Quindicinale della Comunità Italiana del Cile www.presenza.cl 16 marzo 2016 Anno XLVII Nº 909 Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Av. Bustamante 180 • Fono: 222229328 • Fax: 226354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS Programma Settimana Santa Domenica 20 marzo, Domenica delle Palme: Santa Messa con la benedizionne degli ulivi alle ore 12,30 nello Stadio Italiano. Giovedì Santo 24 marzo, nella Casa di Riposo Italia, alle ore 17,00, celebrazione della Cena del Signore. Venerdí Santo 25 marzo - ore 17,00 Celebrazione della morte del Signore nella Casa di Riposo - Alle ore 19,00 nello Stadio Italiano "Via Criucis" e e concerto di ocarine di un complesso venuto dall'Italia. Sabato Santo 26 marzo Nella Casa di Riposo S. Messa di Gloria alle ore 17,00 Domenica di Risurrezione 27 marzo -In Parrocchia messa di Pasqua alle ore 11,00 -Alle ore 12,30 nello Stadio Italiano santa Messa di Pasqua. L’impresa di Moro parla anche di noi Tre anni con Papa Francesco nel segno della Misericordia 13 marzo 2016: tre anni con Francesco. Tre anni con il Papa arrivato dalla "fine del mondo". Tre anni nel segno della Misericordia di Dio. In particolare questo terzo anno di pontificato è stato segnato dall'Apertura del Giubileo della Misericordia, che, cosa mai accaduta prima, ha visto aprire la prima Porta Santa non in San Pietro ma nella cattedrale di Bangui, nel cuore dell'Africa, in uno degli stati più poveri della terra. E poi una altro evento storico, l'incontro con il Patriarca di Mosca Kirill, segno della volontà dei cristiani di camminare insieme sulle strade del mondo. L'incontro è avvenuto a Cuba. Non si può dimenticare quanto è stato fatto da Francesco, e dai suoi predecessori, per il dialogo con questo popolo e per superare l'embargo americano, riaprendo anche il dialogo tra cubani e statunitensi. Altro segno di pacificazione, di muri che crollano e ponti che vengono costruiti. Lo sguardo di Francesco si è poi soffermato in questo anno, ma anche nei primi due, sulla famiglia. Sempre più ferita e in difficoltà. Il sinodo è andato avanti ma soprattutto il Papa ha invitato a guardare alle famiglie Buona Pasqua La straordinaria impresa di Simone Moro e dei suoi compagni di cordata sul Nanga Parbat merita una standing ovation anche dai comuni mortali che, come me, hanno arrancato al massimo su una ferrata. E da tutti i lettori che, pur digiuni di montagna, amano la libertà dell’avventura e dell’esplorazione, l’idea che la conoscenza contempli il suo orizzonte più ampio proprio là, su una vetta, morale o fisica non fa grande differenza. Perché solo dall’alto si può abbracciare per intero un mondo diviso da tante fratture e barriere. Intendiamoci, ha ragione Messner quando ci riporta a terra: la prima del Nanga Parbat a febbraio è una grandissima scalata che rimarrà negli annali, attenti però a definirla storica. L’epopea delle invernali oltre gli 8000 metri, senza ossigeno, in stile alpino, fu aperta dai formidabili polacchi sin dagli anni Ottanta. Eppure la notizia che un bergamasco, un’altoatesina, un pakistano e uno spagnolo, con questi chiari di luna, abbiano trovato il tempo e il coraggio per stupirci, dice qualcosa sulla possibile coesistenza tra culture, talenti e interessi quando si ha in mente un obiettivo importante. Già, ma importante per chi? Il più bel titolo nella biblioteca Cont. in ultima pagina In questo giorno di Pasqua una luce nuova entra nei cuori. Custodiamola gelosamente: è la luce che guiderà il nostro cammino, anche quando c'è (o ci sarà) il buio più profondo attorno a noi. Cristo ha detto: "Io sono la luce del mondo". Auguri di felicità! con lo sguardo misericordioso di Dio. No alla guerra e alle persecuzioni. Francesco ha sempre guardato con attenzione alle tente condizioni di ingiustizia che colpiscono i popoli e ai cristiani perseguitati, per i quali ha levato spesso alta la voce e ha impegnato la Chiesa in azioni di solidarietà e vicinanza concrete. La vita dell'uomo deve essere dignitosa, per dargli modo di lodare il Signore. Ma anche la distruzione dell' ambiente mette la sua vita, materiale e morale, quotidiana in pericolo. All'uomo è stato affidato, da Dio, il creato perché ne abbia cura e lo consegni salvaguardato di generazione in generazione. Tutto questo è stato affrontato nell'Enciclica "Laudato si'", dove il tema ambientale è stato visto a 360 gradi, dallo sfruttamento economico ai nostri doveri di fronte al Creatore. Papa Francesco si è sempre ricordato dei più poveri, anche con gesti concreti. Possiamo citare questa frase, pronunciata a Scampia il 21 marzo 2015: “Se noi chiudiamo la porta ai migranti, se noi togliamo il lavoro e la dignità alla gente, come si chiama questo? Si chiama corruzione! Si chiama corruzione e tutti noi abbiamo la possibilità di essere corrotti… la corruzione ‘spuzza’. E la società corrotta ‘spuzza’”. Tra un viaggio e l'altro, l'ultimo di questo terzo anno in Messico, Francesco non ha dimenticato la Curia romana, di cui ha avviato una profonda riforma perché questa possa sempre più aiutare il Papa e la Chiesa nel difficile compito dell'annuncio a tutti del Vangelo di Cristo. Ma prima di tutto Papa Francesco chiede a tutti la "riforma" del cuore. Un cuore che, per accogliere la misericordia di Dio che ci viene incontro, deve essere aperto alla conversione. Un’apertura che, come evidenzia la Misericordiae Vultus, inizia con il sentirsi peccatore. Di qui l'invito alla riconciliazione con Dio, la cui importanza essenziale ha mostrato andando a inginocchiarsi davanti a tutti a un confessionale per chiedere il perdono di Dio, prima di andare a sua volta a confessare. E, infine, non scordiamoci l'appello che molto spesso Papa Francesco fa a tutti noi: "Pregate per me". Perchè tutti dobbiamo sostenere il cammino di chi ci guida sulle vie di Cristo. Pasqua: profumo di vita nuova Per noi nati in Italia, anche le feste pasquali, come quelle natalizie, le dobbiamo vivere in stagione inversa. Queste celebrazioni cristiane sono nate nell’emisfero nord, immersi in un determinato clima, in una stagione attorno alla quale si sono sviluppate una serie di tradizioni, di leggende e di usanze che sono in armonia con “quella” natura. E questa è un’altra delle difficoltà, assieme a tante altre, che dobbiamo pagare per aver emigrato. Non ci va, per esempio, festeggiare il Natale con il caldo, le giornate lunghe, con voglia di spiaggia. Come puoi cantare che Gesù Bambino nasce “al freddo ed al gelo” nel mese di dicembre in sudamerica? Come non ci va la Pasqua in autunno, momento in cui la natura va in letargo per alcuni mesi: mentre per noi Pasqua è sinonimo di primavera, di vita nuova, risurrezione, natura che riprende vita con energia ed esuberanza dopo un periodo di sonnolenza in sintonia con il mistero cristiano che si vuol celebrare. Canta un simpatico motivetto di Sergio Endrigo: “Per far nascere un fiore, il seme muore”. Sì, muore, ma dal suo sacrificio ecco a primavera sbocciare colori e profumi, bellezza e speranza. La vita dopo la morte. Ecco la Pasqua. La nostra Pasqua di primavera con i biancospini fioriti ai bordi delle strade, con il tappeto verde che si forma ai margini dei ruscelli, con le violette e margherite che sbocciano all’ombra dei gelsi, con i prati dipinti di verde intenso. Tutto è rinato. E ci sentiamo circondati da cielo nuovo e terra nuova. In settimana santa dovevamo, in qualche modo, morire come il seme della canzone per poter far nascere un fiore nel giorno di Pasqua. Morte-vita, sacrificio-gioia, oscurità-luce, male-bene erano le dicotomie pasquali acquisite fin da bambini e che, purtroppo, in questa società edonista e materialista hanno perso il loro senso. Dalle infantili ed educative rinunce a qualche dolciume (come ci insegnavano le buone suore dei nostri asili d’infanzia) ad alcune preghiere da recitarsi prima di dormire guardando il Crocifisso che parla di dolore, dalle cerimonie penitenziali nella disadorna chiesa ai canti monocordi di salmi e “lamentazioni”, da piccoli sacrifici che ognuno si imponeva per dimostrare amore a Gesù, all’atmosfera riflessiva e castigata che si prolungava dal venerdì santo al sabato notte in attesa del trionfo pasquale di Cristo: tutti i nostri pensieri si concentravano nell’accompagnamento del Maestro nelle sue ore di dolore prima e di gioia dopo. A tutte le nostre care lettrici e cari lettori, gli auguri più sinceri di Buona Pasqua in una primavera promettente di fiori e profumi. Giuseppe Tomasi 2 Presenza- 16 marzo 2016 SPAZIO APERTO Corrispondenza Informazioni ACLI La Direzione ringrazia i lettori che le scrivono perché dimo strano interesse per i problemi e la vita della nostra comunità. Nello stesso tempo si scusa se, per evidenti ragioni di spazio, qualche lettera dovrà essere ridotta. La Direzione inoltre si ri serva la pubblicazione di lettere che riterrà molto conflittuali. Pagina web: www.patronatoacli.cl Croce Sabauda nella Bandiera Italiana Estimado padre Giuseppe, en primer lugar me es grato saludarlo y expresarle que recibí oportunamente el primer número de marzo de Presenza y leí su artículo Editorial en la primera página y me llamó la atención que la actual bandera italiana se empezó a usar en forma oficial y definitiva en 1947, después del referendum que hubo en Italia posterior a la segunda guerra mundial que estableció una nueva Constitución política que determinó una República democrática en vez de la monarquía y fijó las características del Tricolor Italiano, obviamente privado del símbolo de la dinastía sabauda en su franga blanca. Yo no exixtía o era muy niño cuando ocurrieron muchos hechos históricos en Italia y estaba convencido que el dibujo que tenía en la franja blanca era un símbolo fascista obviamente omitido en la Constitucion de 1947 artículo 12. Le agradecería, Padre Giuseppe que en próximo número de Presenza aclarara esto para mi y otros italo-chilenos de mi edad. Yo ni siquiera se que era la Dinastia sabauda. Se despide cordialmente Manuel Crovetto Zappettini. Ricevi in ritardo PRESENZA? Se sei di Santiago chiama al Cel. 97849283 Grazie EDITRICE Parrocchia Italiana N.S. Pompei Scalabriniana *** RAPPRESENTANTE LEGALE Giulio Rubin *** DIRETTORE RESPONSABILE Claudio Massone Stagno *** DIRETTORE REDAZIONALE Giuseppe Tommasi *** COLLABORATORI Paolo Castellani Fina Franchini Gloria Nocchi Frascoli Consuelo Canessa *** CORRISPONDENTI Arica Verónica Bibiano Antofag. Rodolfo Sanchez B. Iquique Luz Savalli La Serena Caterina Pezzani Quillota E. Schiappacasse V. Alemana Gilda Rivara Valparaiso Concep. Giancarlo Carro P. Arenas Eduardo Pesce V. *** Contribuzione annua $ 20.000. Cheque nominativo a «Presenza» *** Stampa C. von Plate Esce il 1º e il 16 di ogni mese Quando il 17 marzo 1861 venne proclamato il Regno d'Italia, il tricolore continuò ad esserne la bandiera nazionale, sebbene non ufficialmente riconosciuto da una legge specifica, ma regolamentata, per quanto riguarda la foggia dei vessilli militari, da un Regio decreto del 25 marzo 1860 che rimase in vigore fino alla nascita della Repubblica Italiana. Bandiere tricolori salutarono poi l'esercito italiano durante la marcia su Roma, che si concluse con la breccia di Porta Pia del 20 settembre 1870 e l'annessione del Lazio al Regno d'Italia. Roma divenne ufficialmente capitale d'Italia il 1° gennaio 1871, mentre l'insediamento della corte reale e del governo ebbe luogo il 6 luglio dello stesso anno: da questa data il tricolore italiano sventola dal pennone più alto del Palazzo del Quirinale. L'unica città in cui l'attaccamento alla bandiera non era sentito da tutta la popolazione era Roma: nella capitale era infatti presente Bustamante 180 - Santiago Tel: 2665-0340; 22225247 - E-Mail: [email protected] BENVENUTA ALITALIA Peccato che non si apprezzino i colori: ad ogni modo immaginiamoci il verde alla sinistra, il bianco al centro e il rosso a destra. Con il referendum del post-guerra viene tolta la croce con la corona sabauda. Infatti il Re si è ritirato il Portogallo, ad Oporto. una buona percentuale di cittadini ancora fedele al papato. Dopo la marcia su Roma e l'instaurarsi della dittatura fascista la bandiera d'Italia perse la sua unicità simbolica venendo in parte oscurata dall'iconografia di regime. Quando veniva utilizzata, come all'interno del simbolo del Partito Nazionale Fascista, ne era snaturalizzata la storia, dato che il Tricolore nacque come simbolo di libertà e di diritti civili; nelle cerimonie ufficiali iniziò invece ad essere accostata ai vessilli neri fascisti, perdendo il ruolo di protagonista assoluta. Nonostante questo ruolo da comprimario, il tricolore diventò ufficialmente bandiera nazionale del Regno d'Italia: «La bandiera nazionale è formata da un drappo di forma rettangolare interzato in palo, di verde, di bianco, di rosso, col bianco coronato dallo stemma Reale bordato di azzurro. [...] » Con la nascita della Repubblica Italiana, grazie al decreto presidenziale del 19 giugno del 1946, la bandiera italiana venne cambiata; rispetto al vessillo monarchico fu eliminato lo stemma sabaudo. Questa decisione fu in seguito confermata nella seduta del 24 marzo del 1947 dall'Assemblea Costituente. ...e invece l'abbiamo pubblicato Gentile Direzione, Leggo il numero di Marzo di Presenza e riscontro l’assenza – per lo meno singolare – di un argomento importante e doloroso, nella Storia d’Italia, che ricorre nel mese di Febbraio. Con spirito collaborativo, è mio desiderio passarvi una interessante discussione per il futuro Presenza, di Marzo 2016. Oltre a menzionare – in prima pagina – la giornata della Memoria, suggerisco un approfondito articolo anche sulla giornata del Ricordo, avvenimento prettamente Italiano, che ricorre il 10 di Febbraio. Parliamo di Foibe, ovviamente. Nella speranza che non vi siano, anche a 12.000 chilometri dalla madre Patria, Memorie di serie A e Ricordi di Serie B o inferiore. Grazie, Federico Fiorini Caro Federico, le consiglio di leggere Presenza del 1 febbraio a pag. 9, dove, a parte di una orrenda foto delle foibe può leggere il messaggio del Presidente Dario Locchi in un ampio serizio. Abbonamento 2016 - Fiducia reciproca Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà. Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi ringraziamo cordialmente della collaborazione. Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la “Cuenta de Ahorro N. 08-166-01126-03” a nome di “Giuseppe Tommasi B.”