Quindicinale della Comunità Italiana del Cile www.presenza.cl 1 luglio 2016 Anno XLVII Nº 916 Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Av. Bustamante 180 • Fono: 222229328 • Fax: 226354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS Il Papa: Pena di morte inammissibile Renzi: “Sconfitta senza attenuanti”. Fronda Pd. Grillo: è solo l’inizio. Di Maio: pronti al governo Il premier anticipa la direzione nazionale dei dem. La minoranza: stop al doppio ruolo di capo del governo e segretario. Il centrodestra conquista dieci capoluoghi contro i nove del centrosinistra. Ma scatta la resa dei conti Berlusconi-Salvini «Non c’è pena efficace senza speranza». Lo ha detto Papa Francesco nel video messaggio inviato a Oslo, in Norvegia, in apertura del sesto Congresso mondiale contro la pena di morte, promosso dalla ong francese Ensemble contre la peine de mort e dalla World Coalition Against Death Penalty, di cui fanno parte circa 140 organizzazioni da tutto il mondo. «La punizione per interesse personale - ha proseguito Papa Francesco -, senza uno spiraglio di speranza, non è una punizione, ma una forma di tortura». E tornando sulla speranza il Papa ha definito «un segno di speranza» il fatto che l’opinione pubblica stia manifestando «un’opposizione crescente alla pena di morte, anche come mezzo per legittimare una difesa sociale - ha aggiunto il Pontefice -. Oggi la pena di morte è inaccettabile, per quanto grave sia il crimine di cui si macchia chi lo commette. È un’offesa all’invito l’abilità della vita e della dignità dell’uomo. Non rende giustizia alle vittime ma fomenta sentimenti di vendetta». Al via il sesto Congresso mondiale contro la pena di morte a Oslo in Norvegia. L’appuntamento che cade ogni tre anni e che ha visto la sua nascita nel 2001 a Strasburgo ha come obiettivo quello di aumentare la sensibilizzazione dell’opinione pubblica internazionale e spingere sempre più Paesi Cont. in ultima pagina «È solo l’inizio, ora tocca a noi», dice Beppe Grillo. Il Movimento 5 stelle conquista Roma e Torino, vincendo in 19 dei 20 comuni in cui si è presentato per le elezioni amministrative. I ballottaggi consegnano un risultato storico per il Movimento 5 Stelle, che ora punta al governo del Paese. Il Pd si lecca le ferite. Schiva la catastrofe solo grazie alla vittoria di Beppe Sala a Milano. Ma nel partito la resa dei conti si avvicina con la minoranza che chiede a Renzi abbandonare il doppio ruolo di premier e segretario. Il leader, alla prima vera sconfitta, ammette la batosta e studia come ripartire in vista del referendum costituzionale. AVVISO AL PREMIER Virginia Raggi e Chiara Appendino hanno messo Il risveglio choc di Londra: Brexit, spunta un «Cosa abbiamo fatto?» nuovo referendum «Ma cosa diavolo abbiamo combinato? – si stringe nelle spalle Deborah, che pur essendo residente da otto anni e virtualmente non ha nulla da temere è molto prossima al pianto –. Che cosa abbiamo fatto? Per assecondare la strategia di un premier fra i più mediocri di ogni tempo abbiamo gettato via quarant’anni di convivenza con il Continente». Dice Albert, assistente universitario: «Sbaglio o Cameron è riuscito nel capolavoro di fare a pezzi un Paese facendo fuori anche se stesso?». Corbyn avrebbe fatto meglio? «No, Corbyn è una via di mezzo fra le nostalgie leniniste e l’utopia di una nazione artificialmente povera. Avrebbe perso anche lui, e comunque lo vedo fuori gioco, perché non è riuscito a limitare il consenso al “Leave” fra le classi meno avvantaggiate, quelle che dovrebbero essere il suo elettorato». Due ragazzi discutono animatamente davanti alla Liverpool Station. «È l’idea di Europa che è andata a catafascio – dice uno –, non è solo il fatto che adesso noi siamo diventati degli extracomunitari». «Guarda che semmai gli extracomunitari sono loro...». I due ragazzi Cont. in ultima pagina Più di tre milioni di persone hanno firmato la petizione che chiede un secondo referendum sull'uscita della Gran Bretagna dall'Ue. Lo riferisce il sito (petition. parliament.ok) degli organizzatori, un gruppo di parlamentari britannici sostenitori del Remain. Secondo la legge il Parlamento dovrà discutere la petizione dopo il superamento delle 100.000 firme, traguardo superato in poche ore. Il sito on line del parlamento che permette di sottoscrivere la richiesta a un certo punto è andato in tilt a causa dei troppi accessi. I firmatari chiedono la promulgazione di una nuova legge che prescriva la ripetizione del referendum in caso Cont. in ultima pagina Pd. «È un momento storico, ora parte una nuova era», ha detto la prima sindaco donna di Roma. «È giunto il nostro tempo, dobbiamo ricucire una città profondamente ferita», le parole della neo prima cittadina di Torino. Per i cinquestelle il voto delle amministrative è un avvertimento a Renzi e la dimostrazione che «ci è stata riconosciuta la capacità di guidare il Paese». «Siamo pronti a governare», è il primo commento di Luigi Di Maio. Grillo è a Roma, festeggia con la Raggi e cita il cofondatore del Movimento scomparso da pochi mesi: «Lo diceva anche Gianroberto: Roma è il trampolino per il governo. Se falliamo siamo fottuti». DELUSIONE DEM A Napoli e Bologna gli elettori riconfermano Luigi De Magistris e il Pd Virgilio Merola. A salvare i democratici è però soprattutto la vittoria del candidato renziano Beppe Sala, che dopo un iniziale testa a testa chiude in vantaggio col 51,7% contro il 48,3 di Stefano Parisi. Il Pd ammette la sconfitta «senza attenuanti» a Roma e a Torino e la «durezza» della perdita a Novara e a Trieste. Anticipata a venerdì 24 la Direzione nazionale, prevista inizialmente per il 27. «Il doppio incarico di segretario e premier non fa bene al Pd», attacca Roberto Speranza, leader della minoranza Pd. «Non voglio usare questo argomento contro la leadership: Renzi deve ancora fare la sua valutazione, lo ascolterò. Ma dico che bisogna cambiare rotta o facciamo un errore non recuperabile». QUI CENTRODESTRA «Gli italiani non credono più a Renzi», commenta il leader leghista Matteo Salvini. o «scambio» di voti sull’asse Lega-Movimento 5 Stelle immaginato dal leader del Carroccio ha però funzionato in una direzione sola: a vantaggio dei grillini. Ciò renderà più aspro il chiarimento con Berlusconi, ma pure nella stessa Lega che perde la roccaforte Va- rese. La sconfitta a Milano, seppur di pochi voti, apre ufficialmente la battaglia nel centrodestra su chi debba essere il partito guida della coalizione. Un timone che, a sentire Silvio Berlusconi, non può che stare nelle mani di Forza Italia, il partito dei moderati, l’unico in grado di aggregare le altre forze più estreme. Parisi leader del centrodestra? «Già basta aver perso, mi sembra sufficiente. Farà il capogruppo d’opposizione a Milano», frena Salvini. Per Alfano «il vecchio centrodestra come lo abbiamo conosciuto non esiste più. C’è il tentativo di Salvini di far nascere una destra estrema. Noi dobbiamo far nascere un’area Cont. in ultima pagina Anche una agenda può educare all’italiana. Agenda (gerundio plurale neutro del verbo latino agere= fare: quindi “Cose da fare”.). La Scuola Italiana Alcide Degasperi di La Serena ne ha preparata una per gli alunni e me ne ha regalato un esemplare all’inizio d’anno. E’ un libretto che gli alunni adoperano tutti i giorni e che quindi devono avere sottomano costantemente. E’ un manuale che aiuta a costruire, giorno dopo giorno, quell’identità culturale che è solo nostra e che, fra l’altro, dà un senso dovuto ai nostri centri di insegnamento (che sono 5 in Cile con un totale di oltre 4.000 alunni). L’apre una succinta memoria “del perché, del come e del quando” dell’Alcide Degasperi: ricordiamo che rimane nella storia solo chi conosce la sua storia. E ti trovi subito all'inizio del volumetto un grande albero adornato di dieci foglie che copre un'intera pagina: è l’albero dei valori da acquisire che saranno il leit-motif dei dieci mesi di scuola che l’alunno ha davanti a sè: solidarietà, rispetto, fraternità, responsabilità, ordine… Per ogni giorno si è creata una brevissima rubrica: ”Un pensiero al giorno”. Molto importante perché il ragazzo deve imparare a riflettere ed a pensare con la sua testa normalmente bombardata da messaggi di tutt’altro genere. E quando scrive, deve pensare per giudicare. Attività che lo porta a rafforzare lo spirito di responsabilità nelle sue scelte. Ogni mese, in forma simpatica, si apre con una riflessione di un grande scrittore latinoitaliano (Orazio, Virgilio, Dante, Petrarca, Macchiavelli….). Ugualmente una volta al mese viene riportata una ricorrenza propria del tempo (religiosa, patria, sociale) che scandisce, illumina e dà un senso al tempo che scorre e che ci scappa di mano (“carpe diem” suggerirà Orazio nel mese di marzo. “Carpe diem”: afferra il giorno che passa: arricchiscilo perché non tornerà mai più). Poi viene richiamata, qua e là nelle pagine, senza un ordine fisso, racchiusa in un quadro, una attività importantissima per il giovane: l’autocritica, l’esame di coscienza, un metodo di studio, tecniche per facilitare la concentrazione, lo studio in gruppo, ecc. E, per chiudere questo rapido sfogliare dell’agenda, sai che cosa riporta l’ultima pagina? Quello che nonni e genitori hanno sempre insegnato fra le mura domestiche: Le Preghiere. Quindi il Padre nostro, l’Ave Maria, il Gloria, l’Angelo di Dio. Naturalmente in italiano. Nell’insieme questa agenda offre l’immagine di un piatto formidabile di cibi italo-cileni che alimenteranno l’anima e l’intelligenza di questi alunni, la loro curiosità e desiderio di sapere nel pieno rispetto dei fini per cui è stata costruita questa magnifica Scuola Italiana Alcide Degasperi di La Serena. Giuseppe Tomasi 2 Presenza- 1 luglio 2016 Corrispondenza La Direzione ringrazia i lettori che le scrivono perché dimo strano interesse per i problemi e la vita della nostra comunità. Nello stesso tempo si scusa se, per evidenti ragioni di spazio, qualche lettera dovrà essere ridotta. La Direzione inoltre si ri serva la pubblicazione di lettere che riterrà molto conflittuali. Triste situación nacional Estimados: El Jueves 09 de Junio, en Chile ocurrió algo que sin duda puede cambiar la cultura y los valores en el país. Es un hecho que se une a un estado de degradación generalizado, donde el asombro pareciera que ya no existe. La Alianza entre Dios y los hombres, ha sufrido un quiebre, donde el Bien está siendo fuertemente desafiado por el poder y la fuerza del Mal. El Cristo de la Gratitud Nacional, es una imagen con todo un contenido histórico y simbólico, que pertenece a todos los chilenos; su destrucción, es un símbolo del estado de degradación humana al que chilenos pueden llegar. ¿ Un acto aislado, o una expresión más colectiva de nuestro deterioro moral nacional...? Esa respuesta la veremos en los próximos días. ¿Como va a reaccionar la sociedad y como lo haremos nosotros mismos. ? Eso demostrará si esto es una acción demente, un hecho aislado, o bien, es ya parte de nuestra realidad país. Mi corazón está muy triste. Saludos cordiales Pedro Corona Bozzo Ricevi in ritardo PRESENZA? Se sei di Santiago chiama al Cel. 97849283 Grazie EDITRICE Parrocchia Italiana N.S. Pompei Scalabriniana *** RAPPRESENTANTE LEGALE Giulio Rubin *** DIRETTORE RESPONSABILE Claudio Massone Stagno *** DIRETTORE REDAZIONALE Giuseppe Tommasi *** COLLABORATORI Paolo Castellani Fina Franchini Gloria Nocchi Frascoli Consuelo Canessa *** CORRISPONDENTI Arica Verónica Bibiano Antofag. Rodolfo Sanchez B. Iquique Luz Savalli La Serena Caterina Pezzani Quillota E. Schiappacasse V. Alemana Gilda Rivara Valparaiso Concep. Giancarlo Carro P. Arenas Eduardo Pesce V. *** Contribuzione annua $ 20.000. Cheque nominativo a «Presenza» *** Stampa C. von Plate Esce il 1º e il 16 di ogni mese Caro Pedro, purtroppo una fetta importante della gioventù naviga sul materialismo ed edonismo più sfrenato e rifiuta qualsiasi cultura tramandata, qualsiasi tradizione, qualsiasi comandamento. Meglio detto, di comandamenti ne ha coniato solo uno: "mi piace lo faccio, non mi piace non lo faccio". Quindi addio storia, tradizioni, valori etici, religiosi, modelli di comportamento che hanno formato milioni di persone perbene. Sono loro i padroni della storia, del presente e del futuro. Padroni di se stessi con il diritto di essere liberi (libertini) offendendo e calpestando tutto ciò che trovano sulla loro strada e che si opponga al loro delirio. Speriamo che quel Cristo che con uno sguardo ha convertito la Maddalena, punti i suoi occhi misericordiosi anche su di loro e li converta. Per il bene loro e dell’umanità. SPAZIO APERTO Grazie, caro Aldo Guayaquil (Ecuador) Caro P. Giuseppe, la saluto con grande piacere e mi permetto accludere delle lamine contenenti dipinti famosi di pittori italiani, le quali, credo, le possono servire nel suo lavoro periodistico. Suo fedele lettore Aldo Bavestrello Caro Aldo, a volte pensiamo che le pagine del nosatro periodico Presenza siano sfogliate solo qui, fra il Pacifico e la Cordigliera ed invece oltrepassano gli oceani e le Ande. Grazie per avercelo ricordato. L'Italia, avendo il 60% del patrimonio artistico dell'umanità, è un museo in tutto il suo territorio ed averne a mano delle immagini come lei me le ha mandate è sempre una ricchezza. C'è sempre il modo, l'interessato da fargliene recapitare qualcuna. Molte grazie, caro Aldo. Dopo la Brexit Renzi: «Ristrutturare casa Ue, l'Italia è pronta» "L'Europa è casa nostra. Lo diciamo oggi più che mai: forse va ristrutturata e rinfrescata, ma è la casa del nostro domani". Per questo, dopo l'uscita della Gran Bretagna dalla Ue, "dobbiamo far prevalere quel che ci unisce su quel che ci divide". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nelle dichiarazioni alla stampa da Palazzo Chigi. "Il popolo britannico nella giornata di ieri ha scelto, noi rispettiamo questa decisione e ora si volta pagina", ha detto Renzi. "Se devo dare un nome all'Europa voglio chia- marla casa, non è soltanto un luogo fisico, è un insieme di sentimenti ed emozioni, di solidità e di sicurezza. L'Europa è casa nostra, non solo di noi italiani, dei nostri figli e dei nostri nipoti. Questa casa ha bisogno di essere ristrutturata, rinfrescata, ma è la casa del nostro domani". "Il 25 marzo 2017 ricorderemo i 60 anni della firma dei primi trattati europei: vogliamo arrivare a questo compleanno coinvolgendo e facendoci coinvolgere da tutte le istituzioni europee e segnando un lavoro comune di condivisione e unità perché noi italiani sappiamo cosa significa avere la responsabilità verso la storia. Essere responsabili verso la storia non significa solo avere responsabilità verso il passato, ma soprattutto verso il futuro". "Il mondo ha bisogno molto dell'Ue, di un'Europa del lavoro, del coraggio, della libertà, della democrazia. In un parola il mondo che verrà ha molto bisogno dell'umanesimo europeo". Così Matteo Renzi aggiungendo che "a chi chiede più sicurezza e tranquillità ci sono 70 anni di storia a dimostrare che la pace è stata possibile grazie all'unione e non alla divisione". "L'Italia è tornata solida e ha il dovere di offrire questa sua solidità agli altri partner europei". "L'Italia farà la sua parte nel percorso che oggi si apre", ha assicurato Renzi, confermando che "siamo impegnati fin da domani con i ministri degli Esteri Paesi fondatori e poi da lunedì quando incontrerò la cancelliera Merkel e il presidente Hollande a Berlino". "Nei momenti di difficoltà l'Europa tira il meglio di se stessa, viva l'Italia, viva l'Europa". Abbonamento 2016 - Fiducia reciproca Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà. Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi ringraziamo cordialmente della collaborazione. Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la “Cuenta de Ahorro N. 08-166-01126-03” a nome di “Giuseppe Tommasi B.”