Premio Nacional de Periodismo 1950 1950 2015 Anni di Storia... Anno 67 - N° 47 Fondatore Gaetano Bafile 2015 Anni di Storia... Direttore Mauro Bafile Deposito legale: 76/0788 Caracas, sabato 12 marzo 2016 La Voce d’Italia www.voce.com.ve @voceditalia Chiusa la via dei balcani si teme che i rifugiati possano intraprendere la rotta dell’Adriatico Migranti:l’Italia si prepara all’esodo L’attenzione puntata sulle coste del Salento e dell’Albania. L’Italia invierà a Tirana una ventina di poliziotti di frontiera in aiuto al governo albanese BUFERA NEL PD D’Alema attacca: “Dirigenza arrogante” ROMA - Massimo D’Alema rientra dall’Iran e si toglie un macigno dalla scarpa. In un’intervista senza peli sulla lingua attacca Matteo Renzi e tutto il gruppo dirigente Pd definendolo arrogante e fazioso. E mette in guardia: - Non è escluso che il malessere si trasformi in un altro partito. (Servizio a pagina 9) MILANO MAGLIA ROSA Effetto Draghi, le borse volano ROMA - Le borse europee volano, all’indomani delle mosse a sorpresa annunciate dalla Bce che ha portato a zero il costo del denaro, abbassando ulteriormente anche i tassi sui depositi e prestiti, e ha potenziato il Qe (da 60 a 80 miliardi di euro). (Servizio a pagina 9) BARI - L’allarme ufficialmente non c’è, ma l’Italia, e la Puglia, suo avamposto più orientale, si preparano per tentare di frenare e comunque di attutire l’impatto di un temuto flusso massiccio di migranti che, chiusa la via balcanica, potrebbero intraprendere la rotta adriatica per arrivare in Europa. L’attenzione è puntata sulle coste dirimpettaie del Salento e dell’Albania separate solo da una cinquantina di miglia percorribili in una sola notte anche con piccole imbarcazioni. Su richiesta delle autorità di Tirana, ed accogliendo per prima l’invito dell’Europa sperando che altri Paesi seguano l’esempio, l’Italia invierà nei prossimi giorni una ventina di poliziotti di frontiera per supportare il governo albanese nei controlli ai confini. Sarà Tirana a decidere dove dislocare il piccolo contingente italiano. (Continua a pagina 3) PER MANCANZA DI POLITICHE PREVENTIVE “El Zika”, allarme epidemia (Servizii alle pagine 4 e 5) VENEZUELA NELLO SPORT In pericolo la libertà di stampa in Venezuela? CARACAS - Quattro anni di prigione per il suo Direttore, David Natera, e una multa salata che mette in ginocchio il quotidiano “Correo del Caronì”. Questo il verdetto del Tribunale. Si chiude (ma solo in parte perchè è già stato annunciato l’appello alla sentenza) il “Caso del Correo del Caronì”, dopo quasi 4 anni di “stop & go”. Natera, condannato per diffamazione e ingiuria, aveva messo il dito nella piaga denunciado la corruzione crescente nel complesso industriale di Guayana. L’indagine del quotidiano coincideva con l’apertura di un fascicolo della Ma- gistratura sul cancro della corruzione nella statale “Ferrominera”. La sentenza, come giustamente sottolineato da Oscar Murillo, Capo Redattore del quotidiano del Caronì, stabilisce un preoccupante precedente e mette in pericolo la libertà di stampa nel Paese. Il “Colegio Nacional de Periodistas”, il “Sindicato Nacional de los Trabajadores de la Prensa”, la “Comisión de Medios” del Parlamento hanno espresso solidarietà al quotidiano del Caroní e al suo Direttore, David Natera. (Servizio a pagina 6) Europei e poi Chelsea, Conte si riprende il campo Giallo sulla morte negli Usa dell’ex ministro di Putin (Servizio a pagina 10) Rif. J - 00089287 - 3 DOPO L’AVVELENAMENTO A LONDRA DELL’EX SPIA DEL KGB ALEKSANDR LITVINENKO Desde 1953 EL UNICO CAL ZADO DE MUJER RE DE OMB HOMBRE CON N Calle Bolivia, Edf. Laura, Catia - Caracas www.calzadoslaura.com e-mail: [email protected] 2 VENEZUELA sabato 12 marzo 2016 | Comunicadora social, cantante, y sobretodo actriz, Julie Restifo habla con la “Voce” de su carrera profesional y de sus proyectos. El amor hacia sus hijos que heredaron la pasión por el teatro y la televisión RESTIFO, una vida para el teatro CARACAS - ¿Quén no conoce a Julie Restifo? Comunicadora Social, egresada de la Universidad Católica Andrés Bello, cantante y, sobretodo, actriz. La “Voce” pudo conversar brevemente con la afamada “señora de las tablas”, quien, junto con su esposo Javier Vidal, se esmera por mantener alto el interés hacia el teatro nacional - Julie hablanos de tus orígenes como hija de padre italiano y madre norterteamericana. - Mis padres se conocieron en New York porque mi padre estudío contaduría alla y vino a vivir a Caracas cuando yo tenía un año de edad. - Cómo comenzó tu carrera como actriz, quienes fueron tus maestros? - Empecé con el Autoteatro de La Ucab que fundó mi esposo y también con la Profesora Virginia Aponte: Nos presentamos en la Sala Rajatabla y la Sala Cadafe. - ¿Cómo fue tu encuentro con Vidal, tu esposo, hombre de cine y de teatro? - Pués nos conocimos en la Universidad Catolica, el éra mi profesor de radio. - ¿Cuales fueron tus primeros trabajos como actriz y con qué directores trabajaste? - César Bolivar, Alfredo Anzola, Elia Schneider, Ataualpa Lichy y Geyka Urdaneta, solo para nombrar los más importantes… - ¿Que sientes como madre al tener Josette y Jan? - Muy orgullosa de que ellos hayan heredado el talento y el gusto por el teatro, la televisión y el cine. - ¿Que películas te han gustado más de tu carrera cinematográfica? - “Homicidio Culposo”, “Cuidado con lo que Sueñas”, “Mas allá del Silencio”, una película francesa que se llama “Coplan” y de mi tío Rodolfo Restifo la película “Reinaldo”. - ¿Nos puedes hablar de tus próximos proyectos? - Voy a dirigir una obra de Javier Vidal para el Urban Couple del nombre “El último trago”. Alessandro D’Alessandro Galassi (La Voce d’Italia Cultura del Tempo Libero) IL FATTO www.voce.com.ve | sabato 12 marzo 2016 3 DALLA PRIMA PAGINA Migranti:l’Italia... La partenza dei nostri sarà preceduta da una riunione che si terrà in Italia nei primi giorni della prossima settimana tra le autorità albanesi e il Dipartimento della Pubblica sicurezza. L’incontro servirà a mettere a punto la missione, definirne i dettagli, stabilire le priorità, individuare i punti di confine che dovranno essere presidiati anche dagli italiani. Una volta definiti questi aspetti, partirà una prima aliquota di pochi uomini che valuteranno aspetti logistici e tecnici, e successivamente si muoveranno gli altri poliziotti, tutti esperti di polizia delle frontiere e di falsi documentali. Sul fronte pugliese, invece, il prefetto di Lecce, Claudio Palomba, ha riunito i sindaci dei Comuni più grandi del Salento compresi i due che per collocazione geografica rappresentano l’approdo più vicino, Otranto e Melendugno, per preparare un piano di accoglienza. - Al di là degli allarmi, finora non abbiamo avuto segnalazioni specifiche in ordine ai numeri che si leggono sulla stampa - ha detto il prefetto - abbiamo avviato un lavoro di ricognizione delle strutture utilizzabili. L’obiettivo è predisporre per tempo un piano di primissima accoglienza con punti di sbarco dove attrezzare eventualmente le operazioni di fotosegnalamento e di ricognizione medica, e anche punti di smistamento per strutture che potrebbero fungere da prima accoglienza. Difficile dire quanti migranti potremo accogliere in una fase emergenziale - ha detto il prefetto -. Andremo ad individuare strutture che intaccano meno i centri abitati e meno le strutture turistiche, proprio perché non vogliamo che un’eventuale emergenza si ripercuota sul turismo in arrivo, fermo restando che tutto ciò non potrà gravare unicamente sulla Puglia. Nel Salento, l’unica l’unica struttura di prima accoglienza attiva, è il centro Don Tonino Bello di Otranto. - Per evitare problemi, laddove dovessero verificarsi, di pressione di migranti alle nostre frontiere - ha detto il governatore pugliese, Michele Emiliano - noi dobbiamo mandare i traghetti a prenderli. Non ci sono alternative perché bisogna ridurre la velocità del flusso. E sulle navi dobbiamo far lavorare la polizia giudiziaria per capire con chi abbiamo a che fare. Intanto a Taranto, è stato completato l’hotspot per l’identificazione di migranti realizzato in un ex parcheggio del porto. Si estende su un’area di circa diecimila metri quadrati con punti di accoglienza, alloggi prefabbricati per