Premio Nacional de Periodismo 1950 1950 2015 Anni di Storia... Anno 67 - N° 53 Fondatore Gaetano Bafile Italia in lutto, indagato autista TORTOSA - Erano sette ragazze, appassionate, piene di vita, innamorate come tanti altri giovani italiani di Barcellona: ora sono sette salme allineate nel piccolo obitorio di Tortosa, e l’Italia è sotto shock. Il premier Matteo Renzi è volato nella cittadina catalana per portare la solidarietà del paese alle loro famiglie distrutte dal dolore, arrivate una dopo l’altra nella cittadina catalana per la struggente procedura del riconoscimento. (Continua a pagina 9) Anni di Storia... Direttore Mauro Bafile Deposito legale: 76/0788 Caracas, martedì 22 marzo 2016 La Voce d’Italia www.voce.com.ve @voceditalia L’INCIDENTE A TORTOSA 2015 I due leader si sono stretti la mano di fronte a giornalisti e telecamere prima di iniziare il colloquio Obama: “E’ un nuovo giorno” Castro: “Le differenze restano” Obama: “Il futuro di Cuba non viene deciso dagli Usa o da altre nazioni ma dai cubani e nessun altro”. Castro: “La rimozione dell’embargo è essenziale”. Il tema dei diritti umani nell’Isola UE-ITALIA Flessibilità, entra nel vivo il negoziato BRUXELLES - Tra Roma e Bruxelles c’è un clima nuovo, ma la sostanza è un’altra cosa, diceva il commissario agli affari economici Pierre Moscovici solo due settimane fa. Ed è proprio per affrontare la ‘sostanza’ che oggi volerà a Roma, per trovare assieme al premier Matteo Renzi e al ministro dell’economia Pier Carlo Padoan una soluzione che metta l’Italia al riparo da procedure sui conti pubblici a maggio. (Continua a pagina 10) PRESSING FDI-LEGA Cav non “molla” Bertolaso ma si tratta ROMA - Nessuna intenzione di ‘mollare’ Guido Bertolaso. Silvio Berlusconi non fa che ripeterlo nonostante i suoi alleati non si arrendano all’idea che il centrodestra nella Capitale si presenti diviso. L’ex capo del governo ieri di primo mattino a Rtl non solo blinda il suo candidato ma bolla come “un capriccio” la decisione della Meloni di scendere in campo. Un giudizio severo a cui però la diretta interessata preferisce non replicare. (Continua a pagina 11) L’AVANA - “L’embargo finirà”. Ne è convinto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il quale ha tuttavia sottolineato che sui tempi non può dare una risposta precisa. - Quello che abbiamo fatto per 50 anni – ha detto Obama - non è servito né ai nostri interessi nè agli interessi del popolo cubano.. Il presidente Usa ha spiegato: - C’è un crescente interesse al Congresso americano sul tema della revoca dell’embargo, il quale resta tuttavia legato ad alcuni elementi tra cui anche i diritti umani, oltre che all’implementazione degli accordi fin qui raggiunti e la strada fin qui tracciata. L’embargo Usa rappresenta “un ostacolo” allo sviluppo di Cuba. Solo dopo la sua eliminazione si aprirà “una nuova strada”: - La rimozione dell’embargo è essenziale - ha detto Raul Castro al termine dell’incontro con Obama -. Esistono profonde differenze tra Stati Uniti e Cuba – ha aggiunto - che non andranno via, Obama ha voluto ringraziare esplicitamente il “paziente lavoro di mediazione” di Papa Francesco e del cardinale arcivescovo de L’Avana, Ortega, che “hanno contribuito in modo decisivo” a riavvicinare i due Paesi. - Grazie per l’accoglienza a me, alla mia famiglia e alla mia delegazione - ha detto il presidente Usa, al termine dell’incon- tro con Raul Castro -. Da mezzo secolo la visita di un presidente americano qui era inimmaginabile, questo è un giorno nuovo tra i nostri due Paesi. Il futuro di Cuba – ha anche detto - non viene deciso dagli Usa o da altre nazioni. Cuba è un Paese sovrano e il suo destino lo decideranno i cubani e nessun altro. Il presidente Cubano, durante l’incontro con la stampa, ad un giornalista che gli chiedeva perchè a Cuba ci sono prigionieri politici ha risposto irritato: - Prigionieri politici? Mi dia la lista. Se ci sono, prima che cali la notte saranno liberati. Quindi, stizzito dalle insistenti domande sul tema ha detto: (Continua a pagina 6) L’industria dell’automobile, le promesse del presidente Maduro e la libertà di stampa (Servizi alle pagine 2 e 3) Rif. J - 00089287 - 3 ANALISI - VENEZUELA Desde 1953 EL UNICO CAL ZADO DE MUJER RE DE OMB HOMBRE CON N Calle Bolivia, Edf. Laura, Catia - Caracas www.calzadoslaura.com e-mail: [email protected] 2 ANALISI - VENEZUELA martedì 22 marzo 2016 | Mentre “El Carabobeño” e i quotidiani dello Stato Barinas interrompono l’edizione cartacea per mancanza di materie prime, il governo del presidente Maduro rilancia l’industria dell’automobile. Il capo dello Stato assicura che il “Toyota Corolla 2015” avrà prezzi “accessibili ai giovani, alla classe media, agli operai, alla famiglia venezuelana” L’industria dell’automobile, le promesse del presidente Maduro e la libertà di stampa Mauro Bafile Dopo il “Correo del Caroní”, “El Carabobeño”. E, ora, i tre quotidiani dello Stato Barinas: “La Prensa de Barinas”, “El Diario de los Llanos” e “La Noticia de Barinas”. La libertà di stampa in pericolo? Sempre di più. Evidenze, nel caso ci fossero dubbi, ve ne sono in abbondanza. Come si ricorderà, una sentenza del Tribunale ha condannato a 4 anni di reclusione il direttore del quotidiano “Correo del Caroní” per diffamazione e ingiuria. La ragione? Aver indagato sulla corruzione che, come un cancro, sembra corroda la “CVG Ferrominera”, una delle aziende della holding “Corporación Venezolana de Guayana”. Il Tribunale, nonostante il presidente di “Ferraminera” abbia presentato le sue dimissioni e le indagini delle autorità competenti siano ancora in corso, ha ritenuto opportuno anche multare il giornale che ora dovrà pagare una congrua somma che mette seriamente a repentaglio il suo futuro. Nei giorni scorsi, “El Carabobeño” ha interrotto la pub- blicazione dell’edizione cartacea per mancanza di carta e delle materie prime di cui ha bisogno qualunque giornale, per essere presente in edicola. Con un editoriale e un laconico “por el momento”, “El Carabobeño” si è congedato dai suoi lettori, promettendo di tornare in edicola non appena le condizioni del Paese lo renderanno possibile. E sempre nei giorni scorsi, e per lo stesso motivo, tre quotidiani dello Stato Barinas hanno interrotto la pubblicazione. Non hanno carta. Tempi e modi. Il salto verso le edizioni online, in Venezuela, non avviene per un processo naturale determinato dall’evoluzione della tecnologia, dal progresso del Paese e dalla modernità che coinvolge la società. È dovuto a particolarissime condizioni che rendono sempre più difficile e in salita il cammino dei mezzi di comunicazione che non sono pro-governativi. Per tutti gli altri, ormai la grande maggioranza, la realtà è ben diversa. “La libertà – diceva Don Luigi Sturzo – è come l’aria: si vive ll’ i se l’ i è viziata, i i nell’aria; l’aria sii soffre; se l’aria è insufficien- ff i manca te, sii soffoca; se l’ l’aria si muore”. Ed è proprio l’aria q quella che sta mancando iin Venezuela. La rete, viste lle circostanze, si sta trasform mando in un rifugio obbligatto, nell’unica alternativa. Per i grandi giornali del mondo, iil web è la sfida del futuro. P Per i mass media venezuelani llo è del presente. Lo è anche p per la libertà di stampa. App pare oggi assai lontana la cellebre frase attribuita a Voltairre: “Non sono d’accordo con q quello che dici, ma darei la v vita perché tu lo possa dire”. E Emendamento Costituzion nale, Referendum abrogatorrio, dimissioni. Questi i tre strumenti sui quali stanno llavorando i politici che comp pongono il Tavolo dell’Unità p per un giro di boa che possa d dare al Paese un nuovo Gov verno. Escluse le dimissioni d del capo dello Stato, poiché p pare poco probabile che il p presidente Maduro rinunci a alla sua investitura, restano ll’emendamento costituzion nale e il referendum abrogattorio. Il buon senso consig glierebbe di non disperdere eenergie. Insomma, di impegnarsi con forza in un unico strumento, quello che possa ANALISI - VENEZUELA www.voce.com.ve | martedì 22 marzo 2016 garantire ti maggiori i i possibilità ibilità di trionfo. Ma è evidente che l’Opposizione è divisa. Ne è dimostrazione la decisione, salomonica, di seguire tutti i cammini possibili. Il Tavolo dell’Unità, così, ha voluto evitare il pericolo di dibattiti logoranti e di pericolose disgregazioni. L’emendamento costituzionale e il referendum abrogatorio, come abbiamo già scritto, distolgono attenzione ed energie dal prossimo obiettivo elettorale: la conquista dei governi regionali e comunali. In democrazia, il potere si costruisce a piccoli passi, occupando tutti gli spazi contemplati nella Costituzione. E’ ciò che fece il presidente Chávez, scomparso prematuramente. La popolarità del presidente Maduro, stando alla nota agenzia di sondaggi Hinterlaces, è oggi ai minimi storici. La popolazione non segue più i suoi “canti delle sirene”. Ormai il “mito” della “guerra economica” non fa più leva sugli animi dei venezuelani, se non in quei settori minoritari offuscati dal fanatismo che acceca la ragione. Secondo l’ultimo sondaggio di Hinterlaces, il 58 per cento dei venezuelani ritiene il capo dello Stato responsabile della “débâcle” economica e considera impossibile una “ripresa” del Paese senza le dimissioni del id t M d presidente Maduro. La percezione che i venezolani hanno del futuro del Paese è tutt’altro che positiva. Il 67 per cento ritiene che quest’anno l’economia non migliorerà. Considera che il presidente Maduro non abbia preso il “toro per le corna”. E cioè, non sia stato capace di applicare provvedimenti chiari, coerenti e, soprattutto, concreti per frenare l’inflazione, sconfiggere l’insicurezza e assicurare al Paese l’approvvigionamento di generi alimentari. Il Presidente di Hinterlaces, Oscar Shemel, intervistato da José Vicente Rangel, ha spiegato che la percezione che emerge è che il presidente Maduro sia prigioniero del suo labirinto; stia vivendo una “fantasiosa epica rivoluzionaria” e sia incapace di occuparsi dei veri problemi della popolazione. Stupore e confusione. L’ultimo annuncio del capo dello Stato, realizzato a reti unificate, è stato accolto non solo con sorpresa ma anche con incredulità. In un paese in cui i concessionari non hanno utilitarie da offrire e solo riescono a vendere auto di gran lusso, merce pregiata per i “nuovi ricchi”, il capo dello Stato ha annunciato che si darà un nuovo impulso all’industria dell’automobile. General Motors, T t Ch l M Toyota, Chrysler, Mac, IIveco, Venezolana de Motos, Yamaha, Decars Motors, CA, sono alcune delle multinazionali incaricate di produrre vetture e motociclette per il mercato locale e l’esportazione. Il presidente Maduro, inoltre, ha sottolineato, ed è quello che ha maggiormente sorpreso, che l’assemblatrice Toyota produrrà il modello “Corolla 2015”, destinato alla famiglia venezuelana. Una vettura, ha reiterato il capo dello Stato, “accessibile ai giovani, alla classe media, agli operai, alla famiglia venezuelana”. I prezzi del “Corolla”, in America lati- i t i 17mila 17 il e na, sii aggirano tra i 19mila dollari. Toyota, nel presentare lo scorso febbraio il modello “Corolla 2015”, disse che il costo sarebbe stato tra il milione 600mila bolívares e il milione 900mila. Un prezzo, insomma, proibitivo per la stragrande maggioranza dei venezuelani che riceve lo stipendio minimo stabilito per legge o poco più. S’inferisce, quindi, che l’automobile della Toyota potrebbe essere venduto a un prezzo politico, come lo sono gli alimenti e le medicine; e che il governo del presidente Maduro scommetta su una ripresa dei prezzi del greggio, 3 oggi attorno ai 30 dollari il barile, frutto di un probabib lle accordo nel “summit” di Doha. In ultimo, ha sorpreso l’improvviso viaggio del presip dente Maduro alla vicina iisola di Cuba. Illazioni, speculazioni, pettegolezzi. La visita del capo di Stato alla v vigilia dell’arrivo a Cuba di v un altro capo di Stato, Barack u Obama, ha dato adito a tante iipotesi. Il viaggio di Obama ha rotto più di mezzo secolo h d’isolamento dell’isola; inaugurato una nuova politica g estera nei confronti di Cuba e chiuso un capitolo di storria. Imperialismo, colonialismo, ffascismo, negli ultimi mesi sono scomparsi dal linguaggio della diplomazia cubana e dai discorsi di Raul Castro. Termini, però, presenti ancora negli articoli del vecchio leader, ormai in pensione, Fidel Castro pubblicati da Gramma; e nei discorsi degli esponenti della “rivoluzione bolivariana”. E’ un lessico preso in prestito dagli anni 60 che, reso di nuovo di moda, accompagna in questo suo “revival” il populismo e la demagogia con cui si alimentano sogni e seminano illusioni. Sogni e illusioni che, come un gigante dai piedi d’argilla, si sgretolano sotto il peso della realtà. FONDATO NEL 1950 DA GAETANO BAFILE Direttore Mauro Bafile - CNP 5.613 bafi[email protected] VENEZUELA Redazione Attualità Angelica Velazco Romeo Lucci Yessica Navarro Arianna Pagano Para el representante de Primero Justicia en el parlamento, Carlos Paparoni, el CNE está tratando de frenar la activación del revocatorio, pero más temprano que tarde tendrá que dar a conocer la fecha de la consulta Venezuela Berki Altuve [email protected] Sport Fioravante De Simone fi[email protected] Redazione di New York Mariza Bafile (Responsabile) Flavia Romani Disegno Grafico Juan José Valente [email protected] Edizione Digitale www.voce.com.ve Alfredo Bencomo [email protected] Leonardo Fernández [email protected] Concessionaria per la Pubblicità Giuseppina Liberatore [email protected] Consiglio di Amministrazione Presidente Antonio Romani Consigliere Amedeo Di Lodovico Amministrazione Yoselin Guzmán [email protected] La Voce d’Italia è una tribuna aperta a tutti i lettori senza preclusioni di ordine politico. Le opinioni dei nostri collaboratori non rispecchiano necessariamente quelle del giornale. www.voce.com.ve @voceditalia La Voce d’Italia Ed. Caracas. Local 2. Av. Andrés Bello, 2da. transv. Guaicaipuro Norte Caracas - Venezuela Telefax: (0058-0212) 576.9785 - 576.7365 571.9174 - 571.9208 E-mail: [email protected] “La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250”. Agenzie giornalistiche: ANSA, ADNKRONOS, AISE, GRTV, Migranti Press, Inform, AGI, News Italia Press, Notimail, ABN, 9 colonne. Servizi fotografici: Ansa, Notimail, Luciano Biagioni, Emme Emme. martedì 22 marzo 2016 VENEZUELA Cultura Anna Maria Tiziano [email protected] Redazione Europa Mariza Bafile (Caporedattrice) [email protected] Giovanna Chiarilli [email protected] Laura Polverari [email protected] Juan Carlos Bafile Lorenzo Di Muro Pagina 4 | A cargo de Berki Altuve Discutirán Ley de Referendo después de Semana Santa CARACAS- El diputado por la MUD ante la Asamblea Nacional Carlos Paparoni informó que luego de la Semana Santa se retomará, en segunda discusión, la Ley de Referendo, un texto que obligaría al Consejo Nacional Electoral (CNE) a responder a los venezolanos sobre la activación de este mecanismo para cambiar al Gobierno. Para el representante de Primero Justicia en el parlamento, el CNE está tratando de frenar la activación del revocatorio, pero más temprano que tarde tendría que dar a conocer la fecha para realizar la consulta. Paperoni saludó que el Ministerio Público por lo menos haya llamado al diputado Américo De Grazia para profundizar en las investigaciones sobre el asesina- to de mineros en Bolívar, donde aseguró que no sólo hay enfrentamiento entre bandas organizadas, sino que tiene que ver con la forma de acuerdos para la explotación de recursos. El diputado advirtió que Venezuela está a punto de perder el ciclo de siembra y luego de los primeros tres meses del año todavía no se han obtenido las semillas o importado los insumos necesarios para la producción. Por otra parte, denunció en el programa Primera Página de Globovisión que 6 mil toneladas de trigo llegaron contaminadas al país y provocaron la paralización de 6 molinos. Paparoni cree que es claro que la pobreza ha alcanzado a los venezolanos y eso se evidencia en que se consumen en la actualidad 12 kilos de carne por año per cápita en lugar de 20 kilos, tal y como recomienda la FAO. Igual ocurriría con la leche, cuyo consumo es de 65 litros por año, en lugar de los 120 litros que sugiere también la FAO. El parlamentario recordó que su partido ha propuesto una ley para que se revise a las empresas en manos del Estado para ponerlas a producir y consideró que la paralización de muchas de ellas demuestra que los militares no saben producir o administrar estas empresas. Paparoni indicó que mientras otros países abandonan la retórica antiimperialista como Cuba, Venezuela parece que se está quedando atrás y aquellos que antes eran “nuestros amigos” le dan la espalda al país. Rechaza Ley de Amnistía en la ONU WASHINGTON- La Delegación venezolana encabezada por el Representante Permanente ante los Organismos Internacionales, Jesse Chacón Escamillo, denunció ayer la aprobación del Proyecto de Ley de Amnistía por parte de la Asamblea Nacional de nuestro país en su primera discusión; la cual, incurre en los delitos vinculados al tráfico y posesión de drogas tal como se evidencia en su artículo 30. La denuncia se produjo durante el 59° Período de Sesiones de la Comisión de Estupefacientes, que se realiza en la sede las Naciones Unidas en Viena. En este sentido, al iniciar el espacio para discutir la situación mundial del tráfico de drogas, la Delegación venezolana ratificó su rotundo rechazo a la propuesta la cual constituye una grave vulneración a los Convenios internacionales en materia de drogas. Es importante recordar que el controversial artículo 30, establece la concesión de amnistía a quienes perpetren delito de tráfico de drogas de menos cuantía en el caso de campamentos o manifestaciones públicas, los cuales se encuentran tipificados en los artículos 149 y 151 de la Ley Orgánica de Drogas. El Gobierno Revolucionario reiteró su compromiso en todos los ámbitos y escenarios internacionales, para continuar la lucha mundial contra las drogas, abogando además por una eficaz cooperación internacional que logre un plan de acción para contrarrestar este problema. ECONOMÍA Canasta básica familiar aumentó a Bs 121.975,47 en febrero CARACAS- Una familia de cinco miembros tenía que gastar en febrero 12,6 salarios mínimos (9.648,18 bolívares vigentes ese mes) para poder cubrir la canasta básica que se ubicó en 121.975,47 bolívares, aumentando 514,2% en un año, según el Centro de Documentación y Análisis Social de la Federación Venezolana de Maestros (Cendas). Todos los rubros de la canasta alimentaria aumentaron de precio: azúcar y sal, 96,6%; cereales y productos derivados, 62,3%; pescados y mariscos, 28,3%; café, 21,0%; leche, quesos y huevos, 20,3%; Raíces, tubérculos y otros, 19,2%; grasas y aceites, 11,3%; salsa y mayonesa, 3,8%; granos, 2,3%; carnes y sus preparados, 1,7% y frutas y hortalizas, 1,1%. Cendas indicó que la diferencia entre los precios controlados y los precios de mercado es de 2.211,82%. En total escasean al menos 59 productos básicos, entre los que se encuentran la leche en polvo, azúcar, caraotas, café, jabón de baño y medicinas como Atamel, Losartán Potásico, Aspirinas, anticonceptivos, entre otros artículos. El costo promedio de un almuerzo para un trabajador es de 950 bolívares. El monto del ticket de alimentación es 225,00 bolívares, el 1.5 de la unidad tributaria vigente, cuyo valor es de 150 bolívares. 15 años de Experiencia Venezuela Italia Solicitud y legalización de documentos de Esdo Civil y de Estudios. Solicitud y legalización de: Estratti di Nascita. Matrimonio, Morte e Antecedenti Penali. Apostilla de la Haya. Traducción a Italiano, Inglés, Francés, Español y otros idiomas. Departamento Legal Aposlle dell’Aia. Departamento Legal Asesoria Asesoria - Redacción de documentos. Sucesiones Divorcios y Secesiones. Derecho de ciudadania Solicitud y legalización de documentos en Argentina, Colombia y Mexico. MEJORAMOS CUALQUIER PRESUPUESTO Otros países. Consultar CONSULTA GRATUITA Caracas !" #$% &'!()*)+/0!(2"+/)!)"+/)!** e-mail: [email protected] 444678";<&67 Roma =>? 200*K!8 #$% &'K)02!(++ e-mail: [email protected] 444678";<&67 VENEZUELA A cargo de Berki Altuve BREVES Diputados mantienen contacto con ministra Varela por caso Uribana BARQUISIMETO - El diputado por el estado Lara, Edgar Zambrano, adelantó que mantienen comunicación con la ministra de Asuntos Penitenciarios, Iris Varela y sus viceministros para tratar el problema que se vive la cárcel de Uribana en Lara. “En tiempo real y en 24 horas, cada una de las actividades que se desarrolla forma parte de la comisión de asuntos penintenciarios”. En entrevista al programa En Sintonía de Unión Radio, dijo que aún permanece el secuestro de custodios y aun no hay “intencionalidad” de los reclusos de liberarlos. Son 15 personas cautivas y los parlamentarios piden el respeto de los derechos de los secuestrados. “Hemos insistido en mantener activos el diálogo”. Se planea entregar medicinas a los reclusos y activar mecanismos de comunicación para estar al día con los temas que afectan esta población. “Estamos haciendo un esfuerzo conjunto”. Gobernador de Bolívar comparecerá ante la AN por caso Tumeremo El gobernador del estado Bolívar, Francisco Rangel Gómez, comparecerá ante la Asamblea Nacional el próximo martes 29 de marzo a las 10 de la mañana, a solicitud de la Comisión Especial para la Investigación de Tumeremo de la AN. Gómez dará cuenta sobre la desaparición de los mineros en el Salón Miranda del Palacio Federal Legislativo, informó, la diputada por el estado Bolívar Olivia Lozano a través de su cuenta en Twitter @oliviaylozano. La citación se corresponde con la Ley sobre el Régimen para la Comparecencia de Funcionarios Públicos y los Particulares ante la Asamblea Nacional o sus Comisiones, que establece la disposición de los parlamentarios a solicitar la presencia de cualquier miembro del Ejecutivo. Se mantiene esquema de venta de