Premio Nacional de Periodismo 1950 1950 2015 Anni di Storia... Anno 66 - N° 31 Fondatore Gaetano Bafile 2015 Anni di Storia... Direttore Mauro Bafile Deposito legale: 76/0788 Caracas, sabato 21 febbraio 2015 La Voce d’Italia www.voce.com.ve @voceditalia Riforma del lavoro, il governo approva i decreti attuativi. Renzi: “Giornata storica per un’intera generazione” Nuove norme contro il terrorismo Via libera al Jobs Act ‘rottamato’ l’Articolo 18 Addio ai contratti a progetto. 200mila precari passeranno al contratto a tempo indeterminato. Furiosa la Cgil: “È il mantenimento delle differenze, non è la lotta contro la precarietà” (Servizio a pagina 6) RIFORME Ok della Camera al dl Milleproroghe (Servizio a pagina 7) PAPA FRANCESCO ROMA - Circa 200.000 persone passeranno presto da contratti di collaborazione a un contratto di lavoro stabile, ha detto il premier Matteo Renzi al termine del Consiglio dei ministri. “Oggi è un giorno atteso da molti anni per una parte degli italiani, ma soprattutto atteso da un’intera generazione che ha visto la politica fare la guerra ai precari ma non al precariato. Noi rottamiamo un certo modello di diritto del lavoro e l’art. 18, e tutti i contratti a termine” ha aggiunto il premier. L’abolizione dei contratti a progetto e dell’associazione in partecipazione e la rimodulazione delle altre tipologie contrattuali dovrebbero andare in vigore dal 2016. Per quest’anno - si apprende - sarà ancora possibile stipulare questi contratti mentre anche dopo il 2016 sarà possibile stipulare co.co.pro con accordi sindacali. Intanto non si fermano le critiche dei sindacati. “Sul tema del lavoro il Governo va nella direzione sbagliata”, ha detto il segretario generale, Susanna Camusso. (Servizio a pagina 3) PAOLO BALBONI Necessaria una visione di insieme per la promozione della nostra lingua (Servizio a pagina 2) VENEZUELA NELLO SPORT Tanta solidarietà per il sindaco italo-venezuelano Antonio Ledezma Far lavorare in ‘nero’ è peccato gravissimo CARACAS – La notizia dell’arresto del Sindaco di Caracas di origini italiane, Antonio Ledezma, battuta da tutte le agenzie, ha immediatamente fatto il giro del mondo destando sorpresa e preoccupazione. Tanti gli esponenti politici e Ong che hanno condannato quella che considerano una nuova “mossa repressiva”. Ong attive sul fronte dei diritti umani come Amnesty International e Human Rights Watch (Hrw) hanno chiesto la liberazione immediata del sindaco di Caracas, definendo l’arresto arbitrario e illegale. L’Unione delle Nazioni Sudamericane (Unasur) ha convocato un vertice di ministri dell’Estero per esaminare la situazione del Venezuela. Isabel Allende Bussi - presidente del Senato cileno e figlia di Salvador Allende, il leader socialista deposto da Pinochet nel 1973, icona della sinistra latinoamericana - ha preso apertamente le distanze dal governo del presidente Maduro. E in un messaggio su Twitter ha sollecitato la presidente Michelle Bachelet a “esprimere tutta la sua preoccupazione per l’arresto di Ledezma in Venezuela”. (Servizio a pagina 5) (Servizio a pagina 6) RENZI Sì alla diplomazia non siamo sotto assedio (Servizio a pagina 7) Parma nel baratro: salta la partita con l’Udinese C’è l’accordo con l’Ue: altri 4 mesi di prestiti (Servizio a pagina 8) Rif. J - 00089287 - 3 GRECIA Desde 1953 EL UNICO CAL ZADO DE MUJER RE DE OMB HOMBRE CON N Calle Bolivia, Edf. Laura, Catia - Caracas www.calzadoslaura.com e-mail: [email protected] 2 ITALIANI NEL MONDO sabato 21 febbraio 2015 | Paolo Balboni, presidente del Centro linguistico di Ateneo e direttore del Centro di ricerca sulla didattica delle lingue dell’università Ca’ Foscari, ha illustrato lo stato di diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo Necessaria una visione di insieme per la promozione della nostra lingua ROMA – Nell’ambito dell’indagine conoscitiva sullo stato di diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo si è svolta al Senato, davanti alla 7ma Commissione e al Comitato per le questioni degli italiani all’estero, l’audizione di Paolo Balboni, presidente del Centro linguistico di Ateneo e direttore del Centro di ricerca sulla didattica delle lingue dell’università Ca’ Foscari. L’incontro è stato introdotto dal presidente del Comitato Claudio Micheloni che ha ricordato come in una recente missione a Zurigo alcuni esponenti del Comitato abbia avuto modo di incontrare i rappresentanti del mondo della diffusione della lingua e cultura italiana presenti in quell’area. Micheloni ha anche annunciato che domenica prossima prenderà il via la missione che porterà una delegazione del Comitato a Buenos Aires, San Paolo e Caracas. Ha poi preso la parola Paolo Balboni che ha in primo luogo sottolineato la necessità di una visione di insieme per la promozione della nostra lingua e cultura all’estero. Una guida che consenta di capire a chi debba rivolgersi l’offerta della lingua italiana. Secondo Balboni infatti c’è chi nel mondo studia la nostra lingua perché o “si sente ancora italiano”, ad esempio nel sud del Brasile dove si contano 43 associazioni di docenti di italiano e la discendenza ha un valore reale, o per motivazioni di lavoro, è il caso dei Balcani dove la presenza di grandi industrie del nostro Paese (ad esempio Fiat) sta facendo moltiplicare il numero dei studenti di economia e ingegneria che vogliono apprendere la nostra lingua. Stesso discorso anche per la Grecia dove l’italiano è studiato da chi lavora nel settore turistico. Per Balboni vi è un poi un terzo ambito di diffusione della nostra lingua, ovvero le scuole di elite in Cile, Argentina, Turchia, Russia e Nord America. - Da un lato quindi – ha spiegato Balboni – abbiamo gli italiani all’estero che vogliono conservare le loro radici, dall’altro vi sono scuole di italiano dove si crea classe dirigente. Sto parlando di due investimenti completamente diversi, pur se rivolti a discendenti di italiani. .. Noi- ha proseguito Balboni – siamo abituati a dire, la scuola italiana non va bene, ma all’estero, soprattutto per quanto riguarda il liceo scientifico, la nostra scuola gode di molto prestigio ed è vista come una realtà equilibrata… Tutti questi settori della promozione della nostra lingua all’estero, – ha aggiunto Balboni – compreso quello che si rivolge ai Paesi dove non sono presenti discendenti italiani, avrebbero bisogno di una cabina di regia politica, oggi mancante, che sappia indicare dove vogliamo andare con l’italiano nel mondo. Balboni ha anche segnalato l’esigenza di avere maggiori certezze sui tempi e sull’entità delle scarse risorse pubbliche erogate ogni anno per le strutture, come enti gestori e Dante Alighieri, che operano per la diffusione della nostra lingua nel mondo. RINNOVO COMITES Ultimo mese per l’iscrizione nell’elenco degli elettori ROMA- Ultimo mese disponibile per iscriversi nell’elenco degli elettori. Scade il 18 marzo il termine per inviare al Consolato di appartenenza il modulo con cui si conferma la volontà di partecipare alle elezioni dei Comites del 17 aprile. Quest’anno, per la prima volta, ad un’elezione all’estero si applica la cosiddetta inversione dell’opzione: se vuoi votare, ti devi iscrivere nell’elenco degli elettori. Il modulo per l’iscrizione è disponibile su tutti i siti dei Consolati e delle Cancellerie consolari in cui si tengono le elezioni, sui siti dei Comites, delle associazioni e sui giornali italiani all’estero. Solo a chi si iscrive entro il 18 marzo il Consolato invierà il plico elettorale entro il ventesimo giorno antecedente la data del voto. Ha poi ripreso la parola il presidente Micheloni che ha sottolineato sia la necessità di avere un unico luogo volto ad elaborare e gestire i progetti per la promozione linguistica all’estero, sia la sua contrarietà ad un possibile intervento del Maeci su questa materia che non tenga conto del lavoro portato avanti dal Comitato e dalla 7° Commissione su questa materia. Dal canto suo il senatore del Pd Francesco Giacobbe, eletto nella ripartizione Asia, Africa, Oceania e Antartide, ha evidenziato come a tutt’oggi la lingua italiana debba fronteggiare la crescente competizione delle lingue del Medio Oriente. Giacobbe ha anche segnalato la necessità di coinvolgere le scuole pubbliche e private dei vari Paesi nella diffusione di massa della lingua italiana. Anche Giacobbe si è poi soffermato sulla necessità di dare certezze all’erogazione dei fondi pubblici per gli enti gestori e di coordinare gli interventi per la promozione della lingua italiana all’estero. Il senatore del Pd ha infine chiesto a Paolo Balboni indicazioni su possibili soluzioni a questi problemi. A seguire è intervenuta la senatrice Maria Mussini (Misto- MovimentoX) che ha ricordato come negli ultimi anni la mancanza di una politica in questo settore abbia finito per cristallizzare la dispersione delle varie iniziative per l’estero. - Io non contraria agli ente gestori, – ha precisato la Mussini - ma chiunque operi all’interno del sistema per la promozione della lingua all’estero deve avere un coordinamento centrale… Se si vuole l’italiano come lingua e veicolo di cultura ci deve essere una linea politica nazionale, un centro pensante, altrimenti l’italiano diventerebbe un bene di mercato così come gli altri, e come tale verrebbe gestito. Dopo l’intervento del vice presidente del Comitato Claudio Zin (Maie) che ha ricordato come spesso per molti connazionali in Argentina l’invio degli studenti nelle scuole italiane rappresenta una tradizione di famiglia ed ha auspicato la valorizzazione delle vere scuole italiane all’estero, in sede di replica Paolo Balboni, si è detto contrario alla possibile creazione di un’agenzia terza per il coordinamento degli interventi per la lingua italiana all’estero. - Non c’è bisogno – ha spiegato Balboni – di un’agenzia che diventi agente, cioè che faccia le cose che possono essere portate avanti da un esecutivo in ogni sua concretizzazione, ad esempio da un sottosegretario, dopo aver sentito le linee guida che gli vengono dal Parlamento ed in particolare dai parlamentari eletti nella circoscrizione Estero. Per un’ipotetica agenzia vedo invece un gruppo di esperti che abbia il compito di informare il decisore della linea politica e il decisore operativo Questo possiamo farlo , ci sono le persone e le competenze, ma non c’è bisogno di un’ulteriore Ente”. Balboni ha inoltre segnalato l’esigenza sia di evitare competizioni nella promozione della nostra lingua fra Istituti Italiani di Cultura e i Comitati della Dante IL FATTO www.voce.com.ve | sabato 21 febbraio 2014 3 JOBS ACT Arriva la rivoluzione nel mondo del lavoro ROMA - Addio all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori per le nuove assunzioni con il contratto a tutele crescenti, allungamento della durata del sussidio di disoccupazione, stop ai contratti a progetto, rimodulazione delle tipologie contrattuali, possibile demansionamento, allungamento dei tempi per la fruizione del congedo parentale facoltativo: sono le principali novità in arrivo nel mercato del lavoro, una ‘’rivoluzione’’ che a detta del premier dovrebbe ‘’riconoscere i diritti a una generazione’’ che finora non ne aveva. Ecco in sintesi le nuove regole, a partire da quelle contenute nei primi due decreti (contratto a tutele crescenti e Naspi) che dovrebbero andare in vigore già a marzo. - CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI, ADDIO REINTEGRO: Per i nuovi assunti il reintegro nel posto di lavoro sarà possibile solo in caso di licenziamento nullo o discriminatorio e nei casi di licenziamento disciplinare nel quale il giudice riconosca che il fatto materiale contestato ‘’non sussista’’. Negli altri