accogliere 300 migranti, tensostruttura, mensa e presidi sanitari. Dimitris Avramopoulos richiama i governi affinché mantengano fede ai loro impegni e portino sollievo alla penisola ellenica: “Gli Stati membri accettino con urgenza i ricollocamenti”. Boldrini: “Stop fondi a chi rifiuta di dare asilo” Ue, in grecia è crisi umanitaria Patrizia Antonini BRUXELLES - “La crisi umanitaria raggiunge il suo culmine in Grecia. Gli Stati membri accettino con urgenza i ricollocamenti”. Il commissario Ue Dimitris Avramopoulos richiama i governi affinché mantengano fede ai loro impegni e portino sollievo alla penisola ellenica, dove dalle coste turche continuano ad arrivare duemila migranti al giorno, e la situazione nella tendopoli di Idomeni, alla frontiera con la Macedonia è al collasso: nonostante la rotta balcanica sia chiusa, in 13mila continuano a sperare, mentre affondano nella disperazione e nel fango. Ma in Europa la solidarietà scarseggia. Sono 500 le richieste di ricollocamento dalla Grecia che ancora non hanno ricevuto una risposta. Lo rivelano gli ultimi dati che le autorità di Atene hanno comunicato a quelle di Bruxelles. Da settembre ne sono stati fatti solo 885. Avramopoulos vorrebbe un ritmo di almeno 6mila al mese. Ma “da vari Stati membri”, come Ungheria e Slovacchia, “le offerte sono pari allo zero”. La presidente della Camera Laura Boldrini sollecita a togliere l’accesso ai fondi Ue ai MIGRANTI ‘Roma e Berlino insieme per cambiare Dublino’ BERLINO - Thomas de Maiziere non pensa più a un piano B, come aveva fatto immaginare appena qualche settimana fa: ed è “molto fiducioso” che al vertice Ue di giovedì prossimo si venga a capo della crisi dei profughi. Siamo sulla “strada giusta” - afferma in un’intervista esclusiva all’ANSA -: una soluzione europea coordinata e comune, con un accordo equo con la Turchia. E con l’Italia il ministro dell’Interno tedesco collabora per cambiare Dublino. Chiusa la rotta dei Balcani, sussiste il rischio che la penisola sia esposta: ma assodato il ruolo guida italiano verso il Nordafrica, il compito di gestire i migranti resta europeo. Non voglio dire che sia una passeggiata, ma sì, sono molto fiducioso che otterremo un accordo sostenibile e solido per tutte le parti Paesi che non rispettano le loro quote. - L’Ue - dice - dovrebbe mettere in atto un sistema di condizionalità rispetto all’erogazione dei fondi strutturali. Di fronte alla possibilità che si aprano nuove rotte per arrivare in Ue, l’Albania accresce la vigilanza alle sue frontiere con la Grecia e dispone una sorveglianza non stop. Il Viminale dal 15 marzo invierà una ventina di poliziotti di frontiera, per pattugliamenti congiunti, ed il ministro dell’Interno Angelino Alfano andrà a Tirana la settimana prossima per discutere gli aspetti della cooperazione. Anche Avramopoulos sarà nella capitale albanese nei prossimi giorni. Il premier bulgaro Boyko Borissov ha inviato una lettera al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk nella quale insiste sulla necessità che Bruxelles miri alla difesa non solo del confine marittimo tra Grecia e Turchia ma anche a quello terrestre e marittimo tra Turchia e Bulgaria. Il ministro della Difesa Nikolaj Nenchev ha invece chiarito che l’esercito sarà impegnato ai confini solo in caso di emergenza, mentre la costruzione di una barriera di filo spinato al confine greco viene considerata come una misura di ultima istanza. Intanto proseguono i rimpatri dalla Grecia alla Turchia per i migranti che non hanno i requisiti per ottenere la protezione internazionale. Secondo l’agenzia per l’immigrazione di Edirne, ieri ne sono stati mandati indietro una novantina. Sul fronte delle trattative sull’intesa Ue-Turchia, che la cancelliera Angela Merkel più di tutti vorrebbe chiudere al vertice dei leader del 17 e 18 marzo a Bruxelles, arrivano nuove nubi dalla Spagna. Tutti i gruppi politici, meno quello del Partido Popular, hanno bocciato l’accordo di principio siglato la settimana scorsa, ‘legando’ le mani del governo di Madrid al tavolo del prossimo summit. Mentre la presentazione della comunicazione sulle proposte per la revisione del regolamento di Dublino della Commissione Ue, già slittata più volte, visto il clima, potrebbe tardare ancora. 4 VENEZUELA sabato 12 marzo 2016 | Un zancudo tiene en jaque a buena parte de la población mundial. El vector ha recorrido aproximadamente 32 naciones, entre ellas Venezuela la cual está viviendo la fase más ardua de la enfermedad, sin medicamentos para combatir los efectos en la salud del virus El Zika se extiende, por falta de prevención Dairys Berrio CARACAS - Dolor en las articulaciones, sarpullido, fiebre, hinchazón en manos y pies, conjuntivitis… Son los síntomas más comunes para determinar que se tiene zika. Venezuela está siendo golpeada violentamente por este virus insaciable, que hasta la fecha ha recorrido más de 32 países. Según estimaciones de médicos locales, agrupados en la Sociedad Venezolana de Salud Pública, había más de 400.000 casos sintomáticos de zika a mediados del mes de febrero. El Zika es un virus del genero Flavivirus que ingresa al cuerpo humano por la picadura del mosquito Aedes aegypti infectado. Las hembras de este mosquito son las transmisoras de la infección, pican para absorber la sangre con la que desarrollan sus crías. Estos insectos, oriundos de África, al punzar la piel inyectan su saliva la cual puede contener cuatro tipos de enfermedades: zika, dengue, chikungunya o fiebre amarilla. Un mono de experimentación fue el primero en ser infectado de zika. Un equipo de científicos que estudiaba la fiebre amarilla en 1947, instaló un mono Rhesus en una jaula en el bosque de Zika, en Uganda. El animal se enfermó, y cuando los investigadores analizaron su sangre detectaron la enfermedad y la llamaron “virus de zika”. Dos años más tarde, se descubrió el primer ser humano con la infección en Nigeria. - La enfermedad - explicó la doctora Jazmín Duarte, Jefe de Departamento de Epidemiologia del Hospital Domingo Luciani - se originó en África y viene recorriendo todo el continente americano. Pasa por una isla llamada Micronesia, por Chile en América, y empieza lo que llamamos virus emergente. Es la primera vez que los americanos tenemos contacto con el virus, y Chile es el primer país de América que toca, en 2014. Se trata de un vector que en la actualidad tiene en jaque a buena parte de la población mundial. Brasil, hasta ahora, es el país más afectado por la epidemia, con más de un millón de personas contagiadas. ¿Cómo entró el virus a Brasil? Existen algunas conjeturas. Los investigadores Dennis Fujita y Felipe Scassi del Instituto de Medicina Tropical de Sao Paulo y medios de comunicación de ese país, plantearon la hipótesis de que el zika pudiese haber penetrado durante el Mundial de Fútbol de 2014 o a través de viajeros que fueron a la visita del papa Francisco a Río de Janeiro en 2013. “Hubo muchos turistas brasileños también yendo a la isla de Pascua en el mismo tiempo en que ocurrió la epidemia. Sería necesario tener una cantidad mayor de muestras del mundo entero para intentar determinar de dónde vino realmente”, expresó para BBC Mundo, Fujita. El mosquito viajero Hasta la fecha, el vector ha recorrido todos los países del hemisferio; excepto Canadá, debido a que sus condiciones climáticas no favorecen al mosquito, por tratarse de una nación ubicada en el extremo del continente. En vista de la expansión voraz de la enfermedad en América Latina, la Organización Mundial de la Salud (OMS) declaró el lunes 1 de febrero del presente año, al virus como una emergencia sanitaria global. “Con esta medida, el organismo de Naciones Unidas pretende contener la expansión de este virus que ha sido vinculado con miles de casos de microcefalia en Brasil y que mantiene en alerta a una veintena de países de América Latina” reseñó BBC Mundo. El zika, no sólo es peligroso por el largo alcance de la enfermedad hasta el punto de convertirse en endemia, si no, por estar asociada a enfermedades aún más complejas y definitivas, como por ejemplo la microcefalia (desarrollo insuficiente del cráneo). Aunque esta relación todavía no ha sido comprobada científicamente, se sospecha que el virus haya causado