. Il RUT di Giuseppe Tommasi B. è 8.322.945-4 Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati. Cognome.....................Nome....................... via....................................città.................... Abbonamento normale 20.000 pesos Abbonamento sostenitore 30.000 pesos. Cheques esteso a “PRESENZA” Per gli emigrati italiani arrivati in Cile, paese d’ America più lontano dall’ Italia, tornare in patria, anche per poche settimane, è sempre un momento d’intensa felicità ed allegria, valida certamente anche per gli italiani non nati in Italia, ma sempre, nei confronti di uno e dell’altro sussistono differenze d´intensità nei reciproci sentimenti. In una occasione, parecchi anni fa, un concittadino mi visita nel mio studio e mi dice: "Paolo, dopodomani vado in Italia". Gli rispondo: "Complimenti e buon viaggio e miglior ritorno". Ma subito, un po’ incuriosito gli domando: "Mi scusi (era una persona entrata in anni ma benmesso) ha ancora parenti in Italia?". La risposta la ricordo ancora scolpita nel cuore: "No, i miei sono tutti morti mi restano solo la famiglia che abitiamo in Cile". "Ma allora, lei va in ferie" per non usare l'eufemismo di turista. "No, vado a salutare per l'ultima volta il campanile della chiesa del mio paese". Gli italiani, tutti e soprattutto i più anziani, sentono la irresistibile attrazione del paese della loro nascita, anche se sono passati tanti anni d’ assenza. Sentimenti che con il passo inesorabile degli anni si fa sentire con maggiore insistenza e forza: rientrare nel paese che li vide nascere prima della morte in terra straniera, è una imperiosa necessità, anche per coloro che non hanno parenti ed amici, solo per la soddisfazione spirituale ed emotiva di salutare per ultima volta il campanile della Chiesa dove siamo stati battezzati, alcuni sposati, e celebrata la S. Messa in suffragio dei parenti deceduti in Italia, fratelli, genitori e nonni, infine amici. In molti casi mai più rivisti dopo l’ultimo saluto. L’ emigrazione, una tragedia nazionale che ha colpito gli italiani più che altri, ha creato nel mondo una diaspora di milioni di cittadini che con sacrifici e tanto lavoro hanno superato la separazione della famiglia e rifatto una vita fuori dalle mura del paese amato e mai scordato. Il ritorno al Cile dell’Alitalia ci consente esercitare anche in avanzata anzianità, il diritto di rivedere per ultima volta l’Italia e il nostro paese. Non sempre si ricorda che il dolore della separazione dell’emigrante non è solo per chi emigra ma anche per chi resta in Italia in attesa di un ritorno che ritarda e che le più delle volte non avviene in vita dei famigliari e amici. Comunque sempre ritroveremo il campanile della Chiesa che ci accoglie e ci consola come testimonio visibile della tradizione e della vita degli italiani. Oggi nessuno può dimensionare la realtà del fenomeno per la globalizzazione e i trasporti a portata di mano che ci vengono offerti. Non dobbiamo scordare che il saluto degli emigrati che lasciavano l’Italia nel passato, senza volerlo era un saluto le più delle volte definitivo. Anni fa il ritorno in Italia per molti italiani, specialmente i più anziani era più difficile e in alcuni casi direi impossibile. L’ Alitalia linea aerea di bandiera, (oggi solo per i colori del tricolore) aveva interrotto da anni i voli di Santiago al bel paese. Oggi una bella notizia. L’ Alitalia riprende i voli diretti da Santiago a tutte le città della penisola con voli senza scalo. Noi vorremmo anche a prezzi competitivi. Complimenti Alitalia! e auguri di successo. Per conto nostro felici del ripristino dello scalo di Santiago segno che gli italiani potremo invecchiare tranquilli, e rientrare al nostro paese pur sia solo per salutare il campanile della Chiesa del paese e prendere il caffè al bar di sempre. Per i rapporti bilaterali tra il Cile e l’Italia è un segno di grande importanza. Ci sono interscambi commerciali che sono facilitati dal volo diretto senza scali in terzi aeroporti Non solo il commercio sarà di benefico ma pure tutti i rapporti che si intrecciano tra i due paesi. Non è lo stesso andare a Roma dopo uno, due o tre estenuanti scali che farlo in forma diretta. Per il sottoscritto salire sull’ Alitalia, prima in B. Aires e da maggio, pure da Santiago, era arrivare prima in Italia. Bastava salire sull’aereo, e siamo anticipatamente a casa. Sono certo che il volo della nostra linea aerea più volte alla settimana sarà accolta con soddisfazione preferenziale per noi italiani, e per tutta la vasta e ricca comunità italo cilena e amici cileni fatti in rapporto integrativo di antica data. Un viaggiatore che preferisce volare con l’insegna del tricolore. Paolo Castellani LLEVE A SU CASA PRE-PIZZA LISTA *** PRUEBE NUESTRA FUGAZA Av. Apoquindo 4228 - teléfono 22081344 Av. B. O'Higgins 737 - teléfono 26381833 Presenza- 16 marzo 2016 Passatempo e umore 3 TERZA PAGINA Racconti e leggende pasquali La leggenda del salice Gesù saliva verso il Calvario, portando sulle spalle piagate la croce pesante. Sangue e sudore scendevano a rigare il volto santo coronato di spine. Vicino a Lui camminava la Madre, insieme ad altre pie donne. Gli uccellini, al passaggio della triste processione, si rifugiavano, impauriti, tra i rami degli alberi. Ad un tratto - Gesù stramazzò al suolo. Due soldatacci, armati di frusta, si precipitarono su di Lui, allontanando la Madre, che tentava di rialzarlo "Su, muoviti! E tu, donna, stàttene da parte." Gesù tentò di rialzarsi, ma la croce troppo pesante glielo impedì. Era caduto ai piedi di un salice ...Cercò inutilmente di aggrapparsi al tronco. Allora l'albero pietoso chinò fino a terra i suoi rami lunghi e sottili perché potesse, afferrandosi ad essi, rialzarsi con minor fatica. Quando Gesù riprese il faticoso cammino, l'albero rimase coi rami pendenti verso terra: perciò fu chiamato «Salice Piangente ». La leggenda del melograno Gesù saliva faticosamente la via del Calvario. Dalla Sua fronte trafitta di spine cadevano gocce di sangue. Gli Apostoli, timorosi, seguivano Gesù da lontano, per non farsi vedere; ed uno di essi, quando il triste corteo era passato, raccoglieva i sassolini arrossati, dal sangue benedetto di Gesù e li metteva in un sacchetto. A sera gli Apostoli si radunarono tutti tristi nel Cenacolo; l'apostolo pietoso trasse di tasca il sacchetto per mostrare ai compagni le reliquie del sangue di Gesù; ma nel sacchetto trovò un frutto nuovo, dalla buccia spessa ed aspra dentro alla quale erano tanti chicchi, rossi come il sangue di Gesù. Era nato il melograno. La leggenda del pettirosso Gesù era sulla Croce. Le spine della corona che stringeva la fronte si conficcavano nelle sue bianche carni facendo uscir grosse gocce di sangue. Un uccellino, che volava poco distante, vedendo la sofferenza di Gesù, sentì tanta pietà per Lui. Gli si avvicinò con un leggero pispiglio. Cosa, disse l'uccellino? Forse rimproverò gli uomini di essere stati cattivi, forse, rivolse a Gesù tenere parole di consolazione. Poi tentò di portargli aiuto e, col becco tolse alcune di quelle spine che lo torturavano. Le piume dell'uccellino caritatevole si macchiarono di rosso. L'uccellino conservò, come prova di amore, quelle gocce di sangue sul suo cuoricino. Gli uomini vedendolo lo chiamarono «pettirosso». Ancora oggi tutti gli uccellini che appartengono alla famiglia dei pettirossi hanno sul petto qualche piumetta sanguigna. Le uova fiorite C'era una volta un coniglietto che voleva regalare a due bambini suoi amici tante uova di Pasqua. Per fare una sorpresa, cercava un posto dove nascondere Mausoleo Italiano Dr. Augusto Brizzolara specialista in Geriatria e Gerontologia El Trovador 4280 Of. 1108 -Las Condes Fono-Fax: 2342 5139 Beeper 737 8087 -Cod 8784 Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500 le uova. All'alba si avvicinò alla casa dei bambini col suo sacchetto rigonfio. Il prato lì davanti era tutto coperto di fiori di croco, bianchi, gialli e azzurri, che rassomigliavano a tante uova colorate. Il coniglietto nascose le uova tra i fiori e se ne tornò a casa. Al sorgere del sole avvenne un fatto straordinario: i fiori del prato diventarono uova di Pasqua. Una colomba se ne accorse e andò in giro a spargere la notizia. Presto il prato fu pieno di bambini, mentre le uova di cioccolato continuavano a fiorire. Ancor oggi i vecchi del paese raccontano che quella sia stata la Pasqua più dolce di tutte. Storia dell'uovo di pasqua L'uovo rappresenta la Pasqua nel mondo intero: c'è quello dipinto, intagliato, di cioccolato, di terracotta e di cartapesta. Ma mentre le uova di cartone o di cioccolato sono di origine recente, quelle vere, colorate o dorate hanno un'origine radicata nel lontano passato. Le uova, infatti, forse per la loro forma e sostanza molto particolare, hanno sempre rivestito un ruolo unico, quello del simbolo della vita in sé, ma anche del mistero, quasi della sacralità. Già al tempo del paganesimo in alcune credenze, il Cielo e la Terra erano ritenuti due metà dello stesso uovo, e le uova erano il simbolo del ritorno della vita. Gli uccelli infatti si preparavano il nido e lo utilizzavano per le uova: a quel punto tutti sapevano che l'inverno ed il freddo erano ormai passati. I Greci, i Cinesi ed i Persiani se li scambiavano come dono per le feste Primaverili, così come nell'antico Egitto le uova decorate erano scambiate all'equinozio di primavera, data di inizio del "nuovo anno", quando ancora l'anno si basava sulle le stagioni. L'uovo era visto come simbolo di fertilità e quasi magia, a causa dell'allora inspiegabile nascita di un essere vivente da un oggetto così particolare. Le uova venivano pertanto considerate oggetti dai poteri speciali, ed erano interrate sotto le fondamenta degli edifici per tenere lontano il male, portate in grembo dalle donne in stato interessante per scoprire il sesso del nascituro e le spose vi passavano sopra prima di entrare nella loro nuova casa. Le uova, associate alla primavera per secoli, con l'avvento del Cristianesimo divennero simbolo della rinascita non della natura ma dell'uomo stesso, della resurrezione del Cristo: come un pulcino esce dell'uovo, oggetto a prima vista inerte, Cristo uscì vivo dalla sua tomba. Indirizzi Utili Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia Tel.: 224708400 - E-Mail: [email protected] Consolato - Román Diaz 1270, Santiago Tel: 224708400 - E-Mail:[email protected] Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi. Tel.: 562/222322618 - Fax: 562/222330973- E-Mail: [email protected] Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia Tel.: 23 2038170 www.iicsantiago.estei.it ICE Agenzia per la promozione all 'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane Clemente Fabres 1050 (Prov.)Tel. 223039330 E.mail: Santiago@ice. it COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 222129455 CARI -Av. Bustamante 180 - Providencia - Tel: 222229328 Circolo di Professionisti di Origine Italiana Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 222425012 - 222481503 Club Stadio Italiano Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 224847000 Central. Scuola Italiana Vittorio Montiglio Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 225927500 Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia [email protected] - Te: 22229328 - Fax: 226354127 Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 222055476 Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500 Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 226992222 - [email protected] www.vigilidelfuoco.cl ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos Bustamante 180 (Parrocchia Italiana) - Tel 22665-0340 COIA: Bustamante 180 -Providencia Tel. 26345247 Associazione Ligure contatto Sig.ra Rina Garibaldi 02 2192144; Sig. Aldo Solari al telefono 02 7926752 4 Presenza- 16 marzo 2016 ITALIA E ITALIANI Camminatori e pellegrini fanno rivivere la via Francigena C’è una barca sul Po che ti evita quel tratto un po’ noioso del «confine» piacentino. T’imbarchi a Orio Litta (Lodi) e arrivi quasi a Piacenza. Piccolo tratto della grandiosa Via Francigena, che da Canterbury raggiunge Roma dopo 1.600 chilometri. Orio Litta (poco più di 2mila abitanti) la scorsa estate è salito sul palcoscenico mondiale dell’Expo milanese a parlare delle «giornate dei cammini». E tutto per quella barca che naviga sul Po con qualche pellegrino, traghetto di un sentiero antico che il vescovo Sigerico percorse in 79 giorni nell’anno 990. E fu viaggiatore attento, scrisse un diario minuzioso poi servito per la memoria dei posteri. LA RINASCITA Oggi la Via Francigena ha preso slancio, dopo un abbrivio faticoso negli Anni 90 e dopo il fuoco di paglia del 2000. Per quel Giubileo i parrocci furono invitati ad accogliere i pellegrini. «Fu un successo - ricorda il professor Sergio Valzania, camminatore della Francigena e già direttore di Radio3 della Rai -. Cominciarono i “timbri” comprovanti il cammino, poi però quell’ospitalità scemò. Ci furono anche polemiche». Valzania fece alcune trasmissioni radiofoniche con ospiti illustri, dal matematico Piergiorgio Odifreddi all’attore David Riondino. Valzania il camminatore con fede e Odifreddi il laico Bugatti Chiron, l’auto più veloce del mondo Al via martedì il Salone di Ginevra, il più importante Tenga el mejor punto de vista P. de Valdivia 3015 F. 22690791 Moneda 708 F. 26649244 San Antonio 325 F. 26325512 Silvano tavonatti a. [email protected] motorshow per l’industria dell’auto. La Bugatti gioca d’anticipo e presenta la Chiron, l’automobile più veloce del mondo. Con 1.500 cavalli e 1.600 Nm di coppia massima raggiunge i 420 km/h - ma la velocità è limitata elettronicamente altrimenti andrebbe di più - e accelera da 0 a 100 in 2.5 secondi. Un’esagerazione come il modello che l’ha preceduta a cui assomiglia molto. Quella Veyron voluta dall’allora capo del gruppo Volkswagen - proprietario dello storico marchio - Ferdinand Piech. impenitente che citava Sant’Agostino e Leopardi. Tutto camminando per chilometri, giorni, settimane. Riondino offre questa lettura di tanto camminare: «E’ un’occasione per stare insieme e anche per meditare. Quel camminare è il modo più semplice per entrare in un’altra dimensione». La dimensione è quella del pellegrinaggio «che tu creda oppure no». Riondino: «E’ un modo per camminarti dentro, per riattraversare un tuo privato. L’umanità ha sempre cercato questa dimensione. Meditare su una colpa, perfino un delitto, un tempo. Adesso su un passaggio di vita, su una domanda che ti poni». Dalla caotica Canterbury al Nord della Francia, dopo aver traghettato la Manica, poi giù per la Champagne, la lunga marcia in terra di Francia, anzi dei Franchi (di qui il nome della Via), poi la Svizzera e le Alpi, il valico del Gran San Bernardo, impiccato a oltre 2.400 metri. Colle di solito freddo e dalle atmosfere misteriose, tra il piccolo lago e i monti a guglia che si affacciano su una vallata che offre natura e storia. Di lì passò nel 1800 Napoleone e perfino un giovane Ernest Hemingway che vergò il diario dell’Ospizio dei canonici del colle prima di d’infilarsi in una discesa nella neve alta che gli costò un paio di scarponi. La Francigena è ancora molto lontana dai numeri di passaggi della più famosa via verso Santiago di Compostela (200mila l’anno), ma proprio per il Giubileo e per gli investimenti fatti negli ultimi anni sta pian piano prendendo quota. IL FILOSOFO Ha un percorso verticale che l’arcivescovo filosofo Sant’Anselmo d’Aosta fece all’inverso. Risalì dalle Alpi per finire all’abbazia del Bec in Normandia e di lì passò poi a Canterbury, nominato alla carica del più alto prelato d’Inghilterra. Valzania ricorda «che nessuno fa per intero la Francigena». E dice del tratto di Francia: «I francesi hanno un’idea diversa, del viandante non del pellegrino. Nei loro tratti le indicazioni sono sempre nei due sensi». In Italia le segnalazioni sono aumentate, ma c’è ancora da fare. Qualcuno come Umberto Gallo, di Stresa, che da Aosta è arrivato fino a Roma ricorda di aver dovuto «sfuggire a troppi cani» e di aver affrontato «un’ospitalità diciamo migliorabile: un tempo i pellegrini erano santi, ora qualcuno ti tratta in malo modo». Ma i luoghi per la maggioranza dei casi sono indimenticabili. Riondino: «In Toscana, da San Gimignano a Siena». Molto meglio che ai tempi di Sant’Anselmo, come sottolinea Valzania: «Era una terra impaludata, ecco perché molte zone si chiamano Isola. E Siena divenne ricchissima perché passaggio obbligato». Ecco “Genesis”, il robot che prepara il vino del futuro. Fa da solo il lavoro di un’intera cantina A Genesis manca solo la parola: il prototipo ha anche le antenne, sembra il cugino di Sphero Drone, il robot di Guerre Stellari, ma in realtà è un vinificatore unico al mondo, un capolavoro dell’ingegneria e dell’elettronica applicata al vino, partorito da quel genio del grappolo che è Donato Lanati, premio Oscar come miglior enologo nel 2015. Nella sua «pancia» Genesis nasconde un’intera cantina. «Può contenere fino a 200 chili di uva e produrre 100 litri di vino, pronto poi per essere affinato» dice Dora Marchi, biologa ed enologa di Enosis, un’oasi di 2500 metri quadrati, con cascina del 1600 incastonata tra le vigne di 37 varietà autoctone italiane, che è una «Meraviglia»: si chiama proprio così, in ricordo dell’antico nome di questo bricco - Maraviglia sulle colline di Fubine, nel cuore del Monferrato. Enosis è un laboratorio, ma anche un’università e una clinica, con una equipe di 18 dottori del vino, tra biologi, enologi, cantinieri, agronomi, chimici, tecnici dell’alimentazione e della sicurezza alimentare. E Genesis, questa «tinozza» computerizzata a tre gambe, con il cappello e il corpo a forma conica per migliorare il contatto tra l’uva spremuta e la parte già liquida, è la sua creatura di pun- ta, è una cantina formato bignami, indispensabile per lo studio del processo di vinificazione ottimale a seconda delle varietà di uve. Dall’oblò centrale del robot i «dottori» seguono la macerazione, i rimontaggi, il délestage, e dalla console si gestisce la temperatura e l’ossigeno. È come fare una «risonanza magnetica» a quel processo naturale che è la vinificazione, roba