FootGolf News Comunicato Ufficiale dell’Associazione Italiana FootGolf - N°12 - Ottobre 2014 IL FOOTGOLF è SOLIDARIETà FootGolf News PAGINA 2 Nº12 • ottobre 2014 5 domande a... Diego Febbrari 1) Come hai conosciuto il FootGolf? L’estate del 2013 stavo guardando alcuni video su youtube e mi è capitato di vedere il video dei giocatori del Real Madrid che praticavano questo strano nuovo sport. Subito ho cercato informazioni e ho visitato il sito AIFG. Ho contattato il referente per la Lombardia Marco Caricato, che mi ha spiegato bene in cosa consisteva il gioco e come si svolgevano le giornate di gara. 2) Quando hai iniziato a praticarlo? La prima tappa disponibile era il 31 agosto al Golf Club Pineta di Arenzano. Mi sono iscritto per la due giorni, la mattina del sabato c’era la prova campo ed in quel momento sono sparite tutte le mie perplessità sull’affrontare un nuovo gioco senza un minimo di allenamento. Ho fatto praticamente due giri la mattina stessa e il pomeriggio un altro giro per la gara. E’ stato amore immediato, tan- to che appena tornato a casa ho cominciato a martellare gli amici con i racconti di questa stupenda esperienza 3) Cosa ti affascina di questo nuovo sport? Il footgolf è stupendo perché unisce le caratteristiche di uno sport come il calcio, che da buon italiano non posso non adorare, e il golf, uno sport che mi affascina particolarmente per le sue caratteristiche di difficoltà tecniche e mentali. Non sono mai stato un gran calciatore, ho giocato sempre e solo tra amici, e soprattutto non son mai stato uno che correva molto. Nel footgolf ho ritrovato il piacere di calciare un pallone in compagnia di amici oltretutto unendo a tutto ciò le fantastiche cornici dei golf club. 4) Quali sono le caratteristiche di un footgolfista? Un bravo “footgolfer” deve avere alcune caratteristiche che reputo imprescindibili: prima di tutto bisogna avere una buona capacità di concentrazione, se non sei pienamente concentrato anche un colpo a prima vista semplice può risultare pessimo. Inoltre è fondamentale una buona predisposizione alla calma, anche dopo un brutto colpo o una brutta buca, bisogna saper resettare la mente, dimenticare quello che si è appena sbagliato e cercare di far bene dopo, altrimenti è facile rovinarsi tutta la gara (e qui io ancora non riesco a migliorare). Altra cosa importantissima è la sportività, nel footgolf come nel golf ogni giocatore è “arbitro di sé stesso” e per il corretto svolgimento delle gare è necessario che tutti i giocatori si comportino correttamente. Anche la tecnica è importante, ma non credo sia fondamentale essere un campione con i piedi, basta esser “bravini” a calciare un pallone ed esser in grado di leggere correttamente la buca. 5) Che risultati ti aspetti nella stagione 2014? La prima stagione sta arrivando alla conclusione e mi piacerebbe riuscire a rientrare nella top 20, che ho mantenuto a lungo e che ho perso solo nelle ultime due tappe in cui ho giocato gare pessime. Il 25 ottobre avremo il primo evento in provincia di Brescia, e successivamente potremo utilizzare quel campo per allenarci. Tutti noi di Footgolf Brescia speriamo di poterci migliorare per puntare a grandi traguardi nella stagione 2015. diego febbrari (footgolf travagliato) We Love Footgolf! associazione italiana footgolf PAGINA 3 FootGolf News L’angolo dello stratega - di Flaviano Pinna Analizziamo il percorso di FootGolf del Golf Club Ticino di Pavia LEGENDA SUL GIUDIZIO: * molto facile; ** facile; *** media; **** difficile; ***** molto difficile Buca 1/10 – par 5 di 197 m - rank 8/9 Benvenuti al Ticino Golf Club di Pavia! Da un punto di vista strategico i tracciati a 9 buche sono più