más de 4.000 casos de microcefalia en Brasil y 750 en Colombia, según cifras expuestas por entes de salubridad en ambos países a mediados de enero. VENEZUELA www.voce.com.ve | sabato 12 marzo 2016 Venezuela en aprietos Las personas que contraen la enfermedad, experimentan dolores agudos en las coyunturas, además de una serie de malestares que en algunos casos obliga a la persona a quedarse en cama. El zika, comentan algunos de los afectados; es “menos fuerte” que la chinkungunya en cuanto a dolores. La doctora Duarte expuso que sus síntomas son: - Escalofríos, dolor leve a moderado en las articulaciones, malestar en el cuerpo; en la carne, hiperemia conjuntival (ojos rojos), erupciones finas; maculo pápular generalizada que puede producir prurito en algunas personas. Produce también, edemas; aumento del volumen de las manos y pies, dolor de cabeza y vómitos. Lo más común es que las personas tengas escalofríos, erupciones e hiperemia conjuntival, esos son los síntomas generales de esa enfermedad. Catalina Riascos de 39 años, quien forma parte de las personas que experimentaron la enfermedad en Venezuela, consternada expresó: - Para mí fue horrible. Me dio fiebre, dolores de cabeza, dolor en el cuerpo; sentía que me dolían los huesos por dentro. Y lo peor, sin tener qué tomar para aliviar los dolores. Yo caí en cama por varias semanas.” En Venezuela la realidad de la enfermedad, resulta aún más compleja que en Brasil por la escasez de medicamentos y repelentes para aplacar o evitar la picadura del mosquito. Artur Timerman, un destacado médico infectólogo en São Paulo manifestó para el portal web de BBC mundo, que “hasta septiembre u octubre hubo negligencia (acerca de) la importancia del zika en Brasil y por lo tanto se atrasó seis meses la investigación básica”. En nuestro país las cifras emitidas por el Ministerio de Salud (5.221 casos sospechoso hasta mediados de febrero, de los cuales fueron confirmados 319, y tres muertes asociadas al contagio), parecieran estar lejos de la realidad. Julio Castro, infectólogo del Instituto de Medicina Tropical de la Universidad Central de Venezuela, afirmó a la agencia de noticias Reuters, que los casos de zika podrían estar en un rango de 240.000 a 500.000 (2 febrero de 2016), al basar sus cálculos en proyecciones algorítmicas paralelas y boletines de salud que le han llegado. Duarte, Jefe de Departamento de Epidemiologia del Hospital Domingo Luciani, estima que el virus en el país habría empezado a finales del mes de octubre de 2015. Wilaidys Hernández de 25 años, originaria de Barlovento, también manifestó, “lo difícil” que fue para ella vivir el desarrollo del virus. - Iba en un carrito por puesto, y literalmente me iba hinchando de repente. Me vi las manos y dije: ‘qué me pasa’; pero al verme los pies, quedé impactada: tenia manos y pies inflamados. Viví todos los síntomas del zika, por eso supe que era eso lo que tenía. Pero no fui al médico, ¿para qué?, si no hay medicamentos. La pasé así (la enfermedad), sin tomar nada.” Zancudos gobiernan El poco seguimiento y relevancia que se le dio a la enfermedad al principio, hizo de ella una verdadera pesadilla para los países afectados. En Venezuela, se evidenció aún más la poca importancia que se le dio y que se le da. Las campañas de prevención en los medios de comunicación son casi nulas. La única arma con la que se ha atacado al virus, ha sido fumigando esporádicamente algunos sectores del país. Sí, se pudo haber impedido que el zika se propagase tan rápidamente. Si la población venezolana trabaja mancomunadamente, aunado a entes gubernamentales para contrarrestar enfermedades trasmitidas por mosquitos, no se tendría ninguna de ellas presentes. Duarte aseguró que por causa del descuido “el dengue se quedó en Venezuela”. - Se pudo evitar la presencia del mosquito, con la presencia de todos los sectores ambientales, con las debidas recolecciones de basura, con la concientización de la comunidad quien debe saber que no puede tener criaderos en su casa. – enfatizó Duarte Forma parte de toda una estructura de saneamiento ambiental. No solo depende de una persona que diga ‘vamos a tomar medidas’, sino de todos. Organismos públicos, comunidad organizada, medios de comunicación, que son importantes. Todos tenemos que actuar contra esta enfermedad. William Barrientos, médico y legislador de la oposición, expresó: “No hay una campaña educativa e informativa en la población, no hay seguimiento del vector”. El ministro de salud de Colombia, Alejandro Gaviria, comentó para BLU Radio: “La situación del zika en Venezuela puede ser más seria que la de nuestro país”. La dificultad aumenta por el hecho de que, a pesar de la magnitud de la enfermedad, las autoridades limitaron por más de un año la difusión de estadísticas epidemiológicas. Por lo cual, precisar datos concretos con respeto al alcance del zika, inicio, o consecuencias no ha sido posible. Las estadísticas no se hicieron públicas hasta el 12 de febrero del año en curso y estas, según denunciaron los gremios médicos, son inconclusas. A mediados del año pasado, comenzaron a presentarse los primeros casos del virus del chikungunya, otra enfermedad que como el dengue es transmitida por la picada de sancudo. Este 5 virus, en un principio, estaba circunscrito a África y a las islas del Océano Indico. Al llegar a Venezuela se transforma en una epidemia. Hoy la historia se repite. Las características epidemiológicas son las mismas. No obstante, con el zika son más severas. Con los vastos avances en el mundo de la tecnología, las ciencias interdisciplinarias o la científica, por ejemplo, se torna difícil encontrar una explicación lógica de cómo un virus como el zika puede volverse endémico tan rápidamente. ¿Falta de prevención? ¿No será acaso que la medicina olvida ir de lo micro a lo macro? Quién sabe, lo cierto es que el mundo está gravemente afectado por este nuevo virus, y los venezolanos sufren las consecuencias por una enfermedad que transmite un zancudo de tan solo 7 milímetros. VENEZUELA FONDATO NEL 1950 DA GAETANO BAFILE Direttore Mauro Bafile - CNP 5.613 bafi[email protected] Pagina 6 | A cargo de Berki Altuve Redazione Attualità Angelica Velazco Romeo Lucci Yessica Navarro Arianna Pagano VIVAS: MUD pretende saltarse procedimiento El jefe de redacción del impreso, Oscar Murillo, señaló que la sentencia contra el medio de comunicación y su director es regresiva en materia de libertad de expresión Cultura Anna Maria Tiziano [email protected] Venezuela Berki Altuve [email protected] Sport Fioravante De Simone fi[email protected] Redazione di New York Mariza Bafile (Responsabile) Flavia Romani y presentar firmas planas Disegno Grafico Juan José Valente [email protected] Redazione Europa Mariza Bafile (Caporedattrice) mabafi[email protected] Giovanna Chiarilli [email protected] Laura Polverari [email protected] Juan Carlos Bafile Lorenzo Di Muro Edizione Digitale www.voce.com.ve Alfredo Bencomo [email protected] Leonardo Fernández [email protected] Concessionaria per la Pubblicità Giuseppina Liberatore [email protected] Consiglio di Amministrazione Presidente Vincenzo Rasetti Consigliere Amedeo Di Lodovico Amministrazione Yoselin Guzmán [email protected] La Voce d’Italia è una tribuna aperta a tutti i lettori senza preclusioni di ordine politico. 