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Quindicinale della Comunità Italiana del Cile
www.presenza.cl
1 aprile 2015
Anno XLVI Nº 888
Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Av. Bustamante 180 • Providencia - Fono: 22229328 • Fax: 26354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS
Oggi la pena di morte
è inammissibile
“Oggi la pena di morte è inammissibile, per
quanto grave sia stato il
delitto del condannato. È
un affronto alla sacralità
della vita e alla dignità
della persona umana
che contraddice il piano
di Dio per l’uomo e la
società e la sua giustizia
misericordiosa, e impedisce di conformarsi a
qualsiasi finalità giusta
della pena”.
Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in
udienza una delegazione
della Commissione Internazionale contro la pena di morte. Al presidente, Federico
Mayor, ha consegnato una lettera. La pena di morte, “non
rende giustizia alle vittime, ma incoraggia la vendetta”, si
legge in un passaggio della missiva in spagnolo diffusa dalla
sala stampa vaticana.
“Per uno Stato di diritto, la pena di morte rappresenta un
fallimento, perché essa lo costringe a uccidere in nome della
giustizia”, ha evidenziao il Papa citando Dostoevskij: ‘uccidere chi ha ucciso è un castigo incomparabilmente maggiore del
delitto stesso. Omicidio sotto una frase è più spaventoso che
l’omicidio commesso da un criminale’. La pena di morte “non
rende giustizia alle vittime, ma incoraggia la vendetta”.
Lo Stato uccide quando applica la pena di morte ma non
solo: lo fa anche “quando porta la sua gente a fare la guerra,
quando fa esecuzioni extragiudiziali o sommarie” e “può
uccidere anche per ‘omissionè, quando non garantisce al suo
popolo l’accesso ai beni essenziali per vivere”.
Ha detto il Papa aggiungendo che l’ergastolo, “così come le
pene che per la loro durata rendono impossibile per il detenuto di progettare un futuro in libertà”, “possono essere considerate pene di morte nascoste”, perché con esse “non si priva
il colpevole della libertà, ma lo si priva della speranza”.
La strage nazi-fascista del
24 marzo 1944 alle Fosse Ardeatine
L’Europa si scopre unita nel lutto
Uno dei rari disastri aerei low cost
Si è capito subito. Non
è il primo disastro aereo
in Europa, ma è il primo
disastro aereo europeo.
Non ci sono connazionali,
tra le vittime: ma ci riguarda. Il volo di una compagnia tedesca con un nome
inglese, Germanwings, low
cost Lufthansa.
L’Airbus 320 partiva da
Barcellona, in Spagna. Si è
schiantato sui monti della
Provenza, in Francia, a un
passo dal confine italiano.
È un lutto comune, e lo
sentiamo.
È un volo che chiunque
avrebbe potuto prendere,
e alcuni certamente hanno
preso. Una rotta consueta.
Una bella linea tratteggiata sulla mappa, dalla
fantasia all’industria, dal
mare alla pianura, dalla
Catalogna alla Renania,
dall’Europa all’Europa.
A bordo, come sappiamo,
molti studenti. È uno dei
rari disastri aerei low cost:
statisticamente improbabile, simbolicamente impressionante.
È un lutto Erasmus, strano e primaverile. I nuovi
europei, purtroppo, diventano grandi anche così.
Altri aerei sono caduti, in
Europa.
Altre persone hanno perso la vita, precipitando dal
cielo tra Mosca e Lisbona (molte, molte meno di
quante abbiano perso la
vita nelle strade di sotto).
Buona
Pasqua
“Il 23 marzo 1944 una
colonna di S.S. tedesche di
passaggio per via Rasella
veniva attaccata da un gruppo di patrioti. 32 tedeschi vi
lasciarono la vita. Il giorno
seguente pressa poco alla
stessa ora centinaia dì detenuti politici venivano fatti
affluire al pianterreno di
Regina Coeli.
Molti di essi vennero chiamali dalle loro celle con il
pretesto che sarebbero stati
messi in libertà o portati al
lavoro obbligatorio.
Tuttavia, allorché ciascuno fu obbligato a spogliarsi
della giacca e del cappotto e
le mani furono legate dietro
la schiena, pochi si fecero
illusioni sulla vera destina-
zione e sulla propria sorte.
Furono avviati sugli autocarri che stazionavano fuori
del carcere e di lì furono trasportati a certe vecchie cave
nei pressi delle catacombe di
S. Callisto.
Che cosa accadde effettivamente in quel luogo
alla fine di quel giorno ed il
giorno seguente possiamo
dirlo solo con una certa approssimazione: molte cose si
possono immaginare su quell’ammasso di salme in stato
di avanzata decomposizione
riesumate alcuni mesi dopo
la liberazione dì Roma.
Secondo quanto è stato
accertato gli ostaggi furono
Cont. in ultima pagina
In questo giorno di Pasqua
una luce nuova entra nei
cuori.
Custodiamola gelosamente: è la luce che guiderà il
nostro cammino di vita,
anche quando c'è il buio più
profondo.
Cristo ha detto: "Io sono la
luce del mondo".
Auguri di felicità!
Pochi mesi fa un aereo di
linea malese è stato abbattuto sopra l’Ucraina dai
rivoltosi filorussi.
Prima di allora, nel corso
di molti anni, altri incidenti aerei, in volo o negli
aeroporti: da Amsterdam
a Parigi, da Madrid a Palermo, da Lussemburgo a
Tenerife.
Ogni volta un timore da
esorcizzare, un dolore vicino
da condividere. Stavolta non
è vicino: è dentro, è nostro.
Le buone famiglie sanno
stringersi nel momento
del lutto. E la famiglia
europea - minacciata da
fanatici violenti all’esterno,
offesa da populisti irresponsabili all’interno - sta
dimostrando in queste ore
di Beppe Severgnini
di esistere, non soltanto
di resistere. Un’occhiata ai notiziari, ieri, lo dimostrava; la lettura dei
Esortazione
Carissima Lettrice,
Carissimo Lettore,
se a suo tempo hai inviato
al consolato la richiesta di
votare per il Comites avrai
già ricevuto il plico con il
voto. Ti raccomando di rispondere presto e di inviare
di ritorno la busta
In Cile ci siamo iscritti in
2088 italiani su un totale di
45.229 aventi diritto.
Onoriamo la nostra "italianità" compiendo con il
nostro dovere civico.
grandi quotidiani, oggi, lo
confermerà. Un’identica,
meticolosa, appassionata
copertura. Lingue diverse,
stesso dispiacere. Non solo in
Spagna, Germania, Francia,
i tre Paesi direttamente coinvolti. Anche in Portogallo e in
Polonia, in Grecia e in Svezia,
in Irlanda e in Italia.
Abbiamo ignorato, per
un giorno, le cose che ci
dividono. Abbiamo saputo
vedere quello che ci tiene
insieme. È accaduto anche
in gennaio, dopo gli attentati a Parigi, in circostanze
molto diverse.
Stiamo imparando dal
dolore .
L'Italia avanza
di un'ora
Un’ora sola.
Lo spostamento in avanti
dell'orologio si è verificato
sabato 28 marzo alle 2
notte.
Settimana Santa: ricordi d’infanzia
Si dice che, per rinnovarsi e ringiovanire, bisogna far ritorno alle radici. Esercizio che faccio volentieri, specialmente se
si tratta di rivivere tempi di fanciullezza
marcati per sempre nella memoria.
Nato in una regione di tradizione
radicalmente cristiana immersa in una
cultura contadina, i due avvenimenti
emergenti dell’anno erano il Natale e
la Settimana Santa con la festa di Pasqua. Con sapore a calore di famiglia il
Natale, con la brezza primaverile nelle
vene, smorzata dalla tristezza degli avvenimenti, a Pasqua. Due feste attese dai
ragazzi perché entrambe accompagnate
da una settimana di vacanze.
La Settimana Santa, ancora oggi, la
rivivo con il verde dei prati appena risvegliati dalle brine invernali, allo sbocciare
delle gemme degli alberi che scoppiano
di vita, ai tralci della vite che fa da
tetto all’ingresso della mia casa e che si
allungano di giorno in giorno. Desiderio
di vita nuova. Di risorgere dal torpore
della stagione fredda in un gioco costante
di morte-vita, spogliazione-fioritura, di
sepolcri ed ebbrezze di cieli. Ed è il clima
della Settimana Santa.
Giovedì, Venerdì Santo: le campane in
silenzi. Le statue delle chiese venivano
coperte da tendaggi violacei, si spegnevano le luci. Anche le poche radio delle
case abbassavano il volume; noi bambini
non dovevamo giocare sul sagrato della
chiesa o per le strade, le osterie del paese
riducevano al minimo i loro servizi. Il lavoro dei campi rimaneva attivo: da mattina
a sera. Il contadino passava parecchie ore
solo e muto per cui aveva tutto il tempo per
pensare al mistero delle sofferenze e morte
di Gesù. Di accompagnarLo e di pregare. Il
lutto sembrava avvolgere tutto: lo si respirava
in ogni angolo, lo si vedeva sugli occhi della
gente compunta, lo si ascoltava dal sussurro
dei dialoghi sommessi come se ognuno avesse
un defunto in casa.
Che accentuavano questa atmosfera di
mestizia erano anche le cerimonie in chiesa
con i canti penosi, la penombra persistente,
i colori della penitenza, il grande crocifisso
piagato da baciare in ginocchio.
Il Sabato Santo era un giorno vuoto: Cristo era morto, quindi aveva finito di soffrire.
Come quando si torna dal cimitero: si pensa
già al domani.
Ma il domani era proprio la stessa notte
quando le campane tornavano a squillare a
festa, i sorrisi rifiorivano, le luci abbacinavano la vista, il coro parrocchiale intonava
a squarciagola il “Gloria a Dio nell’alto dei
cieli”. Già si percepiva qualcosa di nuovo.
Lo si vedeva nel verde dei prati che si faceva
più intenso, i fiori ergevano il loro stelo, il ruscello tornava canterino e sgusciante; anche
le rondini fremevano di gioia nei loro nidi.
Cielo nuovo e terra nuova in omaggio alla
risurrezione di Cristo.
Giuseppe Tomasi
Cont. in ultima pagina
Cont.
2
Presenza- 1 aprile 2015
Corrispondenza
La Direzione ringrazia i lettori che le scrivono perché dimostrano interesse per i problemi e la vita della nostra comunità. Nello
stesso tempo si scusa se, per evidenti ragioni di spazio, qualche
lettera dovrà essere ridotta. La Direzione inoltre si riserva la
pubblicazione di lettere che riterrà molto conflittuali.
Problema di firme
Santiago del Cile,
marzo 2015.
Egregia Avv. Nicoletta
Gliubich Capo Ufficio Consolare, Ambasciata d’Italia
Santiago.
Insistenti e persistenti
rumori ed informazioni mi
hanno indotto a scriverle per
respingere energicamente
una accusa.
Per ora non sono in grado de specificare se é una
vera e propria denuncia
sottoscritta dalla capo lista
e altri candidati della lista
n.2 “Cuore Italiano”.
La accusa imputa a persone eventualmente aderenti
alla lista n. 1 “Rinnovamento”, la commissione del
reato di falsificazione della
firma del cittadino italiano
Amerigo Melis alla nomina
dei sottoscrittori della lista
n. 1.
Al fine di dimostrare la
infondatezza dell’accusa
mi permetto informarLa
di alcuni antecedenti che
rifiutano assolutamente la
eventualitá della commissione del reato denunciato,
Sei di Santiago e non ricevi
regolarmente Presenza?
Chiama al Cel. 97849283
Grazie
trasformando il fatto in atto
costitutivo del reato di diffamazione.
La firma del cittadino nel
carattere di sostenitore della
lista n.1 non può ritenersi
falsa per la semplice ragione
che lo stesso giorno e nello
stesso luogo (8 ottobre 2014)
il Melis firmó due documenti:
uno la sottoscrizione della
lista, fatto che é ritenuto un
falso, e un altro, la domanda di iscrizione nell’ elenco
elelttorale per il rinnovo del
Comites. Questa ultima é
stata trasmessa dall’ ufficio
Acli al Consolato.
I documenti che allego
alla presente, sono contrassegnati dalla stessa firma
utilizzando la stesso biro.
Non é possibile sostenere che
la firma posta in un foglio sia
falsa e non lo sia quell’ altra
stampata nella domanda d’
iscrizione.
Le situazioni sono due, o
tutte sono false o le due sono
autentiche. Nell’ evento che
sia vera la falsificazione della firma del cittadino Melis
non sarebbe lagalmente
iscritto nell’ elenco che lo
abilita come elettore e di
conseguenza come candidato. Accertata la falsificazione
SPAZIO APERTO
il candidato non é candidato
e non é neppure elettore per
non aver fatto la richiesta
secondo legge.
Per la Lista n. 1, si dovrà
eliminare dal numero dei
sottoscrittori il cittadino
Melis.
Risulta inequivoco che la
accusa sia falsa oltre che
costitutiva del reato di diffamazione. Mai nella nostra
comunitá si era verificato
una situazione del genere
che dimostra la mancanza
di etica oltre che una grave
offesa alle persone che lavorano per la comunitá.
Per superare questa dolo-
L'abbiamo ricevuto per
conoscenza e la rendiamo
pubblica
Attività dell'ACHIART"
Estimado padre Pepe, le doy las gracias por publicar
la fotografía del mural de Capitán Pastene.
Le cuento que el día jueves 9 de abril a las 19,30
horas, en el IIC presentaremos un diaporama del
mural de Capitán Pastene.
El día martes 14 de abril inauguraremos la muestra
40 años de trayectoria de la Galeria Bucci en el IIC.
El día lunes 27 de abril tenemos elecciones de
nueva directiva Achiart en el Stadio Italiano a las
19,30 horas.
El día martes 28 de abril a las 19,30 horas inauguro
una muestra colectiva llamada “Alea iacta est” en la
Galería Mundo Sur, en Alonso de Cordova, Vitacura
Espero contar con su grata presencia, Padre.
Muchas gracias por todo.
Saludos
Robinson Avello
Scrivo per chiedervi aiuto nel
promuovere il mio film
Scrivo per chiedervi aiuto nel promuovere il mio
film documentario in svilup-
L’ORA
ITALIANA
Il filo che ci unisce
all’Italia
RADIO SANTIAGO
Dalle 9,00 alle 10,30
La domenica mattina
Sempre in
Radio Santiago CB69 AM
www.radiosantiago.cl
EDITRICE
Parrocchia Italiana
N.S. Pompei Scalabriniana
***
RAPPRESENTANTE LEGALE
Giulio Rubin
***
DIRETTORE
RESPONSABILE
Aldo Costa
***
DIRETTORE
REDAZIONALE
Giuseppe Tommasi
***
COLLABORATORI
Paolo Castellani
Fina Franchini
Gloria Nocchi Frascoli
Consuelo Canessa
***
CORRISPONDENTI
Arica
Verónica Bibiano
Antofag. Rodolfo Sanchez B.
Iquique
Vacante
La Serena Caterina Pezzani
Quillota
E. Schiappacasse
V. Alemana Gilda Rivara
Valparaiso
Concep.
Giancarlo Carro
P. Arenas Américo Diaz B.
***
Contribuzione annua
$ 20.000. Cheque nominativo
a «Presenza»
***
Stampa C. von Plate
Esce il 1º e il 16 di ogni mese
rosa situazione sono disposto a portare a termine una
indagine che preveda incluso
un accertamento mediante
una perizia calligrafica della firma del cittadino Melis
Amerigo, per ripristinare la
veritá e sanzionare la condotta irresponsabile degli
acussatori.
Colgo l’ occasione di porLe
i miei cordiali saluti.
Paolo L. Castellani.
(rappresentante lista n. 1,
“Rinnovamento”.
Avenida Ricardo Lyon 322 (Providencia)
Reservas al (56 2) 2484-8484
po Emporios, Inmigrantes
italianos de ayer y de hoy.
Potete vedere il trailer audiovisivo nella mia pagina
web www.magdalenagissi.
cl/emporios
Sto cercando di finanziare
il film da privati per cui
mi servirebbe molto poter
difondere e cosí arrivare
a piú persone che possano
interessarsi a far diventare
questo progetto un bel film
di carattere internazionale
e che faccia conoscere la nostra unione cileno-italiana di
giá lunga data.
Ho lettere di patrocinio
dell’associazione ligure del
Cile (Rodolfo Baffico)e dell'
Istituto di Cultura Italiano
(Anna Mondavio).
Grazie, spero una vostra
risposta.
Magdalena Gissi Barbieri
Email: magdagissi@gmail.
com
Cara Magdalena,
ho visto il trailer che mi ha
soddisfatto. Speriamo che, ad
opera conclusa, possa essere
visto da tanti connazionali
e discendenti. La lontananza nello spazio e nel tempo
affievoliscono i legami, per
lo meno sentimentali se non
culturali con la terra di
origine.
Un lavoro come il suo è una
iniezione di identità.
Informazioni
ACLI
Bustamante 180 - Santiago
Tel: 2665-0340; 22225247 - E-Mail: [email protected]
Pagina web: www.patronatoacli.cl
“QUE GANE EL MA MEJOL”
Se ha hecho popular en Chile el dicho expresado por un
jugador de futbol que suscita a los italianos un mal recuerdo,
“que gane el mas mejor “.
El espíritu deportivo nunca debió estar ausente en la campaña
electoral. Una lástima. Esperamos que el veredicto de las
urnas, a pesar de su escasa consistencia, ahuyente tanta pasión
innecesaria. Son los deseos de todos. Así lo espero.
Es la ocasión, después de 11 años, para enmendar los rumbos
de nuestra tan alicaída representación comunitaria. Pienso
que nadie pondrá en duda que sólo 1.687 electores (a tres días
del cierre) puedan representar a todo el universo de más de 70
mil ciudadanos italianos y 300 mil descendientes sin serlo.
Nadie puede sentirse orgulloso y satisfecho por esto. Los electores
inscritos podrían ser incluso insuficientes para elaborar una
atendible encuesta de opinión pública.
