Premio Nacional de Periodismo 1950 1950 2015 Anni di Storia... Fondatore Gaetano Bafile Anno 67 - N° 64 2015 Anni di Storia... Direttore Mauro Bafile Deposito legale: 76/0788 Caracas, venerdì 8 aprile 2016 La Voce d’Italia www.voce.com.ve @voceditalia Belgio, la polizia: “Aiutateci a identificare l’uomo col cappello!” Il premier ha affermato che non da alcun peso a chi continua a fare polemica tutti i giorni Renzi: “Non siamo il governo delle lobby” Il Pd tiene alta la guardia con l’occhio alle amministrative di giugno e il referendum costituzionale di ottobre. Continua a tenere banco l’inchiesta di Potenza. Il progetto per la “banda larga” (Servizio a pagina 10) PETROLIO E TRIVELLE Lite M5s-Pd sulla sfiducia ROMA - Contro Renzi e il suo governo il M5s alza il tiro: non basta la mozione di sfiducia presentata per cercare di mandare a casa un esecutivo, che i 5 Stelle definiscono una “combriccola del quartierino”, e dare “all’Italia un governo legittimato dal popolo che faccia l’interesse nazionale”. Ora chiedono l’interrvento del presidente Mattarella. (Servizio a pagina 9) PANAMA PAPERS I vip italiani si difendono (Servizio a pagina 9) ROMA - Non sarà un’inchiesta a far cambiare passo o agenda al governo, perché quell’agenda è dettata dalla necessità di far ripartire il Paese e non, come vorrebbero far credere le opposizioni, da lobby e petrolieri. Matteo Renzi lo dice chiaro e tondo: - E’ una barzelletta che siamo il governo delle lobby. Ai giochini dei politicanti che continuano tutti i giorni a fare polemica non prestiamo attenzione. Ci dicono che è un rischio fare le opere, pubbliche e private. Ma l’unico rischio è non sbloccarle. Anzi, sono convinti i renziani, la risposta migliore alle opposizioni che “provano a trascinarci in un rissa quotidiana” è dire con ancora più forza che il governo non rallenta il passo e ottiene risultati come quelli sul turismo in crescita. All’indomani del piano per Bagnoli, il presidente del Consiglio presenta il progetto per la banda larga. (Continua a pagina 8) CIV- CARACAS Il rispetto delle devozioni più care (Servizio a pagina 2) VENEZUELA PRESIDENTE MADURO NELLO SPORT “CHAVISTAS”-OPPOSIZIONE In studio emendamento per ridurre periodo parlamentare Scontri violenti di fronte alla sede del CNE CARACAS – Anche la Legge di Amnistia, approvata recentemente dal Parlamento, sarà sottoposta all’esame del “Tribunal Supremo de Justicia”. E probabilmente, come giá accaduto con la Riforma della Banca Centrale, sarà dichiarata incostituzionale. Il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, ha annunciato ieri che è sua intenzione chiedere il parere di costituzionalità alla Corte, poichè considera La Legge di Amnistia inaccettabile. Il capo dello Stato, d’altro canto, sta valutando l’opportunità di presentare alla Corte, per la sua approvazione, un Emendamento alla Costituzione per ridurre a 60 giorni il periodo del Parlamento attuale (Servizio a pagina 4) CARACAS - Scontri fra militanti chavisti e rappresentanti dell’opposizione si sono registrati ieri davanti alla sede del Consiglio Nazionale Elettorale (Cne), nel centro di Caracas, nelle stesse ore in cui l’Assemblea Nazionale discuteva la convocazione di un referendum per revocare il mandato del presidente Nicolas Maduro. Militanti pro governativi hanno attaccato gli oppositori - compresi due deputati - con pietre e bastoni, gridando “Non passerete!” e “Il centro è chavista”. Negli incidenti sono rimasti feriti almeno due giornalisti. (Servizio a pagina 5) Accusa choc dalla Svezia: “Ibrahimovic alla Juve era dopato” Dragi: “La crescita è più bassa del previsto” (Servizio a pagina 10) Rif. J - 00089287 - 3 RISCHI SULLA TENUTA DELL’UE Desde 1953 EL UNICO CAL ZADO DE MUJER RE DE OMB HOMBRE CON N Calle Bolivia, Edf. Laura, Catia - Caracas www.calzadoslaura.com e-mail: [email protected] @clubitaloccs Pagina 2 | Venerdì 8 aprile 2016 Centro Italiano Venezolano A.C. www.voce.com.ve del CIV Caracas Redazione: Anna Maria Tiziano e Romina Serra / Foto: Luciano Biagioni La S. Messa dedicata a “Gesù della Misericordia”cede la S. Pasqua Nel nostro C.I.V. il rispetto delle devozioni più care CARACAS.- Attesa, commovente, con immutata fede da parte di tutti i nostri Soci, è stata officiata presso il Salone Italia, la “S. Messa di Gesù della Divina Misericordia”, con la speciale parteciazione del Gruppo “Coral Betania”. Fondato il 19 Aprile dell’anno 1981, diretto dalla Prof.ssa Maria Auxiliadora Bianchini in Leon, il Coro, è composto da membri appartenenti alla “Asociacion Civil Fundaciòn Betania”, distintasi attraverso il proprio eccellente repertorio arricchito da diversi stili musicali. “Coral Betania”, si dedica con altruismo e amore a trasmettere gioia e speranza, offrendo, squisiti programmi, nel corso di generose manifestazioni presso ospedali, case di cura, case di riposo per anziani e cerimonie religiose, prendendo inoltre parte in manifestazioni importanti sia in Venezuela che all’estero. www.civ.com.ve La squisita “Zeppolata” di S. Giuseppe CARACAS.- Tradizioni, usi e costumi di “Casa Nostra”, possiamo “assaporarli” e “viverli” nel nostro “Centro”, come lo scorso “dolce” 19 Marzo, che ha concesso ancora una volta, a tutti i Soci, di gustare le meravigliose “Zeppole di San Giuseppe”. La simpatica riunione conviviale, si è svolta presso il Salone Italia,organizzata dal Comitato Dame del C.I.V. e la Giunta Direttiva. Nelle foto di Luciano, momenti del “dolcissimo appuntamento”. IL FATTO www.voce.com.ve | venerdì 8 aprile 2016 3 BRASILE Impresa indagata ammette donazioni a campagne di Dilma RIO DE JANEIRO. - La Andrade Gutierrez, seconda maggior impresa brasiliana del settore edile, ha ammesso davanti alla magistratura di aver effettuato donazioni legali, ma originarie di tangenti, per le campagne elettorali di Dilma Rousseff del 2010 e del 2014. Le dichiarazioni, rese dall’ex presidente dell’azienda, Otavio Marques de Azevedo, fanno parte dell’accordo di ‘delazione premiata’ (sconto di pena in cambio di confessione dei reati) stretto con il pool di magistrati dell’inchiesta ‘Lava-Jato’ sui fondi neri Petrobras. In base alle rivelazioni, le donazioni sono state versate utilizzando mazzette provenienti da fatture ‘gonfiate’ in appalti ottenuti con la compagnia statale del petrolio, Petrobras, e con il settore elettrico, tra cui le opere per la costruzione della mega-diga di Belo Monte, in Amazzonia. Nuovi guai per il presidente della Camera dei deputati brasiliana, Eduardo Cunha, accusato di nascondere conti all’estero e già indagato per corruzione e riciclaggio nello scandalo sui fondi neri Petrobras: l’impresario Leonardo Meirelles ha rivelato di avere prove di pagamenti effettuati a favore di Cunha e pari a 5,1 milioni di dollari. Le dichiarazioni sono state rese davanti al Consiglio etico della Camera, dove è in corso un processo disciplinare contro lo stesso Cunha che potrebbe annullarne il mandato. Secondo Meirelles, ex socio del faccendiere Alberto Youssef - uno dei principali pentiti dell’inchiesta ‘Lava-Jato’ -, il denaro sarebbe stato depositato in suoi conti all’estero che avrebbero avuto come destinatario finale proprio il presidente della Camera. Il terremoto innescato dalla fuga di notizie più grande della storia finanziaria e politica ha continuato a far tremare leader e vip di mezzo mondo. La procura argentina ha chiesto alla magistratura di aprire un’inchiesta sul presidente Mauricio Macri che non ha dichiarato la sua partecipazione alla gestione della Fleg Trading Ltd, una società offshore appartenente al padre Panama Papers: Cameron ammette, aveva quote nella società del padre Benedetta Guerrera ROMA. - Dopo giorni di risposte imbarazzate sullo scandalo Panama Papers il premier britannico David Cameron alla fine ha ceduto. In un’intervista esclusiva al canale Itv news ha ammesso di possedere una quota della società offshore creata dal padre Ian (scomparso nel 2010), precisando tuttavia di averla venduta per “30.000 sterline” poco prima di diventare primo ministro. Una scelta strategica, quella del primo ministro britannico, probabilmente dettata dalla necessità di uscire al più presto dal pantano panamense che rischiava di sommergerlo alla vigilia del referendum sulla Brexit. La ‘confessione’ di 13 minuti arriva alla fine di una giornata in cui il terremoto innescato dalla fuga di notizie più grande della storia finanziaria e politica ha continuato a far tremare leader e vip di mezzo mondo. “Sì possedevo delle azioni nella società di mio padre”, sono le parole pronunciate da Cameron durante l’intervista “e le ho vendute nel 2010 proprio perché se fossi diventato primo ministro non volevo che qualcuno pensasse che avessi un’agenda segreta”, scandisce il primo ministro insistendo di “non avere nulla da nascondere”. In un chiaro tentativo di mettere fine alle pressione dei giornali