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Natera estaba siendo juzgado por la cobertura que hiciese sobre los actos de corrupción en la estatal Ferrominera. A través de la cuenta en Twitter @CorreodelCaroni se conoció que la condena también incluye una multa de 1137 Unidades Tributarias, además de la prohibición de salida del país y presentación cada 30 días, estas medidas son aplicables porque la pena no llega a cinco años, de lo contrario el juez hubiese privado de libertad de forma inmediata. Se pudo conocer que la parte acusadora argumentó en que cualquier medio de comunicación debe esperar la sentencia de un tribunal para poder informar sobre un caso de corrupción. El jefe de redacción del Correo del Caroní, Oscar Murillo, afirmó en contacto telefónico con Globovisión que la sentencia contra ese medio de comunicación y su director es regresiva en materia de libertad de expresión. Para Murillo el fallo por difamación e injuria crea un precedente nefasto para las libertades y el libre ejercido de la profesión de los comunicadores y retrotrae a los medios al Siglo XVIII. El comunicador señaló que más de 20 periódicos publicaron la información por la cual sentenciaron a David Natera y hasta el presidente Maduro destituyó al presidente de Ferrominera del Orinoco por el escándalo de corrupción que fue denunciado. Murillo informó que por el momento la sentencia será apelada ante la corte respectiva en el estado Bolívar. CARACAS- El diputado del bloque oficialista, Darío Vivas, advirtió ayer que la oposición pretende saltarse procedimiento legal en la solicitud de Referendo Revocatorio al presidente Nicolás Maduro. “Quieren saltarse la torera, los lazos que se proponen de la recolección de firmas, de la validación, de la participación que debe tener el CNE, un conjunto de normativas que ya se hicieron y todo procedimiento que se hizo cuando el presidente Hugo Chávez, ahora ellos quieren revertirlo con el fin de evitar aspectos constitucionales del monto sobre el cual se deben recoger las firmas y la verificación, ellos pretenden saltarla de tal manera de poder presentar firmas chimbas y planas como lo hicieron la última vez a través de la empresa Súmate”, expresó el parlamentario en el programa El Desayuno. Denunció que el bloque de la MUD busca desconocer las reglas del juego para ponerlas a su favor “porque les queda poco tiempo”. Vivas señaló que la oposición al presentar distintos mecanismos se evidencia el enfrentamiento interno que hay en esta fracción, “hay una pugna interna entre ellos, de cada uno de los partidos, cada uno quiere tener liderazgo, cada uno tiene un candidato presidencial. Hay una pelea por ponerle la mano al país, a ellos no le importa lo que está pasando en la patria, actúan simplemente por interés particular”. A su juicio la oposición considera que “la victoria coyuntural en la Asamblea Nacional les puede ser favorable para otros eventos, que ya tiene el consenso para imponer golpe de Estado que puede ser parlamentario”. Sobre ello, dijo que la MUD ha intentado imponerse “como el poder sobre todos los poderes” y denunció que desconocen la autoridad constitucional que tienen los demás poderes para generar un clima para aprovechar la coyuntura y “generar estabilización”. APOYO Oficialistas y oposición marcharán hoy CARACAS- Dos marchas se realizarán hoy en la ciudad de Caracas por parte del oficialismo y la oposición. La marcha convocada por los afectos al gobierno nacional es en rechazo a la decisión del presidente de Estados Unidos, Barack Obama, de extender un año más el decreto en el que declara a Venezuela como una amenaza. La movilización partirá a las nueve de la mañana de la sede de la Compañía Anónima Nacional de Teléfonos (Cantv), ubicada en la avenida Libertador de Caracas, desde donde se alzará la voz popular en defensa de la soberanía y la independencia nacional. El diputado por el Partido Socialista Unido de Venezuela (Psuv) Darío Vivas informó que la movilización seguirá por la avenida Universidad, pasará por el Palacio de Miraflores y finalizará en la Plaza O’Leary, en el centro de la ciudad capital, donde se hará el acto central. Por parte de la Mesa de la Unidad Democrática (MUD) el punto de la concentración será en la avenida Francisco de Miranda de Caracas, para exigir la renuncia de Nicolás Maduro y apoyar los mecanismos presentados por la Unidad Democrática. 15 años de Experiencia Venezuela Italia Solicitud y legalización de documentos Solicitud y legalización de: Estratti di Nascita. Matrimonio, Morte e Antecedenti Penali. Apostilla de la Haya. Aposlle dell’Aia. Traducción a Italiano, Inglés, Francés, Departamento Legal Departamento Legal Asesoria Asesoria - Redacción de documentos. Sucesiones Divorcios y Secesiones. Derecho de ciudadania Solicitud y legalización de documentos en Argentina, Colombia y Mexico. MEJORAMOS CUALQUIER PRESUPUESTO Otros países. 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Con decisione del Consiglio dei Ministri adottata il 10 febbraio è stata determinata la data del 17 aprile 2016 per il REFERENDUM ABROGATIVO della norma che prevede che i permessi e le concessioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti di idrocarburi entro dodici miglia dalla costa abbiano la “durata della vita utile del giacimento” (referendum popolare per l’abrogazione del comma 17, terzo periodo, dell’art. 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 [Norme in materia ambientale], come sostituito dal comma 239 dell’art. ! 2016], limitatamente alle seguenti parole: «per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale»). 2. ELETTORI RESIDENTI ALL’ESTERO ED ISCRITTI ALL’AIRE Gli elettori residenti all’estero ed iscritti nell’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) riceveranno come di consueto il plico elettorale al loro domicilio. Si ricorda che è onere del cittadino mantenere aggiornato il Consolato circa il proprio indirizzo di residenza. "#$%$&$!$ un’apposita dichiarazione su carta libera che riporti: nome, cognome, data e luogo di nascita, luogo di residenza, indicazione del comune italiano d’iscrizione all’anagrafe degli italiani residenti all’estero, l’indicazione della consultazione per la quale l’elettore intende eser%'#$*%! #+$/#*$"solato anche tramite persona diversa dall’interessato ENTRO I DIECI GIORNI SUCCESSIVI ALLA DATA DI PUBBLICAZIONE DEL 4";4<=4'>;4&4?<44''@;4>HKK'&"@&"=?Q="@W&=?44&"=X&W&4'4<<=;@'&Y!$ \$! 3. ELETTORI TEMPORANEAMENTE ALL’ESTERO (MINIMO TRE MESI) A partire dalle consultazioni referendarie del 17 aprile 2016 gli elettori italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento della consultazione elettorale, non#^$$$*Y_` jk*w\<#$$ pervenire AL COMUNE d’iscrizione nelle liste elettorali ENTRO I DIECI GIORNI SUCCESSIVI ALLA DATA DI PUBBLICAZIONE 4'4";4<=4'>;4&4?<44''@;4>HKK'&"@&"=?Q="@W&=?44&"=X&W&4'4<<=;@'&Y! revoca entro lo stesso termine) una OPZIONE VALIDA PER UN’UNICA CONSULTAZIONE. Si fa riserva di !'%+$/ #*$#$%Yxxx $*\'# %!$%$%$$%%*Y"@\ dichiarazione attestante il possesso dei requisiti per l’ammissione al voto per corrispondenza (trovarsi per motivi di lavoro, studio o cure #>y*k$mento della consultazione elettorale; oppure, essere familiare convivente di un cittadino che si trova nelle predette condizioni [comma 1 %_|'_`}~\'#$_w_j>; __Y$$\ #$#Yjw>;__}\$ fornire un apposito modello di opzione che potrebbe essere utilizzato dagli elettori temporaneamente all’estero che intendono ivi esprimere il voto per corrispondenza, non appena disponibile. "}}w 8 PUBBLICITÀ sabato 12 marzo 2016 | Consolato Generale d’Italia Caracas esistenza in vita 2016 Nei prossimi giorni saranno nuovamente disponibili presso “Italcambio” i Moduli di Dichiarazione di Esistenza in Vita corrisponw#$*! &$!$!&#$!"w #$*!H?@$! &&#k$Q& #$$" %&"X#4Q"H?&"@X4?<4 X4;"='4 X@;W=|@>;&'4X@ &=w >$%H*>$!%$<;@??4X4;"='4 PENSIONADOS "I.N.P.S." - FE DE VIDA AÑO 2016 4/$&Qwkk$**$ $ 4$&k$"w k*H?@$ 'k&^Q & k*$" & "kQ" H?&"@X4?<4X&;"='4 X@;W=|@K;&'X@=w >$=*>4?&=?