Quindicinale della Comunità Italiana del Cile www.presenza.cl 1 novembre 2014 Anno XLVI Nº 880 Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Cas. 1460 • Av. Bustamante 180 • Fono: 22229328 • Fax: 26354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS Asia Bibi, simbolo dei diritti di tutti Asia Bibi è il simbolo della libertà di tutti gli uomini. Perché, come ha detto il presidente della Corte Costituzionale, Giuseppe Tesauro «la libertà religiosa trova il suo baricentro nei diritti fondamentali della persona». E, dunque, «riguarda tutti, credenti o non credenti». Ieri ad Asia Bibi - la madre cattolica condannata a morte in Pakistan a causa della assurda legge sulla blasfemia- è stato conferito un premio speciale per i diritti umani, per la dignità e il coraggio con cui difende il suo diritto alla libertà religiosa. E una menzione speciale è arrivata al direttore di Avvenire, per aver promosso «la grande campagna di informazione e di sensibilizzazione» sul caso Bibi. Il premio, promosso dall’Istituto di Studi Politici “San Pio V”, è intitolato a Maria Rita Saulle, la giurista (poi giudice costituzionale) che ha dedicato la sua vita alla promozione dei diritti umani nel mondo. A capo della giuria, il presidente della Corte Costituzionale, Giuseppe Tesauro che ha tenuto una lectio esaminando la tutela e la promozione del diritto alla libertà religiosa all’interno della Costituzione italiana, ribadendo che il principio di laicità sancito nella nostra Carta fondamentale «non comporta indifferenza nei confronti della religione», ma allarga i diritti al pluralismo delle fedi. Credere, praticare, diffondere la propria fede, insomma, Cont. in ultima pagina 56esimo Pellegrinaggio Italiano al Santuario di “Lo Vásquez” Domenica 9 novembre Cont. in ultima pagina L’iniziativa «L’Italia chieda una svolta europea» Quando i 730 delegati di oltre quaranta Paesi si riunirono al “Mount Washington Hotel”, vicino alla città di Bretton Woods, nel 1944, tutt’intorno avevano un mondo spezzato dalla Guerra. Uscirono da quell’hotel del New Hampshire con un nuovo ordine, totalmente concordato, per governare i rapporti monetari di Stati nazionali indipendenti. E rilanciare la crescita. Oggi l’Europa è spezzata dagli effetti di una crisi economica devastante come una guerra: basta considerare i posti di lavoro perduti, la capacità produttiva sprecata, le disuguaglianze che aumenta, e, soprattutto, in alcuni Paesi fra i quali l’Italia, la mancanza di una sana crescita economica. Non c’è tempo da perdere. E anche se i mercati e l’opinione pubblica sembrano accorgersene a singhiozzo, tà dei conti pubblici perché, ai dati di oggi, diversi Paesi presentano dinamiche del debito insostenibili e in forte aumento». Per questi motivi più di 340 economisti e accademici - da Zamagni a Viale, da Pennacchi a Cipolletta e Baldassarri - chiedono al premier italiano, Matteo Cont. in ultima pagina Cambio di ora Riforme, Napolitano: servono cambiamenti veri «Non possiamo restare prigionieri di paralisi o impedimenti: bisogna procedere con passo celere verso i cambiamenti essenziali». Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlando ai Cavalieri del Lavoro al Quirinale. Napolitano ha ribadito la necessità di riforme strutturali. Il capo dello Stato, nel suo lungo discorso oggi al Quirinale, ha più volte sottolineato come ormai serva in Italia «una comune assunzione di responsabilità Per il giorno dei Defunti S. Messa al Mausoleo N.2 Tutta la comunità italiana è cordialmente invitata a unirsi a noi nel tradizionale Pellegrinaggio Italiano al Santuario Mariano di “Lo Vásquez”. Dalla Parrocchia Italiana di Santiago (Av. Bustamente 180 - Providencia) partirà un pullman alle ore 9,00. Eventuali interessati preghiamo si rivolgano alla segreteria (Tel 222229328). La Santa Messa al Santuario inizierà alle ore 11,00. Seguirà la recita del Santo Rosario; si può consumare il pranzo al sacco nelle dipendenze del Santuario che dispone di spazi confortevoli. Sappiamo che ci sarà una grande partecipazione anche dalla Quinta Regione. La Vergine e noi vi aspettiamo con gioia. e preferiscono rimuovere il problema, alcuni addetti ai lavori sono davvero preoccupati per la criticità della situazione. «La politica europea di austerità - osservano - ha clamorosamente fallito. Non solo in termini di rilancio della crescita e dell’occupazione, ma anche nel perseguire la sostenibili- Renzi, presidente di turno dell’Unione, un’iniziativa politica “alta” per salvare l’Europa e l’Italia prima che sia troppo tardi. Chiedono di riaprire cioè settant’anni dopo, questa volta nel Vecchio Continente, un “Mount Europe Hotel” dove discutere e costruire a livello internazionale nuove regole adatte all’epoca della globalizzazione. Dopo aver raccolto molti consensi in Italia, l’appello (che proponiamo qui a fianco, ndr) si apre grazie a un Comitato di garanzia internazionale di altissimo profilo alla sottoscrizione di economisti stranieri. Questa sorta di «agenda dei lavori per una nuova Bretton Woods» offre direttrici concrete di discussione, tra le quali una Banca cen- Il Consiglio della Società Culturale Mutuo Soccorso Italia e l’Umanitaria Casa degli Italiani ricorda a tutte le famiglie della comunità che sabato 1 Novembre alle ore 11,00 sarà celebrata la consueta Santa Messa in suffragio dei nostri defunti nel Mausoleo N.2 della Società nel Cimitero Generale. In seguito si effettuerà una benedizione anche al Mausoleo N.1. Si raccomanda vivamente la partecipazione. dinanzi ai rischi e alle sfide che il Paese sta vivendo». «Sul piano politico, e con gravi implicazioni per la vita delle istituzioni, le troppe contrapposizioni pregiudiziali, l’incapacità Cont. in ultima pagina Da domenica 26 ottobre è entrata in vigore in Italia l’ora solare, per cui lancette indietro di un'ora. Quindi ci separano quattro ore (naturalmente l'Italia è avanti!). Il 2 Novembre: defunti, devozione di speranza Sono appena tornato dall’Italia. E quando si ritorna al proprio paese una visita al cimitero è una esigenza del cuore. E’ un luogo che ci fa pensare alla realtà più universale e “divina” che gli uomini abbiamo a disposizione: la morte. Un avvenimento umanamente triste, ma divinamente grandioso che ci apre le porte all’eternità. Portare un fiore sulla tomba dei propri cari è già un segno che la vita continua; ma non basta. Questo gesto deve andare accompagnato da una riflessione che permetta di aprirci all’eterno. Noi italiani nei nostri bei Mausolei o in altri cimiteri disseminati per tutto il Cile vivremo il 1ª novembre imbevuti dal richiamo alle realtà ultime che valgono per tutti: - per i credenti, per i quali la conclusione della vita terrena ci invita a guardare la Risurrezione; - per i non-credenti la morte è un enigma carico di inquietudine che, però, potrebbe portare a un ritorno sul sentiero delle fede. In questo senso la visita al cimitero non sarà solo una visita di devozione, ma un autentico pellegrinaggio che facciamo quando ci avviciniamo ai sepolcri con la preghiera. Questo incontro con chi dorme il sonno della pace (cimitero si- gnifica: luogo dove si dorme) è un rinnovarsi della speranza nella vita eterna fondata sul mistero pasquale di Cristo che ha “dovuto” morire per poter sconfiggere la morte con la risurrezione. Sua e nostra. Il Card. Bagnasco ha detto qualche giorno fa: “«Gli uomini vivono momenti di incertezza e di ansia, a volte stagioni di smarrimento e di angoscia, per questo servono uomini di speranza in grado di farla vedere con il loro modo di vivere, di annunciarla con parola franca, di testimoniarla con una gioia seria». Così, cari amici italiani, il passare tra le tombe non è segnato dalla paura o dalla tristezza ma dalla fede che i nostri cari ora vivono nei “cieli nuovi e terre nuove” inaugurate da Cristo. E’ per questo che la Chiesa rifiuta i riti vuoti, come le zucche, di chi ritiene di dover trasferire tra noi una festa fatta di orrore e di paure, Halloween che è una indiscutibile manifestazione di un anticristianesimo sempre più radicale. Andiamo con riconoscenza nei nostri bei Mausolei, ripercorriamo la serie di loculi leggendo nomi conosciuti e sconosciuti: tutti i defunti oggi sono riuniti, come fratelli, nella casa del Padre. E’ il loro giorno, nella speranza che non sia l’unico giorno dell’anno che trovano un ricordo nel nostro cuore. Giuseppe Tomasi 2 Presenza- 1 novembre 2014 Corrispondenza La Direzione ringrazia i lettori che le scrivono perché dimostrano interesse per i problemi e la vita della nostra comunità. Nello stesso tempo si scusa se, per evidenti ragioni di spazio, qualche lettera dovrà essere ridotta. La Direzione inoltre si riserva la pubblicazione di lettere che riterrà molto conflittuali. ELEZIONI PER IL RINNOVO DEI COMITATI DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO Si informano i connazionali che nella Gazzetta Ufficiale n. 179 del 4 agosto 2014 è stato pubblicato il decreto-legge 1 agosto 2014, n. 109 che, all’art. 10, contiene disposizioni urgenti per il rinnovo dei Comitati degli Italiani all’estero (Com.It.Es.). La norma in questione prevede che, in occasione delle prossime elezioni per il rinnovo dei Com.It.Es., il diritto di voto venga esercitato per corrispondenza, come previsto dalla Legge 286/2003. Il plico elettorale verrà inviato ai SOLI elettori, in possesso dei requisiti di legge, che ne abbiano fatta espressa richiesta all’Ufficio consolare di riferimento almeno cinquanta giorni prima della data stabilita per le votazioni. Si fa riserva di comunicare la data delle votazioni, che si terranno orientativamente nel mese di dicembre. Si attira l’attenzione sul fatto che il citato provvedimento, benché avente forza di legge dalla sua pubblicazione, è soggetto a conversione parlamentare e quindi potrà, in tale sede, essere modificato. Le domande di iscrizione nell’elenco elettorale per l’ammissione al voto per corrispondenza per l’elezione dei Com.It.Es possono, in ogni caso, essere fin d’ora presentate recandosi personalmente presso la Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia in Santiago oppure inviate attraverso posta elettronica all’indirizzo consolato.santiago@ esteri.it o per posta ordinaria all’indirizzo Ambasciata d’Italia in Santiago Calle Clemente Fabres 1050 - Providencia. In caso di inoltro per mail o per corrispondenza alla domanda dovrá essere unita copia non autenticata del documento di identità recante ben visibile la firma del richiedente. Sei di Santiago e non ricevi regolarmente Presenza? Chiama al Cel. 97849283 Grazie SPAZIO APERTO DOMANDA DI ISCRIZIONE NELL’ ELENCO ELETTORALE PER LE ELEZIONI DEI COMITES AI SENSI DELL’ART. 10 COMMA 3, PUNTO B), DEL D.L. 1/8/2014 N.109 All’AMBASCIATA D’ITALIA IN SANTIAGO La/Il sottoscritta/o.((Nome).................................................... (Cognome) ............................................. (Cognome del coniuge) ......................................................... Sesso (F / M), Nata/o a ..................................................... Stato di nascita…………………….……. il ........./......./........ Residente in (indicare l’indirizzo e lo Stato estero) (Stato).................................. Città ..................................... CAP........................., Via ...................................................... ..................................................................................... Tel. n. ……………………………………………….……, indirizzo e-mail: ……………………………………………… iscritta/o nelle liste elettorali del Comune di...................... ..................................................................................... consapevole delle responsabilità, anche penali, in cui può incorrere in caso di false dichiarazioni, come stabilito dall’art. 76 del D.P.R 28 dicembre 2000, n. 445, e ai sensi degli artt. 46 e 47 del medesimo DPR, chiede di essere iscritta/o nell’elenco elettorale per l’ammissione al voto per corrispondenza per l’elezione/rinnovo del Comitato degli Italiani all’Estero (COMITES) nella circoscrizione consolare dell’Ambasciata D’Italia in Santiago. Luogo e data .......................................... Firma ............................................................ DA COMPILARE IN OGNI SUA PARTE IN STAMPATELLO La presente domanda può essere presentata personalmente oppure inviata attraverso posta elettronica all’indirizzo [email protected] o per posta ordinaria all’indirizzo Ambasciata d’Italia in Santiago Calle Clemente Fabres 1050 – Providencia. Santiago Barcellona conia gli euro indipendentisti L’ORA ITALIANA Il filo che ci unisce all’Italia RADIO SANTIAGO Dalle 9,00 alle 10,30 La domenica mattina Sempre in Radio Santiago CB69 AM www.radiosantiago.cl EDITRICE Parrocchia Italiana N.S. Pompei Scalabriniana *** RAPPRESENTANTE LEGALE Giulio Rubin *** DIRETTORE RESPONSABILE Aldo Costa *** DIRETTORE REDAZIONALE Giuseppe Tommasi *** COLLABORATORI Paolo Castellani Fina Franchini Gloria Nocchi Frascoli Consuelo Canessa *** CORRISPONDENTI Arica Verónica Bibiano Antofag. Rodolfo Sanchez B. Iquique Vacante La Serena Caterina Pezzani Quillota E. Schiappacasse V. Alemana Gilda Rivara Valparaiso Concep. Giancarlo Carro P. Arenas Américo Diaz B. *** Contribuzione annua $ 20.000. Cheque nominativo a «Presenza» *** Stampa C. von Plate Esce il 1º e il 16 di ogni mese Avenida Ricardo Lyon 322 (Providencia) Reservas al (56 2) 2484-8484 Arriva il separatismo numismatico catalano. Il governo regionale di Barcellona ha fatto coniare al Gremi de Filatèlia i Numismàtica (Corporazione di Filatelia e Numismatica) 45 mila monete che sembrano euro. Ci sono tutte le pezzature, da 1 cent a 2 euro. La nuova offensiva indipendentista, che l’ente prescelto ha fatto fare in Cina, è molto riuscita. A prima vista non si distinguono gli spiccioli falsi dagli originali del Bce: El Mundo ha provato ad usarli e 6 commercianti su 7 li hanno presi per buoni. Il pack degli “euro catalani”, 8 pezzi, costa 23 euro e vanno a ruba. Naturalmente, le monete sono “indipendentemente corrette”. Su dorso di quella da “2 euro” c’è stampato lo slogan: “Vivremo liberi o moriremo”. In quella da “1 euro”, a fianco del numero, appare una cartina geografica d’Europa in cui la Catalogna, staccata dalla penisola iberica, sembra un’isola del Mediterraneo. Informazioni ACLI Bustamante 180 - Santiago Tel: 2665-0340; 22225247 - E-Mail: [email protected] Pagina web: www.patronatoacli.cl PRESENTATA LISTA RINNOVAMENTO La lista RINNOVAMENTO ha sido presentada, contiene 16 candidatos. Está integrada por jóvenes y todos disponen de amplia voluntad de servicio. Los suscriptores de la lista son 325, superamos la exigencia legal de 200. Esta columna no entiende ofender a las personas, sólo hacemos legítima crítica a la institución. Si alguna persona se sintió ofendida en lo personal presento mis escusas, no es ni era mi intención. Los hechos no debieran ofender a nadie, salvo el derecho a replicar. La lista enumerada en orden alfabético con preferencia primera por la damas (7) está compuesta por personas ampliamente conocidas en la comunidad y de méritos personales y profesionales excepcionales. ( médicos, abogados, ingenieros, profesores , etc ). Encabeza la lista, Carla Albasini, abogado, nominada por la comunidad de La Serena con el consenso de todas las instituciones. Lo mismo ocurrió con los dos candidatos de la asociación Lucana (De Angelis e Iannuzzi) fueron nominados por su asociación y ambos son profesionales destacados y comprometidos con su colectividad regional y nacional. La presencia de ligures es abundante, en la V Región y en Santiago; también de los Vénetos (Primo Siena, presidente y el doctor Braghetto); ambos, también, del Círculo de Profesionales de origen italiano (PUOI) unida a Rina Garibaldi, secretaria en ejercicio y directora del COIA. (n. 4). La Casa de Reposo Italia, tiene su candidato, Marcello Bozzo, ex alumno de la Vittorio Montiglio e Ingeniero de profesión.