No insisto en las causas de la ausencia y el rechazo a votar.
Existen muchas susceptibilidades. Mis críticas no desmentidas
y jamás debatidas come se acostumbra en democracia, fueron
objeto de la descalificación personal, sin embargo tuvimos y
tenemos que cargar con la deshonra insensata y falsa de haber
cometido un delito.
El silencio cómplice de muchos permitió agudizar la campaña
del terror y la descalificación.
Esta insensatez permitió a la lista n. 2 pedir al MAE la
eliminación de la lista n. 1 precisamente la que presentó
el mayor número de sostenedores (350). A pesar de todo lo
anterior, nadie podrá decir que la lista de mi adhesión no sea
de excelencia en el plano personal y en el institucional. Sólo un
ciego no podría advertir el esfuerzo realizado para disponer
de estos candidatos.
Los candidatos de la lista n. 1 proponen el cambio a través
del “rinnovamento”: son profesionales. 2 médicos, 1 abogado,
4 profesores, 1 enfermera universitaria, 1 nutricionista, 3
ingenieros y un egresado, empresario y una administradora de
empresa, 1 chef profesional y 1 egresado de arquitectura. Existe
una presencia muy alta de mujeres (7) y de jóvenes. No es una
lista de partido o ideológicamente comprometida. La identidad
entre todos ellos es la voluntad de servir a la comunidad.
Mis afirmaciones, una advertencia a los busquillas, no las
hago en desmedro de las otras listas. Además son genuinos
representantes de sus comunidades, las que lo designaron para
ser candidatos de la lista n. 1.
En un ambiente de indiferencia es difícil entusiasmar a la
participación, menos para asumir una candidatura. Debemos
hacer un último gran esfuerzo para redimir el Comites y
ponerlo al servicio de la comunidad. Las pocas propuestas de
los candidatos de la lista n. 1 son un claro propósito de realismo
y pragmatismo. No existen propuestas grandilocuentes que las
más de las veces duermen el baúl de los recuerdos.
Los candidatos de la lista n. 1 se comprometen:
1.- Escuchar e integrar a todos los ciudadanos italianos a
través de una red de información y de difusión a nivel nacional.
Creemos que la ausencia de informar es la primera causa de
nuestra crisis comunitaria.
2.- Estimular y propiciar proyectos en el mundo asociativo.
3.-Informar a las autoridades locales de la existencia del
Comites y de sus miembros, cumpliendo una norma legal
contenida en la ley del Comites.(art1.n.4).
4.- Impulsar una política de acogida con los nuevos emigrantes
italianos.
5.- Constituir comisiones de trabajo con presencia de las
instituciones.
6.- Transparentar los balances y los gastos del Comites.
Una medida que estimula el conocimiento y la participación
democrática.
7.- Integrar a 4 consejeros llamados cooptados, tal come está
previsto en la ley, pasando de 12 a 16 miembros.
No son promesas, son en su mayoría exigencias contenidas
desde hace muchísimo tiempo en la ley n.286 que regula los
Comites y que no han sido ejercidas en el pasado. En definitiva,
una propuesta exenta de demagogia con promesas imposibles de
cumplir con los escasos poderes del Comites o por sus costos. A
cada elector de los 1700, para redondear las cifras, les llegará
un sobre a su domicilio. Espero que no se hayan cambiado de
domicilio en el intertanto, donde se contiene la cedula electoral
y las instrucciones para emitir válidamente el sufragio. Se
recomienda leer con atención. Que ganen los mejores.
Paolo Castellani.
Abbonamento 2015 - Fiducia reciproca
Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter
continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà.
Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto
ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi
ringraziamo cordialmente della collaborazione.
Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la
“Cuenta de Ahorro N. 08-166-01126-03” a nome di “Giuseppe Tommasi B.”.
Una volta fatto il versamento la preghiamo di inviarci per mezzo di lettera o fax la ricevuta
o semplicemente informarci per E-mail o per telefono. Vedi in prima pagina, in alto. i dati.
Cognome.....................Nome....................... via....................................città....................
Abbonamento normale
20.000 pesos
Abbonamento sostenitore
30.000 pesos. Cheques esteso a “PRESENZA”
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Av. B. O'Higgins 737 - teléfono 26381833
TERZA PAGINA
Passatempo e umore
Presenza- 1 aprile 2015
3
Storia della Sacra Spina di Andria
(…) Il film "Passion" di Mel
Gibbson ha costretto in certo
modo la grande platea alla
riflessione sul mistero del
dolore e della sofferenza del
Cristo. A volte si ha bisogno
dell'impatto improvviso ed
impietoso con certe verità
per accorgersi della cruda
realtà che la quotidiana frequentazione rende obsoleta.
Ma altre circostanze in
questi ultimi tempi hanno
accentrato l'attenzione sulla
Passione di Cristo. Ad Andria, per esempio, fervono i
preparativi per l'evento che
si potrebbe verificare il 25
marzo prossimo: il miracolo
della Sacra Spina.
Dal 1633 ogni qualvolta
il Venerdì Santo è capitato
il 25 marzo, su quella Sacra
Spina si sono verificati fenomeni per lo meno curiosi:
arrossamenti, rigonfiamenti
delle macchie grigiastre,
oltre alla spettacolare fioritura avvenuta nel 1852.
Il fenomeno è attestato con
atti notarili riportanti la
testimonianza di personalità
degne di fede.
La presenza della Sacra
Spina in Andria è registrata
fin dalla primavera del 1308,
allorché Beatrice d'Angiò,
figlia di Carlo II d'Angiò e
sposa novella di Bertrando
del Balzo, duca di Andria, la
offrí come dono e segno della
sua benevolenza al Capitolo
Cattedrale della città . I Regnanti della casa d'Angiò regalarono a molte città
del Regno delle due Sicilie,
varie reliquie della Corona
di Spine. Infatti era stato
proprio S. Luigi IX, fratello
di Carlo I d'Angiò, ad accogliere in Francia nel 1238
quel diadema doloroso della
Passione di Cristo...
Carlo I d'Angiò, logorato
ormai dalla fatica e dai dolori
e sentendo approssimarsi
la morte, dopo aver fatto
testamento, con il quale designava il suo successore, morì
il 7 gennaio 1285. Nella sua
ultima preghiera protestò
che la conquista del Regno di
Sicilia egli l'aveva com- piuta
soltanto per servire la Santa
Chiesa, non per suo profitto
o per cupidigia Anche se
il risultato militare e la
sagacia politica gli avevano
assicurato la stabilità della
dinastia e del potere, c'è da
considerare che agli occhi
delle città conquistate era
sempre un usurpatore. Perciò per accattivarsi l'amicizia
e l'obbedienza delle città,
necessariamente doveva
far ricorso a tutti i mezzi; e
tra tutti i mezzi era molto
efficace quello della devozione e della religione, presso
popolazioni che all'epoca
vivevano il rapporto con il
loro autenticità. Ed è difficile poter distinguere le vere
dalle false.
soprannaturale fortemente
mediato da segni sensibili
come penitenze a volte eccessive, pellegrinaggi in luoghi
famosi (Terra Santa - Compo
stela - Roma) e reliquie.
Quale reliquia più preziosa di una Sacra Spina? Ecco
allora che negli accordi con
le autorità civili ed ecclesiastiche entrava nel pacchetto
dei favori, delle elargizioni,
dei titoli e dei privilegi anche
la Sacra Spina che, proprio
lui, fratello di San Luigi IX,
aveva portato dalla Francia,
ultimo approdo della Corona
di Spine di N.S. G. C. E la
consuetudine continuò anche
con i suoi successori.
Da quel momento in tutta
l'Europa queste reliquie si
moltiplicarono, incredibilmente, si che il loro numero
(at tualmente si contano
oltre cinquecento esemplari,
ma il loro elenco si allunga di giorno in giorno), fa
seriamente dubitare della
zione e del Venerdi Santo.
Infatti nel 1837 i fenomeni
si ve- rificarono il 24 ottobre
di quell'anno, cioè il giorno in
cui mons. Cosenza, vescovo
di Andria, da Venosa trasferì
la reliquia ad Andria. Era
successo che il 23 marzo del
1799 in seguito all'eccidio
e al saccheggio perpetrato
dalle truppe francesi contro
Andria e i suoi abitanti, si
era perduta ogni traccia
della Sacra Spina e del suo
prezioso reliquario. La reliquia fu rinvenuta a Venosa
presso la famiglia Montedoro
che, per le sollecitazione e
per le preghiere di mons.
Cosenza, acconsentì alla restituzione. La Sacra Spina,
appena giunta in Andria
manifestò quei segni particolari che durarono diversi
giorni, fino a metà novembre,
come per dimostrare la sua
autenticità.
Nel 1910 l'attesa fu spasmodica a causa delle situazioni politiche e sociali.
In prossimità della fatidica
data credenti e miscredenti
quasi quo tidianamente si
affrontavano non solo con
Mausoleo Italiano
La. sacra Spina
di Andria
La Sacra Spina di Andria
ha acquistato rinomanza per
i fenomeni sopra descritti,
anche se tali fenomeni non
sempre si sono verificati
puntualmente nella data del
25 Marzo, in concomitanza
della festa del l'Annuncia-
parole o con scritti riferiti
dal la stampa locale, ma
anche faccia a faccia, se
non addirittura con mani
minacciose. In quella circostanza il miracolo si verificò
non il 25 marzo, bensì il
giorno dopo, Sabato Santo, e
precisamente nel momento
in cui mons. Cristiani, celebrando la Santa Messa della
Pasqua, intonava il Gloria
della Risurrezione. Il 27
marzo successivo gli animi
si inaspriro-no ancor più. Un
volantino dei miscredenti insinuava che il miracolo
"era stato preparato
nella notte"...
La tensione giunse
all'acme nella serata, allorché la forza pubblica
dovette intervenire in
piazza Catuma, sparando in aria alcuni colpi
d'arma da fuoco, per
sedare la colluttazione
già in atto.
L'ultima volta il fenomeno si è verificato
il 25 marzo del 1932.
Una eccezionale serie
fotografica conferma la
solenne manifestazione
di devozione che coinvolse non solo la città di
Andria, ma anche i paesi limitrofi che qui giunsero
in pellegrinaggi numerosi e
composti.
L’attesa del prossimo evento ha sollecitato non solo la
curiosità, ma l'impegno dei
responsabili per una preparazione ade- guata sotto il
profilo spirituale di devozione e di conversione. All'Anno
della Perdonanza, proclamato già lo scorso anno si
è aggiunta l'iniziativa del
Convegno sulle Sacre Spine
a livello internazionale tenutosi nel novembre scorso,
l mercole di di quaresima
che prevedono incontri in
Cattedrale con personalità
di cultura, il Pellegrinaggio
a le Puy (Francia), cittadina
gemella- ta con Andria per
lo stesso fenomeno della
Sacra Spina, la Mostra di
Arte Sacre Spine in Italia,
la mostra L'Uomo della
Sindone presso la parrocchia
dell'Altomare, la coniazione
di una medaglia commemorativa; e la preparazione di
un annullo filatelico: un vero
cantiere spirituale e religioso
per creare l'atmosfera di
un'accoglien- za sincera ed
efficace.
Indirizzi Utili
Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia
Tel.: 24708400 - E-Mail: [email protected]
Consolato - Román Diaz 1270, Santiago
Tel: 24708400 - E-Mail:[email protected]
Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi.
Tel.: 562/22322618 - Fax: 562/22330973- E-Mail: [email protected]
Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia
Tel.: 23 2038170 www.iicsantiago.estei.it
ICE Agenzia per la promozione all 'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane
Clemente Fabres 1050 (Prov.) Tel. 23039330 E.mail: [email protected]
COMITES -Av.Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel. 22129455
CARI -Av. Bustamante 180 - Providencia - Tel: 22229328
Circolo di Professionisti di Origine Italiana
Av. Apoquindo 6589 - Las Condes - Tel: 22425012 - 22481503
Club Stadio Italiano
Av. Apoquindo 6589, Las Condes -Tel: 24847000 Central.
Liceo Italia: Nataniel esq. Ñuble. Tel 2707-5836 - 25927558
Scuola Italiana Vittorio Montiglio
Las Flores 12707, Las Condes - Tel: 25927500
Parrocchia Italiana- Av. Bustamante 180 Providencia
[email protected] - Te: 22229328 - Fax: 26354127
Hogar Italiano - Holanda 3639, Ñuñoa - Tel: 22055476
Umanitaria - Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500
Pompa Italia - República 96 - Santiago -Tel: 26992222 - [email protected]
www.vigilidelfuoco.cl
ACLI -Asociación Cristiana de los Trabajadores Italianos
Bustamante 180 (Parrocchia Italiana) - Tel- Fax: 26345247
COIA: Bustamante 180 -Providencia Tel. 26345247
Associazione Ligure contatto Sig.ra Rina Garibaldi 02 2192144;
Dr. Augusto Brizzolara
specialista in
Geriatria e
Gerontologia
El Trovador 4280
Of. 1108 -Las Condes
Fono-Fax: 2342 5139
Beeper 737 8087 -Cod 8784
Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500
Sig. Aldo Solari al telefono 02 7926752
4
Presenza- 1 aprile 2015
ITALIA E ITALIANI
Acqua italiana fra le
migliori del mondo
Oggi è la Giornata Mondiale dell’Acqua e l’Enea
(l’agenzia nazionale per
le tecnologie sostenibili)
traccia un bilancio in chiaroscuro sull’acqua che arriva
nelle case degli italiani.
La buona notizia è che si
tratta di una risorsa in prevalenza di ottima qualità.
La notizia meno buona è
che restano problemi legati
alla condizione delle reti di
distribuzione e al rischio
geochimico.
L’Italia vanta una situazione di assoluto privilegio
rispetto a molti altri Paesi
per quel che riguarda la
qualità dell’acqua che arriva
dal rubinetto: infatti, circa
il 70% dell’acqua potabile
distribuita in rete proviene
direttamente da sorgenti o
falde sotterranee e solo il
restante 30% è sottoposto a
processi di depurazione.
«Le rilevazioni e i monitoraggi su 157 siti in quasi
tutte le province italiane»
spiega l’esperto dell’Enea
Carlo Cremisini «dicono
che sono rarissimi i casi di
superamento dei limiti della
concentrazione di elementi imposti dalle direttive
europee. Altrettanto si può
dire delle moltissime acque
minerali in bottiglia, anche
questa una ricchezza peculiare del nostro Paese».
«Anche l’Italia presenta
comunque alcune criticità
legate al cosiddetto rischio
geochimico» sottolinea Cremisini «vale a dire il rischio per la salute dell’uomo
connesso a concentrazioni
naturalmente elevate di
elementi potenzialmente
tossici nell’acqua destinata
ad uso potabile.
In alcune aree nel Lazio, ad esempio, abbiamo
riscontrato una concentrazione di arsenico e fluoro
superiore ai limiti ammessi
per l’acqua potabile nel
75% dei campioni. Questa
situazione meriterebbe un
approfondimento, anche per
studiare le possibili sinergie
Tenga el mejor
punto de vista
P. de Valdivia 3015 F. 22690791
Moneda 708
F. 26649244
San Antonio 325 F. 26325512
SILVANO TAVONATTI A.
[email protected]
degli effetti tossici dei due
elementi».
Resta il fatto che, comples-
sivamente, la qualità dell’acqua nazionale è eccellente.
Tuttavia, altrettanto non
si può affermare del suo
sistema di gestione, che non
riesce a contenere, tra l’altro,
i cronici problemi di dispersione della risorsa idrica.
«La rete di distribuzione
in Italia» testimonia Cremisini «è estremamente frammentata, con oltre 3 mila
enti gestori di servizi idrici,
e sistemi con bacini d’utenza
inferiori in molti casi ai 5
mila abitanti.
Serve una riflessione sull’opportunità di un’adeguata
ristrutturazione che renda
più agevoli gli interventi
strutturali d’emergenza».
Anziani, fate moto per
combattere danni cerebrali
È un’ulteriore conferma
dell’importanza della lotta
alla sedentarietà e riguarda
gli anziani: fare attività
fisica può avere un impatto alquanto positivo sugli
effetti dell’invecchiamento
e garantire una buona capacità motoria anche in
presenza di evidenti danni
cerebrali alle aree motorie,
spesso fisiologici con l’avanzare dell’età.
Aree isolate di alterato
segnale della
materia bianca cerebrale che è costituita
dalle fibre di
connessione
del cervello si osservano
spesso, tramite risonanza
magnetica, nel
cervello delle
persone anziane. La condizione, detta anche stato di
sofferenza vascolare cronica, viene associata a ridotte
funzionalità motorie, come
diffi coltà di deambulazione.
Uno studio, condotto all’Università di Chicago su
187 soggetti ultraottantenni
e pubblicato sulla rivista
Neurology, ha mostrato che
i più attivi fisicamente non
accusavano una diminuzione delle proprie capacità
motorie anche quando le
aree alterate erano di notevole ampiezza e interessavano le aree motorie.
I partecipanti, la cui attività fisica è stata monitorata per 11 giorni attraverso
un braccialetto elettronico,
sono stati sottoposti a test
di valutazione della loro
abilità motoria e a risonanza magnetica, proprio
per quantificare il danno
cerebrale.
Ebbene, si è visto che,
anche tenendo in considerazione altri fattori rilevanti
come l’indice di massa corporea e l’eventuale presenza
di malattie vascolari, nei
più attivi dei partecipanti
le lesioni della sostanza
bianca non influivano sulle
loro capacità motorie.
«L’attività fisica può creare una “riserva” che protegge le abilità motorie
contro gli effetti dei danni
cerebrali dovuti all’età» ha
commentato Debra Fleischman del Departments of
Neurological Sciences and
Behavioral Sciences del
Medical Center dell’Università di Chicago, il cui
gruppo sta continuando
a monitorare i soggetti
reclutati per studiarne
l’evoluzione in relazione all’attività fisica. Per provare
un’associazione tra attività
fisica e ridotti effetti motori
del danno cerebrale bisognerà condurre uno studio
prospettico.