&#$4"4><= X&4;"='4 ITALIA www.voce.com.ve | sabato 12 marzo 2016 9 BORSE VOLANO La “cura Draghi” convince mercati MILANO - Le Borse europee rimbalzano all’indomani del pianoDraghi. Sostenute dalla volata delle banche, principali beneficiarie delle diverse misure di politica monetaria adottate dalla Bce con una “maggioranza schiacciante”, secondo le parole del presidente, l’indice azionario dell’area euro ha guadagnato il 2,62% (Stoxx 600). Maglia rosa a Milano (+4,80%), seguita da Francoforte (+3,5%), Parigi (+3,2%) e Londra (+1,7%). Insomma, dopo l’incertezza di giovedì le mosse di Francoforte - tassi zero, riduzione dei tassi su prestiti e su depositi, accelerazione sul Quantitative easing, acquisto bond aziendali e 4 maxi-prestiti Tltro - sono state accolte con favore dai mercati in Europa mentre Oltreoceano Wall Street avanza dell’+1,3%, in attesa della riunione della Fed di mercoledì prossimo che dovrebbe lasciare i tassi invariati. Gli acquisti massicci si sono visti intanto anche sul mercato dei titoli di Stato col rendimento del decennale che è sceso all’1,33%, mentre lo spread sul Bund si è ristretto a quota 105 punti. Denaro inoltre sul mercato delle materie prime col petrolio che ha aperto a New York in forte rialzo sopra i 38 dollari, segnando un balzo di oltre il 2%; forte anche l’oro cresciuto dell’1% a 1.284 dollari l’oncia. Ma a farla da padrone, come detto, sono state le banche grazie ai nuovi finanziamenti che arriveranno dalla Bce. - Le quattro nuove operazioni di TLtro - spiegano gli analisti del Credit Suisse - con scadenza a quattro anni partiranno a giugno e grazie a questo programma gli istituti potranno ottenere liquidità dalla Bce anche in presenza di tassi negativi. In altre parole potrebbero essere pagate per chiedere prestiti. Non a caso gli analisti di Deutsche Bank hanno stimato che queste misure permetteranno una crescita media dell’utile delle banche europee del 2-2,5%, vale a dire circa 3,2 miliardi di euro. - Il buon movimento dei listini con le banche così euforiche – commentano - ci dice che Draghi ha fatto un buon lavoro. - Gli istituti di credito sono i beneficiari primari delle mosse della Bce che vanno a favorire un po’ tutto il settore - spiega Vincenzo Longo, Market Strategist di Ig e mezzo. In una lunga intervista al ‘Corriere della sera’ Massimo D’Alema accusa: “Il Pd in mano a un gruppetto di persone arroganti e autoreferenziali che ignorano i suoi fondatori e che sta generando a sinistra un malessere che può portare D’Alema attacca: “Arrogante gruppo dirigente del Pd “ ROMA - Massimo D’Alema rientra dall’Iran e si toglie un macigno dalla scarpa. In un’intervista senza peli sulla lingua attacca Matteo Renzi e tutto il gruppo dirigente Pd definendolo arrogante e fazioso. E mette in guardia: - Non è escluso che il malessere si trasformi in un altro partito. Nello stesso giorno la minoranza Pd si riunisce a Perugia per lanciare la carica al vertice del partito, ma nessuno parla di scissione, anzi, Bersani ironizza: - Se Renzi se ne vuole andare... A una settimana dalle primarie di Roma e Napoli che hanno acuito la frattura in seno al Pd e a meno di otto giorni dalla riunione della direzione convocata per fare chiarezza, la minoranza del partito esprime tutta la sua insofferenza per la gestione del partito, chiede di nuovo la fine del doppio incarico per Renzi e del “trasformismo”, chiede se l’alleanza con Verdini sia strategica” ma assicura, per voce di Roberto Speranza: - Noi siamo stabilmente con tutti e due i piedi dentro il partito democratico. Conduciamo la nostra battaglia da dentro il Pd. La carica la lancia l’ex premier con una intervista. - Il Pd – afferma - è finito in mano a un gruppetto di persone arroganti e autoreferenziali. Dei fondatori non san- CENTRO-DESTRA Bertolaso in bilico ma il Cav non lo molla ROMA - A poche ore dall’apertura ufficiale delle cosiddette ‘gazebarie’ per incoronare ufficialmente Guido Bertolaso come sindaco di Roma, nel centrodestra regna il caos tanto che la candidatura dell’ex numero uno dalla Protezione Civile appare sempre più in bilico. Scaricato da Matteo Salvini (“dica pure quello che vuole, ma Bertolaso non è il mio candidato”), l’ex sottosegretario della Protezione Civile può contare sul sostegno di Giorgia Meloni ma soprattutto sulla difesa a spada tratta da parte di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere domani oggi nella Capitale con un unico obiettivo e cioè mettere in chiaro ancora una volta che non c’è miglior nome per la Capitale di quello scelto. L’ex premier andrà in giro per la Capitale per ribadire il sostegno a quello che da sempre è il suo candidato e per chiedere ai romani di fare la stessa cosa. Il Cavaliere, raccontano i suoi, continua ad essere fortemente irritato dalle continue ‘sparate’ del leader della Lega Nord, tanto da aver pensato di convocare un’ufficio di presidenza ad hoc del partito per ribadire ancora una volta il sostegno all’ex numero uno della Protezione civile. no che farsene. Ai capi del Pd non è passato per l’anticamera del cervello di consultarci una volta, in un momento così difficile. Io cosa dovrei fare? Cospargermi il capo di cenere e presentarmi al Nazareno in ginocchio a chiedere udienza a Guerini?. Ma il j’accuse di D’Alema non si limita al leader Pd, investe la fisionomia stessa del Pd. - La cultura di questo nuovo Pd – commenta - è totalmente estranea a quella originaria. Insomma, “il partito della Nazione è già fatto, è già accaduto. Ma è un’illusione: una volta lacerato il centrosinistra, non viene il partito della Nazione; viene il populista Grillo. Gli iscritti se ne vanno e dunque “nessuno può escludere che, alla fine, qualcuno riesca a trasformare questo malessere in un nuovo partito”. Ma su questa strada, pur con mille critiche a Renzi, la minoranza riunita a Perugia frena. - Da qui parte una iniziativa per dare più forza al centrosinistra da dentro il Pd - spiega Bersani. Quando i giornalisti chiedono se Roberto Speranza sarà il candidato contro Renzi al congresso del partito risponde: - Speranza è un giovane fuoriclasse. I renziani non ci stanno però a farsi infilzare da D’Alema e replicano senza mezzi termini: - Una cosa colpisce dell’intervista di D’Alema: la slealtà nei confrontidel candidato vincitore delle primarie a Roma - dice, tra lealtre prese di posizione, un renziano doc come Ernesto Carbone che allarga la critica dalla sfida romana allo scenario nazionale per dire che “il suo disegno è fin troppo chiaro: far perdere le amministrative al suo partito. D’Alema era famoso per la sua arroganza, ora diventa anche sleale. E pugnala il suo partito. I renziani sono sicuri che il premier passerà al contrattacco questa sera quando, intervenendo alla scuola di politica metterà al muro la slealtà di alcuni dirigenti. La sinistra, ha piú volte sostenuto Renzi, è quella che prova a risolvere i problemi dei cittadini e a cambiare le cose, non quella che si chiude nei convegni e perde le elezioni. 10 MONDO sabato 12 marzo 2016 | USA 2016 Dopo l’avvelenamento a Londra dell’ex spia del Kgb Aleksandr Litvinenko e l’uccisione a Mosca dell’oppositore Boris Nemtsov, ora è giallo sul decesso di Mikhail Lesin, uomo chiave del mondo mediatico russo. Media: sapeva troppo, forse aiutava Fbi. Il Cremlino chiede lumi Giallo sulla morte negli Usa dell’ex ministro di Putin Claudio Salvalaggio WASHINGTON - Si allunga la lista delle morti sospette legate in qualche modo al Cremlino. Dopo l’avvelenamento a Londra dell’ex spia del Kgb Aleksandr Litvinenko e l’uccisione a Mosca dell’oppositore Boris Nemtsov, ora è giallo sul decesso a Washington dell’ex ministro russo per l’informazione Mikhail Lesin, 57 anni, uomo chiave del mondo mediatico russo e stretto alleato del presidente Vladimir Putin. Quando è stato ritrovato senza vita in una stanza d’albergo il 5 novembre scorso, la famiglia e i media russi avevano accreditato la tesi dell’infarto e la polizia americana aveva escluso segni di effrazione o di delitto. Ma dopo oltre quattro mesi, il capo dell’ufficio medico legale di Washington ha certificato che la sua morte è stata causata da “forti colpi alla testa” e che vi sono tracce di traumi altrettanto forti sul collo, sul torso, sulle braccia e sulle gambe. Segni, secondo una fonte del Nyt, di qualche sorta di alterco successo prima che rientrasse in albergo. E ora la polizia indaga se possa essere stato aggredito, confidano gli investigatori, che però non hanno una lista di persone sospette, né un possibile movente. La rivelazione ha indotto il Cremlino a chiedere agli Usa “spiegazioni” e “dati ufficiali”, mentre il procuratore generale russo Iuri Caika ha già sollecitato il ministro della Giustizia americano Loretta Lynch a fornire “documenti e informazioni necessari per indagare le cause e le circostanze della morte” di Lesin. I media Usa intanto si tuffano sul nuovo giallo. Il Nyt sottolinea che manca la spiegazione del timing dell’annuncio e del perché le conclusioni mediche abbiano richiesto NEI GULAG Dustin Hoffman shock in tv: “I miei uccisi in Russia” NEW YORK - Un nodo alla gola che quasi gli toglie il respiro, un momento di silenzio e poi la voce rotta dal pianto. Protagonista della scena è Dustin Hoffman, ma questa volta non si tratta di un film, bensì della realtà. Una realtà amara per l’attore 78enne, quella di aver scoperto che la sua famiglia è stata