casi di licenziamento ingiustificato (sia per motivo oggettivo che disciplinare) la tutela è solo economica, legata all’anzianità di servizio (due mensilità ogni anno di servizio con un minimo di 4 e un massimo di 24). Per le piccole imprese restano le regole attuali. - INDENNIZZO MONETARIO ANCHE PER LICENZIAMENTI COLLETTIVI: Il regime dell’indennizzo monetario vale anche per i licenziamenti collettivi in caso di violazione delle procedure e dei criteri di scelta sui lavoratori da licenziare (da 4 a 24 mensilità). - DEMANSIONAMENTO: in caso di processi di ristrutturazione o riorganizzazione aziendale e negli altri casi previsti dai contratti l’impresa può modificare le mansioni del lavoratore fino a un livello inferiore senza modificare il suo trattamento economico. - PART TIME: le parti possono pattuire clausole elastiche (che consentono lo spostamento della collocazione dell’orario di lavoro) o flessibili (consentono la variazione in aumento dell’orario di lavoro nel part time verticale o misto). - CAMBIA L’ASPI, ARRIVA LA NASPI, NUOVA ASSICURAZIONE CONTRO LA DISOCCUPAZIONE: chi perde il lavoro ha almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni ha diritto a un sussidio pari alla metà delle settimane per le quali si sono versati contributi. Il sussidio è commisurato alla retribuzione ma non può superare i 1.300 euro. Dopo i primi 4 mesi diminuisce del 3% al mese. Può durare al massimo 24 mesi ed è condizionata alla partecipazione del disoccupato a iniziative di attivazione lavorativa o di riqualificazione professionale. Si introduce un trattamento di disoccupazione (Dis-Col) anche per chi ha contratti di collaborazione. - STOP CONTRATTI PROGETTO: A partire dall’entrata in vigore del provvedimento (che ora va alle Commissioni lavoro delle Camere per il parere) non potranno essere stipulati contratti progetto. Quelli in essere potranno proseguire fino alla scadenza ma dal 1 gennaio 2016 ai rapporti di collaborazione ‘’con contenuto ripetitivo ed etero-organizzati dal datore di lavoro saranno applicate le norme del lavoro subordinato’’. Restano salve le collaborazioni regolamentate da accordi collettivi che prevedono discipline specifiche in ragione delle particolari esigenze produttive. CONTRATTO TEMPO DETERMINATO NO MODIFICHE, RESTA JOB ON CALL: Il contratto a termine mantiene la durata massima a 36 mesi, si prevede un’estensione del campo di applicazione del contratto di somministrazione mentre viene confermato il contratto a chiamata. Per il voucher viene elevato il tetto dell’importo per il lavoratore da 5.000 a 7.000 euro mantenendolo nei limiti della no tax area. PIU’ TEMPO PER CONGEDO PARENTALE: per prendere il congedo parentale facoltativo (sei mesi in complesso) si avrà tempo fino ai 12 anni di vita del bambino (adesso l’età massima à 8). Sale da tre a sei anni l’età entro la quale il congedo facoltativo che si prende è retribuito parzialmente (al 30%). Per il Premier “questa è una giornata attesa da un’intera generazione”. Duecentomila precari passeranno al contratto a tempo indeterminato. Furiosa la Cgil: Articolo 18 ‘rottamato’ Renzi: “Giornata storica: il Jobs Act è legge” ROMA - Alla vigilia del primo anniversario di governo, Matteo Renzi porta in dote il Jobs act. Con l’approvazione in consiglio dei ministri dei decreti attuativi, il premier definisce “una giornata storica, attesa da un’intera generazione” il passaggio di “200mila cococo e cocopro a contratti a tempo indeterminato”. La “rottamazione” dell’art.18 e dei contratti precari è una svolta per il presidente del consiglio che ignora l’ira della Cgil e della minoranza Pd. Ed annuncia, con il ddl sulla concorrenza, la sua prossima sfida: una “sforbiciata a rendite di posizione” ed una sfida alle lobby quando le misure arriveranno in Parlamento. Ignorando il parere non vincolante delle Camere, il consiglio dei ministri, in una lunga riunione di oltre quattro ore, tira dritto sull’architrave originario della riforma del lavoro: via l’art.18 anche “per i licenziamenti collettivi”, conferma lo stesso Renzi, ed avvio dei contratti a tutele crescenti e ai nuovi ammortizzatori sociali, “una rete - è l’immagine del premier - che noi abbiamo ricucito per non far cadere nel buco chi cade dal trapezio”. Oggi, rivendica il premier, “è un giorno atteso da un’intera generazione che ha visto la politica fare la guerra ai precari ma non al precariato”. Dal 2016, come chiarisce il ministro Giuliano Poletti, saranno vietati i contratti a progetto con l’obiettivo di favorire le assunzioni a tempo indeter- Il lavoro sommerso è la piaga del Sud ROMA - È il Mezzogiorno a registrare l’incidenza di lavoro irregolare più elevata del Paese, negli ultimi anni arrivando anche a toccare il doppio rispetto a quella del centro-nord. Il tasso di irregolarità più basso è, al contrario, tendenzialmente nel nord-est, seguito dal nord-ovest e dal centro. L’agricoltura ma anche l’edilizia sono i settori in cui il fenomeno è più presente. PEGGIO AL SUD. Il lavoro sommerso, secondo dati Istat riferiti al 2012, ha raggiunto il 12,1%. Una ‘piaga’ soprattutto al Sud, dove arriva al 20,9% con picchi in Calabria (30,9%). Tra le regioni con il più alto rapporto (unità di lavoro irregolari sul totale) si piazza il Molise (24,6%), seguito dalla Sardegna (22,9%). Mentre le percentuali più basse di sommerso si ritrovano nella provincia autonoma di Bolzano, la più virtuosa (7,0%), che la spunta per un solo decimo sulla Lombardia (7,1%). ISPEZIONI IN AZIENDE, OLTRE 86MILA IN NERO IN 2013. Nel corso del 2013 sono state ispezionate 235.122 aziende (il 15% delle imprese con dipendenti) e ne sono risultate irregolari 152.314, il 64,8% del totale, secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero del Lavoro. minato. Anche sull’aspetto più contestato del jobs act, l’eliminazione dell’art.18, Renzi gioca all’attacco: altro che eliminazione di diritti, “parole come mutuo, ferie, buonuscita entrano nel vocabolario di una generazione fino ad ora esclusa”. E la possibilità di licenziamenti collettivi per il capo del governo si traduce in “assunzioni collettive e non in licenziamenti collettivi”. Perchè, da oggi, “gli imprenditori non hanno più alibi” per non assumere. “O ora o mai più”, è la convinzione del premier. Che non con- vince affatto, anzi rincara, la rabbia della Cgil per la quale “il jobs act è il mantenimento delle differenze e non la lotta alla precarietà”. E della minoranza Pd con il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano che critica il governo che ha ignorato la contrarietà del Parlamento ai licenziamenti collettivi. Critiche note come l’apprezzamento di Confindustria che vede il decreto sul contratto a tutele crescenti addirittura “migliorato sotto alcuni aspetti tecnici”. Rinviati tra due settimane i decreti fiscali, per la presenza del ministro Padoan all’eurogruppo sulla Grecia, il governo si è concentrato su un nuovo capitolo: le liberalizzazioni. La dialettica tra ministri e alleati, ha fatto uscire dal ddl concorrenza la vendita dei farmaci di fascia C fuori dalle farmacie, misura fortemente osteggiata dal ministro della salute Beatrice Lorenzin ma promossa dalle associazioni di cittadini come il Codacons. Rinviata anche la riforma dei porti, che vedeva contrario il ministro, sempre di Ncd, Maurizio Lupi. Ma nel disegno di legge che ora, come è consapevole lo stesso premier, dovrà passare “le montagne russe del Parlamento” e sfidare la levata di scudi delle lobby, entrano gli sconti per Rc auto, maggior trasparenza nei contratti di pay tv e telefonia e l’addio dal 2018 del mercato a maggior tutela per luce e gas. Puntano ad andare incontro ai cittadini anche alcuni interventi sulle professioni, come lo stop al ricorso ai notai per le transazioni sugli immobili non ad uso abitativo sotto i 100mila euro. Non si sa se passerà le forche caudine della nutrita pattuglia dei parlamentari avvocati anche la possibilità di avere soci di capitale all’interno di società ma il governo è determinato ad andare fino in fondo. Anche perchè, ricorda il ministro dello Sviluppo citando le stime Ocse, le liberalizzazioni “potrebbero portare ad un aumento del pil fino a 2,6 punti in 5 anni”. VENEZUELA FONDATO NEL 1950 DA GAETANO BAFILE Direttore Mauro Bafile - CNP 5.613 [email protected] A cargo de Berki Altuve Assitente alla Direzione Flavia Romani Cultura Anna Maria Tiziano [email protected] Venezuela Berki Altuve [email protected] Sport Fioravante De Simone [email protected] Assistente Patrizia Padulo Redazione Europa Mariza Bafile (Caporedattrice) [email protected] Giovanna Chiarilli [email protected] Laura Polverari [email protected] Juan Carlos Bafile Lorenzo Di Muro Edizione Digitale www.voce.com.ve Alfredo Bencomo [email protected] Leonardo Fernández [email protected] Concessionaria per la Pubblicità Giuseppina Liberatore [email protected] Consiglio di Amministrazione Presidente Vincenzo Rasetti Consigliere Amedeo Di Lodovico Amministrazione Yoselin Guzmán [email protected] La Voce d’Italia è una tribuna aperta a tutti i lettori senza preclusioni di ordine politico. 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Divisas a empresarios para materia prima traída de China CARACAS- El ministro de Transporte Terrestre y Obras Públicas, Haiman El Troudi, informó a través de su cuenta en la red social Twiter, @ HaimanVZLA que fueron aprobados 400 millones de dólares para traer materias primas a través del Fondo Chino, el anunció lo realizó en el marco de la reunión que sostienen con la Federación de fabricantes de Repuestos de Venezuela. Anunció que durante la reunión “también se acordó elaborar un plan de trabajo para la procura de insumos nacionales: acero, aluminio y petroquímica “. Por otra parte, también manifestó que “publicaremos una resolución prohibiendo la exportación de plomo y carcazas de cauchos para abastecer de esos insumos a los fabricantes nacionales”. El titular de la cartera de transporte explicó que los fabricantes de cauchos, como Firestone, Good Year y Pirrelli recibirán más de 284 millones de dólares “para importar materia prima desde China y trabajar al 100%”, al igual que los fabricantes de baterías Duncan, Titán y Fundición del Centro que recibirán más de 40 millones de dólares. A través de su cuenta en Twitter, El Troudi informó que los fabricantes de amortiguadores Gabriel, Tuboauto y Amortiguadores SA recibirán 30 Millones de dólares, mientras que los fabricantes de Frenos Mamusa, Frenosven, Driff y Troquelados del estado Aragua recibirán 9,8 millones de dólares. El ministro para el transporte, escribió en la red social que para los fabricantes de filtros fueron aprobados 13 millones de dólares, para los fabricantes de radiadores aprobaron 10,2 millones de dólares y los fabricantes de Ballestas y Espirales recibirán 8,4 millones de dólares “para traer materia prima desde China y trabajar al 100%”. Primarias de la MUD serán el 3 de mayo CARACAS- El secretario ejecutivo de la Mesa de la Unidad Democrática (MUD), Jesús “Chúo” Torrealba ofreció una rueda de prensa este viernes, en la cual manifestó que ya aprobaron la fecha para sus elecciones primarias, “van a ser el próximo 03 de mayo, ese día el país va a escoger quiénes serán los que integren la nueva mayoría calificada en la Asamblea Nacional (AN)”. Explicó que se escogió, por consenso, la Comisión Electoral Nacional que regirá el proceso “que involucra la realización de elecciones primarias, como las designaciones por consenso. Nosotros esta misma tarde (ayer) nos vamos a dirigir al Consejo Nacional Electoral (CNE) para hacer esta participación, a propósito de la fecha de las primarias”. Además de