Tuttavia, dichiara la
Fleischman, «questi risultati sottolineano l’importanza degli sforzi volti ad
incoraggiare l’adozione da
parte degli anziani di uno
stile di vita più attivo per
prevenire i disturbi motori,
una delle più importanti
sfide di salute pubblica».
Quindi, se ancora ce ne
fosse bisogno per convincervi ad uscire di casa,
ricordate che fare un po’ di
moto vi aiuterà ad accumulare quella riserva che
vi proteggerà dall’invecchiamento.
Da Pechino tre miliardi di investimenti.
L’Italia è la meta preferita dopo Londra
La prossima preda potrebbe essere Borsalino. Una delle sei cordate che (finora)
si sono fatte avanti per mettere le mani
sullo storico marchio del Made in Italy è
infatti cinese. Niente di sorprendente, se si
considera che lo scorso anno l’Italia è stato
il secondo Paese in Europa per ammontare
di investimenti cinesi.
Da Pechino, secondo i calcoli di Bloomberg, sono arrivati quasi 3 miliardi di euro,
l’Italia è seconda solo alla Gran Bretagna.
Più curiosa, piuttosto, un’altra circostanza.
Se mai dovesse andare in porto, l’affare Borsalino rappresenterebbe quasi un’eccezione
nello shopping cinese in Italia
. Che invece di comprare i «gioiellini» - veri
o presunti - della moda e dell’alimentare
Made in Italy come hanno fatto a mani basse
dagli arabi ai francesi, ha preferito concentrarsi su settori molto meno glamour.
Industria, energia, infrastrutture, telecomunicazioni. A parte Krizia (pagata 35
milioni) o l’8% di Ferragamo, gli olii d’oliva
Sagra e Berio o gli yacht Ferretti (75 milioni), l’elenco degli investimenti di Pechino
in Italia è fatto di nomi meno noti, ma ben
più pesanti.
Praticamente ignorato il mattone amato
da arabi e fondi Usa, il principale investimento fatto finora è il 35% di Cdp Reti,
pagato 2,1 miliardi dal gigante pubblico
State Grid Corporation. Cdp Reti è una
società controllata dalla Cassa Depositi e
Prestiti che, a sua volta, detiene i pacchetti
di controllo di Terna e Snam.
Ovvero la rete elettrica del Paese e il sistema di approvvigionamento, stoccaggio e
distribuzione del gas in Italia. Poi c’è il 40%
di Ansaldo Energia, passato da Finmecca-
nica a Shanghai Electric Group. E ancora,
l’ingresso della People’s Bank of China in una
lunga serie di società quotate, sempre prendendo poco più del 2% del capitale. Ovvero, la
soglia che fa scattare l’obbligo di dichiarare
il possesso dei titoli. L’elenco è questo: Eni,
Enel, Fca, Telecom Italia, Prysmian, Generali.
Un segnale di presenza, diciamo. Letto dagli
ottimisti come manifestazione di fiducia nel
sistema-Paese, ma che ha sollevato anche
qualche interrogativo.
Di certo non c’è nessun dossier di vendita
di asset italiani che non faccia un giro dalla
parti di Pechino, Hong Kong o Shanghai.
Oltre a Borsalino, un gruppo cinese starebbe
valutando ad esempio il Molino Stucky, hotel veneziano già di Bellavista Caltagirone.
Ultimamente va di moda anche il calcio, per
dire: fantomatici compratori cinesi appaiono
qua e là praticamente in ogni trattativa, senza
escludere Inter prima e Milan adesso.
L’unico affare andato in porto nel mondo
del pallone, guarda caso, è quello che ha visto
il passaggio della società che detiene i diritti
della Serie A, la Infront, al gruppo Dalian
Wanda, guidato da un ex militare. Valutazione, secondo le indiscrezioni, un miliardo
di euro. Altro elemento certo è che l’amore
per l’industria italiana è scattato di recente:
secondo i dati della Farnesina, fino al 2012 il
flusso degli investimenti diretti in Italia dalla
Cina era pari a 147 milioni di euro.
Cosa è cambiato in pochi anni nella visione
di Pechino - da rilevare che gli investimenti
più importati provengono da imprese statali
- che ha reso l’Italia così appetibile? «Dopo
anni di crisi, forse il gigantesco cartello “Saldi” appiccicato sopra la Penisola», scherza
un banker.
La persecuzioni dei cristiani Mogherini:
l’Ue non girerà le spalle
Di fronte alla crescente persecuzione
dei cristiani l’Europa
non girerà la testa,
anzi incrementerà
tutti gli sforzi sui
più diversi fronti,
sostenendo la lotta
al terrorismo e richiamando i governi
alla sicurezza e alla
libertà di culto delle minoranze. L’Alto
rappresentante per la
politica estera dell’Ue
Federica Mogherini
(nella foto LaPresse)
commenta così gli attacchi terroristici che
domenica hanno insanguinato Lahore, in Pakistan.
A Lahore abbiamo assistito all’ennesimo attacco
a cristiani. Lei ha avuto
contatti con le autorità del
Pakistan?
Certo. Appena saputo
della strage, ho inviato un
messaggio alle autorità pachistane chiedendo di fare
ogni sforzo per garantire
la sicurezza delle comunità
cristiane e colpire chi predica odio e divisione.
Il fatto è che proprio i
cristiani sono sempre più
nel mirino di terroristi ed
estremisti, non solo in Pakistan. Purtroppo è vero.
Certo, il terrorismo colpisce ovunque e chiunque
ma è vero che le comunità
cristiane sono più che mai
perseguitate.
Dall’Iraq al Pakistan,
dall’Egitto alla Nigeria, assistiamo ogni giorno a nuove stragi. Ed è vero anche,
purtroppo, che non è solo
dai terroristi che arrivano
minacce ai cristiani.
Già ma intanto si ha l’impressione che l’Ue sia impotente, e anche che non tutti
gli Stati membri abbiano
piena consapevolezza della
situazione...
Proprio oggi (ieri n.d.r.)
al consiglio Affari esteri abbiamo discusso del
dramma dei cristiani e
delle minoranze religiose nel Nord dell’Iraq e in
Medio Oriente. E guardi, è
un tema sentito, io stessa
quando sono andata in Iraq,
in dicembre, ho visitato un
centro che ospita profughi
cristiani vicino a Erbil.
Insomma, non manca certo
consapevolezza né impegno.
Ho sentito le parole toccanti
del Papa domenica. È doloroso pensare che libertà
che consideriamo universali
siano sempre più in pericolo. Di certo l’Ue non gira
la testa dall’altra parte e
non risparmieremo sforzi
diplomatici per richiamare
tutti i governi al dovere
di garantire la libertà di
culto. E non sono parole, ci
sono anche esempi molto
concreti.
Ad esempio?
Ad esempio, quando ad
agosto, su richiesta dell’Italia, ci riunimmo per
dare il via libera dell’Ue al
sostegno di alcuni governi
europei alle milizie
curde che combattono
Daesh (lo Stato islamico, n.d.r.) fu anche sulla
spinta della terribile
persecuzione di yazidi
e cristiani.
D’accordo, ma purtroppo non basta. Che
può fare l’Ue per migliorare la tutela dei
cristiani e delle altre
minoranze religiose
perseguitate?
Credo sia necessario,
e lo abbiamo ribadito
anche oggi (ieri n.d.r.)
al Consiglio, lavorare
su tutti i tanti fronti aperti.
C’è un tema generale di protezione dei cristiani in tutto
il mondo e c’è un tema specifico in Medio Oriente dove
la presenza dei cristiani
sta pian piano diminuendo.
Va preservata la pluralità
culturale di tanti Paesi in
cui religioni diverse hanno
a lungo convissuto. E poi c’è
un tema di sicurezza, che
riguarda tutti.
Vale a dire?
Vede, oltre agli aiuti umanitari, c’è un impegno compatto e diretto dell’Ue a
contribuire alla soluzione
di conflitti decennali come
quello israelo-palestinese,
nella lotta al terrorismo,
nel sostegno ai governi che
si battono contro Daesh
(lo Stato Islamico n.d.r.),
al-Qaeda o Boko Haram e
tutte le loro articolazioni
in aree purtroppo sempre
più ampie.
È un pericolo che cresce di
giorno in giorno e che richiede uno sforzo collettivo.
E vi sono crisi aperte che
stiamo affrontando come
Ue e come comunità internazionale, a cominciare da
Libia e Iraq.
ITALIA E ITALIANI
Nella giungla argentina la
città segreta dei nazisti
Tre edifici abbandonati nella giungla,
coperti di vegetazione e di leggende,
sono stati per anni il
«debito» che Daniel
Schavelzon sentiva
di avere nei confronti
della Storia. Un conto
aperto con le dicerie
secondo cui il braccio
destro di Adolf Hitler,
Martin Bormann, si sarebbe nascosto in
quella che gli abitanti della regione tropicale di Misiones conoscono come la «Casa
del Nazi».
Una storia probabilmente falsa, seguendo
la quale, però, questo archeologo ha scoperto i resti di un fortino che fu costruito
proprio dai tedeschi, come parte di un piano
segreto di ritirata in Argentina, nel caso in
cui la Germania avesse perso la guerra.
«Siamo solo all’inizio, è presto per tirare
le somme - dice Schavelzon mentre cerca
i fondi per continuare a scavare -, ma
possiamo almeno fare qualche ipotesi».
Le monete del Reich battute tra il 1938 e
il 1944, le ceramiche delle piastrelle e le
scatolette catalogate tra i reperti, collocano
un gruppo di tedeschi a metà Anni 40, in
questo luogo del Nord argentino, all’epoca
quasi inaccessibile.
La «struttura tipica dell’ingegneria europea, con mura spesse tre metri e senza
omologhi nei dintorni», comprende un’abitazione per gli alloggi (dotata dell’eccezionale lusso di un pozzo e una tinozza), un
magazzino per le scorte e una casamatta
che domina il circondario.
Da qui, una sentinella può vedere qualsiasi estraneo in avvicinamento per chilometri e poi, volgendosi a Nord, anche il
fiume Paranà e più avanti il Paraguay, a 10
minuti di cammino.
Schavelson non trova
altre ragioni per spiegare tutto ciò, se non
quella per cui i tedeschi
abbiano voluto costruirsi
un rifugio quando la Seconda Guerra Mondiale
aveva preso una brutta
piega. Storici come Carlos De Napoli, Abel Basti
e Jorge Cammarasa hanno dedicato la vita
a raccogliere informazioni sulla comunità
germano-argentina, sull’entusiasmo con
cui militò nel primo nazismo, sull’ostinazione con cui rimase tale dopo la caduta di
Berlino e sulla somiglianza di certe località
della Patagonia con le Alpi di Baviera. Tutti
elementi che avrebbero convinto il «Führer»
a scegliere questo posto per la ritirata, se
fosse fallita l’invasione dell’Europa.
Il compito fu affidato al ministro dell’Agricoltura e teorico della supremazia
razziale, Walter Darré, nato a Buenos Aires
da immigrati tedeschi e qui rimasto fino
all’adolescenza.
Le vicende di Adolf Eichman, di Erich
Priebke, del «Macellaio di Riga» Eduard
Roschmann, di quello di Lione Klaus Barbie, del «Dottor Morte» Josef Mengele, tutti
scappati in Sudamerica, confermano parte
di queste teorie e danno fondamento a
un’altra delle osservazioni di Schavelzon: né
Bormann (morto probabilmente in Europa
il 2 maggio del ’45), né altri, vissero mai nel
fortino della giungla di Misiones.
«In Argentina i gerarchi scoprirono che
non avevano bisogno di nascondersi e abbandonarono le loro tane all’oblio».
Ma quante ne avranno costruite in tutto?
«Forse decine», dice Schavelzon, che è già
sulle tracce del secondo nascondiglio.
commerciale, ma anche in
attività connesse, di servizio e
nell’indotto: dall’industria vetraria a quella
dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni,
dagli accessori (come
cavatappi e sciabole)
agli imballaggi, dalla
ricerca e formazione alla divulgazione,
dall’enoturismo all’editoriak, e dalla
pubblicità alle bioenergie ottenute dai
residui di potatura e
dai sottoprodotti della
vinificazione).
L’Inps: “76mila imprese
pronte ad assumere”
Per il momento c’è solo il numero delle imprese che
hanno fatto richiesta: settantaseimila. È il numero dei
datori di lavoro che fra il primo e il 20 febbraio hanno
fatto richiesta per la cosiddetta decontribuzione,
ovvero interessate ad ottenere dallo Stato un
fortissimo sconto contributivo per l’assunzione a
tempo indeterminato di una o più persone attraverso
il nuovo contratto a tutele crescenti.
Sono poche? Tante? In termini assoluti, e considerato
il breve lasso di tempo (20 giorni) sono parecchie. Se
non altro perché - lo sottolinea il presidente dell’Inps
Tito Boeri - è probabile che il numero di lavoratori
interessati sia più alto: ciascuna richiesta potrebbe
riguardare più lavoratori.
Con un ma: per il momento non è dato sapere
quanti di questi nuovi dipendenti siano persone che le
imprese intendono stabilizzare dopo un periodo più o
meno lungo a tempo determinato, o in ogni caso legata
a quella stessa impresa con un contratto precario.
Le prossime rilevazioni dell’Istat aiuteranno a
capire quanto valga in termini di occupazione un
numero che, in ogni caso, segnala una tendenza più
che positiva.
5
Is, in due mesi reclutati in
Siria 400 minorenni»
Sono stati almeno 400, dall'inizio dell'anno, i bambini o
ragazzi sotto i 18 anni d'età
reclutati in Siria dall'Is, che
a questo scopo ha aperto speciali uffici dedicati a quelli
che vengono chiamati "i cuccioli dei leoni del
Califfato" (Ashbal
al Khilafah). Ne dà
notizia oggi l'ong
Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria
(Ondus).
Alcuni dei minorenni sono avvicinati durante
le esecuzioni sulle
pubbliche piazze,
alle quali capita
loro di assistere.
Per attirarli, i jihadisti usano anche le promesse
di fornire loro denaro, armi e
automobili.
Tra le città in cui è stata
segnalata l'apertura di questi uffici vi sono quelle di
Al Mayadin e Al Bokamal.
Testimoni hanno riferito di
jihadisti impegnati nell'attirare e convincere alla causa
dello Stato islamico bambini
e ragazzi che frequentano
scuole e moschee, alcuni dei
quali sono indotti a unirsi ai
ranghi del Califfato senza il
permesso dei genitori.
In altri casi, invece, l'Is
convince i genitori a inviare
i figli ai campi militari dove
vengono indottrinati nella
Sharia e addestrati nelle tecniche militari. Inoltre, lo Stato islamico accoglie
e si prende cura di
bambini che soffrono di malformazioni
congenite.
L'Ondus afferma
di aver potuto verificare che l'Is ha
inviato il 25 gennaio
scorso un battaglione di 140 miliziani,
la grande maggioranza minorenni, a
combattere contro le
milizie curde nella
città di Kobane, nel
Nord della Siria.
In quella occasione, sei
jihadisti sotto i 18 anni sono
rimasti uccisi.
Marijuana poca memoria da adulto
Mentre l’efficacia terapeutica della cannabis per
alcune malattie neurodegenerative è in fase di rivalutazione, i risultati che mettono
in relazione consumo e performance cognitive sembra-
Il vino italiano fa boom a 9,4 miliardi
In controtendenza
rispetto all’andamento del Pil, il fatturato
del vino e degli spumanti in Italia è cresciuto ancora dell’uno
per cento nel 2014 e
ha raggiunto il valore
record di 9,4 miliardi,
più di metà dei quali
rappresentato dalle
esportazioni cresciute
a 5,1 miliardi (+1,4
per cento).
Invece è risultato
stagnante il valore delle vendite sul mercato nazionale. È
quanto emerge da un’analisi
della Coldiretti presentata al
Vinitaly di Verona.
Vendite in aumento negli
Stati Uniti (+4,4 per cento)
che si consolidano come principale mercato di sbocco, e
in alla Gran Bretagna (+6,1
per cento) che si classifica al
terzo posto.
Al secondo c’è la Germania, da cui però arriva una
notizia negativa: si registra
infatti una preoccupante
flessione del 4,4 per cento.
Inevitabile il flop registrato in Russia dove le esportazioni calano del 10,4 per
cento anche per effetto delle
tensioni politiche e commerciali, nonostante il fatto che
vino non rientri tra i prodotti colpiti dall’embargo per
l’Ucraina.
Il buono stato di salute del
vino italiano traina l’occupazione. Si stima che il vino
abbia offerto durante l’anno
opportunità di lavoro a un
milione e 250 mila italiani
tra quanti sono impegnati
direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione
Presenza- 1 aprile 2015
no concordare: fumare da
giovani riduce la memoria a
lungo termine da adulti.
Ad affermarlo è uno studio pubblicato dalla rivista
Hippocampus ad opera dei
ricercatori statunitensi della
Northwestern University.
Come spiega il professor
John Csernansky, uno degli autori dello studio, «dal
nostro studio emerge che
la cannabis è in grado di
danneggiare selettivamente
quelle aree cerebrali deputate alla memoria a lungo
termine che utilizziamo ogni
giorno per risolvere i problemi più semplici».
In particolare il danno
riguarda l’ippocampo, una
porzione del cervello fondamentale sia per l’orientamento spaziale sia per la
memoria.
Per arrivare al risultato
gli scienziati della Northwestern University hanno sottoposto ad alcuni test cognitivi e a risonanza magnetica
un gruppo di ex-forti consumatori di cannabis. Ragazzi
che in età scolare hanno
fumato almeno una volta al
giorno per tre anni.
I dati sono stati poi confrontati con quelli di persone
che non avevano mai fatto
uso di marijuana.
Dalle analisi
è emerso che il
gruppo di fumatori, a distanza
di due anni dopo
aver smesso con
il consumo di
c a n n e, a v e v a
performance cognitive ridotte
di quasi il 20%
rispetto al secondo gruppo.