e dell’opposizione, che dopo l’intervista ha cominciato a chiedere le sue dimissioni, Cameron snocciola numeri e date. “Io e Samantha avevamo un conto in comune e possedevamo 5.000 azioni della Blairmore Investment Trust (la società del padre, ndr) che abbiamo venduto a gennaio 2010. Valevano circa 30.000 sterline”. A proposito di quelle stesse quote, ha quindi dichiarato di aver “pagato tasse sui dividendi”, ma non sui “capital gain”, dato l’ammontare dei profitti ricavati. In ogni caso, ha assicurato, “sono stato soggetto in tutto e per tutto alla tassazione britannica, normalmente”. Fin qui tutto chiaro. Il problema è che Cameron nell’intervista si è rimangiato l’affermazione secondo cui né lui né la sua famiglia avrebbero mai beneficiato del fondo offshore paterno. E ha ammesso anche di aver incassato 300.000 sterline di eredità alla morte del padre - un facoltoso broker finanziario - aggiungendo di “non sapere” se parte di questo denaro fosse transitato in precedenza in paradisi fiscali. Il premier ha però ribadito l’impegno di rendere pubbliche le sue dichiarazioni dei redditi, impegno che l’opposizione laburista gli rimprovera d’aver finora disatteso. Una richiesta rinnovata anche dal Guardian che pubblica ‘10 domande’ a Cameron, mentre il Financial Times rivela come il premier sarebbe intervenuto in sede Ue in materia fiscale, favorendo “scappatoie” proelusione. Ad aggravarsi non è stata solo la posizione di Cameron. E di mezzo c’è un altro padre. La procura argentina ha chiesto alla magistratura di aprire un’inchiesta sul presidente Mauricio Macri che non ha dichiarato la sua partecipazione alla gestione della Fleg Trading Ltd, una società offshore appartenente al padre. Mentre spunta quella che potrebbe essere la prima ‘connection’ americana dei Panama Papers, almeno stando a quanto scrivono il Washington Free Beacon e il Washington Examiner, due pubblicazioni vicine ad ambienti ultra conservatori e spesso giudicate poco attendibili. La connessione potrebbe imbarazzare Hillary Clinton, visto che chiama in causa John Podesta, il capo della sua campagna elettorale. Secondo i giornali il Podesta group, cofondato da John e guidato dal fratello Tony, avrebbe svolto un ruolo di lobby per la Russian Sberbank, nominata nei Panama Papers per gli accordi segreti che avrebbero contribuito ad arricchire molti esponenti dell’inner circle di Vladimir Putin. Lui, il presidente russo, continua a bollare il caso come “un tentativo di destabilizzare” la Russia “dall’interno” ribadendo di non essere nella lista pubblicata dai media. Dopo le dimissioni del premier islandese Sigmundur Gunnlaugsson, rimpiazzato dal ministro dell’Agricoltura Sigurdur Ingi Johannsson, è stata la volta del presidente della banca austriaca Hypo Vorarlberg, Maichael Grahammer e di un consigliere di sorveglianza della banca olandese Abn Amro, Bert Meerstadt. Intanto mentre il governo di Panama, dove ha sede lo studio Mossack Fonseca, ha annunciato la creazione di una ‘commissione di esperti’ per cercare di migliorare la trasparenza nel settore della finanza offshore, è scesa in campo anche l’Unione europea. “Le rivelazioni mi hanno scioccato, è immorale, non etico, inaccettabile, gli importi sono scioccanti”, è stato l’accorato commento ai Panama Papers del Commissario agli affari economici, Pierre Moscovici che ha sollecitato la creazione di una “lista nera” dei paradisi fiscali il prima possibile. E’ anche per questo che per il commissario Ue definisce il caso “una buona notizia sul piano politico”. I Panama Papers, è la speranza di Moscovici “rafforzeranno l’azione di coloro che dicono basta, l’opinione pubblica è il nostro più forte alleato”. VENEZUELA FONDATO NEL 1950 DA GAETANO BAFILE Direttore Mauro Bafile - CNP 5.613 bafi[email protected] A cargo de Berki Altuve Redazione Attualità Angelica Velazco Romeo Lucci Yessica Navarro Arianna Pagano Desde el Palacio de Miraflores donde recibiò las firma en rechazo a Ley de Amnistía aprobada por la Asamblea Nacional (AN). El Presidente Nicolás Maduro dijo que estudiará la posibilidad de recortar el período de la AN a través de la enmienda constitucional Cultura Anna Maria Tiziano [email protected] Venezuela Berki Altuve [email protected] Sport Fioravante De Simone fi[email protected] Redazione di New York Mariza Bafile (Responsabile) Flavia Romani Disegno Grafico Leonardo Fernández [email protected] Redazione Europa Mariza Bafile (Caporedattrice) mabafi[email protected] Giovanna Chiarilli [email protected] Laura Polverari [email protected] Juan Carlos Bafile Lorenzo Di Muro Edizione Digitale www.voce.com.ve Alfredo Bencomo [email protected] Leonardo Fernández [email protected] Concessionaria per la Pubblicità Giuseppina Liberatore [email protected] Consiglio di Amministrazione Presidente Antonio Romani Consigliere Amedeo Di Lodovico Amministrazione Yoselin Guzmán [email protected] La Voce d’Italia è una tribuna aperta a tutti i lettori senza preclusioni di ordine politico. Le opinioni dei nostri collaboratori non rispecchiano necessariamente quelle del giornale. www.voce.com.ve @voceditalia La Voce d’Italia Ed. Caracas. Local 2. Av. Andrés Bello, 2da. transv. Guaicaipuro Norte Caracas - Venezuela Telefax: (0058-0212) 576.9785 - 576.7365 571.9174 - 571.9208 E-mail: [email protected] “La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250”. Agenzie giornalistiche: ANSA, ADNKRONOS, AISE, GRTV, Migranti Press, Inform, AGI, News Italia Press, Notimail, ABN, 9 colonne. Servizi fotografici: Ansa, Notimail, Luciano Biagioni, Emme Emme. Maduro evaluará propuesta de enmienda constitucional CARACAS- El Presidente de la República, Nicolás Maduro dijo que estudiará la posibilidad de recortar el período de la Asamblea Nacional a través de la enmienda constitucional. “Escarrá ha lanzado una propuesta, la voy a evaluar con absoluta seriedad. Si veo que es la posibilidad de despejar los caminos del golpismo y de la utilización de la Asamblea Nacional yo mismo la activaría, si el pueblo me acompaña”, recalcó. El mandatario nacional enfatizó que la ley de Amnistía y Reconciliación Nacional representa “una declaratoria de guerra”, por lo que pidió a los ciudadanos “aislar a los violentos”. La propuesta fue realizada por el abogado constitucionalista, Hermann Escarrá, durante su intervención en el acto de rechazo a la Ley de Amnistía que se llevó a cabo en Miraflores. A juicio de Escarrá, el mandatario nacional tiene la facultad de presentar, ante Consejo de Ministros, una enmienda sin autorización del parlamento, pues considera que está en proceso de “transición”. “Ya está redactado el artículo único de esa enmienda debe decir: se reduce a 60 días el periodo constitucional de los integrantes de la actual Asamblea Nacional”. Pide al TSJ declara insconstitucionalidad Maduro firmó un documento con el que solicitará al Tribunal Supremo de Justicia (TSJ) declarar la inconstitucionalidad de la Ley de Amnistía y Reconciliación Nacional aprobada por la bancada opo- sitora de la Asamblea Nacional. Explicó que el documento será introducido por el consultor jurídico del Palacio de Miraflores y diputado a la Asamblea Nacional por el Bloque de la Patria, Elvis Amoroso. “Yo quiero la paz, pero con justicia, y no dejaremos que ellos perdonen a los criminales porque deben pagar por su delito”, dijo. Los Empleados públicos y seguidores del gobierno marcharon ayer desde la Plaza Morelos hasta el Palacio de Miraflores, en Caracas, para hacerle entrega al presidente de la República, Nicolás Maduro, de un documento con miles de rubricas en rechazo a la ley que promueve la impunidad, propuesta por la mayoría legislativa de derecha en la Asamblea Nacional (AN). Pagina 4 | venerdì 8 aprile 2016 CONTRALOR Activados 3.628 procedimientos por declaraciones juradas de patrimonio CARACAS- El contralor general de la República y presidente del Consejo Moral Republicano, Manuel Galindo Ballesteros, refirió que en 2015 se recibieron 455.465 casos en esa dependencia, y se activaron 3.628 procedimientos sancionatorios por incumplimiento en las declaraciones juradas de patrimonio. Durante la presentación de su informe de gestión correspondiente al año fiscal 2015, ante el Parlamento Nacional, el funcionario acotó que la institución que representa ha estado trabajando sistemáticamente en la lucha contra la corrupción. En cuanto a las actuaciones de la instancia, el año pasado se adelantaron 276 auditorías, exámenes de cuentas y consultas. Además, se atendieron 1.270 casos dentro del país, entre ellas 278 por denuncias y 276 actuaciones en el exterior. Agregó que en 2015 se establecieron 375 sanciones accesorias por responsabilidad administrativa, correspondientes a inhabilitaciones para el ejercicio de funciones públicas. Según Galindo, esto se traduce en un incremento de 781% en las inhabilitaciones con respecto al