ese planteamiento, debatirán otras materias, “por ejemplo, a nosotros nos parece insólito que el señor Maduro se crea fiscal, ministro de Justicia y aparte se crea presidente del CNE, anoche estaba hablando de las fechas de las elecciones parlamentarias, asuma de una vez, el órgano electoral, el papel que le corresponde”. Consideró indispensable que se aborde el tema de la definición de los circuitos electorales, “tenemos información de que quieren transformar las llamadas Bases de Misiones, o las instalaciones de la Misión Vivienda Venezuela, como centro de votación, vamos a ECONOMÍA Precio del petróleo venezolano cierra la semana en $50,56 CARACAS-El precio del petróleo venezolano aumentó 3,51 dólares el barril para promediar la semana en $ 50,56 dólares, informó el ministerio de Petróleo y Minería. Esta sería la tercera semana consecutiva en alza. “Los reportes de una disminución en el número de plataformas petroleras en actividad en Estados Unidos, la escalada de violencia en Libia y la crisis en Ucrania, dieron soporte a los precios de los crudos durante la presente semana”, señaló el despacho de energía. pedir que eso se aclare, y si eso es verdad, protestaremos por ello”. “Frente a ese intento del Gobierno de ilegalizar a la oposición, reiteramos nuestra decisión del cambio político por el camino constitucional, de la paz. La oposición democrática venezolana será absolutamente pacífica pero también enérgica mediante nuestra única arma, que es el voto”, dijo Torrealba. Más temprano, el secretario ejecutivo de la MUD, señaló que “en virtud del temor que tiene el Gobierno de contarse y de la pérdida del apoyo popular, se realizarán nuevas detenciones“. sabato 21 febbraio 2015 APROBADAS El secretario Ejecutivo de la Mesa de la Unidad Democrática, Jesús “Chuo” Torrealba informó que sus elecciones primarias, “van a ser el próximo 3 de mayo, ese día el país va a escoger quiénes serán los que integren la nueva mayoría calificada en la Asamblea Nacional (AN)”. Redazione Attualità Angelica Velazco Romeo Lucci Yessica Navarro Arianna Pagano Disegno Grafico Juan José Valente [email protected] Pagina 4 | Asimismo, dijo en el programa de César Miguel Rondón en el Circuito Éxitos que “la mejor manera de responder a este intento de sacar al país de la ruta electoral, es persistiendo de ella” . Sostuvo que los dirigentes políticos de oposición decidieron enfrentar la violencia y recalcó que en la MUD están “fortalecidos, porque lo que se está dando es lo que habíamos previsto”. “Estamos en plena turbulencia y puede agravarse (…) En este momento hay que constatar el discurso del Gobierno con la realidad del país“, apuntó. TJS EE UU no tiene jurisdicción para sancionar a Venezuela CARACAS-La presidenta del Tribunal Supremo de Justicia, Gladys Gutiérrez, se refirió ayer a las sanciones que Estados Unidos busca imponer sobre funcionarios venezolanos, e insistió en que ese país no tiene jurisdicción alguna para sancionar a Venezuela. La Sala Constitucional, a través de un acuerdo leído por la magistrada Gutiérrrez, manifestó su categórico rechazo a las “maniobras de desestabilización del orden interno”, así como las sanciones impuestas por Estados Unidos contra funcionarios del Gobierno venezolano por presunta violaciones a los derechos humanos y corrupción. Asimismo, el TSJ expresó su respaldo al Ejecutivo nacional y al pueblo de Venezuela. “El pueblo venezolano tiene el legítimo derecho a la libre determinación, a la no intervención, al respeto a la soberanía, igualdad, justicia y paz”, agregó. “La pretendida intención de proteger los Derechos Humanos del Gobierno y Congreso de los Estados Unidos de América particularmente con las acciones antes mencionadas, contradicen los principios que están en la base de los derechos que paradójicamente afirman proteger, al tiempo que buscaría obviar y violentar impunemente nuestra soberanía infringiendo en los más elementales criterios que emanan de los principios básicos del Derecho Internacional”, expuso Gutiérrez. 15 años de Experiencia Venezuela Italia Solicitud y legalización de documentos de Esdo Civil y de Estudios. Solicitud y legalización de: Estratti di Nascita. Matrimonio, Morte e Antecedenti Penali. Apostilla de la Haya. Traducción a Italiano, Inglés, Francés, Español y otros idiomas. Departamento Legal Aposlle dell’Aia. Departamento Legal Asesoria Asesoria - Redacción de documentos. Sucesiones Divorcios y Secesiones. Derecho de ciudadania Solicitud y legalización de documentos en Argentina, Colombia y Mexico. MEJORAMOS CUALQUIER PRESUPUESTO Otros países. Consultar CONSULTA GRATUITA Caracas !" #$% &'!()*)+/0!(2"+/)!)"+/)!** e-mail: [email protected] 444678";<&67 Roma =>? 200*K!8 #$% &'K)02!(++ e-mail: [email protected] 444678";<&67 VENEZUELA A cargo de Berki Altuve BREVES Traslado de Ledezma a tribunales podría ser este sábado Omar Estacio, abogado defensor del alcalde mayor, indicó que se sigue a la espera del traslado de Antonio Ledezma. “Estamos aquí a las puertas del tribunal, y no nos vamos a ir hasta que tengamos información oficial”. Adelantó que el traslado puede prorrogarse hasta este sábado Dijo que desconoce cuáles serán los hechos conspirativos por los cuales la Fiscalía informó que será imputado el alcalde Antonio Ledezma. “Y es un poco aventurado de mi parte opinar sobre algo que no conozco, necesitaría tener el expediente a mi vista”. “No obstante si dijo que aplicar ese tipo de delito a su defendido es un argumento jurídico “bien deleznable”. Insistió que no hay actuación de Antonio Ledezma que se pueda calificar de conspiración”. Unasur realizará reunión de cancilleres en Venezuela QUITO- El secretario general de la Unión de Naciones Suramericas (Unasur), Ernesto Samper, informó este viernes que una comisión conformada por los cancilleres de Brasil, Colombia y Ecuador, realizan los preparativos de una próxima reunión en Venezuela. Durante una entrevista concedida a la emisora colombiana Caracol Radio, Samper detalló que la próxima semana viajará a Caracas en conjunto con la comisión de cancilleres para conversar con el Gobierno de Venezuela sobre la situación del país tras el intento de golpe de Estado que fue desmantelado. Asimismo, detalló que desde hace 20 días ha monitoreado permanentemente la situación de Venezuela la cual catalogó como crítica por la ruptura total de la relación entre gobierno y oposición. Amnistía Internacional repudió proceso en contra de Ledezma Amnistía Internacional emitió un comunicado público donde reitera su rechazo ante la detención judicial en contra del alcalde Metropolitano Antonio Ledezma. La detención del Alcalde de Caracas, Antonio Ledezma, el día de ayer es sumamente preocupante. En el contexto venezolano actual no queda más que asumir que una vez más a las autoridades no les interesa dar prioridad a la protección de los derechos humanos sino acallar a las voces críticas. En un estado de derecho en el cual se deben proteger los derechos humanos de todas las personas, es inaceptable que se detenga a individuos sin evidencia admisible de que hayan cometido delito alguno. BCV estableció tarifas para la compra-venta de divisas al menudeo El Banco Central de Venezuela (BCV) estableció en 1% el límite máximo de comisión, tarifa o recargo que las personas naturales deberán pagar por la venta de divisas al menudeo, cuando se trate de transferencias, con carga a cuentas o por cheques de viajeros. Así mismo, se estableció entre 1 y 3% el límite máximo de comisión, tarifa o recargo para la compra de divisas por parte de personas naturales establecida en el país por intermedio del convenio cambiario No 33, que norma este tipo de operaciones. El BCV prohíbe el cobro de cualquier tipo de comisiones, tarifas o recargos adicionales por este tipo de operaciones de compraventa de divisas, salvo las que cobren instituciones financieras extranjeras, las cuales deben ser indicadas al usuario antes de la operación. “Los intermediarios especializados en operaciones al menudeo deberán discriminar en los comprobantes de la transacción cambiaria respectiva, como mínimo, los datos de identificación del cliente, el tipo de cambio, el monto de la operación, así como el monto y porcentaje cobrado por concepto de comisión, tarifa o recargo”, agrega el comunicado. Eljuri a la FAO y Raúl Pacheco asume el INE El vicepresidente de Planificación y Conocimiento, Ricardo Medéndez informó que Raúl Pacheco asume la presidencia del Instituto Nacional de Estadísticas (INE), en sustitución de Elías Eljuri que fue designado por el presidente Nicolás Maduro como embajador ante La Organización de las Naciones Unidas para la Alimentación y la Agricultura, mundialmente conocida como FAO por sus siglas en inglés, en reconocimiento de “su amplia, constante y brillante trayectoria”. Pagina 5 | sabato 21 febbraio 2014 Representantes de los diversos partidos políticos de la MUD denunciaron supuestas agresiones físicas y psicológicas en su contra del Alcalde Antonio Ledezma Concentración en Chacaíto en apoyo a Ledezma CARACAS- Un grupo de representantes de los diversos partidos políticos de la Mesa de la Unidad Democrática realizaron este viernes un pronunciamiento en la plaza Brión de Chacaíto, en relación a la detención del alcalde Metropolitano, Antonio Ledezma, y denunciaron supuestas agresiones físicas y psicológicas en su contra. El diputado a la Asamblea Nacional Richard Blanco, quien ahora funge como presidente del partido político Alianza Bravo Pueblo, señaló que Ledezma “se encuentra firme”, a pesar de todo lo sufrido este jueves e indicó que de parte de diversos países se ha mostrado solidaridad hacia la situación del Alcalde, a través de llamadas por parte de diversos mandatarios en las que se condenó la detención cometida en Venezuela. Añadió que tras estas manifestaciones de apoyo a nivel internacional, la dirigencia opositora “no se doblegará” ante el Gobierno nacional e instó a varios alcaldes del país a convocar movilizaciones pacíficas en sus localidades, como una medida de rechazo a las políticas que fueron aplicadas al también dirigente opositor. Por su parte, la esposa del dirigente nacional Leopoldo López, Lilian Tintori, quien también asistió a la concentración de orden simbólico, indicó que “si no hemos parado por liberar a nuestros estudiantes ni a Leopoldo López, menos vamos a parar hasta tener a Antonio Ledezma con nosotros”. De la misma manera, Tintori indicó que medidas como el encarcelamiento del Alcalde Metropolitano obedecen a una serie de estrategias para “tapar lo que pasa en el país”. “Usan lo único que les queda que es la represión con las armas y el poder (…) Ellos saben que pronto viene un cambio y lo vamos a lograr“, agregó. Para cerrar el acto, se presentó la esposa de Ledezma, Mitzy Capriles, quien indicó que a pesar de los tratos recibidos, su esposo se encuentra estable de salud. Asimismo, hizo un llamado a los asistentes al acto, así como a los venezolanos en general para continuar con acciones que tengan como objeto dar una alerta a nivel internacional acerca de la naturaleza de las acciones que están llevándose a cabo contra la dirigencia opositora venezolana. ONU insta al diálogo en Venezuela El secretario general de la ONU, Ban Ki-moon, está siguiendo las informaciones sobre la detención del alcalde metropolitano de Caracas, Antonio Ledezma, y espera que todas las fuerzas políticas de Venezuela opten por el “diálogo” para resolver sus diferencias, dijo este viernes su portavoz. Ban “confía en que todas las partes redoblen sus esfuerzos para avanzar” en un proceso de diálogo y espera “un amplio apoyo” a esa iniciativa con el fin de que “los desafíos