agevoli, perché alla fine del primo giro avrete già una conoscenza tale delle buche che vi permetterà di migliorare la prestazione del giro precedente. Partiamo dalla 1 dicendo che è uno dei pochi casi in cui sarà possibile fare birdie. Il fairway presenta insidie solo al tee shot, dove sarà richiesta la massima precisione per riuscire a passare tra due alberi. Con il secondo riuscirete ad avvicinarvi al green per provare un terzo colpo di approccio agevole. Non vi sono pendenze per cui anche il putt non presenta grosse difficoltà. GIUDIZIO: ** Buca 2/11 – par 4 di 148 m - rank 7/9 Date fuoco alle polveri, qui si aggiudica il longest tee shot! La buca è caratterizzata dalla posizione della bandiera: due dossi la difendono per cui con il terzo tiro cercate di posizionarvi sulla destra, in modo da puttare senza fastidiose pendenze. GIUDIZIO: *** Buca 3/12 – par 4 di 155 m - rank 6/9 Altro par 4 dove sarà necessaria potenza e precisione: il fairway vi darà la possibilità di percorrere maggiori distanze, il rough invece affosserà il pallone e farete fatica ad arrivare in green. Il leggero dog-leg sulla destra è facilmente superabile, ed il green sarà in leggera discesa per cui fate attenzione alla potenza. GIUDIZIO: *** Buca 4/13 – par 4 di 95 m - rank 2/9 Buca davvero interessante, studiata bene e con diverse difficoltà. Il primo colpo è forse l’unico che non deve agitarvi, basterà non svirgolare la palla ed avrete assolto il vostro compito. Il secondo colpo vi porrà davanti un dubbio amletico: superare o non superare il dosso? Mi verrebbe da dirvi che “c’è del marcio a Pavia” ma Shakespeare non credo amerebbe il FootGolf per cui lasciamolo sullo scaffale di qualche libreria. La mia opinione personale è quella di evitare inutili e rischiosi attacchi a questa buca, anche perché la posizione del green leggermente sulla sinistra, con diversi alberi sempre sulla sinistra, dovrebbero scoraggiare l’approccio potente col secondo colpo. Meglio invece un secondo colpo di avvicinamento al fossato e poi un agevole approccio alla bandiera. GIUDIZIO: **** Buca 5/14 – par 5 di 175 m - rank 5/9 Come alla 4 anche qui c’è un fossato da superare, solo che il dubbio vi attanaglierà al tee shot. Io suggerisco colpo di avvicinamento, il tutto finalizzato a chiudere la buca con un par, ma se col primo colpo siete in grado di superare il fossato, avete molte chance di fare birdie. Fate attenzione alla posizione della bandiera nel semirough, per cui l’approccio non sarà dei più agevoli. GIUDIZIO: *** Buca 6/15 – par 4 di 120 m - rank 4/9 Quando ero piccolo mi entusiasmavo vedendo lo slalom gigante e le vittorie di Alberto Tomba: alla buca 6 tirate giù la visiera e preparatevi ad un tee shot da slalom per via dei tanti alberi che sono presenti nei primi 50 mt della buca. Una volta che sarete usciti dalla “foresta” la bandiera la vedrete sventolare sopra un dosso che non promette nulla di buono. Per me la cosa migliore è tenersi sulla sinistra nei primi due colpi per riuscire ad avere un’agevole visuale del green. GIUDIZIO: **** Buca 7/16 – par 3 di 100 m - rank 9/9 Fairway largo, par 3, nessuna pendenza: provateci! Viste le poche occasioni di far birdie, qui con un ottimo primo tiro c’è la concreta possibilità di imbucare col secondo colpo. Un boogie qui sarebbe invece un peccato, perché di occasioni per recuperare ne avrete davvero poche. GIUDIZIO: * Buca 8/17 – par 4 di 135 m - rank 1/9 La buca più bella e difficile del Ticino Golf Club! Dog-leg sulla sinistra e fairway protetto da alberi, per cui dal tee shot non si vede la bandiera. Fortunatamente con il primo tiro sarete agevolati da una discesa e vi potete posizionare a centro fairway. Fate