( n. 9); integra la lista Pietro Bianchini, emiliano romagnolo y director del Centro de Padre y Apoderados de la Scuola Montiglio ( n.8). La doctora Gloria Bozzo Scagliotti ha sido una activa voluntaria en todas las asociaciones que participa; la Scuola Italiana sabe de su trabajo y dedicación. En la lista existen aportes de los jóvenes que concurrieron a la Conferencia Mundial en Roma (2008) una promesa de integración que se cumple: son Carla Dellapé, nutricionista y Pier Pezzoli, chef profesional. Participan dos candidatas que son activas trabajadoras en la asistencia del COIA y del Patronato Acli: el referente histórico, hoy dedicada al COIA, Nancy Nocchi (n. 5 ) y Maruzzella Tavonatti voluntaria del Acli y COIA, ( n. 7) . Una desilusión con la V Región: nuestra intención era elaborar en común una lista UNICA y UNITARIA. No fue posible a pesar de nuestros esfuerzos. En esas condiciones invitamos a participar a tres laboriosos y destacadas personas que trabajan por la comunidad de la V región, entre ellos el hijo ilustre de Valparaíso y de Camogli: Pablo Peragallo (N. 13) y Magdalena Gilda Rivara que se desempeña en la mayoría de las instituciones de la región, destaca su trabajo de comunicadora social en la zona. El candidato n. 16 residente en la V región es un joven profesor de historia con doctorado en Italia e investigador de la presencia italiana en Valparaíso, Emilio Toro Canessa. No se puede dejar de resaltar la candidatura del Doctor Braghetto doctorado en Italia y ex director del Hospital J.J. Aguirre. Todos nos dan brillo y esplendor con sobrados méritos para ser elegidos. ¿A qué aspiran los candidatos de la lista? Producir un cambio de tendencia en el Comites. Provocar un recambio indispensable para poder recuperar y vitalizar nuestra disminuida comunidad a partir de un Comites comprometido en el trabajo y la fiel representación de los italianos. Su compromiso es que en la próxima elección (2019) nadie pregunte: qué es el Comites. Así de simple. Para ello se debe integrar a los excluidos e indiferentes con un trabajo inclusivo y plena integración. La política partidista italiana o local es un hecho ajeno a la motivación personal y colectiva de los candidatos de esta lista. La única motivación es el servicio a la comunidad. Es deber de todos estimular a los ciudadanos a votar el 19 de diciembre próximo. El plazo para hacerlo vence el 19 de noviembre. Como? Cursando la solicitud al email del consolato.santiago@ esteri.it o llevarlo personalmente sus oficinas. Única forma para que puedas votar por correspondencia y expresar tus preferencias.(no más de 4 por la lista votada). Seremos menos de lo habitual, ya pocos, pero bien vale la pena hacer un gran esfuerzo para provocar el recambio en el Comites para ponerlo al servicio de Italia y la comunidad residente. (Paolo Castellani) Abbonamento 2014 - Fiducia reciproca Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà. Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi ringraziamo cordialmente della collaborazione. Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la “Cuenta de Ahorro N. 08-166-01126-03” a nome di “Giuseppe Tommasi B.”. Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati. Cognome.....................Nome....................... via....................................città.................... Abbonamento normale 20.000 pesos Abbonamento sostenitore 30.000 pesos. Cheques esteso a “PRESENZA” LLEVE A SU CASA PRE-PIZZA LISTA *** PRUEBE NUESTRA FUGAZA Av. Apoquindo 4228 - teléfono 22081344 Av. B. O'Higgins 737 - teléfono 26381833 TERZA PAGINA Passatempo e umore Presenza- 1 novembre 2014 3 La gloriosa impresa alpina italiana nella conquista del K2 Il Club Alpino Italiano nel mese di maggio dell’anno 1954 ha organizzato la più grande spedizione della storia dell’alpinismo italiano conquistando uno dei più grandi giganti montani della terra, la seconda vetta del mondo: il “K2” di 8.611 metri, 271 meno dell’Everest, ma molto più difficile da scalare. Il K2 aveva attirato da quasi un secolo l’attenzione dei più decisi alpinisti del mondo. Fu del tedesco Schigintweit nel 1856 il primo tentativo di scalata. Ma nel 1909 si iniziò la vera storia degli indomiti attacchi, ed è storia italiana condotta dal Duca degli Abruzzi, con Vittorio Stella, Federico Negrotto, Cambasio, Filippo De Flippi e sette guide di Courmayeur tentano la conquista. Arrivano ai 7.500 metri rappresentando in quell’epoca la massima altezza toccata dall’ uomo. Nel 1913 segue un altro tentativo italiano: la spedizione De Filippi, che non riuscì per le avversità atmosferiche. Nel 1929, il giovane scienziato Ardito Desio alpinista di grande capacità assieme al Duca di Spoleto e altri tentano l’ascesa. Ma la montagna non cede. Seguono altri disperati tentativi, di Eric Shipton (1937), Charier Houston (1938) e di Wiessner, quest’ultimo tragicamente perito nel 1938 dopo aver toccato gli 8.370 metri. Nel 1953 Houston tenta di nuovo ma fu nuovamente sconfitto. Nello stesso anno Ardito Desio e Riccardo Cassin inviati dal Club Alpino Italiano salivano le pendici della montagna per studiare la possibilità e preparazione per un decisivo attacco condotto dall’Italia. Il Prof. Desio non perde tempo, trova subito uomini decisi e valorosi per dare all’Italia il supremo alloro nel campo dell’ alpinismo mondiale: Mario Puchoz, Lino Lacedelli, Achille Compagnoni, Luigi Galletti, Sergio Viotto, Ubaldo Rey, Ugo Angellino e Fantin. Un pugno di uomini, una sola volontà. E finalmente arriva il giorno della partenza. Il 21 aprile parte da Ciampino (Roma) verso Carachi Pakinstan l’aereo con la spedizione italiana. Il 28 aprile 2 piccoli aerei del Pakistan atterrano a Skardu, dove gli alpinisti vengono accolti con entusiamo. Nel mese di maggio inizia la marcia di avvicinamento al ghiacciaio Baltoro per la sistemazione del campo base dove comincia l’ascesa, fra violentissime tempeste di vento e neve. Dopo 15 giorni di sforzi si stabilisce il campo base a quota 5.000. Ma per motivi ancora sconosciuti gli sherpa, si ammutinano, disertando l’impresa. Sembra che la spedizione debba fallire. Sono giorni tremendi, tutto un lungo lavoro di sacrifici e fatiche svanisce. Ma è più forte l’incrollabile volontà e tenacia di quel gruppo di eroici alpinisti e la marcia continua; caricandosi sulle spalle l’equipaggio, avanzano con fatica, lo sguardo fisso alla bella montagna nel disperato tentativo di piantare il tricolore d’Italia. Il Mausoleo Italiano ha un ascensore Dr. Augusto Brizzolara specialista in Geriatria e Gerontologia El Trovador 4280 Of. 1108 -Las Condes Fono-Fax: 2342 5139 Beeper 737 8087 -Cod 8784 Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500 Fortunatamente 50 caricatori di pentono e ritornano al loro impegno. Ma un triste evento colpisce la spedizione: Mario Puchoz si ammala di polmonite e muore al terzo campo base. La montagna aveva ancora fatto una vittima. La sua salma veniva portata dagli amici sul ghiacciaio Baltoro. Intanto il tempo peggiorava. Il 2 luglio il campo base 5 fu sistemato sotto una terribile tempesta. Sembrava che le montagne volessero distruggere l’audacia di quel manipolo di alpinisti. E che le sorti della spedizione fossero ormai segnate. Il 28 luglio, raggiunta la quota 820 fu piantato il campo 6. Il 30 luglio questi uomini, veri esponenti della stirpe italica, toccarono quota 8.150 dove venne sistemato il Campo 8, l’ultimo della prova verso la meta. Desio, il responsabile attese impaziente che una schiarita desse la possibilità de lanciare l’attacco definitivo che avvenne il 31 luglio. Quel mattino le nubi si abbassarono; anche il vento placò la sua furia, un silenzio impressionante avvolse quel pugno di uomini pronti a dare l’assalto finale. Il prof. Ardito Desio confidò l’onore della conquista ai 2 uomini più forti e robusti: Lino Lacedelli e Achille Compagnoni, che iniziarono l’ascesa portando sulle spalle i tubi di ossigeno. Arrivati a 245 metri dal picco si accorsero che l’ossigeno si era esaurito. Appoggiati alle loro piccozze affrontarono la ter- ribile decisione se continuare o no la marcia. Sognavano di dare all’Italia la grande vittoria. Alzarono gli occhi verso la cima, vacillarono solo per un attimo, e ripresero lentamente l’ascesa. Camminavano con fatica, sprofondando nella neve fino alle ginocchia, curvi sotto il peso dei sacchi. Finalmente dopo sforzi sovrumani scoprirono che davanti a loro la montagna non saliva più. Sopra di loro c’era solamente il cielo. Erano sfiniti. L’orologio segnava le 6 p.m. Di lassù il mondo sembrava piccolo, le vallate nere di roccia, si adagiavano ai loro piedi. Ghiacciai rilucenti facevano tapetto al grande bastione. Piantarono la piccozza e la bandiera Italiana venne issata sulla cima della montagna per festeggiare la vittoria italiana. Bandiera amorosamente cucita dalla signora Desio; in quel pezzo di stoffa c’era tutta l’Italia. Il 3 agosto la radio trasmetteva al mondo la grande conquista del K 2. La marcia di discesa fu drammatica. Lacedelli e Compagnoni soffrirono gravi cadute sulle pendici della montagna salvandosi provvidenzialmente; sconvolti, traballanti come ubriachi, riuscirono a raggiungere la base dove si trovavano i compagni. Vi giunsero alle 11 p.m. quasi impazziti per la mancanza di ossigeno. Così ebbe termine questa memorabile ed eroica impresa Italiana. II francese Maurice Herzoc, il conquistatore dell’ Annapurna ha detto: “devono essere uomini eccezionali di valore”. Al loro ritorno la compagine, con a capo il prof. Desio ha ricevuto nelle città Pakistane un’ accoglienza trionfale. Forse all’oscuro dei cambi politici succedutisi in Italia, la banda ha intonato l’inno “GIOVINEZZA” che fece rievocare antichi splendori. Ettore Schiappacasse B. Indirizzi Utili Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia Tel.: 24708400 - E-Mail: [email protected] Consolato - Román Diaz 1270, Santiago Tel: 24708400 - E-Mail:[email protected] Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi. Tel.: 562/22322618 - Fax: 562/22330973- E-Mail: [email protected] Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia Tel.: 22360712 - Fax: 22360709 -Mail: [email protected] ICE Agenzia per la promozione all 'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane Clemente Fabres 1050 (Prov.) Tel. 23039330 E.mail: [email protected] COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 22129455 CARI -Av. Bustamante 180 - Providencia - Tel: 22229328 Circolo di Professionisti di Origine Italiana Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 22425012 - 22481503 Club Stadio Italiano Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 24847000 Central. Liceo Italia: Nataniel esq. Ñuble. Tel 2707-5836 - 25927558 Scuola Italiana Vittorio Montiglio Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 25927500 Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia [email protected] - Te: 22229328 - Fax: 26354127 Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 22055476 Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500 Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 26992222 - [email protected] www.vigilidelfuoco.cl ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos Bustamante 180 (Parrocchia Italiana) - Tel- Fax: 26345247 COIA: Bustamante 180 -Providencia Tel. 26345247 Associazione Ligure contatto Sig.ra Rina Garibaldi 02 2192144; 4 Presenza- 1 novembre 2014 ITALIA E ITALIANI Benigni: due serate tv sui dieci comandamenti Roberto Benigni torna su Rai1 due anni dopo lo show dedicato alla Costituzione. Gli appuntamenti - ha annunciato il dg Rai Luigi Gubitosi- andranno in onda il 15 e 16 dicembre. Saranno dunque due le serate di Benigni e non una come annunciato in un primo momento. La vera notizia, però, è un’altra: Benigni si occuperà dei Dieci Comandamenti. Chi ha seguito il suo lavoro di divulgazione della Divina Commedia, soprattutto nelle puntate dedicate al Paradiso dantesco, sa bene che il “comico” toscano ha da sempre grande attenzione ai temi sacri pur con qualche libera interpretazione. Inevitabilmente, in attesa di sapere di più sul programma, si scateneranno le inevitabili discussioni sul cachet che la Rai pagherà a Benigni. «In Italia non solo non c’è lavoro - attacca Benigni non c’è più nemmeno la parola lavoro, non si usa più, ora si dice job. Stanno cambiando pure la Costituzione e quindi mi devo sbrigare a fare lo show su i Dieci Comandamentì prima che cambino pure questi». Poi si fa più serio. «I Dieci Comandamenti sono uno più bello dell’altro. Hanno segnato la storia di tutto l’Occidente, la morale, l’etica. Sono le parole più famose della Bibbia, che è il libro più famoso del mondo. Quindi sono le parole più famose del mondo. Benigni ammette che i due comandamenti che preferisce sono gli «unici due che non contengono il “non” e cioè: onora il padre e la madre e ‘ricorda di santificare le feste. Sono così belli e sono quelli che mi porterei in paradiso”. Un respiro e torna il registro comico: «Pensate se fossero stati non dieci ma 18. Sul diciottesimo comandamento avrebbero fatto certe discussioni», dice ironizzando sull’articolo 18. Il comico è così entusiasta di questo progetto che - ammette - «all’inizio pensavo di fare dieci serate. È un argomento di una bellezza e di una grandezza! Ho capito che non ce l’avrei fatta in una serata sola e quindi d’accordo con la Rai faremo due serate. È troppo grandioso questo argomento: è la prima volta che si danno delle regole». Qualcuno gli chiede se aderirebbe ad un’iniziativa di solidarietà per gli alluvionati di Genova: “Certo -risponde- c’è il desiderio di essere lì con gli angeli del fango. Non c’è niente che pulisce di più di quel fango sui vestiti. Di fronte a quello che è successo a Genova si resta increduli, sconcertati, esterrefatti. Lì ci sono almeno tre comandamenti che sono stati deturpati: non dire falsa testimonianza, non rubare e non uccidere. Su questi tre comandamenti si è sputato sopra in questa vicenda”. Benigni promette che questa volta Berlusconi non sarà ancora tra i bersagli della sua comicità ma ci Renzi: «Di Berlusconi ne abbiamo parlato per 20 anni. Adesso c’è Matteo Renzi, lo ha detto la storia e lo ritroverete anche mio spettacolo. Ci saranno riferimenti ai giorni presenti e al futuro». Un giornalista lo provoca: questo show sui Dieci comandamenti è figlio di una sua “crisi mistica”? «È figlio del mio senso religioso non è una scelta religiosa. Credo di avere sempre avuto senso religioso nel mio lavoro. Il misticismo è un’altra cosa. Io rispetto tutte le posizioni, pure gli atei, anche se sono noiosi perché parlano sempre di Dio», scherza. La fortezza «in corsa» con altre 6 meraviglie d’Europa Non è stato facile per molti abituarsi all’idea che una suora vincesse il talent show televisivo The Voice. Per altri, invece, è stata una ventata di freschezza. Per tutti è stata una novità. Di cui discutere, anche a lungo. Figuriamoci cosa accadrà da domani, quando alla radio ascolterete nientemeno che Like a Virgin della discussa popstar Madonna, interpretata da suor Cristina Scuccia. Come se non bastasse, è stata scelta come singolo - cioè come «biglietto da visita» - del suo album di debutto che uscirà a novembre in tutto il mondo e conterrà brani famosi reinterpretati, un paio di canzoni di christian music, due inediti e il pezzo di Madonna. Inevitabile farsi domande del tipo: cosa le è venuto in mente? dove vuole arrivare? si rende conto che una scelta simile potrebbe scatenare un putiferio? Per non parlare delle ironie e delle critiche che si moltiplicheranno sui social network. Chi l’ha spinta a cantare Like a Virgin di Madonna? «L’ho scelta io. Senza nessuna volontà di provocare o di scandalizzare. Leggendo il testo, senza farsi influenzare dai precedenti, si scopre che è una canzone