productos regulados por número de cédula La Superintendencia Nacional para la Defensa de los Derechos Socioeconómicos (Sundee), ratificó ayer que el mismo orden de los días para comprar artículos de primera necesidad por el terminal de la cédula de identidad se mantiene sin cambios. El señalamiento es debido a la presunta campaña de manipulación en redes sociales y mensajerías de texto que propagaban una falsa modificación de los días. El orden establecido para adquirir artículos funciona de la siguiente manera: el día lunes, 0-1; el martes, 2-3; los miércoles, 4-5; jueves, 6-7, y viernes, 8-9. Los fines de semana las compras son por los terminales del 0 al 4, los días sábado, y del 5-9 los domingos. “La Sundde desmiente categóricamente cualquier información que circule en las redes sociales y por mensajería de texto con respecto a cambios en el sistema de compras para adquirir productos de primera necesidad”, indicó la institución a través de un comunicado publicado en su portal web. El superintendente nacional para la Defensa de los Derechos Socioeconómicos, William Contreras, denunció que la ola de rumores sobre supuestos cambios responde a una campaña para crear zozobra en el pueblo. El ministro de Transporte y Obras Públicas, Luis Sauce informó que las nuevas tarifas se aplicarán a las rutas suburbanas e interurbanas que cubran una distancia de 1 a 10 kilómetros Sauce: Aumento del pasaje será en tres partes desde Bs 35 CARACAS- El ministro de Transporte Terrestre y Obras Públicas, Luis Sauce detalló ayer que el aumento del pasaje mínimo se aplicará en tres partes “este mes a Bs. 35, para agosto Bs. 45 y en noviembre a Bs. 50”. Asimismo señaló que las nuevas tarifas serán aplicará a las rutas suburbanas e interurbanas que cubran una distancia de 1 a 10 kilómetros. La medida, publicada en Gaceta Oficial N° 6.221, de fecha 17 de marzo de 2016, y surgió como resultado de las distintas mesas de trabajo con sector transporte del país. “Fue un acuerdo con los transportistas, no fue una decisión arbitraria del Gobierno Nacional”, afirmó el Ministro en el programa El Desayuno, transmitido por Venezolana de Televisión. Sobre el sector automotor y las quejas por la falta de repuestos dijo que se tienen dispuestas “más de 43 proveedurías a nivel nacional, el financiamiento de Yutong, hemos hecho sustitución de unidades, incrementamos a 11 rubros las proveedurías incluyendo amortiguadores, parabrisas y rines, además de las pensiones para los transportistas”. Metro de Caracas inicia mantenimiento El titular de transporte terrestre, Luis Sauce, informó que durante el asueto de la Semana Mayor, se realizarán diferentes mantenimientos a los sistemas de transporte que operan a través del Metro de Caracas: Metrobuses, Metrocable y estaciones del subterráneo. “Estos trabajos iniciarán el martes (hoy) 22 de marzo luego del cierre de la operación comercial y se extenderán hasta el domingo 27. Hemos decidido habilitar un ruta especial de Metrobús desde Chacao hasta La California para que nuestros usuarios tengan otra opción de transporte, a pesar de que el servicio no se interrumpirá”, agregó el ministro. Víctimas de la Guarimba se reúnen con el Canciller de Chile Santiago de Chile- Yendry Velásquez, vocera del Comité de Víctimas de la Guarimba, sostuvo ayer un encuentro con el Ministro de Relaciones Exteriores de la República de Chile, Heraldo Muñoz, a quien manifestó su preocupación y rechazo sobre el “Proyecto de Ley de Amnistía y Reconciliación Nacional”, aprobada en primera discusión por la Asamblea Nacional el pasado 16 de febrero. La vocera de esta organización expresó al Canciller chileno que esta Ley de Amnistía impediría jurídicamente que se determine la responsabilidad y sean debidamente sancionadas las personas que generaron la muerte de 43 personas y más de 800 lesionados en el año 2014, luego de la ejecución del denominado plan “La Salida”, que buscaba derrocar al Presidente Nicolás Maduro. Velásquez afirmó que actualmente los grupos políticos que promovieron esta violencia en Venezuela son mayoría en la Asamblea Nacional y pretenden aprobar una Ley de Amnistía para perdonar todos los hechos que ellos mismos desarrollaron. “Se trata de un autoperdón que vulnera el derecho a la justicia de las víctimas. Queremos justicia, queremos que los responsables paguen por la muerte de nuestros familiares”, enfatizó. Pagina 5 | martedì 22 marzo 2016 En el Metro de Caracas sustituirá un total de 24 durmientes de madera por durmientes de concreto en la zona de maniobras de Los Dos Caminos, en la Línea 1, por lo cual se aplicará una vía única temporal entre esta estación y Palo Verde. Esta ruta especial contará con 6 unidades articuladas y funcionará de 5:30 a.m. a 10:00 p.m., con paradas en las estaciones intermedias de este itinerario, es decir, Altamira, Miranda, Los Dos Caminos, Los Cortijos y La California. Adicionalmente, precisó que se llevarán a cabo labores de remozamiento y cambio de imagen de 9 estaciones de la Línea 2 y se realizará el lavado y barrido de estaciones y túneles en Línea 3. Y en los sistemas Metrocable Mariche y San Agustín las labores de mantenimiento iniciarán el jueves 24 de marzo. En el caso de Mariche el servicio será interrumpido la mañana del jueves y viernes, retomando sus operaciones a la 1:00 de la tarde, ambos días. La parroquia San Agustín también recibirá un cariñito donde se realizarán por tramos las labores convenidas, el jueves 24 y viernes 25 corresponderá al tramo Parque Central – La Ceiba, y el domingo 27 al tramo San Agustín – La Ceiba, todos los trabajos se realizarán en la mañana y se abrirá el servicio comercial con normalidad a la 1:00 de la tarde. CIFAR Hay materia prima para fabricar medicamentos hasta abril CARACAS- El Presidente de la Cámara Farmacéutica Cifar, Tito López, afirmó que sólo tienen materia prima para fabricar medicamentos hasta el mes de abril, mientras que algunas empresas manejan inventarios limitados de productos terminados. López explicó que con buen pronóstico, podrían extender el inventario de materia primera hasta mayo, sin embargo, comentó que para garantizar el abastecimiento urge que reciban dólares. “Tenemos una deuda pendiente por liquidar desde 2012, que ronda los 657 millones de dólares, eso bloquea líneas de crédito e impide la continuidad en la fa- bricación”, comentó en entrevista para el programa A Tiempo de Unión Radio. El representante del gremio farmacéutico dijo que el Gobierno Nacional creó un nuevo listado de sectores prioritarios y están revisando las deudas de las empresas que tienen este tipo de productos esenciales. “Están haciendo planteamientos de pago, la semana pasada hubo varias empresas que recibieron liquidaciones de divisas, sobre todo a transnacionales”, agregó López, aunque aclaró que desconocen cuáles empresas recibieron el pago. López espera que después de Semana Santa se retomen los ciclos de conversa- ciones para revisar las deudas y los posibles esquemas de pago de divisas. “El Estado venezolano ha reconocido que hay desabastecimiento (…) por eso rápidamente tenemos que recibir divisas”, expresó. El Presidente del Cifar insistió en revisar la estructura de precios de los medicamentos por la disparidad entre costos de materia prima y costos asociados que se reflejan en el precio de estos productos. Agregan que a la situación de las irregularidades en las estructuras de costos, se suma la escasez de divisas para importar materia prima y la tardanza en los trámites para otorgar permisos de fabricación. 6 IL FATTO martedì 22 marzo 2016 | DRAGHI INTERNET Una stretta di mano e un bilaterale di due ore e mezza nel simbolico palazzo della rivoluzione, dove l’inno e la bandiera americana si sono affiancati a quelli cubani. Obama esordisce in spagnolo: “Este es un nuevo día”. Raul Castro chiede la fine dell’embargo Storico incontro Obama-Castro ma resta il nodo diritti umani Claudio Salvalaggio WASHINGTON “Este es un nuevo dia”: esordisce in spagnolo il presidente degli Stati Uniti Barack Obama promettendo “prima o poi” la fine dell’embargo quando prende la parola insieme a Raul Castro dopo una storica stretta di mano e un bilaterale di due ore e mezza nel simbolico palazzo della rivoluzione, dove l’inno e la bandiera americana si sono affiancati a quelli cubani. E’ a fine di un’epoca, ma non ancora del duello su diritti umani e democrazia, sui quali i due leader hanno ribadito con “franchezza” le loro “profonde differenze” impegnandosi tuttavia ad “accettarle” e a cooperare, “privilegiando i legami che uniscono i due Paesi e i due popoli”, come ha sottolineato Castro. Ma nella inattesa (per Castro) conferenza stampa finale, il presidente cubano è stato messo in imbarazzo quando un giornalista della Cnn, figlio di un cubano, gli ha chiesto perchè nell’isola dei Castro ci sono i prigionieri politici. - Prigionieri politici? Mi dia la lista. Se ci sono, prima che cali la notte saranno liberati - si è difeso stizzito Raul, all’indomani della retata che ha portato in carcere una cinquantina di attivisti per i diritti umani, comprese una ventina delle “Damas de blanco”, le moglie dei dissidenti in carcere. Poi è passato al contrattacco, invitando a non politicizzare il tema e chiedendo tempo. - Nessun Paese al mondo rispetta tutti i 61 diritti umani definiti a livello internazionale, mentre Cuba ne rispetta 47 - ha accusato, elencando quelli tutelati nell’isola, come la salute, l’educazione, la parità di salario tra uomini e donne. Diritti non scontati negli Usa, come denunciano anche i candidati democratici alla Casa Bianca, anche se Castro preferisce non entrare nella campagna presidenziale americana (“Trump o Hillary? Non voto negli Usa”). Obama accetta le rampogne di Castro sui talloni d’Achille americani “perchè non dobbiamo essere immuni o timorosi delle critiche” ma sui diritti umani resta fermo pur senza salire in cattedra, sottolineando che la revoca dell’embargo da parte del Congresso dipende in parte anche dai progressi su questo terreno. Ma, pur non sapendo dire quando, promette che “l’embargo finira’” perchè “quello che abbiamo fatto per oltre 50 anni non è servito né ai nostri interessi nè agli interessi del popolo cubano”. Per Castro la revoca è “essenziale”, l’embargo resta l’ostacolo principale per aprire una “nuova strada” nella relazioni tra i due Paesi, dopo i “risultati concreti” ottenuti in questi 15 mesi di disgelo con accordi e memorandum proseguiti anche ieri. Entrambi i leader insistono sulla volontà di proseguire il cammino, scommettono su un futuro, ha garantito Obama, “che sarà deciso solo dai cubani, e da nessun altro”. Un futuro per il quale Obama ha chiesto a Castro più aperture economiche, più joint venture, assunzioni dirette dei cubani nelle società straniere. Perchè la normalizzazione, e la speranza di un cambiamento del regime, passa prima di tutto attraverso il business: non a caso Obama, che ha parlato agli imprenditori cubani, ha sottolineato di essere accompagnato