Non solo, dalle immagini
ottenute tramite risonanza
sono emerse chiaramente alterazioni strutturali a livelli
dell’ippocampo. Un dato,
quest’ultimo, che secondo gli
autori della ricerca è strettamente correlato alla minor
capacità di ricordare.
Inoltre i ricercatori hanno
riscontrato che in alcuni
casi di schizofrenia l’utilizzo
della cannabis ha ridotto le
performance cognitive di
oltre il 26% rispetto ai pazienti affetti dalla malattia
che non hanno mai fumato.
Dati importanti da tenere
ben presenti se si considera
che negli Stati Uniti, dove è
stata effettuata l’indagine,
24 stati hanno legalizzato la
marijuana per uso medico e 4
per utilizzo “ricreativo”.
Ecco cosa succede al tuo corpo
quando smetti di fumare
Un obbiettivo arduo da centrare: il sogno è di ridurre al
5%, entro il 2040, i consumatori di tabacco. Un traguardo
che si potrà raggiungere solo mettendo il turbo alle azioni
contro la vendita e il consumo di bionde.
7 RAGIONI PER CUI BISOGNA ABBANDONARE LA
SIGARETTA: Smettere di fumare apporta benefici immediati
anche per il sistema cardiovascolare. Ecco, in dieci punti, che
cosa accade giorno per giorno quando si smette di fumare
ENTRO 20-30 MINUTI La pressione arteriosa e la
frequenza cardiaca si normalizzano.
ENTRO 8 ORE: Riduzione del tasso di anidride carbonica
nel sangue fino ad un livello fisiologico. Si normalizza il
livello di ossigeno nel sangue
DOPO 24 ORE: I polmoni cominciano a ripulirsi dal muco
e dai depositi lasciati dal fumo
DOPO 2 GIORNI: L’organismo si è liberato dalla nicotina
e ricomincia a recuperare gusto e olfatto
DOPO 3 GIORNI: Si comincia a respirare meglio e si
recupera energia
DOPO 2-12 SETTIMANE: La circolazione del sangue
migliora
DOPO 10 ANNI: Il rischio di tumore del polmone in molti
casi è tornato pari a quello di chi non ha mai fumato.
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6
Presenza- 1 aprile 2015
Editoriale:
Nella seconda quindicina di marzo si sono svolte
molte attività per dare l’avvio all’anno scolastico
2015.
Abbiamo iniziato giovedì 19 con la celebrazione del
Giorno del Bidello, attività organizzata dal Centro
di Alunni, che ha riunito gli oltre 30 bidelli che ogni
giorno ci aiutano nella nostra vita a scuola. I giorni
16 e 20 si è svolta la prima riunione di convivenza
scolastica in cui i genitori delegati e gli alunni incaricati di questo tema si sono impegnati a partecipare
attivamente alle attività organizzate dal Dipartimento
di Orientamento e Piscopedagogia.
Per finire, vi raccontiamo che la nostra pagina web
si trova fra quelle miglior valutate tra le pagine delle
scuole di colonia, come appare in un articolo nella
sezione Vita Attuale del giornale El Mercurio.
Buona Lettura!
Gigliola Pacciarini G. / [email protected]
Con la gentile collaborazione
della Prof.ssa Silvia Perroni
Otello
a Scuola
Giovedì 12 marzo abbiamo
iniziato la nostra programmazione culturale 2015 con
la riconosciuta opera teatrale Otello, della compagnia
Viaje Inmóvil.
Il numeroso pubblico presente ha goduto un’eccezionale opera in cui risaltiamo
l’uso di marionette magistralmente manipolate dagli
attori Jaime Lorca e Teresita
Iacobelli, i quali hanno dato
vita alla tragica storia di
Otello e Desdemone.
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
GIORNO DEL BIDELLO
Per la prima volta, ed in occasione del giorno di San Giuseppe Operaio, il Centro di Alunni Scuola Italiana (CASI),
ha organizzato una mattinata molto speciale per i più di 30
bidelli che ogni giorno sono un aiuto fondamentale per il
funzionamento della nostra istituzione.
Una buonissima colazione, divertenti concorsi e premi sono
stati offerti ai nostri aiutanti mentre gli alunni della media
superiore li sostituivano nel loro lavoro quotidiano.
Le nostre congratulazioni al CASI per questa straordinaria
iniziativa e ringraziamo tutti quelli che hanno reso possibile
la realizzazione di questa attività.
Approfittando questa occasione, è stato dato il via al
Concorso del Semaforo, attività che pretende promuovere
l’ordine, la cura e la pulizia nelle aule dalla 1° Elementare
alla III° Media Inferiore.
responsables de la scuola de reconocer el trabajo tan importante que todos ustedes realizan, que muchas veces no es tan
visible, reconocido y valorado.
Cada uno de ustedes es una pieza clave en esta comunidad
y su labor es fundamental en una institución educativa como
la nuestra que le da el toque de calidez, amabilidad y sencillez
que se requiere para hacer que nuestro colegio sea percibido
por todos como una segunda casa. Hay varios de ustedes
que trabajan aquí desde hace muchos años, estampando en
muchas generaciones de niños y de docentes un sello que los
hace ser parte del inventario de la Scuola y grandes referentes
de autoridad y de respeto para todos.
Con esta sencilla celebración queremos reconocer que son
más importantes de lo que ustedes se imaginan, gozan del
respeto y del reconocimiento de toda la comunidad.
Discorso Preside della Scuola Sig. Italo Oddone
Querido Personal de Servicio y alumnos presentes:
Me resulta muy agradable y emotivo saludarlos en este
día tan especial donde según nuestro santoral nacional
celebramos la fiesta de San José Obrero y en Italia hoy se
celebra el día del papá.
No fue una coincidencia haber elegido este día para celebrar en nuestro colegio el “Día del Auxiliar”, surgió de una
propuesta del CASI y también de la necesidad de los adultos
Así como contamos con personas que han dedicado su vida
a la Scuola, que han tenido la oportunidad de compartir
alegrías y sin sabores, invitamos a todos a quienes se han
incorporado desde hace poco a esta Scuola a empaparse con
su espíritu y a sentir que la comunidad de alumnos y de
profesores reconoce y admira también su labor y que son
parte importante de ella.
A todos ustedes muy feliz día.
Un abrazo afectuoso.
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Presenza- 1 aprile 2015
7
Pagina web
Con allegria ed orgoglio vi raccontiamo che la nostra pagina web si trova fra quelle miglior valutate tra le pagine delle scuole di colonia, come appare in un articolo nella sezione Vita
Attuale del giornale El Mercurio del sabato. Alleghiamo il link (pagina 6):
http://impresa.elmercurio.com/pages/LUNHomepage.aspx…
Desayuno convivencia escolar
(Por Carla Cabrera Jefa Depto. Orientación
y Psicopedagogía)
Dopo Scuola
I° Semestre
Los días 16 y 20 de marzo se realizaron en la Scuola dos encuentros con los delegados
de convivencia escolar, alumnos y apoderados. Con los alumnos, se le motivó a participar
en las distintas actividades programadas para el año 2015; con los apoderados, se tuvo la
instancia de reforzar el rol actual que ellos cumplen, en el sentido de generar un clima
positivo y de sana convivencia en la Scuola. Agradecemos a todos quienes participaron en
esta hermosa actividad.
Los invitamos nuevamente a participar de las actividades deportivas Dopo Scuola programadas para el Primer Semestre 2015.
Las clases comenzarán el lunes 30 de marzo y finalizarán el viernes 3 de julio.
Les recordamos que los deportes disponibles son: Básquetbol, Vóleibol, Natación, Fútbol
Varones, Zumba y como novedad Entrenamiento Funcional y Running.
De lunes a viernes de 20:00 a 21:30 Hrs. 2 veces a la semana.
Valor: $60.000 Semestral (3 meses)
Inscripciones: http://intranet.scuola.cl/2015dopo1s/
Para que se realice el taller debe cumplir el mínimo de inscritos indicado en cada deporte.
Los esperamos!
Mayor información:
Daniel Muñoz
Coordinador de Deportes
[email protected] / 225927587
Esposizione di sculture dell’artista
Pamela Galleguillos
Il Centro Culturale Scuola inaugurerà giovedì 9 aprile alle ore 19:30 nella Sala Terracotta, l’esposizione di sculture dell’artista Pamela Galleguillos Schiappacasse. La mostra
sarà in esibizione fino al 15 maggio.
L’artista Pamela Galleguillos è legata all’arte sin dall’anno 1994, prima attraverso il
lavoro in ceramica per dopo passare alla sua vera passione che è la scultura, scoprendo e
sperimentando con diversi materiali, dal bronzo all’argilla.
Il proceso creativo dell’artista nasce dalla sua esperienza spirituale, che plasma intuitivamente attraverso la creazione di un’immagine visiva trasformandola in un simbolo che
sintetizza il suo mondo interno.
Questa mostra è composta da una serie di sculture con diverse forme e materiale, come
una specie di retrospettiva che mostrerà la sua traiettoria e la sua incessante ricerca artistica in cui la figura umana, particolarmente quella femminile, è un tema ricorrente ed
una fonte di ispirazione per le sue opere.
Dal 9 aprile al 15 maggio. Sala Terracotta, Av. Las Flores 12707. Entrata gratis, aperta
a tutto il pubblico. Da lunedì a venerdì, dalle ore 8 alle ore 17. Visite guidate previo coordinamento in: [email protected]
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COLLETTIVITÁ
Presenza- 1 aprile 2015
Paulina Ravera Zunino, riposa in pace
El día 24 de enero
de 1943, gran alegría
se respiraba en la Familia Ravera Zunino..,
por fin ha llegado la
tan esperada niñita!!!..., pero nos salió
enfermiza decía nuestro nonno...
Años más tarde sin
saberlo un día visitando a la Virgen de
Lourdes, nos encontramos con una plaquita
de agradecimiento por
haberla sanado...., habían sido los nonnos
los que la habían puesto....
Lo encontramos increíble, ninguno de nosotros
lo sabía, ni nuestra madre.....
Tantos recuerdos... el
viaje a Italia en barco toda
la familia por 10 meses....,
inolvidable para ella. Tus
estudios en el colegio Santa
Rosa, destacándote siempre por tus buenas notas y
Al Mundial de Roma Rossana
Cid-Franco Barbano e
Rodolfo Gálvez
El D.T. Nacional Sr. Vittorio Barbano, de acuerdo a los
resultados del proceso de preselección, determinó que
definitivamente Chile estará compitiendo en el Mundial
de Raffa Individual con Rossana Cid en Femenino, Franco
Barbano en Sub 21 y Rodolfo Gálvez en Masculino Adulto.
Los tres jugadores son de los registros del Stadio Italiano
de Santiago y con amplia experiencia internacional.
Este Mundial de Bocha Raffa se desarrollará en la
ciudad de Roma, Italia, del 18 al 26 de Abril 2015. Desde
esta fecha hasta el Mundial los tres seleccionados chilenos
continuarán con un exigente programa de preparación
para elevar su nivel técnico y entrar a disputar los lugares
de privilegio en este alto evento.
Servizio del Patronato
ACLI
L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la
Parrocchia Italiana (Bustamante 180)
con il seguente orario:
da Lunedi a Venerdi
dalla ore: 08:30 alle 14:30
Tel: 2665-0340; 22225247 - E-mail: [email protected]
buena conducta.
Luego tus estudios
en tu tan querida
Universidad Católica, siempre recordando sus historias
con amigos, tus aventuras en su tan querido auto suzulai,
donde todos cabían.
Tú obsesión por
la ortografía de tus
alumnos, hijos y sobrinos, después de
que por una falta de
ortografía quedaste
para marzo!!
Tus queridos colegios
San Bernardo, Monjas Inglesas, Santa Rosa y Saint
Gaspar. Gran profe, amiga
y su tan querido grupo de
reflexión.
Te casaste en una fecha
patriota..., 19 de Septiembre.., quien lo podría olvidar.., nuestro papi feliz!!
No le importaba que te
vieras más alta que él...te
encontraba hermosa...
Luego, el nacimiento de los
mellizos..., inesperados!!!,
sin aviso...son dos!!!, luego el conchito inesperado,
pero tan querido!!.
Nuestras vacaciones en el
Quisco, que aventuras más
inolvidables...., bajadas a
la playa tipo campamento,
juegos de salón en las noches.., ricas comidas...que
hermosos tiempos!!!.
Mami.., fuiste una gran
mujer, una esposa abnegada hasta el final.., cuidaste
a nuestro papi en sus días
más difíciles. Una gran
hija, cuidando también
a nuestros nonnos hasta
el final, una gran madre
siempre presente y preocupada por lo que le sucedía a cada uno de nosotros. Cómo no recordar tus
abrazos, tus complicidades
y tu apoyo incondicional .
Una gran hermana,
nonna, tía, suegra, o sea
una gran persona con un
corazón inmenso!!! . Siempre dispuesta a ayudar a
los demás, entregarles tu
alegría (teniendo siempre
chistes anotados en tu libretita para contarlos en
cualquier momento), con
tus labios bien pintados y
siempre impecable!!!
Como olvidar lo feliz
que estaba cuando viajé
a Italia con su “ Juanito”
( nuestro padre) y luego
con su hermano, cuñada y
prima...., que manera de
disfrutar y reir...
Gracias mami por ser
como eras, y por formar
junto al papá, a tus tres hijos que los extrañan mucho
y siempre los recordarán
Mauro,
Sandra
Claudia,
tus hijos.
Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana.
Lo esperamos
*Providencia (Esq. Pedro de Valdivia)
Hna Maria Solari Canessa. R.i.P.
“Estén siempre alegres” (I Tes. 5, 16)
“Dejad que los niños se acerquen a Mi...” (Luc.18, 16)
Nació en la ciudad de Viña
del Mar, el 8 de Diciembre de
1929, Día de la Inmaculada
Concepción, en el seno de una
familia profundamente católica.
Al cumplir los 4 años de edad
ingresa al Colegio de la Compañía
de María, ubicado en el barrio
de Recreo de Viña del Mar, donde
cursó sus estudios de Enseñanza
Básica y de Humanidades. Fue
allí, bajo la guía de Santa Juana
de Lestonnac, donde se despertó su
vocación religiosa.
Una imagen de la Virgen Niña,
que la recibía a diario al subir
la escalinata del colegio, fue su
fuente inagotable de inspiración y
regocijo. Durante su vida escolar
se destacó como deportista,
llegando a ser campeona de tenis y
obteniendo varios reconocimientos
y medallas.
Al egresar del colegio y después de
dar el Bachillerato, decide entrar al
noviciado, situación que acontece el
11 de Febrero de 1948, en la ciudad
de Viña del Mar, Día de Nuestra Señora de
Lourdes. Hizo sus primeros votos el 24 de
Noviembre de 1950 y los votos Solemnes en
Roma, el 11 de Octubre de 1955.
Cursó estudios superiores, obteniendo el
título profesional de Pedagoga en Historia,
Geografía, Educación Cívica, Economía
Política y, además, en Orientación
Vocacional y Educacional.
En calidad de religiosa de la Compañía de
María desarrolló toda su labor profesional,
tanto académica como pastoral y, por
cierto deportiva, pues, impartía clases
de tenis y participaba en campeonatos.
Como profesional sirvió la Dirección de
los Colegios de la Compañía de María de
Viña del Mar, de Apoquindo (1966 - 1967),
de Seminario (1979 - 1983) y de Puente Alto,
donde se entregó con alma, vida y corazón.
La puerta de su oficina siempre estaba
abierta para acoger y tender la mano a la
comunidad educativa y, a todos los que a
ella recurrían, en busca de un buen consejo
o en busca del consuelo para el alivio de
sus penas y dolores, labor que siempre
realizó con humildad y alegría. Ejerció
también la docencia en las asignaturas
de historia y religión.
No obstante, su mayor gozo estuvo
siempre en la actividad de Pastoral,
donde con su ejemplo y carisma, acercó a
muchas almas a la Fe en Cristo. Siempre
tuvo tiempo para visitar a los enfermos,
a los pobres, a los desamparados, para
llevarles la palabra de Cristo, la comunión
y el consuelo.
Durante treinta y dos años, realizó sus
actividades profesionales y pastorales
soportando y luchando contra una grave
enfermedad crónica, que enfrentó con fe y
valentía. El 2 de Enero de 2015, a pocos
minutos de la celebración de “El Santísimo
Nombre de Jesús”, la hermana María
Solari Canessa, Maruja como le decíamos
con cariño, fue llamada a la Casa del
Padre.
En sus últimos días entre nosotros,
expresó a todos quienes la visitamos y,
mientras rezaba el Santo Rosario, “que
estaba en espera de su Pascua, tranquila y
en Paz y en la Gracia de Dios”. Sus últimas
palabras fueron: “ Estoy serena, en paz,
tranquila y muy feliz”
Gracias , querida hermana María Solari,
por tus 86 años de vida entre nosotros y
por tus 65 años de vida consagrada. Nos
dejaste hermosas huellas en nuestros
corazones.
Descansa en Paz y disfruta de la Presencia
del Padre. Hasta Pronto.
Programma annuale PUOI
Acta de la Sesión de Directorio
En Santiago, el 09 de
Marzo del año 2015 a las
17:00 hrs. se efectuó la
reunión de Directorio del
Circolo de Professionisti
Universitari D´Origine
Italiana (PUOI) con la presencia del Presidente, Prof.
Romolo Trebbi del Trevigiano y los Directores Sres
Lily Bardi, Renato Fenzo,
Rina Garibaldi, Ginetto
Rossi y Primo Siena.
Se encuentra ausente
por razones justificadas
la directora Sra. Franca
Oppici,
Tabla:
1. Lectura y aprobación
del acta anterior (07 Abril,
2014)
2. Cena 25 de Marzo.
3. Participantes para los
meses posteriores
4. Materias varias.
El Presidente Sr. Trebbi
inicia la reunión refiriéndose a la primera reunión
cena a efectuarse el día 25
de Marzo.