sulla capacità dell’amore di fare nuove le persone. Di riscattarle dal loro passato. Ed è così che io ho voluto interpretarla. Per questo l’abbiamo trasformata dal brano pop-dance che era, in una ballata romantica un po’ alla Amos Lee. Cioè a qualcosa di più simile a una preghiera laica che a un brano pop». Con Avvenire suor Cristina parla del suo debutto mondiale («Ancora non ho realizzato Tenga el mejor punto de vista individuati da una giuria internazionale che includeva esperti di storia, archeologia, architettura, conservazione dei beni culturali e finanza. Ieri e oggi uno staff di Europa Nostra è in città per un tour dentro la fortezza: i tecnici hanno visitato le strutture interne e attraversato i bastioni sopra mezzi militari. Sono rimasti piacevolmente stupiti dall’equilibrio tra gli spazi chiusi e le piazze all’aperto, e hanno apprezzato la quiete e il silenzio, ma anche la possibilità di facili collegamenti con la città, una volta inaugurato il nuovo ponte Meier. La Cittadella dovrà «concorrere» con altre sei «meraviglie d’Europa»: il Bourla di Anversa, i quartieri di Dolcho e Apozari a Kastoria, le Campane del Palazzo Nazionale di Mafra, le Chiese in legno del Sud della Transilvania e del Nord dell’Oltenia , la Sinagoga di Subotica e i colorati edifici di Chernyakhovsk. Alla fine soltanto una di loro sarà scelta e aiutata da Europa Nostra e Banca europea. La fortezza appartiene al Demanio, che ha indetto una gara europea per l’affidamento. Andata deserta. Attualmente è gestita dal Comune di Alessandria. la cosa... Ho 26 anni, sono piccola. Ma so che ho una grande responsabilità. Che devo dare una testimonianza. E lo faccio volentieri. Perché sono entusiasta di avere incontrato Cristo e vorrei che chiunque lo incontrasse»), di quanto la vittoria del talent tv The Voice abbia sconvolto la sua vita al punto di essersene a volte pentita («Ho sentito addosso una curiosità quasi morbosa da parte dei media») e perfino delle sue insicurezze («Se dovessi dare ascolto ad una parte di me, starei nascosta»). Il ritratto che ne esce è per certi versi inedito, rispetto alla suor Cristina vista in tv. E alcuni rimarranno colpiti dal fatto che non solo non ha guadagnato nulla dalla vittoria di The Voice, ma non si arricchirà nemmeno se dovesse vendere milioni di copie del suo album («Ho fatto voto di povertà: useremo tutto il ricavato per aiutare i progetti della congregazione»). La mappa degli sprechi è in ospedale. In farmaci spesi 270 milioni di troppo Tra i governatori in rivolta per i tagli alla sanità qualcuno è più arrabbiato di altri. Perché quei tre miliardi che più o meno dovranno sottrarre dal budget per Asl e ospedali rischiano di colpire indiscriminatamente tutti. Chi la spending review in questi anni l’ha fatta e chi La Cittadella, storica fortezza del Settecento, simbolo di Alessandria, è entrata nella lista dei sette luoghi storici che Europa Nostra e la Banca europea degli investimenti intendono salvare nel 2014. I sette siti sono stati selezionati all’interno di una shortlist di 11 competitor P. de Valdivia 3015 F. 22690791 Moneda 708 F. 26649244 San Antonio 325 F. 26325512 SILVANO TAVONATTI A. [email protected] Suor Cristina: ecco perché canto Like a Virgen ancora deve iniziarla a fare. Che le cose stanno così ce lo dice la mappa degli sprechi di «sanitopoli». Dove il Sud sperpera quasi sempre più del Nord. Ma non senza eccezioni. Nel meridione per ogni dipendente di Asl e ospedali si spendono in media 15mila La conversazione è morta: tutta colpa di quel cellulare “Non ho un problema con la tecnologia, perché i cellulari facilitano la nostra vita, ma credo che la gente stia diventando davvero noiosa e che utilizzi gli smartphone per nascondere la loro goffaggine e riempire il silenzio”. Frino è un fotografo di strada che ha semplicemente iniziato a fotografare in giro le persone e l’utilizzo che fanno dei loro telefoni. L’idea era quella di documentare la “morte delle conversazione”. “Prima che i telefoni cellulari fossero inventati, - dice Frino- la gente non aveva scelta, trovandosi di fronte ad una persona non poteva fare nient’altro che interagire. Ora non è più necessario in quanto tutti possiamo fare finta di avere qualcosa di “importante” da fare con i nostri cellulari, piuttosto che pensare a qualcosa da dire. Questo sta uccidendo la conversazione.” “La maggior parte delle persone utilizza le sigarette come una sorta di “collante sociale” - continua il fotografo. Certo, fanno male alla salute, ma almeno non trasformano le persone in oggetti collegati a un cellulare. Dobbiamo essere forti e liberarci dalle “catene” degli smartphone e ridare vita alla conversazione faccia a faccia.” euro in più che al Nord, come certifica il Ceis dell’Università Tor Vergata di Roma. Cosa faccia spendere in media 74 mila euro per un dipendente in Calabria e solo 49mila euro in Friuli resta un mistero, visto che la differenza è inversamente proporzionale alla qualità dei servizi offerti. Il Veneto, che è una delle regioni considerate virtuose, è andata a fare le pulci ai prezzi con i quali altre amministrazioni acquistano beni e servizi. Le differenze sono abissali. Per bende e garze c’è chi spende il 650% in più. Se ci spostiamo sui servizi non sanitari, roba come mensa o pulizia, le cose non cambiano. Esempi? Al Cardarelli di Napoli ci si può evidentemente specchiare nei pavimenti. Camere, bagni e corridoi dovrebbero luccicare come in una reggia visto che a posto letto il servizio di pulizia costa ben 17.583 euro contro i 6.518 del Sant’Orsola di Bologna. E che dire delle spese telefoniche? A spulciare i dati del Ministero della Salute viene il sospetto che al De Lellis di Catanzaro i malati si curino solo telefonicamente visto che si spende il triplo rispetto agli altri ospedali italiani: 2.782 euro, contro la media nazionale di 910. E vai a capire perché al Careggi di Firenze si spendono per l’elettricità 6.737 euro a posto letto. Dieci volte tanto i 604 del Niguarda di Milano che è grande uguale. ITALIA E ITALIANI Matera Capitale europea della Cultura 2019 Nella città dei Sassi esplode la festa. L’attesa è finita: sarà Matera la città italiana designata a ricoprire l’ambito ruolo di Capitale Europea della Cultura per il 2019. Volti tesi e fiato sospeso fino all’annuncio, comunicato dal ministro Dario Franceschini al Collegio Romano subito dopo la votazione dei 13 membri della giuria, presieduta da Steve Green. L’esito è stato chiaro: 7 preferenze su 13 per il capoluogo lucano. «È stata un’esperienza formidabile non solo per le città candidate, ma per tutto il Paese», ha dichiarato il ministro, aggiungendo che «questa è la strada virtuosa da percorrere, con progetti finalmente pensati a lungo termine». Proprio in un’ottica di favorire non solo la cultura ma anche la consapevolezza nei cittadini europei di far parte di un unico, grande patrimonio culturale, anche il presidente Green ha tenuto a sottolineare il buon esito di tutta l’operazione Europa 2019: «Le sei città hanno instaurato ottimi rapporti tra di loro e anche con le candidate della Bulgaria, in un modo eccellente, come non si era mai verificato prima». «È importante che le città non nominate non si scoraggino, ma continuino a lavorare», ha concluso. Una buona governance, la partecipazione attiva dei cittadini, una spiccata creatività delle iniziative in programma, la dimensione europea e duratura del progetto, la valorizzazione della diversità culturale dei Paesi membri ma anche l’esaltazione degli aspetti comuni: questi sono i criteri che Matera è riuscita a soddisfare incarnando pienamente il senso di questa nomina. Una veduta dei Sassi di Matera Una nomina che la renderà baluardo in Europa, oltre che in Italia, della cultura del XXI secolo. Prima il silenzio, per non avere dubbi sulla notizia, ha scandito gli attimi che hanno preceduto la designazione. Poi il caos della festa per i lucani, telecamere e flash dei fotografi. Nella delusione cocente dei sostenitori delle città perdenti, è esploso l’entusiasmo incontenibile della delegazione lucana che ha gridato a gran voce e tra gli applausi il nome di Matera. Visibilmente emozionato anche il sindaco della città, Salvatore Adduce, che ha messo in risalto quanto questo risultato, definito «non scontato», sia un «segno di civiltà e di riscatto, che da Matera e dal Sud arriva all’Europa». «Non siamo qui a pietire, ma a dare il nostro contributo per dimostrare che la cultura può cambiare un territorio», ha dichiarato ringraziando tutti coloro che hanno lavorato al progetto. E mentre Matera festeggia, nulla di fatto invece per le rivali, Cagliari, Lecce, PerugiaAssisi, Siena e Ravenna, che restano però solo apparentemente a bocca asciutta. Migranti, «con Triton meno salvataggi» Al termine dell’ennesima giornata di dichiarazioni incrociate sul fronte dell’immigrazione verso l’Europa, la certezza è una sola: l’operazione umanitaria italiana Mare nostrum chiuderà i battenti entro due settimane. La decisione è stata ribadita ieri pomeriggio dal ministro dell’Interno Angelino Alfano in un’informativa alla Camera dei deputati: l’operazione chiuderà, ha detto il ministro, «entro il 1° novembre, data dell’entrata in funzione di Triton. D’accordo col premier Matteo Renzi, in un prossimo Consiglio dei ministri sarà deliberata la sua conclusione». Anche «dopo la dismissione di Mare nostrum», ha aggiunto, «l’Italia continuerà ad adempiere al dovere di search and rescue, cui sono tenuti tutti gli Stati, ma non avremo due linee di difesa sulle nostre frontiere, una a 30 miglia e una più avanzata sulle coste africane ». Per Alfano, «sono 19, oltre l’Italia, gli Stati che hanno già dato la disponibilità a partecipare. È un’operazione senza pre- cedenti». Ma l’impressione che si tratti di un passaggio di testimone era stata fugata già in mattinata da Gil Arias-Fernández, direttore dell’agenzia europea Frontex, che coordinerà Triton: non si tratta di un intervento concepito per sostituire Mare nostrum, ha detto in un press briefing a Roma, perché «l’agenzia e la Ue non possono sostituire gli Stati membri nella responsabilità di controllare le loro frontiere», ma solo dare «un supporto». Triton dunque partirà «indipendentemente dalla sorte di Mare nostrum. E la decisione se ridurre o terminare quell’operazione spetta al governo italiano». Insomma, «supporto», ma non rimpiazzo. Seppur con un dispositivo oneroso (9 milioni di euro al mese per i salvataggi più altre centinaia per l’accoglienza dei richiedenti asilo), finora l’Italia aveva individuato la stragrande maggioranza dei barconi in difficoltà nel Canale di Sicilia («Abbiamo salvato in un anno 100mila persone», ha detto ieri Alfano, attaccato dai deputati leghisti che indossavano una maglietta verde «Stop invasione»). Cosa accadrà dal 1° novembre? Da ciò che si sa, Triton agirà entro 30 miglia marine dalle coste europee: «Non disponiamo di imbarcazioni tali da spingersi fino al confine delle coste libiche, come Mare nostrum», osserva Arias-Fernández, che dopo l’appello dei giorni scorsi (quando i Paesi aderenti erano «solo 8») dice di aver ricevuto «offerte di equipaggiamento tecnico e personale» non da 19, ma addirittura da 26 Stati: saranno schierate ogni mese due navi d’altura, due di pattuglia costiera, due motovedette, due aerei e un elicottero, con un budget di 2,9 milioni di euro mensili. Presenza- 1 novembre 2014 Pasta e fagioli Siria Isis, video choc: mette tutti “adultera” lapidata dal padre d'accordo Non c’è fine all’orrore dell’Isis. L’ultima novità è un video- Un piatto povero, ma ricco di gusto e apprezzato anche dai palati più raffinati. La pasta e fagioli viene conservata gelosamente tra le pietanze tradizionali di molti paesi perchè contiene un gran numero di buone qualità. Questa minestra può essere servita come piatto unico: energetica e molto saporita, si può consumare calda o fredda, senza mai perdere il suo gusto. Per fare una pasta e fagioli ad hoc, sono fondamentali fagioli borlotti di buona qualità, una pasta di buona tenuta, oltre ovviamente agli aromi. I cultori della minestra più famosa al mondo si dividono tra il tipo di pasta da utilizzare: i classici maltagliati, all'uovo o di grano duro, i tubetti o ditalini rigati, gli spaghetti del numero 5, spezzati. Cristiano sposa musulmana: arrestato Un giovane cristiano pachistano, Akram Masih, è stato arrestato dalla polizia a Multan per aver "costretto" al matrimonio una ragazza musulmana, Maria Bibi, del distretto di Shiekhupura. La polizia ha fatto irruzione nell'abitazione della famiglia di Akram, sequestrandolo e percuotendo altri membri della famiglia, incluse le donne. Come riferito all'agenzia Fides dall'avvocato cristiano Mushtaq Gill, la famiglia ha chiesto aiuto al vescovo Asher Kamran, che guida la Chiesa metodista del Pakistan a Multan. Il Vescovo ha scritto una missiva per contestare la falsa denuncia a carico di Masih. Secondo la famiglia di Akram, il ragazzo è del tutto innocente e i giovani si sono sposati liberamente. I due sono stati convocati davanti a un magistrato per confermare la loro libera volontà. In una brevissima comparizione, cui hanno partecipato i familiari e molti leader musulmani, la ragazza, su imposizione della sua famiglia di origine, ha firmato tra le lacrime una dichiarazione contro Akram. Questi ha detto che, se Maria non lo avesse fatto, avrebbero ucciso entrambi. Il matrimonio è stato dichiarato nullo. choc che mostra la lapidazione di una donna “colpevole di adulterio” da parte del padre. Si tratta dell’ennesimo filmato diffuso sui social media dagli jihadisti che vogliono documentare la loro feroce versione della sharia. Il video si apre con l’intervento di un trentenne barbuto, dall’accento siriano, che spiega come quello della donna, che è avvolta in un mantello nero e non appare mai a volto scoperto, sia “il primo caso di relazione extraconiugale nell’area”. Il jihadista, rivolgendosi alla donna, le dice: “Ciò che succede adesso è il risultato di quello che hai fatto”. Spietata la reazione dell’anziano che appare al fianco del miliziano e che viene indicato come il padre della donna.”Io non ti perdono” replica alla figlia che gli chiede ripetutamente di risparmiarle la vita: “Forse Dio ti perdonerà, io no”. Il jihadista avverte il padre che se non la perdonerà la figlia verrà uccisa. Poi rivolgendosi alla giovane donna le dice: “Parla per l’ultima volta prima di passare all’altra vita”. Lei, sotto choc e con la voce rotta, prova ad esprimere le sue ultima volontà, ma non riesce a pronunciare frasi comprensibili. “Questo è un messaggio per tutti i musulmani. Non lasciate le vostre donne sole se non per il periodo legale stabilito. Non potete lasciarle sole per anni perché le donne vengono istigate dal diavolo”, dice il jihadista. Subito dopo si vede l’anziano stringere una corda intorno al corpo della donna e trascinarla in una fossa. Da quel momento le immagini si sfocano ma appare chiaro che la donna viene lapidata. Davanti a tutti, il padre scaglia pietre contro la donna con violenza. Si sentono i lamenti di lei. L’episodio è riferito anche dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), che però sottolinea di non essere in grado di confermare né di poter fornire (come di solito fa) il nome della vittima. La lapidazione sarebbe avvenuta tra agosto e settembre in una zona rurale a est di Hama, nella regione centrale della Siria. Megacontratto per Alfonso Toto in Usa, un parco eolico da 2,5 miliardi di dollari Un’impresa di Boston ma di proprietà italiana si è aggiudicata la costruzione e la gestione per 25 anni del più grande parco eolico marino degli Stati Uniti , un investimento da 2,5 miliardi di dollari. A realizzare questa mega-opera, che è una della cinque previste dal Green Act di Barak Obama, sarà Us Wind, controllata da Renexia, azienda italiana che opera nel campo delle