año anterior. Galindo también abordó la Ley de Amnistía, y aseguró que buscan perdonar hechos de corrupción tipificados. Apuntó que pronto se pronunciarán sobre la reforma a la Ley de Contraloría que procura el Parlamento Nacional. “Si los actos de corrupción no prescriben no pueden ser objeto de una Ley de Amnistía”, planteó. Destacó que 6.026 ciudadanos fueron capacitados en materia de auditoría del Estado, control social, control fiscal y participación ciudadana por parte de la Contraloría General de la República durante el año 2015. ADMINISTRACIÓN PUBLICA Publicada Gaceta Oficial que declara viernes como no laborables CARACAS- El presidente de la República, Nicolás Maduro, anunció el miércoles en la noche un decreto especial en el que se establecen los días viernes de los meses de abril y mayo como no laborales para la administración pública, con el propósito de contribuir con el ahorro de energía eléctrica. Ayer, en Gaceta Oficial Nº 40.880 circuló el decretado del Primer mandatario Nicolás Maduro como no laborables los viernes para el sector público, a partir de este 8 de abril y mientras persistan los efectos del fenómeno climático El Niño sobre la central Hidroeléctrica Simón Bolívar. La declaratoria efectuada en el artículo tendrá los efectos de la Ley Orgánica del Trabajo, respecto los trabajadores y trabajadoras de todo el país, relativo a los días feriados. “La declaratoria de días feriados señalada en este artículo, es aplicable sólo al sector público”, explica el texto.Se excluyen de la aplicación de este decreto, las actividades de entes del sector público que no pueden interrumpirse, de conformidad con lo dispuesto en el artículo 185 de la Ley del Trabajo. Las actividades del sector público que conforman la cadena de alimentación a nivel nacional deberán operar con normalidad. Ante la medida, varias personalidades de la oposición rechazaron la medida. 15 años de Experiencia Venezuela Italia Solicitud y legalización de documentos de Esdo Civil y de Estudios. Solicitud y legalización de: Estratti di Nascita. Matrimonio, Morte e Antecedenti Penali. Apostilla de la Haya. Traducción a Italiano, Inglés, Francés, Español y otros idiomas. Departamento Legal Aposlle dell’Aia. Departamento Legal Asesoria Asesoria - Redacción de documentos. Sucesiones Divorcios y Secesiones. Derecho de ciudadania Solicitud y legalización de documentos en Argentina, Colombia y Mexico. MEJORAMOS CUALQUIER PRESUPUESTO Otros países. Consultar CONSULTA GRATUITA Caracas !" #$% &'!()*)+/0!(2"+/)!)"+/)!** e-mail: [email protected] 444678";<&67 Roma =>? 200*K!8 #$% &'K)02!(++ e-mail: [email protected] 444678";<&67 VENEZUELA A cargo de Berki Altuve El diputado de Primero Justicia señaló que la presidenta del Poder Electoral debe entregar la próxima semana las planillas respectivas con las cuales se recogerán las firmas BREVES Capriles asegura que el 70% del país quiere el revocatorio El gobernador del estado Miranda, Henrique Capriles Radonski aseguró durante una entrevista para Globovisión que la mayor parte del país está de acuerdo con la salida del gobierno nacional a través del revocatorio ya que, según él “la cúpula no rectificó a tiempo”. Indicó según sus estadísticas que alrededor del 70% desea el revocatorio, pese a que la planilla para activarlo no ha llegado por el Consejo Nacional Electoral (CNE) “ es el 1% que pide la ley pero la señora Tibisay Lucena no le ha dado la gana de dar respuestas cuando la solicitamos el pasado nueve de marzo”. “Como este gobierno no va a cambiar nada hay que cambiar al gobierno para que podamos dar soluciones a la crisis que atravesamos (...) Esto no es un tema de obsesión personal con el poder, ni aspiro a la presidencia, quiero mejorar la calidad de vida de los venezolanos”, comentó. Insistió que para salir del hueco hay que trabajar y producir, contrario a la medida de librar los viernes en entes públicos por el ahorro energético. PDVSA cancela intereses a tenedores de bonos 2017, 2027 y 2037 Petróleos de Venezuela, S.A. (PDVSA) informa a todos los tenedores de los Bonos PDVSA con vencimientos en abril de 2017, 2027 y 2037 que, de acuerdo con las condiciones preestablecidas en los papeles emitidos el 12 de abril de 2007, el martes 12 de abril de 2016 se efectuará el pago de intereses, correspondientes al semestre terminado en abril de 2016. En este sentido, todos los poseedores de Bonos PDVSA 2017, 2027 y 2037 deberán dirigirse a su banco custodio o a la institución en donde adquirieron dichos bonos, para informarse del estado y método de pago. PDVSA ha dispuesto los números telefónicos (0212) 708.57.27 y 708.30.64 para aclarar cualquier duda y apoyar a los tenedores de bonos en el cobro de sus rendimientos. FANB encuentran más de 5 toneladas de droga en frontera de Zulia El ministro para la Defensa Vladimir Padrino López, aseguró este jueves que las Fuerzas Armadas Nacionales Bolivarianas (FANB) en trabajo conjunto con la Organización Nacional Antidrogas, para reinagurar el laboratorio de criminalística de la Guardia Nacional Bolivariana (GNB). Asimismo afirmó que la comisión antidrogas de las FANB encontraron 5 toneladas de pastas con base de cocaína en laboratorios ubicados en la línea fronteriza del estado Zulia, para ver los cultivos se están usando dispositivos tecnológicos a través del satélite Miranda. J-30576047-0 Machihembradora-Moldurera ESPECIALIZADOS EN MAQUINAS Y ACCESORIOS PARA TRABAJAR MADERA VENTA DIRECTA: AV. NUEVA GRANADA ENTRE C. PADRE MACHADO Y C. EL COLEGIO TLFS.: (0212) 632.1545/3977/0832/4239 FAX: (0212) 632.4626 Combinada Sierra de cinta Pagina 5 | venerdì 8 aprile 2016 Aspirador Guanipa: “Pese a la violencia logramos entregar carta al CNE” CARACAS- El diputado opositor Tomás Guanipa, parlamentario de la Asamblea Nacional, informó que lograron entregar una carta al Consejo Nacional Electoral (CNE) en la cual solicitaron, por tercera vez, un referéndum revocatorio. Sostuvo que lograron vencer la violencia de quienes querían impedir la consignación. En el pronunciamiento, Guanipa lamentó que al acercarse a la sede del CNE oficialistas comenzaran a lanzar piedras para agredir a los dirigentes, entre los cuales se encontraba Jesús “Chúo” Torrealba y varios alcaldes. El legislador aseguró que “el mecanismo constitucional del referéndum revocatorio está activado”. Dijo que la presidenta del poder Electoral debe entre- gar la próxima semana las planillas respectivas con las cuales se recogerán las firmas. El diputado sostuvo que el CNE debe activar el mecanismo constitucional “porque no es su decisión, sino su deber”. A su juicio, “las decisiones trascendentes del país están por encima de la división y el odio”. Guanipa exigió a la presidenta del CNE, Tibisay Lucena que cumpla con su deber y active el revocatorio “para que el pueblo decida” también estimó que “no existen ningún tipo de excusas para aprobar el mecanismo”, también aseguró que la mayoría que votó por Maduro, ya no lo quiere en el poder. Enfrentamientos En horas de la mañana de ayer se registró una situación irregular en las inmediaciones del Consejo Nacional Electoral (CNE) debido a que representantes de la Mesa de la Unidad Democrática (MUD) y sus seguidores se acercaron a las inmediaciones a fin de entregar otro comunicado en solicitud de las planillas para activar el Revocatorio. El diputado opositor representante del estado Carabobo, Marcos Bozo, resultó lesionado durante los hechos irregulares, también rompieron la cámara a periodistas de Notiminuto Venezuela y a Alejandro Hernández quien es corresponsal de Runrunes fue presuntamente agredido por oficialistas, quienes estaban haciendo cobertura de la situación en las afueras de la AN. También fue agredida una mujer embarazada que se encontraba en las cercanías del Parlamento. “OBITER DICTA” Por: Hildegard Rondón de Sansó “Conocimientos, experiencia y buena voluntad” Cuando llegué a la relojería para que me arreglaran mi reloj de pulsera tenía la sensación de que el mismo estaba desahuciado. Días después, encontré al relojero rebosante de alegría por haber logrado recuperarlo totalmente. Con el entusiasmo que me embargaba me repetía constantemente que la única manera de tratar las cosas y de ponerlas a funcionar es: conocimientos, experiencia y buena voluntad, en una palabra: SABIDURÍA. No se arreglan relojes improvisadamente. He estado pensando mucho en una frase que tengo siempre a flor de labios y contra la cual yo misma algunas veces me rebelo. Digo que la disfunción de una sociedad y de un país está siempre directa o indirectamente vinculada con la eficiencia de su Poder Judicial, ya que si el mismo marcha mal es como un reloj descompuesto. Petrica, mi amiga insigne, que ve muy claramente todos mis errores, me dice que sufro del mal del súper especialista que cree que todo está vinculado con las materias que trata, y es así como el exceso de profesionalismo me lleva a falsear las realidades. Me niego a darle la razón esta vez (porque del resto ella las gana todas) ya que, cuando opino, como lo estoy haciendo, quien habla, es alguien que estuvo desde el año 1971 hasta el año 1999 en el Poder Judicial en Venezuela y desde el año 2001 hasta el año 2004 en la jurisdicción internacional (Tribunal administrativo de las Naciones Unidas). Esa experiencia de tantos años, de tantas sentencias, de tantos casos, es la que me permite decir que de un Poder Judicial ineficiente derivan todos los males de un país y que mis múltiples años en la jurisdicción me rebelaron los dogmas que voy a enumerar: 1.