Esta conferencia titulada” Italia, Epicentro de la
Música durante los siglos
XVII y XVIII” tendrá como
invitado de honor al Sr.
Franco Bonino Valle, quién
ha perfeccionado sus estudios de interpretación de
Flauta dulce y de Fagot.
Se referirá esencialmente
a las escuelas del barroco finalizando con la influencia
de Zipoli en las Misiones
jesuitas de Sud-América.
El Prof. Trebbi proporcionará apoyo visual de imágenes de teatros y lugares
de la época en Italia.
Para el mes de Abril,
sería invitado el Sr, Valter
Bee con el tema “Pompeya”
Confirmada para el 27 de
Mayo, la participación de la
“ Bomba Italia”cuyo expositor será el Sr. GianFranco
Benedetto.
En esta fecha cercana al
02 de Junio, será celebrado
el día de Italia
En el mes de Junio debe-
rán efectuarse las elecciones de directorio.
Los nombres de posibles
conferencistas para los meses de Junio, Julio y Agosto
y Octubre son los sres.
Claudio Rolle, histórico,
Dra. Anna Mondavio, Dra.
Caterina Ferruccio y un
representante de la Emilia
Romagna.
Para la cena del día 30
de Septiembre está confirmada la participación del
Museo Histórico Militar
cuyo expositor será el Sr,
José Cichero.
Para el mes de Noviembre existe gran interés por
contactar al Sr Joaquín
Rodriguez Bunster, experto
en el compositor Giuseppe
Verdi .
Sin otro argumento que
tratar, se levanta la sesión
a las 18:45:00 hrs.
Prof. Romolo Trebbi del
Trevigiano F.
Presidente
Rina Garibaldi
Secretaria
COLLETTIVITÁ
Gina Rossi: riposa in Pace
Il ricordo di amici e compagni di lavoro
Cara Floria, la notizia mi distrugge non riesco
a credere a quello che mi dici, sono sconvolto.
Per me Gina è più di una amica è una sorella è
parte della mia vita alla quale voglio un mondo
di bene e alla quale devo tantissimo e il solo
pensiero di perderla mi rende la persona più
infelice del mondo. Purtroppo la vita è una
cosa meravigliosa ma è anche crudele e quanto
meno te lo aspetti finisce in un attimo. Cara
Floria vorrei essere li con voi per stare vicino
a Gina e pregare per lei e lo farò da lontano
con la speranza che non succeda l'irreparabile.
Ti prego fammi il favore di salutarla per me e
sussurrargli da vicino, anche se non ti sentirà,
che le ho voluto e le voglio e le vorrò un mondo
di bene e che mi mancherà moltissimo, un abbraccio. Questo è un giorno tristissimo per me
perché sto perdendo una persona stupenda che
non dimenticherò mai.
Pasquale Centracchio -USA
Cara Gina, sono ormai passati sei anni buoni
da quando ho lasciato l'Ambasciata, pero' il ricordo che ho di te e' sempre vivo. Lascia veramente
un vuoto enorme la tua scomparsa cosi improvvisa. Per me rimarrai sempre quella persona
piena di vita e sorridente che sei sempre stata.
Ti ricordero' sempre con la tua gioia e allegria.
Credo che il Consolato non sará piú 'lo stesso.
Piera Giordano- New Delhi
Quelle notizie che non ti aspetti ed improvvisamente arrivano, senza riuscire a fartene
una ragione. Il tuo sorriso, la tua serenità, la tua gioia ed entusiasmo li porterò con me,
sempre, nel mio cuore. Buon viaggio Gina...
Ludovico Camussi- Brisbane
En nombre propio; del Directorio y Socios de esta Institución; lamentan profundamente el
inesperado y sensible fallecimiento de la Sra. Gina Rossi; Q.E.P.D. Que Dios la acoja en su
Santo Reino. "Cerró los ojos a la luz de la vida, para abrirlos al sol de la eternidad dejando
a los suyos un ejemplo de humanidad y ternura"
Nuestras más respetuosas condolencias; a su estimada y Honorable Familia ; como también, a todas las personas que laboraban junto a Ella.
Duilio Milanesi N. hijos y Familia
Presidente de Casa degli Italiani de Arica
Sra. Gliubich: Con dolor nos hemos enterado del triste fallecimiento de la Secretaria y
gran colaboradora por años Sra. Gina Rossi, muy apreciada por su alegre disposición a
colaborar con los consulados de regiones.
Vayan mis mas sentidas condolencia y las hago extensivas para todos sus compañeros
de trabajo deseando que logren superar estos difíciles momentos.
Enrique Lombardi - Cónsul de Italia.
“Gina, ti ricordo con affetto. Sempre gentile e sorridente. Dinamica e disponibile. Una
persona bella e perbene. “
Niccolò Fontana
“Di Gina ricordo l’intelligenza, la prontezza e la giusta ironia con cui affrontava quotidianamente il lavoro. Un forte abbraccio a tutta la sua famiglia”.
Stefano Catani- Parigi
“Le mie preghiere sono con la Signora Rossi. Un forte abbraccio”
Francesco Di Nitto- Roma
“Ricordo come se fosse ora la positivita’ e l’allegria che emanava Gina”
Alessandro Modiano - Il Cairo
“Ti ho conosciuta per poco tempo, ma posso solo ringraziarti il tempo passato insieme. le
piacevoli chiaccherate, la tua allegria, il sorriso e l’inconfondibile “Holaaaa” che regalavi a
tutti quelli che passavano per il tuo ufficio. Mi manchera’ tanto, che la terra ti sia lieve”.
Aurelio Bellini - Addis Abeba
"Ho un bellissimo ricordo di Gina, della sua vitalità e della sua gentilezza. Ho ricevuto
con grande tristezza la notizia e vi sono vicina in questo momento difficile."
Rossella Bellini - Assunzione
“Mi unisco al vostro sentire, ed al vostro cordoglio che é pure mio, dietro all'inestimabile
perdita della nostra caríssima Gina, compagna, amica e collega di tanti anni vissuti insieme.
Non riesco ad esprimere il mio dolore con solo le parole.
Un abbraccio forte a tutti voi e specialmente alla famiglia di Gina comunicateli il mio
profondo affetto e le mie piú sentite condoglianze, anche da parte di mio marito Carlos.”
Inés Chiesa - Santiago
Estimada Nicoletta:
Con pesar, nos hemos enterado del deceso de la Sra.Gina Rossi (Q.E.P.D.), siendo una
irreparable pérdida para Ustedes, como para todos los colaboradores de la Cancillería, ya
que era un puente importante, gentil y efectivo de comunicación, relación con la Comunidad Italiana, y muy en especial con esta oficina Consular de La Serena. Desde ya, nuestro
pesar para todo el personal de la Cancilleria y de la Embajada.
Un abrazo fraternal, de mis colaboradores y mío en especial.
Franco Dalbosco C.- Vice cónsul d’Italia - La Serena
Non riesco a scrivere ... non avrei mai pensato di doverlo fare in questa assurda situazione
... "Il mio pensiero vola.
Tanti i ricordi, tante le immagini di te che riaffiorano alla memoria e tu sei sempre sorridente e gioiosa. Grazie Gina! "
Cinzia De Angelis - Dar El Salaam
Ogni mattina era un piacere arrivare in ufficio e trovarti lí, sempre allegra e sorridente
col registro delle mie presenze sulla scrivania, sempre complice nell’abbonarmi qualche
minuto di ritardo.
Voglio ricordarti cosí… Col tuo sorriso e la tua gioia di vivere!! Rip
Francesco Zarrilli- New York
Sentite condoglianze a tutta la famiglia per la perdita della cara Gina
Stefano Fantauzzi - Buenos Aires
Sarai sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri. Ciao cara amica
Francesca Celli- Roma
Carissimi colleghi,
ho saputo da Floria dell'improvvisa scomparsa della nostra cara compagna di battaglie
e amica Gina. E' stato davvero un colpo, come lo sara' stato per ciascuno di voi.
Sono rimasta senza parole!
In questo momento di forte dolore, condiviso, mi viene anche un senso di profonda gratitudine per la sua vita, per la sua gioia e per la sua capacita' di sdrammatizzava ogni
situazione. E mentre constato che la vita e' un istante, ritrovo nel presente la forza per
continuare con lo stesso entusiasmo con cui lei viveva ogni cosa.
Sono con tutti voi! Anche se lontana, vicina piu' che mai in questo momento; vicina in
particolare alla sua cara mamma, figli e tutti i suoi cari.
Roberta- Padova
Presenza- 1 aprile 2015
9
Nozze d'oro: Paci-Zambra
Attorniati da parenti ed
amici, Dario Paci e Rosa
Zambra hanno celebrato le
loro Nozze D´Oro, festa preparata con dedizione e cura
dai quattro figli: Marcelo,
Alex, Daniele e Carlos.
Ebbe inizio con una Sta.
Messa nella Chiesa de Las
Agustinas, sede della Parrocchia Italiana per diversi
anni, quindi la chiesa dove
hanno celebrato il loro matrimonio, come pure quello
di parecchi dei loro amici
presenti, che hanno cosí condiviso il ricordo e l´emozione
del propio rito.
Messa concelebrata dal
P. Luigi Migone e P. Giulio
Rubin, quest´ultimo assistente spirituale del gruppo
di matrimoni a cui appartengono Dario e Rosi ed
altri loro amici, tutti “reduci” dell´Azione Cattolica
formata alla gronda della
Parrocchia Italiana.
P. Luigi ha invocato su di
loro le dovute benedizioni,
ricordando che il loro percorso di vita insieme, sebbene
appaia lungo, é importante
lo continuino con lo stesso
impegno e volontá.
A sua volta, il figlio maggiore ha voluto far notare
l´importanza e necessitá
di ringraziare, non solo
i propri genitori quanto
ha fatto loro, bensí farne
un´abitudine che permetta
cogliere ogni occasione di
metterla in atto, mostrandosi ovunque riconoscenti
verso i propri cari.
Pranzo poi in albergo,
grandi e piccoli in gioiosa
convivenza…
All´ora del caffé e dei dolci,
un emotivo video preparato
dai figli nel quale, piú che
percorrere la vita di Dario e Rosi, hanno cercato
d´interpellare famigliari
ed amici, testimoniando
l´esperienza di vita di ognuno di loro verso “gli sposi”.
Cosí, insieme alle loro testimonianze como figli, in cui
spiccavano le parole lavoro,
sforzo, sacrificio… nuore e nipoti, cosí come altri famigliari
ed amici hanno potuto esprimere i “doni” di cui si sentono
ricevitori, da parte loro.
Tutto ció, fece di questa
una celebrazione suggestiva
non solo per il particolare anniversario, ma anche dal fat-
Fondos solidarios
para lucanos 2015
La FEDERAZIONE BASILICATA DEL CILE informa
a todos los lucanos que se
encuentra abierto el proceso
de postulación para acceder al beneficio de Fondos
Solidarios para Indigentes
Lucanos que establlece la
Regione Basilicata.
El concurso se encontrará
vigente desde el día 01 de
abril hasta el día 15 de mayo
de 2015 a las 00:00 hrs., siendo éste el plazo fatal para la
recepción de postulaciones.
Para solicitar el reglamento y ficha de postulación,
escribir al correo [email protected] o llamar
a Orietta Natalino al (09)
9750 8633.
ANTONIO MUSSUTO I.
Presidente
Federazione Basilicata
del Cile
to di riunire tanti frammenti
che rincorrevano la storia
degli “sposi” e di tanti altri….
A fine festa, chiudendo con
una tradizione italiana, sono
stati distribuiti i confetti,
fatti arrivare direttamente
dall ´Italia.
Presenza e la Parrocchia
Italiana si uniscono a questi auguri festivi invocando
le benedizioni di Dio e "ad
multos annos" sopra i nostri
amici e famiglia.
Ricordo di
Annamaria Corradini
Insieme alla sembianza personale e familiare di Annamaria, rievocata affettuosamente da suo nipote in un numero
passato di Presenza,merita di essere ricordata l’attivitá
lavorativa da lei svolta nella Scuola Italiana di Santiago,
che sicuramente gli alunni e gli insegnanti di allora non
avranno dimenticato.
Annamaria ci ha lasciato nel novembre passato.
Nata a Milano, arrivó giovane con la sua famiglia in Cile
verso gli anni quaranta. Poco dopo assunse la segreteria della
Scuola, restandovi in carica per vent’anni circa.
In quel tempo la segreteria ricopriva gran parte delle
funzioni amministrative, con eccezione dell’economato.
Fungeva cioé da segretaria del Consiglio Amministrativo e
della Direzione, curava la gestione e il rapporto contabile
con i docenti, i genitori e il personale.
La responsabilitá di questi compiti e la durata del tempo
durante il quale li assolse, indicano di per sé la qualitá del
suo adempimento.
Al suo temperamento affabile, alla sua gentilezza e disponibilitá, univa un lavoro diligente e accurato e doti di sicura
competenza e di responsabilitá; il lavoro da fare, piuttosto
che il contratto da compiere, regolava il suo orario.
La Scuola Italiana - e forse anche altre nostre istituzioni
- ebbe, soprattutto alle sue origini, la fortuna di poter contare
con una generazione di funzionari e di maestre che fecero
della loro attivitá e del loro insegnamento la forma assunta
dalla loro vita, alla quale si votarono con un intimo senso del
dovere, considerandola una seconda famiglia e una esigente
e onorata missione.
La vita della Scuola era ordita giorno per giorno dal loro
lavoro devoto e silenzioso.
Annamaria ne fu un esempio.
Francesco Borghesi
10
COLLETTIVITÁ
Presenza- 1 aprile 2015
E adesso spediamo di ritorno all'Ambasciata la busta con il nostro voto. Ricordiamo che si
possono scegliere fino a 4 preferenze della stessa lista.
Affrettatevi perchè la busta deve arrivare alla sede dell'Ambasciata prima del 17 aprile,
giorno dello spoglio delle schede
L'unica richiesta di pubblicazione che PRESENZA ha
ricevuto riferente alle elezioni del Comites è quella inviata
dalla LISTA N.1 - RINNOVAMENTO. Che pubblichiamo
LISTA N. 1
“RINNOVAMENTO”:
UN’ URGENTE ESIGENZA.
La lista RINNOVAMENTO, composta da sedici (16)
candidate/i è una proposta
elettorale di candidati di varie Istituzioni ed Associazioni della nostra comunitá di
Santiago, della V Regione di
Valparaiso e di La Serena.
Siamo convinti che, per
mettere insieme un Comites dinamico e operativo, è
indispensabile affidare le
responsabilità ad una squadra conosciuta e riconosciuta
nella comunità e con capacitá di primo livello.
Tra loro ci sono giovani
professionisti con laurea universitaria e titoli ottenuti
in Italia, tali come: medici
(2), avvocato (1), ingegnere
e nutrizionista (1), professori (3), visitatore sociale
(1), consiglier finanziario,
infermiera universitaria(1),
imprenditori, ecc.
Tutti sono dirigenti esperimentati che provengono dal
nostro associazionismo.
Questa lista non obbedisce
a partiti; il grande merito
dei candidati è la volontá
di servizio all’ Italia ed agli
italiani.
La loro aspirazione è
rappresentare con onestá,
dignitá ed efficienza gli italiani, oltre a collaborare con
il mondo associativo della
nostra comunità in materie
di cultura, promozione e insegnamento della lingua; con
speciale preferenza per gli
italiani piú bisognosi e specifica attenzione a: COIA,
SIB e Casa di Riposo Italia;
al tempo libero e alla vita
sociale, con uno sguardo ai
nuovi emigrati che arrivano
al paese.
Non vogliamo più sentir
ripetere: “Cos’è o casa fa il
Comites!”
L’informazione dev’essere
un punto forte nel divul-
gare i progetti, il bilancio
dei contributi erogati dal
Governo italiano e mettere
a disposizione dell’autoritá e
dei cittadini l’ estratto conto
bancario del Comites con
totale trasparenza.
Cari amici, pur con una
punta di delusione per il
passato, mi sento ottimista
e confido nelle capacità dei
nostri candidati.
La speranza può cominciare dalla tua adesione alla
lista RINNOVAMENTO
PAOLO CASTELLANI
rappresentante della Lista,
Consigliere eleltto del CGIE
e presidente Acli-Cile.
Raccomandazione
Carissima Lettrice,
Caro Lettore,
avendo a disposizione un
piccolo spazio destinato alle
elezioni del Comites, ne
approfitto per un fraterno
richiamo.
Fra qualche giorno riceverai un plico inviato dal
Consolato contenente, fra
l'altro, una scheda con le tre
liste di candidati, gli stessi
che vedi qui a fianco.
Dovrai marcare con un
trattino di biro la lista che
preferisci; ma poi puoi fare le
tue preferenze, sempre nella
stessa lista: quelli saranno i
tuoi candidati che sceglierai
con la massima libertà.
Se vivi in Santiago o nella
Vª Regione avrai ascoltato
tante chiacchiere e giudizi;
in provincia non arriva il
chiacchiericcio e siete più
tranquilli e trasparenti.
Ad ogni modo ormai il
circo che si crea attorno a
qualsiasi elezione democratica come la presente, sta
per terminare. Poi saranno i
"12" eletti a dover prendersi
la responsabilità (con responsabilità....) di adempiere
a quanto si impegnano in
nome della legge a bene della
nostra comunità.
Mi raccomando: leggete la
legge, studiatela. Vedrete che
i panorami di interventi a cui
siete chiamati sono svariati
ed importanti.
Ai "12" buon lavoro.