vittima dell’orrore dei campi di concentramento sovietici agli inizi del XX secolo. Una scoperta fatta durante la trasmissione in onda su Pbs, ‘Finding your Roots’ (Alla scoperta delle tue radici) e una verità tenutagli nascosta dal padre. Durante la trasmissione si vede Hoffman mentre scorre con gli occhi un documento dell’immigrazione americana risalente agli anni ‘30. “Si certifica - legge - che la persona sopradescritta questo giorno è stata esaminata e trovata affetta dalle seguenti (patologie, ndr): demenza senile, amputazione dell’estremità’ superiore sinistra, dotata di protesi e ipovedente”. Quella persona era la sua bisnonna Libba. - Wow, wow” - esclama Hoffman visibilmente scioccato. Interviene il conduttore: - E’ chiaro che quando è arrivata a New York, aveva seri handicap fisici, ma questa non l’ha fermata. Questa è l’eroina del tuo albero genealogico, Libba. - Perche’ dobbiamo cancellare tutto questo? - commenta a questo punto Hoffman -. Come dici tu, era un’eroina - aggiunge. Poi scoppia in lacrime. E con la voce rotta continua: - Oggi le persone mi chiedono: cosa sei? E io rispondo: Sono un ebreo, e tutti sono sopravvissuti perché io ora sia qui. Durante lo show, l’attore ha appreso che la sua bisnonna è sopravvissuta a cinque anni trascorsi in un gulag. Il marito e il figlio furono invece uccisi dalla polizia segreta sovietica dopo lo scoppio della guerra civile nel 1917. così tanto tempo, dato che le lesioni sono visibili subito. Citando i media russi, il giornale ricorda inoltre che Lesin avrebbe litigato con uno dei più potenti alleati del presidente russo, Iuri Kovalciuk: il ‘banchiere’ di Putin oggetto di sanzioni, azionista di maggioranza di Gazprom Media, da cui Lesin si era dimesso a fine 2014 invocando motivi familiari. Alcuni ipotizzano che se ne sia andato quindi negli Usa, a Los Angeles, in una sorta di autoesilio. Strada percorsa da altri ex insider del Cremlino caduti in disgrazia. Ma ardua per uno che “conosceva più di altri il centro oscuro del sistema”, come ha osservato la prof.ssa Karen Dawisha, autrice del libro ‘La cleptocrazia di Putin’. Anche per il Washington Post Lesin era uno che sapeva troppo sull’ “inner circle” del Cremlino. E forse, abbozza il quotidiano facendo eco ad alcune voci, stava aiutando in qualche modo l’Fbi in indagini a sfondo russo e magari non è neppure morto ma si tratta di una messinscena per proteggerlo, come azzarda il blogger di opposizione Oleg Kozyrev. Ci si chiede poi cosa facesse la vittima a Washington in un hotel di livello medio dell’elegante quartiere di Dupont circle, dove ritornò “scompigliato” prima di essere ritrovato morto, come documentano le videocamere dell’albergo, secondo una fonte del Nyt. Le teorie cospirative si spingono forse troppo lontano, ma resta la certezza di una morte non per cause naturali di un uomo che ha vissuto a lungo tra le più alte sfere del potere russo: da capo delle pr del Cremlino e al vertice delle tv statali sotto il presidente Boris Ieltsin a ministro per i media e quindi consigliere per lo stesso settore sotto l’ala di Putin. Fu in quegli anni che si fece la fama di ‘bulldozer’, per aver schiacciato e affidato al controllo presidenziale emittenti del dissenso come la Ntv dell’oligarca Vladimir Gusinski, e che plasmò il network in lingua inglese Russia Today come contraltare russo di Cnn e Bbc. Nel 2009 l’allora presidente Dmitri Medvedev lo silurò per violazione dell’etica professionale e abuso d’ufficio. Ma Lesin restò nell’entourage putiniano, prima nel National Media Group di Kovalciuk, il più grande gruppo mediatico privato russo, e poi nel 2013 come capo di Gazprom-Media. Dopo essersi trasferito a Beverly Hills, era finito nel mirino del senatore repubblicano Roger Wicker, che aveva chiesto al dipartimento di giustizia di indagare sui suoi ricchi asset immobiliari in Usa, evocando il sospetto di corruzione e riciclaggio per varie ville del valore di oltre 30 milioni di dollari. Anche questa una possibile pista. Trump, stop alla “green card” NEW YORK - Donald Trump marcia verso la conquista della Florida. E lo fa a suo modo, lanciando tre promesse che suonano come le ennesime provocazioni: stop alla carte verde per gli stranieri perché danneggia i lavoratori americani; stop ai musulmani che “odiano” gli Stati Uniti e l’intero Occidente; invio di 20-30 mila soldati in Medio Oriente per schiacciare definitivamente l’Isis in una sorta di guerra lampo. Stavolta a contrastarlo, nell’ultimo dibattito televisivo prima del voto di martedì 15 marzo, non c’era praticamente nessuno: niente insulti sul palco della università di Miami, niente eccessi verbali, niente attacchi personali. A regnare è stato il politicamente corretto, forse per rispondere a chi ha accusato la compagine del Grand Old Party (Gop) di portare avanti una campagna elettorale volgare e dai toni violenti. Un confronto così pacato tra Donald Trump e i suoi avversari non si era mai visto, a tratti soporifero. Tanto che sui social media qualche commentatore politico si è chiesto ironicamente cosa avessero messo nell’acqua. Lo stesso tycoon, riscopertosi ‘buono’ e capace di assumere un piglio decisamente più presidenziale, si è meravigliato di tanta civiltà. Difficile dunque che tale appuntamento possa cambiare gli equilibri e le sorti del nuovo ‘Super Tuesday’. Una tornata delle primarie repubblicane che può rivelarsi decisiva per la nomination. Si vota infatti non solo in Florida, ma anche in Ohio, Illinois, North Carolina e Missouri. In totale ci sono in palio 350 delegati, tutti da assegnare con la regola del ‘winner-takes-all’, chi vince piglia tutto. E per Trump l’en plein è dietro l’angolo, forte anche dell’endorsement a sorpresa di Ben Carson, l’ex chirurgo ritiratosi dalla corsa giorni fa e che porta in dote soprattutto i voti di buona parte della comunità evangelica. Secondo i sondaggi Trump è praticamente in testa in tutti e cinque gli Stati al voto martedì. Poche speranze per Marco Rubio e John Kasich, che rischiano la figuraccia nelle rispettive roccaforti (Florida e Ohio) col risultato di trovarsi definitivamente fuori dai giochi. A quel punto a contrastare il tycoon rimarrebbe solo il senatore Ted Cruz, ma anche lui con scarse chance di prevalere. Rubio in particolare nelle ultime ore gioca la carta della disperazione: dipinge Trump come colui che distruggerà il partito repubblicano, oltre a consegnare la Casa Bianca a Hillary Clinton. E addirittura invita i suoi sostenitori a non votarlo in Ohio concentrando le preferenze su Kasich. Tutto pur di non far vincere il tycoon. Che si sente così sicuro da essere l’unico sul palco di Miami a difendere il disgelo con Cuba voluto da Barack Obama: è ora di cambiare politica - ha detto - dopo 50 anni ci vuole “un grande accordo”. Con buona pace dei sue senatori di origine cubana al suo fianco. SPORT www.voce.com.ve | sabato 12 marzo 2016 LAZIO Uefa apre procedura disciplinare ROMA – L’Uefa ha aperto due procedure disciplinari dopo la partita di Europa League Sparta Praga-Lazio. Una decisione in merito verrà presa dalla commissione di disciplina martedì 22 marzo, quindi dopo la gara di ritorno degli ottavi di finale, prevista a Roma giovedì 17. La Lazio è sotto accusa per “comportamento razzista, cori illeciti e striscione illecito. Una procedura disciplinare è stata aperta anche nei confronti del club ceco per “striscione illecito” e l’impiego di fuochi d’artificio. 