a Cuba dalla più grande delegazione della sua presidenza, una quarantina tra parlamentari ed esponenti del mondo economico. Ma il cambiamento passa anche attraverso l’accesso a internet, ora fortemente limitato dal regime e costosissimo: Obama ha promesso di voler aiutare Cuba ad andare sul web, annunciando un accordo tra Google e le autorità de L’Avana per sviluppare la rete wi-fi e la banda larga sull’isola. - Il cambiamento sta avvenendo qui e penso che Raul Castro lo capisca - ha confidato il presidente Usa in una intervista alla Abc -. La nostra intenzione è stata di lasciare che la palla rotoli, sapendo che il cambiamento non avverrà da un giorno all’altro - ha aggiunto . - Distruggere un ponte è facile e richiede poco tempo, mentre ricostruirlo in modo solido è molto più difficile e lungo - gli ha risposto a distanza Castro. Obama ha voluto ringraziare pubblicamente il Papa e il cardinale Ortega per il loro “contributo decisivo” al riavvicinamento dei due Paesi e Castro per aver ospitato i colloqui di pace tra il governo colombiano e le Farc, proseguiti nell’isola sotto la supervisione del segretario di Stato Usa John Kerry. Dopo la giornata dedicata al governo cubano, oggi Obama si rivolgerà direttamente al popolo cubano, con un discorso trasmesso in diretta dalla tv nazionale. Sempre oggi incontrerà alcuni dissidenti e assisterà ad una partita di baseball tra la nazionale cubana e una squadra americana: anche questa è diplomazia. Google a Cuba, la ‘rivoluzione’ del web L’AVANA - Sono delle scatolette bianche disseminate qua e là in diversi punti a L’Avana e i cubani ci si ammassano intorno come api sul miele. L’oggetto del desiderio a Cuba si chiama router, il dispositivo magico che mette in contatto con il mondo l’isola caraibica. In città ci sono circa otto punti ‘hot-spot’ e sono diventati come una seconda piazza per la gente, che attende ora la rivoluzione di internet. Una speranza confortata dall’annuncio dato dallo stesso presidente Usa Barack Obama che Google ha firmato un accordo con le autorità de L’Avana per sviluppare la rete wi-fi e la banda larga. Il servizio per ora è offerto dall’unica compagna di telecomunicazioni controllata dal governo a Cuba, la Etecsa, che avendo il monopolio e in mancanza di infrastrutture fa pagare a caro prezzo un’ora di connessione wi-fi. Il prezzo per una scheda costa, infatti, due dollari l’ora, che a Cuba equivale quasi ad uno stipendio di due giorni di lavoro. - Il wi-fi costa caro - spiega all’Ansa Martino Soreano, 21 anni, studente - è come il 10% di un salario medio, ma la gente è disposta a tutto pur di connettersi. Spero che la visita di Obama possa portare anche infrastrutture per avere un accesso più economico a internet. Soriano ha spiegato anche che, a causa del prezzo proibitivo, i cubani si ingegnano con qualsiasi espediente, come quello di vendere a metà prezzo la loro connessione. - Il problema qui - dice Alejandro Marrito, 30 anni, impiegato - è che non esiste la connessione via cavo quindi tutto funziona via satellite e questo spiega sia il costo elevato sia le difficoltà a volte di connettersi, specialmente nelle ore di punta. Le cosiddette ore di punta a L’Avana non passano inosservate e sono una delle curiosità per i turisti perché si vedono decine di cubani con smartphone, tablet o computer che videochiamano amici e familiari che si trovano all’estero. E’ la loro finestra sul mondo. - Anche se alcune persone qui hanno l’iPhone - racconta un giovane che preferisce restare anonimo - non è possibile usare FaceTime, l’alternativa è una app chiamata ‘Imo’. Un futuro all’insegna di internet è anche la speranza di Adriana Aguilar, che gestisce un salone di bellezza. - Io amo la mia terra - spiega - ma voglio avere la possibilità di vedere il mondo e finché non potrò viaggiare, internet può soddisfare la mia curiosità. Anche Adriana confida nel presidente americano, tuttavia è scettica sul fatto che l’arrivo di infrastrutture faccia scendere il prezzo per la connessione internet. A parte il wi-fi pubblico, inoltre, la connessione privata è proibita e solo alcune categorie di privilegiati possono avere accesso al servizio. Il costo è di circa 120 dollari, una cifra che la maggior parte dei cubani guadagna in un anno. A Cuba solo il 5% della popolazione - come riferisce Fortune - ha accesso a internet. DALLA PRIMA PAGINA Obama: “E’ un nuovo giorno”... - I diritti umani non devono essere politicizzati. Abbiamo il diritto alla salute, il diritto all’educazione, la parità di salario tra uomini e donne. Lasciateci lavorare in modo che possiamo rispettare tutti i diritti umani. Dopo la storica stretta di mano con Obama, con l’inno americano che risuonava nel Palazzo della Rivoluzione, Raul Castro ha spiegato, tra le altre cose, che Cuba difende i diritti umani ed è disposta al dialogo su questo argomento. Parlando dopo il faccia a faccia con Obama, Castro ha inoltre ribadito la necessità e l’urgenza della restituzione di Guantanamo. Applausi cubani a L’Avana vecchia per il presidente Usa e la sua famiglia, al loro arrivo nella piazza della cattedrale. Alcune centinaia di persone hanno battuto le mani e gridato il nome del presidente, ‘Barack, Barack’. Il capo della Casa Bianca ha speso alcuni minuti per salutare la gente e stringere la mano prima di entrare in cattedrale. Barack Obama e Raul Castro hanno iniziato la loro conversazione parlando della comune esperienza di avere delle figlie (due il primo, tre il secondo), secondo quanto riferisce il pool di giornalisti Usa al seguito del presidente americano. Dopo la storica stretta di mano, invece, i due leader si sono scambiati convenevoli attraverso un interprete. Obama ha raccontato a Castro del suo primo giorno all’Avana, ieri: - Abbiamo fatto un bel giro, ci è piaciuto. E abbiamo avuto una grande cena. Quando ha deposto la corona di fiori al memoriale di Josè Marti, il capo della Casa Bianca ha firmato il libro degli ospiti e ha lasciato una dedica: “è un grande onore rendere omaggio a Josè Marti, che ha dato la sua vita per l’indipendenza del suo Paese. La sua passione per la libertà e per l’autodeterminazione continua a vivere nel popolo cubano oggi”. Per i dissidenti, che il presidente incontrerà oggi, Obama può far da mediatore con il governo castrista per migliorare la situazione dei diritti umani nell’isola. PUBBLICITÀ www.voce.com.ve | martedì 22 marzo 2016 Ambasciata d’Italia a Caracas 7 Consolato Generale d’Italia a Caracas COMUNICATO INFORMATIVO Referendum popolare 17 aprile 2016 1. Con decisione del Consiglio dei Ministri adottata il 10 febbraio è stata determinata la data del 17 aprile 2016 per il REFERENDUM ABROGATIVO della norma che prevede che i permessi e le concessioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti di idrocarburi entro dodici miglia dalla costa abbiano la “durata della vita utile del giacimento” (referendum popolare per l’abrogazione del comma 17, terzo periodo, dell’art. 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 [Norme in materia ambientale], come sostituito dal comma 239 dell’art. ! 2016], limitatamente alle seguenti parole: «per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale»). 2. ELETTORI RESIDENTI ALL’ESTERO ED ISCRITTI ALL’AIRE Gli elettori residenti all’estero ed iscritti nell’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) riceveranno come di consueto il plico elettorale al loro domicilio. Si ricorda che è onere del cittadino mantenere aggiornato il Consolato circa il proprio indirizzo di residenza. "#$%$&$!$ un’apposita dichiarazione su carta libera che riporti: nome, cognome, data e luogo di nascita, luogo di residenza, indicazione del comune italiano d’iscrizione all’anagrafe degli italiani residenti all’estero, l’indicazione della consultazione per la quale l’elettore intende eser%'#$*%! #+$/#*$"solato anche tramite persona diversa dall’interessato ENTRO I DIECI GIORNI SUCCESSIVI ALLA DATA DI PUBBLICAZIONE DEL 4";4<=4'>;4&4?<44''K;4>QWW'&"K&"=?X="KY&=?44&"=\&Y&4'4<<=;K'&^!$ _$! 3. ELETTORI TEMPORANEAMENTE ALL’ESTERO (MINIMO TRE MESI) A partire dalle consultazioni referendarie del 17 aprile 2016 gli elettori italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento della consultazione elettorale, non#`$$$*^jw x{*|_<#$$ pervenire AL COMUNE d’iscrizione nelle liste elettorali ENTRO I DIECI GIORNI SUCCESSIVI ALLA DATA DI PUBBLICAZIONE 4'4";4<=4'>;4&4?<44''K;4>QWW'&"K&"=?X="KY&=?44&"=\&Y&4'4<<=;K'&^! revoca entro lo stesso termine) una OPZIONE VALIDA PER UN’UNICA CONSULTAZIONE. Si fa riserva di !'%+$/ #*$#$%^}}} $*_'# %!$%$%$$%%*^"K_ dichiarazione attestante il possesso dei requisiti per l’ammissione al voto per corrispondenza (trovarsi per motivi di lavoro, studio o cure #>~*{$mento della consultazione elettorale; oppure, essere familiare convivente di un cittadino che si trova nelle predette condizioni [comma 1 %j'jw_'#$j|jx>; jj^$$_ #$#^x|>;jj_$ fornire un apposito modello di opzione che potrebbe essere utilizzato dagli elettori temporaneamente all’estero che intendono ivi esprimere il voto per corrispondenza, non appena disponibile. "| 8 PUBBLICITÀ martedì 22 marzo 2016 | Consolato Generale d’Italia Caracas esistenza in vita 2016 Nei prossimi giorni saranno nuovamente disponibili presso “Italcambio” i Moduli di Dichiarazione di Esistenza in Vita corrispon|#$*! &$!$!& #$!"| #$*!Q?K$! &&#{$X& #$$"%&"\#4X" Q?&"K\4?<4 \4;"='4 \K;Y=K>;&'4\K&=| >$%Q*>$!%$<;K??4\4;"='4 PENSIONADOS "I.N.P.S." - FE DE VIDA AÑO 2016 4/$&X|{{$**$ $ 4$& {$"| {*Q?K$ '{& `X & {*$"& "{X" Q?&"K\4?<4\&;"='4 \K;Y=KW;&'\K=| >$=*>4?&=?