la passeggiata, arrivate nei pressi della palla e non preoccupatevi: il fossato non va superato col secondo tiro, ma non pensate di star tranquilli! Infatti la pendenza potrebbe giocarvi brutti scherzi e se non starete attenti a dosare la forza del secondo tiro, potreste ugualmente ritrovarvi con la palla ingiocabile nel fossato e prendere quindi un colpo di penalità. L’approccio non è difficile e come altri green del tracciato anche questo non ha pendenze ed è facilmente giocabile. Ma prima di arrivare alla bandiera avrete dovuto giocare tre bei colpi, perché altrimenti si aggiungerà un quadratino blu sul vostro score. GIUDIZIO: ***** Buca 9/18 – par 3 di 101 m - rank 3/9 A volte i calciatori più radicali mi chiedono se giocando a FootGolf non avverto la frustazione per l’assenza di una porta. Li porterei alla buca 9 del Ticino Golf Club per fargli capire che anche noi abbiamo le nostre porte da violare! La strada dal tee shot alla bandiera è sbarrata da due alberi, i quali con le loro fronde impediscono di far volare alto il pallone; serve un tiro a mezza altezza, dritto e preciso...qualsiasi altra via vi condurrà in zone più difficoltose per un approccio agevole. Se sarete bravi col primo tiro, sarete chiamati ad un approccio che segnerà il destino della vostra buca. GIUDIZIO: **** FootGolf News PAGINA 4 Nº12 • ottobre 2014 Entrevista con el campeòn... Christian Otero 1) Cómo descubriste el FootGolf? Lo descubri de casualidad por Facebook. Vi que habia un torneo de Footgolf en Las Vegas. Justamente viajaba de vacaciones con mi novia a NY y Miami y le dije ¨ Te llevo a LV y de paso pruebo de ir a este torneo¨. Desde entonces no pare mas! 2) Cómo te lo imaginas el FooGolf de aquí a 5 años? Lo imagino profesional. Con muchos torneos que reparten premios en efectivo, con un tour internacional y donde muchos jugadores puedan vivir de este deporte. Creo que el deporte se va a volver masivo. 3) Qué valor das a este deporte bajo el punto de vista social? Creo que una de las cosas mas lindas que nos ha regalado este deportes es la posibilidad de hacer nuevas amistades tanto de nuestro pais como del resto del mundo. Es como una nueva gran familia. 4) Crees que abrir escuelas de FootGolf para chicos entre 13 y 18 años sea posible? Es dificil de responder. Si creo en la posibilidad que se dicten clinicas con footgolfistas profesionales. Escuelas solo de footgolf no lo veo tanto. 5) Actualmente el FootGolf en Argentina está viviendo su momento mejor, ya sea como resultados en varios torneos internacionales y también está atravesando en el país un periodo de gran popularidad. A quién va el mérito de estos sucesos? Creo que el deporte pego muy fuerte en nuestro país. Javier de Ancizar fue quien descubrió este deporte en Europa, lo trajo al país y quien creo el primer circuito de footgolf. Luego se fueron sumando diferentes asociaciones nacionales con sus respectivas ligas. Eso hizo que hoy tengamos un torneo por fin de semana, con lo cual hay un alto nivel de competencia y por eso creo que hoy Argentina tiene sin dudas los mejores jugadores del mundo. Nike o algun otro modelo de Adidas. 