. Il RUT di Giuseppe Tommasi B. è 8.322.945-4 Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati. Cognome.....................Nome....................... via....................................città.................... Abbonamento normale 20.000 pesos Abbonamento sostenitore 30.000 pesos. Cheques esteso a “PRESENZA” Informazioni ACLI Bustamante 180 - Santiago Tel: 2665-0340; 22225247 - E-Mail: [email protected] Pagina web: www.patronatoacli.cl UNA TRADIZIONE DELLA COMUNITÁ CHE ONORA L’ ITALIA. La comunitá italiana di Santiago da anni viene rendendo omaggio il 2 giugno come festa nazionale con una Santa Messa, e la deposizione di una corona di fiori presso il monumento di Piazza Italia. Una tradizione che si è consolidata a livello corporativo ed associativo come per i singoli cittadini che accompagnati dalla loro famiglia assistono, quest’anno in modo particolare, alla celebrazione eucaristica presieduta da Sua Eminenza il Cardinale del Cile e archivescovo di Santiago, monsignor Riccardo Ezzati. Come ricordava il Cardinale nell’omilia "gli italiani ringraziamo il Signore per i doni ricevuti e preghiamo per il futuro dell’ Italia". Per gli italiani del Cile non esiste miglior omaggio che chiedere al Signore le grazie e la prosperitá per l’Italia e gli italiani. La vocazione cristiana è il simbolo piú importante per un vasto numero di italiani e loro descendenti, pietra angolare della identitá e coerenza con i principî evangelici. Infatti, la festa del 2 giugno non solo ricorda il referendum vinto dalla opzione della repubblica. Il 2 giugno 1946 é una svolta storica per il paese che inizia un processo di pacificazione e un lungo cammino per costruire una democrazia dove la libertá, la solidarietá e la uguaglianza sono i cardini dell’ Italia moderna. Un obbiettivo raggiunto. Nell’1946 ancora con eserciti stranieri nel territorio nazionale, si dà inizio al confronto civile e le vendette indette per la mal chiamata “resa dei conti” che uccide tanti (o più ?) che gli uccisi dalla repressione della dittatura fascista. La costituzione nata a seguito del 2 giugno salva l’ Italia e impone l’ordine, la pace e la governabilitá del paese martoriato dalla guerra e dal confronto fratricida.. Malgrado la dichiarazione costituzionale del primo articolo, “L’Italia é una repubblica democratica fondada sul lavoro”, la scarsitá del lavoro e la responsabile del grande esodo degli italiani che abbandonano il territorio per recarsi all' estero in cerca del lavoro che in Italia è insufficiente. Dopo le guerre subentra con forza l’emigrazione di centinaia e milioni di cittadini italiani in cerca di lavoro all’ estero. Oggi il mondo è testimone della vasta mobilità emigratoria italiana con presenze assai numerose in tanti paesi dei cinque continenti. Una popolazione che concorre al pari della popolazione di italiani che abita la peninsola. Prima che vantare diritti hanno compiuto con i doveri gli italiani che risiedono all’estero e tanti descendenti contribuendo allo sviluppo dei paesi ospitanti e provocando una accentuata integrazione con le societá di accoglienza. Senza chiedere niente all’Italia, salvo valorare e rendere partecipe alla vita del paese a tanti italiani dispersi nel mondo, si sono ideate formule di avvicinamento e di integrazione dell’Italia con la diaspora. Un lungo processo ancora in atto, ma con alcuni arresti, interruzioni e sempre con ritardo. La prima tra tutte le iniziative, con riforma della Constituzione é il voto politico che ha concesso agli italiani all’estero una delegazione parlamentare alle due camere. (12 deputati e 6 senatori). Una partecipazione concentrata nei paesi con comunità più numerose. Come: l'Argentina, Brasile, Germania e Svizzera ( gli altri valgono poco). Il voto poco informato ed elettivo solo per le comunità più nomerose lo rende poco attraente per il resto. Una utilizzazione limitada dell’abbondante risorsa umana disponibile in importanti paesi del mondo. Per quanto riguarda i Comites e il CGIE in attuale processo di studio e riforma al fine di renderli piú utili ed efficienti dal punto di vista della rappresentanza, potrebbe significare imporre il dimenticatoio e il loro annullamento definitivo. Nella attualitá, tanto Comites come il GCIE sono nel dormiveglia della politica italiana destinata agli italiani all’estero.Il futuro, per ora, della rappresentanza degli italiani permane nell’associazionismo locale ancora vivo ed attivo. Dell’Italia solo speranze il più delle volte frustrate e indifferenza che si manifesta anche nei riguardi della rappresentanza diplomatica e consolare. Paolo Castellani LLEVE A SU CASA PRE-PIZZA LISTA *** PRUEBE NUESTRA FUGAZA Av. Apoquindo 4228 - teléfono 22081344 Av. B. O'Higgins 737 - teléfono 26381833 TERZA PAGINA Presenza- 1 luglio 2016 Passatempo e umore Il mito dei “ragni”. Settant’anni inseguendo l’estremo Festa per gli alpinisti di Lecco famosi per i maglioni rossi Dicono che fu «il diavolo delle Dolomiti», Tita Piaz, a battezzare uno scalatore come «ragno» e con lui un intero gruppo di amici lecchesi. L’abile alpinista che pareva avere mani e piedi uncinati sulla pallida roccia di dolomia era uno dei tanti Vitali legati al mondo dell’alpinismo, Gigi, e il gruppo di amici diventò «Ragni della Grignetta» o «di Lecco». I «maglioni rossi» che hanno sulla manica sinistra il loro simbolo, un ragno nero in una circonferenza, ragno speciale, con sette zampe, una in meno delle otto che contraddistingue la famiglia degli aracnidi. Sette, numero legato alla cabala, al mito e a tutte le religioni, monoteiste e non. Dall’Apocalisse di San Giovanni alle virtù, ai vizi capitali; dal numero dei bracci del candelabro ebraico al numero degli attributi di Allah, fino ai sette dei della felicità del buddismo. La storia Numero felice anche per la matematica perché è un «numero primo sicuro». E quest’anno i «Ragni» fanno 70. A guidarli è un alpinista che di numeri se ne intende, Fabio Palma, ingegnere nucleare. Scrittore, cineasta, ha dato forte impulso alla comunicazione dei «Ragni»: la sua «tela» è affidata soprattutto ai video. Per il compleanno di uno dei gruppi alpinistici più forti e famosi al mondo il Festival di Trento ha dedicato una serata che ha richiamato un pubblico di 600 persone. E mercoledì 8 giugno c’è da giurarci che piazza Garibaldi di Lecco sarà stretta agli spettatori. Alle 21,30 qualche parola dal palco di un presidente come Palma che ha abolito «ogni retorica, il coraggio, l’eroismo lasciamoli a chi affronta la vita di ogni giorno, noi siamo dei privilegiati», quindi un’ora e 40 minuti di «Ragni», film firmato da Filippo Salvioni. È il regista della «Ferrari Corse» e di tanti documentari su terre remote, di avventura, come Alaska e Groenlandia o i deserti asiatici. La storia dei «Ragni» ha un luogo, il Pian dei Resinelli, piede verde della Grignetta, pinnacoli di rocce rotte, pareti lisciate dall’erosione, palestre per un alpinismo estremo e di ricerca. Il luogo scelto da Riccardo Cassin, che il maglione rosso lo indossò come «ragno onorario», così come Walter Bonatti che su quegli spigoli aerei saggiò la sua voglia di avventura. Da quell’arcipelago di verticalità rocciosa spuntò il gruppo di scalatori che prese le strade del mondo, dopo qualche significativa tappa dolomitica. Il loro luogo è fatto di frange lontane, frattali gelidi e da vertigini, come la Patagonia, il Karakorum e l’Himalaya, le Ande, l’Alaska o la Groenlandia. In questi giorni i «maglioni rossi» sono nella Terra di Baffin, Canada. Sono a caccia di una parete estrema, in un fiordo. C’era già stato uno dei pionieri dei «Ragni», Luigino Airoldi, oggi ottantenne. Mausoleo Italiano Dr. Augusto Brizzolara specialista in Geriatria e Gerontologia El Trovador 4280 Of. 1108 -Las Condes Fono-Fax: 2342 5139 Beeper 737 8087 -Cod 8784 Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500 Ande e Afghanistan, Antartide e Canada, Airoldi è uno degli alpinisti che per primi nel 1961 arrivarono in vetta al McKinley superando l’inviolata parete Sud. Capo spedizione era Riccardo Cassin e quando fra i tanti simboli al vento della vetta più alta del Nord America sventolò anche il ragno nero a sette zampe in campo rosso, il presidente Usa J. F. Kennedy indirizzò a Cassin un telegramma di congratulazioni. Nell’arcipelago artico del Canada ci sono i maglioni rossi di Matteo Della Bordella, uno dei più forti alpinisti al mondo, di Luca Schiera e Matteo De Zaiacomo. Con loro i due Piolet d’Or Nico Favresse e Sean Villanueva. Destinazione, un «big wall», una delle pareti verticali di quelle gelide isole del Nord del mondo. L’idea Fin dal 1946, anno di nascita del gruppo, i «Ragni» cercano l’estremo. La Patagonia con le sue pareti granitiche spazzate dai ghiacci portati dai venti del la fine del mondo, ha messo in evidenza un piccolo grande 3 uomo, Casimiro Ferrari. Dopo pionieri come Romano Perego (prima italiana alla Nord dell’Eiger), Luigino Airoldi o Carlo Mauri (in vetta con Bonatti al Gasherbrum IV nella spedizione Cassin), Ferrari ha fatto la storia dei «Ragni». Ne ha scritto lo spirito di avventura. Nel 1974 la grande impresa al Cerro Torre e due anni dopo il Pilastro Est del Fitz Roy. «Miro», detto anche «il burbero», con il suo carattere deciso, aveva eletto la Patagonia come sua seconda terra. Dopo gli anni delle arrampicate estreme si era ritirato nella sua «estancia» non distante da El Chalten. Tornò in Italia alla fine dei suoi giorni, nel 2001. Della Bordella è salito sulla Est del Fitz lo scorso febbraio. La salita su due torri, la Egger in Patagonia e l’Uli Biaho, in Pakistan, hanno decretato il valore suo e del maglione rosso che indossa. Per i 70 anni Fabio Palma ricorda: «Il nostro è un alpinismo etico. Elicottero neanche a pensarci, bandite le corde fisse e in parete non si lascia nulla». Indirizzi Utili Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia Tel.: 224708400 - E-Mail: [email protected] Consolato - Román Diaz 1270, Santiago Tel: 224708400 - E-Mail:[email protected] Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi. Tel.: 562/222322618 - Fax: 562/222330973- E-Mail: [email protected] Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia Tel.: 23 2038170 www.iicsantiago.estei.it ICE Agenzia per la promozione all 'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane Clemente Fabres 1050 (Prov.)Tel. 223039330 E.mail: Santiago@ice. it COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 222129455 Radio Anita Odone on line 24 ore su 24 di musica italiana Circolo di Professionisti di Origine Italiana Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 222425012 - 222481503 Club Stadio Italiano Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 224847000 Central. Scuola Italiana Vittorio Montiglio Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 225927500 Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia [email protected] - Te: 22229328 - Fax: 226354127 Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 222055476 Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500 Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 226992222 - [email protected] www.vigilidelfuoco.cl ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos Bustamante 180 (Parrocchia Italiana) - Tel 22665-0340 COIA: Bustamante 180 -Providencia Tel. 26345247 Associazione Ligure contatto Sig.ra Rina Garibaldi 02 2192144; Sig. Aldo Solari al telefono 02 7926752 4 Presenza- 1 luglio 2016 ITALIA E ITALIANI Così i capitali cinesi comprano l’Europa I miliardi di euro e di dollari che negli ultimi due decenni abbiamo fatto incassare alla Cina comprando i suoi prodotti a basso costo stanno tornando in Occidente. È con quei soldi che ricchissimi fondi di investimento e giganteschi colossi industriali si stanno presentando in Europa e in America per comprare, in contanti, squadre di calcio, infrastrutture, aziende. Nel 2016 lo shopping cinese sta andando avanti a un ritmo pazzesco. Tra gennaio e maggio, secondo le rilevazioni della società di analisi dei mercati finanziari Dealogic, aziende e fondi cinesi hanno speso 111 miliardi di dollari per acquisti all’estero. In cinque mesi hanno superato i 107 miliardi spesi nell’intero 2015, che è stato poi l’anno record dello shopping cinese all’estero, e hanno già triplicato la spesa dei dodici mesi del 2014. Ci sono buone probabilità che quest’anno per la prima volta la Cina superi gli Stati Uniti nella classifica mondiale dei paesi che più hanno investito in acquisizioni estere. Di questi acquisti, 70 miliardi sono avvenuti in Europa e 31 negli Stati Uniti. Dietro questo shopping frenetico c’è prima di tutto qualcosa che assomiglia molto a una fuga di capitali. La frenata dell’economia cinese sta facendo emergere molti dei suoi storici difetti irrisolti — come l’eccesso di debito, un mercato finanziario ancora rudimentale, la corruzione tipica dei sistemi non democratici — e questa stiuazione rende decisamente poco appetibile l’investimento in Cina. A questo si aggiungono le incertezze sulla solidità del renminbi: la banca americana Goldman Sachs ormai parla apertamente del rischio di rivedere nel giro di qualche settimana una nuova fase critica simile a quella avviata, nell’agosto dello scorso anno, dalla svalutazione secca dello yuan, che ha fatto fuggire mille miliardi di dollari di capitali cinesi all’estero. Se chi ha grandi capitali in Cina ha voglia di portarli fuori dal paese, il fatto che sia in Europa che in America i capitali siano tutt’altro che abbondanti (e che chi li controlla, in questa fase incerta, non sembri affatto interessato a lanciarsi in grandi investimenti) fa delle economie occidentali una comoda terra di conquista per le imprese cinesi. È in questo contesto che, lo scorso febbraio, il gigante cinese ChemChina, quello che nel 2015 si è comprato tutta Pirelli per 7 miliardi di euro, si è presentato con 43 miliardi di dollari a Basilea per comprarsi la svizzera Syngenta, una delle maggiori compagnie di agrofarmaci del mondo. L’operazione, che è la più grande acquisizione all’estero della storia per una società cinese, attende i via libera delle autorità regolatorie sia in Europa che negli Stati Uniti e dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno. Le offerte dei cinesi sono molto spesso “indecenti”, a prezzi che nessun imprenditore americano o europeo si sognerebbe di pagare. Chi vende, quindi, è sempre ben lieto dell’insperato incasso. Anche ai manager l’arrivo dei fondi cinesi raramente dispiace: solitamente i fondi di Pechino non sono azionisti invadenti, quello che vogliono è il controllo della società, non la gestione. Chi è più perplesso, solitamente, sono i governi. Quando ChemChina ha comprato Pirelli non ha incontrato significative resistenze politiche. Marco Tronchetti Provera, rimasto alla guida del gruppo, ha avvisato Matteo Renzi prima che l’operazione venisse annunciata. La reazione del presidente del Consiglio, ha raccontato il manager, è stata positiva. Obama a Hiroshima: «Basta nucleare» Barack Obama è arrivato stamattina a Hiroshima in Giappone per la storica visita del primo presidente statunitense in carica sul suolo della città nipponica annientata, il 6 agosto del 1945, dal lancio della bomba atomica. Obama è atterrato in una base militare americana alla periferia della citta, Tenga el mejor punto de vista P. de Valdivia 3015 F. 22690791 Moneda 708 F. 26649244 San Antonio 325 F. 26325512 SILVANO TAVONATTI A. [email protected] la Marine Corps Air Station di Iwakuni, a circa una quarantina di chilometri da Hiroshima. Accompagnato dal premier giapponese, Shinzo Abe, sulla vasta spianata del parco del Memoriale della Pace, il presidente americano ha reso omaggio alle 210mila vittime giapponesi della bomba nucleare. Il viaggio di Barack Obama - come più volte indicato dalla Casa Bianca, non è inteso come un'occasione per porgere delle scuse formali ma per promuovere l'impegno solenne a smantellare gli arsenali nucleari presenti nel mondo e onorare le vittime della Seconda guerra mondiale. Diventato presidente nel 2009, Obama è stato insignito del premio Nobel lo stesso anno per il suo impegno a incoraggiare lo smantellamento degli armi atomiche, un auspicio espresso nel famoso discorso di Praga nello stesso anno. Prima di Obama, la più alta carica degli Stati Uniti a visitare Hiroshima era stata l'allora presidente della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi nel 2008. "La mia visita a Hiroshima è la prova che anche le fratture più dolorose possono essere ricomposte" ha detto il presidente Usa. La visita a Hiroshima è l'occasione per "onorare la memoria di tutti coloro che sono caduti nella Seconda guerra mondiale": è il proposito ribadito da Obama nel breve discorso alle truppe americane e nipponiche presso la base aerea di Iwakuni. L’Osteria Francescana di Massimo Bottura di Modena incoronata migliore ristorante al mondo Massimo Bottura avvolto nel tricolore come un campione sportivo, come il campione che ha portato l’Italia per la prima volta sul tetto del mondo della cucina. È questa una delle immagini che resteranno della premiazione del “World Fifty best restaurant’s 2016” a New York. Ovvero la classifica dei primi cinquanta ristoranti del pianeta che per la prima volta vede al primo posto una tavola italiana: “Osteria francescana” di Modena il ristorante di Massimo Bottura appunto. «Il mio cuore esplode di emozione, per me tutto questo è incredibile. Un segno che la cucina italiana ha rotto con la nostalgia del passato e che ora guarda con chiarezza al suo futuro» ha detto lo chef emiliano. Il suo primo posto premia il lavoro e la crescita costante di un ristorante che, come deve essere nella cucina contemporanea, ha deciso di evolversi e di crescere sempre in questi ventuno anni di attività. È così a festeggiare il nuovo re del mondo c’erano tutti a cominciare da quelli a cui Bottura ha strappato il trono, i fratelli Roca, gli spagnoli de “El Cellerai del Can Roca” a Girona in Spagna ora secondi. Al terzo posto Daniel Hum “Eleven Madison Park” la tavola che porta in una nuova dimensione la cucina di New York. Essere ai vertici cambia la vita di un ristorante. Solo questa notte ha probabilmente fatto piovere centinaia di nuove prenotazioni sui ristoranti ai primi posti in classifica. Perché essere qui vuole dire essere un