& #$4"4><= \&4;"='4 ITALIA www.voce.com.ve | martedì 22 marzo 2016 9 DALLA PRIMA PAGINA Italia in lutto,... I grillini di nuovo alla carica dopo che il padre della responsabile del dicastero delle Riforme è finito nel registro degli indagati con tutti il cda della vecchia Banca Etruria per bancarotta fraudolenta. Guerini: “La respingeremo”. Emiliano: “Decida lei se andare avanti” M5s torna sulla sfiducia a Boschi ma il Pd fa quadrato Francesca Chiri ROMA - Il M5s torna alla carica sulla sfiducia al ministro Elena Boschi dopo che il padre della responsabile del dicastero delle Riforme è finito nel registro degli indagati con tutti il cda della vecchia Banca Etruria per bancarotta fraudolenta. - A dicembre avevamo visto giusto. La Boschi deve andare a casa senza se e senza ma - attacca la capogruppo 5 Stelle al Senato Nunzia Catalfo che intende ripescare la mozione già discussa alla Camera e depositata anche al Senato mentre il Movimento punta dritto contro la Rai, accusata di aver “censurato” la notizia dell’indagine a carico di Pierluigi Boschi. - Reiteriamo la nostra richiesta di dimissioni della Boschi dal Governo e chiediamo l’immediata discussione al Senato della mozione di sfiducia nei suoi confronti - spiega la senatrice pentastellata che punta l’indice sul Pd: - Non ha mai voluto discutere la mozione di sfiducia che il Movimento ha depositato a Palazzo Madama lo scorso 15 dicembre. Partiamo da lì. Ma i dem non mostrano di temere il passaggio a palazzo Madama considerato molto più tortuoso che alla Camera dove la sfiducia era stata bloccata con ampi margini numerici. - La sfiducia non ha senso, e se la presenteranno la respingeremo - assicura il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini. Da parte delle altre opposizioni, infatti, l’attacco al governo su tutta il dossier banche non sembra voler tirare dentro il ministro delle Riforme. - La Boschi non può essere considerata responsabile delle eventuali malefatte del padre nell’ambito della Banca Etruria. Resta però evidente il contrasto tra questo sottofondo inquietante e le scelte del governo in materia di banche - dichiara il senatore azzurro Maurizio Gasparri ed anche Renato Brunetta osserva che “la questione di Banca Etruria è impostata in senso familistico da Lega e 5Stelle, quasi che la questione sarebbe risolta levando dal governo il dente cariato. Ma la truffa ai risparmiatori è invece strutturale, figlia dell’inettitudine del governo e del suo dilettantismo. A dubitare è invece un esponente del Pd come il presidente della Puglia, Michele Emiliano. - La questione – dice - la deve risolvere il Ministro nella propria co- scienza. Deve decidere se è nelle condizioni di andare avanti oppure no. Penso - aggiunge che il ministro troverà la soluzione migliore. Intanto la ‘ministra’ non commenta. Tiene invece una lezione sulle riforme alla Sapienza dove trova una piccola contestazione inscenata da alcuni studenti nella facoltà di Economia. Lì invita invece i ragazzi a prendere parte alla consultazione referendaria: - È’ importante formarci un’opinione sulla riforma costituzionale perché tutti noi saremo chiamati ad esprimerci - ricorda dopo aver definito un “abile frutto” degli avversari della riforma l’accusa di “deriva antidemocratica” che rappresenterebbe il combinato disposto della riforma istituzionale con quella elettorale. - Ho portato a quei genitori l’affetto e la commozione degli italiani, tutti, tutti insieme, nessuno escluso- ha spiegato dopo un incontro di un’ora con i familiari nel castello di Tortosa. Mentre padri e madri affranti delle sette studentesse (Francesca Bonello, Elisa Valent, Valentina Gallo, Elena Maestrini, Lucrezia Borghi, Serena Saracino e Elisa Scarascia Mugnozza) e quelli delle sei di altri paesi uccise nell’incidente del bus maledetto che le trasportava da Valencia a Barcellona scoprivano i corpi spesso martoriati delle loro figlie, da tutta l’Italia sono arrivate testimonianze di affetto e solidarietà. Il Papa si è detto “addolorato” per “una perdita irreparabile”. Anche in Spagna, nonostante le vittime siano tutte straniere, l’emozione è fortissima. “Trece vidas rotas” (Tredici vite spezzate) il titolo a tutta prima pagina di La Vanguardia. Il paese si interroga sull’assurdità, e sulle responsabilità, di un incidente che poteva essere evitato. L’autista 63nne del bus, vicino alla pensione, è indagato per 13 “omicidi per imprudenza”, equivalente spagnolo dell’omicidio colposo. L’ipotesi più accreditata è che si sia addormentato al volante. Il pesante automezzo avrebbe sbandato verso destra svegliandolo, lui avrebbe dato una forte sterzata a sinistra, facendo piombare il bus sulla carreggiata opposta dell’autostrada. Secondo La Razon, avrebbe detto sconvolto ai primi soccorritori “Lo siento, me he dormido” (“Mi spiace, mi sono addormentato”). Una responsabilità pesante, molto pesante. Ieri è stato ricoverato in stato di shock. I ragazzi a bordo dormivano al momento dello schianto, dopo la notte trascorsa nella spettacolare ‘festa dei fuochi’ di Las Fallas di Valencia. Il sospetto è che non abbia riposato abbastanza prima di ripartire alle 3 del mattino per Barcellona. La strage delle studentesse solleva anche altri dubbi sulla sicurezza di queste gite ‘low cost’, 20 euro per andata e ritorno Barcellona-Valencia in 24 ore. Diverse ragazze morte, secondo La Vanguardia, non avevano la cintura di sicurezza allacciata. Chi l’aveva, dei 57 passeggeri, è sopravvissuto. Ma quanti ragazzi pensano ad allacciare la cintura quando dormono fra gli amici in un bus che li riporta a casa da una festa nel cuore della notte? Le 13 vittime erano sedute nella parte sinistra del bus, quella che si è schiacciata contro l’asfalto quando si è capovolto in mezzo all’autostrada. Quattro giovani italiani, tre ragazze e un ragazzo, sono ancora ricoverati. Secondo l’ambasciatore d’Italia in Spagna Stefano Sannino, che ha accolto le famiglie a Tortosa, i medici escludono che siano in pericolo di vita. La torinese Annalisa Riba dovrà essere operata per una vertebra cervicale lesionata, ha detto sua madre. L’emiliana Laura Ferrari, 23 anni, ha subito un delicato intervento a Barcellona. Nella mente dei feriti, di tutti i sopravvissuti, rimangono stampati i pochi secondi dell’orrore di domenica, il brutale risveglio mentre il bus rotolava in mezzo all’autostrada, nel buio, fra urla e terrore. Quando la carcassa metallica si è immobilizzata, molti non potevano muoversi. Peggio ancora vedevano accanto a sé i corpi senza vita delle compagne. Per loro il ‘sogno’ di Barcellona, vissuto da un numero sempre crescente di italiani, soprattutto giovani, era finito. 10 ITALIA martedì 22 marzo 2016 | La legge sui partiti spacca le forze politiche a cominciare dal Pd. Le organizzazioni politiche temono che attraverso la legge si vogliano imporre le primarie per legge e gli organismi tradizionali dei partiti La “clausola Guerini” divide il Pd Allarme nei partiti e movimenti Giovanni Innamorati ROMA - La legge sui partiti, di attuazione dell’articolo 49 della Costituzione, spacca le forze politiche a cominciare dal Pd, dove si oppongono due approcci: quello espresso dal vicesegretario Vincenzo Guerini e dal presidente Matteo Orfini, che vuole una legge che imponga standard di democrazia interna pena l’esclusione dalle elezioni, ed uno più “liberal” rappresentato dal relatore Matteo Richetti. Alla finestra gli altri partiti o movimenti, compresi Fi e M5s: il primo teme che attraverso la legge si vogliano imporre le primarie per legge il secondo che si vogliano imporre gli organismi tradizionali dei partiti. In commissione affari costituzionali è iniziato l’esame di alcune proposte di legge di attuazione dell’articolo 49, presentate da vari deputati: Giampiero D’Alia (Udc), Paolo Fontanelli (esponente dei “giovani turchi” del Pd), Roberta Agostini (minoranza Pd), la prodiana Sandra Zampa nonché una firmata da Guerini, Orfini e dagli esponenti della minoranza Nico Stumpo e Andrea De Maria, condiviso ufficialmente quindi dalle varie anime del Pd. Ma qui cominciano i problemi. la proposta di Zampa introduce le primarie per legge, facendo sobbalzare Fi (anche oggi è arrivato un “no” da Elena Centemero), e quella di Guerini prevede l’obbligo per i partiti e i movimenti di avere una personalità giuri- dica con l’iscrizione ad un apposito albo, pena l’esclusione dalle elezioni, cosa che allarma M5s. L’obbligo della personalità giuridica assicurerebbe i pieni diritti agli iscritti, dato che in caso di contenzioso essi possono rivolgersi al giudice civile. Ma su questo M5s non ci sta, anzi per i pentastellati non serve proprio una legge. Ma contrari a questo approccio sono anche il relatore, Matteo Richetti, renziano della prima ora, e il presidente della Commissione, Andrea Mazziotti, di Scelta civica, entrambi favorevoli ad una impostazione più liberal: si tratterebbe di obbligare i partiti ad avere uno statuto che assicuri la democraticità interna e dei criteri minimi di trasparenza, a garanzia anche degli elettori, ma niente clausola di esclusione dalle elezioni. Le audizioni di giuristi ed esperti, conclusesi ieri, non hanno aiutato molto. C’è chi ha detto che una legge non serve (Ilvo Diamanti) e chi che è una “emergenza (Luigi Ferrajoli), chi ha bocciato la clausola proposta da Guerini (Cesare Pinelli) e chi la ritiene necessaria (Mario Dogliani); e lo stesso è accaduto nelle audizioni della scorsa settimana. Oggi una riunione del gruppo parlamentare del Pd servirà a chiarire le idee, in un confronto in cui la faglia di divisione non è tra maggioranza e minoranza interna ma trasversale alle diverse anime Dem. DALLA PRIMA PAGINA Flessibilità, entra... Il rischio c’è e lo hanno evidenziato prima l’Eurogruppo, poi l’Ecofin, e infine la stessa Commissione in una lettera all’Italia. “Dalla valutazione di novembre sono state prese misure che aumentano il deficit, e c’è un rischio di significativa deviazione dall’aggiustamento verso l’obiettivo di medio termine (pareggio strutturale di bilancio, ndr)”, scriveva l’Eurogruppo il 7 marzo. ‘Significativa’ perché il deficit strutturale peggiora di 0,7% nel 2016, mentre dovrebbe migliorare di 0,1%. Rischio che “rimane anche se venisse accordato il massimo potenziale di flessibilità”. E’ per questo che il vicepresidente Dombrovskis e il commissario Moscovici hanno scritto al Governo italiano, sollecitando misure in vista della presentazione del programma di stabilità il 15 aprile. Non c’è molto tempo per agire: dal 15 aprile la Ue valuta i piani di stabilità, e gli aggiornamenti al bilancio 2016 verranno presi in considerazione nelle nuove previsioni economiche del 4 maggio. Se non dovessero essere convincenti - ma il negoziato odierno cercherà di evitarlo - nelle raccomandazioni del 18 maggio l’Italia potrebbe avere brutte sorprese. Come il ‘no’ a una parte della flessibilità richiesta, o l’apertura di una procedura per debito. Il problema è che la deviazione dei conti ha comportato la violazione, già acclarata, della ‘regola del debito’ per il 2015 e 2016. In teoria, la flessibilità concessa nel 2015 (0,4% per le riforme) avrebbe dovuto evitare proprio un simile scenario, ma da allora il Governo ha previsto nuove spese (come cultura e sicurezza) che hanno peggiorato il quadro e rinviato il risanamento concordato. Certo, il debito scende e anche Bruxelles lo riconosce. Ma vorrebbe un processo più rapido. L’Italia è pronta a fare la sua parte, convinta di poter gestire un aggiustamento minimo (due o tre miliardi), attingendo al ‘tesoretto’ nascosto nelle pieghe del bilancio. Moscovici e Renzi si erano già visti venerdì scorso a Bruxelles, assieme al presidente del Parlamento Ue Martin Schulz, per un confronto tra socialisti sul rilancio delle politiche per la crescita. L’Italia cerca di stimolare il Pse ad essere più incisivo sul fronte economico, promuovendo, ad esempio, l’idea dello scorporo dal deficit del cofinanziamento nazionale dei fondi Ue. ITALIA www.voce.com.ve | martedì 22 marzo 2016 11 DALLA PRIMA PAGINA Anche se sia il leader dem sia la minoranza non hanno intenzione di farsi sconti a vicenda, nel Pd sono al lavoro i pontieri nel tentativo di siglare una tregua fino alle amministrative. Riunione dopo Pasqua. La minoranza vuole chiarezza su Verdini Pd: direzione rinviata, si cerca una tregua per le comunali Cristina Ferrulli ROMA - Matteo Renzi corre in