políticos a los que se enfrenta Venezuela sean tratados de forma pacífica,” dijo a los periodistas el portavoz, Stéphane Dujarric, reseña EFE. Según recordó, ese ha sido el mensaje que “de forma consistente” y “pública” ha expresado el secretario general de las Naciones Unidas. Dujarric no quiso comentar de forma específica la detención de Ledezma y se limitó a señalar que la oficina de Ban está “siguiendo la información” y dirá algo si lo considera oportuno. EEUU preocupado Por otro lado, el Gobierno de Estados Unidos también expresó su preocupación por lo que considera una aparente escalada de la intimidación a la oposición por parte del Ejecutivo venezolano, tras la detención este jueves del alcalde metropolitano de Caracas, Antonio Ledezma. “Estamos profundamente preocupados por lo que parece ser una escalada de intimidación de la oposición por parte del Gobierno de Venezuela”, dijo en Twitter la secretaria de Estado adjunta de EE.UU. para América Latina, Roberta Jacobson, sin mencionar de forma explícita la detención de Ledezma. En varios tuits, publicados en español y en inglés, Jacobson afirmó también que EE.UU. ha instado “sistemáticamente” al Gobierno de Venezuela “a liberar a los que han sido injustamente encarcelados” y a “mejorar el respeto” a los derechos humanos. “La única manera de resolver los problemas de Venezuela es a través del diálogo entre venezolanos, no intentando silenciar críticas”, subrayó la alta funcionaria. Además, según Jacobson, toda la región “debe trabajar para asegurar que el Gobierno de Venezuela está a la altura del compromiso común con la democracia”. En tanto el portavoz de la Casa Blanca, Josh Earnest, dijo que el Gobierno de Estados Unidos está considerando “herramientas” adicionales para “encauzar a Venezuela hacia una dirección más positiva”. Al ser consultado sobre si Washington considera nuevas sanciones contra Venezuela, Earnest dijo: “El Departamento del Tesoro y el Departamento de Estado están controlando de cerca esta situación y conside- ran herramientas que puedan estar disponibles que encaucen al Gobierno de Venezuela en la dirección hacia la que ellos creen que debería dirigirse”, reseñó Reuters Earnest sostuvo que las acusaciones del presidente de Venezuela, Nicolás Maduro, respecto a que Estados Unidos está tratando de desestabilizar a su Gobierno son “absurdas”. El secretario general de la Organización de los Estados Americanos (OEA), José Miguel Insulza, dijo que “la detención del Alcalde Metropolitano de Caracas, Antonio Ledezma, ha provocado una fuerte alarma por la forma en que ésta se llevó a cabo, y por el carácter de mandatario electo en ejercicio de su cargo” El Secretario General Insulza reiteró su llamado a “detener los hechos que conducen a una espiral de polarización que envuelve a la sociedad venezolana y que hace imposible la búsqueda de acuerdos que reúnan la voluntad de todos los sectores”. E Santos abogó por Ledezma El presidente de Colombia, Juan Manuel Santos manifestó su preocupación por la situación que se vive en Venezuela y por la detención del alcalde de Caracas, Antonio Ledezma, y su deseo de que se respeten los derechos de la oposición venezolana “Hemos manifestado nuestro deseo de que a los opositores se les respeten sus derechos. Inclusive hemos pedido la libertad de Leopoldo López. En el caso del alcalde Antonio Ledezma, también esperamos que cuente con todas las garantías para un debido proceso”, manifestó Santos desde la Casa de Nariño, sede del Gobierno. Señaló que en las últimas 24 horas ha promovido consulta con otros países de la región para ayudar a los venezolanos a que encuentren solucion a los problemas por los cuales atraviesan. “Con la oposición también hemos mantenido una comunicación franca y constante y en el mismo sentido hemos expresado nuestras opiniones tratando siempre de promover el diálogo”, dijo. 6 ITALIA sabato 21 febbraio 2014 | VATICANO Papa: far lavorare ‘in nero’ è un peccato gravissimo CITTÀ DEL VATICANO - Far lavorare “in nero”, sottopagare la manodopera, evadere i contributi pensionistici o sanitari: tutti comportamenti non degni di un cristiano, dei quali “fare penitenza”, ed è un “peccato gravissimo” pensare di coprire queste “ingiustizie verso i dipendenti” usando Dio, magari semplicemente facendo una “offerta alla Chiesa”. Proprio nel giorno in cui il governo italiano vara i decreti attuativi sul Jobs Act, anche papa Francesco interviene sul tema del lavoro, con parole severissime verso ogni violazione nei rapporti con i dipendenti. “Tu non puoi fare offerte alla Chiesa sulle spalle dell’ingiustizia che fai con i tuoi dipendenti. Questo è un peccato gravissimo: è usare Dio per coprire l’ingiustizia”, ha denunciato il Papa nella messa mattutina a Santa Marta. E “se uno va a messa tutte le domeniche e fa la comunione, gli si può chiedere: ‘E com’è il tuo rapporto con i tuoi dipendenti? Li paghi in nero? Paghi loro il salario giusto? Anche versi i contributi per la pensione? Per assicurare la salute?”. Su questi aspetti Bergoglio non transige. Per lui, infatti, i cristiani, specie in Quaresima, sono chiamati a vivere coerentemente l’amore a Dio e l’amore al prossimo. Ha messo dunque in guardia da chi invia un assegno alla Chiesa e poi si comporta ingiustamente con i suoi dipendenti. Commentando le letture nell’omelia, il Pontefice ha subito sottolineato che bisogna distinguere tra “il formale e il reale”: per il Signore, ha osservato, “non è digiuno, non mangiare la carne” ma poi “litigare e sfruttare gli operai”. Ecco perché Gesù ha condannato i farisei perché facevano “tante osservanze esteriori, ma senza la verità del cuore”. Secondo Bergoglio, è peccato gravissimo usare Dio per coprire l’ingiustizia. Così, a chi frequenta la messa e si avvicina all’eucaristia si deve chiedere conto anche del suo rapporto con i propri lavoratori. “Non è un buon cristiano quello che non fa giustizia con le persone che dipendono da lui”, ha sentenziato. E non è un buon cristiano, ha soggiunto, “quello che non si spoglia di qualcosa necessaria a lui per dare a un altro che abbia bisogno”. Il cammino della Quaresima, ha detto ancora, “è questo, è doppio, a Dio e al prossimo: cioè, è reale, non è meramente formale. Non è non mangiare carne solamente il venerdì, fare qualcosina, e poi fare crescere l’egoismo, lo sfruttamento del prossimo, l’ignoranza dei poveri”. C’è chi, ha raccontato il Papa, se ha bisogno di curarsi va in ospedale e siccome è socio di una mutua subito viene visitato. “E’ una cosa buona - ha commentato il Papa - ringrazia il Signore. Ma, dimmi, hai pensato a quelli che non hanno questo rapporto sociale con l’ospedale e quando arrivano devono aspettare 6, 7, 8 ore?”, anche “per una cosa urgente”. Intanto, il Vaticano ha fatto sapere che le proprie pensioni non sono a rischio e non sono giustificati gli allarmi al riguardo. Lo ha spiegato un comunicato del Cda e del Collegio dei Revisori del Fondo Pensioni vaticano, sottolineando “il sostanziale equilibrio tra risorse disponibili e impieghi verso gli attuali e futuri pensionati”. I bilanci di esercizio “evidenziano, nel corso degli anni, la solidità anche della struttura patrimoniale e finanziaria del Fondo stesso. Il rapporto di copertura del Fondo Pensioni (funding ratio) è del 95%”. A conferma della “reale solidità” del Fondo, in presenza di un “progressivo incremento delle risorse finanziarie e immobiliari”, la consistenza patrimoniale al 31 dicembre 2015 sarà di “oltre 504 milioni di euro”. “Ci riteniamo al sicuro - ha commentato il portavoce vaticano padre Federico Lombardi - Non si vedono particolari motivi di preoccupazione”. Il Parlamento avrà due mesi di tempo per convertire il provvedimento in legge. Carcere per i combattenti, 4.800 militari in città e più poteri ai servizi segreti. Altri 1.800 militari per Expo Terrorismo: le nuove norme Mattarella firma il decreto legge ROMA - Dieci giorni dopo il via libera del Consiglio dei ministri, il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto legge che contiene le nuove norme antiterrorismo ed il rifinanziamento delle missioni internazionali. Il Parlamento avrà ora due mesi di tempo per convertire il provvedimento in legge. L’M5S ha chiesto lo spacchettamento delle norme sulle missioni da quelle sul terrorismo. MISURE DOPO CHARLIE HEBDO - Il decreto - 21 articoli - è stato varato, dopo aver considerato “la straordinaria necessità ed urgenza” delle misure, “anche alla luce dei recenti gravissimi episodi verificatisi all’estero”. Il riferimento è agli attentati di Parigi che hanno dato una decisa accelerata al pacchetto, pensato già lo scorso anno dopo l’emergere della minaccia Isis. COMBATTERE ALL’ESTERO È REATO - Il provvedimento punta a colpire le nuove modalità con cui si manifesta la minaccia: foreign fighters e lupi solitari, in primis. Crea così una fattispecie di reato per punire i combattenti che si recano nei teatri di guerra (foreign fighters): le pene vanno da 3 a 6 anni di reclusione. Anche chi organizza i viaggi rischia la stessa pena, Ruby-ter: 15mila euro al mese versati da Berlusconi a Minetti MILANO - Nicole Minetti non è indagata nel caso ‘Ruby ter’ che riguarda principalmente i presunti versamenti da parte dell’ex premier alle ragazze che sono state ospiti alle serate di Arcore e che avrebbero poi detto il falso come testimoni nel corso dei processi. L’ex igienista dentale di Berlusconi, invece, è stata condannata a 3 anni per favoreggiamento della prostituzione nel processo cosiddetto ‘Ruby 2’, assieme a Emilio Fede e Lele Mora. Gli investigatori della sezione di polizia giudiziaria, però, avrebbero accertato nelle scorse settimane che la giovane ex consigliera riceve un bonifico di 15 mila euro al mese dal leader di Forza Italia. E i riscontri sarebbero anche arrivati dalla testimonianza del ragioniere Spinelli, l’uomo addetto ai versamenti alle ragazze, sentito nei giorni scorsi per circa sette ore e ascoltato anche in mattinata dai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio. Nella deposizione di oggi, Spinelli ha proseguito nella ricostruzione davanti agli inquirenti dei soldi dati, prevalentemente in contanti, alle 20 ragazze perquisite martedì scorso. che viene aumentata “se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici”. STRETTA SUL WEB - Prevista inoltre una stretta sulla propaganda via web, strumento chiave dell’Islamic State e delle altre formazioni jihadiste. I providers, su richiesta dell’autorità giudiziaria, dovranno oscurare i siti che inneggiano al terrorismo. Presso il ministero dell’Interno sarà man- tenuto un elenco aggiornato (una sorta di black list) dei siti jihadisti. PIÙ POTERI PER GLI 007 - Il testo punta anche a rafforzare l’intelligence. Fino al 31 gennaio gli agenti dei servizi potranno fare colloqui con detenuti, “al solo fine di acquisire informazioni per la prevenzione di delitti con finalità terroristica di matrice internazionale”. Aumentate le garanzie funzionali degli 007 che potranno usare un nome falso in procedimenti penali, “quando sia necessario mantenerne segreta la reale identità nell’interesse della sicurezza della Repubblica o per tutelarne l’incolumità”. DNA COORDINERA’ INCHIESTE SU TERRORISMO - C’è poi il coordinamento delle inchieste sul terrorismo che vengono incardinate presso la Direzione nazionale antimafia. Chi la dirige diventerà Procuratore nazionale antimafia ed antiterrorismo. 