mito ancora di più di avere tre stelle. Ai piedi del podio l’interessantissimo “Central” di Lima dove Virgilio Martinez fa una delle cucine più “biodiverse” del pianeta. Mentre scivola al quinto posto il “Noma” di René Redzepi, un parabola che si compie. C’è tanta bella Italia in questa classifica che per la prima volta ci incorona re del mondo. Un po’ c’è la prendiamo anche al sesto posto, quello occupato dall’italo argentino Mauro Colagreco che a Mentone, siamo a cinquanta metri dal confine, tiene alto il vessillo della cucina francese portando in tavola tanto di quella italiana. Da applausi il diciassettesimo posto di uno che in pochi anni è destinato a salire sul podio, perché, come Bottura, non smette mai di evolversi. È Enrico Crippa di piazza Duomo ad Alba, la tavola tristellata della famiglia Ceretto, il ristorante che sta trascinando nel futuro la cucina langarola. Ci sono tante le storie da raccontare in questa classifica che vede al numero 39 le “Calandre” di Rubano e sparsi tra le posizioni tanti nuovi luoghi del cucinare che conquistano posti importanti, ma per chiudere la notte in diretta da New York è bello guardare al posto 46. Torna tra i “Fifty best” Davide Scabin del “Comba zero” di Rivoli. Il talento che questa volta batte le difficoltà, la sfida di uno chef che può e deve ripartire dal talento per riprendersi tutto quello che gli è stato tolto o ha perso per strada. Perché il talento è l’unica ragione per cui si sta in questa classifica. Diabete: siringa addio, il futuro è nei microinfusori Chi soffre di diabete sin dall’infanzia lo sa bene: il rito del controllo della glicemia e del successivo «aggiustamento» tramite iniezioni sottocutanee avviene più volte al giorno. Anche se con il tempo la persona prende confidenza con la pratica, il dover fermarsi per valutare quando assumere insulina rappresenta un cambio radicale nello stile di vita rispetto a chi non è diabetico. Oggi però la tecnologia ci viene in aiuto: da diverso tempo sul mercato sono disponibili dei dispositivi in grado di monitorare costantemente la glicemia e di rilasciare insulina solo quando serve. Il tutto gestito tramite un piccolo «palmare». CHE COS’È IL DIABETE Il diabete giovanile –noto anche con il nome di diabete di tipo 1- è una patologia che colpisce prevalentemente i giovani. Secondo le ultime statistiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità a soffrirne sarebbe circa il 3% della popolazione mondiale. A differenza di quello di tipo 2, di gran lunga più diffuso e associato a scorretti stili di vita, quello giovanile appartiene alla categorie delle malattie autoimmuni. Le persone che ne soffrono subiscono la progressiva distruzione, ad opera del proprio sistema immunitario, delle cellule del pancreas che producono l’insulina. Ecco perché i malati sono costretti, per tutta la vita, ad assumere questo ormone per abbassare i livelli di glucosio nel sangue. CONTROLLO COSTANTE CON IL MICROINFUSORE Attualmente le persone affette da diabete insulinodipendente hanno come opzione di somministrazione l’uso di iniezioni giornaliere o l’infusione sottocutanea. Entrambe le modalità devono essere abbinate a un controllo adeguato dello zucchero nel sangue. Il pancreas di una persona sana rilascia regolarmente piccole dosi di insulina nell’organismo per controllare i livelli di glicemia nel sangue. La quantità di insulina prodotta varia in base all’orologio interno di ciascun individuo, e a fattori come attività fisica, metabolismo, livello di stress e malattie. Durante l’assunzione di cibi, il pancreas rilascia una quantità extra di insulina per mantenere l’equilibrio glicemico. La terapia con microinfusore per insulina è un trattamento che imita l’azione del pancreas in quanto fornisce costantemente insulina all’organismo, anche in dosi supplementari, se necessario. Al contrario della terapia con microinfusore per insulina, la tradizionale terapia insulinica con iniezione invece non imita l’azione del pancreas. Un’iniezione di insulina ad azione lenta può non corrispondere alle varie necessità dell’organismo nel corso del giorno e quelli che usano questa tecnica possono essere forzati a pianificare i pasti e altri aspetti della loro vita in base agli schermi insulinici. Ecco perché in questo caso la tecnologia può venire in aiuto. COME FUNZIONA Tecnicamente la tecnologia con microinfusore è costituita da due parti: il microinfusore con la cartuccia di insulina e il sistema di controllo remoto che somiglia ad uno smarphone. Il microinfusore, posto a contatto con la pelle, una volta coperto dai vestiti e messo in funzione dispenserà microdosi di insulina sino a 480 dosi giornaliere. Il tutto gestito, in base alle esigenze personali, attraverso un sorta di “app”. ITALIA E ITALIANI Presenza- 1 luglio 2016 5 Si studia vaccino contro i tumori È morto l’attore che attiva super risposta immunitaria Bud Spencer, aveva 86 anni L'ipotesi di un vaccino anti cancro che utilizzi le potenzialità del nostro sistema immunitario non è più fantascienza. La carta vincente di questa dura battaglia può essere trovata nel nostro organismo. Ma occorre ancora molta prudenza e tanta ricerca. Sicuramente si tratta di un approccio "interessante e innovativo", ma è "ancora troppo presto per poter parlare di un potenziale vaccino terapeutico contro i tumori efficace sull'uomo e basato sull'immunoterapia, mentre va detto che già esistono altre potenti "armi" di immunoterapia che stanno dando risultati concreti nel trattamento dei pazienti". Invita alla cautela Paolo Ascierto, direttore dell'Unità di Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell'Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli, commentando lo studio tedesco pubblicato da Nature su un vaccino che induce una fortissima risposta antitumorale del sistema immunitario, finora testato nei topi e in tre pazienti. L'immunoterapia, spiega Ascierto, "mira ad attivare il sistema immunitario contro le cellule cancerose, per combatterle e distruggerle, ed è un'arma vincente che sta dando grandi risultati, ma lo studio tedesco presenta dati ancora troppo preliminari, anche perchè è successo varie volte che un vaccino efficace nei topi non sia poi risultato tale nell'uomo, sebbene in questo caso sia stato testato su tre pazienti con melanoma". Se tali risultati "dovessero essere confermati - spiega quindi l'esperto - si tratterebbe di una nuova arma importante che va ad affiancarsi alle armi di cui oggi già disponiamo e che stanno dando risultati concreti di efficacia sui pazienti". La soluzione vincente contro i tumori, insomma, potrebbe trovarsi nel nostro stesso organismo, attivando appunto il sistema immunitario, ma a cambiare è il metodo: "Con il vaccino si introducono nell'organismo le proteine del tumore, in modo che il sistema immunitario sia sollecitato a riconoscerle ed a distruggere le cellule tu- morali in quanto estranee; con le molecole immunoterapiche che oggi abbiamo, invece, si riesce a rimuovere i freni inibitori che il tumore utilizza per rallentare l'azione del sistema immunitario". Queste molecole si chiamano ANTI-CTLA e ANTI-PD1 e "rappresentano - afferma Ascierto - un'importante realtà che, in futuro, potrà essere impiegata in combinazione con altre terapie che funzionano, come si spera possa essere un vaccino terapeutico". Ma i risultati concreti dell'azione delle molecole immunoterapiche già sono evidenti: "Nel caso del melanoma, ad esempio, si è visto che ben il 20% dei pazienti in stadio avanzato trattatati con questi farmaci immunoterapici arriva a cronicizzare la malattia a 10 anni". E "buoni risultati si stanno registrando anche per il trattamento di altre forme di tumore come quello al polmone, rene, vescica, con nuovi farmaci immunoterapici che hanno avuto l'approvazione dall'ente statunitense di controllo per i farmaci Fda. Nuovi attesi risultati conclude Ascierto - verranno ora presentati al Congresso della Società americana di oncologia Asco, a Chicago dal 3 giugno, con evidenze di efficacia per altre neoplasie". Una raccolta fondi per salvare il Duomo di Pisa A restaurare il Vecchio Duomo di Pisa adesso ci pensa il supermercato. L’antica chiesa, che in realtà porta il nome di San Paolo a Ripa d’Arno ma che è più conosciuta come Duomo Vecchio, ha bisogno di costosi interventi di recupero. Costruita intorno all’anno Mille e simbolo del romanico pisano è chiusa da quattro anni ed è più volte stata messa in sicurezza, a causa dei cedimenti della struttura. Servono subito lavori adatti. I soldi però non arrivano. Così la Coop del territorio, Unicoop Firenze, ha pensato di lanciare una raccolta fondi (“Sostieni San Paolo”). Anche con il crowdfunding, la raccolta fondi online. La risposta è stata immediata e in una settimana sono arrivati già oltre 36mila euro. Ma l’operazione si svolge anche alle casse dei supermercati, con le donazioni di chi fa la spesa e persino con i punti regalati per il Duomo. In tutto servono 200 mila euro, 100 mila li ha già versati Unicoop Firenze mentre per la cifra rimanente è stata lanciata l’operazione di crowdfunding reward based. Si tratta di una moderna colletta online con in più l’incentivo extra di una ricompensa prevista per chi partecipa all’iniziativa. Per dare una mano al recupero del Duomo Vecchio di Pisa bastano pochissimi euro. Lo speciale ringrazia- mento avverrà sotto forma di un giro in battello sull’Arno (per due persone) oppure con un tour a cavallo nel parco di San Rossore oppure con uno scatto fotografico d’autore del monumento e altro ancora. I pisani hanno molto a cuore il loro Duomo Vecchio che si trova sul lungarno e un tempo era tra i simboli dell’immensa ricchezza della città marinara. Non mancheranno di fare la loro parte. Non è la prima iniziativa di questo tipo per il recupero del patrimonio storico del nostro Paese. Già l’anno scorso la Coop locale aveva contribuito alla rimessa in sesto del Battistero. All’iniziativa È morto il popolare attore Bud Spencer, nato a Napoli il 31 ottobre 1929. Aveva 86 anni. L’annuncio della morte di Carlo Pedersoli, questo il vero nome dell’attore, è stato dato dal figlio Giuseppe: «Papà è volato via serenamente alle 18.15. Non ha sofferto, aveva tutti noi accanto e la sua ultima parola è stata “grazie”». Per tutti era il gigante buono che menava sempre in coppia con l’amico Terence Hill. L’omone barbuto degli spaghetti western degli anni ’70, quelli che hanno conquistato generazioni di ragazzini innamorati dei due scanzonati protagonisti di Lo chiamavano Trinità. Ma è stato in realtà protagonista di una carriera lunga e poliedrica nella quale, accanto ai film più popolari, c’è stato spazio per il thriller (diretto da Dario Argento in Quattro mosche di velluto grigio), per il cinema d’autore con Ermanno Olmi e persino per il dramma di denuncia civile con Torino nera di Carlo Lizzani. Tante esperienze, tanti successi, e anche un po’ di amarezza per non essere abbastanza considerato da quel mondo del cinema in cui era entrato un po’ per caso finendo per dedicargli la vita: «In Italia io e Terence Hill semplicemente non esistiamo - si lamentava negli ultimi anni - nonostante la grande popolarità che abbiamo anche oggi tra i bambini e i più giovani. Non ci hanno mai dato un premio, non ci invitano neppure ai festival». L’ultima apparizione in tv era stata nel 2010 con I delitti del cuoco, fiction di Canale 5. E l’anno scorso era stato festeggiato a Napoli con una medaglia e una targa per la sua lunga carriera che gli aveva consegnato il sindaco De Magistris a Palazzo San Giacomo in nome della sua città. Da Napoli (quartiere Santa Lucia) Carlo si trasferisce a Roma a soli 11 con tutta la famiglia, nel 1940. Lasciati gli amici di scuola (tra cui Luciano de Crescenzo), il ragazzo si iscrive al liceo e a un corso di nuoto, risultando brillante in entrambi i casi, tanto che arriva all’università (corso di chimica) ad appena 17 anni. A guerra finita, però, la famiglia cambia nuovamente città, i Pedersoli finiscono a Rio de Janeiro e Carlo deve abbandonare gli studi. Farà l’operaio, il bibliotecario, il segretario d’ambasciata come nelle leggende delle star americane. Tornato a Roma, può riprendere gli studi ma soprattutto l’attività in piscina dove si segnala presto come un vero asso. Continua anche a studiare (questa volta giurisprudenza, laurea che porterà a buon fine nonostante gli exploit sportivi) e viene notato dal cinema nel pieno della stagione di Hollywood sul Tevere. Ciclovie d’Italia il nuovo turismo che aiuta il Pil Un ultimo controllo agli pneumatici e via. Si inforca la bici e si parte: da Cisternino (Brindisi) si punta verso sudest in direzione Martina Franca percorrendo il primo tratto della 'Ciclovia dell’acquedotto pugliese'. La bicicletta rappresenta, senza dubbio, il mezzo di trasporto migliore per scoprire questa terra affascinante e lontana dai soliti itinerari turistici. Il tour, infatti, si snoda nell’entroterra ed è stato realizzato sui camminamenti del Canale principale dell’acquedotto pugliese, un’imponente opera idraulica realizzata tra l’Ottocento e il Novecento per portare l’acqua dall’Irpinia al Salento. Si pedala con calma, mentre lo sguardo si perde tra le fronde argentate degli ulivi della Valle d’Itria e i tetti grigi dei trulli che punteggiano l’orizzonte. Inoltre non c’è traffico e il percorso ciclabile è sicuro anche per i bambini: si sentono solo il soffio del vento e il fruscio dei copertoni sul terreno. Peccato che il percorso si interrompa dopo appena una decina di chilometri. Maxinave inaugura canale di Panama, l’opera che ha molto “Made in Italy” di allora, “Abbraccia il Battistero di Firenze” avevano dato un contributo oltre 15 mila persone che in tutto avevano donato 250mila euro. La raccolta fondi sul web avviene sulla piattaforma Eppela, prima in Italia per il crowdfunding reward based. Per dare un contributo, anche piccolo, basta andare all’indirizzo www.eppela. com/sostienisanpaolo. Chi vuole farsi avanti ha tempo fino al 30 ottobre. Istat, il Sud torna a crescere dopo 7 anni Dopo sette anni il Mezzogiorno torna a crescere e segna il primo aumento di Pil dopo una serie di cali ininterrotti. La buona notizia è certificata dall'Istat che ha diffuso oggi i dati della crescita del prodotto interno lordo a valori concatenati: "Nel 2015 il pil ha registrato un aumento in linea con quello nazionale nel Nord-est (+0,8%) - spiega l'Istituto -, più modesto nel Centro (+0,2%) e lievemente superiore alla media nazionale nel Nord-ovest (+1,0%) e nel Mezzogiorno (+1,0%)". I SETTORI IN CRESCITA. La crescita del valore aggiunto è considerevole nel comparto agricolo (+7,3%), ma incrementi di un certo rilievo si osservano anche in quello del commercio, dei pubblici esercizi, dei trasporti, delle telecomunicazioni (+2,6%) e delle costruzioni (+1,4%). L'industria in senso stretto segna invece una variazione quasi nulla, mentre il settore dei servizi finanziari, immobiliari e professionali è l'unico a presentare un calo (-0,6%). Il gigante dei mari Cosco Shipping, 300 metri per 50 con oltre 10.000 container a bordo, ha inaugurato ieri il nuovo canale di Panama, tagliando il nastro d’ingresso nelle chiuse dell’Atlantico alle 7,48 locali. Sette anni di lavori, quarantamila persone nei cantieri, sei miliardi di dollari di spesa. Sono solo i numeri dell’ampliamento del Canale di Panama, cioè le nuove chiuse sul lato sia dell’Oceano Pacifico sia dell’Atlantico che permettono il passaggio di navi con una portata oltre tre volte le attuali. L’opera - inaugurata alla presenza del presidente panamense Varela che ha chiamato nel Paese centroamericano capi di Stato e di governi di molte nazioni - è dal punto di vista ingegneristico, e non solo, la più ambiziosa mai realizzata al mondo. Ed è molto `made in Italy´. Sono infatti italiane le paratoie costruite della Cimolai, il cuore tecnologico del progetto che ha permesso di battere inaspettatamente la concorrenza statunitense per rinnovare quanto fatto dagli Usa all’inizio del secolo. Lo è il software operativo e molti dei materiali di costruzione speciali, è italiana la guida operativa della Salini Impregilo che, al 48% del consorzio costruttivo alla pari della spagnola Sacyr, poco più di due anni fa sbloccò il contenzioso con Panama. Almeno per concludere i lavori. «Sette anni fa - ha commentato il ceo di Salini Impregilo, Pietro Salini -iniziava per noi un lungo viaggio che rappresentava la sintesi tra sogno e sfida che ogni imprenditore e ogni uomo vorrebbe vivere una volta nella vita: realizzare l’opera capace di cambiare il commercio mondiale» San Luis 5358 (60-62-64) Peñalolen (02) 298 15 58 298 24 02 Fax (02) 322 03 95 www.carnessori.cl Vacuno Cerdo Sub productos Arrollados Hamburguesas Cordeo Lechón Pollo Pavo Jabalí Puro Ciervo Avestruz Codornices Pato Neozelandés Conejo Guayu 100% Orgánico Quesos 6 Presenza- 1 luglio 2016 Gigliola Pacciarini /Alejandra Calcagni Con la gentile collaborazione della Prof.ssa Silvia Perroni www.scuola.cl / [email protected] Resumen Cultural (Por Ma. Gabriela Castillo SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Festa