Catalogna a portare ai feriti e ai famigliari delle vittime l’abbraccio dell’Italia per una tragedia che - dice - “ci ha colpito in modo così profondo forse perché ci sentiamo comunità molto di più quello che pensiamo”. E rinvia così una direzione del Pd che lui stesso aveva definito un regolamento dei conti con la minoranza. In realtà, anche se sia il leader dem sia la minoranza non hanno intenzione di farsi sconti a vicenda, nel Pd sono al lavoro i pontieri nel tentativo di siglare una tregua fino alle amministrative. La partita delle comunali è solo all’inizio ma al Nazareno hanno già una certezza: “abbiamo tutti contro”, è la lettura che al vertice del partito danno al fuoco concentrico che arriva da M5S, da Matteo Salvini e dalla sinistra che a Roma, Torino e Bologna hanno schierato candidati alternativi. Per questo i renziani sperano di ricucire a tempo, fino a giugno, con la minoranza. - Se Bersani e Speranza sono in buona fede - spiegano i fedelissimi del pre- Mafia: 350 mila in piazza in ricordo delle vittime innocenti MESSINA - Da Messina a Bolzano, passando per Napoli, Firenze, Torino: la XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti della mafia, ha visto una forte partecipazione di studenti (oltre 100.000), sindaci, istituzioni, parenti delle vittime, gente comune, in tutto più di 350 mila persone. Alle 11 in mille piazze italiane, ma anche in alcune scuole, università, parrocchie e carceri, sono stati letti in contemporanea i nomi delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie. Una Giornata, questa, organizzata da Libera e Avviso Pubblico, che ha visto il proprio epicentro a Messina, con oltre 30mila partecipanti, ma anche 8 mila intervenuti a Reggio Emilia, più di 10 mila a Torino, 40 mila a Napoli, 15 mila ad Aversa. E poi iniziative a Firenze, Imperia, Fano, Roma, Sestu (Ca), Chieti, Imperia, Potenza, Foggia mier - e davvero sostengono i candidati del Pd, allora lavoriamo insieme per il buon esito. E se i sondaggi sono favorevoli a Torino, Milano e Bologna, a Roma la partita, nonostante le divisioni del centrodestra, è considerata tutta da giocare e Napoli, dando ormai per scontata la discesa in campo di Antonio Bassolino, viene quasi data per persa. Le due settimane fino alla direzione del 4 aprile, quindi, serviranno per tentare di rimarginare le ferite. Ma l’esito è tutt’altro che scontato perchè, come spiega il bersaniano Miguel Gotor, le risposte di Renzi ai problemi sollevati dalla minoranza, in ultimo da Enrico Letta, “non sono all’altezza dei problemi del paese”. Il leader dem non ha intenzione di far oscurare l’azione del governo da quella che liquida come “politica politicante” e considera strumentali attacchi come quelli sull’alleanza con Denis Verdini. L’appoggio parlamentare di Verdini, ha ribadito, è l’effetto della non vittoria alle elezioni politiche e della necessità di cercare numeri parlamentari fuori dalla maggioranza di governo. In ogni caso Renzi non ha voglia di guardare troppo alle “beghe” di Palazzo e di Partito e, come dimostra anche la trasferta in Catalogna, preferisce guardare al paese. In particolare ai giovani, come la “generazione Erasmus”, di cui le vittime italiane erano espressione. E lo stesso chiede ai suoi: ieri Maria Elena Boschi, al centro degli attacchi M5S per l’indagine sul padre, ha tenuto una lezione sulle davanti agli studenti della Sapienza. Ma al di là di un’eventuale tregua elettorale, tutti sono consapevoli che i rapporti interni sono ai minimi termini. E in molti, non solo a sinistra, auspicherebbero un atteggiamento più inclusivo di Renzi anche per spuntare armi di accuse infondate. Sul decreto banche, ad esempio, osservano fonti dem, grazie ad una mediazione anche con la minoranza si è riusciti a scongiurare le minacce di Pier Luigi Bersani che aveva annunciato il suo no anche al voto di fiducia se non si fossero fatte modifiche sul passaggio delle riserve indivisibili. Cav non”molla”... Anzi, l’obiettivo con Matteo Salvini è quello di tentare il tutto per tutto per far cambiare idea al Cavaliere. - Per me e Salvini la volontà di ricucire c’è al 100% - è il messaggio che la leader di Fratelli d’Italia invia ad Arcore con la proposta del ticket con l’ex numero uno della Protezione Civile. Al di là delle prese si posizione ufficiali insomma, le trattative sottobanco per rimettere insieme i ‘pezzi’ dell’alleanza vanno avanti. Ancora una settimana di tempo prima che la partita sia da considerarsi chiusa definitivamente. La decisione finale si avrà nel colloquio già fissato tra il leader della Lega e il Cavaliere. Con la scusa ufficiale degli auguri per la festività Salvini ha lasciato intendere di voler tentare un’ultima volta di far cambiare idea all’ex capo del governo. - Con Bertolaso non vinciamo nemmeno la schedina ed io voglio vincere. Giorgia può giocarsela e arrivare al ballottaggio - è la convinzione del segretario del Carroccio che d’intesa con la Meloni e a causa della tragedia in Spagna decide di rinviare a mercoledì la conferenza stampa con cui sostanzialmente si apriva ufficialmente la corsa al Campidoglio della presidente di Fdi. I ramoscelli d’ulivo tesi da Salvini e Meloni però non convincono il leader azzurro. L’ex premier non sembra intenzionato a tornare sui suoi passi, almeno fino ad ora, convinto che far ritirare Bertolaso rappresenti una sconfitta innanzitutto della sua leadership. E d’altronde che l’aria dentro il centrodestra sia cambiata lo dimostrano anche le parole delle stesso Salvini pronto ad “aprire le porte a Berlusconi” ma ovviamente alle sue regole e condizioni: - Un programma chiaro e non le marmellate del passato. Il segretario della Lega pur ripetendo in ogni dove di non avere mire per la leadership (“vorrei che la scegliessero le persone”) nei fatti dimostra di voler essere lui a dettare le regole ricordando il ‘peso’ del suo partito rispetto a Forza Italia e Fdi. - Se io dovessi imporre i numeri la Lega è il primo partito del centrodestra e quindi dovrei decidere io, ma non ho fatto questo - tiene a precisare il leader del Carroccio ricordando che sia il candidato di Milano che quello di Roma non sono certo espressione del suo partito. Le prese di posizione del leader leghista però non contribuiscono ad alleggerire il clima. Il Cavaliere è atteso a Roma in settimana e non esclude di riunire prima della pausa pasquale i gruppi azzurri per serrare le file e mettere a tacere i mugugni di quanti non sembrano per nulla convinti della decisione di rompere con gli alleati. Berlusconi è il primo ad ostentare sicurezza convinto che mandare del tutto in frantumi l’alleanza non convenga, ora, nemmeno agli altri due leader. 12 MONDO martedì 22 marzo 2016 | APPLE USA 2016 Ex boss NYT, media troppo severi Il giudice sembra avvallare il teorema dell’accusa, secondo cui Nadia avrebbe appositamente attirato in trappola due reporter russi e fornito le coordinate per i tiri di mortaio. Ipotesi sempre negata dalla top gun e dai suoi legali D-Day per la “top gun” ucraina: “Non riconosco il verdetto” Mattia Bernardo Bagnoli MOSCA - Nadia Savchenko, la ‘top gun’ ucraina sotto processo a Donetsk, cittadina russa nella regione di Rostov, è “complice” dell’omicidio dei due giornalisti russi uccisi da alcuni colpi di mortaio nel giugno del 2014 nella regioni di Lugansk. La lettura della sentenza è iniziata da poco ma bastano queste poche parole del giudice Leonid Stepanenko per far rimbalzare sui media la notizia della sua condanna, definita una “vergogna” dai principali partiti di opposizione russi. Ma per i termini della pena bisognerà aspettare martedì, quando la lettura delle sentenza verrà ultimata: verdetto che Nadia, per bocca del suo avvocato, ha già detto di non “riconoscere”. I legali della pilota ucraina, che in patria è ormai divenuta un simbolo dell’acre contesa con Mosca, hanno d’altra parte sottolineato che la condanna “formale” non è ancora avvenuta e bisognerà attendere il termine dell’udienza. In realtà, sottolineano le agenzie, visto che il processo si tiene davanti a un giudice monocratico e non a una giuria, le parole di Stepanenko sono sufficienti. E non la- Migranti: Erdogan attacca l’Ue: “Da voi solo porte chiuse” BRUXELLES - L’Europa cerca di accelerare l’attuazione dell’accordo con la Turchia, si prepara ad inviare almeno 2.500 tra funzionari e poliziotti per aiutare la Grecia, cerca anche sul mercato privato le navi per riportare i migranti illegali in Turchia e si aspetta che “presto” sarà chiaro che cercare di entrare in Europa pagando i contrabbandieri sarà un pessimo affare. Ma intanto già aumentano i numeri degli arrivi sulla rotta del Mediterraneo centrale. Ed il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, attacca Bruxelles accusando di “ipocrisia” gli alleati occidentali che non hanno voluto dare seguito alla sua proposta di creare una ‘safe zone’ per i rifugiati in Siria. - Se prendessimo esempio dalla Ue dovremmo chiudere le nostre frontiere ai rifugiati - ha detto Erdogan, aggiungendo: - Tutti quelli che non hanno accettato una ‘no-fly zone’ e una zona libera dal terrore in Siria ed ora si lamentano della situazione dei rifugiati, sono degli ipocriti. Il ‘sultano’ turco è anche tornato ad attaccare l’Europa per il suo presunto sostegno al Pkk, dopo aver criticato duramente il Belgio per aver permesso le manifestazioni dei curdi durante lo svolgimento del summit con il premier Davutoglu a Bruxelles. La Commissione intanto rivendica di lavorare “24 ore al giorno e 7 giorni su sette” per passare il più in fretta possibile alla piena operatività del meccanismo concordato con la Turchia per frenare il flusso di migranti. sciano adito a dubbi. - Savchenko - ha detto il giudice - ha deliberatamente inflitto la morte a due persone, spinta dall’odio e in associazione a delinquere. Il giudice sembra insomma avvallare il teorema dell’accusa, secondo cui Nadia avrebbe appositamente attirato in trappola i due reporter russi e fornito le coordinate per i tiri di mortaio. Ipotesi sempre negata dalla top gun e dai suoi legali. - Non appena i termini del verdetto saranno esecutivi - ha dichiarato uno dei legali - Nadia tornerà in sciopero della fame. La difesa non farà nemmeno ricorso in appello, sottolineando così il processo “farsa” a cui è stata sottoposta. La soluzione della diatriba, dicono, è ormai solo “politica” e passa insomma per quello scambio di prigionieri con Mosca proposto dal presidente ucraino Petro Poroshenko. Il Cremlino, dal canto suo, non ha voluto commentare poiché la lettura della sentenza è “ancora in corso”. Il vice presidente di Parnas, Ilya Yashin, il partito fondato da Boris Nemtsov, ha invece commentato eccome, definendo il caso come costruito a tavolino: - Una triste pagina nella storia russa, un errore che peserà a lungo. Da Kiev premono. La Russia, ha detto il portavoce di Poroshenko, “è obbligata a liberare” Nadia in base agli accordi di Minsk sul conflitto ucraino che prevedono il rilascio dei prigionieri, altrimenti