11 Abramovich ha scelto il commissario tecnico azzurro per la ricostruzione del team londinese. Perinetti: “Buono per ogni squadra” Europei e poi Chelsea, Conte si riprende il campo PUGILATO Dopo oltre 2 anni torna Cammarelle ROMA - Evento da non perdere quello di stasera a Roma per gli appassionati del pugilato. Torna infatti a combattere, dopo quasi due anni e mezzo di assenza dal ring, il dilettante più titolato in assoluto della boxe italiana, Roberto Cammarelle. Il supermassimo che in tre Olimpiadi è salito altrettante volte sul podio e che ha vinto anche 2 ori e un bronzo ai Mondiali, affronterà un pari categoria russo nell’ambito del ‘dual match’ Italia-Russia. Non è detto però che quella di stasera sia anche l’ultima apparizione del 35enne Cammarelle sul ring, perchè si sta cercando di organizzargli un ultimo match a Milano, la sua città, da farsi entro fine aprile. “Voglio salutare con una vittoria e chiudere così - commenta Cammarelle -. I momenti migliori? Quando ho vinto gli ori olimpico e mondiale. Il peggiore è il ricordo della sconfitta nella finale olimpica di Londra, contro Joshua, un verdetto che ho accettato con dolore. I Giochi di Rio? Mai pensato di andarci”. ROMA - Chelsea anno zero. A Londra, Antonio Conte è atteso dalla sfida più difficile: risollevare le sorti dei ‘Blues’, mai così in basso dall’arrivo di Roman Abramovich. Manca ancora l’ufficialità, ma ormai è un dettaglio trascurabile, anche la stampa britannica è sicura che il prossimo allenatore del Chelsea sarà l’attuale ct dell’Italia. Da tempo, ormai, le parti hanno trovato l’intesa, sia economica che programmatica. Conte firmerà un contratto triennale da circa 6 milioni di euro a stagione e potrà contare su quattro fidati collaboratori (Angelo Alessio, Massimo Carrera, Mauro Sandreani e Gianluca Conte). Resta solo da capire quando il club londinese romperà gli indugi e ufficializzerà l’accordo. Probabilmente attende che Conte avvisi la Federcalcio italiana che anche ieri ha fatto sapere di non avere alcuna notizia in merito ai possibili impegni futuri del ct. Il mandato dell’attuale tecnico Guus Hiddink scadrà a giugno, durante gli Europei che saranno l’ultimo impegno di Conte sulla panchina azzurra. Ha prevalso la nostalgia del campo, degli allenamenti quotidiani, l’ambizione di vivere un’esperienza all’estero. Alla guida di una squadra che, solo otto mesi fa, vinceva il titolo della Premier league. Ma che è sprofondata nel più grigio anonimato: solo decima in campionato, mestamente già uscita dalla Champions league, per mano del Paris Saint-Germain. Un doppio confronto che ha evidenziato la severa distanza che attualmente separa il Chelsea dall’élite calcistica continentale. E’ stato lo stesso Hiddink, subito dopo la sconfitta contro i francesi, a sottolineare come il Chelsea stia attraversando una fase di transizione. Eppure, a Stamfgord bridge la prossima estate non sono attese rivoluzioni, la scelta di Conte si spiega anche così, con la volontà di Abramovich di puntare sul gioco, su un preciso progetto tecnicotattico, più che su nomi roboanti. Una sfida nella sfida per Conte che si ritroverà a rivivere attese e incognite della prima annata in bianconero. Alla guida di quella Juventus, reduce da due settimi posti consecutivi, precipitata in un insolito anonimato, Conte la trascinò allo scudetto, il primo di tre. Salvo improbabili rimonte, o la vittoria della Coppa d’Inghilterra, il prossimo anno il Chelsea resterà fuori dall’Europa, un danno economico, ma forse anche un aiuto per il nuovo tecnico. Che avrà più tempo per trasmetterà il proprio credo a una rosa che non verrà stra- CASO MELDONIUM Wada, 99 positività nell’anno ROMA - Sono ben 99 i casi di positività al Meldonium, la sostanza che è stata fatale a Maria Sharapova, dall’inizio dell’anno. Lo ha fatto sapere l’Agenzia mondiale antidoping. Il portavoce dalla Wada, Ben Nichols, ha infatti reso noto che da quando il farmaco è stato vietato, cioè dal primo gennaio, “ci sono stati 99 risultati analitici positivi al Meldonium”. Non sono però stati resi noti i nomi degli atleti coinvolti. Sette dei 16 casi confermati sono di atleti russi, compresa la Sharapova. volta. Gli è stato chiesto di rianimare il Chelsea attraverso il rilancio delle stelle, ora appassite: Oscar, Cesc Fabregas, Eden Hazard su tutti. Miglior giocatore d’Inghilterra lo scorso anno, fischiato nell’ultima pessima esibizione contro il PSG, Conte si limiterà a chiedere qualche ritocco, in difesa e a centrocampo (Radja Nainggolan o Arturo Vidal), e il ritorno di Juan Cuadrado. Il valore aggiunto dovrà portarlo lui stesso. Sull’arrivo di Conte nella City si è espresso il ds Giorgio Perinetti, con il quale l’attuale ct azzurro ha condiviso le esperienze a Siena e Bari. “Antonio ha detto Perinetti - è l’uomo giusto per qualsiasi panchina ma, da quello che so, il suo pallino per ora sono gli Europei: ci tiene a fare bene. Se è pronto per un’esperienza all’estero? Certo, ormai vanno tutti. E’ il n. 1 degli allenatori, il più completo, è in condizioni di fare bene dappertutto. Se dovesse andare al Chelsea, come ho letto, è in grado di adattarsi a una nuova realtà”. “Fa parte dell’eccellenza italiana degli allenatori - ha aggiunto -. Non dimentichiamo che è stato lui a costruire la Juve dei tre scudetti, gestendo al meglio giovani e campioni. Allegri, poi, è stato bravo a confermarsi, tutto cominciò da Conte”. Il nostro quotidiano Rutas& Sabores Il nostro quotidiano A cargo de Berki Altuve 12 | sabato 12 marzo 2016 3er. Congreso Internacional X X DEGUSTACIÒN Inauguración con de Destilados y otras Bebidas Sabor Hatillano Berki Altuve CARACAS- “Lo que comenzó como un sueño hace cinco años, hoy ya ha comenzado a dar sus frutos”, señala Fidel Barrios, representante de Congreso Destilados, que este año realizará el 3er. Congreso Internacional de Destilados y otras bebidas del 20 al 22 de mayo en las instalaciones de Lidotel Hotel Boutique Barquisimeto. Del 20 al 22 de mayo Barquisimeto desbordará Gastronomía y Cultura Coctelera. Catas de Chocolate, Café, Cerveza y Vino junto al desarrollo de tres Rutas Turísticas de Ron, Vino y Cocuy amenizarán este evento que se proyecta superar el rotundo éxito experimentado en sus ediciones anteriores Fidel comenta que la finalidad de este tipo de eventos es crear una cultura en los consumidores sobre el consumo del ron, así como ya la tiene el Whisky y el vino en otros países. Foto cortesía Jesús Rodríguez Agregó que la industria de destilados genera ingresos significativos en la economía nacional y en tiempos de crisis es bueno saberlos canalizar para apoyarnos en beneficio del país. En esta oportunidad más de 17 destacados conferencistas entre chef, maestros chocolateros y especialistas en las artes culinarias autóctonas de nuestra tierra se darán cita para junto con expertos del rubro de bebidas y la coctelería conquistar a los asistentes a este evento. Los visitantes además podrán disfrutar de diversas actividades y pasearse por la zona de Stands Comerciales para conocer y disfrutar de primera mano las distintas propuestas del portafolio de las marcas patrocinantes, con degustación directa y charlas sobre cada uno de sus productos. Más de 40 aliados comerciales se darán cita en el encuentro, entre ellos: Empresas Polar, Cervecería Regional, Destilerías Unidas, Hacienda Santa Teresa, Welling- X X ton, Ron Diplomático, Grand Marnier, Cañaveral, Vodka Stanislaff, Ron Carupano, Tea Act 1773, Ron Añejo Veroes, William Grant’s, Topping Lowproof y muchos más. Por otro lado, como parte de sus actividades conexas y en pro de incentivar el deporte, se realizará una Carrera 10K y una Caminata 5K. Además desarrollarán una Cena de Gala en honor a los maestros roneros de Venezuela. Información del congreso a través de su web site www.congresodestilados.com y sus redes sociales en Twitter e Instagram con su cuenta @CongreDestilado. Whatsapp: +58- 4127822095 GASTRONOMÍA Irresistibles postres con sabor a manzana CARACAS- Al igual que te contábamos hace unos días con el caso de las naranjas, aún quedan unas semanas para disfrutar de las manzanas en su mejor momento. Una fruta que, consumida en estado natural, se convierte en una de las mejores aliadas de nuestra salud (fuente de vitamina C, alto contenido en fibra…) y de la línea (tan solo aporta unas 55 calorías por cada 100 gramos y tiene un gran poder saciante). Pero es que, además, esta fruta milenaria puede dar lugar también a una gama de postres tan variada como apetecible. Manzanas asadas con canela y miel Ingredientes: 4 manzanas Reineta grandes 80 g de pasas de Corinto 25 g de piñones 50 g de mantequilla 4 c.s. de miel 1 c.c. de canela molida unas ramas de canela para decorar. Preparación Lavar las manzanas, secarlas y descorazonarlas. Precalentar el horno a 170º. Untar con 10 g de mantequilla una fuente refractaria. Colocar las manzanas en ella, echar en el hueco de cada una 10 g de mantequilla, unos piñones, 20 g de pasas y 1 c.s. de miel y espolvorearlas con la canela molida. Verter en el