LISTA N. 1 - RINNOVAMENTO
1)Albasini Lafferte Carla Antonella, nata a Coquimbo (Cile) il 13.01.1972
2)Bozzo Scagliotti Gloria, nata a Santiago (Cile) il 17.11.1965
3)Dellape Carla, nata a Tandil (Argentina) il 13.01.1983
4)Garibaldi Solari Rina, nata a Valparaiso (Cile) il 02.01.1939
5)Nocchi Frascoli Nancy, nata a Santiago (Cile) il 30.11.1938
6)Rivara Bardi Magdalena Gilda, nata a Santiago (Cile) il 10.09.1952
7)Tavonatti Rifo Maruzzella, nata a Santiago (Cile) il 31.12.1965
8)Bianchini Blamey Pietro Alfonso, nato a Valparaiso (Cile) il 16.06.1961
9)Bozzo Marcello Angelo, nato a Santiago (Cile) il 28.03.1967
10)Braghetto Italo, nato a Santiago (Cile) 16.08.1948
11)De Angelis Rocco, nato a Tolve (Italia) il 16.08.1955
12)Iannuzzi Mussuto Nicola, nato a Santiago (Cile) il 09.01.1964
13)Peragallo Silva Pablo Jesus, nato a Valparaiso (Cile) il 03.01.1948
14)Pezzoli Gonzalez Pier Paolo, nato a Santiago (Cile) il 21.06.1978
15)Siena Primo, nato a San Prospero (Italia) il 20.11.1927
16)Toro Canessa Emilio Alberto, nato a Valparaiso (Cile) il 18.04.1981
LISTA N. 2 – CUORE ITALIANO
1)Barbera Annamaria, nata a Predosa (Italia) il 10.04.1943
2)Curelli Claudio Benvenuto, nato a Puerto Montt (Cile) il 01.09.1977
3)Peirano Rosso Renato, nato a Valparaiso (Cile) il 07.07.1951
4)Ravizza Enrique, nato a Santiago (Cile) il 27.03.1963
5)Marasso Giacomo, nato a Santiago (Cile) il 28.12.1948
6)Ghisoni Maria Rosa, nata a Carpaneto (Italia) il 18.12.1942
7)Briano Luraschi Carlos, nato a Valparaiso (Cile) il 30.07.1944
8)Carro Donna Maria Graciela, nata a Concepción (Cile) l’08.09.1956
9)Rolle Patricio, nato a Santiago (Cile) il 20.12.1956
10)Melis Amerigo, nato a Genova (Italia) il 22.10.1931
11)Wendt Gaggero Carlos Andres, nato a Viña del Mar il 03.05.1973
12)Misseroni Adelio Emilio, nato a Viña del Mar il 03.12.1967
LISTA N. 3 “INSIEME PER I NOSTRI DIRITTI”
01) Rodriguez Viveros Coralis Adelina, nata a Coquimbo (Cile) il 28.11.1945
02) Gonzalez Rodriguez Coralis Millaray, nata a Roma (Italia) il 05.01.1986
03) Zerega Troncoso Antonio Benjamin, nato a Santiago (Cile) il 13.02.1985
04) Covarrubias Ana Maria, nata a Santiago (Cile) il 06.08.1949
05) Zará Chinetti Fadua Damisa, nata a Castro (Cile) il 20.11.1974
06) Granata Sasson Paulo Alexandro, nato a Santiago (Cile) il 14.03.1968
07) Maggi Galleguillos Orlando Eduardo, nato a Santiago (Cile) il 06.07.1955
08) Wilson Mezzano Valeria Sibila, nata a Santiago (Cile) l’08.01.1980
09) D’Agostino Lopez Giannina Francesca, nata a Santiago (Cile) il 27.09.1982
10) Saavedra De Gregori José Miguel E. nato a Santiago (Cile) il 27.07.1953
11) Priore Pozo Mario Hernan, nato a Santiago (Cile) il 28.11.1949
12) Estrade’ Brancoli Leonardo, nato a Recoleta (Cile) il 21.09.1957
13)Humbser De Orsola Cecilia del Carmen, nata a Santiago (Cile) il 26.04.1958
Chito Farò
* Despacho exacto de Recetas de Médicos Oculistas
*Gran surtido de Armazones y Cristales de las mejores marcas
Sono poche le persone che sanno che “Chito Faró”, è il nome
artistico di Enrico Motto, che nacque nel “Cerro Alegre” di
Valparaiso l’8 aprile 1915, frutto dell’unione tra Giovanni e
la “porteña” Marcelina Arenas. Purtroppo il padre morì molto
presto, e la mamma rimase vedova con dieci figli, essendo il
minore Enrico.
Per aiutare la famiglia e senza smettere di studiare, incomincia
a lavorare a 14 anni come apprendista nel mattatoio di Santiago.
Col tempo scopre la sua vocazione artistica e inizia a cantare
nei bar e caffè del rione “Matadero”. Ha una innata facilità per
la musica e la poesia, probabile eredità del nonno paterno, il
violinista Gaetano Motto Massarelli.
Le sue prime composizioni sono eseguite assieme al maestro
Angelo Capriolo, che lo battezza con lo pseudonimo "Chito Farò"
che lo rende noto.
Il suo primo successo è nell’anno 1935, quando canta per
la prima volta accompagnato da una orchestra nel “Cabaret
Chantecler”, situato nell' angolo del viale Matta e San Diego. Poi
realizza innumerevoli presentazioni nel Cile, nel Sud America e
nell’Argentina dove rimane ben quindici anni, ed a Buenos Aires,
l’anno 1942, compone il gioiello “Si vas para Chile”, la sua opera
più conosciuta e diffusa, un vero inno nazionale cileno.
Questo noto compositore, attore di cinema e teatro, cantante e
poeta, con il suo lavoro vuole far conoscere la geografía del suo
paese e le abitudini del popolo Cileno.
Compone in una vasta gamma di generi musicali: Cueca, Tango,
Vals, Rumba, Fox, ecc.
In Cile fu molto acclamato e premiato, per la sua lunga ed
estesa traiettoria artistica.
Purtroppo questo eccezionale artista morì in assoluta povertà,
dimenticato e abbandonato da tutti. Si spense, a Santiago, il 28
Aprile 1986.
Claudio Massone Stagno
Rimembranze
STADIO ITALIANO
Presenza- 1 aprile 2015
11
12
Presenza- 1 aprile 2015
CAMERA DI COMMERCIO
PAGINA RELIGIOSA
I due anni di Pontificato.
Con Francesco nelle periferie del mondo
Un Sinodo straordinario sulla famiglia, i viaggi in Terra Santa, Corea del
Sud, Albania, Strasburgo, Turchia, Sri
Lanka e Filippine
e, in Italia, a Cassano all’Jonio, Caserta, Campobasso
e Redipuglia. Il magistero
feriale di Santa Marta e gli
incontri con i potenti del
mondo (Shimon Peres e Abu
Mazen nei giardini vaticani,
la fondamentale mediazione
tra Cuba e Stati Uniti). Le
affollatissime udienze del
mercoledì, la canonizzazione di Giovanni Paolo II e di
Giovanni XXIII e la beatificazione di Paolo VI.
Le visite alle parrocchie
di Roma, il lavoro di riforma
della Curia e il contatto diretto con la gente (telefonate,
lettere, scambi di battute). E
l’occhio vigile del pastore che
non smette mai di difendere
e proteggere il suo gregge,
specie quando è aggredito
dall’insensata violenza terroristica.
Il secondo anno di Francesco sulla Cattedra di Pietro
è stato tutto questo e altro
ancora. Dodici mesi caratterizzati, come i primi, da
un’energia straordinaria,
da uno zelo apostolico a 360
gradi e dalla consapevolezza
che la Chiesa, come una fiaccola che illumina il cammino,
non può non essere presente
nella vita concreta delle persone, come nei gangli vitali
della storia.
Tra i diversi fili di un’attività poliedrica si può però
provare a trovare un principio unificatore nella particolare dimensione geopolitica del magistero di papa
Bergoglio.
Intendiamoci. Francesco è
e resta un pastore. Lo scopo
unico della sua missione
è annunciare il Vangelo e
mostrare agli uomini la
misericordia di Dio. Ma egli
lo fa con lo stile di chi, provenendo dalla periferia, sa che
proprio alla periferia bisogna
guardare per promuovere il
cambiamento.
I suoi viaggi lo hanno
dimostrato in maniera particolare. Due volte in Asia,
‘periferia’ della Chiesa in
quanto continente meno
evangelizzato. L’ingresso
in Europa, ancor prima di
recarsi al Parlamento di
Strasburgo, dalla ‘porta di
servizio’ dell’Albania, Paese
che non è certo una potenza
economica, ma ha dato un
esempio fulgido di fedeltà
a Cristo negli anni dello
spietato regime comunista.
E per quanto riguarda l’Italia le sue visite hanno fin
qui toccato quasi esclusivamente realtà meridionali,
con l’accento posto sulla
cultura dello scarto, sulla
disoccupazione e su problemi
endemici come la criminalità
organizzata, con la storica
scomunica ai mafiosi durante la tappa di Cassano
all’Jonio.
Anche la costante attenzione alle sofferenze di tutti
i cristiani in Medio Oriente,
questione che la comunità
internazionale spesso considera ‘periferico’ rispetto al
problema complessivo, può
essere inscritta in questo
quadro (è «l’ecumenismo del
sangue» ha detto a Bartolomeo, chiedendo di essere
benedetto e ottenendo il
famoso bacio sullo zucchetto,
che è già un’icona del pontificato). Inoltre Francesco - che
ha condannato più volte la
violenza in nome di Dio definendola una bestemmia, e
che ha messo l’uno di fronte
all’altro i presidenti israeliano e palestinese - ha più
volte ricordato alla coscienza
sporca delle grandi potenze il
traffico di armi che alimenta
le guerre, il «terrorismo di
Stato» che soffia sul fuoco
delle divisioni e la miopia
di chi pensa solo all’opzione
militare, senza rimuovere le
cause profonde del terrorismo e senza tener conto del
diritto internazionale e di
istituzioni come l’Onu (che
il Papa visiterà a settembre)
chiamate ad applicarlo.
Dalla periferia, questa
volta esistenziale, di chi si
dibatte tra i problemi del
vivere quotidiano (famiglie
in crisi, giovani senza lavoro,
anziani soli), Francesco ha
anche invitato a guardare
le questioni che hanno avuto
grande eco durante il Sinodo
dello scorso ottobre e che torneranno ad averla in quello
del prossimo.
Può aver sorpreso molti
osservatori il fatto che di una
tematica come l’ideologia del
gender (secondo alcuni non
facente parte dell’agenda del
Pontefice) egli abbia parlato
invece in un contesto geopolitico particolare come quello
filippino, Paese che non ha
certo tra i suoi primi problemi la denatalità che affligge
invece l’Occidente. E sempre
da una ‘periferia’ il Papa ha
indicato al ‘centro’ del mondo
la voce profetica di Paolo VI
quando nell’Humanae vitae
metteva in guardia dal neomalthusianesimo.
gioso (in due anni il numero
di morti è quadruplicato
passando da 1201 nel 2012 a
4344 nel 2014), non c’è solo la
Mezzaluna.
In pole position per il 13°
anno consecutivo c’è la Corea
del Nord con i suoi almeno
50 mila cristiani rinchiusi
in lager degni di Primo Levi.
L’esodo dal Medioriente Per
quanto incalzato da Pyongyang, il Medioriente, terra
dei primi cristiani, vede il
loro numero assottigliarsi da
almeno mezzo secolo. Il Center for American Progress ne
calcola tra 7 e 15 milioni (5%
della regione) concentrati tra
Egitto, Siria e Libano.
Ma se i copti egiziani (10%)
si sono rifugiati tra le braccia
del presidente Sisi (ancor più
dopo l’esecuzione di 21 di loro
da parte degli jihadisti libici)
gli altri fanno le valigie. Il
milione e mezzo di cristiani
iracheni del 2000 è ormai un
terzo (il 40% degli ospiti dei
campi profughi iracheni è
battezzato) mentre in Siria i
killer del Califfato braccano
come animali gli epigoni
d’una comunità che si sentiva
tra le più tutelate dell’area (e
rimpiange Assad). In realtà
oggi se ne parla. Ma passate
le breaking news i cristiani
del Medioriente tendono
a tornare «nell’angolo cieco della nostra visuale del
mondo», come ebbe a dire
l’intellettuale francese amico
di Che Guevera Régis Debray,
«troppo» cristiani per i terzomondisti e «troppo» esotici
per l’Occidente.
La sfida
islamista
Le radici della neopersecuzione dei cristiani sono
sempre, sotto sotto, più economiche o etniche che religiose.
L’islam inoltre, Corano alla
mano, ritaglia un posto privilegiato a cristiani e ebrei,
le Genti del Libro. Eppure,
anche allontanandosi dal
Medioriente sono i Paesi musulmani quelli che rendono
la vita più difficile ai fratelli
maggiori. Come le Maldive,
paradiso di turisti in cui la
13
«È il tempo del riscatto di Napoli»
“Dio abita a Napoli”.
Al termine di una
giornata intensa, in
cui Papa Francesco
solca in lungo e in
largo le strade del
capoluogo campano
e incontra la città ufficiale, quella
della sofferenza e
quella della fede,
assistendo anche,
primo Papa nella
storia, al liquefarsi del sangue di San Gennaro, queste
parole restano come una
sorta di eredità permanente
della sua visita.
Così come l’invito a “organizzare la speranza” fu il
lascito di quella di Giovanni
Paolo II del 1979. Dio abita
a Napoli perché la speranza
è ancora viva, pur tra le
mille ferite della città, che
Bergoglio ha fasciato con la
sua presenza, i suoi gesti e i
suoi discorsi.
La disoccupazione, specie
quella giovanile, il lavoro
nero che toglie la dignità, la
corruzione che “spuzza” (ha
detto proprio così), la criminalità organizzata, la difesa
dei migranti, che non sono
cittadini di serie b, anzi “noi
tutti siamo migranti” perché
in cammino verso l’adilà.
Insomma tutti i temi ormai consueti nel magistero
del Pontefice hanno trovato
all’ombra del Vesuvio una
forza nuova, perché i relativi
problemi qui sono vissuti
in maniera drammatica e,
purtroppo, particolarmente
estesa.
Eppure le dodici ore trascorse da Francesco tra
Pompei e Napoli non sono
state un cahier de doleans,
quanto un incoraggiamento
a prendere in mano il futuro e a costruirlo alla luce
del Vangelo. Sì, “questo è il
tempo del riscatto” per tutti.
Anche per i criminali e i camorristi ai quali il Papa ha
rivolto uno speciale appello
Africa, Medio Oriente, Nord Corea:
quel massacro silenzioso di fedeli
C’era una volta «Aguirre
furore di Dio», ossia quando il
cristianesimo evocava lo spettro dei conquistadores armati
di spada, croce e bandiera
spagnola, la quintessenza del
colonialismo. Oggi i cristiani
bianchi sono una minoranza e
gli altri hanno spesso a mala
pena il potere di difendersi,
ma tutti scontano l’antico
peccato originale evocato dall’Aguirre del film di Herzog in
un mondo mai stato così poco
occidente-centrico e anche
per questo pronto a prendersi
la rivincita sui più deboli.
«Gli ebrei del XXI secolo»
L’ultimo rapporto di «Open
Doors International» disegna
la ramificata persecuzione di
una comunità religiosa che lo
scorso anno l’ambasciatore
israeliano all’Onu Ron Prosor
definì «gli ebrei del nuovo
millennio». Prosor additava i
Paesi musulmani, che di fatto
occupano 8 dei primi 10 posti
della lista nera. Ma, laddove i
cristiani costituiscono il 70%
delle vittime dell’odio reli-
Presenza- 1 aprile 2015
croce va tenuta nascostissima. Come l’Iran, l’Arabia
Saudita, la Libia. Come la
Nigeria terrorizzata da Boko
Haram. Come il Pakistan,
dove i cristiani sono appena
il 2% e, incalzati anche giuridicamente dalle condanne
per blasfemia (vedi Asia Bibi,
in carcere da oltre 5 anni), si
sentono braccati (a onor del
vero il Pakistan ha attentati
ogni giorno e non solo contro
le chiese).
In problema in molti di
questi Paesi è il divieto del
proselitismo, ma se i cattolici
adottano un profilo invisibile
anche i più agguerriti gruppi
evangelici o neocatecumenali
si guardano bene dallo sfidare le autorità come i profeti
armati di Cortés.
alla conversione.
”Cambiare vita è possibile”. In fondo è questo il
vero miracolo che la città,
la regione Campania, potremmo dire l’intero Mezzogiorno d’Italia, aspettano. Il
liquefarsi di quel grumo di
malvagità, interessi economici, violenza alla natura e
agli uomini, sopraffazione,
sfruttamento, esclusione che
siamo soliti chiamare mafia, camorra, ‘ndrangheta.
Papa Francesco è venuto a
Napoli per far sì che questo
avvenga
E sulle ferite della città ha versato innanzitutto
l’olio della misericordia,
invitando tutta la Chiesa
partenopea - sacerdoti, religiosi e religiose innanzitutto
- a fare altrettanto. Speranza e misericordia sono
intimamente connesse, ha
detto. E allora è come se con
questa visita sia in qualche
maniera cominciato l’Anno
Santo straordinario appena
annunciato. Perché in fondo
la vera porta da aprire è
quella dei cuori. E a Napoli
il Papa ha bussato al cuore
di tutti.
La gente di Scampia:
ora si cambia
C’è la Scampìa di tutti i
giorni ad accogliere Papa
Francesco: i bambini, le
mamme, i nonni, i papà, i
giovani. Felici ed emozionati
salutano il Papa sventolan-
do le bandierine, gridando
il suo nome e attribuendo a
Francesco la capacità di distinguere ed ascoltare le voci
di ciascuno. «Ciao, Francé»,
dice ad alta voce una mamma agitando la mano verso
l’auto bianca che passa poco
distante, oltre le transenne
arancioni, raccontando al
piccolo che tiene in braccio
quello che sta accadendo.
«Saluto il Papa a modo
nostro - spiega poi - perché
lo sento come uno di famiglia».
È proprio la comunione
immediata con il Papa che si
respira palpabile, che rende
speciale la piazza di Scampìa questa mattina.