le sanzioni contro la Russia resteranno o saranno “inasprite”, posizione sostanzialmente reiterata dalla delegazione Ue a Mosca, che rinnova la richiesta di liberazione della top gun. Alessandra Baldini NEW YORK - I media americani, a partire dal New York Times sono “troppo severi” nei confronti di Hillary Clinton. - Per qualche ragione ci aspettiamo purezza totale da parte di una candidata donna - ha accusato Jill Abramson, che è stata direttore esecutivo della “Old Gray Lady” fino a quando, due anni fa, non è stata messa alla porta dopo essersi lamentata di esser stata pagata meno del suo predecessore Bill Keller. La Abramson sa qualcosa di cosa significa essere stata una “prima donna”. E’ stata lei, dopo aver diretto la redazione di Washington, a sfondare il “soffitto di vetro” della direzione del più influente quotidiano americano dove il suo stile di management è stato subito criticato come troppo “abrasivo”. Forse anche lei vittima di sessismo - un direttore uomo, con il suo stesso atteggiamento manageriale, avrebbe forse ricevuto i complimenti per il piglio decisionista - Jill ha accusato i media Usa di aver messo Hillary sulla graticola più spesso e più severamente dei rivali maschi. - Anche al New York Times? le ha chiesto la rivista online Politico: - Si, anche lì. La Abramson, dopo aver lasciato il Times, è passata al Guardian per il quale cura una rubrica sulla campagna elettorale: a suo avviso anche la polemica sulle e-mail, che i repubblicani considerano come il deus ex machina della loro vittoria in novembre, finirà, come lo scandalo immobiliare Whitewater nel 1992, in una bolla di sapone col risultato che tutte le controversie legate al nome della frontrunner democratica finiranno per contare “non dico nulla, ma poco”. L’attacco della Abramson si aggiunge al dibattito degli ultimi giorni se i media americani abbiano contribuito in modo sproporzionato al successo di Donald Trump e se, per contro, la campagna a colpi di slogan a effetto del candidato abbia aiutato tv e giornali ad aumentare audience. Dati alla mano, si scopre ad esempio che i ratings della CNN, grazie all’onnipresenza del miliardario del cemento, sono aumentati quest’anno del 170% nella fascia del prime time. Per la rubrica del New York Times Upshot, che fotografa la realtà attraverso i numeri, Trump ha ricevuto nel 2016 news coverage pari a 1,9 miliardi di dollari, contro 300 milioni di Ted Cruz e 750 milioni di Hillary. SPORT www.voce.com.ve | martedì 22 marzo 2016 13 VENEZUELA Il Danz nuovamente in testa alla classifica CARACAS – Questo pazzo campionato ci regala un ennesimo colpo di scena. Dopo una sola giornata il Deportivo Anzoátegui si riprende la cima del Torneo Apertura: ma occhio se il Deportivo Táchira batte il Jbl Zulia nel recupero sarebbe il nuovo leader del campionato. Tutto grazie alla vittoria 3-1 dei giallorossi contro il Llaneros e il contemporaneo pari (2-2) dello Zamora in casa dell’Atlético Venezuela. Javier López (45’), Ricardo Martins (65’) e Jholvis Acevedo (72’) hanno griffato le reti per la compagine orientale, mentre Charles Martínez (53’) ha segnato il gol della bandiera per la squadra di Guanare. Nel big match della giornata: quello tra Estudiantes de Mérida e Deportivo Táchira, il risultato finale é stato di 4-1 a favore del carrusel aurinegro. Nello stadio Metroplitano, a passare per primi in vantaggio sono stati i padroni di casa con Winston Azuaje (24’). Ma poi, la squadra di Carlos Maldonado ha alzato il proprio baricentro e ha schiacciato gli avversari andando a segno con Yúber Mosquera (37’), Sergio Herrera (67’e 75’) e José Miguel Reyes (94’). Il Deportivo Táchira ha un bilancio di 20 vittorie, 7 pareggi e una sconfitta. Nell’altra sfida di cartello dell’11 giornata il Carabobo ha battuto 1-0 al Caracas: la rete dei granata é stata segnata da Jesús Quintero al 21’: per i rojos del Ávila questa é stata la prima sconfitta stagionale. Il Mineros continua con il suo momento positivo, sei vittorie nelle ultime sei gare disputate dalla squadra di ‘Chuy’ Vera, dopo aver battuto 1-0 alo Jbl Zulia. Johan Arrieche all’83’ ha firmato il gol partita. Ad Acarigua, il Trujillanos ha travolto con un netto 3-0 il Portuguesa: Gustavo Britos (39’), James Cabezas (41’) e Franklin González (63’) hanno scritto il proprio nome sul tabellone luminoso. Hanno completato il quadro dell’11 giornata: Monagas-Deportivo La Guaira 1-3, Ureña-Zulia 1-1 e Petare-Aragua 0-1. FDS Il Commissario tecnico della nazionale spiega in conferenza stampa il suo addio: “Quattro mesi fermo, mi sentivo in un garaje” Conte: “In azzurro mi è sembrato il passo del gambero” ROMA – “Quando dopo le qualificazioni europee ho visto che sarebbero passati altri quattro mesi prima di tornare ad allenare, ho capito che non avrei accettato altri due anni come chiuso dentro a un garaje”: così Antonio Conte ha spiegato la sua scelta di non rinnovare con la nazionale dopo gli Europei, aggiungendo la delusione per la poca considerazione che i club hanno verso la nazionale: “Dopo il fallimento Mondiale eravamo partiti con tanti bei propositi ma poi si è fatto come i gamberi...” “Fare il ct è come essere un’incudine tra tanti martelli, bisogna farsene una ragione: lo aveva capito Prandelli, lo capirà chi verrà dopo di me”, ha aggiunto Conte, parlando dal ritiro azzurro di Coverciano per la prima volta dopo aver annunciato al presidente federale Tavecchio la sua intenzione di lasciare la panchina dell’Italia dopo Euro 2016. A chi gli chiedeva se la sua non fosse una battaglia persa con la Lega di serie A, il ct ha replicato: “Dispiace che in questi due anni si sia pensato che quello di cui si parlava era contro o pro Antonio Conte e non per la nazionale, e invece non c’era proprio nulla di personale. Io conservo ancora una piccola speranza che possa cambiare la data di inizio del ritiro per gli Europei”, ha aggiunto accennando al problema della sovrapposizione con la finale di Coppa Italia. Ma la scelta di lasciare l’azzurro per il Chelsea (“non é una parola tabù”, ha aggiunto senza ufficializzare il passaggio al club inglese) é stata determinata soprattutto dalla voglia di lavorare ogni giorno sul campo. “Ho ascoltato il mio cuore e ho detto al presidente Tavecchio che non saro più il ct nel prossimo biennio: quando si é in un garage non si sente il profumo dell’erba”. AZZURRI Rugani al posto di Barzagli ROMA - Il ct della Nazionale, Antonio Conte, in sostituzione del calciatore Andrea Barzagli, infortunato, ha convocato il difensore della Juventus, Daniele Rugani, attualmente in ritiro con la Nazionale Under 21. Lo comunica la Federcalcio. Il giocatore raggiungerà il Centro tecnico di Coverciano. Come comunicato in precedenza, Andrea Barzagli, dopo la foto ufficiale con la nuova divisa firmata ‘Scervino’, ha fatto rientro nel proprio club di appartenenza. RANKING WTA L’azzurra Vinci sale al n.9 ROMA - Roberta Vinci ritocca il proprio best ranking: la 33enne tarantina, n.1 d’Italia, si porta in nona posizione nella classifica pubblicata ieri dalla Wta. Un passo indietro, invece, per Flavia Pennetta (n. 12), che ha chiuso di fatto la sua carriera tennistica alla fine della scorsa stagione. Scivola di due gradini Sara Errani (n. 18) mentre ne risale un paio Camila Giorgi (n. 43) e retrocede di due posti Karin Knapp (n. 70), attesa al rientro a Miami dopo l’intervento al ginocchio. Il torneo di Indian Wells, primo Mandatory stagionale, lascia il segno nella top ten mondiale, sempre guidata da Serena Williams (per lei 285ª settimana da numero 1). La polacca Agnieszka Radwanska scalza la tedesca Angelique Kerber ed è seconda. Sale in settima posizione la ceca Petra Kvitova seguita dalla bielorussa Victoria Azarenka, che balza all’ottavo posto - dal 15º - grazie al trionfo di domenica in California. Esce dalla top ten dopo 5 anni di presenza ininterrotta invece Maria Sharapova, adesso 11ª. Il nostro quotidiano Marketing 14 | martedì 22 marzo 2016 A cargo de Berki Altuve Alrededor de 40 representantes del área de RSE de empresas privadas y ONG´s conocen la nueva plataforma www.redactivateyconstruye.org. Fundación Empresas Polar efectúa encuentro acerca de la Red Actívate y Construye CARACAS- Con el objetivo de dar a conocer las nuevas secciones de la página web de la Red Actívate y Construye, Fundación Empresas Polar efectuó un encuentro con más de 40 representantes del área de Responsabilidad Social Empresarial de empresas privadas, de organizaciones sociales que acompañan a organizaciones comunitarias de base y representantes de las áreas de desarrollo social de las alcaldías del Área Metropolitana de Caracas. El encuentro también permitió mostrar a las empresas privadas y ONG´s las posibilidades de colaboración con las organizaciones comunitarias a través y gracias a la plataforma www.redactivateyconstruye.org. Alicia Pimentel, gerente general de Fundación Empresas Polar, dio la bienvenida a los asistentes. “Este espacio nos permitirá compartir con ustedes nuestro proyecto de la Red Actívate y Construye, la idea es que puedan conocerlo y encontrar con él áreas de contacto y colaboración que potencien tanto a sus instituciones como a la propia Red, con el objetivo de que más organizaciones comunitarias se fortalezcan”, expresó. Así mismo, Daniela Egui, gerente de Desarrollo Comunitario de Fundación Empresas Polar, explicó que esta plataforma virtual presenta varias mejoras tecnológicas para sus miembros y los usuarios que la consultan. “La página de la Red Actívate y Construye contiene ahora una intranet, así como una nueva sección que permite conocer la misión, experiencias y novedades de cada miembro. A su vez, cualquier persona podrá enviarle mensajes a la organización comunitaria de su interés, consultar o solicitar información relacionada con su trayectoria y experiencia acumulada”, indicó. Este espacio en la web ha crecido y evolucionado como parte del compromiso de Fundación Empresas Polar con las comunidades. “La página de la Red Actívate y Construye también incorporó nuevas secciones a su Portal y mejoró las existentes para que los líderes y organizaciones comunitarias puedan dar a conocer sus iniciativas. Se trata de un espacio para el aprendizaje y generación del conocimiento en pro del beneficio de las propias comunidades”, afirmó Egui. Durante el encuentro, Egui también enfatizó el objetivo de este encuentro. “Nosotros creemos en el poder que tienen las alianzas porque solos no podemos impulsar las iniciativas. La idea es construir juntos y potenciar nuestros proyectos a través de la colaboración. De esta manera, las organizaciones más robustas pueden apoyar a las que apenas dan sus primeros pasos o a las que requieren más orientación”, indicó. LANZAMIENTO Twistos Baguettini: tu nueva opción para un break entre amigos! CARACAS- Pepsico Alimentos da inicio al 2016 con esta innovación en el mercado venezolano., por medio de Twistos una opción, ideal para ser parte de las reuniones entre amigas y para acompañar con