6) En el golf los materiales hacen la diferencia, crees que pasa lo mismo en el FootGolf con la pelota y las zapatillas? Si es si, podes explicar cómo? Creo que tanto el calzado como el balon es muy importante y es en algo que hay que seguir evolucionando. El calzado que usamos actualmente creo que no es el major, creo que el footgolfista necesitaria un calzado con mayor grip, creo que los zapatos para turf sintetico serían los ideales. Con este calzado que utilizamos es dificil jugar los dias de lluvia. Respecto al balon, en Argentina hay una mania por la Adidas Speedcell, que es un balon que ayuda mucho en el juego largo ya que corre mas que cualquier otro balon. La contra es que se pierde precision. Lo ideal sería que los desarrolladores lograran un balon con la velocidad de la speedcell y la precision de una 7) Christian, en Italia sos considerado el mejor jugador del mundo, vos estás de acuerdo? Realmente es un gran halago pero no me podría poner yo a opinar. Estoy muy contento en lo que pude lograr en casi 2 años que juego al footgolf, donde tuve la suerte de jugar 11 torneos internacionales y en los ultimos 10 siempre pude estar en el podio y de los cuales gane 6. 8) Cuáles son las tres características que vos consideras indispensables para ser campeón de FootGolf? Creo que hay que tener buena pegada de balon, potencia y precision. Tener variantes de golpes cuando uno no puede usar la pegada que mejor le sienta. Y por otro lado también hay que tener la capacidad de una alta concentración para leer cada hoyo, planificar correctamente por donde se lo va a jugar, ser inteligente para saber cuando se debe arriesgar y cuando no y para sobreponerse rapidamente si va mal en un hoyo. 9) Antes de un partido, cuánto es importante hacer la prueba en el campo? Hay campos con muchas lomas y caidas donde es importante el reconocimiento previo. En campos mas llanos quizas no es tan necesario. Igualmente practicar 50 veces un campo no te asegura el exito. 10) Qué objetivos tenés para la próxima temporada? Tener la posibilidad de volver a competir tanto en Europa como USA. Deseo que tengamos más torneos como The Capital Cup o los Pro AM de USA. Ojala estos torneos hayan sentado un precedente y los organizadores se preocupen por ir mejorandose con el nivel de sus torneos. 11) Te veremos de nuevo en Italia y en Europa? Seguramente en Junio de 2015 estaremos nuevamente visitando a nuestros amigos de la AIFG que nos han tratado de maravillas en nuestro paso por Saluzzo! associazione italiana footgolf PAGINA 5 FootGolf News Intervista col campione... Christian Otero 1) Come ti sei avvicinato al FootGolf? L’ho scoperto casualmente su Facebook. Lessi che c’era un torneo di FootGolf a Las Vegas e poichè ero in vacanza con la mia compagna a New York e Miami le dissi: ”Ti porto a Las Vegas e cercherò di andare a questo torneo”. Da quel momento non ho più smesso. 2) Come immagini il FootGolf tra 5 anni? Lo immagino professionistico. Con molti tornei con premi in denaro, con un tour internazionale e dove molti giocatori vivono di questo sport. Credo che diventerà uno sport di massa. 3) Che valore dai a questo sport dal punto di vista sociale? Credo che una delle cose migliori che regala questo sport sia la possibilità di fare nuove amicizie tanto nel nostro paese che nel resto del mondo. È come una nuova grande famiglia. 4) Credi che aprire delle scuole di FootGolf per ragazzi dai 13 ai 18 anni sia un passo possibile? È difficile rispondere. Credo nella possibilità di avere centri di allenamento per footgolfisti professionisti. Scuole solo di footgolf non le immagino. 5) Il FootGolf in argentina sta vivendo un momento d’oro sia come risultati nei vari tornei mondiali che come movimento nazionale, a chi va il merito di questi successi? Credo che il FootGolf abbia avuto un impatto molto forte nel nostro paese. Javier de Ancizar lo scoprì in Europa, lo portò in Argentina e creò il primo circuito di FootGolf. Di seguito si formarono diverse associazioni nazionali con i rispettivi campionati. Per questo oggi abbiamo un torneo ogni fine settimana, con un alto livello di competenza e per questo credo che ad oggi in Argentina ci siano i giocatori più forti del mondo. 