Con il suo carico di speranza. “Cristo riparte da
Scampia” è scritto con un
pennarello blu su un foglio
bianco che un anziano signore tiene appeso al collo, come
una sorta di uomo-sandwich
che pubblicizza la speranza
perché, commenta, «sono
sicuro che da domani qualcosa cambierà qui perché noi
per primi cambieremo. Però
- aggiunge - lo dobbiamo
fare seriamente, secondo me,
sennò è stato proprio inutile
venire a stare qui a sentire
il Papa».
I volontari di una delle
tante associazioni che vivono e animano il quartiere,
suo malgrado famoso più
per i fatti di cronaca nera
che per le belle e sane realtà,
dicono di aver sentito nel
cuore, vedendo e ascoltando
Francesco, serenità e forza.
I dubbi, se c’erano, si sono
sciolti all’invito del Papa ad
andare avanti con coraggio
e sicurezza.
Si mescolano lacrime di
gioia e di commozione, i
sorrisi alla felicità di condividere un momento che tutti
vorrebbero non terminasse:
il domani, con il suo carico
di problemi e di difficoltà,
porterà nuove sfide. «E io
penso che noi - afferma Rosa,
una nonna - ci sentiamo
pronti».
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14
Presenza- 1 aprile 2015
SPORT
Coppa Champion’s League
Chievo-Palermo 1-0
Nel segno di Paloschi che
firma l’1-0 e poi sbaglia un
rigore, il Chievo salta anche
il Palermo, allunga la serie
positiva a due pareggi e due
vittorie e ora può considerarsi salvo. La squadra di
Iachini, che il traguardo l’ha
raggiunto da tempo, conferma il periodo non brillante:
4 partite senza gol.
Empoli-Sassuolo 3-1
Un altro acuto di enorme
valore. Un’altra prova ispirata. L’ennesima. L’Empoli si
aggiudica con pieno merito il
confronto con il Sassuolo, la
sfida tra le due “provinciali”
rivelazione della Serie A,
ovvero quelle che giocano
il calcio più propositivo e
spettacolare.
Tre punti pesanti nel segno di Saponara (due gol
e un assist decisivo) con
cui i toscani avvicinano la
salvezza e spengono gli ardori della squadra di Di
Francesco, apparsa inferiore
all’avversario nell’arco dei
90’ e scavalcata in classifica
a fronte del risultato odierno.
Così gli azzurri aggiornano il
proprio record d’imbattibilità in A portando a 8 le gare
senza k.o.
Milan-Cagliari 3-1
In America si dice che i
gatti hanno nove vite, in Italia si usa dire che ne hanno
sette, questione di tradizioni
culturali. Il gatto Inzaghi,
invece, mette tutti d’accordo:
di vite ne ha quattro, quantomeno dopo stasera. Il suo Milan non è quello che sognava,
stenta a vincere e nel 2015
ha battuto solo i fanalini di
coda del campionato Parma,
Cesena e Cagliari, ma se c’è
una cosa che va riconosciuta
a Inzaghi è la capacità di
trovare sempre una via di
fuga che lo metta in salvo
ogni volta che si trova a
camminare pericolosamente
sul cornicione.
Juventus-Genoa 1-0
Massimiliano Allegri alla
vigilia della partita aveva
fatto esplicita richiesta ai
piani alti: “Tevez? Che Dio ce
lo conservi sempre così”.
Beh, dopo aver visto il gol
segnato al Genoa, (il numero 16 in campionato che
lo riporta solitario in testa
alla classifica dei cannonieri), ci sentiamo di dire che
l’attaccante non dà segni
di cedimento, anzi. Carlitos
deve avere un suo ritratto
nascosto da qualche parte
che invecchia al posto suo,
come succedeva a Dorian
Grey: più passa il tempo,
più lui in campo si batte con
la foga e la tenacia di un
ragazzino.
Così grazie al solito Tevez
la Juve batte il Genoa con
il minimo scarto. Peccato
per quel rigore sbagliato nel
secondo tempo: sarebbe stata
la ciliegina sulla torta per
Carlitos.
Lazio-Verona 2-0
La Lazio non si ferma.
Contro il Verona all’Olimpico
arriva la sesta vittoria consecutiva della squadra di Pioli.
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Un 2-0 senza appello, confezionato
già nella prima
metà di gara. Apre
Felipe Anderson,
insolitamente di
testa, già al 4’ su
cross preciso di
Basta. Quindi è
Candreva a raddoppiare con una
potente punizione
nel recupero del
primo tempo. In mezzo due
legni, uno per parte, di Moras e Biglia.
Nella ripresa altre traverse, stavolta di Felipe
Anderson al termine di una
serpentina eccezionale e di
Keita (con tocco decisivo di
Benussi). Per la Lazio, una
sola rete subita negli ultimi
sei incontri.
Cesena-Roma 0-1
Un gol di De Rossi ridà
alla Roma un successo vitale
nella corsa al secondo posto
e frena la volata salvezza
del Cesena, che perde punti
rispetto all’Atalanta. Un sorriso per Rudi Garcia, anche
se alla fine i tifosi giallorossi
presenti al Manuzzi gridano
comunque il coro “Mercenari, la nostra fede non va
tradita”.
Almeno stavolta non è
stata tradita. Le cose migliori la Roma le fa nel primo
tempo. Fa la partita, tira 9
volte verso la porta del Cesena, fa subito capire che le
intenzioni sono quelle della
vittoria.
Udinese-Fiorentina 2-2
Avrà tirato un bel sospiro
di sollievo, Vincenzo Montella, al fischio finale: la sua
Fiorentina chiude con un
2-2 in casa dell’Udinese, ma
poteva andare molto peggio.
Anche se per qualche minuto
i suoi avevano la partita in
pugno e sognavano il sorpasso sul Napoli.
Per i viola invece arriva la
frenata dopo il 2-1 sul Milan
(la rimonta stavolta si ferma
a metà) e il Friuli resta un
tabù: la vittoria in campionato da queste parti manca
infatti dal 2009.
Napoli-Atalanta 1-1
Forse è una maledizione
o forse no. Sta di fatto che
ancora una volta il Napoli
si arena contro una piccola
e si allontana ancora di più
dalla zona Champions, viste
le contemporanee vittorie di
Roma e Lazio.
Lenta nella manovra, mai
avvolgente, la squadra di
Benitez è stata anche sfortunata (un palo e due salvataggi sulla linea), ma paga
un’amnesia difensiva di
Henrique, con la complicità
di Calvarese. Per l’Atalanta
una gara fatta di corsa, cuore
e battaglia, con un punto meritato per il fatto di non aver
perso mai la testa. Neanche
quando è rimasta in dieci e
Reja è passato ad un 5-3-1
a completa protezione di
Sportiello.
Parma-Torino 0-2
Il Torino passa a Parma
grazie a un gol di Maxi Lopez
al 19’ del primo tempo e al
raddoppio di Basha al 28’
della ripresa. La squadra
di Ventura doma un Parma
volenteroso ma inconcludente (l’unica reazione è un
palo di Belfodil al 17’ del
secondo tempo), rimasto in
10 al 36’ dopo l’espulsione
per proteste del suo capitano Lucarelli. Nella ripresa
Basha chiude i conti di una
gara mai in discussione.
Sampdoria-Inter 1-0
Un gran destro del neo azzurro Eder lancia la Samp al
quarto posto e affossa un’Inter stanca e pasticciona.
Gongola il presidente Ferrero, che prima del match
canta a Mihajlovic “Passerotto non andare via...”, resta
di stucco a migliaia di chilometri di distanza Thohir,
che come temeva vede i suoi
abituarsi alla sconfitta. Per i
nerazzurri, quattro k.o. nelle
ultime sei gare. E Mancini al
14° incrocio perde l’imbattibilità contro la “sua” Samp.
CLASSIFICA
Juventus
Roma
Lazio
Sampdoria
Napoli
Fiorentina
Torino
Milan
Genoa
Inter
Palermo
Udinese
Empoli
Sassuolo
Chievo
Verona
Atalanta
Cagliari
Cesena
67
53
52
48
47
46
39
38
37
37
35
33
33
32
32
32
26
21
21
Serie B
Pescara 0-0 Bari
Avellino 1-2 Perugia
Crotone 2-1 Brescia
Latina 1-2 Spezia
Livorno 0-1 Cittadella
Modena 1-2 Vicenza
Pro Vercelli 2-1 Lanciano
Terzana 0-1 Carpi
Trapani 0-0 Bologna
Entella 2-0 Catania
Varese - Frosinone
Classifica
Carpi
Bologna
Vicenza
Avellino
Spezia
Frosinone
Pescara
Livorno
Perugia
Lanciano
Bari
Entella
Modena
Cittadella
Pro Vercelli
Trapani
Latina
Ternana
Crotone
Catania
Varese
Brescia
62
53
52
49
49
48
47
47
46
43
41
40
38
38
38
38
37
36
35
32
27
27
Dortmund-Juve 0-3
La Juventus travolge il Borussia e vola ai quarti di
Champions League. E ci va nel modo più entusiasmante, con
super Carlos Tevez che dà una lezione di calcio al Borussia
Dortmund, per lunghi tratti dominato nella sua tana e
battuto con un 3-0 che non ammette alcun tipo di replica. Tra
i due gol dell’eroe di giornata, a segno anche Alvaro Morata,
autore di un’altra grande partita, macchiata solo in parte
da due errori davanti a Weidenfeller.
La Juventus in Germania si è dimostrata nettamente
superiore ai tedeschi. Ha giocato un’ottima partita,
nonostante abbia dovuto rinunciare a Pogba a metà del
primo tempo.
Coppa Europea
Roma-Fiorentina 0-3
Finisce con la Roma sotto la curva Sud, i tifosi inferociti
ed il grido: “Mercenari, levatevi la maglia”. Con le facce
attonite di Totti, De Rossi, De Sanctis, Astori, Manolas, Verde,
Iturbe ed Holebas mentre ascoltano gli insulti ed i rimproveri
degli ultrà. È l’inferno giallorosso, quello senza fine, con la
Fiorentina che dà un altro schiaffo ai giallorossi e si gode la
qualificazione ai quarti di finale di Europa League, grazie
alle reti di Rodriguez, Alonso e Basanta.
La squadra di Montella ha capitalizzato al massimo le
nefandezze giallorosse, dominando poi in corsa la partita.
E, alla fine, i viola se ne potevano andare a casa anche con
qualche gol in più, se non fosse che un palo e una traversa
hanno strozzato in gola il grido di gioia a Salah. Già,
proprio lui, l’uomo che Sabatini aveva preso e poi mollato
per prendere Seydou Doumbia, ieri neanche in panchina, lo
specchio del mercato fallimentare della Roma.
A Mosca basta lo 0-0, Napoli
qualificato ai quarti di finale
Missione compiuta per il Napoli che passa indenne sul
campo della Dinamo Mosca e centra la qualificazione ai
quarti di finale di Europa League, traguardo atteso da
26 anni. Agli azzurri, forti del 3-1 del San Paolo, basta un
pareggio a reti bianche alla Khimki Arena per conquistare
un posto tra le migliori otto della seconda competizione
europea per club, confermando la vocazione “copetera” del
suo tecnico Rafa Benitez.
Sorteggio Champions
La Juventus affronterà i francesi del Monaco nei quarti di
finale di Champions (andata 14-15 aprile, ritorno il 21-22).
La partita di andata si giocherà a Torino martedì 14 aprile,
quella di ritorno mercoledì 22 nel Principato.
LE ALTRE - Urna benevola anche col Bayern Monaco,
che trova il Porto (andata in Portogallo). Da brividi le altre
due sfide, col Psg che ritrova il Barcellona e affronterà la
prima partita in casa senza gli squalificati Ibra e Verratti.
L’ultimo accoppiamento è quello tra Atletico e Real Madrid,
con Simeone che cercherà un altro sgambetto ad Ancelotti.
La finale dell’anno scorso, vinta dai blancos, “retrocede” così
a livello di quarti di finale.
GLI ACCOPPIAMENTI - JUVENTUS-Monaco (14 e 22
aprile) Porto-Bayern Monaco (15 e 21 aprile) Psg-Barcellona
(15 e 21 aprile) Atletico Madrid-Real Madrid (14 e 22
aprile)
COPA LEAGUE EUROPA LEAGUE
Sorteggio di Europa League: Wolsfburg-Napoli e Dinamo
Kiev-Fiorentina Sorteggio in chiaroscuro per Fiorentina e
Napoli nei quarti di Europa League. Il temutissimo derby
italiano non ci sarà, ma le avversarie assegnate dall’urna
alle due italiane non sono certo agevoli. I viola trovano la
Dinamo Kiev, la squadra di Benitez il Wolfsburg, che ha
appena eliminato l’Inter. Interessanti anche gli altri due
accoppiamenti, Siviglia-Zenit e Dnipro-Bruges.
LE DATE - L’andata dei quarti di finale si giocherà il 16
aprile, il ritorno il 23. Le semifinali (sorteggio il 24 a Nyon)
sono in programma il 7 e il 14 maggio, mentre la finale che
assegnerà il trofeo si giocherà il 27 maggio a Varsavia, in
Polonia.
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SPORT
Moser ancora maglia rosa: domani
entra nella Hall of Fame del Giro
Francesco Moser nel Giro
di’Italia 1984 da lui vinto
Francesco Moser, vincitore
della maglia rosa nel 1984,
entra nella Hall of fame del
Giro d’Italia.
Oggi a Milano, all’Upcycle
in via Ampere, locale molto
noto agli appassionati di ciclismo, gli verrà consegnato
il trofeo “Senza fine”. Succede nell’albo d’oro a Merckx
(2012), Gimondi (2013) e
Roche (2014).
Il fuoriclasse trentino riuscì a cogliere quel successo
con una trionfale cronometro
conclusasi dentro l’Arena di
Verona.
Con quell’impresa strappò
la maglia rosa proprio all’ultima tappa, all’indimenticato
Laurent Fignon.
Nato a Palù di Giovo (Tren-
to) il 19 giugno 1951, passò
professionista nel 1973.
Con 273 vittorie su strada
è il corridore italiano con
maggior numero di successi
all’attivo (3° nella classifica
mondiale dopo Eddy Merckx
e Rik Van Looy). RE ANCHE
SU PISTA - Ecco i successi
più importanti: 1975 campione italiano nel trofeo
Matteotti; 1975 e 1978 Giro
di Lombardia; 1975 indossa
la maglia gialla per le prime
7 tappe del Tour de France battendo Merckx nel prologo
di Charleroi - e vince la classifica riservata ai giovani;
1976 vince il campionato del
mondo di nell’inseguimento
individuale su pista; 1977 diventa Campione del mondo a
San Cristobal in Venezuela;
tra 1978 e il 1980 colleziona
3 vittorie consecutive alla
Parigi- Roubaix; nel 1984
si aggiudica Giro d’Italia,
Milano - Sanremo e Record
dell’ora a Città del Messico.
Soprannominato “Lo Sceriffo”, per le sue qualità di
leader, Moser è stato anche
un funambolo della pista con
tantissime Sei Giorni vinte
in giro per il Mondo.
Nel settembre 1987, al
Trofeo Baracchi, disputa
l’ultima sua gara da professionista.
Oggi ha un’attività nella
produzione di vino e di mele
in Trentino.
Atletica: ha i crampi sul traguardo, la seconda aspetta e la lascia vincere
È successo domenica nella Maratonina di Pistoia.
Protagoniste dell'insolito
gesto due podiste africane,
la ruandese Mukasakindi e
la keniana Chebitok
Che dallo sport agonistico
si pretenda solidarietà è
un'utopia. Soprattutto nelle
discipline individuali, dove si
gareggia contro e non con gli
altri. I gesti di fair play sono
un po' come "trasgressioni",
rare e dunque degne di essere raccontate. Una di queste
ha avuto luogo domenica
scorsa alla Maratonina di
Pistoia, giunta alla 28ª edizione. Protagoniste del gesto
"bianco", due podiste nere: la
ruandese Claudette Mukasakindi dell'“Atletica 2005”
e la keniana Ruth Chebitok,
dell'“Athletic Terni”.
GESTO BIANCO —
A pochi decine di metri dal
traguardo Claudette è stata
colta da un'improvvisa e fortissima scarica di crampi che
le ha letteralmente bloccato
polpacci e cosce. Ruth, di
poco distanziata, avrebbe potuto agevolmente superarla
sul filo di lana e intascare
così i 400 euro destinati
alla prima classificata. Ma
si è fermata e ha aspettato che la Mukasakindi si
aggiudicasse la (meritata)
vittoria. "È un gesto veramente importante proprio
per l'aspetto economico", ha
detto Luciano Giovannini,
uno degli organizzatori
della gara. "Nel movimento
non girano tanti soldi, e anche solo cento euro possono
fare comodo... Purtroppo ce
ne siamo accorti tardi, sembravano entrambe sofferenti,
e non abbiamo assegnato il
primo premio ex aequo. Me
ne rammarico, ma farlo a
posteriori non avrebbe avuto
molto senso".
DOPPIA CAPITALE
Quasi contemporaneamente nella Maratona di
Roma il 42enne tassista
romano Giorgio Calcaterra,
tre volte campione del mondo della 100 km, dopo aver
completato i 42,195 km del
percorso ha ricominciato fino
raggiungere l'ultimo in gara,
Milano-Sanremo, vince
Degenkolb in volata
La Milano-Sanremo parla tedesco. John Degenkolb, 26
anni, velocista e abile finisseur teutonico, ha conquistato
allo sprint la 106a edizione della Classicissima di
Primavera, battendo il norvegese campione in carica Kristoff,
l’australiano Matthews, lo slovacco Sagan e Matteo Bonifazio,
primo degli italiani. Degenkolb, alla sua quarta Sanremo e
già 5° nel 2012, riscatta così la sfortuna della scorsa stagione
quando forò ai piedi del Poggio, quando sembrava avere
ormai la corsa in mano, e fu poi autore di un grande ma
vano inseguimento.
Delude ancora una volta Sagan, che ha sbagliato
completamente volata restando fuori dal podio. Sconfitta
nuovamente anche l’Italbici, che non vince la Sanremo dal
2006 (1° Pozzato) ma forse quest’anno trova due giovani per
il futuro.