che soltanto 70 anni fa cominciava con la pigiatura con i piedi. Enosis ne ha partoriti 12, di Genesis. Ma non li vende, non sono gli affari l’obiettivo di Lanati, che qui chiamano “l’uomo che sussurra ai vigneti”, ma piuttosto la qualità e la ricerca. È il luminare di questa «clinica» dell’uva (chiusa al pubblico, ma aperta ai laureandi dell’università di Enologia) dove il paziente per eccellenza è l’acino: «Lo studiamo da oltre 40 anni». Dora Marchi, il suo braccio destro, sa come muoversi nel labirinto di sale studio, laboratori e aule piene di monitor, frighi e microscopi. C’è una macchina che pesa, conta, pressa gli acini e poi ne misura il succo, qui ci lavora una squadra di «Csi dell’uva», che arriva a ricavare il Dna dell’acino: «È importante perché è la sintesi di un territorio, al suo interno c’è la storia di un’intera annata, il clima, il profumo, la salute della terra», dice Marchi, approdata dalla Toscana 20 anni fa per affiancare Lanati nella ricerca. Poi i vini finalmente si riposano, lontani da luce e calore, dentro gli «infernot», tipici corridoi scavati nel tufo che in Monferrato si utilizzano ancora e che Enosis ha voluto conservare: «È il nostro messaggio d’amore per il territorio». Alla fine, il brindisi. Ovviamente con bicchieri speciali: Lanati ne ha inventati due, quello con «l’anello di Saturno» per ottimizzare la percezione dei profumi, e l’ultimo, l’anno scorso, con il calice cavo per la salita, naturale e scenica delle bollicine. Prosit. Comunismo addio per sempre: la strada intitolata a Lenin diventa via Lennon La surreale scena dal film “Il grande Lebowski” potrebbe da oggi avvenire tutta al contrario a Kalyny, villaggio ucraino di 5mila abitanti al confine con la Romania, dove una strada intitolata a Lenin è stata “ribattezzata” John Lennon. L’iniziativa, ha spiegato il governatore Gennadi Moskal, rientra nell’ambito di una campagna del governo filo europeo di Kiev per rimuovere ogni traccia del passato comunista. Forse nessun cambio di nome è sarà più simbolico di questo. Moskal ha detto di aver preso la decisione a sua discrezione, senza consultare i cittadini, in onore del cofondatore dei Beatles pacifista, ucciso fuori dal palazzo Istat: nel 2015 la disoccupazione è scesa all’11,9% Che il merito sia dei forti sgravi contributivi, o delle nuove regole del Jobs Act sulle assunzioni (ieri un’indagine campionaria Istat sottolineava che è merito soprattutto dei primi) la sostanza non cambia: i dati definitivi dell’Istituto di statistica confermano che nel 2015 la disoccupazione è scesa, sia quella complessiva (dal 12,7 per cento all’11,9), sia quella giovanile (dal 42,7 per cento al 40,3). Numeri così non si vedevano da sette anni. La corsa allo sconto fiscale La spinta occupazionale è arrivata soprattutto nella seconda parte del 2015, probabilmente per via della corsa a non perdere lo sgravio, quest’anno fortemente ridotto. E’ migliorata la qualità del lavoro, perché la somma di sgravi e Jobs Act ha prodotto una forte stabilizzazione dei rapporti di lavoro, ovvero il passaggio da contratti a termine a tempo indeterminato. I lavoratori dipendenti sono 207mila in più del 2014, e per il quinto anno consecutivo sono scesi i lavoratori autonomi (in tutto 22mila). ». Meno persone in cerca di un posto Scende di poco (dal 60,7 al 58,1 per cento) il numero delle persone in cerca di lavoro da più di un anno. Non è invece vero – dice l’Istat – che i buoni risultati siano figli dell’aumento del numero dei cosiddetti inattivi. Nonostante la crescita registrata dell’ultimo trimestre il numero complessivo è sceso di 84mila persone, lo 0,6 per cento. di New York dove viveva nel 1980. Sempre sua la scelta di dedicare un’altra strada al defunto presidente dell’ ex Cecoslovacchia, Tomas Masaryk, molto rispettato dagli ucraini per il suo lavoro di promozione dei diritti della minoranza etnica nel Paese dopo la prima guerra mondiale. Nello stesso decreto ci sono altre dieci strade della Transcarpazia che stanno per ricevere nuovi nomi. Così, strada Shchorsa, nel villaggio Mizhhirya si chiamerà via Viktor Markus, soldato ucciso in Donbass. Altre vie saranno intitolate a personaggi della cultura e dell’arte ungheresi e rumeni. Nel mese di aprile dello scorso anno la Verkhovna Rada dell’Ucraina ha adottato un pacchetto di leggi sulla “decomunizzazzione”, tra cui la messa al bando dei simboli del Partito Comunista, e anche l’obbligo di rinominare tutti i luoghi che sono associati con la direzione del partito sovietico. 520 i nomi “proibiti” di ex leader comunisti. Tra questi Leonid Breznev, Semyon Budyonny, Kliment Voroshilov, Friedrich Engels, Karl Marx, Georgy Zhukov, Aleksandr Zasyadko, Vasily Kikvidze, Nadezhda Krupskaya, Vladimir Lenin, Anatoly Lunacharsky, Rosa Luxemburg, Sergo Ordzhonikidze, Mikhail Frunze, Vasily Chapaev . Presenza- 16 marzo 2016 ITALIA E ITALIANI I ciclisti israeliani onorano Bartali Ad Assisi per ricordare il «Giusto» Il campione toscano salvò più di 800 ebrei durante l’occupazione nazista La memoria delle imprese di «Ginettaccio», al secolo Gino Bartali, non si cancella mai. E non solo per i successi sportivi che sono diventati anche capitoli di storia e le epiche sfide con Fausto Coppi, ma per quel cuore grandissimo e quel coraggio infinito che spinsero questo campione infinito a fare la staffetta (sempre sulla amatissima due ruote) per salvare tantissimi ebrei perseguitati dai nazifascisti. Per questo Bartali è stato dichiarato «Giusto tra le nazioni» da Yad Vashem, l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah. I «pro» di Israele Tra pochi giorni, il 20 marzo a Firenze, a rendergli omaggio per la prima volta nella storia del ciclismo, saranno anche i corridoi del Cycling Academy Team, la prima e unica squadra professionistica israeliana. E questi atleti domenica 20 marzo ripercorreranno il tragitto tra Assisi e Firenze che il campione percorse per portare, nascosti nella canna della bicicletta, i documenti falsi per salvare più di ottocento ebrei perseguitati. L’evento è stato organizzato quattro giorni prima «Settimana Internazionale Coppi e Bartali» che si svolge dal 24 al 27 marzo. «E’ un onore e un dovere rendere omaggio a Bartali e a tutti gli italiani che hanno messo in pericolo le loro vite per aiutare i compagni ebrei nei momenti più bui della Seconda Guerra Mondiale», ha commentato Ron Baron, presidente e fondatore del Cycling Academy Team. «007» in bici Durante l’occupazione tedesca Gino Bartali accettò di fare la staffetta (i documenti falsi per dare una nuova identità agli ebrei venivano nascosti nel telaio della bicicletta) aderendo a un’attività segreta pensata dal rabbino di Firenze Nathan Cassuto e dall’arcivescovo della città Elia Angelo Dalla Costa. Bartali non ne parlò mai in pubblico e soltanto nel 2005 l’allora presidente della Repubblica, il livornese Carlo Azeglio Ciampi, conferì alla moglie la medaglia d’oro postuma al valor civile. Poi, nell’ottobre del 2011, la decisione di Israele d’inserire il campione toscano tra i Giusti dell’Olocausto nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova e infine nel settembre 2013 la dichiarazione di «Giusto tra le nazioni» dello Yad Vashem.I ciclisti israeliani onorano Bartali Il “problema” che fa disperare i deputati: niente più mandorle gratis alla buvette Il problema che assilla Montecitorio è uno: adesso le mandorle costano. E non saranno più servite con un bicchiere d’acqua o con un the. «La camomilla con le mandorle la devi paga’, te lo meriti», dice la bionda cassiera della buvette della Camera. Da oggi si è consumata una vera e propria rivoluzione. Non più mandorle gratis per i deputati, ma solo a pagamento. Uno dei simboli della Prima Repubblica si potrà avere alla modica cifra di 0,50 centesimi. «Che me ne frega – allarga le braccia la dem Titti Di Salvo – sono troppo caloriche, bevo solo spremute». La società esterna che gestisce lo storico bar di Montecitorio ha deciso di limitare gli ordinativi di mandorle. Salate o tostate vengono acquistate dal bar Giolitti, che si trova a due passi dal Palazzo, a 40 euro circa al chilo. Cifra che è stata considerata troppo alta, nonostante si tratti di un prezzo di favore. Le mandorle venivano letteralmente divorate dai parlamentari anche con un bicchiere di acqua e limone. La stretta della buvette di Montecitorio ha investito tutto il menù. Se prima un caffè costava 0,80 centesimi, adesso per sorseggiare una tazzina di espresso serviranno 0,90. Il supplì, altro piatto forte della cucina della buvette, è lievitato a 1,50. Però, aggiunge la cassiera, «si avranno supplì cacio e pepe o all’amatriciana». Sembra poca cosa ma per gli onorevoli equivale a un infelice novità. Perfino Ettore Rosato, capogruppo del Pd, non ci sta: «Se vai a Piazza di Pietra ti costa meno un caffè e ti danno anche la brioche». È proprio a piazza di Pietra, nella famosa “Caf- fetteria”, dove i colonnelli di Alleanza nazionale tramavano contro Gianfranco Fini, la prima colazione si consuma con 2,20 euro. E non solo il costo si aggira sullo stesso ordine di grandezza, ma «la qualità è superiore», sottolinea un ex parlamentare. Dietro il rincaro dei prezzi si nascondono i conti della società “Compass” che gestisce la buvette. Quelli della società, infatti, non tornano. Da circa una settimana infuria la caccia agli “scrocconi”. Ovvero, a quei “furbetti” che non pagano gli scontrini e che avrebbero lasciato un “buco” di centomila euro. Dei controllori in borghese monitorano se i clienti hanno pagato o meno lo scontrino. Prima paghi, poi consumi. Ma cosa sta succedendo? Con un discorso perfetto, diviso tra emozione e ringraziamenti, debiti professionali e passioni esistenziali, Leonardo DiCaprio ha finalmente messo le mani sull’Oscar cui era già stato candidato, invano, per ben quattro volte. Per portarselo a casa ha dovuto fare quello che da sempre si deve fare a Hollywood. Diventare brutto, sporco e cattivo, rinunciare al dono della bellezza, soffrire sul set le pene dell’inferno, vivere il viaggio catartico del suo A spiegarlo è il questore del Pd Paolo Fontanelli: «Ad oggi non c’è equilibrio fra le entrate e le uscite. Infatti la società ha chiesto al collegio dei questori l’autorizzazione per far lievitare i costi. Altri- menti le strade sono due: o la diminuzione del personale, o la chiusura della buvette». Il ragionamento della Compass è stato il seguente: se aumentiamo i costi lieviteranno i ricavi. Sussurra un funzionario di Montecitorio: «Questo approccio funziona fuori da questo palazzo, dove vigono logiche commerciali. Qui porterà al fallimento della buvette». Caso Vendola: 4 genitori e un bebè Mettiamo in fila i fatti, così com’è dato conoscerli, limitandosi ai dati della realtà, e dunque facendo lo sforzo di andare oltre il consueto fumo delle rivendicazioni e delle polemiche strumentali. Sabato è nato in California un bambino che all’anagrafe dello Stato è stato registrato col nome di Tobia Antonio. Di lui si sa che il padre è Ed Testa, 38enne italocanadese, e la madre una donna statunitense di cui non si conosce l’identità e che gli ha ceduto i propri ovociti prelevati con un intervento in anestesia totale. Sì, perché Tobia – al quale va tutto il più affettuoso benvenuto – è stato concepito in provetta con i gameti di Ed e della donna che li ha messi a disposizione. La procedura è stata effettuata da una delle numerosissime strutture californiane specializzate non solo in procreazione artificiale ma anche in maternità surrogata, e che dunque ha messo a disposizione anche un’altra donna – di passaporto americano ma di origini indonesiane, a quanto è dato di apprendere – che in cambio di una somma di denaro (consistente, secondo gli standard del mercato americano) ha firmato un contratto col quale si è impegnata a farsi impiantare nell’utero l’embrione e a condurre tutta la gravidanza rispettando stringenti clausole: è prassi, ad esempio, che la madre in affitto garantisca di abortire se il feto rivela qualche anomalia. L’impegno principale, ovviamente, è di cedere al momento del parto il bambino a chi glielo ha commissionato e che per questo ha pagato la clinica, la fornitrice di gameti e la madre surrogata, oltre all’avvocato che ha steso il contratto tra le parti. Ma in tutto questo cosa c’entra Vendola? Il presidente nazionale di Sinistra ecologia e libertà, fino al 2015 e per dieci anni governatore della Puglia, è compagno di Testa e convive con lui da tempo a Terlizzi. Sebbene i resoconti mediatici lo descrivano come “padre” di Tobia, dal punto di vista genetico col bambino non ha nulla a che fare. Certo, col compagno Vendola ha voluto l’intera operazione e ha pagato quel che è stato pattuito con le sue varie controparti americane, ma per farlo è andato dove la pratica dell’utero in affitto – perché, al di là di definizioni edulcoranti ed elusive come “gestazione per altri”, di questo si tratta – è considerata lecita ed è regolamentata dalla legge. In Italia invece vige una norma – la 40/2004, la stessa che detta regole sulla fecondazione assistita – che vieta la maternità surrogata e, anzi, la sottopone a pene severe. Dunque un uomo delle istituzioni, nonché leader di un partito presente in Parlamento e per sua missione è schierato a difesa della legalità e delle voci più deboli della società, ha violato una legge dello Stato. Non corrisponde al vero quel che si è sentito dire, cioè che, “in assenza di una legge” in Italia, Vendola e Testa hanno dovuto andare all’estero per soddisfare il loro desiderio di duplice paternità. La legge c’è, e al comma 6 dell’articolo 12 dice testualmente che «chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600mila a un milione di euro». Il problema è che non viene fatta rispettare dai tribunali, che in modo ormai sistematico legalizzano la maternità surrogata assolvendo le coppie che tornano in Italia col bimbo in braccio, a con- 5 dizione che venga praticata all’estero, nei Paesi dov’è lecita. Va ricordato che, pur tartassata dai ricorsi e dagli interventi della Corte Costituzionale, la legittimità della legge 40 su questo punto è stata appena confermata dai giudici costituzionali nella sentenza con la quale nell’aprile 2015 aprirono alla fecondazione eterologa. Ricapitolando, nel caso del bambino venuto al mondo in California ci sono una mamma biologica (quella che ha venduto gli ovociti), una mamma gestazionale (quella che ha condotto la gravidanza), un padre genetico e infine un altro uomo che per la legge di qualche Stato (ad esempio il Canada, al quale si dice che la coppia italiana si potrebbe rivolgere perché Vendola possa adottare il figlio del compagno, per poi aprire la partita con lo stato civile italiano) potrebbe diventare padre legale. Quattro “genitori” per un bambino. L’anomalia di una pratica che rende possibili situazioni come queste – e altre ancora più estreme – non viene notata solo in Italia. È di un mese fa il forum al Parlamento di Parigi per il bando internazionale della maternità surrogata, da considerare al pari della schiavitù e da perseguire con strumenti giuridici adeguati. I proponenti di quella che è stata ribattezzata «Carta di Parigi»? Italia in prima fila verso Marte, con ExoMars Il lancio previsto il 14 marzo L'Europa scalda i motori per il viaggio su Marte. Si avvicina la partenza della prima fase della missione ExoMars, prevista per il 14 marzo da Baikonur, mentre la seconda parte della missione dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e dell'agenzia spaziale russa Roscosmos porterà nel 2018 un veicolo che si sposterà sul pianeta rosso a caccia di vita. E' una missione senza precedenti, dal costo complessivo di 1,3 miliardi, nella quale l'Italia riveste un ruolo di primo piano. Finalmente DiCaprio è il migliore più amato. Nell’epopea dell’esploratore Hugh Glass protagonista di «Revenant» c’è l’inno alla potenza della natura offesa, il fascino dei grandi spazi personaggio. Solo attraversando queste prove, superata la boa dei 40 anni, Leo ha rotto l’incantesimo, convinto i membri dell’Academy, realizzato il sogno magnifico di vincere il premio più ambito con il film dedicato al tema incontaminati, il rispetto per le culture indigene violentate in nome del dio denaro. Ovvero tutto quello in cui Leonardo DiCaprio fermamente crede. Nel suo discor- San Luis 5358 (60-62-64) Peñalolen (02) 298 15 58 298 24 02 Fax (02) 322 03 95 www.carnessori.cl so, dopo i tributi ai maestri, il divo ha parlato di ecologia e riscaldamento globale, il tema che gli sta più a cuore e a cui dedica tutte le energie che non spende sui set. Vacuno Cerdo Sub productos Arrollados Hamburguesas Cordeo Lechón Pollo Pavo Jabalí Puro Ciervo Avestruz Codornices Pato Neozelandés Conejo Guayu 100% Orgánico Quesos 6 Presenza- 16 marzo 2016 Editoriale: È arrivato marzo e con lui l’inizio dell’anno scolastico che, come sempre, è un periodo pieno di diverse attività. Quest’anno la nostra Scuola compie 125 anni che verranno celebrati durante tutto il 2016. Vi presentiamo alcune fotografie del primo giorno di lezioni, il discorso di benvenuto del Preside ed il cordiale invito del Centro Culturale all’inaugurazione dell’Esposizione di Gioielleria Contemporanea ed al concerto di Beatlemania. Buona lettura! Gigliola Pacciarini G. / [email protected] Con la gentile collaborazione della Prof.ssa Silvia Perroni SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Inizio dell’anno scolastico Con una breve cerimonia nel campo di calcio, il Preside Sig. Italo Oddone ha dato il via all’anno scolastico 2016. In questa occasione sono stati presentati i nuovi integranti della famiglia Scuola ed i pompieri della Pompa Italia hanno invitato gli alunni a sommarsi alla compagnia consegnando una simpatica spilla. Vi lasciamo con il discorso di benvenuto del Preside Italo Oddone. Autorità presenti, docenti e paradocenti, genitori, collaboratori carissimi bambini e ragazzi, buon giorno e bentornati a Scuola. Porgo il più cordiale benvenuto a tutti voi con il desiderio di iniziare un nuovo anno scolastico pieno di sfide, di allegria e di speranza per poter raggiungere gli obiettivi che ci siamo proposti, orientati verso una formazione integrale centrata non solo sugli apprendimenti accademici, ma soprattutto sulla crescita nei valori ed i principi umani ed etici. Quest’anno tutti gli sforzi verranno inquadrati sui 125 anni di esistenza della Scuola Italiana, e sí, la nostra Scuola compie 1 secolo e un quarto di esistenza e dobbiamo celebrare come si deve. Sono 125 anni di Storia, tradizione, ma soprattutto di contributo alla società cilena, di persone buone, creative e capaci. La nostra proposta educativa ci impegna ad adempiere un compito molto importante: scoprire attraverso la pratica quotidiana quanto sia imprescindibile il lavoro fatto insieme; che richiede il contributo di ciascuno di noi, nel migliore dei modi, perchè in questo incontro si verifica l’apprendimento. Vi invito dunque, alunni, professori e genitori, a lavorare con allegria e speranza, in questo senso, perché la nostra Scuola ci da lo spazio per ascoltarci, rispettarci, scegliere, decidere, domandare, condividere e costruire. Ai genitori ringraziamo la loro fiducia. No dimenticate la vostra responsabilità ed impegno come principali agenti educativi dei vostri figli. Contate su di noi per poter realizzare questa enorme missione di formare donne e uomini integrali che partecipino attivamante alla società che toccherà loro di vivere. Per concludere vorrei presentarvi le persone che si inseriscono nella nostra comunità scuola ed augurare loro il meglio. Carolina Sepúlveda, insegnate d’Inglese Iris Broquedis insegnate di Arte Olga Saiz, docente di matematica Filippo Salimbeni, docente di Italiano, Storia e Filosofia Patricio Fernández, Lenguaje y Comunicación Vanessa Vitali, Terapeuta Ocupacional Francesca Bigrando, Educadora Diferencial Matías Orchard, Psicólogo Diamo inoltre il benvenuto alla Sig.ra Paola Moreno che riprende le sue funzioni. Per ultimo vi presento il vostri rappresentanti (CASI) per il 2016 composto da: Alexander Hartmann Virginia Pasti Francesca Pesci Florencia Gaviraghi Hans Hartmann Massimiliano Valdatta Presidente Vice-Presidente Tesoriere Segretaria Capo delle Commissioni di lavoro Portavoce Siate tutti benvenuti e buon lavoro! Presenza- 16 marzo 2016 SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Giorno della Donna Bentornati! 7 Giorno dell´Ex Alunno 2016 Vogliamo invitarvi, cari ex alunni, a partecipare al tradizionale “Giorno dell’ex alunno”, un momento in cui potrai riunirti con i tuoi ex compagni per condividere e ricordare le indimenticabili esperienze vissute a Scuola. Sicuramente vovrai un gradevole momento con della buona musica ed uno squisito cocktail. Ti aspettiamo nella mensa della Scuola, giovedì 21 aprile, alle ore 20:00 (Av. Las Flores 12.707, San Carlos de Apoquindo.) Per gli amanti dei Beatles, un panorama imperdibile a Scuola! Giovedì 31 marzo, alle ore 20:00, nel Teatro Giuseppe Verdi, si presenterà il complesso Beatlemania, gruppo musicale fondato da Mario Olguín nell’anno 1989. Tutti questi anni di ininterrotta traiettoria gli hanno permesso di consacrarsi come uno dei migliori interpreti dell’opera musicale dei Beatles. Il suo successo si basa sulla loro serietà nel lavoro e la loro permanente preoccupazione nel riprodurre in modo fededegno il suono degli inglesi di Liverpool, senza lasciare da parte la somiglianza nell’aspetto fisico. È uno spettacolo gratuito, per tutto il pubblico. È necessario prenotare scrivendo a [email protected] o chiamando al 22 5927544. Estimada Comunidad: Con el fin de canalizar y reforzar la labor solidaria que se ha realizado por mucho tiempo en el colegio a través de diversos actores, este año la Scuola cuenta con una Coordinación, que se encargará de organizar las diferentes actividades de recolección de ayuda que se destinará a las siguientes instituciones: Hogar Italiano Se decidió seguir apoyando a nuestros “nonnos”, que necesitan tanto de compañía, como de ayuda material. Para esto, programaremos visitas con los niños y una campaña mensual para reunir los ítems que nos irá indicando la Dirección del Hogar. Villa Los Robles, ex Campamento Bosque Hermoso (Lampa). Nos esforzaremos por convertir la plaza de la villa, que se inscribió con el nombre de nuestro querido Benja, en un espacio hermoso de encuentro para los niños y sus familias. Comité Italiano de Asistencia (COIA) Institución que lidera el Padre Pepe (Giuseppe Tomasi) de la Parrocchia Italiana y que ayuda a 90 familias italianas de situación muy precaria. Nuestro objetivo es aportar mensualmente con víveres de la canasta básica. Con respecto a las colectas, apoyaremos las de “Un Techo para Chile” y las de “Fundación nuestros Hijos”, que acoge niños con cáncer. Para poder llevar a cabo nuestros objetivos, necesitaremos del compromiso que siempre ha demostrado nuestra Comunidad para con los demás, por lo que los invitamos a sumarse como alumnos, padres, profesores y funcionarios a nuestras actividades solidarias. En la Comisión Solidaridad, además de quien suscribe, participan: Alejandra Calcagni, Difusión redes y Marketing; Diego Gaete, Apoyo técnico visual creativo; Verónica Álvarez, Profesora de Religión; ESSI del Centro de Padres. Esperando contar con su apoyo para que este noble esfuerzo de toda la Comunidad tenga los resultados esperados, les saluda cordialmente. Carmen Cecilia Stockebrand Diamo il nostro benvenuto agli alunni delle III° Medie che sono appena tornati dal loro viaggio di studi in Italia. Vogliamo riconoscere la loro eccellente condotta durante il viaggio, fatto che ci rende orgogliosi perché abbiamo alunni rispettosi, responsabili e capaci di dare il giusto valore a questa significativa esperienza. Ringraziamo inoltre il lavoro degli insegnanti accompagnanti. Bentornati! Italo Oddone Esposizione di Gioielleria Contemporanea Dal 17 marzo al 21 aprile nella Sala Terracotta del Centro Culturale Scuola, verrà esibita la mostra “Trascendieron” dell’artista cilena María Ignacia Walker. La mostra è un omaggio alla perdita dei capelli, elementi che immortalizza attraverso un lavoro nel quale vengono incorporati la porcellana e dei fili d’oro, dando vita ad interessanti gioielli contemporanei. Questo montaggio è stato recentemente esposto a Barcellona e, continuando il suo viaggio, verrà portato dopo a Firenze. María Ignacia Walker (1984, Santiago, Cile) è un’artista che sviluppa progetti di gioielleria contemporanea con un background in pubblicità ed in direzione d’arte. Attualmente vive a Firenze ed ha ottenuto un Master in Belle Arti/Gioielleria Contemporanea e Adorno del Corpo nella Facoltà di Alchimia Gioielleria Contemporanea. 8 COLLETTIVITÁ Presenza- 16 marzo 2016 112 anni fa dal cuore dell'Emilia-Romagna partivano "Los nonnos de la terra nostra". Ed hanno fondato Capitán Pastene Liceo Russell senza confini: presentato il gemellaggio con la “Scuola Italiana A. Degasperi” di La Serena in Cile Tutti gli anni, la prima domenica di marzo viene ricordata l'epopea che qualche anno fa attirava l'attenzione di un grande cineasta (Massimo Troisi) che voleva farne una pellicola: la morte lo colse con il proposito. A Capitan Pastene si organizzano grandi sfilate di carri allegorici trainati da buoi e vacche e sulle vecchie carrette ragazze e giovani, vestiti secondo il folklore d'inizio del 1900, al canto di "Quel mazzolin di fiori" percorrono le strade principali cittadine. A pranzo, poi, prosciutto, tortellini ed altri tipi di pasta, piatti che rinsaldano le nuove generazioni con le tradizioni culinarie i "Nonni". Nella sede dell'Istituto Italiano di Cultura venne celebrato il 112 anniversario dell'arrivo fatidico alla coste del Pacifico delle 88 famiglie con la proiezione del cortometraggio di Claudio Sacca Balocchi "Los Nonnos de la terra nostra". Foto a fianco, Claudio con papà e mamma. Terminata la visione del cortometraggio si è realizzato un breve interscambio di opinioni e quindi l'assaggio di prodotti dell'Emilia-Romagna con un buon bicchiere di Sangiovese. Capitán Pastene celebra su 112 aniversario Con una tradicional “carretada y sagra” en la plaza del pueblo, y un recital de Paolo Meneguzzi, se conmemoró el arrivo los colonos italianos provenientes de Emilia-Romagna que fundaron la “Nueva Italia” en 1904. CAPITÁN PASTENE.Un nuevo aniversario se celebró el pasado sábado 5 de marzo en la pintoresca capital italo-chilena del “prosciutto”, donde cientos de personas se dieron cita para celebrar al más puro estilo italiano, el 112° año del nacimiento del pueblo que, por petición del Estado de Chile a comienzos del siglo XX, fue fundado por familias campesinas provenientes de la provincia de Módena, particularmente de las comunas de Zocca, Pavullo nel Frignano y Guiglia. La actividad, que contó con la participación ilustre de la Directora del Instituto Italiano de Cultura Sra. Anna Mondavio, la vicepresidenta de Casa Artusi con sede en Emilia-Romagna Sra. Laila Tentoni, así como diversas asociaciones italo-chilenas de todo el país y visitantes de Argentina e Italia, tuvo como principales atractivos la ya característica “carretada”, en la que los descendientes de los colonos se vistieron a la usanza de la época, reviviendo el largo trayecto que realizaron sus nonnos para fundar Capitán Pastene, y a continuación la “sagra” frente a la iglesia San Felipe de Neri, en donde fue posible disfrutar del “prosciutto”, “coppa”, “cappelletti”, “carsente” etc., además de variados shows musicales en donde abundó la música italiana tradicional y el baile de la “manfrina”. El plato de fondo de esta celebración fue la presentación del afamado cantante Servizio del Patronato ACLI L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la Parrocchia Italiana (Bustamante 180) con il seguente orario: da Lunedi a Venerdi dalla ore: 08:30 alle 14:30 Tel: 2665-0340; 22225247 - E-mail: [email protected] romántico Paolo Meneguzzi, quien en un show lleno de sentimiento, cautivó a las más de 1.500 personas que concurrieron a la plaza de Capitán Pastene a eso de las 11:00 de la noche. De la misma manera y por segundo año consecutivo, el lunes 7 de marzo se Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana. Lo esperamos *Providencia 1975 (Esq. Pedro de Valdivia) *Vitacura con Charles Dickens llevó a cabo un “Omaggio a Capitán Pastene” en la sede del Instituto Italiano de Cultura de Santiago, para conmemorar también en la capital del país, la fundación de esta afamada localidad de la IX región. Como comunidad pastenina, agradecemos el amplio apoyo otorgado por la Municipalidad de Lumaco y todas las instituciones, asociaciones y participantes que hicieron posible este evento, e invitamos cordialmente a toda la comunidad italo-chilena a conocer esta “Piccola Italia” del sur de Chile. ¡Felice 112° Anniversario Capitán Pastene! Enzo Cortesi Bernales. Martedì 16 febbraio nella splendida Sala Baronale del Palazzo Assessorile di Cles, in Trentino, alla presenza dell’Ambasciatore del Cile in Italia Fernando Ayala, del Console Onorario della Repubblica del Cile in Trentino Alto Adige Aldo Albasini, del Sindaco di Cles Ruggero Mucchi, del Dirigente del Liceo Russell Mario Turri, dei rappresentanti delle forze dell’ordine locali e oltre a quella, naturalmente, degli studenti del Liceo clesiano e dei ragazzi cileni Valentina Araya e Diego Astudillo si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di questa pregevole iniziativa . AMICIZIA E COLLABORAZIONE – Il Liceo Russell di Cles ormai da alcuni anni ha avviato rapporti di collaborazione e amicizia con tre scuole del Sud America, in particolare in Cile, Argentina e Perù. Il progetto di gemellaggio prevede che i ragazzi cileni siano ospitati dalle famiglie degli studenti del Liceo e che frequentino con loro le lezioni, oltre a partecipare a un ricco programma socio-culturale, con visite a Trento, Bolzano, Verona e Milano, e un fine settimana da trascorrere in un rifugio della zona. Grazie alla frequenza in alcune classi, i ragazzi hanno modo di conoscere meglio la cultura e le tradizioni locali, approfondendo la lingua straniera oggetto di studio nelle loro scuole. Molto importante è l’impegno delle famiglie che supportano le scuole in queste iniziative di internazionalizzazione, spesso per il solo piacere di conoscere una cultura straniera attraverso l’ospitalità. ALLA SCOPERTA DEL MONDO– I due studenti cileni, Valentina e Diego, frequentano la classe seconda della “Scuola Italiana A. Degasperi” di La Serena, a indirizzo scientifico e umanistico. Questo gemellaggio, giunto al quinto anno, è stato fortemente voluto dal direttore della scuola cilena, il professor Slomp, per favorire la conoscenza della cultura e della lingua italiana da parte dei suoi giovani alunni, spesso di origine italiana e in particolare trentina. I ragazzi sono ospiti del Liceo Russell e per sei settimane e viaggiano senza accompagnatore, ma sono costantemente seguiti dalle famiglie presso cui risiedono che li accompagnano in questo percorso di scoperta della nostra cultura. La scuola li ha inseriti in una classe seconda del liceo linguistico, in modo da favorire l’interazione in lingua spagnola. Ad entrambi, tra l’altro, viene richiesta una presentazione del Cile in lingua spagnola durante le ore di civiltà con la lettrice di madrelingua spagnola. “È un grandissimo onore per la scuola – ha esordito il dirigente scolastico Mario Turri – accogliere, curare e far sì che queste persone si trovino bene tra di noi. Ci teniamo a ringraziare in modo particolare le famiglie che ospitano questi ragazzi”. “Il Liceo Russell è un’eccellenza assoluta, un punto di riferimento per un migliaio di studenti – ha rivelato con orgoglio il sindaco Mucchi –. Grazie anche agli altri istituti locali, Cles ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi trent’anni dal punto di vista dell’istruzione. Da un’offerta di base siamo giunti a un’offerta completa e di eccellenza”. In conclusione di conferenza gli interventi dell’Ambasciatore Fernando Ayala e del Console Aldo Albasini, che hanno sottolineato l’importanza, oggi, di imparare lingue e culture diverse, per conoscere mondi lontani, ma sempre più vicini. Juan Pablo Agostini González Psicólogo clínico - Tráumas - Estrés post traumático - Fobias - Ataques de pánico - Depresiones - Metodología basada en la neurociencia Atención Santiago y Vta. Región Mail: [email protected] www.fagostini.org, fonos 68462800 - 97223909 COLLETTIVITÁ Presenza- 16 marzo 2016 Empresas DA DINO inauguran un nuevo local La comunidad en general y nuestra colectividad italiana en particular han sido