del Papá nella Scuola Nido La Scuola Nido ha celebrato la festa del Papá con una buona colazione e con delle divertenti attivitá specialmente preparate dalle "zie" per questa occasione. I bambini hanno potuto essere accompagnati nelle rispettive aule. Auguri papá! Coordinadora Centro Cultural Scuola) Concluimos este Primer Semestre 2016 en el Centro Cultural Scuola, muy contentos porque brindamos actividades de gran calidad, las que fueron disfrutadas por muchísimo público que asistió y disfrutó de cada una de ellas. Tuvimos dos excelentes e interesantes exposiciones, inaugurando el año con la muestra de joyería contemporánea “Trascendieron” de la artista Maria Ignacia Walker, un montaje conceptual y vanguardista. Luego tuvimos la muestra colectiva de arte “INMIGRANTE” de la asociación de artistas mujeres (MUART), montaje que tuvo gran acogida e interés por parte de nuestra comunidad y público externo. La música, pilar importantísimo dentro de nuestra programación, tuvo un lugar privilegiado, ya que realizamos el notable e inolvidable concierto de “Beatlemania”, quienes hicieron bailar y cantar a todos los asistentes con los temas más emblemáticos de la banda británica. Sabemos que las artes escénicas son uno de las actividades favoritas del público, por eso, el teatro y la danza forman parte importante de nuestra programación. En esta ocasión, para los niños presentamos la graciosa y clásica obra infantil “Anacleto Avaro” de la dramaturga Isidora Aguirre. Para el público general, brindamos la magistral obra de teatro “Parlamento”, de la compañía Tryo Teatro Banda, montaje que hizo a todos reflexionar sobre el conflicto Mapuche que hasta hoy en día persiste. La danza nos ofreció dos maravillosos espectáculos de folclore Italiano y Español. El primero fue a cargo de la Squadra Ligure, que en un emotivo y hermoso montaje hizo un repaso de su extensa e ininterrumpida carrera de casi 30 años de existencia. La segunda, fue una extraordinaria presentación de danza Flamenca y Española denominada “Emociones Hispanas” del colectivo MONTSELAB, que se caracterizó por su dinámico ritmo, con diversas expresiones del folclore español, llenas de gran sensualidad, pasión e intensidad. Colecta de Invierno Techo 2016 Durante esta primera etapa desarrollamos el ciclo conformado por 4 charlas sobre Patrimonio y Restauración de obras emblemáticas de la Arquitectura y Arte Italiano. En esta oportunidad, el destacado profesor y arquitecto Sandro Marziano (Ph.D.), realizó dos ponencias sobre las restauraciones de la Cappella Sistina y Torre di Pisa. Finalmente organizamos dos interesantísimas actividades para los alumnos y comunidad escolar, nos referimos a la fascinante charla que el ex alumno y destacado director de orquesta, Paolo Bortolameolli, realizó en el Teatro Verdi. En esta ocasión habló de su paso por la Scuola, sobre su vocación y exitosa carrera. interesados en participar. Eso habla muy bien de nuestro colegio y sus valores, significa en otras palabras, que hay una conciencia solidaria firme dentro de la comunidad. Aunque el trabajo fue arduo, podemos decir que fue una experiencia enriquecedora. Vimos una comunidad comprometida y responsable que se esforzó lo máximo que pudo y entregó lo mejor de sí en su trabajo. También presentamos el aclamado documental “Surire”, obra que ha ganado numerosos premios en el mundo y en nuestro país, realizado por la ex alumna y destacada directora audiovisual Bettina Perut, quien aparte de mostrar el documental, habló sobre su trabajo y vocación. Agradecemos a todos quienes apoyan nuestra labor y participan entusiastamente de nuestras actividades, y desde ya, los dejamos cordialmente invitados a que conozcan nuestra programación del segundo semestre, que como siempre, ofrecerá diversas alternativas para que disfruten de la cultura junto a su familia y amigos. Evidentemente esto tuvo sus efectos en los cómputos recibidos por la organización. La esquina de Camino el Alba con Padre Hurtado recaudó $1.021.850 y la esquina de General Blanche con San Ramón obtuvo $1.421.700, superando ambas esquinas las metas definidas por la organización. En total el sector de San Carlos de Apoquindo superó en un 9% su meta propuesta y la región Metropolitana juntó $37.090.000. En junio se realizó la colecta nacional de ‘‘Techo Chile’’ a lo largo de todo el país, convocando a cientos de voluntarios para participar el 10, el 11 y el 12 de Junio. Nuestra institución no quedó al margen de dicha campaña, fue así como una gran cantidad de alumnos decidieron inscribirse y participar en tal causa colaborando con millones de chilenos que no poseen hogares dignos. La finalidad de la colecta fue recaudar fondos para los Trabajos de Invierno 2016 donde se construirán viviendas definitivas para cientos de familias a lo largo de Chile. Alrededor de 70 alumnos de la Media Superior de la Scuola Italiana participaron en este encuentro, repartiéndose en las dos esquinas asignadas por ‘‘Techo’’ para la institución y que estaban a cargo de nosotros. Cuando nos informaron que éramos responsables de estos sectores fue todo un desafío por delante, tuvimos que empezar a organizarnos y a tomar decisiones concretas. Recolectar a los participantes no fue una tarea muy difícil, de hecho nos sorprendió que hubiera tantos Queremos agradecer a los alumnos por su participación, a los profesores y autoridades del colegio por la disponibilidad y disposición frente a la causa. Andrea Mosqueira y Octavio Rojas Contactos Secundarios de TECHO en la Scuola Italiana SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Presenza- 1 luglio 2016 7 Donación Sábanas para Hogar Italiano Lezioni Es grato donar y poder ir en ayuda de otros, esto hizo el Hotel Plaza el Bosque quién nos hizo una importante entrega de sábanas, fundas, almohadas y cubre plumones, gracias a la intervención de un apoderado de la comisión de solidaridad del CDG que sirvió de nexo con la institución benefactora. La labor de ordenar y clasificar cada una de las más de 700 piezas se realizó gracias a la ayuda solicitada a un grupo de apoderados comprometidos con la Scuola y con la Solidaridad. Cada uno de los colaboradores entregó lo mejor de sí, para lograr una entrega digna y de calidad, hacia quienes se lo merecen, los abuelitos del Hogar Italiano. Una experiencia vivificante cuyo norte es ver feliz al prójimo, paso a paso nos encaminamos a esta nueva meta. Personas simples empáticas dinámicas se suman a nuestra acción. Nos proyectamos a que todos los estamentos de la Scuola nos aunemos en un solo equipo colaborativo, que en concordancia con el PEI entreguemos lo mejor de cada uno. Se agradece a quienes colaboraron en este bello proyecto e invitamos al resto a sumarse. Recién estamos partiendo el camino, juntos llegaremos más lejos. ¡Te invitamos a sumarte! Carmen Cecilia Stockebrand Coordinadora Solidaridad Scuola Coppa Genitori Old School League Per secondo anno consecutivo un gruppo di genitori ha partecipato alla Old School League, campionato di calcetto che si gioca con altre scuole del settore. Quest'anno hanno vinto la Coppa Generale nelle categorie "Aperta" e "Senior". Auguri! Mujeres Chilenas en Ciencia (Por Depto Ciencias y Tecnología) En el marco de divulgar la ciencia en la Scuola, los alumnos del electivo científico están desarrollando un proyecto sobre "Mujeres chilenas en ciencia", en el cual se pretende destacar el quehacer científico femenino y que mejor que destacar a ex-alumnas de nuestra Scuola, que han seguido este camino. Para esto hemos contado con la visita de dos destacadas mujeres de ciencia: Paola Cañón (Bioquímica) y Flavia Román (Ingeniera en Biotecnología), quienes han compartido con nuestros alumnos de II° y IV° Medio diferenciado, su experiencia de vida y su motivación por la ciencia. Le agradecemos a cada una de ellas, a los alumnos y al Depto de Ciencias por la iniciativa! aperte dei Laboratori Per concludere il semestre e per poter conoscere le attivitá svolte, i genitori della Scuola dell'Infanzia e della Scuola Primaria hanno potuto assistere ad una lezione aperta dei laboratori che i loro figli hanno frequentato durante il Primo Semestre. Ecco alcune fotografie. Actividades Biblioteca (Por Biblioteca) Dos actividades marcaron la agenda cultural de biblioteca este mes. Por un lado los más chicos conocieron de manera distinta la poesía nacional, mientras que por otro, los más grandes se reunieron a discutir temas de contingencia nacional. Los niños dela Scuola Elementare contestaron las preguntas de Neruda. Fue un encuentro de miradas, un juego, donde no había respuestas erradas. Contestaron con palabras y dibujos. Desfilaron gloriosas las camisas de las estaciones y los peluqueros de los crisantemos. La creatividad nace del asombro, pudimos constatarlo en la mirada de los pequeños. Un mirada diversa, cargada de poesía. Una bella aventura organizada por biblioteca, los dibujos hablan por sí solos. Los invitamos a visitar la exposición de trabajos en biblioteca, los que posteriormente serán encuadernados para formar un libro de pequeños grandes poetas. Que mejor que homenajear a Neruda en el mes de su cumpleaños, julio, con la poesía de los niños. Al mismo tiempo los más grandes, la Media Superiore, convocados por un grupo de ex alumnos organizaron un Encuentro Local, correspondiente a la etapa participativa del Proceso Constituyente. En una sesión que duró más de cuatro horas se reunieron a ejercer su deber cívico a través del diálogo. I° Festival Interscolastico di Teatro AVANTI Appoggia lo "Hogar Italiano" Vi ricordiamo che nella Segreteria Scolastica potrete appoggiare ed aiutare i "nonni" dello "Hogar Italiano" con i vostri apporti giá che non hanno le risorse necessarie per affrontare una tranquilla vecchiaia.Ulteriori informazioni: http://www.scuola.cl/ sumemos-socios/ Invitiamo tutti gli istituti educativi della Regione Metropolitana a partecipare alla prima edizione del Festival di Teatro Interscolastico AVANTI, organizzato dal DUOC UC e dalla Scuola. Ulteriori informazioni nel seguente link: http://www.scuola.cl/festival-interescolaravanti/ 8 COLLETTIVITÁ Presenza- 1 luglio 2016 Iquique: aniversario de la República de Italia de Macchiavello, socia antigua destacada de las Damas Italianas. En este discurso el Cónsul hizo un emotivo homenaje a los primeros italianos que colonizaron Chile, con especial énfasis en el Capitan Pastene, que lleva su nombre en honor al marino de origen genovés: Giovanni Battista Pastene, quien explora las costas de la zona sur de Chile, bajo la autoridad de Dn. Pedro de Valdivia. Terminó con unas palabras de reconocimiento por la valiosa labor de la Marina Militar Italiana, en la Operación Rescate y Socorro de aquellos inmigrantes provenientes del norte de África y de Europa, permanentemente. En esta oportunidad, el grupo de baile "Lu Paschiere", de la Asociación Lucana Región Norte de Chile, nos deleitó con cinco bailes italianos, entre ellos la Tarantella Napolitana, Polka Giovanni,etc . Así se disfrutó, con música y baile, al son de melódicas y delicadas notas. Luz Savelli En un grato ambiente, enmarcado en una noche de agradable temperatura, el Consulado de Italia sede Iquique, ofreció un cocktail a la autoridades, a la colonia italiana residente y a los amigos, para celebrar los 70 años de la República de Italia, en el Club Náutico Cavancha. En la Ceremonia se interpretaron los himnos nacionales y se dio paso al Discurso del Cónsul de Ita- lia, Sr. Enrique Lombardi, quien comenzó haciendo un reconocimiento a aproximadamente diez ciudadanos italianos netos, radicados en esta Comuna, ya que el resto es descendiente de personas con ciudadanía italiana por parte de bisabuelos o de abuelos. Dos de ellos se encontraban presente en la celebración: Dn. Ernesto Gandolfo, conocido empresario, y la Sra. Palmira Campodonico vda. Fotos: de izquierda a derecha: - Alcalde de la Comuna de Iquique Sr. Jorge Soria Quiroga. y Sra. Maria Ines Macchiavello. La Intendenta.de Iquique: Srta Claudia Rojas Campos. Cònsul de Italia en Iquique Sr. Enrique Lombardi. -Grupo de baile "Lu Paschiere", de la Asociación Lucana Región Norte de Chile Saluto ai 100 anni della Camera di Commercio Italiana del Cile e la Rivista Sistema Italia uscita per l´anniversario della Repubblica italiana. Sistema Italia è il nome che è stato scelto per questa rivista, che all’interno accoglie periodicamente importanti articoli, interviste e cenni sull’attuale situazione economica dell’Italia e i rapporti commerciali dell’Italia con il Cile. La cultura e la realtà socio-politica sono anche presenti nelle pagine di questa pubblicazione. Per un Paese come l’Italia, parlare di Sistema è, per l’appunto, pensare a un insieme organico di norme, interventi e attori accomunati da un fine, un proposito. In questo caso si tratta di ampliare la realtà italiana, che sull’aspetto economico è così varia quanto il suo clima, la sua cultura, la sua musica, la sua arte, ecc. Il capitalismo privato; le piccole e medie imprese centrate ancora sulla forza di lavoro della famiglia; il Cooperativismo e l’Economia sociale fanno parte del Sistema Economico Italiano. Il Sistema Italia, per essere considerato come tale, non può unicamente delegare la funzione di osservatori agli italiani residenti all’estero, vale dire quelli che vivono per diversi motivi fuori della geografia física dell’Italia. Oggi più che mai questo universo di 5 milioni di persone si sente parte e chiamato a cercare vie di collaborazione e di integrazione a diversi livelli, sia con le realtà economiche una concezione di ‘’Camera presenti in Italia che con Multisettoriale’’. quelle in sintonia con il SiA questo proposito è opstema Italia all’interno dei portuno indicare il contribupropri Paesi. La forza ‘’Glo- to dell’economista e sociolobale’’ di queste comunità ci go Piero Bassetti con il suo fa intravedere che in futuro nuovo libro: ‘’Svegliamoci potrebbero trasformarsi an- Italici’’, pubblicato da Marche in un nuovo soggetto sul silio Editori-Venezia 2015. piano economico e culturale. Con ciò si apre la strada a Unitamente al fatto di una nuova tappa per inserievidenziare il merito del- re nelle Camere gli imprenla Camera di Commercio ditori e commercianti locali Italiana, che ha creato que- che si interessano in modo sta rivista, c’è l’impegno particolare alle eccellenze affinché in questo settan- tecnologiche italiane e ai tesimo anniversario della prodotti di qualità che sono Repubblica Italiana ‘’Siste- garantiti dal marchio Made ma Italia’’ sia un testimone in Italy. eloquente della celebrazione Aziende italiane che si dei 100 anni della fondazio- stabiliscono in Cile, di dine di questa Istituzione, che verse categorie, e imprese nasce a Valparaíso quando create in Cile da cittadiil numero dei cittadini ita- ni italiani e italo-cileni, liani iscritti nel registro del potranno congiuntamenConsolato non superava i te aprire spazi di collabo10.000. razione e di integrazione Oggi, quelli che fanno con settori commerciali e parte del registro degli imprenditoriali locali che italiani residenti all’este- guardano con simpatia il ro, l’AIRE, sono 65.000 Sistema Italia. in tutto il Cile, cifra che I migliori auguri ai memcomprende quelli nati in bri del nuovo direttivo eletto Italia e quelli che hanno nell´assemblea del 25 magla doppia cittadinanza ita- gio scorso, affinché in questo liana, ottenuta dalla parte anniversario si verifichi una del padre, della madre o profonda riflessione sulla di entrambi. Una cifra che base dei soci reali e potenpotrebbe aumentare note- ziali e, a partire da quello, volmente nel corso degli proiettare la Camera verso anni, in base alla legge questa nuova prospettiva italiana che la regola. per tanti anni ancora. All’interno della prima Contribuire all’integraassemblea del Consiglio zione della famiglia comGenerale degli Italiani merciale italiana e puntare all’Estero, CGIE, riunitosi allo sviluppo della Società a Roma alla fine di marzo, Cilena, che è un patrimoil Sistema Italia è stato uno nio comune, costituiscono degli argomenti dell’agenda due obiettivi che sono stati di lavoro delle commissioni l’Alma Mater dei primi 100 El domingo 5 de junio del 2017 se realizó el Campeo- e proprio una di loro è stata anni di vita e ora richiedono nato de Bochas “Guillermo denominata ´´Promozio- una nuova lettura e di un Vera”, organizado por el ne del Sistema Italia nel nuovo significato in sintonia con il dinamismo dei Club Unión Marga Marga en mondo’’. Con ciò è diventato espli- cambi politici, economici e las canchas del Bochódromo del Circolo de Villa Alemana. cito, per i prossimi anni, sociali che sempre piú sono Se contó con la partici- il compito di lavorare e di condizionati dai processi pación de 42 jugadores . Al fare da nesso tra le nostre di Globalizzazione(Globus) finalizar el Campeonato el comunità commerciali e ma che in nessun modo ci Club Unión Marga -Marga gli organi del governo ita- esimono anche dalle nostre entregó un reconocimiento al liano (in modo esplicito è responsabilitá di affrontarli