6) Nel golf i materiali fanno la differenza, credi che nel FootGolf pallone e scarpe possono farne? Se sì ci spieghi come? Credo che tanto gli scarpini che il pallone siano molto importanti ed è qualcosa di cui dobbiamo seguire l’evoluzione. Gli scarpini che usiamo attualmente non credo siano i migliori, credo che il footgolfista necessita di una scarpa con maggiore aderenza, credo che quelle per campi sintetici siano le migliori. Con quelle che usiamo al momento è molto difficile giocare quando piove. Rispetto al pallone, in Argentina c’è una mania per l’Adidas Speedcell, che è un pallone che aiuta molto nel gioco lungo perché corre più di qualsiasi altro pallone. Di contro però si perde in precisione. L’ideale sarebbe che si riuscisse a sviluppare un pallone con la velocità dello Speedcell e la precisione di un Nike o di qualsiasi altro modello Adidas. 7) Christian in Italia sei considerato il giocatore più forte del mondo, tu ti senti tale? È davvero un grande compli- mento, ma credo che non debba essere io a dirlo. Sono davvero molto contento per quello che ho ottenuto in due anni che gioco a FootGolf, dove ho avuto la fortuna di giocare 11 tornei internazionali e negli ultimi 10 sono salito sempre sul podio, vincendone addirittura 6. 8) Quali sono le 3 caratteristiche che ritieni indispensabili per un campione di FootGolf? Credo che sia necessario avere un buon controllo del pallone, potenza e precisione. Avere una buona varianza di colpi quando non è possibile calciare in modo agevole. Inoltre c’è anche bisogno di avere la capacità di tenere alta la concentrazione per saper leggere ogni buca, pianificare correttamente dove giocare il pallone, essere intelligente per capire quando si deve rischiare e quando no e per superare rapidamente una buca andata male. 9) Prima di una gara quanto è importante fare la prova campo? Ci sono campi con molte pendenze dove è importante la prova campo. Nei campi pianeggianti non è molto necessaria. Allo stesso modo allenarsi 50 volte su un campo non assicura il risultato. 10) Quali obiettivi hai per la prossima stagione? Avere la possibilità di giocare tornei tanto in Europa che negli Stati Uniti. Vorrei che ci fossero più tornei come “The Capital Cup” o i “Pro AM degli USA”. Speriamo che questi tornei abbiano creato un precedente e gli organizzatori si preoccupino di migliorare il livello dei tornei. 11) Ti vedremo nuovamente in Italia ed Europa? Sicuramente nel Giugno del 2015 saremo nuovamente in visita in Italia dai nostri amici della AIFG che ci hanno trattato meravigliosamente durante il torneo di Saluzzo. FootGolf News PAGINA 6 Nº12 • ottobre 2014 11^ tappa Golf Club Ticino di Pavia associazione italiana footgolf PAGINA 7 I risultati FootGolf News FootGolf News PAGINA 8 Nº12 • ottobre 2014 I segreti del podio... 11^ tappa Golf Club Ticino di Pavia Quattro brevi domande rivolte ai giocatori che hanno riempito il podio della tappa del Campionato Italiano di FootGolf. Le domande sono: 1) Cosa si prova ad essere sul podio di una tappa del Campionato Italiano di FootGolf? 2) Ci puoi descrivere quale è stato o quali sono stati i colpi vincenti tuoi in questa tappa? 3) Come giudichi il percorso di gara? 4) Hai consigli da dare su come eventualmente migliorarlo? 1° classificato Marco Trentin (FootGolf Treviso) 1) Per iniziare ringrazierei tutti i miei compagni di viaggio del FootGolf Treviso, siamo veramente un bel gruppo che sta lavorando molto nel territorio per far conoscere sempre a più persone il FootGolf. La trasferta in quel di Pavia è stata meno impegnativa della precedente,di conseguenza anche più divertente visto che ci siamo spostati in massa. Salire sul podio di una gara del Campionato Italiano è sempre una grande soddisfazione, visto che la qualità dei giocatori sta salendo tappa dopo tappa. Aggiungerei che vincere nel campo del mio battesimo è stato molto emozionante anche perché inaspettato visto che avevo una caviglia malconcia. 