energie rinnovabili. A presiedere la Us Wind è Alfonso Toto, figlio di Carlo, cioè l’ex patron di AirOne. Il parco eolico sorgerà nelle acque dell’Atlantico di fronte al Maryland e avrà una potenza installata sarà di oltre 500 MW, cioè metà di una grande centrale nucleare. Permetterà di portare energia a 300 mila case e sarà distante dalla costa 15 miglia, così da ridurre al minimo l’impatto visivo. In Italia tutto questo andrebbe incontro a ogni genere di ostacoli e di ricorsi al Tar. In America la gara si è svolta online il 19 agosto e nella stessa giornata si è saputo il nome del vincitore. Poi tutti i documenti sono stati passati al Dipartimento della Giustizia, che ha fatto i controlli e verificato la conformità. Anche in America nei tribunali civili esiste una tutela giurisdizionale equivalente a quella svolta dai nostri Tar, ma dopo il via libera del Dipartimento la prospettiva di vittoria di un eventuale ricorrente contro l’aggiudicazione a Toto sarebbe pari a zero, e neanche ci sarebbero sospensive. LEZIONI DI ITALIANO per tutti i livelli Insegnante madrelingua laureata all’Universitá di Torino - Esperienza e serietá - Direttamente a casa tua! Telefona Nicoletta al numero 68138388 5 San Luis 5358 (60-62-64) Peñalolen (02) 298 15 58 298 24 02 Fax (02) 322 03 95 www.carnessori.cl Vacuno Cerdo Sub productos Arrollados Hamburguesas Cordeo Lechón Pollo Pavo Jabalí Puro Ciervo Avestruz Codornices Pato Neozelandés Conejo Guayu 100% Orgánico Quesos 6 Presenza- 1 novembre 2014 SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Coppa Piccoli Campioni Editoriale: In quest’ultimo mese abbiamo avuto a scuola molte e divertenti attività che vi vogliamo presentare. Buena lettura! Gigliola Pacciarini G. / [email protected] Con la gentile collaborazione della Prof.ssa Silvia Perroni e di Ma. Gabriela Castillo, Coordinatrice Centro Culturale. Fiera del libro Da lunedì 13 a mercoledì 15 ottobre si è svolta la IV° versione della Fiera del Libro, attività organizzata dalla biblioteca ed alla quale hanno partecipato molte case editrici che hanno potuto offrire i loro prodotti al numeroso pubblico visitante. Le nostre congratulazioni alla Biblioteca ed al Dipartimento di Linguaggio per questa bella iniziativa. Con molto successo è stata realizzata la VIII° versione della Coppa Piccoli Campioni 2014. Questo campionato di calcio e di cheerleaders riunisce gli alunni dal Pre Pre Kinder alla 4° Elementare e si è svolto il secondo fine settimana di ottobre. Come sempre, è stato un meraviglioso momento di sana gara, creatività ed attività all’aria aperta in cui abbiamo visto fianco a fianco genitori e figli giocando, formando squadre e facendo comunità. Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile ancora una volta la realizzazione di questa attività. Grande Scuola! Kermesse Sabato 18 ottobre abbiamo avuto a scuola la già tradizionale Kermesse. Opera Alla fine di settembre gli alunni della IV° Media Superiore, accompagnati dai loro insegnanti guida Katy Ferrante ed Eugenio Fuentealba, ma anche da Eugenio Parra, Yolanda Migone, Pilar Cortés ed Italo Oddone, sono andati al Teatro Municipal di Santiago, a vedere l’opera “Turandot" di Giacomo Puccini. Questo è un regalo che tutti gli anni la Scuola fa ai suoi alunni nel loro ultimo anno di studio. Questa divertentissima attività organizzata dal Centro dei Genitori con la collaborazione di un gruppo di genitori e di funzionari, riunisce centinaia di bambini e genitori che hanno la possibilità di trascorrere una giornata diversa piena di giochi e varie attività ludiche, mercatino delle pulci, concorsi, presentazioni musicali e molte sorprese. Vogliamo fare un ricoscimento speciale al livello vincitore di quest’anno, il Kinder. Ringraziamo il Centro dei Genitori, il Consiglio Direttivo e la Direzione, Lorena Zamorano per il suo costante appoggio, il personale della Scuola addetto alla manutenzione con a capo Víctor Gutiérrez, in particolar modo Ely, Cristian, Willy, la Tía Mary e tutti gli altri che anno dopo anno ci aiutano. Ringraziamo inoltre i partecipanti allo show e cioè Santino, sosia di Michael Jackson, il complesso AYG, la Teletón, il ballo della squadra di cheerleaders con la loro insegnante Ximena Nervi, i nostri presentatori Ennio Romanini e Matías Bravo sempre disposti verso la scuola, tutti i ragazzi del CASI, gli Scouts, Techo para Chile ed infine il livello delle II° Medie Superiori che è stato a carico dell’alimentazione. Aspettiamo tutti l’anno prossimo! SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO Giorno della Scienza e della Tecnologia 2014 In occasione della celebrazione della XX° Settimana della Scienza e della Tecnologia, che si celebra a livello nazionale durante il mese di ottobre, il Dipartimento di Scienze e Tecnologia della Scuola ha organizzato, mercoledì 15, il nostro Giorno della Scienza 2014. Con divertenti ed educative attività, diversi stand in cui venivano spiegati esperimenti dagli alunni dell’indirizzo scientifico, gli alunni visitanti hanno potuto vivere la scienza da vicino e capire il perchè di molti fenomeni che giornalmente vediamo nella natura. Presenza- 1 novembre 2014 7 Giorno del Professore Giovedì 16 ottobre abbiamo celebrato il Giorno del Professore. Con uno squisito cocktail e pranzo abbiamo riconosciuto tutti coloro che ogni giorno svolgono l’importante lavoro educativo con i nostri alunni. Quest’anno sono stati premiati i 35 anni di servizio della maestra Anna Maria Piccardo ed i 40 anni del nostro caro Guillermo “Willy” Arancibia. Vi presentiamo il discorso del signor Giuseppe Tropeano, vicepresidente del Consiglio Direttivo. Gentili signore e signori, illustre Corpo Docente e Amministrativo della nostra Scuola, cari professori: Este es un día muy especial para nuestra Institución, ya que nos da la oportunidad de agradecer la vocación y entrega de las personas que cumplen una de las labores más dignas y de mayor responsabilidad de nuestra sociedad, es decir, formar a las futuras generaciones. Este Consiglio Direttivo tiene el firme propósito de hacer de la Scuola, no sólo un colegio de excelencia, si no, y por sobre todo, un colegio inclusivo, que sepa acoger a todos los niños, respetando sus diversidades y apoyándolos en su crecimiento como personas. Para lograrlo, es necesario que cada uno de nosotros ponga su grano de arena. Nos proponemos trabajar en equipo con todos los estamentos de la Scuola y hacer realidad el sueño de nuestros fundadores, manteniendo la mística que nos caracteriza, fomentando el espíritu crítico de nuestros alumnos, su solidaridad y su amor y respeto hacia la cultura universal. Para lograr los objetivos antes mencionados, hemos tomado medidas concretas, como, por ejemplo, contratar la asesoría de Fundación Chile, con el fin de realizar un diagnóstico y elaborar un Plan Estratégico. Esta Institución está trabajando directamente con la Dirección y los diversos estamentos del colegio, entre ellos, el Consiglio. Este año, además, nuestra Institución ha sufrido un grave fraude económico, lo que nos ha llevado - luego de un periodo de investigación y ordenamiento administrativo – a contratar un nuevo Gerente y un nuevo Contador. Este hecho nos ha afectado mucho como Comunidad, ya que siendo una institución cuyo propósito es formar buenas personas - para lo cual debemos reforzar los valores fundamentales para vivir en sociedad, tales como la honestidad, el mérito del trabajo honrado, la solidaridad y la importancia de aportar al bien común - nos hemos sentido agredidos. Ante esta agresión, el Consiglio Direttivo ha reaccionado entablando una demanda criminal y espera que la persona que resulte responsable de los ilícitos, sea castigada con todo el peso de la Ley. He dejado para el final, el suceso más devastador que hemos sufrido como Comunidad, la pérdida de uno de nuestros jóvenes, Benjamín Reineking, excelente deportista, buen estudiante y por sobre todas estas cualidades, una persona solidaria que demostraba su alegría de vivir con esa sonrisa tan suya. Todo esto, además de su familia, es mérito de ustedes, señores profesores, que ayudaron a moldear su esencia. Sono lieto di porgerVi a nome del Consiglio Direttivo e mio personale, l’espressione della nostra gratitudine per il contributo essenziale che Voi apportate alla missione educativa che la Scuola Italiana si é proposta fin dal suo sorgere, sul finire del Secolo XIX°. ¡FELIZ DÍA QUERIDOS PROFESORES! MUCHAS GRACIAS I nostri auguri al Dipartimento di Scienze per questa eccellente iniziativa! Vincitori Olimpiadi di Matematica (Michela Cuomo, Capo Dipartimento) La Scuola Italiana ed il Dipartimento di Matematica e Fisica, in particolare, si congratulano con i vincitori delle Olimpiadi di Matematica del Colegio Alemán. Gli alunni, Adriano Cordova (4 medio B), Vicente Migone (8° B), Mariana Cornejo (8°B) e Raimundo Consiglio (6°A) si sono portati a casa tutti i premi: medaglia di bronzo, medaglia d'argento e medaglia d'oro. Grazie per averci regalato, ancora una volta, questa emozione !!! Ma le sfide continuano. Giovedì 16 e venerdì 17 gli alunni Konrad Hartmann (4 medio B) e Vicente Acevedo (1 medio B) parteciparanno alle finali delle Olimpiadi Nazionali di Matematica, hanno già superato le semifinali dimostrandoci il loro noto talento matematico. Sabato 18 un gruppo di nove alunni parteciperà invece alle Olimpiadi Nazionali Infantili di Matematica. A tutti diciamo in bocca al lupo!!! Ringraziamo tutti gli alunni che hanno partecipato, ognuno di voi ci riempie di orgoglio, ringraziamo anche i genitori che aiutano i loro figli, nostri alunni, a partecipare a questi eventi. A tutti Buona Matematica!!! Atleti Vogliamo fare i nostri auguri ai genitori ed ex alunni Pierangela Dezerega (1° posto nella categoria Iron Man), Stefano Ra- vera (7° posto 1/4 Iron Man), Franco Pavani (9° posto 1/4 Iron Man), Manuel Duch (11° posto 1/4 Iron Man), Gonzalo Escalona e Mauricio Muñoz, per la loro partecipazione al Tridesert 2014, Triatlon realizzata a Puerto Velero. Inoltre, domenica 28 settembre alcuni ex alunni della Scuola hanno partecipato al triatlon di Rapel. In questo evento sportivo Francesca Braghetto e Silvana Brignole hanno ottenuto, rispettivamente, il primo ed il terzo posto nella categoria 34-39 anni. Infine, il nostro alunno della 2° Elementare Gianluca Pavani, ha partecipato alla sua prima triatlon. Auguri a tutti i nostri atleti. 8 COLLETTIVITÁ Presenza- 1 novembre 2014 Informe Achiart La Asociación de artistas italo chilenos Achiart, ha inaugurado su exposición “Gli dei antichi” con la destacada participación de Daniela Orlandi, Gisella Verdessi, Clara Romero Peragallo, Mario Soro, Lucia Vitagliano,Claudia Muzzio, Christian Pohlhammer Boccardo, Pamela Galleguillos Schiappacasse, Americo Melis, Gabriel Garay, Monica Caracci, Manuel Paone, Gaia Sindoni, Robinson Avello, Marcos Moscheni, Maurizio Paz Viola,Giovanni Raggi, Ennio Bucci,Natalia Garreton Marsano,Felipe Drago, Olga Disi. En la ocasión Giovanni Raggi, interpretó unos temas de música clásica barroca. Y se exhibió el filme “Jason y los Argonautas” como propuesta de Robinson Avello. El texto del catálogo fue desarrollado por el gran historiador y crítico, Ennio Bucci. Contamos con la presencia de Pio Borzone, presidente del Comites, Ines Rocca, Renato Peirano, Pablo Peragallo, Paolo Bacigalupo, presidente del Consiglio Regional de Valparaíso, Paola Aveggio, periodista. Integrantes del departa- Capitán Pastene e Malleco piangono la morte del lider José Flores Caballieri Fue un conocido emprendedor y por más de 30 años superintendente del Cuerpo de Bomberos de Capitán Pastene. mento de cultura de la municipalidad de Valparaíso y Casa Arte. Daniel Lago prepaó unas exquisitas pizzas, fogazzas y pascualinas. A pesar del partido de futbol de Chile v/s Peru y de un gran accidente carretero, contamos con la presencia de alrededor 60 personas. La muestra estará abierta al público desde el 10 al 30 de octubre, en calle Esmeralda n°1069. Instituto Chileno Norteamericano de Cultura de Valparaiso. Con el patrocinio del IIC de Santiago y el auspicio del Comites Cile, Consiglio regional de Valparaiso. En la tarde de este viernes y producto de un aparente infarto, en la tarde de este viernes falleció el ex gobernador de Malleco y durante más de 30 años superintendente del Cuerpo de Bomberos de Capitán Pastene, José Flores Caballieri de 64 años de edad. Flores se desempeñó durante el gobierno del ex presidente Sebastián Piñera, como jefe provincial en Malleco y era conocido vecino de la localidad de Capitán Pastene, donde residía junto a su familia. Varias veces su figura fue destacada en programas de televisión nacionales por el emprendimiento L’Emiliano Cabañas-Ristorante que era de propiedad familiar, en que Flores destacaba a Pastene como zona típica de los descendientes italianos. El deceso del ex gobernador, casado causó consternación en Pastene BIOGRAFÍA COMUNICADO DE PRENSA Santiago, 22 de octubre de 2014 ICE Agencia para la promoción al exterior y la internacionalización de las empresas italianas- Oficina de la Embajada de Italia, tiene entre sus objetivos la colaboración industrial y tecnológica entre Italia y el resto del mundo a través de su vasta red en el exterior. En este ámbito y bajo la premisa de la importante y reconocida tradición italiana en el uso del recurso geotérmico, tanto para la generación de energía como para su uso directo para calefacción, enfriamiento y producción de agua caliente sanitaria, nació la idea de organizar dos Seminarios relacionados con la Geotermia. Ambos seminarios contarán con la presencia del Prof. Marco Fossa de la Universidad de Génova y con la participación de connotados expositores italianos y chilenos especializados en diversos enfoques relacionados con el tema. La experiencia italiana en el desarrollo y utilización de los recursos geotérmicos Servizio del Patronato ACLI L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la Parrocchia Italiana (Bustamante 180) con il seguente orario: da Lunedi a Venerdi dalla ore: 08:30 alle 14:30 Tel: 2665-0340; 22225247 - E-mail: [email protected] acumulada en más de 100 años de actividad hacen de Italia un operador de nivel mundial. Generar energía eléctrica ocupando el calor natural de la tierra, una fuente renovable que tiene un potencial extraordinario, es una técnica sofisticada que puede dar una importante contribución para satisfacer la demanda energética, sin producir gases de efecto invernadero. En estrecha colaboración con asociaciones e instituciones chilenas hemos organizado dos Seminarios para hablar de Geotermia. 