- El Poder Judicial es la fuerza pública más importante del Estado, porque es el verdadero guardián de la legitimidad; el que le da seguridad a la sociedad y al ejercicio de todos los Poderes. 2.- Sin un Poder Judicial autónomo y eficiente, una sociedad no puede progresar, porque lo que el hombre en forma individual o colectivamente busca en el fondo de su corazón y, con la razón de su cerebro, es que se dé a cada quien lo suyo, que se sancione al que daña a los demás; que se garantice el equilibrado transcurso de la existencia cotidiana; que exista una medida adecuada para penar las acciones equivocadas; porque sin tener la confianza de que estamos protegidos por las leyes que se dictan mediante jueces sabios idóneos para interpretarlas y aplicarlas carecemos de paz social. 3.- Que los jueces deben ser elegidos mediante rígidos concursos a través de los cuales se determine que los vencedores serán personas honorables; estarán dotados de conocimientos sólidos y bien fundados, poseerán experiencia y estarán dispuestos a acrecentarla. 4.- Que los jueces deben ser los autores de sus propios fallos; que ningún auxiliar, asistente o, relator pueda realizar esta sacrosanta labor y que, asimismo, y por ello, es el titular del cargo el que debe estar dispuesto a explicarlos con todos sus detalles, efectos y consecuencias y que, si se trata de tribunales colegiados, debe discutirlos con los restantes colegas. Nada impide que los jueces tengan secretarios para auxiliarlos en las labores materiales, y asistentes e investigadores que les proporcionen las decisiones del Derecho Comparado, los datos sobre la legislación extranjera, las sentencias recientes y las opiniones doctrinarias acreditadas, pero que no se conviertan en “co-autores” de los fallos. 5.- Las sentencias de los jueces no pueden tener la misma fuerza vinculante de las leyes, pero el legislador deberá actualizar constantemente la normativa, para contemplar en ella las tesis novedosas, justas y de avanzada de la jurisprudencia. 6.- El Poder Judicial debe, ser docto, justo, equitativo y, sobre todo, ajeno a las presiones del mundo político y de la opinión pública, cuando éstas últimas formen parte de maniobras destinadas a influir sobre las decisiones fundamentales que deben ser dictadas. 6 PUBBLICITÀ Ambasciata d’Italia a Caracas venerdì 8 aprile 2016 | Consolato Generale d’Italia a Caracas COMUNICATO INFORMATIVO Referendum popolare 17 aprile 2016 1. Con decisione del Consiglio dei Ministri adottata il 10 febbraio è stata determinata la data del 17 aprile 2016 per il REFERENDUM ABROGATIVO della norma che prevede che i permessi e le concessioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti di idrocarburi entro dodici miglia dalla costa abbiano la “durata della vita utile del giacimento” (referendum popolare per l’abrogazione del comma 17, terzo periodo, dell’art. 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 [Norme in materia ambientale], come sostituito dal comma 239 dell’art. ! 2016], limitatamente alle seguenti parole: «per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale»). 2. ELETTORI RESIDENTI ALL’ESTERO ED ISCRITTI ALL’AIRE Gli elettori residenti all’estero ed iscritti nell’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) riceveranno come di consueto il plico elettorale al loro domicilio. Si ricorda che è onere del cittadino mantenere aggiornato il Consolato circa il proprio indirizzo di residenza. "#$%$&$!$ un’apposita dichiarazione su carta libera che riporti: nome, cognome, data e luogo di nascita, luogo di residenza, indicazione del comune italiano d’iscrizione all’anagrafe degli italiani residenti all’estero, l’indicazione della consultazione per la quale l’elettore intende eser%'#$*%! #+$/#*$"solato anche tramite persona diversa dall’interessato ENTRO I DIECI GIORNI SUCCESSIVI ALLA DATA DI PUBBLICAZIONE DEL 4";4<=4'>;4&4?<44''@;4>HKK'&"@&"=?Q="@W&=?44&"=X&W&4'4<<=;@'&Y!$ \$! 3. ELETTORI TEMPORANEAMENTE ALL’ESTERO (MINIMO TRE MESI) A partire dalle consultazioni referendarie del 17 aprile 2016 gli elettori italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento della consultazione elettorale, non#^$$$*Y_` jk*w\<#$$ pervenire AL COMUNE d’iscrizione nelle liste elettorali ENTRO I DIECI GIORNI SUCCESSIVI ALLA DATA DI PUBBLICAZIONE 4'4";4<=4'>;4&4?<44''@;4>HKK'&"@&"=?Q="@W&=?44&"=X&W&4'4<<=;@'&Y! revoca entro lo stesso termine) una OPZIONE VALIDA PER UN’UNICA CONSULTAZIONE. Si fa riserva di !'%+$/ #*$#$%Yxxx $*\'# %!$%$%$$%%*Y"@\ dichiarazione attestante il possesso dei requisiti per l’ammissione al voto per corrispondenza (trovarsi per motivi di lavoro, studio o cure #>y*k$mento della consultazione elettorale; oppure, essere familiare convivente di un cittadino che si trova nelle predette condizioni [comma 1 %_|'_`}~\'#$_w_j>; __Y$$\ #$#Yjw>;__}\$ fornire un apposito modello di opzione che potrebbe essere utilizzato dagli elettori temporaneamente all’estero che intendono ivi esprimere il voto per corrispondenza, non appena disponibile. "}}w PUBBLICITÀ www.voce.com.ve | venerdì 8 aprile 2016 7 Consolato Generale d’Italia Caracas esistenza in vita 2016 Nei prossimi giorni saranno nuovamente disponibili presso “Italcambio” i Moduli di Dichiarazione di Esistenza in Vita corrisponw#$*! &$!$!&#$!"w #$*!H?@$! &&#k$Q& #$$" %&"X#4Q"H?&"@X4?<4 X4;"='4 X@;W=|@>;&'4X@ &=w >$%H*>$!%$<;@??4X4;"='4 PENSIONADOS "I.N.P.S." - FE DE VIDA AÑO 2016 4/$&Qwkk$**$ $ 4$&k$"w k*H?@$ 'k&^Q & k*$" & "kQ" H?&"@X4?<4X&;"='4 X@;W=|@K;&'X@=w >$=*>4?&=?&#$4"4><= X&4;"='4 8 ITALIA DALLA PRIMA PAGINA Renzi, non siamo... - Il governo è qui per realizzare le opere che per anni non si sono fatte: è la nostra cifra costitutiva - rivendica. E in un’intervista al Tg2 ribadisce che non teme la mozione di sfiducia annunciata dalle opposizioni: - E’ il loro mestiere ma non il accontentiamo. Nessuna preoccupazione, assicurano dal Pd, per il voto del 19 aprile (i voti dei verdiniani - sottolineano - non sono tra l’altro determinanti). Così come pochi timori che il referendum sulle trivelle possa raggiungere il quorum. Nel giorno in cui i presidenti Grasso e Boldrini annunciano che andranno a votare, Renzi difende l’astensione come scelta legittima e “prevista dalla Costituzione”. I dirigenti Pd tengono comunque alta la guardia fino al 17 aprile ma spiegano che il lavoro è già proiettato sui due delicati appuntamenti successivi: le amministrative di giugno e il referendum costituzionale di ottobre. A Napoli il leader Dem ha sancito con una pizza con la candidata Valeria Valente il lancio della campagna per le comunali. La prossima settimana, subito dopo il via libera definitivo al ddl Boschi i parlamentari Pd chiederanno il referendum e partirà quella campagna, con il varo del comitato per il sì. Ma intanto, l’inchiesta di Potenza continua a tenere banco nel dibattito politico anche perché ci sono nuove paginate di intercettazioni, in cui Federica Guidi esprime giudizi tranchant sui colleghi di governo e nei colloqui del compagno Gianluca Gemelli spunta anche un ‘dossier’ su Graziano Delrio. - C’è tutto scritto sui giornali, quindi preferisco non commentare - dice il sottosegretario alla presidenza Luca Lotti (citato come un ostacolo ai piani del gruppo vicino a Gemelli). La frase sembra tradire quel disappunto che i parlamentari della maggioranza Pd faticano a trattenere. - È un enorme ventilatore - osserva un senatore di grande esperienza. Dubbia - sottolinea un deputato - la rilevanza penale delle intercettazioni: serve uno stop alla pubblicazione degli ascolti non rilevanti prima del primo grado di giudizio. E nel Pd e nel governo emerge l’intenzione di accelerare la riforma del processo penale che è ferma da mesi al Senato dopo essere passata in prima lettura alla Camera. Lo spazio parlamentare per uno sprint (per i più ottimisti il via libera definitivo entro l’estate) ci sarebbe. E anche il ministro Andrea Orlando ha invitato a “fare in fretta”. Non tanto, sottolineano dal Pd, per le norme sulle intercettazioni quanto perché dà nuovi strumenti ai giudici per accelerare i processi e arrivare a sentenza definitiva. Renzi, intanto, prepara la successione a