2) In questa tappa come del resto anche nelle altre, credo che l’approccio mentale alla gara e il saper leggere le pendenze siano state le carte giuste per poter fare dei buoni risultati... Tutto questo grazie ai sei anni di golf praticato. 3) Il percorso di gara lo giudico carino perché le buche sono diverse una dall’altra, però l’erba a mio avviso era troppo alta. 4) Nulla da togliere al disegno del campo, aggiungerei un pensiero condiviso con altri giocatori sulla realizzazione delle buche in fairway... 2° classificato Jury Piovesan (FootGolf Treviso) 1) Si prova una strana sensazione. Era la mia prima volta seppur sfiorato in più di qualche occasione. E’ strano per chi come me viene da uno sport di squadra essere premiato e sentirsi totalmente artefici del proprio traguardo. Ovviamente è stato un enorme piacere stare (stranamente) subito dietro al mio grande amico Marco. 2) Il colpo non tanto vincente quanto stimolante al tener duro al testa a testa con Marco Caricato che viaggiava nel mio gruppo è stato al secondo giro sulla 8 quando con il secondo colpo ho rischiato il tutto per tutto per saltare il fosso e la palla si è fermata a 3 metri dalla buca. Chiudere in 3 quella buca soprattutto per un mancino è stata un’impresa. 3) Il percorso in se bello, nel senso che in almeno 4 buche su 9 dovevi ragionare sulla strada migliore da fare e nn tutti hanno fatto delle ottime scelte.. Il terreno non era dei migliori, un po per la pioggia un po per il golf club stesso...ma questa volta ho chiuso un occhio perché in questo campo poco meno di un anno fa ho scoperto il footgolf con un ottimo 7º posto all’esordio e percio il valore affettivo ha superato tutte le altre sensazioni. 4) Proverei a giocarci nella bella stagione per dargli l’ultima chance di convincermi... ma ormai ci stiamo abituando a golf club importanti e non so se Pavia possa rientrare nei progetti futuri (senza offesa per il golf club chiaramente)! 3° classificato Marco Caricato (Salento FootGolf) 1) Era un po’ di tempo che non finivo nelle prime posizione in una tappa del Campionato Italiano di Footgolf, quindi è stato veramente bello poterlo rifare, ancora di più visto che giocavo praticamente “in casa”. 2) In effetti la conoscenza del campo mi ha aiutato tanto, poi qualche colpo fortunato c’è stato anche se quello che mi è piaciuto di più è stato il primo tiro al par 3 della 7, la palla si è fermata a soli 3 metri dalla buca e ho potuto chiudere con un birdie 3) Beh, rispondo a questa domanda nonostante sia in palese conflitto d’interessi (visto che l’ho disegnato io!). Purtroppo l’alluvione di qualche mese fa ha sradicato numerosi alberi all’interno del campo da golf quindi 3-4 buche sono state spostate rispetto alle precedenti edizioni, tuttavia lo ritengo un percorso molto tecnico, pieno di ostacoli, non è facile stare in par. Se si migliorasse anche di poco la qualità dell’erba sarebbe il mio percorso ideale. 