23 de Octubre 2014- Universidad Mayor/Campus Manuel Montt (Manuel Montt 367) En el primero enfocado principalmente al sector de la Construcción se mostrarán soluciones de calefacción y enfriamiento de edificaciones para uso residencial, comercial e industrial utilizando bombas de calor geotérmicas en sus distintas aplicaciones. (230 inscritos) Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana. Lo esperamos *Providencia (Esq. Pedro de Valdivia) José Flores nació en Capitán Pastene, comuna de Lumaco, el 25 de febrero de 1947. Hijo de Armida Caballieri Leonelli , hija de colonos italianos llegados a Chile en 1904 y que fueron los fundadores del pueblo de Capitán Pastene, localidad donde muy joven se avecindó su padre, proveniente de Purén, Temístocles Flores Paredes. Después de contraer matrimonio, instalaron una panadería, negocio familiar que por muchos años fue un conocido local comercial del pueblo. Esta familia estaba compuesta por ocho hijos: Nelly, Rebeca, María, Ibar, Leonora, Hugo, José y Nivaldo. Casado hace más de 30 años con Genny Fulgeri Venturelli, de cuya unión nacieron José Patricio y María José. José Flores realizó sus primeros estudios en la Escuela Coeducacional de Capitán Pastene, luego estudios secundarios en el Liceo de Hombres de Traiguén y la educación superior en la Universidad de Chile sede Temuco en la carrera de Técnico Agrícola y más tarde se tituló de Profesor de Educación General Básica en la Universidad Católica de Temuco. Su desempeño laboral se inicia ejerciendo como profesor de inglés y francés en el Liceo C-42 de Capitán Pastene. Posteriormente pasa a desempeñarse como funcionario de la Ilustre Municipalidad de Lumaco en el D.A.E.M., área de finanzas, mas tarde ejerce el cargo de secretario municipal y posteriormente asume la función de Control Interno de la Municipalidad, hasta el momento en que es designado Gobernador de Malleco. Fuera de su vida laboral ha desempeñado variados cargos y funciones en organizaciones comunitarias de la localidad de Capitán Pastene como presidente de la juventud, presidente de la Asociación de Fútbol, presidente de la Corporación Cultural Giuseppe Verdi-Asociación Emilia Romagna, secretario del Centro Italo-Chileno, secretario de la Fundación para el Desarrollo Comunitario de Capitán Pastene, secretario del Comité Pro Comuna de Capitán Pastene y en la institución a la que dedicó su mayor empeño y pasiónfue superintendente del Cuerpo de Bomberos de Capitán Pastene. Durante su permanencia como funcionario municipal, fue presidente de la Asociación de Funcionarios Municipales durante varios períodos. Dante Lepori Acquini, un grande italiano Un verdadero Italiano que supo honrar a Italia y a Chile, siempre al servicio de nuestra comunidad. Dante nació en Uruguay 1897 de padres Toscanos; a los 3 años llegó a Chile (Punta Arenas), terminados sus estudios a la edad de 17 años obtuvo su primer empleo en el Banco Anglo Sud Americana como junior con un sueldo mensual de 50 pesos. Después di 4 años de intensa labor percibió un aumento de 17 libras esterlinas mensuales. El 2 de enero de 1933, fundó la Compañía di “Assicurazioni Generali La Genovesa” con un capitale sociale di $ 1.000.000.- Con 800 accionistas, todos pequeños comerciantes, gracias a su patriótica iniciativa compró un edidfìcio en calle Lira 425 para nuestra comunidad italiana y darlo como propiedad al Audax Club Deportivo Italiano. La misma iniciativa la toma más tarde con el Círculo Italiano de Villa Alemana. Fundó la Asociación de Futbol, Voluntarios del Cuerpo de Bomberos y de la Cruz Roja local, cooperó con la Parroquia Italiana, con la II Compañía de Bomberos Pompa Italia, con la Humanitaria, con el Hogar Italiano, con Hospitales y Escuelas y otras Instituciones. En el 1938 fundó la Inmobiliaria Italiana S. A. y en 1941 en Las Condes el “Stadio Italiano” del cual fue Presidente hasta su muerte en el 1963. El 4 de mayo de 1940 Lepori se reunió con Americo Simonetti, Luigi Giagnoni y Eugenio Gellona en la sede del Audax, y en 1941 en la compañía “La Genovesa” de Lepori, se puso la base de la construcción del Stadio Italiano. Una Placa del edificio recuerda: “La Colectividad agradecida a Dante Lepori, Rafael Lasalvia, Luigi Giagnoli, Oscar Zaccarelli, Pietro Guglielmetti, Savino Garbacio, Humberto Maldini, Carlo Tessore, Luis Montanari, Stefano Aruffo. Santiago - Dicembre de 1944”. Lamentablemente un Presidente de Audax, a través de maniobras burocráticas privò el Audax de su sede de calle Lira vendiéndola sin consultar a la comunidad. El Embajador de Italia Vincenzo Palladino en agosto de 2013 declaró (refiriéndose a la pérdida de la sede del Audax) “UN VERO PECCATO BUTTARE A MARE TANTO SUDORE, TANTI SOGNI DI ANTENATI CHE CON PASSIONE HAN EDIFICATO LE SEDI PER DARE UN TETTO ALLA GRANDE FAMIGLIA ITALIANA” Ettore Schiappacasse B. COLLETTIVITÁ Homenaje a Cristoforo Colombo Una primaveral mañana de domingo fue el marco perfecto para celebrar nuevamente nuestro tradicional homenaje al patrono de la Compañía, Almirante Cristoforo Colombo. Desde temprano la Guardia Nocturna trabajó en tareas para el “armado de cancha” y otro grupo de voluntarios trabajaba en el monumento preparando la puesta en escena; desde Santiago llegaban nuestros hermanos de la Undicesima Compagnia Pompa Italia al mando de su capitán Italo Volpe Haarmann y frente al cuartel ya se congregaba público. Puntualmente a las 11:15 horas empezó la marcha de las delegaciones de la Sesta y la Undicesima hacia el monumento - el segundo más antiguo del mundo y el primero en América del Sur - dedicado a la figura de Colombo, haciendo cabeza la Fanfarra de la Scuola Italiana “Arturo dell’Oro”; encontrándonos en el lugar del homenaje con un numeroso público, encabezado por el Cónsul Honorario de la República Italiana en Valparaíso Franco Dezerega Pitto, el Agregado de Defensa de la República Italiana en Chile CV David Volpe y el Presidente del Consiglio della Comunità Italiana Regione di Valparaiso Paolo Bacigalupo. A las 11:30, tal como estaba previsto, el Secretario abrió la sencilla y solemne ceremonia, entonándose seguidamente los himnos de la República de Chile y la República Italiana. Posteriomente se presentó las coronas ofrecidas por la Sesta Compagnia di Pompieri y por la Municipalidad de Valparaíso Il Prof. Blanco di nuovo in Argentina Questa volta José Blanco, il collaboratore della nostra parrocchia con i suoi corsi di lingua e cultura italiana,è andato a Rosario per tenere una comunicazione sul presunto epicureismo fiorentino del secolo XIII nelle V JORNADAS DE FILOSOFÍA PATRÍSTICA Y MEDIEVAL che si sono svolte nel Centro de Estudio e Investigación en Filosofía Patrística y Medieval, Facultad de Humanidades y Artes, Universidad Nacional de Rosario. Il viaggio è stato possibile per l'appoggio finanziario dell'Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires, per personale interessamento della sua Direttrice, Prof.ssa Maria Mazza. Nel suo precedente viaggio a Buenos Aires, il Prof. Blanco ha visitato la Iglesia de Nuestra Señora Madre de los Emigrantes nella Boca, incontrando il parroco Padre Italo Serena (nella foto). Capitán y el Tercer Comandante Vicente Vicente Maggico Maggiolo las medallas que la Municipalidad de Valparaíso otorgara a los bomberos que combatieron el incendio del 12 y 13 de abril de 2014. Finalmente, se procedió al bautizo de los voluntarios Franco Campodonico (reincorporado), Alejandro Guidotti, Javier Piaggio-Marchant y Sebastian Bacigalupo Zelaya. Concluidos los bautizos, se desarrolló un ameno pranzo en los salones del Cuartel, en homenaje a las ilustres visitas y donde anfitriones e invitados compartieron una grata velada. 9 El sábado 11 de octubre se inauguraron las ampliaciones de la Casa degli Italiani de Iquique Se contò con la asistencia del Sr. Embajador de Italia, don Marco Ricci y Sra, de la Srta. Cónsul General de Italia Nicoletta Gliubich del Sr. Cónsul de Italia en Iquique Don Enrique Lombardi y de diversas autoridades de la ciudad. Después de entonarse los himnos nacionales de Chile e Italia, hizo uso de la palabra el Sr. Presidente de la Casa degli Italiani de Iquique. don Juan Carlos Latini Bernales , quien hizo una reseña de la historia de la instutuciòn, dando realce a los trabajos que se tuvieron que efectuar para la construcción del edifi cio, inaugurado en el año 1967, resaltando la labor desplegada por los voluntarios de Compañia de Bomberos Ausonia dirigidos por su Director Nicolàs Giammarino Z. y su capitán Augusto Tassara R.. Al mismo tiempo agradeció en forma especial a y finalmente el Director pronunció un discurso, tras lo cual la comitiva inició el retorno al cuartel. En el frontis del cuartel se desarrolló una demostración - preparada por el Capitán Leonardo Alberto Caselli Miranda - que recreaba un ejercicio a la usanza de las antiguas competencias bomberiles, correspondiéndole al M.H.D.G. Felipe Fedele Mc Donald actuar como “Jefe de Equipo”, del que participaron mayoritariamente Voluntarios Activos encabezados por el Teniente 2º Javier Cerna. La Compañía, formada frente al Cuartel, recibió del manos del Director Mario Milesi Riveros, el Presenza- 1 novembre 2014 Lucani all’estro, Vito Giuzio e Franco Mollica vice presidenti della Crle POTENZA – Vito Giuzio (Pd) e Franco Mollica (Udc) sono i due vicepresidenti della Commissione regionale dei Lucani all’estero presieduta da Nicola Benedetto (Cd). Li ha eletti il Consiglio regionale della Basilicata nei giorni scorsi. Giuzio e Mollica hanno ottenuto rispettivamente 10 e 4 voti. (Inform) En el Hogar Italiano El pasado 14 de Octubre celebramos el Día del Adulto Mayor en el Hogar con una actividad especial; aparte del rico té, hubo canciones, baile y un organillero, que con loro verde incluido, trajo mucha alegría a una tarde muy especial... Ambasciatore d'Italia Marco Ricci los dirigentes del Circolo Italiano institución que financiò los trabajos de la ampliación y mejoramiento de esta segunda etapa. Al mismo tiempo agradeció en forma especial la asistencia del Sr. Embajador y Sra. de la Srta Cónsul. Acto seguido hizo uso de la palabra el Sr. Embajador quien elogió a la colectividad italiana de Iquique por su brillante trayectoria. Luego de terminar el acto se sirvió un cocktail a los presentes en donde reinó la camaradería y se brinó por el progreso y prosperidad de la Colonia Italiana de Iquique. Rimembranze Mercedes Piccioli Franchi Il viaggio rapido a Capitán Pastene con l’amico Lorenzo Paci (che vi è nato) mi ha rinfrescato quella triste storia degna di pionieri che hanno, poi, conquistato il mondo. Una epopea che si sta sfumando nel ricordo della quarta generazione. Da tre piccoli centri (Pavullo, Guiglia e Zocca) della provincia di Modena sono partite per il Cile 88 famiglie (circa 700 persone) e sono arrivate a Talcahuano il 10 marzo del 1904. Il 27 settembre del 1904 è nata la prima “pastenina” in quella zona denominata al principio “Nuova Italia”. Il nome della neonata nome è Mercedes Piccioli Franchi. Avrebbe appena compiuti 110 anni. Capitán Pastene di oggi è una piccola cittadina a 60 chilometri da Temuco tirando al Pacifico in cui si è sviluppato il turismo gastronomico (vari tipi di pasta comuni nell’Emilia-Romagna, prosciutto, salumi a scelta...) e del legname. La situazione economica ricompensa i sacrifici del passato e compie le speranze dei pionieri. 10 COLLETTIVITÁ Presenza- 1 novembre 2014 Investigación de Emilio Toro Canessa: "El emporio, un espacio vecinal" «Me parece de un gran valor histórico, patrimonial y social la serie de reportajes dedicados a los inmigrantes del puerto de Valparaíso”, dice Emilio Toro Canessa, egresado de Historia y descendiente de inmigrantes, cuya tesis de grado se titula “El emporio italiano como espacio de sociabilidad, Valparaíso 1900-1930”. Para el tesista, se trata de una iniciativa equivalente a “abrir y recuperar esos hermosos baúles de histo- Istituto Italiano di Cultura Incontro 8 novembre con Gabriele Olmi e Borse di studio per DITALS 1 Comunicato Gentilissim@, In occasione della prossima giornata di incontro con gli insegnanti e per gli insegnanti, si segnala quanto segue: 1. La presenza all'incontro dell'ex-Dirigente scolastico Gabriel Olmi che ha operato 9 anni presso l'Ambasciata d'Italia quale responsabile della locale Direzione Didattica. 2. La disponibilità di un congruo numero di borse di studio negoziate dall'Istituto Italiano di Cultura con l'università per Stranieri di Siena per la formazione online relativa la DIDATTICA dell'ITALIANO come lingua straniera di Primo livello (DITALS1). Resto in attesa di cortesi informazioni circa i nomi di coloro che saranno presenti, anche per poter ben organizzare il rinfresco alla fine dell'incontro da comunicar il più presto possibile ai seguenti indirizzi mail: INTERVENTI [email protected] PRESENZA [email protected] Ringraziando per l'attenzione, saluto cordialmente in attesa del piacere di ritrovarvi il prossimo 8 novembre all'Istituto. Anna Mondavio * Despacho exacto de Recetas de Médicos Oculistas *Gran surtido de Armazones y Cristales de las mejores marcas rias familiares guardados en el tiempo que nos hablan sobre dejar la patria, formar una familia y sentirse parte de un nuevo país”. Al mismo tiempo, opina, implica “valorar el enorme sacrificio de hombres y mujeres que en su esfuerzo, trabajo y lucha supieron salir a flote en su segunda patria y pudieron brindar un mejor porvenir a las nuevas generaciones”. CLÁSICOS ALMACENES Su investigación “trata de cómo estas personas emigran luego de grandes crisis económicas, agrarias, sociales y la gran guerra; dejan todo atrás y buscan nuevos rumbos donde poder anclar”. Así llegan a Valparaíso, forman nuevos lazos y muchos italianos se insertan en los emporios con que copan los barrios. “A través de ellos se ubican en cada sector de la ciudad, desde el más exclusivo hasta el más pobre; de allí que sean capaces de insertarse social y culturalmente, motivo por el cual creo que parte de la cultura de Italia es tan en Valparaíso”. La tesis, cuya documentación incluye antecedentes de autores como Valeria Maino, Loreto Schaffeid, Paula Zaldívar, Gerardo Seve- rino, Fernando Devoto, Eduardo Cavieres, Baldomero Estrada, Santiago Lorenzo, Gilberto Harris, Nelson Vásquez y Rodolfo Urbina, entre otros, señala que la presencia italiana en Valparaíso se remonta al siglo XVI con la llegada de los primeros navegantes italianos. “En Chile los inmigrantes italianos eran en “’su mayoría lígures y, específicamente, genoveses, provenían de una región con un gran descontento social, enfermedades y sobre todo un elevado desempleo” y el proceso de migración se vio fuertemente influido por la importancia del puerto de Valparaíso donde se requería constantemente mano de obra y se necesitaban negocios de abastecimiento. En estos almacenes, que constituyen una realidad histórica desde mediados del siglo XIX, comenzaban a trabajar los italianos recién llegados que, con el tiempo se independizaban gracias a sus ahorros, y cuyas pertenencias “no eran más que una simple maleta que traía una muda de ropa, fotografías fami- liares, enseres personales, una pequeña taza, servicio, un hornillo de alcohol de quemar, un libro de oración” y donde no faltaba el pequeño libro de Historia y Geografía de Italia, con el cual enseñaban a las nuevas generaciones. UN MICROCENTRO SOCIAL “Hacia finales de 1926 eran cerca de 700 los emporios de italianos dedicados al rubro de abarrotes y artículos en general, verdaderos mini supermercados de la época”, que se multiplicaban como respuesta a la demanda de los diversos sectores sociales de la ciudad. Se caracterizaban -dice la investigaciónpor el trato personalizado a sus clientes, que podían comprar de acuerdo a su bolsillo, desde productos en sacos hasta las bolsas más pequeñas de algunos gramos. Los atendían generalmente las familias de los dueños y funcionaban sin parar desde la mañana hasta la noche. Además, “contaban con servicios que permitían la comunicación entre regiones, familia e incluso países, lo que se refleja en la condición de tener teléfono, buzones o postas de correo” y ser depositarios y/o difusores de recados, mensajes y avisos. En el emporio se daba crédito con libreta, se conversaba y los vecinos podían interiorizarse de las principales noticias. Además tenían repartidores. “El emporio -resume el texto- fue y es capaz de quedar en la memoria colectiva por ser una institución comercial que tenía un cierto com- promiso y respeto hacia y con la gente. Era un negocio del barrio o del sector, era parte de la historia, era el lugar donde acudían los familiares. Fue una de las instituciones mas típicas de las regiones chilenas hacia principios del siglo 20, un lugar donde se atendía a la persona, donde se dialogaba, se compartía, se entregaba y difundía la información. A Bologna l’incontro “Il Ritorno dei Cervelli – dibattito sul futuro dei nostri ragazzi fra continuità scuola-lavoro e innovazione” Sono stati 68mila i neolaureati a lasciare l’Italia in 10 anni, passando rispettivamente dall’11,9% del 2002 al 27,6% del 2012. La