testigos en estos últimos días de la materialización de un nuevo emprendimiento puesto en marcha por dos familias de emigrantes italianos de origen ligure (Mini y Minuccio), quienes con el esfuerzo y mentalidad visionaria propias de nuestra gente han dado vida a un tercer punto de encuentro gastronómico en nuestra capital, esta vez en la concurrida galería comercial Subcentro, localizada en los entornos de la Estación Escuela Militar del Metro de Santiago. Nos referimos por cierto a Pizzería Da Dino, clásico y tradicional lugar de reunión del santiaguino, que en días pasados vio nacer en pleno corazón de la zona oriente de Santiago a Da Dino Express Subcentro, una alternativa de alimentación al paso, réplica modernizada del local precursor de Alameda y Tenderini, que al igual que éste intenta priorizar conceptos de rapidez y calidad en la atención, atrayendo un público fiel y entusiasta que por décadas y generaciones ha confiado a Da Dino la satisfacción de sus demandas alimentarias. Fieles a la tradición cristiana de sus gestores, el Estimados socias, socios y amigos del Círculo, Tenemos el agrado de invitarlos a nuestra cena del próximo miércoles 30 de Marzo, fecha en que inauguraremos nuestra actividad social del año 2016 Tendremos como invitado de Honor al Prof. Primo Siena, past-president y activo colaborador del Circolo y cuyo tema “Machu Picchu, Arqueologia del Alma” Será presentado con hermosas imágenes alusivas al tema Como de costumbre, los esperamos cordialmente a partir de las 20:30 horas en el Stadio Italiano Av. Apoquindo 6589, Las Condes. Saludamos atentamente a Uds. En nombre del Directorio Rina Garibaldi Solari Secretaria Romolo Trebbi del Trevigiano Presidente Adhesión: $ 13.000. Se ruega confirmar la asistencia con anticipación, a más tardar el día martes 29 del presente, a la Sra. Rina Garibaldi, Secretaria del Círculo (Cel. 9-2208143) o respondiendo a [email protected] Se ruega además puntualidad, considerado que la cena se servirá a las 21:00 h. Después de las 20:00 hrs. los participantes pueden hacer uso del estacionamiento del Stadio Italiano por la calle Esteban dell’Orto. Cursos de Italiano 2016 del Prof. Blanco Desde hace 30 años abiertos a toda la comunidad y a los interesados en la Lengua y Cultura Italianas lunes 7 de marzo pasado asistimos a la bendición de las nuevas instalaciones, en una sencilla pero emotiva ceremonia encabezada por el padre Giuseppe Tommasi, guía espiritual de nuestra comunidad, acto que posteriormente dio paso a una degustación de la ya clásica pizza al taglio Da Dino con sapore ligure, que por ya 60 años cautiva a los paladares más exigentes con particulares características, resumidas en una masa gruesa, esponjosa, levemente crocante y rebosante de ingredientes equilibradamente amalgamados. Notizie Liguri Il 29 gennaio, ci ha visitato Giuseppe - Pino - Parodi, naturale del Comune di Mele nella Provincia di Genova. Pino che ha lavorato all’Ansaldo, ed ora è in pensione, sta realizzando un viaggio in moto, una VMW di 1000cc, per il SudAmerica. Ha incominciato da Santiago, per continuare a Quillota, Circolo di Professionisti di Origine Italiana 9 dove ha degli amici, per poi prendere l’austostrada per La Serena, Valle del Elqui, passare alla città di San Juan, nell’Argentina, dunque ritornare a un incontro di “motoqueros” nel “Cristo Redentor”, per poi, iniziare l’avventura per arrivare a Puerto Montt, la “Carretera Austral”, passare all’Argen- tina e salire verso il nord America. Una vera avventura, che la fa da solo, però aiutato con tutta una attrezzatura moderna, che facilita il viaggio e fa questo meraviglioso percorso sicuro e per tanto sarà una bella esperienza di vita. Siamo stati con lui nell’Umanitaria assieme ad alcuni amici, Liguri e non, come Maggiolo, Botto, Marion, Razeto, Lavezzolo, ecc. Nella fotografia Pino è colui che porta una insegna dell’Associazione Ligure del Cile. AUGURIAMO UN BUON VIAGGIO A QUESTO GENOVESE doc! ANNUNCIO VENDITA AUTOMOBILE L’Istituto Italiano di Cultura di Santiago ha avviato le procedure per la vendita dell’autovettura di sua proprietà. Per maggiori informazioni preghiamo di mettersi in contatto con la Segreteria IIC scrivendo a [email protected], o telefonando al +56 2 3 2038170. Sulla pagina web dell’IIC (www.iicsantiago. esteri.it) sono inoltre scaricabili i documenti “Annuncio di vendita” e “Proposta irrevocabile di acquisto”. Eventuali offerte dovranno essere presentate prima e non oltre il giorno Lunedì 28 Marzo 2016. Marca: Honda Modello: CIVIC Anno: 2010 El CURSO ELEMENTAL empieza el sábado 02 de abril p.v. y proseguirá los días sábado de 11.30 horas a 13.00 horas hasta el 17 de diciembre c.a. en la Parroquia Nuestra Sra. de Pompeya (Av. Bustamante 180 – Providencia). No se colocan notas, sino que se entrega un Certificado de Asistencia. Su valor es de $200.000.pagaderos de la manera siguiente: - $80.000.- en el momento de la inscripción - $80.000.- en un cheque a 30 días - $5.000.- mensuales por el resto del año A esto hay que agregar $10.000.- para los materiales (dos anillados y un CD). Para INFORMACIONES, enviar un e-mail a joblar@ gmail o llamar al teléfono 222.21.34.80. Los Cursos de Lengua y Cultura Italianas empiezan el sábado 02 de marzo de 2013 en la Parroquia Nuestra Sra. de Pompeya (Av. Bustamante 180 – Providencia) a las 10.00 horas. En ese momento, tendrá inicio el CURSO AVANZADO, para los alumnos antiguos, y proseguirá, los días sábado de 10.30 a 11.30 horas, hasta el 21 de diciembre y tendrá un valor $120.000.- pagaderos de la manera siguiente: - $40.000.- en el momento de la inscripción - $40.000.- en un cheque a 30 días - $5.000.- mensuales por el resto del año Además, se realizarán CLASES DE NIVELACIÓN durante los días sábado del mes de marzo, de 11.30 a 13.00 horas con un valor total de $20.000,- pagaderos en una única solución. Para otras INFORMACIONES, enviar un e-mail a joblar@gmail El Curso Elemental de Lengua y Cultura Italianas empieza el sábado 06 de abril en la Parroquia Nuestra Sra. de Pompeya (Av. Bustamante 180 – Providencia) a las 11.30 horas. Proseguirá, los días sábado de 11.30 a 13.00 horas, hasta el 21 de Diciembre y tendrá un valor $140.000.- pagaderos de la manera siguiente: - $50.000.- en el momento de la inscripción - $50.000.- en un cheque a 30 días - $5.000.- mensuales por el resto del año Además - de manera optativa - cada alumno que empieza puede comprar los materiales (dos libros anillados y un CD) que tienen un valor de $10.000.- En todo caso, el alumno que no compre los materiales recibirá las fotocopias correspondientes clase a clase. No se colocan notas, sino que se entrega un Certificado de Asistencia. Para otras INFORMACIONES, enviar un e-mail a joblar@gmail [email protected] 10 Presenza- 16 marzo 2016 COLLETTIVITÁ Incontro a Capitan Pastene L´ultima settimana di gennaio é avvenuto un incontro molto felice. Mi sono riunito con le autoritá delle organizzazioni della comunitá italiana di Capitán Pastene, con la Sigra Mabel Flores Cantergiani della Associazione Emilia Romagna, con Enrique Fulgeri della Fondazione per lo sviluppo di Capitan Pastene ed anche con altri amici italo cileni del gruppo. (vedi le foto) Per me é stato un incontro molto piacevole perchè non tornavo lí da tanti anni ed ho visto che il paese é cambiato tanto ed in meglio. Prima di tutto sulla strada che ci porta a Lumaco e Capitán Pastene, si vede la nostra bandiera italiana affiancata a quella cilena e a quella della regione, che sventolando tutte e tre al vento diventano una vera cartolina, e in basso una piastra che ricorda che siamo in un posto triculturale, e questo mi fa tanto piacere. Ho anche visto lo sviluppo del paese stesso, con le case rinnovate e ben tenute. Lo scopo della riunione, di tipo assolutamente informale era fratternizzare e farsi conoscere, scambiare idee e conoscere i loro progetti futuri e pensare a come, lavorando insieme, potremo riuscire a concretizzare tanti progetti che hanno lo scopo di rendere Capitan Pastene un luogo d´interesse turistico, gastronomico, culturale, dove l´italianitá è giá insita ovunque nel paese costituendo un motivo di orgoglio per tutti noi. Capitan Pastene ha delle bellissime cose da far vedere e da offrire ai visitatori: la La “Pompa Italia” en el primer día de clase El lunes 7 de Marzo de 2016 se dio inicio al año escolar en la Scuola Italiana “Vittorio Montiglio”, ubicada en San Carlos de Apoquindo, comuna de las Condes. En esta ocasión el alumnado fue sorprendido con una grata visita. Se trataba de los Bomberos de la “Pompa Italia” que habían llegado para recibirlos y promocionar la “Brigada Juvenil” entre niños y jóvenes que se interesen en participar en ésta bonita iniciativa de la Compañía. Como era de esperar, ésta actividad tuvo una gran recepción no solo por parte de los alumnos y profesores, quienes mostraron gran alegría, en especial cuando llego el nuevo carro B11. Además, entre los papiazza, la chiesa, i ristoranti, da visitare nei dintorni etc. dres y apoderados que se il museo, il teatro ecc. Abbiamo tanto da fare, e encontraban en ese momento Ma bisogna mettere a posto credo che lavorando insieme en la ceremonia de inicio de ancora progetti inconclusi: possiamo dimostrare di esse- clases acompañando a los más rinnovare il teatro e la chie- re capaci di fare tanto, come pequeños. Durante el acto de bienvesa, recuperare l´antico treno gli italiani hanno fatto nel nida, el Director de la Scuola che rappresent un monumen- passato. to cittadino, sviluppre luoghi Italo Braghetto. Italiana Don Ítalo Oddone ofreció la palabra al Voluntario Michelangelo Giaconi, quien le explicó a la comunidad escolar el origen centenario de la “Pompa Italia”, que Ai Presidenti , Rappresentanti e Dirigenti además, era parte de uno de los Cuerpos de Bomberos más delle prestigiosos del país, cuyo Istituzioni Italiane- Associazioni Regionali- servicio es oportuno y de caliComitati Culturali-Enti Assistenzialidad certificada. Finalmente, P.c. realizo una invitación a la juventud para integrar las filas Consolati e Vice-Consolati Onorari. de la Brigada Juvenil y de esa Ex Presidenti del Comites forma, continuar la obra que St/mi e st/me Presidenti m i a p r i m a i n f o r m a z i o - iniciaron 53 italianos hace Con i piú cordiali sa- ne come rappresentante del 102 años atrás y proyectarla luti, vi trasmetto questa Cile al Consiglio generale de- al futuro. gli Italiani all´estero, CGIE. El plan de trabajo de la Sará pubblicata anche nel Brigada Juvenil contempla bolletino del Comites che hacer diversos talleres con los sará tra qualche giorno in niños los días sábados por la circolazione. mañana, y en grupos por edaTra il 21 ed il 25 mar- des para hacer más didáctico zo prossimo si realizzerá a y ameno el trabajo formativo, Roma presso la Farnesina , además, reuniones con los la prima Assembela plenaria padres y apoderados para di insediamneto del Nuovo informar de las actividades Consiglio per il periodo le- de los niños, aclarar todas las gislativo 2015-2020. dudas que puedan surgir y co Oltre a tenervi informati ordinar posibles traslados con degli accordi e prospettive el fin de apoyar la instrucción. che potrá avere questo ConLa visita de la “Pompa siglio dopo la menzionata Italia” no solo se limitó al acto Assemblea, per ora mi limito inaugural del colegio, además, ad una sintesi delle cose di los voluntarios pudieron papiú rilievo che si sono gene- sar sala por sala, en donde rate nei contatti avuti. Il ya los esperaban y saludaron mio proposito é continuare a los niños, respondieron las con una agenda di incon- preguntas y repartir algutri sullo stile di quelli gía nos obsequios. A eso de las avvenuti. 11:00 hrs. el Colegio dio un Nello spirito della legge recreo un poco más largo de del CGIE daró certamente lo costumbre para los niños maggiore rilievo ai rappor- tuviesen tiempo suficiente ti comunicazionali diretti para subir al carro bomba, con il Comites che costitu- conocer sus equipos de trabajo * Despacho exacto de Recetas de Médicos Oculistas isce per i due terzi il corpo y hablar con los Bomberos. *Gran surtido de Armazones y Cristales de las mejores marcas elettorale dell´Assemblea Esta visita de la “Pompa elettiva del CGIE e con Italia” responde a un proyecto loro anche le affermate e estratégico de integración riconosciute Istituzioni ed entre ambas instituciones Associazioni Italiane nate ed italianas iniciado en el año operanti all´interno del ter- 2015 y que tiene por delante ritorio della Circoscrizione grandes desafíos, no solo Consolare del Cile che per en un aspecto estrictamennoi si racchiude nei confini te bomberil, además, en el del lungo e grande paese. ámbito histórico, cultural, Ricordo che l´altro terzo di deportivo y patrimonial. questa Assemblea(5 rappreSe adjunta un extracto del sentanti) é stato scelto tra discurso de la Pompa Italia le Istituzioni ed Associazioni a la comunidad escolar de la che nei tempi e meccanismi Scuola Italiana. previsti ne fecero richiesta al Consolato. Extracto del Discurso Il fatto che dai due rapprede la "Pompa Italia": sentanti di prima del Cile in seno al Consiglio Generale, En nombre de todos los que sia stato ridotto ad uno il integran la “Pompa Italia” desean saludar afectuosaSegue in ultima pagina Riparte il CGIE mente a toda la comunidad escolar y además, entregar en forma muy sucinta algunos aspectos de la Compañía, en especial, aquellos que por distintos motivos aún no nos conocen. Comenzaremos diciendo que la 11 Compañía de Bomberos “Pompa Italia” es parte del Honorable Cuerpo de Bomberos de Santiago y fue fundada el 3 de Junio de 1914 por un grupo de 53 italianos y descendientes de italianos. La “Pompa Italia” es una prestigiosa Institución italiana y como tal, ha consolidado una identidad propia en donde las tradiciones y el amor a Italia tienen un lugar de privilegio, y desde luego, los compromete firmemente con el quehacer de la colectividad. En el aspecto bomberil, se enmarca en la doctrina del Cuerpo de Bomberos de Santiago, entregando un servicio oportuno, y de calidad certificada, lo que implica una constante capacitación a los voluntarios mediante acciones y programas centrados en aspectos técnicos y valóricos institucionales, que por una parte, potencian el liderazgo, los conocimientos, habilidades y destrezas individuales de cada hombre, convirtiéndolo finalmente en un profesional no remunerado de la emergencia. Como es de suponer, los distintos avances tecnológicos, y el desarrollo propio de la ciudad de Santiago, traerán nuevos desafíos y exigencias, los que sin duda, pondrán a prueba todas las competencias de los voluntarios. De ahí que la mirada de la “Pompa Italia” también está puesta en el futuro y en las nuevas generaciones, los que tendrán la hermosa misión y a la vez, un emocionante desafío de continuar y proyectar la obra iniciada hace 102 años. La “Pompa Italia” quiere invitar a los jóvenes a conocer la Compañía y desde luego, que puedan ingresar a ella, primero desde la “Brigada Juvenil”. Ésta es una instancia en donde los niños entre 9 a 17 años tienen su propio espacio en la Compañía, en donde conocen y comparten con los Voluntarios, y reciben los primeros conocimientos de lo que significa ser un BOMBERO y las actividades que tendrán que realizar en el futuro como voluntarios, como por ejemplo, apagar incendios, rescates personas en accidentes automovilísticos, etc., Para ello, tendrán instructores debidamente habilitados y harán ejercicios prácticos. La invitación está cursada y la Compañía tiene su carro bomba dispuesto para que lo conozcan y voluntarios que responderán sus dudas. Rimembranze Josefinos de Murialdo Los sacerdotes Josefinos de Murialdo llegaron a Chile a instancias de monseñor Carlos Casanueva Opazo, quien cuando aún no cumplía los 16 años, fundó junto a otros compañeros del colegio San Ignacio, el Patronato Santa Filomena, en 1890. La obra aún perdura en el Liceo Leonardo Murialdo, ubicado en la calle Santa Filomena 159. En esta fotografía del 1947,enviada por el profesor Marcos Soto Orellana, ex—alumno y Subdirector del Liceo Leonardo Murialdo,aparecen, entre otros,los sacerdotes Natale Pelliccioni, Vicente Guglielmino, monseñor Carlos Casanueva Opazo, cardenal José María Caro Rodríguez y Alejandro Arias. Presenza- 16 marzo 2016 