Guidi. Ieri è salito al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma non è ancora l’incontro decisivo: probabilmente ci vorrà ancora qualche giorno per il nome del nuovo ministro dello Sviluppo economico. E sembra ancora aperta la lista dei ‘papabili’. In ambienti parlamentari si cita dal viceministro Teresa Bellanova, ai sottosegretari Claudio De Vincenti e Antonello Giacomelli, a deputati come Francesco Boccia, Matteo Colaninno, Guglielmo Epifani. Si fa anche il nome del consulente di Chigi giunto da Amazon, Diego Piacentini. C’è anche chi, dopo una visita di Fabrizio Barca a Palazzo Chigi (ma non per incontrare Renzi) accredita anche l’ex ministro della Coesione territoriale con Monti. Ma i renziani invitano ad aspettare: la sorpresa dell’ultimo minuto è la cifra del premier. venerdì 8 aprile 2016 | Vertici Rai nella bufera. Dal Pd è arrivato l’ attacco al presidente della Commissione Vigilanza, che sarebbe rimasto inerte di fronte a quanto accaduto. Il presidente del Senato, Piero Grasso: “Non si banalizza la mafia, serve serietà”. Rosy Bindi: “Riina jr ha mandato messaggi pericolosi senza essere contrastato dal conduttore” Rai sotto attacco per Riina jr Maggioni:”Intervista da mafioso” Michele Cassano ROMA - “Una decisione delicata” l’ha definita il dg Rai Antonio Campo Dall’Orto: l’intervista a Riina jr a Porta a Porta è stata probabilmente la prova più difficile da affrontare da quando è a Viale Mazzini. La tensione si è percepita chiaramente nel corso dell’audizione in Commissione Antimafia, dove i vertici Rai sono stati sottoposti al fuoco di fila dei parlamentari di quasi tutti gli schieramenti. Il giorno dopo il clima non si è rasserenato. Tutt’altro: sono state le modalità dell’intervista di Bruno Vespa a finire al centro dell’attenzione. Il messaggio mandato dal figlio del boss, le domande eluse dall’ospite, la liberatoria concessa solo alla fine. Nuove critiche dal presidente del Senato Pietro Grasso, il fratello di Borsellino ha attaccato Vespa dal blog di Grillo, e, dopo il dispiacere trapelato dal Quirinale per la vicenda, a prendere posizione sono stati anche esponenti governativi. - Non ho voluto vedere la puntata - ha fatto sapere il sottosegretario Luca Lotti. - Comprendo le emozioni dei parenti delle vittime di mafia - ha commentato l’altro sottosegretario Antonello Giacomelli. La tv pubblica, insomma, è apparsa accerchiata. - Nel risentire il racconto di Riina jr molte cose sono insopportabili. Non rinnegare la storia del padre, ad esempio. In sostanza Riina dà una intervista da mafioso ha ammesso la presidente Rai Monica Maggioni, pur sottolineando l’interesse giornalistico all’intervista che rifarebbe lei stessa e l’assenza di ogni tipo di negazionismo. Qualcosa però non ha funzionato al meglio. E’ mancato, secondo i vertici, un confronto preventivo su un tema così delicato. Il direttore per l’offerta informativa, Carlo Verdelli, ha dato il suo via libera dopo aver visto un prodotto già pronto, mentre occorreva una valutazione a monte. - Per questo - ha spiegato il dg - dal primo settembre bisognerà riuscire ad avere una supervisione che lavori a priori sui contenuti giornalistici ovunque essi siano. Misura inaccettabile, secondo i sindacati dei giornalisti Fnsi e Usigrai, perché “viola la legge e il contratto di lavoro”. Maggioni ha definito “inaccettabile” che si parli del conduttore come “portavoce della mafia”, come fa in Antimafia Lucrezia Ricchiuti del Pd, e contestato chi gli attribuisce un “comportamento mafioso” come Andrea Vecchio di Scelta Civica. Ma sono state le parole del presidente Grasso, ancora una volta, a fare rumore. - Non si banalizza la mafia, serve serietà - ha detto prima di spiegare che lui in Rai ha sempre dato la liberatoria prima di parlare, mentre a Riina è stata chiesta solo dopo. Circostanza confermata da Campo Dall’Orto che, precisando che l’intervista è stata “ovviamente gratuita”, ha assicurato che “le domande erano libere”. -Le liberatorie si danno sempre prima perché altrimenti si lascia il pallino in mano a chi la deve firmare dopo - ha replicato la presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi, aggiungendo che “Riina jr è stato reticente e omertoso, ha raccontato menzogne e ha mandato messaggi pericolosi senza essere contrastato dal conduttore”. Dal Pd è arrivato anche un attacco al presidente della Commissione Vigilanza, che sarebbe rimasto inerte di fronte a quanto accaduto. ITALIA www.voce.com.ve | venerdì 8 aprile 2016 DALLA PRIMA PAGINA Lite M5s-Pd sulla sfiducia... “Considerati questi fatti gravissimi ed eccezionali, il Movimento 5 Stelle ritiene opportuno l’intervento del Presidente Mattarella”, chiede il Movimento dal blog di Beppe Grillo che da giorni cavalca l’onda dell’inchiesta petroli: “Questo governo non deve più muoversi, non deve più promulgare leggi o decreti, neppure emendamenti. Ogni atto che fa è una bestemmia contro il popolo italiano”. Ma il Pd non resta a guardare: - Grillo farnetica - attacca Marco Di Maio, presidente del gruppo dem alla Camera che difende il capo dello Stato: - Da una parte c’è chi insulta chiamando addirittura in causa per incomprensibili ragioni, o meglio solo per alimentare le polemiche, il presidente della Repubblica, dall’altra chi, come noi, lavora ogni giorno per i futuro del Paese. Erano mesi che il Movimento non si rivolgeva più al Capo dello Stato, eletto malgrado il M5s ed accolto tiepidamente in attesa di vederlo alla prova. Ed anche il pressing lanciato ieri verso il Quirinale appare più che altro un modo per tenere alta la pressione sul governo e sul premier che ha accolto con un’alzata di spalle la minaccia di sfiducia delle opposizioni. “L’Italia è un Paese in macerie non governato da nessuno, ma assoggettato ad una guerra tra bande. Alla cima della piramide di comando c’è un leader burattino che riceve ordini da multinazionali, banche e burocrati europei” attacca il Movimento, mobilitato da giorni. Prima con l’annuncio della sfiducia, poi con il blitz a Tempa Rossa, poi con l’ “occupazione” dei corridoi del Senato per cercare, inascoltati, di ottenere la calendarizzazione delle mozioni in Aula prima del referendum sulle trivelle. Altro argomento di scontro con il governo e con Matteo Renzi che si augura “fallisca”. Posizione da cui hanno però preso le distanze le maggiori cariche istituzionali dello Stato: Mattarella non si è ancora espresso ma la seconda carica dello Stato, Pietro Grasso, ha annunciato che voterà. - Il referendum è uno strumento popolare, democratico, costituzionale. Quindi io certamente parteciperò alla votazione - ha detto. E anche la Presidente della Camera, Laura Boldrini, lancia un suo appello per non scoraggiare l’affluenza: “ognuno vota quello che vuole”. - Ma votare è una grande opportunità e non va persa - dice. Intanto la sfida dei 5 Stelle su “Trivellopoli” non si arresta: oggi i capigruppo annunceranno nuove iniziative che intendono intraprendere specificando anche in quale modo intendono sollecitare il Capo dello Stato. 9 Il governo promette di affilare tutte le armi a disposizione per colpire gli eventuali colpevoli di evasione o elusione fiscale. Montezemolo: “Non possiedo alcuna società off shore né alcun conto estero” Panama Papers, vip italiani si difendono ROMA - I nomi italiani finiti nei Panama Papers sono noti al grande pubblico, Carlo Verdone, Barbara D’Urso, Valentino, Luca Cordero di Montezemolo. Ma il giorno dopo le ultime rivelazioni, il coro dei vip tirati in ballo dalle anticipazioni dell’Espresso è pressoché unanime. A Panama non è stata aperta alcuna società, nessuna impresa ha mai effettuato attività di alcun tipo e non è stato commesso alcun illecito. Ad intervenire in prima persona è stato innanzitutto proprio Montezemolo. Il presidente di Alitalia ha voluto fare chiarezza intervenendo al cda di Unicredit (di cui è vicepresidente). - Non possiedo alcuna società off shore né alcun conto estero e, soprattut- to, - ha sottolineato - non ho commesso alcun illecito. I fatti riportati si riferiscono a nove anni fa, periodo della presidenza di Confindustria, Fiat e Ferrari. - Allora - ha puntualizzato ancora - mi furono proposti dai miei consulenti finanziari investimenti che non furono poi mai realizzati. Completa estraneità viene rivendicata anche dagli altri personaggi inseriti nella lista. “Carlo Verdone - scrivono i legali dell’attore e regista romano - non è titolare di nessun conto o proprietà all’estero, neanche per interposta persona. Naturalmente Carlo Verdone tutelerà la propria rispettabilità in tutte le sedi giudiziarie”. Pronta a tutelare la pro- pria immagine è anche la presentatrice Barbara D’Urso, i cui avvocati spiegano che la società di cui si parla sulla stampa “era stata aperta ai fini di un’operazione immobiliare che la Sig.ra d’Urso intendeva compiere all’estero, che tale operazione non si era poi concretizzata, che la società era conseguentemente sempre rimasta inattiva e che la società era stata ufficialmente chiusa nel 2012”. Il governo promette intanto di affilare tutte le armi a disposizione per colpire gli eventuali colpevoli di evasione (reato punibile penalmente) o elusione fiscale (punibile solo amministrativamente). - Chi fosse stato a Panama per nascondere patrimoni e non abbia mai fatto il monitoraggio fiscale né la voluntary disclosure, - assicura il viceministro dell’Economia Enrico Zanetti - sarà sottoposto ad accertamenti. Le sanzioni sono molto pesanti. Ed è bene che sia così. La chance di rientro dall’estero “a impatto limitato” è infatti stata già data proprio con la voluntary chiusasi a dicembre scorso. Fino a qualche tempo fa esisteva l’ipotesi, poi bocciata, di renderla strutturale, ma proprio per invogliare i contribuenti ad aderire all’operazione nei tempi e nei parametri stabiliti, l’idea è stata scartata, così come quella di una riapertura dei termini che avrebbe passato un messaggio di elasticità e cedevolezza inverso a quello auspicato. 