4) Come dicevo in precedenza la qualità dell’erba fa la differenza, mentre come disegno delle buche credo che non ci siano particolari criticità o miglioramenti possibili visto che è stato sfruttato per intero tutto lo spazio disponibile all’interno di questa struttura, una delle prime ad aprirci le porte già l’anno scorso. associazione italiana footgolf PAGINA 9 FootGolf News L’album delle figurine AIFG FootGolf News PAGINA 10 Nº12 • ottobre 2014 11^ tappa Golf Club Ticino di Pavia il vincitore del longest tee shot fabio mazzer (footgolf treviso) il miglior esordiente stefano pinato (pavia footgolf) associazione italiana footgolf PAGINA 11 FootGolf News Le premiazioni PLAYER OF THE EVENT alessandro becchetti (fOOTGOLF TRAVAGLIATO) 1^ classificatA FEMMINILE valentina sterpetti (genova free futgolF) FootGolf News PAGINA 12 Nº12 • ottobre 2014 11^ tappa Golf Club Ticino di Pavia 1^ squadra classificata footgolf treviso 3° classificatO Marco caricato (salento footgolf) associazione italiana footgolf PAGINA 13 FootGolf News Le premiazioni 2° classificato assoluto jury piovesan (fOOTGOLF TReviso) 1° classificato assoluto e over 40 marco trentin (footgolF treviso) FootGolf News PAGINA 14 Nº12 • ottobre 2014 11^ tappa Golf Club Ticino di Pavia associazione italiana footgolf PAGINA 15 FootGolf News Rassegna fotografica FootGolf News PAGINA 16 Nº12 • ottobre 2014 11^ tappa Golf Club Ticino di Pavia associazione italiana footgolf PAGINA 17 FootGolf News Rassegna fotografica FootGolf News PAGINA 18 Nº12 • ottobre 2014 Campionato Regionale Lazio valerio de pascale (roma footgolf) campione regionale lazio per la stagione 2014 associazione italiana footgolf PAGINA 19 FootGolf News Campionato Regionale Campania salvatore costantino (sorrento footgolf) campione regionale campania per la stagione 2014 FootGolf News PAGINA 20 Nº12 • ottobre 2014 Ancis Politeia Onlus COMICOTERAPIA L’attivita’ dei Clown di Corsia e’ nata dall’esempio del Medico Clown Hunter Patch Adams ed e’ divenuta negli ultimi anni molto importante, poiché dopo decenni di “collaudo” si e’ ormai appurato, e scientificamente accertato, che il sorriso, l’allegria e il buonumore riescono ad inibire i centri preposti alla sensazione del dolore. Ma in una persona malata (e soprattutto in una persona ospedalizzata) non esiste solo un dolore di tipo fisico, ma anche una sofferenza piu’ profonda alla quale spesso vengono dati diversi nomi come tristezza, paura, solitudine, o avvilimento. Tutti stati d’animo che contribuiscono ad amplificare la percezione del dolore fisico, innestando un processo che, se non impedisce, certamente rende piu’ lunga e difficoltosa la guarigione. Ecco quindi entrare in gioco i Clown di Corsia. La loro funzione piu’ nota e’ certamente quella di portare il sorriso, l’allegria e il buonumore in quei posti dove generalmente non ve ne e’, ma cio’ che e’ meno noto, se non del tutto oscuro, e’ che questo non e’ il “fine” ma il “mezzo”. Infatti lo scopo non e’ strappare un momentaneo sorriso o una risata passeggera, ma piuttosto far provare al malato la netta sensazione, (la certezza se si lavora bene) che qualcuno si preoccupa per lui, che qualcuno ha a cuore il suo stato d’essere, la sua persona, qualcuno che non chiede nulla in cambio se non un sorriso! E’ in questo modo che la “risata” diviene per un Clown di Corsia un veicolo per portare al malato un vero e proprio soccorso di tipo psicologico. Il lavoro del Clown Dottore si basa sulla Gelotologia, dalla parola greca “gelos”, riso, scienza che studia il ridere, il pensiero positivo, il buon umore che ha un effetto sia biologico ovvero la maggiore irrorazione di ossigeno e quindi di sangue che l’esercizio muscolare del ridere genera sia psicologico; opera con anziani, bambini, diversa- mente abili, carcerati ma anche nella formazione del personale sanitario, medico e infermieristico, come i recenti master e corsi universitari dimostrano. Il Clown Dottore nella sua attivita’ applica oltre alla Gelotologia anche la PsicoNeuroEndocrinoImmunologia (P.N.E.I.), branca della medicina che considera l’organismo umano come un’unita’, una rete di processi interconnessi