STADIO ITALIANO 11 12 Presenza- 16 marzo 2016 SCUOLA ITALIANA VALPARAISO INIZIO ANNO ACCADEMICO 2016 Ogni ripresa, nella vita, comporta un misto di ansia e di meraviglia per noi adulti, … tanto piú per i nostri giovani, che devono abituarsi a un nuovo ritmo, a nuove esigenze, a un sacco di doveri, estranei allo spasso estivo. Quindi, questa prima giornata di lavoro più che altro é una sorta di “approccio” verso quel che verrá: un anno carico di attivitá accademiche ed extra-curricolari a cui dovranno far fronte nel migliore dei modi. Il 2016 é un anno di grossi cambiamenti per la nostra istituzione: ha assunto la carica di Rettore il Prof. Gabriele Olmi, figura ormai conosciuta da tempo: Ex Direttore Didattico dell’Ambasciata Italiana e Consulente delle scuole paritarie del nostro paese. Accanto a lui, assume come Vice Rettore il Prof. di Lingua e Letteratura italiane Goffredo Muratgia, venuto da Buenos Aires, cittá nella quale dirigeva una Scuola Paritaria. Quindi, due professori con una vasta esperienza che, di sicuro, arricchiranno la nostra scuola. Quest’anno si é aperto, inoltre, un nuovo percorso liceale per i ragazzi del Primo Anno delle Superiori. Il Liceo Economico –Sociale offre ai nostri alunni la possibilitá di accedere a discipline quali Diritto, Economia, Scienze Umane che, accanto a quelle proprie delle Scienze Applicate, permetteranno ai giovani che iniziano la scuola superiore di scegliere un liceo adatto ai loro interessi e alla loro motivazione. Sí, ogni ripresa comporta un periodo breve di adattamento, specialmente se ci sono facce nuove e nuove idee, ma comporta anche la meraviglia del nuovo, nel senso di interrompere la rutina a cui eravamo abituati per cogliere ció che ci viene offerto. A quei professori che iniziano da quest’anno la loro storia a scuola; al Rettore, al Vice Rettore, ai nuovi alunni e, quindi, alle nuove famiglie, gli auguri di un 2016 splendido per tutta la nostra comunitá. Inizio di un nuovo anno scolastico É arrivato marzo e con sé un nuovo anno scolastico che sicuramente sará pieno di nuove esperienze e sfide, ma, soprattutto di ritrovare i compagni ed insegnanti, continuando cosí con lo sviluppo di rapporti di amicizia, cordialitá e rispetto. Come ogni anno, la Scuola ha ricevuto le nuove famiglie che si uniscono alla sua comunitá, dedicando loro una speciale giornata di accoglienza che cercava di stimolare il sentimento di appartenenza e alla Scuola e tutto quello che essa coinvolge. In questa cerimonia, organizzata dall’Area di Formazione e Valori, eseguita Lunedí 29 febbraio parteciparono autoritá ed alcune insegnanti della Scuola; le maestre hanno realizzato un’attivitá specialmente preparata per favorire l’ integrazione di questi nuovi alunni. Dopo una pausa per un caffé e una merendina ogni famiglia ha ricevuto un piccolo dono e auguri di buona fortuna e successo nella sua avventura a Scuola. Inoltre, Martedí 1 marzo é stata eseguita la cerimonia d’Inizio dell’Anno Scolastico 2016, nella quale la Preside della Scuola, Signora Claudia Barbagelata, ha dato il benvenuto a tutta la comunitá scolastica e, specialmente al nuovo Vice Rettore della nostra Scuola, signore Goffredo Muratgia. Presenza- 16 marzo 2016 PAGINA RELIGIOSA Il Papa: “Nessuna condanna a morte durante il Giubileo ” Francesco ha scelto la seconda domenica di Quaresima, la prima dopo il suo viaggio in Messico, per rilanciare – in occasione del Giubileo – un appello per l’abolizione della pena di morte. Nel settembre scorso aveva già rivolto un’analoga esortazione al Congresso americano e recentemente era tornato sull’argomento con il suo discorso per la Giornata mondiale della pace del Giubileo della misericordia celebrata il primo gennaio 2016. «Faccio appello - ha detto oggi il Papa dopo l’Angelus - alla coscienza dei governanti, affinché si giunga ad un consenso internazionale per l’abolizione della pena di morte. E propongo a quanti tra loro sono cattolici di compiere un gesto coraggioso ed esemplare: che nessuna condanna venga eseguita in questo Anno Santo della Misericordia». L’appello del Papa è stato accolto da un applauso in piazza. «Domani - ha detto Francesco - avrà luogo a Roma un convegno internazionale dal titolo `Per un mondo senza la pena di morte´, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio. Auspico - ha aggiunto - che il simposio possa dare un rinnovato impulso all’impegno per l’abolizione della pena capitale. Un segno di speranza è costituito dallo sviluppo, nell’opinione pubblica, di una sempre più diffusa contrarietà alla pena di morte anche solo come strumento di legittima difesa sociale. In effetti, le società moderne hanno la possibilità di reprimere efficacemente il crimine senza togliere definitivamente a colui che l’ha commesso la possibilità di redimersi. Il problema va inquadrato nell’ottica di una giustizia penale che sia sempre più conforme alla dignità dell’uomo e al disegno di Dio sull’uomo e la società, e anche a una giustizia penale aperta alla speranza del reinserirsi nella società. Il comandamento `non uccidere´ ha valore assoluto e riguarda sia l’innocente che il colpevole». «Il Giubileo straordinario della Misericordia - ha suggerito papa Francesco - è un’occasione propizia per promuovere nel mondo forme sempre più mature di rispetto della vita e della dignità di ogni persona. Anche il criminale mantiene l’inviolabile diritto alla vita, dono di Dio. Faccio appello alla coscienza dei governanti, affinché si giunga ad un consenso internazionale per l’abolizione della pena di morte. E propongo - ha affermato Bergoglio - a quanti tra loro sono cattolici di compiere un gesto coraggioso ed esemplare: che nessuna condanna venga eseguita in questo Anno Santo della Misericordia». «Tutti i cristiani e gli uomini di buona volontà - ha spiegato - sono chiamati oggi ad operare non solo per l’abolizione della pena di morte, ma anche al fine di migliorare le condizioni carcerarie, nel rispetto della dignità umana delle persone private della libertà». Prima della recita della preghiera mariana, il Pontefice si era soffermato sul suo recente viaggio apostolico in Messico definendolo un’«esperienza di trasfigurazione». «Il Signore – ha proseguito - ci ha mostrato la luce della sua gloria attraverso il corpo della sua Chiesa, del suo Popolo santo che vive in quella terra. Un corpo tante volte ferito, un Popolo tante volte oppresso, disprezzato, violato nella sua dignità». «Il “baricentro” spirituale del mio pellegrinaggio - ha puntualizzato Bergoglio è stato il Santuario della Madonna di Guadalupe. Rimanere in silenzio davanti all’immagine della Madre era ciò che prima di tutto mi proponevo. E ringrazio Dio che me lo ha concesso. Ho contemplato, e mi sono lasciato guardare da Colei che porta impressi nei suoi occhi gli sguardi di tutti i suoi figli, e raccoglie i dolori per le violenze, i rapimenti, le uccisioni, i soprusi a danno di tanta povera gente, di tante donne». Per Francesco il Signore ha consegnato al Messico un’eredità specifica, quella di «custodire la ricchezza della diversità e, nello stesso tempo, manifestare l’armonia della fede comune, una fede schietta e robusta, accompagnata da una grande carica di vitalità e di umanità. Come i miei Predecessori, anch’io sono andato a confermare la fede del popolo messicano, ma contemporaneamente ad esserne confermato». Il Pontefice non ha trascurato di citare lo storico incontro con il patriarca Ki- rill. «Una lode speciale - ha detto - eleviamo alla Santissima Trinità per aver voluto che, in questa occasione, avvenisse a Cuba l’incontro tra il Papa e il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, il caro fratello Kirill; un incontro tanto desiderato pure dai miei Predecessori. Anche questo evento è una luce profetica di Risurrezione, di cui oggi il mondo ha più che mai bisogno. La Santa Madre di Dio continui a guidarci nel cammino dell’amicizia e dell’unità». Poi, il Papa, ha chiesto ai fedeli di recitare un’Ave Maria pregando la Madonna di Kazan, l’icona regalatagli proprio da Kirill. Quindi, la “sorpresa” finale. «La Quaresima – ha ricordato Bergoglio - è un tempo propizio per compiere un cammino di conversione che ha come centro la misericordia. Perciò, oggi, ho pensato di regalare a voi che siete qui in piazza una “medicina spirituale” chiamata Misericordina. Una volta lo abbiamo fatto, ma questa è meglio, è la `misericordina plus´. E’ una scatolina che contiene la corona del Rosario e l’immaginetta di Gesù Misericordioso. Ora la distribuiranno i volontari, tra i quali ci sono poveri, senzatetto, profughi e anche religiosi. Accogliete questo dono – ha concluso come un aiuto spirituale per diffondere, specialmente in questo Anno della Misericordia, l’amore, il perdono e la fraternità». Madre Teresa di Calcutta: il decreto di canonizzazione il 15 marzo Papa Francesco firmerà il 15 marzo nel concistoro ordinario il decreto per la canonizzazione di madre Teresa di Calcutta, la piccola suora icona dell’amore cristiano per i “più poveri tra i poveri”, per coloro che nessun altro aveva il coraggio di assistere e anche solo di guardare. Stando a quanto riportato da Zenit i decreti per la canonizzazione riguarderanno anche altri beati che abbracciano la fede di tre continenti, Europa, America e Asia. Si tratta di José Sanchez Del Rio e di Giuseppe Gabriele del Rosario Brochero rispettivamente nati in Messico e Argentina, di Stanislao Papczynski e Maria Elisabetta Hesselblad, l’uno polacco e l’altra svedese. Tra le date possibili per la proclamazione di santità di Madre Teresa si indica domenica 4 settembre (l’anniversario della morte è il 5 settembre 1997), mentre da giorni i vescovi indiani chiedono la canonizzazione avvenga a Calcutta. La cerimonia può essere celebrata solo dal Papa, e fino a oggi il Vaticano ha smentito progetti di viaggi apostolici in India. Chi è Madre Teresa? Madre Teresa, fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della Carità, sarà anche il primo premio Nobel (vinse quello della pace nel 1979) a diventare santa. Nata in Albania il 27 agosto del 1910 con il nome di Agnese Gonxha Bojaxhiu, divenuta suora a 18 anni e trasferitasi in India, vi scoprì la vocazione per gli ultimi, coloro che morivano, abbandonati, per strada. Figura straordinaria - ha avuto, tra i tanti, anche l’Ordine del Merito, dalla regina Elisabetta nel 1983, la medaglia d’oro del Comitato del Soviet per la pace nel 1987 e la medaglia d’oro del Congresso degli Stati Uniti nel 1997 - quando è morta ha avuto l’omaggio di centinaia di migliaia di diseredati e un milione di persone hanno partecipato al suo funerale. Soffrì anche, in segreto, di un senso di “assenza di Dio”, di”oscurità”, come raccontò il postulatore della sua causa, padre Brian Kolodiejchuk. «Una volta che Madre Teresa ebbe iniziato la sua missione nelle strade di Calcutta, una nuova dimensione venne a caratterizzare la sua esperienza interiore: non sentiva più l’intensa unione con Gesù che aveva sperimentato in precedenza. Alla consolazione della presenza sensibile subentrò la sensazione di essere separata da Lui. In questa struggente percezione dell’assenza di Dio, il desiderio di Lui divenne ancor più acuto e desolante. Era unita a Lui in un ardente anelito ma nell’assoluta oscurità e fu spinta, così, ad abbandonarsi a Lui con cieca fiducia». Madre Teresa è stata beatificata nel 2003 da Giovanni Paolo II, che aveva fatto partire subito la causa di beatificazione, derogando ai cinque anni dalla morte richiesti dal codice di diritto canonico. 13 Cattolici, in aumento in Africa e Asia, calo in Europa Crescono i cattolici nel mondo, soprattutto in Africa e Asia. Negli stessi continenti aumentano, seppur a ritmi più lenti, i sacerdoti diocesani, che invece diminuiscono in Europa e Oceania. Piuttosto stabili i numeri delle Americhe. Sono questi alcune dei trend segnalati nell’ultima edizione dell’Annuarium Statisticum 2014 curato dall’Ufficio centrale di statistica della Chiesa e pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana, che in questi giorni ha messo in vendita anche l’Annuario Pontificio 2016. In una nota dell’Ufficio diffusa ieri dalla Sala Stampa vaticana si sottolinea appunto come tra il 2005 e il 2014 i cattolici nel mondo siano cresciuti di circa 160 milioni di unità, arrivando a sfiorare il miliardo e 300 milioni, con un ritmo (14,1%) superiore a quella della popolazione mondiale dello stesso periodo (10,8%). Questo trend globalmente positivo però nasconde profonde differenze tra le varie zone geografiche del mondo. Nei nove anni presi in considerazione, infatti, i battezzati in Africa sono cresciuti di quasi il 41%, ovvero il doppio esatto dell’Asia (20%) e tre volte e mezzo dell’intero continente americano, che ha registrato l’11,7% di aumento. Mentre l’Europa, nonostante ne ospiti quasi il 23% su scala mondiale, ha visto il numero dei cattolici crescere di poco più del 2%. Inoltre, anche se si segnala il verificarsi di una «lievissima flessione» nel 2014, l’America rimane sempre il continente cui appartiene quasi la metà dei cattolici battezzati. Dal 2005 al 2014, i vescovi sono cresciuti globalmente dell’8,2%, arrivando a oltre 5.237 unità. Anche qui, Asia (+14,3%) e Africa (+12,9%) hanno visto aumentare il numero dei pastori in misura praticamente doppia rispetto all’America (6,9%) e tripla rispetto a Europa (5,4%) e Oceania (4%). L’Ufficio statistico vaticano registra poi che la consistenza totale dei sacerdoti – in aumento tra il 2005 e il 2014 di 9.381 unità (da 406.411 a 415.792) – sembra essersi stabilizzata negli ultimi anni. Ciò a livello planetario, anche se anche in questo caso per i singoli continenti le dinamiche sono assai differenziate. Così a fronte di notevoli incrementi per l’Africa (+32,6%) e per l’Asia (+27,1%), si pongono l’Europa, con una diminuzione di oltre l’8% e l’Oceania con un 1,7%. Inoltre l’aumento a livello mondiale dei sacerdoti è stato «più sostenuto» nei primi sei anni del periodo sotto esame, ma «praticamente nullo negli ultimi tre anni». In particolare le ordinazioni sacerdotali, dopo una progressiva crescita fino al 2011, hanno registrato negli ultimi anni «una lenta decrescita, tuttora in corso». Simile a quello dei sacerdoti è il trend che si osserva nel mondo tra il 2005 e il 2014 per il numero dei seminaristi maggiori. Con una iniziale crescita che si protrae sino al 2011, anno in cui si registra un ammontare pari al 105,4% di quello del 2005. E con una successiva lenta ma continua discesa, che riporta il dato del 2014 ad un valore pari al 102,2% di quello di inizio periodo. A livello di consistenza, i candidati al sacerdozio nel pianeta sono passati da 114.439 nel 2005 a 120.616 nel 2011 e a 116.939 nel 2014. La diminuzione dei seminaristi maggiori del triennio 2011-2014 ha interessato tutti i continenti, con l’eccezione del-l’Africa, dove i seminaristi sono aumentati del 3,8% (da 27.483 a 28.528 unità). Interessante comunque leggere il dato della «sostituibilità generazionale». Su 100 sacerdoti, l’Africa e l’Asia con 66 e 54 nuovi candidati mostrano una grande capacità di ricambio, mentre l’Europa registra solo 10 candidati su 100 sacerdoti, l’America 28 e l’Oceania 22. A nuestra Colectividad: Si Ud. es Adulto Mayor y requiere de atención diurna, el HOGAR ITALIANO le ofrece sus instalaciones y servicios habituales además de alimentaciòn equilibrada guiada por nuestra Nutricionista. Ofrecemos Servicios de Corta Estadìa. 