Sr. Ulises Gnecco por su tra- stato indicato il Ministero in modo adeguati nelle reyectoria en pro-del deporte delle Attività Produttive) altá locali di tutti i giorni. tramite i quali canalizzare (Locus). de las bochas. interessi e proposte. Anche per i piú di 200.000 Resultados Già da allora è opportuno oriundi italiani stimati Ronda de Ganadores segnalare che nei diver- della popolazione cilena Campeones: Rodolfo Gál- si ambienti (Assocamere; (17.000.000 circa) sono vez - Franco Mangini Sta- la Farnesina) si inizia a aperti ampi spazi di interesdio Italiano Santiago parlare di come ampliare se e di collaborazione con il Segundo Lugar: Giancar- il significato tradizionale mondo economico , politico lo Barbano - Pedro Raggio di ‘’Camere di Commercio e sociale italiano. Stadio Italiano Santiago quali Camere Nazionali‘’ con Tercer Lugar: Eugenio una forte enfasi sull’identità Nello GargiuloPaganini - José Fuentealba commerciale italiana, verso Consigliere del Cile Circolo Italiano Villa Alemana Cuarto Lugar: Luis Damiani - Daniela Damiani Sportiva Italiana di ValPsicólogo clínico paraiso Ronda de Consuelo - Tráumas Primer lugar: Angelo Po- Estrés post traumático destá - Giuliana Goecke Cir- Fobias colo Italiano Villa Alemana Segundo Lugar: Juan - Ataques de pánico Zamora -Sr. L.Hurtado - Depresiones Club Marga Marga - Metodología basada en la neurociencia Tercer Lugar: Sr. Vera- Sr. Vera Club Marga Marga Atención Santiago y Vta. Región Cuarto Lugar: Fabrizio Mail: [email protected] Barchiesi - Alfonso González Circolo Italiano Villa www.fagostini.org, fonos 68462800 - 97223909 Alemana Bochas en Villa Alemana Juan Pablo Agostini González Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana. Lo esperamos *Providencia 1975 (Esq. Pedro de Valdivia) *Vitacura con Charles Dickens COLLETTIVITÁ Ulises Gnecco reconocido como Miembro Benemerito de la colectividad italiana Ulises Gnecco, dirigente de la Societa Sportiva Italiana de Valparaiso, fue reconocido este miercoles 1 de Junio como "Miembro Benemerito" de la Colectividad Italiana de la V Region, en reconocimiento a su gran compromiso con la italianidad a traves de su actividad deportiva en las ramas de futbol, bochas y basquetbol en el club porteño a lo largo de toda su carrera dirigencial. De 68 años, desde muy niño demostró sus dotes de líder. Se integro a la rama de basquetbol a los 8 años, y luego a la de futbol que participaba en la Asociación Valparaíso. En el año 1964, a los 17 años, Gnecco es designado por el Directorio Central de la Sportiva como Presidente de la Rama de Futbol, cargo que ocupo ininterrumpidamente hasta el año 1980. Para integrar el directorio central del club había que ser mayor de 18 años. El directorio, viendo su capacidad y liderazgo, lo destina a ocupar dicha función. La Asociación de Futbol de Valparaíso le otorgó en varias oportunidades distinciones por su labor como Dirigente; y ha sido tal su liderazgo, que Antonio Bloise Cotroneo y Aldo Caprile Martinelli lo contrataron durante los años 1992 y 1993 para que ejerciera funciones como Gerente Técnico en el plantel Profesional de Futbol de Everton de Viña del Mar. En 1979 Sportiva le encarga ser su delegado ante un Torneo en formación, la DIMAYOR, División Mayor del Basquetbol de Chile, siendo su primer Vice-presidente, y Sportiva uno de los clubs fundadores de este campeonato que vencio en 1980 y 1982. En la década del 80’ formó la Rama de Natación del club para que el nadador porteño Antonio Valenzuela nadara y cumpliera sus objetivos en nombre del club. Junto a un grupo de amigos en un bote zodiac acompañaba todos los domingos al nadador en sus largas travesías de largo aliento. Incluso acompaño a Valenzuela a atravesar el Canal Beagle, como presidente de la Delegación. Ulises ha presidido la Rama de Bochas del club desde el año 1974 a la fecha. También fue Fundador y Presidente de la Asociación de Bochas Marga Marga desde el año 1989 a la fecha. En 1985, el Círculo de Periodista Deportivos de Chile le otorga el Condor de Bronce como el Mejor Deportista de Chile de la Rama de Bochas. El año 2010, es designado por la Federación de Bochas de Chile como Presidente de la Delegación y Director Técnico de la delegacion chilena presente en el Campeonato Mundial de Raffa-Volo realizado en Roma, Italia. Esa vez, Rodolfo Gálvez (con Gnecco en la foto), que en esos años defendia los colores de la Sportiva Italiana, consigue el Vice-campeonato Mundial tras caer ajustadamente en la final. Independiente de sus actividades deportivas, en su calidad de Profesor de Estado, ha sido formador de generaciones en la Comuna de Quilpué, donde tuvo una gran trayectoria como docente e Inspector General en el Liceo A-39 y como Director en el Liceo A-40. Ulises reside en Quilpue junto a su esposa e hijos. Presenza- 1 luglio 2016 Società Dante Alighieri, Comitato di Valparaiso 9 Omaggio alla Repubblica Italiana nel suo 70º anniversario. "Sapori d'Italia" In omaggio ai 70 anni della Repubblica Italiana e alla presenza del Console d’Italia a Valparaiso, Sig. Franco Dezerega, del Presidente del Consiglio della Comunità Italiana della Regione Valparaiso, Sig. Paolo Bacigalupo, del Rettore della Scuola Italiana Prof. Gabriele Olmi, la Dante Alighieri di Valparaiso, ha organizzato l’incontro “Sapori d’Italia”. L’attività ha avuto inizio con una presentazione del Prof. Olmi sulla cucina italiana, dopodichè gli assistenti sono passati ad assaggiare le diverse preparazioni offerte da alunni, soci ed amici della Dante. Si sono gustati ottimi vini preparati dal Sig. Console e dal Prof. Olmi, il limoncino preparato dal Sig. Giuliano de Conti, le focacce e altri piatti offerti dalle signore Mara Bosoni te, antipasti vari di melanzane, prosciutto crudo e formaggi, salsa verde e di pomodori, cima, una Schiacciata alla Fiorentina con l’Uva, torta di mele, tiramisù, aranciata sarda, zabaione, bruschette e tante altre squisitezze. Un gradevole, allegro e gustoso incontro di rappresentanti delle diverse Istituzioni Italiane della Regione dove ha primeggiato lo spirito d’italianità e l’amicizia. Ledda Carrazola e Maruja Bonino di “Tavolata Bosoni” e “Panetteria la Superba” rispettivamen- La Dante è lieta del buon successo che ha avuto l’incontro “Sapori d’Italia” con cui ha voluto fare omaggio alla Repubblica Italiana nel suo 70° anniversario. Ringraziamo specialmente: -Il Console d’Italia a Valparaiso Sig. Franco Dezerega e gentile signora Pia Mastrantonio, nostra Presidente, per averci onorato con la loro presenza e per l’ottimo vino da loro preparato e offerto. -Il Prof. Gabriele Olmi per la ospitalità offertaci dalla Scuola, per la sua Introduzione alla Cucina Italiana, per il suo ottimo vino e la sua squisita Schiacciata alla Fiorentina. -Il Presidente del Consiglio della Comunità Italiana della Regione di Valparaiso, Sig, Paolo Bacigalupo per la sua presenza e collaborazione. -Le signore Maruja Bonino e Mara Bosoni di “Panetteria la Superba” e “Tavolata Bosoni” rispettivamente, per la loro collaborazione, generosità e squisite preparazioni. -I nostri cari alunni, soci ed amici, per la loro presenza, partecipazione, per le squisite preparazioni, la loro allegria ed entusiasmo, che hanno contribuito al buon esito di questa nostra attività. Grazie di cuore. Pasquale Mirauda Luongo (1930-20160) El 16 de mayo pasado despedimos a nuestro querido esposo, padre y abuelo Pasquale Mirauda Luongo después de una corta y agresiva enfermedad. Fue su deseo terminar sus días mirando el mismo paisaje que observó cuando desembarcó en Chile desde su natal Italia a los 17 años. Fue un hombre sociable, siempre entablando conversación con alguien ya sea en el banco, en alguna tienda , en el edificio donde vivía; dando los mejores datos para comprar el mejor aceite de oliva, el mejor queso y todas las cosas que le recordaban su querido Oppido . Aun así igual aprendió a querer esta tierra que lo acogió haciendo suyas las tradiciones chilenas, amante del futbol (hincha del Audax Italiano) siempre informado, solía comentarnos las noticias después del almuerzo, leyéndolas el mismo o dando su opinión fundada. Junto a su esposa formó una hermosa familia de 6 hijos (los chiquillos), 13 nietos y 3 bisnietos más uno en camino. Te extrañaremos nonno, pero vivirán en nuestro recuerdo todos los momentos felices que compartimos contigo: paseos, fiestas familiares, los 12 de Junio San Antonio donde nos vestíamos para llevar la bandera, o de angelito, o bailábamos tarantela, etc. Damos gracias a Dios por el tiempo que nos permitió contar contigo. Sofía Mirauda Il Prof. Giuliano De Conti- Rivara en Jornadas Greco-Romanas, PUCV, junio 2016 El tema de la conferencia de Giuliano fue “La mecánica peripatética y Herón de Alejandría”. Herón de Alejandría, (siglo I d . C.) fue un autor de numerosos tratados de mecánica, como La neumática en la que estudia la hidráulica. [email protected] 10 Presenza- 1 luglio 2016 COLLETTIVITÁ La Facoltà di architettura dell’Università Cattolica del Cile, arriva a Venezia, visita Dal giorno 23 maggio al 3 giugno, hanno visitato Venezia e il Veneto una delegazione di 180 persone composte dal Rettore della Pontificia Università Cattolica (UC) di Santiago del Cile, Ignacio Sánchez, il Preside della Facoltà di Architettura, Disegno e Studi Urbani, Mario Ubilla Sanz, il direttore della Scuola di Architettura, Emilio De la Cerda e 10 accademici, tra i quali Rodrigo Pérez de Arce e l’architetto e professore italiano Umberto Bonomo. Con i presenti, 130 studenti del quarto anno di architettura della UC e 25 studenti dell’Università Codice Bonola. Dibujos italianos de los siglos XVI y XVII El Museo Nacional de Bellas Artes invita a presenciar la exposición "Codice Bonola". Dibujos italianos de los siglos XVI y XVII. Colección MNBA, cuya inauguración se realizó el miércoles 22 de junio a las 19 horas en el Museo. En esta exhibición, que es curada por Marianne Wacquez y Natalia Keller, el Museo presenta en forma íntegra esta colección de dibujos que es una de las más importantes del continente, compilada por el pintor y coleccionista Giorgio Bonola (16571700), y perteneciente al acervo de la institución desde 1956. Esta muestra presenta una de las más valiosas colecciones de dibujos del Renacimiento, Manierismo y Barroco Italiano. La importante muestra de dibujos estará abierta al público en forma gratuita hasta el domingo 21 de Agosto. CURSO GRATUITO: El Codice Bonola. Miradas críticas al Renacimiento y a la cultura occidental Fechas: Martes 5 de julio al 9 de agosto. Lugar: Salón Blanco, Museo Nacional de Bellas Artes Horario: 19.00 a 20.30 horas. Organizan: DIBAM, Museo Nacional de Bellas Artes, Instituto Italiano de Cultura, Área de Vinculación con el Medio Instituto de Estudios Avanzados, U. de Santiago. Postulaciones: enviar correo electrónico a [email protected] * Despacho exacto de Recetas de Médicos Oculistas *Gran surtido de Armazones y Cristales de las mejores marcas Finis Terris. Un ricco e variato programma di attività si stanno svolgendo, a Venezia, dalla Scuola di Architettura dell’Università Cattolica. Il giorno mercoledì 25 maggio si realizzò l’evento Cile-Venezia. Nella mattinata hanno avuto luogo le conferenze dei professori Mario Carreño, Emilio De la Cerda, Sandra Iturriga y Rodrigo Pérez de Arce, con la partecipazione di Enrico Fontanari, Professore associato dello IUAV e Sebastián Irarrázaval. In seguito, come gesto simbolico, poetico e istituzionale ci fu la Mostra de Enric Miralles unbuilt project realizzata dagli studenti della Facoltà di architettura. Nel pomeriggio, nella Sala Gino Valle, IUAV, Venezia, ci fu un’Esposizione di architettura contemporanea cilena nella quale si rappresentarono 36 opere che si raggruppano in 4 categoria fondamentali: Manifesti, Monomateriale, Rifondazione e Paesaggio. Curatori: Andrea Ambroso, Umberto Bonomo, Macarena Cortés, Hugo Mondragón. Parteciparono il sociologo Eugenio Tironi, Alberto Farlenga, Rettore dello IUAV, Ignacio Sánchez, Rettore della UC, e Mario Ubilla, Preside della Facoltà. Il giorno giovedì 26 maggio si inaugurò il Padiglione del Cile nella 15° Esposizione Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia 2016 con la partecipazione di Ernesto Ottone Ramírez, Ministro Presidente del Consiglio Nazionale della Cultura e dell’Arte della Repubblica del Cile, Fernando Ayala, Ambasciatore del Cile in Italia, ed il professor ed ex alunno della UC Alejandro Aravena. Alejandro Aravena è stato selezionato come il vincitore del Premio Pritzker di Architettura dell’edizione 2016, è il primo cileno a ricevere tale riconoscimento. Inoltre, quest’anno, dirige la Biennale di Venezia ed è il primo sudamericano a farlo. Emilio De la Cerda, Direttore della Scuola di Architettura, disse che “tali riconoscimenti sono un orgoglio enorme per la nostra disciplina e, per tale motivo, la Scuola di Architettura UC, ha organizzato questo viaggio studio, per celebrare tale momento, conoscere la Biennale, fare attività accademiche e conoscere la terra del Palladio che è oggetto di studio nella nostra facoltà”. Il 28 maggio il Consolato Onorario del Cile di Vicenza e l’associazione Veneti nel Mondo hanno organizzato la visita della città di Vicenza. Il Console del Cile di Vicenza, Aldo Rozzi Marin afferma che “a Vicenza hanno potuto apprezzare che l’architettura è scenografia, con una direzione artistica scritta in tempi antichi, con le stupende opere Palladiane rappresentate da edifici e ville, l’entusiasmante e più ammirato teatro al mondo, il Teatro Olimpico, e la Villa La Rotonda, in un suggestivo paesaggio collinare. Avv. Aldo Rozzi Marin Rimembranze Biagio Caffarena Nel 1888 sbarcava nel porto di Iquique un giovane genovese, nato il 20 novembre 1869, figlio di Giuseppe e Rosalia Chiozza. Questo inquieto ragazzo rimasto un tempo in questo porto, tenta la fortuna in Antofagasta e poi in Arica. Avendo raggiunto una ottima situazione nel commercio, ritorna in Italia per sposare Annita Morice Benvenuto. Dopo un lungo viaggio di ritorno si stabiliscono nella cittâ di Iquique, dove nacquero i sette figli: Rosalia, 1900; Giuseppe, 1902; Elena, 1903; Maria Luigia, 1904; Matilde, 1906; Felice, 1908 e Vittoria nel 1910. Biagio, tra gli anni 1917 – 1918, viaggia negli Stati Uniti per conoscere e imparare le nuove tecnologie delle macchine per tessuti. Rientrato in Cile con le sue macchine, si stabilisce a Santiago e nel 1920 fonda “Textil Caffarena” nel rione Yungay nella strada “San Pablo 1510” e poi nelle case situate in via “Compañía 2614 e Cueto 374”. Verso l’anno 1925 prende la direzione della fabbrica il figlio Giuseppe che si dedica principalmente alla produzione di tessuti di seta in generale, calze e altri prodotti di ottima qualità. La impresa familiare fondata da Biagio diventa una grande realtà nell’area tessile, per cui devono costruire altre strutture, più moderne – in “Camino a Melipilla N° 10.660” – anche se non hanno mai smesso di funzionare nello stesso posto iniziale di Yungay. La “Textil Caffarena” è sopravissuta a moltissime crisi, raggiungendo un luogo di privilegio, sia in Cile come in tutto il SudAmerica. Fra i discendenti di Biagio, bisogna nominare la figlia Elena, brillante intellettuale e femminista alla difesa dei diritti della donna cilena; e il suo nipote, Ricardo Izurieta Caffarena generale capo dell’Esercito Cileno, tra gli anni 1998 e 2002 Biagio Caffarena, dopo aver vissuto una lunga e proficua vita, si spense a Santiago il 3 ottobre 1955. STADIO ITALIANO Presenza- 1 luglio 2016 11 12 Presenza- 1 luglio 2016 COLLETTIVITÁ Celebrazione del 25.mo Anniversario della Scuola italiana “Alcide De Gasperi” di La Serena Con il motto “Le nostre radici sono il nostro futuro”, da giovedí 2 giugno si sono celebrati i due principali eventi della comunità italotrentina di La Serena: le celebrazioni per il 70º anniversario della Repubblica italiana e il 25º anniversario della fondazione della Scuola italiana “Alcide De Gasperi”. La Fondazione e la Direzione della Scuola, insieme ai rappresentanti di tutta la comunità italiana e cilena, professori, alunni e genitori si sono impegnati nel preparare degnamente questi momenti dal forte significato storico e emotivo che marcano ogni anno l’identità del nostro percorso formativo, didattico e comunitario. Giovedí 2 giugno la Scuola si é riunita per festeggiare il Giorno della Repubblica d’Italia intorno all’inaugurazione delle bandiere di fronte alla sede scolastica: con emozione gli alunni portabandiera hanno partecipato alla cerimonia alzabandiera del Cile, dell’Italia, dell’Unione Europea e della Scuola. Lunedí 6 giugno si è celebrata la santa messa ufficiata da Monsignor René Rebolledo, Arcivescovo di La Serena, accompagnato da P. Angelo Leita e P. Erwin Hernández, che ha aperto ufficialmente la settimana di festa: tutta la comunità si è riunita nella palestra della scuola per testimoniare con lo spirito quei valori che ci legano alla nostra terra patria, l’Italia. Monsignor René Rebolledo ha salutato la comunitá scolastica e ha fatto un vivo invito a “proseguir por el camino experimentado. La