tra loro e che si influenzano l’un l’altro, ognuno dei quali importante concausa dei vari eventi patologici dell’individuo stesso evidenziando la diretta correlazione tra le emozioni ed il sistema immunitario. L’INVASIONE DI NASI ROSSI: I CLOWN DOTTORI TUTTI A ROMA IL 25 E 26 OTTOBRE Il Forum Internazionale di Comicoterapia, fondato da Ancis Politeia Onlus, organizzera’ il 25 e il 26 Ottobre al Policlinico Umberto I di Roma un grande raduno di tutte le realta’ che operano nel settore. In occasione del decennale del primo convegno internazionale di Comicoterapia, a cui nel 2004 parteciparono ben 35 associazioni da tutto il mondo, i Clown Dottori si riuniranno per portare notizie sulle attivita’ svolte e fare il punto sui risultati ottenuti, e per gettare le basi su un futuro che veda la Clownterapia sempre piu’ integrata nelle opere di sostegno e aiuto a chi soffre. Durante la due giorni romana saranno elaborate nuove statistiche che aggiorneranno le precedenti pubblicate sul volume LA VIA DEL SOLLIEVO, ogni associazione interverra’ mostrando le proprie attivita’, si affrontera’ il delicato tema dei rapporti con le istituzioni nelle emergenze, un problema emerso quando gli operatori hanno prestato la loro opera ai terremotati di Abruzzo ed Emilia; ma non mancheranno anche momenti spettacolari che vedranno tutti insieme i Clown Dottori colorare e riempire di allegria le strade di Roma. Tra i partecipanti, forniranno la loro testimonianza Ginevra Sanguigno, facente parte del team storico d’Italia di Patch Adams, con un video introduttivo alla manifestazione; il Dott. Patch Adams e Dott. John Glick del Gesundheit Institute con un video di testimonianza internazionale e creato appositamente per il decennale della ricorrenza festeggiata, Il Dott. Madan Kataria che verra’ intervistato in quei giorni e rilascera’ un Suo messaggio, un’associazione dal Brasile che ha inviato il Suo saluto e insieme alle associazioni aderenti, Guido “Gommolo” Zanchin, che ha formato la maggior parte dei Clown Dottori della Croce Rossa Italiana, prima di approdare in Ancis Politeia, il quale effettuera’ dal vivo un Workshop gratuito a tutti i partecipanti al Congresso, con la partecipazione dei clown dottori dell’Ancis Politeia Onlus, e gli interventi dei rappresentanti di otto regioni italiane, venuti appositamente a Roma per parlare di.... “CLOWN dottori: BISOGNI... RISPOSTE..” Nella seconda giornata dell’evento (v. programma allegato) si illustreranno i risultati di un’indagine effettuata prima del convegno e il cui modulo puo’ essere richiesto a cura di tutti i clown dottori italiani e gli operatori di protezione civile presso di noi, inoltrandone richiesta a info@ ancispoliteia.it, oppure a una delle associazioni aderenti, oppure a Prociv Italia, Associazione Nazionale Disaster Manager, Forum Terzo Settore Lazio, sui rispettivi siti internet, essendo partners dell’iniziativa. Per poter partecipare all’evento e’ necessario compilare il form “contatti” del sito, scrivendo nelle “Note” in quale veste si desidera partecipare. L’evento avra’ inizio il sabato alle ore 8:30 e terminera’ alle ore 17 circa, per aprire i lavori della Commissione Legislativa delle Associazioni di Clown terapia e coterapie presenti. Riprendera’ l’indomani alle ore 9 e terminera’ alle ore 14 circa. Sinora hanno concesso il patrocinio alla manifestazione l’Universita’ Sapienza di Roma e l’Azienda Ospedaliera Umberto I di Roma. Per informazioni e’ attivo un servizio di segretariato H24 che risponde allo 06.5421.0125. associazione italiana footgolf PAGINA 21 FootGolf News 8° Stage - European FootGolf Trophy Tour
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