loro formazione è costata al Paese circa 8,5 miliardi di euro, ovvero quanto un anno di finanziamenti a università e ricerca. Sono questi i principali dati della ricerca presentata e commentata durante l’incontro “Il Ritorno dei Cervelli – dibattito sul futuro dei nostri ragazzi fra continuità scuola-lavoro e innovazione” organizzato dalla Fondazione MalavasiScuole Manzoni di Bologna in collaborazione con Editutto e con il patrocinio di Senato della Repubblica, Camera dei Deputati e Rotaract. Dall’indagine emerge come Germania, Argentina, Brasile, Gran Bretagna, Stati Uniti e Australia siano le mete preferite dai giovani italiani per dare continuità ai propri studi, e valorizzare una laurea altrimenti spesso destinata a rimanere un pezzo di carta. Si tratta del ‘brain drain’, il fenomeno della fuga dei va di un percorso che porterà il giovane a ritornare nel Paese d’origine, oppure il ‘brain exchange’, ossia quel fenomeno di scambio paritario di risorse intellettuali tra due o più Paesi, in grado di produrre uno spostamento equilibrato dei “cervelli”. Come arginare questa fuga e favorirne il ritorno? Fra le principali soluzioni emerse dal dibattito hanno prevalso la necessità di combattere seriamente nepotismo e baronismo, ancora presenti in maniera trasversale nella società italiana e fra le cause della mancata crescita dei talenti, ma anche l’urgenza di strutturare un mercato del lavoro più equo dove tutti abbiano il giusto grado di opportunità e tutele a partire dai giovani all’inizio del loro percorso. “La nostra Fondazione per storia e tradizione – ha detto il presidente della Fondazione Malavasi, Mauro Morelli – è sempre attenta ai mutamenti della società per adeguare i suoi percorsi formativi alle esigenze del mondo del lavoro. Abbiamo organizzato e promosso que- cervelli, quella migrazione altamente qualificata che caratterizza questa prima parte di secolo. La migrazione è un fenomeno già visto in alcune delle fasi cruciali della storia italiana dal 1860 fino ai due dopoguerra. Ma oggi, secondo quanto emerso dal dibattito alle Scuole Manzoni fra accademici, formatori, imprenditori e studenti moderati dal giornalista Fabio Raffaelli, a lasciare l’Italia non sono soltanto, i lavoratori ma anche i laureati su cui dovrebbero fondare le future basi della nostra classe dirigente. In più, nell’ultimo anno, sono state otto le scoperte depositate all’estero dai ricercatori italiani come autori principali, oltre ai 66 brevetti che hanno visto la partecipazione di nostri connazionali in qualità membri del team di ricerca. A destare seria preoccupazione non sono le partenze, tutto sommato in linea con il resto d’Europa, quanto l’assenza di fenomeni di compensazione quale il ‘brain circulation’, ovvero la circolazione dei cervelli, in cui l’estero rappresenta soltanto una tappa formati- sto dibattito con l’intento di contribuire attivamente al confronto in atto in Italia con l’iniziativa La Buona Scuola”. “Questo primo nostro evento di una serie dedicata ai temi cruciali nella vita dei giovani – ha spiegato la preside delle Scuole Manzoni, Giovanna Degli Esposti – intende aprire una stagione di confronto, partecipazione e coinvolgimento di studenti, genitori e insegnanti per la crescita e preparazione dei nostri giovani finalizzata al migliore inserimento nel mercato del lavoro”. (Inform) Caro Italiano, se vuoi contare in comunità, fa richiesta di votare per la elezione dei Comites. A pag. 2 di Presenza avrai le informazioni esatte per poterlo fare e...contare oggi e domani...! Sul prossimo numero di Presenza pubblicheremo le liste e (forse) qualche commento.... STADIO ITALIANO Presenza- 1 novembre 2014 11 12 Presenza- 1 novembre 2014 CAMERA DI COMMERCIO PAGINA RELIGIOSA Il Papa: un anno per maturare le idee Fuori da ogni tentazione. Di «irrigidimento ostile» e di «buonismo distruttivo». Senza distorsioni ideologiche, ma imparando a «seguire Gesù nella nostra vita». E quindi continuando a camminare verso il Sinodo del prossimo anno per trovare soluzioni «alle innumerevoli difficoltà che le famiglie devono affrontare». È così che vanno letti i 62 numeri della Relazione finale (la Relatio Synodi) del Sinodo straordinario. È così che vanno considerati quei paragrafi che hanno ottenuto la maggioranza dei due terzi e anche quelli (su comunione ai divorziati risposati e sugli omosessuali) che invece si sono fermati al di sotto di questa soglia. E ad affermarlo è il Papa in persona. Dopo due settimane di silenzio, dopo aver ascoltato lui per primo con umiltà il parlar chiaro che aveva sollecitato già il primo giorno, Francesco ha preso la parola dopo le votazioni con un discorso che analizza e puntualizza Il viaggio del Papa in Turchia Storico viaggio di Papa Francesco in Turchia, e in particolare ad Ankara e Istanbul, dal 28 al 30 novembre. Il programma è stato reso noto oggi. Il Pontefice, ha detto il portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi, ha accolto “l’invito del presidente della Repubblica, di Bartolomeo I e del presidente della Conferenza episcopale”. Papa Francesco prenderà parte alla festa di Sant’Andrea, Patrono della Chiesa di Costantinopoli. È tradizione che una delegazione vaticana prenda parte alle celebrazioni del Patriarcato, così come una rappresentazione ortodossa ogni anno è presente a Roma nel giorno della solennità dei Santi Pietro e Paolo. L’idea del viaggio del Papa in Turchia “era quella, oltre all’incontro con il Patriarca ecumenico in occasione della festa di Sant’Andrea di un incontro con la comunità cattolica e uno con le autorità”. Lo ha detto il Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin. Il programma prevede tra l’altro la visita al Museo di Santa Sofia e alla Moschea Sultan Ahmet e un incontro privato con Bartolomeo. senza però chiudere, anzi avvertendo esplicitamente che «ora abbiamo ancora un anno per maturare, con vero discernimento spirituale» questa «Relatio Synodi che è il riassunto fedele e chiaro di tutto quello che è stato detto e discusso in questa aula e nei circoli minori». In sostanza il Sinodo straordinario è finito, ma il lavoro continua e per certi versi ricomincia adesso dato che il documento votato ieri verrà presentato alle Conferenze episcopali come «lineamenta» dell’Assemblea ordinaria del prossimo anno. Francesco, proseguendo nella linea della trasparenza, ha voluto che oltre ai testi fossero resi noti anche gli esiti numerici delle votazioni. A riprova del fatto che, come ha detto egli stesso, «il Sinodo si svolge cum Petro et sub Petro, e la presenza del Papa è garanzia per tutti». E che lui, dunque, è «il supremo servitore», in una istituzione in cui «l’autorità è servizio». Parole che, unite alla menzione delle «tentazioni», appaiono come un preciso alt agli opposti estremismi che in questi giorni hanno cercato di tirare la giacca da una parte e dall’altra ai Padri sinodali. Che cosa emerge, dunque, dalla lettura comparata tra Relatio synodi (Rs) e Relatio post disceptationem (Rpd)? Innanzitutto, come ha ri- cordato nel briefing finale il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, «un ampliamento delle prime due parti, per non parlare solo delle sfide» ma far risaltare anche il «valore in positivo della famiglia». Di rilievo anche i cambiamenti operati nella seconda e terza parte. Scomparso il riferimento (n. 20 della Rpd) ai semi del Verbo presenti anche nelle convivenze e nei matrimoni civili e tra i divorziati risposati, nella Rs si parla al n.41 più genericamente di «elementi positivi presenti nei matrimoni civili e, fatte le debite differenze, nelle convivenze» (e comunque questo numero, tra quelli approvati con la maggioranza dei due terzi, ha ottenuto solo due voti in più del quorum). Non hanno superato lo sbarramento della maggioranza qualificata, invece, i numeri 52 (comunione ai divorziati risposati), 53 (concetto di comunione spirituale) e 55 (persone omosessuali). Il numero 52 in particolare, dopo aver enumerato le proposte emerse in aula circa la possibilità o meno per i divorziati risposati di accostarsi alla comunione sacramentale, afferma che «la questione va ancora approfondita». Mentre per quanto riguarda le persone omosessuali si ribadisce che «non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire nostalgie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la Famiglia. Nondimeno, gli uomini e le donne con tendenze omosessuali devono essere accolti con rispetto e delicatezza». Padre Lombardi, nel commentare il mancato raggiungimento del quorum, ha spiegato che non si può parlare di una bocciatura. Ma a questi tre numeri è mancata la quantità di voti necessaria a renderli espressione della volontà sinodale. Presenza- 1 novembre 2014 13 Paglia: Il cambiamento è avviato, non si torna indietro “Il cambiamento è avviato e non si torna indietro”. Al Sinodo sulla famiglia le resistenze sulla comunione ai divorziati risposati e le unioni di fatto “non hanno modificato un cammino che è ormai avviato”, assicura l’arcivescovo Vincenzo Paglia. “E’ stato rispettato il mandato di Francesco: accogliere ed uscire”, afferma il ministro vaticano della Famiglia. Al Sinodo è emersa una parte di gerarchia che si oppone all’opera rinnovamento di Francesco? “Vorrei anzitutto chiarire una cosa. La Chiesa, con il Sinodo, si è presa la responsabilità di riflettere sulla difficile situazione che stanno traversando le famiglie nel mondo. E’ importante cogliere questa prospettiva per comprendere la posta in gioco e quindi anche la franchezza e l’importanza del dibattito. Mi augurerei che in tutte le altre istituzioni politiche, sociali, economiche, si facesse quanto abbiamo fatto nel Sinodo. Di fronte al mare magnum dei problemi era ovvio che si avviasse un dibattito articolato ed anche vivace. Lei parla di qualche opposizione al rinnovamento voluto da Papa Francesco. Lo stesso Papa ha messo in guardia da due tentazioni, quella di arroccarsi in difesa su posizioni autoreferenziali e l’altra del buonismo superficiale. Il Sinodo è stato indetto per ascoltare la situazione delle famiglie reali di oggi e per venire loro incontro in maniera appassionata e non certo arcigna. Non è stata e non doveva essere una semplice ripetizione della dottrina. Francesco chiede una Chiesa che si metta in cammino per accogliere tutti e per raccogliere chi ha bisogno. Gesù per primo – ha sottolineato papa Francesco – ce ne dà l’esempio. L’assemblea sinodale – pur con tutti i suoi limiti – ha cercato di gettarsi nel cuore dei problemi della gente, delle famiglie, interrogandosi su come rispondere. A mio avviso è necessario continuare ancora ad ascoltare e a cercare risposte. Il testo finale – per con le lentezze che presenta – ha comunque aperto il cammino che deve ora proseguire nelle diocesi fino al Sinodo Ordinario del prossimo anno. Non possiamo rinchiuderci in un fortino che si trincera nella rigidità dei precetti”. Paolo VI: «Instancabile apostolo» Paolo VI torna ad “”affacciarsi” dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro. Con le braccia spalancate al mondo e il sorriso aperto e sereno che gli era proprio. Così Papa Montini è raffigurato nell’arazzo che alle 10,45, contemporaneamente alla proclamazione della formula di beatificazione da parte di Francesco, viene scoperto e mostrato ai 70mila fedeli presenti. E così in sostanza lo “dipinge” anche Papa Bergoglio che - come è noto - dalla sua “grande luce” ha sempre detto di sentirsi illuminato. “Grande Papa, coraggioso cristiano, instancabile apostolo, grande timoniere del Concilio”, afferma all’omelia. Poche ma significative pennellate per restituire la statura di un Pontefice che seppe offrire una “umile e profetica testimonianza di amore a Cristo e alla sua Chiesa”. Francesco cita le parole del nuovo beato all’indomani della Chiusura del Concilio: “Forse il Signore mi ha chiamato e mi tiene a questo servizio non tanto perché io vi abbia qualche attitudine, o affinché io governi e salvi la Chiesa dalle sue presenti difficoltà, ma perché io soffra qualche cosa per la Chiesa, e sia chiaro che Egli, e non altri, la guida e la salva”. E annota: “In questa umiltà risplende la grandezza del Beato Paolo VI che, mentre si profilava una società secolarizzata e ostile, ha saputo condurre con saggezza lungimirante - e talvolta in solitudine - il timone della barca di Pietro senza perdere mai la gioia e la fiducia nel Signore”. “Paolo VI - aggiunge Francesco, in riferimento alla pagina del Vangelo proclamata poco prima - ha saputo davvero dare a Dio quello che è di Dio dedicando tutta la propria vita all’impegno sacro”, amando e guidando la Chiesa “perché fosse nello stesso tempo madre amorevole di tutti gli uomini e dispensatrice di salvezza”. Ed è qui anche il collegamento tra la beatificazione e il Sinodo straordinario sulla famiglia, di cui questa celebrazione costituisce a tutti gli effetti l’atto conclusivo. Papa Bergoglio anche in questo caso cita le parole del suo predecessore che del Sinodo fu nel 1965 l’inventore. “Scrutando attentamente i segni dei tempi, cerchiamo di adattare le vie e i metodi alle accresciute necessità dei nostri giorni e alle mutate condizioni della società”. Questo, afferma in pratica, è stato fatto anche nelle due settimane di questa assemblea. “È stata una grande esperienza - sottolinea il Papa - nella quale abbiamo vissuto la sinodalità e la collegialità, e abbiamo sentito la forza dello Spirito Santo che guida e rinnova sempre la Chiesa chiamata, senza indugio, a prendersi cura delle ferite che sanguinano e a riaccendere la speranza per tanta gente senza speranza”. Ma il lavoro non è certamente finito, ricorda Bergoglio. “lo Spirito Santo che in questi giorni operosi ci ha donato di lavorare generosamente con vera libertà e umile creatività, accompagni ancora il cammino che, nelle Chiese di tutta la terra, ci prepara al Sinodo Ordinario dei Vescovi del prossimo ottobre 2015. Abbiamo seminato e continueremo a seminare con pazienza e perseveranza, nella certezza che è il Signore a far crescere quanto abbiamo seminato”. Infine il Papa invita a non avere “timore di fronte alle sorprese di Dio” e a non cedere al “pessimismo prevalente”. E all’Angelus, dopo aver salutato i fedeli, in particolare quelli provenienti da Milano, Brescia e Roma, torna sula figura di Paolo VI e ne cita l’esortazione apostolica Evagelii nuntiandi “con la quale ha inteso risvegliare lo slancio e l’impegno per la missione della Chiesa” e il documento “Marialis cultus”. “A lui - dice - il popolo cristiano sarà sempre grato per aver proclamato Maria Madre della Chiesa in occasione dela chiusura della terza sessione del Concilio”. A nuestra Colectividad: Si Ud. es Adulto Mayor y requiere de atención diurna el HOGAR ITALIANO le ofrece sus Instalaciones con servicio de Enfermeras Universitarias, Terapeuta Ocupacional, Kinesiòloga, Tai-chi, Manualidades además de otras entretenciones y Servicio de Alimentación equilibrada guiada por nuestra Nutricionista. Ofrecemos Servicio de Recuperación Post-Operatoria. El Directorio Holanda 3639,Ñuñoa Santiago. Fono : (2) 22055476 Fono fax (2) :22048386 . www.hogaritaliano.cl. 14 Presenza- 1 novembre 2014 SPORT Juve ancora padrona! Empoli-Cagliari 0-4 Altro colpo in trasferta. Altro poker di reti. Altra interpretazione ispirata. Il Cagliari-express corre a cento all’ora, non si ferma più. E lontano dal Sant’Elia coglie la seconda vittoria stagionale (dopo quella eclatante con l’Inter a San Siro), facendo a pezzi stavolta l’Empoli, finito k.o. già nel primo tempo in fondo a 16’ di assoluta dittatura sarda. I bei gol di Sau, Avelar (doppietta) e Ekdal schiantano la squadra di Sarri, protagonista solo di un promettente avvio di gara. Parma -Sassuolo. 