10 MONDO venerdì 8 aprile 2016 | Il presidente della Bce, Mario Draghi, evoca “interrogativi riguardo alla direzione in cui andrà l’Europa e alla sua capacità di tenuta di fronte a nuovi shock”, mentre la banca centrale si dice pronta a intervenire nuovamente, anche con un ulteriore taglio dei tassi. Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco ricorda come “senza le misure prese dalla Bce “la recessione italiana sarebbe finita solo nel 2017, e l’inflazione sarebbe rimasta negativa per l’intero periodo di tre anni” Draghi, rischi tenuta Ue a shock La crescita è più bassa del previsto Domenico Conti ROMA.- Il presidente della Bce, Mario Draghi, evoca “interrogativi riguardo alla direzione in cui andrà l’Europa e alla sua capacità di tenuta di fronte a nuovi shock”, mentre la banca centrale si dice pronta a intervenire nuovamente, anche con un ulteriore taglio dei tassi. Ma come in un film già visto, ad essere precisi lo scorso marzo quando ai nuovi interventi della Bce seguì una breve fiammata per poi riprendere la discesa, le borse reagiscono male, guidate da un pesante scivolone (-2,45%) di Milano. Gli interventi pianificati della Bce superano i 1.700 miliardi con gli acquisti di debito (principalmente pubblico), i tassi sono negativi e le banche europee dovrebbero festeggiare un aiuto dalla Bce che pagherà loro un interesse, se impiegheranno i suoi prestiti in altri prestiti all’economia. Eppure sui mercati serpeggia un clima di sospetto, come se un simile attivismo monetario nascondesse guai in vista. Tanto da oscurare una Bce pronta a intervenire ancora una volta, che “non si arrende” - ribadisce Draghi - a un’inflazione che in molti chiamano “deflazione”, e che esorta i governi a intervenire subito contro una disoccupazione giovanile da “generazione perduta”. Non è solo il presidente della Bce, del resto, a parlare di shock, usando un termine che non è proprio rassicurante. “Se dovessero esserci ulteriori shock, le nostre misure potrebbero essere ricalibrate nuovamente”, gli fa eco il capo economista della Bce, Peter Praet avvertendo dei rischi di tassi così bassi per le banche. E dai verbali della riunione Bce del 10 marzo, quella del maxi-pacchetto chiamato ‘Qe3’, emerge che già allora non si era escluso di tagliare nuovamente i tassi nonostante siano all’osso SIRIA L’Isis rapisce 300 lavoratori BEIRUT.- Sono ore di ansia in Siria per la sorte di 300 lavoratori di una fabbrica di cemento che, secondo i mezzi d’informazione governativi, sono stati rapiti dall’Isis in un’offensiva lanciata a poche decine di chilometri da Damasco. Altre fonti, fra cui l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), si limitano a dire che i contatti sono stati interrotti con gli operai, quantificati in alcune “decine”. I 300 lavoratori che si teme siano nelle mani dell’Isis, si trovavano nella fabbrica di cemento Al Badia, vicino a Dumair, una cittadina circa 50 chilometri a nord-est di Damasco, sulla strada che conduce a Palmira, da dove i miliziani dello Stato islamico sono stati scacciati pochi giorni fa da un’offensiva dell’esercito governativo. Da due giorni i jihadisti hanno lanciato un attacco nella regione di Dumair, nel tentativo di conquistare una base aerea e una centrale elettrica, senza riuscirvi. L’Ondus ha detto che 20 militari siriani sono rimasti uccisi nei combattimenti delle ultime 24 ore, dopo che l’offensiva era cominciata martedì con l’esplosione di cinque autobomba guidate da kamikaze che avevano provocato la morte di altri 35 soldati. I combattimenti continuano anche in altre regioni, tra varie forze in campo, nell’intricato mosaico a cui è ormai ridotto il territorio siriano. In particolare a sud di Aleppo, dove l’esercito conduce un’offensiva contro forze ribelli. Alcuni gruppi dell’opposizione armata stanno invece avanzando a nord della città contro le milizie dell’Isis, nel tentativo di strappare loro la città di Al Rai, al confine con la Turchia. L’artiglieria turca, da parte sua, ha bombardato obiettivi dell’Isis in territorio siriano in risposta a un attacco a colpi di mortaio che stamani ha raggiunto la provincia sudorientale turca di confine di Kilis ferendo 3 persone. (il tasso principale a 0,00% e quello sui depositi a -0,40%). E il governatore di Bankitalia Ignazio Visco a un convegno a Francoforte ricorda come “senza le misure (di Qe) prese dalla Bce fra giugno 2014 e dicembre 2015 “la recessione italiana sarebbe finita solo nel 2017, e l’inflazione sarebbe rimasta negativa per l’intero periodo di tre anni”. Certo l’effetto prolungato di tassi bassi a zero può pesare su alcune banche ma quelle della Bce “non sono scelte bizzarre” ma derivano dall’allentamento dell’economia2 e l’inflazione attuale e prospettica. Quando si chiede quali potrebbero essere questi nuovi shock, chi è vicino alle stanze dei bottoni risponde allargando le braccia: i rischi non sono mai stati così tanti. La crescita - come avverte il Fmi - è più bassa del previsto. La Grecia è ancora una mina innescata: la ‘review’ del suo programma doveva essere completata a ottobre e il negoziato è ancora in alto mare. L’Europa, nonostante la tregua in Siria, è lambita da un conflitto che rischia di diventare incontrollabile. La deflazione è un rischio concreto e il governatore di Bankitalia, sottolinea come se alcuni rinnovi contrattuali conclusi di recente in Italia (che prevedono come parte dei futuri aumenti salariali sia rivista al ribasso nel caso in cui il tasso di inflazione si riveli inferiore alle stime) dovessero diventare la norma, potrebbero scattare quegli “effetti secondari” a carattere deflazionistico, in pratica l’incubo di ogni banca centrale. Il governatore rileva quindi come in un contesto di inflazione persistentemente bassa c’è evidenza che le aspettative d’inflazione stiano giocando un ruolo crescente nelle contrattazioni salariali e che quindi aspettative di inflazione sfavorevoli possano auto-alimentarsi. E poi la crisi dei rifugiati che rischia di trasformarsi in problema esistenziale per l’Europa, e la ‘bomba’ a orologeria del referendum sull’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, con un ‘sì’ alla Brexit che costerebbe alle banche europee oltre 100 miliardi secondo stime Bloomberg. Non è sfuggito a molti osservatori che le parole di Draghi assomigliano a quelle dei governatori della Fed, emerse dai verbali della riunione di marzo che parlano di “sviluppi economicifinanziari globali che continuano a porre rischi” tanto da far sfumare una stretta monetaria ad aprile. Ecco allora che più alla risposta della Bce o della Fed, gli investitori stanno prestando attenzione ai loro ragionamenti, a quello che dicono e (ancora) non dicono. Con un possibile epicentro ancora una volta nelle banche, ancora una volta il settore più penalizzato sui listini europei, con Francoforte che perde l’1%, Parigi lo 0,9% e Milano maglia nera anche ieri, -21% dall’inizio di un 2016 che dovrebbe essere in ripresa. Soffrono persino i titoli di Stato nonostante da venerdì la Bce abbia accelerato gli acquisti di debito europeo al ritmo di ben 80 miliardi di euro al mese: lo spread Btp-bund sfiora i 130 punti base, come se la Bce a marzo fosse rimasta a guardare. APPELLO DI BRUXELLES Aiutateci ad identificare l’uomo col cappello Lucia Sali BRUXELLES. - Lo hanno rintracciato incrocio dopo incrocio sino a due ore dopo l’esplosione delle bombe all’aeroporto di Zaventem, rientrato a piedi a Bruxelles dopo aver fatto 10,2 km a piedi. Poi, una volta giunto appena dietro l’area delle istituzioni Ue, è sparito nel nulla. Polizia e inquirenti belgi hanno deciso di chiedere l’aiuto dei cittadini per ritrovare ‘l’uomo col cappello’, lanciando un appello internazionale alla ricerca di