fondo de la fuente 4 c.s. de agua y meterla al horno a 170º entre 25 y 30 minutos. Retirar del horno, repartir en los platos y decorar con las ramas de canela. El alcalde del municipio El Hatillo David Smolansky inauguró el pasado jueves el Centro Vive El Hatillo Los Naranjos, un espacio que se reacondicionó para impulsar el encuentro ciudadano a través de la cultura, el turismo y deporte. Este lugar, donde funcionó originalmente la capilla de La Rosa Mística y posteriormente el Club de Los Años Dorados, fue recuperado para que hatillanos y visitantes puedan disfrutar de una variada y más amplia agenda de actividades, eventos y talleres que forman parte de la plataforma integral de Vive El Hatillo. El alcalde, quien encabezó el acto inaugural, destacó que “a través de la intervención y recuperación de espacios públicos buscamos promover el encuentro y la cultura ciudadana. Nuestra ciudad de Caracas, en la que hoy reina la intolerancia y la violencia, pide a gritos este tipo de espacios para el encuentro. A pesar de los tiempos turbulentos que estamos viviendo en Venezuela, qué bueno es ver que acá en El Hatillo se está dando un ejemplo del municipio, la Caracas y la Venezuela que nos merecemos”. En la programación del Centro Vive El Hatillo se mantienen las sesiones de aerobics, yoga, zumba, Tai Chi, además de las clases de pintura y tango. Adicionalmente, en este espacio funciona desde ahora la sede de la Coordinación de Deportes del municipio, y se desarrollarán —como parte de la ampliación de la agenda de actividades del lugar— cineforos, clases de música y asambleas vecinales. Durante el evento se celebró una nueva edición de Sabor Hatillano, que contó con un conversatorio moderado por la periodista gastronómica Rosanna Di Turi, y que en esta oportunidad promovió la “Artesanía Gastronómica: encuentro de emprendedores”, brindándoles una vez más la oportunidad a pequeños comerciantes de ofrecer sus diversas propuestas culinarias a los asistentes. Ceviches, cerdo al estilo cajón, cremas untables acompañadas de ingredientes gourmet, los tradicionales churros, además de diversas alternativas artesanales como chorizos, quesos, dulces y cervezas formaban parte de la variedad gastronómica que se ofreció. Il nostro quotidiano Il nostro quotidiano 13 | sabato 12 marzo 2016 A cargo de Berki Altuve La entidad Bancaria hará realidad los proyectos del centro asistencial dedicad a especialidades pediátricas que beneficiarán a miles de niños, niñas y adolescentes del Zulia Banesco aporta 2 millones de bolívares a Hospital de Maracaibo CARACAS- CARACAS- Como parte de su Programa de Responsabilidad Social Empresarial, Banesco Banco Universal ha destinado más de 2 millones de bolívares para hacer realidad proyectos presentados por el Hospital de Especialidades Pediátricas de Maracaibo, un centro asistencial público que ofrece atención a miles de niños, niñas y adolescentes del Zulia y estados cercanos. Este 2 de marzo fue develada una placa en agradecimiento al apoyo de la entidad financiera al hospital para la ampliación de la sala de espera de la Unidad de Oncología. El año pasado, el banco invirtió Bs. 1.729.584,42 para la refacción y ampliación de la sala de espera de la Unidad de Oncología del Hospital de Especialidades Pediátricas, uno de sus aliados sociales. Se trata del principal centro asistencial para niños en la región. La Unidad de Fisiatría y Rehabilitación del Hospital atiende un promedio de 1.500 niños mensuales, mientras que el promedio diario de pacientes atendidos en consulta especializada asciende a más de 600 pacientes. En el acto de develación de la placa en reconocimiento por los aportes de Banesco estuvieron presentes Miguel Ángel Marcano, presidente ejecutivo de Banesco; el doctor Richard Hill, presidente de la Fundación Hospital de Especialidades Pediátricas; Janet Perozo de Bermúdez, presidenta de la Sociedad Amigos del Hospital de Especialidades Pediátricas; y directivos de la entidad bancaria. “El Hospital de Especialidades Pediátricas de Maracaibo se ha convertido en una referencia no solo regional, sino nacional, por la atención de calidad que ofrece a los pequeños que provienen de familias de bajos recursos. Cuentan con una planta física y un personal de primera línea. Desde el año 2010 iniciamos nuestro apoyo al incluirlos entre las ONG que pueden recibir donaciones vía transferencia en BanescOnline y luego ampliamos nuestra vinculación con aportes monetarios pues entendemos el impacto social positivo que tiene este centro asistencial”, dijo Marcano. Hill expresó que “este aporte conlleva una gran ayuda para los padres y los niños que esperan recibir quimioterapia. Más de 12 niños son atendidos diariamente en la Unidad de Oncología. Contar con este espacio es una alegría para los niños y los padres”. Gustavo Gónzalez, representante de una paciente, expresó que “las palabras se quedan cortas para agradecer la posibilidad de recibir la atención en estos espacios. Esto no solo es un hospital, es una casa. Queremos agradecer a las instituciones que como Banesco apoyan al Hospital”. Por su parte, Bertha Vivas, gerente de Responsabilidad Social de Banesco, indicó que “para Banesco es importante esta actividad que está alineada con nuestra estrategia de RSE: contribuir con la salud de los venezolanos es uno de los pilares fundamentales de nuestra acción social. La ampliación de la sala de espera se traduce en confort para los niños que reciben tratamiento, así como para sus familiares”. INICIATIVA Clientes de EPA contribuyen con la capacitación en oficios productivos CARACAS- Desde el primero de marzo EPA dio inicio a su nuevo cuatrimestre de recaudación marzo - junio 2016 para Ayudar es Sencillo, un programa de acción social a través del cual los clientes pueden realizar aportes voluntarios al momento de cancelar sus compras. Para este período, la contribución de los compradores de la red de tiendas será destinada a diversos proyectos de las siguientes instituciones: Fundación Vivienda Popular (Caracas este), Asociación Civil Niños y Niñas Especiales Despertar (Caracas oeste), Fundación de Apoyo a Personas en Diversidad FAPEDI (Valencia), Fundación Crumar (Barquisimeto), Casa de la Mujer Juana Ramírez (Maracay), Fundación Reto Juvenil (Maracaibo), Fundación Arcanciel (Maracaibo),Fundación Día de Rojo (Puerto La Cruz), Fundación Proyectando Vida Funprovida (Maturín), y A.C. Centro de Capacitación Integral “Jesús de Nazaret” (Punto Fijo). El monto a recaudar en este lapso de tiempo, a través de Ayudar es Sencillo, será entregado para la ejecución de los proyectos presentados por las mencionadas instituciones, los cuales en esta oportunidad, están enfocados en la capacitación en oficios productivos para jóvenes y la dotación y adecuación de talleres ocupacionales. VIVIR EN PANAMÁ AP LEGAL SOLUTIONS & ASOCIADOS, Firma de abogados en Panamá, ofrece sus servicios en trámites Migratorios: Permisos de Residencia y Laboral, para información gratuita contáctanos a: [email protected]@gmail.comTel: 212 7727873 VEN / 507 69016875PTY PLATAFORMA Banco Activo ya está en redes sociales CARACAS- Banco Activo ha creado nuevas plataformas de comunicación con sus clientes y ha decidido unirse a las redes sociales. Su objetivo es ser una ventana informativa de los diversos productos y servicios que ofrecen, y brindarle una mejor experiencia de usuario. La creación de comunidades en línea es de suma importancia para la institución, puesto que les permite crear vínculos de cercanía y confianza con sus clientes. De acuerdo con estudios, cada vez son más los usuarios que toman decisiones basándose en la información que encuentran en las redes sociales. www.ap-ls.com Rif. J - 00061061 - 4 Sus Festejos y Conferencias en una excelente ubicación Hotel Las Américas Servicio de Valet – parking y estacionamiento gratis Salas de Conferencia (Con conexión inalambrica a Internet) (Servicio de Fax) Centro de Negocios Sistema de Seguridad Conexión Wi-Fi Servicio de Taxi Final Av. Casanova, Sabana Grande, Caracas - Venezuela Teléfonos: (0212) 951.7387 - 951.7985 -951.7596 - Fax: (0212) 951.1717 e-mail: [email protected] - www.hotel.lasamericas.com.ve
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