3-1 Tra il primo e il secondo gol in Serie A di Francesco Acerbi sono passati 944 giorni, tre maglie, 47 presenze. Da Chievo-Siena 1-1 del 2012 al raddoppio di questo pomeriggio in Parma-Sassuolo 1-3: 944 giorni, eppure sembra una vita. E non è semplicemente una questione di numeri e statistiche. Perché due estati fa il difensore del Sassuolo lottava per un altro traguardo: sconfiggere un tumore al testicolo, restare a galla e continuare a sorridere. Acerbi ce l’ha fatta, fino al gol realizzato al Tardini. Sampdoria-Roma 0-0 Le tossine del Bayern non sono state ancora smaltite. Sono lì, nella testa e nelle gambe della Roma, che dopo il 7-1 subito in Champions non riesce ad andare oltre lo 0-0 in casa di una buona Sampdoria: ordinata, quadrata, compatta, davanti a due spettatori d’accezione come Vialli e Mancini, i gemelli del gol blucerchiato. Così Mihajlovic conserva la sua imbattibilità stagio- nale, mentre i giallorossi (almeno per ora) agganciano la Juventus in vetta alla classifica. Cesena-Inter 0-1 L'Inter gioca peggio che col Napoli, ma a Cesena trova una vittoria che fuori casa in campionato mancava da 190 giorni e torna a respirare dopo una settimana di fuoco. Decide Icardi su rigore, nell'episodio che stravolge un match pasticciato. Il Cesena, sotto di un gol e di un uomo dopo il rosso a Leali, non mette mai davvero paura ai nerazzurri, colpevoli peró di non aver chiuso prima la partita malgrado le praterie a disposizione. Napoli-Verona 6-2. Serviva una prova di orgoglio al Napoli dopo la sconfitta di Berna e gli azzurri hanno risposto asfaltando il Verona (6-2), dopo un avvio maldestro ed un primo tempo con tante conclusioni e solo un gol. Poi, perï, le stelle del Napoli sono tornate a brillare. Hamsik ed Higuain, i pió attesi, hanno messo la loro firma sulla resurrezione del Napoli. Per il Verona altra sconfitta pesante dopo quella con il Milan. Eppure, Mandorlini aveva schierato per la prima volta in stagione il 5-3-2 sperando di contenere i danni. Juventus-Palermo 2-0 Con il minimo sforzo la Juventus spazza via le critiche post Atene battendo il Palermo 2-0 grazie alle reti di Vidal e Llorente. Per lo spettacolo peró si prega di ripassare, anche perchè quando hai di fronte una squadra che rinuncia a giocare fin dai L'Italia nelle Coppe Roma, che incubo: 7 gol del Bayern primi minuti non ä facile fare calcio champagne. non riescono a portare insidie alla porta di Karnezis. Lazio-Torino 2-1 Quarta vittoria di fila per la Lazio che vola alto. I gol di Biglia e Klose, uno per tempo, liquidano il Torino, illuso dal pareggio momentaneo di Farnerud. Bella prova della formazione di Pioli, sempre piú convincente. Resta fino all'ultimo a rincorrere il risultato la squadra di Ventura, che paga la superiore forza offensiva degli avversari. In Curva Nord, uno striscione "Oltre i cuori, ciao Stefano e Cristian" in ricordo dei due tifosi romanisti, padre e figlio, morti in un incidente stradale dopo Roma-Bayern. Chievo-Genoa 1-2 Niente di nuovo sotto il sole d’autunno, è il verdetto del Bentegodi. L’arrivo di Maran non basta a risolvere la crisi del Chievo, che in casa non vince da maggio e nelle ultime sei giornate di campionato ha messo insieme appena un punto. Il Genoa continua a far meglio fuori casa che in casa (mai sconfitto in trasferta, dove ha fatto 8 dei 12 punti che ha in classifica) e continua ad appoggiarsi a Matri, che con il suo ingresso ha cambiato la partita, non solo per il gol dell’1-1. Udinese-Atalanta 2-0 Di nuovo in corsa, verso l’Europa. Spinta da due prodezze balistiche, firmate da Di Natale e Thereau, l’Udinese di Stramaccioni cancella la caduta di Torino e aggancia in area Champions l’altra provinciale terribile di questo avvio di stagione, la Sampdoria. L’Atalanta cerca di contrastarla in un secondo tempo volitivo, nel quale Colantuono modifica il suo sistema tattico inserendo il doppio centravanti (Denis pió Boakye) ma pur in un contesto di maggiore equilibrio e con tratti di predominio nella manovra, i nerazzurri MotoGP, Rossi show, ma è secondo. A Sepang vince Marquez Milan-Fiorentina 1-1 Finisce 1-1 tra Milan e Fiorentina in una partita non esaltante, in cui, oltre alle due reti, praticamente non ci sono state altre occasioni da gol. De Jong sblocca al 25' con un colpo di testa, nella ripresa risponde Ilicic con una conclusione dal limite. Inzaghi ora è quinto, scavalcato dall'Udinese e raggiunto dalla Lazio. CLASSIFICA Juventus Roma Udinese Sampdoria Milan Lazio Napoli Inter Genoa Verona Fiorentina Cagliari Torino Empoli Sassuolo Atalanta Cesena Palermo Chievo Parma 22 19 16 16 15 15 14 12 12 11 10 8 8 7 7 7 6 6 4 3 Il Bayern Monaco travolge la Roma nella terza giornata del girone E di Champions League. I tedeschi si impongono all’Olimpico per 7-1. Nel primo tempo le reti di Robben, Goetze, Lewandowski, ancora Robben e Muller su rigore. Nella ripresa Gervinho sigla l’unico gol giallorosso, poi Ribery e Shaqiri fissano il risultato sull’1-7. Sembra il remake di Germania-Brasile dei recenti Mondiali, con la squadra di Garcia nei panni dei verdeoro e infatti prima della conclusione del primo tempo il Bayern segna la sua quinta rete. Olympiacos-Juve 1-0: occasione perduta Niente da fare, l'Europa resta indigesta per la Juventus, soprattutto in trasferta: dopo la sconfitta di Madrid, è arrivato anche il k.o. con l'Olympiacos. Stesso risultato (1-0) e qualificazione agli ottavi che a questo punto diventa più difficile. Allegri aveva parlato alla vigilia di partita da non sbagliare, ma la Juventus torna a casa con il risultato peggiore. Le occasioni migliori arrivano dalle palle inattive. Giusto il gol annullato a Tevez per fuorigioco (20'), la palla migliore capita sui piedi di Chiellini al 43': punizione di Pirlo, assist di Vidal e il difensore che tira a botta sicura, ma il portiere respinge con i piedi. Young Boys-Napoli 2-0, primo stop europeo per gli azzurri Si interrompe la corsa del Napoli in Europa League. Dopo le prime due vittorie la squadra di Benitez - che si affida a un ampissimo turn over - esce sconfitta dalla trasferta di Berna, battuta per 2-0 dallo Young Boys. Gli azzurri sfiorano la rete grazie a un attivissimo Mertens nel primo tempo, ma la squadra svizzera è sempre pericolosa in ripartenza. I gialloneri passano al 52' con Hoarau, lasciato colpevolmente libero dalla difesa napoletana, che controlla e batte Rafael dal limite dell'area. Il Napoli prova il forcing ma nel recupero arriva il raddoppio in contropiede concluso da Bertone. Paok-Fiorentina 0-1, Vargas a segno Un’altra vittoria. A Salonicco, contro il Paok, 1-0. La Fiorentina non ha rivali nel suo girone di Europa League. Tre gare, tre successi (i primi due contro Guingamp e Dinamo Minsk). La qualificazione ormai è a portata di mano. Un risultato che regala un’iniezione di fiducia alla squadra viola in vista della sfida di domenica in campionato contro il Milan a San Siro. Torino al comando: 2-0 all'Helsinki. Serie B PASTELERIA Y CONFITERIA CALIFORNIA Galletas finas - Tortas Heladas - Pasteles - Confites Tortas para Novios - Pastelitos para cocktails COCKTAIL A DOMICILIO Irarrázaval 1570 Fono 22042382 Ci ha provato, ci ha creduto, è andato molto più forte rispetto alle prove, ma non è bastato a Valentino Rossi per battere Marc Marquez, al 12°successo stagionale. Un altro primato per il fenomeno spagnolo: solo Mick Doohan, in passato, aveva ottenuto tante vittorie in una sola stagione. Eppure al via si era messa male per Marquez: dopo un contatto alla prima curva con Jorge Lorenzo, si è ritrovato ottavo, con Lorenzo, Pedrosa, Dovizioso e Rossi nelle prime quattro posizioni. Ma all’ultima curva del secondo giro, Dani è caduto (ripartirà, poi cadrà definitivamente al 13° giro), Dovizioso ha inevitabilmente rallentato e così Lorenzo, Rossi e Marquez si sono ritrovati uno dietro all’altro, raccolti in pochi decimi. Classifica Carpi Frosinone Bologna Trapani Livorno Spezia Perugia Avellino Lanciano Bari Pro Vercelli Modena Virtus Entella Brescia Varese(-1) Ternana Vicenza Pescara Cittadella Catania Latina Crotone 18 18 18 18 17 16 16 16 15 15 14 12 11 11 11 10 10 9 9 9 8 7 Serata positiva per il Torino nella terza giornata del gruppo B di Europa League: i granata battono 2-0 l'Hjk Helsinki e restano soli al comando con 7 punti, staccando il Bruges che pareggia 1-1 in casa col Copenaghen. I danesi salgono a quota 4, i finlandesi restano a zero. GLI EX JUVE — All'Olimpico, la squadra di Ventura sblocca la gara nel primo tempo: è il 35' quando Molinaro trova il gol dell'1-0. Il raddoppio arriva nella ripresa, al 23', con un destro secco di Amauri (altro ex juventino) in diagonale dal limite dell'area. Primo gol nel Toro per l'italo-brasiliano. Inter-Saint Etienne 0-0 L'Inter non sa più vincere Primo pareggio europeo per l'Inter che dopo 4 vittorie consecutive tra preliminari e gironi, non va oltre lo 0-0 contro il Saint Etienne. I nerazzurri, che non vincono dal 2 ottobre (2-0 al Qarabag) restano comunque al comando del gruppo con 7 punti, seguiti proprio dagli azeri, al secondo posto a quota 4 dopo il successo sul campo del Dnipro. Productos originales de Italia Prosciutto Balugani Panettone Bauli Mozzarella Mauri Grissini Vita Vigor Antipasto Damico Funghi Porcini Asiago Prosecco Frattina Pepe Drogheria Lambrusco Riunitte Amaretto Lazzaroni Parmigiano Balugani Tartufi Urbani Caffe Kimbo Amaro Averna Olio Basso Limoncello Villa Massa Aceto De Nigris Pomodorina Cucina Aceto Balugani Pinolo GlobeItalia Pasta Divella Pasta Rustichella Riso Scotti Av. Las Condes 6903 - Fono: 2202 3593 - Fono-Fax 2229 5058 www.globeitalia.cl SPORT Rossi domina il Gp Australia Brilla Valentino Rossi in Australia, nel terzultimo appuntamento della stagione di Motogp e adesso è lui il favorito nella corsa per il secondo posto finale alle spalle di Marc Marquez, già laureatosi per la seconda volta campione la scorsa settimana in Giappone. Ottantaduesima vittoria, seconda in stagione dopo quella di Misano, il “dottore” numero 46 della Yamaha non finisce di stupire e mostra di potere dare tanto a questo sport prima di scendere definitivamente dalla moto. Un successo meritato e legittimo e favorito dall’uscita di scena di Marquez a nove giri dalla conclusione alla frenata della curva 10. A Rossi si arrende anche Jorge Lorenzo, penalizzato però, per sua stessa ammissione dal difettoso funzionamento del pneumatico anteriore. Del resto Lorenzo era stato costretto a lasciare la seconda posizione a Cal Crutchlow, altro grande protagonista della gara. Sfortunato il britannico, caduto al penultimo giro. E così per la Ducati è solo un podio sfiorato, anche se bisogna segnare l’ottimo quarto posto di Andrea Dovizioso, che dimostra come la casa di Borgo Panigale stia compiendo notevoli progressi. Con questo successo Rossi ha adesso otto punti di vantaggio (255) sul compagno di squadra Jorge Lorenzo (247). All’ultimo giro un nuovo col- po di scena: alla fine di una gara esemplare, scivola via anche Crutchlow. Lorenzo è secondo, Bradley Smith completa il podio davanti alle Ducati di Andrea Dovizioso e Hector Barbera (Avintia Racing). Terzo successo stagionale per lo spagnolo davanti alla Suter di Tom Luthi (Interwetten Sitag) e al connazionale Tito Rabat (Marc VDS Racing). Il leader della classifica precede il proprio compagno di squadra Mika Kallio e rimanda la festa di una settimana. In moto3 successo del pilota di casa Jack Miller. Il pilota della della Red Bull KTM Ajo si aggiudica la gara in volata ed è per lui il quinto successo della stagione. Alle sue spalle il duo della Estrella Galicia 0,0 di Marquez e Rins. Alex Marquez resta leader del Campionato con 20 punti di vantaggio. Sci, a Soelden sarà l’Italia dei volti nuovi: fari su Casse, Nani e Bassino Azzurri nel pieno del ricambio generazionale e organizzativo: nel gigante di apertura di Soelden fari sui Brignone e Blardone, ma occhio anche a Roberto Nani, Mattia Casse e Marta Bassino, campionessa mondiale juniores della specialità È una stagione delicata per la squadra azzurra. Siamo nel mezzo di un cambio generazionale, ma soprattutto va verificato un nuovo modello organizzativo voluto dopo la sua rielezione per il quadriennio olimpico dal presidente Flavio Roda. Un modello che ha escluso un uomo importante nelle ultime stagioni come Claudio Ravetto e dato maggiori potere ai responsabili dei vari settori. A prendere il posto di Ravetto, il suo braccio destro logistico-amministrativo, Massimo Rinaldi. E proprio questo pare ancora il suo principale compito. Una ristrutturazione organizzativa resa necessaria dal 30% in meno di finanziamenti dal Coni (dopo la stagione olimpica) ma appunto va verificato il sistema senza un uomo importante per l’organizzazione e il coordinamento fra i vari gruppi come il tecnico biellese. Quello che manca da almeno un anno è un responsabile della ricerca, fondamentale per essere competitivi sul piano metodologico e dei materiali, dopo che Stefano Maldifassi ha lasciato la Fisi, rispondendo alla irrinunciabile offerta del Milan. Anche in questa stagione, nonostante gli sforzi degli allenatori, la qualità dei nostri risultati dipenderà molto dalle condizioni della neve: sul ghiaccio uomini e donne sono fenomeni, sugli altri tipi di neve un po’ meno. DA SOELDEN — Cambio generazionale si diceva e subito almeno un aspetto lo vedremo domenica nel gigante di apertura a Soelden. Qui, nel gruppo che ora è diretto da Raimund Plancker, l’ex c.t. delle donne, si aspetta soprattutto Roberto Nani, 26 anni, ottavo della specialità alla fine della scorsa stagione, a un passo quindi dai primi sette al via. Il livignasco è rapido, ha coraggio e talento, ma la scorsa stagione ha sempre sciato troppo al limite buttando via più di un risultato. È un lavoro tecnico, ma soprattutto psicologico, deve avere fiducia in se stesso ma pure la coscienza dei suoi limiti. E con lui Luca De Aliprandini, furetto della neve in piena crescita. Schumacher, la convalescenza può durare tre anni 15 Pugili, testardi senza gloria Perdenti nati. Mai un briciolo di gloria, solo sconfitte, una dietro l’altra, viaggiando sempre, basta che ci sia un ring ad accoglierli. Eroi, a modo loro. Perché vanno avanti, malgrado tutto. Carriere infinite, piene di sconfitte. E vite da girovaghi del ring, che aiutano gli organizzatori a riempire riunioni e catturano l’attenzione di chi guarda all’altra faccia del pugilato, lontana dalle luci della ribalta e dalle montagne di quattrini. Mark Turley, un esperto del campo. Ci ha appena scritto un libro, raccogliendo un’infinità di storie: “Journeymen, the other side of the boxing business, a new perspective on the noble art”, il titolo, in inglese, in attesa di una tradizione italiana. Journeymen, il loro nome in gergo. Perché non fanno altro che muoversi, non si fanno problemi, non si pongono interrogativi. L’importante è combattere, ovunque e contro chiunque. Anche se c’è da sobbarcarsi migliaia di chilometri per una borsa che più magra non si può, anche se c’è da prendere cazzotti sicuri da chi è ben più forte e preparato, anche se non si ha neppure il tempo di recuperare da un ko subìto che già il dovere del prossimo impegno chiama. I journeymen puntano sulla quantità, perché sulla qualità non possono fare affidamento. La carriera è breve, bisogna farla fruttare al massimo. «I promoter sono gli allevatori, noi siamo il loro bestiame», per dirla con Michael Murray, britannico, journeyman per una vita, prima di raccontare le sue gesta al contrario in un libro, neanche a dirlo intitolato “The Journeyman”. Non un granché con i pugni, molto meglio con le parole. Tante pagine, pregne di poesie, tanto da valergli menzioni in più di un premio letterario. Perché sono storie che trasudano sofferenza, sacrificio, orgoglio, forza di volontà, quelle dei perdenti della boxe. Peter Buckley, inglese pure lui, quando decise di scendere dal ring per sempre, si guadagnò la prima pagine del Times, che nessuno si sarebbe sognato di riservargli per le sue prestazioni da pugile di scarsa qualità. Peter