4.800 MILITARI IN CITTA’ CON TAGLIO AL FONDO ASILO - Oltre alle novità normative, il dl potenzia l’impiego dei militari nelle città (passati da 3.000 a 4.800) a vigilanza degli obiettivi sensibili, con una spesa di 29,6 milioni di euro per il 2015. Metà di queste risorse (14,8 milioni di euro) sono state recuperate tramite una corrispondente riduzione delle disponibilità del Fondo asilo. L’altra metà mediante una riduzione delle dotazioni finanziarie del ministero della Difesa. È invece la società Expo a stanziare i 7,2 milioni di euro necessari per l’impiego di un ulteriore contingente di 600 militari dal 15 aprile all’1 novembre per le esigenze di sicurezza del sito dove si svolgerà l’Expo. ITALIA www.voce.com.ve | sabato 21 febbraio 2014 7 MILLEPROROGHE Ok dalla Camera, ecco il decreto legge ROMA - Via libera di Montecitorio con 280 sì e 96 no al dl Milleproroghe sul quale mercoledì il governo aveva ottenuto la fiducia. Il provvedimento passa ora al Senato che ha tempo fino al primo marzo per il sì definitivo. Molte le novità inserite in corsa, alcune molto attese. Tra queste la mini proroga degli sfratti (4 mesi) o l’intervento sui minimi Iva ed il blocco del’aumento delle aliquote. Ecco le ultime novità inserite nel testo. - SFRATTI, PER 4 MESI SI PUO’ CHIEDERE STOP: alla fine non si tratta di una “proroga perpetua”, come ha sottolineato Maurizio Lupi, ma di una soluzione ‘ponte’ attenta ai nuclei più bisognosi, che consente di valutare “caso per caso”. Il giudice, su richiesta, potrà sospendere l’esecuzione di uno sfratto “fino al centoventesimo giorno dall’entrata in vigore della legge di conversione”, per consentire il “passaggio da casa a casa”. - ‘SALVA-MINIMI’, STOP ANCHE AUMENTO CONTRIBUTI: tra le misure più attese, torna in vita il vecchio regime dei minimi Iva (con tassazione agevolata al 5%) che coesisterà per tutto il 2015 con il nuovo regime (al 15%). Fermato per quest’anno anche l’aumento dei contributi per gli autonomi iscritti alla gestione separata Inps, che restano al 27% per poi salire gradualmente. - RATEAZIONE BIS EQUITALIA: si riaprono i termini per chiedere un piano di rate per i debiti con il fisco. Chi è decaduto fino a fine 2014 può fare la richiesta entro il 31 luglio. Niente azioni esecutive per chi accede a un nuovo piano. - RIENTRO CERVELLI: se ne era parlato già con l’Investment compact, alla fine la proroga degli incentivi per arginare la ‘fuga dei cervelli’ e rendere più invitante la prospettiva di tornare in patria è arrivata, per i prossimi due anni. Passa anche da 4 a 6 anni la durata massima degli assegni di ricerca. - TORNANO GIUDICI DI PACE NEI PICCOLI COMUNI: fino al 30 luglio i sindaci, anche le unioni di Comuni, potranno chiedere la riapertura degli uffici soppressi per effetto del riordino. Slitta a fine anno il termine per completare l’unione dei Comuni - ANTICIPO APPALTI AL 20%: per ‘compensare’ split payment e reverse charge dell’Iva e’ prorogato fino a fine 2016 l’anticipo di una quota degli appalti alle imprese, quota aumentata al 20% per attenuare i problemi di liquidità delle aziende. Congelato per il 2015 l’ampliamento dell’accesso al Fondo di garanzia per le Pmi alle imprese fino a 499 addetti. - AVVOCATI E FARMACIE: slitta al 2017 la riforma dell’esame di abilitazione degli avvocati, mentre per due anni la titolarità delle farmacie si potrà ottenere con la sola iscrizione all’albo, salvo che per le 2.600 nuove sedi oggetto del concorso straordinario. - L’AQUILA E L’EMILIA, E I ‘SALVA’ LAZIO E VENEZIA: arrivate anche alcune proroghe molto attese nei territori. Niente sanzioni per l’Aquila anche nel 2015 per lo sforamento del Patto di Stabilita’, misura simile a quella adottata per il Lazio (tra le proteste, in particolare della Lega), e un altro anno ‘di respiro’, fino a meta’ 2016, per le imprese emiliane che hanno acceso mutui per pagare le tasse. C’e’ anche il ‘salva-Venezia’ che allenta le sanzioni e consente di assumere nonostante i conti in disordine. Allungato a fine anno anche l’appalto per i collaboratori scolastici di Palermo. Per il Premier non è in atto nessuna guerra da parte dell’Isis: “L’Italia è solida contro le minacce, ma non vogliamo correre rischi, le avventure belliche non servono” Renzi: “Usiamo la diplomazia non siamo sotto assedio” ROMA - “L’Italia è un grande Paese in condizione di affrontare qualsiasi tipo di minacce”. Matteo Renzi utilizza la platea della trasmissione di Rai 2, Virus, per mandare pochi e miratissimi messaggi sul ruolo e la strategia di Roma in merito alla situazione in Libia e ai rischi di attacchi terroristici da parte dell’Isis. “L’Italia è forte ed in condizione di reggere ma non intende avviare avventure belliche”. Il problema va affrontato con “grande decisione” ma senza cedere all’isteria collettiva. “Preoccupazione sì , sottovalutazione della situazione no ma non siamo assediati, non abbiamo quelli con i coltelli dietro le porte”, tranquillizza il premier rimarcando che il problema, per certi versi, non viene dall’esterno ma dall’interno: non a caso - spiega- gli attentatori in Francia e a Copenaghen, sono nativi di quei luoghi. Così come l’Isis non è strutturalmente in Libia ma un fenomeno accresciuto anche grazie alle moderne tecnologie di comunicazione, come Internet, per esempio. Da qui la massima esigenza di lavorare diplomaticamente per ottenere il consenso internazionale, quindi anche da parte di paesi come la Cina e la Russia, per giungere ad LIBIA La guerra taglia il 25% dell’export del cibo Italiano ROMA - L’escalation della crisi in Libia ha fermato nel 2014 la corsa dell’export agroalimentare italiano, dopo sei anni di numeri in crescita: per le eccellenze del made in Italy le consegne sono scese infatti del 25 per cento, a 160 milioni di euro. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti realizzata per l’ANSA dalla quale si evidenzia che sono stati colpiti soprattutto ortofrutta, pasta e conserve di pomodoro. Per l’ortofrutta, il prodotto alimentare italiano più richiesto, il valore delle esportazioni nel 2014 si è attestato a 50 milioni di euro, in calo del 22% sul 2013. Per motivi culturali e religiosi sono praticamente nulle le esportazioni in Libia di vino, formaggi e salumi - ricorda Coldiretti - ma altri prodotti del made in Italy dal 2008 al 2013 avevano registrato un forte trend di crescita, bloccatosi già agli inizi del 2014 e con un 2015 che ha visto “precipitare la situazione”. Preoccupazioni per il futuro riguardano anche le esportazioni di conserve di pomodoro che sono state pari ad oltre 40 milioni di euro nel 2014 (-0,2 per cento). Il Consorzio Casalasco del Pomodoro di Cremona - prosegue Coldiretti - ha spedito nel maggio 2014 l’ultimo carico di Pomì e Gusto d’Oro in Libia, poi l’instabilità del Paese ha impedito ulteriori rapporti di scambio commerciale che erano stati avviati nel 2013. Tiene l’export di caffè che è rimasto stabile attorno ai 3 milioni di euro, mentre un preoccupante calo si è registrato per le spedizioni di pasta Made in Italy che sono crollate dell’84 per cento ed ammontano ad appena 2 milioni di euro nel 2014. una soluzione che porti la pace nel paese nordafricano. Il presidente del Consiglio ha anche snocciolato alcuni dati sul fenomeno dell’immigrazione in Italia, con 160 mila arrivi senza uno stato di emergenza, senza casi di malattie particolari, come l’Ebola. E tutto ciò grazie ad una Bel Paese solido e forte ma senza voglie “avventuristiche”. Con una premessa, “Non ci siamo mai tirati indietro nelle operazioni di peacekeeping, ma nel caso della Libia non c’è ora questa necessità, non serve inviare truppe di terra. Certamente, dire che siamo totalmente al sicuro sarebbe esagerato. Ogni paese è a rischio e come tutti i paesi a ri- schio anche il nostro ha rafforzato le misure di sicurezza interna e avviato procedure di espulsione anche per chi ha solo inneggiato agli attentati in Siria”. Contestualmente, si sta lavorando per avere un proficuo rapporto con l’Islam, perchè proprio i paesi arabi moderati sono i più decisi nemici del terrorismo. Servono dunque buon senso e saggezza e l’Italia farà sempre e ovunque la sua parte anche rendendosi disponibile a offrire personalità adeguate, se necessario,a sostituire Bernardino Leon, l’inviato dell’Onu in Libia, il cui mandato scade il 13 marzo. “Le aggressioni dall’esterno non sono ora un rischio -ribadisce più volte -anche se ci possono essere fatti isolati che richiedono una forte vigilanza”. In questo quadro, il premier commenta anche il dibattito politico sul riconoscimento dello Stato della Palestina da parte di Roma: “Un discorso opportunamente rimandato, noi vogliamo due popoli e due stati, dobbiamo lavorare per questo obiettivo ma ora ci sono troppe strumentalizzazioni - afferma - anche in Israele dove è in corso la campagna elettorale in vista delle elezioni”. 8 MONDO sabato 21 febbraio 2014 | NISMAN La pista iraniana porta in Uruguay MONTEVIDEO - La tortuosa “pista iraniana” seguita in Argentina nelle indagini sulla morte di Alberto Nisman prende una nuova svolta che porta in Uruguay: i media locali scrivono che i servizi iraniani avrebbero scelto Montevideo quale nuova base nella regione. E una parlamentare argentina ha chiesto chiarimenti al governo di Buenos Aires sulla presunta presenza nella capitale uruguayana di iraniani proprio nei giorni della morte del procuratore. I media di Montevideo in questi giorni hanno riferito che proprio l’Uruguay ha preso il posto della “Triplice Frontiera” (l’area di confine fra Argentina, Brasile e Paraguay) quale nuovo centro nell’area sudamericana dei servizi di Teheran. La stampa locale riporta tra l’altro dichiarazioni di Elisa Carriò, tra i leader più noti dell’opposizione argentina, secondo la quale quello di Nisman è stato un “omicidio”. Il Pm indagava sull’attentato all’associazione mutualistica degli ebrei argentini Amia, che nel 1994 fece 85 vittime e aveva accusato la Casa Rosada, cioè la presidenza, di aver tramato per insabbiare la pista iraniana. La stessa Carriò ha chiesto al governo di verificare la presunta presenza in Argentina “di diplomatici siriani e/o iraniani”, i quali “si sarebbero spostati da Buenos Aires a Montevideo nei giorni della morte di Nisman”. La parlamentare è d’altra parte convinta che uno dei punti scottanti dell’inchiesta del Pm sia quello dei “collegamenti” in Argentina dei terroristi di Hezbollah responsabili, secondo lo stesso procuratore, dell’attentato Amia. “Chi poteva offrire appoggio operativo? La domanda ci rimanda ai guerriglieri (argentini) addestrati anni fa a Beirut”, ha aggiunto la Carriò, precisando che Mohsen Rabbani, l’ex funzionario dell’ambasciata iraniana a Buenos Aires indagato da Nisman, viveva in Uruguay ed era a sua volta in contatto con un ex membro dei “Montoneros”, la guerriglia peronista attiva negli anni ‘70. Qualche giorno fa il governo uruguayano ha disposto una “protezione speciale” nei confronti dell’ambasciata d’Israele a Montevideo e “di ciascuno dei suoi funzionari”. La decisione è stata presa a seguito delle informazioni riferite dal Mossad su una “falsa bomba” (senza detonatore) trovata lo scorso 8 gennaio vicino all’ambasciata israeliana a Montevideo. L’episodio non è mai stato chiarito, ma il governo ha ammesso di aver chiesto l’allontanamento del diplomatico iraniano Ahmad Sanad Gol, proprio a seguito - ha precisato la stampa - delle segnalazioni da parte del Mossad di atteggiamenti sospetti vicino all’ambasciata israeliana. I dettagli delle riforme, che Atene dovrà presentare alla Ue per rimanere nell’Euro, saranno noti lunedì. Almeno per ora rischio ‘Grexit’ scongiurato, Padoan: “Vittoria di tutti” Grecia – Ue: c’è l’accordo, prestito esteso di 4 mesi BRUXELLES - La Grecia ottiene lo sblocco del prestito europeo con un’estensione di quattro mesi, ma gli aiuti saranno vincolati alle misure che realizzerà e che, per una prima