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Nessun portiere in Italia era mai riuscito a tenere inviolata la propria porta per dieci partite di fila e già questo la dice lunga su che cosa sta realizzando lui e la sua Juve. Il record è ancora più dolce perchè venuto contro la squadra che aveva spedito i bianconeri all'inferno, scatenando anche la reazione dello stesso Buffon. "Alla mia età non voglio più fare figure da pellegrino" disse cinque mesi fa a Reggio Emilia dopo la sconfitta. E' stato accontentato e il capitano ci ha messo del suo per rilanciare la Juve verso qualcosa di inedito. Buffon ci ha preso gusto e chissà che questo record non lo aiuti a coronare il sogno di una vita: vincere la Champions. Juventus-Sassuolo 1-0 Juventus che parte subito forte sfiorando il gol dopo pochi secondi con Paulo Dybala che, dalla distanza, per poco non sorprende Consigli che devia con la punta delle dita sopra la traversa. Il Sassuolo, inizialmente un po’ intimorito, col passare dei minuti prende campo e i bianconeri sono costretti ad aspettare di più per poi ripartire. Dopo un bel tiro (ma sfortunato) scoccato da Duncan, la supremazia territoriale dei bianconeri viene premiata al trentaseiesimo. Splendida triangolazione a centrocampo CuadradoDybala-Cuadrado con il colombiano che si invola sulla destra per poi restituire palla al fuoriclasse argentino: meraviglioso il tiro a giro di sinistro che va ad insaccarsi proprio dove Consigli non ci può arrivare. Empoli-Samp 1-1 La Sampdoria non fa i conti con Laurini. E l'Empoli rivede uno spiraglio di luce dentro al tunnel della crisi, interrompendo la serie nera di 4 sconfitte di fila (anche se la vittoria manca da 10 giornate) con un pareggio e un punto intrisi di coraggio. Finisce 1-1 al Castellani: ai padroni di casa il merito di aver reagito con carattere al gol di Quagliarella e ad un avvio di ripresa molto positivo degli ospiti. Che per lunghi minuti accarezzano il sogno della terza vittoria di fila dopo quelle su Frosinone e Verona. Inter-Bologna 2-1 L’Inter infila la quarta vittoria consecutiva al Meazza - compresa quella di Coppa Italia contro la Juventus - e porta a compimento il progetto di arrivare al big match di sabato contro la Roma con il massimo dei punti possibile e un bagaglio pieno di morale. Contro il Bologna (nel prepartita assalto a un pullman di tifosi rossoblù) decidono i gol di Perisic e D’Ambrosio (Brienza per gli emiliani) per un 2-1 che almeno per una notte vale il quarto posto solitario a 2 punti dalla Roma e con un passo in più della Fiorentina. Chievo-Milan 0-0 Il Milan pareggia nello stadio del Chievo e non è un gran passo avanti: i rossoneri venivano dal k.o. contro il Sassuolo e vista così è già un minimo miglioramento. Ma anche a Verona la squadra ha fatto poco. Per restare agganciato al treno dell'Europa e per rasserenare il solito clima cupo il Milan doveva infatti vincere. Mihajlovic, squalificato, lascia in panchina Sakic e si sistema in tribuna vicino a Galliani Fiorentina-Verona 1-1 Una brutta Fiorentina inciampa in casa contro l'ultima della classe, rimandando ancora la vittoria numero 300 della gestione Della Valle. I viola vedono così scappare la Roma, ora a 5 lunghezze di vantaggio in PASTELERIA Y CONFITERIA CALIFORNIA Galletas finas - Tortas Heladas - Pasteles Confites Tortas para Novios - Pastelitos para cocktails COCKTAIL A DOMICILIO Irarrázaval 1570 Fono 22042382 classifica. Sousa rivoluziona la formazione. Fuori 5 punti fermi come Gonzalo Rodriguez, Roncaglia, Bernardeschi, Ilicic e Kalinic. Davanti occasione per Babacar con Zarate a supporto. Nel Verona tridente con Rebic, Toni e Wszolek: il rientrante Pazzini va in panchina. Due minuti e guaio viola. Tomovic entra in scivolata su Rebic, il ginocchio sinistro si piega in modo innaturale ed il serbo deve uscire in barella con le lacrime agli occhi. Dentro Roncaglia. Genoa-Torino 3-2 Cerci e Immobile pareggiano con una doppietta la sfida degli ex, ma è il Genoa che vince, grazie a Rigoni, al carattere e alle mosse tattiche di Gasperini. Così i rossoblù salutano la zona calda della classifica e superano il Torino, che brucia due gol di vantaggio. L'avvio di partita è un vero e proprio choc per il Grifone. Tre minuti e Immobile porta in vantaggio il Torino: l'attaccante libera Belotti con una bella finta, poi scatta a ricevere il passaggio del compagno. Il tiro di piatto destro è una sentenza. Altri 11 minuti e arriva anche il raddoppio, sempre da parte dell'ex ros. Carpi-Frosinone 2-1 E il Carpi torna a sperare, accorciando le distanze dal Frosinone (un solo punto) e sperando che il Palermo di Novellino non faccia scherzi in casa con il Napoli. Castori ritrova dunque la vittoria dopo 8 giornate e lo fa nel momento chiave, cogliendo l’unico risultato utile. A Stellone, che pensava di aver portato a casa un pari prezioso fino al rigore, resta la rabbia per non aver saputo gestire l’1-1. Il ritmo cala e nel momento di stanca il Frosinone pareggia, con un rimpallo in area che favorisce Dionisi. Il Capri accusa il colpo: Castori mette il debuttante De Guzman per Mancosu. La mossa si dimostrerà azzeccata. Mentre si profila il pari, al 45’ arriva l’episodio decisivo: Soddimo manda giù Crimi (entrato al posto di Lollo) in area. E’ rigore: De Guzman segna dal dischetto. Palermo-Napoli 0-1 Al Napoli stavolta basta l'ennesimo gol di Higuain, esattamente il 27°, anche se arrivato da un rigore assai dubbio. Ma quel gol tiene il Napoli nella scia della Juventus e gli permette di continuare a cullare sogni tricolori grazie alla vittoria di misura sul Palermo. Per i rosanero, invece, una partita a tinte chiaroscure, dopo l'ennesima settimana durissima a livello ambientale. Lazio - Atalanta 2-0 Dopo nove mesi e mezzo Miro Klose torna a segnare in campionato e lo fa con una doppietta che riporta la Lazio alla vittoria dopo tre giornate. Infelice la prima volta da ex all’Olimpico per Edy Reja che vede inasprirsi la crisi dell’Atalanta, a secco di successi da 14 gare. Partita con troppe incertezze e ansie da parte delle due squadre, rari i lampi. Primo molto frenato, meglio la ripresa senza però abbagliare più di tanto. Udinese-Roma 1-2 Attenti alla Roma. L'ottava meraviglia della squadra di Luciano Spalletti, mai dimenticato a Udine, porta le firme di Dzeko (sul quale il tecnico di Certaldo aveva riposto la fiducia) e Florenzi con una giocata straordinaria. Stia attento il Napoli: questa Roma, che vola a +5 su Fiorentina e Inter, rinsalda il terzo posto ma può attaccare anche il secondo. Ha qualità, uomini, coraggio e maturità. Manolas governa la difesa con una padronanza assoluta e davanti l'attacco mitraglia (61 gol), il migliore della serie A, colpisce con regolarità impressionante. "Impossible is nothing" sembra dire la Roma a 5 giorni dall'eliminazione dalla Champions, mentre per l'Udinese la missione salvezza si complica. Juventus67 Napoli64 Roma59 Fiorentina54 Inter54 Milan48 Sassuolo44 Lazio39 Bologna36 Chievo35 Empoli35 Genoa34 Torino33 Sampdoria32 Atalanta31 Udinese30 Palermo27 Frosinone26 Carpi25 Verona19 Serie B Brescia 3 - 0 Crotone Ascoli 3 - 4 Avellino Bari 6 - 2 Pro Vercelli Como 1 - 3 Cesena Livorno 0 - 0 Entella Pescara 1 - 2 Novara Salernitana 1 - 3 Lanciano Spezia 2 - 0 Modena Ternana 0 - 0 Latina Vicenza 1 - 2 Trapani Cagliari - Perugia CLASSIFICA Crotone63 Cagliari62 Novara(-2)52 Cesena50 Spezia50 Pescara49 Entella48 Brescia48 Bari 47 Trapani44 Avellino43 Perugia40 Ternana37 Lanciano(-2)36 Latina35 Modena35 Ascoli35 Livorno33 Pro Vercelli 33 Vicenza31 Salernitana30 Euro 2016, possibili gare a porte chiuse: “Per l’Italia rischi crescenti” Parte il countdown dei meno 100 giorni dall’inizio degli Europei di Francia e il mondo del calcio è più che mai con il fiato sospeso. I due kamikaze che si sono fatti esplodere il 13 novembre fuori dallo Stade de France hanno lasciato un segno profondo e i problemi della sicurezza «pesano come una spada di Damocle» sul torneo, ha detto Jacques Lambert, presidente di Euro 2016. Dall’organizzazione, per la prima volta, si è parlato oggi di possibili incontri da svolgere «a porte chiuse» nella fase finale del torneo, la prima prevista su una durata di un mese, in 10 stadi di 10 città differenti, con 51 partite e 24 squadre con un campo base ma continuamente in trasferimento su tutto il territorio. Martin Kallen, direttore generale di Euro 2016, ha ipotizzato «incontri rinviati o in ritardo», partite spostate in sedi diverse da quelle previste e match senza pubblico. Il rischio pesa ovunque, su ogni partita, su ogni sede di ritiro o campo di allenamento, su ogni «fan zone» dove saranno accalcati migliaia di tifosi per seguire i match sui maxischermi o per fare festa fino a tarda sera. L’Italia, come confermato oggi dalla relazione semestrale degli 007, è «sempre più esposta alla minaccia jihadista». E l’Ansa a Parigi ne ha avuto la conferma da fonti della sicurezza internazionale: «il rischio - dice la fonte - verrà valutato all’approssimarsi dell’inizio del torneo, il 10 giugno. Le condizioni saranno cambiate rispetto ad oggi, così come i rischi legati alla politica internazionale. L’Italia è data come un obiettivo potenzialmente in crescita». Le stesse fonti spiegano che le visite dei rappresentanti di ogni Paese rappresentato all’Euro 2016 cominciano proprio nei prossimi giorni. È già certo, apprende sempre l’Ansa, che anche in ogni campo base, sede di ritiro delle 24 squadre, ci saranno - oltre a gendarmi e poliziotti - anche «uomini delle squadre speciali antiterrorismo, i GIGN e i RAID. Come minimo due per ogni ritiro». Senza limiti di dispiegamento se la delegazione da proteggere risulterà particolarmente a rischio. Nel mirino, secondo gli organizzatori, ci sono soprattutto «cinque partite» fra le 36 della prima fase, quelle sulle quali si sta al momento muovendo la sicurezza. Non si sa quali siano, anche se gli indizi tendono a concentrarsi su quelle che vedono coinvolti i Paesi già considerati a rischio jihad, Francia in testa. Per quanto riguarda gli azzurri, almeno sulla carta, potrebbe essere sotto osservazione Belgio-Italia del 13 giugno a Lione, visto anche come il territorio belga si è dimostrato centrale nell’organizzazione e nella logistica degli attentati. La Roma spreca, il Real vince. Spagnoli ai quarti Tante occasioni per molti rimpianti. Una Roma sprecona esce sconfitta dal Bernabeu con il più classico dei risultati (2-0) dopo aver collezionato almeno cinque nitide occasioni con Dzeko ed un ispiratissimo quanto impreciso Salah. Il Real tra una accelerazione e l’altra di Cristiano Ronaldo si prende tutto, anche troppo per quanto visto questa sera, compresa la qualificazione ai quarti della Champions League. A soffocare i sogni di gloria dei tanti tifosi giallorossi nel tempio del calcio spagnolo ci pensano, nella ripresa, prima il solito CR7 e poi un buon James Rodriguez. Il tutto per rovinare il compleanno a Luciano Spalletti che sperava in un regalo diverso dai suoi attaccanti che hanno sbagliato davvero troppo. Europa League, Sparta Praga-Lazio 1-1: Parolo risponde a Frydek, Pioli non perde più PRAGA (REPUBBLICA CECA) – La Lazio si conferma imbattibile in Europa League. I biancocelesti, nell’andata degli ottavi di finale della seconda competizione continentale, pareggiano infatti per 1-1 in casa dello Sparta Praga; il match, disputato alla Generali Arena, è stato deciso dai gol di Frydek e Parolo. I ragazzi di Pioli, che finora hanno fatto dell’Europa League la competizione dove non hanno mai perso, raccolgono il 4° pareggio europeo stagionale, oltre a 5 vittorie. Productos originales de Italia Prosciutto Balugani Panettone Bauli Mozzarella Mauri Grissini Vita Vigor Antipasto Damico Funghi Porcini Asiago Prosecco Frattina Pepe Drogheria Lambrusco Riunitte Amaretto Lazzaroni Parmigiano Balugani Tartufi Urbani Caffe Kimbo Amaro Averna Olio Basso Limoncello Villa Massa Aceto De Nigris Pomodorina Cucina Aceto Balugani Pinolo GlobeItalia Pasta Divella Pasta Rustichella Riso Scotti Av. Las Condes 6903 - Fono: 2202 3593 - Fono-Fax 2229 5058 www.globeitalia.cl Presenza- 16 marzo 2016 SPORT Mondiali pista, Ganna oro nell’inseguimento individuale Filippo Ganna, 19 anni. Getty Filippo Ganna vince l’oro nell’inseguimento individuale al mondiale pista di Londra. Il 19enne piemontese di Vignone (vicino a Verbania) ha chiuso la prova in 4’16”141 contro i 4’18”275 di Domenic Weinstein alla media di 56,219 km/h. Erano 19 anni che l’Italia non vinceva un oro in pista: l’ultimo era stato Silvio Martinello nella corsa a punti di Perth 1997 (31 agosto). Nella finale, anche se con tempi differenti, Ganna è partito più piano dell’avversario, per poi imprimere l’accelerazione decisiva nell’ultimo chilometro: ai 3.500 metri è passato in vantaggio. I tempi parziali sono tutti 1999: bronzo. PAROLE — “Vincere a 19 anni non ci pensavo proprio, ero demoralizzato e non ottimista. Mi sono sbloccato con il quartetto, mi hanno aiutato molto Viviani e Villa, il merito è tutto loro. So che a casa si sono commossi tutti, la mamma ha perso la voce, il papà ha pianto”, ha detto Ganna, nato il 25 luglio 1996. migliori della qualificazione dell’ora di pranzo mentre il tempo finale è leggermente peggiore di quello della qualificazione che aveva chiuso a 4’16”127. Nell’inseguimento individuale, Ganna è il sesto azzurro a vincere il Mondiale: nel dettaglio, Fausto Coppi nel 1947 e 1949, Antonio Bevilacqua nel 1950 e 1951, Guido Messina nel 1954, 1995 e 1956, Leandro Faggin nel 1963, 1965 e 1966, Francesco Moser a Monteroni nel 1976. L’ultima medaglia era stata di Mauro Trentini nel BRONZO — La finale per il bronzo è stato un affare tra britannici. Se la sono vista Owain Doull (che la sera prima ha corso la finale nell’inseguimento a squadre) e Andy Tennant: ha vinto il secondo al termine di una gara molto equilibrata con il tempo di 4’18”301. Doull ha concluso in 4’18”476. Bolelli-Seppi ok nel doppio, l’Italia batte la Svizzera: è nei quarti di Coppa Davis L’Italia è nei quarti di Coppa Davis 2016. Simone Bolelli e Andreas Seppi all’Adriatic Arena di Pesaro hanno portato il punto del 3-0 sulla Svizzera superando l’improvvisato duo svizzero Chiudinelli-Laaksonen – che non avevano mai giocato insieme - con grande facilità in tre set (6-3 6-1 6-3 e neppure un break concesso), bilanciando così il pieno di emozioni di ieri. Un match davvero senza storia, vista la differenza di qualità fra le due coppie. Gli azzurri sono così i primi del World Group ad accedere ai quarti e dal 15 al 17 luglio incontreranno la vincente fra Polonia e Argentina, match che al momento vede in vantaggio per 2-1 i sudamericani. Alla Ergo Arena di Danzica, in Polonia, i gauchos si erano aggiudicati i primi due singolari venerdì, oggi hanno perso il doppio ma restano decisamente favoriti. Con l’Argentina l’Italia sia pienamente recuperato e che eventualmente fra i gauchos non torni un Juan Martin Del Potro versione 2009. «Questa è una squadra molto forte – ribadisce Barazzutti – che può contare su un gruppo di giocatori capaci di vincere su tutte le superfici. E che sulla terra e in casa è fra le più forti in assoluto, temibile per chiunque». giocherebbe in casa (ultimo precedente il 3-1 a favore degli azzurri nel 2014 a Mar del Plata), e di nuovo a Pesaro, come annunciato ieri dal presidente della Fit. Con la Polonia invece scatterebbe la trasferta (ultimo match il 3-2 per l’Italia molto sofferto del 2004 a Livorno). Comunque trattasi di due nazionali alla portata della squadra di Barazzutti, che negli ultimi 4 anni è approdata 3 volte ai quarti di finale - sempre a patto Wierer storica, la “miss-cecchina” vince l’argento ai Mondiali di biathlon «E’ una medaglia che vale tantissimo. Realizzo un sogno». Dorothea Wierer è la prima italiana a vincere una medaglia d’argento ai campionati del mondo di biathlon. Un pezzo di storia scritto oggi pomeriggio ad Oslo-Holmenkollen, tempio norvegese diventato d’azzurro dipinto per la “pin up” del biathlon italiano che, arrivata ai mondiali norvegesi con tanta pressione addosso e la consapevolezza di dover fare bene, si è tolta la prima soddisfazione alla terza gara del programma dopo staffetta mista e sprint. «Questa mattina – racconta – mi sono svegliata bene e sugli sci ho capito subito che dopo la giornata no della sprint sarebbe stata un’altra musica». RITRATTO L’altoatesina che ama il cioccolato ed è infallibile al tiro Quella giusta Wierer l’ha suonata all’ultimo poligono, quand’era in bagarre con la francese Marie-Dorin Haber e la norvegese Tiril Eckhoff per il secondo posto. Cecchina senza sbavature è ripartita con lo zero e la forza per sciare veloce nell’ultimo anello sugli sci da fondo che la separavano dalla conclusione dell’inseguimento. Dorin Haber sbagliava una volta e provava ad inseguire. «Ho capito che potevo vincere l’argento solo sull’ultima salita. Avevo paura mi raggiungessero ma ce l’ho fatta». che Fabio Fognini, assente per infortunio a Pesaro, Mario Cipollini intervistato a Pinerolo durante la presentazione di due tappe del prossimo Giro d’Italia Mario Cipollini, 49 anni fra meno di un mese, l’altra sera a Pinerolo, durante la presentazione della due tappe del prossimo