Quinto si è piazzato infatti Niccolò Bonifazio, 21enne ligure
di Diano Marina, dunque quasi un padrone di casa. E ottavo
è giunto Davide Cimolai, 25enne friulano di Pordenone, lui
pure del team Lampre che è anche l’unica squadra italiana
nel World Tour, cioè l’élite del ciclismo mondiale. Tutto
sommato, in un periodo di crisi, bisogna sapersi accontentare
e guardare con fiducia al futuro del nostro ciclismo.
ORDINE D’ARRIVO 1. John Degenkolb (Ger) 6h46’16” 2.
Kristoff (Nor) s.t. 3. Matthews (Aus) s.t. 4. Sagan (Svk) s.t. 5.
Bonifazio (Ita) s.t. 6. Bouhanni (Fra) s.t. 7. Cancellara (Svi)
s.t. 8. Cimolai (Ita) s.t. 9. Gallopin (Fra) s.t. 10. Boasson
Hagen (Nor) s.t.
Eligio Lomuscio, 70enne di
Barletta, per accompagnarlo al traguardo. Altro gesto
bianco ma stavolta fra bianchi, perché l'amicizia non
ha colore.
Olimpiadi, 500 giorni ai Giochi di Rio:
ancora allarme strutture e ambiente
Tra problemi di infrastrutture e polemiche ambientaliste, è
un percorso a ostacoli quello che attende l’Olimpiade di Rio al
giro di boa dei 500 giorni all’inizio dei Giochi, fissato per il 5
agosto 2016. Dopo che il vicepresidente del Cio John Coates un
anno fa aveva definito i preparativi in corso come “i peggiori
di sempre” e la situazione sul campo “critica”, il comitato organizzatore aveva risposto mettendo in campo una task force
che ha spinto il mese scorso il presidente del Cio Thomas Bach
a dirsi “molto soddisfatto” dello stato dei lavori.
Presenza- 1 aprile 2015
15
Atletica, marcia:
Giorgi, record
italiano nella 20 km
Eleonora Giorgi, 25 anni, in azione sulle strade di
Dudince, in Slovacchia
Esordio stagionale col botto di Eleonora Giorgi: la 25enne
lombarda vince la 20 km di marcia della quarta tappa del
Challenge Iaaf di Dudince, in Slovacchia e, con un grande
1h26’46”, migliora il proprio record italiano di 19” (1h27’05”
stabilito il 3 maggio 2014 in Coppa del Mondo a Taicang,
in Cina), frantumando il muro dell’1h27’. Molto bene anche
Antonella Palmisano, terza in 1h28’40”. Al secondo posto, tra
le due azzurre, in 1h28’18”, l’ucraina Lyudmyla Olyanovska,
argento europeo a Zurigo l’agosto scorso. Più dietro la ceca
Anezha Drahotova, in Svizzera di bronzo.
«Sapevo di star bene - racconta Eleonora, 14a all’Olimpiade
di Londra 2012, 10a ai Mondiali di Mosca 2013 e 5a agli
Europei 2014 - tanto che dopo il primo km, percorso in 4’12”,
ero già in testa. Le gare, però, sono sempre imprevedibili. Ma
è andato tutto bene, tanto che al 15° km mi sono ritrovata
da sola e, nonostante un po’ di stanchezza, ho concluso al
meglio».
La crescita dell’allieva di Gianni Perricelli, dottoressa in
Economia alla Bocconi di Milano, è costante e impressionante.
La portacolori delle Fiamme Azzurre, da ormai tre anni,
non sbaglia praticamente un colpo e l’ora della definitiva
consacrazione, con nel mirino sin da adesso l’Olimpiade di
Rio 2016, potrebbe essere vicina.
Eleonora, intanto, in gennaio al lavoro al caldo si San
Diego, a Dudince fa gara e selezione. Indicativi i suoi
passaggi: 21’31” al 5° km, 43’16” al 10°, 1h05’11” al 15°. Il
1h26’46” finale, in una stagione da fuochi d’artificio (la cinese
Lu Xiuzhi, venerdì a Pechino, ha portato il primato asiatico
a 1h25’12”), vale anche la sesta prestazione mondiale 2015.
«Su un percorso più facile - garantisce Perricelli - più
scorrevole, avrebbe potuto fare anche in 30-40” di meno. Ma
ha marciato pulita e va benissimo così. Sapevo stava molto
bene, ma mancava la controprova.
E’ puntualmente arrivata e adesso possiamo guardare
al futuro con tranquillità». E’ Eleonora stessa a dire delle
prossime tappe: «Salvo cambiamenti di programma - dice
- dovrei gareggiare il 18 aprile a Rio Maior, in Portogallo
e il 17 maggio a Murcia, in Spagna, in una Coppa Europa
da affrontare come passaggio verso i Mondiali di Pechino
di agosto. Intanto dedico questo risultato a Gianni, ai miei
compagni di allenamento e a nonno Aldo».
Fallito il Parma calcio. Ma finirà il campionato
Il Tribunale di Parma ha
dichiarato il fallimento di
“Parma FC S.p.A.”, ovvero
della squadra di calcio del
Parma, disponendo l’esercizio provvisorio dell’impresa.
Con la medesima sentenza
il Tribunale ha designato
Pietro Rogato quale Giudice
delegato e ha nominato Angelo Anedda, presidente dell’ordine dei dottori commercialisti di Parma, e Alberto
Guiotto, presidente della
Commissione crisi d’impre-
sa del Consiglio nazionale
dei dottori commercialisti e
degli esperti contabili, quali
curatori fallimentari.
“L’incarico affidato ai due
professionisti - si legge nella
sentenza è quello di gestire
l’azienda, coordinandosi con
il tribunale e il comitato
dei creditori, accertare le
passività fallimentari e le
eventuali responsabilità degli organi sociali, liquidare le
attività, anche attraverso la
vendita dei beni aziendali, il
recupero di crediti e azioni di
risarcimento danni, per destinarlo ai creditori. Compito
dei curatori sarà anche quello di verificare se sussistano
effettivamente le condizioni
per la prosecuzione e conclusione del campionato di
serie A da parte della storica
società calcistica”.
16
Presenza- 1 aprile 2015
FINALI
La strage nazi- fascista
Primo incontro culturale dei
Professionisti:
Franco Bonino presenta la musica
italiana del periodo barocco
uccisi uno per uno o forse
a gruppi, quindi le entrate
delle cave furono fatte saltare in aria ed il luogo rimase
desolato fino all'arrivo degli
Alleati.
La strage delle Fosse Ardeatine ha un particolare significato nella storia di Roma.
La storia del nostro paese è
prevalentemente una storia
di città. Ciascuna città italiana ha proprie tradizioni, ha
una propria storia ed in questo storia certi avvenimenti
assumono un'importanza
determinante del carattere
e del tono della città.
Inoltre questi avvenimenti
hanno una certa forza coesiva nella società in cui si
sono verificati, al di sopra dì
ogni classe sociale, e danno
un'atmosfera.
Roma non ha tradizioni
simili poiché la sua storia
ha troppo le impronte del-
l'universale. I fatti della
storia di Roma appartengono
prevalentemente all'Europa
ed all'Italia. La stessa Repubblica romana del '49, gli
episodi di Villa Medici e dei
Vascello sono legati al nostro
Risorgimento e non hanno
lasciato un solco particolare
nell'animo dei romani.
Ciò che è avvenuto il 24
marzo 1944 ha colpito direttamente Roma». Quel
grande massacro passerà
nella storia come il simbolo
della resistenza della città
ed i romani riconosceranno
i loro caduti, sentiranno nel
loro sacrificio un apporto
decisivo allo spirito della
cittadinanza, alla coesione
ed alla solidarietà di tutte
le classi social».
E le Fosse Ardeatine costituiranno una pietra miliare del rinnovamento della
città.”
La Sesta cumplió
157 años
Justo a las cero horas
del 23 de enero, el silencio que reinaba en El Almendral se quebró con
el viril coro de Sestinos
entonando su himno y
la sirena de nuestras
unidades saludando el
nuevo año Sestino. Previamente nos habíamos
dado cita para compartir un íntimo cóctel y
esperar, en comunión, la
llegada del día de nuestro aniversario y habíamos respondido a la
lista, con una numerosa
formación de oficiales y
voluntarios.
Pasó el día y poco
antes del ocaso del astro
rey, comenzamos a congregarnos en nuestro
Cuartel. Esta vez estábamos acompañados de
nuestras esposas, pololas o amigos y, además, se sumaban las
delegaciones de la 4ª Compañía “Umberto Primo” del Cuerpo
de Bomberos de Iquique, 11ª Compañía “Pompa Italia” del
Cuerpo de Bomberos de Santiago y la 8ª Compañía “Ismael
Ruiz – Tagle Léniz” del Cuerpo de Bomberos de Viña del Mar
– Concón; el Consejo de Oficiales casi en pleno, directivos e
integrantes de las instituciones italianas de la Región y nuestras visitas de honor: La Cónsul General de Italia en Chile
Nicoletta Gliubich, la Diputada por América Meridional en
la Cámara de Diputados de Italia Renata Bueno, el Alcalde
de Valparaíso Jorge Castro y el Superintendente del CBV
Miguel Sánchez Paniagua.
La sesión, encabezada por el Director Mario Milesi, inició
con la entonación de los himnos patrios y a éstos sucedió
la lectura del Acta Fundacional por parte del voluntario
Fortunato Oneto, la lectura de correspondencia por parte
del Secretario y la entrega de reconocimientos a las Compañías: 4ª de Talcahuano, 11ª de Santiago y 8ª de Viña
del Mar, por el trabajo desarrollado en la tragedia que nos
sacudió en abril del año anterior. Seguidamente se entregó
los estímulos por las mejores asistencias del año 2014 a los
voluntarios Alejandro Guidotti y Luis Cuneo F- entregados
por el Capitán Leonardo Caselli – los premios de 6 años a
los voluntarios Felipe Airola (Teniente 2º) y Mauricio Riffo
(Secretario) entregados por el Capitán y la Sra. Brunella
Cambise in Riffo, respectivamente; la medalla de 10 años a los
voluntarios honorarios de Compañía Javier Cerna (Teniente
1º), Renzo Cademartori (ausente) y Luis Cuneo F, conferida
por el Capitán y el Teniente 3º Luis Cuneo C., respectivamente.
También se entregó, de manos del Director, el premio por 30
años a Leonardo Debernardi (Subtesorero), 40 años a Pierino
Bavestrello (ausente) y finalmente, el premio por 60 años de
servicio a Antonio Barchiesi; entregado por el Director y la
Cónsul General de Italia.
Tras la distribución de premios se concedió el uso de la
palabra a la Cónsul General de Italia en Chile y al Alcalde
de Valparaíso; tras lo cual el Director presentó su discurso,
levantando seguidamente la Sesión Solemne.
Ya levantada la Sesión, se ofreció un cóctel a los asistentes,
oportunidad en la que los descendientes de Jorge Vassallo
Schiaffino entregaron a la custodia de la Compañía, el uniforme de parada y las medallas que nuestro querido voluntario
honorario, fallecido en 2010, recibió a lo largo de sus setenta
años de servicio bomberil.
Mauricio Riffo C.
SEGRETARIO
Il primo incontro del
Circolo di Professionisti di Origine Italiana
di Santiago effettuato
mercoledì 25 marzo, si
è aperto con un tema
attraente: “Italia, epicentro della Musica
durante i secoli XVII e
XVIII”.
L’argomento l’ha presentato Franco Bonino,
esperto (forse l’unico?)
di musica barocca in
Cile, con specializzazioni in Svizzera,
Italia e naturalmente
nell’Universidad de
Chile.
La serata ha visto riunita
una sessantina di soci.
Subito al tema svolto con
passione dal dott. Bonino.
Per Barocco s’intende il
periodo storico che inizia
dopo la lunga fine del Rinascimento italiano, anche
se la definizione “barocco” è
cosa di due secoli fa.
Francia e Italia sono state le culle di questo stile
musicale. La Francia ha
anticipato i tempi.
Ma le relazioni musicali
fra i due paesi nel periodo barocco possono essere
qualificate a giusto titolo
di asimmetriche. Fin dall’inizio del Seicento, infatti,
compositori e interpreti
italiani hanno attraversato
le Alpi per far conoscere la
loro musica all’estero.
I paesi europei, come l’Inghilterra, la Spagna o i
paesi germanici, aperti alla
ricezione di nuovi generi,
hanno loro riservato spesso
un’accoglienza favorevole.
La Francia, poco permeabile agli influssi esterni ha
sempre intrattenuto con
l’Italia una relazione scandita da fasi di accettazione
e di rifiuto, puntualmente
accompagnate da una serie
di querelles.
I compositori del periodo
barocco attualmente più
noti al grosso pubblico, grazie ad una vasta produzione
concertistica e discografica
nel corso degli ultimi cinquant’anni, sono gli italiani
Claudio Monteverdi, Antonio Vivaldi, Alessandro
Scarlatti e il figlio Domenico
Scarlatti, i tedeschi Bach e
Händel e l’inglese Purcell.
Numerosi altri compositori di grandissima notorietà
ai loro tempi come Girolamo
Frescobaldi, Corelli, nonché
tutti i maggiori compositori
della Scuola Francese, pur
avendo avuto un’importanza storica e artistica
non inferiore a quelli precedentemente citati, sono
oggi familiari a un pubblico
relativamente più ristretto.
È soprattutto nel campo
operistico che la ricchezza
di nomi e di influenze è
vastissima.
Citiamo i personaggi principali di questo periodo.
Giovanni Pierluigi da
Palestrina (1525) compositore italiano di musica
religiosa del rinascimento
conosciuto e stimato per
la le sue composizioni polifoniche. Famose le sua
“Lamentazioni”, le madrigali e le 700 messe. Grande
organista della cattedrale
di Santa Maria Maggiore
di Roma.
Claudio Monteverdi
(Cremona 1567)fu il primo grande operista nella
storia della lirica e fra i
massimi autori di musica
strumentale del suo tempo.
Fu il creatore del linguaggio
lirico che doveva esaltare
la voce umana ed essere in
funzione della verità dell’espressione.
Il suo Orfeo (1607) è la
prima opera, nella storia
del melodramma in musica,
degna di tale nome.
In essa Monteverdi riesce
a fondere perfettamente i
vari generi di intrattenimento, dai canti madrigaleschi,
alle scene a sfondo pastorale,
passando per le musiche
suonate a corte in occasione
di feste e balli, sublimandoli
con la sua arte e mettendoli
al servizio di un coerente
sviluppo drammaturgico.
Girolamo Frescobaldi
nacque e passò la giovinezza a Ferrara, città che
poteva vantare in ambito
musicale una vera e propria scuola. Frescobaldi
suonava organo e clavicembalo, di cui era uno
dei più celebri virtuosi del
suo tempo, tanto da venire
soprannominato “mostro
degli organisti”.
Giuseppe Scarlatti (Napoli 1685) musicista che
emigrò in Spagna dove ha
composto quasi tutte le sue
“Sonatas” per clavicembalo
per le quali è universalmente conosciuto.
Corelli (Fusignano)
1635) violinista e compositore del barocco italiano.
E`considerato uno dei più
grandi precursori della “sonata” ed il rappresentante
piu`brillante del concerto
grosso. Il suo stile è stata
una guida per i musicisti
germanici; prototipo dell’opera italiana.
Giovanni Battista Pergolesi (Iesi 1710) compositore, violinista ed organista.
La sua opera ha influito
profondamente nella scuola
napoletana.
La serata è piaciuta: l’arte
attrae sempre specialmente
i cuori italiani; bastava vedere con quanta attenzione
si ascoltavano le suonate
scelte dal Bonino e che erano un "mostruario" veloce
della ricchissima produzione italiana.
Le monache di clausura su Fb:
“Non siamo represse”
Dopo la gag della Littizzetto a «Che
tempo che fa», la risposta “social” della
Badessa
Nessuno entra, e tantomeno esce. Solo il vescovo può
dare alle monache di clausura il permesso di lasciare il
monastero, per di più solo per
il tempo strettamente necessario. Facebook però è tutta
un’altra storia e permette a
chiunque di chiacchierare
con il mondo intero senza
muoversi d’un passo. Può
suonare strano, ma madre
Rosa Lupoli, Badessa delle
monache clarisse cappuccine
di Napoli, gestisce una pagina decisamente attiva, con
post giornalieri e più di duemila iscritti. Anche i preparativi
per la visita di Papa Francesco a Napoli sono condivisi con
il popolo del web - «I biglietti ci sono, il regalo con gli auguri
sono pronti... Fra un po’ anche noi andremo a salutare Papa
Francesco... Non telefonate.. Non bussate... Noi usciamo !!!!!»
-, così come interviste e scatti della visita, animata dall’entusiasmo delle suore che hanno accerchiato il pontefice tra i
divertiti rimbrotti del cardinale Sepe.
Una seconda e imprevista impennata di popolarità è
arrivata in queste ore, dopo la risposta piccata delle suore a
Luciana Littizzetto: nel corso della trasmissione «Che tempo
che fa» la comica ha annunciato il video come il momento
«migliore in assoluto» del viaggio del Papa a Napoli, «dalla
comicità massima che fa morir dal ridere», concludendo:
«Non si capisce se erano intorno al Papa perché non avevano mai visto un Papa o perché non avevano mai visto un
uomo». Ecco la risposta: «Ci dispiace che la sig. Littizzetto,
che abbiamo apprezzato in altre occasioni, abbia pensato
che le “represse” monache di clausura stessero aspettando
il Papa per abbracciare un uomo... Probabilmente per fare
questo avremmo scelto un altro luogo e ben altri uomini...
Se avessimo voluto».
Il messaggio delle suore si conclude con un invito alla
Littizzetto: «Non sarebbe forse il caso, cara Luciana, di aggiornare il tuo manzoniano immaginario delle monache di
vita contemplativa?????» .
E il Papa? Anche lui ha condiviso il video su Facebook,
commentando con una frase semplice semplice: «Dolcissime
le suore di clausura».
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