parte, dovrà già partire lunedì. Il nuovo governo di Atene e i Paesi Europei raggiungono una prima intesa. Un accordo di principio, da riempire di contenuti. Ma la strada è tracciata. L’intesa viaggia su quattro punti: estensione dell’attuale programma di aiuti per 4 mesi, completamento con successo della valutazione delle misure (richieste dal Memorandum, ndr) prima del nuovo esborso di aiuti, elenco riforme entro lunedì e rispetto degli impegni presi. In pratica la Grecia si è impegnata, una volta concordate le misure, ad astenersi dal ritirarle o modificarle unilateralmente se queste hanno un impatto sul bilancio. ‘’Siamo tutti vincitori - afferma il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan - lo dico senza retorica: è un grande passo avanti per l’Europa; sono molto soddisfatto. È stata una decisione difficile ma presa insieme”. Già nel pomeriggio erano arrivate voci sulla possibilità che Grecia ed Europa sarebbero riuscite a trovare un minimo comun denominatore che scongiura il rischio ‘Grexit’ e assicurare la sopravvivenza economica del Paese che dal 28 febbraio si sarebbe trovato senza l’ombrello del programma di aiuti. L’intesa raggiunta concede alla Grecia un’estensione del programma di aiuti di quattro mesi, ma il negoziato non finisce qui: ora bisogna discutere i dettagli tecnici, un lavoro che coinvolgerà gli esperti dell’euro working group e il cui esito è tutt’altro che scontato. Inoltre, il monitoraggio resta stretto: entro lunedì il Go- Brasile: scandalo Petrobras, pm chiede 1,5 mld euro in danni RIO DE JANEIRO - Il pubblico ministero federale brasiliano ha presentato un’azione di risarcimento danni per un ammontare pari a 4,47 miliardi di reais (circa 1,5 miliardi di euro) contro sei aziende edili e di ingegneria indagate nell’ambito dello scandalo di corruzione scoppiato all’interno della statale del greggio verde-oro, Petrobras. La somma complessiva comprende 105 milioni di euro di risarcimento per presunto denaro pubblico dirottato da Petrobras, 317 milioni di euro a titolo di multa e un miliardo di euro per danni morali collettivi. Queste le sei imprese citate in giudizio: Camargo Correa, Sanko, Mendes Junior, OAS, Galvao Engenharia ed Engevix. Tutte hanno dirigenti accusati nell’ambito dell’operazione ‘Lava Jato’ (Autolavaggio), scattata nel marzo 2014 e riguardante sospetti di tangenti per almeno 4 miliardi di dollari complessivi. verno dovrà presentare la lista delle riforme che intende portare avanti, che saranno valutate dalle ‘istituzioni’. Cioè la ex Troika. L’accordo “di principio” è stato raggiunto fuori dall’Eurogruppo. La riunione dei ministri dell’Eurozona è iniziata solo intorno alle 19, con oltre tre ore di ritardo. Il presidente Jeroen Dijsselbloem voleva evitare che si arrivasse di nuovo ad un confronto dove 18 Paesi erano uniti contro Atene, come è successo negli ultimi due Eurogruppi. Inoltre le frizioni, anche caratteriali, tra il ministro greco e quello tedesco avrebbero rischiato di surriscaldare troppo l’atmosfera della sala, rischiando di accorciare ancora di più le possibilità di un’intesa. “Il cambiamento di retorica dei greci ha creato problemi di fiducia”, ha detto il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis entrando all’Eurogruppo. È per questo che Dijsselbloem ha organizzato una serie di incontri bilaterali prima della riunione a 19. L’olandese ieri mattina aveva anche visto il presidente della Ue Donald Tusk, per valutare la possibilità di convocare un summit europeo qualora le cose si fossero messe male. Le premesse non erano delle migliori: “La situazione è molto difficile”, aveva ammesso. In effetti da Spagna a Irlanda, da Portogallo a Lussemburgo, da Slovacchia ad Austria, tutti ritenevano la lettera inviata dai greci a Bruxelles non soddisfacente. Non solo la Germania dunque, ma una serie di altri Paesi chiedevano ad Atene di fare di più. Per i ministri, la lettera di Atene era troppo vaga. Consente un “margine di interpretazione troppo ampio”, lamentava l’austriaco Hans Schelling. Un’apertura, con richiesta di impegno, era invece arrivata dal Cancelliere tedesco, Angela Merkel. “La lettera greca dimostra che la Grecia è ancora interessata agli aiuti europei”. E aveva aggiunto, ‘’Bisogna migliorare le cose’’ ma la posizione tedesca è sempre stata ‘’quella di lottare affinché la Grecia resti nell’euro’’. ‘’La Grecia è nella zona euro e ci deve restare’’, le aveva fatto eco il presidente francese Francois Hollande. Da Roma anche il premier italiano Matteo Renzi non nasconde di sperare in un accordo. “Padoan ci serviva a Bruxelles - dice alla fine di un importante Cdm - perché l’Italia sta cercando di arrivare ad un’intesa, un punto di accordo da fare tutti insieme: il principio riforme in cambio di tempo è giusto, la Grecia deve fare le riforme ed è fondamentale che gli impegni siglati siano rispettati” Ma anche i greci avevano i loro paletti: “Noi abbiamo fatto non solo un miglio in più ma dieci in più, e ora aspettiamo che i nostri partner facciano quello che resta”, ha detto il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis prima di entrare nel palazzo della riunione. E il premier Tsipras si diceva pronto a portare il confronto fino ai leader, chiedendo un summit europeo straordinario se l’Eurogruppo non avesse fatto progressi. I progressi invece ci sono: “Avanziamo, avanziamo”, twitta il commissario agli affari economici Pierre Moscovici, dopo che fonti greche ed europee diffondono la notizia dell’accordo politico ormai siglato, prima dell’Eurogruppo, tra i protagonisti principali. Accordo fortemente aiutato dal presidente della Bce Mario Draghi, presente alla riunione chiave dove la situazione si è sbloccata con il greco Varoufakis e il tedesco Schaeuble che hanno accettato il testo dell’accordo proposto da Dijsselbloem e Lagarde. Che alla fine commenta: il testo dell’accordo trovato ‘’è molto profondo, denso e dice cose importanti per ognuno, quindi è pienamente onnicomprensivo’’. SPORT www.voce.com.ve | sabato 21 febbraio 2014 ALLERTA TIFOSI 2.400 romanisti per il ritorno a Rotterdam ROMA - Appena il tempo di fare la conta di feriti e arresti e un primo bilancio, e subito c’é da allestire un piano per il ritorno di Europa League. “Valuteremo eventuali problematiche per la trasferta di Rotterdam nel prossimo comitato per l’ordine e la sicurezza: poi decideremo”, ha detto il questore di Roma, impegnato a poche ore della devastazione olandese nella Capitale a fare il punto della situazione di giovedì. Quella di giovedì prossimo, di competenza come é ovvio della polizia olandese, impegnerà però anche le autorità italiane, a protezione dei 2.400 tifosi giallorossi attesi al ‘De Kuip’, la ‘vasca’ che ospita le partite del Feyenoord; e soprattutto ad evitare che quei 50 romanisti pronti giovedì a vendicarsi dei rivali olandesi trasformino il loro tentativo fermato dalla polizia in una voglia di trasferta olandese. Il club giallorosso fa affidamento sul fatto che il lotto di biglietti a disposizione - andato esaurito rapidamente - é finito nelle mani di quanti tra i tifosi erano già andati a Monaco e Manchester, in forza del diritto di prelazione. In sostanza, si tratta dei soliti noti. Ma la situazione, da fonti del Viminale, é definita ‘’molto delicata’’: si dovrà capire nei giorni scorsi se nel gruppo di romanisti vorranno entrare infiltrati senza biglietto, e sulla base dello scambio di informazioni con la Polizia olandese sarà direttamente il Viminale a decidere il livello di rischio di Feyenoord-Roma e l’eventuale invio di polizia italiana di supporto. Nella Capitale, i fans del Feyenoord erano ‘accompagnati’ da 9 ufficiali di polizia olandese per la collaborazione internazionale con le forze dell’ordine italiane. La Roma, come di consueto per le trasferte europee, “raccomanda a tutti i propri tifosi di astenersi dal tentare di acquistare tagliandi in circuiti o canali diversi da quello ufficiale”, e soprattutto “di non recarsi a Rotterdam per la gara senza essere già in possesso del biglietto d’ingresso dello stadio De Kuip”. Lo stadio olandese, rinnovato l’ultima volta per l’Europeo 2000, contiene 51 mila posti: tutto esaurito, l’Europa League per la squadra olandese staccata in campionato di 20 punti dal Psv primatista l’Europa League é vitale. I precedenti italiani nello stadio Feyenoord non sono di buon auspicio, era la finale di Euro 2000 quando sette giornalisti italiani furono brutalmente picchiati e arrestati dalla polizia di Rotterdam. Ora, dopo la ‘’vergogna’’ di Roma, come ha sottolineato anche il club olandese, c’e’ allerta per il ritorno: ‘’Siamo impotenti’’, dicono dal Feyenoord, e la tifoseria olandese é nota per la sua violenza. Ma più da trasferta che interna. Sui social e sul web sono già partite ironie e sfottò, rari i messaggi più ‘caldi’. Ma nelle prossime ore si capirà il vero livello d’allerta della notte di Rotterdam. 9 Cancellata la partita della 24ª giornata. I giocatori rinviano la messa in mora: “Dobbiamo fare fronte comune, la priorità è salvare la società. Con o senza Manenti” Parma nel baratro: salta la partita con l’Udinese PARMA – “Non ci sono i soldi per pagare gli steward domenica allo stadio? Non ci fa più credito nemmeno la farmacia per acquistare i medicinali per i giocatori e il medico è rimasto senza auto, pignorata dall’ufficiale giudiziario”. A parlare è uno dei dipendenti del Parma Fc, le vere vittime di una vicenda che ora dopo ora diventa sempre più drammatica. Il baratro del fallimento è ormai l’unica prospettiva rimasta dopo una giornata ancora senza bonifici e con in più il rinvio di Parma-Udinese, gara che era in programma domenica allo stadio Tardini. La decisione finale sul match è arrivata direttamente dal presidente della Figc Carlo Tavecchio. Il Prefetto di Parma aveva inizialmente dato l’autorizzazione a far giocare la partita a porte chiuse, ma il numero uno della Federcalcio ha deciso per lo stop definitivo dopo aver sentito, recita il comunicato ufficiale, “l’Associazione italiana calciatori e l’Associazione italiana allenatori di calcio, che hanno espresso il disagio dei calciatori e degli allenatori di entrambe le squadre a giocare a porte chiuse” e “sentito anche il sindaco della città di Parma”. Già il primo cittadino M5s di Parma, sempre più centrale nella vicenda. Dopo il summit di giovedì sera a Roma con lo stesso Tavecchio e con il presidente di Lega Beretta, ieri Federico Pizzarotti ha incontrato prima il presidente crociato Giampietro Manenti, poi i giocatori ed infine in serata i dipendenti. “Avremo ogni giorno un tavolo di concertazione per monitorare l’andamento della situazione perché ora nessuno può nascondere che il momento è critico. Il vaso è colmo - ha detto Pizzarotti - Le garanzie di Manenti? Nessuna garanzia. A parole sono state dette le stesse cose dei giorni scorsi, ma le parole non sono utili a pagare i conti. Troppi i punti oscuri”. Talmente oscuri che Pizzarotti nel primo pomeriggio si è recato negli uffici della Procura della Repubblica di Parma assieme ai legali della Figc. Un incontro con i pm che hanno aperto il fascicolo per fallimento (udienza fissata il 19 marzo prossimo) per avere chiarimenti sui tempi tecnici dell’iter giudiziario, insomma capire quanto tempo è ancora a disposizione per tentare l’impresa disperata di salvare il club. Salvataggio che ormai, è evidente, non passa più da Giampietro Manenti. Ieri mattina il massimo dirigente gialloblù, dopo avere incontrato sindaco e giocatori, aveva in programma il primo consiglio di amministrazione di Eventi Sportivi spa e Parma Fc. All’appello però non ha risposto nessuno. Negli uffici di Collecchio