Giro d’Italia che toccheranno la Città della Cavalleria, è stato brillante e simpatico come sempre - sul palco degli invitati, ma anche pungente e molto critico, e anche questa è sempre stata una delle sue caratteristiche, dietro le quinte. Cipollini, le piace questo nuovo ciclismo senza frontiere, dall’Argentina all’Australia, dagli Emirati Arabi alla Cina? 15 Atletica, Assoluti indoor, fenomeno Tamberi nell’alto: vola a 2.36 e sfiora 2.40 Tanto entusiasmo per l’atletica, in un impianto italiano, non si vedeva dai tempi d’oro di Andrew Howe. Effetto-Tamberi. L’anconetano, personaggio a tutto tondo, salta agli Assoluti indoor di fronte al pubblico della sua Ancona e il Palace esplode. Vola a 2.36, ribadisce il proprio status e sfiora 2.40. Un fenomeno. L’AMBIENTE — C’è la curva dei tifosi, con tanto di capo-ultra con megafono e magliette personalizzate, uguali per tutti. Ci sono gli striscioni: “Gimbo halfshave, Ancona è con te: fly or... fly”, “Se non riesci più a sognare, devi vederlo saltare”. Ci sono 3000 persone (quante ne può contenere il palaindoor) che hanno occhi solo per lui, solo la guancia destra rasata come da copione. Tamburi per Tamberi. Il 23enne finanziera salta a 5’ da casa... C’è la famiglia, guidata da Marco, papà-coach, c’è la fidanzata Chiara e ci sono gli amici. E’ una grande festa, una grandissima festa. E lui, istrione come e più di sempre, certo non si tira indietro. Cipollini, un fiume in piena: “Corridori svegliatevi e riprendetevi il ciclismo che vi è stato strappato” «Il mondo cambia e cambia anche il ciclismo. Ci lamentiamo di Internet? Forse qualcuno sì, ma poi lo usano tutti. E allora è inutile lottare contro il tempo che passa. Anche i nostri figli sono molto diversi da come eravamo noi alla loro età, non per questo però li rinneghiamo o li cacciamo di casa». Quindi le sta piacendo anche questo inizio di stagione? «Nibali vince in Oman, Valverde nella Ruta del Sol in Spagna, Froome alla prima corsa in Australia, Contador in Portogallo: quando mai a febbraio abbiamo visto quattro potenziali vincitori di grandi giri imporsi fin dall’inizio della stagione? Per lo spettacolo è un cosa bellissima». Invece al Trofeo Laigueglia, che una volta era una classica importante di apertura con tutti i migliori al via, questa volta c’erano pochissimi big. Addio ciclismo della vecchia Europa? «Il ciclismo, come il mondo, va dove ci sono i soldi, dove c’è business. Se in Italia non ci sono, perché restarci? Impossibile combattere contro i poteri economici più forti». Quindi va bene così? Corse in tutto il mondo, anche senza cultura ciclistica nè tradizione, basta che qualcuno paghi? «Non ho detto questo. Devono essere i corridori a imporsi, senza andare soltanto dietro i grandi ingaggi. Tornino a prendere in mano il ciclismo, che è loro e di nessun altro, e lo strappino agli organizzatori delle corse, ai procuratori, ai centri di potere in genere». E come si fa? Ci vorrebbero dei nuovi Cipollini in gruppo, dei leader carismatici, dei sindacalisti che sappiano unire tutti i corridori... «Ricordo che una volta fui convocato addirittura dal presidente della Rai perché avevo minacciato uno sciopero, ma come me ce n’erano altri che si facevano sentire. Gente come Argentin, Saronni e Moserone mandarono a quel paese tanti boss o presunti tali. Adesso invece i corridori si sentono minacciati e ricattati, basta poco per renderli mansueti e per strumentalizzarli». Che fare allora? «Ci vogliono associazioni di corridori più forti. Fare io il leader? No, per carità. Non sono abbastanza diplomatico, a me scappa subito la pazienza. Ma i corridori devono tornare al centro del ciclismo e decidere loro quali corse rendere più importanti e quali no, come correre, con quali misure di sicurezza, come dividere le entrare, per esempio sui diritti tv che nel ciclismo praticamente non esistono. Ma vi sembra logico?». 16 FINALI Presenza- 16 marzo 2016 L'impresa di Moro dell’aspirante alpinista rimane “I conquistatori dell’inutile” di Lionel Terray. No, non esiste motivazione razionale per cui un uomo debba sottoporsi a una prova tanto dura, osare una scommessa sul proprio destino, anche se Simone assicura che la programmazione e l’esperienza riducono di molto i brividi. In realtà, il rischio resta altissimo ed è parte della sfida. Chi lo ha gestito al meglio è proprio l’unica donna della spedizione, la tostissima Tamara Lunger che, tormentata dalla nausea, a pochi metri dalla vetta ha deciso di fermarsi. Una saggezza lucida che ha qualcosa da insegnarci. Pompando nei muscoli ogni residuo d’energia mentale poteva arrivare in cima ma probabilmente le sarebbe mancata la forza per scendere senza assistenza, e così avrebbe messo in pericolo anche i compagni. Ha fatto ritorno al campo base sana, salva e comunque vincente. La sua rinuncia è un filo prezioso nell’incrocio di corde gelate che segna la smisurata parete del Nanga Parbat. Qualcuno, correttamente, fa osservare che l’alpinismo non può essere definito uno sport. In effetti non si svolge entro regole e tempi definiti, né prevede un avversario. Salvo se stessi e i propri limiti. Eppure non conosco atleta più disciplinato di Simone Moro, un ultraquarantenne che non entra nella leggenda sulle ali del carisma come Comici, Cassin, Bonatti e Messner, ma con l’intelligenza alpinistica di un fuoriclasse nato in un’epoca nuova e interconnessa. Dove tutto sembra già conquistato, una voce di Wikipedia, un luogo a portata di mano. Bene. Date un’occhiata su Google Maps alla vetta del Nanga Parbat. Incastonata nel Pakistan, la “mangiauomini”, come la chiamano gli sherpa, affonda le sue gigantesche radici nelle terre remote dei pashtun che hanno fatto da culla a Bin Laden, al terrorismo islamico, al nostro incubo quotidiano. Il punticino che vedrete sul computer è posto a 8126 metri. Immaginatevi solo un deserto di ghiaccio, il gelo a meno quaranta e la lama del vento che scalpella dal corpo caloria dopo caloria. Se non per il sibilo dell’aria sottile, l’impresa di Moro, Txicon, Sadpara e Lunger si è consumata nel silenzio e nella solitudine. Lontana dai nostri occhi, dagli incitamenti della folla, in un’arena che sta agli antipodi di uno stadio. Li abbiamo seguiti grazie a un segnale satellitare, un bip nell’universo telematico ci ha raccontato la loro vittoria. Non c’era telecamera, né moviola. A naso direi che l’hanno fatto più per la gloria che per lo spettacolo o per il denaro. Salendo fin lassù non ci hanno regalato un sogno - quello possiamo permettercelo da soli ogni giorno - bensì un’ispirazione, materia ben più nobile che troppo spesso ci manca. Bentornati tra gli umani, Simone e Tamara. E grazie. Ci avete raccontato qualcosa di noi. Riparte il CGIE numero, mi induce a raddoppiare gli sforzi ed i metodi di comunicazione per essere strumento di raccolta anche delle diverse problematiche e sensibilitá che sono proprie di una collettivitá come la nostra che senza dubbi porta in se le effigi della cara Italia, conosciuta come il paese dei mille borghi e mille campanili . Il nostro pensiero e la nostra gratitudine ora piú che mvanno anche alla ricchezza della grande diversitá ma che non trascura il potente segno dell´Unitá territoriale; culturale e storica soprattutto nei momenti piú difficili che ci sono stati e ancora lo sono nei nostri giorni per ritrovare la strada della crescita e dello sviluppo e dovendo convivere in qualche modo, con le problematiche delle guerre civili e dei fondamentalismi che hanno i loro teatri di operazione non molto lontano dalle mure di casa. Sono situazioni che ci stimolano ad una maggiore sintonia con i nostri connazionali, parenti ed amici in Italia. Ringrazio e saluto ognuno ed ognuna di voi per l´attenzione al relato che ho preparato e nello stesso tempo vi invito anche a scrivermi con proposte di iniziative e fosse solo per segnalare problematiche che secondo voi meritano attenzione. Nello Gargiulo Consigliere del Cile. La Mercedes: “Quanto è forte la Ferrari?” A Stoccarda, al battesimo della stagione agonistica, preoccupazione dalla casa tedesca per i miglioramenti delle Rosse: «Dobbiamo stare attenti, sono molto veloci» Da sinistra, il presidente della Daimler Dieter Zetsche, i piloti Lewis Hamilton e Nico Rosberg con Toto Wolff capo della Mercedes motorsport Ma quanto è forte la Ferrari? La domanda rimbalza parecchie volte a Stoccarda, nella “Sala Sacra” della Mercedes durante il battesimo della stagione agonistica. Ci sono i piloti, Lewis Hamilton e Nico Rosberg, a distanza di sicurezza sul palco, e c’è il team principal Toto Wolff in mezzo a una straordinaria collezione di vetture storiche. Tutti d’accordo, almeno su questo punto: «Le Rosse sono veloci, hanno fatto un bel passo avanti. Dobbiamo stare molto attenti». Dopo due sole settimane di test è difficile prendere le misure. Ma i distacchi, stando ai campioni del mondo, si sono assottigliati. «Le prestazioni dei giorni scorsi a Barcellona dipendono dai carichi di benzina - spiega Rosberg -. Ci siamo fatti un’idea approssimativa, di sicuro sarà una sfida divertente». Hamilton è rimasto impressionato dal ritmo gara di Raikkonen e Vettel: «Ho visto dei tempi impressionanti. Meglio così, ci divertiremo tutti, noi e il pubblico». Il dominatore degli ultimi due campionati ha aggiunto al look già molto ingioiellato un paio di occhiali. «Tranquilli - dice - è solo moda. La mia vista è perfetta». Creativi italiani cercansi (in Cina) Le aziende vanno a caccia di talenti Giovani designer, architetti, art director, registi, produttori cinematografici e operatori culturali davanti alle principali aziende ed enti accademici della provincia di Jiangsu . Molte le posizioni vacanti. Per i ricercatori universitari fino a 70 mila dollari all’anno Paolo Pelosini ha 31 anni, una laurea in Architettura e un monumentale book fotografico che illustra i progetti di interior design per hotel, yacht e residenze di lusso, realizzati dallo studio Pulina-Dna per cui lavora a Pisa. Il suo interlocutore si chiama Deng Dongsheng, un signore cinese cinquantenne che incidentalmente è il presidente di Jiangsu Coast Development Group. La principale compagnia governativa di una delle province più ricche della Cina, nell’oggetto sociale figurano gli investimenti nello sviluppo turistico, ricettivo, portuale e culturale delle aree costiere. Pelosini e Dongsheng siedono nel salone delle feste del Grand Hotel Plaza di Roma, già albergo di riferimento per notabili socialisti ed evocativo di corpose delegazioni del Psi che negli anni Ottanta partivano alla volta dell’impero celeste. Tutti a Jiangsu “Giuseppe Rondizzoni, un eroe” Santiago era una ciudad de calles rectas, adoquinadas y estrechas, con acequias entalladas que arrastraban los desechos y limpiaban la ciudad. Cuando salían los santiaguinos solían dirigirse a la plaza mayor, luego llamada “de la independencia”, donde el poder religioso y las fuerzas políticas marcaban presencia a través de sus edificios: La Catedral, El Cabildo y la Real Audiencia. Todos los días la plaza se convertía en un caos alegre en el que se mezclaban sin más los ciudadanos de la elite y los grupos más humildes. Ahí se concentraban los comerciantes para vender sus productos, las mujeres recogían el agua necesaria de la pileta en cantaros de arcilla, y para desanimar a los criminales, se exhibían los cuerpos de los delincuentes ajusticiados que todos observaban con curiosidad. Las máximas alturas edificadas correspondían a los campanarios de las iglesias, cuyo templado sonido anunciaba las horas y eventos relevantes, siguiendo un pausado ritmo que empezaba a acelerarse lentamente en los albores del 1800. Al pie del peñón Huelen, que entonces marcaba el límite de Santiago, ahí se encontraba el taller del retratista y militar “mulato” Gil de Castro (actual calle Victoria Subercaseux, junto a la que hoy se conoce como “Plaza mulato Gil”) frente a él, un joven italiano se aprestaba para modelar ante el maestro, el precio era 90 pesos por medio cuerpo, su nombre; Giuseppe Rondizzoni Canepa, nacido en Parma, Italia, 30 años de edad. Ostentaba el grado militar de Mayor, hace poco había participado de manera sobresaliente en la “Sorpresa de Cancha Rayada” salvando la vida de su Batallón nª 2 y la del propio Bernardo O’Higgins, con una experticia adquirida en el ejercito napoleónico, en una gran retirada estratégica, donde resulto con un golpe en el pecho. Con sus fuerzas frescas impidió luego que los granaderos hispanos se reunieran en Maipú, donde participo herido y recibió el honroso testimonio del comandante Blanco Encalada: “Ud., es héroe de esta jornada”. En la misma batalla combatieron otros jefes y soldados de origen italiano, entre los cuales: teniente José Bautista Susso, capitán Juan Pedro Marratini, capitán Felipe Margotti, ayudante mayor Agustín Casanova y capitán José María de la Cruz. Con vocación para las armas a los 18 años se había enrolado en la guardia imperial de Napoleón consiguiendo varios ascensos en las guerras contra España, Austria, Rusia y Alemania. Luego de la derrota de Waterloo, se embarco en Génova hacia Estados Unidos. En Filadelfia trabo amistad con don José Miguel Carrera y gustoso acepto pasar a Chile para servir la causa de la libertad con el grado de Sargento Mayor. Corría el año 1818 y el retrato del Mayor Giuseppe Rondizzoni Canepa, un oleo sobre tela de 99 x 72 cms que representaba una figura masculina de tres cuartos de cuerpo con la mano derecha en el pecho, a la izquierda una mesa. Ostenta la condecoración Legión al Merito sobre su corazón y un aro en su oreja derecha. Leyenda en el anverso, en letras doradas: Fecit Josephus Gil, /anno milessimo octingentesimo desimo octavo. Anverso, en hoja: Giuseppe Rondissoni/ dono questo retrato/ alla amata esposa/ Rosario Quadra/ en Santo. De Chile Giuseppe Rondifssoni dono questo ritratto ella mia amata esposa Rosario Quadra en Sant de Chile. Anno milesimo octia gentisimo decimo octavo. Actuó Rondizzoni, ya ascendido a Teniente Coronel, en la campaña para la independencia del Perú, junto al libertador argentino José de San Martin en 1823. Se destaco en la campaña para incorporar al país a Chiloé en poder del general español Quintanilla en 1826. En 1851, como Jefe del Estado Mayor, bajo las órdenes del presidente Bulnes, reprimió el levantamiento de Concepción. En la misma ciudad seria luego gobernador, comandante de la Brigada Cívica, ministro de la Corte Marcial. También fue gobernador de Talcahuano, Intendente de Chiloé en 1853, en 1855 de la provincia de Ñuble y nuevamente en Concepción en 1857. En 1854 había llegado al grado de General de Brigada. Murió en Valparaíso cuando se aprestaba para homenajear a otro italiano ilustre, Giuseppe Garibaldi. El mayor prestigio en la campaña de la Independencia de Chile, para los italianos se debe al General Rondizzoni, un héroe. Que tuvo el merito de afianzar la independencia y consolidar la paz. El retrato fue recortado posteriormente, ya que originalmente era de un formato más amplio. La obra se complementa con un marco de jacaranda de época. Fue donado en 1945 al Museo Histórico Nacional por Arturo Ibáñez Rondizzoni, por disposición testamentaria de su madre, Josefina Rondizzoni de Ibáñez. Para nuestra asociación es un honor haber creado este proyecto tan interesante que nos ha permitido desarrollar un imaginario con la figura del héroe, no pudiendo aplicar el concepto de visión crítica del arte, sin embargo sentimos que hacemos un pequeño aporte a la comunidad, a la colectividad generando el justo debate y el interés necesario de una revisión de la historia. Agradecemos al Museo Histórico y Militar y en especial a su Director el señor José Cichero Santos y a todos los profesionales que trabajan esmeradamente en el. A la embajada de Italia representada por el señor Marco Ricci .A la Pompa Italia por su gran apoyo, en especial a su Director don Rafael Squicciarini, al relacionador publico de ella don Marco Cifelli, y a todos los artistas que han hecho posible este proyecto. Robinson Avello. Curador de la muestra y Presidente de la asociación chilena italiana de artistas, ACHIART. *BUSQUEDA ACTAS EN ITALIA *ASESORIAS JURIDICAS consultasitalia@ gmail.com Cel: 92337878 Corinto 085 Lomas de Lo Aguirre Pudahuel Santiago
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