Scuola Italiana de La Serena es una institución de prestigio, un honor que se ha conquistado con trabajo y sacrificio, acentuando siempre los grandes valores que motivan al pueblo italiano y a los emigrantes que han llegado a nuestra región: Dios, la fe y la familia”. Monsignor René Rebolledo, Arcivescovo di La Serena, ha celebrato l’Eucaristia e ha ricevuto dagli alunni Sebastian Moreno e Isabella Callegari nella presentazione delle offerte il libro “Trentinos: largo surco hacia un destino”. Martedì sono iniziate le attività del 25º anniversario della Scuola, uno dei momenti più coinvolgenti dell’anno scolastico in cui tutti, dai genitori, ai professori e agli alunni danno il loro meglio per creare una piena atmosfera di festa, fratellanza e sano divertimento. La mattina, alla presenza della Sig.ra Caterina Pezzani in Callegari, Presidente della Fondazione e i membri del Consiglio Direttivo, del Viceconsole onorario d’Italia, Sig. Franco Dalbosco, del Preside della Scuola Sig. Carlo Slomp, Sig. Rinaldo Merlone, Dirigente Scolastico dell’Ambasciata d’Italia, Padre Giuseppe Tommasi, della Parrochia Italiana di Santiago, Dott. Renato Albertini, Ex Consultore della Provincia Autonoma di Trento, Direttivi delle Istituzioni Trentine, Presidi delle Scuole Italiane e delle Scuole Locali e la comunità scolastica al completo si è celebrato l’atto ufficiale. La Signora Caterina Pezzani in Callegari, Presidente della Fondazione saluta i presenti con motivo della celebrazione anniversaria. In rappresentazione della Fondazione Educativa, la Signora Caterina Pezzani, Presidente, nel suo discorso con motivo del venticinquesimo anniversario ha detto “Hace 25 años atrás abre sus puertas la Scuola Italiana “Alcide De Gasperi”, en un lugar reducido y con pocos alumnos, pero con una gran fuerza y el empuje de una entera comunidad trentina que después de 40 años de la llegada al Puerto de Coquimbo, quiere demostrar el afecto y gratitud a esta tierra de acogida y dejar una herencia cultural a nuestros hijos, nietos y amigos chilenos. Es así como nace la Scuola Italiana bajo el alero del Circolo Trentino entidad que representa a toda la colectividad, cuyo presidente de entonces era el Sr. Celeste Baldessari, y sus colaboradores. Simultáneamente se crea la Fundación Educacional Alcide De Gasperi con aportes de la Sociedad Italo-Trentina, del Circolo Trentino y de la Provincia Autónoma de Trento, siendo todas ellas socios activos de la Fundación. Su primer presidente fue el Sr. Attilio Callegari”. Prosiguió la Sra. Caterina Pezzani, “Por lo tanto es un deber moral en este momento rendirles un homenaje de agradecimiento a todos ellos por su coraje y visión de futuro. Cada año es un nuevo amanecer, un nuevo desafío y así se suceden los años, las aulas se llenan de alumnos y los tiempos exigen nuevas realizaciones… ahora queremos dejar un nuevo hito que marque una nueva etapa de crecimiento, con la creación del Edificio de las Ciencias, un “Polo Científico”. Hoy colocaremos la primera piedra de este edificio que consta de laboratorios de Biología, Química, Física y Matemáticas, completamente equipado que será inaugurado en marzo de 2017. Esta es nuestra Scuola, la queremos y estamos orgullosos de nuestro trabajo. Invitamos a la comunidad y en especial a las jóvenes generaciones que se involucren y participen en esta noble misión, que sean protagonistas y actores de este proyecto que se llama Scuola Italiana “Alcide De Gasperi”. Direttivi, invitati, professori, genitori e alunni partecipanti alla cerimonia del 25.mo anniversario della Scuola. Un simbolo delle realizzazione nell’anno del 25.mo anniversario della Scuola è stato la benedizione della prima pietra del nuovo Complesso della Scienza, chiamato “Polo Scientifico”, un edificio di circa 1.000 m2 con laboratori di biología, química, física e matemática per alunni dalla scuola materna alla superiore. Padre Giuseppe Tommasi, sempre presente nei momenti significativi della vita della Scuola e della collettività trentina di La Serena, ha impartito la benedizione della prima pietra, e nelle sue parole ha sottolineato che il fondamento della pietra simbolizza i valori solidi sui quali è stata costruita la scuola e si inizia con la prima pietra il nuovo edificio della scienza. Fotografia digitale dell’Edificio della Scienza. Come testimonianza di gratitudine alle persone che hanno lavorato per 20 anni nella nostra Scuola, il Consiglio Direttivo e la Direzione della Scuola hanno consegnato una targa di riconoscimento alla Sig. ra Juana Castro Godoy e per dodici anni di lavoro alla Signora Alejandra Salceek, Signorina Ivonne Vera García. Il Premio “Alcide De Gasperi per l’Onestà, la Solidarietà e la Perseveranza” è stato consegnato dal Preside Prof. Carlo Slomp agli alunni Ismael Tamblay Santander, Lia Espinoza Herrera e Ariel Kurtzig Pérez-Cueto. Mentre il Premio “Lingua e Cultura Italiana” è stato consegnato dal Viceconsole d’Italia Dott. Franco Dalbosco agli alunni Loredana Baldessari Araya, Angelo Zandonai Bonani e Antonella Innocenti Guzmán. Un momento importante di questa cerimonia è stata la donazione da parte del pittore trentino Sig. Fabrizio Bortolotti Cristele del quadro “Il Castel Toblino” alla scuola come testimonianza della ricchezza storica, culturale e artística che la nostra comunità porta nel suo cuore da sempre e che da oggi, sarà anche patrimonio di tutta la cittadinanza. Il quadro è stato ricevuto a nome della Scuola dalla Signora Caterina Pezzani e dal Signor Tullio Albasini. Signor Fabrizio Bortolotti, pittore trentino ha regalato alla scuola il quadro “Castel Toblino”. Hanno ricevuto il dono il Signor Tullio Albasini e la Signora Caterina Pezzani. Di seguito, il direttivo, i professori e il personale hanno consegnato un ricordoalla Signora Caterina Pezzani, Presidente della Fondazione in riconoscimento “per il suo esemplare impegno alla guida della nostra comunità e le sue preziose qualità umane e morali”. Il Preside professor Carlo Slomp nelle sue parole ha ricordato che il nostro presente è il risultato di un lungo e memorabile viaggio che famiglie di emigranti trentini iniziavano anni addietro spinti dalla ricerca di una vita migliore e la scuola si é iniziata con l’instancabile impegno dei fondatori e di tutti coloro che hanno contribuito alla sua crescita. Ha sottolineato che si iniziava ovviamente senza una storia da presentare alla comunitá locale, ma era chiaro che i valori e il prestigio delle persone che facevano capo dell’opera e dell’intera collettivitá trentina erazno stati i pilastri fondamentali che, attaverso egli anni, si confermevano nei fatti con i successi che con orgolgio possiamo celebrare oggi nel venticinquesimo aniversario. Di seguito, il Preside ha ringraziato il Direttivo, i professori, il personale amministrativo, i genitori e coloro che dal primo giorno hanno preparato il progetto educativo e con perseveranza degasperiana sono riusciti a superare tante sfide, ma soprattutto ha rivolto le sue congratulazioni a tutti gli alunni, l’anima della scuola, per i valori che insieme alle loro famiglie e la semina degli insegnanti, prestigiano l’amata scuola e ha invitato tutti a rinnovare l’impegno che con l’onestà, la solidarietà e la perseveranza ci permette di celebrare gli obiettivi raggiunti fin’ora ma guardando il futuro con la capacitá di tradurre le sfide dei nuovi tempi. Poi con il motto “Le nostre radici sono il nostro futuro” ha chiesto a tutti a ricevere con un grande applauso l’Allegoria che hanno preparato i bambini e i ragazzi della Scuola con la guida degli inseganti. Con motivo dei 25 anni della scuola il direttivo della Fondazione ha istituito la “Medaglia 25 Anni” per riconoscere il lavoro impegnativo verso la scuola e in questa prima volta é stata consegnata al Prof Carlo Slomp, Preside della Scuola, per “il suo tenace e proficuo lavoro”. La Signora Caterina Pezzani ha consegnato la “Medaglia 25 Anni della Scuola” al Prof. Carlos Slomp, Preside dell’Istituto. A continuazione si è presentata l’Allegoria della grande epopea dell’emigrazione trentina dedicata con amore e passione a tutti coloro che con il loro impegno e il loro instancabile sforzo hanno desiderato e costruito la nostra bella scuola. Gli alunni della scuola hanno presentato l’allegoria in omaggio al 25.mo anniversario della scuola. L’inno della Scuola cantato dalla solista Josefina Ansieta Milla, alunna della Seconda Superiore, e poi accompagnata dal coro delle mamme e di tutti i presenti ha coronato la solenne cerimonia del 25ª anniversario…e poi il Tanti Auguri…con le 25 candele sulla torta sono state spente dai rappresentanti della comunità scolastica. L’alunna Josefina Aniseta ha cantato l’inno della Scuola accompagnata dal Coro delle Mamme. Tanti Auguri cara Scuola..! Poi, giovedì la grande 25ª Notte di San Vigilio ha riempito di sapori i palati degli oltre 600 partecipanti che hanno gustato i piatti e i dolci trentini serviti con passione e allegria dalle mamme del Centro dei genitori. Polenta, crostoi, strudel e crostate accompagnate da un buon vino di una nostra vigna italiana della zona sono stati i protagonisti di questa festa familiare che al centro pone la trentinità, ben rappresentata dalla tavola dei “nonni”, gli emigranti che negli anni cinquanta sono arrivati al porto di Coquimbo dopo un lungo viaggio. La “Notte Buffa” del venerdì será ha chiuso degnamente queste celebrazioni con i numeri artistici che i ragazzi delle due alleanze hanno realizzato senza risparmiare mezzi e energie, in pieno spirito degasperiani di fare. In qualunque momento della vita, il miglior sforzo possibile. Complimenti ed auguri cara Scuola. PAGINA RELIGIOSA Il Papa in Armenia: ecco le 3 basi della vita cristiana Nel primo pomeriggio (in Italia), nella seconda giornata della visita apostolica in Armenia, papa Francesco ha visitato le 2 cattedrali sulla piazza Vartanants a Gyumri, la stessa dove in mattinata ha celebrato la Messa. Accolto dal catholicos Karekin II, è entrato processionalmente con lui nella cattedrale armena apostolica "Yot Verk" dove erano presenti alcuni vescovi armeno-apostolici e un piccolo gruppo di disabili e di rifugiati siriani. Francesco e Karekin II si sono soffermati in silenziosa preghiera davanti all'Icona mariana delle sette piaghe, e poi davanti al Crocifisso. Il Pontefice ha poi raggiunto la cattedrale armenocattolica dei Santi Martiri, sempre in Piazza Vartanants. All'ingresso principale, Francesco e Karekin sono stati accolti dall'ordinario per gli armeni cattolici dell'Europa Orientale, l'arcivescovo Raphael Minassian, e dal parroco. L'OMELIA "Riedificheranno le rovine antiche, restaureranno le città desolate", ha esordito il Papa citando il profeta Isaia nell'omelia a Gyumri, in questa seconda giornata del viaggio apostolico in Armenia. Celebrando la Messa nella piazza centrale Vartanants della seconda città del Paese, totalmente ricostruita dopo il terremoto del 1988, Francesco ha parlato dell'edificazione della vita cristiana. "Che cosa il Signore ci invita a costruire oggi nella vita?" ha chiesto. "E soprattutto: su che cosa ci invita a costruire?". Tre le "basi stabili": la memoria, la fede e l'amore misericordioso. La memoria, ha detto il Papa, appartiene all'individuo ma anche ai popoli. "Una grazia da chiedere è quella del sapere recuperare la memoria di quello che il Signore ha compiuto in noi e per noi. Egli non ci ha dimenticato, ci ha scelti, amati, chiamati e perdonati". Ricordando poi la storia del popolo armeno, che si pone alle origini della storia cristiana, ha detto: "La memoria del vostro popolo è molto antica e preziosa". Secondo fondamento è la fede. Francesco ha messo in guardia contro la tentazione "di ridurla a qualcosa del passato, come un bel libro di miniature da conservare in un museo": la fede "nasce e rinasce dall’incontro vivificante con Gesù, dall’esperienza della sua misericordia che dà luce a tutte le situazioni della vita". E ha esortato a leggere ogni giorno la parola di Dio, "che accende la gioia nel cuore". Terzo fondamento è l'amore misericordioso, definito dal Papa "il biglietto da visita del cristiano": "E’ sulla roccia dell’amore ricevuto da Dio e donato al prossimo che si fonda la vita del discepolo di Gesù". Da qui l'invito, che Francesco non si stanca di ripetere, a "costruire e ricostruire vie di comunione". "Dio dimora nel cuore di chi ama". "Dio abita dove si ama, specialmente dove ci si prende cura dei deboli e dei poveri". E "c’è bisogno di uomini di buona volontà che, di fatto e non solo a parole, aiutino i fratelli in difficoltà". "C’è bisogno di società più giuste dove ciascuno possa avere una vita dignitosa e un lavoro giustamente retribuito". Ma come si può diventare misericordiosi? "Vorrei ispirarmi a un grande araldo della misericordia divina: san Gregorio di Narek, parola e voce dell’Armenia, che ho voluto proporre all'attenzione di tutti annoverandolo tra i Dottori della Chiesa universale", ha ricordato Francesco. "Ci insegna che è anzitutto importante riconoscerci bisognosi di misericordia e poi, di fronte alle miserie e alle ferite, non chiuderci in noi stessi ma aprirci con fiducia e sincerità al Signore". Il Papa ha concluso l'omelia, più volte interrotta per cedere la parola al traduttore armeno, con le parole di Gregorio di Narek: “Tu che non sei altro che misericordia, abbia pietà di noi, Signore nostro Dio, secondo la tua grande misericordia. Amen”. IL SALUTO DEL CATHOLICOS. All'inizio della celebrazione c'era stato il saluto del catholicos Karekin II, il quale aveva ricordato le ferite del genocidio compiuto dal governo dei "giovani turchi" dell'Impero ottomano, denunciato l'odierna "politica persistentemente negazionista" e rievocato gli anni bui dell'ateismo sovietico, con la distruzione delle chiese armene. Dopo la Messa il Papa si è diretto al vicino convento di Nostra Signora dell'Armenia, che ospita 60 orfani, dove ha pranzato in forma privata. L A VISITA AL MEMORIALE: «CON IL BENE SI VINCE IL MALE» La seconda giornata di Papa Francesco in Armenia è iniziata con uno dei momenti più toccanti e attesi di questa viaggio nella “prima nazione cristiana” della storia. La visita al Complesso del Memoriale di Tzitzernakaberd, la “collina delle rondini”. L’imponente edificio costruito a ricordo dei massacri della popola- zione armena sotto l’impero ottomano del 1915. Un vero "genocidio" come ha ribadito ieri il Pontefice parlando al Corpo diplomatico. Il Papa ha deposto una corona di fiori al Memoriale del genocidio (Ansa web) Intenso il momento di preghiera. Con la recita del Padre Nostro, il canto struggente dell’inno Hrashapar dove si ricordano gli armeni che furono "sacrificati quali agnelli immacolati, che stavano davanti agli sbranatori imbiestaliti per impeto irrazionale, eppure non aprirono la loro bocca per rinnegare né il Signore né la patria". E dove si invoca: "Signore santo e vero, fino a quando non giudichi e non esigi giustizia della causa del nostro sangue". Dopo le letture, un vescovo armeno apostolico ha recitato l’”invitatorio” in cui, "per l’intercessione dei santi martiri, che durante il genocidio armeno, perirono per Gesù e per la patria" ha chiesto al Signore "la pace" e la sua "grande misericordia". Infine una breve orazione recitata dal Papa: "Ascoltaci, Signore, e abbi pietà, perdonaci, espia e rimetti i nostri peccati". Il Papa: «Anch’io ho avuto crisi di fede» Papa Francesco ha visitato la Comunità di “Villa Nazareth” in Roma. L’istituzione, gestita attualmente dalla “Fondazione Comunità Domenico Tardini”, compie 70 anni di vita: a presiederla il cardinale Achille Silvestrini che nel suo saluto al Papa ha definito Villa Nazareth è un’opera di Dio. Villa Nazareth fu creata nel 1946 dall’allora mons. Domenico Tardini, poi cardinale, per accogliere orfani e figli di famiglie numerose e povere al fine di valorizzare la loro formazione al servizio della società. Ad accompagnare il Papa nella visita il vicepresidente di Villa Nazareth, l’arcivescovo Claudio Celli. Dopo i saluti, nella grande cappella si sono riuniti gli studenti di oggi, laici, sacerdoti, e tutti hanno ascoltato il Vangelo, un passaggio che il Papa ama particolarmente, la parabola del Buon Samaritano. E il Papa riporta la riflessione a un personaggio in particolare, l’albergatore che accoglie il samaritano. «Avrà pensato che è un pazzo, che usa i suoi soldi, che cura le ferite». Invece si tratta di un «peccatore che ha compassione». «Ecco cosa fa la testimonianza - ha proseguito Papa Francesco -. Ha seminato inquietudine il samaritano nel cuore dell’albergatore. E questo fa la testimonianza». E così, ha spiegato il Papa, la inquietudine cresce. Francesco si è soffermato su questo personaggio perché la testimonianza non si può contabilizzare, ma è fare in modo che gli altri vedano le opere di Gesù. Come accade a Villa Nazareth definita dal Papa «luogo dove si favorisce la testimonianza». Dove «si viene non per arrampicarsi o guadagnare i soldi, ma per seguire tracce di Gesù e dare testimonianza di Gesù. Nel silenzio senza spiegazione ma nei gesti». Dopo la preghiera del Padre Nostro e la benedizione il Papa ha salutato il personale di servizio si è spostato nel grande campo sportivo dove circa 1300 persone lo attendevano. Ed lì che a braccio, Papa Francesco alle numerose domande degli studenti, in un dialogo a più voci che ha toccato numerosi temi. Vediamone alcuni: «Tante volte mi trovo in crisi con la fede» A uno dei ragazzi che gli ha chiesto se ha mai avuto una crisi di fede, Papa Francesco ha replicato: “Tante volte mi trovo in crisi con la fede, a volte ho avuto” l’audacia di “rimproverare Gesù e anche di dubitare. Questo sarà la verità? Ma sarà un sogno?”