggi». E chissà che cos’altro salterà fuori. Il primo paese-cooperativa: “Ci studiano anche negli Usa” Emiliano, 38 anni, si sveglia all’alba e prima che il sole si stropicci gli occhi ha già le mani nell’acqua e nella farina. Impasta il pane che sarà venduto nell’unico market del paese. Poi di corsa al bar, perché bisogna preparare caffè e cappuccini per i clienti. A mezzogiorno c’è da dare una mano nella cucina del ristorante. Il resto della giornata lo trascorre facendo il commesso nel mini market. Il 53enne Albaro («Con la “b” mi raccomando – dice orgoglioso – che ce l’ho solo io sto nome La morte di Castro. L'ambigua eredità del «líder máximo» Fidel Castro lascia un’eredità densa di ombre e di ambiguità. A cinquantasette anni dalla rivoluzione che spodestò Fulgencio Batista, a due anni dal disgelo annunciato con la Casa Bianca, il “compañero Fidel” si congeda all’età di novant’anni paradossalmente rimuovendo se stesso da quella strettoia che impediva a Cuba di entrare nella modernità. Icona perpetua della resistenza accanita contro il gigante americano per alcuni, dittatore esecrato e spietato per altri, Castro è riuscito a valicare i territori della cronaca politica ponendosi come il protagonista di una leggenda che sembrava non poter aver fine. Quando i primi sintomi di una malattia invalidante lo costrinsero ad allontanarsi dal potere nel 2007 si pensò che Cuba stesse per oltrepassare l’età della rivoluzione per uscire da quell'orgoglioso isolamento nel quale il regime dei due fratelli Castro l’aveva condannata. Ci sono voluti invece quasi dieci anni perché qualcosa cambiasse davvero: la presenza ingombrante del “lider maximo”, il suo silenzioso condizionamento della vita civile e politica dell’isola mettevano in ombra ogni proposito di cambiamento. Lo stesso Raúl, che sulle prime aveva fatto sperare in una svolta (“el cambio”, profetizzavano i più speranzosi) non andò oltre una vaga concessione verso piccole insignificanti libertà individuali. Con Fidel in vita Cuba rimaneva – nelle sue eccellenze (come un sistema sanitario di prima classe, invidiato e insuperato in tutta l’America Latina) come nelle sue miserie (le carceri cubani sono sempre state affollate di prigionieri politici e neppure le visite di due papi come Giovanni Paolo II e Francesco avevano allentato la morsa del regime sui dissidenti) – sostanzialmente identica a se stessa. Come il cupo demiurgo immaginato da Gabriel García Márquez nel suo L’autunno del patriarca, Fidel Castro incarnava l’ostinata inamovibilità di un sistema che aveva perduto da molto tempo lo slancio rivoluzionario trasformandosi – mercé anche l’insensato embargo tenuto caparbiamente in vita da Washington - in una fortezza assediata. in Italia…») al mattino presto accompagna con un pulmino i bambini alla scuola più vicina, giù per venti chilometri. Quando risale gli tocca fare il formaggio («Il nostro pecorino, che soddisfazione…», sorride). Al pomeriggio si divide tra il bar, dove dà una mano a Emiliano, e il ristorante. Finito? «No, la sere d’estate lavoro come pizzaiolo». Benvenuti a Succiso (Reggio Emilia), piccolo borgo sui mille metri dell’Appennino tosco-emiliano, che per scongiurare lo spopolamento e il degrado si è trasformato in un paese-cooperativa. Qui, su 65 residenti ben 33 sono soci della cooperativa Valle dei Cavalieri. Un paese, Succiso, dove ci si è inventati un lavoro (anzi, più lavori da svolgere contemporaneamente) pur di non doversene andare e abbandonare le proprie radici. Emiliano, Albaro: ma chi ve lo fa fare? «Noi vogliamo bene a questa terra, ci piacciono la bellezza della natura e la semplicità di questa vita», rispondono in coro i due dipendenti-soci. Oreste Torri è il vice presidente. Il prossimo 2 dicembre sarà a Torino, nell’ambito di Agorà delle Identità, per raccontare questa singolare avventura. Campeonato Mundial de Bochas Sub18 y Sub23 Esta competencia juvenil se realizará en el Principado de Mónaco desde el 29 de noviembre hasta el 3 de diciembre 2016 Representando a Chile los jugadores: -Tomi Martinez alumno Scuola Italiana de Santiago, - Franco Barbano Stadio Italiano Santiago - Jorge Vega Alumno Scuola Italiana de Villa Alemana . El DIrector Técnico que los dirigirá es el Sr. Eugenio Paganini Pozzi, miembro del Directorio del Circolo Italiano di Villa Alemana, Acompañan la delegación el Vicepresidente dirigente de la Federación Chilena de Bochas Sr. Pablo Muñoz y el Sr.Jorge Vega padre, un entusiasta jugador de bochas del Circolo Italiano di Villa Alemana. Gilda Rivara Bardi Villa Alemana
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