Buckley, detto il Professore, l’emblema del perdente, l’eroe eponimo della sconfitta. Un lungo viaggio, il suo. Fin dentro la storia del pugilato, alfine centrata, ma dalla porta di servizio. Un fuoriclasse al contrario. Le sconfitte come regola, i successi come la classica eccezione che la confermano. Infine, per raggiunti limiti d’età, l’inevitabile uscita di scena: sicuramente triste, per nulla solitaria, naturalmente finale. L’eloquente record da una parte, il rispetto guadagnato dall’altra. Il primo a stendere un pietoso velo sulle qualità tecniche, i secondi a suggellarne l’impareggiabile storia da proletario del ring. Numeri incredibili, da autentico brocco: 291 presenze sul quadrato, ben 249 chiuse col timbro dello sconfitto appiccicato addosso, a fronte di una manciata di vittorie e qualche pareggio. Lui rispondeva sempre: presente. Come quella volta, la più incredibile, quando lo squillo del telefono lo beccò nel bel mezzo di un profondo sonno, retaggio di una colossale sbronza: «Ero tornato a casa alle 5 di mattina, ciondolante dopo una nottata in un club. Il mio manager mi chiamò alle 11, il match era per la sera stessa, a Nottingham. Nessun dubbio: accettai». È la regola dei perdenti. Il Bologna è americano, firma con Tacopina L’eterno Zoeggeler dice addio allo slittino: “Il mio ricordo più bello è l’oro di Torino” Armin Zoeggeler si ritira. Il medico francese Jean-Francois Payen, uno dei dottori che ha curato Michael Schumacher per circa 6 mesi all'ospedale di Grenoble dopo l'incidente con gli sci patito dal campione tedesco nel dicembre 2013, ha spiegato che l'ex campione di Formula 1 non è più in coma prevedendone un possibile recupero in tre anni. Payen ha visitato la famiglia Schuamcher in Svizzera per monitorare i progressi fatti dal suo paziente. "La vita dopo un infortunio alla testa e caratterizzata da diversi step", ha detto ad Rtl prevedendo una convalescenza fra uno e tre anni per l'ex pilota. "Abbiamo speranza ma dobbiamo dargli tempo". L’unico atleta della storia dello sport mondiale capace di salire per sei volte consecutivamente sul podio olimpico ha annunciato oggi a Milano nel corso dell’evento «Fisi in Tour» il suo addio allo slittino. Oltre alle medaglie a cinque cerchi, il campione altoatesino ha inanellato sei titoli mondiali, dieci Coppe del Mondo e quattro titoli europei: l’ultimo sigillo è il bronzo conquistato all’Olimpiade invernale di Sochi lo scorso febbraio. «Oggi annuncio la fine della mia carriera da atleta professionista, una decisione che avevo già maturato dopo l’ultima Olimpiade e che ha preso corpo in questi mesi parlandone con la mia famiglia, con Arma dei Carabinieri, la Fisi e il Coni - ha dichiarato Zoeggeler -. Il ricordo più bello è sicuramente la medaglia d’oro conquistata a Torino 2006. Comunque, resterò nell’ambiente e lavorerò come coordinatore per lo sviluppo e la ricerca dei materiali grazie al prezioso supporto della Ferrari». Presenza- 1 novembre 2014 Il Bologna Calcio è americano. Con le firme sul contratto arrivate a tarda notte, si è chiusa la trattativa tra il presidente Albano Guaraldi e l’avvocato statunitense Joe Tacopina per il passaggio di mano del club. Il Bologna non ha comunicato nulla sul proprio sito ufficiale, ma è stato lo staff del legale a diffondere le foto della firma. I legali hanno poi registrato l’accordo che dovrebbe essere formalizzato mercoledì con l’assemblea dei soci, l’azzeramento e il rinnovo delle cariche. Nei prossimi giorni saranno illustrati i dettagli e in Emilia è atteso Joey Saputo, imprenditore canadese e socio forte del gruppo americano. 16 Presenza- 1 novembre 2014 L'Italia chieda una svolta trale europea che, sul modello Federal reserve, faccia un vero e proprio “quantitative easing”, una politica fiscale espansiva a livello europeo. E propone ancora: un impegno sull’armonizzazione fiscale, progetti di ristrutturazione del debito europeo con intervento della stessa Bce e, infine, passi avanti in termini di integrazione e democrazia europea. «Se attuate - sostengono i firmatari - queste linee di riforma consentirebbero di rilanciare lo sviluppo europeo a vantaggio di tutti i partner in una cornice di piena sostenibilità dei conti pubblici». Riforme, Napolitano di dialogo e di intesa, gli atteggiamenti frenanti o di vero e proprio rifiuto rispetto a scelte concrete di riforma, sono stati - ha spiegato il presidente - l’espressione di conservatorismi, corporativismi e ingiuste pretese di conservazione di posizione di rendita, di ingiuste posizione acquisite». «Perché il nostro Paese esca dalla crisi e torni a crescere libero da zavorre, dobbiamo tutti mettercela tutta», ha detto il presidente della Repubblica. «È giusto - ha aggiungo Napolitano - chiudere con un messaggio positivo questo incontro perché si sta diffondendo un senso di insofferenza per il trascinarsi di vecchi assetti strutturali e di potere e insieme di determinazione forte a non fermarsi per strada nel perseguire le riforme». Napolitano ha detto che serve il contributo dei Cavalieri del Lavoro «per poter superare una condizione tuttora pesante, perfino allarmante in termini di tasso di disoccupazione giovanile e allarmante in modo particolare in una parte del Paese, nel nostro Mezzogiorno. Ma anche oltre il mondo delle imprese - ha aggiunto - oltre l’apporto delle imprese, oltre alla sollecitazione delle politiche da portare avanti per la crescita e per il lavoro, conta quel fattore decisivo: l’emergere cioè nella società e nei ceti dirigenti del Paese di una comune consapevolezza della responsabilità di assumersi per realizzare i processi di cambiamento. Nessun profondo e organico cambiamento potrà compiersi - ha concluso Napolitano - se prevalesse la tendenza di singoli settori della società e di singoli attori sociali a considerare i problemi che il nostro Paese si trascina pesantemente dietro ormai da decenni come addebitabili solo a una parte e che solo a una parte tocchi fare ogni sforzo per superarli». Asia Bibi è «un diritto fondamentale dell’uomo» e «non può essere soggetto a nessun tipo di limite e di controllo». Non accade così, purtroppo, in quel Pakistan che con- danna a morte una donna, madre di famiglia, per aver parlato della sua religione, il cattolicesimo, a delle colleghe di lavoro musulmane. E che di fronte alla proposta di convertirsi all’islam in cambio della libertà e della vita, ha coraggiosamente rifiutato. Antonio Iodice, presidente del “San Pio V”, ha detto che Asia simboleggia, nel suo cammino di sofferenza, la sorte «di tutti i cristiani, 160mila all’anno, vittime della persecuzione e del fanatismo in tutto il mondo». Una strage troppo spesso dimenticata o rimossa, che «continuerà finché la politica continuerà a mostrare la sua debolezza». Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, che ha ritirato il premio destinato alla madre pachistana, ha detto che «la vicenda di Asia Bibi è semplare di come non riusciamo a vedere il cuore straziato del mondo riflesso nel cuore di una donna. E mi domando perché una vicenda come questa non stia tutti i giorni sulle pagine dei giornali di tutto il mondo. Asia sconta non solo una legge blasfema, perché tale è la legge sulla blasfemia, un processo svolto senza le minime garanzie, ma anche il peso dell’odio di un iman radicale che ha messo una taglia sulla sua testa, e che la vuole morta, a prescindere da come finirà la vicenda giudiziaria». Tarquinio ha ribadito il suo no «a chi vuole separare gli uomini ed erigere muri» tra cittadini che abitano nello stesso Paese, perché «il nostro futuro deve essere un futuro di convivenza». Anche l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta ha sottolineato le amnesie dei media italiani sul caso Bibi: «Il panorama dei cosiddetti grandi giornali è piuttosto provinciale. Avvenire è ormai l’unico quotidiano sempre attento non solo ai diritti umani ma anche alla politica internazionale». Premiati dall’Istituto “San Pio V” anche Antonio Marchese, presidente della sezione italiana di Amnesty International, e la regista Wilma Massucco, che ha denunciato in un documentario gli orrori dei soldatibambino in Sierra Leone. Marchese ha detto che Asia Bibi «è vittima di una legge ingiusta, di un processo iniquo» e che la sua associazione sosterrà la campagna per la sua liberazione. FINALI Cristiani, 150 milioni sotto assedio Perché gli amici di Cristo sono discriminati e perseguitati in così tante contrade dell’ecumene in quest’inizio del XXI secolo? Perché così spesso il mondo continua a tacere anche quando ha ancora le retine impresse dai rivoli di sangue dei nuovi martiri? Sono domande vertiginose, oltre che di un’attualità bruciante e sconcertante. Impossibili da affrontare con un unico metro. Troppo vaste, in ogni caso, per le capacità di comprensione di singoli esperti o interpreti. Da anni, un numero crescente di rapporti e relazioni cerca di quantificare il fenomeno su scala regionale e planetaria, attingendo a fatica dati da fonti che rischiano non di rado in prima persona per il coraggio di ogni testimonianza. Ma le addizioni spaventose di dati, così come i reportage dal vivo dagli epicentri afro-asiatici delle nuove persecuzioni anticristiane, rappresentano tasselli di un mosaico di cui si cominciano appena a scorgere i grandi elementi d’insieme. A tentare di far luce sulle analogie e i nessi profondi fra le faglie planetarie dell’odierno odio anticristiano è adesso il volume Il libro nero della condizione dei cristiani nel mondo, una raccolta articolata di studi, riflessioni e testimonianze pubblicata oggi in Francia dalle edizioni XO, prima di un’uscita italiana a inizio novembre per i tipi di Mondadori. Pa p a Fr a n c e s c o, i n un’intervista al quotidiano catalano La Vanguardia dello scorso giugno, aveva affermato: «Sono convinto che la persecuzione contro i cristiani oggi sia più forte che nei primi secoli della Chiesa. Oggi ci sono più cristiani martiri che a quell’epoca. E non è una fantasia, lo dicono i numeri». In proposito, le oltre seicento pagine del nuovo volume possono essere lette pure come un dettagliato sviluppo delle parole del Pontefice. Un simile lavoro, durato due anni, ha richiesto la supervisione di tre curatori di fama internazionale: monsignor Jean-Michel di Falco, vescovo di Gap e Embrun ed ex portavoce della Conferenza episcopale francese, il britannico Timothy Radcliffe, già alla guida dell’ordine domenicano fra il 1992 e il 2001, lo storico Andrea Riccardi. Secondo le definizioni e gli approcci adottati, le stime sul numero di cristiani perseguitati nel mondo variano fra cento e centocinquanta milioni, ma si sale fino a duecento milioni se si allarga lo spettro alle forme gravi di discriminazione. La difficoltà nella raccolta dei dati è analoga anche per il numero di vittime. Le stime più restrittive, come quella del sociologo tedesco Thomas Schirrmacher, parlano di circa settemila martiri all’anno, mentre alcune istituzioni statunitensi come il Csgc (Center for the study of global Christianity) giungono alla stima media di centomila cristiani uccisi ogni anno per la loro fede lungo l’ultimo decennio. In ogni caso, «non ci sono dubbi sul fatto che oggi i cristiani rappresentino la confessione più perseguitata del pianeta», ricorda l’introduzione del volume. Più che soffermarsi sulle statistiche, spesso riprese da istituzioni specializzate come il Pew research center di Washington, il volume offre soprattutto chiavi di lettura preziose per nutrire il dibattito. La tesi introduttiva è che si possa ormai parlare su scala planetaria di un’autentica “guerra globale” contro il cristianesimo, espressione difesa in particolare dal saggista statunitense John Allen, vaticanista del Boston Globe. In proposito, un dato sconcerta: l’ottanta per cento Le ostie di Siena sono ancora incorrotte» Sono ancora incorrotte, da quel 14 agosto 1730 quando vennero rubate dalla basilica di San Francesco, per poi essere ritrovate tre giorni dopo, in pessimo stato, nella cassette delle elemosine di Santa Maria in Provenzano. Le 223 ostie del miracolo eucaristico di Siena – uno dei più noti e venerati al mondo – sono come appena consacrate, «incontaminate», come se il tempo (274 anni) non fosse passato: a rivelarlo è un’analisi scientifica, autorizzata dalla Congregazione per la dottrina della fede, disposta dall’arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino monsignor Antonio Buoncristiani e condotta da una commissione di esperti della quale ha fatto parte anche un ricercatore del Cnr. Le ostie sono state sottoposte con ogni cautela a una serie di test con strumentazione specifica (tra gli altri, è stato usato anche un microscopio digitale) non rilevando alcuna crescita microbica sia dopo 7 giorni dal campionamento sia dopo 14. In altre parole, le particole venerate a Siena sono incorrotte. Un fenomeno scientificamente inspiegabile trattandosi di composti che vanno incontro a una naturale decomposizione per l’attacco di muffe e batteri che, invece, sulle sacre specie senesi sembrano non avere alcun potere. La ricognizione è stata effettuata alla vigilia dell’Anno eucaristico indetto dall’arcivescovo Buoncristiani (1° novembre 2014-4 ottobre 2015), durante il quale Siena si aprirà ai pellegrinaggi. Papa Francesco ha concesso l’indulgenza plenaria a quanti «alle dovute condizioni si recheranno devotamente in adorazione delle SS. Particole – si legge in una nota della Chiesa senese – tanto nella Basilica di San Francesco quanto in tutte le chiese dell'Arcidiocesi nelle quali il Miracolo Eucaristico sarà esposto alla pubblica adorazione». degli atti di persecuzione religiosa è orientato contro i cristiani. Eppure, a fronte dell’ampiezza e profondità del fenomeno, un’impressionante cortina di silenzio ha circondato a lungo questo scenario di morte. Un puro caso? No, secondo molti autori del volume, che considerano questi silenzi come profondamente rivelatori. Nelle università e nei media, in Europa ancora più che negli Stati Uniti, l’indifferenza è stata a lungo alimentata anche da correnti laiciste o anticlericali, sostiene Allen, che cita al contempo i probabili effetti imprevisti del “politicamente corretto” abbracciato pure da molte istituzioni e denonominazioni cristiane, che «considerano fondamentale mantenere “relazioni di buon vicinato”» nel quadro del dialogo interreligioso. Potrebbero aver pesato anche fat- tori come la distanza dei teatri di molte persecuzioni o la stessa complessità degli specifici contesti culturali. Accanto a questa dimensione più sociologica, il volume esplora due altri volti del fenomeno spesso sottaciuti, legati tanto alla natura stessa del cristianesimo, quanto alla congiuntura geopolitica di quest’inizio di Terzo millennio. Fra gli interventi più controversi ma anche originali, figura un’intervista alla storica francese Marie-Françoise Baslez, che avanza la tesi di un «martirio di costruzione» che ha accompagnato la storia del cristianesimo fin dalle origini. Per la studiosa, è difficile scorgere nel cristianesimo tracce durature di un «martirio di disperazione». Molto più radicata pare invece una tradizione di martirio costruttivo «nel quale la persecuzione trasmette l’immagine di una Chiesa integrata». Questo segno di contraddizione opposto già alle persecuzioni dei primi secoli ha sempre permesso ai cristiani di non rinchiudersi, garantendo anche «una migliore visibilità nella repressione». Pare destinato ad alimentare il dibattito pure l’intervento del teologo ortodosso e saggista JeanFrançois Colosimo, che invita ad interpretare le attuali repressioni anche nel quadro di una nuova fase di espansione del cristianesimo nel mondo. *BUSQUEDA ACTAS EN ITALIA *ASESORIAS JURIDICAS consultasitalia@ gmail.com Cel: 92337878 Corinto 085 Lomas de Lo Aguirre Pudahuel Santiago
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