. Lo ha confidato Papa Francesco ai giovani, aggiungendo che questo gli è accaduto “da ragazzo, da seminarista, da religioso, da prete, da vescovo e anche da Papa”. E ha aggiunto poi: “Un cristiano che non ha sentito questo alcune volte” al quale “la fede non è entrata in crisi, gli manca qualcosa”. Presenza- 1 luglio 2016 13 Fuga da Boko Haram: 200 morti per fame Un inferno nell’inferno. È bastata qualche ora a Bama, cittadina dello Stato del Borno, nel nord-est della Nigeria, affinché una squadra dell’organizzazione Medici senza frontiere (Msf) si rendesse conto della «emergenza catastrofica» in corso: dal 23 maggio sono morte «almeno 200 persone» nello stesso campo profughi. Sei al giorno. Uccise soprattutto da malnutrizione e dissenteria. Gli sfollati sono vittime delle violenze di Boko Haram e delle conseguenti operazioni di sicurezza lanciate dall’esercito nigeriano. In quella zona sono almeno 24mila i civili abbandonati al proprio destino. «È la prima volta che siamo riusciti ad accedere a Bama», ha raccontato ieri Ghada Hatim, capomissione di Msf in Nigeria, in seguito alla visita avvenuta martedì. «Stiamo trattando bambini malnutriti che hanno visto e sono sopravvissuti a tanto orrore. Bama è una località estremamente isolata – ha continuato a spiegare Hatim –. Ci hanno detto che molte persone, compresi tanti minorenni, sono morte di fame. Nuove tombe compaiono quotidianamente poiché in un solo giorno possono morire anche 30 persone per fame e malattia». Per diversi mesi, a partire da settembre 2014, Bama è stata sinonimo di combattimenti e sofferenza. I ribelli di Boko Haram si sono infatti spesso scontrati con i soldati nigeriani, trasformando la località in una città fantasma. Solo nel marzo del 2015, grazie all’intervento della forza multinazionale militare, il governo nigeriano ha potuto annunciare la «liberazione» della cittadina dagli jihadisti. Un anno dopo, però, le condizioni di vita rimangono gravissime. Almeno 15mila bambini, di cui 4.500 hanno meno di cinque anni, sono ospitati nei giardini di un ospedale in attesa di essere messi in salvo. «Sedici di loro gravemente malnutriti sono stati trasferiti al nostro centro nutrizionale a Maiduguri – ha dichiarato ieri Msf in una nota –. Su più di 800 bambini, il 19% soffriva di malnutrizione severa acuta, la forma più mortale». Tra il 13 e il 15 giugno, le autorità nigeriane, appoggiate da un’organizzazione locale, hanno eseguito l’evacuazione di oltre mille persone che avevano bisogno di urgenti cure mediche. Bama, però, non è l’unico luogo in cui il dramma dei profughi si consuma nel silenzio giorno dopo giorno. Nel resto dell’area presa di mira da Boko Haram, le agenzie umanitarie stanno registrando contesti molto simili. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha infatti lanciato un appello il mese scorso per la «fine immediata delle violenze» nel bacino del Lago Ciad, dove gli insorti islamici hanno una presenza sempre più massiccia. È qui che gli operatori hanno detto di aver riconosciuto «atti che potrebbero essere definiti come crimini contro l’umanità e crimini di guerra». Ogni settimana centinaia di persone scappano, a volte intenzionati a raggiungere l’Europa. I più disperati tentano infatti di attraversare il deserto del Sahara, ma soccombono al calore e alla sete. «I corpi di 34 persone, tra cui 20 bambini, sono stati trovati nel nord del Paese vicino al confine con l’Algeria – avevano confermato una settimana fa le autorità del Niger –. Molte delle vittime sono di identità nigeriana». Secondo l’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim), sono almeno «120mila i migranti passati l’anno scorso dalla regione nigerina di Agadez per raggiungere il Nordafrica ». 14 Presenza- 1 luglio 2016 SPORT Azzurri belli e cattivi, stesa la Spagna A Saint-Denis finisce 2-0 con reti di Chiellini e Pellè. Sabato l’Italia ai quarti contro la Germania Miracolo a Saint-Denis, per il risultato (2-0), non per il modo in cui l’Italia se l’è preso: aggressiva nel primo tempo, fantastico, resistente nella ripresa, come Storia insegna. La Spagna, strafavorita alla vigilia, non la battevamo dai Mondiali del 1994. Gli azzurri l’hanno domata, poi un po’ subita, e infine stesa, a inizio recupero. Gol di Chiellini, immenso, come tutta la difesa juventina: per dire, nel primo tempo, non una parata seria di Buffon. Che poi salverà la baracca, ancora sull’1-0, a un minuto dalla fine, sulla zampata ravvicinata di Piqué. Subito dopo, la rete di Pellé, sotto la curva azzurra. Pandemonio. Peggiore in campo, per distacco, l’arbitro Cakir. Primo tempo da lustrarsi gli occhi, e alzarli al cielo per qualche rimpianto: l’Italia lo chiude con un gol e due paratone di De Gea (su Pellé e Giaccherini). La Spagna ha tentato di pilotare la partita (53% di possesso palla), ma non ci ha affogato di passaggi: 249 a 243. E comunque, gli azzurri sono stati più pericolosi: quattro tiri a uno. Soprattutto, Buffon: zero parate, ma solo qualche uscita nel traffico. Italia verticale e solidale, se al gong dell’intervallo ha corso 3,4 chilometri in più dell’avversario. Significa testa giusta e coraggio, ma pure energie spremute e serbatoio in esaurimento. Si parte con la difesa altissima: Parolo su Iniesta, De Rossi su Fabregas, mentre gli attaccanti disturbano l’avvio dell’azione. Morale: le Furie Rosse restano in bianco, come la maglia. L’allarme rosso, s’accende solo davanti a De Gea. Minuto numero 8: punizione di Florenzi, zuccata di Pellé, bel volo di De Gea. Tre minuti più tardi, solo un fallo cancella un’azione da spot: ancora Florenzi, torre di Parolo, rovesciata di Giaccherini, palo. C’è anche la Spagna: De Sciglio, in scivolata, mura Fabregas (20’). Fanno più paura gli assalti azzurri: Ramos anticipa Pellé, su bel cross basso di De Sciglio (29’), mentre sulla sirena De Gea leva dalla porta il tiro a giro di Giak, in versione Ryan Giggs. Nel mezzo, aveva fatto Bingo Chiellini: tap-in nella giungla dell’area piccola, bruciando Piqué, dopo la respinta pessima di De Gea sulla punizione di Eder prima e sulla ribattuta di Giaccherini, dopo. RIPRESA IN TRINCEA L’Italia parte mangiandosi il raddoppio, già dopo 10 minuti: tacco di Pellé per Eder che, a campo spalancato, tira contro De Gea. Quasi replay sette minuti dopo, con il portiere spagnolo a chiudere su un pericoloso cross basso di De Sciglio. Da lì in poi, si soffre. Buffon, sul colpo di testa di Morata, apre i brividi. Italia come ai bei tempi, con la difesa bianconera che resiste e persiste. Primo acuto di Iniesta, stanco e da Sunset Boulevard, al 32’ della ripresa: volée da fuori, che Gigione devia in angolo. Ancora Buffon, sulla fiondata di Piqué. Adesso ogni punizione, fallo laterale, sono una boccata d’aria. Abbiamo parcheggiato l’autobus davanti alla porta un po’ troppo presto. Bisogna avere fede: San Gigi ci salva su Piqué da due passi, al minuto 45’. Davanti danno ossigeno le giocate di Insigne, e le manate di Thiago Motta, che rischia il rosso. E’ una corrida, e l’ultima stoccata è italiana: Insigne-DarmianPellé. Italia oltre i propri limiti, con il cuore e il risultato oltre l’ostacolo: sabato a Bordeaux, i quarti di finale con la Germania. MotoGP Assen, Rossi: "Ho spinto troppo, sono stato un somaro" Rossi mastica amaro dopo la 'x' di Assen, la terza battuta a vuoto stagionale: "Nella seconda gara sono partito con morbida dietro perché dà più grip, ma in quella curva ho frenato forse con qualche km di troppo di velocità. È stato un mio errore, stavo andando troppo forte, sono stato un somaro. Ho visto che avevo 1"4 di vantaggio e forse bastava meno, non era necessario spingere così. Le condizioni erano difficili, era facile sbagliare, ma chi ha PASTELERIA Y CONFITERIA CALIFORNIA Galletas finas - Tortas Heladas - Pasteles - Confites Tortas para Novios - Pastelitos para cocktails COCKTAIL A DOMICILIO Irarrázaval 1570 Fono 22042382 spinto al 100% ha sbagliato, come è successo al Dovi. Peccato, quest'anno mi sento sempre veloce e competitivo, ma ho esagerato. Per il campionato è molto difficile, qui potevo recuperare soprattutto su Lorenzo e invece ho perso terreno: adesso vediamo di fare delle belle gare ed essere competitivi, ma 42 punti sono tanti. Peccato, quest'anno sono molto competitivo e uno dei più veloci, in assoluto e rispetto ai miei avversari, ma i punti si dovrebbero portare a casa". IANNONE SI RIPRENDE — Iannone ha chiuso 5°. "Sono contento soprattutto della prima gara, quando ho recuperato tanto ed ero veloce nonostante ne avessi tanti davanti. Sono scivolato e poi ripartito, ma alla fine ho conquistato bei punti e mi sono messo alle spalle le critiche del Montmelò, reagendo alla situazione. Peccato perché quest'anno, in generale, potevamo soprattutto sull'asciutto raccogliere di più". DELUSIONE DOVI — Dovizioso è davvero amaro: "Mi fa piacere la solidarietà generale, ma è una grade delusione: abbiamo fatto tutto quello che c'era da fare e gestivo bene la situazione, poi è arrivata l'interruzione per la troppa acqua, giusta, ma nella seconda parte io e Vale siamo partiti troppo forte. Ci siamo autoeliminati. Italia (3-5-2): Buffon 8; Barzagli 7,5, Bonucci 7,5, Chiellini 8; Florenzi 7 (39’ st Darmian 6,5), Parolo 7,5, De Rossi 7 (9’ st Thiago Motta 6,5), Giaccherini 8, De Sciglio 7,5; Pellé 8, Eder 7 (37’ st Insigne 7). All. Conte 9. Spagna (4-3-3): De Gea 6,5; Juanfran 6, Piqué 5, Ramos 5, Jordi Alba 6, Fabregas 5, Busquets 5,5, Iniesta 5; Silva 5, Morata 5 (25’ st Vazquez 5), Nolito 5 (1’ st Aduriz 6, 36’ st Pedro sv). All. Del Bosque 5. Arbitro: Cakir (Turchia) 4. Reti: pt 33’ Chiellini; st 46’ Pellé. Ammoniti: De Sciglio, Nolito, Pellé, Thiago Motta, Serie B, le panchine ai raggi X Squadra per squadra, ecco la situazione attuale per quello che riguarda gli allenatori della prossima stagione. Questa la situazione attuale per quello che riguarda gli allenatori della prossima stagione per le 22 squadre di Serie B, in attesa ovviamente dell’ok della Federazione per le iscrizioni e anche dei ripescaggi che dovranno riportare l’organico . In maiuscolo in questo elenco sono indicati gli allenatori nuovi rispetto alla scorsa stagione, gli altri sono quelli confermati: molte ancora le caselle da sistemare, per qualche club non ci sono ancora candidati credibili. Ecco comunque il riepilogo della situazione. SERIE B ASCOLI AGLIETTI AVELLINO TOSCANO BARI ? BENEVENTO BARONI? BRESCIA ZEMAN? CARPI Castori CESENA Drago CITTADELLA Venturato ENTELLA BREDA FROSINONE MARINO LATINA VIVARINI NOVARA BOSCAGLIA PERUGIA BUCCHI PISA Gattuso? PRO VERCELLI LONGO SALERNITANA S. INZAGHI? SPAL Semplici SPEZIA Di Carlo TERNANA BOLLINI? TRAPANI Cosmi VERONA PECCHIA VICENZA Lerda Messi, un campione non lascia così L’addio all’Argentina dopo il rigore sbagliato nella finale di Copa America: una decisione che non intacca il talento di Leo, ma che non appartiene ai fuoriclasse Non gioco più, me ne vado. All’alba del 27 giugno Lionel Messi dice basta con la nazionale. Lo dice mentre sta sotto un treno, ha appena sbagliato un rigore nella finale di Copa America e la sua Argentina ha appena perso quella finale contro il Cile anche a causa del suo errore. Un tiro sopra la traversa. Altissimo: a bucare il cielo. Do you remember Roberto Baggio a Usa ’94 o meno poeticamente Ciccio Graziani nella finale di coppa dei campioni dell’84?, Ecco siamo lì, e puf svanisce l’ennesimo sogno albiceleste e, doppio puf, quello di Messi di vincere un titolo con la propria nazionale. E allora che cosa fa il più forte giocatore del calcio contemporaneo? Abbandona la nave, un gesto che non si può fare a 29 anni (i suoi), ne tantomeno a due dal Mondiale. Troppo facile e anche un po’ da immaturi. Deve avere un demone che lo ha roso dentro, ma sei campione anche per tenerlo a bada. Batterlo forse no, ma almeno conviverci. Paolo Maldini, che non è stato Messi ma, signori, un fuoriclasse, di Mondiali ne ha giocati quattro e di Europei tre e non ne ha mai vinto uno e li ha persi in tutti i modi (ai rigori, al golden gol, per colpa di un arbitro e per colpe della squadra), ma se ne è andato dalla nazionale solo costretto dal tempo, non dagli eventi. E diciamo Maldini giusto per stare nell’orto di casa nostra. Euro 2016, tutte le big nella parte del tabellone dell’Italia TUTTE DALLA STESSA PARTE — Da un lato oltre agli uomini di Conte ci sono Inghilterra, Francia, Spagna e Germania mentre dall’altra ci sono Svizzera, Polonia, Croazia e Galles: la bilancia chiaramente a favore dei primi sia a livello di qualità dei giocatori che di “pedigree” delle nazionali. Per arrivare all’atto conclusivo l’Italia potrebbe dover superare nell’ordine Spagna (negli ottavi), Germania (nei quarti) e poi una tra Francia e Inghilterra (in semifinale). E oggi si potrebbe materializzare anche il Portogallo di Cristiano Ronaldo. RANKING FIFA — Dando uno sguardo al ranking Fifa (stilato il 2 giugno) il divario tra le nazionali nei due lati del tabellone diventa ancora più evidente: la somma delle posizioni delle 4 squadre che incroceranno le lame con l’Italia (12esima) è 38 (Germania 4° posto, Spagna 6°, Inghilterra 11°, Francia 17°) mentre quella delle 4 nella parte sinistra è di 95 (Svizzera 15°, Galles 26°, Polonia 27°, Croazia 27°). Rio, Governatore 'Giochi grosso rischio' Secondo il governatore dello Stato di Rio de Janeiro, Francisco Dornelles, l'Olimpiade carioca in programma ad agosto "potrebbe essere un grosso fallimento". Intervistato dal quotidiano 'O Globo', il governatore spiega che il governo regionale deve ancora ricevere da quello nazionale i 2,9 miliardi di reais, pari a circa 774 milioni di euro, promessi con l'avvicinarsi dell'inizio dei Giochi, e che a causa di questa mancanza di fondi "entro una settimana le auto della polizia dovranno fermarsi perchè non ci sono più i soldi per la benzina". Productos originales de Italia Prosciutto Balugani Panettone Bauli Mozzarella Mauri Grissini Vita Vigor Antipasto Damico Funghi Porcini Asiago Prosecco Frattina Pepe Drogheria Lambrusco Riunitte Amaretto Lazzaroni Parmigiano Balugani Tartufi Urbani Caffe Kimbo Amaro Averna Olio Basso Limoncello Villa Massa Aceto De Nigris Pomodorina Cucina Aceto Balugani Pinolo GlobeItalia Pasta Divella Pasta Rustichella Riso Scotti Av. Las Condes 6903 - Fono: 2202 3593 - Fono-Fax 2229 5058 www.globeitalia.cl SPORT Formula1, a Baku domina Rosberg; Vettel 2°, Perez sul podio Troppa Mercedes, tutto troppo facile per Nico Rosberg. Il primo GP d’Europa della storia dell’Azerbaigian ha incoronato il tedesco, che sulle rive del Mar Caspio ha ripreso il discorso vittoria che si era interrotto a Montmelò dopo i primi 4 trionfi stagionali in Australia, Bahrain, Cina e Russia. A Baku Nico ha incamerato la quinta vittoria stagionale, e grazie al quinto posto di Lewis Hamilton, che ha rimontato dal 10° posto, vede tornare molto più gradevole la classifica iridata, che ora guida con 24 punti su Lewis e 45 su Vettel. FERRARI SUL PODIO — La Ferrari, spinta dall’incoraggiamento del presidente Sergio Marchionne, arrivato all’alba dall’Italia per dare il suo sostegno, si deve accontentare del secondo posto di Sebastian Vettel. Il presidente ha chiesto alla squadra di non mollare proprio adesso e il tedesco ci ha dato dentro. Ma il netto distacco rimediato in gara dalla Mercedes, mai a tiro, ha tolto davvero ogni emozione a questa corsa. Promossa la location, bocciato l’andamento in pista (da segnalare anche parecchi vuoti in tribuna). Raikkonen, penalizzato di 5 secondi in gara, ha chiuso quarto dietro a Sergio Perez, ottimo terzo sul podio. Sesto Bottas, solo settimo Ricciardo seguito da Verstappen e Hulkenberg. IL VIA — Al via per fortuna nessun intoppo alla temuta prima curva: il gruppo è sfilato senza incidenti di rilievo. Rosberg, Ricciardo, Vettel e Raikkonen hanno tenuto le posizioni della qualifica. E’ andato subito in difficoltà il russo Danil Kvyat, passato da Verstappen, Bottas e Hamilton prima di ritirarsi per un problema tecnico sulla sua Toro Rosso: giornataccia per il team di Faenza che ha più tardi perso anche Sainz, ritiratosi in fondo alla curva 1. Ha stupito (stavolta un po’ in negativo) Verstappen, lungo alla prima curva del 5° giro e così sorpassato in un colpo solo da Bottas e Hamilton. Al 6° giro l’attacco e il sorpasso di Vettel ai danni di Ricciardo, che si è fermato al 7° giro per tentare una strategia alternativa. Che non ha pagato granché, visto che dopo la sosta dei rivali davanti l’australiano si è ritrovato dietro e costretto pure alla seconda sosta. “SIETE SICURI” — All’ot- Scherma, Europei: Errigo l’oro che mancava. All’Europeo la prova olimpica Arianna Errigo porta la seconda medaglia all’Italia agli Europei di Torun. La fiorettista iridata nel 2013 e nel 2014 con una doppia vittoria sulle russe Korobeynikova (15-10) e Shanaeva (15-14) ha superato semifinali e finali e si è installata sul trono europeo, dove ancora non si era seduta da sola. La Errigo, infatti, agli Europei aveva già vinto 7 ori a squadre, ma il bottino individuale era fermo a 2 argenti e un bronzo. La 28enne lombarda, dopo due titoli mondiali e un argento olimpico, libera l’urlo al termine della finalissima condotta fino al 13-10 per poi subire la rimonta dell’avversaria che aveva portato lo score sul 14-14. All’«a voi» dell’arbitro, Errigo ha piazzato la «zampata» decisiva che ha indicato la via dell’Italia alla medaglia d’oro di specialità. «Grande soddisfazione per un titolo che sembrava non dovesse arrivare mai - dichiara a caldo la fuoriclasse brianzola -. In finale ho avuto un pizzico di «timore» di rovinare tutto, ma sul 14-14 mi sono detta: «Lo vuoi quest’oro?». E mi sono risposta da sola! Non sono ancora al top della forma perché l’obiettivo è quello di farsi trovare pronti tra 40 giorni. Oggi è stata difficile sin dalla mattina, ma ho stretto i denti e ho vinto. Sono soddisfatta e soprattutto carica. È un risultato - conclude l’azzurra - che mi dà tanta fiducia e ancora più carica per affrontare queste settimane che ci separano dal 10 agosto (giorno della gara olimpica, ndr)». tavo giro un momento clou della gara. Il box della Ferrari richiama Vettel ai box che però chiede conferma via radio: “Siete sicuri?”