testimonianze e immagini. Salah Abdeslam, intanto, resta in carcere in Belgio, e si allontana l’estradizione verso la Francia: anche se per ora non è accusato per gli attentati di Bruxelles, dovrà essere sentito per la sparatoria di Forest. Avvenuta proprio una settimana prima. Dopo oltre due settimane di indagini, gli investigatori sono arrivati a un punto morto, all’incrocio tra l’avenue de la Braban&Daggeronne con la rue du Noyer: è lì che il terzo uomo, inizialmente identificato come il giornalista free lance Faysal Cheffou, fa perdere le sue tracce. Una zona a qualche centinaio di metri dalla Commissione Ue, dalla fermata metro Maelbeek, dall’appartamento della rue Franklin di Cheffou, e anche della Grande moschea saudita di Bruxelles, spesso in odore di salafismo. Le immagini delle videocamere di sorveglianza mostrano il complice di Najim Laachraoui e di Ibrahim El Bakraoui uscire dall’aeroporto dopo le esplosioni delle 7.58, passare davanti all’hotel Sheraton di fronte all’ingresso dello scalo, incrociare diverse persone che scappano dall’attentato, attraversare il parcheggio delle auto a noleggio Avis e poi percorrere sempre a piedi tutto l’abitato di Zaventem. Qui si sbarazza della giacca beige chiaro e resta in maniche di camicia, di un azzurro chiaro con toppe blu scuro sui gomiti, che poi rimbocca. Alle 8.50, le immagini lo inchiodano in ingresso all’incrocio tra la Grote Daalstraat e la chaussée de Louvain, sempre a Zaventem. Poi prosegue verso Bruxelles e risale sino all’incrocio della place Meiser, a Schaerbeek alle 9.42, da cui continua sulla stessa strada alle 9.49. Alle 9.50 l’ultima traccia, alla svolta con la rue du Noyer. Sempre al cellulare, sempre con il cappello in testa, pantalone scuro e scarpa beige con una grossa suola bianca difficile da non notare. Sempre a Schaerbeek, a circa 3 km dall’appartamento da cui è partito in taxi per l’aeroporto e a 2 dall’appartamento in cui sono state confezionate le cinture esplosive per Parigi. Ancora senza nome, alcuni media ipotizzano sia Mohamed Abrini, amico di Salah e tuttora ricercato per Parigi, oppure Naim Al-Ahmed, dal falso passaporto siriano le cui tracce sono state trovate proprio nell’appartamento di Schaerbeek. Per ora Abdeslam resta in carcere in Belgio: finora non indagato per gli attacchi del 22 marzo, è però accusato di tentativo di omicidio per la sparatoria di Forest, prologo del suo arresto tre giorni più tardi e degli attentati una settimana dopo. E anche per tutti i suoi complici e conoscenze, dall’ ‘autista’ Mohammed Amri a uno dei basisti Mohamed Bakkali i magistrati hanno confermato il prolungamento della detenzione. Intanto sono ancora 57 i feriti degli attentati tuttora ricoverati, di cui 28 in terapia intensiva. SPORT www.voce.com.ve | venerdì 8 aprile 2016 11 FORMULA 1 Retromarcia Fia, da Gp Cina tornano vecchie qualifiche ROMA - La lettera sottoscritta da tutti team ha fatto breccia fra i vertici della Federazione automobilistica internazionale che, di comune accordo con la Fom (Formula one management), ha deciso di tornare - già a partire dal prossimo Gp in Cina, sulla pista di Shangai - al format di qualifiche classico, diviso in Q3, Q3, Q1, e che era stato in vigore fino a quest’anno. Si tornerà così definitivamente alle qualifiche 2015, come auspicato dalle squadre, che avevano preso negli ultimi giorni una posizione netta nei confronti della Federazione e di Bernie Ecclestone, firmando una lettera congiunta. Bocciata l’ultima idea della qualifica con la somma dei tempi, a Fia e Fom non è rimasta altra scelta che prendere atto della volontà dei protagonisti di tornare all’antico. Adesso si attende la ratifica del Consiglio mondiale sportivo della Fia. “Zlatan aumentò 10 chili in 6 mesi, impossibile farlo in così poco tempo” assicura Ulf Karlsson in un’intervista che ha fatto enorme clamore nel paese scandinavo. Accusa choc dalla Svezia: “Ibrahimovic alla Juve era dopato” SCOZIA I Rangers tornano in Premier dopo 4 anni GLASGOW - Il purgatorio è finito per i Rangers Glasgow che grazie alla vittoria di misura sul Dumbarton, si sono assicurati il ritorno nella Premiership scozzese a quattro giornate dal termine del campionato. Quattro come gli anni dal fallimento dei Blues che nel 2012 erano precipitati, a causa della disinvolta gestione finanziaria della proprietà dell’epoca, nella quarta divisione scozzese. La scalata è stata lunga e più difficile del previsto, tre promozioni in quattro anni, ed ecco che il mondo del calcio ritroverà dal prossimo anno l’Old Firm, il derby con il Celtic: una delle rivalità calcistiche più calde, e talvolta violente (anche e soprattutto per motivi extracalcistici), che esistano. STOCCOLMA - Zlatan Ibrahimovic, quando giocava nella Juventus si dopava. La pesante accusa arriva direttamente dalla Svezia dall’ex ct della nazionale di atletica svedese, Ulf Karlsson che in una intervista al quotidiano Sport Bladet, si è lasciato andare ad alcune considerazioni personali, accusando sia Ibra sia Albin Ekdal. IL RACCONTO – “Quando giocava nella Juventus Zlatan ha preso 10 chili in sei mesi, secondo me era dopato, almeno questa è la mia impressione le parole di Karlsson Sono convinto di quel che dico. Negli sport di squadra i controlli sono meno stringenti rispetto a quelli che ci sono nelle discipline individuali”. Karlsson fa anche il nome di un altro svedese che ha giocato nella Juve, Albin Ekdal: “Anche lui ha messo otto chili in quel club, credo ci fosse questa cultura, un loro medi- co è stato sospeso per mesi. La mia - spiega - non è un’accusa diretta nei confronti di Ibrahimovic, il mio è un discorso generale sul doping negli sport di squadra”. Immediata la reazione del procuratore di Ibrahimovic, Mino Raiola, che ha già annunciato iniziative legali nei confronti di Karlsson: “Sono tutte falsità - le parole di Raiola - Forse è un ex atleta che non è riuscito ad avere successo ed è geloso, ma comunque ha commesso un grave errore. Ha avuto una vita prima di queste dichiarazioni e ne avrà una dopo, ma sta diffondendo falsità. Zlatan si è sottoposto ad un sacco di controlli antidoping quando era alla Juventus, almeno una ventina di volte. La Juventus mette i suoi giocatori sotto il microscopio, per cui è ridicolo. Noi possiamo dimostrare che quanto dichiarato sia falso. Zlatan non ha mai preso un’aspirina in tutti i club in cui ha giocato”. RANKING FIFA Argentina scavalca Belgio, Italia scende al 15º posto ROMA - Top 10 stravolta, con tanto di cambio della guardia in vetta, nel ranking Fifa per nazioni aggiornato ieri: l’Argentina, infatti, ha scalzato il Belgio in testa alla classifica con 1.532 punti contro 1.352; mentre al terzo posto è balzato il Cile che sostituisce la Spagna, scivolata al sesto. Scende anche l’Italia, dalla 14ª alla 15ª posizione. Tra le altre novità, da segnalare i 4 gradini saliti dalla Colombia, che ora è quarta al posto della Germania, quinta. Il nostro quotidiano Spettacolo 12 | venerdì 8 aprile 2016 A cargo de Berki Altuve El estreno será el 22 de abril en el Aula Magna de la UCV con una producción que reunirá más de 40 artistas y músicos de talla nacional e internacional “El Hombre de la Mancha” llega a Venezuela CARACAS- A 50 años de su estreno en Broadway, precedido por centenares de representaciones alrededor del mundo, en más de 10 idiomas, y tras ganar innumerables premios, el musical “El Hombre de la Mancha” llega a Venezuela de la mano de Escenarte Producciones, bajo la producción ejecutiva, dirección general y puesta en escena de Djamil Jassir, para presentarse a partir del viernes 22 de abril en el Aula Magna de la Universidad Central de Venezuela, Patrimonio Cultural de la Humanidad. La mezcla de historia, música, baile y poesía, que condensa esta obra, la ha llevado a la cúspide del teatro musical. Con motivo de la conmemoración, en este 2016, de los 400 años de la muerte de Don Miguel de Cervantes Saavedra, el montaje cobra nuevos aires con presentaciones en escenarios de varias latitudes, incluida Caracas con una puesta en escena a la altura de Il nostro quotidiano los mejores espectáculos del mundo. La acción se sitúa en España, a finales del siglo XVI. Cervantes y su criado son arrojados a una mazmorra de la Inquisición,acusados de ofensas contra la Iglesia Católica. En el calabozo, son atacados por sus compañeros de prisión, quienes deciden organizar un falso juicio. Si es encontrado culpable, tendrá que entregarles todas sus pertenencias. El escritor acepta, exceptuando un bien inesperado que lleva consigo: el manuscrito inconcluso de su última novela “Don Quijote de la Mancha”; como método de defensa propone escenificarla en la forma de una obra de teatro. El “juez”, un compasivo criminal al que llaman el “Gobernador”, acepta la propuesta. Esta superproducción cuenta con el patrocinio y la especial colaboración de la