non si sono presentati i soci di minoranza, a partire dai rappresentanti della Energy T.I Group (che hanno chiesto il commissariamento del club), ma nemmeno i più fedeli collaboratori di Manenti, come Fiorenzo Alborghetti e l’ormai ex socia della Mapi Group Isabella Camporesi. “Ma noi vogliamo comunque salvare la società - ha detto il capitano della squadra Alessandro Lucarelli - Manenti? Deve trovare il tempo e il denaro per salvare il Parma, altrimenti dovrebbe dire al sindaco e a chi di dovere che non ce la fa e dovrebbe farsi da parte”. Ma il numero uno crociato saprà fare un gesto del genere dopo tante inutili parole?. VENEZUELA Il Caracas ritrova il suo capitano: Mea Vitali in campo contro lo Zulia CARACAS – Dopo aver saltato l’ultimo turno di campionato a causa di una squalifica, Eduardo Saragò potrà schierare nuevamente il suo capitano: l’italo-venezuelano Miguel Mea Vitali. In questo turno di campionato i ‘rojos del Ávila’ saranno impegnati sul campo dello Zulia. Il centrocampista di origine laziale vuole festeggiare nel migliore dei modi il suo 34esimo compleanno. “Miky” è entusiasta per essere nuovamente a disposizione del mister Saragò. - Sono felice per il ritorno in campo e non vedo l’ora di giocare per dare il massimo e portare a casa i tre punti-. Anche se nella classifica la compagine lagunare ha appena 17 punti, nelle ultime settimane la situazione è migliorata trasformandosi in una delle mine vagan- ti del torneo. Mea Vitali conosce molto bene il campo del Pachencho Romero, infatti tra il 2006 e 2008 ha difeso i colori dell’Unión Atlético Maracaibo con 26 presenza e 2 reti. Il calciatore nato 34 anni fa a Caracas sa che le condizioni climatiche giocano un fattore fondamentale nello sviluppo della gara. “Alle tre e mezza il caldo è afoso e poi c’è anche tanto vento. Speriamo di poter trovare un campo in condizioni ottime per giocare a calcio. – spiega l’italo-venezuelano, aggiungendo - Il clima lo renderà pesante e questo farà si che il ritmo della gara sia più lento. Pero sul campo del Pachencho Romero si sfideranno due compagie che hanno giocatori che possono decidere la gara e daranno spettacolo”. In caso di vittoria il Caracas si ritroverebbe in vetta alla classifica in coabitazione con lo Zamora che questo fines ettimana non scenderà in campo: i bianconeri di Barinas hanno rinviato la gara contro l’Aragua per preparare al meglio il match di Coppa Libertadores contro i cileni del Palestino. In questo turno di campionato è stata rinviata anche il match Deportivo La Guaira-Mineros: i neroazzurri sono partiti ieri verso l’Argentina per sfidare l’Huracan nella massima competizione continentale. La sesta giornata ha in programa: Deportivo Lara-Metropolitanos, Estudiantes-Trujillanos, Tucanes-Deportivo Táchira, Deportivo Anzoátegui-Portuguesa, Carabobo-Llaneros e Deportivo Petare-Atlético Venezuela. FDS 10 SPORT sabato 21 febbraio 2014 | SCI NORDICO I bianconeri vincono in rimonta: Llorente trova la prima rete del 2015, il regista decide con una prodezza da 29 metri Pittin è tornato, combinata lampo d'argento Pirlo salva una brutta Juve: con l’Atalanta è 2-1 TORINO - Dopo il mezzo passo falso contro il Cesena, la Juve torna alla vittoria e si porta per il momento a 10 punti di vantaggio sulla Roma in testa alla classifica. Nel primo anticipo della 24ª giornata, i campioni d’Italia soffrono ma battono 2-1 in rimonta l’Atalanta: è un gran gol di Pirlo a griffare il successo dei bianconeri, dopo che Llorente aveva risposto al vantaggio a sorpresa realizzato da Migliaccio. Allo Juventus Stadium gli ospiti hanno subito una grandissima occasione con Baselli, ma Buffon risponde da campione al destro ravvicinato del nazionale Under 21. Un minuto dopo la squadra di Colantuono passa: sugli sviluppi di un corner, Migliaccio legge bene la traiettoria e va in anticipo verso il primo palo, girando di testa in rete. EURO RIVALI Il Borussia vince ancora, 3-2 a Stoccarda ROMA - Terza vittoria consecutiva in Bundesliga per il Borussia Dortmund che si avvicina al big match di Champions contro la Juve con ritrovata fiducia. La squadra di Jurgen Klopp - nell’anticipo della 22ma giornata di Bundesliga - ha vinto 3-2 sul campo dello Stoccarda, allontanandosi dalla zona retrocessione e guadando con maggiore ottimismo alla sfida allo Juventus Stadium martedì prossimo. Di Aubameyang (al 25’ pt), Gündogan (39’ pt) e Reus (44’ st) i gol dei gialloneri, mentre per i padroni di casa le reti portano la firma di Klein (al 32’ pt per il momentaneo 1-1) e Niedermeier nel recupero (46’ st). Il portiere della Juve para quando il pallone ha già varcato la linea. La squadra di Allegri si divora la chance del pareggio con Pereyra, mentre Sportiello dice di no con un super intervento a Caceres. Il pareggio dei padroni dii casa, comunque, è nell’aria e arriva al 39’: sul corner di Pirlo, Sportiello è ancora provvidenziale su Bonucci, ma in mischia Llorente trova il varco giusto e realizza l’1-1. L’attaccante basco si sblocca dopo oltre due mesi di digiuno e un attimo prima dell’intervallo la Juventus perfeziona la rimonta. Splendido destro dalla distanza di Pirlo e pallone che si infila proprio all’angolo alto alla sinistra del portiere dell’Atalanta, che non riesce a deviare. Un gol bellissimo. Nella ripresa Pogba ha un’ottima opportunità di testa, ma non angola ed esalta i riflessi di Sportiello. Gli orobici ci provano con Scaloni dalla distanza, ma il destro del difensore argentino non ha fortuna. L’ultima chance è ancora per Migliaccio, ma questa volta il colpo di testa del centrocampista non è preciso. La Juventus porta a casa una preziosa vittoria e si prepara nel migliore dei modi alla grande sfida di Champions League contro il Borussia Dortmund. FORMULA 1 Super Red Bull a Barcellona, ma Ferrari vicinissima ROMA - La prova di forza della Red Bull di Daniel Ricciardo e l’ulteriore conferma della Ferrari di Kimi Raikkonen, secondo ad un soffio dallo stakanovista australiano autore di ben 143 giri. Sono i principali verdetti della seconda giornata di test della Formula 1 sul circuito di Montmelò vicino a Barcellona, dove i campioni in carica della Mercedes non sono andati oltre un quinto tempo con Lewis Hamilton e un sesto tempo con Nico Rosberg. Settimo crono per l’ex ferrarista Fernando Alonso con la sua nuova McLaren motorizzata Honda, e in costante crescita rispetto alle prime uscite a Jerez de La Frontera. Alle spalle dei migliori, che hanno realizzato i rispettivi tempi con gomme soft, l’altro ex ferrarista Felipe Massa (che ai box ha ricevuto la visita dell’amico Neymar), terzo con la sua Williams in una giornata partita per la Rossa con le parole del responsabile del- la gestione sportiva della Ferrari Maurizio Arrivabene. “Oggi non ci sono più tante correnti, ma una sola. Un unico obiettivo. Abbiamo ritrovato la voglia di lavorare insieme con entusiasmo - ha detto Arrivabene in collegamento da Barcellona durante la presentazione della nuova stagione di Sky Motori - La squadra c’è. A noi non interessa essere campioni invernali. Le risposte che ci aspettavamo dai test sono arrivate. Ma teniamo i piedi per terra”. Anche il rapporto tra i due piloti della monoposto rossa è positivo: tra Raikkonen e Vettel ci sono i presupposti per una buona stagione. “Kimi non ha bisogno di aiuto - dice il dirigente -, aveva bisogno solo di una macchina buona ed ora ce l’ha. Conosce Vettel e si sostengono a vicenda”. E da oggi Raikkonen cederà la Ferrari del 2015, la SF15-T, al nuovo compagno e amico Sebastian Vettel che alla vigilia della partenza per Barcellona per la seconda sessione dei test precampionato ha trascorso due intense giornate di lavoro con i tecnici della scuderia a Maranello. Durante la sua permanenza il tedesco ha trovato anche il tempo per visitare l’impianto di lastratura della Ferrari a Modena, la Carrozzeria Scaglietti, per poi recarsi bordo della California T a Maranello, dove ha firmato il bancone del Ferrari Store. Impegnate anche le due serate, quando è stato l’ospite d’onore delle presentazioni in anteprima della 488 GTB. “Guidare una rossa più che una responsabilità, è un onore - ha detto il quattro volte campione del mondo al Tg1 - E’ un peccato non ci sia Enzo Ferrari, sarebbe stato bello conoscerlo. Quello che ci ha lasciato comunque ha sempre un sapore di magia, entrare a far parte della scuderia Ferrari è molto bello”. ROMA - Dieci chilometri per dire al mondo della neve che fatica: “sono tornato”. Alessandro Pittin si regala l’argento ai mondiali di sci nordico di Falun: un secondo posto nella combinata arrivato con la rimonta proprio sulla prova di fondo dopo il 14º nel turno dei salti. Il finanziere di Cercivento, che nel 2010 a Vancouver aveva conquistato il bronzo olimpico, prima medaglia a cinque cerchi nella specialità per l’Italia, riscatta così tre anni senza acuti, i problemi alla spalla e la delusione per il quarto posto ai Giochi di Sochi, un anno fa. E questo argento ora rappresenta il miglior risultato di sempre per gli azzurri tra Mondiali e Olimpiadi. Nella rassegna iridata in Svezia - finora senza medaglie per la spedizione italiana – l’atleta 25enne è riuscito a portarsi sul podio: dopo il turno di salti e oltre tre ore di rinvii per le forti raffiche, Pittin era a 1”16 dal tedesco Eric Frenzel, poi è partito a razzo nei 10 km di fondo riacciuffando in pochi chilometri il gruppo degli inseguitori dei migliori sei che mantenevano un vantaggio di circa 50 secondi. Poi Pittin ha deciso di lasciare il gruppone per riagganciare i migliori. Ancora qualche chilometro per riprendere le forze e poi la salita finale, che lo vedeva al comando seguito dal solo Johannes Rydzek (oro alla fine). “Dopo il salto ho sentito che sarebbe stata la giornata giusta - ha detto Pittin -: ho fatto tre giri a grande velocità, poi ho rifiatato un attimo ma non ho potuto aspettare troppo perché altrimenti il gruppo mi avrebbe rimontato. Sapevo che Rydzek mi sarebbe passato davanti nel finale, ma partendo sull’ultima salita la medaglia sarebbe stata certa. Ho fatto il salto migliore della mia stagione e con questa medaglia chiudo un periodo negativo che si era aperto tre anni fa, quando mi feci male alla spalla. La giornata è stata stressante a causa dei continui rinvii, ma sono contento di come ho saputo rimanere concentrato e mantenere la testa giusta per andare a medaglia”. Il nostro quotidiano Rutas& Sabores Il nostro quotidiano !CARGODE"ERKI!LTUVE 11 | sabato 21 febbraio 2015 X X Semana de gastronomía española PALADARES Recetas ‘a la italiana’ CARACAS- Con motivo de la presentación de la Guía de Restaurantes Españoles en Caracas publicada por la Embajada de España en Venezuela se ha organizado una Semana de Gastronomía Española, a fin de reivindicar la herencia de la restauración española en una ciudad como Caracas donde la misma goza de gran presencia y tradición. La Semana ofrecerá brunchs y buffets españoles, cata de vinos, formación en periodismo gastronómico, tapas y música invadiendo las instalaciones del Hotel Gran Meliá Caracas (Sabana Grande, Caracas) entre este domingo 22 y el sábado 28 de febrero. Las actividades programadas son las siguientes: Domingo, 22: 12.00 AM. Brunch español. Restaurante Mediterráneo, del Hotel Gran Meliá Caracas. Del lunes, 23 al viernes, 27: Almuerzos españoles. De lunes a viernes, el tradicional buffet del Restaurante Mediterráneo, del Hotel Gran Meliá Caracas, ofrecerá un menú especial de gastronomía española. Martes, 24: Almuerzo español con el chef invitado Gumersindo Romano del restaurante LA HUERTA de Caracas, quien presentará su propuesta gastronómica con sus célebres platos Callos a La Asturiana y Cordero Encendido. Restaurante Mediterráneo, de Hotel Gran Meliá Caracas. Jueves, 26 09.00 AM – 05:00 PM X X El Hotel Gran Meliá Caracas celebrará la Semana de Gastronomía Española, del domingo 22 al sábado 28 de febrero, que organiza conjuntamente con la Embajada de España Jornada de Periodismo Gastronómico dictada por el experto español José Ramón Navarro, dirigida a periodistas, críticos, connoisseurs y restauradores. Con la participación especial del crítico gastronómico Miro Popic y la colaboración de la Asociación de Comunicadores Para asistir, será preciso inscribirse previamente escribiendo a la dirección de correo electrónico: [email protected] (cupos limitados). 