. Era una marcatura su Ricciardo per mantenere il secondo posto? Così è sembrato, fatto sta che ai box è entrato Raikkonen, mentre Seb ha continuato. Ed è stato meglio così, perché Ricciardo non ha continuato il recupero su gomme soft e quando Vettel ha effettuato la sua sosta è rimasto ampiamente davanti. Kimi ha invece centrato un sacchetto di plastica vagante e poi anche rimediato una penalità di 5 secondi per aver oltrepassato con 4 ruote la linea della corsi di ingresso dei box. DIVIETI RADIO — Raikkonen ha passato Hulkenberg al 16° passaggio e Ricciardo al giro 19. Poi tra il 20° e il 21° giro, con un distacco di 20 secondi, le soste di Vettel e poi quella di Rosberg, staccati di circa 15 secondi dopo i successivi 16 giri, seguiti da Raikkonen, Perez e Hamilton. L’inglese e Kimi sono stati anche protagonisti di un indicativo colloquio via radio coi box a tre quarti di gara: entrambi hanno chiesto quale settaggio di motore usare, ma si sono sentiti rispondere dai loro tecnici che non gli era consentito rispondere. Effetti dei divieti radio introdotti quest’anno. I tifosi ferraristi hanno un po’ sperato nella rimonta di Vettel che però non c’è stata, Rosberg ha amministrato senza problemi il largo margine e vinto il quinto GP stagionale. La rincorsa mondiale di Nico al suo primo titolo è ripartita. Tricolore donne: Cecchini tris come la mitica Canins atleta della storia a mettere in fila tre maglie tricolori consecutive: prima di lei c’era riuscita solo la mitica Maria Canins, tra il 1987 e il 1989. E’ ancora Elena Cecchini la campionessa italiana su strada. A Darfo Boario (Brescia) la friulana delle Fiamme Azzurre ha vinto in solitudine, dopo aver sferrato l’attacco decisivo a una dozzina di chilometri dalla conclusione. Nonostante i veementi tentativi di recupero delle avversarie, su tutte Elisa Longo Borghini, la campionessa uscente, incitata dal fidanzato Elia Viviani che domani sarà al via della gara dei pro’, è riuscita a resistere e a chiudere con una ventina di seconda sulla stessa Longo Borghini, già seconda un anno fa a Superga. Terzo posto per Anna Zita Stricker su Giorgia Bronzini, per un ordine d’arrivo davvero prestigioso. La vincitrice, che s’era già imposta nei 2014 e nel 2015, è la seconda Presenza- 1 luglio 2016 15 Olimpiadi, consegna dei tricolori a Pellegrini e Caironi. Mattarella: “Vincete bene” L’OMBRA — Il tutto in un giorno sporcato, irrimediabilmente sporcato dalla notizia della nuova positività di Alex Schwazer. Un dramma che coinvolge uno dei nostri atleti di punta, ma con cui tutto lo sport azzurro è costretto a fare i conti. “Vi prego, pensiamo a questa sfida bellissima - rivendica Malagò -, abbiamo tanto ragazze e ragazzi in grado di fare bene a Rio”. L’ORO È TROPPO — “Non ci rovinerà questa splendida festa”, dice Federica Pellegrini. “Oggi è un giorno importante ed emozionante”. Per la nuotatrice veneta, in particolare. La Divina, per forza di cose, è personaggio: signora del nuoto e dei rotocalchi, campionessa inarrivabile, portabandiera a furor di popolo, “l’azzurra più giovane a conquistare una medaglia olimpica”, ricorda Giovanni Malagò affondando cuore e memoria ai Giochi di Atene 2004. Federica ha la voce tremante: “Questo giorno è il coronamento della mia carriera, sarà la mia quarta Olimpiade, quanti chilometri hanno fatto le mie braccia. I Giochi sono la realizzazione dei nostri sogni, l’esito di quattro anni di lavoro. Il sogno più grande? Se lo dico poi non si avvera, me lo tengo per me. Farò il massimo - assicura -, ma non vi aspettate per forza la medaglia d’oro. In bocca al lupo a tutti noi, con la speranza di far esultare milioni di italiani”. QUOTE ROSA — È una giornata al femminile, come rosa sarà il colore dell’Olimpiade italiana. “È la prima volta - sottolinea il sottosegretario Luca Lotti, in rappresentanza del Governo - che le nostre delegazioni saranno rappresentate da due donne, Federica e Martina”. La Caironi, la fortissima sprinter azzurra, portabandiera della spedizione paralimpica. “Ricevo il tricolore con un grande batticuore, con la stessa emozione che genera, ormai, tutto lo sport paralimpico”. “La metà delle nostre delegazioni è donna”, gongola Malagò. Basta guardarsi intorno, in effetti, per trovare tanti sorrisi nei giardini del Quirinale. Quinziato campione italiano della crono Manuel Quinziato, 36 anni. Manuel Quinziato è il nuovo campione italiano professionisti a cronometro. A Romanengo (Cremona) il 36enne bolzanino della Bmc ha messo in fila sui 41,3 km del percorso interamente pianeggiante Manuel Boaro (che ha chiuso a 38”) e Moreno Moser. Succede ad Adriano Malori, grande assente che aveva vinto le ultime due edizioni ma non ha potuto difendere il titolo perché ancora in ripresa dopo la paurosa caduta di gennaio al Tour de San Luis. Per Quinziato è la prima maglia tricolore. 16 Presenza- 1 luglio 2016 Renzi: sconfitta senza attenuanti liberale e popolare che sia competitiva». Il centrodestra non ha un granché da festeggiare. Perde a Milano, Napoli e Bologna. Tra le note positive c’è Trieste, dove Roberto Dipiazza scalza il Pd Roberto Cosolini. Complessivamente, tuttavia, le comunali nei comuni capoluogo di provincia assegnano 10 sindaci al centrodestra (tra cui Grosseto, Novara, Pordenone, Savona, Benevento e Brindisi), nove al centrosinistra; tre al Movimento 5 Stelle, altrettanti alle liste civiche e uno sindaco alla sinistra “radicale”. Il Papa: pena di morte ad aderire ad una moratoria completa delle esecuzioni. Intanto, aumentano i Paesi che hanno abolito la pena di morte o hanno cessato di applicarla: nel 2015, la Repubblica Democratica del Congo, le Fiji, il Madagascar e il Suriname hanno portato a 140 il numero degli Stati abolizionisti. Come scrive l’Osservatore Romano, oggi più di due terzi dei Paesi nel mondo hanno abolito la pena di morte per legge o nella pratica: 102 Paesi l’hanno abolita per ogni reato; sei l’hanno abolita salvo che per reati eccezionali, quali quelli commessi in tempo di guerra o in circostanze particolari; 32 sono abolizionisti de facto poiché non vi si registrano esecuzioni da almeno dieci anni oppure hanno stabilito una prassi o hanno assunto un impegno a livello internazionale a non eseguire condanne a morte. A fronte dei 140 Stati abolizionisti, il dato negativo riguarda i 58 Paesi che la mantengono in vigore, ma il numero di quelli dove le condanne a morte sono eseguite è molto più basso. Nel 2015 almeno 1634 persone sono state giustiziate in 25 diversi Paesi, mentre sono state 1998 le condanne a morte comminate in 61 Stati. Sono aumentate però le esecuzioni nell’ultimo anno in Iran, Arabia Saudita e Iraq; mentre c’è un grande Paese, la Cina, che esegue più sentenze capitali ma in cui si sta registrando un trend di riduzione delle esecuzioni da alcuni anni a questa parte. Brexir, spunta nuovo referendum di un risultato con un margine di vantaggio del "Leave" o del "Remain" inferiore al 60% e che abbia come condizione minima un'affluenza alle urne non inferiore al 75%. Intanto l'Europa prova a reagire con il vertice dei 5 paesi fondatori e le dichiarazioni non proprio concilianti di Juncker. "Quello tra l'Ue e il Regno Unito non sarà un divorzio consensuale, ma non è stata neppure una grande storia d'amore". Le parole di Jean-Claude Juncker in una intervista alla tv tedesca Ard sono un segnale chiaro di come l'Europa intenda iniziare immediatamente i negoziati con Londra dopo il referendum per la Brexit. Il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier, ha dichiarato con forza: "Nessuno ci ruberà la nostra Europa". E ancora: "Non permetteremo a nessuno di prendersi la nostra Europa, questo progetto di pace e di stabilità". Si negozia subito aggiunge il ministro degli Esteri francese Per Angela Merkel:"Le trattative non possono durare in eterno ma tocca alla Gran Bretagna muovere i suoi passi", ha detto la cancelliera in una conferenza alla fine della riunione interna dei due partiti cristiani. Sull'isola la bufera investe tutti, salvo la regina. FINALI Il risveglio choc di Londra sono italiani. «Tutto sarà comunque più difficile – dice Amedeo, da Catanzaro, che vive a Londra da un paio d’anni – e se non hai un lavoro non sarà più possibile partire per l’Inghilterra in cerca di fortuna come ho fatto io». Ma se vogliamo davvero cogliere lo choc profondo che ha colpito gli inglesi dobbiamo andare ad Abbeville Village, un ricco quartiere del borough di Clapham a sud della City incastonato tra Brixton e Battersea. Qui i “Remain” hanno fatto registrare il 60% dei consensi. E qui si spargono lacrime, lacrime vere. Di delusione, soprattutto. «È un po’ come se ci avessero strappato via l’anima – dice Mr Stanley, proprietario di una vineria in Abbeville Road –: qui non è questione di accettare oppure no un verdetto democratico, questa è una decisione epocale che avrebbe avuto bisogno di un dibattito parlamentare e di una decisione del governo, non di una campagna giocata sull’onda emotiva di un paio di pifferai...». Roberta lavora da Ginger Pig, succulenta macelleria molto amata nel quartiere. «Non volevo credere ai miei occhi, quella notte. Non pensavo fosse possibile, forse perché vivere qui a Abbeville mi ha indotto a credere che tutto sommato nel Regno Unito prevalesse la saggezza di rimanere in Europa. E invece...». Non v’è dubbio, al netto dei possibili referendum la vittoria della Brexit è un lutto che per milioni di britannici sarà assai lungo da elaborare. Un autentico “watershed”, come scrivono i giornali, un evento – al pari dell’assassinio di Kennedy, della morte di Lady Diana, del primo uomo sulla Luna – impossibile da dimenticare. Conmemoración del 70º aniversario de la República Italiana en Circolo Italiano de Villa Alemana El sábado 28 de mayo, el Circolo Italiano de Villa Alemana, para conmemorar el 70º aniversario de la República de Italia, organizó una cena bailable con la participación del Cónsul Honorario de Italia en Valparaiso el Sr. Franco Dezerega y su esposa Pia Mastrantonio, socios, familiares y amigos. Se inició con los Himnos patrios izando la bandera chilena Giacomo Toso y la bandera italiana Michele De Conti mientras oficiaba de maestro de ceremonia Giuliano De Conti R. A continuación, el Presidente del Circolo, el Sr. Giuliano De Conti G., hizo uso de la palabra explicando el significado del 2 de junio y el contexto histórico en que se realizó el referéndum. La cena de exquisitos antipasto, cannelloni y tiramisú fue amenizada por un músico que acompañado de acor- deón, cantó las canciones y arias de ópera que tanto nos emocionan. Más adelante, el restaurante se transformó en una pista de baile, terminando la noche entre risas y diversión. Concepción: Festa per il 70º della Repubblica Il 2 giugno, la Console d’Italia a Concepción, signora Luisella Gasparini, ha offerto un ricevimento alle autoritá di Concepción e Talcahuano e le singole istituzioni delle collettivitá di Talcahuano, Chillán, Los Angeles e Concepción per commemorare il settantesimo anniversario della Repubblica Italiana presso il Club Concepción. Sono stati presenti il signor Intendente della Regione del Biobío, il Sindaco di Concepción, il Presidente della Corte de Apelaciones, il Comandante della Seconda Zona Navale di Talcahuano, il Comandante delle Operazioni Speciali dell’Esercito, il Comandante dei Carabinieri di Concepción, il capo di Investigaciones, i consoli accreditati a Concepción, i presidenti delle istituzioni italiane di Concepción, Talcahuano, Chillán e Angeles e una delega della Quarta Compagnia Italiana di Pompieri ”Umberto I” di Talcahuano e membri delle collettivitá italiane della Regione. La serata cominció con la esecuzione degli inni nazionali del Cile e dell’Italia. In seguito, la signora Console cominció il suo discorso accennando che il 2 giugno 1946, il popolo italiano, ha votato in favore del sistema di governo repubblicano attraverso un referendum, ponendo fine alla monarchia costituzionale ereditaria che aveva governato i destini del paese fin dalla unificazione italiana. Il 13 giugno il governo ha proclamato la nuova forma istituzionale dello stato. Nasce così una Repubblica, che iniziò la costruzione di una nuova storia, fondata sui valori della democrazia, di pluralismo, di partecipazione, di solidarietà e di lavoro, e spiegando il sistema di governo attualmente in Italia. In seguito si é riferita alla Fiera di Milano, che ebbe luogo l’anno scorso, riferendosi della sua visita al padiglione del Cile, uno dei più popolari e celebri che mostra la bellezza delle varie zone di un paese moderno, e la varietà e bontà dei loro prodotti. Ha fatto menzione alla 15ª biennale di architettura di Venezia, dove hanno partecipato 60 paesi, tra cui Cile, che nel suo padiglione, presenta opere di diversi studi di architettura. Riguardo alla politica italiana, la signora Console ha spiegato la riforma del Senato, proposta dal primo ministro Matteo Renzi e che è stato recentemente approvata dalla camera dei deputati e del Senato, ma che dovrà essere approvata da un referendum che dovrebbe essere nel mese di ottobre. Si é riferita anche alla visita del Primo ministro Renzi nel mese di ottobre 2015, accompagnato da 90 imprenditori italiani. A questo proposito il Presidente Michele Bachelet ha sottolineato che la cooperazione tra i due Paesi va oltre il rigorosamente governativo ma che raggiunge tutti i settori produttivi. Con la Presidente Bachelet, il Capo del governo italiano ha firmato accordi di cooperazione di commercio e dell'energia, tra essi, un accordo per evitare la doppia imposizione internazionale nell'imposta sul reddito e prevenire l'evasione fiscale, e si é firmato una dichiarazione congiunta tra il Ministero dell'energia del Cile e il Ministro dello sviluppo economico dell'Italia a cooperare nel settore dell'energia. Un terzo accordo era un memorandum tra la Banca dello stato cileno, Corporación de Fomento (CORFO) e l'istituzione italiana Banca Prossima per sostenere le PMI. Nel corso di questa visita il primo ministro ha viaggiato ad Antofagasta per visitare l'Osservatorio del PARANAL dove ci sono varî scienziati italiani. Quindi ha fatto presente la mostra in omaggio al generale Giuseppe Rondizzoni, il quale partecipó attivamente nella indipendenza del Cile, mostra inaugurata nel mese d’aprile di quest’anno, presso il Museo Histórico Militar di Santiago. Ringraziando il lavoro che svolgono le istituzioni della collettivitá, la signora Console ha finito il suo discorso, invitando i presenti a condividere un cocktail. Manuel Sánchez Lettura fotos, da sopra: Manuel Sánchez, Segretario Generale del Corpo di Pompíeri di Talcahuano, sigra. Silvia Pastorini, Presidente delle Donne Italiane di Concepción, Caros Schisano, Direttore della 4°. Compagnia Italiana di Pompieri di Talcahuano e Carlos Casanova, Presidente del Centro Italiano di Chillán. Sig. Giancarlo Carro e signora e Graziella Carro, Presidente dell' Istituto Italiano di Concepción. Colomba e Mario Boero, la Console sigra. Luisella Gasparini, Daniella Salas, Daniella e Carla Boero. Servizio del Patronato ACLI L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la Parrocchia Italiana (Bustamante 180) con il seguente orario: da Lunedi a Venerdi dalla ore: 08:30 alle 14:30 Tel: 2665-0340; 22225247 - E-mail: [email protected]
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