Embajada de España en Venezuela, quien ha incluido este Musical dentro de la programación con la que se conmemora este año, a nivel mundial, el IV centenario de la muerte de Miguel de Cervantes, autor de Don Quijote de la Mancha, segun- do libro más traducido y leído en el mundo entero. Trae de vuelta a los escenarios locales los grandes musicales, reunirá a más de 40 artistas y músicos en escena con una plantilla de talentos de talla nacional e internacional. El reparto está integrado por las primeras actrices Dora Mazzone y Tania Sarabia; los primeros actores Cayito Aponte, Juan Carlos Gardié, Aroldo Betancourt y Rolando Padilla, acompañados de Djamil Jassir, quien interpreta el doble papel de Cervantes y Don Quijote de la Mancha, junto a Gerardo Soto, Natalia Román y un talento emergente único en el país. El musical podrá ser disfrutado desde el 22 de abril, con funciones los sábados a las 4:00 PM y domingos, con doble función, a las 11:00 AM y 4:00 PM. Las entradas, a un precio desde Bs. 850,00, podrán ser adquiridas a través dewww.solotickets.com y en la taquilla del Aula Magna. El 13 de abril el Banco del Libro abre sus puertas a la iniciativa de FrancaMENTE para realizar el taller “On ne voit bien qu’avec le coeur”: iniciación al francés a través de la lectura del libro «El Principito». Este curso tiene como objetivo capacitar al participante en la comprensión y producción escrita y oral a través de la lectura de capítulos claves de la obra inmortal de Antoine de Saint-Exupéry (1900–1944) en su lengua original. Durante el taller, los participantes podrán analizar la gramática francesa y compararla con el español mientras conocen los fundamentos básicos del idioma. Está dirigido a personas de cualquier edad (a partir de los 8 años) que no tengan conocimientos de francés o iniciados que deseen mejorar su comprensión del idioma. Las clases serán los miércoles y los viernes de 2:00 a 5:30 p.m. y el curso completo tiene un costo de bs. 12.000,00. Las personas que deseen participar en el taller pueden escribir a [email protected] para recibir mayor información. El Fotógrafo Andrés San Juan conversa sobre Sudaca Frames Apasionado por las imágenes, pero aún más por la humanidad detrás del lente, Andrés San Juan es un talentoso fotógrafo venezolano radicado en Madrid, que llega a Caracas con su propuesta Guaicaipuro Pop, la calle hecha arte, el día a día hecho un poster. De la mano de Cultura Chacao, Andrés la Charla: Sumando Lectores – Sudaca Frames, presentará el próximo 13 de abril en una conversatorio sobre su experiencia. Para mayor información acerca de los eventos, visite: http://cultura.chacao.gob. ve/ Adrián Suárez prende la fiesta en el Teatro de Chacao El domingo 24 de abril, a las 5 de la tarde, en el Teatro de Chacao, el destacado músico Adrián Suárez presenta el espectáculo que gira en torno al instrumento fundamental en la consolidación de la llamada “salsa dura”, el trombón. Mostrando toda su riqueza y evolución acompañado del Conjunto Akene y de invitados especiales como Carlos Sánchez Torrealba, el cuatrista Cheo Hurtado y los cantantes Edgar “Dolor” Quijada, Marcial Istúriz y Rodrigo Mendoza, entre otros. Las entradas están a la venta a través de www.ticketmundo.com y en las taquillas del Teatro, en la avenida Tamanaco, El Rosal, de martes a domingo, de 10:00 a.m. a 7:00 p.m. “No me quittepas” llega al Trasnocho Cultural CONCIERTO Gian Faraone celebra los 100 años de Sinatra Gian Faraone, conocido como el Crooner de Venezuela regresa a su tierra natal para rendir tributo al cantante popular más influyente del siglo XX, Frank Sinatra. Titulado “SINATRA 100”, el show se paseará por los grandes éxitos de Sinatra, donde clásicos como “My Way”, “New York, New York, “Strangers In The Night”, entre otros, recobrarán vida en la voz de Faraone. El joven cantante estará acompañado de una BIG BAND de lujo. Bajo la dirección musical del maestro Gregory Antonetti, la banda estará conformada por grandes músicos venezolanos, entre los que se destacan, Pedrito López, Gerardo Chacón, Gustavo Carucí, Jorge Arias, Gerald “Chipi” Chacón, Rodolfo Reyes, Eric Chacón, Jorge Rivera, entre otros. Faraone, quien ha estado residenciado en BREVES Realizan taller de Francés basado en el clásico “El Principito” la ciudad de Boston por los últimos 8 años, estrenará el próximo 22 de Abril de 2016 en su show “SINATRA 100”, el Trailer y el Single promocional de su más reciente producción titulada, “Dear Sinatra”. Producido entre las ciudades de Boston, Miami y Nueva York, el cantante venezolano homenajea a quien fue catalogado como “La Voz”. “Desde mis inicios en la música, Sinatra siempre ha sido una de mis grandes inspiraciones. Este proyecto es una piedra en el zapato que tenía desde hace muchos años y me genera una gran satisfacción artística poder llevar a cabo este tributo. Sinatra es “El Padrino” de los cantantes, “Il Capo di Tutti Capi”. - comenta Faraone. Con tan sólo 29 años de edad, Faraone reinventa los clásicos con sonido propio. Con un alcance global gracias a su dominio de los idiomas Español, Inglés e Italiano; el cantante combina voz, estilo y carisma, resultando un artista sin precedentes en el mundo de la música. Grandes melodías de la época dorada recobran vida en la voz de Faraone, quien vive a través de cada canción su propia historia, continuando el legado de una tradición musical que trasciende generaciones. Con 18 músicos en escena, “SINATRA 100” será un show único donde grandes músicos venezolanos acompañan a Faraone en un recorrido por el gran legado musical de Frank Sinatra. La cita es el próximo 22 de Abril de 2016 en el Centro Cultural Chacao a las 7:00PM, junto a una Big Band dirigida por el maestro Gregory Antonetti y el inigualable talento de Gian Faraone. El teatro físico en telas se adueñará del Teatro Trasnocho a través de “No me quittepas”, un unipersonal que invita a la reflexión entre colores y movimientos. Diego López, actor físico especialista en telas, es el encargado de dar vida a este espectáculo en el que representa a un personaje que vive entre el sí y el no, lo que se hace común para muchos, sobre todo cuando tenemos claro que la mejor vida es la que estamos a punto de perder si nos descuidamos y no tenemos idea de lo que hay que hacer. “No me quittepas”toca fibras emocionales con cierto humor e ironía, pero luego te invita a salir del encierro y a ser el gran súper héroe, desmitificado, que llevas dentro. Una invitación a reflexionar acerca de la realidad y la forma en la que se confrontan las adversidades y decisiones. El espectáculo se estará presentando en una función única en el Trasnocho Cultural el jueves 21 de abril de 2016 a las 7:00 p.m. Turismo 13 | venerdì 8 aprile 2016 I borghi più belli e sconosciuti d’Italia 10 piccoli tesori della nostra penisola che vale la pena visitare medievale e rinascimentale. Le imponenti mura, i balconcini medievali, le case, le torri, i palazzi gentilizi, costituiscono un insieme armonioso testimone un passato ricco di storia. Tra gli edifici Cutigliano Cutigliano Questo gioiello, caratterizzato da strette vie e angoli suggestivi, si trova in provincia di Pistoia (Toscana). La centrale piazza del Municipio è dominata dal palazzo Pretorio. Interessanti la Chiesa della Madonna di Piazza e la Chiesa di Visso fontana del Tritone nella piazza principale, ne testimoniano la ricchezza del patrimonio culturale. Bova È uno dei centri più importanti dell´isola gre- S.Bartolomeo nella quale si possono ammirare esempi di pittura fiorentina del Seicento. Visso Incastonato nell’incantevole scenario naturale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini (Marche), vi si respira un’atmosfera Bova di pregio, il palazzo dei Priori, quello dei Governatori e il palazzo del Divino Amore. Castel di Tora Si trova a 607 metri di altezza sulla sponda nordorientale del lago del Turano, tra Carsoli e Rieti (Lazio). La chiesa di epoca barocca di S. Giovanni Evangelista, il settecentesco palazzo adiacente alla torre poligonale e la Sperlinga canica della provincia di Reggio Calabria. Antichissima sede vescovile, ha una Cattedrale la cui costruzione originaria risale ai primi secoli d. c. Le opere più rappresentative sono la Cappella del Sacramento e la statua della Madonna "Isodìa" col Bambino, attribuita a Rinaldo Bonanno (1584). Da non perdere la chiesa di San Leo, la chiesa del Car- mine e quella dell’Immacolata. Sperlinga Tra i Monti Nebrodi e le Madonie, nel cuore della Sicilia centrale, sorge questo borgo di appena 896 abitanti. Il monumento più caratteristico è il castello rupestre, in parte scavato nella roccia in parte costruito sulla stessa roccia intorno all'anno 1080. Luoghi d’interesse sono anche Via Valle e il Bosco di Sperlinga. Federico Falsetto, L’Huffington Post (Seconda Parte) Castel di Tora
© Copyright 2025