06.00 PM Cata de vinos, en el Piano Bar del Hotel Gran Meliá Caracas, dirigida por Vladimir Viloria. Los vinos servidos en la cata serán cortesía del importador MARFRAN (Bodega Señorío de Bocos, Ribera del Duero, y Compañía Vinícola del Norte de España, CUNE, La Rioja) y las degustaciones que los acompañarán, creaciones del chef Alex Arcas, del Restaurante Tapas 18 Gastrobar. Viernes, 27 6.30 PM Noche de Tapas & Flamenco. Conversatorio sobre la Guía de Restaurantes Españoles en Caracas, a cargo de su autora, Vanesa Rolfini, en el Lobby Bar del Hotel Gran Meliá Caracas. La noche continuará con una selección de tapas del Restaurante Tapas 18 Gastrobar y música flamenca en directo. &%2)! Espaguetis con almejas s4IPO0ASTA s.DE0ERSONAS s!UTOR2ESTAURANTE,UCCA Ingredientes: GRDEESPAGUETIS MLDEACEITEOLIVA Media cucharadita de ajo picado Media cucharadita de anchoas picadas ALMEJASSEGÞNTAMA×O MLDEVINOBLANCO Una cucharadita de perejil picado Agua de cocción de pasta Preparación: #OCERLOSESPAGUETISDURANTEAPROXIMADAMENTE A MINUTOS / LO QUE INDIQUEELFABRICANTE -IENTRAS EN UN SAUTÏ SE CALIENTA LA mitad del aceite, se le añade el ajo, y la anchoa picada, y se deja cocer sin coger color. Añadir las almejas, cocer durante ½ minuto, y agregar el vino blanco. 3. Se deja cocer sin cubrir hasta que se abren las almejas. Cuando los espaguetis están en su punto se les añaden. Saltear frecuentemente, y añadir el resto del aceite hasta conseguir la consistencia requerida, agregando agua de COCCIØNSEGÞNNECESIDAD!×ADIRPEREJIL picado en el ultimo momento. Diseño de El Hatillo %,(!4),,/,A!LCALDÓADE%L(ATILLOANUNCIALA segunda edición de la feria de diseño para jóvenes emprendedores, Hatillo Diseña, a realizarse LOSDÓASYDEMARZODEAMA PMENLA0LAZA3UCREDE%L(ATILLO 0RODUCTO DEL PRIMER ENCUENTRO DE ACTORES TUrísticos y culturales realizado el pasado mes de agosto y en el marco de su programa de apoyo a proyectos comunitarios y locales, la Alcaldía DE%L(ATILLOENCOLABORACIØNCONLAMARCA),OVE 6INTAGE #ARACAS TRAE DE NUEVO LA FERIA (ATILLO $ISE×A EN LA QUE MÉS DE EMPRENDEDORES creativos se darán cita para mostrar sus mejores diseños. Hatillo Diseña es un espacio para impulsar el emprendimiento y la vanguardia con propuestas innovadoras de talentosos diseñadores hatillanos y venezolanos de ropa, accesorios y decoraciones de interiores. Esta actividad forma parte DELVÏRTICEDEGESTIØN6IVE%L(ATILLOYREPRESENTA una alternativa diferente y más económica en la CARACAS- Macarrones, espaguetis, lasaña, fettuccine, raviolis, canelones, fiorelli, tagliatelle... Sólo en lo referido a la pasta, las posibilidades culinarias son tantas y tan sabrosas que cuesta elegir. Esto, sin olvidar por supuesto, las famosas y ricas pizzas, risottos o sus quesos, carnes, pescados y verduras de gran calidad. Magníficos manjares todos ellos que hacen de la cocina italiana una de las más populares y apreciadas a nivel internacional. Y es que fuera de las fronteras del país trasalpino, muchas son las ciudades que cuentan con numerosos restaurantes especializados en este tipo de cocina. Hoy, te presentamos: Gran Caracas para emprendedores jóvenes que quieran dar a conocer sus productos. ,OS INTERESADOS EN PARTICIPAR DEBEN ENVIAR AL correo [email protected] sus aplicaciones especificando nombre y reseña de la marca, logo, una muestra de los diseños y fotos de participaciones anteriores en ferias o mercados. /"3%26!#)/.%3 0ROCURARDARLEUNAVUELTAALAPASTAEN el momento de emplatar para conseguir una presentación atractiva. Il nostro quotidiano Il nostro quotidiano 12 | sabato 21 febbraio 2015 A cargo de Berki Altuve El ejemplo de emprendimiento de Easy Taxi en Venezuela fue uno de los casos estudiados en la conferencia “Venezuela Tierra de Emprendedores” Emprender significa hacer más con menos CARACAS- Aunque parezca contradictorio el dinero no lo es todo en el emprendimiento. Este fue uno de los pensamientos expuestos durante la conferencia “Venezuela Tierra de Emprendedores”, que organizaron este mes los estudiantes del Diplomado en Gerencia de Relaciones Públicas de la Universidad Católica Santa Rosa de Lima. Marcos Subía, Country Manager de Easy Taxi Venezuela, fue uno de los ponentes del evento que avala esa idea. “Es un mito del emprendedor aquello que reza que el dinero resolverá todos sus problemas. Estudios recientes demuestran que 70% de los emprendimientos fallan luego de levantar más capital del necesario”, expresó. De acuerdo con Subía, la falta de experiencia en la administración del capital y el derroche innecesario de recursos suelen costarle caro al emprendedor. En su opinión, el emprendimiento exitoso ocurre cuando se le saca provecho a los recursos, aunque escasos y reducidos en un comienzo, para generar resultados que permitan seguir captando más inversión, apuntando al crecimiento sostenido. Otro concepto errado es creer que la formación y éxito de una empresa es un hecho aislado. El activo más valioso de cualquier emprendimiento es su equipo de trabajo, conformado por personas convencidas y empoderadas con el proyecto, con capacidad para crear desde cero y ser propagadores de cambio. “En Easy Taxi vivimos nuestra labor diaria bajo la mentalidad del lean startup, que junto con nuestros principios nos permiten adaptarnos con rapidez a la realidad particular de nuestros mercados, sortear las dificultades y generar resultados relevantes en el corto plazo”, acotó. Esta forma de entender el negocio se basa en el aprendizaje validado, la experimentación científica y una continua interacción con clientes y proveedores, que sirve para acortar y optimizar los ciclos de desarrollo de un producto. El emprendimiento en negocios se refiere a la capacidad de una persona para crear una empresa o proyecto haciendo esfuerzos que lo llevan a superar obstáculos. Se considera más una cuestión de actitud. Desde el punto de vista de Subía, las herramientas de un emprendedor están enmarcadas en los valores de tipo emocional como la pasión, tolerancia al estrés y fracaso, paciencia, perseverancia, enfoque, pensamiento estratégico, voluntad y ganas de trabajar. El emprendimiento también tiene repercusiones en la sociedad. “Creemos que cumplimos con un rol importante. No solamente aportamos un cambio que trasciende el mercado de transporte en las ciudades donde operamos, impactando directamente sobre las personas (pasajeros y taxistas). Además, somos una fuente generadora de empleo para jóvenes talentos, que tienen la posibilidad de desarrollo y crecimiento profesional en nuestra organización”, agregó Subía. Easy Taxi es una empresa que nació en Brasil en 2011, al año siguiente llegaron a Caracas. Crecen en el país de la mano de jóvenes emprendedores venezolanos que en dos años de operaciones ya ha incorporado Maracaibo y Valencia a su red de servicio de contacto entre el pasajero y el taxi más cercano, por medio de una aplicación para teléfonos inteligentes. El papel del Estado también es considerado importante en el impulso al emprendimiento. Subía ejemplificó el caso de Chile, donde el gobierno ha generado iniciativas de emprendimiento para propiciar la generación de negocios o ideas que tengan un impacto inmediato en la sociedad, con fuentes adicionales de empleo para las nuevas generaciones y el aporte al desarrollo económico del país. “En este sentido, todo apoyo que pueda recibir un emprendedor al momento de iniciar su idea de negocio es sumamente positivo y será bien recibido, bien sea que el aporte venga de manos de un gobierno, organizaciones sin fines de lucro o de la empresa privada”, concluyó. NOVEDADES Caracas y Puerto La Cruz disfrutarán de la red 4G de Teléfonica Telefónica l Movistar anuncia la puesta en marcha en Venezuela de su nueva red 4G+. Este lanzamiento ocurre luego de que hace poco más de dos meses las autoridades nacionales anunciaran a la Empresa la adjudicación del espectro radioeléctrico en las bandas 1700 -2170 MHz (10+10MHz) y 2600 MHz (20+20MHz) para la oferta de servicios móviles de cuarta generación. A partir de hoy, los clientes podrán acceder a una red que permite navegar en promedio 10 veces más rápido que en la red 3G. Esto se traduce en una mejor experiencia en servicios de contenido, espacio en la nube, video llamadas, streaming, juegos y muchas otras interacciones multimedia adicionales. Con la instalación de 240 nodos en el primer trimestre de 2015, Caracas y Puerto La Cruz serán las primeras ciudades en disfrutar de esta tecnología de vanguardia que progresivamente cubrirá las principales ciudades del resto del país. Esto solo es posible gracias a la exitosa experiencia que posee el Grupo Telefónica en el despliegue de tecnología LTE en 9 países de Latinoamérica y 3 de Europa. “El lanzamiento de nuestra red 4G+ es sin duda un gran aporte que la Empresa está realizando en Venezuela, lo que nos consolida una vez más como el principal inversionista privado no petrolero del país. Esto nos permite incrementar nuestra inversión local y refuerza nuestro compromiso de brindar las mejores opciones de comunicación que contribuyan con el desarrollo del país”, afirmó Pedro Cortez, Presidente de Telefónica Venezolana. “La cuenta inolvidable” en apoyo a la Fundación Alzheimer de Venezuela Dentro de su labor cotidiana, Banplus se ha caracterizado constantemente por aportar su granito de arena a nobles causas. En esta ocasión, abriendo “La cuenta Inolvidable” esta institución bancaria brinda un espaldarazo a la Fundación Alzheimer de Venezuela, la cual atiende a personas que sufren de enfermedades neurológicas y cognitivas. Diego Ricol, presidente del Banco, mencionó que “es paradójico que para ayudar a quienes han perdido la memoria tengamos que poner a prueba la nuestra, es por esto que Banplus pone a disposición de sus clientes, y de todas aquellas personas que deseen colaborar, un número de cuenta tan simple que no se puede olvidar”. Lo recaudado a través del 0000-0000-000000000000 apoyará la capacitación de personas cuidadoras de quienes padecen esta enfermedad y contribuirá con el financiamiento de programas desarrollados por la Fundación. La Fundación Alzheimer de Venezuela se propone continuar realizando campañas de divulgación, orientación, información y capacitación a familiares de pacientes y público en general. Cada aporte que se haga a través de Banplus servirá de soporte para actividades de docencia e investigación para prevenir y enfrentar las consecuencias de esta enfermedad. Rif. J - 00061061 - 4 Sus Festejos y Conferencias en una excelente ubicación Hotel Las Américas Servicio de Valet – parking y estacionamiento gratis Salas de Conferencia (Con conexión inalambrica a Internet) (Servicio de Fax) Centro de Negocios Sistema de Seguridad Conexión Wi-Fi Servicio de Taxi Final Av. Casanova, Sabana Grande, Caracas - Venezuela Teléfonos: (0212) 951.7387 - 951.7985 -951.7596 - Fax: (0212) 951.1717 e-mail: [email protected] - www.hotel.lasamericas.com.ve
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