tus dips preferidos Twistos Baguettini es un bocado delicioso y sano, que condensa un sabor único en una sola presentación de 110 gramos, con un empaque que revela una gama de colores cálidos que recuerdan a un plato recién salido de la cocina. Unas ricas tostadas horneadas con sabor a mantequilla y ajo, ideales para dipear es lo que se obtiene al comer estos deliciosos aperitivos. Este lanzamiento viene acompañado de una nueva campaña, bajo el slogan #EstásEnTodo, dirigida al epicentro de comunicación de la marca las ya reconocidas “mujeres Twistos”. Esta campaña se basa Il nostro quotidiano en una verdad universal dentro de cualquier sociedad: las mujeres llevan una vida muy activa, pero sin dejar de tener el control de todo lo que pasa a su alrededor haciéndolas sentir orgullosas de su género. La comunicación incorpora el hecho de que además de que están en todo las mujeres venezolanas lo hace siempre en tacones. El tacón se transforma en el elemento que usa Twistos para definir lo que significa ser femeninas y audaces, usando la silueta de un estiletto, símbolo clave y central en esta nueva propuesta. Pepsico Alimentos da inicio al 2016 con esta innovación en el mercado venezolano, reafirmando su compromiso con el país de traer siempre ideas y propuestas de productos que adornen las mesas y acompañen en los momentos sociales a los venezolanos. BREVES Deslumbra en las nubes con el collar “SKY” de TARBAY La colección FLY de TARBAY presenta el collar SKY el cual concentra las distintas tonalidades que nos ofrece cada gema, proveniente de la naturaleza en cada una de sus tonalidades auténticas, evocando los diversos tonos de azul que asemejan el cielo por el que viajó el principito. Auténticas gemas preciosas como: aguamarina, apatito, turmalina azul, tanzanita, zafiro azul y silverite; hacen de esta pieza un recorrido por la imaginación, donde los sueños son el principal protagonista de la marca TARBAY. Levi’s presenta su nueva propuesta #JuevesDeModa Con Levi’s®, ahora sé partícipe de una experiencia única con los #JuevesDeModa. La fashion stylist Carolina Omaña, es la gurú del buen vestir que ayudará a las ganadoras a escoger el outfit perfecto para cada una. El concurso se ejecutará a nivel digital, teniendo como base la red social Instagram con apoyo de Twitter y Facebook para su difusión (@Levis_Ve en todas las redes). Se escogerán cuatro finalistas, tres por las redes sociales de Levi’s® Venezuela y una por las redes sociales de Edmary Fuentes (@Edmaryfuentes). Para participar sigue los pasos: Seguir la cuenta oficial de Levi’s® Venezuela en Instagram (@Levis_ve). Luego, tienes que darle al botón de Me Gusta y comentar la publicación del concurso con el hashtag #JuevesDeModa y decirnos qué pieza Levi’s® es indispensable en tu armario; la idea más creativa y original tendrá muchas posibilidades de ganar. Este concurso solo es válido para residentes de Caracas y estará vigente hasta el 28 de marzo del 2016. El evento se llevará a cabo en la tienda de Levi’s® del Centro Comercial Sambil el día jueves 31 de marzo. Lanza el concurso #MyVoiceMyChoice BTech Watches lanza el concurso #MyVoiceMyChoice en el marco de la presentación de su Colección 2016 inspirada en el concepto My voice, my choice, “mi voz, mi elección”, que ofrece una línea de cuatro nuevos relojes: Tattoo Series, en sus versiones Calavera y Tribal, Ocean y Racing; todos elaborados con materiales de uso práctico en la relojería, tomando como punto de partida la reinterpretación de referencias culturales y estéticas tradicionales, con imponentes detalles y diseño vanguardista. Para participar, los interesados mayores de 18 años deben seguir el Instagram de las cuentas @btechwatches y @labarberiatattoo, subir en su perfil de Instagram una foto real o referencial del tatuaje que deseen realizarse, usando el hashtag #MyVoiceMyChoice y explicando por qué quieren hacérselo, y luego etiquetar a tres (3) amigos para que se animen y también participen. Quien resulte ganador se llevará un reloj de la colección Btech Watches Tattoo Series y un cupón para canjear por un tatuaje de hasta 15 x 15 cms. La promoción finaliza el 08 de abril del año en curso. El ganador o ganadora se elegirá al azar por http://therandomiser.com/ el día 12 de abril de 2016. Il nostro quotidiano Il nostro quotidiano 15 | martedì 22 marzo 2016 A cargo de Berki Altuve Seguros Constitución garantiza asistencia a través del Servicio Net Asistencia durante el asueto de la Semana Mayor Evita los accidentes vehiculares en Semana Santa CARACAS- Durante la Semana Mayor, Seguros Constitución exhorta a la población venezolana a tomar medidas de prevención para evitar accidentes en vehículos y viviendas, como parte del compromiso con la seguridad de sus clientes y sus bienes. En esta época es común que se produzcan accidentes vehiculares producto de desperfectos mecánicos, por lo cual se recomienda hacer una revisión integral del automóvil antes de viajar y tomar las medidas pertinentes, entre las cuales se encuentran: - Revisar los niveles de aceite y agua; desgaste de frenos, dirección y presión de neumáticos, incluyendo el de repuesto. - Chequear el estado de las correas del motor, luces y batería. - Es indispensable contar con la documentación básica del vehículo y conductor (certificado de circulación, licencia, certificado médico, póliza del seguro y/o Responsabilidad Civil, título de propiedad). - Evitar sobrepeso en maleta y portaequipaje de techo. - Viajar a una velocidad promedio y a una distancia prudente entre otros vehículos. - Hacer paradas para realizar estiramientos, caminar e hidratarse. - Llevar triángulo de emergencia y una linterna. Porsche incrementó sus ingresos y beneficios 25% en 2015 Stuttgart. El ejercicio fiscal de más éxito en la historia de Porsche AG: 2015 fue el quinto año récord para la compañía. Los ingresos por ventas, el beneficio operativo y las entregas a clientes alcanzaron el nivel más alto, lo mismo que el número de empleados. Los ingresos llegaron a 21.500 millones de euros, lo que representa 25 % más en comparación con 2014. El beneficio operativo alcanzó 3.400 millones de euros (+25%). Las ventas crecieron un 19 % en 2015 y se situaron en 225.000 vehículos. El número de empleados llegó a 24.481 a final de año, un nueve por ciento más que en el ejercicio precedente. En la presentación del informe económico, que tuvo lugar hoy en Stuttgart-Zuffenhausen (Alemania), Oliver Blume, Presidente del Consejo Ejecutivo de Porsche AG, habló de “resultados extraordinarios, incluso para los estándares de Porsche”. En los primeros compases de 2016, Porsche continúa la excelente línea del año anterior. “Porsche también está en el camino del éxito en el ejercicio actual”, dijo Blume. Las ventas en los dos primeros meses del año superaron las 35.000 unidades. Esto representa un crecimiento del 14 % respecto al año anterior. Junto a los deportivos del segmento de los SUV, el Macan y el Cayenne, también hay buenas perspectivas para el resto de modelos de la gama: el icónico 911, los nuevos 718 Boxster y 718 Cayman y el Panamera. DS 3 y DS 3 Cabrio: una imagen personalizada con hasta 208 CV Igualmente, si la vivienda quedará sola, es necesario realizar algunas revisiones antes del viaje, a fin de evitar accidentes y hurtos dentro del inmueble, tales como: - Verificar el cierre correcto de ventanas y puertas. - Suministrar a vecinos y familiares cercanos números telefónicos que puedan contactarlos en caso de emergencia. - Suspender el suministro de válvulas de agua y gas. - Desconectar aparatos eléctricos. - Guardar dinero u objetos de valor en un lugar seguro. Asistencia 24 horas Adicionalmente, Seguros Constitución garantiza la asistencia y eficiencia del servicio a través de si aliado, Net Asistencia, el cual cuenta, las 24 horas del día y en las principales ciudades del país, con una flota de vehículos propios para atención en viajes. Desde este miércoles 23 hasta el domingo 27, podrán encontrarlos en los puntos de atención que estarán ubicados en Valencia, Vargas e Higuerote. RSE Bridgestone aplicó 2.544 dosis en jornada de vacunación CARACAS- Con la intención de brindar atención integral y velar por el bienestar social de sus trabajadores, familiares y la comunidad, Bridgestone Firestone Venezolana C.A. (BFVZ) realizó jornada de vacunación gracias al apoyo de INSALUD. Esta actividad se llevó a cabo en las instalaciones del Club Firestone, dónde se aplicaron 2.544 dosis a 252 pequeños y 596 adultos, a quiénes se les administraron dosis de Anti Influenza Viral, Anti Hepatitis B, Toxoide NOVEDADES Tetánico, Pentavalente, Trivalente Viral, Fiebre Amarilla, Neumococo 13 y Neumococo 23. Azael Peña Gerente Médico del Servicio de Salud de BFVZ, acotó que estas jornadas médicas generan un gran beneficio a los trabajadores que hacen vida dentro de la organización. “Para nosotros es de suma importancia poder realizar este tipo de iniciativas en pro de la salud, ya que ayudan a erradicar cualquier posibilidad de propagación de epidemias dentro de la comunidad”. La marca francesa ya tiene todos sus modelos renovados: DS4, DS4 Crossback, DS5, y ahora, el DS3 y DS3 Cabrio. Con 380.000 unidades vendidas desde su lanzamiento en 2010, el más pequeño de la gama DS parece cumplir los mismos requisitos que sus mayores, alejarse de Citroën, al menos, en cuanto a imagen se refiere y ser el referente premium de PSA. Para ello, desde DS han querido incorporar el frontal DS Wings como el que han incluido en el resto de sus modelos, con una calandra verticalizada, de forma hexagonal y el símbolo de la marca. Una imagen más personal pero que no termina de encajar en el DS3 de la misma manera que lo hace en el resto de modelos, quizás porque al ser más pequeño, dé la sensación de estar demasiado recargado. Pero si hay algo que define a este modelo de DS son las numerosas posibilidades de personalización. Es la fórmula de la marca francesa, capitalizar todo lo que ha permitido el éxito del DS3 (personalización, estilo y dinamismo). Por ejemplo, hay 78 combinaciones de colores entre carrocería y techo y diferentes diseños de llantas, carcasas de los retrovisores, pomo de la palanca de cambios y banda del salpicadero. Y si pasamos al interior, el DS3 puede contar con unos asientos acabados en cuero, al igual que el salpicadero, con el logo de DS en relieve. A nivel mecánico, el DS3 presenta tres grandes novedades: la caja de cambios automática de última generación EAT6, la introducción del 3 cilindros gasolina PureTech 130 S&S v y el nuevo bloque 1.6THP S&S que equipa al DS3 Performance, con 208 caballos de potencia. El nuevo DS3 cuenta con ocho motorizaciones disponibles (tres de gasolina de 3 cilindros PureTech, dos de gasolina de 4 cilindros THP y tres diésel de 4 cilindros BlueHDi con tres cajas de cambios: manual de 5 o 6 marchas, caja pilotada o caja automática) y con emisiones que parten de los 79 g/km de CO2 y que no superan los 129 g/km.
© Copyright 2024